Rassegna delle riviste di politica e storia

Non solo degli ascoltatori ecco c'è anche però oggi all'appuntamento della programmazione di radio radicale in cui vi parliamo di storia oggi ci serviremo per le nostre segnalazioni di una rivista e poi di una segnalazione
Dai quotidiani allora è uscito il numero tre di Mondoperaio rivista che vi segnaliamo sempre come sempre è ricchissima di contenuti
è il numero di marzo del due mila e venticinque oggi vi segnaleremo due articoli da questa rivista è il primo riguarda Nicola Chiaromonte già nelle puntate precedenti per chi fosse borioso
Basta riandare all'archivio on line e di Radio Radicale per ritrovarle vi abbiamo parlato di Nicola Chiaromonte in diverse occasioni oggi vi vogliamo leggere
Qualcosa di questo articolo di Mariù parla bene che ha questo titolo Nicola Chiaromonte uno scomodo cittadino del mondo questa dicitura ormai diventata anche
Forse
Un po'vaga nella significato ma perché era un monte vedrete il significato sì chiarisce amico
Di Ignazio Silone condirettore con lui dalla rivista Tempo presente tante volte appunto vi abbiamo parlato anche di tempo fra il presente e l'abbiamo segnalato che oggi esce ancora appunto poi ci torneremo si apre questa questo articolo con questa citazione della libertà che dobbiamo raggiungere è la libertà di non mentire mai macerazione da Camus
Allora varrebbe scrive dopo una premessa sul la damnatio memoriae
Su alcune personalità ecco in questa in questo articolo torneremo su un mondo un Pantheon diciamo così i nomi che gli ascoltatori di radio radicale tante volte hanno sentito
Negli interventi i discorsi di Marco Pannella nato nel mila novecentocinque Chiaromonte in provincia di Potenza compì gli studi classici a Roma
Fu in gioventù amico di Alberto Moravia che si laureò in giurisprudenza nel mille novecentoventisette
Collaborò a varie riviste tra cui il mondo di Giovanni Amendola coscienza sia rivista protestante di Giuseppe Gangale non sopportando la dittatura si attivò scrivendo dal mille novecentotrentadue con vari pseudonimi Gualtiero sincero Hubertus Bastiano
Sui Quaderni di Giustizia e Libertà
Quando fu identificato riuscì a espatriare raggiungere Parigi gli amici del gruppo politico di cui facevo parte i suoi interventi sui quaderni esprimono il forte disagio l'insofferenza che diventa sdegno nei confronti del regime ma l'accavallarsi tumultuoso delle argomentazioni paiono onde
Di un mare in burrasca ne rendono talora meno incisiva l'efficacia questo giudizio di Barnabei che poi analizzate i quaderni in vari numeri noi saltiamo questo passaggio chiedendo naturalmente scusa all'autore rimandiamo al testo integrale prendiamo solo una di queste citazioni nel quaderno numero dodici
Del gennaio mille novecentotrentacinque c'è un lungo saggio firma sincero dal titolo la morte si chiama fascismo preceduto da una breve introduzione di Carlo Rosselli in cui si evidenzia nei momenti essenziali del processo di disfacimento
Della vecchia vita europea si sostiene l'imperiosa necessità di una sovversione totale e della creazione
Di un ordine nuovo il contrasto alla disgregazione morale ed economica dell'Europa ecco questo passaggio oggi ci aiuterà a cercare di mettere insieme questo tema questo
Questa visione diciamo così della trasformazione in realtà della nostra Europa e e cercheremo di inseguire questo argomento Traverso le citazioni che proporremo
E precisamente scrive a un certo punto in cui il suo saggio Barnabei
Barnabei
è e precisamente il nome della nazione con la n maiuscola che l'Europa non riesce a esistere precisamente in nome della nazione che viene resa disperata la vita delle nazioni scrive va be'ma è una citazione
Appunto
Da è Chiaromonte giunto a Parigi nell'estate del mille novecento trentaquattro Chiaromonte visse in sintonia con gli amici di Giustizia e Libertà e in particolare affinità ideale
Con Andrea Caffi che loro accomunavano cui lo accomunavano la reazione anti statale una vibrante passione civile un profondo disgusto per ogni forma di demagogia
Nella provinciali tali del regime fascista con questo vocabolario diciamo così Barna bene mette bene in evidenza questa differenza che c'è i molti protagonisti
Che si opposero al regime fascista è un una una reazione profonda individuale
Sentimentale come dire esistenziale come andiamo avanti perché vedrete che questo tratto emerge in maniera molto chiara da questo da questo articolo
In seguito all'assassinio di chi of ai conseguenti processi sommari che videro giustiziati a Mosca alcuni leader bolscevichi tra cui ma la testa ma fu proprio Chiaromonte da appoggiare
Gaetano Salvemini e a condividerne le forti riserve sui congressi culturali a patrocinio o comunista
Nel mille novecentotrentacinque iniziò poi la crisi del gruppo degli innovatori che portò infine alle dimissioni da Giustizia e Libertà di Chiaromonte Andrea Caffi Mario le di Renzo Giua
Che vedevano e e vivevano con fastidio il continuo richiamo al Risorgimento quel Risorgimento in cui Carlo Rosselli e Franco Venturi vedevano le vere radici del movimento
La polemica durò alcuni mesi e in particolare interessante scrive l'autore lettera che Carlo Rosselli scrive Mario levi e Renzo giura in data undici maggio mille novecentotrentacinque scriveva Rosselli
Anche con amarezza aggiungerei
Con i vostri eccessi intellettuali distici e ipercritici prima avete contribuito a esasperare la crisi Lussu poi magari ci torneremo un'altra volta su questo poi a urtare Tarchiani ora Magrini che in realtà era Garosci finalmente me e c'è anche qualche altro ricordate mi diceva
Carlo Rosselli saggiamente aggiungo io che è facilissimo disfare quel poco che fra sforzi accaniti accaniti di anni si è venuto costruendo questo
Era importante questo passaggio di Rosselli ma naturalmente col senno ed è poi facile giudicare andiamo avanti scoppiata la guerra civile in Spagna tutti gli esponenti di Giustizia e Libertà poi comunque vi intervennero
Nelle file internazionalisti a difendere la democrazia Chiaromonte combattente nella squadra nella squadriglia aerea di Andrej Marluxia
Il termine della guerra rientrò in Francia ma quando questa fu invasa dai tedeschi si ricorre o si recò ad Algeri ove frequentò tabù
Cui lo accomunava l'assoluta onestà intellettuale e la visione libertaria della vita si trasferì poi a Casablanca e vi ritrovò gli amici Garosci Chiang Kai
Valiani anche questi passaggi Casablanca ricorda anche
Diciamo degli scenari che sono forse stati dimenticati no anche
Di un certo spirito che c'era in questi protagonisti
Dal mille novecentoquarantuno al mille novecentoquarantotto fu poi negli Stati Uniti a New York che collaborò col giornale Italia libera di Gaetano Salvemini fu amico di Carlo Sforza colto nella cerchia di più pochi intellettuali non solo americani Victor Serge a
George Orwell abbinare vent'fu invitato a scrivere sulle riviste di sinistra più importanti statunitensi di allora da Politics
Di Dwight Macdonald da partisan Liviu a del Nation la scrittrice Mary McCarthy disse di lui per me è un maestro
Lo dico solo per me che allora era una professoressa agli inizi della carriera ma per tutti parlavamo per serate intere di Tolstoj Dostoevskij Luigi
In quelle conversazioni a cambiato la mia vita in molte Corsetti
Maurice nodo storico del surrealismo lo definisce uno degli ultimi maestri segreti
Di tutta una generazione di intellettuali europei e americani un po'anche questa diciamo questa generazione in termini larghi naturalmente di intellettuali che
è stata può dimenticata diciamo così
Dal mille novecentoquarantanove al mille novecentocinquantatré operò a Parigi lavorò per l'UNESCO capace di scrivere direttamente in inglese in francese era un pessimista con una visione libertaria e da cittadino del mondo del tutto estraneo ad ogni moda superficiale fato attua lungo incerto
Sì rientrare nell'Italia postbellica di cui disprezzava intimamente l'atteggiamento cortigiano disponibile a ogni transazione
Nel dopoguerra poi collaborò al Mondo di Mario Pannunzio al ponte Nuovi Argomenti all'Espresso il suo impegno principale fu
Però la condirezione della rivista Tempo presente di cui appunto abbiamo parlato diverse volte unitamente
Al Ignazio Silone fra le opere più significative sono notevoli disagi il tarlo della coscienza della coscienza Credere e non credere di stampare dopo la sua morte dalla casa editrice il Mulino
Il primo a un'introduzione di Gustavo Hurling intellettuale polacco e sulle in Italia i cui scritti erano proibiti in Polonia ma erano stati pubblicati da Chiaromonte sul tempo presente Darling
Conclude il suo affettuoso ricordo indicando in lui un viandante alla ricerca della verità fermaste anche della famiglia conoscerli
Più consapevole con Eraclito che per quanto cammini i confini dell'anima non li puoi trovare credere non credere invece la prefazione di Geno Pampaloni tiene critico letterario già collaboratore di Adriano Olivetti Pampaloni definì Chiaromonte un testimone del tempo
Diviso fra la tirannica casualità della storia i valori di libertà esistenziali prima ancora che morali ecco questo tratto diciamo del valore di di di libertà con un valore esistenziale è uno dei segni cara stilistici di cui sto un mondo di cui stiamo parlando
Di cui stiamo parlando oggi
Questi valori appunto da ritrovare nel destino Pina la soppressione della nozione uomo qui poi sarebbe da approfondire per Londra diciamo per non creare ambiguità per capire meglio
Scrive Chiaromonte il che vede quand'è utenti come incerto come l'esistenza è come l'esistenza Stan Lee già prima che se ne sappia qualcosa
Fine della citazione l'amarezza del lungo esilio dall'Italia puri fu purificata e quasi distillata da un innato rigore morale si riflette in uno stile essenziale scarno che questa questione dello stile abbiamo cercato tante volte di raccontarvi con la luminosità fuori dal tempo di una natura morta chi Giorgio Morandi quindi con questa diciamo bella
Figura parla bene ci racconta proprio anche questo stile esprimersi una ricerca perenne di verità come il ritorno alle radici classiche del dubbio rifiutando l'Accademia e i dogmi
Gente doc come strenuo difensore della ragione contro le convenzioni e ogni idolatria politica intellettuale o religiosa il suo pensiero atto allora una apparente disorganicità ma in una severa coerenza e forgiato
Da squarci luminosi veri e propri lampi che illuminano una terra desolata brulla quasi primordiale e arcaica c'è Hill Hui un reciso
Rifiuto del finalismo della storia questo passaggio da tenere presente qualunque sia la veste che assume marxista
Corro Scianna U cattolica
è una visione storica per cui al singolo quasi sentinella di confine sul deserto del dubbio è indicato il dovere Mola morale di vivere prettamente e beh eroicamente
Pur in un mondo sconvolto il mondo sconvolto del dopoguerra
E anche la cifra di questi intellettuali diversi protagonisti
Che ebbero diciamo il il
Baratro davanti di un mondo sconvolto dalla dall'altra OPA profondissimo della Shoah ma anche dell'atomica e dello scenario
Della guerra fredda c'è appunto questo questo rifiuto non sopporta il moralismo la sostituzione del dovere morale al dover intellettuale se il dovere morale imporre impone il impone di prendere posizione il dovere intellettuale obbliga ad accettare solo nozioni chiare venne letta delle masse in mobilità Billie dal grande frate
E loro Quiliano riproporre
Prioritariamente la responsabilità individuale questa la scelta di di chiaro descrivendo l'eterna dimensione romana dello spazio superficiale cortigiana che chiede all'individuo solo di mettersi una maschera recitare una parte chi ero Moni e Chiaromonte scrisse
Aperte virgolette c'è posto per il fanatico per il cinico sullo chi vuole essere se stesso resta escluso le reti
Fine della citazione quella dimensione romana intellettuale e morale fatta di opportunismi lotte curiali per il potere ammantate da sei udon giustificazioni G. istruiti chiede contro le quali Giuseppe Mazzini affermò la fede sessanta l'eresia Issac
Perché ero molto e la cultura non è il terreno della verità ma della disputa
Anzi intorno alla verità che ha bisogno di essere lasciata libera ma anche di essere liberamente cercata senza preconcetti mi schermi ideologici in una lettera
All'amico Andrea Caffi Chiaromonte si dichiara favorevole alle utopie ma quelli che si dichiarano tali
Forme ideali senza obbligo né sanzione prosegue rifiutando l'ipotesi di una realizzazione pratica della Repubblica di Platone in cui i governanti filosofi non sarebbero altro che dei farisei o comunque
Dei parenti farciti di borghesia polena neanche qui torna
Lo stile
Di cui dicevamo prima prosegue prosegue l'autore la sua mediazione politica irrazionale pessimistica attratti frammentaria ma mai incerta e comunque sempre coerente nell'affrontare con lucidità e coraggio il rapporto fra la fragilità della singola esistenza individuale la violenza collettiva
Se il tema fondamentale di credere non credere è la crisi del rapporto fra la coscienza del singolo della storia nel tarlo della coscienza
Il punto focale la moralità delle scelte individuali il richiamo alla responsabilità del singolo vedere
Questo tratto davvero caratteristico diciamo
Di una certa visione anche di un certa concezione diciamo così del ruolo dell'individuo non tanto dell'intellettuale come si come si diceva
In altri ambiti quest'ultima opera
è una raccolta di saggi in cui il travaglio che macera la coscienza paragonato appunto ad un tarlo ad una larva che rode intimamente senza che
Dall'esterno se ne abbia quasi percezione quella coscienza individuale che paragonata implicitamente ad a uno sterro mobile d'epoca
Mi appare così estemporanea dice l'autore ma forse non è improprio nel due tutto fuor di luogo il paragone costumi coi funerali Genesis
Della tradizione creola in cui il defunto veniva accompagnato all'estrema dimora con musiche tristi e l'ente e gli ombrelli chiusi mentre il ritorno avveniva con gli ombrelli aperti musiche
All'etere veloci a simboleggiare come farfalle l'avvenuta liberazione
Dell'anima verso di restarlo della coscienza di Chiaromonte per me dice l'autore
Una Narva destinata però ad avere leali e a liberarsi verso la luce della libertà che diciamo forma
Poetica diciamo così vario Barnabei conclude questo saggio di cui abbiamo ho letto in realtà ampi passaggi Nicola Chiaromonte uno scomodo cittadino del mondo un protagonista di uno scenario culturale politico intellettuale appunto la grande importante attività di tempo presente insieme a Ignazio Silone di cui si si si è persa la memoria anche per un diciamo
Nuovo scandalo secondo scandalo che ci fu a partire dal mille novecentosessantasette in poi quando sì sì perché a finanziare queste iniziative ed altri Phoenix iniziative c'erano stati dei fondi provenienti dagli Stati Uniti da alcuni ambienti legati alla scia questo diciamo produsse tutto sistema di scandalo
E non contribuire a chiarire quella che poi è stata diciamo esplicitamente identificata come la guerra fredda culturale naturalmente bene
Degli aspetti di interesse specialmente da questo punto di vista ma anche questo argomento l'abbiamo affrontato altre volte poi magari ci ritorneremo Perron creare ambiguità d'interesse come sempre ricordare e queste queste personalità
Facciamo diciamo un passo laterale è rimanendo ancora su Mondoperaio il numero di marzo di questa non e vi vogliamo qui davvero solo segnalare in maniera
Molto rapida un un altro intervento di Angela Maria Trimarchi
Che è compreso in un capitolo liberazione mille novecentoquarantacinque due mila venticinque di cui si è parlato di alta poco di questa di questa ricorrenza
L'autrice ripercorre diverse questioni non abbiamo il tempo e il modo per per segnalargli quindi davvero in maniera strumentale questa segnalazione per parlarvi di un argomento cioè l'umile resistenza ove operaio appunto poco ricordato il Partito comunista ci teneva molto
Negli anni della sua influenza ecco diciamo meglio non egemonia
Per non creare fraintendimenti perché poi da chiarire sempre il concetto di egemonia preso diciamo a prestito diciamo in maniera proditorio forse dalla pensiero gramsciano nella epoca d'influenza del Partito comunista si parlava molto
Di queste manifestazioni usando le termini propagandistici qui si ritorna sulla realtà dei fatti che avvennero in Italia tra il quarantatré e il quarantaquattro qui l'autrice
Racconta che Andrea Lorenzetti con lo pseudonimo di Giordano De Andreis rappresentante del sì Hoop clandestino nel CLN ma CLN come abbiamo detto era composto anche da altri e qui parliamo della rappresentanza del PSIUP l'animatore
Della seconda ondata degli scioperi del mille novecentoquarantaquattro figurano anche il quarantatré scioperi che colpiscono l'immagine bellica del repubblica sociale della RSI marzo il primo marzo migliaia di operai e operaie interrompono il lavoro sfidando la polizia fascista e l'esercito di occupazione nazista
Il carcerazioni torture e deportazioni non indebolire hanno una forza prorompente coraggiosa di queste donne di questi uomini ricorda l'autrice
In un comunicato di Radio Londra del nove marzo si avverte anche la sorpresa per la dimensione
E di questi avvenimenti secondo una citazione di Guido Lorenzetti un articolo del New York Times giornale che non nutriva poi simpatie per quel tipo di movimento che era percorso da diciamo
Anche infatuazioni diciamo tematiche filo comuniste
Recitava in fatto di dimostrazione di masse non è avvenuto niente nell'Europa occupata che si possa paragonare alla rivolta degli operai italiani è una prova impressionante che gli italiani disarmati
Sono sottoposti a una doppia schiavitù il popolo italiano stava dando prova dice l'autrice
Di
Del riscatto e di consapevolezza politica ovviamente la stampa italiana taceva
Quella del R. si o minimizzano la potenza di questa protesta
L'entità degli scioperi del quarantatré quarantaquattro rappresenta un elemento distintivo
Dice l'autrice della Resistenza italiana tenta quella europea Lorenzetti poi arrestato il dieci maggio del mille novecento quarantaquattro condotto condotto il torturato a San Vittore poi a Fossoli
E Bolzano infine a Mauthausen
Nel campo di smistamento questa è una citazione da una lettera di Lorenzetti nel campo dismessa mento di Fossoli
Si preoccupa
Di fare qualcosa per gli altri di altri
Prigionieri sono commoventi scrive l'autrice le parole rivolte alla moglie ecco vi leggiamo
Questa citazione tutti dare la prega di portare dei libri stanno istituendo una biblioteca dice appunto Lorenzetti perché c'è tanta gente che ha bisogno di libri non tutti hanno la fortuna di un equilibrio interno e ritorniamo forze alcune cose dette prima la possibilità di non annoiarsi mai ci sono qui circa settecento romanità razziati in uno dei quartieri più miserabili di Roma il Quadraro qui autrice spiega si tratta
Del proletariato straccione nella definizione di marzo precariato vittima Della sottocute sotto occupazione della disoccupazione miserabili avvilito da una miseria mira e con un cervello chiuso diceva non può tutto ottobre radicato
Che Marzio riteneva un intralcio per la rivoluzione del Posavina proletariato e che invece dovrebbe essere avvicinato nella sua dolorose vaccinazione diceva tra l'altro Lorenzetti libri aiuteranno in questo i miserabili del Quadraro siamo al primo giugno del mille novecentoquarantaquattro Quadraro popolato allora
La gente tutta venuta dal Sud era uno dei quartieri di Roma più resistenti un nido di vespe così fu definito poi l'Italia d'Oro al Valor civile quanti un quartiere che aveva subito il rastrellamento di settecentoquarantaquattro abitanti poi finiti a Fossoli
Per i quali appunto Guido chiedeva chiedeva dei libri
Scrive poi per la questione ecco della miseria nera e l'obiettivo punto di abolire la miseria qui
Non è esplicita la citazione ma la facciamo appunto da Ernesto Rossi solo qualche passaggio di questo articolo l'umile resistenza operaia Angela Maria Trimarchi che trovate
Sul numero tre di mondo operaio ultima citazione che facciamo nella trasmissione di oggi in cui vi parliamo o di storie che qui diciamo il filo anche oggi il filo
Che cerchiamo di tessere attraverso le diverse citazione alquanto debole ma
è interessante un articolo di qualche giorno fa del sette maggio di Daniele Luttazzi qui forse Kolci spostiamo dai temi di cui parliamo sempre ma relativamente perché vedrete che Luttazzi poi si occupa di parlare di una storia ancora diciamo non bene raccontata che la storia della destra italiana dei movimenti di movimenti
Di estrema destra di destra che si sono avuti che si sono organizzati in diverse forme nel nostro Paese
A partire dal dopoguerra in poi un tema da sviluppare alcuni grattava hanno affrontato ma anche poco noto ecco mettiamola così le strade complicate confuse e della destra movimentista italiano leggiamo questo articolo a sinistra e a destra sempre piuttosto si è sempre piuttosto confusi sui campi nemici dice appunto Luttazzi
Esami meno sul petto e superficiali eviterebbero il marasma vediamo
Prendiamo per esempio le esperienze movimentista e della destra italiana anni scrisse anni fa Giovanni Tarantino da Giovane Europa i Campi Hobbit mille novecentosessantasei ottantasei vent'anni di esperienze Boine artiste al di là della destra e della sinistra è una segnalazione anche Livio luogo l'ideologo di riferimento era Jean
Tiriamo Artù un politico belga anche durante la seconda è una mondiale promosse propose un'alleanza tra comunismo e Terzo Reich in funzione anti USA finita la guerra dopo una condanna per collaborazionismo fondò il movimento di azione civica colonialista
E in seguito poi la giovane la giovane Europa voleva un'Europa nazione indipendente dagli Stati Uniti protezionista governata da una gerarchia di tipo leninista
è alleata con i regimi antiamericani Cina Jugoslavia Romania di allora Egitto e Iraqi militanti di Giovane Europa combattevano cui fedayin contro Israele
Tiri Art influenzò la Nobel Duarte chiedo scusa per le pronuncia francese
Di Alain de Benoist critico della democrazia dire poco della rubrica della globalizzazione antica Alitalia populista altre altre cose
Simpatizzante di punti nel due mila e il ventitré fu in via invitato al Salone del libro a parlare della scomparsa dell'identità ricorda
Tende arte diventò popolare anche in Italia la giovane Europa aderirono figure eterogenee Renato Curcio nella prima fase della sua esperienza politica Mario Borghezio
Cranici CE
Enzo Biffi Gentili Franco Cardini militanti italiani della Giovane Europa importarono la croce celtica della destra
Moglie intimista belga e francese parteciparono alla contestazione studentesca ritenendo il sessantotto un fenomeno antiamericano
E antiborghese inneggiavano pura Che Guevara ricorda poi Giovane Europa si divise in tre correnti al sud
Torno all'anticomunismo dell'estrema destra classico al centro sud guardo al populismo di Péronne anticipò la destra sociale
Al nord cercò ancora l'alleanza coi ma ho visti prendendoci mine Castro come figure di riferimento il teorico del nazismo autismo Claudio Mutti si convertì poi all'Islam nel settantaquattro
Ex militanti della Giovine Europa fondarono il giornale satirico la Voce della fogna citato recente
Foglio anticonformista anti USA che faceva parte della controcultura giovanile di destra fumetti radio libere musica alternativa diretto da Marco Tarchi ci scrivevano Cardini
Deanna Biagio Cacciola presidente del FUAN la situazione diversità del movimento sociale italiano nel settantasette
A Montesarchio Benevento si tenne il primo campo bit col placet di Teodoro Buontempo questa destra movimentista
E antico USA criticava l'atlantismo di Almirante qui interessante vedere appunto che c'erano degli scontri profondi e si approfondì all'immaginario turche Miano in voga nella controcultura hippie
Era una destra di sinistra che tendeva un mitico altrove lontana dunque dalla destra tradizionale che difendeva invece le radici cristiane dell'Europa e considerava nemici l'Islam fondali fondamentalista il socialismo benché la nuova il Blois fosse anticristiane anticattolica neopagana in meno positivista attivo cattolici la convinzione che l'Europa cristiana fosse stata uccisa dalla modernità li portò a trovare lo spirito della tradizione nei e movimenti
Anti
Ma americani anche di sinistro nel mondo gli strali islamico questo retroterra ideologico mi fa comprendere fenomeni altrimenti assurdi dice Luttazzi la conversione all'Islam di buttafuoco il flauto di pan di Giulia ed è parte della paccottiglia reazionarie su cui fu Furio Jesi ha detto già
Tutto ecco poi questi sono i giudizi
I giudizi di Luttazzi ma davvero interessante questo quadro anche molto sintetico di questo mondo poco raccontato su cui cercheremo attualmente di tornare ma ci fermiamo qui perché è finito il tempo di diamo appuntamento alla settimana prossima