KUM! Festival 2019 "L'origine della vita" - Intervista a Massimo Recalcati sulla conferenza "Il rifiuto della vita"

E in conclusione di questa terza edizione di confessi Val che si è tenuta ad Ancona dal diciotto al venti ottobre
Massimo Recalcati ha tenuto una conferenza sul rifiuto della vita forse anche un prologo la prossima edizione che sarà dedicata alla fine della vita
Ha parlato di contesti dal come esempio di vita generativa che unisce cioè il fenomeno biologico con il desiderio poi ha introdotto anche il tema della melanconia c'è una melanconia è una classica potremmo dire con le lenti ricatto da Freud e cambiano i tempi Dalla Riva un'altra nuova malinconia le caratteristiche di queste due
Insomma quanto tempo no nel senso che no è difficile sintetizzare in poche parole quello che ho provato ad articolare adesso con un tempo molto più ampio ma insomma giura melanconia Frediano una melanconia fondata sul senso di colpa su un'amplificazione sadica della legge
Rispetto alla quale il soggetto si sente sempre colpevole
Noi siamo invece di fronte a una nuova melanconia che non ha questi connotati morali non c'è una esasperazione ad sadica della legge quanto piuttosto la tendenza della vita soprattutto dei giovani nelle nuove generazioni della vita a chiudersi
Avrei a a chiudersi rispetto alla vita a chiudersi nei confronti della vita
E quindi abbiamo quello che noi chiamiamo in primo piano una pulsione securitaria perché nessun tempo come il nostro anche dal punto di vista della politica cioè della vita della città
Ha fatto del tema della sicurezza del confine dell'argine un tema di assoluto e prioritario rilievo rispetto a qualunque altro
Quindi i giovani che si chiudono nei confronti della vita riflettono quello che sta accadendo più in generale a livello della vita della città cioè visto il muro sta diventando
Il nuovo simbolo della neo melanconia
Non è più diciamo la comminazione delirante sul senso di colpa ma è la trasformazione patologica de il confine
Che per sua natura è poroso e permeabile consente il transito scambio del confine muro
Il fatto che il confine diventi muro e che la tentazione del muro c'è di bar recare la vita individuale e collettiva indifesa dalla vita ecco questo mi pare una tendenza del nostro tempo
Una tendenza che io chiamo neo melanconica
Le dice con questo si uccide il desiderio di vivere meglio la vita di la vita viva è un effetto della presenza del desiderio la vita per essere viva non non può essere solo un dato biologico
Perché la depressione ci insegna che la vita può essere biologicamente di fama vita spenta vita morta
Quello che accende l'ha vinta che mette in movimento la vita mette in moto la vita è il desiderio diciamo che nel nostro tempo c'è
L'eclissi del desiderio lo spegnimento del desiderio e allora la vita diventa un peso un peso da trascinare o a volte anche come accade
La vita si protegge dalla vita i giovani che si ritirano da scuola che hanno sì non lavorano sui ritti non lavorano non perché sono disoccupati non lavorano perché tendono a escludersi dal discorso sociale gli hikikomori
Ma anche la prenda la diffusione sempre più drammatica di suicidi o di comportamenti ad alto rischio nel giovani generazioni sono indice di questa introversione della libido cioè della vita che ha paura della fitta
E che dunque della vita che distrugge la vita
Grazie grazie a Massimo Recalcati affermò