Dal Senato del Regno alla Corte Costituzionale: l'8 marzo delle donne nelle istituzioni. Intervista a Luigi Ciaurro

Radio radicale per l'otto marzo per la festa della donna
A abbiamo pensato a radio radicale insieme al professor Luigi c'ha un road che insegna diritto parlamentare alla Luxa di parlare delle di come le donne sono entrate nella nella nella pubblica amministrazione alla Camera dei deputati e al Senato del remiamo
E soprattutto qual è stato il cammino della condizione giuridica della donna nel nostro nel nostro Paese attraverso un percorso che non è stato scontato
In i in Italia per questo volevamo un po'rinfrescare la mente a a a tutti proprio l'otto l'otto marzo alla professore
Il percorso di di diciamo di ingresso delle delle donne nelle nelle istituzioni nell'amministrazione pubblica
Quanto è stato difficile e come avvenuto e in quale fase storica può può diciamo può essere poi è iniziato ecco
Buongiorno a lei è Bongiorno innanzitutto alle ascoltatrice agli ascoltatori di radio radicale
Paradossalmente possiamo dire che il cammino delle donne nelle istituzioni amministrative e soprattutto nelle cariche apicali è stato ancora più difficile rispetto a quello nelle assemblee elettive
Tradizionalmente all'indomani dell'Unità d'Italia con l'arrivo della capitale a Roma
Le professioni femminili nell'ambito del pubblico impiego erano quelle tradizionali insegnanti e maestri elementari levatrici comunali addetti agli uffici postali
E e quindi mi sorprende
Che nel mille ottocentottanta il Senato del Regno quindi quell'istituzione composta da senatori vitalizi nomina regia i cosiddetti invalidi della Costituzione
Decidono con una decisione il consiglio di presidenza del ventidue febbraio mille ottocentottanta di assumere una serie di se no graffiti come aspiranti per ora in occasione dell'introduzione di un nuovo sistema di stenotipia quello tuttora utilizzato cosiddetto Michela
Di assumere due donne
Di sesso femminile che poi entreranno nei ruoli quando furono stabilizzati questi se no capitello esattezza il ventidue dicembre mille novecentottantuno
Una di queste in pace ottocentottantuno mila ottocentottantuno scusate una di queste Anna violetta
Fece un un bel percorso perché rimase in servizio fino al mille novecentonove quando fu collocata intenzione quindi fu la prima pensionata donna del del Senato
Mentre l'altra una certa Luigi agili io dopo un anno si dimise perché preferì fare altre cose nella vita
Stupisce questa decisione del consiglio di presidenza in splendida solitudine rispetto alle amministrazioni centrali di allora anche perché si trattava di assumere non donne delle pulizie o guardarobiera
Con tutto il rispetto evidentemente per queste professioni ma per intenderci ma se nove a fare che oggi diremmo una qualifica non dirigenziale ma comunque direttiva di alto livello
Che comunque non era un lavoro di fronte Office
Di back office come si direbbe oggi ma dovevano entrare in aula proprio per svolgere il il loro lavoro possiamo dire che
Si è trattato delle prime donne che si sono entrate in aula in un'assemblea anche se non era elettiva insomma come quella del Senato del Regno paradossalmente si perché ovviamente non c'era il suffragio
Elettorale
Femminile da una parte non c'era l'elettorato
Passivo femminile dall'altra quindi in quell'aula non potevano entrare senatrici e nemmeno in quella di Montecitorio dove abbiamo dovuto aspettare del mille novecentoquarantacinque con la Consulta
Perché tornando o tornando a quell'epoca invece la Camera dei deputati
Assume una prima dipendente dapprima con mansioni dattilografica e si chiama augusta Moron ti ho visto qualche giorno fa il suo fascicolo personale che ancora presente presso l'Archivio storico della Cameli media un po'una carriera
Entra dapprima nel due mila sedici già era scoppiata la guerra come personale dattilografica dò a poi varie forme di stabilizzazione ed entra definitivamente in pianta stabile
Nei ruoli dell'amministrazione della Camera nel mille novecentoventuno quando però l'aria come vedremo era già
Un po'cambiata quindi e il il suo de quando aveva cominciato rispetto all'assunzione in pianta stabile nel mille novecentosedici in piena Prima guerra mondiale si può anche capire perché è importante la prima guerra mondiale perché come si studierà ma a scuola con la prima guerra mondiale per ovvi motivi le donne intero o quasi di necessità prepotentemente nel mondo del lavoro quindi non è un caso che gli storici del diritto ci ricordano
Questa legge miglia cento settantasei del mille novecentodiciannove
Quando consente evidentemente dopo alla fine del primo conflitto mondiale alle donne di accidia dagli impieghi pubblici ma attenzione con una lunga lista di esclusione
In ordine sparso non potevano accedere a posizioni dirigenziali nelle amministrazioni pubbliche esclusioni ma questo era previsto esplicitamente io nelle leggi esattamente c'era un elenco
Un elenco delle
Esclusioni
Pure in questa accesso Vinovo diplomazia prefettura magistratura Prospero scusi professore c'era una una legge e che esplicitamente
Citava negava il diritto del voto alle donne o o ad essere elette in qualsiasi tipo di assemblea
No è sempre stato così tante che ci fu una famosa sentenza Mortara
Tribuna che poi venne cassata dalla Corte Suprema
Di cassazione era una sentenza di Mortara che diceva che non vi era un'esclusione esplicita nelle elezioni amministrative che quindi potevano mandare al punto poi però la Cassazione pur di diverso avviso perché quindi abbiamo una pista importante centodiciannove manchi ancora no un indicazioni espressa di pesantemente ma attenzione che nel mille novecentoquarantuno Pauline presente a dell'articolo tre dell'articolo cinquantuno del così via che valorizzano
La parità di accesso di genere nelle negli uffici bisogna aspettare il mille novecentosessanta e qui abbiamo una figura che il trattato nella storia di queste vicende cioè una rosa Oliva credo che sia tuttora vivente che tramite Mortati che era stato suo professore
Arriva alla Corte costituzionale per il diniego di accesso al concorso come Consigliere di Prefettura e qui abbiamo una importante sentenza della Corte costituzionale perché poi
La storia costituzionale del nostro Paese è scandita da avvolte coraggiose prese di posizione della Consulta questa sentenza che per l'esattezza è la numero trentatré del mille novecentosessanta
Dichiara l'illegittimità di quella legge del mille novecentodiciannove che era ancora in vigore da una parte in cui escludeva le donne all'accesso a quelli importanti carriere magistratura diplomazia
Ragioneria generale dello Stato e profitti
E poi abbiamo dei nomi e delle entrate che sarebbe bene ritengo che in una giornata in cui si celebra l'elemento femminile debbano essere ricordate
Per esempio la prima dopo le prime otto donne che entrano in magistratura cinque marzo mille novecentosessantatré quindi possiamo dire in esito a quella sentenza della Corte costituzionale
Che non bastava c'è stato poi una legge la numero sessantasei
Del mille novecentosessantatré che ha acconsentito meglio la liberazione liberalizzazione agli accessi concorsuali per quanto riguarda Redon ecco che cosa vuole dire a a diciamo
Aspra permesso accennare alla l'accesso meglio alle donne vuol dire che ha tolto qualsiasi margine di dubbio che pur dopo la sentenza della Corte poteva stare poteva rimanere circa la
L'assoluta parità rispetto agli omini per tutti i tipi di concorsi pubblici
Tant'è che abbiamo le prime otto donne in magistratura nel mille novecentosessantatré viene ricordata la prima di quella graduatoria che era la dottoressa letizia De Martino
Ma attenzione poi non è che basta accedere a un concorso e parità ex fatta pensate il primo consigliere di Cassazione
Che è stata la dottoressa Lucioli dobbiamo attendere il mille novecentonovanta
Il primo presidente di Cassazione di sesso femminile che è l'attuale la dottoressa
Stazzano si è primo a marzo due mila ventitré il primo presidente di Cassazione di sesso femminile il primo ingresso femminile nel CSM Elena Paciotti è del mille novecentottantasei
Per quanto riguarda le altre magistrature perché qui abbiamo finora parlato della magistratura ordinaria corte dei conti pensate mille novecentosettantuno BG Dina Monti
Consiglio di Stato bisogna aspettare il mille novecentottantadue mi piace ricordarla perché era una dipendente consigliere del Senato Lidia Barberio Corsetti nel mille novecentottantadue è il primo consigliere di Stato quindi parecchi anni dopo mille novecentosessantatré
E il primo consigliere di Stato il sesso femminile corte costituzionale
La prima donna lo abbiamo nel mille novecentonovantasei
Fernanda Contri che come dice il presidente il quattordici febbraio due mila cinque è stata la prima donna a presiedere un'udienza della Corte costituzionale quanto poi a dovere
Il primo presidente vero e proprio della Corte costituzionale è storia nota due mila diciannove la professoressa Marta carta allora in questo caso
L'arrivo della carta che alla presidenza della corte costituzionale
Fu dovuta non non a una votazione e esplicita ma a una regola non scritta della corte costituzionale
Per la in base alla quale era arrivato il suo momento perché era la più anziana non ci fu non ci fu la fu votata Fini fu data dei Ceo Natascia in Bahrein basta qui principio lì però ecco sfatto un tabù non si dichiara ero certo certo
Mi amava qualcuno solleva una discussione per questa ha detto
A voi lo fece un'intervista su questa cosa non ricorda lei ne sa più di me no no non è che ne so più da no no no no ci mancherebbe altro però mi ricordo mi ricordo Eba va be'che ne sapevo qualche mal di pancia c'è sempre poi per quanto riguarda l'avvocatura dello Stato dobbiamo invece arriva dal quindici ottobre
Mille novecentosettanta abbiamo due donne che vincono il concorso di accesso
Rosangela Maira Valeria vinci Orlando quest'ultima ebbe una certa notorietà per vicende legate all'Enalotto per dei problemi di una vincita annullata il primo avvocato generale dello Stato anche qui abbiamo dovuto attendere molto Gabriella Palmieri trentuno luglio
Due mila diciannove
Quindi c'è stato per quanto riguarda invece le altre carriere qui cercherò di essere più rapido nel mille novecentosessantaquattro
Abbiamo un Gabriella simbolo fissi il primo ingresso in diplomazia di una donna
In prefettura abbiamo il primo prefetto era alla dottoressa D'Ascenzo grosse e Prefettura di Grosseto del due mila tre
Pensate era nata ad Asmara
Il primo rettore anche questo è indicativo pensate il primo rettore di sesso femminile abbiamo avuto a Roma Tre Bianca Maria Tedeschini lacci mille novecentonovantadue addirittura la Sapienza ecco un tempo dunque
Dove siamo in questo momento e fino al mille novecentotrentadue è stata la sede dell'Università di Roma la Sapienza solo nel due mila venti dopo settecento diciassette anni si ha avuto un re tornare Trichet è come si dice adesso Antonella Polimeni
Per quanto riguarda invece gli organi costituzionali le loro posizioni apicali
Ancora una volta il Senato nel due mila undici con l'attuale segretario generale la dottoressa Serafin ha avuto il primo segretario generale di un organo costituzionale don poi c'è stata la Camera nel due mila quindici con la dottoressa Pagano e per quanto riguarda la Presidenza della Repubblica non solo non abbiamo mai avuto un Presidente della Repubblica
Il sesso femminile ma nemmeno un segretario generale
Della repubblica di sesso femminile possiamo solo ricordare la dottoressa De Caro presidenza Ciampi mille novecentonovantanove che rivestì la carica di vice segretario
Generale della
Presidenza della Repubblica per quanto riguarda invece la Presidenza del Consiglio ma qui non siamo nell'ambito degli organi costituzionali ma del governo abbiano avuto il primo segretario generale donna con che poi è diventata senatrice la dottoressa Linda Lanzillotta nel due mila governo Amato governo Amato secondo ecco questi in estrema sintesi sono state
Ridate e i nominativi un una sorta di Pantheon femminile di dirigenti e magistrati che hanno coronato il ruolo apicale che quindi hanno
Che non hanno dato piena parità alle donne nelle istituzioni amministrative perché ovviamente non basta poter accedere ai concorsi evidentemente significativo che anche laddove ci siano condizioni ha meriti si possa pervenire alle posizioni apicali
Che cammino è stato se dovesse ripensare alta al al la l'alla linea del tempo è stato un cammino in linea con i paesi della democrazia occidentale
Io ritengo tutto sommato che noi eravamo come costume molto più indietro rispetto agli altri Paesi poi l'eterno sessantotto come diceva Spadolini
Ha dato una forte spinta nel cambiamento del costume in Italia e questo ha consentito anche piano piano l'abbattimento di quei pregiudizi
Ad essere comandati da una donna tra virgolette che sicuramente nel nostro Paese più che in altri sono stati i primi allungo presenti
La monarchia in Italia non vedrà mai una regina per perché c'è una lì la legge la legge salica non abbiamo ancora un presidente della della Repubblica donna ecco diciamo possiamo dire che queste due quelle che si chiamava una volta forme di Stato sono ancora alla pari in senso negativo
Sì in effetti questo è
Del resto anche come seconda carica dello Stato suo ecco alla presidenza del Senato sulla nel due mila diciotto con la presidente Alberti Casellati abbiano anche candidato alla Presidenza della Repubblica chissà è stata anche successivamente candidata alla presidenza Repubblica però anche per dire alla presidenza del Senato
Abbiamo dovuto attendere il due mila diciotto dal mille novecentoquarantotto
Insomma non sono proprio qualche non è proprio qualche anno
Va bene io la ringrazio molto perché
Lei riflettiamo tanto sul cammino delle delle del del invece l'emancipazione delle delle donne nel nostro Paese va forse era giusto e opportuno ricordare in quale forma è avvenuto diciamo nel cuore del dello stato delle nostre istituzioni e di questo non posso che ringraziare il professor
Luigi c'è urlò che ci ha aiutato a capire come grazie grazie a lei