Il rovescio del diritto - La pillola

Alcuni giorni fa un avvocato fiorentino si appresta a discutere un processo
In difesa di un imputato di maltrattamenti in famiglia
Mentre tutti attendono che il collegio si ed è in aula per dare inizio alla discussione
Il collega che verosimilmente ripercorre in quel momento nella sua mente i passaggi cruciali dell'arringa
Che si appresta a pronunciare chiedi al Pubblico ministero già in A uno di volerlo
Autorizzare a consultare il fascicolo del processo che come di consuetudine e insieme agli altri di quella udienza sul banco del tribunale perché ha necessità
Di verificare un atto
Ricevuta l'autorizzazione apre il fascicolo
Lo sfoglia e vi trova niente di meno che il dispositivo della sentenza già compilato
Il suo assistito poi boh e condannato a cinque anni e mezzo di reclusione
Insomma il tribunale si apprestava ad ascoltare le ragioni della difesa avendo già condannato l'imputato seguono come è ovvio proteste vibranti
Scoperto l'inghippo il collegio ovviamente si astiene trasmettendo gli atti alla presidente del Tribunale per le sue valutazioni
Spiega la presidente del collegio giudicante
Che si tratta di un increscioso equivoco
Era veste essa infatti ad aver vari vergato non il dispositivo di condanna ma un appunto
Ignoto agli altri giudici del collegio espressivo di un personale orientamento che prontamente sarebbe potuto buttare dopo avere ascoltato le eventualmente convincenti argomentazioni difensive
Il difensore a sua volta infuriato replica che non era affatto un appunto non dispositivo bello e buono compilato a regola d'arte
Sì io aggiungerei peraltro che seppure volessimo dare retta alla in plausibile giustificazione della Presidente del Collegio la pezza come si suol dire e peggiore del buco
Che appunto potrebbe mai essere infatti un'annotazione delle parole anni cinque e mesi sei di reclusione
Quale pensiero sospese su quale argomento ipotetico quale apertura dialettica potrebbe ritenersi insita
In un calcolo della pena
Si può mai sensatamente credere che un giudice che abbia addirittura già quantificato la pena da infliggere l'imputato possa essere disposto a modificare il proprio dettagliato convincimento
Folgorato sulla via di Damasco dalle formidabili argomentazioni del difensore
Ora
Chi ci ascolta deve sapere che casi del genere sono tutt'altro che infrequenti e sempre badante con la stessa giustificazione che trattavasi di un mero appunto
è accaduto a Venezia più volte a Roma Napoli altrove ed è naturale pensare che la sporadicità di questi gravi episodi sia negata piuttosto all'eccezionalità delle imprudenza
Di quei giudici né lasciare traccia del misfatto
Che ad un malcostume giudiziario che era logica ci impone di immaginare purtroppo assai più diffuso
E che ci dà la dimensione della considerazione che alcuni magistrati speriamo solo una parte minoritaria di essi nutrono del ruolo e della funzione difensiva
Ma qui vale la pena sottolineare tra incredibile reazione della presidente del Tribunale di Firenze ma quale
Ricevuta l'improbabile giustificazione della sua collega presidente del collegio ha tenuto a far sapere
Non solo di trovare del tutto incensurabile la condotta di quei giudici
Anti trovare piuttosto gravemente censurabile quella del difensore
Il quale aveva osato compulsare il fascicolo d'udienza senza il consenso preventivo del tribunale
Ancorché con il previo ma evidentemente insufficiente consenso del pubblico ministero
Ecco in questi giorni si parla tanto di test psicoattitudinali di magistrati tra mille polemiche
Ma se intanto si trovasse il modo
Di controllare che almeno i capi degli uffici siano in condizione
Tino smarrire fino a questo punto il senso della misura
Della realtà
E anche del ridicolo
Avremmo fatto già un bel passo avanti
Buona giornata a tutti