Incontro per ricordare la ricorrenza dei 120 di storia del socialismo in Italia

Buongiorno a tutti autorità colleghe colleghi signore e signori
In primo luogo desidero rivolgere un cordiale benvenuto alla signor presidente la Repubblica che ancora una volta un'ora la Camera dei deputati con la sua presenza
Saluto e ringrazio il presidente della Fondazione Camera dei deputati Fausto Bertinotti unitamente agli illustri relatori
Che Naro Acquaviva Piero Craveri Massimo Salvatore
L'iniziativa odierna
Promossa dalla Fondazione della Camera dei deputati
Intende rievocare
Centoventi anni della storia del socialismo italiano una lunga storia iniziata a Genova nel mille ottocentonovantadue con la fondazione del Partito dei lavoratori italiani
Che dopo un anno avrebbe assunto la denominazione del Partito Socialista dei lavoratori italiani che poi nel mille ottocentonovantacinque quella definitiva di Partito Socialista Italiano
Quella socialista è una storia che è parte rilevante della biografia collettiva degli italiani
Una storia che si impone alla considerazione e all'attenzione di tutti al di là di ogni orientamento politico e culturale
Perché intimamente congiunta all'irruzione delle masse popolari sulla scena politica nazionale a cavallo tra il diciannovesimo il ventesimo secolo
E all'affermazione di quei principi di uguaglianza e giustizia sociale che tanta parte hanno avuto nella dinamica storica dell'Italia e dell'intera Europa
Per questo
Credo che ripercorre oggi la storia del socialismo in Italia significa rievocare le tappe di un percorso rispetto al quale
Nessun'altra cultura politica può considerarsi seppure per le ragioni più diverse dialetticamente strani
Ripercorrendo la storia il socialismo italiano è doveroso riposarmi anche le fasi più complesse e trenta
è una storia caratterizzata soprattutto nei suoi primi decenni da un serrato confronto ideologico che ha prodotto scissione destinate influenzare profondamente le vicende politiche
Scissione di Livorno del ventuno da qui nacque su iniziativa di Bordiga Gramsci il partito comunista d'Italia un Partito Comunista Italiano
Quella del quarantasette che sancì la separazione dei socialdemocratici di Saragat dal Partito socialista di Nenni quella del sessantaquattro da cui nacque il Partito Socialista Italiano di Unità proletaria
Sono vicende che vanno necessariamente collocate nel contesto sociale e politico anche internazionale nel quale ci sposato ma non c'è dubbio che in quegli importanti capitoli del Novecento
Si ritrova
Unitamente alla forza degli ideali che ne hanno sofferto il cammino durante il secolo scorso anche la pluralità delle ispirazioni del socialismo italiano
Quelle passioni quegli ideali erano scaturiti dalla necessità di dare risposta alla grande questione sociale
Esplosione di taglio di fine Ottocento
A causa delle durissime condizioni di vita di operai e braccianti agrari e di ritardi nel processo di inclusione sociale e politica ai ceti popolari all'interno dello Stato unitario
Problemi che cominciarono ad essere affrontati dall'Italia liberale negli anni del riformismo di Giolitti
Che non a caso in collaborazione con Turati avviò una importante e legislazione sociale a tutela dei ceti più poveri
Che non raggiunse però durevoli effetti a causa delle spinte contrapposte provenienti sia dei settori più intransigenti massimalisti il Partito Socialista sia dagli ambiti più conservatori della classe dirigente nazionale delle
Il richiamo a quel lontano capitolo di storia
Consente di individuare ovviamente soltanto per accenni uno dei motivi di fondo dello storia del socialismo il rapporto con il liberalismo
Un rapporto agli inizi conflittuale e poi nel corso dei decenni sempre più articolato e fruttuoso
In virtù soprattutto il progressivo abbandono da parte del socialismo europeo dell'originario dottrina marxista e del conseguente accoglimento nel quadro teorico e politico del riformismo dei principi dell'economia di mercato uno dei precursori che in tal senso l'accertamento e ricordato e Carlo Rosselli fautore fin dagli anni Venti e Trenta di un'idea di socialismo che superava la teoria della dittatura del proletariato
Per ridefinire l'obiettivo dell'emancipazione dei ceti popolari nell'ambito della democrazia liberale
Altro motivo di fondo dello Stato socialista
E i rapporti in molti casi conflittuale con l'ideologia comunista in confronto storico conclusosi com'è noto solo con la finalità questa fretta
Molti sarebbero le pagine arriva care ma limitatamente ai primi cruciali decenni della storia repubblicana
Credo che la figura che deve essere innanzitutto ricordata è quello di Pietro Nenni che riassume in sé la complessità del rapporto tra socialisti e comunisti nel nostro Paese
Due date segnano simbolicamente il capitolo decisivo nel processo di progressiva differenziazione politica ideologica tra i due partiti
Il diciotto aprile quarantotto quando il Partito socialista di Nenni tra contrasto politicamente ed elettoralmente più alto della sconfitta del Fronte popolare
E quattro dicembre sessantatré quando i socialisti dopo l'astensione al Governo Fanfani del sessantadue entrarono nel primo Governo organico di centrosinistra presieduto da me
E cinquantasette Nenni conduce il Partito Socialista ad accogliere la prospettiva dell'unità europea prima astenendosene voto parlamentare di ratifica del Trattato istitutivo del Mac e poi votando a favore dell'Euratom
Ed è altrettanto rilievo storico fu l'abbandono del neutralismo e il sostegno alla NATO
Non a caso nel corso degli anni Cinquanta Nenni compie importanti scelte nel nome di quella che il leader del Partito Socialista definì la politica delle cose
Con la quale ricercava un incontro tra socialisti e democratico cristiani preparare riforme ritenute indilazionabile
Il lavoro di Nenni e concludo fu proseguito successivamente De Martino Mancini Craxi
In anni fondamentali per il consolidamento dello stato sociale e per l'affermazione dei diritti civili in Italia cui la cultura laica dei socialisti ha fornito un apporto determinante
Ovviamente non si può concludere questo sommario e chiedo scusa estremamente didascalico panorama nella storia del socialismo italiano ma di autorevolissimi relatori
Forniranno certamente comma maggior capacità della mia tante valutazioni ad una platea così avveduta dicevo non si può concludere questo sommario didascalico
Panorama sesta ricordare
Che un altro grande capitolo della democrazia italiana è stato scritto da un dirigente socialista salito al vertice delle istituzioni repubblicane
Sandro Pertini dal sessantotto settantasei Presidente della Camera e dal settantotto all'ottantacinque presidente la Repubblica
Proprio con un passo del suo discorso di insediamento come Capo dello Stato voglio concludere
Disse Pertini che la Repubblica sia giusta e in corrotta forte umana forte con tutti colpevoli umana con i deboli e con i diseredati
Sono parole
Nelle quali intensamente condensato a mio modo di vedere il grande spirito ideale che ha guidato il cammino dei socialisti nella storia nazionale
E che rimane oggi nel patrimonio democratico di tutto il Paese comune aspirazione costante al valore della giustizia sociale grazie
Ora di far partire il breve filmato che illustra questa sera
Signor presidente la Repubblica
Signor Presidente della Camera
Cari compagni e
Cari amici io dico subito anche
Ringraziare questo splendido documentario
Che noi
Vorremmo vivere questo bel momento di incontro
Non come una cerimonia celebrativa commemorativa
A dicembre del mille novecentoventidue del due mila e undici
Quando abbiamo convenuto con diverse fondazioni di cultura socialista qui ampiamente rappresentate stamane
Di impegnarci alla realizzazione di un'iniziativa di iniziative pubblicazioni
Per ricordare far rivivere della lunga storia dei centoventi anni del Partito Socialista Italiano
Intendevamo infatti costruire qualcosa non per rimpiangere la questa storia ma per tornare appunto a viverla appieno nella sua ricchezza
Ma soprattutto nella sua permanente attualità
Cercavamo cioè
Di seguire un insegnamento antico
Che ancora ricordiamo che spesso risuonato nelle parole degli uomini che hanno costruito la nazione la Repubblica
Come quelle per esempio così bene
Pronunciate da Pietro Calamandrei quasi sessant'anni fa per cui ogni giudizio storico diceva anche di eventi che appaiono lontani nel tempo
è sempre un giudizio sul presente e insieme un'interrogazione indirizzata all'avvenire cioè quello che abbiamo cercato di fare in questo due mila dodici
Che si avvia ormai alla conclusione realizzando un volume iconografico che ripercorre questa nostra lunga storia
Preziosa mentre rimodellato Dangelo modaioli sugli almanacchi popolari del socialismo delle origini
Costruendo una riflessione approfondita sul futuro del socialismo nel mondo globale che abbiamo messo insieme
Utilizzando contributi importanti in un convegno di pochi giorni fa che presto speriamo di trasferire in un volume
Con la realizzazione di un documento come in carico didattico formativo un po'più ampio e più lungo di quello che abbiamo visto sulla storia del socialismo italiano
Inventato pensato guardando alle nuove generazioni di italiani che spesso
Questa storia la ignorano del tutto con una ricerca
Che è stata appena pubblicata in un corposo volume che sarà in uscita gennaio
Come con gli editore Marsilio
Studiare e approfondire le ragioni del crollo del PSI dentro il crollo della Repubblica dei partiti
Con cui abbiamo cercato di rileggere criticamente quanto avvenne tra il mille novecentottantasette il mille novecentonovanta chiara novantaquattro
Accanto a questi importanti ma direi di riflessione in questi dodici mesi molte iniziative pubbliche si sono potute costruire e realizzare promosse soprattutto dalla fonte alle fondazioni di origine sindacale
In particolare dalla di vittorie dalla Bozzi Presidenti sono qui stamani e li ringrazio ancora
Pensate ad attivate da noi dalla Fondazione socialismo con l'Istituto Gramsci
E col supporto della Federazione europea dei partiti socialisti
Organizzate e sostenute attivamente dalla Segreteria del PSI c'è qui stamane segretario del partito che saluto con riconoscenza ed in generale utilizzando a piene mani
La grande tradizione culturale della rivista fondato da Pietro Nenni e oggi diretta da Luigi Covatta mondo operaio
In molte occasioni di collaborazione e di confronto
Il partito che nasce a Genova a metà del mille nove od ottocentonovantadue un partito di popolo lo abbiamo già sentito del PAI firmata
In quel quindici agosto di centoventi anni fa
I socialisti si separarono infatti dagli anarchici su di un punto in particolare
Perché negano validità alla loro strategia insurrezionalisti tra
Perché rifiutano come aveva scritto Andrea Costa nella lettera agli amici di Romagna di qualche tempo prima
Lo schema per cui sono le minoranze audaci a dover guidare
Le masse
Questo volersi fondare sulla identità di un popolo faticosa conseguenza
Del Partito Socialista e fin dal suo inizio un partito nazionale
Il primo partito nazionale dell'Italia unita
Ed è ascrivibile al merito di questa caratteristica primordiale il contributo che esso darà in modo determinante
Alla nazionalizzazione delle masse come si diceva in quei tempi a fare gli italiani dopo aver fatto l'Italia come
Dissero gli uomini del Risorgimento
L'altra sua specificità originaria che si trattò di un partito fondato su di una cultura su di una cultura politica propria
E non esclusivamente su una rappresentanza di classe
Turati accuserà allora io però gli operai si di voler costruire un partito di analfabeti mentre
Al PSI dovevano poter aderire I aderiranno professionisti e uomini di cultura di ogni provenienza
Come erano in quel mille ottocentonovantadue ormai quegli ex giovani genovesi compagni di Garibaldi nell'impresa dei Mille
Che ha più di trent'anni da quella da quell'altra da quella impresa vollero ospitare nella loro sede appunto quella dei Carabinieri genovesi i padri fondatori del nuovo partito
Ma il partito socialista che nasce e soprattutto un po'un partito che parte dal basso dal Comune ed al sociale
Un movimento che prima di farsi partito
Ha già una storia è un'esperienza reale nella vita del popolo sedendo nei Consigli comunali promuovendo cooperative leghe sindacati fondando Camere del lavoro e Case del popolo
Avevano fatto questo i socialisti non rispondendo alla rigidità di un modello ideologico ma muovendo semplicemente dal riconoscimento dei bisogni reali degli uomini e delle donne del loro tempo
Rappresentati divida mente li abbiamo ancora visti nel filmato da una plebe miseria e senza volto e senza voce
Che si volevano trasformare appunto in un popolo di cittadini consapevoli delle loro libertà e dei loro diritti
Un'opera grande che si prolunga per decenni
E che però il partito non ha la pretesa di la pretesa di dirigere mantenendo sempre la scelta lungimirante di lasciarla nelle mani delle proprie rappresentanze sociali sforzandosi solo di coordinarle
E infine un partito internazionalista
Saldamente collocato nella dimensione europea grazie ai rapporti con l'Internazionale socialista
Craxi ci ha ricordato infinite volte il grande ruolo internazionalista di Giuseppe Garibaldi il rispetto la stima l'affetto
Che lo circondavano in ogni parte del mondo ma soprattutto nella sua e nella nostra Europa culla del socialismo moderno un grande patriota
Guida illuminata ed autorevole per il nascente obolo nascente Movimento italiano un socialista internazionalista che era stato fondamentale nel fare d'Italia ma che nel mille ottocentosettanta ad esempio
Fu addirittura eletto deputato e di ben quattro circoscrizione
All'assemblea della nuova Repubblica francese nata dal crollo del terzo Napoleone
Sono queste alcune delle ragioni più importanti che fanno del Partito Socialista il partito le cui fortune si identificano nel bene e nel male con le fortune dell'Italia
Fu così nel decennio di sangue di fine Ottocento
Quando la tentazione reazionaria della dinastia provo a soffocare con le cannonate di Bava Beccaris il movimento appena nato
Che proprio allora si trovò affiancato nella lotta e nell'altro prigionia voglio ricordarlo perché la verità a quello stesso socia al cattolicesimo delle origini
Come fu poi grande merito di Turati se il nuovo secolo poteva aprirsi segretamente al riformismo giolittiano
E fu ancora così
Anche se purtroppo nel segno contrario nella tragedia del ventidue
Quando il non lirismo politico dei massimalisti aprì la strada al fascismo come riconobbe amaramente Pietro Nenni nella sua storia di quattro anni
Il cui libro a cui li un libro da cui lettura
Dovrebbe vaccinare vaccinare tutti e per sempre da i rischi della demagogia ma sarà così anche in epoca repubblicana
La Repubblica nasce per voto degli italiani
Ma questo risultato è consentito anche per l'intransigenza di Nenni
Testimoniata dal suo slogan pretorio o la Repubblica o il caos
Un motto tribù inizio se volete ma che segnalava efficacemente l'urgenza drammatica di dare stabilità alla democrazia che nasceva
E sarà così anche quando il PSI perderà rovinosamente le elezioni del diciotto aprile
Quando Riccardo Lombardi avvertirà
Che la sconfitta del PSI come forza politica efficiente ed autonoma avrebbe rappresentato la sconfitta alle istanze democratiche e liberali prima ancora di quelle socialiste
Neppure nell'ultimo passaggio vi secolo l'eclisse del PSI ha fatto bene al paese a giudicare dalla crisi gravissima politica e morale in cui siamo precipitati
Soprattutto
Non ha fatto bene
Al futuro dell'Italia delle forze di progresso la rinuncia a ricomporre l'unità socialista dopo che gli eventi della fine degli anni ottanta
Avevo non rimosso i motivi almeno quelli visibili a occhio nudo della scissione di Livorno
Allora infatti si rinunciò a perseguire il necessario rinnovamento della Repubblica per una via meno traumatica di quella che poi invece si imbocco
Sì rinuncio cioè a correggere l'anomalia italiana quella del di partiti o imperfetto per la via maestra della formazione di una grande forza socialista
Che avrebbe ben potuto essere uno dei pilastri di un bipartitismo finalmente perfetto
Eppure la proposta della grande riforma
Avanzata da grazie addirittura nel mille novecentosettantanove poi perseguita
Dai socialisti per molti degli anni successivi non si limitava ad avanzare astratte ed opinabili tecnicalità ma era pensata soprattutto per indicare la via maestra da percorrere
Per superare il blocco del sistema politico ormai giunto prossimo al disfacimento
Non è questa la sede per affrontare compiutamente l'insieme delle vicende che nel mille novecentonovantaquattro
Portarono allo scioglimento del P.S.d'alla dispersione del suo gruppo dirigente anche voglio ricordarlo del suo elettorato che contava allora quasi cinque milioni e mezzo di cittadini
Si tratta di argomenti tuttora oggetto di controverse sui quali fra l'altro la Fondazione socialismo ha proposto nel corso dell'anno un'approfondita riflessione collettiva
A cui hanno voluto partecipare molti compagni che furono parti di quel gruppo dirigente sono alcun molti sono anche qui presenti stamane vi ringrazio ancora
Insieme a storici e politologi ed il cui risultato conclusivo come ho appena detto si è tradotto in un volume che sarà in libreria da gennaio
Mi interessa di più accennare almeno alla questione che questa pur sintetica narrazione pone inevitabilmente alla nostra attenzione
E cioè
Se celebrare oggi la nascita ad un partito e opera che appartiene al campo dell'archeologia e non a quello della politica e ancora
Se ha un senso se politicamente attuale quello che per la vulgata dell'ultimo ventennio non è politicamente corretto e cioè il concetto stesso di partito
Non sfugge a nessuno infatti che stando ai sondaggi di questi anche di questi giorni
Sono cinque italiani su cento dichiarano di aver fiducia nei partiti ne sfuggono le fortune che ha ridono ad un movimento che si gloria Vieste un non partito
Retto da un nuovo Statuto e comunque al di là del folklore è innegabile che la forma partito abbia subita anch'essa le dure repliche della storia
Ma questa forse è la conseguenza dell'aver sostituito una Repubblica dei partiti diventata nel tempo partitocrazia
Con una partitocrazia senza partiti qual è quella che in queste ore torna a dar prova di sé
La conseguenza cioè di una
Di quella eterogenesi dei fini portata all'estremo
Che si verifica quando invece di buttare il bambino con l'acqua sporca si butta solo il bambino come sembra essere accaduto nel passaggio da una Repubblica alla
L'altra questione riguarda l'attualità di questa identità politica che comincia a manifestarsi centoventi anni fa e che oggi in Italia
Viene professata solo da un piccolo partito chiede alla legislatura in corso non ha avuto neanche rappresentanza parlamentare
E
Un'identità come sappiamo che attecchito soprattutto in Europa sti che ha avuto la sua massima espressione soprattutto nel secondo la seconda metà del secolo scorso
Fino a indurre Raf danno addosso ad identificare il ventesimo secolo come il secolo socialdemocratico ed altri meno autorevoli dilungarmi immaginare che perciò spesso socialdemocratico non potesse essere anche il secolo seguente
Così indubbiamente sarebbe se è un'identità politica si riducesse a un modello nel caso a quello del Welfare State novecentesco
Ha un'identità politica si esprime nella capacità di incarnare idee valori nel mutevoli contesti storici
Non a caso del resto Turati parlava del socialismo che diviene e non di una edificazione del socialismo ed il socialismo che diviene
Finisco subito scusi Presidente sono mortificato no l'onere di richiamare al rispetto dei tempi chiudo subito
Ed il socialismo che diviene dicevo può ben misurarsi con le sfide di questo secondo comma saputo misurarsi con quelle dei centoventi anni
Che ha già vissuto del resto in tutta Europa la democrazia si fonda sui partiti ed in tutta Europa ci sono partiti socialisti solo non negli Stati Uniti non c'è un partito socialista
Ma proprio due settimane fa Massimo Salvadori qui presente intervenendo al convegno che abbiamo organizzato con la Fondazione Gramsci sul futuro dell'idea socialista
Con buona pace di son barca concluso citando proprio due statunitensi socialisti Tony Judt e Michele mai che a loro balzello
Il socialismo quindi concludo diviene oggi diviene anche fuori dall'Europa come ogni movimento vitale che cresce interagendo con l'ambiente con l'ambiente e della Nazione italiana a centoventi anni fa
Con l'ambiente dell'Europa unita negli ultimi cinquant'anni ora con l'ambiente del mondo intero in epoca di globalizzazione scusate la lunghezza vi ringrazio ancora infatti
Grazie al senatore a far leva prenderà la parola al Presidente della Fondazione Camera dei deputati onorevole Fausto Bertinotti
Buongiorno
Mi unisco ai ringraziamenti del presidente Fini in particolare nei confronti del Presidente della Repubblica
Ricordiamo qui la storia lunga più di un secolo
Una grande storia dentro una storia ancor più grande quella del movimento operaio
Una storia credo finita con una sconfitta
Che non cancella come non cancella il fatto che sia stata protagonista
Della storia di un intero secolo e di grandi conquiste realizzate anche qui in Italia e in Europa
Realizzando fosse
La forma di civiltà del lavoro più avanzata che l'intera umanità abbia conosciuta e in quello che è stato chiamato il compromesso democratico dei trent'anni gloriosi
Le radici lontane
E piantate in un grande teatro
La nostra patria il mondo intero e in questa Europa
Una storia compatta dai grandi idee quella di socialisti utopici
E poi da quel mais che darà
Il corpo di una dottrina potente a questo movimento erede come lui stesso disse dalla filosofia tedesca dell'Economia inglese dalla politica francese infatti dopo la drammatica sconfitta dal Comune di Parigi
Che nasce la ricerca di una replica a quella sconfitta con le grandi storia del Novecento prima grande socialdemocrazia tedesca
Poi il diciassette che apre il secolo breve di cui ci ha parlato Osborne
La nascita e movimento socialista italiano e del partito forte in quel contesto una sua originalità
Sulle rotte del lavoro si innestano infatti
Storie di mutuo soccorso della cooperazione del mutuo ricchissimo
E il socialismo municipale
Storie di società civile di organizzazione della società civile oltre che nella politica che coniugano l'alto e il basso delle culture portando le culture popolari all'interno delle grandi sfide della politica
Il Partito Socialista nasce con un già con un processo complesso tormentato
Lo segna
Andrea Costa protagonista fondamentale della sua costruzione che tuttavia resta defilato
Nel suo primo congresso perché rimangono fuori dal partito con gli anarchici che pure aveva contrastato combattuto nell'ultima frase
E se esce così subito un tema che segnato tutta la storia dei socialisti
La ricerca dell'unità
La condanna delle divisioni
All'interno e con le altre componenti del movimento operaio gli anarchici Traina e comunisti poi
All'interno lo ancora di una contesa più ampia quella tra riformisti rivoluzionari
Che peraltro in Italia dall'altro luogo anche la storia del tutto originali e ricche come quello che con un ossimoro è stata chiamata l'ACI Martini la storia dei riformisti e rivoluzionari
In ogni caso questi contrasti non credo oscura IMO la radice profonda di questa storia quello che si può riassumere così brevemente nell'immagine del Quarto Stato di polizia Volpedo
E nelle parole che si trovano nel canto dei lavoratori non casualmente scritta da quel singolare riformista che funziona
Non si può certo percorrere quella storica del socialismo italiano di questi centoventi anni
Il protagonista di una storia che la storia del Paese
Nelle lotte di emancipazione tra la formazione dei proletari finora sconfitti all'avvento del fascismo e poi ancora l'opposizione a questo
La repressione subito al carciofo ciclismo il contributo a dare un profilo particolare all'antifascismo resistenza alla costruzione alla nascita della Repubblica
Una presenza
Originale
Eppure
Attraversata profondamente da uno spirito unitario di ricerca dell'unità con le altre forze antifasciste in particolare con i comunisti
Sarà una ricerca che segna il dopoguerra malgrado l'Armento dalla divisione della guerra fredda
La politica unitaria tra socialisti e comunisti nel dopoguerra si spiega così senza questo non si capirebbe
E vive nella traccia di una costruzione originale straordinaria come la
La CGIL i Di Vittorio di Fernando Santi
Come l'avete delle cooperative e di nuovo i Governi dei Comuni scuole di democrazia di formazione di una nuova classe dirigente
Il Partito Socialista dimoranti di Nenni di basso di Lombardi non era succursale dei comunisti
è una realtà vitale e anche questo credo spiega il carattere limitato e circoscritto della scissione di Palazzo Barberini
Sono i cinquantasei ad aprire un nuovo capitolo in questi otto
Quello dell'autonomia socialista
Socialisti italiani a riflettono sul rapporto col shock sui crimini del regime staliniano e nasce da qui una stagione importante quella che va sotto il nome della visione ISMU socialista
Un revisionismo che a una latitudine assai larga assai più larga di quella che in genere viene considerata
Che fate la via dei nomi a tutti note dalla mia o Consiglieri avvenne agli ottant'anni fosse difficile immaginare due personalità politica così lontane così diversi può
Accomunati da quello spirito che possiamo chiamare appunto revisionismo da un lato il revisionismo anticapitalista quello che potremmo chiamare il socialismo di sinistra dall'alto revisionismo liberale o almeno l'idea socialista
Quello spettro così neanche il committente non regge alla prova pratica dell'accesso al Governo al Governo del centrosinistra ancora una volta la fine dei Governi conservatori
L'avvento di un nuovo ciclo apre la strada alla divisione dei socialisti invece che la loro crescita mentre il Partito Comunista Italiano certo anche per suo merito diventa il più grande partito dell'Occidente
Andai capito perché in Italia non prende corpo una socialdemocrazia di massa
Resta il fatto che il parco chavista del centrosinistra degli anni Sessanta e Settanta legate alla sua conclusione nel tentativo di Craxi
Che io credo anticipa quello che sarà poi chiamata la terza via in Europa di risolvere nella sfera della politica e nella contesa sul governo del Paese
Un problema che a me sembra essere invece di collocazione sociale ideologica e strategica del partito
Un po'lei è un problema che si poneva non solo i socialisti
Dal problema della risposta a cosa significa essere socialisti in Europa quando il Novecento finisce ed esso si chiude con il crollo dell'Unione Sovietica con la fine del capitalismo fordista keynesiano
E con l'avvento di una globalizzazione che cambia la scena del mondo
La crisi più generale del movimento operaio tenore oggi viviamo
Per qualcuno la sua fine dice però che questo problema
Era stato irrisolto per tutte le componenti storiche dal movimento operaio comunisti socialisti socialdemocratici laburisti
Ebbene io penso che la crisi che noi chiediamo che qui è stato ricordato che la politica e della democrazia
La disaffezione di tanta parte della popolazione nei confronti della politica delle istituzioni dei partiti la sfiducia nei confronti dei partiti che veniva ricordate
Io credo
Che non sia scindibile da questa grande difficoltà oltre che naturalmente dalla natura del nuovo capitalismo avocazione totalizzante e dei suoi abbassa
Forse allora dalla crisi di questo mondo si devono ricordiamo
Crisi da cui prende origine anche questa grande difficoltà della politica e dell'istruzione e della democrazia
Voi forse dobbiamo trovare la forza per tornare a riflettere sulle sue origini oltre che sulla replica della storia
E se andiamo record italiano a dirci sociale del fenomeno del processo ed è la storia socialista allora fosse col filosofo
Possiamo pensare che i vinti giusti della storia
Possono e debbono essere
Anna Imbonati cioè fatti vivere
Non in continuità certo impossibile ma nella loro lezione sul presente e così è questo vicine se non la declinazione nella politica del tema delle uguaglianza
Il tema cioè di una società di liberi ed uguali quella che veniva iscritta sulle bandiere rosse del socialismo dei codici
L'eguaglianza che ci viene lasciata in eredità non è forse oggi la più grande sfida nelle nostre società contemporanee
Società che invece fanno della disuguaglianza il segno saliente del presente drammatico e di un futuro così inquietante niente incerto
Fai detto un giorno parlando ai giovani altra mondi stia Porto Alegre disse se dovessi dare un nome a queste vostre istanze a queste vostre speranze quelle di un altro mondo possibile
Io non saprei che usano il termine socialismo
Sì un termine che esce ammaccato provato dal secolo che abbiamo alle spalle fosse tuttavia meno ammaccato e meno provato di tutti gli altri due nomi del Novecento grazie
Grazie a Fausto Bertinotti
Prenderà la parola al professor Piero Craveri professore di Storia contemporanea presso l'Università suor Orsola Benincasa di Napoli prego adesso
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera dei deputati signore e signori
La nascita del Partito Socialista a nel Congresso del mille ottocentonovantadue la sua data convenzionale
In quello precedente si era già realizzata l'Unità delle diverse componenti del movimento operaio l'anno seguente il partito prenderà il nome di socialista
Ma il congresso di Genova fu quello del programma socialista
La cui Winteler Tura a impronta marxista e segue di un anno il congresso di Erfurt in cui la socialdemocrazia tedesca faceva del marxismo la sua dottrina ufficiale
Per l'Italia dunque il Congresso segna potremmo dire il passaggio del marxismo dalla teoria alla prassi da Antonio Labriola a Filippo Turati
E l'ultimo decennio dell'Ottocento vede aprirsi un dibattito ampio nella cultura italiana da crociera Gentile dato il freddo Pareto Maffeo Pantaleoni a Luigi Einaudi
Ma per il Socialismo quella impostazione dottrinale sarà veicolo per ricondurre a unità le varie componenti del movimento operaio e dare una finalità ed una forma alla sua struttura complessiva
Un movimento che sotto l'egida del partito cresce impetuoso
Si è di fronte un moto grandioso di risveglio vita civile di grandi masse umane compresi i nessi e per la prima volta sull'Ardea scava quelle contadini
Elementi di natura religiosa
Di un'intensa religiosità laica lo perverranno
Gaetano Salvemini per sua natura refrattario ad ogni misticismo ricorderà il suo incontro con il socialismo come alla fonte di una religiosità perenne
A norma atmosfera che segnerà ai militanti socialisti basti pensare a Camillo Prampolini al suo costume rigoroso ed evangelico che sarà di molti
Altri improntato anche ad una polemica anticlericale destinata a spegnersi molti decenni più tardi
Con ciò
Il laicismo rimarrà un tratto indelebile del socialismo italiano
La pluralità delle conto delle componenti che confluiscono nel socialismo italiano può avere il suo riscontro simbolico nelle centinaia di bandiere
Che negli anni Ottanta comparvero i alcune esposizioni celebrative tratte dalle casse dell'Archivio Centrale dello Stato
Bandiere rosse nere il colore prima della Carboneria poiché l'anarchia verdi e bianche una polifonia via Prodi che segnano le multipli radici da cui prese la sua linfa il socialismo
Delle prime forme organizzative del movimento operaio furono le leghe e le Camere del lavoro i socialisti imposero il modello tedesco dei sindacati di categoria e confederali la Federterme Ra
Che divenne la più grande organizzazione contadina d'Europa e la Confederazione generale del lavoro
Di cui la prassi generalizzata della contrattazione e di supporto allo sviluppo del movimento cooperativistico
Il partito si realizza alla maniera marxista non solo come strumento per la difesa sul piano politico degli interessi di classe
Ma come l'arma di lotta su tutti i piani della classe operaia per l'avvento della società socialista
Ma tra il partito e la galassia di strutture organizzative collaterali non c'era cinghia di trasmissione
Lo stesso principio sarebbe stato poi esteso il gruppo parlamentare il partito forniva un orientamento che l'Avanti trasmetteva
E la sua direzione che fu di Leonida bus Bissolati Enrico Ferri Paolo Treves e altri era la carica più importante della direzione del partito mentre le diverse organizzazioni agivano nell'ambito della loro autonomia
L'autonomia era dunque la formula chiave così come il gradualismo riformista e l'approccio del rapporto necessario con il Governo
Saranno gli altri gli anni delle intese parlamentari con Giolitti che vedranno un pieno riconoscimento del diritto di sciopero una nuova intensa attenzione ma legislativa sui problemi sociali un'apertura
Delle amministrazioni sociali
A sostegno degli interessi del movimento operaio e contadino
Con il fulcro negli uffici del lavoro tuttavia quegli anni non segneranno propriamente il passaggio dallo Stato liberale alla democrazia liberale
Non c'è una rottura politica istituzionale sul piano della redistribuzione del reddito e dell'effettivo fondamento una conseguente collaborazione di governo coi socialisti
La guerra di Libia spostava poi a destra l'asse del Governo in vista dell'approdo il suffragio universale del mille novecentododici
E nel mille novecentododici
I riformisti perderanno la maggioranza del partito
Ciò che ha caratterizzato il primo ventennio della storia del socialismo sono stati tre presupposti
Il laicismo il principio di autonomia che presiede le varie parti del movimento il gradualismo riformista nell'azione parlamentare
Di queste tre pregiudiziali le prime due rimarranno indelebili la terza ma passo dopo passo perduta
Si ripercuotono nel partito le condivido contraddizioni condizionamenti di una società che è rimasta in larga parte arretrato che non trova posto nel compromesso giolittiana
La settimana rossa del mille novecentoquattordici
Coi suoi conati insurrezionale
Sarà il proprio ruolo del diciannovesimo a cui gli eventi del mille novecentoquindici che vedranno un Parlamento a maggioranza neutraliste ha costretto ad alcol polpo di Stato della corona
E dalle pressioni della piazza votare la dichiarazione di guerra renderanno sempre più irreversibile quelle scelte in incipiente
Tuttavia il principio dell'autonomia delle diverse componenti organizzate del movimento socialista non sarà mai intaccato connessa di fatto il rifiuto di una centralizzazione verticale nel partito
Con questo canale intrinseco il partito affronterà delibera che azioni del dibattito interno proprie del socialismo europeo segnatamente la prima a cavallo di secolo la seconda dopo la rivoluzione di ottobre in russo
Nel primo decennio del Novecento la spaccatura segnerà il gruppo dirigente riformista
Tra chi come Leonida Bissolati I paneuropeo Bonomi
Aveva tratto la conclusione dal grande dibattito marxista allora il pieno svolgimento che il programma di massima l'approdo ad una società socialista per via rivoluzionaria era una mera utopia
Che rischiava di rompere il nesso tra socialismo e democrazia
Di contro come Turati continuava a sostenere chi continuava a sostenere che quell'esito rimaneva raggiungibile proprio attraverso il riformismo per la democrazia
Tutte le scissioni socialiste a partire da questa prima hanno premesse ideologica che verte pur in termini diversi proprio su questo tema della transazione al socialismo
Quando dopo la rivoluzione Russo nel mille novecentocinque leninismo che era la strada di una spaccatura verticale
Anche rispetto all'ipotesi democratica la divaricazione di alternative nel dibattito interno al socialismo europeo cambierà radicalmente di seguito
Disegno
Così come nella storia del Partito Socialista il Mussolini istmo si era manifestato con un corpo estraneo che il suo mentore aveva con indubbio precoci intuito avvertito scegliendo altra strada
Attraverso contingenze del tutto diverse il socialismo italiano non approverà mai allegrissimo
Sui ciò si consuma il dramma del massimalismo socialista dopo la Prima guerra mondiale
Lo slogan era fare come in Russia ma era ciò appunto che ci si rifiutava di fare respingendo il presupposto di una violenza rivoluzionaria
Il biennio rosso non fu esente da manifestazioni di violenza ma non perse mai
Non prese mai deliberate forme insurrezionalisti
Il populismo massimalista
Si risolveva in un'antipolitica nell'inerzia di scorte delle sue diverse componenti politico organizzative del movimento socialista
Era un dramma in tematizzato dalla triste parabola personale dei due maggiori leader del masso malissimo Costantino Lazzari e Giacinto Menotti serrati
Nei loro rapporti con l'Internazionale comunista e con lo stesso lenire con cui preconizzava un'intesa malconcio rifiutando la fusione con l'appena nato il Partito comunista
Non accogliendo
I ventuno punti che erano condizioni un'effettiva adesione
La si sulla scissione del partito comunista d'Italia a Livorno
E quelle che seguirono sono iscritte in questo irrisolto contesta contesto
E rispetto a questa storia si intende la profondità dell'Adagio Di Pietro Nenni che futuri fondatore del partito quel suo politique d'abord che parve in seguito anche nascondere sostanziali debolezza
Ad avviare questo processo fu Giacomo Matteotti ricomposizione dell'unità del partito di lotta strenua contro il fascismo furono gli obiettivi che conseguiti con indomito coraggio edizioni
E fu da questo esempio che il partito rinato e dando siccome obiettiva la lotta contro il fascismo
Quando nel mille novecentotrentacinque il settimo congresso del Comintern decise di adottare in Europa una politica di unità con le forze avverse al nazifascismo si presentavano i socialisti italiani due strade
Allora convergenti quella dell'unità antifascista e quella dell'unità di classe
Che presero ambedue accorpa percorrere
Dopo il venticinque luglio il politico da Borgo fu piuttosto appannaggio di Alcide De Gasperi che di Palmiro Togliatti
Lo scoppio della guerra fredda lascio avvinto Nenni all'unità di classe che riproduceva all'interno del partito con nuovi e diversi apporti
Di forza nei rapporti di forza le vecchie contraddizioni del primo dopoguerra
Va fatto maggior coraggio la determinazione di Giuseppe Saragat
Che ruppe con quegli indirizzi sebbene ancora nel quarantaquattro si dibatte se nei vecchi dilemmi e se ne trasse come mostrano i suoi rapporti di ambasciatore per l'incarico che scorsa a Parigi fino al mille novecentoquarantasei
Durante il quale io fui in modo decisivo su di lui la frequentazione costante con Leon Blum
Dei giudizi di questi sull'Unione Sovietica
Conservo nella memoria il verbale sovietico dell'incontro del mille novecentoquarantasette di Nenni con male in corso
Triste documento
In cui il leader socialista si difende solo dalla fusione per cedere nel resto su tutto
Ma con ciò l'autonomia socialista non era spenta dopo l'esperienza negativa del Fronte popolare il congresso del quarantanove dava una maggioranza autonomista
Che si spegneva per la carenza di mezzi nel duro scontro sociale dei primi anni Cinquanta
Dando vita al periodo più cupo della vita del partito quello della prassi neo stalinista
Il risultato positivo delle lezioni politiche
Mille novecentocinquantatré e la crisi del comunismo
Nel mille novecentocinquantasei apriranno la strada ad una ripresa dell'autonomia socialista sarà nuovamente Pietro Nenni ad esserne il protagonista e ad aprire la prospettiva del centrosinistra
Con quest'ultimo l'Italia usciva dal dopoguerra stabilizzata un regime politico più liberale e più aperto i problemi della socialità ma era il nuovo modello
Necessario
Della sua crescita a non prendere forma restava quello già stabilizzato tutti nella seconda metà degli anni Cinquanta con il partito di maggioranza relativo la Democrazia Cristiana a coprire l'area di centro destra del sistema politico
Avendo il controllo delle leve di governo degli apparati statali con la tessitura capillare di un sistema di difesa degli interessi diffusi
Mancava al Partito Socialista il controllo dell'organizzazione sindacale che allora aveva ripreso a svolgere un ruolo di spinta sociale
Mancavano inoltre la volontà politica di un controllo effettivo delle variabili macroeconomiche senza il quale
Polemiche di programmazione diventano difficili
Si può dire che
Inizia
Di cui al fallimento del centrosinistra vini la prima origine della crisi italiana dalla quale
Di un certo senso non si è poi mai tutti usciti
Il ruolo dei socialisti divenne necessariamente subalterno all'impostazione conservativa della Democrazia Cristiana a terzi a sinistra un varco all'avanzata del partito
Comunista che non aveva mancato di capitalizzare l'analisi di queste contraddizioni
Dopo il mille novecentosessantotto era al Partito Comunista che bisognava guardare per stabilizzare il sistema attraversato da profonde crisi internazionali e interni
Inizia così con
Sono quasi alla fine inizia così un inesorabile discesa del ruolo del Partito Socialista fino al risultato elettorale negativo del mille novecentosettantasei
Fu tuttavia un errore
Premio di conseguenze da parte della Democrazia Cristiana ma soprattutto del Partito comunista considerare esaurito in quella fase il ruolo politico dei socialisti
La ripresa successiva con la Segreteria di Bettino Craxi ha di nuovo segni autonomiste
Sotto l'egida del nuovo segretario si rinnova interamente la cultura socialista con accenti analisi proposte che non potevano essere prese in considerazione del dibattito politico
Portavano il segno che si stava attuando un cambiamento radicale di epoca storica
In quel tornante della storia di socialisti furono quelli che avvertirlo più di qualsiasi altro in Italia la natura di questo evento
Stavano mutando anche i presupposti su cui si fondava la socialdemocrazia classica quel vertiginoso in piazza del mercato internazionale e negli anni sessanta ottanta con rafforzamento del ruolo delle istituzioni europee
Il riformismo socialista
Per consapevole di dover imboccare strade nuove e la consapevolezza di un riformismo in itinere
Che con la nuova esperienza di Governo e con l'assunzione da parte di Craxi
Della Presidenza del Consiglio si unisce a quelle della
A quella della profondità delle riforme istituzionali e politiche necessarie all'Italia per sbloccare il suo sistema socio economico
All'inizio di quegli anni
Un'altra ipotesi sulla inderogabile necessità del cambiamento era stata avanzata da Aldo Moro
Non era quella del compromesso storico la prospettiva patrocinata dal segretario comunista Enrico Berlinguer ma un'idea di legittimazione a governare di tutte le forze politiche
Compresi i comunisti che definisse in prospettiva le responsabilità di ciascuno specie nella politica di bilancio
Nessuna proprio più dialettico del sistema politico
Era uno sviluppo lineare nella continuità del sistema politico
Razzini si invece l'accento sulla rottura che avrebbe
Conferito
Tra i due
Maggiori partiti un ruolo centrale per i socialisti
Con un comunisti aveva perso una partita che riteneva decisiva per l'egemonia della sinistra la rottura del sistema avrebbe dovuto riguardare necessariamente il rapporto con la Democrazia Cristiana
Craxi si trovò a coniugare rotture continuità
Un esercizio difficile per chiunque che allungava il pentire Reder ationem mentre eventi epocali che nel frattempo succedevano non ricevevano il necessario approfondimento da parte di tutti e in particolare da parte sua
Il suo disegno si consunzione lentamente per precipitare nella crisi del novantadue e connesse si estingue per secolare ruolo dei socialisti sulla scena della Società italiana
A vent'anni da quegli eventi passati senza attendere gli adempimenti necessari salvo il rafforzamento dei vincoli esterni
Che costituiscono poi nell'ormai consumato vuoto dell'azione politica la sostanziale intelaiatura che tiene insieme il Paese
Nella ripresa ultima di propositi e azioni di risanamento di riforma che apre speranze per il futuro non si può storicamente cancellare
Che l'ultimo tentativo di riformare il sistema italiano sia stato dei socialisti
E Ascom e a ospitare che è scomparso il partito con cui prese forma
Quell'antica e nuova cultura politica con la molteplicità dei segni motivi ideali che vi erano impliciti continui a vivere come propria di ogni riflessione volto al futuro grazie
Grazie professor Carreri conclude
Del professor Massimo Salvadori professore di Storia delle dottrine politiche presso l'Università di Torino prego garanzie
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera signor Presidente della Fondazione della Camera autorità signore e signori
Niente interviste svolgerà alcune brevissime prometto brevissime
Riflessioni niente meno che sul ruolo della sinistra nella storia italiana un'ambizione naturalmente condannata al fallimento
Sono trascorsi centoventi anni dalla fondazione nel novantadue del Partito dei lavoratori italiani che nell'anno successivo avrebbe assunto il nome di Partito Socialista
Si trattò dell'atto di nascita di quella che sarebbe stata definita per antonomasia la sinistra
E avrebbe avuto dopo di allora fino all'inizio degli anni novanta due principali coniugazioni la socialista e a partire dal mille novecentoventuno la comunista
La prima caratteristica dell'evoluzione della sinistra italiana nel suo primo secolo di vita
Che l'accomuna quelle europee ispirata all'ideale socialista e di essere stata assegnata sia da un'anima rivoluzionarie sia da un'anima riformista
La seconda caratteristica e qui si manifesta invece una tipica non Masia nell'Europa occidentale
E che all'interno della sinistra italiana gli orientamenti ideologici rivoluzionari hanno avuto l'assoluta prevalenza
E che è unicamente in Italia dal mille novecentoquarantotto e i primi anni Novanta il maggiore dei partiti della sinistra fu continuativamente un partito comunista
Ma terza caratteristica perché la sinistra italiana non promosse mai azioni rivoluzionaria di respiro strategico
Non si andò mai oltre moti di ribellione anche se assai significativi
Come anzitutto la settimana rossa nel mille novecentoquattordici e l'occupazione delle fabbriche nel mille novecentoventi specchio di una velleità rivoluzionaria naufragata
Il che porta al nodo da sciogliere
Dove aveva le radici questo perdurante orientamento rivoluzionario divenuto per grandi masse una sorta di religione popolare
Che cosa ha fatto della sinistra una vera e propria potenza politica e sociale Manni ha bloccato l'accesso alla guida del Governo e ancora
Quale è la chiave per capire che anche nell'epoca in cui il Partito Comunista deteneva la leadership non vi fu alcun tentativo rivoluzionario e questo partito
Si attende costantemente nel rispetto della legalità
Fu offre delle coste gode della
Costituzione democratico liberale perseguiti nei Comuni e nelle regioni in Parlamento un indirizzo riformatore fu in prima fila nella difesa delle istituzioni opponendo sì in maniera intransigente durante gli anni di piombo all'assalto dei gruppi eversivi e di segno opposto
E come si spiega che ciò nonostante
Abbia persistito seppure con crescenti incertezze contrasti interni adattamenti di linea
Abbia persistito questo partito mantenersi fedele alla meta originaria
Il codice genetico della sinistra italiana rivoluzionaria lo troviamo ben espresso nel programma approvato dal Partito socialista nel mille ottocentonovantatré
Dissi diceva sì sito i poteri politici non sono altro che l'organizzazione di classe della borghesia
Il lotto incompatibile con il proletariato
Si diceva che il fine del partito l'avvento naturalmente del socialismo
Che il partito non nutre fiducia alcuna nelle cito riforme Abdul sterrate promosse dalla borghesia
Esso poi fissava
Accanto al programma Massimo il programma minimo e quindi vi è una chiave ovviamente importanti di comprensione di quello che capita in seguito all'interno dalla sinistra
Il programma minimo attraverso cui preparare le condizioni per il rovesciamento dell'ordine costituito
Mediante riforme da strappare la borghesia naturalmente diffondendo nel proletariato diceva il testo del programma il senso la coscienza di classe
Ecco dunque l'arte richiede visione dello Stato borghese come è stato dei padroni da abbattere riforme da ottenersi certo con la lotta di classe
E dal basso la rivoluzione come pronto
Se scorriamo l'elenco delle riforme indicate nel programma minimo vediamo che esse sono avanzate riforme democratiche di emancipazione sociale e civile insomma
Nei periodi della storia nazionale in cui la catarsi sociale non parte non pareva attuabile
La maggioranza rivoluzionaria mantenne sì fermo rifiuto del riformismo come metodo per arrivare alla nuova società
Ma si apprestava
Con il determinante sostegno dei sindacati operare per ottenerne mediante riforme parziali il miglioramento costante delle condizioni delle masse lavoratrici
Ed è significativo che nel corpo maggioritario del socialismo italiano il revisionismo di scuola ben stagna Anna
Non fece breccia neppure Turati pur ormai molto sia il riformismo e guida del partito per alcuni anni nel periodo giolittiano lo fece ufficialmente proprio
Per spiegare questo rigetto del riformismo
E qui è un'altra chiave importante
Bisogna fare riferimento alla convinzione rimasta dominante nel Partito Socialista fino alla seconda metà degli anni Cinquanta
E nel Partito Comunista assalta fino alla leadership di Berlinguer
Che il capitalismo non possedesse le risorse per sopravvivere alla sua intrinseca tendenza ad entrare in una crisi finale
Sì fatta convenzione convinzione divenuta un assente fu alimentata in Italia
Ecco un altro punto chiave da che cosa fu alimentata dalle debolezze strutturali del capitalismo italiano
Ed alla incapacità delle classi dirigenti di stabilire sulle classi subalterni una adeguatezza e Monia
Quella fede poi venne potentemente alimentata
Nelle file del maggiore partito della sinistra
Ettari anche del Partito Socialista per quanto naturalmente
Riguarda questo il periodo prima dalla vittoria dei
Bolscevichi in Russia poi dal crollo del fascismo considerato martello del capitalismo
E dopo ebbe a rinnovarsi nelle file del Partito comunista intere cruciali momenti
Molto significativo prima la vittoria militare dell'Unione Sovietica nel mio centoquarantacinque e l'estendersi delle frontiere del comunismo al potere
L'iniziale primato dei sovietici nei voli spaziali
Che davano la sentivo idea che mondo suo vitalista avesse acquisito la superiorità tecnologica
Poi
La crisi energetica
Che colpì a metà anni settanta il mondo occidentale senza toccare quello orientale tanto da indurre Berlinguer
Ribadire che mentre il primo mondo era soggetto mentre il mondo capitalistico era soggetto ricorrenti crisi economiche
Virtù del secondo mondo quello socialista era di progredire senza intoppi
Dal che seguiti
Il diniego a seguire come falsa sirena la socialdemocrazia europea
La maggioranza del Partito Socialista dai tragici eventi dal cinquantasei nell'Est fu indotta a rompere l'unità d'azione con il Partito comunista
Per parte sua scosso ma ricompattato cattolica Fini e mantenuto nell'alveo della solidarietà con il mondo sovietico
E ad avviarsi con non pochi contrasti interni al prezzo di una scissione sulla strada del riformismo e della partecipazione al Governo
Il Partito Comunista invece
Proprio mentre a livello locale e soprattutto in Emilia romana per Romagna attuava politiche
Non di Rodi profilo socialdemocratico ma di alto profilo socialdemocratico
Continua a manifestare la sua versione al termine stesso di riformismo
E resto fermo nel ritenere il proprio approdo la guida del Governo nazionale
Certo per via elettorale ancorato al progetto di mutande di un mutamento strutturale del sistema dominata
Per capire dunque le ragioni
Dice una tanto lunga fedeltà dopo il mille novecentodiciassette prima dei socialisti massimalisti poi risorse al comunista e infine dei soli comuniste all'ideologia rivoluzionaria
Bisogna a mio avviso a fare riferimento alla combinazione di tre elementi
Primo la mancata comprensione
Che le pur gravissime
Periodicamente crisi non privava né il capitalismo delle energie sia per resistere agli assalti delle forze anti capitalistiche sia per rilanciare il proprio sviluppo
Così da mantenere il predominio politico
Secondo
La complementare incomprensioni che l'ascesa dei comunisti al potere nei Paesi orientali era il frutto di un arretratezza storica che non consentiva non avrebbe dovuto consentire
Di trarre un modello efficace appropriato per i Paesi occidentali anche solo parzialmente sviluppati come l'Italia
Terzo il fatto però che in questa
E siamo al terzo elemento
Il fatto che in Italia i limiti i forti sviluppi
E i forti pardon squilibri dello sviluppo economico sociale e i difetti organici della classe dirigente
Crearono le condizioni perché nella maggioranza della sinistra trovasse un rinnovato alimento l'aspirazione
Al
Il tour incerto rovesciamento del sistema
Da ciò l'organica debolezza delle correnti riformiste
Tanto deve porre rimase l'influenza di queste correnti nei fatti
Che anche nella fase finale della parabola comunista
La la detta migliorista del Partito comunista intesa stabilire più stretti collegamenti con la socialdemocrazia europea
E a cercare i modi di una riorganizzazione complessiva della sinistra italiana su basi riformiste venne posteggiata isolata
E apporre non superati i paletti alla ricomposizione della sinistra italiana furono insieme la direzione comunista e quella socialista craxiana
Così si concluse la vicenda di una sinistra che unico caso tra i maggiori Stati europei
Non fu mai in grado di costituirsi in un grande
Partito socialista capace di conquistare una propria maggioranza parlamentare
Assumere la guida del Governo e attuare con successo una strategia riformatrice atta ad aggredire ottimali profondi del Paese ma che d'altra parte
E di ciò occorre tributarie tutto il merito che gli spetta
Fu alla testa di tante lotte durante durate un secolo e coronate da storici successi rivolte ad allargare le frontiere e dei diritti politici civili e sociale
Un'ultima considerazione
Una costante nella storia della sinistra italiana è stata che nei termini gay periodi cruciali
Quali il mille novecentodiciannove ventidue
Il mille novecentoquarantatré quarantotto il no mille novecentonovantadue novantaquattro hanno mostrato un Tintar viabile ciclo
A un primo tempo di rigoroso rafforzamento per effetto del crollo dell'ordine precedente hanno fatto seguito riflusso e sconfitta
Così è avvenuto ad opera del fascismo così ad opera della Democrazia Cristiana e così ad opera del blocco guidato da Forza Italia
Ora si è aperto una nuova sfida per il Governo che vede in primo piano ancora una volta la sinistra si tratta però di una sinistra in cui il profilo del suo maggiore partito e qualitativamente diverso
Non solo da quello della sinistra socialista e comunista del passato
Ma anche salvo debolissime chi
Dal profilo dei partiti socialisti socialdemocratici europea grazie
Grazie
L'osservatorio
Darò formidabile occhialeria forse perfino più
Grazie particolare al Presidente della Repubblica
Non credo di dover aggiungere altro grazie