La partenza ritardata e lenta. I fondi europei leva per uscire dalla crisi

Possiamo senz'altro dare inizio
A questo seminario Centro studi ringrazio tutti voi relativa partecipazione ringrazio De Giorgio
Vorrei salutare anche tutti coloro che sono collegati in streaming all'evento che sono effettivamente tantissimi in altre in occasione del
Dell'ultimo seminario c'erano cinquecento più di cinquecento persone collegate per questo scusate vorrei darvi il senso dell'importanza di questo evento e dell'opportunità che le nuove tecnologie danno per
Di fondo e ampliare la platea dei partecipanti
In
Questo
Seminario di scenario economico il CSC Luca pagati presenterà l'ultimo suo rapporto di
Previsione
E un approfondimento sapete che non copriamo
In centro sugli accoppia
All'analisi di scenario anche degli approfondimenti costanti in questa occasione sarà dedicato ai fondi strutturali e fondi di coesione fondi europee che
Rappresentano una grande opportunità vere
Questo per questo Paese per innescare una processo di crescita
Ricordate rimettiamo visti il quattro giugno non molto tempo fa in quell'occasione
Nelle seminare nell'evento di siano chiamiamo titoli hanno scenari un dossier avevamo approfondito il tema
Della fermarmi fattura
Manifattura vista come opportunità anche qui per rilanciare l'economia e soprattutto l'occupazione dire che proprio occupazione il fil rouge che connette questi due seminari questi black timida ripresa degli investimenti e il rilancio dell'occupazione
Con
Noi oggi per approfondire questi temi abbiamo invitato degli e Sperti abbiamo con noi e ne fanno Staderini di marca Italia Marco stringa di Thaci banca mi Stefania Tommasini di Prometeia
Abbiamo anche modificato
Suggerito abbia modificato informata di questo nostro evento allargando anche
Il cane a
Imprenditori o
Persone che hanno un ruolo qui in Confindustria che sono stati competenti della specifica materia di cui
Che andiamo approfondire quindi evitato anche collegati Alessandro Laterza che qui è indicato come vicepresidente del Mezzogiorno e le politiche regionali di Confindustria in realtà nel nuovo
Organigramma della post riforma dovresti essere Presidente del consiglio della rappresentanza regionale di che delle politiche di coesione corretto dubitativo dovreste
No perché non perché non so se sei già da ieri in questo in questo nuovo ruolo da ieri in Aula sale va bene nell'al Comitato di Presidenza sia attribuito questo nuovo
Buono
Quindi un format è stata importante manca purtroppo non è potuto venire venire devo scusare Luca Scudieri che un imprenditore di successo che avrebbe dovuto portare anche la sua testimonianza e la sua esperienza
Questo format
Vuole punta ricucire questo seminario rendendolo più vicino agli imprenditori all'impresa c'è un po'lo sforzo che vorrei ogni impegno come vicepresidente per cento sui dobbiamo fare in modo che
Dati unitario saggio che svolge in maniera molto autorevole e competente straordinari centro studi diventi utile
All'imprenditore quindi avviciniamo vogliamo avvicinare voglio avvicinare centro studi i suoi aventi le suppliche azioni al l'impresa l'imprenditore
Qui concludo la mia
La mia introduzione eviterò accuratamente avete visto di
Affrontare i temi e lascio Luca questa questo ruolo tu sei Prandelli personalmente ci mandano a casa non sorprende
Purché sono solo una o la conclusione una voi avete un vantaggio Sopran venete
Cioè avete un presidente un consorzi grazie è l'ultimo scorso estrapolabili troveremo inviare perché
Vorrei ricordare che mia Zeme nel due mila sei dello sponsor portafortuna nazionale quando non saranno più tenerne conto conoscere ma ce lo vieta degli animali seria sceglie il mangiare nel giorno rampa
Vedi solo una una conclusione io ho letto sia il reporter precedente c'è questo record Report e
Si intravedono delle opportunità nostro Paese prestanome dodici il nostro il nostro Paese
Però qui si legge e di opportunità e le opportunità sono
La materia prima poiché costruisce la fiducia e la fiducia per il motore
Della ripresa venite soprattutto per gli imprenditori quel motore che consente di tornare a investire investire in innovazione in
Ricerca quindi beni materiali ma anche poi in assetto fisici in capacità produttiva a questo punto Luca darei la parola senz'altro grazie mille
Buona mattina tutti
Grazie senta venuti a questo appuntamento di
Analisi della congiuntura dello scenario economico e e approfondimento come ha detto Carlo presenti di una tematica molto importante qual è la capacità quindi un duplice senso cioè il volume e nella senso della possibilità di dispensa dall'Italia ha capacità dei fondi e di coesione
Per come strumento come leva per rilanciare l'economia italiana sono un volume di risorse molto imponenti
Sono circa venti miliardi di euro l'anno per circa nove anni
Se i conti conteggiamo anche il prolungamento oltre al periodo
Canonico due mila quattordici due mila venti più c'abbiamo la coda di precedenti quest'anno voi
Paese come in tanti altri campi più utili un riuscire utilizzarli al meglio fare fare accelerare
L'uscita da questa
Difficilissima fase
Del Paese difficilissima sotto molti aspetti sociali politici ed economici tutto si tiene come diceva
Qualche grande imperatore ma tutto fa parte grande ragnatela
Prima di cominciare a presentazione desidero sottolineare questo rapporto molto molto ricco
Ha fatto di ben diciotto approfondimenti molto sintetici che toccano temi interessanti quindi ringrazio tutta la squadra del centro studi
Che ha lavorato intensamente
Brillantemente Naro per raggiungere questo scopo
Sono diciamo attività
Di vera ricerca
Ma che che però vengono poi presentate in un modo che facilmente comprensibile
Coi anche ai non esperti e non è che lavora ci ripromettiamo vivamente di di utilizzare questi approfondimenti per altre occasioni di comunicazione al sistema dell'impresa e più e più grande pubblica in generale non il numero
Non elenco tutti i componenti della squadra che sicuramente con la memoria meno identica e uno e di fare torto è tarato ringrazio anche le persone che in questo momento lavorano con Noemi
Piena in un mi è stata già
Neanche loro andato una manovra importante un parere unico particolare grazie Lorena nasca Perrotta perché
Ciao a quella che ha salvato tutto è perché fino a
Ieri sera mi ha dato una mano per la presentazione che vedete
E e un grazie Alessandro Fontana e Massimo Sabattini perché sono quelli che hanno curato la seconda parte avvalendosi anche di esperti esterni a Confindustria
Quindi sono sobbarcati non lavoro diciamo aggiuntivo
Davvero grazie se diciamo il Centro studi funzione funziona in questo modo riesce a tenere questi ottimi prodotti meritoriamente vostro
Come se adesso facciamo partire un un piccolo filmato una l'una
Premessa
Per la prima volta da tanto tempo
Sono rimasto molto combattuto nel disegnare questo cenare con siamo rimasti molto come organizzare questo scenario economico
Porta la mia pulsione essere diciamo accogliere tutti i segnali positivi questo sistema economico da perché è un sistema economico vitale dinamico
E dall'altra parte dover prendere atto della dura realtà di un Paese prostrato arretrato che vive ancora dentro immerso gli affetti della crisi
Da è un paese che invece che ripartire di slancio dopo due tremende recessioni si è ritrovato in una fase di stagnazione
Grazie che ancora numeri non ci dicono essere finita però ci sono riceva Carlo Pesenti poco fa tanti segnali
Sicché avevamo cominciato a cogliere l'anno scorso salvo poi appunto ritrovarci diciamo delusi nelle aspettative
Da comportamenti distesa molto prudente perché evidentemente
Il segno profondo della crisi ha scosso
Da psicologia e le attese delle persone oltre che il portafoglio di oltre che le condizioni di vita
Intanto imprese continuano a chiudere nel primo trimestre di quest'anno la tendenza non è stata diversa da quella che abbiamo sperimentato nel corso due mila dodici due mila tredici
E questo è l'effetto che noi come si dice di isterici della crisi ogni prolungamento da cui la velenosa per alcuni in un certo senso
Quindi combattuti a scrivere in un'unica e poi vedremo
I fronti a essere smentiti favorevolmente questa volta dal fatto che qui segnali che ci sono
Nel territorio
In alcuni settori
Sì diffondano perché il problema grande una forte forte polarizzazione tra chi va bene molto bene di chi invece continua ad andare molto male
Vic indipendentemente talvolta del territorio indipendentemente talvolta del settore
Detto questo fare partire firmato grazie
Io
Qua
Quanto
Comunque gli utili
Ma mi sembra una metafora sia piuttosto chiara
Due cose volevo sottolineare
Quella signora si è messa nei guai da sola
Cioè messo nei piede dentro il la phone dentro la cima
E quella signora deciso da sola di uscire
Montando lottando per uscire emerge nel questo credo che sia una metafora che dovremo tenere presente
Non è
Siamo veri artefici dei nostri malanni principalmente
Possiamo esso sono gli artefici Garlasco della riscossa la presentazione
Cominciamo diciamo vediamo un costruiscono ecco usciamo economico l'economia mondiale accelera none ritenendo che ci potremo aspettare dato
Non ho difficoltà ad alta una
Valente la crisi che il politica unitari molto espansive però accelera l'Italia invece a una ripartenza che ritardatari più debole vorrei una fare una premessa è un promemoria anzitutto ricordare dopo quanto siamo caduti in basso ma sono i dati più o meno già fatti vedere a dicembre ma io credo che vanno sempre sempre tenuti a mente Pilla fatto meno nove per cento a livelli del due mila
Mi PIL per abitante meno dieci otto per cento siamo in grado di novantasei produzione industriale siamo ai livelli dell'ottantasei
La produzione costruzioni ha fatto meno quarantatré virgola uno per cento non possiamo scrivere una data perché nella serie storica questi indicatore questo livello è il livello più basso
Consumi famiglia sottratti livelli novantotto e
Investimenti dal novantaquattro all'occupazione novantanove siamo meno uno virgola
Nove quasi diciamo due milioni di unità di lavoro in meno
Le persone cui manca lavoro sono sette virgola sette milioni cioè persone che lavorano part-time ma vorrebbero avere un tempo pieno persone persone sono disoccupate ma non certo attivamente un posto di lavoro perché sono scoraggiato e perché sono
In attesa del dell'esito di un'attività di ricerca svolta
Le persone povere sono misurate come povertà assoluta non povertà assoluta relativa cioè persone che non si possono permettere acquisti elementare sono circa cinque virgola tre milioni
Da questo fondo bisogna appunto risalire
Tre fa frasi fasi falsi nuovi comuni sull'impresa uno investono poco
Due non rischiano in proprio tre fanno troppi profitti Tano tanti profili
L'Italia nel cumulato qui abbia fatto novantaquattro oggi cassare la seconda nei confronti tra nazionale e per quantità di investimenti fatti nel settore non grandi tipo non residenziale quindi tolte le abitazioni
Nonostante il calo che c'è stato durante la crisi
Siamo allineati in termini rapporto di tra questi investimenti il PIL a livello tedesco dodici e quattro nove dodici a Germania più o meno sotto la Francia tredici
Sopra Regno Unito undici e due sono prestazioni dodici e due non troppo distanti dal Giappone dalla Spagna quindi non è vero che investiamo poco mi permetta Vianello sono poco capitalizzate
è verissimo una volta molto meno vero oggi abbiamo ha fatto un passo in avanti importante circa otto virgola otto in più
Di patrimonio in rapporto al passivo totale dell'impresa a livello quarantaquattro e sette non siamo molto distanti dalla Germania che avevamo ha raggiunto
Con la crisi diciamo diciamo rivotato indietro
Siamo certamente lontani da altri modelli di capitalismo come quello anglosassone francese quindi c'è sicuramente Confindustria tempo dice all'impresa che devono fare di più
In questo senso e convalida tutte le scelte che incentivano impresa muoversi in questa direzione come lacci
Infine i profitti dell'impresa in rosso è il nodo da margine operativo lordo nel settore manifatturiero si muove simmetricamente la quota del lavoro
Che massimi storici non ma è stato così alta nemmeno negli anni settanta
Questo per ragioni che adesso non sto a spiegarvi comunque la redditività molto molto bassa anche in un confronto internazionale
La linea rossa l'Italia che scende male come noi che va solo la Spagna infatti la Spagna Darpa sulla Francia infatti la Francia sta andando male anche dal punto di vista macroeconomico è una economia che sta rischiando di tornare in recessione
Ma meglio avente invece la Germania e la Spagna per non parlare degli Stati Uniti quali temi sono i temi di questa presentazione
Un nuovo di un mondo nuovo signor norma una falsa partenza dell'Italia i germogli acerbe come la chiamate anche Draghi
Nel novembre scorso forse favorevoli alla ripresa al recupero
Venti contrari i divari insostenibile interno avevo zona le previsioni infine i fondi europei per rilanciare l'economia campana seconda parte di questo rapporto il su cui io non mi soffermerò perché abbiamo due persone molto più competente di me a parlare lasciando Staderini Alessandro Laterza
Nuovo mondo come si sta rivelando sta rilevando come un mondo in cui ci sono c'è meno dinamismo del commercio mondiale
C'è ci sono meno investimenti fanatica grande incertezza e ci sono ci saranno le condizioni finanziarie più stringenti com'è che abbiamo trovato in passato
Questo caso il far vedere che lo stallo del rapporto fra commercio mondiale PIL non è solo nell'aggregato riguarda tutte le principali aree l'area euro
Io avanzati nel loro complesso
E gli emergenti da cosa deriva deriva il fatto che c'è un accorciamento delle distanze su cui opera l'impresa è perché c'è più un regionalismo
Ora nelle aree del commercio né catene valore c'è un rimpatrio di produzioni manifatturiere incentivato dalle politiche economiche ci sono strategia aziendale volti accorciare
Due filiere e a ridurre la frammentazione per conservare le conoscenze
E avere tempi di risposta più rapidi c'è maggiore protezionismo che si traduce anche in accordi bilaterali in barriere tariffarie non Carrer fare
Perché Investimenti bassi questo grafico fa vedere la discesa il non ripartenza
Anche laddove come gli Stati Uniti i profitti sono i massimi storici
Per alcune ragioni che si regola fondamentalmente a una grande incertezza su come si evolverà la domanda noi siamo
Avere come come esseri umani ancorati a proiettare nel futuro la situazione del presente e quello che accade e che c'è quest'atto queste norme sciocca
Senza precedenti dovuta alla crisi da qui facciamo fatica sganciate c'è la situazione presente ancora molto difficile molti mercati e molti settori
Ci sono molti rischi che i gli operatori vendono e che parto la ristrettezza del credito che fa sì che si è più fatica a spendere addebita a debito
Ci sono rientro deficit pubblici che hanno ancora non è terminato pensiamo agli Stati Uniti e altri paesi l'euro pensiamo al Giappone ritiro delle misurazioni ai politica monetaria come avverrà che effetti avrà
E soprattutto il fatto che queste siano misure straordinarie ci dice che il sistema non è guarito nel suo complesso
Quindi c'è una prudenza da parte degli investitori che diventano profezia che si auto vera perché gli investimenti sono domanda ma sono anche
Diciamo ilo strumento il veicolo principale attraverso cui si crea crescita potenziale si aumenta la produttività si diffonde le tecnologie e quindi si crea sviluppo
Il credito più difficile qui e vediamo due grafici quello di sinistra ci mostra la dinamica annuali del credito nell'area euro Stati Uniti Regno Unito giusto per far vedere che è diffusa questa situazione dovuto al fatto che le banche stanno riducendo la leva e lo fanno in modo strutturale quindi per data unità di capitale meno Leno attivo
E in secondo luogo perché ci sono delle condizioni prudenziali che varranno anche in futuro sia diciamo per quanto riguarda
Testi questa leva e questi questi Rescio sia per quanto riguarda la come dire selezione dei del dei soggetti a cui concedere i prestiti in termini di rapporto al reddito
Ed altri
Come ha detto loro il Summer se cioè alto il timore che siamo entrati in una fase in un'era di stagnazione secolare nel quale gli investimenti rimangono sistematicamente inferiore alla risparmio generato
Dai Paesi emergenti ed a paesi che esportano
Che esportano
Energia il il punto fondamentale è cercare di stimolare questi investimenti anche con investimenti pubblici
Una la falsa partenza dell'Italia ci sono stati segnali ingannevoli e una causa vera quali sono questi segnali sono vediamo
Il fatto fondamentale e che il maggiore ottimismo con minor pessimismo fatica tradursi incoerenti comportamenti di spesa da parte delle famiglie e dell'impresa e anche questo forse va interpretato come una nuova fase nuova normalità
Almeno almeno fino a quando conto non ci sarà la convinzione che qualcosa si è effettivamente cambiato nel Paese questo grazie fa vedere le i giudizi delle imprese manifatturiere la linea rossa sul livello della loro produzione ed in dicevo produzione manifatturiera l'indice un'infrazione al prossimo master e quasi mai quasi piatto mentre cioè diciamo
Una maggiore diciamo stima
Dei livelli di attività da parte le imprese stesse ma
Il aumento forte di fiducia delle famiglie italiane non si è tradotto in comportamenti di consumo questa divaricazione molto forte
E per l'investimento ancora si vede ottimismo dell'impresa e ma investimenti che sono rimasti piatti fondamentalmente
La sul fondo e infine questo indicatore che abbiamo sempre usato in passato e che ha funzionato in passato nel predire nel predire nostre le nostre evoluzioni cicliche come vedete indicava un forte aumento del PIL a partire dalla
Terzo trimestre l'anno scorso è un'accelerazione nel quarto e il primo in realtà non ci sono stati nell'uno o nell'altro
La causa vera se vogliamo o
Diciamo anche effetto di questi comportamenti e che non c'è alcuna fascicolo delle scorte non è partito alcun Ciccone scortano economia italiana cifre risolta anticipa mandamento dalla domanda finale
Vi è quindi da una spinta al PIL quindi si vede il contributo
Ma al PRA la crescita del PIL negativo negli ultimi due trimestri nonostante l'impresa tesi giudichino anormalmente basse il livello delle scorte e questo anche per un fatto di liquidità
Perché il credito a breve termine che serve a finanziare il capitale circolante non diminuisce continua a diminuire Preside mancanti o diminuire
Mirenda fin da richiamare la forza del destino famoso cornice partiamo partiamo partiamo coi buonanotte buonanotte i germogli Acerra vede la del
Ripartenza perché ancora continua a esserci questi segnali
Ci
Appunto eppure qualcosa si muove l'economia italiana dà fiducia che era finita nelle stalle si muove forse verso le stelle la linea rossa e l'Italia come vedete è quella che è accolta segnato
Il maggior peggioramento ma anche i maggiori progressi dal minimo dalla seconda metà del due mila e dodici più di quello che ha fatto la Francia
Ebbene nella Germania e la la stessa Germania anche se i livelli non sono ancora ma a livelli tedeschi prosegue e quest'altro recupero quello del indicatori dei responsabili degli acquisti sia nel settore manifatturiero sia nei servizi quindi in un più ampio e complessivo
Se guardiamo di camera di indicatori di spesa
Il le vediamo una linea blu che sono le vendite del taglio ieri Fitto al dato di aprile tutti dicono anche bello ma intanto molto però se guardiamo destagionalizzato
Una linea piatta fondamentalmente già tanto che non uscendo in un certo qual modo visto quello che siamo abituati
Dove c'è un timido segnale recupero sono immatricolazioni di auto
Selettiva su una linea sui punti di massime puntini di questa
Di queste aziende care troveremo nei una lieve ascesa
C'è diciamo giudizi sugli ordini delle imprese che producono beni strumentali di ordini interni certamente l'Italia che sono il miglioramento quindi
Bene crociano le dita questa volta ci aspettiamo un recupero anche Danilo su
E la Borsa infine comincia a crederci e migliorata
Negli ultimi negli ultimi mesi anche se diciamo rimane distanza distante dal galoppo fatta dal dalla corsa tedesca la con l'America
Quali sono le forze favorevoli a questa a questa
Recupero scusate anzitutto leso oggi la previsione del commercio internazionale
Cresce
Passa dal dal due sette al quattro e quattro
Ma tra due mila quattordici due mila quindici ha avuto una brutta partenza di questi nella prima rimessi quest'anno vedi cominciamo a vedere anche nei dati di esportazioni dell'Italia fuori dall'area dell'euro
Che il commercio si è rimesso in moto non secondo fattore positivo il prezzo del petrolio che tende a scendere sempre che la crisi irachena non peggiori
Sia meglio che l'America su un trend di crescita il vicino al tre per cento ha un po'sotto taglia l'area dell'euro recupera anche se lentamente i Paesi emergenti abbiamo abbassato le stime di crescita ma comunque danno un contributo forte nominale allo sviluppo mondiale il cambio rimanerci
Troppo forte ma non si apprezza più
I tassi d'interesse rimarranno a lungo bassi
Qualche grafico per illustrare questo vedete gli istogrammi blu fanno vedere la crescita annua siamo molto lontani al sette per cento medio annuo del novantuno due mila sette questo per quello che dicevo all'inizio una minor dinamismo del commercio internazionale tra comunque un più quattro e quattro
è un buon risultato presso la dinamica dell'economia americana così come la prevediamo quindi
Forti incrementi trimestrale
E migliore non è Stati Uniti le prospettive di investimento rilevate dalla Philadelphia fare dal dal branch dalla
Dipartimento di Philadelphia del dalla Federal Reserve che da fare appunto domanda sulle sull'ente attese di di fare investimenti l'area dell'euro prosegua in questa lenta ripresa quindici tira su anche a noi e rimane forte la dinamica degli emergenti anche se come dicevo prima mi hanno rivisto all'in giù
Le previsioni abbia fatto soprattutto a settembre pone anche anche un po'
Cioè abbiamo fatto a dicembre è stata settembre su un pochino
Rispetto a dicembre
Però contribuiscono a circa due terzi non di più alla crescita mondiale per quanto riguarda la Cina è interessante notare come questo rallentamento sia un fatto strutturale qui abbiamo riparato questo grafico in cui si vede
Come si è comportata la Corea e in termini di tassi di crescita ma mano commentava mi sul PIL pro capite su questo sentiero tende andare anche la Cina normale che ma mano che cresca
Si porti avanti nella frontiera del del del benessere lo sviluppo di turismo di di crescita rallenta
Altra condizione favorevole tassi di interesse ai minimi
Pare da parte la BCE anche seppure l'infrazione minime in quindi i tassi d'interesse reale purtroppo non scendono abbastanza velocemente mi pacchetto di stimolo del vice abbiamo valutato nell'arco del tempo in cui si dipanerà quindi da qui al due mila
Ciotta in circa seicentocinquanta miliardi a disposizione per il credito
Che dovrebbe andare in questa volta io direttamente al sistema economico reale quindi all'impresa il petrolio meno caro qui l'abbiamo rappresentato in euro quindi è già sceso dei picchi del due mila dodici tredici noi prevediamo un ulteriore leggero calo per un'offerta che aumenterà più dalla domanda
C'è un miglioramento del sentimento nei mercati finanziari qui rappresentiamo gli Stati Uniti ha detto il pallino giugno due mila quattordici è nettamente più alto di governo nel trend dodici tredici nel due mila undici o in questo grafico si rappresenta il rapporto
Ma price earning cioè quindi il rendimento del delle azioni rispetto agli eventi decisa vista
E questo e miglioramento notiamo anche in Germania persino un po'in Italia contro il pallino quattordici ore il più più si è spostati verso l'alto a destra più milione sentimenti i mercati
Infine si attenua la stretta dei conti pubblici nel senso che le grandi manovre
Di aggiustamento nella l'euro sono venute nel due mila dodici due mila tredici Agensud adesso ci sono piccoli piccole correttivi addirittura la Spagna barra
Verso l'espansione
Di poiché a bilancio due mila e quindici percorriamo tirando le elezioni la politica l'anno prossimo
Chiaramente saranno richiesti fare correzioni vi saranno deficiente coro elevato
Venti contrari anzitutto la disoccupazione che rimane molto la rilevata e di tende a diventare strutturale cioè di persone che rimangono in cerca di lavoro da almeno dodici mesi
Quei facciamo un confronto internazionale il forte aumento più che raddoppiati Italia della quota di persone
In gioco azione strutturale diciamo fa il paio con quello dell'Eurozona che addirittura dovrà quasi triplicato eccetto Francia certo Germania Italia
Va bene in Spagna non parliamo nemmeno ovviamente questo significa due cose significa la gente ha meno soldi da spendere un lavoro significa anche la gente ti si impara lavorare rimanendo fuori dal lavoro e quindi si abbassa il PIL potenziale
C'è stato un cambiamento dei disoccupati di lungo periodo italiani tra dal due mila otto e oggi sono ancora di più gli ultrà trentacinque enni
Sono ora più uomini che donne mentre prima di più le donne sono di più nel nord anche se ma la maggioranza rimane al Sud che sono soprattutto persone che hanno perso il lavoro mentre prima erano persone in cerca del primo impiego
Un altro ostacolo per quanto riguarda noi l'andamento del costo del lavoro rispetto alla produttività alla Provincia rimane piatta il costo del lavoro continua a salire quindi Krupp aumenta facendoci peggiora in termini di competitività
Abbiamo un sistema di determinazione salariale tale per cui anche durante questa crisi nonostante il forte aumento disoccupazione c'è stata una dinamica positiva piuttosto elevata
Delle retribuzioni linea tratteggiata verde quella la previsione sulla base del quale
Vengono fatte il contratti
Il credito continua come ho detto all'inizio essere difficile ed è difficile questa andamento nell'area dell'euro la linea blu la variazione annua del credito e precisamente prese e invece la linea rossa e l'offerta di monete nonostante tutta l'espansione che la sul pc e fa offerto il momento non cresce perché come dicono in coro include come gli economisti il cavallo non beve
E ancor di più si riducono i crediti in Italia anche se un ritmo più lento che in passato
La riduzione degli spread sovrani che c'è stata significativa non si traduce ancora in ugual misura la riduzione degli sprechi pagati dalle imprese tra noi che la Germania
L'inflazione rimane troppo fredda nell'area dell'euro in italiano che alcun effetto sulle aspettative comportamenti di spesa e in generale diciamo rischia di intralciare il rientro dai livelli di debito molto elevato c'è un problema di prezzi delle case ancora elevato nell'ultima colonna a destra misuriamo l'aggiustamento avvenuto tra due mila sette primo trimestre mia quattordici in termini di punti
Vedete diciamo che c'è stato un forte giustamente in tanti Paesi ma in questo livello rimane ancora elevato e questo condizione
La dinamica delle produzioni costruzioni che in Italia discesa continua per scendere dopo una inizio di ripresa nella parte centrale due mila tredici ripeto a scendere
Bene nel
Secondo trimestre di quest'anno un trascinamento zero acquisito dei rossi prima quindi speriamo di aver toccato il fondo troverete la Germania invece Torri che continua a salire
La forbice si è aperta
Il cambio dell'euro rimane sopravvalutato qualunque misura utilizziamo
Questa un grafico che fa vedere una linea rossa dove c'è un cambio aggiustato di lungo periodo tenendo conto dei dei prezzi al consumo i panini del Big Mac su un altro parametro per valutare il tasso di cambio e diciamo quadratini sono le parità di potere d'acquisto dello
Qualunque sia il parametro siamo in aree di sopravvalutazione e infine c'è un problema di ripristino del tasso di risparmio e famiglie che lavorano molto ridotto per mantenere i livelli
Di benessere durante la crisi ma che adesso tendono a ricostituire lo è in aumento rispetto ai minimi ma ancora lontano da come era prima della crisi
Ci sono di vari insostenibile nell'eurozona dare oggi come sapete comincia il vertice europeo dove si vuol mettere la parola crescita prima la parola stabilita in un modo concreto non solo diciamo
Com'era una volta nel titolo del patto si chiamava
Al Patto per la stabilità e crescita
Quali sono questi divari anzitutto nella simmetria degli aggiustamenti dei dei conti con l'estero
Nel mondo chi era in forte surplus ha ridotto surplus che era il forte passivo ha ritenuto passivo solare alle dell'euro perenne pareggio è aumentato l'attivo fin quasi al quattro per cento del PIL questo perché dentro all'euro
I Paesi indenne un deficit hanno sono tornati in surplus veniamo dalla Spagna
L'Italia
Persino la Francia sta cercando di giusta sì l'unico che non corregge
In alcun modo e la Germania che ha un surplus di circa
Sette punti di PIL
Si allarga
Moltissimo il divario di crescita fra Germania e altri Paesi dell'area dell'euro e questo è qualcosa che socialmente e politicamente non sarà sostenibile nel tempo
Noi stiamo facendo non bene perché abbiamo curato gravi ritardi rispetto agli altri impegni
La prima della crisi siamo cresciuti del nove virgola due per cento contro quaranta dell'Irlanda ventisei dalla Spagna tre Grecia abbiamo fatto male durante la crisi
E stiamo facendo male durante questa fase di recupero cumulativamente rivoltato avete adesso è il peggiore di tutti
Quindi dobbiamo assolutamente come dicevo nel filmato essere padroni nostro destino e ripartire le previsioni
De zero due per cento di crescita quest'anno uno per cento l'anno prossimo questo zero due nettamente più basso zero sette indicato a dicembre ma per la gran parte d'ho avuto quello che è già accaduto nove dicembre avevamo zero sette imputando un incremento di uno zero due l'ultimo trimestre del due zero tre primo trimestre
C'è stato in realtà un più zero uno è un meno zero uno
Quindi questa differenza
Disciplina praticamente tutto il divario quindi praticamente più che una previsione una constatazione proiettiamo uno interamente un rimbalzo molto robusto nel secondo trimestre che ancora i dati però non ci conforta anche in
In tale previsione e prevediamo una crescita un po'più bassa per l'anno prossimo uno rispetto a uno e due per il semplice motivo che appunto ci siamo un po'scottati anche noi
Annunciando una ripartenza che appunto è basata su indicatori fiducia che pancia state i consumi però ricomincio aumentare
Lentamente zero uno quest'anno Gerotto anno prossimo gli investimenti fissi lordi vanno giù ma a causa delle costruzioni senza ricostruzione comincia a salire più zero cinque più tre due
Deportazioni vanno bene considerato la mente commercio mondiale quattro e quattro non in una prossima baciamo tre otto dei quest'anno facciamo tre uno un commercio mondiale che fa su due sette quindi complessivamente andiamo bene d'accordo do di vista i nostri conti con l'estero continua a migliorare
Uno e sei la bilancio corrente anno prossimo anche se emaniamo con un deficit è un debito con l'estero molto elevato l'occupazione
Ha finito di peggiorare le nostre stime l'assegno o meno di nuovo dovuto trascinamento per quest'anno cominciano a esserci valori positivi
A partire dalla seconda metà di quest'anno
Ci traduce non più solo quattro due mila e quindici Pocorobba in termini di numeri assoluti rispetto a quello che abbiamo perso
Ma però un segno positivo prezzi al consumo rimangono molto freddi se guardiamo finanza pubblica indebitamento netto due nove quest'anno quindi sotto il tre per cento
Due cinque l'anno prossimo non teniamo conto in questo due cinque dà indicazioni programmatiche del Governo in quanto soltanto appunto programmatiche non concretizzate in misure la pressione fiscale effettiva rimane molto elevata cinquantadue virgola cinque per cento
Il saldo primario è uno dei più alti nell'area dell'euro il saldo strutturale deficitario ma diciamo sotto l'uno per cento il debito pubblico comincia a rientrare l'anno prossimo seppure molto lentamente
Non è secondo noi né necessaria né opportuna una manovra correttiva
Inevitabilmente il lavoro segue la dinamica del PIL e quindi dobbiamo credere cresce di più per al CIPE creare più posti di lavoro facciamo un confronto con le nostre colate previsione esperto nostra come dette siamo una parte
Bassa della forchetta ma siamo in
Larga compagnia zero due nostro si confronta con uno zero uno
Dall'Economist Intelligence Unit uno zero tre Riccoboni Saetta dodici bancomat sax Citigroup aree fra Prometeia quindi grosso modo utili nel gruppone per l'anno prossimo di nuovo un per cento
Non si e no parliamo di decimali di confronto
è importante colmare i gap strutturali dell'Italia perché i nostri ritardi sono tali che potremo ottenere grandi vantaggi in termini di aumento del PIL le misure su cui possiamo temere
C'è un riquadro importante l'apporto di confronto con gli altri Paesi
In maggiori successi sono nell'aumento partecipazione lavoro delle donne degli ultrasessantenni e dei lavoratori non qualificati
Per concludere Italia cammina sul filo del rasoio sta Paese
Agire unitariamente con determinazione per cui riottenere risultato più benigno
Occorre ripartire gli investimenti di questo su Tele tre volte perché tanto spesso si sente dire bisogna rilanciare i consumi
Mi risulta senza gli investimenti non creiamo capacità produttiva è molto rapidamente troveremo la situazione
La di qualche tempo fa in cui avevamo ampi deficit corrente come con i consumi diamo lavoro alle altre economie non alla nostra
Chiudo con una citazione di Keynes infatti della situazione attuale entra in modo sproporzionato alla formazione dell'aspettativa di lungo periodo in altre parole proiettiamo nel futuro quello che viviamo nel presente
Se vogliamo cambiare queste aspettative porre occorra diciamo ottenere
Una elevata probabilità
Un'elevata probabilità di cambiamento corre la gente creda per quello che sta per avvenire occorrerà verrà avvenga davvero da un Paese che è stato troppo lungo abituate annunci a cui non seguivano in cui non seguivano risultati infatti è in cui in questo senso e disilluso e quindi sfiduciato
Quindi fatti
Più che annunci
Buona fiducia con estati tutti
Faccio una proposta chiede di passare parole i nostri ospiti
Se alla fine delle presentazioni lasciassimo qualche minuto una sessione chiude nei magari potrebbe essere anche interessante le
Che qualche vostro ritorno poter
Confrontarsi con i nostri ospiti qualche minuto ecco non non ci allarghiamo troppo
Cosa di ciò che possiamo chiaramente si
Vado allora io
Comincerei con con
L'amico Marco stringa perché ci danno partiamo dal generale procediamo particolare quindi il quadro generale internazionale poi ne parleremo di Israele
Buongiorno a tutti
Grazie per l'invito il mio ruolo è quello di introdurre il dibattito parlando l'economia globale anche se non riuscirò a trattenere due parole sull'Italia
I
Parlerò anche delle prospettive della politica monetaria perché il ruolo delle azioni delle banche centrali è stato fondamentale sarà fondamentale nelle loro casse dell'economia il rapporto di Confindustria descrive una crescita che è lenta
Nonostante il notevolissimo Stino di politica monetaria
Siamo siamo d'accordo la crescita è lenta
La crescita è fragile ed è dimostriamo geniale
Soprattutto la zona euro soprattutto in Italia
Ma anche negli Stati Uniti se guardate le riprese degli ultimi decenni sono stati molto molto più rapida e molto più forti di quello che vediamo gli Stati Uniti attualmente
D'altra parte se guarda e mercati finanziari e guardate tassi governativi sono ai minimi storici in alcuni casi dovete andare indietro di vari secoli
Per trovare un livello così basso la volatilità raggiunge nuove minimi
E Crespo mezzi continua con prima sì raggiungendo nuove milioni
Però questa questa situazione mercati finanziari come sottolinea
Il rapporto di Confindustria non si è ancora trasformata in una ripresa degli investimenti non economia reale
Ora andando un po'più dettaglio nell'economia globale il due mila tredici al due mila tredici abbiamo avuto un due punto nove in termini di ripresa vediamo una modesta accelerazione quest'anno
Altra il punto tre e nel due mila quindici al tre punto nove cosa vuol dire un tra il punto nove per l'economia globale vuol dire che si che spalle Godot l'economia
E cresce all'incirca alla crescita potenziale durante una ripresa in teoria dovremmo essere sopra crescita potenziale
La visione globale nasconde differenze fra i mercati emergenti e i Paesi in via di riprese sviluppati il presidio strano infatti certo è vero che i mercati emergenti crescono
Ha un tasso più alto
Le pare nei Paesi avanzati però ci aspettiamo che nel due mila quindici i Paesi avanzati cresca vanno sopra al loro livello potenziale mentre i Paesi emergenti rimarranno sotto
Al loro livello potenziale negli ultimi tre mesi abbiamo rivisto al ribasso accresce negli Stati Uniti viale che circa un punto percentuale
Abbiamo pubblicato il nostro nuovo rapporti globale e porci mercoledì
Però abbiamo rivisto in positivo le nostre aspettative per il Giappone sembra che l'economia
Si era dicendo meglio di quanto ci aspettassimo al momento delle tasse indirette per quanto riguarda i mercati emergenti non ci sono cambi non ci sono cambiamenti notevoli
Un po'peggio in in un in latino americano un pochino meglio in India forse sorprese che abbiamo rivisto la sua all'aria alle nostre aspettative nell'est dell'Europa nonostante la crisi non Krajina
Per quanto riguarda la Cina quest'anno ad avere una stabilizzazione della crescita a livello dell'anno scorso
Anno scorso abbiamo avuto un sette punto sette quest'anno ci aspettiamo il sette punto otto con una leggera accelerazione questa volta l'anno all'otto per cento le nostre previsioni includono
Un rallentamento un della del credito che vediamo anche che continua
Due parole in più se gli Stati Uniti visto che
è l'elemento fondamentale le nostre previsioni per avere un'accelerazione della crescita soprattutto da da questo quadrimestre questo trimestre continuando nel due mila e quindici la crescita negli Stati Uniti il motore della cresce negli Stati Uniti sono stati i consumi privati
Ne possono essere spiegati Matri maniera abbastanza facile per i dati macroeconomici l'aggiustamento del debito privato è stato notevole
Abbiamo tassi molto bassi il mercato del lavoro e migliorato molte migliorati più di quanto crediamo si aspetti Laffranco e i prezzi delle case sono aumentati i proprietari non sono più sott'acqua cioè il valore delle case ora sopra ai valori dei mutui ciò che è mancato
Come sottolinea il rapporto di Confindustria è stato l'investimento
E qui che siamo un po'più positivi di Confindustria ci aspettiamo un tra appunto quattro per cento per gli Stati Uniti questo potranno
Contro mi sembra il tre per cento di Confindustria
Cioè la ragione che vediamo una possibile svolta negli investimenti non c'è più l'incertezza della politica fiscale
Vediamo un aumento nella capacità di session
Le risorse finanziarie sia interne alle imprese quindi c'è che quelle esterne
Sono sono ampie le risorse finanziarie quindi ci aspettiamo un aumento
Degli Investimenti la domanda pista ciniche e quale sarà la reazione a una politica monetaria meno espansiva della febbre
Per quanto riguarda la zona euro abbiamo non abbiamo rivisto le nostra sporca sa era per alcuni mesi nonché l'abbiamo fatto il lavoro ne abbiamo cambiato opinione
Siamo all'uno punto uno quest'anno nel due mila quattordici all'uno punto cinque del due mila e quindici quindi all'uno punto cinque un pochino sopra la crescita potenziale ma non è una crescita sufficiente a diminuire
L'altro un capo lo sguardo nell'economia nell'economia europea quindi l'inflazione e rimarrà
Sotto al target della zona euro della della della Banca centrale europea ci sono elementi positivi nella zona non sono in Europa abbiamo
Saremo in quel questo trimestre sale il quinto consecutivo tra Mestre con un segno positivo anche se abbiamo avuto un un primo trimestre orrendo
Negli Stati Uniti avete visto ieri una revisione almeno uno almeno due nuove
E per il primo trimestre non ha avuto un impatto non ha riportato la zona euro in una in una situazione di stagnazione abbiamo avuto anche l'Ucraina
Conflitto crine Russia quindi questi sono aspetti positivi ci sono altri aspetti negativi
Da dall'inizio la crisi
Sulla performance degli ha sposata peggiore di quella se aspettavamo non in tutti i Paesi
Spagna e Portogallo hanno fatto in meglio della Germania se guardate in maniera cumulativa al due mila sette chi rimane indietro
è il nostro Paese e forse l'elemento più deludente di questa
Di questa ripresa a livello europeo
è stata l'eterogeneità nella ripresa paesi che avevano già fatto le riforme strutturali la Germania Paesi che hanno risposto in maniera più convincente alla crisi
La Spagna hanno adesso una crescita più convincente Paesi che invece sono rimasti indietro
Sono tornati assegnare una una contrazione del primo trimestre e qui abbiamo la Francia abbiamo l'Olanda la Finlandia e il Portogallo naturalmente l'Italia
Inalberi diamo anche un aumento degli ostacoli dal punto di vista politico per le riforme strutturali soprattutto in Francia quello che vediamo che gli investitori
Stanno diventando più attenti o più consapevoli nel rallentamento delle riforme istituzionali strutturali economiche a livello europeo e guardate questo è molto importante
Per la crescita ciò che è fondamentale non sono tanto il ritorno degli investimenti finanziari ma il ritorno degli investimenti diretti fomentare su un bus mensa e questo è uno dei talloni d'Achille
Dell'Italia
In termini di politica fiscale si può si potrebbe ottenere un pochino maggiore di flessibilità
Se questa flessibilità è usata per investimenti pubblici che aumenta la produttività quindi
La parola d'ordine di nuovo investimenti strutturali allora potrebbe essere anche un elemento positivo soprattutto se andranno ridurre nel medio periodo la disoccupazione giovanile che
Danneggia in maniera rilevante
La crescita potenziale la zona euro secondo noi dall'aumento della disoccupazione giovanile all'incirca fa d'offerta riforme strutturali in Italia
Durante la crisi certo non potrebbe chiedersi ne discutiamo dopo sì sembra esserci una cronaca una cronica inabilità di usare i fondi europei come mai un Paese ha bisogno di maggior fondi strutturali
Ma al di là di questo semmai otteniamo maggiore flessibilità è importante che viene usata per investimenti strutturali se diventa semplicemente
Uno stimolo ciclico allora nel migliore dei casi abbiamo persona possibilità nel peggiore dei casi
è una misura controproducente per quanto riguarda l'Italia siamo all'incirca in linea con come avete visto con
Confindustria abbiamo rivisto un pochino al rialzo ieri le riviste le la cresce dell'Italia nel due mila e quindici perché includiamo quello che noi crediamo sarà l'impatto sull'Italia
Del nuovo pacchetto la Banca centrale del PCI della Banca centrale europea rimane il fatto che la cresce il nostro Paese più bassa sarà più bassa nel breve nel medio privo
Per la della zona della zona euro
E nel lungo periodo rimarrà insoddisfacente se non abbiamo un ampliamento dei fondi strutturali e soprattutto un'implementazione delle riforme strutturali
Dal mio punto di vista la pubblica amministrazione se non la riforma chiave una delle riforme chiavi per aumentare la produttività di questo Paese
Come detto all'inizio vorrei concludere con una piccolo Verusio della politica monetaria nelle maggiori banche centrali dei Paesi sviluppati la Banca d'Inghilterra due settimane fa soppresso i mercati ha sorpreso noi comunicando in maniera chiara che i tassi d'interesse aumenteranno prima
Di quanto ci si aspettasse
Avevamo al maggio due mila quindici per il primo momento ora abbiamo novembre due mila quattordici la fa ed è stata molto attenta a non fare questo la settimana scorsa ci ha dato
Forse la possibilità per coloro che avranno vacanze di
Di di avere delle vacanze pillola santi
Però la nostra visione diversa da quella leggermente diverso da quelli Confindustria anche dalla fine stessa ci aspettiamo il primo momento non siccome tra due mila e quindici ma nel secondo trimestre del due mila quindici
Vediamo una diminuzione dell'occupazione in inesatti uniti un pochino più veloce di quello
Che prevedeva stessa febbre sotto il sei per cento entro la fine dell'anno
Un numero non so se vi ricordate ottobre due mila nove disoccupazione in Europa alle dieci
Nella zona euro disoccupazione in Germania in negli Stati Uniti al dieci stesso livello
Da allora
Si è aperto unica di più di cinque punti percentuali sulla zona euro Lanzone negli Stati Uniti
Il gatto che si è aperto in interviene per peritale con gli Stati Uniti e più di sei punti percentuali e qui richiamo la Banca centrale europea
Le altre banche tranne quella giapponese che ancora unisi imbavaglia sanno guardando al possibile metà se interessa la Banca centrale europea introdotto un nuovo pacchetto il cinque di giugno il successo di questo pacchetto di prenderà in maniera fondamentale
Dalla cosiddetta target stia oggi a Roma
Se
La domanda di credito
La offerta di credito aumenteranno allora avrà un impatto positivo guardate che materiale quello che hanno fatto in termini
Di costo marginale di cofinanziamento per le banche soprattutto nelle banche dei Paesi periferici se guardate l'Italia
Costo marginale non sto parlando del costo totale del costo marginale potrebbe scene due punti percentuali immaginiamo che tutti questi due punti percentuali sono passati all'impresa
Quei due punti percentuale l'impresa secondo l'impatto sull'economia italiana sarebbe di quasi quattro punti percentuali
Non crediamo sia ragionevole aspettarsi
Un cento per cento di Pastro dalle banche alle imprese ma anche se fosse un solo cinquanta per cento
Ci aspettiamo l'impatto sull'Italia sulla Spagna di all'incirca zero due punto due punti percentuali zero punto due dal due mila quindici al due mila sedici
L'unico indice che nel due mila sei dice
Annualmente
Per questo abbiamo un'Italia l'uno punto tre invece che ad uno esca intorno all'uno per per Confindustria
L'impatto sulla Germania sarà totalmente irrilevante con un cinquanta presunti passerò sarà anch'io levante sua Francia cosa vuol dire per la politica monetaria vuol dire che l'inflazione non raggiungerà il TAR che la Banca centrale europea
Nel due mila diciassette secondo noi sono un ex politiche banchiere centrale il medio periodo è all'incirca due anni nel due mila diciassette molto lontano quindi ci aspettiamo che la Banca centrale per forza di più all'inizio del prossimo anno ci aspettiamo che incomincino a comprare e via S.
Però chiamiamo questo approvazioni se pensate al Public più in una banca centrale europea che compra Governi titoli governativi
Questo secondo noi veramente un avanzo preso
è qualcosa che la Banca centrale europea farà solo se abbiamo un rischio concreto di deflazione che non vediamo attualmente
Grazie a Marco Parco estrema chiarezza e anche diciamo se quantificazione speriamo che
Gli affetti ci siano perché senza credito facciamo fatica a ripartire
Stefania
Antifame Tomasini più sull'Italia grazie sì
Buongiorno
Mi fa piacere essere
Qui oggi a discutere questo rapporto che devo dire molto interessante molto ricco di gli spunti di riflessione e anche molto condivisibile deve dire nelle
Nell'impostazione nelle previsioni e quindi io non mi soffermerò ve lo dico
Subito sui singoli stetti sui dettagli del del rapporto quanto piuttosto vorrei così sottolineare alcuni
Alcuni temi che mi sembrano o che mi sembra interessante che mi sembrano caratterizzanti di questa fase che stiamo vivendo
E partirei ricordandoci da dove veniamo non perché ce lo siamo dimenticati lo abbiamo ben presente ma per ricordarci che cosa abbiamo alle spalle vorrei anche sfruttare
Quella belle firmato e quella bella idea iniziale dà lezioni di piano nella quale la la tratta
Ogni sta riemerge quando si libera del peso della
Del pianoforte delle scarpe
Ebbene l'esperienza che abbiamo alle spalle l'esperienza di una recessione nel che nasce da crisi finanziarie da crisi di debito e tutti gli studi che sono stati fatti fin dall'inizio ci diceva noi allora devo dire ci sembravano anche un po'troppo pessimisti adesso ci rendiamo conto che invece erano ben fa qui ci dicevano che queste crisi mediamente durano sette anni non siamo a sei quindi
Non avevano sbagliato di molto
Durano sette anni ma con una qualificazione sono molto più veloci se ci si libera velocemente dal peso del
Dei debiti comunque dal peso di ciò che ha causato la recessione e da questo punto di vista
Svezia Giappone per esempio sono due casi emblematici perché opposti la Svezia che velocemente fatto polizia i propri bilanci e nel giro di quattro anni è tornata a dei livelli di PIL
Simili a quelli pre-crisi anche se apro e chiudo la parentesi ha impiegato diciassette anni a recuperare i livelli di occupazione pre-crisi quindi
In ogni caso i segni sono sono profondi
In Giappone invece sappiamo bene che opacità nei bilanci difficoltà a fare emergere
Cioè le passività nelle banche tutto quello che ben conosciamo ha portato ai i famosi due il nostro di Cats della dell'economia giapponese
Abbiamo imparato dall'esperienza del passato speriamo di sì tutta questa difficile operazione in atto in questi in questi mesi in questi giorni di
Passaggio della vigilanza bancaria alla BCE con tutto quello che si porta dietro in termini di proprio
Esplicitazione di quello che c'è nei bilanci bancari è una credo un passo importante nella direzione di liberarsi dei pesi e fare e fare pulizia
Certo che l'Italia in questa situazione non parte avvantaggiata come vedete il pila degli ultimi vent'anni italiano per ragioni diverse perché non abbiamo avuto le stesse esperienze giapponese in quegli anni
è praticamente allineato a quello giapponese non l'abbiamo già avuta la nostra i nostri due Lost di crediti e quindi come dire il punto di partenza non è di quell'incoraggianti se dunque la recessione è stato una recessione diversa da tutte le altre anche la ripresa ce ne stiamo accorgendo è diversa da una ripresa normale
Intanto vorrei più simile a una recessione una a una stagnazione ed è diverso ha comunque perché
Le fasi di uscita possono essere più incerte perché possono essere ritardate perché possono esserci delle ricadute perché gli operatori hanno bisogno di introiettare questo ogni norma non sanno o o lo stanno sperimentando con tentativi successivi
Di capire dove si collocherà la domanda dei prossimi mesi dei prossimi trimestri e quindi di prendere le decisioni e lo vediamo nell'estrema
Cos'è questo
Espletata tranquilla bene nelle dissenso
Divino
Su questa partenza così triste della ripresa va be
In queste differenze così ampie tra gli andamenti settoriali lo vediamo con settore le costruzioni ancora in recessione manifattura che invece molto timidamente molto lentamente la in costante crescita
Lo vediamo anche con una diffusione della crescita tra i settori produttivi che
Si è diventata come dire è migliorata sono la maggioranza
Le denunciamo il maggior
Il peso maggiore di settori eh ormai
In crescita quindi
Però come vedete questa diffusione si è in qualche modo arrestata
è una fase quindi di ripresa molto lenta non ripeto delle informazioni che vi sono già state fornite anche se questa ripresa assista molto modestamente delineando nei consumi che hanno smesso di cadere negli investimenti che se escludiamo i mezzi di trasporto hanno smesso di cadere
Anche in questa caduta così forte di scorte che però può essere anche letta in senso positivo come possibilità
Nei prossimi trimestri qualora appunto le aspettative si consolidassero di dare il il via anche a un ciclo di scorte un pochino più
Più sostenuto
Quindi una
Con
La prosecuzione nei prossimi
Mese nei prossimi trimestri di
Queste lentissima uscita da dalla fase recessiva
Ma perché continuiamo sale in queste espressioni indente faticosa a
Uscita perché le perdite subite sono stati ingenti gli è stato ricordato nella prima slide da da Luca palazzi quindi non lo ripeto
Per le famiglie in termini di reddito disponibile di consumi di ricchezza per l'impresa in termini di perdita di occupazione di PIL di produzione industriale
Lo è perché queste queste cadute così ingenti hanno lasciato dei segni permanenti lo leggiamo in questo indicatore che devo dire non non amo molto ma un
Una sua un se il significato diciamo di a sintesi diciamo di tante informazioni e crea reddito permanente la crescita potenziale che vediamo come l'Italia grafico arancione si colloca
Tra i Paesi avanzati tra quelli che hanno perso durante la crisi più prodotto potenziale il dieci per cento siamo secondi solo ai Paesi periferici dell'aria ai P.I.C.S. diciamo
Ma quello che vorrei sottolineare che più è preoccupante come queste stime
Mostrano che non solo ciò che abbiamo alle spalle è una perdita elevata ma soprattutto le prospettive di crescita e quindi di uscita da questa fase sono state molto ridimensionate
Erano già deludenti prima della crisi le barre verdi erano i tassi di crescita potenziali stimati negli anni precedenti la crisi come vedete collocavano ritagliati qui tra i Paesi con la crescita più lenta
Avevamo poco sopra l'uno per cento
Sono state ridotte queste stime a una misero zero uno zero due il che significa appunto che usciremo le potenzialità di uscita rischiano di essere molto modeste solo la Grecia
Tassi di crescita potenziale più bassi più bassi dei nostri
Quindi non sono i segni lasciati dalla crisi dei cicatrici sono molto profonde molto evidenti ma questa crisi ha lasciato lì tutti i problemi strutturali che
Che affliggevano l'economia italiana e che non sono stati risolti anzi sono stati forse esacerbati dalla storia la crisi stessa da un lato la bassa crescita
Che ricordate gli anni due mila sono stati gli anni della discussione sulla a
Sulla mancata crescita italiana sulla stagnazione e soprattutto sulla stagnazione della crescita della produttività che è il motore fondamentale di
Di DTP di sviluppo in un paese che che invecchia
E l'alto debito pubblico che non solo non è non si è ridotto durante gli anni della crisi innanzi addirittura o niente aumentato bene se questo quindi è il contesto
A vorrei sotto soffermarmi su due aspetti che mi sembra caratterizzino questa fase di vogliamo chiamarla ripresa di uscita di
Chiamiamola ripresa così ci diamo un porti all'ottimismo
Il primo focus sono vorrei fare sul problema della competitività e di come così caratterizza la competitività in una situazione in cui l'inflazione molto bassa o come si dice adesso in situazioni di non sulle chance
A
Le esportazioni sappiamo sono un motore fondamentale della crescita per l'Italia e la domanda estera dovrebbe essere uno dei fattori che continuerà a fornire
Stimoli di crescita però non ci dobbiamo dimenticare che l'economia italiana pur avendo fatto passi molto importanti in termini di
Miglioramento della sua capacità di intercettare
La domanda dei mercati mondiali è comunque ancora afflitta da problemi e lo vediamo come dire in modo sintetico in questo grafico che dimostra come tra il due mila otto il due mila tredici le esportazioni italiane siano cadute
Del cinque per cento occhi mentre le esportazioni degli altri Paesi Germania soprattutto ma anche Spagna e addirittura anche Francia
Sono risultati in crescita
Nello stesso momento contemporaneamente la competitività
Di prezzo che avevamo perso
In modo molto evidente nei confronti della Germania nei primi negli anni della del della
Dell'unione monetaria non solo non è stato recuperato negli anni di crisi ma forse si è addirittura allargato
Quindi un problema di competitività complessivo un problema certamente anche di competitività di prezzo
Che è espressione di un divario di prezzi prezzi interni verso stretti negli altri Paesi e che si esprime anche in un divario dei delle infrazioni sui prodotti venduti sul mercato nazionale sui prezzi al consumo
Questo grafico che mostra come tra Italia e Germania negli anni dell'unione monetaria fino al due mila tredici nonostante l'inflazione sia stata poi piuttosto bassa rispetto alle esperienze passate dell'Italia
Abbiamo accumulato
Differenziali dieci punti in termini di prezzi al consumo totale addirittura diciotto in termini di beni manufatti al netto delle energie a questo che cosa dice dice che per le famiglie italiane esempio a parità di tutto il resto
O vi è stato una come dire dieci punti in meno potenziali di potere d'acquisto dovuto solo a questi piccoli differenziale di inflazione
Da questo punto di vista quindi
Il fatto che l'inflazione si abbassa un buon uomo-donna segnale del uno anche dei motivi per cui
Possiamo ritenere che
I consumi smetteranno di cresce di cadere nei prossimi nei prossimi trimestri e quello che vediamo a meno che non si inneschino aspettative di deflazione e qui apro e chiudo una parentesi
Mostrandovi come benché io non ritenga che i segni di deflazione siano al momento davvero
Significativi o comunque che vi sia in atto una deflazione in Italia però
è veramente è in aumento come vedete il numero dei beni quei prezzi stanno cadendo e quindi
Un po'di attenzione e di cautela da questo punto di vista dobbiamo assolutamente
Due minuti dobbiamo averlo dobbiamo ricordarlo quindi dal lato del dei consumatori è un buon a una buona informazione quella perché l'inflazione si abbassa ma siccome l'inflazione bassa anche negli altri Paesi europei dal punto di vista della competitività e della possibilità di guadagnare
Di recuperare il gap di competitività di prezzo in una situazione il cane in cui il cambio forte rimarrà forte verosimilmente
Ancora a lungo finché non vi sarà una netta di sì però Desy colonizzazione delle politiche monetarie tra l'Europa gli Stati Uniti è
Sarà complicato e condizionerà ovviamente la le possibilità di ripresa il secondo punto che volevo fare il tema del credito è già stato ricordato
Il riavvio del credito è fondamentale perché si possa ripartire perché le imprese italiane sono o azionate sono state razionale te in questi anni
Non di commento poi gli indicatori ma sono molti gli indicatori le nostre stime che segnalano come la componente di offerte di restrizione dell'offerta sia stata
Anche per dimensionalmente importanti in questi anni e come questa restrizione di offerta
Abbia effettivamente limitato le possibilità di effettuare investimenti da parte dell'impresa e quindi al riavvio del credito è fondamentale proprio perché l'impresa in questi anni hanno avuto
Difficoltà in termini di redditività operativa
Che è arrivata è arrivata dei minimi storici
Nonostante il crollo degli Investimenti su questo permettetemi di dire due parole perché è un grafico che trovo
Sempre abbastanza sconvolgente negli anni della crisi gli investimenti non sono stati
Nemmeno sufficiente a rimpiazzare gli ammortamenti e quindi l'obsolescenza del capitale il nostro stock di capitale si è ridotto in questi anni
Nonostante questo calo degli investimenti il la riduzione dell'autofinanziamento e la riduzione del credito bancario hanno
Aumentato questo è un indicatore di fabbisogno di finanziamento non bancario da parte delle imprese quindi le imprese hanno dovuto andare Sam
Di più sul mercato quello che hanno potuto farlo le imprese più grandi
Oppure ridurre i propri attivi e quindi attingere alle fonti interne di DTT chi critica il patrimonio io per far fronte alla crisi questa è una situazione che si è venuta gravando come vedete che alla lunga non è assolutamente sostenibile quindi
Il riavvio del credito è fondamentale in questo l'aumento della
Il pagamento l'accelerazione dei pagamenti delle Alpi
Di debiti pregressi delle Alpi un dato sicuramente positivo aiutato perché come vedete la liquidità nel giudizio degli operatori migliorata negli ultimi mesi
Le misure della BCE sono state ricordate abbiamo fatto alcune stime delle delle riporto non le convento crediamo che effettivamente possano generare nei bilanci bancari uno spazio
Che potrebbe favorire la l'aumento della del credito all'economia e quindi riteniamo che queste misure abbiano
Come dire la possibilità di stimolare e comunque di favorire gli investimenti sto chiudendo
Vorrei solo ricordare che quello che abbiamo davanti un al periodo in cui
Dovremo trovare tutte le
Come dire tutte le le le risorse per favorire una crescita che sia diverso è un modello di crescita da quello pre-crisi il modello pre-crisi è stato
Un modello in cui la crescita è stata sostenuta da costruzione e la spesa pubblica capiamo tutti benissimo che non è un modello riproponibile
E quindi sarà sugli investimenti strumentali sui consumi sulle esportazioni e le esportazioni metano con
Hanno lo contribuito in modo nullo praticamente quindi sulle esportazioni che tutte le risorse disponibili dovranno essere concentrate in questa nuova fasi in questo nuovo questo new normal che ci aspetta grazie
Grazie senza neanche per questioni diciamo sottolineature sul credito poli fiducia dalle vostre stime così comunque vive ma costringa sugli affetti l'efficacia nuove misure della BCE
Salmaso ed evidente
Invece sulla parte speciale attiva nel fondo europeo
Sì
Grazie Luca e ringrazio gli organizzatori di questo convegno per avere un invitato a discutere questo importante ricorra apporto previsivo mi è stato chiesto di concentrarmi sulla parte dell'utilizzo dei fondi europei quindi in questa breve presentazione io coerenza
Dire fare qualche considerazione sull'importanza dei fondi europei soprattutto per l'economia del Mezzogiorno e poi fare qualche riflessione su quello che ci aspettiamo dal nuovo ciclo di programmazione in quello due mila quattordici due mila venti corbellerie
Cioè presentazioni che mi hanno preceduto ci dicono che siamo in un periodo in cui stiamo faticosamente uscendo da due decisioni queste recensioni hanno lasciato un'eredità molto pesante e lo abbiamo visto
Nei dati di palazzi ricordati anche da Tomasi da cito Martini un'eredità pesante in termini di perdite non recuperate di pile di investimenti di produzione industriale e probabilmente anche di capacità produttiva
Ecco tra le eredità che queste due recessioni ci lanciano c'è anche un ampliamento dei divari di crescita tra Mezzogiorno e resto d'Italia
In questa di cui figura vi riporto i tassi di crescita del PIL
Delle quattro aree in cui convenzionalmente dividiamo il Paese l'istogramma rosso nel Mezzogiorno voi vedete che già prima della crisi quindi partendo da sinistra nel periodo due mila uno due mila sette il Mezzogiorno cresceva meno delle altre aree del Paese nella prima crisi quella vino Chianti quella del due mila otto due mila nove il Mezzogiorno non ha sofferto più delle altre aree quella era una crisi che in
Nell'economia reale si è manifestata soprattutto con un blocco del
Dell'esportazione del commercio mondiale e siccome il Mezzogiorno almeno aperto al alle esportazioni ha sofferto meno però a partire poi dal due mila dieci a partire cioè da quando le esportazioni sono rimaste l'unico motore tra una trainante del
Della crescita economica è chiaro che il Mezzogiorno ha sofferto di più e siamo arrivati a questo dato drammatico che l'Istat
A pubblicato qualche
Qualche giorno fa che nel due mila tredici il PIL del Mezzogiorno ha perso il quattro per cento
Nel nel bene e quindi nel totale della crisi pagatrice diceva Alitalia ha perso il nove per cento circa del PIL ecco questo nove per cento sa che nel Mezzogiorno si è perso il tredici virgola cinque nel Centro-Nord il sette virgola uno
Cioè
Ma questo ampliamento quindi del divario questo Mezzogiorno che rimane sempre più indietro
Dipende dalla struttura economica del Mezzogiorno da come vi ho raccontato le due crisi si capisce che diciamo nell'economia del Mezzogiorno dipende fortemente
Maggiormente alla spesa pubblica se già non lo sapessimo insomma lo sapevamo già tout oggi però abbiamo ore cercato di misurare questa maggiore dipendenza dal dalla spesa pubblica e in questi in questo esercizio che abbiano fatto vorrei attirare la vostra attenzione su quel numero che metto nelle nel cerchio rosso
La dipendenza dell'economia del Mezzogiorno alla spesa pubblica
Nettamente superiori al resto d'Italia questo che c'entra con i fondi pubblici questo è chiaro che i danni che produce nel Mezzogiorno il non utilizzo di risorse pubbliche come potrebbe essere appunto il non utilizzo dei dei fondi strutturali perché non siamo in grado di utilizzarli
Produce degli affetti ancora maggiori cioè potrebbe tali nel Mezzogiorno potrebbe dare un contributo
Ancora più importante
Che possono fare i fondi europei in questa situazione congiunturale e strutturale quali fondi europei per loro natura non sarebbero degli strumenti da utilizzare per fare politica anticongiunturali sono risorse bloccate per sette anni in determinati programmi allocazioni
Quindi caratterizzate per loro natura di una certa rigidità però in questa in questo momento
Credo che stiamo vivendo noi siamo assolutamente in linea con la posizione di del rapporto Confindustria cioè che in questo momento i fondi strutturali
Se si riuscisse a utilizzarli e facessero ripartire gli investimenti potrebbero dare veramente un incontro importante alla
All'economia
Le e in cui condividiamo anche la posizione di Confindustria i fondi strutturali
Devono aiutare gli investimenti e in questo momento è importante che ripartano gli investimenti questa diciamo è la posizione che ha tenuto anche governa tre la Banca d'Italia nelle considerazioni finali del trentuno maggio quindi siamo assolutamente allineati con la posizione che ci ha presentato Paola
Ora altri fondi europei servono non servono partiamo dalla letteratura alla letteratura c'è un'ampia consolidata letteratura che ci dice che i fondi strutturali sono efficaci o per crescere l'economia
A dir la verità questi esercizi sono molto duro Busi quando si fanno sul l'Europa complessivo diciamo siamo indirizzano tutti i Paesi europei ci sono tanti risultati che ci dicono che questi fondi hanno contribuito ad accelerare la crescita del PIL studi anche più recenti e questo Becher delle due mila tredici però ci dice anche e per essere efficaci queste risorse devono essere associare a certe caratteristiche dei Paesi che ricevono i soldi
In particolare un elevato capitale umano in particolare una buona qualità dei governi locali se una diverse caratteristiche che nemmeno i fondi sono meno efficaci
Per l'Italia i risultati sull'efficacia dei fondi sono un po'meno netti quello che si è capito del cantiere
Lavori fatti di valutazione sulle politiche che molto dipende anche da come vengono disegnati gli screening sentiti e interventi
Allora quindi la letteratura si direbbe di utilizzarli ci dice che sono importanti e ci aiutano a crescere
Del resto noi avevamo fatto un programma molto ambizioso come ci dice rapporto Confindustria mettendo in gioco risorse imponenti come ci ha ricordato palazzi
Nel Quadro strategico nazionale del due mila sette quello che programmava sia le risorse provenienti dall'Europa
Sia il cofinanziamento nazionale sia i fondi nazionali destinate alle aree svantaggiate l'ex fa passa diventato con lo sviluppo e coesione
Previsti allora centoventi miliardi di cui cento nel Mezzogiorno quindi diciamo grosso modo uno allora si poteva aspettare se tutte le cose fossero andate bene
Quindici miliardi l'anno sono cifre gigantesche se noi le paragoniamo ai dati sul Mezzogiorno ora mi faccia fare un po'un salto è un po'la forzatura forse nel mettere insieme queste
Questi numeri perché quindici miliardi erano quelli programmati attesi nel due mila sette e poi nel frattempo è successo di tutto due recessioni
E tutto il resto però noi ex post che vediamo
Che la pesa agli investimenti fissi complessivi nel Mezzogiorno
Anni sono settantasette miliardi quindi voi dovete sempre a portare quindici miliardi che avremmo potuto spendere che non abbiamo speso con quello che poi sono diciamo le grandezze macroeconomiche
La spesa in conto capitale della piani Mezzogiorno è stata in media di venti miliardi l'anno
Di questo ci parlerà non so Alessandro quindi non mi dilungo c'è stato un crollo per cui adesso che ha fatto apparire molto più importante i fondi europei perché sono ovviamente venuti meno quelli nazionali
Ora diciamo quindi allora la la letteratura ci dice che bisognerebbe fra utilizzare al meglio questi fondi
L'entità dei fondi era notevole per cui anche noi anche usava nostro Governo ci aveva creduto era messo in in programma cifre molto imponenti
Però non sono tutti cioè la posizione
Che diciamo anche Italia tenuto in Dari convegni anche nel nel negli anni recenti e che
Anche se questi fondi strutturali fossero arrivati tutti e fossimo stati capaci di spenderli tutti certo non avrebbero risolto tutti i problemi del Mezzogiorno
Perché la posizione che queste risorse aggiuntive che finanziano appunto degli interventi di tipo straordinario aggiuntivo possono si integrare la spesa ordinaria però nel Mezzogiorno c'è un problema
Di
Spesa ordinaria di buon funzionamento delle istituzioni ordinari cioè le imprese ma insomma non lo devo dire certo a voi in questa sede comunque alle imprese possono anche arriva e le risorse ma se poi quotidianamente devono fronteggiare l'inefficienza delle amministrazioni pubbliche lei la mancanza di infrastrutture l'evasione la corruzione
La criminalità è chiaro questi risorse poi diciamo aiutano fino a un certo punto molte analisi che vengono fatte molte da noi ma moderna anche da organismi internazionali fanno vedere questi divari che ancora esistono nella qualità
Dei dei servizi pubblici tra il Mezzogiorno il resto d'Italia
Molto veloce dello velocemente ne ho preso un indicatore ma avremmo dovuto prenderne altri la giustizia civile guardiamo il giorno la durata in termini di giorno dei procedimenti
Mi cognizione ordinaria ecco la figura destra che ci dice se ne mettiamo in fila tutti i Paesi dell'OCSE
L'Italia sta al penultimo posto cioè la nostra media mille duecento giorni se poi guardiamo all'interno dell'Italia
I divari sono evidenti e l'ultima classe di giorni quella che interessa poi la pena molte delle regioni meridionali c'è una media di mille duecento mille ottocento giorni
Quindi diciamo la crescita ostacolata da un inefficienza diciamo da una bassa
Come
Da una bassa qualità dei servizi pubblici ora perché egli ha voluto mostrare questa questi dati molto noti a tutti e sul funzionamento delle istituzioni perché ci vorrei accostare accanto invece
Della l'esecuzione finanziaria dei fondi europei come vedete in queste
Cartine sono molto simili a sinistra è un indicatore di per Ford in qualità di un servizio pubblico a destra
è la percentuale di spesa certificata dall'Unione niente dall'Unione europea e dalla dalla Commissione in percentuale delle risorse disponibili ora è un indicatore diciamo che al settimo anno di attuazione di un ciclo di programmazione forse può anche essere un indicatore di efficienza amministrativa
Comunque i colori magari qui segnalano le performances peggiori che siano giorni di un processo civile o capacità di spendere i fondi europei e diciamo sono simili
Hanno la stessa matrice da ricondurre qui qui dico genericamente le inefficienze le amministrazioni pubbliche ora questo termine è talmente generico che forse non dovremmo neanche utilizzarlo perché dice tutto e non dice niente
Quello che sembra che emerge guardando anche diciamo come ci comportiamo nei vari cicli di programmazione che questo
Deficit di capacità amministrativa
Sembra così forte che non riusciamo proprio a imparare neanche miscibili programmazioni per cui
In questo ciclo siamo più in ritardo che Ciro precedente è vero che come ci ricorda rapporto Confindustria sono in ritardo tutti i Paesi perché ci sono state delle
Diciamo così dei ritardi fisiologici noi siamo più il ritardo dei ritardatari la Commissione e assolutamente consapevole di questo tant'è vero che nelle raccomandazioni che il Consiglio europeo ci ha fatto
Lo scorso luglio ci invita proprio a una maggior diciamo a prendere in considerazione il il problema della capacità di gestire da un punto di vista amministrativo questi fondi
E diciamo che si sul sull'esso sul sui ritardi di cui parla molte rapporto mi sembra che la forza più importante sia quelle SACE
Questa deficit dica
Recitano iniziativa per cui
Evidente che noi non siamo grandissime aspettative grandissime speranze dalle fu dalla riformare l'amministrazione pubblica che stiamo avviando in questi in questo momento
Ora velocemente quanti minuti ho
Un minuto
No allora nemmeno se voglio dedicarla una cosa positiva bene qui diciamo non vi intrattengo
Se noi guardiamo alcune cose la concentrazione delle risorse
L'orientamento a risultati ha ben una serie di caratteristiche vediamo sicuramente un miglioramento nella programmazione
Del che stiamo per partire che stiamo per avviare che spetta alla vicenda che li abbiamo sicuramente imparato dalla precedente qui era un'esperienza positiva di però voglio chiudere con un minuto un questa cosa positiva perché così mi ricollego anche al vostro
Il vostro discorso sulla centralità e l'importanza del settore manifatturiero che si spera possa beneficiare di questi fondi europei allora qui che cosa abbiamo fatto abbiamo preso le trentasei lo dipinge né i giornali per ciascuna provincia abbiamo guardato il diciannove settori raggruppa della manifattura raggruppando Ritter contenuto di tecnologia abbiamo guardato per queste diciamo incrocio è già settoriali le esportazioni mi fonte Istat e il valore aggiunto il fatturato invece che a livello micro di singola impresa fonte centrali dell'ANCI che si vede che ci sono presenti comunque nel Mezzogiorno dei punti evidenti di vitalità
Ci sono un gruppo di impresa e come che ci hanno ricordato anche le presentazioni precedenti che continuano a crescere nonostante la crisi queste ci sono anche nel Mezzogiorno
Nell'in base a questa indagine che purtroppo è ferma al due mila undici comunque raccoglierà accoglievano un quinto degli addetti nel Mezzogiorno quindi una realtà non del tutto Scurati le che nel due mila undici avevano non solo recuperato le perdite avevano livelli di fatturato e di valore aggiunto superiori a quelli del periodo pre-crisi
Quindi è solo questo per chiudere dicendo che se questi fondi si riesce a spenderli arrivano e si riesce a spendere non si riparte proprio da zero neanche nel Mezzogiorno perché ci sono dei punti importanti di vitalità nell'industria manifatturiera
A termine risanamento
Nota di positività finale
Alessandro Laterza
Qua
Buongiorno
Innanzitutto
Grazie del
Presidente Squinzi che un uomo del profondo nord ma anche un uomo molto attento al territorio nazionale all'Europa e al mondo e quindi ci interessa tutte quante le dinamiche attraverso il nostro Paese
C'è o meno più o meno tra poco ci stancheremo ringrazio anche il carro presenti colorarsi per la scelta che è stata fatta di
Trattare da a latere del discorso sul sullo scenario economico
Il tema dei dei fondi strutturali
Permettetemi anche di ringraziare
De Andreis gli studi ricerche per il Mezzogiorno Maldini
Dirmele Europa per i contributi che ci hanno dato a definire le parti specifiche relative sia la valutazione della programmazione due mila sette due mila tredici sia alle prospettive del
Due mila quattordici venti ovviamente grazie anche a tutta la struttura di Confindustria che ha collaborato lo scopo del mio gioco è quello di riagganciarmi in maniera molto puntuale
Alle considerazioni che di fatto sono state
Ne ha condotte avanti da tutti cioè vedere il tema dei fondi strutturali che ci vengono ritornati dall'Europa nasciamo dei contribuiamo al bilancio europeo
In misura superiore a ciò che può effettivamente ci viene ritornato quindi sono soldi nostri che tornano in patria non sono solo che ci vengono come dire
Galati o dati o dati in omaggio e insieme anche
Ai fondi strutturali dobbiamo considerare i fondi nazionali per la coesione questo è una cosa
Tecnicamente molto banale ma che sfugge sempre quando dove un taglio di fondi strutturali i fondi nazionali per la questione che sono invece
Risorse appostate nel tempo tra i nostri Governi insieme non dobbiamo effettuare gli argomenti altrimenti abbiamo una visione parziale e quel disco TBE
Della materia e la questione in che misura tutto ciò
Può contribuire al ripartenza degli Investimenti nel nostro Paese segnatamente nel Mezzogiorno ma nel nostro Paese nel complesso perché anche qui è molto importante ricordare
Per banale che sia
Che le politiche di coesione
Non sia quelle dei fondi strutturali che quelle nazionali hanno un interesse e quindi un'applicazione su scala nazionale quindi in tutto il territorio e con una particolare intensità nel Mezzogiorno di l'Italia
Vi faccio vedere rapidamente delle slide che non commenterò più di tanto qui vedete per quale il la linea generale di la diminuzione degli investimenti pubblici in Europa il fenomeno non è solo italiano anche se vedete a prima vista come l'intensità e particolarmente significativa nel confronto tra due mila sette due mila tredici in
In in Italia
E se vediamo quest'altro grafico si percepisce con molta chiarezza
Per quale invece l'accaduto e complessiva degli investimenti pubblici e privati e quindi grandi in questo caso i dati sono aggregati su scala nazionale da un lato e su scala Mezzogiorno nel Mezzogiorno e la linea che purtroppo precipita
La riduzione a raggiunto una intensità è veramente inquietante anche se osservo
Sia per quanto riguarda il territorio nazionale che per quanto riguarda il Mezzogiorno che la caduta
Degli Investimenti no al momento non c'è ancora tradotta ed in una pari caduta del del PIL anche se ovviamente le linee si seguono inevitabilmente intermedie in termini di tendenza il
La questione essa verrà di fatto già evocato nella sua relazione che mi sembra di particolare rilievo
Perché cessato una lieve cambiamento negli USA e gli ultimi anni e cioè
Tra il due mila undici e il due mila dodici ne abbiamo assistito a un incremento della spesa corrente e questo è accaduto
Sia nel centro del nostro Paese che nel Mezzogiorno quindi ce una comportamento che noto in controtendenza rispetto agli anni immediatamente precedenti quando la spesa corrente
Era andata in diminuzione e già questo è un conto di riflessione rilevante ma se andiamo a vedere la tabella accanto
Osserviamo che a questa tendenza alla crescita della spesa corrente si accompagna una significativa caduta della spesa in conto capitale quindi per investimenti questo sia nel Centro-Nord del Paese sia nel mezzogiorno
Per essere per dare un dato che nelle fotografie maniere carsica la situazione posso dire che larghe la spesa corrente pro capite
Nel centro nord
è arrivata al CIPE
Oltre quindici mila settecento euro più cinque virgola sette ciò sembra undici due mila dodici nel sud
Si è attestata su undici settecentonovanta circa sempre pro capite parecchio entro il due per cento quindi questo per darvi un'idea di di quelli che sono le
I movimenti così come devo rilevare che la spesa in conto capitale diminuita del quasi il quattro per cento non lo nazionale dell'un per cento nel Centro-Nord e di ben il nove virgola cinque per cento nelle regioni del Mezzogiorno quindi c'è una situazione
Che va assolutamente ricorre già
La a proposito di problematiche relative al
Alle io già l'impresa voglio chiarire senza nessuna polemica ma solo perché è importante che specialmente in Confindustria questo sia chiaro
Che noi perlomeno stando ai dati del due mila dodici siamo una volta tanto in coda una classifica virtuosa cioè buona sostanza di aiuto alle imprese
In Italia sono bassissime e gli aiuti alle imprese nel Mezzogiorno sono più bassi dei bassi ci siamo quasi come dire a livello zero
Quindi il paradosso e che era in meno rispetto a noi il gli inglesi sono gli spendaccioni emana il che Coffa fa riflettere
E la Germania addirittura che pur
In cui le cui virtù tutti conosciamo a più che il doppio del l'incidenza sul PIL di aiuti alle imprese e parliamo del PIL tedesco non del PIL di una è un piccolo paese
Il tre questo sia giusto o meno è un altro discorso però il dato lo dobbiamo tenere secondo me tempra impresa abbiamo avuto per fortuna una ce n'è una buona cioè l'azione della spesa dei fondi
A partire dal due mila dodici molto tardi è vero che se guardiamo la lì le linee di sviluppo della programmazione
Due mila due mila sei due mila sette due mila tredici ci accorgiamo
Che c'è stato un ritardo generalizzato questo è fuori discussione tutti siamo partiti in Europa tarde solo che si vede molto chiaramente che a partire dal due mila nove da metà del Corso modo due mila nove noi abbiamo avuto un rallentamento assolutamente inaccettabile che ci ha portato poi a questa rincorsa che si preannuncia molto faticosa
Noi siamo a livello cinquanta per cento
Più o meno del del come livello di spesa dei fondi ovviamente va devo ricordare che ci sono delle differenze cioè nel senso che se guardiamo la spesa nelle regioni del centro non siamo a circa
Una media del sessantacinque per cento
Con alcune punte virtuose i colleghi i colleghi su alla Regione Emilia Romagna arriva al settanta per cento e oltre mentre si scende nel Mezzogiorno una media di circa il cinquanta per cento anche quei c'abbiamo i nostri piccoli record perché la Puglia fino al sessanta per cento quelli ancora una volta esistono delle differenze e poi c'è tutto il capitolo delle
Devi dei fondi che sono gestiti dalle Amministrazioni centrali dove ci sono dei ritardi anche lì
Nel senso che per esempio sul per quanto riguarda tutta la linea di attività sulle reti e mobilità siamo impasse sotto il quaranta per cento almeno stando all'ultimo rilevamento e quindi il ci sono differenziazioni sta di fatto che il saldo però quella fine a quelle con quello che ci dobbiamo misurare
Abbiamo grandi opportunità sicuramente sì perché vedete che noi ipotizziamo che considerando sia i residui del due mila sette due mila tredici sia tutte le componenti del due mila quattordici due mila venti
Noi abbiamo una stima
Che vede sul territorio nazionale una possibilità di spesa di circa centosettanta miliardi di cui centotrenta
Nel Mezzogiorno quindi uno stock veramente considerevole quello cui facevo riferimento nella parte introduttiva Paola
Questo è uno dei capitoli per me più preoccupante onorevole Delrio che saluto ben consapevole di questa materia
Che abbiamo difficoltà una delle difficoltà che abbiamo nel sostenere riciclo dispensa e dovuto quelle che sono le restrizione e i vincoli del patto di stabilità sub ragion per cui abbiamo più volte lanciato la richieste di un'attenzione specifica nella consapevolezza
Che in linea di massima ne avremmo bisogno di un intervento quale che esso sia
Che in qualche maniera agevoli sia la spesa dei fondi regionali ci servono a copertura di circa due miliardi e mezzo nel quattordici
E di quattro miliardi e sei quattro miliardi e mezzo nel due mila quindici per non parlare poi delle altre possibili fonti questa volta di carattere nazionale
Che comporterebbero una altre altrettanto rilevante impegno di di copertura anche quelle situazioni variano molto dare al territorio territoriale
Ma appunto io penso ricordo il caso per affezione al mio territorio della Puglia che si è
Mantenersi sui target di spesa praticamente non dovrebbe
Già detto e chiudere tutte le altre attività vorrei fare nient'altro avrebbe raggiunto già di fatto il tetto
Di spesa assegnato considerando ossia i fondi europei sia i fondi di coesione nazionali
L'importanza per quante ore il profilo degli investimenti Belloveso in nel sud dato questo grafico in cui vedete come dal due mila nove in cui i fondi strutturali pesano circa il venti per cento sulla spesa sulla spesa in conto capitale si arriva a una previsione del quattordici e quindici in cui si supera il quaranta poi il cinquanta il cinquanta per cento considerazione conclusiva dei miei Santoro
Nomi sui tante
Abbiamo abbiamo una sicura per quanto riguarda il due mila sette due mila tredici i temi sono la partenza ritardata queste ve l'ho accennato
E di tutta evidenza che gran parte o parte significativa della spesa è stata spesa sostitutive non aggiuntiva così come dovrebbe essere
Questo lo ritroviamo nella considerazione banale che nel due mila sette la spesa in conto capitale
Nel Mezzogiorno in circa sessanta tre miliardi sono realtà foto quarantacinque
Abbiamo una grande frammentazione che stato problematico circa seicentocinquanta mila project che
E e anche una frammentazione del Consorzio dispersione del territorio circa il quaranta per cento dei comuni italiani è stato al centro di un programma di un intervento legate fonde fondi strutturali
Elevata dal complesso procedurale questo uno dei punti più critici
Noi abbiamo tutte le evidenze che ci dicono che per uno il piccolo progetto infrastrutturale in Italia ci vogliono circa cinque a Nizza procedure tutto per andare avanti per un progetto di media pezzatura cioè intorno ai cinquanta milioni di euro ci vogliono
In
Torna in nove anni poi le stime cambiano ma la sostanza è la stessa i tempi sono lunghi non sono compatibili di fatto con i cicli di programmazione
C'è un tema sicuramente civili di ridotta qualità progettuale
C'è un grosso tema di governance questa è una questione molto attuale
Si tratta non solo dei rapporti tra banalmente cioè tra Regioni Stato centrale ma sulla necessità di avere una ma giorno velocità in una maggiore chiarezza di rapporti anche un maggiore coordinamento ed è uno dei punti essenziali sui quali battere
Gli sicuramente c'è stato un scarso coinvolgimento degli stakeholder noi non reclamiamo sulla concertazione ma sul partenariato sì e quindi su questo vogliamo ricordare quanto
Se è rilevante e è stato molto limitato all'attenzione al tema dello sviluppo del sistema produttivo nella programmazione due mila sette due mila tredici e ha pensato penserà specialmente in questa cosa il tema del patto di stabilità le nostre proposizioni sono quelle
Sicuramente gli accelerare
Il ciclo io le cose cinque due mila sette due mila tredici anche di lavorare subito alle risorse del Piano di azione coesione che sono sostanzialmente una riprogrammazione delle risorse del due mila sette due mila tredici
Fatta soltanto dal ministro barca la nostra richiesta è stata sempre quello di guardare con molta attenzione anche a interventi sugli Invest menti il credito l'occupazione in una chiave dichiaratamente trasparentemente anticongiunturale non perché ci sbagliamo vogliamo fare un centro
Ma sostenendo questa ipotesi che peraltro nei ragionamenti nello scambio
Con la Commissione mi sembra che sia stato sostanzialmente accertato chiediamo che i
Nuovi piani operativi regionali abbiano un'attenzione specifica così come delle indicazioni che dovrebbero emergere dall'accordo di partenariato del Governo italiano con la Commissione neanche i programmi operativi regionali abbiano l'attenzione al tema
Della competitiva del sistema produttivo questo è stato già definito a monte adesso dobbiamo verificare che sì realizzi
A valle nei programmi regionali essenziale questa strategia S tre che siamo una sigla un po'strana in realtà la strategia di specializzazione su Marte
Ciascuna Regione ha fatto un suo piano essenziale questo questi disegni vengono poi ricondotti ancora una volta a un quadro unitaria in questo senso
Rilevante la partenza ma ci siamo solo un un memo quello che faccio
Dell'Agenzia per l'arte della questione e quindi soggetto di riferimento per il monitoraggio di tutte le attività svolte a livello raggio regionale di amministrazioni centrali e anche per avere eventuali interventi laddove ci siano
Inefficienze o con ritardi
Essenziale da questo punto di vista che
E ci sia
Una programmazione congiunta o ci sia una complementarietà
Tra il lavoro che si fa sullo sfondo lo sviluppo e missioni quindi sulle risorse nazionali per la coesione le risorse comunitarie cosa non banale
Ma solo quando ci siamo pronunciati favorevolmente introdurre meccanismi che già c'erano ma potenziare i meccanismi di premialità
Per coloro i quali riescono a vedere capacità in termini di qualità di tempi maggiore nella gestione Lella della spesa
Concludo il richiamo per me finale essenziale quello al patto di stabilità le ripeto la soluzione non spetta a noi indicarla ma indicare le criticità invece di assoluta rilevanza fare noi
E questo perché in in linea generale al di là della specificità della materia
La nostra valutazione e che nei fondi strutturali e nazionali per la cui sedici sia lo stock fondamentale
Per gli investimenti nel nostro Paese non solo nel Mezzogiorno perché sia essenziale spingere
Sottosegretario De diversa
Corrente dal calendario
Ma noi dobbiamo cominciare a spendere dai primi del due mila quindici sul programma due mila quattordici due mila venti fosse pure come dire un ciclo ma dobbiamo cominciare prima non possiamo aspettare due anni per cominciare a avviare CIGO dispersa dobbiamo assolutamente risolvere la questione del Patto di stabilità
E ricordare e chiudo che se dovere di Confindustria insistere sulla centralità della competitività del sistema dell'impresa del sistema produttivo in generale
E oggettivo il riconoscimento del fatto che il processo di intervento efficientamento della pubblica amministrazione è un intervento strutturale e non un intervento come dire di accompagnamento nei cento strutturale importa tutte quanto le opere pubbliche piuttosto che gli interventi per la formazione questo è un discorso sul quale siamo tutti largamente d'accordo ma doveva essere altrettanto CONSAP volete troppo poco e qui non solo dando come dire il cerino in mano a nessuno o troppo poco si è fatto in questi anni ed è questa forse è una delle sfide fondamentali
Per attivare un ciclo che non risolva ma contribuisca decisi realmente a riaprire i giochi per il nostro sistema Paese grazie
Grazie Alessandro potremmo adesso dedicare qualche minuto un mini dibattito
Lorandi io per una domanda forse sono la parte sbagliata però
Allo stesso vi è un dure ripeto era stata generata questa presentazione
La domanda Lucca
Avete provato a simulare l'impatto di un efficiente utilizzo di queste fondi strutturali sulla PIL e anche sull'occupazione che poi è sempre un po'il pallino l'obiettivo che noi abbiamo grazie
Se in portone rappresentato però un numero sicuramente significativo ovviamente di parità
Come utilizzi questi fondi dove abbiamo immaginato di che metà di questi siano utilizzati per investimenti infrastrutturali ecco che circa dieci miliardi
Ripetuti poi nel corso dell'anno né nel corso del tempo
Danno un incremento privando zero cinque per cento del PIL l'uno e tre per cento da quattro anni e forniscono settantaquattro mila posti aggiuntivi al primo anno duecentotrenta mila dopo quattro anni in un Paese che soffre di ingente a crescita vestono in corso molto molto importante
Avete qualche possiamo raccogliere un paio di
Domande se CIS prego
Io ero nel napoletano
Voce dal pubblico tutti innanzitutto volevo dire dove non Presidente D'Aversa perché ricorda sempre i fondi strutturali sono
Soldi nostri
Deve avere delle famiglie delle imprese che fanno con un giro più lungo però
Tornano e devono tornare hanno e quindi è bene che come metodo proprio ogni volta venga ricordato perché spesso
Questo aspetto soprattutto nella pubblica opinione viene dimentica la seconda questione che volevo porre era quella della
Elemento burocratico non certamente abbiamo un elemento burocratico nazionale insufficienze ed allora impreparato
E come dire un po'pigro lascio stare il momento voluta e le decisioni politiche perché
In questo momento come dire credo che possa rispondere sottosegretari
Però non dobbiamo dimenticare che cioè che è un elemento burocratico
Nell'Unione europea che in qualche modo avendo una preparazione strutturale molto più forte della nostra burocrazia impaurisce intimidisce la burocrazia
Nostra soprattutto a livello regionale lontano non solo a livello mensa quindi il tema e anche di una semplificazione
Delle procedure
A livello Unione europea perché qua però non è euro che viene speso si arriva al a livello del non solo del primo controllo fatto localmente ma nel secondo controllo il terzo condono talora si arriva al quattro a Quarto contro quindi io tra le cose che inserire in
E mi fermo qui
Nelle varie come dire suggerimenti dati al Governo è quello di una semplificazione anche a livello
Europeo perché veramente tra l'altro sono burocrati che vedono da lontano il territorio
E quindi da questo punto di vista
Hanno certamente dei vantaggi perché ci sono più obiettivi però anche una sensibilità e approcci forse molto distanti dalla dalla realtà e soprattutto hanno una preparazione molto più forte dell'anno mediamente dell'anno sarà
Burocrazia specialmente a livello regionale che scherzi praticamente viene completamente ingessata da questa
Da questa disparità di forze in campo grazie
Età come dire perché fra una sintetica considerazione diciamo che talmente mi sono due per il primo più
Onestamente né per quanto vale l'interlocuzione
Con le strutture burocratiche europee
Ce la siamo diciamo cavate egregiamente in termini di strutture come il Dipartimento di politica di sviluppo che dovevano misurarsi con questi
Soggetti certamente non facili da
Da da gestire il punto veramente delicato e che nasce assistiamo costantemente io dico semplifichiamo la governance io voglio essere elegante se faccio più l'imprenditore sono meno eleganti e dico che vedo che c'è una sorta di costante palleggiamento
Quindi il Comune ti rimanda la Regione la Regione si rimanda
DPS piuttosto che l'amministrazione competente e poi
Ciascuno si rimpallo il problema per la fine certe volte non capiamo più il problema dove sia
E io dico che è arrivato il momento in cui che sia l'Europa che sia il Ministero che sia la Regione che si è comune
Devo dire non è problema mio nel senso ve lo dovete risolvere non dovete fare in questo palleggiamento progressi solo il mio problema cioè il fatto che l'intervento deve esser fatto non è non viene realizzato
Questo è il punto io direi che il fatto fondamentale capire quali sono le competenze le responsabilità non lo dico in maniera minacciosa vi contermini di ma procedurali quali sono le competenze le responsabilità di ciascuno questo è un punto nodale
Aggiungo lo dico cioè che che verità Napoli che poi ci sono dei paradossi che dobbiamo ricordare i proventi migliore programma del due mila sette mila tredici era quella Campania
Nel sud migliore metodologicamente parlando pochini
Grandi interventi peccato che abbiamo visto che il nostro tempo Paese sui grandi progetti non va tanto bene e con rispetto parlando dall'Amministrazione campana va ancora meno bene in Campania e quindi a quel punto una buona
Intenzione mai dire più che una buona intenzione sia introdotta in un disastro perché come tu sai da regione a regione stiamo
Dove siamo più indietro in in assoluto essere Dioli la situazione come Sandra cominciando a sbloccare
Fosse con la seconda mi raccomando su veloce buongiorno sono Caradonna di Avellino di Confindustria da circa otto anni un'esperienza reale in
Utilizzo di fondi poi con una
Interpretazione finale che è contrastante con
La veduta dell'analisi delle statistiche fatte
In fondo il vero le statistiche non sono essere integrate come ci si ritiene opportuno sono a chiedere due domande no una se i fondi o i Energia hanno la possibilità di avere una proroga nell'utilizzo
E chiarire finalmente una volta per tutte la diatriba che c'è tra Invitalia e il Ministero sull'utilizzo delle responsabilità grazie
Sulla prima
Devo studiare il fenomeno
Che sono il Ciclope edicola con calma per quanto riguarda il tema della del rapporto tra Ministero quale anzitutto
Io credo non
In Italia non io diciamo onestamente tracce di conflitti mondiali non non non non non mi risultano insomma
Con la questione dei ruoli ma in genere in Italia a una funzione strumentale rispetto a quelli che sono i programmi che vengono lanciati dei non ci dovrebbe essere onestamente è un problema
Solo che non ci sia una questione specifica
E su quello ci riceve quelle ci sediamo a parte vediamo inconsueta cacciagione
A me ma a me non mi consta onestamente che ci sia una problematica specifica però come dire ciò non significa che
Su questo quel territorio su quel su quel progetto non ci siano dei problemi ma questo come dire
Fa parte del lavoro di consulenza che noi svolgiamo come dire pubblica ne parliamo subito dopo
Dunque io
Su questo punto chiuderei questa nostra dibattito ringraziando coloro che ci hanno con loro contributo aiutate in questo seminario grazie mille a tutti voi
Lasciare la parola ammessa Sottosegretario del rio Giorgio Squinzi grazie
Formale
Bene buongiorno sono molto moderato un Presidente Squinzi di questa occasione la vicepresidente Laterza
Avete scelto di mettere il tema dei fondi europei al centro del
Del tema della crescita questo è uno degli elementi più
Importante che io credo manchi nel dibattito politico del Paese cioè il sud l'oggetto parlo del sud perché ovviamente i fondi europei come è stato ricordato hanno
Principalmente come oggetto nulla
Come dire la necessità di colmare il gap infrastrutturali gap di sviluppo il gap di competitività del sistema Paese
In alcune zone appunto del Paese particolarmente depressi dal punto di vista economico e di infrastrutturazione sociale tra virgolette
Dicevo perché spesso nel sud agli onori della cronaca semplicemente come un problema e non come un'opportunità cioè uno degli elementi su cui il
Il nostro Paese può riprendere a crescere con più vigore di quanto anche oggi previsto tra virgolette
Certamente il fatto che il sud torni a svolgere un ruolo di primissimo piano nell'economia del Paese questo è un elemento ed è evidente che
Come dire all'interno di scenari difficili come quelli che abbiamo visto elencati dai dati sulla caduta del PIL sulla cultura occupazione qui non sono stati mostrati dati ma anche decreto e l'occupazione molto importante
Fronte uno scenario così rilevante da un punto di vista e i dati negativi c'è anche il fatto che agendo con la decisione con attenzione e con capacità abbiamo un più margini di manovra
Evidente che la competitività di alcune aziende del nord est uno di alcuni territori che non desta in termini di spesa pubblica di spesa
Di efficienza amministrativa e diciamo
Come dire piccola rispetto a quella che invece si può guadagnare in maniera molto forte in alcune altre amministrazioni quindi io vedo in questo in questo focus è un segnale Giorgio di
Anche di attenzione che vuol dire di speranza di costruzione di risposte positive perché è vero che abbiamo un grande problema ma è vero che abbiamo anche una grande opportunità e quando siamo andati al al sarà il turno a Napoli
Reggio Calabria Palermo recentemente con il Presidente del Consiglio
Abbiamo esattamente detto quello che ha indotto la terza ricordate cioè che cento settanta miliardi di euro non sono una cosa da poco come potenzialità
Questo è il volume di risorse che ci aspetta nel prossimo settennato tra i residui abbiamo addirittura residui del due mila due mila e sei da un punto di vista non del
Della programmazione europea vedutista le stesse cifre del fondo di sviluppo e coesione quindi
Tra i residui FSC due mila due mila e sei che poi mi importa fare alcune considerazioni
I i fondi europei quattordici venti i fondi europei sette tredici che come è stato ricordato qua sono ad oggi il peggior periodo di programmazione fatto mai dall'Italia e in questo
Come dire deve farci molto riflettere le risorse paccheri programmate quindi tredici miliardi riprogrammati che sono di cui undici di cofinanziamento nazionale
Questo pacco di risorse vale quella cifra che è stata ricordata il che significa
Che il momento di assumersi una responsabilità vera
è una responsabilità vera io adesso cito un episodio che è successo l'altro giorno
Intestate io soffro per quella persona è molto bassa quindi o Amendola Massi sono un medico quindi è quando terza fatto diagnosi e terapia mi sono subito
Messo a mio agio diciamo
Ove operano trovassero però non ho avuto una crisi ipertensiva perché mi ha telefonato un importante dirigente con ittico nuove amministrativo di una Regione importante del sud chiedendo di notizie
Su una crisi industriale del suo territorio che mette insieme
Perché aveva saputo che io mi ero occupato di cui stavo occupando interessando di quel dossier
Come è normale che il Governo si interessi di una
Crisi industriale che comporta caduta occupazionale comporta caduta di credibilità di Investimenti dove ci sono soldi pubblici non spesi eccetera eccetera
E mi è venuta a voce alta perché ho detto scusa ma io
Chiedo attende notizie di quella area del perché sono vent'anni che non è ripartito del perché tutti i soldi messi pubblici io chiedo attendo un Turchetti a me
Perché credo che la chiave della nuova stagione che dobbiamo inaugurare una chiave che insomma credo che questo Governo cerchi di fare cui sbagliando molto ma è la chiave della responsabilità ognuno per il suo livello cioè
Noi vogliamo che assumerci le nostre responsabilità per cui non è pensabile che io faccio una riunione su Pompei e che senta parlare il mio interlocutore cioè con la Sovrintendenza come se parlasse
Di come dire di processi che riguardano altri no la Sovrintendenza e responsabile dei fondi compete quindi ogni aspetto che l'accelerazione nella spesa dei fondi puntelli sia affidata alla Soprintendenza punto
Non voglio scusa non posso andare tra dieci giorni del Commissario europeo
E non possiamo spiegati come dire commissario anche sopra inventa un'altra parte quindi c'è poco tempo per i bandi di gara per le commissioni di gara no non esiste e quindi c'è un atteggiamento veramente un po'di appunto di rimpallo di responsabilità che noi siamo disponibili ad assumerci le nostre questo
Secondo me è molto importante e dico subito lo avete già detto praticamente tutto avete spiegato molto bene la platea autorevole platea che c'è qua io dico subito quali sono i miei denti pochi minuti da un punto di vista come Governo
Il primo punto per esempio e che il fondo di sviluppo e coesione che fa parte come sapete ti questo grande bagaglio di fondi europei e cioè di strutturali tra virgolette chiamare così anche se non di di pertinenza europea
Che sono risorse nostre che valgono quarantaquattro miliardi appostati con legge di stabilità nel due mila quattordici e cinquantaquattro complessivamente ma dieci stati tenuti diciamo da parte cara altri meccanismi più premiali e così via il primo tema è che i fondi di sviluppo e coesione devono essere usati nuova in un'ottica locale
Noi
Dobbiamo la la per guarire a volte anche affondare il bisturi allora un paese che si permette di programmare opere CIPE per duecentoquaranta duecentocinquanta miliardi sapendo che l'ottanta per cento non le farà mai
è un Paese che perde tempo perché ogni opera che io metto al CIPE richiede negoziazioni locali negozio quindi inutile che noi per tenere buoni territorio un territorio diciamo guarda ti faremo io fra
Dico di Squinzi
E quindi
Dico guarda ti farò la Sassuolo Campogalliano ma non la non la prolungamento della Brennero che è importante ma una una strada laterale così sei tranquillo disposti
Per questo è quello che avviene moltiplicare centinaia e centinaia di piccole opere che non hanno valenza strategica non determini impatto economico competitivo
Questo è un grave errore centrare e regionale noi abbiamo commesso per motivi
Non nomi di tra virgolette comprensibili ma non che non considero nobili rispetto al fine di far aumentare la competitività del Paese la sua capacità di
Non abbiamo fatto la prelazione sufficientemente tra virgolette strategica per cui le grandi opere infrastrutturali vanno concentrate sui grandi nodi strategici
Il tema è quindi di concentrarci su quelle situazioni per il finanziamento imprese ci che danno maggiore competitività del Paese serio non devo scegliere dimettere col bilancino le risorse tra
I dati dell'Umbria se per tenere qui la Thyssen e per rendere competitivo l'insediamento dell'artista non bisogni fare
Di completare le le quattro corsie verso Civitavecchia non devo ragionare dell'equilibrio tra il Presidente la Regione del lunga coda campagna con la Calabria devo dire che per
Diciamo gli insediamenti produttivi e la assunzioni quella parte lì che è stata completata fatta subito
Se decido che il porto di Gioia Tauro è un porto che che
Offre in termini di logistica di competitività risparmi per diversi miliardi di euro devo fare in modo che l'accordo di programma sottoscritto vent'anni fa diventi realtà non devo
Pensare di costruire tante altre strade in Calabria non so se mi spiego
Cioè c'è bisogno di una
Capacità della politica di assumersi la sua responsabilità di fare scelte
Che sono poi quelle che anche voi fate nella vostra azienda ogni giorno qui fatte delle scelte scegliete andare sul mercato o su un altro su un prodotto o su un altro
La politica purtroppo in questi anni a ha deciso di fare scelte relative relative diciamo così e la moltiplicazione della programmazione
Ha determinato una moltiplicazione di progetti migliaia decine Mignani progetti e quindi le ciminiere difficoltà
Quindi il primo tema affrontare la criticità della scelta alcuni fondi fondi strutturali la SSC
I fondi sub coesione devono servire ai progetti strategici del Paese non è importante che siano bilancia altissimi centrale che vadano al sud tanto perché ancora si chiaro perché è lì che c'è il problema di comperare quella competitività
Ma una volta stabilito questo la distribuzione regionale può essere variabile nel tempo non so se mi spiego questo per me questa è la proposta che io
Voglio fare per ragionare insieme i presenti in ragione di questi nuovi criteri perché questo ti consente anche di dire per esempio di ovviare a un problema
Dicevo che rischiamo di avere miliardi di euro nelle regioni in tre Regioni in campagna Calabrese Sicilia come disponibilità finanziaria che sappiamo benissimo non possono essere tirati in quella città
Parliamo di forse sei sette miliardi di euro disponibile nei prossimi due anni in queste sono in questa Regione non non saranno mai tirati per impossibile anche se ci mettiamo a lavorare trentasei ore al giorno
Per migliorare la capacità amministrativa gestionale rendimenti contrazione non ce la faremo quindi è inutile pensare che
Comunque per fare
Qui con piacere l'importante è che complessivamente diciamo la quota che va riservata alla popolazione che avete in campagna venga rispettata se quello è il primo anno è un po'meno nella promozione precedenti da un po'di più sulle stesse ci va bene lo stesso anno
C'è quindi abbiamo bisogno di avere una visione larga tutti i presenti in Regione il Governo i ministeri perché è stato ricordato giustamente io
Penso che per fare una buona tratteggiato aprire gli occhi sui sulla realtà anche le autorità centrali non hanno mostrato sempre efficienza e la gestione dei programmi nazionali e questo è un grande problema
Per questo noi abbiamo poi deciso di strutturare in maniera più forte attraverso un'agenzia
Della coesione l'attività di Campa di capacità di gestione dei fondi centrali e di a rafforzare i Ministeri in quest'ottica quindi questa è la è una scelta che abbiamo fatto
Più strategicità quindi più capacità di sedersi intorno per obiettivi comuni meno vincoli da un punto di vista della pressione locale
Che più analisi di impatto sul
Sugli effetti gli investimenti nel nella Presidenza del Consiglio che adesso accoglierà il Dipartimento delle politiche
Di sviluppo il DPS vera dentro la Presidenza del Consiglio presenze così a
Diversi dipartimenti di programmazione economica e di valutazione di impatto e di valutazioni di verifica
Questo lavoro noi dobbiamo renderlo unitario dobbiamo uscire renderlo più efficace per potere coordinare meglio l'attività sia dell'autorità di gestione centrale che è quella dei
Delle Regioni allora nel frattempo nel frattempo certamente la un'accelerazione della spesa si può astenere dei costi né abbiamo ventuno miliardi da spendere come è stato ricordato da qui al due mila quindici
Teoricamente è una mission impossible teoricamente quindi è questo il primo punto a cui dobbiamo sapere bene che questo può essere chiesto se usciamo dalle procedure ordinarie di lavoro attiviamo procedure straordinarie
Quindi il primo punto che io chiedo che ho chiesto in questi queste settimane e di attivare procedure straordinarie vale per Pompei ma vale anche per tutto il resto tra altre peraltro di programmazioni
Procedure di lavoro straordinario e quindi poi che di questi ventuno miliardi sedici sono nel nelle regioni del Mezzogiorno dobbiamo fare a tutti costi tutti gli sforzi possibili amministrativi di potenziamento amministrativo per potere
Raggiungere questo obiettivo
Diciamo che
Abbiamo avuto
Diciamo rispetto al due mila undici dove eravamo una alla fine due mila undici eravamo vistare al quindici per cento dell'ambito ha speso oggi siamo
Messi meglio sicuramente siamo messi meglio perché soprattutto viene
Rafforzata l'attività di vigilanza in questi mesi abbiamo rafforzato ulteriormente bisogna era stato
Era stato fatto dei miei predecessori ma l'abbiamo rafforzato ulteriormente l'attività di vigilanza e di supporto di verifica di concreta attuazione dei programmi
E quindi abbiamo fatto una nuova campagna di sopralluoghi nelle regioni per verificare le cose e quindi ci sono circa otto mila quattrocento interventi già censiti
E di cui quattrocento che riteniamo prioritari che saranno oggetto e sono oggetto di una particolare attenzione
L'Agenzia della coesione che ha già fatto lo Statuto e che questa settimana al massimo in sé la prossima troverà il suo direttore perché ho terminato la situazione sarà un'altra ci sarà un altro elemento molto importante e quindi
Chiarezza delle delle della strategia individuazione delle del dei progetti che hanno più impatto rispetto allo sviluppo del Paese
Capacità di concentrare le forze delle autorità di gestione di coordinare l'autorità di gestione in maniera che la programmazione la riprogrammazione la nuova programmazione dei fondi sia fatto in maniera più interattiva e non in maniera settoriale meno per difendere un ingorgo più cortile
Grande concentrazione sulla sul monitoraggio la vigilanza per non disperdere di gli elementi del due mila sette relatrice come abbiamo detto uno degli elementi più a più nelle
C'è però secondo me un'altra un altro tipo di considerazione che va fatta partendo dai dati ed è un altro tipo di sollecitazione che io credo sia molto rilevante e cioè
La pianificazione strategica non è fatta solo
Della convinzione che ne hanno le autorità centrale ce le autorità centrali hanno una visione del della
E c'erano delle potenzialità di sviluppo di un territorio e così via ma la nulla Commissione lì suggerisce come è stato citato prima
La strategia di sviluppi intelligente che significa uscire da una programmazione Todaro mentre l'approvazione del bottom-up cioè dal basso in quei territori ragionando e loro vocazioni specifiche
Non si mettono tutti a fare le stesse cose non si mettono tutti a fare le stesse cose
Io credo che sia un clamoroso errore che nel sud si confronti con il Nord pensando al nord sud si deve confrontare con il Sud pensando le sue potenzialità specifiche e quindi dei settori
Ragionando su una sua specificità competitiva
è chiaro che quando parliamo di competitività di strategicità non mi sfugge che ci possono essere elementi di eccellenza o aziende di eccellenza in certi settori
Ma che esistono anche quelli che io chiamo i fattori generici cioè
Non poco esserci un'azienda di eccellenza in un territorio che non raccoglie i rifiuti che non organizzati trasporto che non
Risponde in tempi certi alle alle richieste burocratiche cioè esistono fattori minimis Cenci
Questi fattori minimi sensi sono un compito dello Stato delle stazioni locali e ciascuno per la sua competenza su questo non non possiamo sfuggire a questi fondi europei non sono oggetto di questo
Possono servire a migliorare la capacità amministrativa migliorare nell'organizzazione ma non possono supplire al fatto che in comune si chiama Comune quando
A tasse che vengono spesi i servizi o inserire o in un
Qualità della vita della città ed infrastrutture locali di dignitoso livello punto
Se tutto questo non c'è e se c'è invece tutta un'altra serie di inefficienze evidente che ne stiamo discutendo di un'altra cosa no
Siamo cioè una cosa però
Detto questo noi crediamo anche io sono fermamente convinto che dai territori che può uscire sono for fermamente Einaudi hanno da questo punto di vista con Einaudi diceva che era i territori che esce
La qualità sia amministrativa che industriale che strategica del di un Paese
Sono fortemente convinto che la cosa che di cui abbiamo più bisogno in questo momento non è tanto di avere i POR della Calabria sedi dove si dirà
Cioè non abbiamo bisogno ci sia un dirigente che fa del POR della Calabria da solo avremmo bisogno di capire
Se
Quelle quei puntini rossi blu e gialli che ho visto prima d'impresa fortemente competitivi come rafforzare magari dentro la Calabria facendo partire una riflessione no
Dentro la Regione Calabria dove sono i distretti militari con potenzialità maggiori aiutarli concreto di imposta aiutarli con
Tutte le misure che sappiamo aiutarli con i sistemi di infrastrutturazione fognaria Anton stradale e così via magari fare una programmazione che parta dal basso sia molto più
Capace di valorizzare le qualità di territorio
Piuttosto che avere appunto cento pagine di un programma operativo regionale che però è scritto sostanzialmente adesso scusate la brutalità magari spero dismette mi smentiscano in questi mesi da un paio di dirigenti della Regione
Questo è il punto cioè
E qui tra un altro elemento e con cui concludo perché ho passato anche troppo lungo
Entro un altro elemento io ripeto spesso
A me stesso al Presidente del Consiglio a a tutti noi che le leggi servono e le buone norme severe con i buoni regolamenti servono a quello che serve molto e che ci sia la Società cioè che ci sia lo dicevano appunto i gattini noto ubi societas IBI ius cioè se c'è la società è più facile che sia la legge altrimenti entriamo nella manzoniana descrizioni in cui le grida vengono riprodotte riprodotte e la illegalità l'inefficienza la incapacità di creare comunità accoglienti legali serie non c'è
Ciò non è continuando a produrre regolamenti leggi eccetera eccetera che noi cambieremo ma solamente se riusciremo ad attivare anche dalla società una richiesta di efficienza
Cioè ci sono Regioni che hanno settecento
Forse anche più milioni di euro per appunto una cosa invisibile inutile per l'elezione successiva che il sistema fognario
è una cosa inutile nell'azione successiva e gli ho fatto un
Un sistema fognario e la mia città una volta speso un mucchio di soldi per tre anni di lavori sono disagi ho perso consenso però
Ho avuto il vantaggio che non andavano in più sott'acqua un certo punto però è un investimento politicamente inutile e questo è un fatto non è una filosofia
Allora però non è pensabile che esse Tupputi cosa voglio dire per fare un esempio su atti alterno sempre anche esempi concreti ma non per banalizzare per mancanza di rispetto ma perché mi sembra che sia importante che ci guardiamo
Come dire dritti meglio che ora è inutile che tu mi dica che il turismo è la tua principale
Fonte di riscatto di occupazione eccetera eccetera e poi quando viene giù un acquazzone né in quella zona bellissima turistica che nessun altro Paese al mondo a e nessun altro bisogno non doveva
Che esce dalla fogna quello che sappiamo
Quindi è inutile è inutile è inutile tuttavia settecento milioni di euro lì fermi e che questa cosa non venga fatta questo podio ragione strategicamente tenere insieme i fattori genetici con i fattori strategici
Quindi
Abbiamo bisogno
Che però il territorio ce la Società chieda questo gli imprenditori chiedono questa sanatoria Ivano del domani c'è una tensione accusano gli imprenditori hanno pranzato dei piani di sviluppo di di
Che insistono su un fattore di forza locali e che danno la dimensione un respiro invece di maggiore io sono convinto che se riusciremo anche
A introdurre sempre più forme di controllo oltre che di trasparenza che sono già presenti però devo dire grazie al lavoro ottimo Castro svolto dal mio predecessore forme di controllo dal basso quindi di società appiattiva riusciremo anche a vincere in maniera più efficace oltre alla alle terapie che ha già proposto la terza che io condivido completamente
Riusciremo anche forse ad avere una maggiore
Capacità e una maggiore qualità nella spesa dei nostri dei nostri fondi dei nostri fondi europei che come giustamente cui ricordate sono realmente io ci credo una leva
Per uscire dalla crisi grazie
Bene
Caro sottosegretario etereo
Caro Graziano cari amici
Ritengo anche industria guardiamo sembra i numeri dell'economia con realismo nei momenti migliori come nelle fasi più critiche
Oggi lo dobbiamo fare tutti con cura e attenzione moltiplicate consigliera situazione in cui versa il nostro Paese seria
Come è stata nei momenti più due di questa
Purtroppo eterna fase recessiva resto convinto che l'Italia alle persone le risorse e le potenzialità per superare le difficoltà che stiamo vivendo
Scritta nei dati anche se la durezza dei numeri potrebbe far pensare il contrario
Percepito danno imprenditori tutti i giorni qua nell'azienda combattiamo per ottenere fatturati volumi produttivi c'è un tempo avremmo giudicato deludenti in molti settori addirittura drammatici
Ripetuto con l'aria nelle nostre assemblee
Dove siamo noi imprenditori a raccontare delle tante qualità del Paese e le speranze di ripresa da non deludere
Mi è stato testimone dello stesso Presidente del Consiglio quando è intervenuto pochi giorni fa all'Assemblea di Verona Vicenza
I numeri fatturati ci porterebbero fuori strada Ceretti senza l'esperienza elencati e che gli imprenditori hanno con il Paese
Usciamo dalla stretta lettura aziendale guardiamo al Paese nel suo complesso
Ripeto e lo faccio senza retorica che sapete non essere mio cavallo di battaglia l'Italia a tutte le carte in regola per superare questo difficile momento e riprendere il cammino della crescita
Non tra qualche anno fa subito Progetto Impresa di tecnologia uomini ricercatori competenze
Spesso sono al top nelle classifiche Weber sulle forme nel mondo comminati insieme questi fattori fanno la seconda manifatture europea e una deve dieci milioni del mondo
Fanno molti leader industriali fa nel quarto capitalismo hic esserci le reti e i distretti fanno a sentendosi Alice competono con i migliori del mondo con cui spesso vincono
Ma non si vince la competizione globale tra Paesi con i singoli sanzioni
La competizione è un fatto corale si vince con uno standard medio alto in tutto e non solo con grandi solisti qua e là
Sì in altri termini la crescita quella reale duratura e risultato di un paziente lavoro corale e sistematico
è un obiettivo che deve essere sostenuto da strategie concrete condivise perseguite con decisioni realizzata in tempi definiti costantemente tenuti sotto osservazione e manutenzione
Registriamo riveli dell'economia e degli Investimenti
Non fanno ancora la crescita che vorremmo qua possono farla ci saranno raccolti cuciti insieme in una trama nuova
Il disegno è fatta di una nuova alleanza tra pubblico e privato un'alleanza con compiti chiari è un intesa comune dobbiamo tornare a crescere stabilmente per generare nuovo lavoro
Dobbiamo farlo ognuno per il proprio ruolo in modo chiaramente distinto ma insieme
Questa trama è fatta di innovazione costante e continua nell'impresa come nella pubblica amministrazione introduciamo come nel resto del mondo un vero credito d'imposta per la ricerca l'innovazione
E stimoliamo una pubblica amministrazione che sia in grado di fare da volano delle imprese più innovative
In Europa il Public procurement rubare il venti per cento del PIL complessivo usiamolo per innovare
I fondi europei possono essere utile a questo scopo abbiamo ottenuto grandi risultati sui mercati globali condividiamo né strategie di difesa e di miglioramento della nostra presenza nel mondo
Gli strumenti pubblici hanno funzionato i grandi accordi commerciali in discussione possono fare molto ecco noi dobbiamo continuare su questa strada
Non ci siamo
In tutte le missioni istituzionali cerchiamo di portare il miglior industriale del Paese che stiamo cercando di portare all'export anche chiese chi ha sempre solo vissuto di mercato casalinghe
La ripresa dei consumi essersene del mercato interno la questione più delicata e difficile
Non siamo ancora in grado di pesare l'effetto della manovra del Governo sulle buste paga
Ma ne siamo convinti c'è rilancio del mercato interno sia il frutto combinato di riforme incisive sul funzionamento della macchina pubblica Cerese più efficiente costerà meno
E finalmente permetterà di ridurre una pressione fiscale tra le più alte al mondo
Poi la riduzione del cuneo fiscale per lavoratore e impresa strada strutturale da percorrere lavoriamoci
Noi lo faremo sul versante della produttività il Governo eccessi in tutte le pieghe margini di riduzione della pressione fiscale non ultimo dando corso alla spending review meritoriamente avviato
Innovazione continua è cruciale per rimanere sempre competitivi pensare almeno un passo avanti e in altri concorrenti
Se non si innova non si può rimanere sui mercati globali ed essere sui mercati globali sprona di innovare a creare valore
Lavoro e consumi interni tutto si tiene
La crescita un circolo virtuoso fatto di contino pentimento e capacità di cambiare
I numeri forse sono ancora difficile da accettare
Ma oggi le prospettive sono in miglioramento l'Italia non è più sull'orlo del baratro
L'ossessione della specie vera data l'euro e con la moneta l'Europa non è più in pericolo di vita
Si è avviato un ciclo politico di riforme che sembra avere finalmente stabilita
Questo non significa che tutti i problemi siano state risolte ma almeno sono stati messi punti fermi importanti su cui ricostruire la fiducia rimuovere la cappa di certezza che c'è un clima ed attento
Questi punti fermi non a caso non sono il frutto di un singolo
Sono il frutto dell'opera di riforme di fiducia innescata dal Governo
Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi che ha messo linfa nel sistema creditizio e dato qualche spazio a nuovi investimenti
E degli sforzi cioè tutti noi imprenditori siamo facendo dimostrando
Al resto del mondo che siamo un Paese capace di combattere per nulla rinuncia sì
In questi anni noi imprenditori ci siamo assunti la responsabilità di andare avanti comunque continuando ad investire magari non abbastanza cercando nuovi mercati reggendo gran parte del peso del testo del sistema Paese
Se i numeri dell'export un trovate questo senso di responsabilità quindi i sacrifici hanno ridato credibilità al Paese e hanno consentito di tornare ad essere un bar ascoltato in Europa
Ora
Si stanno raccogliendo alcuni risultati di quello che è stato seminato le banche hanno ricominciato ad intervenire con tassi più sostenibili Grecia dovrebbe aiutare a finanziare le famiglie
E inglese a costi minori ci
L'elenco delle cose da fare è noto se infatti qualche indicatore congiunturale ha iniziato a girare per il resto è giusto il vero e proprio punto di svolta non è proprio vicino
Spero impresa rinviata di altri mesi verso la fine dell'anno
La prospettiva delle riforme in campo il tornare a parlare di cose concrete da fare aiuta a ritrovare più in fretta la fiducia
Cori mettere in moto gli investimenti bloccare i progetti delle imprese e anticipare e dare più forza alle alla ripresa
Inizio
Di presidenza del semestre europeo
In questi in questi giorni sarà un banco di prova importante per la capacità propositiva del nostro Paese oggi non vedo alternative se non lavorare nel rispetto degli accordi europei
Per allargare la sullo spazio della flessibilità sensata di bilancia c'è peraltro mi pare ricevere qualche autorevole segnale di flessibilità verso la ripresa degli investimenti
Se riconosciamo come comunità che la priorità
Assoluta per tutti era
Archiviamo rapidamente questa fase
Dalla crescita vengono posti di lavoro fiducia nelle persone del futuro retribuzioni più elevate risorse per la solidarietà
Per avere più crescita però bisogna ripristinare appieno la competitività del Paese
Più flessibilità più concorrenza meno burocrazia più merito più efficienza
Queste azioni non solo non costano ma addirittura fanno risparmiare soldi alla pubblica amministrazione
Concentrandosi sui servizi che servono oltre che i cittadini all'impresa mi sembra che il Governo nonostante il poco tempo trascorso dall'insediamento ci si è seriamente cimentando con questa difficile sfida
L'elenco delle riforme indispensabili e che non costano lo abbiamo discusso e presentato in più occasioni
Per giorni anche avere il coraggio
Di fare interventi che costano IGP rilancio delle infrastrutture la rapida applicazione dell'Agenda digitale
Il credito di imposta per la ricerca di durata almeno decennale
Bisogna a vedere e dare al Paese le giuste priorità
Cedere difficile ma il coraggio e la volontà di decidere non sembrano mancare al nostro Presidente del Consiglio
Per esempio meno spesa corrente più Investimenti Pubblici e in parte sì dando il giusto spazio ai privati che esprimono questa volontà
Molti edifici scolastici sono fuori norma la mancata manutenzione rende meno sicure le strade il potenziamento del trasporto pubblico riduce il traffico l'inquinamento
Una migliore rete stradale e autostradale sorriso nel tempo carburante che facilita i circoletti e le reti dell'economia
Però mentale di un terzo la spesa pubblica per investimenti basterebbe ridurre dell'uno virgola cinque per cento la spesa corrente al netto degli interessi
Una scelta che penso sia tutto sommato ragionevole e poi meno imposte sui redditi di lavoro e l'impresa queste riduzioni andrebbero a favore delle famiglie loro evitino nelle immagini che hanno una maggiore propensione alla spesa
E che sarebbero anche quelle più svantaggiate dall'aumento delle imposte indirette
Le imposte vanno ridotte anche sull'impresa in modo da portare ad una maggiore propensione dei residenti
La detassazione degli utili reinvestiti o l'accelerazione dei tempi di Hamas di ammortamento fanno a vantaggio di tutti non solo dell'impresa
Le nostre proposte sono nell'interesse dell'intero Paese sono le imprese a creare lavoro e benessere questo va detto con chiarezza soprattutto in un momento in cui nel nostro Paese
Le imprese industriali sono guardate con sospetto anziché con ristretto
Sospetto ci si è tradotto via via nel tempo in una cultura e in una pratica giuridica e amministrativa ostile al fare impresa tanto da collocarsi agli ultimi livelli per due mesi nell'ultima classifica della Banca mondiale
La lista completa dei fattori di svantaggio
Il vantaggio competitivo e arcinota non voglio ripercorrere spero che il Governo finalmente ricoveri mediche è importante invece affermare un concetto
Il riposizionamento strategico e tecnologico di molte imprese manifatturiere italiane non è caduto come manna dal cielo ma è stato il risultato degli sforzi degli imprenditori e dei lavoratori
Continuare a non vedere questi successi serve solo a perpetuare una coltura anti impresa che non possiamo più permetterci
Attendiamo con ansia una vera politica per l'industria
Che valorizzi le nostre imprese e che consenta loro di operare finalmente nelle stesse condizioni ambientali istituzionali regolamentari in cui operano i nostri maggiori concorrente
I numeri dicono sempre molto se vogliono avere ringraziare il lavoro del centro studi
E ora
Gli evitare il giusto valore al ruolo sociale dell'impresa e di adottare riforme a favore della competitività e dello sviluppo questo deve essere un lavoro di tutti corale è sicuramente un lavoro difficile
è un lavoro stimolante noi ci dobbiamo credere e Confindustria è pronta a dare il proprio contributo grazie a tutti