Sono stati discussi i seguenti argomenti: Crisi, Esteri, Francia, Gheddafi, Gran Bretagna, Italia, Libia, Mediterraneo, Nato, Onu, Politica, Sanzioni, Sarkozy, Unione Europea.
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corrispondente di Radio Radicale dal Parlamento Europeo
Quel giorno gli scrutatori Riboni giorno atti appena terminato di ascoltare la rassegna della stampa internazionale questa è la nota sull'Europa anche oggi in buona parte dedicata alla situazione in Libia
Tra poco più di una settimana i Capi di Stato di governo dell'Unione europea si riuniranno per un Consiglio europeo straordinario dedicato alla crisi libica e alle rivoluzioni democratiche nel sud del Mediterraneo
Inizialmente il vertice dell'undici marzo doveva essere riservato ai leader della zona euro
E discutere di come fronteggiare o cercare di mettersi definitivamente alle spalle la crisi del debito sovrano che ha colpito l'Europa ma la crisi libica preso il
Sopravvento la domanda oggi è cosa si diranno quale posizione comune riusciranno a trovare
I leader europei in una sola settimana perché al di là delle dichiarazioni di condanna e ad alcune sanzioni mirate contro Gheddafi il suo clan
I Paesi europei non sembrano avere le idee molto chiare sul da farsi in Libia e sulla
Strategia più generale da adottare verso il sud del Mediterraneo sulla Libia come di ascoltatori sanno era stata avanzata l'idea di creare una no-fly zone una zona di non sorvolo aereo per impedire che i caccia ed elicotteri di Gheddafi bombardino i ribelli o la popolazione civile ma dopo un'adesione apparentemente entusiasta questa proposta all'inizio della settimana gli europei hanno fatto una netta marcia indietro
Ieri il Ministro degli esteri francese Alain Juppé non è escluso di lavorarci nel lungo periodo ma secondo lui
L'ipotesi di un intervento militare terrore da evitare perché potrebbe rinsaldare le opinioni pubbliche i popoli arabi contro il nord del Mediterraneo
Ieri a Bruxelles c'è stata una riunione degli ambasciatori
Della NATO ma dalle fonti che abbiamo potuto sentire si è parlato di una no-fly zone non solo come ipotesi se arriverà un mandato in questo senso dal Consiglio di sicurezza dell'ONU
Cosa poco probabile visto che
Russia
E Cina sono contrarie e hanno il diritto diretto
Ci sono divergenze a livello europeo anche sulla qualità delle sanzioni contro il regime Gheddafi perfino di quelle già adottate
Se i beni personali sono stati congelati e se è stato stabilito un divieto di ingresso per
Per alcuni esponenti del regime
L'Italia tentenna
Ancora nel congelare le partecipazioni libiche in particolare del fondo sovrano della Libia mente
Società italiane come ENI o UniCredit ieri Franco Frattini ha detto che per congelare le partecipazioni libiche in UniCredit
Servono misure che nel Consiglio di sicurezza dell'ONU nell'Unione europea hanno finora stabilito
In realtà proprio sulla base delle sanzioni ONU e di Unione europea il Regno Unito ha già congelato le quote della Libia l'Investment Authority nel gruppo Pearson che l'editore del Financial Times
Il ministro degli affari europei francese anche detto che è necessario impedire a Gheddafi di vendere le sue partecipazioni estere per recuperare quel denaro che poi serve a pagare i mercenari
Sulla Libia come sul sud del Mediterraneo l'impressione che i Paesi europei stiano cercando di usare gli eventi attuali soprattutto per ragioni di politica interna lo ha fatto di certo Nicolas Sarkozy giustificando il rimpasto del suo
Governo con le rivoluzioni sull'altra sponda del Mediterraneo usando toni più duri contro Gheddafi salvo non voler impegnarsi a favore di una no-fly zone
E parlando del rischio immigrazione lo fa il Governo italiano con l'allarmismo sui flussi di migranti
Di dimensioni bibliche che vengono denunciati da vari ministri
I cinquecento arrivati a Lampedusa ieri non sono di certo un esodo biblico il risultato però come scrive oggi le monde
E l'ossessione dell'Europa nei confronti del rischio migratorio confonde il suo messaggio verso i popoli alla ricerca di emancipazione
E come se la prospettiva della loro libertà potenzialmente portatrice di nuovi equilibri regionali facesse paura a priori all'Europa e come se le rivolte magrebine fossero innanzitutto strumentalizzate
A fini di politica interna per alimentare i timori sull'immigrazione e l'Islam uno dei pochi messaggi positivi venuti dall'Europa
In questi giorni è un discorso poco notato di un commissario europeo responsabile della politica di fila di vicinato stesse n
File che ha detto primo dobbiamo e mostrare umiltà sul passato l'Europa non ha difeso sufficientemente i diritti umani le forze democratiche locali
Nella Regione troppi di noi erano convinti che regimi autoritari fossero garanzia di stabilità e questa non è realtà politica una politica di breve periodo
Secondo occorre sì concentrarci sulle conseguenze negative di breve periodo dei cambiamenti nella regione ma non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo comune di lungo periodo un Nordafrica democratico stabile Prospero e pacifico
Ecco i Capi di Stato e di Governo prima dell'undici marzo farebbero bene a Rovigo a rileggersi questo discorso di Stefan
File però oggi è tutto con la nota sull'Europa ci sentiamo giovedì prossimo
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