Intervista a Lucia Castellano sulla sentenza al processo per la morte di Stefano Cucchi

Parliamo ancora della sentenza Cucchi ne parliamo con Lucia Castellano oggi vicepresidente della Commissione speciale sulla Seat ne carceraria commissione istituita all'interno del Consiglio regionale della Lombardia ma per nove anni dalla due mila due al due mila undici direttrice
Del carcere di Bollate
Intanto ci faceva notare che la sentenza Cucchi cade nell'imminenza della celebrazione del centro novantasei esimo anniversario
Della fondazione del corpo di agenti di custodia e questo da un particolare senso al commento che facciamo su questa sentenza
Sì per la precisione centonovanta sei anni dalla fondazione del corpo degli agenti di custodia e adesso che adesso si è trasformato vent'anni fa nel novanta
In Corpo della Polizia penitenziaria in maniera simmetrica quanto è successo nell'ottanta per la Polizia di Stato si sono smilitarizzati quindi sono diventati ormai da ventidue anni poliziotti penitenziari credo che ci sia
Come dire un significato simbolico io credo che in questi ventidue anni che poi coincidere un po'anche con la mia esperienza di direttore ho cominciato nel novantuno
Qui con loro con la smilitarizzazione avvenuta credo che in questi ventidue anni la Polizia penitenziaria sia cresciuta moltissimo come competenze come professionalità come capacità di far questo lavoro
In maniera come dire
Professionale e questa è una professionalità delicatissima che a che fare con il dolore con la privazione della libertà con la rabbia con tanti sentimenti con l'esclusione sociale abbiamo settanta mila detenuti
Di cui io direi che almeno il sessanta per cento sono veramente gli ultimi della terra hanno situazioni di povertà di emarginazione di degrado
Poi anche condizioni di lavoro particolarmente dura
Si è in condizione di lavoro durissime pensiamo le carceri al sovraffollamento delle carceri mi ricordo poliziotto che a Marassi tanti anni fa ma vale ancora adesso mi diceva a me trema la mano a chiudere
La la cella la sera perché devi chiudere qui dentro tantissime persone inno spazi in uno spazio ridottissimo quindi sicuramente in grandissima considerazione per loro
Per noi vorrei dire perché mi sento ancora parte di loro
E ancora più rabbia suscitano episodi come quello di Stefano Cucchi che è stato che è rimasto coi irrisolto
Il commento qui è forte in tribunale la legge del più forte ancora una volta trionfa
E direi di sì perché il fatto che la sentenza come ho scritto
E la sentenza lascia un grande interrogativo se abbiamo capito che Stefano Cucchi è morto perché non sono state prestate le cure che dovevano essere prestate e quindi c'è un grave episodio di tre punto veramente di omicidio colposo ma non abbiamo capito
Chi l'avesse ridotto in quello stato poi che lui uscito da casa per essere arrestato sanno
E abbiamo visto tutti tutta l'Italia ha visto le foto in cui
Per cui non credo che questo sia stato semplicemente la degenerazione di uno stato fisico che non poteva degenerare così in sette giorni quindi qualcosa è accaduto e noi non lo sappiamo la sentenza non ce lo dice
Io non metto in discussione il lavoro dei giudici non mi permetterei mai ho grande rispetto per loro però rimane in grande interrogativo e allora medico se l'amministrazione penitenziaria rimane un'Amministrazione credibile quando succedono queste cose e me lo dico con dolore perché ripeto conosco il lavoro
Dei poliziotti penitenziari lo apprezzo e ho grande stima di loro
Per cui se c'è anche uno solo che fa controcorrente in tutta Italia questo uno deve essere allontanato per la dignità e per la qualità del lavoro per la stima
Professionale che meritano tutti gli altri poliziotti
Anche perché
Questo settore quello dell'esecuzione della pena e poi
Diciamo particolarmente cruciale dal punto di vista costituzionale non
Non solo si dovrebbe tutelare le persone che sono affidate
Ha qualche organo dello Stato per esempio settore carcerario ma il compito dovrebbe essere quello di
A fare uscire queste persone intanto vive ma anche migliorato
Sì questo che ci dice l'articolo ventisette terzo comma della Costituzione le penne devono tendere alla rieducazione del condannato credo che
Basterebbe molto di meno evidentemente guardando il dramma di Stefano Cucchi basterebbe restituire la famiglia
Sani vivi il punto che tra l'altro sono davvero autori di reati bagatellari cioè sono autori di reati che non suscitano grande allarme sociale allora
Un punti ci sono due i punti di riflessione il primo perché persone
Che hanno si sono scambiate o hanno scritto spacciato una piccola quantità di hashish
Debbano finire il CAC in carcere perché non riusciamo a immaginare una pena diversa non dico che non debbano essere punite ma
Punite con una pena diversa dal carcere
E
Seconda domanda ben peggiore e perché escano morte dopo sei giorni e ancora una terza domanda perché i genitori e la sorella sono stati
Esclusi non sono stati avvertiti prima io ho letto il libro che ha scritto Ilaria Cucchi che si chiama volevo dirti che non era il solo
E e lì c'è tutta l'angoscia di una sorella posso capirla se fosse capitato mio fratello la mia sorella di come deve essersi sentito abbandonato dalla famiglia questo questo
Ragazzo e possibile che lo Stato che prende in carico delle persone non abbia la stessa angoscia
Di come possa essersi sentito abbandonato un detenuto che è affidato a te io quando facevo il direttore del carcere questa responsabilità di vite umane che dipendevano da me
Me la sono sentita
E devo dire è stato anche tra virgolette liberatorio coi non sentirla più e la sentivo trecentosessantacinque giorni all'anno non perché io sia un errore ma perché
Se tu prendi incarico ma sono sicura che se la sentono i primari di ospedale che se la sentono i direttori delle Scuole prende in carico delle persone che i familiari a fine anno atti siano essi alunni detenuti o malati
Questa responsabilità bisogna sentisse la come se l'è sentita tragicamente la sorella
Qui da ultimo
Come pretendere
Come è giusto comportamenti adeguati al ruolo e alla funzione da parte degli operatori del carcere circuito carcerario in una situazione nella quale l'Italia è condannata per violazione strutturale
Di diritti dell'uomo vien da dire da una parte la lunghezza dei processi dall'altre condizioni disumane e degradanti e di qualche giorno fa il rigetto del ricorso che lo Stato italiano aveva fatto contro la sentenza pilota della Grande Chambre
Come fare a pretendere dagli operatori qualcosa che lo Stato invece fa non fai anzi fa in senso contrario
Intanto con un gran lavoro di formazione di tutti gli operatori penitenziari non solo i poliziotti il secondo luogo con il superamento ma questa è una cosa che bisogna capire ad alto livello a livello dirigenziale con il superamento della cultura della
Poca trasparenza della di una legittimità formale a cui non risponde non corrisponde un'attenzione sostanziale alle persone
Trasformare il potere assoluto che abbiamo sui detenuti in servizio alla persona senza
Che questo
Come dire comporti una
Un degradare la divisa anzi la potenzia qualifica la divisa al fatto che gli uomini in divisa siano al servizio dei detenuti cupo come succede ripeto in tutte le istituzioni pubbliche paragonare il carcere
Al alle altre istituzioni pubbliche e il fare entrare molta gente nel carcere molta società civile questo me l'ha insegnato il mio capo Luigi pacata pagano quando lavorava San Vittore che e gestiva
Un anche due mila cinquecento detenuti in una Cayenna pro dice ma non importa io faccio entrare la società civile io faccio entrare i volontari faccio entrare le persone che organizzano delle cose perché la sola presenza
Di lì dei cosiddetti civili cioè di persone non incide non indiviso che non appartengono al mondo penitenziario
Trasforma il clima che il carcere eh una questione di clima che si respira dentro
Grazie a Lucia Castellano che vicepresidente della Commissione carcere nella Regione Lombardia ed è stata direttrice del carcere di Bollate per nove anni