L'intervista è stata registrata venerdì 22 febbraio 1985 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Fame Nel Mondo, Parlamento, Partito Radicale.
La registrazione audio ha una durata di 22 minuti.
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13:50 - Camera dei Deputati
14:00 - Senato della Repubblica
RAD
La Commissione affari esteri del Senato approvato il del disegno di legge governativo per l'intervento straordinario italiano contro lo sterminio per fame nel mondo
Ma rispetto al testo già approvato dalla Camera dei deputati il venti dicembre dello scorso anno ci sono state delle modifiche apportate dalla Commissione esteri del Senato e vediamo con il senatore Mario si
Gavino che commenterà politicamente questo tipo di modifica in che modo la legge è cambiata iniziamo allora dall'articolo uno dell'articolo uno è scomparsa la figura emersa dal compromesso raggiunto a Montecitorio dai capigruppo della maggioranza il presidente dei deputati comunisti lo stesso presidente del Consiglio cioè il sottosegretario agli Esteri con i poteri di commissario straordinario nominato con decreto dal Presidente della Repubblica su proposta del capo del governo approvazione del Consiglio dei ministri i poteri straordinari saranno invece attribuiti direttamente al ministro degli esteri che ridere che era ad un sottosegretario di stato agli esteri che avrà lo valore fino all'entrata in vigore della nuova legge organica sulla cooperazione allo sviluppo e comunque non oltre i diciotto mesi tutti i gruppi parlamentari presenti in commissione ad eccezione proprio del rappresentante radicale Mario Signorino hanno votato per questa soluzione che era stata formulata stamattina dal sottosegretario agli Esteri Raffaelli su incarico del ministro andò Iotti a nome del governo sotto la forma di un emendamento che era stato precedentemente concordato tra Craxi e lo stesso Andreotti Signorino vediamo allora subito
Questa che mi sembra la modifica più sostanziale Masini la discussione sull'articolo uno era il tratto terminale dello scontro politico che c'è stato in tutti questi mesi
E direi però che qui bisogna fare molta chiarezza cioè cosa è stato fatto in sostanza di fronte all'alternativa che c'era di i sceglie di tornare alla formulazione della Commissione esteri del Senato c'è quella di un commissario straordinario oppure di e in limitarsi a una delega del ministro o un sottosegretario quindi una sit com con soluzione più normale diciamo
E in tutti i partiti hanno scelto questa seconda posizioni
Allora va detto che già alla Camera la soluzione trovata era una soluzione
Che non reggeva
E diceva già chiaramente che non
I partiti di maggioranza che anche formalmente siano di impegnati sulla figura del commissario straordinario non aveva alcuna disponibilità di fronte all'opposizione comunista a mantenere questa posizione adesso sì esplicitata quest'convergenza un po'di tutti i partiti compreso anche Anderlini cioè il rappresentante proprio delle posizioni più duri e di di autodifesa del dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo Solitro dati su urla soluzione che era obbligata vista la mancanza di qualunque volontà politica in senso diverso e quindi una volta discusso articolo uno il resto veniva perse venivano da sé tutte le altre modifiche virtù industriali tra poco
Che in generale sono tutte di poco conto e devo dire che anche su queste modifiche si è fatto forse più rumore che altro perché a questo punto una delle preoccupazioni di comunisti di Anderlini che di altri senatori
Ho potuto democristiani era quella di ostentare una vittoria che evidentemente vi mancava visto che avevano dovuto bene o male
Alla Camera accettare un testo che non corrispondeva le loro posizioni allora Mario io direi di vedere insieme gli articoli due e tre
Per quanto riguarda il secondo l'articolo anche qui scompare il commissario straordinario sarà lo stesso ministro degli esteri a comunicare il programma di intervento straordinario e le modalità di esecuzione ai due rami del Parlamento per quanto riguarda l'articolo tre e che prevedeva una struttura straordinaria e la prevede ancora perché non è stato modificato in maniera sostanziale e l'unico cambiamento riguarda la possibilità di emettere un decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro degli esteri di concerto col ministro del Tesoro la nuova formulazione è questa io decreto è del ministro degli esteri di concerto con il Ministro del Tesoro ed è stato aggiunto del ministro della funzione pubblica poi il sottosegretario delegato e si è dovuto cambiare diciamo agli ascoltatori questa dizione per tutto l'articolato seduto sostituire questa nuova dizione a quella originaria che era il commissario straordinario può altresì avvalersi di Esperti Esterni e questa è una modifica che è stata apportata sulla parola consulenti fatta invece sostituita con la parola Esperti nel limite massimo di trenta unità anche qui c'è stata una modifica perché il disegno di legge nel testo approvato dalla Camera prevedeva quaranta unità
Ancora tali consulenti assunti con contratto di diritto privato e convincono temporaneo devono essere dotati di specifica documentata è stato tolto scompenso nel campo della cooperazione allo sviluppo con particolare riferimento ai settori i prioritari nei quali saranno indirizzati gli interventi che inoltre della padronanza di almeno una lingua straniera fra quelle di uso più diffuso e se stranieri della lingua italiana da questo terzo Artico è stata tolta la parte che riguardava il commissario straordinario può adottare i provvedimenti e disporre le spese necessarie per dare sistemazione logistica al servizio speciale evidentemente immagino Signorino perché avendo stabilito che i il sottosegretario usufruisce di una struttura all'interno del ministero degli affari esteri non ha più ragione di
Sostituzione ma in effetti io volevo un po'tornare sull'articolo due cioè cosa è successo che una volta decisa la scelta del sottosegretario
E le modifiche anche di pulizia del testo serviva sono servite anche esplicitare che questo non era dal punto di vista politico una scelta indolore per esempio dall'articolo due è sparita l'intesa tra ministro degli esteri ecco ex commissario straordinario quindi sottosegretario delegato per la scelta delle aree che e quindi noi abbiamo una delega dei poteri di previsti da questa legge dei poteri straordinari dal ministro o sottosegretario per una delega parziali e limitata che per esempio non non serve per il momento del decisionale per quanto riguarda appunto le aree cioè non è una piccola cosa certo che veniva calze nel senso sottosegretario è subordinato gerarchicamente al ministro e quindi è un po'strano stabilire l'intesa fra ministro ex dell'Italia però questo è uno degli effetti appunto della scelta soprattutto i partiti di maggioranza di convergere con il Partito Comunista nel la eliminazione degli pochissimi l'alto commissario quindi abbiamo dei poteri che in effetti sono già limitati per quanto riguarda l'articolo due
Per quanto riguarda l'articolo tre i qui i comunisti hanno rinunciato uno dei punti che qualificante dall'opposizione che era quella cioè di ridurre il servizio speciale previsto per intervento straordinario come uno dei tanti servizi di
Il Dipartimento quindi ricondurre tutto nella normalità della gestione di routine della cooperazione hanno dovuto rinunciare non se la sono sentita cioè di andare fino in fondo
Per il resto io direi che
Sono stati introdotti delle così delle forme di controllo
Che in effetti servono più a ostacolare l'intervento straordinario di assicurare una trasparenza reale degli interventi per esempio quando si dice che per l'assunzione del personale o con comandare il personale di altri
Ministeri presso questa Sezione speciale il ministro degli Esteri sì dei muri di concerto con il ministro della Funzione pubblica il il ministro del Tesoro ecco su questo punto lo stesso Taviani presenta la commissione ha detto esplicitamente che la sua esperienza di ministro gli fa dire che questo serve soltanto a produrre dei grossi ritardi qui e e in effetti serve solo a questo perché poi l'esperienza dimostra che invece non serve assolutamente card ad assicurare trasparenza e correttezza di delle scelte quindi questo è uno delle una delirante bardature che viene aggiunta al all'intervento straordinario e quindi lo limita
Poi che si è discusso molto sul numero dei consulenti che il ecco il sottosegretario può utilizzare e questo per me con questo siamo come a livello di proprio di tira e molla sui posti insomma non direi che non ha altro significato politico
Per cui se non è chiaro il criterio che il Governo ha seguito nel
La e la Camera ha approvato nello stabilire un limite massimo di quaranta unità pericoli rispetto consulenti esterni ancora meno chiaro è perché viene proposto lo ricordo del PIL perché sono trenta si sa adesso il perché i comunisti propone solo venti Mantellini dieci
Che commenta e per Anderlini chiaro perché perché lui deve tentare fin dall'inizio di che questa struttura sia pure temporanea sia una microstruttura il più insignificante possibile Anderlini si capisce il dimezzamento proposta Partito comunista si capisce poco perché non il criterio non è chiaro e ancora meno si capisce perché alla fine su un argomento del genere si arrivi a fare una media tutti diventino ai quarantenni arriviamo a trenta c'è questa proprietà l'idea
Di quale Stato poiché il livello del dibattito insomma naturale lasciamo scusa Mario anche la diciamo la modifica dell'app però la consulenti con la parola spente fa ridere c'è questo rientra un po'nelle operazioni diciamo di facciata che è stata condotta
Soprattutto dei comunisti il cioè quello che che il partito il loro partito preoccupato della correttezza della spesa e così via e in effetti poi le sue proposte non cambierà assolutamente nulla nulla giungono quanto a possibilità di controllo reali per esempio appunto come tu hai detto
Dire esperto invece consulente fa ridere non cambia niente non cambia niente neanche che aggiungere allegherei ai requisiti di questi esperti e consulenti delle frasi ugualmente generiche come dev'essere competenti detto intervento del certamente nessuna legge può dire che non vede che dovesse incompetenti sono c'è tutto un sistema di garanzie illusorie
E su cui però si è esercitata anche l'opera di disturbo diciamo che il Anderlini soprattutto ha voluto svolgeva non soltanto lui come quando si è perduto molto tempo per discutere se questo dato delle Dario può no decide di scegliere una sua sede insomma siamo veramente nel grottesco andiamo avanti con altri tre articoli di del disegno di legge approvato
Su questa sera dalla Commissione affari esteri del Senato in sede deliberante
Lascio a Mario
Le informazioni oltre che è il commento politico naturalmente sulle
Modifiche all'articolo quattro veniamo all'articolo cinque originariamente era previsto che il commissario straordinario trasmettesse al Ministro degli Affari Esteri relazioni quadrimestrali da presentare alla Camera dei deputati al
è nato della Repubblica nel nuovo testo il ministro degli affari esteri presenta al Parlamento relazioni quadrimestrali per esporre i risultati progressivamente raggiunti in relazione alle finalità
E l'articolo uno e vediamo anche l'articolo sei sul quale Mario immagino avrai alcune cose da dire ai fini della presente legge non si applicano alcuni articoli della legge trentotto così nel
Testo originario questi articoli sono soprattutto il numero tre il sette e il dieci il quindici il sedici e il trentadue il numero tre è stato tolto da questa formulazione ed è stato aggiunto subito dopo non si applica salvo per quanto previsto dall'art solo due della presente legge l'articolo tre della trentotto il resto dell'articolo suona così nelle aree oggetto di intervento stabilite ai sensi dell'articolo due della presente legge il sottosegretario coordina con il Dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo le alt
Tre iniziative di cooperazione di aiuto già deliberato in corso di esecuzione per la legge numero trentotto è stata eliminata qualora esseri entrino nelle finalità e nei compiti di cui agli articoli uno e quattro Della pre
Sente legge ma l'articolo sei particolarmente significativo perché mi su questo articolo si stava producendo veramente direi l'affossamento della legge più per disattenzioni delle dei partiti di maggioranza dello stesso governo e devo dire in parte anche del del partito comunista che per esplicita volontà volontaria invece era esplicitamente manifestata da Anderlini che in tutto vuole esame della legge ha condotto uno tra un poco di ovviamente di guastatore perché perché con questa storia partito poi
Informalmente tecnica e poco significativa di sospensioni Pini degli articoli della legge vecchia sulla cooperazioni in effetti divincolava l'intervento straordinario dalle sia dalle pastoie che dalle dai centri decisionali e della vecchia politica questo è un fatto importante perché questo intervento dovrebbe essere appunto un fatto nuovo allora con le proposte avanzate da Anderlini di e mantenere l'articolo tre della vecchia legge nel settantanove e la proposta avanzata dal Partito comunista di mantenerti uno quindici poi ritirata perché mi sono accorta che era effettivamente facoltà eccessiva e stava però passando il tentativo di Rico indurre l'azione straordinaria sotto il l'autorità del CIPE sicché comitato interministeriale che decide la politica di cooperazione e il e di sottoporre questi stessi interventi al controllo preventivo della sezione speciale del comitato consultivo delle istituito di cui si serve localmente il dipartimento e su questa a pioggia al meeting di numeri balletto di numeri lo stesso Governo ha dato l'impressione di essere disorientato fatti è stato questo l'unico articolo e poi successivo al primo e al secondo su cui io sono intervenuto e perché avevo lasciato agli altri gruppi l'onere di portare a casa l'articolato tua legge che di cui noi non accettiamo il principio politico ma soprattutto quello di di condono contrattare sui posti sul numero degli esperti e così via e e con su cui sono dovuti intervenire per richiamare l'attenzione soprattutto dal governo ma anche degli altri gruppi su quello che scrive che certe modifiche proposte implicavano che era veramente a mio parere l'abbandono della straordinarietà e dell'autonomia di quella che è rimasta dell'Inter straordinario la dizione che poi è passata infatti ha dovuto tener conto di queste osservazioni sull'articolo quattro sull'articolo cinque ho poco da dire nel senso che sono stati introdotto una miriade di piccole modifiche
Presso formali ecco ma che non hanno grosso significato insomma dopo soprattutto le modifica la modifica dell'articolo uno e lo stesso articolo cinque diventata una sorta di di scelta obbligata cioè perché articolo cinque era costruito su misura su commissario straordinario una volta che questo diventato tout-court sottosegretario non ha alcun senso così stabilire chi è sotto se dettaglio che saltando il ministro presenta relazione quadrimestrale al Parlamento in questo senso quindi avendo fatto una scelta vigente l'articolo uno era inevitabile che su questo si andasse a una modifica ecco direi che poi non so il tulipano all'articolo sette
Ma anche lì mi sembra che le modifiche siano proprio così
Minime
E niente e lo stesso sull'articolo otto del praticamente rimasto immutati ecco vediamo l'articolo nove che riguarda
La ripartizione di questi mille novecento miliardi in termini di copertura finanziaria ma qui è passata alla formulazione già contenuta nel decreto legge del governo bocciato alla Camera che oltretutto è stata ripresa qui dalla commissione penso del Senato quindi su questo non c'è stata nessuna sorpresa salvo che Anderlini ha solido ha presentato l'emendamento in cui riduceva drasticamente lo stanziamento emendamento bocciato il partito comunista e io abbiamo presentato ho due emendamenti appunto di bandiere cioè visto che la decisione era scontata in cui una parte degli stanziamenti veniva detratta da capitoli del Ministero della difesa devo dire che mentre quello del Partito comunista si rivolgeva un po'a capitoli mediche
Il concetto di giocare un pochino il bilancio del ministero e non toccavano quindi le scelte grosse di polimeri armo il mio emendamento si riferiva proprio ai programmi di riarmo delle tre armi Autilia marina ed esercito sono stato clemente bocciati
Sul mio emendamento c'è stata l'astensione del Gruppo comuniste a conclusione di questo servizio chiediamo al senatore radicale Mario Signorino questo disegno di legge è stato approvato dalla commissione
Affari esteri del Senato in sede deliberante ecco come torna qui sollecita un tuo giudizio politico alla Camera dei deputati e quale e valutazione dai dai radicali di questa battaglia in questa fase
Ma torna come l'hanno voluto i partiti vale a dire ripulito da qualunque traccia della scelta del Corno d'alto commissario abbiamo già detto dobbiamo ripetere perché questa credo che sia la conclusione più chiara che esce da questa discussi e qui al Senato torna come la nu volevano sul serio i partiti perché neanche alla Camera sì raggiunta la maggioranza sull'alto commissario non si è mai raggiunte e soltanto questo ha consentito al Partito comunista alla fine di far prevalere la sua tesi
Il sottosegretario ma devo dire che era una tesi che poggiava sulla larga convergenza ed è stato fondamentale il ruolo della maggioranza o il loro ruolo che la maggioranza ha giocato perché a parte il partito già vista nella prima fase in cui si era limitato sulle nostre posizioni tutti gli altri partiti o sono stati assenti o si sono espressi contro o come la Democrazia Cristiana hanno mostrato una varietà di posizioni che non consentiva assolutamente di acquisire un risultato diverso quindi era inevitabile che dare lo spazio alla tesi contrastante sostenuta dei comunisti quindi questo deve essere chiaro che qui al Senato non si è fatto altro che perfezionate un processo politico di ridimensionamento della proposta radicale già avviato alla cabina e questo significa che i partiti non ero non sono mai impegnati sul serio i partiti in quanto tali né di maggioranza tanto meno di opposizione su questo sul testo che noi sostenevamo quindi questa la prima conclusione la seconda che noi dobbiamo anche mettere in chiaro che il tuttavia anche il Partito Comunista alla fine ha dovuto accettare una impostazione politica sia pure abbastanza o colpite ridimensionata che e fa a pugni con quella che tradizionalmente ha sostenuto e con quella soprattutto di da sempre sostiene dipartimento cioè ha dovuto ammettere l'intervento straordinario con struttura asse ad Uto rinunciare alla sua richiesta di reinserire il tutto nella nell'ambito del dipartimento e quindi il questo è un un fatto che certamente potrà intuivo comunque non lascerà il il lavoro di riforma della vecchia legge sulla cooperazione così in piena tranquillità come loro speravo di fare all'inizio qui c'è un punto voglio dire che c'è un punto di riferimento che non potranno più ignorare in questo perché l'approvazione di questa legge e di fatto anche un rappresenta un giudizio negativo sul modo in cui è stata gestita fino adesso la politica di di cooperazione devo dire ovviamente che tutti mi fili peggioramenti politici che sono stati introdotti rendono estremamente difficile che questo tentativo abbia un certo successo e quindi rendono invece molto facile che effettivamente il tutto si riduca alla creazione di una nuova fonte di spesa mille novecento miliardi perché i le i comunisti a con l'appoggio diciamo della maggioranza hanno sono preoccupati di colpire tutti gli aspetti innovativi che i politici in salvo appunto quante delle questa struttura a parte ovviamente non hanno intaccato gli stanziamenti Nolan non sono riusciti malgrado loro dichiarazione introdurre controlli reali e più penetranti di quelle già previste dalla legge
Infatti discusso limitati a un'operazione di propaganda e in sostanza io credo che dovranno un pochino anche riflettere sulle responsabilità che si assumono assieme a tutti gli altri partiti nella aver avviato un
Imperativo così tipo dal punto di vista politico e così esposto alle lottizzazioni che credo siano già in corso fin da adesso il testo così approvato dalla Commissione affari esteri del Senato torna al quindi
Alla Camera dei deputati sarà oggetto di parere da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali e poi sarà all'esame della Commissione affari esteri della Camera dei deputati in sede deliberanti evidentemente i passaggi che sono stati già approvati dalla Camera dei deputati con il voto del venti dicembre dello scorso anno e che sono stati confermati dall'approvazione ne della Commissione affari esteri del Senato in sede legislativa non saranno oggetto di dibattito nella Commissione affari esteri della Camera questo è tutto vi saluto e vi auguro buon ascolto con i programmi di radio radicale
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