10 anni per (la) Terra! - Comunità, volontariato e beni comuni

Ciò a tutte
Buon pomeriggio benvenuti nel pianeta terra
Vi invito ancora diciamo farò un po'presentatore un po'regia un po'tutto pare un po'tutti siamo tutto fare in questa associazione lo vedrete nell'arco della giornata
Probabilmente a un certo punto troverete persone a spillare birra che servivano da mangiare e via dicendo
Niente siamo molto felici di di questo momento siamo molto felici di questi dieci anni
Perché non è facile portare avanti un'associazione per dieci anni però è molto bello e molto gratificante quando fai un lavoro uniti con persone che che ti seguono e che credono nella tua stessa direzione però mi devo dire la verità va abbiamo un po'presa in giro perché quella dei dieci anni in realtà è una scusa
è una scusa perché crediamo tutti fortemente che non sia al momento storico per fare delle celebrazioni o quanto meno per fare solo delle celebrazioni
Non è il momento storico per fare delle scelte delle celebrazioni perché abbia vediamo che la nostra società la nostra politica sta andando in una direzione non ci piace perdere del tempo celebrale non ha senso e quindi abbiamo pensato di approfittare della scusate la nostra per stare dieci anni va abbiamo ingannato
Per riunirli tutti qua vicino a noi
Per riunirci tutti insieme e per tracciare la linea di quello che vogliamo fare in futuro perché quello che abbiamo fatto ci interessa ma fino a un certo punto e questa importante
Su quello che vogliamo fare chi ci conosce meglio sa bene che abbiamo due pilastri importanti terra un'associazione ambientalista che si occupa di sociale ambiente e sociale sono le fondamenta secondo noi della nostra società
E troppo spesso vengono messe in secondo piano e vengono considerati degli argomenti radical chic che degli argomenti di è lite le fondamenta vengono considerati argomenti dell'iter viene puntata l'attenzione sul tetto della casa ma come si fa a parlare del tetto che per carità importante se mancano le basi della casa
è evidente
Che hanno i questo non sta bene non ci sta bene perché vogliamo costruire un futuro diverso e non vi voglio dire che questo futuro diverso lo vogliamo costruire per i nostri figli e perché questa retorica la lasciamo a qualcun altro
Noi vogliamo restare uniti e continuare a lavorare insieme perché se non avessimo lavorato insieme
La valle della resi ma non sarebbe stata preservata dalla speculazione edilizia non ci sarebbero due regolamenti degli orti urbani una Roma una Genova
Non ci sarebbe un progetto di orti a Lampedusa non avremmo preso una denuncia da vigna e questa forza ce la potevamo risparmiare non avremmo fatto i primi bandi per le terre pubblica giovani agricoltori e non avremmo fatto una legge contro il caporalato che finalmente
Sposta l'attenzione
Non sul cavo orale ma sulla filiera queste sono alcune delle cose ma non viventi o quando va detto che volevamo parlare di futuro
E nel parlare di futuro vi racconto il futuro di questa giornata intanto il futuro di questa giornata è fatta di tre momenti principali oggi pomeriggio
Tre momenti principali in cui affronteremo tre dibattiti uno su comunità volontarie beni comuni
Uno con uno sguardo all'Europa ecologica e uno appunto sulle filiere e sul caporalato
Ora prima di dare inizio a dibattiti però il muco un momento importante che voglio fare a un momento di ringraziamento
E lo faccia all'inizio perché penso veramente che sia ringraziamento più importante state vedendo in giro tante persone con la maglia numero dieci è scritto terra
Queste persone sono volontari venuti da tutta Italia che fu abbiamo conosciuto nei vari progetti e nelle varie iniziative che abbiamo fatto
Da tutta Italia intendo che vengono da Genova vengono d'acqua dietro dal Progetto io Artibani che abbiamo a Ciampa Cavallo vengono da Lampedusa dal terra Kamp
Vengono da Trento perché li abbiamo conosciuti e nel corso di simpatia giornalismo avvengono da Padova vengono da ovunque
E io li devo ringraziare perché hanno costruito questa giornata tra le difficoltà che il re della pioggia che prevede fuori
Senza di loro sarebbe stato assolutamente impossibile
Ora come avete visto mi sia sparge innata la cartellina che io avevo preparato con tanta cura ma questo insomma
Abbastanza un classico
E quindi passerei a presentarvi gli ospiti del primo momento
Abbiamo con noi sul palco Alberto modesti degli orti dei Tre Fontane
Con Alberto condividiamo danni le battaglie appunto per rendere quella degli orti urbani non un'esperienza saltuaria ma un'esperienza strutturata riconosciuta dalle nostre istituzioni
Io non posso che ringraziarlo per essere qui
Poi abbiamo la nostra Silvia Kama
Silvia è la responsabile del progetto di orti a Lampedusa e questo vuol dire molto perché Silvia
è stata la persona in grado di attivare la comunità di Lampedusa sperimentando tutte le difficoltà sulla propria pelle
Poi abbiamo Catiuscia eroi che invita a salire catino share presidente del comitato Parco Giovanni Poli ma soprattutto è una delle principali però motivi promotrici della delibera per i beni comuni al comune di Roma e di cui ci racconterà chiaramente questa sera
Il quarto ospite che non so se è arrivato no quindi ve lo presento dopo sarà una sorpresa
Passo subito la parola ad Alberto a cui chiedo di fare un'introduzione per raccontare intanto quello che è il loro progetto a chi non Corno lo conoscesse penso appunto visto e ci sono tante persone o fuori
Sono in molti e poi soprattutto dichiarò anche di raccontare un po'il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni
Grazie Daniele
Non nego che stare qui per me è veramente grande il piacere anche perché mi riporta veramente a all'inizio dell'avventura con gli orti urbani a quando ci incontravamo ormai cinque sei anni fa a sette anni fa
Scrivere quel Regolamento è stato uno dei momenti ore trovo davvero
Belli che ricordo di partecipati di dare un normale un qualcosa che all'epoca era nascosto e marginale città l'abbiamo scritto era un bellissimo Regolamento forse nel tempo non siamo stati capaci a difenderlo come avremmo dovuto
Però è stato uno dei momenti più interessanti ieri è stata per noi terra con altre esperienze conoscevamo assolutamente un riferimento e un aiuto concreto per sviluppare va tutta l'attività che abbiamo fatto la nostra è una storia dove l'agricoltura gli orti urbani è stato diciamo un veicolo per creare socialità e presidio del territorio eravamo un gruppo di amici di un quartiere qui vicino Montagnola abbiamo deciso di recuperare un parco grande circa tre ettari
Che versava in stato d'abbandono e soprattutto era per il gran parte coperto di rifiuti
Di materiale utile venivano a scaricare da tutto al praticamente l'ottavo municipio scaricavano tutti là i lavori era diventata probabilmente la più grande discarica rilievo mi dicevano che ce n'era una simile soluzione un potere qualcosa
Volantinaggio coinvolgimento del quartiere insomma in breve tempo abbiamo recuperato questo spazio dato vita centodieci orti gli orti popolari che si vivono praticamente si alimentano un costo bassissimo diciamo a portare avanti la cessione
Dall'iniziato un corso percorso partecipato straordinario che ci ha portato in cinque anni avere coinvolgersi al quartiere che diverse associazioni del territorio
Grazie Alberto di questa presentazione approfitto è arrivato al fotofinish il quarto ospite che è Giacomo Larry presidente della cooperativa coraggio con cui
Abbiamo portato avanti la battaglia per le terre pubblica giovani agricoltori tra l'altro faccio un inciso che poi ci attaccherà probabilmente anche al discorso dei beni comuni
Proprio oggi c'è arrivata notizia che sono state messe in vendita delle terre e tra l'altro due ettari tre ettari e a delle cifre astronomiche parliamo di terre pubbliche quelle saranno probabilmente terre preda di speculazione
Quando abbiamo fatto solo con Giacomo e con l'associazione da sud
Il percorso delle da Repubblica giovani che colto ed era proprio quello che volevamo evitare evitare che è un bene pubblico diventasse oggetto di speculazione ma facciamo un passo indietro
E soprattutto un pazzo a sud anche se che ce lo racconta e a nord
Chiediamo a sedere a contare un'altra esperienza di orti urbani che quella di Lampedusa forti Albani forse non è proprio la parola giusta dicevo
Allora ciao a tutti innanzitutto volevo dirvi che sono davvero emozionata perché non mi era mai capitato di presenta cioè essere diciamo quella doppiezza
E multi diciamo funzione che ciascuno di noi all'interno di questa giornata mi non capite Silvio avviso della mano io ve la posso spiegare non è un problema veramente principi cioè diciamo così semplicemente sono molto emozionata e ringrazio tutti davvero di essere quanto e volevo dirti una cosa che oltre i volontari provenienti da tutta Italia ci sono anche dei volontari che vengono da fuori Italia
Dall'Olanda
Dall'Amsterdam addirittura celato Paisco apriremo scopriremo il motivo che ci porta fino qua
Sì in realtà quello vorrei iniziare a parlarvi di del Progetto porto di Lampedusa
In realtà collegandomi anche a quello che è stato proprio l'inizio della nostra storia qui tutto si è mosso come diceva anche danni da agli orti di via esima
Dalla lotta che abbiamo fatto appunto sul territorio genovese
Per dare diciamo vigore sottolineare l'importanza di un linguaggio ambientale può vivere nei confronti del rispetto di un bene comune
Quel bene comune che va in realtà sempre di più costruito cioè con una cultura una mentalità di inclusione
Che riguarda non solo il bene comune che molte volte viene confuso con il bene pubblico credo che prima di tutto abbiamo la c'è amore la necessità di costruire una cultura consapevoli intorno al concetto di bene comune
Che non è così scontato chiamo che sia diffusa quindi anche quando parliamo di combattiamo per il bene comune non diamo mai per scontato che le persone abbiano assorbito questo concetto e soprattutto che ci sia è stata la costruzione di quella mentalità inclusiva e di quella sussidiarietà circolare che è necessario per le associazioni del terzo settore avviene per attivare proprio questa questa cultura
Quindi siamo tutti chiamati a confluire con forza e vigore alla costruzione di questa appunto cultura ma tornando a porto di Lampedusa quello che stiamo appunto cercando di fare da tre anni quattro
Proprio questo di ripristinare il concetto di bene comune in un'isola chiare semi deserti tali sia da un punto di vista ambientale ma soprattutto sociale
Anche il bene di relazione fa parte dei beni comuni quindi istituire stimolare delle relazioni orizzontali appunto ripeto inclusive necessario al fine di costituire il il bene comune per valorizzarle rispettarlo
Ed è da lì diciamo che partiamo Stefano Zamagni ignizione economo
Diciamo importanti che ha fondato il concerto appunto diconomia di relazione ci fa da maestri in questo la relazione è un valore aggiunto all'interno dell'economia e soprattutto all'interno di un'economia
Di sussidiarietà quindi a importante partire da relazioni e da lì siamo partiti a Lampedusa che diciamo ecco è conosciuta dalla maggior parte di persone attraverso una narrazione purtroppo legata alle tristi vicende che stanno caratterizzando la nostra storia contemporanea quello che abbiamo voluto fare
Diciamo dipingere un nuovo immaginario costruito insieme agli abitanti dell'isola
Per restituire un nuovo immaginario di Lampedusa che parlasse delle radici agricole che l'isola
E quindi restituire una nuova narrazione all'esterno che parli di fertilità del suolo
Che parli di bio varietà che parli di relazioni e di persone
Lo facciamo attraverso linguaggio degli orti gli orti comunitari di porto di Lampedusa che vengono coltivati e curati e animati da diversi gruppi di persone appunto lampedusani
E in particolare da un gruppo di quattordici soci utenti del centro diurno di Lampedusa
Che sono appunto dei disabili i prezzi chi ci con cui lavoriamo e che sono proprio i nostri referenti
Sull'isola per la cura di questo spazio di questo spazio pubblico
Che adesso è stato restituito a nuova vita ci tengo a dire che questo Progetto come tutti non si fanno da soli abbiamo infatti insieme a noi in squadra siano Università di Palermo
Circola in strada Legambiente e la spedì Palermo insieme chiaramente al supporto
Del comune di Lampedusa e Linosa e la di alla Soprintendenza di Agrigento
Vorrei sbalordire dico non è stato speciale perché diciamo che questi orti niente oltre che essere di relazione sono anche luoghi di ricerca quindi chiamerei un attimo sul palco se se la sente Nicolò mossi Inca che viene appunto ad Amsterdam
Chioma ricercatore indipendente di fare fusione e che stupro giardini clinico
E che è appunto a Lampedusa sviluppato diverse ricerche quindi iniquo se ci può in attimo a raccontare che ricerche sviluppato sull'isola
Uno delle l'ultime ricerche che abbiamo fatto e stiamo ancora continuando è una ricerca a lungo termine per sapere quale possibilità ci sono
Ma per aumentare reale resilienza nella mancanza di acqua quindi una facile soluzione che agricoltori possono fare
Mettere grande vasca di acqua con a una soluzione ma vogliamo anche sapere se possiamo aumentare la qualità del suolo
Quali immensi abbiamo eccome a Effetto sul il prodotto la produttività produttività
Per esempio la concentrazione di zuccheri concentrazioni
A Civita devo dire
Per esempio uno delle ricerche e che coinvolge già un po'un approccio che io dall'università di OSCE Tom a o sempre mantenuto che siamo in una ricerca interdisciplinare dove diverse discipline lavorano insieme
A quindi in questo caso è stato chimica
Agricoltura e Ingegneria ma si può anche pensare diverse ricerche dove anche Sociologia e Antropologia posso non essere in un sistema per vedere quali
Assistetti sono più importanti per promulgare per esempio un sistema sostenibile per l'agricoltura
Grazie al cielo
E la ricerca continua
Come vedete appunto questo progetta di Varzi ribelli dal livello relazionale a livello sociale il vaglio scientifico sono contento anche di avere Cuanza Co di persone che sono venute a partecipare i nostri terra campana
E che supportano il Progetto tutto l'anno non solo per diciamo la fase del terra campi e niente io vi saluto
Con però invidio che sono proprio dei ringraziamenti e dei saluti che tutti i ragazzi del centro diurno che lavorano con noi lampedusano voluto fare a a terra quindi la ringrazio davvero tutti di cuore gli voglio bene venite a Lampedusa e raccontate di Lampedusa Attraverso l'ambiente l'agricoltura relazioni sociali che si vanno a costruire grazie
Via
Io una riunione o
Via ma
Io malignamente fu già già un grosso lavorìo a tutti a tutti voi di terra Onlus nostro pure da parte nostra no io oggi ma se no io oggi vi auguriamo tanti auguri con pranzando con i prodotti del nostro corto grazie ai millenni
Basta
Abbiamo un change l'associazione delle fontane Marcello che ci aiuterà a portare avanti la discussione nel portare avanti la discussione secondo me visto che abbiamo parlato tanto di bene comune in queste prime in questi primi due interventi a questo punto gli Ad HD usciamo a patti faccio una domanda facile perché secondo te è una città avrebbe bisogno di un regolamento dei beni comuni
In realtà io credo che una città non debba aver necessariamente bisogno di un regolamento per i beni comuni
Credo che viviamo in una situazione che ci costringe a chiarire un Regolamento io quello quando tanto per onore della cronaca che sono ex presidente il cumino perché perché il presidente un uomo e ci offende ve lo dico
Quando abbiamo iniziato l'avventura nel parco era un parco abbandonato dalle istituzioni uno dei tanti parchi romani abbandonati
Ci siamo costituì di coordinamento comitato Mina sei persone non si conoscevano tra di loro e si incontravano nel parco portando fuori Canino bambini che i genitori auspicavano potessero salire sulla sul giochi della dell'area giochi
Ma ho pensato che restituire un parco alla cittadinanza fosse una cosa easy facile detto va be'facciamolo non lo fa nessuno lo facciamo noi ormai tanto il parco si serve ne abbiamo bisogno io ho bisogno di portare fuori il mio cane qualcun altro i bambini
E poiché alta ci siamo trovati di fronte al fatto che se tu non vuoi andare in galera semplicemente sei costretto a rispettare tutta una serie di regole che sono semplicemente assurde il regolamento
Le regole del Comune di Roma
Erano quelle che rispetto alla una cittadinanza attiva erano quella di un esercizio commerciale
Re o del servizio giardini per cui si chiedevano ad esempio la spazzatura delle superfici pavimentate quattro volte la settimana di scusa ma neanche a casa mia pulisco quattro volte a settimana i pavimenti non ce l'ha bisogno come dire no per cui perché lo dovrei fare in quel modo
E tra l'altro oppure il taglio dell'erba deve essere fatto a regola d'arte tre centimetri e mezzo dici ma perdonami ma dove stavo ma neanche in Inghilterra si taglia un parco in questo modo
Quindi
Banalmente
Abbiamo pensato di scrivere un progetto in cui chiedevamo al Comune una collaborazione nello show a fare delle cose che sono legittime che ci può stare concittadino faccia e tu me fai altre il prato attrici intimo che autosilo così te lo paghi da solo
All'inizio era anche una cosa molto spiritosa perché non ci credevamo al realmente che ci potessero essere delle regole così stringenti
Alla prima fase della nostra storia ha voluto che abbiamo incontrato un amministrazione propositive quindici diceva no ma Beck tre centimetri e mezzo la brama l'hanno scritto lascia perde e succedeva che nessuno si lamentava di quello che stava come dire no al parco funzionava i cestini venivano svuotati chiediamo regolarmente cancelli mattina e sera ogni giorno dell'anno non esistono pause siamo tutta una serie di cose anche molto semplici
Cambia giunta
Iniziano i veri problemi nel senso che quelle regole devono essere rispettate
Non solo quelle regole vengono peggiorati dava nuove regole che impongono intanto delle assicurazioni più elevate rispetto a quelle che noi pancia pagavamo e che noi ritenevamo fosse giusto che fosse l'amministrazione comunale a pagare nel senso che esistono costituzioni dice le amministrazioni devono far vedere la cittadinanza attiva
L'appagamento di un'assicurazione è una cosa onerosa
Così come delle attrezzature mille cose però comunque siamo sempre pagati tutti verso l'abbia fatto tutto da solo nel momento in cui sono peggiorate le regole
Abbiamo ci siamo sentiti umiliati nell'essere cittadini attivi nel senso che quelle non erano più regole che facilitavano la cittadinanza attiva ma che ti costringevano ad avere degli oneri burocratici
E economici che erano impossibili per un comitati i nodi venti persone che tutte le domeniche sta lì a pulire un parco io già faccio quello faccio il mio faccio più di quello che dovrei fare
Se sto a quanto mi dica c'è la maggior parte dei cittadini romani anch'io pago le tasse come lo devi che ci sta ci sta tutto
Non può io penso anche che al di là del fatto che a Roma le cose funzionano non funzionano
Ci dovere del cittadino è anche quello di partecipare per cui io dico io partecipo do il mio in questa situazione di crisi e di difficoltà togliermi io il mio vuol dire che
Mi pago anche l'assicurazione
Per un attimo
Sicché tutt'però non non esaspera i la situazione per cui ci siamo con il Comitato di Grotta perfetta
Qui vicino
Abbiamo deciso di fare ricorso al TAR a questo modulo abbiamo abbiamo perso il primo ricorso al TAR e al Consiglio di Stato nel frattempo però oltre a un'opposizione abbiamo deciso anche di essere propositivi
Per cui sì per essere propositivi abbiamo bisogno di un Regolamento presentiamo regolamento ne esisteva uno perfetto era quello di lapsus
Presentato a Bologna ha provato a Bologna e poi in altri centoventi realtà nel frattempo è stato approvato in altri trenta K per cui oggi in Italia
Centocinquanta comuni hanno un regolamento per la gestione condivisa la rigenerazione urbana dei beni comuni ora arrivata che Masini uno dei promotori di una vecchia proposta tra l'altro bocciata qualche giorno marzo sarà la tua ma steccata così
Ed ha iniziato a muoverci cercando di creare una coalizione perché non poteva essere l'oggetto di due comitati limiti e puniscono dei parchi con tutto rispetto di Grotta perfetta comitati non nel senso che siamo due elementi Panorama immenso di Roma
Abbiamo creato una rete di oggi centosessantotto realtà raccolto quindici mila firme per presentare il Regolamento nell'esaltare la Roma ne servono cinque mila quindi questo per dire quante
Sentito il tema dei beni comuni abbiamo elementi ha aggiunto all'interno del Regolamento elementi nuovi
Proprio per non confondersi con bene comune è un bene pubblico abbiamo inserito l'elemento del bene pubblico privato come dire no nel senso che se c'è un edificio privato abbandonato o magari soggetto precedentemente alla speculazione ma perché non deve diventare un nuovo oggetto invece che destituito alla cittadinanza in altre forme in altri e la cittadinanza non possa renderlo come dire un luogo di accoglienza o di servizi per qualsiasi necessità ci sia in quel territorio
Oggi siamo più o meno inattesa nel senso che il Comune di Roma
E da comprendere in questa fase nel senso che le quattro Commissioni che la mano da cavalli tutta la gamba
Le quattro Commissioni coinvolte non hanno voce favorito un hanno votato favorevoli maniera favorevole il Regolamento qualche giorno fa le è stato bocciato un altro presentato un anno e mezzo un anno fa dalla dal dal PD quindi bocciato che era però non molto diverso da quello che abbiamo presentato nove ha raggruppato in un cassetto a quel punto noi abbiamo bisogno di muoverci per fare in modo che il Comune si si disse una svegliata in questa direzione ora noi siamo in attesa di un secondo appuntamento vedremo Po come va però la necessità è perché sono le amministrazioni che non vogliono favorire la cittadinanza attiva per me andava bene
Qualsiasi altra cosa anche in una forma scritta in questo modo no ma io ti ringrazio perché aerei toccato proprio un punto centrale secondo me anche della giornata che stiamo facendo nel senso la le amministra politica sempre meno si occupa di di promuovere sempre più mette ostacoli è sempre più la burocrazia le assicurazioni né anche per organizzare l'evento del genere
Diventa un ginepraio tra l'altro ringrazio Anna Bozza alleliche non so dove sia ma ci ha dato una mano nel gestire tutta questa parte qua con l'evento fabbrica Roma
Diventa un ginepraio per cui il cittadino che si vuole attivare gliene affossato e io penso proprio nell'ottica di sguardo futuro quello che dobbiamo fare sempre più noi
Fare insieme le cose e cercare di continuare a farle perché se no se ci faccia come aprì il foglio dell'elenco dei documenti che ti serve per fare qualsiasi cosa la prima decisione che prendi e di non farla
E questo non ne non la possiamo accettare una cosa del genere inaccettabile
Questo penso sia centrale a proposito di elenchi dei documenti
E via dicendo Cerqua nostro amico Giacomo Larry che quando ci siamo conosciuti penso affatto una caccia per trovare beni di proprietà del Comune di Roma in particolare su Borghetto San Carlo dove loro adesso hanno la la cooperativa agricola ha fatto un lavoro di ricerca con la sua cooperativa coraggio incredibile
La però secondo me di nuovo andiamo quando la politica decide di superare la burocrazia e quindi si riescono a fare le cose la con Giacomo siamo riusciti con già come con associazioni da sud tra l'altro visto Carmen Bogani che va quindi a dover devono perché non sarò mai un presentatore degno di lei
Nella abbiamo superato gli ostacoli della burocrazia siamo riusciti a far fare i bandi su quattro terreni di proprietà del Comune di Roma
Che vuol dire che quei quattro terreni sono stati sottratti a ogni tipo di speculazione che chiede di Roma ma anche chi non è di Roma
Sa benissimo il tipo di speculazioni senza e faccio il solito elenco e l'abbiamo fatto dando la possibilità anche ad altri di accedere non ci siamo accontentati del fatto
Nel fatto che noi potessimo accedere anzi ce la siamo pure rischiato perché siamo andati a bando pure noi abbiamo fatto un Progetto Giacomo guai racconta
Sino accettò comunica
Auguri a terra e grazie dell'invito Vidal Tamponi
Ormai siamo imparentati in qualche maniera per cui un ponte un invito dentro casa
Lavoriamo conterrà sa da prima della campagna da subito prima dell'inizio della campagna per l'accesso alle repubbliche che si è innescata durante la primavera del due mila tredici
Io ormai sono cinque sei anni che condividiamo un percorso fatto di linguaggi comuni e più che di linguaggi comuni anche di una sostanza comune
E il percorso che non abbiamo condiviso in particolar modo i è iniziato con la campagna per l'accesso ai da Repubblica che ha voluto essere una campagna di buonsenso più che rivoluzionaria spesso le rivoluzioni partono da analisi di buonsenso dove il buonsenso non c'è risorse per l'appunto pubbliche abbandonate
Agricole in questo caso minacciate da altro tipo di interessi che a Roma fortemente sono quelli del cemento in linea di massima
E disoccupazione alle stelle è un problema evidentemente del quale non ci siamo ancora liberati necessita di spazi di socialità di così dette piazze verdi quindi luoghi di incontro e di produzione collegando i puntini usciva fuori questa proposta quindi affidare da Repubblica giovani agricoltori disoccupati ma competenti
Per sviluppare Piazza Verdi che diventassero luoghi di fruibilità ecologia
Divulgazione di buone pratiche
Questa era la proposta e non ci credeva nessuno i tempi
L'abbiamo costruita con il consenso quindi non l'abbiamo costruita con forzando troppo la mano o cercando di arrivare il prima possibile all'obiettivo ci siamo posti con una strada diciamo fatta di pazienza quindi di dialogo costante con l'associazionismo romano con l'amministrazione quindi di volta in volta vestendosi in modo differente utilizzando un linguaggio differente perché è come se fossero tante micro comunità ognuno parla il suo linguaggio ognuna cerca i suoi ognuna ai suoi obiettivi ai suoi disciplinari in qualche maniera no
E quindi ecco abbiamo cercato di parlare con tutti per cercare di arrivare a dama a vantaggio di tutti
I siamo riusciti dal due mila tredici l'inizio della campagna fino al due mila quindici quando sono usciti bande a fare mettere a bando quattrocento ettari su dieci aree da parte del Comune di Roma e della Regione Lazio con l'agenzia regionale chiamata ARSIAL preposta da questo tipo di attività quattrocento ettari non sono nulla cioè sono tantissimo sono dieci aziende che sono partite di giovani che stanno cercando di costruire il proprio futuro e di conseguenza caduta anche il futuro di quei territori non sono nulla perché aspettiamo che chiaramente si faccia anche il passo avanti da parte sia della Regione Lazio
Che dell'Italia specie perché il pericolo di vendita dei beni pubblici in questo caso agricoli è sempre dietro l'angolo
è sempre dietro l'angolo o secondo il principio di fare cassa
Però perdendo una risorsa non rinnovabile facendo perdere le amministrazioni credibilità che su queste risorse che alta costruiscono alcuna credibilità finanziaria nel momento in cui si devono presentare davanti alla banca per poter fare un'opera pubblica ad esempio e soprattutto in questo contesto storico dove si parla tanto di sostenere
Le persone che sono in difficoltà economica disoccupati si parla di reddito di cittadinanza da tanti virgolette
In qualche maniera si finge di parlare di welfare
Quando molto probabilmente ecco l'agricoltura l'utilizzo della Terra un linguaggio in questo caso che ci parla di una sostanza che di fatto in quel far
Dal momento che quel farsi declina in tante maniere si declina come salute come sanità si delinea come servizio offerti ai cittadini come equità all'accesso a questo tipo di servizi e lavoro e istruzione
Io penso che tutte queste cose si trovano all'interno di un certo tipo di agricoltura
Che è quella che appunto verso la quale tendiamo
E la cui visione condividiamo conterrà o lusso in tutte le cose che facciamo quindi l'abbiamo condivisa per la nostra idea di utilizzo dei beni pubblici con la campagna per la cessione delle pubbliche abbiamo continuato a condividerla con le diverse campagne sugli orti urbani con le campagne sulle filiere perché il ragionamento
è sempre lo stesso lo stiamo condividendo ancora con la scuola diffusa della Terra Emilio Sereni un altro progetto che ci vede insieme a lavorare proprio per cercare di trasmettere questa idea di agricoltura
Favorevole alla creazione di impresa agricola
Impresa agricola che quindi dia lavoro
Faccio inclusione sociale a trecentosessanta gradi lavori sui territori che è quello che stanno facendo appunto a Lampedusa è quello che si va a Roma quello che fanno i comitati di ancora schiere quello che facciamo tutti quanti lavorando sulla terra in tutti i sensi
E e quindi a un'idea di agricoltura inclusiva che ripeto si traduce come quel far fondamentalmente e e penso che sia attraverso questa idea di agricoltura che effettivamente possiamo cambiare la sostanza delle cose in agricoltura passa fortemente il tema della migrazione
Perché molto spesso le risorse umane che cercano prospettive differenti vengono da background solitamente agricoli quindi almeno nella nostra esperienza non non abbiamo potuto che imparare molto spesso come si lavora
E che e purtroppo il contraltare di questo è quello che poi conosciamo purtroppo molto bene e sono tutti fenomeni appunto di caporalato che si trovano al Sud che oggi vengono utilizzati quasi come la giustificazione del non fare entrare queste persone nel nostro Paese in modo assolutamente triste secondo me e poi c'abbiamo tutti quanti davanti agli occhi il caso di piace tutti casi scoppia intimamente che fanno inorridire perché quello che si nota punte che si smette di vedere persone background storie e si chiedono delle categorie delle categorie che possono essere più o meno minacciose eccetera eccetera Bene
Il attraverso uno stile di lavoro di condivisione delle risorse e di agricoltura stiamo cercando di rispondere un po'tutte queste problematiche perché ripeto è un linguaggio buono per pensare Buono per pensare altro che non è solo lo stare sul trattore Ol Hall affrontare quello che quei quei pacchi normativi che vanno con cui purtroppo si combatte tutti i giorni dico sempre colma l'agricoltore
Il trenta per cento della sua vita sta sul trattore rimanente settanta stava in ufficio accetterebbe
De compilare carte anche quello è un gioco particolare perché come sottolinearvi giustamente si cerca di stare nelle regole
Per cambiarle
E e quindi è sempre un gioco a stare dentro a stare fuori e quindi normalizzare quelli che sono di diritti come l'accesso alle terre per questa avevamo chiesto dei bandi per l'accesso alla terra non avevamo chiesto affidamenti diretti ma bandi che con dei parametri specifici agevolassero disoccupati agevolasse un equilibrio di genere all'interno delle cooperative agevolassero la mutualità quindi si parla di regole che vanno cambiate ci si confronta sempre con queste e si sta con un piede dentro e con un piede fuori
In questo modo chiaramente si punta più in alto dello stare totalmente fuori le regole Odolo stare totalmente dentro le regole
Proprio questo gioco forza quello che è il motore di un beh di un reale cambiamento reale cambiamento che può essere condiviso con con più persone quindi voi siete arrivati a dieci anni di di fatiche
Poi c'è
Con con ottimi risultati
Noi abbiamo appunto incrociato cinque sei anni fa abbiamo condiviso un percorso siamo stati sulla stessa macchina radicali
E lo condividiamo ancora per cui se quello che è successo fino adesso c'ha portato ad oggi
Basta riprodurlo e non si può che continuare a crescere a fare anche
Anche anche meglio se possibile e tutte le premesse ci sono vecchi affetti non stiamo e mi sento di parlare al plurale non stiamo tralasciando niente
Stiamo cercando di parlare di tutto quello che ci tocca chiaramente con quello che facciamo con i nostri linguaggi ma credo che in un contesto buio come quello che stiamo vivendo l'unica cosa che si possa fare oltre che parlare tra noi
E proprio fare anche senza parlare fare
E facciamo e questa tanto perché molto spesso ci si dimentica di fare l'attivismo si scorda di fare e simile a parlare
Facendo invece si dimostra che quello che stiamo che quello che vorremmo dire è reale e porta benefici a tutti anche a chi la pensa diversamente ma se poi vede qualcosa che all'efficacia
Anche se non cambia idea continua a pensarla allo stesso modo dire quell'alternativa e questo è è tantissimo
Tra l'altro
Il discorso del fare c'è anche parlo velocissimamente di uno dei progetti che continueremo a portare avanti sicuramente almeno per altri tre anni con un con Giacomo che è quello della scuola Emilio Sereni
Di cui oggi ci sono anche qui referenti che sono Giorgio Bocca e Daniel Monetti che oltre a essere referente del progetto oggi uno qui dal furgone l'altra si sta Smart Sandro il i vari compiti vari volontari in maniera in maniera incredibile questa scuola proprio all'intento di mettere in condizioni le persone
Di fare in maniera reale non abbiamo fatto solo una scuola teorica in cui di udire persone dentro un'aula ma queste persone fanno prima una formazione poi fanno una formazione in campo dentro tre aziende agricole tra cui una la cooperativa coraggio una l'azienda il felice Done una la da barca Genova
E poi alcune di loro chi vuole alla possibilità anche di portare avanti un tirocinio retribuito all'interno delle associazioni quindi rinvia all'interno dell'azienda scusate quindi l'idea che queste persone uscite da questo percorso
Abbiamo veramente voi possano diventare moltiplicatori infatti quando parliamo all'inizio degli studenti della scuola glielo diciamo sempre che la responsabilità è tutta loro perché usciti dalla sono loro che devono poi mettere in piedi la moltiplicazione
E in termini secondo me anche una delle volontarie c'è dietro adesso senza fare i complottisti perché non non ci compete però una delle volontà che c'è dietro questa continua difficoltà nel realizzare attività sociali come di quello stiamo parlando che stesso decliniamo all'interno dell'ambiente perché appunto parliamo del parco di via Giovanni voli parliamo
Nella cooperativa coraggio corneale Lampedusa e qua l'ambiente c'entra proprio in maniera in maniera radicale
E proprio la volontà di non fare incontrare le persone di non fargli scoprire
Io penso in questo caso propria Tre Fontane di voglio ripassare la parola
Come gli orti urbani
Tra l'altro quale mi aprire una parentesi sul regolamento degli orti urbani Miss esprimono abbiamo sono aperta una parentesi a Roma esiste un regolamento degli orti urbani ma non viene applicato
Da anni ce ne viene promesso uno nuovo più bello o più splendente
E comunque le persone continuano la maggior parte a lavorare totalmente in questa sei mille candidati che poi legalità nell'illegalità vogliamo prima altro dibattito probabilmente
E invece non è negli orti bagni abbiamo visto come è facile avvicinare le persone anche persone che inizialmente non hanno interessi in comune e farle attivare giusto si sia assolutamente
Diciamo la prima cosa è è proprio questa
Perché anche nel percorso orti urbani c'è Regolamento orti urbani per trentotto applicati diciamo approvato dalla giunta mai applicato
Diciamo già all'epoca nove amo questo problema perché il Regolamento l'avevamo costruito insieme ma avevano messo degli steccati che per noi erano quasi diciamo Udine dirimenti perché nel Regolamento pre esempio non c'era l'assicurazione dato dal se nell'acqua e questo sono turbano e credo che sia la sua condanna
Al al deserto e la seconda cosa lascito
Non c'era questo problema del dell'assicurazione noi come nostri padre Fontana abbiamo in assegnazione temporanea per quattro anni forse altri quattro anni poi vediamo se vi comportate bene
Se diciamo quindi dobbiamo mantenere ma questa è anche il nostro spirito lo facciamo volentieri però manteniamo due ettari e mezzo di territorio al centro città e nessuno c'ha detto mai mimando qualcuno voleva una mano non solo e l'illegalità sta anche nel fatto fra virgolette che noi abbiamo un orto didattico come aspirazione massima appunto dall'educazione non solo all'ambiente inteso ma proprio cioè diciamo c'è il bambino che viene dicevo
Viso sempre i polli a quattro gambe pesce ce ne hanno due cioè perché poi anche se misuriamo anche questo tipo di di situazioni noi la strana abbiamo portato mille duecento bambini delle comprensorio della Spizzichino nelle nostre scuole Montagnola in visita agli orti urbani se qualcuno si faceva male
Alberto modesti che io indegnamente sostituisco
Anti finiva in galera fra virgolette quindi c'è anche questo aspetto
Tra l'altro non inciampare se non finisco in galera si appunta oltretutto state attenti a quello che fate
L'altra cosa mora sta facendo lunga scusate però il un'altra cosa e Regolamento diciamo la dizione all'interno degli orti non bisogna usare farmaci di di sintesi però è ammessa una cura
Come agricoltura biologica non ci basta un orto urbano in qualcosa di diverso quindi anche diciamo per questo diciamo parlavi di futuro giustamente il futuro è proprio quello di cercare di far di capire
Alle persone che vorrebbero occuparsi degli orti urbani ma in generale dell'ambiente e qui a Roma abbiamo degli esempi splendidi di incapacità incuranza
Che
Diciamo non posso dare verderame su appezzamenti da venti metri quadri costantemente perché è chiaro che diciamo quindi per esempio gli orti urbani
Tre Fontane verderame vietato anche se ha ammesso l'agricoltura per ecco è questo tipo di temi che diciamo cerchiamo di affrontare e diciamo riguarda la socialità è chiaro che diciamo il nostro io la vivo un po'come una frontiera attualmente perché abbiamo costantemente diciamo delle spinte in avanti
Che vengono proprio dalla dal fatto che le persone le metti insieme gli eminentemente sa come la penso nuova loro passato accederci alle metti insieme
Gli fai condividere un'esperienza come quella del North urbano e mostrano sempre il meglio di sé e lo dico con molta diciamo anche con molta contentezza però Pietro purtroppo siamo anche bombardati costantemente da una diciamo campagna a una società che ti vuole senza riportare al singolo dentro casa eccetera eccetera
Per queste diciamo è difficile parlare di futuro perché sa in frontiera e contrasti attualmente questo tipo di spinte però continuiamo a sognare e quindi continuiamo continueremo e continuiamo ad avere un
Un tipo di rapporto fra virgolette dentro il quartiere fra Dinoi
Che assumo mente diciamo ispirata all'egualitarismo ispirato la discussione ispirata al fatto che per esempio poi una felpa faccio finita io sono un chiacchierone scusate
Però diciamo abbiamo ci siamo divisi in gruppi intervento in gruppi di lavoro fra virgolette mo'adesso diciamo siamo poco portando avanti un gruppo di lavoro sui segni antichi mediante la riscoperta del tutto quello che lega e quindi cerchiamo anche di fare un discorso contro Francesco e te la Monsanto c'è ma insomma e questo tipo di atteggiamento è che sarebbe impensabile a Montagnola nel due mila diciotto Pepe
Eccetera eccetera quindi
Lei esce una vera critica sostanziale quello che è il sistema fra virgolette compaiono viola che pur arrivare cielo l'orto urbano koinè esistono veramente molti altri strumenti però non è quello l'abbiamo sperimentato organizza monta Lignola un con impegno sui seni Antilia vedi quante persone che vengono penso poche
Crea un orto rubano crea un percorso crea perché North urbano non è solo sostituirsi a a una cura del verde che dovrebbe fare qualcun altro ma crea proprio un mondo una socialità e e quindi poi le persone le trasporti
In un in un'immaginaria diverso è più semplice e più semplice poter far ma anche imparare che qualcosa che magari di non sapere non è che devono avere tutti l'immaginario locali vide in partenza questo è sicuro e questo non rituale detto frontiera
Chi noi l'abbiamo abbiamo pensato di sviluppare questo progetto la frontiera diciamo per antonomasia che Lampedusa tanti ci hanno chiesto ma perché è andato a fare un progetto a Lampedusa proprio perché a Lampedusa
Abbiamo imparato negli anni che c'era la necessità di occuparsi della comunità dei lampedusani al di là della questione migranti acquisiamo assolutamente vicini ma c'era una comunità che accoglieva che nessuno a cui nessuno pensava e ne abbiamo provato nel nostro piccolo per carità
A fare questa cosa penso il risultato migliore poiché adesso Lodi ad Assisi Asia anche quello del centro diurno e te lo chiedo proprio come come spunto anche per il futuro di quei progetti a Lampedusa raccontaci un po'
Sì appunto fa parte quel discorso dell'inclusività nel senso che l'orto urbano come giustamente dicevi pare che tra parentesi ho capito perché sono così emozionata perché la prima volta che il mio presidente mi introduce modera sul palco va capito
Comunque tornando a noi questo la paghiamo
E no esatto è proprio in questa mentalità inclusiva in cui la relazione diventa fondamentale per quella presa di coscienza e per riattivare non solo nell'orto urbano nell'ambiente ma proprio a riattivare quel senso di partecipazione
E dire voglia di diciamo sviluppare quel punto quello quello sguardo critico quella voglia di dire la propria
In cui non è detto che sia solo sull'ambientalismo come non è detto che sia esclusivamente rispetto a loro turbano ma proprio per stimolare quella voglia di protagonismo e di attivismo
All'interno di ciascuno di noi come responsabili della costruzione dell'aria della realtà e della e della civiltà in cui ci troviamo i soprattutto e lo ripeto della cultura
Quindi siamo tutti corresponsabile quando in mezzo a un orto un orto urbano bene
In mezzo a un incontro sui semi antiche uno scambio di semi ottimo sono altre le occasioni ma quello che credo dobbiamo tenere come il focus principale a quello che dicevo prima costruire una mentalità sempre di più inclusiva interdisciplinare dove non esistono settorizzazione i né di persone mica mica Attalo di tra persone vuol ma semplicemente la voglia di mettersi in gioco insieme
Confrontarsi aprire cambiare idea a guardare quella stessa cosa guardato da sempre con quello sguardo riguardava l'accordo con un altro punto di vista avere la voglia di dire la propria
Io credo che abbiamo sempre di più necessità
Di dire la nostra sempre di metterci quel quid in più che si chiama creatività si chiama idea che è quello che il nostro contesto contemporaneo
Ha bisogno e se attraverso l'ambientalismo ancora meglio ma diamoci dentro perché sono credo responsabilità che son davvero trasversali a qualunque cosa senza mai tirarci indietro come ci dimostra il sindaco di Riace come ci dimostra Hunt altissimi altri
Altre persone me compresa mi vado fieristica che grazie grazie a terra e ha l'occasione di lavorare un'associazione ambientalista di questo genere mi dà la possibilità di essere tutti i giorni politicamente attiva
E di essere costantemente con le mani nella terra nella testa Amici Vietti
E nelle mani attiva nel poter dire conformare quella che può essere una mia immaginario di comunità di città e visto e di società
Ideali rinunciando a tanto perché era non è facile anche lavorare nell'ambiente del sociale devi rinunciare a tanto i soldi non sono tanti
Ma la buonanotte da questo però bisogna dirci ora eh no va be però c'è ancora voglia di rinunciare perché le cose più poi importanti che annientano bisogno anche di tante rinunce ma credo che ne valga la pena sempre di più metterci le mani in a terra
Il futuro mi stavi dicendo per me il futuro in generale Stanley Semini che intanto portiamo avanti ma soprattutto sta in Rocco stai Maya in tutti i nuovi soci di terra che sono i figli appunto di chi dieci anni fa fondato quest'associazione per me il futuro di tutti i nostri i nostri Progetti di chiunque qui in questa sala sono proprio loro in particolare Diego per Lampedusa per me Diego che al figlio di Maria le Twizy che la tecnico d'area riabilitazione psichiatrica del centro diurno
è un bambino che ha visto cresce quand'era ancora nella pancino ha visto ha sentito le nostre idee sul Progetto di Lampedusa e ora pianta patate insieme a noi per me questi sono realmente i semi del nostro futuro e quello su cui giustamente come ricordava orto delle Tre Fontane puntare per e consolidare quella che alla nostra adesso a volte scoccata idea di futuro credo che siamo proprio loro quindi Grazia Rocco Maya Diego a tutti i bambini e le bambine dell'universo e anche alle stelle grazie
Grazie significa tra l'altro non so se avete letto tra le righe che ha fatto partire praticamente non vertenza ringraziamo
Anche teca di uscita per concludere divieto prima ce l'hai accennato però proprio per quello che dicevamo Vernon
Essere costretti a fermarci
Dicci quali sono i prossimi passi del del del Regolamento è assolutamente tutti noi uniamoci per per supportarla noi già siamo tra le cento sessantotto associazioni lo sostengono ma le associazioni per carità sono Dante ma poi sono le persone che ci portiamo dietro che contano e quindi
Raccontaci appunto quelli che saranno i prossimi passi
Il tanto preoccupasse che nessuno ci costringerà ormai fermarci queste garantire modo o nell'altro a Roma qualcosa otterremo
Da una battaglia oggi che sembrava ipoteticamente persa tanto abbiamo costretto il Comune di Roma a investire undici mila euro in assicurazione per i volontari nessuno lo sa perché il Comune di Roma non ha detto a nessuno ma il Comune di Roma attivato un assicurazioni per i cittadini attivi
Ha cambiato la burocrazia il modulo con cui siamo andati il ricorso al TAR nonostante noi non abbiamo ancora avuto il risultato del TAR per cui queste come dire sempre non sembrano nessuno le ha raccontate sono due vittorie della cittadinanza attiva di questa città
I prossimi passi non non esiste un altro passo se non quella dell'approvazione di un regolamento per i beni comuni per questa città ne vedo altro per cui il futuro erba tagliati continuerà lottare tutti i giorni e da qui alla sua approvazione
Il dodici ottobre la prossima settimana prima Assemblea Alcor Team Ghana Garbatella
Lei centosessantotto realtà e tutti quelli che vorranno partecipare si incontreranno in un'assemblea decideranno
Qualcosa ora io non posso Schygulla perché tre del giorno uscirà nei prossimi giorni però quello è una sarà un appuntamento fondamentale perché da qui a x tempo quel regolamento deve esistere
Assolutamente
Con l'accordo che difficilmente si fermeranno io sono son più moderata perché diciassette scaramanzia le dico la verità no meglio perché se scaraventata in Samp no ma la mia scaramanzia principalmente su quel problema magari ve lo racconto mondo uscendo da qua
Quando guardo Giacomo mi fa un po'paura gli atelier che Progetti c'abbiamo il futuro perché se avesse lavorerà tanta
Sì qualche però per di più mettersi al lavoro subito adesso
No per noi sul futuro
Quello che abbiamo visto in questi anni partendo da Borghetto San Carlo Campanini una lente d'ingrandimento non non c'era nulla c'erano trincee lasciata per però vi alberi non potati un posto assolutamente inaccessibile
Ora su quel posto cioè grano duro Sorgo ortaggi patate c'è miele
Ci sono cento alberi da frutta di sei specie per quarantotto varietà di alberi antichi ci sono cento ulivi di severità differenti si fa formazione una piazza verde fruibile se non la ritmica attiva
E tutto questo in tre anni
E stiamo parlando di ventidue ettari
Quindi sul futuro non posso che vedere l'allargare le coltivazioni non di Borghetto San Carlo ma sulle opere pubbliche delle repubbliche tutte
Perché torno al concetto secondo me esca attraverso questo che si dal lavoro e attrarre tornando al lavoro che ai tanto caro
Attraverso questo che si dà lavoro attraverso questo attraverso il lavoro che si dal reale dignità
E attraverso questo che Ciman ci diamo un po'tutti
Attraverso questo che i territori tornano a vivere perché un terreno agricolo che si guarda e non è coltivato un terreno agricolo che
Aspetta un destino che non è il suo proprio che quindi può essere un destino di cemento può essere un destino di abbandono in ogni caso non è i posti sono nel momento in cui vengono utilizzati specie quelli antropizzati
E abbiamo in Italia ripeto decine di migliaia di terreni pubblici
La vendita compare non compare sul futuro io vedo la possibilità di poter utilizzare questi terreni pubblici poter rimettere a disposizione per poter diciamo la re una spinta al Paese reale non non teoriche grazie Giacomo
Io vi ringrazio tutti e quattro
Insomma ci vediamo ci vediamo nei prossimi cento anni non dieci non ci accontentiamo
Valido