Informazione e carcere. Intervista a Mario Consani

Un codice deontologico dedicato a chi scrive di condannati di detenuti delle loro famiglie del personale delle carceri del mondo delle carceri generale quanto viene delineato dalla carta del carcere della pena presentata sabato dieci se sembra a Milano nella quale vogliamo parlare con Mario con sani che giornalista giudiziario del giorno di Milano è anche consigliere dello Udine dei giornalisti della Lombardia allora perché questa carta perché c'era necessità di un Codice deontologico su questi temi
L'amichetta deriva dal fatto che come voi ben sapete perché vi occupate costantemente della stralciando il carcere in carcere esiste un mondo che ha spesso a che fare con
In media e gli strumenti di comunicazione ma in rapporto a volte è nascosto accolte
Emerge soprattutto nei casi in cui
Avvengono situazioni fatti clamorosi che porto ritornare occuparsi di
Persona che finiscono in carcere dopodiché però molto spesso
Tutto non viene solo strumentalizzato a questo fine cioè al fine della
Della creazione tra virgolette del mostro noi abbiamo pensato che servizi uno strumento
Che decide alla nostra professione dei punti di riferimento su come affrontare un pochino più in modo un po'più approfondito diciamo l'argomento dei rapporti tra con il carcere e con le realtà che ruotano attorno a questo mondo
E quali sono i puntini qualificanti di di questa Carta che avete presentato
Ma secondo me soprattutto due perché da un lato cioè il tentativo di far capire colleghi giornalistiche spesso magari lo ignorano loro stessi per primi che
Tutto ciò che riguarda
In modi alternativi al carcere attraverso i quali la pena viene scontata
Riguardano appunto Bordoli scontare la pena quindi quando qualche detenuto dopo anni viene liberato anche esce
Non è che subito fuori magari sconta la parte più diretto della pena con le misure alternative le misure alternative sono una legge dello Stato bisognerebbe che chi si occupa di queste cose lì con la conoscenza e questa legge e quindi potesse trasmettere un messaggio
Attraverso il quale
Si possa capire e in realtà
Le statistiche dicono che
I detenuti che diciamo scontano la pena attraverso misure alternative
Hanno una percentuale di recidiva molto inferiore a quelli che invece restano in carcere per la maggioranza fa la stragrande maggioranza della della loro pena ventitré ore su ventiquattro
Leggendo punto questa quest'questi punti sono questi inviti che vengono rivolti a gli operatori dell'informazione c'è un'attenzione mi sembra anche alla questione dei dati statistici alla corretta lettura del del contrasto carcerario
Certamente
Questo delle misure alternative è un punto un altro importante secondo me è quello dell'IVA
Della realtà carceraria insegna cioè
I dati statistici significa che quando i giornalisti affrontano il problema del carcere parlamentare
Ma non solo di carcere come edificio come diciamo mondo afferma delle persone che vivono costantemente le tappe che non sono soltanto i detenuti sono anche gli agenti di Polizia penitenziaria sono le famiglie comunque dei detenuti che hanno a che fare con questa realtà ecco dovrebbero riuscire a trasmettere una comunicazione
E non anche USA non è che non sono letti come dire i sentimenti incontrollati della dello
Del del cittadino crede che per me per la propria sicurezza questo è uno dei punti a fondamentali
è stato sottolineato anche dal professor Valerio Onida che
Presidente emerito della Corte Costituzionale che ha
Tenuto proprio che anche collaborato alla stesura di questa carta proprio puntando a a mettere in luce come
Lui l'ha detto sabato
Il ruolo della dell'informazione non è soltanto di chi riflette una realtà ma è anche di chi orienta un'opinione pubblica sembra scontato
Ma noi abbiamo pensato che fosse il caso di
Trasmettere tra l'altro mi sembra che questa carta derivi anche da un seminario che voi come ordine Lombardi avete organizzato proprio con con chi scrive insomma quei giornalisti su questi temi no
Sì non solo
è vero che è stato un seminario è stato il primo seminario che porta all'ordine ha organizzato un ordine dei giornalisti ha organizzato con giornalistiche appunto con colleghi che si occupano di questi temi
E che ha potuto contare sulla collaborazione di
Di persone di personalità di spicco che ripeto che non soltanto e poi sono gli Ida ma anche altri avvocati anche per esempio funzionale che l'amministrazione delle carceri
Ma nasce anche la carta dal lavoro fatto da alcune riviste letterarie arco esclusa mi rifaccio orarie perché la carta è stata approvata da tre ordini dei giornali che non solo la Lombardia ma anche l'Emilia Romagna mi ha il Veneto in questo lavoro sono fatto importantissimo ai ruoli che hanno svolto per esempio la rivista del carcere di tipo la a perché si chiama carte bollate ma anche un anche ristretti orizzonti che è fondamentale un punto di riferimento fondamentale per il mondo
Carcerario e ecco sorta forzata che
Un giornale delle carceri di Piacenza
Ecco mi viene una domanda da fare perché queste cose che tu sei ci hanno poi gli si studiano no si studiano nelle scuole di giornalismo le studiamo su sui libri quando prepariamo l'esame sono cose che che vengono chieste all'esame per l'iscrizione allo e su cui magari poi uno rischia anche di
Di prendere no un brutto voto se non è cosa succede poi nella nella traduzione tra tira cioè il giornalista come si scrive all'ordine ha fatto suo bell'esamino magari ha fatto anche la sfida delle cose molto molto belle su questi temi
Poi nella nella realtà pratica te lo chiedo anche proprio perché tu appunto lo ricordavo c'è un cronista giudiziario dunque l'atto che poi con mano la la questa realtà della
Questo aspetto della professione
Hai ragione
Purtroppo spesso
Questi concetti di questo tipo di di conoscenza Raffa poi e libri
E uno ha studiato per prepararsi alle donne purtroppo è così Mendes che cosa si può fare
Il tentativo che noi vorremmo fare vogliamo fare approvare proprio
A discuterne e di questo cioè a rendere
Questo tipo i principi che il tesoretto non soltanto nei libri apportare un po'all'esterno questo è stato presente il primo tentativo che abbiamo fatto sabato scorso in cui
E quest'la carta l'abbiamo presentata non
Diciamo nella feriti uno dei tre ordini che l'hanno approvata ma nella casa del Comune di Milano l'abbiamo presentata a Palazzo Marino c'era il Sindaco
C'erano due assessori c'erano rappresentanti istituzionali che hanno voluto testimoniare la vicinanza anche della società civile quindi del della vivacità delle
Alla realtà carceraria e questo forse l'unico modo cioè riuscire a farsi
Che tutto quanto riguarda il carcere secoli di Radio Radicale lo sapete benissimo non resti come dire nascosto non resti dei discorsi di chi
A a cuore un minimo questo tipo di di situazione ma possa essere portato proprio all'esterno quindi che porta dar vita ad un dibattito ad un confronto fissato non è facile sento nel non c'è una questione che che mi sembra interessante anche per
Sentire una tua risposta rispetto anche a delle critiche che sono state fatte su questa iniziativa perché per esempio nell'in questa carta nel tra le dire et dire si ricorda come tutti i giornalisti siano tenuti all'osservanza di queste regole per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge istitutiva dell'ordine però stiamo parlando anche pace c'è la questione dell'autonomia del giornalista e anche il fatto delle proprie opinioni personali potrebbe esserci un
Un un collega che ritiene che le misure alternative non si auspicava addirittura sarei per dire favorevole a pena di morte no per dire
Magari i decreti criticabili ma assolutamente legittime come si concilia dunque questi due questi due aspetti
Te lo tieni conto che questo è un primo passo nel senso che accatastata approvata
Per ora tre Consigli regionali ma non è ovviamente sufficiente per poter far sì è questa perché questo documento valga nei confronti di tutti i giornalisti italiani dovranno esserci dei passi successive questo quindi è come dire un Jeff sto non solo simbolico ma comunque come dire iniziale è un primo passo verso un traguardo che per noi dovrebbe essere quella dell'adozione di questa carta a livello nazionale
Però dal punto di vista dell'autonomia della professione come dici tu
Occhio che non è intenzione minima di toccare la possibilità all'indipendenza di giudizio e soprattutto assoluta libertà no nell'esprimere le proprie idee in questi argomenti ed importante è che quando ciò si fa e si usino i termini appropriati
Si faccia un'analisi reale ed oggettiva della situazione quindi
E un detenuto accede ad una misura alternativa ci comunichi questo non si dica torna in libertà perché questo torna in libertà non è come dire
Non è
Quello che avviene è un modo per scontare la pena in un altro con un altro tipo di di situazione ma non si può questo non è possibile dirlo cioè non si può far credere all'opinione pubblica che chi viene per esempio affidato i servizi sociali o più oppure chi gode di un permesso premio ecco non si può dire che sia tornato in libertà questa è come dire
Una violazione oggettiva delle dei principi che regolano la nostra professione cioè almeno così ci si augura
Dovrebbe essere
Quello di verificare le notizie e
Parecchi fare in modo che e
Il più possibile che corrispondono quella che dove adesso la realtà oggettiva che ho fatto certo ma chi l'abbia già detto no no è chiarissimo da quello che dicevi mi pare di capire dunque era se ci saranno anche iniziative Nicola
Molti degli altri ordini in modo che si arrivi ad adottare poi questa questo Codice a livello nazionale pensate di coinvolgerà anche anche il sindacato anche la Federazione nazionale la stampa
Certamente più che nei confronti degli altri ordini benché attivata nei confronti della Consiglio nazionale dell'ordine e giornalistiche normale è l'ente che rappresentando diciamo a livello nazionale tutta la categoria approva e Roma promulga in qualche modo diciamo delle nostre
Carte deontologica in quella sede c'è chiaramente con voce sarà chiaramente il coinvolgimento del sindacato notte è stato un gesto da un certo punto di vista simbolico però tre ordini comunque dipeso tiene conto che l'ordine della Lombardia rappresenta comunque rappresenta diciamo
Nell'ordine sono iscritti più di venticinque mila persone quindi venticinque mila colleghi
A un certo peso ecco questo gesto simbolico sarà adesso senza era che
Anche al Consiglio nazionale atto la la sua parte sarebbe auspicabile anche che
Seminari come quelle che avete organizzato in Lombardia fossero replicati anche nelle altre regioni c'è un coinvolgimento un po'più generale di tutta la categoria
Guarda all'ordine del debito per esempio abbastanza attivo su questo tutti gli anni nel caso delle due Palazzi di Padova ristretti orizzonti organizza delle
Dei convegni interessanti in cui anche il rapporto con la stampa
Viene viene approfondito e poi davvero il sito di ristretti orizzonti cioè
Come dire documento altissimo certamente ecco non crede che per esempio anche nel seminario che noi abbiamo organizzato ci fosse la fila dei richiedenti purtroppo
Resta ancora una realtà di nicchia speriamo che tutto ciò possa
Essere utile per una maggiore conoscenza
In primo luogo delle leggi che noi giornalisti dovremmo conoscere certo
Certo allora vedremo vedremo insomma gli sviluppi che ci che ci saranno intanto che ringraziamo ringraziamo Mario con sane generazione del giorno che è tra gli autori gli estensori di quest'Carta del carcere della pena che propone un Codice deontologico per
Tutti gli operatori dell'informazione che trattano le notizie fatti che riguardano i detenuti e in generale insomma il mondo nel mondo carcerario al mondo della pena