"Roma capitale in una prospettiva federale" convegno promosso dalla Fondazione Luigi Einaudi presso la Sala Convegni dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG) in Piazza Adriana, 3 nota: il convegno non è stato registrato integralmente

Io penso che non dobbiamo
Abusare ulteriormente della vostra cortesia abituale
Anche dalla vostra inconsueta puntualità
Inconsueta in una sita che come forse emergerà anche dai lavori di questo nostro convegno
Presenta molte anomalie alcune straordinariamente positive altre un poco più problematiche come sono quelle che riguardano il traffico la circolazione i trasporti undici opere medesimi ossia alcuni dei fattori che hanno preso un'impresa eroica ai presenti quella di trovarsi qui puntuale all'appuntamento di stamattina
Immagino che era nel corso della mattinata altre persone si aggiungeranno avremo un intervento del del sindaco di Roma dal presidente della Provincia
L'importante studiosi io saluto come
Particolare gratitudine professor Sabino Acquaviva presente con noi
Che terrà la relazione in introduttiva in questo nostro convegno ospitato in questa storica sede dell'Associazione nazionale dei mutilati e invalidi di guerra sede di ospitale di manifestazioni culturali e ricordo di aver ascoltato qui di recente qualche bellissimo concerto e anche di convegni
Liberalmente offerti alle istituzioni culturali romane ringrazio dicevo il presidente dell'associazione
Dottore Agostini
Il no il convegno di stamane si inquadra in una ricerca che la fondazione Rinaldi di romana compiuto sta compiendo da tempo e si conclude in questi giorni
Sono gli aspetti del federalismo possibile in Italia già ricerca considera vari aspetti del federalismo
Anzitutto poco la storia dell'idea del concetto della tradizione delle dottrine politiche
Sì estende poi molto in sede compare compare artistica pretendo confronto in vari ordinamenti federali presenti negli Stati dell'unione europea e poi si concentra su due problemi sostanziale ossia il profilo istituzionale di un ordinamento federale della Repubblica e il federalismo fiscale che è il motore e il presupposto di ogni federalismo possibile per questa stessa complessità anche parla pluralità dei soggetti che hanno collaborato questo lavoro coordinato il nostro direttore Franco Chiarenza
La ricerca a impiegato come spesso avviene più tempo di quanto inizialmente Simone e quindi a cabinato in parallelo Congo ciò che nel frattempo avveniva in sede istituzionale parlamentare della ricerca sul federalismo possibile sia un po'si è intrecciata per così dire con la realtà del federalismo incompiuto di fatto nel tempo impiegato in questo lavoro per un verso è avvenuto che
La prospettiva di un ordinamento federale della Repubblica sia naufragata la naufragio della commissione bicamerale le della revisione costituzionale si è fermata ad un punto morto mettendo ulteriormente in rilievo come in realtà il parlamento non sia idoneo a modificare in modo sostanziale l'impianto costituzionale
Compreso quindi anche l'ordinamento federale della Repubblica che compariva nei lavori della terza Bicamerale a differenza lavori delle prime due come è noto la prima Bicamerale quella presieduta dal mio compianto amico Aldo boss ieri sia negli anni ottanta non si pose il problema di un ordinamento federalistico la Repubblica esso compare in parte invece nei lavori della seconda bicamerale nella fase in cui ne presiedette di i lavori l'onorevole Iotti lo facevo parte
Congo una formula che il relatore di quella Commissione definì un regionalismo alle soglie del federalismo cioè un regionalismo contratti molto accentuati
Tali da avvicinarsi quale quasi ad un modello federalisti
Poi il gran passo ma un passo per l'appunto ruotò è stato compiuto dalla terza bicamerale che dopo una serie di notevoli di notevoli oscillazioni nel suo orientamento alla fine decise per un vero e proprio ordinamento federale della Repubblica lasciando però insoluti molti problemi alcuni assolutamente essenziali
A cominciare dalla concorso delle
Regioni alle decisioni centrali
Il e nazionali in un ordinamento federale del tutto evidente che ornare pubblica federale non può non può non prevedere una istituzione e che sia il luogo in cui le regioni federate concorrono alla legislazione centrale residuale quello che
Generalmente è il Senato delle Regioni negli ordinamenti federali quel problema non fu risolto per niente anche l'aspetto del federalismo fiscale rimase tracciato con formule non tutte
Pienamente convincenti e e quindi questo federalismo della terza Bicamerale avrebbe certo richiesto ulteriori passi avanti sostanziali correttivi se viceversa la la commissione non si fosse
A Renata i suoi lavori non fossero di fatto stati così
Diciamo offre misticamente sono spesi ma in in realtà in realtà in realtà bloccati dalla situazione politica però mentre tutto questo avveniva il federalismo andava avanti lo stesso incanalato per un'altra strada quella che si deve si suol definire il decentramento per abbandono per dismissioni velluto cioè
Che soprattutto ad opera del ministro nella funzione pubblica nel governo Prodi favorevole Bassanini
Lo Stato centrale l'amministrazione centrale dello Stato abbiano incominciato a dismettere e a trasferire al sistema delle Autonomie alle regioni agli enti locali una serie di compiti e funzioni
E uffici e personale risorse di grande rilievo quindi ecco ci si trova in questa non facile situazione di una Repubblica Federale prospettata mai che in realtà non c'è
E Dion decentramento molto importante che procede attraverso atti successivi di dismissione
In questo quadro la ricerca compiuta dalla fondazione era utile non conduce gomme del resto è intuibile in questi casi a conclusioni definitive ma
Questa è la nostra
Speranza offre una serie di elementi per una valutazione razionale in genere ci si muove un poco da parte nostra sempre su questa idea che convenga quando si studia a fondo un problema economico politico non trattenersi ad archetipi di carattere ideologico ma costituire gli eventi che possono offrire attraverso una libera discussione
Sul principio di valutazione nazionale e così è stato fatto anche per questa parte particolare della ricerca sul federalismo in cui si pone
Quella che potremmo dire una nuova questione promana sono stati fatti gli amici romani dalla Fondazione Einaudi costituire un piccolo gruppo di lavoro che ha predisposto una un un documento per questa nostra di Orione che contiene anche alcuni elementi di comparazione sulla sulla
Ordinamento delle capitali negli Stati federali europea non soltanto europei e ora ne discuteremo nel nostro convegno sopraggiunto nel frattempo il presidente Abete che
Cordialmente saluto per la sua presenza io dovendo soltanto
Così
Fare qualche considerazione di carattere premiale
Non entrerò nel merito della questione se non per manifestare una mia impressione personale che vale perciò per quello che può valere
E che
Essenzialmente consiste in questo io credo che non convenga assorbire la questione della capitale nella figura istituzionale dell'Area Metropolis metropolitana
Figura istituzionale anche essa incompiuta anche questa è una storia che si potrebbe essere veramente descritta quando si diede
Corpo al nuovo ordinamento degli enti locali modificando sostanzialmente quello che diceva fino ai tempi di Giolitti e che poi era stato solo parzialmente riformato in epoca fascista
Si pose il problema delle aree metropolitane ma lo si pose senza risolverlo quando poi la terza Bicamerale si occupata punto bella prospettiva federalistica ordinamento dalla Repubblica le aree metropolitane sono riapparse ed anzi hanno conquistato nello schema della bicamerale una una posizione di particolare dignità go come soggetti costitutivi della Repubblica ricordiamo che la Bicamerale
Nel suo atto più clamoroso ribaltava la norma costituzionale per cui la Repubblica si ripartisce in Regione Province e Comuni stabilendo invece che sono i comuni province e regioni e infine dico un formulazione non so fino che punto felice anche lo Stato a costituire la Repubblica nel suo complesso ora in una fase avanzata lavora bicamerale compare fra questi soggetti ordinate secondo una scala di sussidiarietà l'Area metropolitana sostitutivo dalla Provincia delle maggiori realtà urbane tutto questo
In
è un grande problema perché non c'è dubbio che in quelle cinque o sei vere aree metropolitane sono in Italia si concentra una gran parte del
Complessità delle tensioni dei problemi dell'autogoverno locale
Tuttavia credo che vedere il problema di Roma come un il problema di una Area metropolitana fra le altre sarebbe anch'esso erroneo
Io conosco una su conosco direttamente non sufficiente competenza salvo germi pronunciare pure solare metropolitana
In Italia che è quella torinese gli elementi che ne conosco mi bastano per esser cento che si tratta di realtà metropolitane sostanzialmente molto differenti certamente tutta l'area metropolitana comune una serie di problemi infrastrutturali voglio logistici di trasporto di carattere sociale urbanistici e così via però della situazione di cui parliamo sta male tutto queste sopravanzato da una
Specificità che prevale su tutto il resto del cioè dalla sulla punta la funzione
In cui e liberali
Che soprattutto i liberali piemontesi hanno qualche responsabilità storica cioè il fatto che in quella che fu forme
Nella storia la capitale della chiesa si è innestata anche la capitale dello Stato questa duplice capitale
Crea una situazione unica al mondo il documento dalla Fondazione un poco ne riassume gl'aspetti più notti
Certamente una singolarità il fatto che non si sia pensato a un assetto istituzionale
Che tenesse conto di questa singolarità in una prospettiva federalistica questa singolarità diventa un punto ineliminabile che deve essere affrontato
Quindi si pone il problema di uno stato dalla capitale in analogia del resto con quello che avviene in tutte le gli Stati a struttura federale
è un problema di funzioni è un problema di risorse anche finanziaria beninteso ma anche un problema di compresenza fra livelli istituzionali Diversi che rende particolarmente intricato
Nella questione romana la il dispiegamento nell'attuazione del principio generale della sussidiarietà sostanza quando ci si pone il problema della o abitazione
Ed è la sinergia fra livelli istituzionali Diversi procedono così per scala di grandezza non si può non tener conto che nella realtà di Roma
Questi livelli si intrecciano convivono coabitano anche in un modello federalistico molto accentuato gran parte delle funzioni statali alle sigle finirebbero inevitabilmente per a vere nella capitale
La loro maggiore presenza la loro manifestazione più incisiva e questo porta a dire che se si riesce a individuare una buona formula appare il distretto della capitale sì risolve il più intricato nodo del federalismo ecco mi pare che la chiave di lettura che possiamo dare una iniziativa dei nostri amici
Romani della fondazione e laudi sia quella di una al termine di una ricerca sul federalismo ormai conclusa se si riesce a definire in termini soddisfacenti il problema della capitale si risolto il più difficile dei problemi che un ordinamento federalistico può porre ringrazio nuovamente il professor Sabino Acquaviva mi scuso colui di aver
Avergli inflitto qualche prolungato minuto di atteso da derivante dal dalla diversa interpretazione degli del del tempo e delle ore che scandiscono il tempo che pure essendo un metro apparentemente universale ha invece significati profondamente diversi nella realtà di Padova in quella di Roma
Sono volto lieto e onorato di cedergli la parola
Allora
Sì effettivamente io alle nove e un quarto ero qua puntuale abituato ogni volta che vengo a Roma
Ripeto sempre lo stesso errore chissà perché fosse un fatto freudiano misterioso che dovrei studiare
Quando andavano di moda i piani perché l'Occidente limitava l'Unione Sovietica e mi ricordo che i francesi fecero un piano quinquennale mentale
E dissero che per fare quel piano bisognava anzitutto pensare una filosofia dello sviluppo della Francia poi si si si rese conto ovviamente che in una economia molto diversa quella sovietica fare una politica di piantare una cosa un po'discutibili
Però io penso che parlando di federalismo parlando di una capitale federali sia importante capire qual è filosofia che ci sta dietro
Che cosa è accaduto in questa società per cui adesso si parla di società federale
E mentre quando è stata fatta l'unità d'Italia si governava col pugno di ferro dei prefetti dalla capitale
Certo era un'altra cultura io direi che ci sono tre scenari da continente a tenere in considerazione
Primo scenario è lo scenario del mutamento della civiltà
Sembra una questione remota però se non capiamo che la Civita la società è cambiata non capiamo quello che sta accadendo secondo scenario e la nascita dell'Europa che io mi auguro sfoci negli Stati Uniti ed Europa
Cioè sfoci in una società in cui dell'organo potrebbe i più dire come ha fatto qualche tempo fa che l'Europa è un gigante economico un danno politico e una larva militari
Lo è effettivamente trova delle prospettive di sviluppo notevoli
Ed è lo scenario europeo che mi spiega perché nasce il federalismo non è un fenomeno così italiano così provinciali così regionale come si crede secondo me fa parte dello sviluppo del grande della Società europea
Ora il primo scenario
Molto semplicemente cercherò di essere brevissimo anche perché io sono delle tesi che l'attenzione dell'uditorio per un quarto d'ora è altissima
Al ventesimo minuto comincia a declinare al trentesimo giorno accaduto interiore al quarantesimo tutti si muovono sulla sedia e fanno l'occhio palla no tipico
Per cui se ne stia in più pensare discorsi su due e dà la sensazione di essere molto attenti e quindi vediamo si fare una sintesi
La civiltà eh beh certo che la città è cambiata
Basta pensare alla differenza fra le mani ritrattare il problema delle minoranze in Alto Adige e nel Kosovo in Bosnia per capire che questa è un'altra civiltà ma è un'altra civiltà in un senso molto più vasto cioè sistema di valori dominanti quelli tradizionali è andato in crisi non lo sappiamo nell'ambito del comportamento religioso la religione era un fatto istituzionale prevalentemente di organizzazione di massa eccetera è diventato un fatto interiore per cui oggi quando facciamo ricerca sociale
Per andare a scoprire la dimensione religiosa la gente dobbiamo scavare a fondo affrontare il problema della morte c'è problemi che prima non apparivano
All'orizzonte
Poi cambiato non lo sappiamo il sistema di classe dice che sia importante è importante perché il sistema di classe ha scardinato
Tutta una serie di valori per cui
Il questo ceto medio di cui parla di vita che sarebbe il ceto dominante per cui sparirebbe il sistema di potere secondo me non sparisce ma vi sono altre questioni
E diventato un certo con una cultura differente
Che ha coscienza di dove vive di quello che fa io ho visto il cambiamento per esempio nel Triveneto
Devo dire è stata trasformazione radicale da quando fino verso la fine degli anni settanta emigrarono a milioni e poi dieci anni dopo cominciavano ad arrivare i lavoratori extracomunitari
Una Regione povera io mi ricordo quando ero bambino che i ragazzi andavano con gli zoccoli di legno perché non riuscivano
A comprarsi le scarpe
E la società di oggi che in una società indubbiamente ricca
Una società chiusa era chiusa all'interno di uno Stato unitario perché queste anche molto importanti fino agli anni Settanta il Triveneto e un po'meno ovviamente il Piemonte la Lombardia il Triveneto era chiuso
Era un'area chiusa all'interno di una società italiana monolitica poi cos'è accaduto è caduto che
Le frontiere si sono rotte per cui lire
Una serie di regioni anche l'Emilia in parte si sono proiettate verso l'esterno io ho viaggiato per anni sarà a Roma Padova Monaco di Baviera e una volta se andare in treno quando arrivavi a Bolzano era finita
Invece c'erano i treni strapieni sulla direttrice Padova Venezia Verona Roma adesso la situazione si è invertita
Cioè sono più i traffici con l'Europa centrale con la Baviera con l'Austria con la Slovenia la Croazia Bulgaria Lecce Padova l'ex Repubblica Ceca che non quelli con la capitale
Questi sono delle premesse a quello che sta accadendo perché se noi non teniamo presente questi fatti e non capiamo perché il federalismo
E perché nasce l'Europa fra l'altro comunque lo scenario di civiltà quello che scardina il sistema di valori su cui è stato creato lo Stato unitario alimenta fondamentale del cambiamento
Se noi non capiamo come viene scardinata culturalmente e psicologicamente le strutture lo Stato unitario non capiamo che federalismo alla gente chiede io sono stato qua e là in giro per l'Alta Italia dibattiti eccetera sul federalismo e ho seguito il dibattito sul federalismo a Roma eccetera
E sono arrivato alla conclusione che si parla di due cose diverse perché il federalismo di cui si parla a Roma
Quando vai nelle regioni che più sono vicine ogni ideale federalista che sono più collegate col resto d'Europa ti accorgi che parla di un'altra cosa ravvisa mettersi d'accordo mietuto su quello di cui stiamo parlando
Quindi lo scenario di civiltà è veramente fondamentale
Noi stiamo vivendo un cambiamento che si verifica ogni cinquecento mille anni l'informatica alla maniera di porsi attraverso l'astrofisica il problema di dio
Al progressi della biochimica del cervello per cui con parole come libertà presento cambia completamente di significato cioè c'è tutta una serie di trasformazione che avvengono appunto quali sono le svolta nella storica città c'è una filosofa
Che diceva giustamente dal neolitico i nostri giorni
La società e si è evoluta progressivamente
Ai nostri giorni per la prima volta nella storia dell'umanità albedo gli ultimi dieci mila anni
Assistiamo lo strato
Lo strappo decisivo radicale la quando parliamo di riforme de vediamo il contesto in cui vi parliamo perché non si tratta di fare delle riforme ti istituzionali di aggiustare la Costituzione queste così oppure si può fare ma questo poi è insufficiente crea gravissime tensioni questo è il primo discorso sullo scenario CP
Poi c'è in quale contesto europeo nasce il federalismo che anche questo dobbiamo capire l'ora risaliamo in momenti indietro nella storia per rendersi conto di quel che succede
Fino a quattrocento cinquecento l'Europa aveva una struttura abbastanza unitaria non c'è l'Europa cristiana eccetera che si difendeva dei popoli che venivano dall'Asia centrale a getto continuo ed ai popoli Strategic questa struttura era in un ce era fondata sulle culture regionali sulle lingue regionali quindi c'era una se per esempio in Francia la cultura provenzali
E la lingua provenzale poi la Provenza è stata demolita dalla peste mille trecentoquarantotto per una forte entità
Lo stesso la Catalogna Galizia Paesi Baschi la Bretagna Irlanda Galles la Scozia eccetera eccetera eccetera
A un certo punto in ognuna di queste aree la lingua di una regione e diventata dominante sondati gli Stati nazionali
Questo è il processo se noi non capiamo questo non sappiamo che cos'è la riscoperta del federalismo che è in corso in questi anni e quindi non capiamo come possiamo progettare il futuro
Quando nascono Stati nazionali cioè il periodo in cui i popoli europei conquistano il pianeta
Si combattono su tutti i mari del mondo le flotte dell'Europa imperi coloniali eccetera sono soprattutto i Paesi sulla costa che si sono unificati fortemente che dominano insiste
Ora
Quando e questa è la chiave della struttura federale secondo me quando comincia a rinascere dopo l'ultima guerra l'idea di Europa rinascono di culture regionali e rinascono le Autonomie regionali
Primi ma il maniera larvata più in certi Paesi chi in altri però le culture regionali diventano delle culture con una soggettività molto forti
Ora
è chiaro che questo crea forti tensioni ci sono stati che sono stati nazionali per secoli allora la Francia per esempio una struttura unitaria molto forte e poi quella che in venti dipartimenti di inventa la burocrazia centrale inventa il governo forte nella capitali e debole la periferia
Il modello francese col trio napoleonico viene applicato in una serie di Paesi
Come sappiamo in Germania nasce l'interno tedesco eccetera in Spagna diventa dominante perché poi le singole lingue per esempio la lingua castigliana diventa lo spagnolo diventano Vinante nell'aria spagnola
I francesi e del nord diventare i francesi diventa dominante in tutta la Francia e così avanti c'è un singoli Stati all'interno di queste strutture come la Prussia che diventano Stati dominanti di un'area giochi quando si creano in questa fase strutture miste come l'impero asburgico al primo colpo violento crollano cioè lo la struttura federale non regge
In quella fase di sviluppo in cui gli Stati nazionali sono ancora dominanti
Ora io quindi noi per capire che tipo di federalismo dobbiamo avere dobbiamo capire cosa c'era prima come sondati Stati centralizzati e cose ventotto
Quando i Savoia sono arrivati a Roma hanno costruito lo Stato sappiamo
E per poterlo costruire
Hanno perfino falsificato la storia perché ne sappiamo tutti che mi nostri lidi gestore ci sono delle cose non vere io vorrei fare solo due esempi per spiegare Palermo Garibaldi arriva conquista Palermo benissimo
Tutti dicono che i siciliani l'hanno accolto all'unanimità però sui divi storia non c'è scritto chi i palermitani sono insorti hanno cacciato i piemontesi e per riconquistare il Palermo l'hanno bombardata con la flotta dal mare con l'artiglieria da montagna e l'hanno conquistata all'assalto i bersagli
Oppure non si racconta e si dice che Venezia insorta all'Unità d'Italia ma non si dice angolani sono incisi in piazza non gridava Viva l'Italia gridando viva San Marco viva la LIPU quindi questo cosa vuol dire che dobbiamo tornare al passato certamente no però vuol dire che le regioni avevano già allora la cultura forte Malfatti Savoia per creare unità d'Italia forse in quel momento era giusto fare così no
Hanno fatto una struttura centralizzata e hanno governato con il pugno di ferro attraverso il i prefetti hanno distrutto l'idolo attrezzi e locali spesso con risultati catastrofici nel caso di Napoli è chiaro che la burocrazia di uno Stato importante di oneri maggiori città Napoli era dell'Europa
Di una cultura importante è stata dalla mattina alla sera liquidata buttata sulla strada creando una massa di sottoproletari di cui paghiamo ancora le conseguenze
Cioè l'unità è stata fatta per distruggere lì dentro anche attraverso la distruzione delle identità regionali probabilmente perché in quella fase se non distruttivi lunghi lenti entità regionali non si sarebbe fatta l'Italia
Ora
Adesso la situazione cambia
Cambia abbiamo detto perché la cultura cambia in alcune zone in una maniera e nel con una zona nell'altra
Sappiamo qual è il problema della lega ma la lega al ha inventato delle cose che non esistono in realtà come la Padania non è mai esistita
I fatti sono state le rotture che sappiamo il Triveneto sì sostanzialmente culturalmente politicamente diviso dalla lega in parte perché hanno dietro una storia diversa dove ci sono stati degli Stati nazionali forti
In Piemonte in Lombardia nel Triveneto il federalismo è forte dove come in Emilia in realtà non c'era uno Stato unitario corrispondeva all'Emilia perché il milione creazioni artificiali il federalismo e molto più deboli
Nel napoletano esiste un'identità napoletana forte non esiste un'identità pugliese lucana
Abruzzesi forte perché non sono mai stati degli Stati facciano parte del Regno di Napoli quindi quando ne andiamo a guardare le geografia
Noi ci rendiamo conto la geografia politica edilizia davanti rendiamo conto che ci sono delle reali differenze che in apparenza non appaiono ma io e se la storia è fondamentale faccio l'esempio sempre per spiegarmi della Toscana
Tutta la Toscana è sostanzialmente rossa la Repubblica di Lucca cioè Luca no perché perché era una repubblica era sempre in antagonismo e di fatti è stata bianca fino a ieri adesso non lo so conditi regno Dini con il il Granducato di Toscana
Quindi il passato incide fortemente sulla cultura e sulle scelte politiche la Romagna che quando i Longobardi invaso l'Italia rimasi all'impero romano d'Oriente il cosiddetto impero bizantino
Ha caratteristiche ancora oggi a tutti i livelli differenti delle altre regioni addirittura quando noi andiamo a Sinigaglia
Che il confine dove i romani ridussero la colonia di Siena gallica al confine col territorio di Galli ancora adesso in in dialetto cambia cambia il voto politico cambiano le scelte cambio un sacco di cose
Allora quando io parlo di federalismo non posso fare un discorso strettamente burocratico strettamente economico strettamente politico oggi abbiamo fare un discorso molto ricco articolato espressione questi difetti
Ora
è necessario quindi fare un discorso il respiro per esempio
Non so perché non c'è a Strasburgo una seconda camera eletta direttamente dalle Regioni
Questo sarebbe una scelta politica fondamentale perché il problema delle regioni dell'emergere delle culture e delle identità regionali via via che si va verso l'unificazione d'Europa un problema di coinvolge tutti i Paesi europei
E che e coinvolge ancora di più i territori in cui ci sono minoranze etniche fatti sono più federalisti movimenti autonomisti i Paesi Baschi dell'Irlanda della Scozia eccetera che le zone dove queste forti identità etniche non ci sono
Poi ci sono regioni in cui si ha tendenza a volte per me secondo me il paradossale comunque esistono Ari tirar fuori i vecchi lingue cioè ne fa un po'ridere per esempio quando in alcuni comuni del Veneto o ti rispondo in inglese o in Veneto non ti rispondo ma in italiano gli uffici del Comune equestre
Oppure quando fanno gli atti e vedi gli atti visti i comuni e che cosa ci può abbastanza divertente apri e negli scritti in inglese e in Veneto italiano non c'è questi sodo le espressioni paradossali di problemi veri io ho girato parecchio di piccoli centri eccetera per presentare niente un mio libro un romanzo così e negli ultimi tre anni
Girando inquisiti tre anni ho visto la situazione indurito si fortemente cioè la Presa di coscienza dell'identità regionali è andata molto avanti nello spazio di tre anni pani andava a fare i dibattiti tre anni fa erano sempre delle idee un po'va anche un po'in determinati invece adesso ti domandano cose molto precisi
Poi vengo a Roma e Spiro io non faccio politica a insomma spiegò qualcuna ricoverate che così tutti mi guardano con gli occhi
Come si parlasse di una cosa che sta nella Luna cioè c'è l'incapacità quasi totale di capire quello che accade alla periferia ha non dico della Scozia
Ma appunto so che Monti del Veneto del Trentino Alto Adige nel Friuli la cultura friulana cetnici tutti problemi linguistici allora
Capitale federale
Be
E qui il discorso diventa difficile
Perché quando io ho capito queste cose mi mi devo domandare ma allora la capitale
Cosa deve essere perché la capitale no ce ne andiamo verso gli stati d'Europa capitale sarà Bellaria fra Bruxelles e Strasburgo penso e Lussemburgo diverse istituzioni
Però le lei capitali importanti di questo continente avranno un peso quindi se io penso insieme Madrid Parigi Londra Berlino a Roma Vienna penso a un'intimità
Unitaria che in fondo in fondo come in Italia il cento sindaci no dovrebbe i fondi in fondo gesti gestire la costruì lezione degli Stati Uniti d'Europa quindi c'è una funzione la capitale federale una funzione delle grandi capitali
Dell'Unione Europea e poi c'è una funzione di Roma all'interno della società italiana
Allora secondo me vedendo quello che è successo per esempio in Spagna dove la Catalogna gestendo bene i propri rapporti con madri e Madrid gestendo in maniera intelligente dei rapporti con la Catalogna
Catalogna poco a poco ha recuperato la sua identità la lingua i giornali la televisione per cui i catalani hanno look un hanno riscoperto una lingua che era lingua che era diventato di eletto e che è tornata lingua in questi anni e sono rimasti in Spagna
Allora
Certo c'è un problema di gestione del governo però la gestione della capitale con le sue burocrazie con il suo strutture eccetera è fondamentale per la costruzione di uno Stato federale
E quindi io credo che
Che Roma dovrebbe assumere delle funzioni diverse rispetto a quelle che adesso come dicevo essere il gruppo delle grandi capitali dell'Unione Europea per gestire la nascita dell'unione dell'identità europea negli Stati Uniti
Poi deve essere in grado di avere delle strutture che gestiscono costantemente regolarmente le minoranze etniche anche in Italia dice perché ci sono minoranze che sono tali sicuramente non sono gli albanesi di Sicilia i greci della Calabria
Il preferibili Franco provenzali del Piemonte i francesi evitare i tedeschi del caldo i friulani gli sloveni eccetera
E poi ci sono quelli qui gruppi che sono a metà fra identità inno come la Sicilia come il Veneto come altre Regioni chiamo diede tradizioni culturali che hanno delle lingue cioè ci sono dialetti che sono lingue come il catalano e dialetti che sono sempre stati di Elettra romanesco è eletto mai gestito nella burocrazia eccetera
Il siciliano è una linea sardo
Il veneto è una lingua la lingua internazionale Mediterraneo orientale ancora adesso nei porti del Medioriente la numerazione nei mercati molti casi fa in Veneto quindi sono le lingue
Che vanno tutelati quindi la funzione di una capitale federale veramente federale autenticamente interamente federale e ben diversa da quella soluzioni così i giuridico istituzionali che si tenta di raggiungere l'autonomia fiscale queste così per carità insomma un passo importante ma non sono decisi
Ora
E poi tenere presente che appunto ci sono regioni che hanno la fortuna dico io di essere i confini Italia Piemonte e Lombardia Triveneto e quindi di lavorare con l'Europa centrale
E regioni che hanno la sfortuna come la Calabria di essere inesorabilmente tagliate fuori dalla geografica
E quando si pensa a caldo Stato federale bisogna pensare anche a queste diversità
La capitale non è che deve fare lei queste cose però la capitale deve essere lo spirito
La cultura del federalismo la capitale deve essere delle a fare una rivoluzione culturale che le consente di capire digestivi cambiamenti perché non c'è niente da fare quando è stata realizzata al vita d'Italia pancia dovuto è stata la burocrazia romana che l'ha gestita io faccio sempre l'esempio della burocrazia il metropolitana di Roma diceva appunto prima nel mille ottocentosettantasei
Lei la burocrazie piemontese che era stata trasferita roba
L'ha già fatto tutti i piani per la metropolitana poi notoriamente quella burocrazia stata cacciata ed è tornata quella precedente
Tamburo la metropolitana è stata fatta quasi un secolo dopo sullo stesso tracciato naturalmente
Allora che questo è un è una banalità però ti dimostra che è fondamentale come il tamburo grazie come la struttura di della capitali gestisce il cambiamento
Quindi pensare uno Stato federalista federale significa anzitutto pensare come cambiare la cultura l'efficienza o l'inefficienza e la burocrazia centrale che deve costruirlo ma non costruire l'intelaiatura giuridica deve costruirlo di fatti e lo Stato federale
Perché se non si realizza
La situazione da un certo punto diventa non dico ingestibile non drammatizza diamo ma più difficilmente gestibile come dicevo prima
Girando nel tridente io mi son reso conto di quello che stava succedendo
Però quando vengo a Roma
Silenzio continua la gestione tradizionale di Totti
Che va benissimo per l'ordinaria amministrazione ma non va bene per gestire una grande rivoluzione che una rivoluzione di civiltà
Politica cioè l'Europa sta diventando nelle tre grandi forze che gestiranno il pianeta nel prossimo millennio Europa medica del nord Cina e l'Italia si sta trasformando radicalmente in conseguenza forse il cambiamento attuale con l'unificazione europea e più radicale e profondo di quello che c'è stata con l'unità d'Italia grazie
Ringrazio vivamente professor Sabino Acquaviva della sua relazione
Prego di intervenire il presidente Luigi Abete
Sì io porto un contributo di riflessione non una relazione perché
Al di là del del fatto che la relazione era prevista nel nel programma io non pensavo di dover fare una relazione quindi non mi sono attrezzato culturalmente per farla anche perché poi su questo tema nel mondo dell'economia dell'impresa o degli esperti che sono più esperti di me ne fratello Giancarlo del Presidente degli industriali di Roma e quindi come dire è titolato a studiare l'argomento
Il mio amico Andrea Mondello il presidente della Camera di commercio di Roma è che è obbligato a studiare l'argomento e quindi sotto questo punto di vista vorrei che sia chiaro che la vendemmia valutazioni non sono sono soltanto le riflessioni di un cittadino romano
Che è onorata di essere cittadino romano io quando ho lasciato
L'incarico di presidente di Confindustria Emma nata sei aveva detto ammoniti e ad altri interlocutori che al sindaco Rutelli che se lo ricorderà che volevo fare l'associazione per il buon nome di Roma
Perché essendo Ugo mano non tocca nel senso che non sette generazioni alle spalle sono come dire
Di provenienza meridionale quindi però mi sento romano appunto sufficiente per capire essendo anche penso un cittadino d'Europa e del mondo sul piano cultuale che
L'approccio alla posizione di Roma all'interno della società italiana e purtroppo come dire
Interpretato alla luce dei fenomeni generali del Paese che si chiamano sempre con nome e cognome che si trova il nome più comodo in questo caso il nome di Roma
Nel senso che certamente Roma è stata ed è il simbolo di una burocrazia inefficiente
Sapendo tutti quanti che la burocrazia inefficiente nostra soltanto a come perché chi pensa che
Nelle realtà
Diffuso sul territorio ci sia una burocrazia efficiente fatte salve eccezioni importanti e grazie al cielo anche crescenti penso una cosa che non è vera
E lo dico io che faccio il credito sul territorio italiano quindi dal Sud al no da Potenza
Al Piemonte o con la Lombardia
O al Veneto quindi come
Sul piano culturale io penso che dobbiamo innanzitutto liberatorio come è stata evidentemente vittima della
Di una dei scadimento della la classe politica italiana che purtroppo ha portato a una serie di situazioni che tutti quanti noi abbiamo verificato con mano
A cavallo degli anni ottanta e che poi esplodendo evidentemente hanno come dire sono trasferite sul luogo nel quale le istituzioni
è uno simbolicamente anche fisicamente rappresenta
Lo dico perché
Evidentemente in questo contesto poi ci sarà una una media più ci Lussiana tra i romani e gli altri cittadini italiani nel senso che come ci sono una serie di persone che non lavoro lavorano di meno ci sono tutta una serie di persone che lavorano molto di più e che facendo la media consentono al sistema di reggere io personalmente che vado normalmente in ufficio da quando diciamo l'abitudine nell'ufficio alle sette
Che a Milano tanto per capirsi Milano dico facciamo un appuntamento presto sì senta da quell'altra parte che significa presto SOSE e se dico alle otto e mezza mi dicono ma facciamo le nove io alle nove già come dire immagazzinato buona parte della mia giornata operosa operativo comunque di impegno lo dico semplicemente perché noi viviamo in un insieme di luoghi comuni non so se ne che dobbiamo
Cercare di sfatare quindi inviterei anche più Sabaudia quando parla della politica di alla politica quando parla dell'istituzione di e le istituzioni non di Roma perché lui stesso
Nella sua come dire che l'azione molto attenta alla complessità della Società italiana nella dimensione storica poi quando
Rappresenta
La
Determinate in realtà
Per le semplicità linguaggi evidentemente soltanto per quello di Roma ma purtroppo la semplice linguaggio spesso diventa un grande problema
Perché in una società in cui le classi non dovrebbero più esistere
In cui ci i ceti dirigenti sono molto più tra virgolette diffusi in termini di responsabilità collettiva di quello che i voli istituzionali di ciascuno
Impegna no
In una società di questo tipo la grande funzione del ceto dirigente quella pedagogica
Ed è quella del comportamento
E quella di spiegare ed è quella di essere esemplari o comunque di cercare di essere esemplare
Se noi togliamo i sedicenti queste due funzioni quella di di spiega quindi di usare linguaggi che consentono interlocutori differenziati di capire
E e quella del comportamento lo togliamo vice dirigenti le uniche due anni due anni effettive fondamentali che hanno per i indirizzate alla società moderna
Perché le altre armi purtroppo o per bene io dico pur perbene voglio dire ma si potrebbe gli altri purtroppo non solo più applicabili in una società complessa in una società multietnica sull'età
Strutturata come l'attuale
E allora in questo contesto noi dobbiamo a mio avviso e qui è un po'il mio contributo di riflessione avere punti già di alcuni punti fermi e poi su questo costruire l'esperienza non il moderno e non partire dal modello per trasferirlo nella nostra realtà io leggendo la documentazione che i miei sistemi di diciamo di relazione mi hanno messa documenti
A disposizione le Unioni industriali l'università LUISS la banca del lavoro e così via ho capito che diciamo c'è una grandissima innanzitutto
Confusione tra virgolette terminologica e una grandissima
Nel dibattito complessivo del Paese del Paese sul problema del posizionamento di Roma che ognuno interpreta le parole secondo una sua accezione storicizzata che probabilmente non è trasferibile sic e simpliciter nostro contesto e laddove fosse trasferibile quando verrà trasferita sarà vecchia e quindi inutile che pensiamo a trasferirla perché se prendiamo un moderno
Ammesso che lo condividiamo ammesso che ne capiamo le implicazioni dirette indirette poi lo trasferiamo intanto che lo trasferiamo in una società complessa e passata una fase storica grazie al cielo
Aggiungo io quindi come da anni ne dobbiamo il suo liberarci di questo dibattito che diventa un dibattito a mio avviso
Troppo schematico e quindi sterile sul piano dei contenuti
Roma distretto federale una città metropolitana come città regione e chi più ne ha più ne metta insomma gli sono lì le semplificazioni le categorie degli che significa
Quelle di qual è il punto di equilibrio è evidente che se prendiamo le esperienze e lo studio profondo cenare in questo dà un contributo importante delle altre grandi metropoli europee non sollevo perdiamo ci sono situazioni del tutto differenziate
E abbiamo situazioni di studi citati funzionano bene immettono funzionano bene il cucciolo facciano male avendo situazioni organizzi e dico che iniziative istituzionali differenziato il che vuol dire che il problema non è un problema astratto ma un problema concreto evidentemente un problema di collocamento storico di collocamento istituzionale di collocamento economico dell'assetto che si vuole andare a individuare è pensabile nel nostro futuro a uno o due generazioni non voglio dire immaginare quindi di mutuare un modello secondo me non è pensabile è pensabile rimanere nell'attuale situazione c'è il secondo me non è pensabile quindi dobbiamo cercare di forzare
Per via Ethernet per Vieste
Come dire gli assetti istituzionali attualmente esistenti per i tagli dei contenuti che siano dei contenuti funzionali a un processo di sviluppo
E allora su questo quindi io non prendo posizione tra virgolette perché penso che
Prendere posizione distinte
Mentre può
A certi livelli di analisi aiutare nel dibattito perché ognuno sa che cosa significa
In tempi di implicazioni questo quello slogan sul piano sostanziale corre il rischio di far diventare questo un altro
Un altro problema
Secondo io penso che dobbiamo puntare a sviluppare
L'efficienza e l'efficacia di una città come Roma vedendo il fatto
Chievo ma svolga delle funzioni
Di capitale d'Italia che tra un attimo
Certo numero di anni diciamo che sarà costretto a fare probabilistica mente parlando
Comune opportunità hanno comunque Blair cioè tutti quelli che si presentano nel dibattito dice non abbiamo dei costi dal fatto di a vere cosa che è vera evidentemente secondo me prego definiscono la precondizione per non risolvere il problema
Perché se io mi presento dicendo che ho dei costi e dopo quell'altra parte qualchedun altro che a torto o ragione pensa che io sono un problema le disse e Chiauci facciamo zero a zero nel migliore dei casi
Cioè non c'è nessun passo in avanti per risolvere il problema
Il fatto di essere capitale d'Italia
è per una metropoli come Roma
Un
Potenziale capacità di sviluppo perché è un mercato tra virgolette
Di occasioni quindi non un mercato nel senso economico di opportunità di sviluppo che se opportunamente gestito può essere
Valorizzato così come il fatto di essere nella sede
Diciamo fisica definita anche se non
Della Chiesa universale è un'altra opportunità anche se poi volte il problema dei Pellegrini che devono attraversare la città e torta il problema dei pullman che bisogna parcheggiare in qualche posto
Per consentire agli stessi di diciamo di essere di incontrare il Santo Padre
E mi limito a queste due quindi dobbiamo in primo luogo non rimanere secondo me dentro lo schema dello slogan ma cercare di capire come possiamo forzare i processi istituzionali
Dall'interno e dall'esterno per ottimizzare il funzionamento delle istituzioni secondo dobbiamo vedere come opportunità questi che sono anche diciamo che portano anche dei problemi indubbiamente ma dove deve con opportunità
Perché altrimenti togliamo come dire la prospettiva terzo dobbiamo capire ce l'ha detto Valerio Zanone la sua introduzione che che affrontati nella logica della prima considerazione
La modernizzazione
Di una certa Città metropolitana come Roma
Dobbiamo fare un discorso sulle città metropolitane
Perché se noi pensiamo di fa un discorso come dire di separatezza per definizione
Voglio dire allontaniamo la soluzione del problema anche se fosse intervenite obici la soluzione migliore noi abbiamo in Italia tre quattro cinque posso diventare dodici per motivi come dire
Perché in questo Paese si moltiplica tutte quindici molti però pure Città metropolitane non so se rendo l'idea abbiamo tre quattro forse cinque città metropolitane cioè città con assetti complesso sto servendo Rie di dimensioni sufficientemente significative per essere qualificate città metropolitane
In alcune di queste ci sono certi tipi di problemi certi tipi domande in altri sono certi virgola riceve lo dobbiamo usare il cuneo
Secondo me di una riflessione su questa realtà perché reali delle strutture istituzionali flessibili che riescano a Colle collocarsi all'interno del contesto verso il basso verso l'alto verso il il Comune propriamente detto e verso
Lo Stato inteso nella sua accezione Raven Moro dai dati e una maggiore efficienza
Te lo può darsi facciamo dei passi avanti qual è il problema di una città metropolitana come una che ha il vantaggio e il problema di a vere le istituzioni e i uno definire dovremmo qual è dovevano stare istituzioni
Non lo Stato centrale piano sta fuori devono Steinmetz secondo una logica non secondo la è chiaro che ciascuno di noi si cela sotto casa il in casa ufficio voglia dire e lo devo bere tutti non so se rendo l'idea e se c'ha pure ristorante ancora più vicino sta ancora meglio questo problema che non riguarda chi sta al centro chi sta in periferia di stanno depistaggio valide tutti non so se ne andò
Tutti i cristiani tra virgolette e non cristiani del mondo convengono su questa
Un triciclo il problema è se all'interno di Roma ci sono altre realtà da valorizzare pensiamo agli aspetti culturali dobbiamo capire come si colloca la valorizzazione dell'aspetto culturale
O del rispetto ambientale con la valorizzazione dall'aspetto istituzionale come il mercato
Dello sviluppo dei beni museali si colloca col mercato di sviluppo del servizio istituzionale se vogliamo usare questo derby e allora andiamo a decidere a valutare dove opportuno che si all'Abi non si allarghino determinati servizi
Secondo se e qui ci vuole qualcuno che questo lo definisca in termini di indirizzo facendo poi politiche ovviamente liberali che però spingano incentivino un'ottimizzazione della allocazione delle seconda da un problema di trasporti
Tesoro e questo è un problema che riguarda un'area larga non larghissima voglio dire città e quindi questo è un altro aria che più un sistema una pluralità di centri di interesse di sviluppo diventa come Dio uno stimolo
Se Abruzzo abbiamo questi problemi riso abbiamo poi a mio avviso anche il problema dei soldi
Perché in una città metropolitana con delle opportunità di sviluppo i soldi arriva
Io ricordo sempre la battuta che feci ad alcuni amici quando
Quattro giorni prima che la FIAT dici comunicasse l'investimento di mezzi io trovandomi a Melfi in quel castello bellissima freddissimo voglio dire dopo aver sentito una amministratore pubblico che non seguiva il giusto esempio del professor Acquaviva e quindi fece un discorso di un'ora e mezza per cui io che avevo fretta Rogue nervoso
Che dissi le date
Io volevo o di quelli che volevo che le politico li di sviluppo industriale fosse o no cinque e non venti come abbiamo voluto avete voluto tutti non so se politici sindacalisti imprenditori cittadini associazioni religiose associazioni di di tutti quanti
Visto che c'abbiamo venti e visto che questo di Melfi è uno dei migliori ma ce l'abbiamo primo appariranno le aziende dopo quattro giorni la FIAT dichiarò che andava a fare l'investimento la loro ancora credono che io lo sapessi insomma non gli ho tolto dalla testa
Venti e passa quindici anni dopo che stavamo Monia novantuno quindi no otto anni dopo che il che io lo sapessi ho fatto semplicemente un ragionamento l'
Ci sono le infrastrutture arrivano le industrie non so e poi quella è un'area per definizione più infrastrutturale agli atti e quindi arriva e attagliata la più grande industria allora se lo stesso ragionamento vale il problema dei soldi
Non lo vi negoziamo più andando a negoziare delle quote di risorse con uno stato comunque può investire sempre di meno direttamente ma creando le condizioni perché i soldi arrivino le flessibilizza le procedure autorizzative per consentire agli amministratori della realtà chiamiamola così così non abbiamo né città né distretto Neale regioni della realtà
Di Roma di potere
Appaltare un ponte o una
Sottolinea voglio dire avendo nelle facoltà e trovando sul mercato chi finanzi operazioni di questo tipo avendone evidentemente una ritorno in termini economici semplice altrimenti il dibattito rimane un bellissimo dibattito molto interessante perché duplice io mi sono acculturato però nubi solvente perché
Come come purtroppo non è insolvente il dibattito
Sul piano generale sia lo spostiamo da uno piano generale fintanto che noi non capiamo che gli italiani oggi stanno in Europa e non di che stanno del mondo
E gli immigrati restano in Italia
Qui non c'è un giudizio di valore che possiamo dare non possiamo dire e giusto non è giusto
è opportuno non opportuno perché al di là del discorso delle regole di flussi questo fatto sta medievista all'interno del dei processi della storia abbiamo giustamente voluto la globalizzazione e quindi paradossalmente quello che il professor Acquaviva indicava come un fatto più o meno scherzoso ma simbolico il il Veneto e il l'inglese che qualche non penso non tutti i Comuni qualche comune come dire un po'troppo come dire dopo che voglio dire metteva bypassando la lingua italiana posta poiché la storia no
Non perché ci sarà il velo dell'inglese invece sarà l'inglese voglio dire poi ci sarà l'Italia spero voi io perché inglese ho qualche difficoltà comunicazionale ancora nonostante cinquantadue anni una serie e perché psicologicamente sopito alla parla italiano anche se con accento umanesimo
Quando sono ovviamente quando sto fuochi cerco di depurati mi e
E questo problema resta nella storia quindi utile che abbiamo contro la storia la storia si può accompagnare o si può tentare di come dire ostacolare voglio dire il primo caso si Fondazione così dazio caso di colazioni inutile mettiamola in questo senso allora tutto anche il grande dibattito se dobbiamo e qual è il mix tra il livello regionale livello statale
L'Europa ce lo risolve l'Europa prima che ce lo risolviamo noi grazie al cielo perché a questo punto deve partire un problema di costituzione politica europea sappiamo tutti che la leva regionale è stata usata per come dire mettere sotto schiaffo
Gli Stati nazionali rispetto alla visione europea grazie al cielo dico io perché ci stiamo arrivando voglio dire mica saremo convinti fino in fondo che le venti regioni italiane rappresentano venti realtà
Come dire di identità nazionale pezzo che ha fatto salvo qualche caso che peraltro non è omogeneo peraltro eh
Anche differenziato penso che perché poi ognuno sarà ciò come gli pare chi dall'archivio allunga chi ne stringe allora se il problema diventa un livello amministrativo
Ho
Sul piano sostanziale di livello amministrativo l'importante è che ce ne siano pochi
Più che dove si
La metto in grandissima sintesi
Perché il problema dei livelli amministrativi non è la vicinanza un meno a
A me
E il fatto si oltre me ci sono uno due tre o ventisette livelli amministrativi
Sono i livelli che che danno il peso dalla burocrazia non l'allocazione del livello certo voi ci sono delle attività che è più opportuno che siano come dire vicino alla fonte
Del problema ci sono delle altre attività che più potuto che siano tra virgolette il più lontano possibile
Perché sono di interesse talmente generale che più allarghiamo l'aria ma quello ce lo allarga l'Italia e l'Europa la globalizzazione la politica estera il Kosovo gli immigrati in Albania o di mattina ci vediamo per al di là del come ce la raccontano voglio dire è il problema che sta dietro
Voglio dire
Diciamo sta dentro la storia è chiaro e allora
Se questo è con questo concludo
Noi Grazia ce l'abbiamo proporre zia debole
E questa è una grandissima opportunità
Io ripeto danni adesso posso di un po'più perché le burocrazie forti
Quella tedesca a quella francese saranno un grande problema
Per la Francia per la Germania nei prossimi vent'anni
Perché le burocrazie forti sono per definizione auto consistenti
Sì io sono forte ben prima che me cambiate i poteri possiamo le tutti ragione non so se indurire Cogito ergo sum vale due per l'Adhd la burocrazia
Avendo noi grazie al cielo subito grandi problemi
Già nel passato della profezia debole il fatto di avere oggi una Buriazia che oggettivamente
Più
Modificabile sostenendo perché oggettivamente più debole può diventare un'opportunità se ne sappiamo metterci dentro dei contenuti e quindi quali sono le competenze oggi del comune e quali sono le competenze del dello Stato nelle sue varie accezioni al limite con quella flessibilità che
Deve essere differente per le quattro cinque aree metropolitane e per quelle che non sono né metropolitani all'interno di cinque aree metropolitane per la peculiarità di ciascuno se vogliamo usare questo termine che richiede un mix tra poteri legislativi poteri di programmazione poteri esecutivi che possono essere oggettivamente diverso e per questo bisogna fare delle leggi che consentano la flessibilità e qui c'è la cultura della
Diciamo sussidiarietà voglio dire intesa in un'accezione
Finisco se tutto qui questa mia considerazione est pena comma può ancora tentare di competere
Con le grandi capitali europee
Per un motivo
Chiesta che poi l'altra faccia della medaglia dei problemi che abbiamo in questo periodo umane oggettivamente la capitale del Mediterraneo
Per cultura
Voglio dire per posizionamento geografico sostenendo l'idea la non insomma voglio dire del Mediterraneo fa riferimento oggettivamente
E questo da sul piano delle potenzialità non solo di interscambio
Civile ma anche di funzione strategica per la modernizzazione di una parte di paesi che stanno sul Mediterraneo e per gli aspetti economici che possono essere collegati da una opportunità voglio dire che
Probabilmente dalla Puma uno spazio diciamo di valuta tutto il più come capitale tra virgolette maggiore è quella di essere soltanto capitale
Capitali d'Italia verdi perché la capitale d'Italia nell'Europa che diventa assorbente fa sì che Roma diventi sempre più città metropolitana con dei servizi
Di capitale amministrativa del territorio italiano la metto in grandissima sintesi mentre il fatto di essere
Un luogo di incontro di di interscambio anche geografica voglio dire per un bacino più vasto di paesi che sono collocati strutturalmente oggi in condizioni economiche diverse
Quindi hanno bisogni differenziati lì da una potenziale opportunità che bisogna sapere
Coltivare spiega sapere diciamo far crescere e in questo senso
Io penso che una struttura amministrativa
Metropolitana flessibile quindi anche con poteri aggiuntivi rispetto a quelli della centoquarantadue tanto per capirci non so se rendo l'idea definita
Rispetto alla Regione Lazio qualunque sia il nome della Regione perché me interessa di meno voglio dire quindi non farei la battaglia su questo voglio dire nel senso che non siano duplicato non siano derivati e non facciamo tre livelli o quattro livelli o cinque livelli che abbia una forte capacità di competere sul piano delle infrastrutture colle metropoli dell'Europa continentale cercando di attivare di attirare
Capitali perché c'ha
Oltre al fatto di essere capitale d'Italia anche il fatto di essere la sede della Chiesa cattolica e con una luogo come di una funzione di ponte voglio dire verso il Mediterraneo e quindi come elemento non solo di passaggio
Voglio degli immigrati sbarcano nascono li volevano in in Germania piuttosto che in altri Paesi ma anche luogo di sviluppo io penso che dia alla città di Roma qualche
Opportunità che giustamente il
Diciamo l'impegno tra Fondazione laudi
Cerca di risvegliare in termini di riflessione ed è il motivo per cui io vi ho portato queste considerazioni da cittadino romano da operatore economico evidentemente non solo umano che nono l'italiano voglio dire e soprattutto però da persona che che ritengo si voglia voglio dare un contributo come ciascuno di quelli che stanno in questa sala non rientrando voglio dire in una logica puramente come dire definite storicizzata
Il mondo cambia molto più velocemente di quello che noi immaginiamo
Anche qui ripeto concludendo grazie al cielo
E noi diamogli una mano per farlo cambiare quindi spingiamo la direzione giusta penso che se facciamo quello poi possiamo essere
Ma sufficientemente soddisfatti dei risultati che otterremo e anche io spero delle come dire della nostra funzione di cittadini e su questo la Fondazione Naldi con perenne impegno salariato
A Valerio Zanone Franco Chiarenza tutti gli altri amici della Fondazione comunque si impegna perché in una società che in cui spesso gli slogan sì sostituiscono
Ai processi bisogna ridare invece una grandissima funzione i processi se processi vanno nella direzione giusta prima o poi arriviamo dei risultati grazie
Mettiamo ce ne sia uno
L'intervento del presidente Abete
Ma offre certamente una quantità di spunti di grande interesse
Con la relazione di Gianfranco Celauro che ora ascolteremo
A cominciare dalla osservazione di Luigi Abete circa
L'ordinamento flessibile che si dovrebbe prevedere per le singole aree metropolitane in ragione della sostanziale diversità della loro struttura e dei loro problemi
Con noi il presidente della regione Lazio Piero Badaloni salutiamo ringraziamo e che penso prenderà la parola se è così ritiene dopo la relazione quindi Franco cianuro
Il quale potrà anche dirci se
In analogia coi Comuni veneti di cui ha parlato prima Sabino Acquaviva
Anche gli atti consiliari dei comuni umbri si scrivono in etrusco Proto umbro
Oppure alla più banale lingua italiana parola fra soci our
Ma lei era Zanone sa benissimo
La mia estrazione d'altronde gli è comune di tipo risorgimentale ci fa preferire sempre l'Italia sono
Debolezze che ci portiamo appresso anche in tempi che non sembrano tanto favorevoli acquisto ma sono debolezze alle quali almeno io non intendo rinunciare Roma
Una città d'Italia e la capitale Italia e de da questo
Punto che noi dobbiamo partire perché non è più un punto non controverso
Come poteva essere
Fino a qualche tempo fa mio
Approccio al discorso di oggi sa soprattutto un approccio concreto di tipo istituzionale non astratto di tipo storico un sociologico perché credo che sia importante
Fare un po'il punto su questa questione della quale in termini astratti si parla abbastanza parla potremmo anche dire molto ogni tanto ma in termini concreti molto meno quali sono i termini concreti si sostanziano
E soprattutto i tre quesiti credo fondamentale
Primo
Roma ad esse o no la capitale della Repubblica italiana
Dico ad esse o no perché mentre fino a poco tempo fa questa era una nozione in controversa
Ora lo è è riferirò anche dei dibattiti parlamentari che ci sono stati a questo proposito
Io
Vedo la concretezza di questi problemi soprattutto nel riferimento parlamentare perché so benissimo che riferì Italia Parlamento e pochissimo popolare e che a molti non piace però le decisioni per l'avvenire del Paese deve prendere
E non può che prendere il Parlamento in un reggimento democratico ora quindi la prima cosa da fare secondo me e andare a vedere
Cosa pensa il Parlamento che opinioni via che linee di indirizzo traccia riguarda i problemi che noi Mammano dobbiamo affrontare ora rispetto a questo problema
Di Roma un primo punto è dicevo quello se Roma ad esse o no la capitale
Italia secondo punto e
Una volta riconosciuto che Roma debba essere la capitale d'Italia quale debba essere
Il suo stato assolto ossia la sua organizzazione istituzionale se simile un approssimativamente a simile a quella degli altri comuni italiani oppure se debba avere caratteristiche di tipo diverso
Il terzo problema che si pone è quello di una identificazione esatta soprattutto nell'ambito di uno Stato federale vale quello che molti di noi ritengono i doverci preparare a costruire debba avere una città insignita del ruolo
Di capitale
Primo punto dicevo che la nozione io ma capitale d Italia non è più così in controversa infatti quando c'è stata la discussione parlamentare sul
Progetto di nuova costituzione
Redatto dalla commissione bicamerale io mi baso soprattutto su quel dibattito parlamentare che il più la più recente espressione si è svolto nello scorso febbraio quindi un anno fa all'incirca un po'meno
E la duecento espressione del volontà del Parlamento e delle forze politiche in relazione a questi problemi allora quando è venuto fuori il quella parte del Progetto della bicamerale che esplicitamente dava un riconoscimento costituzionale al fatto che Roma fosse la capitale d'Italia
Sono ci sono determinati due tipi di contestazione un primo tipo di contestazione più semplice diciamo di carattere
Di economia legislativa
Sosteneva che non c'è nessun bisogno di scrive in Costituzione che Roma sia la capitale d'Italia non è scritto nella Costituzione ora vigente
Alcuni hanno detto che bisogno c'è di fare queste proclamazione di carattere costituzionale
A quale proclamazioni carte costituzionale a come è evidente a tutti un effetto importante ossia di rende questa dichiarazione
Questa costituzione di Roma Capitale della Repubblica non non è revocabile se tronco lo strumento di una revisione della costituzione quindi affossa questo ruolo oltre al definì utilizzarlo
Naturalmente il la contestazione maggiore come facile immaginarie venuta da quelli della lega compattamente schierati intorno a questa insegna che io mi permetto essendo persona che ama Roma di considerare un po'blasfema
Devo malato è una Roma ladrona Roma ladrona Roma però esplorando sull'altro che questo ed è abbastanza evidente che una città laddove una non può venire il titolo morale i titoli morali per S la capitale
Della nostra Repubblica e questa era la tesi che è stata sostenuta saprà sostenuta in un modo anche un posto attente o se volete goliardico
Perché hanno presentato una serie di emendamenti come ricordava Zanone in cui venivano dichiarate altre città italiane come capitale d Italia siccome queste cui sono situate ordinato dagli uffici questi emendamenti
In ordine
Alfabetico il primo emendamento Alessio discusse quello che capitale di Roma dovesse Albenga Albenga in quanto come tutti capite cominciava con la quindi alla prima la selva molte altre città
Dello stesso tipo e debbo dire questa è evidentemente come ho detto una impostazione di tipo goliardico che tendeva soprattutto a significare che che altre città
Diverse da Roma avrebbe potuto aspirare ad esse capitali della nostra Repubblica
Parlamento Accame in questo caso
Che votava in questa sede per principi a è respinto il principio
Generico il generale che altre città diverse da Roma potessero essere capitale della Repubblica capitale mobile con ciò riaffermando l'opinione credo basta mente diffusa che la capitale della Repubblica sia quasi naturaliter la cinta di Roma comunque ecco un punto importante e che una certa o tipo di cultura
O di sottocultura sempre fluido e poi certifico
Di cultura non soltanto Mistretta l'atletica perché voi nel dibattito parlamentare sono intervenuti anche
Parlamentari di altre forze politiche a sostenere questo intesi dicevo
Un certo tipo di cultura sostiene che Roma non debba essere la capitale d'Italia ossia non solo che questo non debba essere riferito in Costituzione ma che non lo debba presso il
Assoluto
Io credo che
Su questa
Tesi che ho detto
Personalmente contesto su questa tesi sia necessario fare
Quando arriveremo alle decisioni definitive sull'assetto del nostro paese sia necessario fare molta chiarezza perché tutti sappiamo almeno quelli che hanno un minimo di consuetudine
Con il mondo al di fuori delle nostre frontiere che all'infuori di inglese parte quello che posso pensare Abbiategrasso
E il
Il mondo Mondonico mondo consigliere Roma non solo la capitale d'Italia ma anche il fiore
All'occhiello dell'Italia unità
Il la confusione la contestazione che si fa a proposito dei difetti dello Stato centralizzato che vengono come dire unificati nello slogan anti romano
è una forzatura logica assoluta
Io sono convinto che lo Stato centralizzato ha molti difetti e che dobbiamo modificare ma vige rinvio
Di non fare offesa a nessuno tanto meno all'amico
No non è se dico che l'Olivetti lo Stato selvaggia sarebbe identici tra la capitale fosse rimasto a Torino
O per caso fosse andato a Firenze non riesca a vedere una qualche ragione per cui dal nostro assetto burocratico istituzionale centralizzato sarebbe migliore ciò che
E di e non avrebbe difetti che noi proviamo se fosse stato situato in altra città ho citato Torino e Firenze perché sono state storicamente
Le due città che hanno avuto il titolo di capitale d Italia prima della presa di Roma probatori ad immaginare a fare lo scenario come dicono gli americani di una Italia avesse avuto
Capitale Torino saputo capitale Firenze non riesca a vedere invece cosa sarebbe stata migliore ce l'ho nel fatto che i fiorentini parlano toscano che è una lingua
Più vicina all'italiano buono in quanto non sia il romanesco di cui parlava Benitez però devo dire anche che anche su questo la saggezza popolare che pure i medio
Perché dice che il perfetto italiano e in lingua toscano in bocca romana quindi tutto sommato non è poi che questo sia un motivo di discrimine
Ora il secondo punto che vorrei rapidamente di cui vorrei rapidamente parlare con voi è quello più delicato certamente
Di quale debba essere l'assetto istituzionale
Di una città capitale come Roma
In un Repubblica federale
è un problema che ha tormentato anche altri
Paesi
Addirittura in qualche Paese è stata costruita una capitale artificiale come Brasilia o è stata promossa a titolo di capitale una città
Assolutamente secondaria come cambierà perché proprio questo problema in una struttura
Federale
è è importante perché quasi significa un fare pendere la bilancia in favore dell'una o dell'altra componente in uno Stato federale contraddicendo con la logica egualitaria propria di un un parto federativo
E comunque al di là dell'idea di costruire una nuova città dicembre
Nessuno abbia seriamente avanzato il
Italia
C'è però invece questo invece è un problema che è stato dibattuto molto seriamente ma che secondo me merita un grosso approfondimento ancora quale debba essere
La struttura istituzionale
Della città capitale rispetto a un normale comune
Io ho sempre sostenuto che una le nostre disgrazie
Lo abbiamo ereditato le grandi fortune ma aveva mai dato anche i grandi disgrazie dai romani
E questa mania dell'uniformità e degli archetipi noi costruiamo un archetipo lo chiamiamo comune ecco la devo andare bene per Roma o per il Comune di Molino vicino alla mia
Terrei a trecento abitanti e in cui riesce molto difficile riuscì a comporre il consiglio comunale per mancanza del numero necessario dice di di possibili componenti al di là delle divisioni politica
Laccati poteva andar bene per forza indie
Piemontesi dopo la
La presa di Roma la sua elevazione al capitale Morleo
Che Comune di Roma forse un comune come tutti gli altri e tale è ancora oggi più grasso
Ma con le stesse strutture stessi poteri successi
Non potevi e così via l'unica parentesi è stata quella del governatorato dopo il mille novecentoventicinque al quale al di là del la
Ispirazione autoritaria era alla naturalmente
Particolare rispetto al regime fascista di cui quella formula era espressione tuttavia fu un modo unico affrontare per la prima volta la peculiarità della situazione la città capitale rispetto alle altre città italiane ricordo tra l'altro per non essere sospettato
I lo stragismo che un giurista che certamente
Un grande giurista che non può certamente essere considerato un nostalgico Piero Calamandrei
Subito dopo l'occupazione di Roma da patto le forze alleate sostenne l'opportunità di mantenere il governatorato
Anche il regime democratica naturalmente democratizzare dolo ma mantenendo come entità distinta e concettualmente separata rispetto al concetto di comune prevalse allora per
Evidenti intenti soprattutto di polemica politica nei confronti del regime fascista la opinione di lasciare il comune per questo comune e un comune io
Ho avuto
Anche l'onore ma anche la fatica non lieve i esserne assessore è un comune che non funziona assolutamente proprio perché le dimensioni che non derivano solo dal numero degli abitanti badate bene
Ma per la complessità delle funzioni che vi si riversano e che sono istologicamente diverse da quelle che affrontò gli Alberione
I veri ci sono a Roma che poi si trova adesso è anche la capitale del cristianesimo del comunque la sede del soglio pontificio eccitone
Due ambasciate e non si sa bene quanti consolati per ogni Stato rappresentato qui in Italia abbiamo un'organizzazione internazionale come la FAO comincia a sua volta i suoi organismi le sue cose
Non è grave colpa
I nuovi tutti ritengo di poter dire cioè dei regimi che si sono succeduti al Governo la capitale
è stata quella il non essere riusciti a realizzare il Sistema direzionale orientale il famoso s'dopo il quale avrebbe dato perlomeno una struttura organica e razionale
Altra gran parte degli organismi attinenti al funzionamento di Roma
Capitale questi tabulati lesione grave per cui però ha cresciuto ulteriormente le difficoltà di questa commistione tra le funzioni che a un normale comune e quelle che ha il Comune
Della città capitale e perché perché questa diffusione per i quartieri romani
Dei organi gli enti delle istituzioni
E adesso è uno dei contributi fondamentali alla
Complicazione del traffico che ci affligge tutti ma perché
Diciamo
La comunicazione dall'uno all'altro ramo del governo non avviene mandando un camminatore come si chiamano il linguaggio burocratico e Potì laburista
Ma muovendo un'automobile che deve fine voi di tragitto in mezzo alla citata porta una busta
Che sia urgente che abbia le caratteristiche di un appoggio tra organi governativi ora questo a questa appesantimento fondamentale di compiti rispetta e quelli della città normale in realtà non si è mai
Posto un un sistema di rimedi
Sono state affacciato delle proposte
Non sono stato affacciate molte ma le due principale sono quelle della città regione e del distretto federale
Nella prospettiva federalista di cui ci stiamo occupando oggi
Con complicazioni vaghi e
La città regione significherebbe
Che il Comune di Roma più o meno
Ingrandito Taylor comunque il Comune di Roma diciamo dovrebbe avvenire
La caratteristica giuridico istituzionale di una regione e quindi poter fare leggi come fanno le regioni avere poteri vasti
Di carattere incisivo sulla realtà locale
A parte il fatto che in Italia il il campanile non è mai morto che appena è stata diffusa questa
Proposta sono venuti giù gli emendamenti dice
Più ragionevoli quali dice a Milano Roma e Napoli sono costituite digitare il giorno allora indiscusso capigruppo perché evidentemente al governo e poi anche perché subito dopo non si può che dire perché Napoli e non Palermo e perché Milano e non Torino o cose di questo genere
C'è poi per quanto riguarda specificamente a Roma una complicazione ulteriore
è qui presente
L'amico Badaloni presidente alla Regione Lazio il problema del rapporto con la Regione Lazio
Allora se Roma è una città regione
Che ne facciamo dell'Arci
Lazio ne facciamo una Regione diversa da da una con una sua autonomia
Atteso a Roma Lazio svuotato da Roma ho paura Badaloni che si riduca ha qualcosa di abbastanza modesto anche come consistenza il nome caratteristiche economiche ed altro
C'è poi il discorso che immediatamente sorde Briciola aboliamo il Lazio lo smembrò e hanno posto nel Lazio settentrionale
Da taluni chiamato Tuscia si può benissimo aggregare al regione Toscana va a pezzi anche dalla Regione ovunque
E che il Lazio meridionale anche per tradizione storica pur bellissimo passare alla Campania
Cioè si mette in funzione con
Il pensiero di attribuire a Roma il carattere di citare Regione un meccanismo assai Complesso e anche assai poco pratico
Tutto sommato
Di oggi le Regioni sono destinate soprattutto con l'ordinamento federale lo Stato a dire nei una cosa sempre più importante ora avere una
Regione che finisce a Vetralla e che comincia non so a Massa Carrara dire le le cose più e che convinto fino a voi
Pochi metri più a sud con una Regione Roma che ovviamente avrebbe tutt'altre caratteristiche non solo perché differenziata badate bene ma anche perché
Sarebbe la la la la la regione della capitale la città regione capitale quindi
Necessariamente pubblica i maggiori poteri ieri di maggiore incisività anche di maggiori finanziamenti Boy perché c'è anche un problema finanziario non indifferente in questo discorso
E quant'altro
C'è invece la tesi del distretto federale che facendo riferimento ad altre realtà di Stati federali vorrebbe introdurre in Italia
Lo stesso regime per quanto riguarda globale è forse l'ipotesi più suggestiva sotto il profilo istituzionale non senza problemi
Comunque idea del distretto federale è stata portata avanti mi sono portata avanti anche delle realtà molto diverse non tutte facilmente trasferibili in Italia faccio l'esempio più
Chiaro quello di Washington il
Solo recentemente negli anni settanta quasi sempre hanno avuto l'onore di avere un seminario prima non aveva nemmeno quello comunque il distretto di Gulu in via
Governato dal complessa
Non sono coloro che lo governano i consiglieri comunali chiamiamo noi est espressi dal popolo della zona non sono i rappresentanti del Congresso
Credo che una soluzione di questo genere non sia facilmente adattabile alla nostra realtà parlavo prima
Degli umori poco gentilmente hanno gli italiani verso il Parlamento figuriamoci se il Parlamento si andasse anche ad occupare delle strade di gomma poderoso o o della rete dell'Atac insomma credo che sarebbe veramente una soluzione poco applicabile tuttavia la soluzione del distretto federale pur dovendo superare delle difficoltà non indifferente è tuttavia forse quella che meglio si adatta alla peculiarità di una situazione nella quale dove ci troviamo a fronte di un ordinamento regionale già costituito e che sarà ulteriormente
Rafforzato dalla passaggio ad un ordinamento federale dello Stato e nel quale altrimenti la posizione di Roma rischia di diventare o una posizione anomala nel senso dell'inferiorità o una posizione altrettanto anomala nel senso della superiorità
Ultimo argomento del quale voglio rapidamente dire
Che cosa
Quali auto passano nel
Parlamento è quello che fa
Riferimento alla Caratti
Di una capitale all'interno dello Stato federale
Cos'è
Esattamente Ulla capitale
Non esiste anche se alcune sono state tentate una definizione giuridica del concetto di capitale
E sarebbe difficile farla ventisette difficile farla perché
Stabilire una sovraordinazione gerarchica in un certo senso identità rispetto alle altre città del paese sarebbe dal punto di vista democratico una cosa non accettabile
Un'ora io credo che il concetto di capitale in un ordinamento federale
Debba a vere un cara
Soprattutto culturale o se volete politico culturale
Perché i tedeschi dopo tante dopo esitazioni non poche hanno deciso di riportare la capitale federale a Berlino
Perché Berlino culturalmente può rappresentare un reale momento di reductio ad un ritardo Emma della composita realtà di uno Stato federale che nel quale continuamente si è al la può essere sa in presenza di tendenze centri fughe e di tendenze centralini perché ora perché questo
Questa funzione si espletata occorre che si tratti di una grande città
E anche di nascita
Che abbia quei connotati storici culturale di cui si faceva riferimento poi ma io ricordo
Storico
Dell'arte l'industria Meccano recentemente scomparso Federico Zeri il quale era un sostenitore della tesi della Roma non capitale ma da un punto di vista opposto a quello dei padani voi come Romano diceva che Roma non ha avuto che danni
Dal fatto dici essere stata capitale vi è meglio piantarla lì e manda all'altro
Ed è una tesi rispettabile
Quando però si andava a vedere va be allora allora dove la mettiamo la capitale sono avvertiamo a Roma
C'è chi dice a Civitavecchia
Io
Con tutto il rispetto non so se c'è qualcuno Civitavecchia chiedo prematuramente scusa ma ecco quest'idea debba peggio ancora queste però voglio dire Civitavecchia non ha i titoli per essere una città con tutto il rispetto ripeto Badaloni agglutinante rispetta è una realtà composita come quella l'Italia che poi essendo più composita come stiamo vedendo dai fermenti che si vanno determinando
Il la sua posizione geografica molto simili a quelli umani veri problemi del traffico dei debba difendere traffico intendo in senso nazionale sono molto simili e io non vedo perché dovremmo fare
Una così grande fatica perché sarebbe una grande fatica anche costoso trasferimento della capitale
Quando ecco la il luogo di destinazione non avesse quelle caratteristiche
Che ruba indubbiamente e a per portare ad unità degenti italiani eguali hanno nuovamente bisogna ritornare ad unità io
Girando l'Italia
Mi stavo rendendo sempre più conto
Che non dico che siamo tornati ai tempi di Carlo ottavo quando le truppe di Carlo ottavo
Scese in Italia i soldati cantavano USA Loncon che dirle esita lì de Italia e perché allora non esisteva un concetto di Italia Mogol Gianni Italia non siamo forse a quel punto ma è anche vero che partecipando a dibattiti discussioni confronti in alcune regioni Italia e recentemente ho avuto a questo riguardo personalmente un'esperienza abbastanza scioccante del Nord-Est
E o no all'impressione averne di trovarsi in un altro Paese
I moduli di ragionamento i moduli culturali che vengono portati avanti a nulla o quasi in comune con quelli che uno può e allora evidentemente c'è bisogno di una grande missione culturale mi questo può essere considerato superfluo anzi il contrario per la nostra adesione all'Europa
Sì ma Napoli Bari Samp siamo tutti europei adesso che ci porta non è vero perché in Europa e chi ha frequentato di siamo istituzioni europee lo sa bene si conta solo sedi in quanto si è italiani spagnoli
Tedeschi e così via ora questo concetto
Oggi non può essere più sostenuto dal vecchio amore di patria di cui vediamo qui anche sui muri le spese non è più attuale per sostenere da solo questo c'è bisogno di una grande missione culturale la faccio un minimo di retoriche piccolo piccolo però consentire c'è davvero bisogno avversa romano della terra una di cui parlavano i nostri padri del Risorgimento non alterassero ma che riesca a trovare le vigne ed abbia la possibilità di farlo di una missione di dux ad unità Terna di ritorno all'unità del nostro paese per questo io dico
Concludendo che la questione attivo ma capitale non va confusa con la questione delle grandi aree metropolitane che altre questioni che riguarda tempo tantissime riguardante le città che potrà avere anche sviluppi
Molto diversi da quelli civili discusse normalmente perché si vanno sempre più sviluppando le cosiddette conurbazioni che arrivano addirittura ad unificare
Milanetto inglese ha parlato di Milito no e e c'è è esattamente quindi dei grandi città sono un collegio grandi città metropolitane sono un problema anche qui abbiamo tutti un grosso torto legge numero centoquarantadue non era perfetta però segnava un avvio un incominciò come dicono a Roma
Non già abbiamo non siamo stati capaci di percorrerlo siamo sempre al punto di partenza ed è un grosso problema che dovremo affrontare risolve sia in sede costituzionale sia alle legislazioni sia costituzione
Vigente nei prossimi mesi ed anni sperando che un giorno si comincia a parlare di queste cose serie invece che sapere se l'Ulivo deve essere blu oppure verde pallido ecco il perché
E allora dobbiamo fare rispetto e però è un problema diverso
Problema delle grandi aree metropolitane problema importantissimo essenziali centrato ma diverso da quello di Roma capì che non vanno confusi
Pensando che il problema di Roma Capitale si dice si risolva facendo L'Aia metropolitana di Roma io desidero quindi è un'opinione
Nettamente diversa rispetto a questa prospettiva problema di Roma Capitale va risolto dando gli strumenti i poteri che ripeto anche i finanziamenti a Roma per poter svolgere il suo ruolo di capitale
In una repubblica federale come quelle che ci accingiamo a costruire problema poi delle aree metropolitane di Milano Torino Genova Palermo e così via è un problema importante di strutturazione interna che va però risolto con strumenti diversi grazie
Ringrazio Gianfranco cioè urlo come
I presenti avranno notato
Un
Un punto che ritorna ossia nella relazione di Sabino Acquaviva
Poi dell'intervento di Luigi Abete Goran relazioni Gianfranco Sauro
Circa il ruolo della Capitale consisteva federale tutti e tre gli interventi con motivazioni differenti l'una dall'altra
In sostanza ha sostenuto che
E un ordinamento federale il ruolo della capitale sì ampie si trasforma
Assumendo una importanza preminente non tanto come fattore centrale rispetto al resto d'allora l'azione quanto significato
Politico culturale sia in vista della unione europea che anche l'unione della grande città storica del continente
Sia nell'intervento di diabete nel
Ma si diceva Mare Nostrum qui il luogo poco evoca questa suggestione saldamente nel ruolo Mediterraneo della di di Roma di Roma Capitale
Va be'Iperborea espresso un'opinione molto coraggiosa nel senso che erano non tutti ardiscono esprimeva pubblicamente ossia che
Il ruolo della Capitale che è in se stesso una
Appunto elemento simbolico politico culturale ma anche una grande opportunità
Peraltro inteso prevalentemente dai romani
Concordo sto ed aveva dai loro pane come un problema su questo credo che
Sarà prezioso per noi sentire
Il presidente della Regione Piero Badaloni
Al quale rinnoviamo il nostro più sentito ringraziamento che prego di prendere posto grazie
Dario innanzitutto voglio dire che sono molto grato di questo invito che mi ha rivolto la Fondazione inaudito
Anche perché Fondazione Einaudi è stata sempre attenta a studiare questi fenomeni che muovono le ragioni dell'economia della politica nel nostro Paese
E qui siamo chiamati un po'tutti a discutere di questa prospettiva federale del nostro Stato e del ruolo che in questo ambito dovrà svolge la capitale ho seguito con molta attenzione
E me ne scuso per il fatto di non essere arrivato prima
Questa parte di interventi in modo particolare quello l'amico c'è un Roma prima di addentrarmi nello specifico del tema e vorrei fare se me lo permettete una premessa
Naturalmente nulla dieta Annoni di ragionare in prospettiva
Ma dobbiamo essere anche consapevoli del fatto che questa prospettiva è tanto lontana da apparire oggi praticamente irrealizzabile
Con la conseguenza che più compiutezza e concretezza attribuiamo i nostri discorsi sul federalismo più rischiano di peccare di astrazione di allontanarci dalla realtà
Credo che sia veramente difficile oggi immaginare che nel volgere di pochi anni
La nostra nazione venga riformata in modo da diventare la risultante di un patto fra entità autonome federate fra loro
L'entità dotate di una propria legge fondamentale una personalità giuridica di diritto internazionale
Una sovranità piena ed esclusiva immune da qualunque tipo di interferenza con gli altri enti federati o con lo Stato
In materie come giustizia istruzione politica economica e sociale eccetera eccetera
Giacché questo è ciò che si intende con il termine federalismo
Parlare a questo proposito di fallimento della Bicamerale o di riforme mancate equivale a mio avviso va minimizzare il problema
Il processo di decentramento in corso
Certamente rappresenta la prima tappa verso una qualche formanti federalismo su questo non si discute tuttavia non posso fare a meno di notare come da nessuna parte in questo Parlamento emerga la volontà coerente e dichiarata di iniziare un percorso che possono portare come sbocco finale alla nascita di una Repubblica federale dita
Si può dire quasi che il gran parlare che si è fatto in questi anni alla Camera come al Senato di un simile Progetto sia inversamente proporzionale alle reali possibilità di una sua riuscito
Allora si tratta di guardare in faccia la realtà e di chiedersi chi davvero vuole il federalismo nel nostro Paese
Forse lo vuole il governo D'Alema che egli ha scelto di affidare la dovuta importanza la materia delle riforme delegando latte intero al ministro Amato
Probabilmente lo vogliono anche alcuni sindaci
Di sicuro lo vogliono le regioni che sono impegnate da anni nel tentativo di portare il dibattito politico sul futuro delle nostre istituzioni verso uno sbocco esplicitamente e concretamente federalista
E non è un caso che in queste settimane la Conferenza delle Regioni abbia avviato una serie di incontri formali per verificare le reali intenzioni delle forze politiche riguardo all'elezione diretta del Presidente
Di cui proprio oggi pomeriggio dovrà occuparsi d'Aula del Senato non si tratta della voglia di contare di più come qualcuno ha sbrigativamente commentato
Ma della premessa necessaria e indispensabile
Per qualunque progetto di riforma in senso federale dello Stato
Gli organi politici a capo delle regioni federate
Dovranno infatti correre di una legittimazione di un autorevolezza pari almeno alla forza derivante dall'esclusività dei poteri dei loro amministrati
Una condizione che può essere soddisfatta solo a partire dall'elezione diretta del presidente
Questa meno è una mia convinzione
E da questo quadro sommario si capisce perché il rischio di trovarci di fronte a ipotesi di soluzioni affrettate disinvolte che poco o nulla
Anno di praticabile sia quanto meno reale anche con riferimento al futuro ruolo di Roma capitale d'Italia
Per questo motivo io mi permetto di proporre una riflessione che metta da parte le enunciazioni le suggestioni che possono gli troppo semplicistiche che possono evocare che prende invece le mosse da ciò che esiste
Io vorrei ricordare innanzitutto che l'esigenza di una istituzione di livello metropolitano perciò coerente
Colleghi ma la dimensione effettiva dei fenomeni da governare è presente nell'azione del Comune e della Provincia di Roma oltre che della Regione Lazio da almeno quattro anni
La constatazione di quell'esigenza
Si è subito scontrata con la realtà imposto dal cosiddetto principio di uniformità secondo cui il Comune di Roma agli stessi poteri di un Comune di piccole dimensioni da qui il moltiplicarsi di sedi di concertazione
Create a livello generale ma in progressiva utilizzazione nell'area romana di sedi di programmazione integrata di sedi di copianificazione soprattutto territoriale di sedi di confronto e di cooperazione che non hanno coinvolto solo i tre enti di governo ma secondo uno stile che si è voluto imprimere sin dall'inizio a questo tipo di azioni anche le organizzazioni sindacali e imprenditoriali
Come se insomma con i pochi mezzi a disposizione Comune Provincia e Regione volessero forzare i tempi prefigurando una forma di governo che fosse il più possibile integrata all'altezza delle esigenze e delle aspettative provenienti dall'intera area metropolitana
Sono figli di questa prassi istituzionale gli uffici comuni per la pianificazione territoriale per la gestione integrata dei servizi informatici per la scuola e per il coordinamento dell'area metropolitana
Nelle più importanti occasioni di confronto con lo Stato
Si è sempre riusciti almeno finora a coordinare le rispettive politiche e a questo scopo recentemente è stato costituito anche un osservatorio sull'attuazione nell'area romana della legge cinquantanove
Proprio nell'ottica di una riforma delle istituzioni che privilegiasse la prospettiva federale la Regione ha emanato inattuazione dal centoquarantadue del novanta che
Potrà avere tutti i suoi limiti ma che comunque è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti
Una legge grazie alla quale si è avviato un processo di decentramento che in qualche modo anticipato le novità provenienti dalle leggi Bassanini ma soprattutto quella legge regionale ha fornito un quadro di certezze giuridiche
Ha tutta l'azione svolta in funzione di una politica integrata nell'area romana trasmettendo le coerenza in continuità
Come sappiamo si tratta di un lavora di un lavoro tuttora in fieri che dalla legge di attuazione del decreto legislativo centododici attualmente all'esame del Consiglio regionale
Tra l'haute Rivoli elementi di certezza sul piano delle funzioni trasferite nel frattempo però uno degli esiti più concreti di questa impostazione è venuto dalla conferenza metropolitana di Roma vorrei ricordarlo è stato insediato a settembre scorso
E indicata dalla legge regionale come un vero e proprio cantiere di lavoro in cui sperimentare una nuova forma di governo di area vasta
Entro pochi giorni simbolica un gruppo ristretto che ha incaricato di elaborare una proposta di regolamento ma chi si attarda discutere sul chi comanda nella conferenza dico subito che ognuno dei componenti alla stessa dignità lo stesso peso specifico di chiunque altro così come richiesto dalla legge in ragione della quota di popolazione rappresenta
Al centro dei lavori della Conferenza saranno innanzitutto i servizi più efficienti che gli enti locali dovranno erogare alla collettività a partire ovviamente da una cultura di governo non campanilistica
O di autoconservazione ma rispettosa di tutte le Autonomie le quali dal canto loro dovranno essere sempre meno autoreferenziali e sempre più collegate ai bisogni e ad aspettative concrete del cittadino
Questa conferenza metropolitana si configura insomma come sede istituzionale concertativa privilegiata
In cui sviluppare il dibattito sul futuro dell'area romani
E voglio dire con molta chiarezza che sottovalutando questa prerogativa
Ci si assume la responsabilità di escludere dalla discussione
Proprio coloro che ne sono maggiormente coinvolti vale a dire i centodiciotto Comuni della Provincia che dalla conferenza traggono lo strumento per influire sul processo complessivo di riforma
E per questo motivo che io nutro diffidenza verso quelle soluzioni dal forte sapore miracolistico che ultimamente sembrano essere tornate di maggio
Non importa sapere quale organizzazione dei servizi quale politica redistributiva dei pesi insediativi residenziali produttivi e quale assetto del territorio
Di chiederà l'area metropolitana sembra quasi che basti trasformare sulla carta Roma in Bruxelles o in Berlino
Per vedere automaticamente risolti i suoi problemi di occupazione di sviluppo economico
Eppure
Chi cita l'Europa dovrebbe sapere che proprio l'Europa incoraggia la cooperazione e l'integrazione fra le istituzioni del territorio senza le quali non ci può essere sviluppo né alcuna forma di progresso economico
Ma la sensazione che ci sia in giro una fretta particolare nel definire chi comanderà nella Roma del Duemila
Anche l'ipotesi del distretto federale non me ne vogliano gli amici della Fondazione appare a mio giudizio frutto di una
Approssimazione che lascia presagire
Scenari nei quali le Autonomie locali invece di configurarsi come efficiente sistema policentrico integrato ecologicamente sostenibile sono destinate a frantumarsi Binasco legarsi ulteriormente fra loro
E come sempre di soluzione illuminata di solito si cita a questo proposito il distretto di Washington
Dimenticando però che le ragioni storiche di quella scelta sono antitetiche rispetto a quelle che animano il nostro dibattito attuale
Gli Stati Uniti d'America ma quello per soddisfare l'esigenza di avere un governo il più possibile unitario
Motivo per cui alla capitale punto di convergenza di concentrazione massima del potere veniva riservato una condizione di speciale isolamento istituzionale
Al riparo da ogni forma di ingerenza da parte di un qualunque di uno qualunque degli Stati dell'Unione
Se noi ci troviamo a discutere di riforme impedisce e proprio per l'esigenza opposta
Quella cioè di alleggerire la nazione dal peso di un centralismo esasperato improduttivo che attraverso un'organizzazione verticistica del potere politico di governo hanno su tutto
Negli anni all'economia e allo sviluppo di tutto il Paese non solo Dio
E non vedo proprio come si possa ragionevolmente pensare di smontare l'attuale impalcatura accentratrice dello Stato rimontando una nuova di zecca per la capitale
Dove cercare allora lontano da soluzioni naturali o apparentemente contraddittoria la risposta finale all'esigenze poste da Roma Capitale una giusta domanda quella che si poneva l'amico c'è un po'come immaginare nuova autorità metropolitana coerente con la necessità di una programmazione di una gestione integrata dei servizi pubblici
Legati alla mobilità e alle infrastrutture
Una rilocalizzazione delle pubbliche amministrazioni e degli uffici direzionale delle imprese pubbliche e private una politica organica per il rilancio della ricerca scientifica istruzione
La formazione professionale gli interventi attivi per il lavoro e l'occupazione
Qualunque tentativo di risposta ai problemi creati dall'attuale assetto istituzionale non può prescindere a mio giudizio mi avvio alla conclusione
Da un sistema integrato regione metropoli fondato su adeguate economie di servizio compatibili con una gestione unitaria delle funzioni da un lato e un accentuato decentramento amministrativo dall'alto
Per uscire di metafora l'attuale provincia di Roma dovrà trasformarsi a mio giudizio secondo alcuni principi di fondo primo
Un solo livello di governo metropolitano con un'autorità che i redditi dalla Provincia le funzioni di area vasta e dall'attuale comune di Roma il peso politico
Secondo
La creazione di più comuni al posto dell'attuale comune di Roma
Ciascuno titolare degli stessi poteri degli altri comuni dell'area ed è una strada peraltro già imboccata dall'attuale Giunta capitolina con la recente delibera sul conferimento di maggiori poteri alle circoscrizioni
Terzo
L'attribuzione al governo metropolitano delle funzioni necessarie per le politiche di livello sovracomunale
A tale proposito mi sembra molto opportuno che il disegno di legge ventotto cinquantatré cioè norme speciali per la città di Roma capitale della Repubblica italiana che all'esame della prima Commissione del Senato preveda un criterio di particolare flessibilità nell'allocazione di eventuali ulteriori funzioni da delegare alla città
E che questa delega possa avvenire con legge dello Stato della Regione
Se infatti riteniamo davvero che l'Italia possa un giorno diventare una Repubblica federale allora dobbiamo essere pronti ad immaginare
Responsabilità diverse da quelle detenute attualmente per ciascuna delle istituzioni che compongono il sistema delle Autonomie
Ecco perché il complesso dei raccordi tra Stato federale Regione Lazio e Città metropolitana dovrà essere improntato alla massima semplificazione
E alla più grande considerazione delle rispettive funzioni
Al punto da richiedere una sede esclusiva di concertazione
Che il DDL citato individua nella commissione Roma Capitale che è un vero e proprio punto di incontro attraverso il quale i tre livelli di governo promuovono le iniziative necessarie per l'armonizzazione delle loro funzioni
Il rapporto l'assolvimento del ruolo di Roma Capitale della Repubblica federale
Ho detto all'inizio che nutro dubbi sulla possibilità che questo Parlamento dia vita ad un percorso riformatore in chiave sinceramente federalista tuttavia voglio ricordare e chiudo scusandomi se mi sono dilungato che nessuno di noi farà di questo un alibi
E che l'appuntamento per un confronto impegnativo e concreto sui temi del governo dell'area metropolitana di Roma nella prospettiva del federalismo ma con al centro l'impegno per migliorare l'efficienza dei servizi erogati alla collettività
E fissato per la prima riunione della conferenza metropolitana alla quale mi permetto di rinviare per una ripresa delle riflessioni svolte fin qui oggi grazie per l'attenzione
Ringrazio vivamente presidente Badaloni
Credo
Si debba
Credere giusto contro la
La sua osservazione di poc'anzi ossia
Uno dei modelli che sono stati proposti quale credo si orienti Eva la maggioranza la propensione dei l'organizzazione della capitale in distretto federale
In realtà come ha ricordato il presidente Badaloni risponde alla origine storica di una Forte centro aggregativo di ordinamento federale piuttosto che ad una logica del centro attrice
In realtà una proposta di riassetto dalla capitale
Che rispondeva ne parlò già al passato imperfetto
Ad una logica presentatrice era stata la facciata ed era quella della cosiddetta capitale reticolare prevedeva di allocare alcune funzioni della statualità e quindi anche le sedi
Di alcuni enti nazionali e istituzioni nazionali insita diverso da Roma in ragione della loro tradizione e vocazione specifica
Ne parlo alla passato anche sottovoce
Per una duplice ragione la prima perché temo che arrivi Rutelli che so essere poco simpatizzante per queste ipotesi
E la seconda valga la verità che e privi tentativi che sono stati fatti
Di
Fare qualche buon esperimento di capitale reticolare in sostanza non mi pare
Abbiano avuto molto successa per senso che quasi fatalmente subentra più una gara l'acquisizione di centri che possono che si ritengono suscettibili di richiamare nella città dove vengono allocati personale uffici risorse piuttosto che è un'espressione vera delle delle vocazioni tipiche delle delle città storiche italiane
Ora interverrà professor Domenico da Empoli del presidente del Comitato scientifico dalla fondazione dell'Audi nella ricerca di cui parlavamo all'inizio
A curato soprattutto la parte molto importante la tela federalismo
Fiscale
Mo'prego di volersi orientare sui sui lavori ai quali abbiamo assistito fino a questo
Io
Ringrazio la micro tra nove per avermi invitato a disporre alcune opinioni che sono in realtà opinioni personali in quanto coloro che hanno collaborato alla ricerca
Sia pure da me coordinata hanno espresso opinioni
Travolta diverse dalle mie cose fatto io apprezzo e quindi
Quando presenteremo esulta via ricerche vedrete
La necessità di posizioni che il tema ha suggerito
E che mi pare comunque
Come risultato delle scelte ma questo lo vedremo successivamente sci fa vedere come e in ogni caso quello che si deve che quello che si vede il federalismo attuabile in Italia è un federalismo di tipo decentramento come giustamente sta ho detto in precedenza piuttosto che un federalismo in senso politico che sarebbe fuori dalla storia cioè la storia e un un aspetto fondamentale della nostra vita che non possiamo rimediare
E l'unitarietà dello Stato italiano è una realtà diceva giustamente c'è un muro io condivido pienamente che a Brussel contiamo come italiani per quel poco non molto certo che noi contiamo perché la polemica tra l'altro l'Italia in tutte le organizzazioni internazionali sempre stata una politica che ha ignorato l'importanza dei dei burocrati quindi non l'abbiamo portato nelle posizioni chiave burocrati
Importanti
E il risultato quindi e questo noi siamo tutti europeisti o viceversa euro siamo tutti di Napoli ai sacri siamo tutti dell'Europa però
In questo nostro favore per l'Europa
C'è sempre stata l'idea che siccome la nostra burocrazia il nostro sistema una funzione all'Europa ci avrebbe portato a un sistema migliore
Questo invece evidentemente non è esattamente in questi termini funzionari europei sono funzionari tedeschi spagnoli francesi e anche italiani i quali come prima cosa ricordano di essere lì a Brussel
Perché loro paesi dei missili quindi non possiamo aspettarci dai funzionari tedeschi quello che i funzionari italiani non ci danno questo il dramma ce la situazione
Detto ciò per tornare a a Roma Capitale evidente che Roma deve essere capitale anche perché pur ammettendo che noi decidessimo di decentrare un o di dare ad altre città questi poteri che sono Piotto nessuna città italiana è candidata per questo ruolo perché tutti temono tremendamente i pericoli di una situazione del genere in secondo luogo comunque Roma sarebbe pratica sul capitale dello Stato Vaticano quindi inediti problemi ci sarebbe comunque tetti probabilmente i problemi per due terzi derivano dal fatto che c'è lo Stato
Del Vaticano piuttosto che la capitale lo Stato italiano
E quello che vorrei dire e che il problema non può essere discusso al di fuori di una prospettiva europea
Cioè io sono contento che il fatto che Fondazione Einaudi cui io io appartengo abbia realizzato questo convegno ma credo che questo convegno debba essere il tema debba essere visto sì nell'ambito dello Stato federativo ma soprattutto nell'ambito di un sistema europeo si trova si deve confrontare non con Milano con Bologna ma si deve confrontare con Parigi con Berlino
Con Londra quando gli inglesi vorranno fatta comunque già fanno parte no anche se non sono hanno aderito alla moneta unica qui era il punto
Cioè l'odio avevano prospettiva europea non una prospettiva provinciale
Anche il discorso la cultura mi dispiace che non ci sia Sabino Acquaviva ma il discorso la cultura mi sembra che sia veramente una corsa all'indietro
Dire che ci sono i dialetti dire che ci sono le le culture locali significa dire torniamo in provincia allontaniamoci dal mondo civile
E questo mi sembra veramente un controsenso cioè i dialetti che si parlano le regioni d'Italia
Sono i dialetti come non so in Sardegna in Calabria accesso ai dialetti imposti con la forza delle armi dagli eserciti vincitori dei romani che impose il latino sul greto
Dai bizantini che ribolle ritorno decreto questo non sono sono dei residuati di di un passato che non è che sia particolarmente voglioso che comunque passato quindi esso ritornare sugli schemi di e sulle sue sulle vicende
Dei dei dei secoli passati di fronte a realtà come quelle attuali in cui Little il Paese deve apparire unito i nostri commissari da Brussel ogni giorno mandano messaggi dicendo cercate di apparire più composti più ordinati più solidali all'interno altrimenti qui
A Bruxelles non contiamo niente se si vede che siamo così divisi dilaniati
Da
Diciamo contrasti spesso basati sulle parole perché con il discorso del federalismo e è una chiacchiera federalismo significa che più stati indipendenti si uniscono qui noi siamo insomma uno Stato unito e dobbiamo federarsi perché significa e assorto in America
Si chiamava federalisti quelli che vogliono lo Stato unitario e anti federalisti velivoli del decentramento ciclista il punto qui siamo anche con le parole abbiamo sbagliato e quindi sono degli errori che i figli
Qui parliamo il recente il decentramento il decentramento e certamente necessario ma lo Stato deve rimanere Stato unitario e quindi come il discorso di Roma aveva visto in un'ottica di decentramento dando però a Roma un ruolo ben superiore rispetto alle aree metropolitane piglio qui sarei d'accordo con lancia un urlo ne considera il problema di Roma come un problema
Del tutto indipendente da quello delle altre pure
Rilevanti aree metropolitane che poi non sono tantissime come è stato giustamente detto sono meno di quelle che legalmente si voluto poi riconoscere eccovi questi sono alcune riflessioni che io propongo veri fermo mi fermo qui per lasciare spazio agli altri interventi grazie
Ringrazio molto il professor Domenico da Empoli salutiamo e ringraziamo il sindaco Francesco Rutelli
Saggiamente ha mantenuto il cappotto visto il clima
Piuttosto siberiano di questa nobile sala non so se il sindaco desideri prendere subito la parola vaga lo sappia
Abbiamo molto impegnato
Io cercherò così molto alla buona di Vieri assumersi un poco l'andamento della nostra dal nostro convegno fino
A questo vento
Questo convegno pelletterie assumo a beneficio del del sindaco che
Ora vi è venuto anche un po'per fare il punto dei nostri lavori dopo un un paio d'ore
Si inquadra nella ricerca che la Fondazione dei l'autista ora completando sui vari aspetti del federalismo possibile in Italia sotto il profilo istituzionale fiscale
In sede di comparo comparativa con la esperienze federalisti che in atto negli altri Stati dell'unione europea
Giunti verso la conclusione della nostra ricerca
Sì a Barroso che
Se c'è un punto su cui tutti Problemi notevole complicazione dal federalismo si presentino in maniera più aggrovigliata ma anche più compatta forse questo è il punto che concerne il ruolo della capitale in uno stato federale dalle relazioni abbiamo ascoltato sta male il sociologo Sabino Acquaviva
Gianfranco c'è lavoro che si è intrattenuto soprattutto sui profili istituzionali da varie opzioni in gioco fra la città regione il
Distretto federale
Io prudentemente ho fatto un cauto accenno alla capitale reticolare primo che Rutelli entrasse in aula ma per dire anche che in fondo alle mie
Speranza dire dall'attuata che erano inizialmente modeste sono ulteriormente ed è cresciuta la prova dei primi concreti esperimenti per provarci
Il professor Domenico da Empoli Luigi Abete e l'intervento del presidente Badaloni ha allora in sostanza fatto emerge anzitutto alcune mi pare elementi comuni
Il primo che in una ordinamento federale ruolo della capitale ne potenzia soprattutto i significati politici culturali
La competizione con le altre capitali il ruolo della capitali storiche per la costruzione europea il ruolo particolare questo va messo soprattutto in rilievo Luigi Abete che a Roma a come capitale
Mediterraneo
Rispetto a tutto questo quindi secondo elemento abbastanza comune alla relazione che abbiamo ascoltato
Diciamo punti comuni apprezzabili nel senso che su seguendo sì relatori in genere chi parla dopo non sa quello che ha detto che lo priva quindi questi punti di convergenza manifestato vorrà vera e autentica sintonia
è che ancorché la legge centoquarantadue e poi ultimamente anche con maggiore autorità il disegno della bicamerale
Proponesse il problema del Piero riconoscimento istituzionale anzi addirittura costituzionale
Del cita metropolitano metropolitane in realtà la questione romana la nuova questione romana che trattiamo stamattina
Non si gioverebbe nelle sue soluzioni possibili
Da un criterio analogico come una le altre aree metropolitane in Italia che a nostro avviso ciò che in realtà da quattro a sei tra al quante meno di quelle che troppo generosamente la la legge prevedeva ma che hanno stare arrestando naturalmente in comuni problemi infrastrutturali organizzativi perché sono tipici di qualsiasi realtà metropolitana hanno delle forte specificità
E ovviamente la metropoli romana fare il suo ruolo di capitale dello Stato e della chiesa presidenta
Tratti che rendono aveva si trovava la questione romana no non comparabile alle a a quella delle altre aree metropolitane
è diverso uno orientamento soprattutto nella relazione dice l'urlo tendenzialmente favorevole fra le varie ipotesi possibili a quella del distretto federale
Copula osservazione importante che è venuta dal intervento poc'anzi del Presidente
Badaloni e che se noi dobbiamo vedere poi le realtà storiche dei distretti federali
Vediamo che la la loro configurazione risponde
Nei casi più lotti a cominciare da quello statunitense ad una esigenza di accentramento delle funzioni Longo a una logica dei cento attrice come a quella a cui si ispira al più o meno propriamente il grande dibattito italiano sul federalismo
Quando mentre Rutelli entrava qui appunto il professore Da Empoli giustamente ti faceva notare i federalisti allora dalla data due cent'anni in qua entrare
Per i Peppard e Hamilton lunedì nove e lei sono e fautori gli assalitori di un processo unitario paga il feudo se una forma di accorpamento di unità
Abbiamo in adottate invece in Italia il federalismo in inversione ribaltata cioè come una logica di decentramento che peraltro nove ha poi è stata adottata fino in fondo nel senso che il processo di revisione costituzionale si è fermato mentre è andato avanti il federalismo così tardi missione per trasferimento di funzioni questa un poco così molto all'ingrosso sgangherata mente la sintetiche si può fare dello sterminatore ringrazio volto al sindaco di Romualdi
O lavarsi con la sua presenza la prego depurando al lavoro
Ti ringrazio ringrazio voi cortesissimo invito per una mattinata complessa fra l'altro tra i compiti del tutto impropri che vengono affidati a leggere aziendale Romano quello di essere chiamato a sedere nel consiglio di amministrazione dell'Accademia di Santa Cecilia
Dipende dai gusti comunque nel senso che è bellissima neanche onorevole ecco del tutto improprio per la verità purtroppo motivo della mia brevissima presenza qui determinato dall'incastro di vari impegni tra cui
Inopinatamente
Cose che mi stanno a cuore a partire da un rapporto che ho letto
Di cui ho letto almeno la parte sintetica documento introduttivo dell'associazione gli amici la Fondazione Einaudi che trovo ampiamente condivisibile ben centrato anche nella ricostruzione storica anche per quella parte critica che riconosce a Roma
Di essere diventata capitale
Poco per merito dei romani
è vero Roma diventata
Capitale unitaria fare uno sforzo nazionale Roma e oggi patrimonio nazionale forse anche per questo dobbiamo ricordare non città la città dove più delle altre si ritrovano
Italiani di ogni provenienza non solo delle regioni centro-meridionali che più tipicamente hanno segnato la crescita il grande sviluppo
Della citare circa duecento mila nel mondo nel momento unitario circa mezzo milione Bret annata al milione vero o presunto raggiunto durante il ventennio fascista
Alla gigantesca urbanizzazione dopoguerra
Che è stata forse la pagina più disgraziata della storia moderna di Roma
Perché è stata una urbanizzazione guidata dalle nonostante certe battaglie liberali fatte almeno da alcuni rappresentanti liberale nel consiglio comunale
Credo cercano Storoni
Tanto ma non non citarne solo alcuni forse sarebbe improprio
Roma ha avuto nel dopoguerra i frutti più disgraziati
Di una urbanizzazione
Mal congegnata del male organizzate
Tutte queste impennate però la crescita della popolazione a Roma
Dicevo dai duecento cinquecento mila circa di Roma Capitale
Dai cinquecento al milione circa tra fascisti e
La crescita sino a due milioni e mezzo o due milioni ottocento mila
Della boom del dopoguerra
Sono stati strettamente connessi alla radicamento il Roma delle funzioni amministrative centrali
E al radicamento del Roma
Dei compiti dello Stato
Più tipici della fisionomia
Delle nazioni ottocentesca
Tutt'altro naturalmente che un impianto propenso al decentramento
Tutt'altro che un impianto destinato a raccogliere poi nel momento in cui l'inefficienza dell'amministrazione centrale avvenuta alla luce il plauso degli italiani l'identificazione
In Roma degli slogan di Bossi
Roma padrona
Roma ladrona
Ha avuto un terreno fertile per le vicende negative legante alla efficacia della presenza dominante nella nostra città degli apparati nei pubblici degli apparati centrali dello Stato e delle sue molte articolazioni dirette e indirette
Tutto questo ha iniziato un veloce cambiamento negli ultimi anni nel corso negli anni novanta ed in particolare verso la metà degli anni Novanta questo cambiamento è stato drammatico
Perché contemporaneamente c'è stata la delegittimazione delle funzioni della capitale connessa
Alla de generazione della vicenda politica e quindi una identificazione di Roma come la capitale ottimali
Certo senso la maturazione dello slogan che aveva usato
Felicemente L'Espresso
L'Espresso che nel Bresciano delle delle tele poca storica in cui faceva le battaglie per i diritti civili e De Benedetti ma capitale corrotta nazione infetta
Allo stesso tempo dicevo c'è stata questa delegittimazione
Agli occhi di molti italiani che hanno visto in Roma non le virtù produttive
Ma sostanzialmente il luogo in cui la politica nelle sue manifestazioni non positive dava prova dei suoi peggiori difetti e l'amministrazione centrale della maggiore inefficienza e inefficace
Contemporaneamente iniziato una dimagrimento gli apparati centrali
Sono iniziate delle importanti iniziazione di razionalizzazione degli apparati pubblici che hanno portato per Roma l'equivalente di quello che potrebbe essere stato cito Torino non solo per deferenza verso Valerio Zanone insomma per sintesi
Uno smantellamento di
Un terzo grafia
Una città che non ha radicato una classe imprenditoriale
Se non rivolta alla fornitura dei servizi connessi a queste funzioni dello Stato centrale
Romano e abbiamo una imprenditoria
Assai poco propensa alla esportazione e un insieme abbiamo avuto per moltissimi anni sistema imprenditoriale
Strettamente legato alla meccanismo delle commesse pubbliche e anche non di rado condizionato dai sistemi attraverso i quali le commesse pubbliche il segnale quindi assai poco propenso alla concorrenza e all'innovazione legata alla competizione
Questo configura un quadro
Politico istituzionale certamente sociale ed economico del tutto particolare
Perché nel frattempo lo Stato che ha destinato a Roma appunto ci sono tante in parte vengono riportate su certamente comparse nelle relazioni però tante volte si è spiegato come Roma sia stata ferma mente
Fermamente prescelta da tutti i governi che si sono succeduti da quelli posti unitari a quello fascista quelli a a guida egemonia democristiana del dopoguerra per non essere una città industriale
E si è anzi scoraggiato ogni tipo di insediamenti industriali alla fine del secolo e all'inizio di questo secolo la motivazione era legata ancora delle classi dirigenti nazionali sabaude non all'emozione delle vicende la Comune di Parigi che sconsigliavano il radicamento di ceti operai nel cuore dello Stato nel cuore della capitale
A via via tutta una serie di di simbologie anche una certa retorica diceva cieli azzurri di Roma non meritano il fumo delle ciminiere sono frasi che si ritrovano a più riprese e il Mary meravigliosi panorami le cupole delle nostre chiese non meritano
Di confondersi con questo tipo di Barack questo alla fine del secolo possiamo anche dire può essere stata per certi versi una fortuna perché Roma ha fatto il salto
Della dei problemi che alcune città hanno avuto della industrializzazione della de industrializzazione
Ma il punto fondamentale quale che Roma però nel momento in cui si vedeva questo riconoscimento di una presenza fonte fondamentalmente legata la propria missione
Burocratica
Ed in questa e questo aggettivo non c'è nulla di negativo
La parola parola che è piena di significati positivi servizi esercita questo modo Roma nel frattempo però non ha avuto dallo Stato i riconoscimenti che qualunque capitale al mondo nel frattempo ottenendo
Roma è rimasta cito l'ultimo quindicennio di gran lunga all'ultimo posto per i trasferimenti dello Stato alle città capoluogo
Comune di Roma riceve dallo Stato c'è una legge la legge Roma Capitale che in funzione dall'inizio degli anni Novanta questa legge ha erogato complessivamente una novantina di miliardi all'anno
I media
Tenete conto che soltanto per la cultura parigini
Lo Stato francese
Prevede per trasferimenti ordinari e per investimenti in grandi infrastrutture della cultura cifre annue almeno pari a venti volte quella che ho citato
Contemporaneamente Roma riceveva dei trasferimenti ordinari la media procapite più bassa d'Italia
Eravamo a la metà di Mila no a un terzo di Napoli e così via
Quindi si registrava questi tre elementi contemporanei la delegittimazione politica e morale da un certo punto di vista un quella percezione nazionale Roma città e davvero la capitale utile per il Paese la il dimagrimento drastico delle funzioni dell'amministrazioni centrali a causa degli svenimenti della razionalizzazione e dei doveri di miglior funzionamento dello Stato deve certamente coltivati
E tuttavia allo stesso tempo in modo impressionante il mancato riconoscimento degli oneri che la capitale
Deve sorreggere per le proprie funzioni
Sono oneri pensionati rendetevi conto che quando c'è una manifestazione
Comi sì o un corteo naturalmente si tiene a Roma naturalmente questo comporta dei costi che gravano strettamente sui servizi della città finanziati dalla città dal Comune in onda che i finanziamenti straordinari solo quest'anno azioni impulso al Governo Prodi con mantenuto dall'attuale maggioranza dal governo D'Alema il Parlamento ai è iniziato un riequilibrio si trasferì qui questo è il quadro di di sommariamente sommariamente traccia come dobbiamo nuove cioè quali sono le vocazioni di Roma capitale in una prospettiva federale come voi ci chiede tanto per cominciare sbaglia togliamo dal terreni no la preoccupazione che Roma s'debba vivere una prospettiva federale
Come una deminutio meglio ancora o peggio ancora come una liquidazione di di sede la propria fisionomia del proprio futuro
Credo che Roma abbia pagato dei costi notevoli proprio dalla
Al funzionamento degli apparati centrali e che un sistema statale più efficiente
Più trasparente anche più agile più snello non potrà che fare del bene la nostra città
Quindi Roma si sente parte il Comune di Roma le istituzioni locali
Si sentono parte della necessità di una trasformazione istituzionale che non solo nell'interesse nazionale ma è anche nell'interesse della città evidentemente questo non significa oggi nei tempi attuali l'idea dalla capitale
Reticolare
Lo dico esplicitamente perché dal nostro punto di vista
Non ci poniamo anche proprio perché ci poniamo i problemi di efficienza dello Stato ci chiediamo francamente quale sia il bilancio di efficienza di risparmio e di efficacia nei risultati nella trasferimento di alcune delle Authority in altre città
è un meccanismo sul quale francamente e il tempo di mettere
Una parola
Di di attenta riflessione
Perché il senso delle funzioni una capitale tanto più di una capitale federale
Risiede proprio nel dotarsi di quella massa critica
Di funzioni pubbliche che servano la comunità
E
Non serve avere una mezza capitale e altre venti altre micro capitale in giro per l'Italia questo moltiplica pure l'età della telematica sappiamo bene poi le riunioni si debbono fare che gli e Sperti debbono riunirsi che le sedi fisiche hanno comunque dalle localizzazioni un elemento decisivo per il proprio funzionamento e la può anche qui per la propria
Efficacia della motivazione che ci lavora è inutile mettere in un deserto
Di una città dove determinate funzioni
Sarebbero catapultate per una decisione meramente questa siccità artistica o di localismo scusi scoordinato dai bisogni e dalle necessità generale per essere chiari Roma a la RAI TV anche il servizio pubblico radiotelevisivo Roma vedrà una tendenza fortunatamente di concentrazione non di deportazione di reti sistemi e servizi che non significa non moltiplicare le realtà locali regionali
Delle azioni anche del servizio pubblico al servizio del territorio e di un e fine di una diffusione nazionale
Ma sappiamo bene che se si dovesse trasferire una rete televisiva da Roma un'altra città questo costerebbe molto di più renderebbe molto di meno
Da da tutti i punti di vista e chiunque abbia fatto un'analisi di fattibilità di un'operazione del genere lo ha detto molto chiaramente quindi il tema è uno Stato federale
A che essi
Realizzi progressivamente se come con due
Scelte di fondo di una devoluzione di competenze
Alle realtà territoriali
E la decisione di realizzarlo passatemi la brutta espressione a geometria variabile
Senza automatici
Non tutti gli enti sono e debbono essere uguali non tutti debbono avere le stesse funzioni
Ma il senso del federalismo è proprio quello di riconoscere a livello locale il principio moderno per la sussidiarietà
è proprio quello di individuare delle competenze legate alle vocazioni alle potenzialità e alle funzioni che si possono svolge effettivamente
Effettivamente quindi perché è fallita la scelta di istituire a Città metropolitane Italia
Perché si volevano fa tutte uguali
Non senza si può fare uguale con le stesse funzioni la stessa fisionomia istituzionale e le stesse punto missioni la città metropolitana di Napoli e quella di Venezia
Quella di Cagliari e quella di Roma
è una un'assurdità evidente che una volta individuato lo strumento
Istituzionale il modello
L'obiettivo deve essere quello di individuare delle missioni una configurazione non solo territoriale ma anche
Di competenze
E di operatività legata alla missione di ciascun territorio
Quindi sicuramente vi sono favorevole alla creazione di tutte le città metropolitane di cui si è discusso in questi anni
Con missione differenti
E con la contestuale abolizione la Provincia la assorbimento delle funzioni della Provincia che a mio avviso dovrebbe divenire un organo volontario intermedio non più obbligatorio e tanto meno elettivo
Perché
La Provincia dove c'è una città metropolitana c'è la città metropolitana gli altri territori sono i Comuni che si associano permettere in comune alcune funzioni che essi singolarmente non possono svolgere la grande programmazione l'attività legislativa la fa la Regione l'attività amministrativa e il rapporto nei cittadini la fa il Comune l'ente intermedio svolge quelle funzioni
Sovracomunali pranzo del comunali no sovracomunali che i Comuni singolarmente non ritengano di potere svolge ma è secondo me questo assetto è obbligato ci si arriverà anche se molto dura perché certamente quando tu devi superare un organismo esistente o meglio trasformarlo profondamente
Sono sono Dorothy
Dove andare per quanto riguarda Roma non ci sarebbero molte cose molte cose da dire per ciò che concerne le vocazioni produttive di questa città ora che finisce il secolo e anche il millennio
Non è non ho il tempo per farlo non voglio rubarvi di più di quanto già non abbia fatto di quanto non farò con le ultime considerazioni più propriamente di di di strumentazione istituzionale
Credo che Romande Ibba puntare su quello che ha
E contemporaneamente che la sua funzione
Mondiale riconosciuta tutto il mondo in alcuni sondaggi internazionali Roma risulta relativamente più conosciuta tra le città di quanto non sia conosciuta l'Italia è tra le nazioni
è un veicolo
Sintetico di ciò che immenso patrimonio di storia di cultura di fede Di esperienze
Della ed espressione del talento dell'ingegno umano che l'Italia possa mostrare nel mondo quindi Roma deve certamente puntare innanzitutto su questa fisionomia di essere una grande città universale sede anche di grandi istituzioni internazionali della Santa Sede
Di un patrimonio d'arte e di cultura
Incomparabile nel mondo e tradizionalmente un luogo di incontro per il mondo non dimentichiamo che a Roma che sono stati firmati i Trattati istitutivi delle comunità europee non dimentichiamo che a Roma è stato firmato
Pochi mesi fa il trattato istitutivo della Corte penale internazionale forse la più importante svolta giuridica a livello mondiale
Dello scorcio del secolo
E questo vuol dire qualche cosa cioè vuol dire che Roma è tutto sommato un patrimonio condiviso che a Roma si firmano accordi tra nazioni in guerra che a Roma sì stabiliscono fori luoghi di conciliazione di dialogo
Di grande rilevanza internazionale questo la fisionomia importantissime e credo che su questo debba poggiare la creazione di servizi moderni
Di una industria turistica competitiva di una capacità congressuale e di accoglienza che Roma sta finalmente dopo tanti anni adesso iniziando sviluppa
Accanto a questo c'è certamente la competizione legata alla la nuove
Tecnologie alla comunicazione
Sicuramente l'utilizzo anche della cultura come strumento di promozione del lavoro dell'occupazione
è qualcosa che parliamo anche qui in senso ampio
Pensiamo che a Roma c'è la più grande concentrazione universitarie e di ricerca della nazione certamente messa male oggi in Rete non adeguatamente non abbastanza
Valorizza vi sono alcuni dei grandi filoni dello sviluppo futuro di Roma come li si potrebbe
Legare ad uno sviluppo istituzionale innovativo
Io penso che Roma debba divenire tra le prime se non la prima città metropolitane
Attraverso
No questo passaggio cruciale una devoluzione di poteri dall'altro
Qui si pone certamente il problema del rapporto con la Regione
è chiaro che
Il rapporto tra Roma la sua regione molto particolare in tutta Italia ci sono due regioni così
Grandemente tributarie verso il capoluogo
Sono Genova per la Liguria
Che ospita circa la metà dalla popolazione la Regione
E naturalmente Roma che ha da sola più della metà la popolazione della regione
E non solo ha la più grande concentrazione di funzioni e di
Ricchezza e di opportunità
Anche per la Regione
Quindi è evidente che una diminuzione della regione
A vantaggio delle funzioni la capitale sarebbe onerosa per gli altri due milioni passa di di residenti del Lazio
è altrettanto vero che non avrebbe molto senso costituire una città metropolitana
Soltanto con alcuni frammenti del territorio circostante Roma
è evidente che se Civitavecchia e a la grande infrastruttura portuale se l'area industriale verso sud e quella
Pomezia
Grosso modo non volessero far parte di un'unica città metropolitana per questo
Già indurrebbe a riflettere attentamente e sull'opportunità semplicemente di far diventare più grosso quale comune ma dobbiamo andare contemporaneamente in una doppia direzione
Avere poteri dall'alto che significa potevi dallo Stato
L'ufficio di Roma Capitale deve essere dato trasferito al Comune
L'applicazione della legge per Roma capitale deve essere attribuita all'ente locale come già la prima stesura dalla riforma Bassanini prevedeva
La Regione Lazio deve affidare tempestivamente al Comune di Roma per esempio tutte le decisioni in materia urbanistica
Appare obiettivamente incongruo che ogni volta noi dobbiamo deciderà variazione di un ter Reno
Verso balistico per trasformare trenta metri quadrati dove si deve localizzare un benzinaio per da zona N a zona per servizi non ci dobbiamo fare autorizzare la regione che è una cosa semplicemente scandalosa che deriva non certo la cattiva volontà presidente ma deriva dalla insensatezza dell'attuale situazione normativa che non dobbiamo farci autorizzare dalla Regione per licenze commerciali cioè ci sono tutta una serie o per magari per l'apertura degli orari dei negozi noi oggi abbiamo ha modificato gli orari delle farmacie le teneva aperte ventiquattro ventiquattro nonostante la Red la normativa regionale non solo consentirebbe abbiamo tuttora una serie di incongruenze che obiettivamente attengono a materie tipicamente di gestione
Di esercizio che la potestà civica no che
Sono pienamente in corso di confronto di dialogo tra le diverse istituzioni per risolvere quindi devoluzione di tutta una serie di funzioni dall'alto e devoluzione di funzioni verso il basso Roma il più grande territorio comunale d'Italia è tra i più grandi del mondo forse il secondo in Europa
è evidente che l'attuale decentramento il Comune di Roma
Che pure di grandissima lunga non paragonabile a quelli di qualunque città italiana
Si consideri che il bilancio
Delle circoscrizioni di Roma e di alcune decine di miliardi
Il bilancio delle circoscrizioni consigli di zona se non sbaglio si chiama del Comune di Milano sono di alcune decine di milioni
E Roma già oggi una effettiva devoluzione di poteri verso il basso però deve essere enormemente e concretamente ampliata
Le politiche sociali vanno decentrate note quest'anno avremo la manutenzione stradale interamente affidata alle circoscrizioni quindi prego i miei concittadini quando Ciano a protestare per le buche
Miss tabacco pezzo debbono bussare alla circoscrizione ecco
è giusto ci sono dei costi debbono essere mantenuti dei poteri di surroga probabilmente sì perché il cittadino comunque individua una funzione unitaria nel sindaco e nella momento elettivo
Comunale diciamo così rispetto proprio alle le modalità concrete della ministra
Per quanto riguarda infine il modello
Della del città metropolitane chiaro dovrà essere comune capitale la città capitale vogliamo parlare di distretto federale è un tema complesso perché noi abbiamo diverse applicazioni del distretto federale
Non voglio rubarvi tempo però
In parte il senso distretto federale è stato lo Stato federale si dota di un proprio pezzo di territorio che gli serve svolge le sue funzioni
Cedere
E quindi e in qualche misura espropria il comune dalla propria sovranità ed autonomia locale si pensi che Parigi ha conquistato un sindaco eletto un secolo dopo gli altri comuni francesi si pensi
Che per quanto riguarda Washington per quanto riguarda Buenos Aires gli esempi sono interessantissimi ma buono Series ha eletto il sindaco per la prima volta il mille novecentonovantacinque
L'autonomia locale a Brasilia è è stata adottato nel mille novecento ottantotto che prima di allora la capitale deserto per avere un po'di era una riserva del potere federale
Statale Charles dello cioè dello Stato federale
Quindi evidente noi nel momento in cui facciamo come dice il professor Da Empoli facciamolo procedura opposta anziché impatto che unisce le diverse un patto che distribuisce Poteri dall'unico ceppo dello Stato risorgimentale
Dobbiamo fare in modo che questo abbia un'articolazione senza
Quindi certamente autonomia locale
E
Funzioni federali nella nuova capitale debbono convivere non ci deve essere la desertificazione lo sradicamento nei confronti del territorio regionale ma anzi una rafforzamento di una relazione che rimane molto importante
Abbiamo la necessità di dare poteri dall'alto di avere poteri dall'alto per potere dare poteri dal bacino ritengo ad esempio che nel due mila e uno a Roma dovremmo poter votare
Almeno
Anziché per le circoscrizioni per le municipalità
E dovremmo poter istituire
Se
Il Parlamento dà il via la città metropolitana se nella procedura che insieme saluto presidente alla Provincia colui e il presidente della Regione e i comuni interessati
Riusciremo a trovare una definizione soddisfacente per la nascita della città metropolitana
Allora potremo avere questa triplice riorganizzazione
La città metropolitane il comune metropolitano assorbe le funzioni l'attuale comune
Più dei comuni che ci vogliono stare e dell'attuale provincia
La lo Stato la Regione affidano alcuni dei compiti
Delle funzioni a questo nuovo organismo che nasce questo nuovo organismo si decentra si articola sul territorio in maniera senz'altro più efficace io penso ripeto che dovremmo comunque dall'anno
Dalle prossime elezioni cittadine votare non più per le circoscrizioni ma per delle vere e proprie municipalità che abbiano non solo un presidente eletto ma dei bilanci e delle Autonomie
Effettivo dal punto di vista funzionale ecco questo nel ragionamento in estrema sintesi molte altre cose avrei dovuto dire e malgrado tutto parlato troppo ve ne chiedo scusa vi ringrazio molto anche perché voglio darà atto l'amico Zanone la fondazione Einaudi anche con l'iniziativa di oggi di dare un nuovo contributo
In linea con quella che è una tradizione di
Serietà di approfondimento
Di coerenza politica ed istituzionale
Della quale io penso in Italia c'è molto bisogno credo che di riconoscimento alla tradizione liberale liberal democratica italiana che con questa vostra attività voi ci consentite di dare
è doveroso anche da parte del sindaco di Roma
Grazie
Gli alloggi
Grazie veramente del sindaco di Roma auguriamo che la sua partecipazione al consiglio d'amministrazione l'Accademia di Santa Cecilia porti beneficio quella veneranda istituzione
Con noi la presidenza l'amministrazione provinciale Silvano Moffa salutiamo vivamente lo preghiamo solo al Prato della parola
Prego
Io vorrei innanzitutto ringraziare
Per questa grande opportunità che capita di poter affrontare una questione così delicata e complessa
Qual è il tema dello snodo di un'aria metropolitana della sua costruzione
E ringrazio la fondazione di aver
Colto attraverso una documento base elementi di sicuro interesse per
Credo avviare concretamente la riflessione intorno alla costruzione di un'area metropolitana
Io mi scuso
Se non ho potuto partecipare stamane
Ai lavori del convegno ho letto attentamente il documento e ho trovato in quel documento molti spunti sui quali
Credo di poter assolutamente concordare poc'anzi ascoltavo il sindaco Rutelli ma su questi temi dell'aria metropolitana ormai c'è un dibattito avviato da tempo anche in sede associativa
E credo che sia utile oggi
Sottolineare alcuni aspetti almeno quegli aspetti sui quali credo dopo tanto tempo si sia tutti d'accordo
Io apprezzo il tentativo di costruire un federalismo possibile
Perché ha di possibili a Nemo temete quindi c'è il rischio
Che nel voler indicare
Percorsi e obiettivi impossibili
Poi si alimenti molto il dibattito la discussione
Tra gli addetti ai lavori e non si colgano le concrete opportunità per dar vita invece a un processo di riforma sostanziale nel governo del territorio che ormai a assunto elementi di assoluta urgenza
Tra le opinioni assolutamente condivise sulle quali mi permetto molto brevemente di soffermarmi c'è quella che nella legislazione del mille novecentonovanta c'era un vizio di origine
Il legislatore che immaginava di costruire un'aria metropolitana che fosse uguale a Milano a Torino o a Roma evidentemente
Era in errore
Non teneva conto
Della realtà territoriale italiana
Non aveva sufficientemente approfondito anche
Le dinamiche che in Europa hanno portato alla costruzione delle aree metropolitane
Mi sembra di poter cogliere ormai come elemento di opinion comune il fatto che in Italia può essere costruita e possono essere così unica delle realtà metropolitane
Secondo uno schema di come dire a geometria variabile che tenga conto del territorio delle sue specificità che ne colga le vocazioni
E che consenta davvero di individuare anche i livelli di governo delle realtà metropolitane che siano molto coerenti con il sistema territoriale che si va a governare
Questo mi porta a dire subito che
Estremamente interessante la riflessione proposta
Dal Centro Einaudi circa la necessità di avviarci alla costruzione di uno status speciale per Roma Capitale
Perché è indubitabile
Che per tutta una serie di funzioni tipiche della capitale
Oggi Roma in qualche misura
Abbia non solo un forte credito nei confronti dell'intera collettività nazionale
Perché esplica funzioni di livello nazionale e internazionale talmente alte
Che non possono non richiedere una particolarità di status per la capitale italiana come avviene in tutte le capitali del mondo occidentale
Ma per aversi un'aria metropolitana all'altezza di questa sfida
E dei tempi nuovi
Io credo si debba anche con grande coraggio
Affrontare il tema
Della provincia della regione della dimensione dell'area metropolitana
Non parlo attento da lì
Perché
Ogni assetto istituzionale di tipo nuovo
Può essere coerente con il territorio può svolgere funzioni positive io credo si abbia anche la capacità di individuare esattamente qual è la missione di un'aria metropolita
Che cosa ci attendiamo da un'aria metropolitana a che cosa serve un'aria metropolitana
Finora il dibattito debbo dire anche con una certa ripetitività si è sostanzialmente soffermato sui livelli di potere da distribuire o da rafforzare
Ma a poco guardato a quella che è la missione specifica di un'area metropolitana a che cosa serve quali sono i servizi che per averlo a dimensioni macro
E per essere servizi di scala superiore oggi chiedono una livello di governo metropolitano e che tipo di governo
Si è partiti dal tetto
E non si è guardato invece alla base
Del problema e questo ha portato non solo ritardi ma credo anche ad una impostazione sbagliata del dibattito recuperarlo
è un grande vantaggio
Per evitare di commettere errori
Io condivido molto la tesi
Che io poc'anzi solo sentito
Annunciare riaffermare dal sindaco Rutelli circa la necessità di costruire un governo di area metropolitana
Che trasformi sostanzialmente le circoscrizioni le lei via municipalità lei riduca fortemente di numero
Un'aria metropolitana delle dimensioni di quella romana credo che non possa essere assolutamente
Efficace
Con municipalità
Del tutto ripetitive dei confini circoscrizionali ma credo che al massimo con dieci nuove municipalità potremmo ovviamente dotandole di potere i di attribuzioni anche di risorse potremmo davvero incominciare a costruire
Una struttura di status speciale per la nostra capitale e di aria metropolitana moderna degno di questo nome e qui viene subito una prima questione da risolvere
Io so che su questo tema ci sono diverse correnti di pensiero
Io mi iscrivo a quella corrente di pensiero che ritiene che non sia assolutamente proponibile un'aria metropolitana che comprenda Roma e centodiciannove comuni dell'hinterland provinciale dell'aria promana
Se dobbiamo fare le cose molto seriamente io credo che bisogna affermare un concetto che già in Europa
Si è sostanzialmente affermato che ha creato occasioni di nuovo sviluppo economico e sociale nel territorio
Che il concetto del policentrismo
Esistono nell'aria romana direi più ampiamente nell'aria non solo provinciale ma in quella regionale
Delle polarità
Che hanno debbono avere un grado di autonomia
Territori
Che possono svilupparsi che hanno opportunità e condizioni di grande sviluppo economico e sociale e produttivo
Che ovviamente debbono dialogare riavere come si usa dire un rapporto sinergico con la capitale ma che debbono avere una loro autonomia
Se c'è policentrismo evidentemente non ci può essere un'aria metropolitana che definisca il suo ambito fino a raccogliere Arcinazzo e Roma
O andiamo seriamente verso un meccanismo che possano dire ricadute concrete e positive in termini di aumento della qualità dei servizi perché poi
Dalla missione dobbiamo
Tirar fuori gli obiettivi gli obiettivi sono quelli di migliorare i servizi di renderli sicuramente più efficienti di alzare il peccato in grado di redditività
Di alcuni aziende
Che gestiscono alcuni servizi per il cittadino
Capacità anche di creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese
Io vengo da un convegno che abbiamo fatto stamane in provincia di Roma per presentare il progetto sprint nell'ambito dei progetti IATA
Della comunità europea
Una iniziativa molto forte che vuole accompagnare le imprese soprattutto per aumentarne il grado di conoscenza circa le opportunità e le risorse i progetti che ci sono in Europa
Ma siamo arrivati a questo progetto sulla base di un'analisi terrificante
Della situazione imprenditoriale nel nostro territorio provinciale
Pensate che soltanto il quattordici per cento delle piccole e medie imprese non parliamo delle grandi imprese sono riuscite negli ultimi anni ad avere rapporti concreti in termini commerciali con le imprese straniere soltanto l'undici per cento delle improvvise
Di Roma e della Provincia hanno avviato un processo di innovazione tecnologica la metto nel campo dell'informatica c'è un grande ritardo in questo senso
Cosa c'entra questo con l'aria metropolitana no la capacità di un'aria metropolitana di dispiegarsi di dare significativi risultati nel campo della ripresa del territorio e del governo complessivo dei processi che caratterista hanno il territorio e soprattutto quello di partire da questo quadro di fabbisogno Obiettivo
Altrimenti rischiamo soltanto di mettere impieghi sovrastrutture che non risolvono i nostri problema e allora
Anche qui prima di stabilire se
La Provincia debba rimanere quella che se la Regione Lazio debba rimanere quella che evidente
Che le scelte di un certo tipo di aria metropolitana non sono ininfluenti
Ai fini di tutti i livelli di ridefinizione
Degli altri livelli istituzionali
Un'aria metropolitana forte come quella di Roma con uno status speciale per Roma Capitale necessariamente apre il dibattito anche sulla regione
Nasconderci questo problema a mio avviso sarebbe sbagliato
Poi possiamo discutere su quella che può essere la Regione Lazio
In questo o una mia vecchia come dire impostazione culturale che mi porta a dire che ci sono delle realtà territoriali che vanno
E saltate valorizzate anche per la sedimentazione di tradizione di culture di esperienze e di storia che hanno alle spalle spesso nella ingegneria istituzionale nella costruzione di tutti i livelli possibili di governo
Dimentichiamo quella che questo patrimonio importante poi ce ne accorgiamo che questo patrimonio ineliminabile quando alcuni meccanismi scientificamente studiati a tavolino non funzionano
Ma perché non c'è non ci può essere
Riforma istituzionale o riforma organizzativa nei livelli di governo del territorio che a lungo andare possono sfuggire da quella che è la storia di un territorio la cultura di un territorio il senso di appartenenza di un territorio
In questo senza nulla togliere alla Regione
Io avverto molto più forte questo legame con il Comune con la Provincia da parte del cittadino che non nei confronti dell'ente Regione questa non significa che dobbiamo ridiscutere
La presenza e il ruolo delle regioni ma sicuramente un problema di questo tipo di questa natura insiste e quanto più spingiamo verso
Una soluzione qual è quella di uno status speciale per Roma Capitale c'è chi addirittura parla di una città regione credo che Mondello
è uno dei più tenaci assertori di questa visione
Che riproduce un po'esperienze della Germania ma tutti conveniamo e sul fatto che questo ruolo debba essere potenziate rafforzato
E allora la sfida anche intellettuale ecco e ringrazio l'importanza di questo convegno delle riflessioni della Fondazione Luigi Einaudi
E anche quella di azzardare qualche riflessione in più
Lungo questo percorso per consentire alle forze istituzionali alle forze politiche di non commettere errori oppure di commetterne di commettere sempre lo stesso errore quello di continuare a parlare diaria metropolitane di riforme di questo tipo
In maniera sbagliata
Con un approccio che a mio avviso già denota la impossibilità poi di risolvere concretamente il problema io non so
Se sarà possibile come ha detto Rutelli poco fa
Nel due mila e uno già votare per i Comuni metropolitani
Certo è
Perché
Lo sforzo più forte che dovranno fare le forze politiche e che dovranno fare Regione Provincia e comune se vogliamo davvero raggiungere questo primo importante appuntamento e quello di designare di di di di segnare e comuni metropolitani fuori
Il rischio concreto è davvero quello
E nessuna riforma credo in maniera più generale si potrà mai fare se partiamo tutti condizionati da questo meccanismo
Ecco perché è importante analizzare il territorio è importante individuare la missione di un'aria metropolitana è importante capire
Quali sono quei servizi che richiedono oggi una scelta innovativa di questo tipo vi ringrazio
Ringrazio vivamente il presidente Moffa del suo intervento credo vero che l'insieme di questi tre contributi del presidente Badaloni del presidente Moffa sindaco Rutelli ci consentono di vere
Un una qualificazione del problema al sui al suo più autorevole e alto livello siamo profondamente grati di aver portato in questa nei lavori di questa nostra giornata contributi per niente affatto convenzionale ma che veramente sono entrati nella sostare insomma del problema ed hanno aiutato anche coloro che come me non ne siano particolarmente esperti a configurare in termini molto più gare in tutti gli aspetti della questione ora ascolteremo la l'intervento della relazione della assessore
Citarli di Roma Jan Gianni Borgna regolare che egli prende la parola mi permetto di fare una
Un Breve
Un breve programma
Nostro imminente destino dopo la l'intervento dell'Assessore Borgna avremo qui un rinfresco cosa che data la temperatura dalla sala può sembrare paradossale ma che e che ci consentirà dei non separarsi perché subito dopo inizierà la tavola rotonda Diretta dall'Abi ecco ricco Morbelli e che concluderà il nostro convegno ora la parola l'assessore Borgna che vivamente ringrazio per la sua partecipazione
Sì io ho il vantaggio di avere sentito molte delle relazioni e tra le altre quelle appunto di Rutelli di Badaloni
E di Moffa quindi per un verso possono ripetere una serie di cose per un altro verso
Darò a questo mio contributo più che relazione un contributo al dibattito
Do una turnazione come dire un po'più culturale
Il quanto tra l'altro non sono un esperto di ingegneria istituzionale per così dire e possono intervenire su cui esso tema peraltro importantissimo interessantissimo dall'ATO diciamo così non soltanto delle competenze della cultura ma anche di una sto via del problema da un punto di vista appunto un po'più culturale allora io credo che intanto
Bisogna mettere a fuoco
Ho un problema quello che io definirei una delle anomalie italiane di questo secondo dopoguerra e cioè il fatto che Blu comma sia considerata nel nostro Paese un po'una città come le altre
Questo non accade lo dico perché questo accade nel nostro Paese ma non accade in quasi nessun altro Paese d'Europa e del mondo do per Parigi in Francia non è assolutamente considerata una città come le altre
Un gran non è considerata in Inghilterra una città come le altre ma anche Madrid in Spagna non è considerato una città come le altre eccetera eccetera eccetera a Roma invece per certi versi lo è
Naturalmente un po'estremizzo ma insomma cerco di fare un ragionamento semplificato oltre al fatto questo che ha ricordato molto bene anche Rutelli citando il famoso d'
Detto del dell'Espresso di antica memoria appunto capitale corrotta nazione infetta oltre al fatto dicevo che Roma sempre più in un cerchio in Maggi Dario non esclude solo una città come le altre ma è una sorta di esempio simbolico di simbolo proprio di
Della corruzione della corruttela e così via dicendo
Ora ecco io credo che
Questa sia un'anomalia molto seria perché una che
Del capitale per essere tale deve anche godere di uno status da capitali
Da questo punto di vista
C'è stato come dire uno iato una frattura piuttosto forte tra l'Italia post unitaria e anche l'Italia del ventennio fascista e poi l'Italia Repubblica
Perché l'Italia liberale e post-unitaria ad Eva una visione di Roma Capitale e assegnava in qualche misura a Roma una funzione di capitale
Tra l'altro forse il Periodo più felice da questo punto di vista
Ecco dico anche sui trentuno maggio pensiero liberale e all'esperienza liberale fu proprio quello o durante il periodo giolittiano del
Della gestione Nathan del Comune di Roma appunto in simbiosi anche con lo Stato centrale Judith che hanno all'epoca che credo Attraverso questa diversificazione di Poteri statali comunali un esempio assolutamente positivo assolutamente interessante di gestione della capitale ma lo stesso fascismo pur con le sue distorsioni scelto non si può dire che non ebbe fra visione di Roma capitale e quindi anche un'idea della capitale lo è lei ebbe non soltanto il fascismo come dire politico ma anche non so il sovrintendente dell'epoca Antonio Muñoz scrisse delle cose da questo punto di vista molto interessante che andrebbero rilette ancora oggi
Ecco non queste accaduto con nel secondo dopoguerra si è creata appunto quell'anomalia di cui ad
Sto parlando un'anomalia che ha partorito che cosa non una capitale con uno status di capitale ma semmai una serie di leggi speciali per Roma io credo ho che si debba uscire dalla fase appunto della legislazione speciale
Per entrare nuovamente in quella punto di una visione particolare speciale di Roma
E in quanto capita
Del nostro Stato qui non entro appunto sulla questione Distretto Federale Città Metropolitana ripeto non sono un esperto di questi problemi i conosco naturalmente anche per
Esperienza diretta ma non mi sento adesso di dare io come dire delle risposte definitive a questo mi sento Prodi dice che proprio culturalmente quello che si dovrebbe e creare è un un rovesciamento una sorta di rivoluzione copernicana del punto di vista cioè fino adesso almeno in questi ultimi cinquant'anni lo sta nato si è comportati in maniera fortemente accentratrice e centralistica pure essendo politico di una vera e propria visione della capitale
Io credo che noi dovremmo lavorare noi tutti dovremmo lavorare appunto per rovesciare questa situazione e far sì che lo Stato abbia sempre più un'idea di Roma come capitale
Del resto ricordo la famosa espressione di Mommsen non si sta a Roma senza un'idea generale quindi sempre più un'idea di Roma come capitale
Ma abdicando a questa visione centralistica accentratrice che far sì che tutta una serie di poteri che potrebbero essere trasferiti insieme alle risorse e naturalmente
Per esempio al Comune di Roma continuano ad essere gestiti in modo centralistico questo tanto più urtato contro una situazione COMU
Dunque in evoluzione perché alcune novità sostanziali sono state introdotte anche nella legislazione e quindi nell'ordinamento generale pensiamo soltanto
Forse se ne è parlato poco forse ciascuno di noi ci riflette un po'poco a questo ma pensiamo soltanto come è cambiata la situazione con la legge sull'elezione diretta dei sindaci
Lo stesso Sindaco non si è molto soffermato su questo aspetto ma noi non possiamo
Pensare ad un'Italia in cui adesso parlo di Roma parlo anche più in generale di altre grandi città in cui
Cui con l'elezione diretta del sindaco viene a caricarsi sulla figura del sindaco una serie di anche di aspettative e di richieste e di sollecitazioni quando poi il Sindaco non ha a nonostante questa grandissima riforma piccola ma grandissima riforma che si è introdotta nel nostro ordinamento il sindaco a cominciare dal sindaco di Roma che il sindaco della capitale e le o con oltre un milione di voti non ha alcun potere reale per far fronte alla gran parte di queste sollecitazioni rivendicazioni istanze o richieste ecco questo è un'altra anomalia un altro paradosso che secondo me deve essere rapidamente sanato appunto rovesciando come diceva il punto di vista cioè lo Stato deve vere
In di più di visione generale della capitale ma deve anche fare un passo indietro Rispetto alla gestione di molti poteri e qui per non farla troppo lunga per fare un paio di esempi
E concludere è un po'Nora del break non voglio quindi rubarvi molto altro tempo e poi perché gli esempi spesso fanno capire proprio nella materia che più mi compete e più mi è consono a quello appunto culturale e vorrei dire due cose perché
Possano essere chiare queste mie parole appunto con degli esempi spesso gli esempi non solo il sindaco diceva io sono impropriamente membro del consiglio di amministrazione dell'Accademia di Santa Cecilia tra l'altro potrei aggiungere che il Sindarin anche forse impropriamente presi dei tre addirittura del consiglio di amministrazione del Teatro dell'Opera non il sindaco di Roma o Rutelli perché Rutelli ma la legge prevede che anche la nuova legge sulle fondazioni
E gli enti lirici dell'ente sinfonico Santa Cecilia sono stati peraltro Peleggi anche qui un paradosso trasformati in fondazioni prevede appunto che il sindaco della città dove risiede un ente lirico un ente sinfonico sia anche il presidente del consiglio di amministrazione del caso Santa Cecilia neanche presidente ma membro del consiglio d'amministrazione dice è un paradosso perché pensate questa è una grande trasformazione anche qui culturale e gestionale però la si fa oppure lei jeans
Cioè essi si decreta Hoppé legis che questi enti debbano Es sede dal luglio prossimo gestiti anche da privati si individua la quota cioè almeno per credo il quattordici per cento delle risorse quindi non si parla più disposto ma di soci fondatori devono essere privati
C'è un obbligo in questo senso ma chi può obbligare i privati a intervenire nessuno quindi se per avventura
Forse non la Scala perché l'unico diciamo così di risuona anziani di Numanzia internazionale ma se tutti gli altri non dovessero trovare questi soci secondo la legge poi siamo in Italia probabilmente non verrà a quel punto più attuata questi enti verrebbe lo show vedico vedete è un altro paradosso ma tra questi paradossi c'è appunto perché il sindaco dice impropriamente non perché non ci tenga all'opera o a Santa Cecilia ma perché e
Questi enti sono pur sempre nazionali e al sindaco di Roma che a cui pure si chiede di essere il presidente del Teatro dell'Opera e membro del consiglio d'amministrazione di Santa Cecilia non si dà alcun potere nuovo reale per far fronte a questo praticamente il sindaco a lo stesso identico potere di qualunque altro consigliere di amministrazione di Santa Cecilia e per quanto riguarda l'opera un potere più onorifico che sostanziale questo perché perché mentre si trasformano o Peleggi disse secondo anche visioni molto poco cervi nell'ottiche determinati enti non si proceda un vero decentramento un vero trasferimento dei Poteri farò un altro esempio vedete
Quanto spesso ci sono polemiche le sovrintendenze adesso non entro in questo merito voglio solo dire ogni tanto sentiamo anche dallo Stato dire va bene crediamo un'unica Sovrintendenza per Roma però quando lo Stato o dallo Stato si fa questa proposta non si fa mai la proposta a quel punto più con
Seguente cioè l'unica sovrintendenze per Roma dovrebbe allora essere la Sovrintendenza comunale noto che se non è noto lo dico che Roma è l'unica città in Italia
Che ha una sua propria sovrintendenza comunale di molto antecedente a quelle dello Stato che e la Sovrintendenza
Che nei seggi così passati si costituì nella Roma dei papi che fu tenuta per alcuni tempi preziosa Raffaello pensati e quindi pensate quanto sia importante la Sovrintendenza comunale e quanto sia preesistente a quella dello Stato nata ovviamente soltanto dopo il mille ottocentosettanta
Bene lo Stato se importi Inzeo un'unica Sovrintendenza non è che dice benissimo indica in quella del comune di Roma che è una sovrintendenza alle Belle Arti addirittura più prestigiosa più carica di storia
Se mai ipotizzato e l'unica sovrintendenza diventa quella dello Stato cioè vedete che ancora una volta c'è una visione centralistica accentratrice ma non c'è una vi si
O ne di Roma perché mentre si esercitano questi Poteri così accentrati si continua a non ha vere una visione generale della città quella che il sindaco ricordava e e sottolineava che invece hanno molti altri Stati punto citava il caso di Parigi il caso di Parigi e quindi della Francia
Eclatante perché appunto la Francia non soltanto destinati
Migliaia di miliardi alla cultura della città di Parigi ma trasferisce anche Poteri alla municipalità di Parigi perché Possa amministrare quella municipalità anche all'interno delle sue competenze risorse fondi per sviluppare le attività culturali ecco quindi io credo che siano questi i presupposti come dire anche culturali di un ripensamento radicale quello che un po'e contenuti ho letto i vostri documenti preparatori appunto nei documenti che hanno preparato questo questo incontro questo convegno che sia Distretto Federale che sia un'altra soluzione certamente dobbiamo andare sempre di più
E con questo concludo ad una visione generale di Roma ad una visione generale della capitale ma nello stesso tempo ad un enorme rivoluzionario decentramento di poteri che consenta di far sì che anche una serie
E di trasformazioni già avvenute possano andare avanti e possano dare i frutti sperati
Ringrazio vivamente l'assessore Borgna allora prendiamoci un un momento di di riflessione
Come suol dirsi prego tutti di di non abbandonare la ma
Il luogo perché questa tavola rotonda sarà del più grande interesse e seguirà appunto questo breve interruzione grazie
Socio innanzitutto