Il decreto sulla par condicio; I referendum sulla legge Mammi'

Mario Petrina ambisce segretario della Federazione nazionale della stampa caporedattore RAI e anche consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti che opinione di sé fatto su questa regolamentazione sulla cosiddetta par condicio
Credo che posta lettere molto rispettato il parere della delle credente la Repubblica Cossiga ecco in un Paese in cui il giungerà apre a questo punto è a questi livelli anche Vieri leggi e di normative su una vicenda come quella par condicio ecco non non credo che esista ecco bisogna preoccupati in qualche modo da giornalista da sindacalista comunque come componente del consiglio nazionale all'ordine dei giornalisti io credo che bisognerebbe affidare ai giornalisti con l'intento di responsabilità complessivo l'informazione senza ulteriori regole agli atenei stanno abbastanza quindi la giudico negativa per negativamente
Senti separata anche di un cosiddetto Julie professionale nelle mani dell'ordine nazionale adesso ci si crea questo divario tra l'ordine dei giornalisti gli stessi operatori dell'informazione
Sì io guarda non faccio parte di quanti all'interno dell'ordine dei giornalisti dall'interno l'ordine dei giornalisti nazionale per carità
Nella legittimità di ogni opinione applaudito a questa iniziativa della Governo proprio facendoci carico delle esigenze della collettività ecco soprattutto del cittadino utente l'ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa l'anno scorso hanno varato il Giurì sull'informazione uno Julie composto da magistrati e in in numero minore da giornalisti due giornalisti era un'esigenza ed è un'esigenza che la collettività regionali che avverte ma come organo di autotutela in qualche modo per tutelare i cittadini perché è chiaro che violazioni della deontologia dei giornalisti sono state commesse dai giornalisti ma è altrettanto chiaro che alcuni ordine Reggio Mali quanto meno o comunque non tutti d'ordine regionali è lo stesso consiglio nazionale dell'Ordine poco da questo punto di vista hanno fatto per mille motivi naturalmente taluni davvero assai legittimate giusti però è chiaro che i cittadini da questo punto di vista in qualche modo non ci sono rischi tutelati e allora questo Giurì a ciò deve per dire o doveva servire ancora è in atto naturalmente la proposta approvata dai due organismi ordine e Federazione della stampa né ammanettata riempita di contenuti con la nomina dicono dei cinque che avrebbero dovuto farne parte e speriamo che al più presto a questo punto l'accelerata del governo serba perché venga data in maniera a questo Giurì che esprimersi
Senti Marco Taradash presidente della commissione di vigilanza sulla RAI in Parlamento
Ha invitato un po'tutta disobbedire civilmente questa nuova normativa su questa posizione si trova anche un personaggio come Michele Santoro
Tumorale di questo tipo d'iniziativa
Ma io ripeto che la proposta mi pare di aver letto così dai giornali di Enrico Mentana del tempio il direttore del TG del TG cinque che una proposta molto ragionevole dice io ho sempre badato alla puntualità nel mio dell'Egeo tale così come spero che sono certa che hanno fatto gli altri direttori di telegiornali pubblici e privati continuerò a seguire il metodo che ho seguito fin qua in pratica Mentana detto io dico attenderò ogni norma dal questo punto di vista parolacce dice la stessa cosa Santoro tu mi dici afferma lo stesso concetto io dico che ciascun giornalista figlia di carta stampata naturalmente che televisivo deve attenersi alle regole dell'antico deontologia
E credo che farà bene a questo punto il suo mestiere poi dal non so in cosa riposte più impiegare la disobbedienza o altro perché se tu fai bene il tuo lavoro credo che le norme sull'ordine e la legge che noi abbiamo servano davvero a regolamentare tutta la par condicio di questo mo'do che nessuno ci potrà mai imporre quindi sono d'accordo su un piano personale Connor Taradash Santoro e Mentana su un piano formale dico che sarà difficile certamente dire che un giornalista non ha osservato la par condicio che è fatta di mille cosa ecco la deontologia professionale ciascuno la rispetti intenso compiuto
Settima dove aveva di tutto questo quadro accelerato anche nel modo in cui si è arrivati a questo Regolamento Commenda credo che viene portato proprio financo anche in Turchia
Dove si trova Scalfaro dove si è trovato Scalfaro in visita ufficiale forse la fretta non servita molto a chiarire bene alcuni aspetti di questa normativa
Certamente richiamo in tempi assai accelerati non ogni settore compreso il settore politico e certamente che è stata una esasperazione eccessiva e c'è ancora in atto una coltellata
Non è più attiva che riguarda il momento politico del nostro Paese contro l'informazione mai così in prima vivai mai così in luce intenso positivo di intenso negativo
Credo che questa generazione non abbia giovato e non giovi ad alcuno e il Governo varando un decreto più che un disegno di legge chi è esposto anche a critiche di incostituzionalità di questo decreto sono convinto che bisogna nonno davvero a quel punto al TAR alla voce ma tornare ai toni neanche morbidi mai toni più consapevoli e perché la gente rischia davvero non dico di annoiati ma di non capirci più nulla quindi queste generazioni con noi il capo dello Stato in seguito da un tanto mo'da un pantano che bah a portare il decreto da firmare e così via sono fanno parte di un po'il cuore che credo sia nocivo in questo momento per tutta l'opinione pubblica e quindi per una tana vita d'in pratica io ripeto così come del resto ha affermato anche l'altro ieri il Presidente della Federazione la stampa Vittorio Roidi che di questa par condicio in questi momenti proprio davvero non c'era bisogno
Senti il terreno di dibattito si sposta adesso sull'Antitrust sui referendum ma che riguardano la legge Mammì che sono stati proposti da alcuni soggetti politici della sinistra
Santoro sostiene oltre alla disobbedienza civile una possibile par condicio dei conduttori che dovrebbe consistere in un in un soggetto giuridico una società una consociata tra RAI e Fininvest
Per gestire insieme impianti frequenze e credo che sia un discorso delicato perché a questo punto non è più un antitrust non si passa più da un oligopolio ma da un monopolio
Io credo che sia un discorso molto delicato che va certamente approfondito e nonno in un clima del genere quindi la proposta di D'Antona non la conosco nei dettagli e tuttavia non credo che sia in questo momento utile o quanto me lo tempestiva occorre davvero fare una riflessione Esperia la più approfondita possibile che coinvolga tutte le forze politiche ma in un clima politico nel quale ciascuno riconosca all'altro la possibilità di esprimersi e dove chiediamo davvero poi maggio tanto è ignorante in Parlamento per dirla con molta franchezza io faccio parte di quella categoria di cittadini comunque non non certo dal dal punto di vista dei giornalisti che dice facciamo le elezioni il prima possibile per ridare un clima terreno al paese e poi chi vince governa e chi perde all'opposizione costruttiva e poi dopo di cinque anni scrivere perché ha lavorato bene o male
Perché altrimenti con tutte queste regole che che creano sospetti di voler penalizzare Berlusconi o chi altro non sembra molto avanti
Senti a questo punto c'è un dato curioso la sinistra sembra fare marcia indietro sull'ipotesi di tenere referendum sulla Mammì Veltroni la mette sul piano occupazionale ce lo dice evitiamo di tenere il referendum perché potremmo compromettere i posti di lavoro della Fininvest ma forse le ragioni non credi che siano altre per esempio l'eventuale autogol da parte della sinistra
In caso di vittoria del no al quesito referendario sulla Mammì
Io credo che la proposta di Veltroni che una persona di grande intelligente sensibilità in questo momento possa avere anche le preoccupazioni alle quali tu facevi cenno è una materia talmente delicata che occorre una riflessione però fonda io personalmente son convinto che nell'opinione della gente di buona parte della gente che potrebbe anche maggioranza in questo momento nel Paese potrebbe prevalere anche un no alla riforma della della Mannino all'abolizione della ma mi quindi poi chiuderebbero effetti anche per tanti dopo la decisione della Corte costituzionale e quindi Veltroni penso che abbia un perché ha mosso un po'dall'esigenza reale di ridurre le reti pubbliche e private in qualche modo per dare spazio ad altri soggetti ma anche da preoccupazioni più concreta ai quali quelli di un'eventuale sconfitta perché se il referendum proposto da gran parte della sinistra sulla Mammì dovete avere esito negativo negativo be'allora sarebbe ben più che un clamoroso autogol sarebbe davvero non non non so cosa all'inizio di cose in questo Paese
Bene Mario noi ti ringraziamo ci risentiamo al più presto grazie a voi
Stizzita verrebbe meno
La giustizia senza la verità è un mero Mou hard Imperium questo mi pare
Necessario sottolinea quindi Obiettivo primo dalla giustizia la verità
Ci sono avvenimenti che non consentono di raggiungere la verità la giustizia non è più tale si trasforma in interni
E allora
Con questa non lunga premessa spero e necessario interrogarsi
Sul perché degli incidenti sull'uso diffuso della custodia in carcere e soprattutto sul che fare perché questo è il vero problema che oggi ci poniamo cioè partiamo certe promesse e sono necessarie delle proposte
Allora partirei se mi è consentito ieri il professore bistecche dicevo scooter se leggo le norme ma si parte dalle corse se io vorrei dare se mi permette la stessa
Vorrei fare la stessa cosa l'architettura del Codice
Vorrei rispolverando un po'perché qualche volta si dimentica qual era l'intelaiatura di questo codice originario
La novità importante era la divisione in due fasi una fase dell'investigazione è una fase la fase del giudizio la prima solo per le determinazioni del Pubblico ministero la seconda accerta formazione la prova accertamento della responsabilità questa ripartizione
E per una per funzioni cioè quale sono le funzione delle attività che finché si svolgono per questo motivo per questa separazione così netta
Era incompatibile con la nuova architettura la figura ibrida del giudice istruttorio che come sappiamo cumulava in sé le due funzioni
In questa prospettiva le indagini preliminari erano affidate al Pubblico ministero che con la collaborazione dalla polizia giudiziaria attivava tutte le iniziative di ricerca che riteneva di dover attivare prima ai fini dell'esercizio dell'azione penale prima dell'esercizio dell'azione penale non c'è un imputato nonché Processo e soprattutto non ci sono esercizi di funzione giurisdizionale
Questo mi sembra un po'la linea che c'era nel progetto originali cioè le indagini si rivivono per verificare la necessità del processo
Questi poteri nell'impianto originario erano riconosciuta entrambe le parti pure alla parte privata ai fini dell'esercizio del diritto di difesa
Se questo era la se questo era l'architettura le attività investigative evidentemente non richiedono in forme particolari è un'attività liberamente rimessa al soggetto a cui attribuì
Ulteriore conseguenza di questa impostazione e che lei ha queste attività di ricerca non possono sacrificare posizioni giuridiche soggettive cioè non vanno ad intaccare posizione precostituite della persona esposta allentare
Noi sappiamo benissimo che questo schema però ha subito tutta una serie di temperamento
Siamo meglio eccezione
Che vanno bella dalla elaborazione della prova fino alla compressione dei diritti di libertà però sono persuaso e qui pare di essere d'accordo anche con Vittorio Grevi che il suo valore di modello processuale resiste
E quindi va difeso e va tenuto sempre presente
La ditta distinzione tra le fasi è una distinzione che attiene alle funzioni
Già il Codice conteneva sotto questo profilo delle incoerenze perché alla division alle disfunzioni per funzioni non ha corrisposto una deponendo della struttura ordinamentale
Infatti la figura del G
Avrebbe dovuto nelle intenzioni del legislatore evitare il rischio di vecchi accoppiate pubblico ministero giudice istruttore
Avrebbe dovuto evitare attività di indagine concertate
Non ha dato i risultati sperati questo dobbiamo dire con estrema chiarezza
E a mio avviso per un triplice ordine di motivi il primo perché non si è garantita
La terzietà del G
Terzietà intesa nel senso della equidistanza dalle parti credo che nessuno oggi può servire che il beh e Tondo distante dal Pubblico ministero quanto lo è dalla difesa questo perché fin dalla fin dalla dalla
Dalla legge dei lega e poi dal Progetto preliminare
Ferrua anche altra avevano detto che era necessario per rendere credibile questo progetto che fosse predisposto unno una separazione predisposto una separazione del ruolo del pm dal giudice
Si era anche se non ricordo affacciata la prospettiva di creare delle separazione anche logistiche palazzi Diversi si era detto si era anche dato un suggerimento nonno nonno destinare alle funzione dei GP i vecchi giudici istruttoria di tutto questo non se n'è fatto nulla
Alle funzioni di ci sono stati questi giudici istruttori le assegnazioni lo dissi per evidenti motivi e non sono stati tenuti in in nessun conto non si è proceduto alla separazione dei ruoli che poi può essere concepite in termini diversi ma di questo non non è necessario parlarne
Primo motivo secondo motivo
Secondo motivo risale a una disposizione della legge delega
Che se ricordate dicevo concentrazione ove possibile in capo allo stesso giudice giudice di tutti gli incidenti probatori e di tutti i provvedimenti relativi allo stesso procedimento