Presentazione del rapporto "Donne gravemente sfruttate - Il diritto di essere protagoniste"

Abbastanza puntuali il tema che affrontiamo oggi molto importante e anche per molti versi molto marginale in questa società diciamo che si sente autosufficiente comunque arrivata a a livelli nonostante tutto di di benessere di mancanza però contemporaneamente di consapevolezza sulla propria sul sul proprio eh
Essere no
E questa è il titolo di questa ricerca donne gravemente scortato il diritto di essere protagoniste
Che poi porta all'interno anche un altro slogan fino ci ci racconterà questa ricerca ha il pregio di accendere i fari su una situazione davvero c'è un marginale perché Rispetto probabilmente a quanto si riesce un po'a raccontare come dire si riesce anche ad impegnarsi
Su tutto il tema della tratta delle donne delle donne sfruttate qua invece diciamo si si riesce accogliere o si cerca di cogliere quello spaccato della fragilità del lavoro dell'occupazione che diventa alla lunga un un problema molto serio da chi lo vive in prima persona e e da tutto il nucleo familiare molto spesso dipende insomma da queste donne
Per essere davvero diciamo fino in fondo democratica una società dovrebbe prendersi cura
Di tutte queste fragilità e dovrebbe sapere come dire lottare per
Per combattere questa ingiustizia e per fare in modo che per tutti ci siam medesime opportunità
è
Il fatto che non se ne parli e che non siamo in grado di affrontare bene questo tema è probabilmente la prima volta che si affronti in maniera strutturale
Significa che il la nostra non è proprio una società diciamo questa messa bene alla società un po'malata incapace
Diciamo di di vivere pienamente quelli che sono i doveri gli obblighi gli impegni diritti di una società democratica quindi io credo che che il pareggio sia proprio quello di riuscire ad approfondire questi elementi nella speranza che possano diventare anche
Come dire
Un impegno costante da parte del legislatore e da parte delle strutture territoriali e amministrative quindi io lascia nella bara la parola alla senatrice del Lear che ha dato che ha trovato grande impulso a questa a questa ricerca dell'associazione slash numero
H si vede che è la prima volta quanto senatrice Crescenzo questa sala sono molto contenta incalza il mio impulso è stato quello di ospitare la presentazione di questo rapporto di mettere a disposizione appunto
Il senato perché mi sembrava molto giusto
Dare nelle istituzioni conto di questo lavoro veramente importante è un libro importante secondo me e sono in qualche modo felice di iniziare così anche la mia esperienza in questa legislatura con questa prima iniziativa ci sono
Due dieci che vanno ricordati in questo in questa giornata i dieci anni di
Leggi non molto che punto a questa esperienza che ha messo insieme realtà diverse e competenze diverse attorno al tema della tratta in particolare all'inizio
E il fatto che ci avviciniamo al dieci dicembre per cui questa data è stata anche un po'scelta
Perché ci hanno diverse ci avviciniamo all'anniversario della dichiarazione
Dei diritti umani e non possiamo non parlare di diritti umani oggi senza guardare alla realtà che questo rapporto ci rappresenta che è un rapporto tombeur proprio volume appunto
Su un ammette competenze diverse ad illuminare una realtà di cui poco si parla
Marginale e si allarga appunto dalla dalla questione del traffico di persone della prostituzione forzata ad altre forme di sfruttamento alla loro complessità e che unisce davvero la dimensione economica e finanziaria a fattori geopolitici a questioni di genere
E ci sono dei due introduzioni
Il di suor Eugenia Bonetti e di Anna Finocchiaro che appunto mettono in luce anche i cambiamenti avvenuti in questi anni come questi cambiamenti segnino anche nuove forme possibili di oppressioni
Però per farla breve perché appunto il mio dev'essere solo un saluto poi di lasciare un attimo per andare in Commissione attorno ad ascoltare e ci sono due cose importanti mi sembra emergano da questa rapporto uno la messa a fuoco affianco insieme allo sfruttamento sessuale
Dello sfruttamento lavorativo in una dimensione di genere perché spesso le cose si guardano separatamente e lo sfruttamento lavorativo poco indagato con una dimensione di genere
E quindi agricoltura lavoro domestico ma anche settori avanzati come viene sottolineato come industria alimentare lettere o con il cane
Poi però la cosa molto rilevante secondo me il modo in cui viene letto cioè si può parlare di una forma così grave di di sfruttamento di vederne anche le dimensioni strutturali
Senza incorrere nel vittimismo senza inchiodare le donne a un'immagine di debolezza questo rapporto lo fa non riesce a fare
E lo fa grazie appunto a alla lettura delle norme che non ci sono di quelle che ci verrebbero a una lettura sociologica agile al racconto delle storie lo fa perché guarda all'oppressione e quindi non solo in quanto vittime ma in quanto precede guarda la dimensione appunto strutturale e sociale non personale del fenomeno
E perché poi da una lettura della vulnerabilità
E ripresa in in prestito dal femminismo viene detto chiara esplicitamente nel saggio introduttivo in cui la vulnerabilità è qualcosa che attiene a tutti noi l'abbiamo visto anche nell'esperienza del colpiti in questi anni no perché avere un corpo ci rende no qualche vulnerabili e interdipendenti ma nello stesso tempo la vulnerabilità situazionale perché sono le condizioni che ci mettono poi a rischio di sfruttamento oppressione c'è sempre dentro una dimensione non attiene tanto al come dire a una dimensione del soggetto quanto alla alle relazioni che vide
E e questo testo lo Falco in una logica intersezionale che mette insieme i vari elementi personali strutturali che determinano la vulnerabilità delle persone
Quindi guardando interrogando le loro storie i progetti anche di emancipazione che ci stanno per esempio dentro i viaggi
Di immigrazione quindi rapporti con coi loro figli no e quindi anche la la vulnerabilità perché hanno appunto una uno come dire una famiglia qui vogliono comunque mandare dei soldi non rinunciano anche esporsi a situazioni di sfruttamento
E poi lo fa in modo molto accurato sulle norme che Servono su come il nostro articolo seicento ter del Codice penale
In qualche modo può essere utilizzato in senso estensivo quell'idea di sfruttamento macché diversa poi dalla Bertoia tratta insomma non siccome io non nulla ma non ha competenza di merito penso che il punto che invece dobbiamo dire visto che qui ci sono anche altre colleghe
E che questo lavoro ma era merita di essere portato in ambito istituzionale vediamo come perché troppo poco davvero sappiamo indaghiamo questa grave forma di
Distrutta mento e io credo che noi dobbiamo punto avvicinandosi anche il DC ma non solo ogni giorno
Ribadire che tutte le persone hanno pari dignità e che questa è una grandissima ingiustizia che non possiamo non indagare anche a livello parlamentare anche come lavoro parlamentare grazie
Grazie senatrice delinea diciamo la sua è una promessa quindi non un impegno su questa strada è molto importante Pino Gulli e allora presidente dell'associazione nessuno morchia presentato questo rapporto a volte la parola per capire anche quali sono le prospettive dopo questo rapporto spesso
Grazie un saluto di benvenuto tutte tutti da parte dell'Associazione Snares non Moro che ha promosso il rapporto che andiamo a presentare
Permettetemi un saluto particolare agli studenti e le studentesse della facoltà di Sociologia
Di Roma de la Sapienza sono il futuro della ricerca speriamo italiana in nel nostro Paese
Purtroppo il loro professore professor cartelli che avrebbe dovuto essere qui con noi è stato colpito dal colpite per cui ci segue da casa un saluto di gratitudine alle nostre ospiti al nostro ospite per aver accettato di dialogare ampliare la riflessione sui diritti diritti mancati a partire da questa grave emergenza dello sfruttamento sia sessuale che lavorativo
Un saluto di riconoscenza a quante quanti hanno composto il comitato scientifico
Che ci ha accompagnato con indirizzi e suggerimenti nel corso della composizione del rapporto al fine di renderlo più bilanciato e incisivo
Riconoscenza davvero tanta riconoscenza a quante lire quanti hanno contribuito con i propri articoli a mettere in evidenza scientifica
La problematica sul qui c'eravamo prefissi di soffermarci e per aver lavorato nonostante i termini molto stretti come mi ricordavano Giammarinaro poco fa
Che abbiamo indicato per la consegna degli elaborati
Il rapporto viene presentato oggi idealmente ce lo ricordava la devia a cavallo tra il venticinque novembre giovane Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il dieci dicembre giornata mondiale dei diritti umani
Perché avevamo urgenza di ricordare a noi stessi alla società che non possiamo più permettere disuguaglianza i miei diritti e ancor più nei diritti di donne che sfruttate
Violate violentate non vengono spesse considerate e pertanto inesistenti agli occhi dei più queste donne in cui rapporto prende in esame la vita sotto l'aspetto umano sociologico giuridico statistico istituzionale
Sono persone escluse dalla convivenza civile e sociale per il solo fatto che al loro e negato di essere protagonista
E allora il mio saluto si fa pressione politica rivolgendo lo a Cecilia D'Elia
Con lei avevamo iniziato mesi fa
Ancora prima della caduta del governo una proficua interlocuzione proprio perché la politica rivolgesse un'attenzione preferenziale a queste donne al fine di riconoscerne
Con lei e con altre parlamentari si sono intessuti dei possibili percorsi che vedono oggi il loro avvio proprio all'interno di un'astuzia Ugone
Questa sarà la prestigiosa fa parte del complesso del Senato della Repubblica
Anticamente era il luogo in cui la comunità monastica che abitava a questo che era il convento di Santa Maria sopra Minerva
Si riunirà per decidere le regole della convivenza per darsi delle priorità per individuare anche percorsi di rinnovamento
Il rapporto ambizione di proporre nuove regole più rispettosa dei diritti di tutte di tutti per la convivenza civile del e nel nostro paese
Dare delle priorità a chi ha il compito di contrastare forme di disuguaglianza ingiusta
Individuare percorsi educativi per rispettare l'uguaglianza di genere
Il rapporto è uno studio approfondito e propositivo
Presenta delle parti come quelle dedicate allo sfruttamento in agro in agricoltura
E parte di quelle dedicate allo sfruttamento sessuale che vanno a confluire ad arricchire la già ampia letteratura su questi temi vi sono dall'altra parte
Parti inedite
Quali quelle giuridiche o quelle dedicate allo sfruttamento nel lavoro domestico in ambito su su quale ma non solo
Che rappresenta l'insieme all'ampia bibliografia un inedito su cui bisognerà ampliare la ricerca la riflessione la proposta politica e sociale
E su questo c'è l'impegno dell'associazione a proseguire nell'elaborazione di Rappo
L'ultimo saluto è un ringraziamento speciale coloro che definirei le colonne di questo Maria Grazia Giammarinaro
E Francesco perché scusate l'emozione ma
Gravitare questo
Con loro abbiamo affrontato le inquietudini che come associazione quotidianamente affrontiamo e che ci riportano inesorabilmente alla violenza di genere
Per avviare un percorso in grado di affrontarli sotto l'aspetto culturale sociale e religioso e politico e che coinvolge
Diverse forme di pensiero e di singolarità esperienziali arrivando alla realizzazione di questo volume che oggi consegniamo alla discussione alla ricerca e all'approfondimento sociale
Un'ultimissima nota come avete notato il rapporto si apre con la slogan donna vita e libertà
Ci è sembrato doveroso questo piccolo gesto
Di inclusione alla nostra attenzione nella difesa dei diritti di quelle donne che in varie parti del mondo compreso anche questo nostro
Sta lottando con la vita per la vita e per la libertà del loro e del proprio il proprio libertà loro e del proprio Paese
Un accenno oggi sette dicembre oggi in Iran nella giornata dello studente si prevedono altri massacri
Ora particolare scusatemi questo piccolo Cento personale devozione verso quel Paese che ho visitato per anni per lavoro
Dico solo una battuta che mi fece un tassista
Quando sono arrivati questi pensavamo che cambiasse qualcosa che saremmo stati meglio
Ci hanno portati in mille anni indietro
Io mi auguro che le parlamentare i parlamentari italiani facciano qualcosa davvero per riconoscere questa che una rivoluzione
Femminile innanzitutto che esse può avere senso
Se sostenuta dai governi
E qui chiedo che si facciano promotrici presso il governo di bloccare la vendita degli armi all'Iran grazie
Forza
Poi lascio la parola anziché perché noi abbiamo fatto una riunione dice Susanna Camusso che si è impegnata appunto a scrivere eravamo parlamentari di diversi gruppi con con donne iraniane Italo iraniane e quindi sia per una mozione che per un impegno anche sull'invio di armi ma soprattutto per fare perché si fermino subito lei
Le sentenze di condanne a morte per che ci sia una un'inchiesta su quello che succede nelle carceri ma poi magari dopo nel dibattito si vuole da stessa Susanna senatrici famoso riporta dire quindi siamo già un impegno delle del di donne e di diversi gruppi parlamentari di portare in aula un testo su questi
Va bene effettivamente diciamo sarebbe allora no anche per avere il nostro Paese schierato con convinzione diciamo la grazie Pinault GRA grazie senatrice passerei la parola al vescovo ben ogni Ambar russe monsignore
Lì c'è la chiesa come sappiamo da anni al lavoro intenso anche su su questo versante e quindi credo che possa parlare molto all'esperienza che fatto proprio quindi a sud di Roma
Sì grazie grazie per poter essere qui che in questo brevissimo saluto permettetemi di di fare due pennellate di storie
L'altro giorno mi è capitato di parlare con una signora ben distinta vestita bene
Che si è presentata dicendo ho bisogno di un alloggio
Perché dormo per strada
Ho detto ma come fa a reggere a dormire così per strada mi chiedevo io vista è successo questo che per un paio di mesi lei ha resistito a lavorare come badante prendendosi cura di una signora se non che uno dei parenti della signora ha pensato bene di allargare come dire nelle mansioni che pretendeva da questa signora
E dicendo ti do anche cinquecento euro in più però insomma
E lei arresto a questa pressione psicologica per un paio di mesi e poi dice
Posso vivere da barbona ma la dignità non la posso perdere
Con questa commistione tra tra lavoro nero
Lavoro domestico dove tra le mura di una casa
è una specie di prigione sociale perché non esisti di fatti per la società che una certa e spregiudicatezza anzi disumanità nel trattare una persona porta
Vero la forza d'animo di questa sino ora che dice
Posso vivere da barbona ma non posso perdere la dignità
Ecco io
La metto qui perché e e dentro quello che è stato fatto come ricerca così come
Non so se a voi capita di fare un giro nei parchi di Roma il giovedì pomeriggio
Fateci caso su nei parchi di Roma il giovedì pomeriggio dove ci sono le panchine
Sono piene le panchine di donne
Sedute magari due a due o tre a tre a parlottare tra di loro magari ci tirano fuori pure qualcosina da sgranocchiare da mangiare
Nel giorno il pomeriggio libero delle badanti
Che non sapendo dove andare vanno nel parco a socializzare
Quando piove qualcuna riesce a rintanarsi dentro un bar
A chiacchierare ma non non dura tanto la chiacchiera in un bar
Diciamo perché poi il barista ad un certo punto
Però che cosa succede
Che spesso poi non avendo un altro posto alternativo dove andare capita che gli le viene detto se rimani anche giovedì pomeriggio chiediamo cinquanta euro in più e sono duecento euro in più al mese
Senonché poi piano piano
Rompi tutti i tuoi contatti relazionali
E lentamente vai fuori
In Romania da qualche anno è stato istituito un reparto speciale
Sì chi di Psichiatria chiamato il mal d'Italia
Delle donne che hanno lavorato più o meno sfruttate o schiavizzate però sicuramente tagliate dalle relazioni che diventano il terreno fertile per andare fuori di testa con una volta quando tornano sono totalmente fuori di testa
Ecco sono due pennellate di storie che nel nel rapporto che è stato che previene presentato oggi viene raccontato band di più
E uno dice ma come è possibile che una società degna di questo nome possa vivere questa situazione ecco mi pare che prevale a volte la logica del poca roba non è niente
Questo non è niente come dicono in Sicilia cento niente hanno ucciso la sì no no
Questo sta accadendo e il poca roba
Mentre qui stiamo parlando del diritto sacrosanto di inviolabile
Di ogni singola persona umana
E quindi vorrei concludere ringraziando ovviamente l'associazione e tutti coloro che sono intervenuti per rendere come dire questo pane caldo oggi a disposizione di tutti noi
Ed è questo che mi auguro anche con il coordinamento di o Cesar Monti tratta
Che che anche ci sia un sussulto di dignità anche in ambienti ecclesiali perché per esempio sto dicendo ai diaconi permanenti spesso il giovedì pomeriggio tutti fare una passeggiata in atteggiamento di preghiera orante guarda alle panchine se sono vuote
Tornata a me ma se sono piene voglio che ne parli con le persone tra un mese poi mi dici cosa
Perché appunto queste la necessità di non fare piazza pulita nelle relazioni è un modo quasi di igiene
Evitare di come dire i gli spazi che poi creano sfruttamento creano non riconoscimento creano crollo dei diritti e creano crollo della persona per cui diventa ancora più vulnerabili
Quindi ecco grazie a tutti coloro che hanno contribuito
Buona mattinata tutti
Grazie monsignore Ambar russe veramente interessante cioè diciamo è quello spaccato di vita che ci fa capire insomma che studiare non basta necessario muoversi e agire
Se non vogliamo essere completamente diciamo schizofrenici e portare al disastro anche la nostra società quindi io lascerei la parola la ragione parlerà a nome della CGIL CISL e UIL e che ha anche lei uno spaccato insomma diciamo che comunque fatto di vita
Buongiorno a tutte e a tutti voglio ringraziare ovviamente la senatrice del Lia l'associazione Telefono Morra con il suo presidente Pino Puglia diciamo anche motivo d'ottimismo vedere che c'è ancora qualcuno che si emoziona nel parlare di questi temi
Ovviamente tutte vedere attrice relatori e di studenti che sono qui
è ovviamente per me è un onore una responsabilità portare questo saluto a nome di CGIL CISL e UIL
Proprio per il ruolo fondamentale che le organizzazioni sindacali possono giocare ovviamente nel contrasto a le forme di sfruttamento grave e di tratta
Mi scuserete se leggerà questo breve intervento ma è un modo per stare nei tempi e non portare via diciamo minuti preziosi agli altri interventi le organizzazioni sindacali confederali possono e devono svolgere un ruolo decisivo
Nel contrasto ad ogni forma di discriminazione sfruttamento e violenza nei confronti delle donne
Un contrasto mirato a restituire o garantire per la prima volta dignità libertà e autodeterminazione a tutte le donne che ne sono state private
Come organizzazioni sindacali abbiamo maturato alcune certezze frutto soprattutto del nostro lavoro quotidiano dei territori confermate da preziosi rapporti e osservatori specifici la prima non esiste settore lavorativo che si possa considerare del tutto al riparo da gravi forme di sfruttamento
Proprio come quella del caporalato una pratica illegale che in passato era circoscritta al settore agroalimentare dovere lavoratrici rappresentano più del trenta per cento della mano d'opera
E che oggi vede la sua espansione anche in altri ambiti compreso quello del lavoro domestico e della cura delle della persona
Le cosiddette badanti che oggi giustamente chiamiamo assistenti familiari
Alle quali oltre alla modifica del termine per definirle occorre continuare a garantire maggiori tutele che passano anche dalla necessità di farlo uscire dall'oblio del lavoro nero e dello sfruttamento
Un numero elevato di questi casi coinvolge donne migranti in condizione di difficoltà economiche sociali quindi maggiormente ricattabili
Nonostante l'introduzione dell'articolo seicento bis seicentotré bis del codice penale sia servito a criminalizzare in modo più efficace le condotte di intermediazione illecita di sfruttamento
Sia da parte dei caporali che dei datori di lavoro non dobbiamo nasconderci che si tratta di un risultato parziale soprattutto rispetto all'obiettivo prioritario che è quello della prevenzione di queste forme gravi di sfruttamento
Non esiste nemmeno più una prerogativa geografica o territorio esenti dal rischio sfruttamento soprattutto da quando si è verificata quelli che gli esperti definiscono la nazionalizzazione delle mafie
Ovvero l'espansione dei loro affari illegali verso il nord del Paese
Nei territori dove gli investimenti pubblici e privati sono più ingenti e di conseguenza la possibilità di infiltrarsi nelle lunghe filiere degli appalti e dei subappalti delle opere pubbliche e dei servizi
Per questa ragione anche come organizzazioni sindacali abbiamo il compito di monitorare insieme agli organismi istituzionali con ruoli decisionali ispettivi il corretta rispetto di norme protocolli
Nati con lo scopo di prevenire e contrastare tutte le forme di illegalità ed infiltrazioni da parte delle organizzazioni mafiose
Ovviamente tra questi importantissimi il codice degli appalti e il codice antimafia
Norme e codici che periodicamente vengono messi in discussione in nome di una maggiore efficienza e di una minore burocrazia
Gli estratti di una loro eventuale cancellazione sarebbero insopportabili anche sul fronte del contrasto alle gravi forme di sfruttamento
Fondamentale l'attività ispettiva e controlli nei luoghi di lavoro ma anche un sistema di incentivi e sanzioni per una piena responsabilizzazione delle imprese
Come organizzazioni sindacali in questi anni abbiamo continuato a batterci per l'incremento degli ispettori nei territori e non abbiamo mai smesso di voi colare un principio fondamentale che non sempre riusciamo a far comprendere in modo efficace
Lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori oltre ad essere intollerabile per un paese civile inquina l'economia sana dei territori attraverso l'abbattimento del costo del lavoro la concorrenza sleale e la competizione al ribasso
Spesso la gita sulla pelle di tante lavoratrici di tanti lavoratori ricattabili in condizioni di fragilità economica e sociale
Per quello che riguarda le donne non è raro tra le varie forme di sfruttamento lavorativo si accompagni anche lo sfruttamento sessuale che talvolta coinvolge ragazze minorenni se non addirittura bambine tutte vittime di tratta
Per questa ragione non possiamo che accogliere positivamente l'importante rifinanziamento per le misure anti tratta previsto dalla manovra finanziaria due mila ventitré
Nella consapevolezza però che occorre massima condivisione e coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti al fine di definire congiuntamente le priorità sulle quali indirizzare tali risorse
Il dipartimento Pari opportunità che ha in carico la governance del piano anti tratta ha il compito di assicurare un confronto permanente tra tutti i soggetti coinvolti nel tavolo tecnico ministeri enti organizzazioni sindacali associazioni è quindi necessario che venga riconvocato senza indugi
Un'efficacia presa in carico delle donne vittime di grave sfruttamento esige di poter fornire risposte immediate ha problemi di varia natura
Dall'assistenza legale alla mercé Enza abitativa a riferimento lavorativo
A tale finalità le organizzazioni sindacali possono giocare un ruolo fondamentale anche attraverso la contrattazione sociale territoriale con gli enti locali per provare a dare risposta a queste necessità
Prerogativa essenziale ai fini dell'inclusione sociale e dell'inserimento lavorativo è la formazione
La formazione un fondamentale strumento per l'empowerment e per l'inclusione sociale delle persone sfruttate per l'acquisizione di una maggiore autonomia soprattutto quando si tratta di donne migranti con difficoltà linguistiche
Lasciatemi anche fare questo appunto sarebbe forse arrivato anche il momento di slegare il tema delle migrazioni con quello tra sicurezza e magari provare a fare un ragionamento sull'accoglienza che coinvolga maggiormente il tema delle politiche attive del lavoro
Vi è poi necessità di avviare programmi di assistenza sanitaria psicologica per tutte le vittime di tratta e di sfruttamento perché questi crimini rischiano di lasciare indelebili ferite interiore nelle donne è costretto a subirle
Tutto questo non può ovviamente prescindere dalla permanenza delle vittime in uno stesso territorio per poter dare continuità alla necessaria presa in carico servono quindi permessi specifici inattesa di del riconoscimento del diritto d'asilo
Rispetto a queste prerogative non siamo all'anno zero in alcuni territori sono stati siglati importanti protocolli d'intesa tra prefetture e questure enti locali ispettorati del lavoro forze dell'ordine organizzazioni sindacali associazioni mirati all'emersione del fenomeno e alla presa in carico delle persone vittime di tratta e di sfruttamento
Anche le organizzazioni sindacali devono migliorare adattando il proprio modus operandi a queste situazioni straordinariamente complesse
Le donne vittime di tratta non hanno la possibilità di rivolgersi a noi veramente e nella stragrande maggioranza dei casi non sanno neppure della nostra esistenza
è quindi nostro dovere riorganizzarci per essere sentinelle della legalità a partire dai territori e dai luoghi di lavoro che presidiamo con le nostre delegate e nostri delegati ed è nostro compito operare in modo che il ripristino di una condizione di legalità non si traduca nella perdita di occupazione e nell'abbandono istituzionale delle donne e di tutti i lavoratori
Per questa ragione il lavoro in Rete con la prefetture la magistratura è fondamentale per provare a garantire la continuità produttiva dell'azienda risanata dal punto di vista della legalità e di conseguenza l'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Il contrasto la tratta e a tutte le forme di sfruttamento che spesso mettono in discussione i fondamentali diritti umani deve essere una nostra priorità un Paese che tollera la riduzione in schiavitù delle donne è un Paese che ha abdicato al suo principio al suo principale compito di salvaguardia dei fondamentali diritti costituzionali della propria democrazia
Noi insieme dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che ciò accada CGIL CISL e UIL sono e saranno al lavoro per questo obiettivo grazie per l'attenzione e buon lavoro
Allora Ghiglione adesso entriamo nel merito
Di di questa ricerca di questo rapporto e lascerei la parola alla ad Anna Finocchiaro non ha bisogno di presentazioni già senatrice ministro
Ma al momento presidente di Italia decide oggi è ancorato alla presentazione la sua esperienza
E una una lente particolare diciamo su sullo spaccato che ci offre questo rapporto
Buongiorno a tutti io ringrazio innanzitutto di essere stata associata a questo lavoro
Ringrazio quindi Maria Grazia in primo luogo
Perché
Tornare ad occuparmi in maniera diciamo così puntuale perseguire la puntualità del del testo e delle scelte che nel testo
Sono state operate
Ovviamente mi ha ricondotto al tempo in cui io Maria Grazia
Linda Laura e molte altre molti altri madre
Eugenia Bonetti e molte altre molti altri nemmeno tante insalate tra l'altro
Cominciamo a ragionare sulla tratta degli esseri umani sulla riduzione in schiavitù e delle donne a fini di sfruttamento sessuale lavorativo
E su questo costruimmo politiche che erano politiche
Come dire anche abbastanza inedite per il nostro Paese politiche che erano nazionali ma che erano anche espressione di
Come dire capacità di costruire relazioni con altri paesi riguardo il protocollo Prodi intorno al ricordo la nostra partecipazione al Silori ricordo i nostri numerosissime nostre numerosissime occasioni
L'incontro confronto e produzione di lavoro politico istituzionale comune in sede europea
E certo era il mille novecentonovantasette
è passato un po'moltissimo tempo dall'ora certamente qualche progresso normativo si è avuto non c'è dubbio introducemmo delle modifiche al Codice Penale devo dire tra l'altro e tutti i provvedimenti sul tema che furono promossi durante e in quel governo che era un governo che ebbe una vita effimera il primo governo Prodi furono prese in carico delle ministre
Che vennero dopo che appartenevano ad altri schieramenti
è ovvio che come dire l'impostazione originaria ne ebbe qualche torsione ma l'impegno a portare in fondo quel lavoro ci fu perché si crei o appunto la piattaforma di riflessione comune con donne di diversi schieramenti politici che ci consentì
Di andare al fuoco
Ma perché questo libro è importante certamente molte cose sono state già dette molte altre le troverete leggendolo
Perché è un libro che unisce alla riflessione
Generale anche come dire un'attenzione specifica ad aspetti normativi in particolare
Che riguardano il tema ed è un libro davvero di qualità ma qual è la cosa che mi ha veramente colpito che il fatto che questo libro fornisce uno strumento credetti ma non lo dico perché sto presentando questo libro lo dico perché incrociato come dire una riflessione mia che non riusciva ad arrivare al culmine a a a concludersi questo libro offre uno strumento straordinario
Già leggere il primo testo che il testo di Maria Grazia Giammarinaro e letizia Palumbo
Si comprende come nell'avere adottato questo criterio della intersezionale Litta per l'analisi delle situazioni di vulnerabilità non è solo tra virgolette un espediente che serve a risolvere la questione annosa di cui parlava anche Cecilia Elia della vulnerabilità come condizione sostanziale femminile
Ma ti dà la possibilità di esaminare ciascuna situazione sulla base delle diverse circostanze che la compongono le quali tutte sono di ricontarli condurre ad alcuni fattori gerarchizzati certamente quella di genere la prima delle gerarchie quella sulla quale articoliamo oggi in questo testo la riflessione ma non è l'unica
Molte altre se ne aggiungono a comporre e scomporre si compongono e scompongono perché dare il situazione di vulnerabilità ciascuna delle quali come dire a una sua singolarità
Che io ora qui voglio dire una cosa che sembra pazzesca
Proprio questo metodo può consentire non soltanto
Di costruire
Politiche apprestare strumenti che siano in grado di affrontare la vulnerabilità delle donne gravemente sfruttate nel lavoro gravemente domestico o in agricoltura per esempio sfruttate sessualmente
Ma anche per rivelare la forza che esiste compresse in ciascuna di queste situazioni
Perché qualcuno l'ha detto qui
Anche ricordare una situazione di difficoltà come la badante che addetta al lavoro domestico si vede richiesta anche di prestazioni di natura sessuale e il fatto che lei dica no grazie
Ma anche la condizione che citare più come dire
Il riscatto stabilire Della migrante che lavora nel lavoro agricolo e che vive nella baracca ricattata sui figli
Ha certamente le caratteristiche di una gravissima condizione di sfruttamento ma anche dentro la straordinaria forza di una donna
Che ritiene che deve far che in grado di sopportarlo
Sorge non una cosa fortissima perché deve fare sì che i figli esca no dalla condizione di soggezione in cui lei è tutta la verità è stata tutta la rete allora un lavoro che si è in grado di esaminare la vulnerabilità nelle sue
Condizione circostanze sulle quali occorre certamente lavorare per
Erode
La disparità e il e liberare la libertà ma anche sapendo che lì dentro non c'è solo debolezza c'è anche forza che va appunto libererà
Libertà femminile certamente e la forza femminile certamente ha bisogno di condizioni per esprimersi
Ed è questo il tentativo che mi pare si possa fare nel momento in cui abbiamo gli strumenti per analizzare questa situazione io vorrei
Quindi dicevo prima incrociato la mia riflessione sì io non ho mai capito per esempio perché nel momento in cui accogliamo migranti nel nostro Paese
Siamo molto attenti come doveroso alle condizioni di vulnerabilità di questi migranti
Nel momento in cui vitrei amo in salvo ma non siamo mai abbastanza attenti a quelle che possono essere i punti di forza che stanno in queste persone
Un livello d'istruzione di competenza un saper fare
Una un talento
Detto questo aggiungo soltanto che questo metodo che il metodo che emerge che è stato adoperato nel testo e che dal testo emerge ha anche una sua utilità ben oltre il campo di riflessione che qui viene affrontato
Secondo meno riflettiamo troppo poco sul fatto che
Attardati come siamo colpevolmente sulle disuguaglianze che vengono dal passato
Ancora non ci prefiguriamo del le diseguaglianze che verranno dal futuro
Pensiamo alla disparità nell'accesso alle risorse naturali e all'acqua
A risorse energetiche
Al confronto con gli strumenti digitali c'è pensiamo a tutto quello che che può venire di dispari dal futuro
Pensiamo che queste disuguaglianze moltiplicheranno quelle di partenza non si aggiungeranno soltanto e pensiamo anche che con questo metodo però
Potremmo essere in grado di intercettare il nuovo che si aggiunge moltiplica la disparità precedente di vederlo prima di essere in grado di provvedere prima
Che maturi un'ulteriore più grave condizione di vulnerabilità
Quindi al di là di tutto al di là di quello che troverete in questo libro che davvero un contesto molto serio morto serio
Io credo che troverete anche una si dice una chiave di lettura è un termine che non mi piace uno strumento un modo di affrontare la questione che vi tornerà utile che tornerà utile per leggere il mondo non solo quello che abbiamo davanti che così carico dell'ingiustizia chiediamo la come si chiama che viene dal passato ma anche i semi delle nuove disparità che possono essere presenti nel nel futuro grazie
Allora grazie ad Anna Finocchiaro diciamo per averci dato questo orizzonte nel quale potere diciamo il quale guardare ma anche e soprattutto camminare per cogliere un'azione
Politica non solamente quindi è un azione politica un'azione di di impegno quotidiano allora la scena parola a Maria Grazia Giammarinaro che la
Diciamo forse ha lavorato a piene mani dentro questo rapporto entra nel madre esatto un'esperta interne ed esperta internazionale sul traffico lo sfruttamento delle persone Elia è già stata rapporto delle nazioni unite per la tratta sulle donne i minori quindi lascerei la parola dello sperarci i punti salienti
Grazie Andrea
Grazie a tutti a tutti per essere qui
Partecipare insieme con noi a questa questa discussione su questo prodotto
Di cui personalmente sono molto orgogliosa voglio ringraziare prima di tutto chi non guida perché
Mi ricordo che idea di questo volume nacque nel corso di una conversazione che avemmo lui mi ha ricordato non moltissimo tempo fa perché è anche vero che l'abbiamo fatto a tempo di record
Conversazione a cui poi quasi subito si è aggiunto Francesco perché di che uno diciamo uno degli altri pilastri di questa
Di questa impresa voglio ringraziare il comitato scientifico che ci ha coadiuvato nella scelta degli argomenti nella nella scelta del taglio
Le autrici gli autori e la mostra ospita la senatrice Cecilia D'Elia è consentita né un ringraziamento molto affettuoso ad Anna Finocchiaro con cui ho condiviso l'esperienza di cui lei ha parlato
E esperienze da cui è nata la la passione anche per questi per questi argomenti
Ora il rapporto che noi presentiamo oggi vuole essere un primo tentativo all'ambizione di essere un primo rapporto perché vogliamo continuare a lavorare
Per diciamo squarciare
Questo bello di ignoranza di colpevole ignoranza di invisibilità che circonda ancora oggi lo sfruttamento delle donne
Come vedete dal titolo del volume noi abbiamo scelto di parlare di grave sfruttamento femminile
è naturalmente questa è una scelta discutibile
è una scelta discutibile come tutte le scelte che diciamo e tentano di individuare delle soglie in quel quello che è un continuum lo sfruttamento vada alle forme diciamo di dell'azione
Delle delle delle leggi sul lavoro violazioni anche minori fino alle forme gravi che possono essere comparabile alla alla tratta la scrittura al lavoro forzato
Questa scelta non accerto voluto o come dire
Trascurare o sminuire altre forme di sfruttamento che sono pure inaccettabili ma
A da una parte ha voluto come dire delimitare un'Area di ricerca che è sempre essenziale quando ci si accinge a un lavoro che vuole avere anche una sua validità scientifica
Ma il intento è stato anche di su quello di sottolineare che i lavori delle donne in particolare quelli delle donne migranti
Essendo caratterizzati da un alto tasso di precarietà di informalità e di irregolarità
E questa è una realtà pervasiva nel mondo del lavoro femminile ha come come poi ci dirà meglio in dall'aula che che Linda Laura Sabbadini che una studiosa oltretutto di questi e di questi fenomeni e e questo chi lavori delle donne sono molto spesso direi forse quasi sempre lavori sfruttati lavori poveri e lavori sfruttati
E quello che Lucia morosi parlando del lavoro domestico nel in questo volume chiama sfruttamento strutturale
Ora all'interno di questo grande bacino di sfruttamento strutturale dei lavori delle donne abbiamo deciso di soffermare l'attenzione sulle forme di sfruttamento lesive di diritti fondamentali
E potenzialmente gravide di conseguenze sulla vita la salute la genitori vittoria vitale relazioni l'inclusione sociale di morte donne
Noi non sappiamo quante siano queste donne gravemente sfruttate ripeto all'interno di quel grande bacino che lo sfruttamento femminile
E i dati sull'economia informale nel nostro Paese sono insufficienti e io aggiungo che non consentono neanche di produrre stima metodologicamente significative
E ma si tratta di sicuramente di cifre considerevoli se pensiamo che solo in agricoltura sulla base di un'ipotesi che io ho formulato in un recente rapporto
E che ho realizzato per l'organizzazione internazionale del lavoro che ha avuto la sensibilità di diciamo accendere un riflettore sulle
Sul lavoro delle donne in agricoltura insomma l'ipotesi che io faccio sulla base dei dati de dei dati disponibili è che le donne gravemente sfruttati in agricoltura non sono meno di cinquanta mila
Una cifra assolutamente considerevole
La metodologia che ha guidato il lavoro delle autrici e degli autori di questo volume e come sappiamo lo sguardo di genere
E sullo sfruttamento e diciamo qui una premessa è d'obbligo a che cosa ci riferiamo quando parliamo di sfruttamento in generale
Lo sfruttamento come voi sapete non è definito da nessuno strumento internazionale ed è definito da poche legislazioni nazionali tra cui quella italiana che costituisce diciamo un benchmark proprio perché a differenza di altre legislazioni che hanno usato delle clausole generali per criminalizzare lo sfruttamento individua invece degli indici
Degli indici di sfruttamento
E quindi questi indici di sfruttamento sono ovviamente il punto di partenza
Ma nel volume si sottolinea la necessità di privilegiare un'ottica sociale di diritti umani e di prevenzione secondo la quale
Il rischio di sfruttamento va invidia individuato in base alle vulnerabilità situazionale lì
Come ci diceva Anna Finocchiaro e il rischio di grave su e situazioni vulnerabilità situazionale delle persone coinvolte vulnerabilità che a loro volta hanno a che vedere con quei fattori Inter sezionali che stabiliscono delle come dire delle gerarchia e quindi delle forme di interiorizzazione in cui si possono intrecciare genere la razza lo status di migrazione lo status sociale altre
La provenienza geografica nazionale e altri fattori
Nel volume si sottolinea anche il fatto che a partire dagli indici di sfruttamento dell'articolo seicentotré bis che sono comunque individuati a scopi penalistici sì renda necessario arrivare a una definizione più operativa e a fini sociali e a fini di tutela dei diritti che
I definizione operativa che dovrebbe incorporare anche tutto una serie di indici e di elementi che provengono per l'appunto dalla nostra ricerca da molte altre di certe di campo e sul territorio e che sono indici di sfruttamento che riguardano il lavoro delle donne
E naturalmente queste questi queste situazioni queste questi elementi caratteristici dello sfruttamento delle donne
Tutte le io li trovate
Numerati identificati descritti in molti contributi si tratta per l'appunto di molestie e ricatti e violenze sessuali come si diceva
Che sono particolarmente pesanti quando c'è una forte dipendenza dal datore di lavoro che si verifica nel lavoro domestico
Che si verifica anche nei in agricoltura per esempio quando le le donne dipendono per l'abitazione dal datore di lavoro o dal caporale e addirittura anche talvolta per la scolarizzazione dei figli
E per una serie di altre esigenze esigenze di vita essenziali
La l'estrema difficoltà se non l'impossibilità di vivere in modo adeguato e soddisfacente la genitorialità la propria maternità a causa dei lunghissimi orari di spostamento e di lavoro
A causa dell'impossibilità di portare e tenere con sé i figli in Italia o quando le lavoratrici hanno con sé i figli
Succede che le responsabilità di cura spesso esclusive sono un ulteriore fattore di dipendenza dal datore di lavoro dal caporale la sì si sottolinea anche la scarsa soggettività contrattuale delle donne la difficoltà la loro difficoltà la loro difficoltà di presa di parola inoltre il transito a questo è un elemento su cui forse nel futuro dovremo a puntare di più l'attenzione il transito da una forma di sfruttamento all'altra tipicamente tra il sfruttamento sessuale e sfruttamento lavorativo
E il fatto che alcune donne svolgono entrambi la entrambi lavori sfruttati per guadagnare di più per potere restituirà più rapidamente il debito
E abbiamo messo in evidenza nel volume anche l'intreccio
Tra sfruttamento ed violenza tutte le forme di violenza sulle donne noti casi per esempio di sfruttamento sono emersi a seguito della denuncia di violenza domestica fatta dalla fatta dalla lavoratrice
E il contributo di Milli Virgilio e per la prima volta ci consente di diciamo esaminare la giurisprudenza in questa materia e di mettere ancora di più in evidenza quindi questo questo intreccio
In questo primo rapporto abbiamo deciso di concentrare l'attenzione sono lo lo metto tra virgolette su agricoltura lavoro domestico è sfruttamento sessuale
Ma naturalmente il futuro ci ripromettiamo di indagare altri settori dove pure la presenza femminile e non irrilevante
E e che però sono ancora totalmente diciamo non non indagati poco pochissimo studiati e non con un'ottica di genere penso al manifatturiero penso all'elettronica
Penso anche alla logistica e a una seria quindi di ai servizi una serie di aree in cui la la presenza delle donne e assolutamente sottovalutata
Lo sfruttamento del lavoro domestico e di cura
è una delle sezioni penso più interessanti e originali questo volume
Dice Raffaella Sarti che lo sfruttamento del lavoro domestico trova il suo uso in quelle ugual fare fai da te che è stata la risposta italiana alle esigenze connesse con l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro e
In assenza di un intervento pubblico di qualità
E il welfare fai da te necessità di lavoro femminile a basso costo che viene assicurato mediante quella che viene chiamata tecnica sottrattiva che consiste nella non applicazione a questa
Area di
Diritti e garanzie che invece sono previsti per altre per altri settori lavorativi
E questo naturalmente l'humus di quella servitù domestica di cui parla Raffaella Maioni in cui lavoratore la lavoratrice vengono sottoposti a condizioni di vita e di lavoro che limitano la libertà personale sono degradanti
Addirittura si arriva a casi in cui le lavoratrici e i lavoratori sono privati del cibo necessario non possono godere dei normali ritmi di sonno e di veglia sono costretti a lunghe ore di lavoro notturno senza adeguati riposi
Riposi durante il giorno possono essere pagati non in denaro ma in calendario quando datori di lavoro senza scrupoli ritengono che il vitto l'alloggio
Costituiscano una remunerazione sufficiente il fatto che in Italia non siano ancora non sia ancora non siano emersi
Casi di questa gravità non ci deve fare dormire sonni tranquilli
Perché come diceva monsignor Benaglia Ambar russe nella diciamo nell'isolamento tra le quattro mura domestiche dove nessuno vede dove non ci sono ispezioni perché quello è un luogo di lavoro che però
è una privata dimora evidentemente possono allignare le forme anche più
Terribili più nel più inaccettabili di sfruttamento e quindi il riflettore deve continuare essere puntato
Su questo su questo settore
Il grave sfruttamento in agricoltura presenta caratteristiche che sono state inediti messe in evidenza da tutti i contributi di questa sezione
Retribuzioni assai inferiori ai minimi contrattuali ore dichiarate inferiori a quelle effettivamente lavorate questo peraltro riguarda anche il lavoro domestico
E in agricoltura con la conseguenza dell'esclusione dai diritti connessi con la malattia con l'infortunio ecco una maternità
La
La restituzione l'obbligo di restituire una parte al datore di lavoro una parte della retribuzione prevista in busta paga la dipendenza dalla datori di lavoro e caporali
La disparità salariale anche rilevante presente in molte aree
E la ricorrenza sistematica di violenze ricatti e molestie sessuali soprattutto né al momento del reclutamento al momento del pagamento del salario
Sia nel caso del lavoro domani
Dico e di cura sia nel caso dell'agricoltura lo sfruttamento trova terreno favorire favorevole nella diffusa informalità e irregolarità dei rapporti di lavoro
Che anche quando sono noti all'amministrazione quindi non totalmente irregolari presentano difformità importanti tra quanto previsto contrattualmente e la realtà del rapporto di lavoro
Tuttavia in entrambi i settori esistono rapporti di lavoro totalmente regolari in cui la lavoratrice non è titolare né di un permesso di soggiorno me di un contratto di lavoro
E si tratta ovviamente del segmento più fragile della forza lavoro femminile in cui appunto molteplici fattori intersezionale di vulnerabilità
Intrecciano
Si intrecciano nel determinare appunto quella vulnerabilità si si situazionale di cui si parlava
E sarà interessante io penso anche a partire dal contributo di Laura cala fa esplorare meglio in futuro al concetto di sfruttamento intersezionale
Anche nella prospettiva anche alla luce di un rinnovato interesse della cultura giuslavoristica sul tema
La scelta che abbiamo fatto nel rapporto mi avvio alla conclusione è di tenere insieme sfruttamento lavorativo sfruttamento sessuale nonostante le prospettive tendano spesso di maritarsi è una scelta che rivendichiamo
Perché senza entrare in fuorvianti polemiche ideologiche alcune dinamiche dello sfruttamento sono simili e ugualmente intransigente deve essere la tutela dei diritti delle persone sfruttate
O lo sfruttamento sessuale deve essere considerato come si dice nel volume un fenomeno strutturale anch'esso innanzitutto per le sue dimensioni enormi
Se leggerete il contributo di Francesco perché di
Sulla e Di Mauro Antona Fabiano sulla prostituzione Indore sugli annunci on line
Vedrete che lo spostamento indoor accelerato anche dal corridoio diciannove se da un lato sembra aver accentuato l'invisibilità
Perciò le forme peggiori di sfruttamento
Dall'altra completamente trasformato la natura le prestazioni e le forme di pagamento del sesso commerciale le transazioni si avvalgono del supporto di duecento siti web che sono stati indagati dai ricercatori
In tutta Italia
E il business che ne scaturisce secondo stime Istat del due mila ventuno riguarda un volume d'affari di quattro virgola sette miliardi di Europ cioè il doppio del volume d'affari dell'intero settore alberghiero
E questo naturalmente getta diciamo come dire una luce nuova su fenomeni che devono essere visti nella loro diciamo realtà attuale
Ci soffermiamo anche sulla sullo sfruttamento sessuale delle persone LGBT Plas
Soggette spesso a una violenza sistematica e parliamo in questo caso di transessualità violentata
Il sottotitolo del volume diritto di essere protagonista e non è una frase di circostanza nemmeno una frase propagandistica è una scelta di sostanza
Infatti abbiamo voluto respingere una rappresentazione vittimistica della situazione delle lavoratrici sfruttate abbiamo voluto mettere in evidenza la loro aggiunsi
La loro capacità di resilienza la loro capacità di ribellione la competenza la capacità di prendere decisioni importanti sul loro futuro e su quello delle loro famiglie
Certo è chiaro che il rapporto si dà atto della difficoltà di presa di parola delle donne sfruttate voglio citare un passo del contributo di Oria Gargano che testimonia anche della difficoltà di ascolto
E
E dice a Oria parlando delle prime fasi del del dell'iniziativa antitratta dice a quanto era incolto da parte nostra non capire che l'essere sopravvissute
Aveva fortificato il loro delle risorse e delle competenze straordinarie la libertà con la forza di cui parlava anche Anna Finocchiaro
A proposito del diritto di essere protagoniste cito anche il contributo delle sindacalista che mettono in evidenza la potenzialità di autorganizzazione delle lavoratrici e il contributo di Graziano schiette Isabella orfano che dà conto di un'importante Progetto di ActionAid cambia terra che ha formato
Iniziato percorsi di empowerment per centoventi lavoratrici rumene bulgare polacche albanesi chi dice ucraine russe e che ha formato leader di comunità in Italia e mediatrici locali del lavoro in Romania Bulgaria così diciamo contribuendo alla possibilità di creare reti di autorganizzazione che possono sottrarsi allo sfruttamento
E proprio perché pensiamo che il nostro compito non si esaurisca nella ricerca ma
Voglia ma indichi direttrici di azione
Voglio ricordare anche incontri contributi di Francesca Nicodemi Nihon sulle ipotesi di riforma del testo unico immigrazione in materia di presa in carico dei lavoratori e delle lavoratrici sfruttate
E il contributo di Tatiana Esposito sulle prospettive aperte dal piano triennale caporalato
Con riferimento al lavoro domestico e di cura e a tutte le forme di sfruttamento declinato secondo il genere
Raffaella Sarti nel suo contributo dice è necessaria un'operazione analoga a quella messa in atto negli ultimi anni in relazione alla violenza contro le donne io credo che abbia ragione e facendo lecco
Mi permetto di avanzare una proposta anche diciamo seguendo quanto quanto ha detto la senatrice Cecilia D'Elia nella sua nel suo saluto
E voi voglio portarla l'attenzione sua e di tutte le parlamentari e cioè l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare sullo sfruttamento delle donne
Che contribuisca in modo autorevole come è stato per la Commissione Femminicidio a conoscere e ad affrontare culturalmente e politicamente tutte le forme di sfruttamento delle donne
Infine
E ho finito mi preme sottolineare che il rapporto è un prodotto interessante anche perché nasce dall'incontro tra orientamenti culturali e direi mondi DiVersi
Il femminismo al mondo cattolico il sindacato la tradizione diritti civili la politica più attenta alla prospettiva della giustizia sociale
Sono le culture che storicamente hanno praticato la solidarietà
Che da posizioni diverse hanno coltivato comuni valori di umanità che hanno valorizzato le relazioni tra donne che hanno lottato per i diritti di tutte e di tutti è una parte bella e degna della storia italiana che appartiene a tutti e a tutti coloro che hanno lavorato a questo rapporto e che si richiama l'articolo tre della nostra Costituzione il volume cioè la mostra ancora lavoro infaticabili mente
In direzione ostinata è contraria
Grazie a me Grazia Giammarinaro davvero un grande lavoro dietro questo rapporto grande passione anche e e orizzonte diciamo chiaro perché non ci si può fermare a questa fotografia necessario andare avanti ma è andare avanti con delle scelte politiche con delle scelte che che come dire che diano anche compimento a alla democrazia oggi nel nostro Paese ogni ingiustizia che rimane nei vari anfratti la nostra vita civile mina alla base della nostra vita democratica e quindi se questa non non ce lo rammentiamo tutti i giorni e rischiamo di dissociare ac rispetto al percorso anche politico che è necessario fare
Allora direi
Riceve la parola a Linda Laura Sabbadini abbiamo capito che c'è bisogno di una lettura più complessa di questo mondo e spesso diciamo la fotografia che facciamo
Non affronta nel dettaglio quello che diciamo il tema del del genere no ma ma soprattutto all'interno del mondo del lavoro ecco allora Linda Laura Sabbadini che è un'esperta europea delle statistiche per gli stessi che genere
Può forse offrirci anche la la prospettiva verso la quale dobbiamo camminare
Grazie mille per poter intervenire a questa
Bellissima interessante Perin per ragionare su questo bellissimo interessante lavoro che è stato fatto
Sono molto d'accordo con quello che è stato detto da una Finocchiaro
Quando evidenziava che e noi dobbiamo guardare non soltanto ciò che oggi caratterizza lei
Diciamo così
La discriminazione lo sfruttamento delle donne ma dobbiamo guardare più in generale a quello che avverrà domani alle forme che queste assumeranno domani
Perché questo può diventare un moltiplicatore di sfruttamento ma può diventare lo stesso tempo moltiplicatore anche di forza e questo è un approccio secondo me molto molto importante che nella lettura anche dei dati sulle donne deve essere sempre tenuto presente
Sì è vero quello che dice Anna Finocchiaro questo vuol dire che noi dobbiamo smettere di
Rompere questo processo di rimozione collettiva che c'è e che riguarda in particolare la criticità della situazione del rapporto delle donne col mercato del lavoro
I intento con il mio intervento non è tanto quello di entrare sulla forma
Nel merito sulla forma più estrema dello sfruttamento del Maggi mettere in evidenza come già oggi continui a non essere centrale nelle politiche
Un aspetto cruciale di battaglia contro le vulnerabilità femminili alle varie forme di sfruttamento che già esistono e che non necessariamente sono estreme
E vi devo dire che perciò ieri sera mi ritrovavo a riflettere al nostro come impostare l'intervento di oggi lo dicevo anche a Maria Grazia Anna Finocchiaro e mi è venuto in mente della grande battaglia che facevamo nella seconda metà degli anni Novanta insieme
E noi dicevamo queste cose
Soltanto lo dicevamo sulla tratta e non a caso siamo stati all'avanguardia nel mondo rispetto a questo no anche da un punto di vista proprio di e G. norme che sono state introdotte ma non diciamo in generale siamo andati presenta il rapporto si dava lo dicevamo in generale rispetta la condizione femminile eravamo in una fase all'interno di una farse
Positivissima perché era la fase di grande crescita qui c'è stata di grande crescita dell'occupazione femminile
Chi era iniziata nel novantacinque
Ecco continuata in tutti quegli anni fino a fermarsi nel due mila sette due mila otto nel due mila otto con la crisi con la grande crisi che poi c'era stata
E poi con ha conosciuto varie alti e bassi
Negli anni successivi in concomitanza con le varie crisi
Allora il problema serio che abbiamo
E che non è già abbiamo imparato molto
Da qui le battaglie e dagli avanzamenti che hanno espresso una grande forza femminile e una grande debolezza dei la politica
Nel dare risposte a quella forza femminile cui si richiama si richiama tutto questo lavoro come approccio si richiamava Anna prima si richiamava anche Cecilia insomma che un ponte regna tutto il la riflessione che stiamo facendo
Allora quella estratta a forza femminile ma noi dobbiamo dire con chiarezza ottici
Che la situazione delle donne del nostro Paese molto arretrata nonostante la forza che le donne hanno espresso in tutti questi anni perché la loro forza si è espressa anche me le vulnerabilità stanno vivendo vero verissimo allora io vi porto alcuni dati questi dati si riferiscono uno a complesse o dei lavoratori abbassa pagati nel nostro Paese due al Complesso di lavoratori vulnerabili
Tre al Complesso delle lavoratrici
Nel nostro Paese questa è la prima nota dolente
Qui i giornali continuano a titolare grande record dell'occupazione nel nostro Paese
Non più Gigi due giorni fa tre giorni fa si continua a rimuovere il problema il nostro Paese c'ha nessun grande report report di occupazione Marcella ma il vero report che ha che siamo gli ultimi siamo gli ultimi in Europa siamo
E non ultimi o ultimi per le giovani come tasso di occupazione femminile e questo
Vuol dire che metà delle donne nel nostro Paese non sono indipendenti
E qui si continua fa finta di niente Acciona discutere opzione donna si opzione donna l'opzione donna una delle delle misure più contro le donne che ci sono da un punto di vista pensionistico lo voglio dire perché
Veramente mi sembra cioè difendere opzione donna in questo momento quando venne attaccato a un reddito di cittadinanza o altre cose non stiamo parlando di una misura che serve solo per le donne che hanno un marito ricco che si possono permettere di andare in pensione con meno di mille euro al mese perché devono
Avendo pochi contributi magari essi cioè devono cioè preferiscono uscire un po'prima ma noi non abbiamo bisogno di questo per le donne abbiamo bisogno e sollevarle semmai dalla povertà dalle criticità
Chiusa la Tizio
Allora qual è il problema dei lavoratori abbassa Prada in Italia sotto i dodici mila euro lordi ci sono quattro milioni di lavoratori
Ora è evidente che questa è una è una fascia disaggio
Ampia
Noi sappiamo che la maggioranza dei lavoratori nel nostro Paese sono maschi guarda caso la maggioranza dei lavoratori abbassa paga sconosce
E sono più di due milioni alla macchina sono dodici mila euro l'ortica
Che significano otto una un salario meglio molto basso quindi al di sotto di otto euro per esempio Lura
Salario medio orario molto basso
Ma questa è una piccola parte non è la parte vinti determinante di queste due milioni ma anche dei quattro a parte determinante
E che con il Complesso del numero di ore lavoreranno non riescono a fare più di dodici mila euro l'anno lupus di questo è ma chi sono queste donne
Queste donne in primis sono le Giovanni
In primis sono le giovani quindi hanno in questo senso sono una percentuale elevata sul
Sul complesso perché stiamo parlando solo delle lavoratrici nel privato
Facendo riferimento a questo perché ovviamente nel pubblico non si arriva a questi a questi livelli
Manterrà le lavoratrici del privato sul totale delle giovani che ci lavorano il cinquantatré per cento sta in questa situazione
Quindi la maggioranza
Poiché a questo va aggiunto sono circa un milione sono circa un milione di ragazze di giovani che stanno così
A queste si aggiungono
Lei donne con basso titolo di studio più che ovviamente quelle con più alto titolo di studio
E dove stanno concentrate in particolare stanno concentrate nei servizi alle famiglie c'è adesso torniamo
Agli stessi settori che venivano enucleati peggiore le fasce più estreme diciamo così di sfruttamento come sono stata trattata
Ora stanno concentrate nel commercio esso scusate negli alberghi e la ristorazione nei servizi alle famiglie però anche disseminate nei servizi alle imperiese
Nel settore dei servizi ovviamente dove le donne sono maggiormente rappresentata ora quello che va detto che nelle zone del Paese sono dappertutto ma molto di più stanno nel sud e quello che va detto neanche
E le che sostanzialmente queste caratteristiche più Sud che al Nord
Chiudi Giovanni e che non adulte anziane così via ovviamente si sovrappongono così come si diceva prima cioè sono tutti
Elementi che accentuano la gravità della situazione
Ora noi stiamo che tra le donne queste sono il quaranta per cento degli lavoratrici nel privato
Tra gli uomini non si non è che non ci sia questa situazione si arriva al ventidue virgola sei per cento il che vuol dire che comunque presente una grave criticità
Ma che praticamente la criticità il doppia per le donne possibile che non si veda
Possibile che non si capisca che questa combinazione di non lavoro e quando si lavora di Rikishi Tardelli lavoro e di particolare vulnerabilità del lavoro femminile non sia oggetto di politiche adeguate specifiche eppure noi dobbiamo fare i conti conquisto vuoto vuoto vuoto totale non se ne parla o se ne parla mettendo crescete con slogan e non con azioni conseguenti e questa è una cosa grave
è un po'come il silenzio che c'era sulla violenza sulle donne è vero quando si è richiamato finisce
Qua dobbiamo focalizzare questo aspetto dello sfruttamento così come a un certo punto è stato fatto sulla violenza perché dirlo cioè noi quando cominciamo no a lavorare insieme pure a far le prime indagini si può sulla violenza sulle donne
Non se ne parlava nei telegiornali e non era non è una cosa che ancora aveva rotto gli argini dell'informazione adesso si parla normalmente nei telegiornali
Di questa cosa e sentiamo tutti i casi riportati a volte non benissimo però per lo meno possiamo criticare in modo in cui mass si è rotto il tabù
Sul lavoro femminile non sia sul
E questo è un problema enorme perché questo condiziona
Tutta l'attività
Complessiva politica del nostro Paese perché in realtà non c'è stato nessuno che ha fatto di questo una Reale bandiere quando segnali ci numeri segnali più numeri porti più ti accorgi
Che la risposta non è di proposte concrete serie realizzabili
Cioè basta solo pensare a che avanzamento abbiamo avuto e questo lo voglio dire sul fronte per esempio della condivisione no
Delle responsabilità genitoriale
Se noi andiamo a vedere i gatti quelli sono dati che si modificano con molta lentezza
Abbiamo iniziato a rilevarle alla fine degli anni Ottanta nell'ottantanove l'ottanta per cento del lavoro familiare era sulle spalle delle donne all'urna e portarlo me ricordo questo lavoro fatto con la Commissione parità a Pechino tradotto in quattro lingue no per proprio per spingere su questi aspetti
E che
Dopo di che cosa è successo nel due mila giustamente c'è stata la legge sui congedi parentali sfratto un momento molto
Vivace in questo senso no cioè si arrivò a la legge sui congedi parentali servizi innovativi per l'infanzia sembrava aperta una nuova fase
Ebbene nel frattempo siamo andati avanti la situazione non è più all'ottanta per cento di carico di lavoro familiare qui sto carico sulle spalle delle donne soprattutto che lavorano
Si è ridotto
Però
Di che cosa è stato un frutto questo è stato frutto di quello che si diceva
Di come le donne cercano di attrezzarsi di esprimere cioè di trovare delle strategie individuali per far fronte a questa cosa
No perché c'è stato questo grande investimento su queste questioni e quindi le donne si sono apprezzate adesso siamo arrivati al sessantasette per cento di carico che vuol dire che ancora è molto asimmetrico però non è asimmetrico come prima Emmett certo possiamo pensare che le misure che sono state adottate sono stati la causa
Origine elemento che ha favorito questo processo come magari è successo in altri Paesi
Come i Paesi nordici dove dagli anni Cinquanta questi hanno cominciato a investire su queste politiche
Hanno affiancato l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro con queste politiche e questo ha reso più armonico lo sviluppo il tasso di occupazione femminile ore sopra l'ottanta per cento
Il divario che in questo senso scene ma non c'è solo con loro c'è anche tu paesi con cui ci dovremmo confrontare come la Germania o come la Francia
E dovuto al fatto che noi abbiamo avuto la grande assenza
Allora questo è il nodo
Come dire fondamentale che bisogna sciogliere che qui di forza femminile cenetta
Perché sopportare una situazione di questo tipo senza azione reale pr
Ridurre la vulnerabilità e per rafforzare tutto ciò per forza femminile
Significa essere forti c'è poco da fare perché poi
I successi di molte donne ci sono le donne sono comunque entrate
In tutti i campi sono comunque arrivate anche a livelli importanti ma costi quel che costi cioè al Trezzo di altissimi sacrifici
Ora questa cosa che dicevo della Bassa pagarne è un esempio l'altro esempio se mettiamo insieme tutti i dati che riguardano i lavori vulnerabili cioè anche gli disse noi ci mettiamo tutti insieme e per vulnerabilità consideriamo o precarietà
Ho un part-time non voluto che nel nostro Paese è molto diffuso che porta quindi ad avere paghe più basse pur anche se
Donne e uomini vorrebbero lavorare di più c'accorgiamo Dotti ovviamente questa fascia contiene la pasta paga ma al di là di questa e ci accorgiamo che di lavoro standard quindi standard con cui
Le persone lavora a tempo pieno lavorano lavorano in una situazione che non è situazione precaria etc stiamo più le donne
Al cinquantuno percento del totale delle lavoratrici questo vuol dire che metta lavorano ma di queste che lavorano l'amnistia sono burina chiusi
E quindi per queste a metà che sono vulnerabili questo vuol dire che non hanno abbastanza per poter a bere anche eventualmente una vita indipendente
Allora il tutto ciò concludo e dico
La
Lo sfruttamento
Femminile
Nelle caratteristiche che vengono dette è un veramente una parte piccola di tutto ciò ma il Tirreno di cultura entro UniCredit esce e in cui o allo svilupparsi ulteriormente
E questo ed è un terreno di cultura che ovviamente si alimenta anche di tutto un problema culturale ancora non adeguatamente
Affrontato e aggredito chi è Cuillo che ha a che fare con gli stereotipi di genere all'interno del nostro paese
Tutti aspetti che necessiterebbero di essere messi in testa alle priorità di questo Paese
Ma tutti aspetti rispetto ai quali continua a esserci un processo di rimozione collettiva processo che dormiamo
Grazie
Grazie a Linda Laura Sabbadini diciamo ci ha fatto un quadro che ci lascia capire che c'è ancora molto da fare molto interessante diciamo nell'impresa anche come riferimento di quel periodo alla fine degli anni novanta in cui si comincia un percorso a comprendere diversi anni dopo che il percorso è stato fatto ma grazie all'energia delle donne non perché ci sia stato un effettivo investimento dello Stato in queste allora siccome ci avviamo verso il conclusioni vorrei lasciare la parola alla senatrice d'Elia perché e mi pare che provocazioni e son venute fuori sono immerse dal tavolo che lasciano capire anche che c'è questa grande energia da sfruttare per donne e ha bisogno
Però di una accoglienza e di una forza motrice che non poteva stare in parlamento insomma
Grazie alcune purtroppo perché la commissione
Invece di votare solo aperto un no discussioni però non le ho sentite tutte però voglio rispondere sono arrivati in tempo per sentire Maria Grazia Giammarinaro che proponeva la Commissione d'inchiesta ma poi sapevo che questa era un'era l'intenzione io penso che c'è un tema hanno detto anche all'inizio di appunto di indagare un mondo poco indagato e mi convince molto
Il diciamo l'orizzonte che ci offriva Linda Laura Sabbatini perché non riguarda solo le persone in questa condizione di sfruttamento e paradigmatico
Dedica come di una fragilità vulnerabilità che aveva quasi della pre del rapporto tra donne e mondo del lavoro in questo Paese e quindi anche di linee di tendenza effettivo
Che appare quello che ho capito che affonda ma del resto anche nell'introduzione qui era molto su il nel Anna Finocchiaro sulla sul guardare e il modo in cui si il cambiamenti riproducono nuove nuovi discriminazioni
Penso che c'è una sotto voluto suzione norme in e mentre di contro ci ci vengono offerti delle politiche che confermano
Perché in questa finanziaria oggi purtroppo ci sono poche parlamentari molte mi hanno detto che si collegavano qui vedo Sara Ferrari si è lavorato alla camera basta emendamenti assieme a Cecilia Guerra però è chiaro che se vogliamo fare una commissione dobbiamo fare un lavoro unitario
Delle donne in Parlamento perde per arrivare a una commissione in questa finanziaria non c'è solo azione donna che sappiamo che fa perdere comunque il trenta per cento credo di di pensionata quindi in realtà è una misura fortemente come dire penalizzante per le donne che la che la scelgono venne infatti però non ci troviamo a dover la difendere di fronte al fatto che oltre apprendisti penalizzante diventi anche discriminatoria nella possibilità di accedervi c'è la decontribuzione
In cui c'è persino una differenza tra giovani e donne stare con lei correggimi se sbaglio per cui i giovani se dai un lavoro a tempo determinato alle donne purché sia perché l'idea è che le donne possono lavorare purché sia
Cioè importante comunque e dargli un lavoro e quindi è e c'è c'è e comunque il lavoro o comunque non è lavoro perché la cosa secondo me molto
Bella che viene fuori dall'aula l'analisi in questo testo del lavoro domestico e quanto poco sia preso sul serio come lavoro quanto ci sia lo stereotipo ma questo dice molto anche della condivisione della mancata condivisione in questa manovra
Il congedo parentale si porta all'ottanta per cento un mese ma solo per le madri e quindi anche qui c'è perché comunque c'è un'identità che sono le madri che si devono occupare e che così agevola le madri però appunto in questa guardate in questa in forma che sembra un sostegno alle madri invece agisse potentissima il fatto che le madri sono lasciate sole a occuparsi del lavoro di cure di riproduzione Euclide sono lasciate sole nel mercato del lavoro senza garanzie che questo lavoro sia un lavoro adeguato quindi diciamo che una commissione sullo sfruttamento o comunque un'indagine sullo sfruttamento vediamo cioè non voglio promettere cose
Arrivare a una commissione appunto significa un lavoro di persuasione che dobbiamo fare sicuramente questo
Questo rapporto c'aiuta
Però significa prendere per le corna questo tema del rapporto tra donne e lavoro guardando il lavoro non soltanto dal due tutte e due le facce lavoro retribuito lavoro non retribuito lavoro riproduttivo e lavoro produttivo
Perché poi il lavoro riproduttivo che il lavoro di cura e anche questa grande tema del della
Di della divisione legge commi terribili di come le donne si muovono nel mondo per assolvere quel lavoro dell'Uefa fai da te in questo Paese del rapporto di scambio tra le donne
Nati delle donne migranti nonché avviene nelle nostre case in questo condivisione del lavoro riproduttivo quindi sicuramente è una cosa su cui dobbiamo assolutamente lavoro lavorare in un Paese in cui il contrasto alle diseguaglianze sempre di più un'emergenza
Fortissima
E i probabilmente significherà anche contrastare alcune politiche comprese quelle che vogliono tagliare il sugo di strumenti di sostegno alla povertà
Che stanno venendo avanti però intanto illuminare questa questione è una cosa enorme soprattutto pensando alle giovani scelte e alle giovani Mickey difatti e ancor di più Penazzi
Oltre
Vorrei farle una domanda supplementare probabilmente interpretando qua diciamo il pensiero di di molti perché c'è stato venduto questo Pnr come no diciamo come Andrea no cioè voglio legge siccome punto abbiamo aspettato tutte parte gli obiettivi sono il requisito
Soprattutto l'occupazione nei investimento di anche sui giovani donne poi centra la questione innovazione digitale insomma tutta una serie di divario
Ma voglio capire sul piano delle donne diciamo e quindi stiamo parlando la stragrande maggioranza delle donne non quelli extra formate andate avanti diesel come cioè cioè non non c'è nulla che si possa rimodulare per riuscire ad arrivare raggiunto palco Obiettivo USA un sacco di miliardi e non sto parlando di niente e saprebbero anche come spenderli credo
Allora intanto noi abbiamo fatto una è un grande lavoro di cui indagatore testimone sul PNR che all'inizio proprio la questione della parità di genere come obiettivo non l'aveva perché nelle nelle tre nelle transizioni non era previsto diciamo il pm vede italiano quanto meno si è posto il tema di creare occupazione dentro le transizioni e di creare occupazione guardando ai giovani alle donne con quella clausola opere del trenta per cento quanto la clausola sia applicata o derogata non mancano dati non c'ho novanta anni è una cosa che abbiamo chiesto ma mancano dati e per il questo è un punto
L'altra cosa la debolezza e che la gran parte per esempio dei servizi
Educativi zero sei che era un altro punto importante perché creano lavoro nello stesso tempo liberano tempo creano guerre poi sono o comunque un'offerta di contrasto alla povertà e di investimento su sulle bambine e bambini che fondamentale essendo banditi appalti che sono in capo agli enti locali c'è una debolezza fortissima che su cui bisogna intervenire
E il pezzo deboli perché non sempre i Comuni hanno e gli uffici tecnici la capacità di partecipare ai bandi secondo me non andavano neanche messi a bando
I luoghi cioè bisognava dare degli indicatori chiari su dove fare imiti quindi ci sono sicuramente delle opportunità
Nel Piano nazionale di riprese residenza grazie al fatto che alcuni ci hanno lavorato cioè parlamentari associazioni ai livelli
Opinionista esperti cioè su quel piano bisogna monitorare il modo in cui viene mesto e su questo chiedere l'impatto di genere che l'altra cosa
In cui questo Paese e molto debole non c'è una sperimentazione sul bilancio che credo sia ferma al due mila e venti
Che la sottosegretaria guerra nello scorso bilancio c'ha riportato che va assolutamente fatto sul sul pm avverte invaghito delle politiche delle politiche ma anche debba cioè di delle delle azioni clienti avverte manca il pezzo fondamentale adesso vediamo che cosa farà questo governo che era la riforma della non autosufficienza sempre perché stiamo parlando
Che è stata fatta in cavarne portare in Consiglio dei ministri che don l'ultima
Del governo Draghi e quindi il tema sarà anche l'applicazione fare i decreti attuativi di quella riforma che è stata scritta ma da assolutamente messa in campo quindi ci sono molte cose da fare cioè lì ci sono delle opportunità ma bisogna seguire e ci vorrebbe anche grande maggiore trasparenza su quello che il Pnr ricco e significa nel racconto no delle cose che succede
Assolutamente ecco grazie allora la la senatrice delinea la Sciarelli l'ultima parola a Pino Gulli aperti Ravel confusione
Sì grazie sarò brevissimo realmente brevissimo però prima di introdurre questi tre verbi che mi sono sottoscritto Perret
Portare le conclusioni
Eppure credo da parte di tutti rivolgere un salute un ricordo ti a Sorgenia Bonetti che non è vive più a Roma vive a Torino e che è stata la fondatrice di questa associazione
C'ha messo anche eventuali
Al di là di possibile eventuali discutibili modi di fare di Sorgenia
Bisogna dire che ha avuto coraggio sia nell'interno della chiesa sia all'interno del mondo laico sia nelle interlocuzioni politiche credo che tutte qui qualche maniera sono amiche di sua fiducia
E mi sembra che questo rapporto oggi così come è stato affrontato e presentato abbia aperto una serie di cantieri
Ed è quello che volevamo
Cioè ampliare la discussione e dare impossibilità una ricerca nota una ricerca modo particolare alla ricerca accademica di svilupparsi ulteriormente per stare ancora materiale anche alla politica ma non solo
Per cui come associazione non posso che dire chi con l'aiuto della Giammarinaro e di Francesco caschetti continueremo a a sviluppare rapporto possibilmente
Mi hanno fatto ricordare la Sabbadini anche confrontandoci con altri Paesi europei con cui siamo anche collegati
Quindi continuare
Poi la nostra intenzione come associazione anche quello di diffonderlo perché anche ai livelli territoriali queste discussioni possono ampliarsi ed emergere e per cui chiedo ancora la generosità di Cecilia D'Elia di accompagnarci non solo fisicamente eventualmente ma soprattutto anche come interlocuzioni nei territori
Perché quello che è emerso qui e quello che è stata la discussione che abbiamo fatto possa riprodursi sollecitare anche immondi e poi sono quelli che si confrontano quotidianamente con le problematiche
Noi abbiamo già degli appuntamenti il nove febbraio saremo a Torino
E e poi a marzo vedo qui i rappresentanti del mondo accademico Salento c'è un'idea di farlo a marzo a a Lecce ma anche a Bologna a Milano
E poi speriamo anche in altri però ecco
Questi non solo sono annunci ma sono un po'una continuità di questa di questa giornata
E ed infine credo che la nostra coscienza di cittadini ci porta nel momento in cui prendiamo atto di una situazione a pungolare i responsabili politici sia a livello nazionale che territoriale mi permetto di portare un ricordo personale
Per il lavoro è andato a Crotone siccome conoscevo l'allora vice prefetto
Andai a salutare dalla sua finestra si vedeva il mare la spiaggia
Eravamo nel mese di maggio era pieno dottor però quanti turisti a Crotone
Penso che i turisti
Questi sono tutti agricoltori agricoli nei campi ci stanno gli immigrati e loro si sono sottoscritte posi prenderanno la la disoccupazione agricola non se la prenderanno endemica e voi che fate ma che dobbiamo fare
Allora credo che pungolare ce lo ricordava pure monsignor dei nonni
Sia un po'una responsabilità di tutti
Ed è quello di svegliarci anche
Perché quello che ci piaceva la Sabbadini è un processo culturale
Se non ci insediamo questa crescita culturale
Beh insomma
Sarà brutta per tutti ma poi per le le nuove generazioni per le figlie nipoti
Infine l'ultimo invito
Oggi ricordiamo questi dieci anni della fondazione con un concerto alle cinque e mezza la chiesa di San Marcello al Corso chi crede l'ingresso è libero senza cravatta
Ci vuole può venire un concerto dedicato a chi non c'è più perché la violenza le ha escluse la questa nostra società grazie davvero a tutti