Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato ventitré gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta questa è stata la settimana dell'inaugurazione di Giuba e della fine dei quattro anni di presidenza
Di Donald Trump particolarmente caotici commentati lo abbiamo l'abbiamo visto che il Duomo proposto diversi editoriali nonché
Analisi è stata anche la settimana della voto in Parlamento per la fiducia al governo di Giuseppe Conte che è passato anche al Senato ma di fatto per il momento si trova con un governo di minoranza parlamentare
Noi oggi però non non ci occuperemo di questi due temi parleremo innanzitutto di vaccini c'è una brutta notizia per per l'unione europea
Non riguarda Faiza perché in qualche modo ha fatto i titoli negli ultimi giorni riguarda Astra Zenica
L'Unione europea colpita dal rinvio delle consegne del vaccino Oxford Astra Zeneca il titolo che trovate sul farla sciolta Insiel Gruppo
Farmaceutico dice che i volumi iniziali saranno più bassi di quanto originariamente anticipato la notizia
è fresca
Questa rivelazione emersa in un incontro con gli Stati membri e la Commissione europea ieri
Pomeriggio e
Il numero di dosi in meno che verrà consegnato
All'inizio e significativo hanno detto fonti alla fanno affronta in zattera
A proposito di vaccini noi riproporremo un articolo dall'Economist
La rubrica scialle Magna
Secondo il quale l'Unione Europea dovrebbe smettere di non guardare di ignorare la corsa sui vaccini e cercare di
Vincerla
La riflessione interessante perché non riguarda solo i vaccini rimane riguarda il fatto che
All'Unione europea ma anche a spirito competitivo a livello globale poi con l'economista avremo anche di Russia del ritorno dell'arresto di Alexei
Navalny tra l'altro secondo Bloomberg il Cremlino vorrebbe imporre tredici anni di carcere all'oppositore
Russo scrive l'Economist il mondo non può accettare l'incarcerazione di Navalny
Infine parleremmo di Cina e Uiguri dopo che l'amministrazione Trump praticamente nelle ultime ore del suo mandato ha definito come genocidio quanto incorso nello sì già anche leggeremo l'editoriale dal Paris di ieri dal titolo
Difendere gli Uiguri e se avremo tempo parleremo anche di Brecht Seat perché dal dal primo di gennaio si sono registrate molte difficoltà su nulla commercio tra Regno Unito l'Unione
Europea
Dazzi per prodotti che nel Regno Unito re i esporta verso l'Unione
Il pesce scozzese bloccato che non può arrivare sui mercati europei il Time si rivedono editoriale abbastanza efficace dicendo attenzione perché non tutte le difficoltà
Che che devono fronteggiare l'impresa possono essere attribuite a Problemi di breve Periodo il governo Johnson deve lavorare con Brussel per allentare le frizioni al Commercio che appare un po'paradossale dato che l'accordo Breguet Seat è stato o meglio del post Breguet Seat è stato raggiunto praticamente un mese fa come no però dalla questione Baccini e dalla corsa e vaccini che secondo l'Economist Unione europea non deve più ignorare deve cercare di vincere
Andiamo a leggere il settimanale britannico finora l'Unione Europea un club di piccoli paesi ricchi ha vaccinato l'uno virgola quattro per cento della suo popolazione Israele un altro Paese
Piccolo e ricco vaccinato un terzo dalla su popolazione perfino Regno Unito il cui sistema sanitario fa ridere rispetto a quello del continente ha vaccinato il sette per cento con circa il cinque per cento dalla popolazione vaccinata l'America che viene vista dall'unione europea come l'antitesi in termini di attenzione nei confronti delle persone
Ha fatto meglio di chiunque altro nel blocco la Coop la corsa ai vaccini e la lenta partenza dell'Europa ha lasciato molti leader europei scontenti
Ma sottolinea l'economista vengono presentate molte scusa
Uno degli argomenti più ingegnosi che il programma di vaccinazione dell'Unione europea non è in alcun modo più lento rispetto ad altri Paesi ricchi occidentali ma semplicemente partito più tardi altri suggeriscono che di le autorità dei responsabili dei medicinali in Israele e Stati Uniti Regno Unito non si sono soffermate troppo verificare gli standard di sicurezza ma l'argomento più pernicioso è che la campagna di vaccinazione non una competizione non è una corsa
L'economista ricorda che
La competizione è visto come qualcosa di imbarazzante nell'Unione Europea Unione europea che era stata creata per fermare le corse distruttive tra Paesi mettendo in comune carbone acciaio dell'Europa occidentale per rendere le guerre cioè la peggior forma di competizione
Impossibili regole rigorose per esempio impediscono i governi di finanziare campioni nazionali in fallimento la logica dell'Unione Europea e creare una base per fare in modo che gli Stati non si indebolisca la vicenda
è in questo spirito che l'Unione ha costruito la sua strategia di vaccinazione invece di permettere ai singoli Paesi di fare gara tra loro i vaccini sull'acquistati
Collettivamente dalla Commissione Pari partiti equamente in base alla popolazione altrimenti rischio sarebbe di vedere degli adolescenti bavaresi ballare nelle discoteche mentre le norme bulgare sì ritrovano in sacchi per cadaveri i Paesi ricchi dell'uno avrebbero affrontato la vaccinazione da soli uscendone vincitori sugli Stati membri più poveri dell'Unione a volte la competizione può essere una brutta cosa
Ma la mancanza di competizione fa anche male all'Unione Europea la lentezza
Per le regole europee viene descritta come una virtù invece che come un vizio una delle ragioni per cui vaccini sono stati approvati
Lentamente nell'Unione europea e lo scetticismo tra la popolazione nei confronti dei vaccini ora però diversi leader dell'Unione europea come il cancelliere austriaco Sebaste nel corso del stanno mettendo pressione sul la l'autorità europea dei medicinali Lema
Per sbrigarsi
E questo lascia l'Unione europea nel peggiore dei due mondi cioè con un processo
Va approfondito ben fatto ma lento che ritarda l'arrivo dei vaccini ma al contempo minato dalle interferenze politiche il roba e poi sembrano molto rilassati di fronte alla prospettiva che Paesi fuori dall'Unione
Mi stiano battendo nella gara alla vaccinazione Israele dicono è un caso speciale ma in realtà se si guarda le statistiche Israele è un archetipo di uno Stato membro dell'Unione europea
Con nove milioni di abitanti la su popolazione nella mediana di un paese dell'Unione così come in termini di reddito pro-capite eppure molti responsabili europei ritengono che la campagna di Israele non possa essere replicata il problema è che non è così forse Israele meglio messo dell'Austria per combattere una guerra ma non c'è ragione perché non possono essere battuto sulla
Sanità come spiega un diplomatico europeo nell'Unione c'è la tendenza a paragonare appare con anzi sempre i peggiori
Nelle capitali non ci si vergogna di perdere contro Israele perché tanto si può sempre dire Xie battuto il Belgio o la Bulgaria
Però ci sono implicazioni impianti sottolinea l'Economist per un blocco che ha pretese globali questa attitudine deprimente gli altri Paesi stanno quanto importante fare bene sul Covi diciannove
In un mondo che è competitivo Israele circondato da Paesi che vogliono distruggerlo Taiwan Giappone Corea del Sud hanno relazioni complicate con i loro potenti vicini
Per contro i governi dell'Unione Europea subappaltava ad altri il loro preoccupazioni esistenziali e compito dell'Unione europea non degli stati membri trovare soluzioni collettive a come il continente deve raffrontarsi con la Cina
Le critiche sui vaccini possono essere scaricate su Bruxelles così come le colpe per le falle nell'approccio Pechino vengono date all'Unione Europea
La riluttanza competere poi sottolinea l'economista va be'inoltre la risposta al Covi diciannove
Settori che sono ancora competitivi dentro l'Unione europea come la tassazione delle imprese vengono spinti verso la standardizzazione l'armonizzazione
Irlanda tra impresa e con la sua aliquota al dodici e mezzo per cento la metà di quella di Germania Francia ma la commissione sta cercando in ogni modo di cancellare questa concorrenza fiscale
Per contro si stanno moltiplicando gli appelli ai campioni europei basati su una logica discutibile e cioè che se le imprese subiscono meno la concorrenza in patria possono essere più forti all'estero
In realtà il contrario le imprese cinesi americane crescono grazie mercati interni competitivi prima di diventare di successo globale
Nell'Unione Europea il mercato interno dei servizi cioè i tre quarti dell'economia praticamente non esiste semmai i governi europei si fanno concorrenza per ridurre la concorrenza e allora quali sono le conclusioni dell'Economist se l'Unione Europea vuole
Ritrovare il suo spirito competitivo allora la corsa per la vaccinazione e il posto perfetto da dove ripartire la Commissione europea ha fissato l'obiettivo del settanta per cento di adulti vaccinati entro l'estate c'è tempo per recuperare e non bisogna dimenticare che la posta in gioco ben più alta della sanità
Se un gruppo di Paesi che include alcune delle società più di successo al mondo non è in grado di vaccinare i suoi cittadini rapidamente
Da allora le pretese dell'Unione Europea di voler essere una superpotenza appariranno ridicole così tra l'altro la rubrica Charlemagne dell'Economist da cui vip vogliamo proporre anche un editoriale a proposito della Russia
Il titolo è questo intrigo di Palazzo e riguarda ovviamente
Alexei Navalny il mondo non può accettare l'incarcerazione di Navalny scrive l'economista in una democrazia
La battaglia per il potere comporta elezioni scaramucce mediatiche e a volte pugnalate metaforiche alle spalle
In Russia invece letteralmente questione di vita o di morte
Opporsi al presidente Vladimir Putin richiede non solo carisma e visione ma anche resistenza fisica e coraggio xe Navalny possiede queste qualità in abbondanza
Il Cremlino cercato più volte di neutralizzarlo i pubblici ministeri russi hanno sollevato contro di lui una serie di accuse
Penali inventate i propagandisti di Stato amplificato queste accuse
Aggiungendo calunnie immaginarie l'anno scorso i servizi di sicurezza russi hanno cercato di ucciderlo con un agente nervino senza dirci riuscirci
Putin senza dubbio sperava che dopo tutto questo Navalny si sarebbe spaventato restando in esilio per sempre
E invece il diciassette gennaio cinque mesi dopo essere caduto in coma ed essere stato evacuato in Germania in barella Navalny è salito a bordo di una compagnia aerea low cost chiamata Pobeda vittoria
Ed è tornato a Mosca è stato fermato il confine portato in una stazione di polizia processato lì con appena un minuto di preavviso per i suoi avvocati
L'accusa era che aveva violato la libertà condizionale mentre era in un ospedale tedesco non era stato in grado di andare a firmare un registro in una stazione di polizia fucsia
Naturalmente Navalny è stato riconosciuto colpevole e condannato a trenta giorni di carcere attende un secondo processo previsto il due febbraio che potrebbe portare a una reclusione di tre anni e mezzo e forse molto di più
Eppure Navalny continua a tormentare il suo aguzzino il diciannove gennaio pubblicato un film di due ore sul palazzo segreto del miliardario Putin sul Mar Nero ambientato in una tenuta trentanove volte più grande di Monaco con una pista sotterranea di occhi
Un casinò una sala narghilè e una pista da ballo questo palazzo è stato acquistato con la più grande tangente della storia affermato il team Navalny
Il Cremlino nega ma rimane il fatto che in meno di un giorno il video è stato visto da venti milioni di persone
La condanna di Navalny ha fatto precipitare la Russia verso un nuovo livello di illegalità spiega ancora l'economista nella stanza in cui è stato processato c'era perfino una foto del capo della polizia segreta di Stalin la violenza scatenata dal Cremlino contro i suoi oppositori
è una minaccia non solo per la Val di ma anche per i cittadini russi ordinari una Cletto creazioni è un regime rei repressivo non possono invertire la rotta e hanno bisogno di altro foraggio per mantenersi al potere quello che succede dopo dipende in gran parte da come rispondono la popolazione e l'élite una protesta indetta da Navarm il ventitré gennaio in vista del suo nuovo processo sarà un teste critico scrive l'economista la repressione interna raramente non è accompagnata anche da gran aggressioni all'estero e puntino dimostrato ampiamente l'arresto di Ranica è stato trattato come un ospite personale di Angela Merkel mentre ero in Germania è uno schiaffo alla cancelliera tedesca all'Occidente rappresenta anche una sfida per la futura Amministrazione
Di Giuba intenti a differenza del suo predecessore vede la Russia di Putin come una delle maggiori minacce alla sicurezza americana
Il nuovo consigliere alla sicurezza nazionale di Baj del jazz Sullivan
Ha usato il tono giusto formulando una chiara richiesta di rilasciare Navalny poche ore dopo l'arresto ma le parole non bastano
Weiden dovrebbe guidare una coalizione per rispondere alla corruzione della Russia e i suoi sostenitori occidentali
Dovrebbe imporre sanzioni personali non solo gli amici di Putin e responsabili dell'avvelenamento e dell'incarcerazione di navali ma anche a un numero molto più ampio di funzionari politici corrotti che negli ultimi due decenni di governo Putin hanno riciclato speso le loro ricchezze illecite
In Occidente Navalny sta rischiando la sua libertà e la sua vita per resistere un regime brutale e disonesto
Putin può comandare un esercito i servizi di sicurezza un arsenale nucleare ma a ancora ha paura della verità il coraggio di Navalny ha catturato l'immaginazione del mondo l'ha messo il Cremlino sulla difensiva
Merita sostegno quello che ne sarà di cui è importante non solo per la Russia grande paese di talenti catturato da dei rapaci ma per tutto il mondo così tra l'altro l'economista che in copertina ovviamente a invece ciò baite
Di rimandiamo a vari articoli di approfondimento nonché il principale editoriale di questa settimana noi per chiudere invece vogliamo parlare di Cina liguri
Con El Pais che ieri commentava in un editoriale la decisione dell'amministrazione Trump nelle sue ultime ore di definire genocidio quello che è in atto nello Xinjiang per mano
Di Pechino difendere gli Uiguri il titolo la dichiarazione con la quale gli Stati Uniti hanno descritto la repressione della minoranza musulmana uigura per mano del governo cinese come genocidio
Raddoppia l'attenzione globale su questa situazione inaccettabile scrive El Pais
Sì al momento in cui questa decisione è stata presa dall'amministrazione entrando con un certo cinismo nelle ultime ore sia l'adattamento del concetto di genocidio in questo caso rispetto alla classificazione prevista dal diritto internazionale possono essere discutibili ma ciò che nega bile che le prove che sono riuscita varcare impervi confini informativi della Cina
Rivelano violazioni dei diritti umani a su scala enorme commesse dal regime di Pechino contro io i muri tra cui campi segreti di rieducazione lavoro forzato migliaia di persone condannate a morte sterilizzazioni forzate
Con un atteggiamento assolutamente chiuso la Cina non solo nega le accuse ma anche l'esistenza di qualsiasi problema serio con questo gruppo etnico religioso e culturale più vicino ad altri popoli dell'Asia centrale che la cultura tradizionale cinese
Giovedì Pechino annunciato sanzioni contro ventotto funzionari americani compreso l'ex segretario di Stato mai Pompeo la nostra è una ritorsione diplomatica che sebbene indiretta contro una decisione della precedente amministrazione
Rappresenta un primo motivo di attrito con il nuovo presidente degli Stati Uniti John Beiderbecke ora deve decidere i passi successivi
Necessario sottolineare che pur essendo agli antipodi di Trump by the ne è stato molto fermo sulla violazione dei diritti umani della minoranza uigura durante la campagna elettorale
Anche by del via un portavoce ha definito genocidio quanto sta accadendo nello Xinjiang il suo nuovo segretario di Stato Anthony Blinken ha approvato questa definizione
In un'audizione per la conferma davanti a una commissione al Senato è ovvio scrive El Pais che per ottenere stabilità mondiale Stati Uniti e Cina devono raggiungere un'intesa almeno sulle grandi questioni
Ma né questo nel calcolo che certe prefazioni possono possano non avere effetto immediato né l'uno né l'altro possono portare a dismettere la difesa dei diritti umani o a relativizzare evinti gravissimi come quanto sta facendo Pechino con la minoranza uigura la difesa degli uri deve essere forte efficace
E l'Europa dovrebbe impegnarsi maggiormente così tra l'altro El Pais con cui ci fermiamo per oggi per questa settimana da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale