Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i radio radicale lunedì venticinque gennaio mille novecentonovantanove stampa e regime consueto supplemento da lunedì pomeriggio dedicato all'economia in studio Benedetto Della Vedova che innanzitutto si scusa con gli ascoltatori
Per la mancata messa in onda di questa rassegna stampa lunedì scorso purtroppo motivi di forza maggiore edizione Breve oggi per lasciare poi spazio alle tre alla trasmissione in diretta dalla Camera di cosa ci occuperemo vediamo il CorrierEconomia a titola pronto Telecom il mercato ci scommette se si riapriranno i giochi per il controllo vi parteciperà anche l'ingegner De Benedetti ma vero mentre invece Repubblica apre con un servizio su di Leopoldo Fabiani ingiustizia civile i tempi pesa no sull'economia e ci occuperemo di giustizia di Telecom di RAI e e di altro si avremo il tempo ma oggi volevo cominciare con con il Sole ventiquattro l'edizione del lunedì
E a proposito del Sole ventiquattro Ore c'è una servito una serie di servizi sui sindacati cominciamo leggendo il articolo che parte in prima pagina Giuliano Cazzola la trasparenza è una necessità
Per il sindacato e si parla di si parla di finanziamento del sindacato Cazzola ricorda sulla libertà sindacale come valore fondamentale ma a sottolinea come un tentativo comunque discutibile ma un tentativo sacrosanto di introdurre una legge sulla trasparenza dei bilanci del sindacato è stato questo tentativo è stato sostanzialmente affossato soprattutto dalle forze di sinistra il problema tuttavia scrive Giuliano Cazzola rimane perché le Gigi Enza di mezzi e strumenti di effettiva trasparenza finanziaria sembra essere negata in via di principio
Da parte dei gruppi della maggioranza una posizione Cuesta più arretrata rispetto alla sensibilità di cui danno prova le organizza azioni la CGIL ad esempio che sentono il dovere pubblico politico di pubblicare il bilancio confederale in sostanza la questione il rendiconto finanziario è solo uno dei tanti corollario di un problema politico gigantesco organizzazioni sindacali non dei soli lavoratori quindi alle quali viene riconosciuto un ruolo decisivo nel determinare gli indirizzi del Paese
E nel concertare col governo le scelte fiscali previdenziali economiche produttive del lavoro riguardanti cinquantasette milioni i cittadini italiani non possono pretendere di avere il medesimo status di una bocciofila o dell'associazione degli amici del bel canto Roma io lo tanto più che prosegue Giuliano Cazzola attraverso le loro diramazioni e strutture collaterali sindacati intrecciano una fitta rete di attività di assistenza Caf Centri di aiuto fiscale patronati legittimate finanziate dallo Stato gestì scolora apporti economici nelle assicurazioni ad esempio e detengono un patrimonio immobiliare esteso quanto una cittadina dalla provincia padana la personalizzazione della responsabilità patrimoniale solitamente in capo a coloro che hanno agito in nome e per conto dall'associazione
Induce necessariamente organizzazioni sindacali a ricercare a tutela dei gruppi dirigenti marchingegni nell'ambito del diritto societario certamente legittimi ma assai poco trasparenti non tanto nei confronti dei terzi e del fisco quanto pro io verso gli iscritti trattandosi di cospicui capitoli mobiliari e immobiliari e di un flusso di risorse finanziarie molto consiste tutti è giusto e necessario che i soggetti collettivi escano dalla galassia delle associazioni non riconosciute e acquistino personalità giuridica
Con tutti gli obblighi che né conseguono e Cazzola cita l'articolo trentanove della Costituzione che prevedeva e anzi continua a prevedere ancorché disatteso la registrazione de sindacati due questioni quindi quella del fino al mento quella dalla trasparenza e poi la questione del potere sempre più esteso che i sindacati esercitano nell'ambito della concertazione e dei vari Patti sociali ovviamente sarebbe meglio non solo che i sindacati avessero bilanci trasparenti ma soprattutto che questa questione della concertazione venisse ridiscussa per tornare a dinamiche istituzionali fondate sui principi della democrazia liberale a pagina quattro del suo ventiquattro ore di oggi c'è una ci sono una serie di c'è una serie di articoli proprio sulle sul finanziamento della sindacato vediamo il finanziamento diverse le vie di finanziamento dei sindacati anzitutto la delega sotto scrivendo del lavoratore autorizza l'impresa o l'ente di previdenza si tratta il pensionato trattenere la sua quota associativa in busta paga o nel secondo caso sulla prestazione e a versarlo al sindacato cui è scritto ricordiamo il referendum del novantacinque che aveva in e qui ho capito mentre con un grosso consenso dell'elettorato una maggioranza schiacciante aveva bocciato l'articolo assoluto e lavoratori che prevedeva questo meccanismo di trattenuta automatica ma con il Parlamento che non entri Venuto a tradurre in poche in una legge di un articolo quella volontà popolare di fatto oggi i sindacati e Confindustria sulle spalle dei lavoratori ancora perpetuano il meccanismo la trattenuta automatica così come viene per links che pure fa da gabelliere per il sindacato la delega il principale mezzo di finanziamento del sindacato territoriale di categoria che incassa l'importo trattiene la sua parte ripartisce il resto alle stanze superiore di categorie orizzontali
Ma i sindacati si finanziano anche con le quote di servizio per la stampa la distruzione della distribuzione i contratti collettivi
Con l'assistenza e la consulenza affitti Caf e patronati i quali ultimi però sono in perdita così
Ci viene detto almeno con i finanziamenti cosiddetti indiretti permessi retribuiti aspettative sindacali e distacchi quindi con il Touring ole cooperazione internazionale la formazione professionale e altre attività minori e qui quindi si dà un quadro della sindacato holding grande
Drena Tore di risorse e in particolare anche di risorse
Pubbliche soprattutto attraverso il attraverso il finanziamento degli istituti di patronato l'assistenza sociale finanziamento che nel mille novecentonovantotto secondo i bilanci dell'INPS che l'ufficiale pagatore dei patronati
E quindi sostanzialmente anche dei sindacati ammonta questo finanziamento pubblico a trecentotrentaquattro miliardi e bisognerebbe riflettere sul fatto che il finanziamento pubblico che pure ha avuto una sanzione negativa da parte del rettorato Italia hanno reintrodotto abusivamente dal Parlamento è di centodieci miliardi lo Stato versa ai PACS ai soli patronati trecento trentaquattro miliardi all'anno o di finanziamento pubblico c'è una teoria di sigle che fanno capo innanzitutto alle principali centrali sindacali
C'è poi un'altra modalità di finanziamento che è quello per il caffè di centri di assistenza fiscale
Vediamo vediamo vediamo quali sono i finanzi i trasferimenti del dal ministero delle finanze a questi CAF quelli che fanno capo alla CGIL incassano per l'assistenza fiscale nei moduli sette trenta quaranta miliardi alla CISL trenta miliardi la UIL dieci miliardi c'è poi firmato ma ecco Peruzzi iscritti una dote da mille cento miliardi cifre credo per difetto comunque per quanto riguarda solamente CGIL CISL e unire abbiamo mille novantotto miliardi che derivano dalla
Trattenuta automatica secondo le cifre con le cifre ufficiali di cui mille e mille cento miliardi di cui quattrocento diciannove sono le trattenute effettuate dall'INPS sulle prestazioni previdenziali tra l'altro nota in questa Tav le sole ventiquattrore su un totale di dieci milioni seicentosessantanove mila trecentonovanta iscritti ufficiali alle tre principali confederazioni sindacali insieme lati sono cinque milioni e due contro cinque milioni e quattro ovviamente di lavoratori attivi per quanto riguarda la CGIL ne i pensionati hanno superato abbondantemente due milioni e otto i lavoratori attivi due milioni e tre la CGIL la CISL grossomodo in pari un milione novecento e un milione novecentocinquanta gli attivi di poco superiori mentre la UIL stando a questi dati a invece una preponderanza più significa t re dei lavoratori attivi quindi questo in estrema sintesi il quadro del finanziamento ai sindacati anche e soprattutto lo dei finanziamenti pubblici attraverso i patronati rinviamo al Sole ventiquattro Ore chi volesse approfondire la questione di corsa perché abbiamo oggi purtroppo
Davvero poco tempo segnaliamo ingiustizie civile i tempi pesa non sull'economia dopo alcune recenti misure c'è un miglioramento ma non bastano a risolvere i problemi segnaliamo pagina due Repubblica fare finanza e Leopoldo Fabiani che scrive intervistando tra l'altro Guidalberto Guidi della Confindustria e Alfonso Amatucci magistrato di Cassazione che sottolinea come vi siano stati alcuni passi avanti terzo fronte considerato quello degli avvocati Franzo
Grande speranza uno dei più noti avvocati italiani alla legale della famiglia Agnelli che un po'fa autocritica per quanto riguarda una categoria impreparata per una serie io di motivi di questo scrive questo dice Franzo Grande Stephens allora passiamo dopo aver segnalato questa questione sulla giustizia civile importante passiamo alla questione dalla Telecom allora pagina uno del Corriere Economia e Gianni Gambarotta che tra l'altro
Scrive a proposito a proposito di una possibile una possibile scalata da parte dell'ingegnere De Benedetti scrivo già punto anche per questo intanto dicono si parla dei mercati quando si parla di De Benedetti non bisogna trascurare l'aspetto psicologico caratteriale l'ingegnere può vantarsi e lo fa di aver indovinato tutte le mosse nel campo delle telecomunicazioni se lo l'Olivetti in una pozza non ha dovuto portargli le in tribunale ma è anzi una società appetita è in gran parte perché controlla Omnitel e Infostrada le concorrenti di Tim e Telecom Omnitel Infostrada sono nate sotto la gestione De Benedetti che per quanto riguarda Tim ricordiamolo la concessione la per quanto i marò mentre ricordiamolo la licenza attribuite in extremis in limine Rita del Governo Ciampi
E ora che brucia molto di essere stato costretto ad andarsene da Ivrea prima che quelle due miniere d'Oro cominciassero a produrre è sceso dall'autobus quando le curve erano alla fine incominciava il rettilineo in rettilineo
Commentano su sui mercati del massimo per uno come lui che ha costruito la sua fortuna comprando o vendendo sempre al momento giusto conclusione dalla parte psicologica dalla vicenda per De Benedetti ritornare da protagonista nel mondo delle comunicazioni sarebbe una rivincita non da poco
E la Telecom alle attuali quotazioni di borsa capitalizza circa ottantatré mila miliardi di lire e controlla Tim con i suoi quattordici virgola tre milioni di abbonati ma Telecom non è soltanto l'azionista di maggioranza di Tim e anche il primo gestore delle telefonia fissa in Italia finora sono infastidito marginalmente dalla concorrenza dunque investire intere con un buon affare tanto più adesso che tourbillon Mangeri Ali sono superati e il gruppo può definire una sua strategia e tanto più che non è certa è necessario comprarla tutta per contare in via Flaminia anti-sistema scelto per privatizzare l'ex monopolista telefonico è stato quello del nocciolo duro che ha consentito ad azionisti con pacchetti relativamente modesti di svolgerà un ruolo determinante tra poco il Tesoro metterà in vendita l'ultima tranche di Tele con che ancora controlla si tratta di poco più del cinque per cento una quota che potrebbe rimettere in movimento tutti i giochi visto che gli attuali azionisti singolarmente non superò l'un per cento come verrà dismessa questa partecipazione le idee non sono ancora chiarissimo in seguito alle notizie uscite sulla stampa nei giorni scorsi che parlano di possibili scalatori il Tesoro ha detto che l'operazione verrà fatta nell'assoluto rispetto delle regole del mercato una dichiarazione ovvia nessuno si sognerebbe
Di pensare che il ministro Carlo Azeglio Ciampi abbia in mente qualcosa di minimamente scorretto B scorretto no ma già se si ripete l'operazione nocciolo duro che ha portato la disastrosa privatizzazione di Telecom correttezza a parte gli effetti potrebbero essere non dei migliori alcuni hanno interpretato prosegue Gianni Gambarotta questo uscita come l'annuncio che è stata c'è dalla strada dell'offerta pubblica di vendita
E sarebbe una buona cosa che in realtà questo il Tesoro non l'ha detto nessuno esclude
Nulla esclude che posso optare per una formula mista una parte del pacchetto ceduto a cono P. vi è una parte con trattativa privata per sono società scelte con gli stessi criteri usati per la formazione del nocciolo duro al momento dalla profetizza azioni entrambi alle formule darebbero comunque s'Fazio Debenedetti se volesse entrare in partita le buone entrature in questo esecutivo non gli mancano fu un governo Ciampi come ricordavamo prima ad assegnare la Omnitel la licenza per il secondo gestore del radiomobile le sue società Cofide e CIR dopo una lunga cura dimagrante ora dispongono di una buona liquidità e in giro per il mondo ancora una rete di investitori disposti a seguirlo come dimostra la cordata per gli Aeroporti di Roma dove è riuscita a coinvolgere gli inglesi della British Airport Authority e per tutte queste ragioni che il mercato fa una scommessa se Silvia l'Iran e giochi per Telecom De Benedetti sarà pronto così quindi la vicenda infinita del controllo di Telecom con un nuovo protagonista che stando do scrive Gianni Gambarotta su Corriere della Sera si affaccia cioè l'ingegnere De Benedetti eroe di tante scalate finanziaria
Sempre sul Corriere Economia pagina tre
Senza spot non si può Rai A qualcuno piace l'idea tedesca di togliere la pubblicità dalla TV pubblica così scrive felice Morini mentre il commissario Van Miert a giorni invierà una lettera canonica con un elenco dettagliato di contestazioni alla RAI per sussidi di Stato sostanzialmente Zaccaria replica che la RAI
è in regola per ora la RAI ha scelto un modello ibrido la Terza Rete e siamo al finanziamento rinuncerà presto la pubblicità in cambio di questa rinuncia ha chiesto e ottenuto mani libere sulle altre due la prima la seconda dovranno essere libere di competere ad armi pari con le reti Mediaset e qui ovviamente viene da pensare che forse la competizione ad armi pari a quella che chiedono Mediaset gli altri concorrenti privati prosegue felice Morini ma nel mondo della televisione italiana tutto cambia rapidamente Lassini sa di governo italiana potrebbe non essere insensibile al richiamo dei partiti fratelli europee anche perché imboccare questa strada consentirebbe di sostenere con ancor maggior determinazione la necessità di primi pensare una se non addirittura due reti RAI una prospettiva che non dispiace presidente del Consiglio Massimo D'Alema e al direttore generale della RAI Pierluigi Celli e che riscuote interesse anche sul versante dei potenziali compratori tra i quali spiccano i maggiori gruppi Vito ieri italiani dal gruppo Espresso alla Rizzoli Corriere della Sera meno incline a una svolta così radicale sembra invece essere altri settori del partito dei DS tutte le forze politiche
Nate dalla diaspora democristiana abituate al controllo della tv pubblica attraverso la lottizzazione delle cariche di vertice all'opposto sul fronte liberista c'è chi considera totalmente superato il ruolo dello Stato nel settore televisivo e noi senza dubbio
Ci schieriamo su questo fronte in un'epoca in cui l'emittente poi svolto scelti l'utente scusate può scegliere tra cinquecento canali che trasmettono via etere via cavo e via satellite osserva Antonio Pilati componente dall'Autorità per le telecomunicazioni da tempo Hutten osservatore delle dinamiche del settore perché lo Stato deve ancora avere dei canali televisivi almeno le tv commerciali e le pay tv dovrebbero essere gestite su o lo dai privati per ora soltanto una cosa è certa la RAI non può rinunciare alle entrate pubblicitarie dall'oggi al domani attualmente tra telepromozioni spot jingle s'e ammennicoli vari al trentotto per cento dei suoi ricavi deriva dalla pubblicità mentre il canone copre il cinquantasei per cento lasciando invariate le altre condizioni perché era l'equilibrio economico alla RAI senza la pubblicità occorrerebbe trovare mille settecento miliardi aumentando il canone al settanta per cento pura aumentandolo solo del quaranta per cento solo e tagliando contemporaneamente i costi settecento miliardi poiché ogni dipendente costa in media centoventicinque milioni l'anno se la scure si abbattesse sul personale alla RAI dovrebbe licenziare cinque mila seicento dei suoi dieci mila settecento dipendenti così felice Morini sulla RAI e su quanto si agita in Europa noi non l'abbiamo detto ma nell'articolo si fa riferimento a Francia e Germania
In particolare e anche alla storica BBC di sua Maestà questo si muove in Europa in Italia sul fronte delle televisioni ma rimanendo al fronte italiano di televisioni è d'obbligo parlare di TV digitale e di Calcio ne parla Alessandro De Nicola pagina otto di Repubblica Affari e Finanza di oggi noi andiamo a prendere la parte finale del suo articolo in cui si occupa dei diritti del calcio e de la volontari di un intervento antitrust da parte del governo che proprio oggi dovrebbe in qualche modo concretizzarsi almeno a livello di volontà politica in seno alla maggioranza quali sono dunque le ragioni che impongono l'emanazione di un tre io lo legge scrive Alessandro De Nicola semplice il pallone del futuro della televisione chi controllerà le pedate farà l'audience guadagnerà quote di mercato Sbaragli era agli altri diventerà il Moloch monopolista del terzo millennio in alternativa se deciderà di vendere i pacchetti di programmi solo pochi milioni di Castri applicherà apprezzi monopolistici e provocherà una grande da un grave danno sociale spingendola immaginazione alla disperazione masse di popolazione che prima dei gol
Del Mancio del fenomeno si daranno all'alcol e al crack così scrive con qualche sarcasmo Alessandro De Nicola sul serio prendiamo le due ipotesi separatamente ce lo scopo di porre dei limiti e di bloccare l'insorgere di un monopolista TV e fatti è sprecata sono già in vigore delle norme antitrust alcune delle quali mirate al settore dei media che già impediscono tale eventualità con l'avvento del digitale da satellite poi la scelta di ciascun spettatore si allargherà enormemente facendo diminuire anch'che la possibilità teorica della dominazione inoltre non è dimostrato per il passato e ancor meno per il futuro che chi vede Juve Milan su un canale non si gode un film su un altro e segue il telegiornale su un terzo se si vogliono evitare dei pezzi Polo polisti ci anche lì è fatica sprecata perché la legge sulla concorrenza già vieta l'abuso di posizione dominante peraltro chi l'ha detto che il calcio insostituibile e una petizione di principio quando il tennis comincia a essere criptato in molti semplicemente smisero di guardare Wimbledon e hanno ripreso adesso che trasmesso grati su stazioni straniere che si ricevono col satellite sarà un caso se l'unico per la Torah paga mentre in Italia che già il monopolio delle partite di serie A continua da lustri ad essere in perdita si parla di tre le più e l'Authority delle comunicazioni non ha forse stabilito che comunque alcuni eventi calcistici rilevanti devono essere trasmessi in chiaro
I tetti avrebbero la mera conseguenza di non assegnare
Un bene a chi gli dà il valore più alto o si è disposto a pagare di più contro ogni logica economica e diminuendo il benessere generale quando si afferma l'esistenza di un fallimento del mercato l'onere della più ove sulle spalle di chi vuole distorcere non viceversa il Governo invece spesso adottano la tecnica del prima spara e poi chiedi chi va là come un Nerone qualsiasi insomma ottimo intervento di Alessandro De Nicola contro le smanie regole regolatrici del Governo a maggioranza a maggioranza di sinistra che vuole intervenire preventivamente un po'autoritativamente nel mercato delle televisioni dall'attrice nata che a vento dalla televisione digitale a pagamento imponendo ai contendenti di non farsi concorrenza per i diritti televisivi per il calcio il resto dello sport e ponendo invece una clausola che li porti ad un accordo
Consociativo così quindi così quindi sulla così quindi sulla Rai sulla televisione digitale brevissimamente alcune segnalazioni segnaliamo in particolare dal Corriere Economia il vero segreto dei successi americani e Giovanni Palladino che scrive a pagina nove del Corriere economia il punto debole della competizione della squadra europea e il peso del settore pubblico nell'economia sono cose che sempre bene ripetere il quarantanove per cento del PIL cinquant'il cinque per cento in Italia contro il trentacinque per cento degli USA questo il peso del settore pubblico un'economia purtroppo è un peso che potrebbe aumentare se dovesse naufragare il patto di stabilità sottoscritto per i Paesi dell'euro gli Stati Uniti invece stanno navigando con il vento in poppa grazie alla sauna del settore pubblico al potenziamento di quello privato nel mille novecentonovantanove per il secondo anno consecutivo il governo federale avrà un surplus di bilancio il conto economico complessivo dei cinquanta Stati invece da sempre in tv in quanto per gran parte di questi la legge proibisce il bilancio in rosso ma non basta dei tempi di Reagan è in surplus ogni anno anche l'associazione che uniti e lo sto sarà sino al due mila sedici ci vorranno poi quindici anni per azzerare le riserva come l'arte a meno che non passa non passi l'idea che Clinton ha presentato martedì scorso nel suo messaggio la STU sulla situazione economica e sociale del Paese la proposta di investire in azioni il venticinque per cento del surplus di bilancio e ad utilizzare questo risparmio come risse Erba delle Riserve così da allontanare di molto nel tempo l'anno dell'azzeramento dei fondi pensione dalla Social Security il ricordiamo che il governatore della Federal Reserve Alan Greenspan ha risposto picche a Clinton raccogliendo un'istanza di fondo della Società liberare americana cioè quella che lo Stato non deve investì e nemmeno in Borsa nemmeno attraverso fondi privati che gestiscano fondi privati che gestiscano i quattrini
Ovviamente scrive Gianni Palladino la risposta la proposta di Clinton è stata colta molto bene dagli operatori economici e finanziari perché è un ulteriore passo in direzione dello Stato leggero però appunto Alan Greenspan avrebbe detto avrebbe Death toh no ultime segnalazioni prima di chiudere questa rassegna stampa dal mondo di questa settimana segnaliamo un altro intervento di Alessandro De Nicola che abbiamo letto sulla televisione digitale sulle pubblica mass l'apertura massimo rigore immigrati le bizzarrie di Bossi l'ottica liberale segnaliamo pagina sei dal mondo questo intervento di Alessandro De Nicola sull'immigrazione segnaliamo alla fine Eugène è occorso prima pagina di Affari e Finanza la valuta senza più peso si parla dell'Argentina che vuole rinunciare a alla sovranità monetaria qualcuno parla di Unione monetaria con Real altri direttamente di passare al dollaro e questo potrebbe essere dopo lei euro un altro sconvolgimento nei cassetti monetari
Internazionali con questo con questo chiudiamo davvero dopo aver segnalato per chi fosse interessato Repubblica fare finanza pagina ventisei la corda atta anti Gates americano on line skate Sant'fronte unico su internet vinceremo c'è una intervista
C'è una intervista con Barry Arrigo che che assunto da poco la guida di Netscape questo in attesa di vedere come andrà a finire il processo per abuso di posizione dominante nei confronti di bellezze della sua mai sotto chiudiamo qui questa puntata di stampa e regime la rassegna stampa di di radio radicale dedicata come ogni lunedì pomeriggio come supplemento all'economia alla finanza un saluto da Benedetto Della Vedova grazie a Mohamed BA per la regia dalla trasmissione a risentirci lunedì prossimo