14 DIC 1995

Intervento di Gianfranco Dell'Alba su un rapporto sulla corruzione nella pubblica amministrazione a nome del gruppo ARE

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 3 min 27 sec
A cura di Andrea Maori
Player
Registrazione video di "Intervento di Gianfranco Dell'Alba su un rapporto sulla corruzione nella pubblica amministrazione a nome del gruppo ARE", registrato a Parlamento Europeo giovedì 14 dicembre 1995 alle 00:00.

Sono intervenuti: Gianfranco Dell'Alba (parlamentare europeo, Lp).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Are, Corruzione, Democrazia, Dimissioni, Diritti Civili, Giustizia, Istituzioni, Parlamento Europeo, Pentiti, Stato.

La registrazione video ha una durata di 3 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Gianfranco Dell'Alba

    parlamentare europeo (LP)

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche il gruppo delI'Alleanza radicale europea e il sottoscritto si associano, anche se purtroppo non ho fiori da offrire, al ringraziamento per il lavoro svolto dall'onorevole Salisch e per la sua presenza in tutti questi anni in seno al Parlamento europeo. Credo che le sue dimissioni saranno veramente una perdita per il Parlamento e per il settore nel quale soprattutto ha profuso il suo impegno, cioè quello delle libertà pubbliche, in cui rientra anche questa relazione sulla corruzione. Prendendo la parola a nome dell'onorevole Pradier, che non è potuto restare fino a quest'ora, vorrei dichiarare che il nostro gruppo voterà certamente a favore della relazione Salisch, respingendo i numerosi emendamenti che sono stati presentati e che cercano di istillare, al di la e dietro il motivo generale e la giusta causa della lotta alla corruzione, il concetto che in fondo il male viene dalle istituzioni stesse. Come se non fosse vero invece il contrario! Più le istituzioni sono democratiche, più riusciremo a rendere trasparente il nostro lavoro, a livello europeo come a livello nazionale. Più batteremo quei tentativi, che purtroppo hanno caratterizzato alcune delle nostre demo- crazie, quei tentativi di certo consociativismo di favorire e far assurgere la corruzione a metodo, se non di govemo, certamente di gestione del potere, più importante sarà la nostra opera, perché non c'è Stato più corrotto che la dittatura. Non c'è Stato meno corrotto, invece, che lo Stato autenticamente democrati- co, quello dove la trasparenza è la regola e dà quindi la possibilità di controllare, a tutti i livelli, la vita pubblica. Due soli appunti vanno mossi a questa relazione, e riguardano due paragrafi che ci paiono meno felici e sui quali inviteremmo a ri?ettere ancora. Nel caso della corruzione il molo dei pentiti è certo limitato. ma favorire e invitare alla delazione, o quasi premiarla, mettendo le mani avanti e dicendo: "Basta che ci dài il nome degli altri e tu ne esci tranquillolw è un metodo che ha avuto in Italia conseguenze molto gravi e negative, anche perché poi il controllo sull'autenticità di queste dichiarazioni è dawero opinabile e ha dato luogo a notevoli problemi di gestione della giustizia. Anche il paragrafo che riguarda una generica sanzione nei confronti degli operatori economici, senza individuare il singolo responsabile, rischia di dar luogo a difficoltà al momento delfapplicazione. Al di la di queste due critiche esprimo, però. un giudizio positivo sul contenuto della relazione.
    0:00 Durata: 3 min 27 sec