La nota sull'Europa

Nove e diciotto minuti siamo arrivati al momento della nota sull'Europa siamo collegati con il nostro corrispondente David Carretta buongiorno
Buongiorno a voi allora non si è aperta a Copenhagen ma conferenza delle Nazioni Unite sul clima tutti i giornali ne parlano di chiedo come si presenta l'Unione europea questo negoziato
L'Unione europea avrebbe voluto presentarsi come il principale protagonista di questa Conferenza di Copenhagen negli ultimi anni
L'Europa ha cercato di esercitare la leadership mondiale sul cambiamento climatico fissando per se stessa un'agenda ambiziosa in termini di riduzione delle
Emissioni mettendo
Sul tavolo dei negoziati di Copenhagen un'offerta giudicato da alcuni tra cui l'Italia perfino troppo generosa troppo costosa
Ricordiamo innanzitutto cosa ha deciso per c'è l'unione europea nel dicembre del due mila otto ventisette hanno adottato una strategia integrata in materia di energie cambiamenti climatici
Con una serie di obiettivi per il due mila
E venti a prescindere da un accordo a Copenaghen lo scopo in verità dell'Europa verso un futuro sostenibile sviluppando un'economia
A basse emissioni di CO due improntata all'efficienza energetica presso gli obiettivi principali ridurre i gas a effetto serra del venti per cento ridurre i consumi energetici
Del venti per cento attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e soddisfare
Il venti per cento del fabbisogno energetico attraverso l'utilizzo delle energie rinnovabile è la strategia del venti venti venti
Entro il due mila venti quanto a Copenhagen nell'Unione Europea invitato tutti i Paesi
A impegnarsi Elia seriamente per
Tenere sotto controllo le emissioni
E ha deciso che aumenterà automaticamente il suo obiettivo di riduzione delle emissioni
Dal venti al trenta per cento nel caso in cui
A Copenaghen anche le altre potenze economiche firmi un accordo internazionale
Ambiziosa l'Europa è anche disposto a finanziare in modo cospicuo la lotta al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo anche se
Su questo ci sono ancora delle divergente interni né il sette su quanto denaro fornire i Paesi in via di sviluppo i tempi dei finanziamenti e soprattutto i Paesi destinatari perché rischia di finanziare potente emergenti come
Come la Cina
Ad ogni modo qual è il il problema è che
L'Unione europea sembra non aver fatto i conti con la semplice tattica negoziale soprattutto con le altre potenze economiche in particolare Cina e Stati Uniti così nonostante i suoi impegni importanti e ambiziosi negli ultimi negli ultimi giorni si è trovata è un po'in un angolo
Diplomatico in vista di Copenaghen cos'è successo nelle ultime settimane i protagonisti del dibattito sul clima sono diventati Faccini chi
E Cina entrambi questi Paesi hanno messo sul tavolo dei negoziati
Due offerte molto meno ambiziose rispetto a quella
Europea sul taglio delle missioni l'Amministrazione Obama ha promesso di ridurre le emissioni del diciassette per cento entro il due mila venti
Sembra un Obiettivo analogo a quello europeo ma vedremo che non lo è la Cina ha detto di essere disponibile a ridurre del quaranta quarantacinque per cento le emissioni per unità aggiuntiva di PIL entro sempre il due mila venti
Qual è il trucco che per quanto riguarda gli Stati Uniti l'anno balle per il calcolo europeo del taglio delle missioni e il mille novecentonovanta quello americano nel due mila cinque e così le emissioni delicati uniti
Nel due mila venti dovrebbero essere tagliate solo del quattro per cento rispetto al venti per cento europeo quanto la Cina tutto complicato metodo dicano quello cioè
Taglio del quaranta quarantacinque per cento di missioni per unità aggiuntive di PIL significa che le missioni continueranno ad aumentare
E questo nonostante la Cina già oggi sia il maggior
Emettitore di CO due al mondo ad ogni modo poi Cine perché inizi si sono messi d'accordo con gli altri Paesi
Particolare dell'aria ed in via di sviluppo per
Rinviare l'adozione di un vero e proprio trattato a Copenhagen al massimo si arriverà ad un accordo politico Capra la strada un trattato entro il due mila dieci ma il il rischio è di trasformare il negoziato sul cambiamento climatico sul dopo Kyoto in una sorta di round di Doha dietro c'è un interminabile trattativa che viene rinviata di anno in anno come
Sta accadendo sulla liberalizzazione del commercio e questo nonostante
La buona volontà il tentativo di idea Scip europeo c'è un'altra ragione per cui l'Unione europea rischia di essere messa in qualche modo in un angolo della Cina e Stati Uniti l'impegno
Europeo sul cambiamento che dico nasconde anche ambizioni strategiche in termini economici i ventisette vorrebbero anticipare la rivoluzione energetica diventando leader in termini di tecnologie
Verdi pretendere queste tecnologie proprio Stati Uniti eccetera ma anche su questo potrebbe esserci un sorpasso la Cina è investito il trentaquattro per cento del suo pacchetto di stimoli all'economia da cinquecento miliardi di dollari
Proprio negli investimenti verdi eolico e solare escludendo però dagli appalti buona parte delle imprese europee
Spenderete riuniti sono già leader nel campo tecnologico in particolare nel solare e l'Amministrazione Obama
Ha deciso di investire altri ottanta miliardi di dollari in energie rinnovabile e efficienza energetiche insomma
L'Europa a Copenhagen che si presenti come
La Potenza mondiale che può beh essere più ambiziosa però nel medio lungo periodo il pericolo è che se non lo sta attenta I dettagli che l'accordo politico che molto probabilmente si raggiunge la Copenhagen e poi di un eventuale
Trattato sul
Cioè Ivo il rischio è che debba ancora una volta che seguire le altre potenze caso specifico gli Stati Uniti alla Cina evitate in corso la riunione dei ministri degli esteri dell'Unione europea ti chiederei quali sono gli argomenti in discussione
Che ci sono due temi possibili caldi in questo Consiglio relazioni esterne Iran c'è una discussione su come
Proseguire dopo il no implicito di Teheran all'ultima offerta internazionale
E l'avvicinarsi della scadenza che era stata fissata dall'Amministrazione Obama alla fine dell'anno entro cui eran deve dimostrare buona volontà scadenza che dovrebbe implicare lo le sanzioni più dure contro la Repubblica islamica per il suo programma nucleare e poi il Medioriente la presidenza svedese dell'Unione europea ha messo sul tavolo un progetto di conclusioni
Che prevede di riconoscere Gerusalemme est come capitale di un futuro Stato palestinese anticipando anticipando come dire risultati di un negoziato sullo status finale
Dei territori e questo ha creato una dura reazione da parte di Israele
Su entrambe le questioni in passato i ventisette si sono spesso diritti che arrivati a accordi di minimo comune denominatore questa volta sull'Iran diplomatici dicono che
Probabilmente non ci saranno discussioni su sanzioni ma comunque le conclusioni che verranno adottate evoca l'anno il principio del doppio approccio bastone e carota sanzioni e incentivi per far capire per Anna
Che la comunità internazionale fa sul serio nel caso in cui non si arrivi a un negoziato sulla programma nucleare un negoziato vero e proprio
Entro la fine dell'anno però l'Unione europea come dire appesa un po'la strategia della l'America dell'Amministrazione Obama sull'Iran state
Adesso il Medioriente
Le conclusioni non non non si sa ancora bene Tenco daranno la questione
Ricevuta e mette come capitale di un futuro Stato paletti niente ad ognuno dei ventisette cercheranno di bile lasciare il messaggio di rafforzare l'Autorità palestinese ma riconoscendo anche per condire al Governo israeliano
Quelli che sono stati definiti importanti passi avanti degli ultimi giorni sul congelamento temporaneo
Per gli insediamenti della cosiddetta colonizzazione
Al di là di questi due temi ci si attende anche
Una decisione importante sulla terga perché l'Olanda dovrebbe togliere il scorretto alla via libera definitivo di un accordo di stabilizzazione e Associazione che era stato già siglato nel due mila otto
Ma l'Olanda aveva messo il veto per che Rita riteneva almeno fino ha ritenuto fino ad oggi che
Belgrado non collaborate abbastanza con il Tribunale
Penale internazionale per l'ex Jugoslavia la fine del veto olandese potrebbe spingere Belgrado a presentare una domanda formale di adesione all'Unione europea nei prossimi giorni comunque un via libera importante sulla questione allargamento però
Le posizioni europee non sono ancora nitida e perché ci sono problemi sia per la Macedonia avrà Grecia si oppone a parlamentari negoziati
Perché
Per la questione del nome fa ero lì si chiama ancora la Macedonia per la Grecia per la maggior parte dei Paesi europei e poi c'è la questione Turchia molto più importante controversa con Cipro che
Vuole punire anche là perché non ancora messo in pratica un accordo che era stato siglato in passato e in Francia e Germania che si nascondono un po'dietro a Cipro per rallentare non bloccare del tutto i negoziati con
La Turchia e poi i ventisette ministri degli esteri devono anche preparare il Consiglio europeo che si terrà qui apro Stella giovedì e venerdì
Tre punti all'ordine del giorno della riunione dei Capi di Governo c'è una questione sempre più difficile da affrontare cioè
Lo Stato
Dei conti pubblici deficit il debito che fanno esplodendo in diversi Paesi europei
E a causa delle misure di salvataggio i piani di rilancio adottati durante la crisi prima finanziaria coi
Economica su questo su questo le collezioni del ventisette e in particolare dei due maggiori Paesi con i più importanti
Tutta la zona euro Germania Francia diverbio la Francia ha un deficit un debito che stanno esplodendo la Germania invece sempre
Prudente nonostante il nuovo Governo di Angela Merkel sembri un po'più aperto un po'meno rigido su queste questioni
Il rischio però è che ci siano Paesi in netta difficoltà per esempio la Grecia e ieri è stata avvertita del rischio di un da un grading del suo rating proprio sul debito e il Presidente della Banca centrale europea ragion Claude Trichet ha invitato ad Atene ad agire con coraggio per l'IMI limitare il suo tecnici questa questione rischia poi di
Di essi di pesare sulla ripresa economica europea il problema è che manca una vera e propria strategia un accordo su come uscire con su come attuare la exit
Pratici del dopo crisi economica e finanziaria e su questo probabilmente ci sarà un dibattito molto intenso non solo al Consiglio europeo di giovedì venerdì ma anche nei prossimi mesi
David Carretta immaginetta da Brussa