Assemblea annuale della Confesercenti (c/o l'Auditorium della Tecnica - Viale Tupini, 65)

Diamo inizio colleghi
Ai lavori della nostra assemblea nazionale
Cari colleghi ed evidenti della Confesercenti di tutta Italia
Non è un vero appuntamento formale
Dimostrata tra l'altro dalle autorevoli presenze del mondo sociale politico e istituzionale del Paese ringraziamo tutte le autorità qui convenute
E il primo luogo il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema
Gli autorevoli rappresentanti del governo i rappresentanti del Parlamento
I rappresentanti delle forze politiche era presente anche delle forze sociali e rappresentanti di importanti istituti ed enti
Passo la parola per la redazione al presidente nazionale della Confesercenti Marco Venturi
Signor presidente autorità signori invitati grazie per la cortesia e disponibilità a partecipare alla nostra assemblea annuale
E grazie ai colleghi che da tutta Italia sono venuti a sostenere la nostra voglia di modernizzazione e di crescita del Paese
Di sicurezza di socialità e di diritti per tutti i cittadini
Di affermazione della centralità
Del vastissimo mondo delle piccole e medie imprese
E questa l'occasione per delineare insieme il cammino che occorre percorrere per riuscire a consolidare quella ripresa economica
Che si è già manifestata ma che stenta a partire in modo deciso così da poter sostenere la concorrenza degli altri paesi industrializzati
Ma è soprattutto l'occasione per capire se questo cammino può essere percorso insieme esecutivo e parti sociali così come il patto di Natale c'aveva fatto prendere
La concertazione elemento cardine di quell'intesa firmata lo scorso dicembre ne è diventato a nostro giudizio il punto debole
Abbiamo più volte insistito affinché il tavolo della contrattazione tra le organizzazioni governo fosse uno e trasparente
Ma in alcune occasioni si sono create sfilaccia Touré siamo stati costretti a discutere in seconda battuta temi già affrontati altrove con altri interlocutori
Da lei signor Presidente senza pregiudizi e con molto pragmatismo aspettiamo delle risposte
Vogliamo sapere qual è la strada che il Governo intende percorrere in questa fase cruciale della storia del nostro Paese
E soprattutto vogliamo sapere come e con chi
Come perché più volte abbiamo avanzato richieste importanti per la crescita economica delle nostre imprese e per lo sviluppo dell'occupazione ricevendo stesse insufficiente attenzione
Con chi perché abbiamo dovuto constatare che il governo pur avendo imperniato la concertazione sulla concertazione il rapporto con le parti sociali non ha dato a tutte lo stesso peso
La Confesercenti espressione autentica del mondo delle piccole e medie imprese da anni si batte per limitare lo sviluppo della grande distribuzione
E per questo non può accettare di essere rappresentata da organizzazioni che tutelano gli interessi proprio delle grandi imprese e delle corporazioni
Le sue ripetute affermazioni sull'importanza del ruolo delle piccole imprese nell'economia italiana quella del presidente della Repubblica sulla necessità di aiutare i progetti validi dell'imprenditoria minore per rilanciare la competizione
E quelli del governatore della Banca d'Italia che reclama una maggiore modernizzazione da parte dell'aziende ci incoraggiano a continuare sulla strada delle proposte della collaborazione e dell'impegno
Ma la scarsa attenzione limitato rilievo concesso ad iniziative da noi avviate nei campi più disparati riduzione della pressione fiscale affermazione della centralità delle piccole imprese commerciali rispetto alla grande distribuzione
Lotta all'abusivismo al lavoro nero rilancio del turismo e dell'economia meridionale ci spingono una pausa di riflessione
è giunto il momento di decidere quale atteggiamento assumere in futuro
La nostra organizzazione deve essere per il governo un interlocutore responsabile e disponibile ma non scontato
I piccoli e medi imprenditori rappresentanti dalla Confesercenti
Sono una parte importante del Paese d'una componente essenziale del suo motorino motore economico e con sempre più forza chiedono di essere presi in maggiore considerazione e contare di più nelle scelte dell'esecutivo
Una richiesta che io giro a lei agli autorevoli esponenti del governo oggi presenti
Sperando di ricevere questa volta non promesse ma certezze
Dobbiamo essere convinti che anche l'esecutivo intenda la concertazione così come la intendiamo noi
E che nello stesso modo voglia realizzarla con tutte le parti sociali insieme senza corsie preferenziali
Lei signor presidente a Bari ha chiesto alle imprese una più coraggiosa spinta e propensione alla innovazione dell'offerta dei prodotti vorremmo sapere se possiamo aspettarci reciprocità e se possiamo a nostra volta contare su una più coraggiosa spinta e propone propensione all'innovazione dell'offerta dei servizi pubblici e dei prodotti politici da parte del governo
I commercianti che oggi hanno voluto partecipare così numerosi a questo incontro hanno bisogno di sentire lo stato più vicino hanno bisogno di essere sostenuti nell'impegno di rilanciare le proprie imprese di fare occupazione di modernizzarsi
Ma prima ancora devono sapere di poter contare su uno stato in grado di proteggerli di garantire sicurezza in condizioni di tranquillità per svolgere la propria attività senza il rischio di essere rapinati o addirittura assassinati
Il mio pensiero
Il mio pensiero va a Milano a via Padova dove solo pochi mesi fa due esercenti Enzo Bartocci Ottavio Capalbo hanno pagato con la vita la carenza delle istituzioni nella difesa dei cittadini e del territorio
E non si è trattato purtroppo di casi isolati ogni anno vengono compiute quaranta mila rapine durante le quali decine di persone vengono uccise
Per questo i commercianti hanno bisogno di capire
Se in tema di sicurezza è stata aperta una strada che porta al raggiungimento in tempi rapidi una i adeguato livello di tranquillità o se invece si debbano aspettare veti e contrasti che impediscono una lotta decisa alla criminalità
La Confesercenti ha sempre voluto tenere alto il tono dell'emergenza sicurezza non limitandosi a denunciare ma mettendo in campo strutture finalizzate ad affermare la legalità e a combattere la criminalità
Penso che in questo campo possiamo rivendicare un effetto di trascinamento delle nostre iniziative sulle posizioni più incisive annunciate dal governo e dalla sinistra
Il treno per le città sicure nel novantasette la mobilitazione nazionale di gennaio e il recente autobus in Lombardia contro la criminalità diffusa hanno caratterizzato la nostra azione insieme alla lotta contro il racket e l'usura
Con l'iniziativa in Lombardia abbiamo lanciato una campagna nazionale per la raccolta di cento mila firme per rivendicare un efficace controllo del territorio e assicurare che i criminali scontino interamente la condanna
Cioè il bisogno che il governo oltre alle misure positive preannunciata intervenga sugli apparati delle forze dell'ordine per assicurare un maggiore coordinamento una migliore formazione qualità del personale e la centrale operativa unica
Senza la sensibilità dimostrata ieri dal Presidente della Repubblica
Di cogliere
Il fatto che i commercianti sono al centro nel mirino della criminalità di immedesimarsi
Quindi ne commercianti come soggetti più esposti annoia fatto piacere quindi ringraziamo il Presidente della Repubblica ma vorrei dirgli che se fosse un commerciante e si chiedesse se fare il centododici o il centotredici per chiedere aiuto probabilmente non ne farebbe nessuno dei due
Se continuiamo a sapere che quei criminali che vengono arrestati condannati dopo pochi giorni escono tornano al negozio e deridono lo stesso commerciante
Su questi temi però dobbiamo evitare tutti di fare propaganda non si tratta di un concorso concorso per stabilire chi è più forcaiolo
Quello che serve è una ha più attiva collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e soprattutto tra le forze parlamentari per approvare quei provvedimenti finalizzati a colpire con decisione i criminali
Vogliamo efficace durezza e su questo non siamo disposti a transigere e ora che a pagare siano i criminali
Per questo chiediamo una svolta nella lotta alla criminalità italiana è straniera
L'accoglienza di coloro che vengono nel nostro Paese in cerca di lavoro e di condizioni di vita più umane è un fatto dovuto ma lo è altrettanto unire rimandare a casa chi ha scelto l'Italia per delinquere sfruttare spacciare
E questo non è allarmismo a buon mercato come sostiene chi non ha saputo o voluto interpretare correttamente le statistiche
Riferendosi soltanto ai dati di me il breve periodo
Negli ultimi cinque anni le nostre città hanno visto crescere le rapine dalle ventinove mila del novantaquattro alle trentasette mila del novantotto
Aumentare lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione
Affermarsi una criminalità violenta e aggressiva e comunque quando i cittadini si sentono insicuri presi di mira dai criminali non basta sciorinare i numeri e non si può negare il diritto alla paura
Lo sforzo che dobbiamo fare tutto tutti è quello di mettere in campo risposte concrete
Le ultime rilevazioni compiute dalla Confesercenti in temi in tema di criminalità mostrano la tendenza da un parte di alcuni commercianti in particolare nel Nord ad acquistare un'arma mentre alcuni lo hanno già fatto
E un elemento questo che rappresenta in maniera inquietante
Il grado di disperazione e di paura degli esercenti e la necessità ed urgenza di intervenire
Noi siamo pronti ad accettare tutte le sfide che è una prospettiva di miglioramento della condizione civile della convivenza civile dell'economia e della vita dei cittadini comporta
Vogliamo esserci contare condizionare le scelte affinché non ci siano discriminazioni e privilegi
Siamo pronti siamo pronti a confrontarci su obiettivi importanti e sulle riforme ma a condizione che si esalti la centralità delle piccole e medie imprese nel sistema economico italiano
Sarà lei signor presidente a dire le cose che vanno ciò che è stato fatto dal suo governo e dalla sua maggioranza
Io mi limito ad affermare che sono stati fatti passi importanti e talvolta decisivi
Ma molte troppe anzi sono ancora le cose da fare
Veniamo da troppi anni bui
Con un'economia al palo con una classe politica che cerca nuovi assenti ma che nonostante il suo serio tentativo con la Bicamerale non è riuscita a varare una riforma istituzionale che desse stabilità e prospettive di modernizzazione del Paese
I limiti di una posizione che contrasta ogni serio tentativo di accordo sulle riforme
E di una maggioranza spesso divisa e litigiosa
Ci fanno temere che dovremo aspettare ancora a lungo e che non riusciremo a realizzare una rapida ed incisiva razionalizzazione della politica
Limitando il proliferare dei partiti e partitini creati in nome della semplificazione e dell'aggregazione delle forze esistenti
Ognuno dovrebbe rinunciare a qualcosa in nome di un interesse superiore del paese e di una concezione più alta della politica
Ne crediamo che il Paese possa essere riformato e modernizzato con raffiche di referendum
Troppi
Inaccettabile per molti incomprensibile non possiamo dimenticare a questo proposito il tentativo da parte dei radicali
Di usare nel novantacinque lo strumento referendario contro i commercianti per il liberalizzare gli orari e le autorizzazioni a favore della grande distribuzione
Alcuni referendum hanno appeal per gli imprenditori ma francamente non credo che possiamo scorporare lumi da un progetto complessivo di attacco contro il mondo della rappresentanza sociale
O ignorare la rozzezza con cui si tenta di abolire le pensioni anzianità attraverso un sì o uno in questi ultimi mesi si è parlato molto di pensioni in particolare di quelle di anzianità prima sia drammatizzato troppo l'obiettivo di limone ridimensionamento della previdenza poi si è esagerato in senso opposto
Per quel che ci riguarda siamo stati chiari fin dall'inizio
No a soluzioni diverse tra autonomi e dipendenti no all'abolizione delle pensioni di anzianità no all'aumento dei contributi
Il primo anno lo ripetiamo ormai da più di un anno
Riteniamo incomprensibili del tentativo di affrontare il problema della spesa previdenziale partendo dai fondi attivi come quello del commercio per finire con quelli in condizioni peggiori come nel caso dei dipendenti pubblici e privati
Il secondo non l'abbiamo già motivato con la necessità di garantire un bene prezioso come la coesione sociale anche per le re le reazioni che un intervento secco e drammatizzate
Produrrebbe per settori in crisi come il commercio che negli anni Novanta ha registrato l'uscita dal mercato di ben trecentottanta mila imprese
Il terzo rifiuto secco e senza appello si motivata solo di fronte a un prelievo fiscale e contributivo che per le nostre imprese raggiunge il sessanta per cento del rugby
Fatte salve queste premesse abbiamo evidenziato la nostra disponibilità metterci intorno a un tavolo per discutere di un eventuale passaggio al sistema contributivo pro rata
Si tratta di un modo non cruento di affrontare la pista la questione sicuramente utile in prospettiva
L'equità deve essere sempre nel dibattito presente nel dibattito sulle pensioni per questo a nostro giudizio e corretto porsi l'obiettivo di limitare i privilegi
Quando leggiamo di pensioni di centinaia di milioni non possiamo non solito lineare che quella media dei commercianti è di circa ottocento mila lire al mese
Per quello che riguarda le pensioni di anzianità a mio parere i ragionamenti e fin qui sviluppati andrebbero rovesciati ottenendo un risultato in termini di risparmio di circa sette mila miliardi
Penso alla possibilità di incentivare economicamente i lavoratori autonomi e dipendenti a rinunciare all'assegno di anzianità e proseguire la propria attività e la proseguire la propria attività l'INPS e l'Inpdap
Risparmierebbero così in cinque anni di pagamenti e incasserebbero i contributi fino ai quaranta anni di versamento
Lo Stato continuerebbe a riscuotere imposte più sostanziose lavoratore verrebbe premiato con il trasferimento in busta paga di una parte consistente dei contributi
Si tratterebbe di circa duecento trecento mila lire nette mensili che renderebbero più conveniente continuare a lavorare piuttosto che scegliere il pensionamento anticipato commisurato al settanta per cento del salario
Il risultato potrebbe e dunque essere doppio da una parte rendere poco conveniente la scelta della pensione anticipata pur sommando il reddito da lavoro nero
Dall'altra rimette in tre in circuito maggiori risorse attraverso l'aumento dei salari di chi rinuncia alle pensioni di anzianità con salutari effetti sui consumi
Fatti i conti potremmo avere più risorse per adeguare il welfare che per le voci non legata alla previdenza può essere rafforzato creando una maggiore equità sociale anche tra categorie
Troppe volte infatti siamo stati discriminati per il semplice fatto di essere lavoratori autonomi e non per il reddito effettivo
La presunzione d'evasione con il varo degli studi di settore è finita e questo deve portare a una parità di diritti e di condizioni in particolare bisognerà tenerne conto con la riforma degli ammortizzatori sociali
Anche per questo dobbiamo pensare una riforma che non sia strumentale e non punti ancora una volta a penalizzare le piccole e medie imprese
Sull'allargamento della cassa integrazione al commercio il ministro Salvi ha infatti accolto le nostre ragioni contro questa ipotesi che avrebbe comportato un costo aggiuntivo per le piccole imprese a favore di quelle più grandi
Gli ammortizzatori sociali sono sacrosanti e vanno rafforzati ma la condizione che poniamo e che non vengano inserite nuove rigidità anche sul Tfr rischiamo un analogo effetto la proposta del governo di inserirlo in busta paga il difetto di costare al solo commercio ben tre mila cinquecento miliardi tre mila dei quali si scaricano sulle piccole e medie imprese del settore
Questo costo finanziario in più per le imprese può essere affrontato solo a precise condizioni
Prima di tutto che serva lo sviluppo della previdenza integrativa facendo scegliere al lavoratore se destinare il figlio ha il ti afferra un fondo o mantenere la liquidazione differita
In secondo luogo che siano previste agevolazioni fiscali per le piccole e medie imprese
Le quali non gode potrebbero dei benefici conseguente ritorni degli investimenti delle risorse versate nei fondi a favore delle imprese più grandi quotate in borsa
Senza vantaggi ci troveremmo infatti nella incredibile condizione di assistere al trasferimento delle risorse delle piccole e medie imprese anche nelle casse della grande distribuzione
A nostro parere signor Presidente c'è bisogno di affrontare in modo prioritario i nodi centrali dell'economia mettendo in campo scelte coraggiose e incisive
Bisogna tornare sulla questione fiscale e dire con chiarezza che il prelievo attuale deve essere ridotto in maniera più significativa e più equa di quanto previsto un punto e mezzo in quattro anni ci sembra francamente poco
Ci sembra francamente poco pur tenendo conto del debito pubblico attuale inoltre mentre da un lato sono state favorite le grandi imprese con la ditta
E si prevedono maggiori detrazioni per le famiglie meno abbienti e dall'altro le piccole e medie imprese
Hanno largamente garantito il maggior gettito fiscale raccolgono le briciole partecipando alla preannunciata riduzione di un punto dell'aliquota IRPEF dal ventisette per cento
I commercianti non sono nei vecchi nei nuovi ricchi sono quelli che tirano la carretta garantiscono occupazione servizi in questo Paese
Sono quelli messi
Sono quelli messi a maggio mezzadria dallo Stato con l'aggiunto di addizionale tasse di regioni ed enti locali fino a raggiungere un prelievo complessivo che supera il sessanta per cento
A tutto questo
Se non bastasse si somma una economia che non tira consumi stagnanti andrà che Matica mente negativi per le piccole imprese
I consumi rappresentano la leva centrale per innescare un circuito virtuoso di crescita economica
E di sviluppo dell'occupazione non serve quindi un fuoco di paglia inefficace illusorio ma vanno previsti incentivi duraturi a partire dai prodotti tecnologici dall'informatica alla telematica dei servizi connessi con internet al software
Al commercio elettronico va incentivato il turismo che per le caratteristiche del nostro Paese e pluri stagionale di rilevante impatto economico
Occorre dunque puntare sui consumi per creare sviluppo e occupazione a partire dal Mezzogiorno la riduzione della pressione fiscale rappresenta uno strumento efficace per proseguire questo obiettivo
Il patto di Natale può aiutare la nostra economia ma non è sufficiente a dare un'adeguata spinta alle imprese per agganciare i benefici di una importante crescita internazionale tant'è che la produzione pupille stentano a decollare e a dare impulso soprattutto all'economia meridionale dove ora occorre una crescita a doppia rispetto alla media nazionale
Bisogna agire con più energia liberare risorse oggi bloccata improduttive rendere competitivi i servizi pubblici
Adeguate le infrastrutture snella la burocrazia assassinata da vincoli e formalismi utili la scuola la ricerca e la formazione di un amico il mercato del lavoro
Confesercenti è pronta ad affrontare la sfida della modernizzazione a collaborare col governo a condizione però che si archivia una concezione grande industriale dell'economia si punti sulla valorizzazione
Delle piccole e medie imprese si parla di nanismo delle imprese italiane ebbene aiutiamolo a crescere invece di pensare solo a trasformare le imprese già grande in gigante
Anche
Anche la scelta di affidare le sorti del Mezzogiorno alla contrattazione programmata ci pare inadeguate e scarsamente efficace
Soprattutto perché con i contratti d'aria si tagliano fuori settori determinanti per lo sviluppo del Sud come turismo commercio e servizi
Riguardo al turismo in particolare registriamo ancora troppa disattenzione tutti diciamo da anni che la ricetta in grado di compiere il miracolo dello sviluppo del Mezzogiorno ma nessuno si attiva per renderlo possibile
La riforma del settore ancora ferma alla Camera l'analisi del testo arrivato al secondo articolo e con la riforma si è bloccata qualunque ipotesi di rinnovamento e di Mandorlini modernizzazione
Se intendiamo davvero puntare su questo settore il governo deve scendere in campo intervenendo sul Parlamento e sulla maggioranza
Dobbiamo fare del Mezzogiorno Mazzotta di zona franca per gli investimenti turistici
Con agevolazioni fiscali incentivi economici e finanziari maggiore flessibilità del lavoro più sicurezza adempimenti burocratici ridotti al minimo e soprattutto maggiori risorse per gli investimenti delle imprese per la promozione da parte dell'ente
Gli investimenti per infrastrutture previste dal governo sono importanti a partire dalla Salerno-Reggio Calabria ma corre estenderle alla realizzazione di porti turistici strutture sportive parchi tematici casino
Anche il ponte sullo stretto di Messina può dare impulso al nostro Mezzogiorno e al turismo non solo per quello che significa in termini di investimento e di lavoro
Ma anche per i benefici che un collegamento diretto con la Sicilia porterebbe una così importante opera architettonica avrebbe inoltre una valenza simbolica una ed una funzione di richiamo
Per rilanciare l'economia del sud
Come del resto d'Italia dobbiamo guardare ai Paesi che hanno vinto la scommessa occupazione investendo nei servizi e nelle tecnologie come gli Stati Uniti dove lo sviluppo di internati di internet ha prodotto un aumento del dieci per cento delle assunzioni
Nel nostro Paese invece il dato occupazionale dell'industria si contrae mentre le potenzialità di crescita nei servizi sono ancora enormi
Siamo sotto terziari Inzaghi rispetto agli Stati Uniti al nord Europa e persino di dieci punti dietro la Germania anche essa scarsamente dotata
D'altronde basta leggere i dati di crescita degli occupati dell'ultimo anno per accorgersi che duecentocinquantasei mila posti di lavoro in più sono tutti imputabili ai servizi al lavoro artistico e comunque al lavoro flessibile
Non contestiamo l'impegno del sindacato per garantire i diritti dei lavoratori ma riteniamo autolesioniste inaccettabile lo schematismo con cui si ripropone il modello grande industriale
Penso al disegno di legge con cui si vogliono estendere per legge e non attraverso la contrattazione tra le parti le rappresentanze sindacali alle imprese sotto i quindici dipendenti noi chiediamo più flessibilità e meno vincoli per le imprese che non possono riprodurre un'organizzazione del lavoro fotocopia di quella realizzata nelle grandi e ci si risponde con nuove rigidità chiediamo una maggior riconoscimento del lavoro autonomo e invece si vogliono trattare i lavoratori atipici come dipendenti sfruttati
Negli ultimi anni le piccole e medie imprese hanno fatto ampio ricorso al lavoro atipico secondo gli ultimi dati INPS iscritti alla nuova gestione previdenziale sono oltre due milioni gran parte dei quali sono con contratti di collaborazione
D'altra parte i processi tecnologici nuovi modelli organizzativi delle piccole e medie imprese mettono in crisi anche i principi su cui si è fondato il diritto al lavoro imperniato sull'alternativa tra autonomo e di subordinato
Vi è un angelo oggettiva difficoltà a ricondurre tutte le tipologie di rapporto contrattuale con l'impresa in uno dei due schemi tipici
A complicare le cose rischia di intervenire anche la nuova normativa sul lavoro tipico attualmente in discussione in Parlamento che estende di fatto anche lavoratori parasubordinati i diritti previsti dallo Statuto dei lavoratori
Ancora una volta si propone l'alternativa tra dipendenti e autonomi del disegno di legge in discussione tende a pro Letizia proletari Zare i lavoratori atipici assegnando loro gli stessi diritti dei dipendenti
Evidente la difficoltà a capire da parte dei sindacati e dello stesso Parlamento la voglia di lavoro autonomo sempre più crescente la disponibilità dell'azienda conta appuntare sulla flessibilità
Se si faranno passi indietro si frenerà lo sviluppo del lavoro atipico che non sarà sostituito da quello dipendente
Anch'io dico meglio lavoratore atipico che è uno dei soli che un disoccupato e aggiungo meglio lavora un lavoro vero che un lavoro nero un lavoro socialmente utile
Dateci flessibilità rendete conveniente l'assunzione noi ci impegneremo ad assorbire i lavoratori socialmente utili a fare emergere il lavoro nero il beneficio potrebbe essere consistente anche per le casse dello Stato
Il ministro Balbo
Ha raccolto la denuncia della CGIL sul rischio del lavoro nero in occasione del Giubileo bene giusto
Ma quando raccoglierà la nostra decennale denuncia contro l'abusivismo commerciale che proprio con il Giubileo rischia di dilagare
Quando il ministro deciderà di combattere il milione ottocento mila unità di lavoro che svolgono in nero una seconda attività
Il commercio e il turismo non sono settori a rischio di lavoro nero anche se non voglio escludere che in occasione particolare limitata come il Giubileo qualcuno possa esserne tentato perché allora non pensiamo di tenere conto della grande occasione che questo appuntamento rappresenta per l'economia e per l'occupazione e prevediamo per il solo due mila l'esenzione dai contributi per i nuovi assunti
E difficile non dare un giudizio positivo sulla legge finanziaria proposta dal governo tagli di spesa corrente nessun nuovo prelievo restituzione del maggior gettito fiscale rappresentano esattamente ciò che volevamo
Ma nel merito di queste scelte
Diciamo che questo momento dell'economia italiana e internazionale
La competizione dura e globale a cui le imprese sono sottoposte il ritardo tecnologico del nostro Paese una pesante condizione disoccupazione nel Mezzogiorno richiedevano più decisione
Molte scelte sono lieto orientata all'equità sociale e francamente non mi sento di contestarle anche perché Confesercenti è stata sempre sensibile a questo tema
Ciò che invece ritengo di dover sottolineare che sarebbe stata più efficace una minore dispersione di risorse a partire dal pubblico impiego da destinare in modo più massiccio allo sviluppo informatico di internet e del commercio elettronico
Ad abbattere il più consistentemente i contributi del costo del lavoro ad incentivare l'hub robustamente gli investimenti delle piccole e medie imprese
L'estensione della vita le piccole imprese così come previsto insufficiente
E non deve basare non si deve basare e si deve basare sull'aumento consistente dell'indice di rendimento degli investimenti per quello che riguarda le nuove tecnologie occorre raccogliere la sfida informatica e telematica avviata in tutto il mondo a questo risultato è sicuramente legato il futuro del nostro paese la sua modernizzazione lo sviluppo e l'occupazione
Le nuove tecnologie possono rappresentare insieme al turismo la leva per rimuovere le incrostazioni del Mezzogiorno
Consentendo il suo sviluppo e la sua rinascita con gli stanziamenti previsti difficilmente avremo in tempi brevi un computer in ogni impresa in ogni scuola in ogni casa
Ci vogliono risorse molto più consistenti e proponiamo anche di abbattere il Libardo al venti al quattro per cento sui prodotti informatici allo stesso modo dei libri
Anche per la pubblica amministrazione la vera scommessa doveva essere rappresentata da una massiccia modernizzazione tecnologica con conseguente alfabetizzazione informatica dei dipendenti pubblici salto di qualità dei servizi e semplificazione della vita per i cittadini e imprese piuttosto che da un rinnovo pesante del contratto
Dobbiamo avere l'ambizione di incidere alla radice dei problemi
Evitando di inseguire gli affetti invece di aggredire la causa e la causa e l'andamento insufficiente della crescita dell'economia soprattutto nel Mezzogiorno che rischia di trasformare un'opportunità per tutto il Paese in una palla al piede
Per questo bisogna puntare alla riduzione del costo del lavoro ed evitare una destinazione delle risorse neo solidaristica di scarsa efficacia sui consumi
Conteniamo l'inflazione riportiamo la nella media degli altri Paesi europei come Francia e Germania ed evitiamo che tariffe salari e prezzi riaprano una stagione che consideriamo chiusa
Il governo deve intervenire per impedire che le tariffe e la benzina vanificano anni di tenuta impegno delle parti sociali e che enti e compagnie mettano le mani sulle maggiori risorse che il Paese produce
Faccia intervenire le auto le Authority usi la leva fiscale per la pay per penalizzare chi non tira nella giusta direzione e se occorra riduca l'incremento prevista per la carbon tax
Per me tra un rizzare l'effetto petrolio rinunci a riscuotere limitarci gli aumenti della benzina e dell'energia elettrica eliminando almeno nel PdL tetto inflattive prodotto dall'imposta
La crescita del PIL determinante anche se l'andamento attuale lento le previsioni per il due mila sono decisamente migliori questa maggiore disponibilità di ricchezza può fare la differenza ma stanno i decidere
Possiamo scegliere di utilizzare queste risorse per interventi marginali diffusi o impiegarle per permettere all'intero paese di fare un salto di qualità
Credo che sia l'ultima chance che l'Italia per colmare il Captain identica tecnologico con gli altri paesi industrializzati
Siamo in testa per l'utilizzo dei telefonini cellulari ma ripeto decisamente indietro per l'impiego di compiuti di computer della rete internet in particolare
Questo ci fa rischiare un po'di meno il Millennium Bug ma Pardi noi leaders di analfabetismo tecnologico la pubblica amministrazione arranca nonostante i tentativi di Bassanini e di piazza soprattutto per le resistenze culturali dell'apparato pubblico che vede con sospetto ogni ipotesi di sviluppo informatico e telematico
C'è chi si attiva molto per aiutare la parte peggiore della burocrazia
Con provvedimenti sempre più inutile Complessi
E anche se necessari comunque punitive incomprensibili
Non a caso proprio in questi giorni con le altre associazioni delle piccole e medie imprese
Abbiamo aperto la vertenza ambiente per contrastare l'esasperazione le rigidità burocratico ambientali che con gli adempimenti per ambiente e sicurezza incidono in modo consistente sui bilanci delle piccole e medie imprese
Già nell'assemblea ed annuale del novantasei presente l'allora ministro Bassanini
Proposi di spingere lo lo sviluppo tecnologico e telematico della pubblica amministrazione
Fino al punto da trasformare gli uffici e sportelli virtuali con cui potersi collegare stampando da casa documenti e certificati ricevendo informazione consulenza opportunità e condizioni
Dobbiamo accettare la sfida tecnologica a tutto campo che riguarda il commercio il turismo in particolare le piccole e medie imprese che attraverso l'utilizzo di internet
Possono sviluppare acquisti e prenotazioni on line richiedere fornire dati accedere all'assistenza tecnica
Noi siamo disponibili ad affrontare la sfida della modernizzazione ma non possiamo accettare che da una parte vengano limitati gli incentivi e dall'altra la riforma Bersani cammini con passo di lumaca in tutte le parti utili alle piccole e medie imprese
Le piccole e medie imprese hanno bisogno di vedere realizzati subiti subito i provvedimenti necessari per metterlo in condizione di essere più forti e competitive
Innanzitutto le vendite sottocosto da considerare come concorrenza sleale ingannevoli per il consumatore quindi da vietare in modo deciso
Sono convinto che la lunga e metto posizione di Confesercenti e dei produttori e l'allineamento ufficiale della Confesercenti che rappresenta la grande distribuzione abbiano fatto cadere gli ostacoli al divieto e quindi il ministro ne dovrebbe prendere atto ci hanno ripetutamente spiegato che il nostro commercio deve diventare sempre più europeo ma non vorrei che sul sottocosto adottato in quasi tutto il continente si rivendichi la specificità nazionale per aiutare la grande distribuzione
Questo sospetto
Questo sospetto c'è rimasto il sospetto cioè che la grande distribuzione sia pregiudizialmente è vissuta come elemento di modernizzazione ignorando negli effetti drammatici sulle strutture urbane sulla vita sociale sui prezzi
Autorevoli quotidiani ci spiegano che i prezzi in Inghilterra dove domina la grande distribuzione sono i più alti d'Europa
Già nel mille novecentonovantacinque già nel mille novecentonovantacinque nel corso dello scontro contro i referendari che volevano dare mano libera agli ipermercati
Presentammo i dati Eurostat che dimostravano che le l'Italia era il Paese meno caro
è incredibile sentire l'insistenza con cui rappresentanti della grande distribuzione lanciano l'allarme per l'avvento delle grandi catene straniere e per il rischio di colonizzazione
Un rischio reale che può portare qualche conseguenza sulla produzione nazionale
Ma che non può essere segnalato proprio da coloro che portano in Italia i gruppi stranieri realizzando o programmando con loro accordi non si può essere liberiste globali soltanto fino all'uscio dell'ipermercato
Noi siamo convinti che il piccolo e medio commercio con le nuove tecnologie le aggregazioni centri commerciali naturali e piccoli centri commerciali urbani abbia una marcia in più per conciliare qualità apprezzo e vitalità azione delle città
Per questo rivendichiamo rigidità delle direttive regionali il rigore nelle scelte dei comuni
Per realizzare questo obiettivo e per battere ogni tentativo di affermare un modello di commercio basato sulle grandi strutture extra-urbane sul commercio abusivo in gran parte extracomunitari
Credo che dovremo fare ancora molte battaglie prima di affermare la pari dignità del commercio rispetto agli altri settori
Esclusi in passato dalla fiscalizzazione degli oneri sociali saremmo buoni ultimi ad accedere ai finanziamenti della quattro otto otto l'auspicio è che nella Finanziaria ci siano adeguate risorse per il commercio il turismo e che le dotazioni della quattro otto otto non siano solo una testimonianza
C'è bisogno di una progettualità orientata alla modernizzazione di liberare risorse per gli investimenti
Delle piccole e medie imprese per questo quando si dice che il le imprese hanno già ricevuto benefici fiscali è bene precisare che si tratta di quelle grandi
Con un po'di coraggio in più
Con un po'di coraggio in più potremmo semplificare la vita dei commercianti abolendo i registratori di cassa come strumento di controllo fiscale presso
Reso ormai vanno reso ormai vanno dal varo degli studi di settore lo stesso ministro Visco ha convenuto sulla correttezza della nostra richiesta ed è giunta l'ora di renderla operativa
Imprese e cittadini sarebbero inoltre grati al governo se decidesse di cancellare una volta per tutte tutta l'imposta di bollo su tutti gli atti certificati e passaporti
Le tecnologie e la conseguente inevitabile cura di alleggerimento della pubblica amministrazione la semplificazione riducono i costi al dei servizi amministrativi a non gestire giustificano più questi prelievi
Il fisco rimane il nodo centrale per le piccole e medie imprese il nodo da sciogliere in termini di pressione e di semplificazione
Dopo i vari condoni dopo il Garante tre gli studi di settore che hanno comportato maggiori costi è giunto il momento di rifare il percorso all'indietro per ridurre significa mente significativamente imposte tasse per le PMI
Ci vuole un taglio netto e non più rimescolamenti che lasciano le cose come stanno
L'Iraq
L'IRAP riduce il sette tre lievi Nuno semplifica ma nella sostanza cambia poco si taglia qualcosa al centro ma poi ci pensano Regione Comuni a pareggiare il conto
Si abolisce la tassa di occupazione di suolo pubblico ma Sasso si sostituisce con una tariffa comunale più felpata
Si barra la vite per le imprese ma le piccole sono tagliate fuori si approva una norma che prevede la pubblicazione dei modelli entro febbraio ma poi viene puntualmente aggirata
Su questo è necessaria una svolta un ripensamento profondo del sistema fiscale visto finalmente con gli occhi delle PMI
Meno adempimenti modelli di dichiarazione semplice puntuali di registratori di cassa riduzione del prelievo
Fiscale sulle nostre imprese di almeno un punto all'anno agendo sull'IRPEF sulle detrazioni fiscali per titolari e collaboratori familiari su un alleggerimento dell'IRAP da compensare
Con quelle tipologie di imprese che ne hanno abbondantemente beneficiato
Il debito pubblico italiano pesa ma il Presidente del Consiglio sa anche che se si agisce sulle spese e sulle maggiori entrate assicurate soprattutto dalle nostre imprese questo obiettivo si può perseguire in gioco il futuro delle PMI e con esse quello del Paese
La strada per lo sviluppo e l'occupazione incrocia quello delle imprese minori occorre che il governo sia presente a quel bivio mostrando lo stesso apprezzamento che lei signor Presidente rivolse
Alle piccole e medie imprese appena insediato alla guida di questo governo e la stessa voglia di concertazione che emerse con il patto di Natale
Gli incroci richiedono una scelta e nascondono il pericolo di sbagliare direzione soltanto con il rispetto l'impegno e la collaborazione reciproca potremmo essere sicuri di limbo abboccare velocemente la strada giusta
Dopo l'ampia relazione del nostro presidente nazionale Marco Venturi passiamo adesso la parola al presidente del Consiglio Massimo D'Alema dalle conclusioni della nostra assemblea
No io vi ringrazio
Pensavo di fare un intervento non
E che la relazione di Venturi era comprensiva dell'introduzione del dibattito quindi nella sua
Appassionato slancio rivendicativo
Che sicuramente costituita per noi motivo
Di attenzione di riflessione io visto vi chiedo scusa se non
Non sarei proprio nelle condizioni di rispondere a tutte le sollecitazioni alle richieste agli stimoli
Che la relazione ha fornito e che è senza dubbio
Il Governo intende valutare con molta serietà nello spirito di quel dialogo
Con le grandi forze sociali compreso con le organizzazioni della piccola della media impresa del mondo del commercio
Che il metodo al quale abbiamo improntato il nostro
Tornerò poi su questo punto che considero importante
Il metodo del dialogo con le forze sociali
Con tutte le forze sociali non soltanto con i sindacati con la Confindustria
Perché credo questo sia l'unico metodo per fare effettivamente progredire il Paese
E credo che dobbiamo respingere le tentazioni di tornare invece ad un conflitto senza regole
E alla legge del più forte
Tentazioni queste che solo illusoriamente
Sembrano volere accelerare i cambiamenti
Invece porterebbero il Paese a mio giudizio in una situazione negativa molto nella riporterebbero indietro
La strada di un conflitto
Privo di sbocchi di progresso
Io vorrei partire da le considerazioni
Fra le quali anche Ventura fa Venturi ha fatto riferimento naturalmente
Anche qui
Bicchieri possono essere visti i mezzi pieni o mezzi vuoti
A me non interessa tanto celebrare in pieno quanto vedere come possiamo andare avanti
Le ultime rilevazioni statistiche confermano un moderato recupero dell'attività produce
Il tasso di crescita del prodotto interno lordo ha registrato nel secondo trimestre del novantanove un incremento modesto rispetto al primo trimestre zero quattro
Tale da lasciare margini di incertezza
Circa il raggiungimento degli obiettivi ufficiali per l'anno in corso
L'uno virgola tre
E tuttavia si tratta di un incremento non dissimile in termini congiunturali e quello registrato dagli altri Paesi
La Francia che paese che in questo momento procede in modo più rapido ha avuto un aumento dello zero sei la Gran Bretagna lo zero cinque sul dato italiano ha inciso senza alcun dubbio basta aver disaggregato
Il prezzo che abbiamo pagato nel secondo trimestre di quest'anno alla guerra
I ai nostri confini basta pensare una situazione che è stata vissuta da tante città dell'Adriatico dal settore della pesca due degli aeroporti
L'Italia dunque si è rimessa in movimento ad una velocità paragonabile a quella degli altri Paesi europei
Nel mese di luglio la produzione industriale ha registrato per il secondo mese consecutivo un incremento congiunturale e per la prima volta dal settembre novantotto un incremento tendenziale cioè anche rispetto all'anno
Lo stesso mese alle imprese industriali hanno segnalato un miglioramento delle aspettative di produzione della domanda
Quattro
Il sistema produttivo italiano sta dunque uscendo dalla difficile fase attraversata a partire dalla seconda metà del novantotto
E si avvia ad una ripresa ancora moderata ma che va acquistando velocità
La disaggregazione del dato mostra
Che questa ripresa e più accentuata nel settore delle costruzioni
Anche sostenuta dalle politiche pubbliche
Penso gli incentivi fiscali per la manutenzione e il restauro
E penso ad una velocità degli investimenti pubblici soprattutto a infrastrutturali che assai cresciuta rispetto agli anni passati
L'incremento più sostenuto nei servizi c'è una maggiore difficoltà della produzione industriale anche perché del tutto evidente prosegue è un processo di delocalizzazione
Di una parte dell'apparato industriale del PRA in particolare delle produzioni più mature
Più basso valore aggiunto
Che si spostano verso Paesi che hanno un più basso costo del lavoro
Paesi con i quali nessuna politica di contenimento e di deregulation potrà portarci a competere credo che ci sia un governo che possa avere come programma credo di avere i salari come in Albania
Per lo meno tra le varie stravaganze del momento questa ipotesi non si vede all'orizzonte
Si tratta quindi di un processo di
Rinnovamento strutturale della nostra industria
Che deve essere accompagnato e sostenuto
E la competitività del paese si accrescerà se cresceranno i settori a più alto valore aggiunto dove siamo competitivi
Quindi se la sono rimasto colpito in questo dibattito dalla testimonianza di questo imprenditore Vito l'americano
Dirige una grande società multinazionale
E che ci ha spiegato
Agli imprenditori italiani che conviene investire nei settori più avanzati
Nei quali i laureati italiani dimostrano di essere più capaci e costano meno di quelli di altri paesi avanzati
Noi siamo quindi nel vivo di un processo di trasformazione di adattamento della nostra economia
Ad un quadro nuovo e severo
Quello della competizione globale
Di una moneta forte l'euro che non consente i vantaggi competitivi della svalutazione
E che mette a dura prova un apparato produttivo del Tai
Che è debole nei settori più avanzati e nelle grandi imprese moderne
Di questo si tratta
Pensare che il problema della competitività italiana possa essere affrontato soltanto in termini di deregulation di contenimento dei salari gli attacchi ai diritti dei lavoratori
è una visione
Non soltanto io considero ingiusta dal punto di vista sociale
è una visione mio
Noi competiamo con Paesi dove ci sono regimi salariali elevati
E un grado
Significativo di tutela dei diritti individuali e collettivi
Lì quel livello gioca l'Italia
E vince
Se l'innovazione la scuola la qualità dei servizi della pubblica amministrazione si pone a livello di quei Paesi
E non se invece
Ci illudiamo di potere rispingere il livello dei diritti dei lavoratori a livello dei Paesi emergenti o del Terzo Mondo
è una via pericolosa illuso
Pericolosa perché comporterebbe un aspro conflitto sociale i limiti della ingovernabilità
E illusoria
Perché ripeto ci porterebbe fuori dal contesto nel quale noi dobbiamo compete
Questa ripresa ancora moderata che vogliamo incoraggiare
Porta con sé segnali
Che fanno ben sperare anche dal punto di vista dell'occupazione
Nel corso della presente legislatura si è passati dei circhi venti milioni cento mila occupati un po'meno dell'aprile del novantasei ai venti milioni settecentoventi mila occupati circa del luglio del novantanove
Per un totale di oltre seicento mila nuovi posti di lavoro
Si tratta di un risultato importante
Legato fra l'altro le scelte compiute in questi anni in tema di flessibilità ma anche di incentivazione basta pensare all'efficacia che hanno avuto misure come il credito d'imposta
Per i nuovi assunti come la decontribuzione per i primi tre anni
Misure siccome noi siamo in grado di misurare l'efficacia perché vediamo la cassa dice
Funziona
Tre non è un'analisi culturale misuriamo l'efficacia di queste misure dal quantità di domande
E indubbiamente queste politiche di sostegno all'occupazione stanno dando frutti
Altrimenti non si spiegherebbe come in una fase di crescita moderata lenta
Un aumento dell'occupazione di queste dimensioni abbia potuto prodursi
Anche per quanto attiene alla flessibilità tornerò su questo tema
Noi abbiamo noi prima non c'era nulla abbiamo introdotto le nuove norme sul lavoro interinale sul part-time subito a tempo determinato
Norme che hanno avuto una notevole incidenza
In corso una trasformazione del mercato della e la crescita percentuale di questo tipo di contratti e molto forte
Io credo che il dibattito sulla flessibilità per non essere ideologico
Dovrebbe muovere da un confronto tra le parti sociali sul funzionamento di queste norme
Sulla possibilità di rimuovere limitazioni ostacoli su una possibile estensione
Per esempio per quanto ci riguarda come datori di lavoro siamo sicuramente interessati ad aprire un negoziato con i sindacati
Per potere estendere il lavoro interinale in alcuni settori del pubblica amministrazione
Per esempio per affrontare la grande prova del Giubileo
Se noi vogliamo garantire un livello adeguato dei servizi
E difficile che noi possiamo assumere stabilmente
Affrontare la punta del Giubileo il numero dei lavoratori che sono necessari
Cercherei cioè di dare a questo confronto un contenuto concreto negozia
E non una citazione
Che faccia temere al mondo sindacale l'idea di una deregulation che abbatte vincoli i diritti
Suscitando dall'altra parte quindi un irrigidimento che talora va oltre il segno
Questa è una di quelle questioni che davvero può essere risolta soltanto in un clima di fiducia tra le parti sociali
Di dialogo di negoziato
Io resto convinto che la flessibilità è una grande necessità
Legata alla una nuova organizzazione sociale e del lavoro
Penso che flessibilità mobilità del lavoro e diritti dei lavoratori non siano principi antinomici
Ma che possano trovare un punto di conciliazione attraverso il dialogo diretto tra le parti sociali che il governo intende incoraggiare c'è un tavolo al ministero del lavoro Tokyo che per esaminare il funzionamento di queste norme
E per vedere come se ne possa migliorare l'efficacia
Quando io ho indicato l'obiettivo di superare i ventuno milioni di occupati alla primavera del due mila uno quindi mi sono riferito alle tendenze in corso
Alle politiche che abbiamo intrapreso per sostenerle
Non ho fatto una battuta nono indicato una meta impossibile ho indicato un obiettivo possibile per il Paese e che noi per quanto riguarda il governo intendiamo perseguiti
Il settore del commercio ha concorso a questo lento ma costante recupero dei livelli proprio
Nel secondo semestre del novantanove il settore cresciuto più della media nazionale dello zero sei per cento
E rispetto al trimestre corrispondente del novantotto è cresciuto a ritmi pressoché doppi rispetto alla media nazionale
L'evoluzione positiva continua
Questa mattina all'indice Reuters che misura il volume di affari livelli occupazionali nel settore dei servizi è assegnato un nuovo incremento tanto per quanto riguarda l'attività corrente che per quanto riguarda le prospettive di quella futura
Non a caso dunque gli occupati dipendenti nel settore commerciale sono cresciuti negli ultimi trimestri a ritmi anni vicini al sette per cento
Superando nel luglio del novantanove il milione e mezzo di unità
E vero tuttavia che nello stesso periodo si è registrata una contrazione degli occupati indipendente
Nell'ordine del tre per cento
Evidente quindi che queste tendenze testimoniano di un processo di trasformazione potenzialità ma anche difficoltà sofferenze di un settore che è attraversato da un reale processo di liberalizzazione
Che il mondo del commercio bisogna darne atto va affrontato con coraggio
E senza chiusure corporative in un Paese nel quale diciamo tutti sono molto coraggiosi a riformare le cose degli altri
Benissimo
Tra gli esempi che i consiglieri che mi hanno toccato di più c'è per esempio il fatto che molti autorevoli commentatori che sono pronti a scrivere che il Governo dovrebbe dimezzare le pensioni dei più poveri
Nel momento in cui il governo ha chiesto loro un contributo di solidarietà del due per cento sulla quota eccedente i cento quarantadue milioni annui hanno gridato alla demagogia gli all'attacco e
A la classe dirigente sarebbe
Insomma
Naturalmente è molto più coraggioso tagliare le pensioni gli altri se questa non c'è il minimo dubbio
Sono noti gli obiettivi che il governo ha inteso raggiungere in questo caso realizzare un meccanismo di sostegno e sviluppo alle imprese operanti nel settore commerciale affermando il principio della compresenza della grande media e piccola distribuzione
In un equilibrio che va mantenuto va difeso ma non è interesse del Paese consentire che la grande distribuzione occupi il campo distruggendo le peculiarità del nostro sistema distributivo
Promuovere la razionalizzazione della Rete anche in relazione al contenimento dei prezzi all'efficienza della distribuzione
Instaurare un diverso racconta rapporto tra enti locali operatori commerciali anche attraverso una drastica semplificazione normativa e procedure
Il governo è pronto sul piano tecnico e politico disponibile ad affrontare le problematiche poste dalla e Monaco emanazione della normativa
Regionale
Il governo in particolare il ministero dell'industria
Intendono rispettare la tempistica per quanto attiene ai nostri adempimenti Rio noi siamo preoccupati perché si registrano ritardi in modo particolare riguardano le condotte delle amministrazioni locali e regionali
Compro Benitez
Per quanto ci riguarda in particolare
L'attenzione guarda al tema del commercio elettronico per il quale sono state definite le linee di politica industriale che è stato istituito un osservatorio permanente nazionale che contribuirà a sciogliere le relative problematiche giuridiche economiche e fiscali
E il tema della vendita sottocosto la cui disciplina è ormai in fase di definitiva conclusione secondo linee rispettosi dei criteri della libera concorrenza della tutela del mercato oltre che agli interessi dei conti
Infine il tema dell'indennizzo ai commercianti che restituiscono il titolo per il quale è stato finalmente emanato il relativo regolamento
Bisogna dire che ad oggi non poche Regioni tuttavia non hanno concluso l'iter legislativo per quanto attiene al applicazione leggi applicative della
E pur nel massimo rispetto dell'autonomia legislativa delle Regioni noi non possiamo escludere l'esercizio di un potere sostitutivo in una materia come questa che non può tollerare a lungo
Una disparità legislativa i ritardi che rallentano l'attuazione della riforma
Di fronte agli indugi delle regioni il governo non può infatti non intervenire qualora vi sia la concreta possibilità che la riforma venga vanificata
E con ciò vengano lesi i legittimi interessi degli operatori economici e si determina disparità di trattamento sul territorio
E lo stesso dicasi per quanto riguarda le attività di competenza comunale
Nonostante lentezze e ritardi i primi dati disponibili sugli effetti della riforma appaiono confortanti e indicano che il settore si muove nella direzione voluta
Conscio delle difficoltà della fase di transizione al governo inteso accompagnare il settore verso su nuove equilibrio
Lo ha fatto estendendo la legge quattro otto otto alle imprese turistiche e in tempi molto brevi alle imprese del settore commerciale
De dotazioni finanziarie saranno adeguate
Lo ha fatto riducendo il costo del lavoro oltre i positivi risultati l'uno per cento in meno secondo l'Istat conseguente all'introduzione dell'IRAP
E dalla riduzione pari all'uno per cento circa già attuata
Anche attraverso il trasferimento alla fiscalità generale degli oneri della maternità previsto dalla legge finanziaria
Quindi noi continuiamo Napoli via graduale di riduzione del costo del lavoro di riduzione degli oneri che gravano sul costo dello
Lo ha fatto come ho ricordato flessibilizza dei rapporti di lavoro
Senza mai perdere di vista il tema delle garanzie e la necessità di un negoziato tra le parti sociali quindi lungo un percorso diverso da quello che vorrebbero imporci i fautori del referendum
E mi ha fatto piacere qui che nelle relazioni Venturi vi sia stata una considerazione
Che guarda un po'al di là di quello che può apparire illusoriamente l'interesse immediato
Perché evidente che se in materia di negoziato tra le parti sociali
Sì toccano gli equilibri consolidati nella logica dei referendum lo sfregio che si può fare oggi i lavoratori dipendenti può essere restituito domani ai piccoli imprenditori
In materia di rapporti tra le forze del lavoro non si procede per sfregi che a colpi di maggioranza
Finalmente del dialogo della concertazione della definizione di obiettivi comuni nell'interesse del Paese
Lo abbiamo fatto estendendo e accelerando le misure fiscali di incentivo per gli investimenti
E noi vogliamo consentirne l'applicazione anche alle imprese minori comprese le imprese che non sono società di
Ministro delle Finanze avvertendo che arretra arrivare
Completare questa estensione
Noi vogliamo favorire per tutte le imprese dell'accesso agli incentivi fiscali agli investimenti
Abbiamo fatto affrontando il grande tema della sicurezza a cui giustamente la relazione ha dedicato una forte attenzione
E un allarme
Io spesso ho detto che non si risponde al senso di insicurezza dei cittadini cercando delle statistiche
Che se le statistiche dicono che il numero degli omicidi consistentemente diminuito nel nostro Paese
E che il numero delle rapine gravi
Anche su di me
Tuttavia è evidente
La ragione di un senso di insicurezza
In città di che di fronte al regolamento di conti tra le cosche mafiose
Avvertivano questo come qualcosa di lontano
Una cosa loro
Di fronte allo scippo che certamente reato meno grave
Tuttavia lo scippo che colpisce
La madre moglie la fidanzata
E qualcosa che è visto come una minaccia immanente
Quindi è chiaro che la diffusione di reati della cosiddetta criminalità diffusa genera insicurezza in particolare in alcune aree urbane del Paese
è evidente che questo fenomeno sia esteso anche a aree erano tradizionalmente tranquillo dico purtroppo come meridionale certe aree del Mezzogiorno sono più abituati a convivere con l'insicurezza
Invece certe tranquille ricche città del nord erano abituate alla sicurezza
è evidente che quando questo tipo di reati della criminalità diffusa si accompagnano non sempre ma quando si accompagnano alla immigrazione clandestina
Portano con sé anche quel tanto di minaccia che viene da chi è diverso da noi all'Natalino sentito una testimonianza della signora che dice sì ma una volta c'erano i delinquenti di casa nostra la crisi conoscevo si sapeva
Adesso ci sono questi parlano un'altra lingua hanno altre abitudini
E spesso questo tipo di criminalità porta con sé una carica di violenza
Anche certi reati tradizionali hanno cambiato dissi eccetto una cosa era la costituzione di una volta
Gli altra cosa è il racket della prostituzione di oggi con la sua carica di violenza di riduzione in schiavitù
Noi dobbiamo adeguare gli strumenti della nostra politica criminale a questi nuovi fenomeni
Per dare maggiore sicurezza ai cittadini lo stiamo facendo
Presidente del Consiglio si è impegnato da subito non adesso gennaio
Quando a Milano
Nove omicidi in nove giorni segnalarono un'emergenza noi abbiamo avviato le misure per contrastare questa emergenza ora
Le autorità civiche milanesi riconoscono che l'azione dello Stato in quella città a a generato maggiore sicurezza ridotto non c'è nessuno Stato che posso impedire i reati
I regimi autoritari impedivano ai giornali di scriverne non è che impedisse deve
Però i reati possono essere
Si può lavorare per assicurare i responsabili alla giustizia questo comporta innanzitutto
Misure di tipo organizzativo tecnologico noi abbiamo deciso di rafforzare gli organici delle forze dell'ordine con misure significative di assunzione di assunzioni di personale per la sicurezza ma anche di personale civile per liberare gli agenti oggi impegnati in funzioni amministrative
Abbiamo avviato la costituzione formazione di queste sale operative interconnesse che consentono di governare in modo più efficace razionare le forze sul territorio perché uno dei problemi principali presidia il territorio
Per fare in modo che la volante sia vicina quando serve questo è uno dei cose fondamentali
Stiamo anche attrezzando ci meglio a contrastare questo tipo di criminali
Abbiamo
Realizzato e stiamo realizzando una politica di gestione della legge sull'immigrazione
Che è una politica rigorosa
Segnalare che qui capisco che i dati che si diceva
Se il governo non cita i dati e generico si cita i dati si diceva queste cifre burocratiche io chiedo scusa le cifre sono sono burocratiche non sono cifre anno scorso noi abbiamo effettuato nove mila espulsioni
Quest'anno quarantasette mila cinquecento
I meccanismi di lotta alla immigrazione clandestina sono molto più efficaci
E badate
L'efficacia della lotta all'immigrazione clandestina non è un fatto di fermento qualcuno dice bisogna arrestati e dopo riteniamo vorrei spiegare diciamo che per combattere l'immigrazione clandestina innanzitutto fare degli accordi con i Paesi dai quali provengono perché essi Livi ammettano
Perché anche le proposte più feroci a parte la disumanità
Noi restiamo
Ma se non abbiamo accordi con i Paesi dai quali provengono dobbiamo istituire che cose del Lagarde immigrati clandestini a stare attenti perché a volte la feroce oltre a essere inumana e anche stupida
La politica contenimento di questo fenomeno del resto una politica fatta con strumenti adeguati noi stiamo tessendo una rete di rapporti
Abbiamo accordi importanti con la Tunisia con il Marocco con l'Albania che ci consente effettivamente il governo
Aggiungo consentirgli una cosa che egualmente importante
Ai fini della lotta alla criminalità
E molto importante anche la gestione della parte attiva inclusiva delle politiche dell'immigrazione cioè non soltanto la lotta all'immigrazione clandestina i respingimenti
L'azione di contrasto nel Canale d'Otranto normalmente migliora
L'impegno delle guardie di fin
L'azione di contrasto al di là dell'Adriatico con la presenza dei nostri militari in Albania difficili rapporti col governo albanese importanti
Ai fini di una politica di sicurezza egualmente importante includere quelli tanti che vengono qui per lavorare
Aiutarli a ricongiungersi con le loro famiglie
Aiutarli a trovare casa
Portarli nella legalità petiti a un permesso di lavoro un permesso di soggiorno e vive con la moglie e i bambini e meno propenso alla delinquenza la marginalità
E quindi
E molto importante applicare una legge sviluppare una politica che è fatta di durezza contro il crimine
Ma anche di capacità di accoglienza e di inclusione di chi viene per lavorare e più noi lo aiutiamo ma lavora arriverà nella legalità e a sentirsi cittadino
Fra i cittadini più noi continuiamo quindi quella marginalità che produce poi in sicurezza e criminalità
Accanto alle misure organizzative il governo ha proposto anche un pacchetto di innovazioni legislative per la lotta contro la criminalità
E che speriamo il Parlamento possa al più presto esaminare avviato l'esame in Commissione giustizia della Camera che sono soprattutto volte a garantire una effettività e certezza della
Ed è questo il problema non tanto un aumento ditemi che non vengono eseguite pura grida manzoniane dice
Ma invece una effettività a una certezza della pena
In particolare nei confronti di quei reati che sono del tutto d'accordo noi per esempio abbiamo proposto che lo scippatore colto in fragrante o quello che ruba in un appartamento
Debba di norma aspettare il processo per direttissima in carcere dite che preso e poi torni fuori è qualcosa che è inaccettabile
Sente e genera paura insicuri
Il Governo si è anche impegnato per la piena attuazione di quelle altre norme contro l'usura contro il racket
Per fornire in modo effettivo più di quanto non sia avvenuto nel passato un sostegno ai commercianti che ne sono vittime e su in particolare a quelli che hanno il coraggio di reagire che si sottraggono dal morso
Quindi questo è un grande
Noi ci stiamo su questa frontiera non siamo affatto insensibili e non ci accontentiamo delle statistiche che dicono che l'Italia tra i Paesi avanzati e quello resta quello più sicuro diciamo è una statistica che ci fa piacere come italiani ma
Non non basta perché poi la sicurezza è innanzitutto una sensazione fra i cittadini non è un must e noi dobbiamo generare un senso di sicurezza
Le siamo naturalmente pronti a valutare tutte le proposte le iniziative anche questo non solo i temi economici sono matti
Materia di dialogo con le forze sociali in particolare con quelle categorie che sono più esposte che vivono in prima linea questi pericoli e queste difficoltà
Questa linea d'azione del Governo trova conferma nella legge finanziaria
Legge finanziaria
Stata considerata debole
Q scarsa inefficace
Contiene alcune novità riportata quasi storica è la prima volta la prima volta da oltre dieci anni si fa una legge finanziaria che non prevede un aumento delle entrate tributarie giusta
Al contrario prevede una riduzione della pressione fiscale per i cittadini
In una mi dice e poco
Siamo un Paese incontentabile
E quello che possiamo fare nei limiti del Patto di stabilità
Nei limiti della situazione di un Paese io vorrei sempre ricordare questi dati sono molto importanti non i dati comparativi non perché io penso che si debba poi seguire le ricette degli altri Paesi e che sono usciti in questi giorni dati sullo
In Francia Francia che pure paese che va forte
Gli ultimi dati segnano un piccolo aumento della disoccupazione
In Spagna gli ultimi dati segna un piccolo aumento dell'avviso in Italia seguono una piccola diminuzione della disco
Ora in Italia e aperto un grande dibattito se si debba fare come in Francia come in Spagna contraddette cosiddetta innanzitutto è offensivo verso noi stessi
C'è questo terribile provincialismo questa ricerca di moda è
Io non cerco mode però cerco di capire può la nostra situazione in rapporto agli altri Paesi ora noi abbiamo una spesa pubblica al netto degli interessi che noi tagliamo sul debito accumulato
Che assai inferiore alla media
E siccome dentro quella spesa pubblica c'è senza dubbio un'incidenza invece superiore della spesa previdenziale
La spesa pubblica quello che lo Stato sta
Tutto si può dire dello Stato italiano meno che sia uno Stato spendaccione
Noi guardiamo con invidia i governanti dei grandi paesi stranieri i quali tutti
Hanno la possibilità di spendere quattro cinque sei punti in più di PIL
Per perseguire le politiche pubbliche
Quindi questi sono i dati
Poi si dice cento e che abbiamo sulle spalle oltre due milioni di miliardi si chiede sulle spalle
Impegna la responsabilità storica diciamo anche se non c'è ma comunque
è chiaro che dobbiamo pagare i debiti che abbiamo ereditato però io vorrei che si capisse che questa è la condizione
E le politiche pubbliche non si possono fare nel mondo dei soldi si fanno nel mondo reale
E se noi
A battesimo la fiscalità
Senza considerare gli obiettivi europei il risultato sarebbe quello di una grave crisi finanziaria di credibilità di un aumento dei tassi di interesse
E alla fine lei prese finirebbero per pagare il costo di politiche avventate di questo genere
Perché se riparte l'inflazione ripartono i tassi di interesse quello che magari si risparmierebbe attraverso una politica fiscale spericolata si pagherebbe per un'altra per un'altra linea vorrei che questo vi fosse chiaro
Che non esistono ricette miracolistiche
Che è un Paese che ha il centoquindici per cento di debito rispetto al PIL e che punta al centododici ha un sentiero stretto che va seguito con serietà
E con severità
E se viene qualcuno col tubo Damato che dice che lui può ridurre le tasse il dieci per cento diffidate
Perché le secco vocis
Diffida quindi nel dieci per cento può diventare cinque l'inflazione e cinque di tassi di interesse fate i conti e poi io dubito nelle botteghe italiane ci guadagni
Quindi stiamo attenti noi abbiamo da percorrere un sentiero stretto
L'abbiamo percorso con rigore in questi anni abbiamo riguadagnato una credibilità non possiamo permetterci di buttarlo via
Il fatto che in questa condizione noi abbiamo indicato una tendenza strutturale la riduzione dalla pressione fiscale poco però zero tre zero quattro però con certezza ogni anno
Questo dà respiro ai consumi
Sostiene lo sviluppo perché nel pacchetto fiscale cioè la riduzione dell'IRPEF
Quanti sono i commercianti che sono nella fascia del ventisette per cento non lo so ci saranno anche dei commercianti ricco
Risparmieranno
Gli sgravi
Dice gli sgravi fiscali per gli affitti per la prima casa è un pacchetto Complesso
Che va soprattutto a sostenere i redditi delle famiglie il medio basso
I redditi dei lavoratori italiani io credo che questo potrà avere dei benefici per sostenere un trend dei consumi che non è catastrofi e superiore
Alla crescita del PD
L'altra parte degli incentivi fiscali vanno a sostenere lo sviluppo
Investimenti
Lì vogliamo fare siamo in trattativa
L'Europa è
Contiamo di poter riottenere sede della Comunità europea
Una decisione dell'Europa che consenta ai Paesi di intervenire sull'IVA in alcuni settori scegliendo le Bon intensa
E noi abbiamo naturalmente accostato delle risorse
Che ci possono consentire di fare un'operazione sull'IVA in alcuni settori più importanti per la ripresa dei paesi importante
Una legge finanziaria che dentro queste difficoltà indica una via di sviluppo
Riduce la pressione fiscale sulle famiglie
E
Vuole incoraggiare anche attraverso la leva fiscale una politica
Cresce
è la prima volta che l'Italia riesce a far fronte ai suoi impegni europei con una manovra così contenuta e senza aumenti ventrale
Io lo considero importante è un merito dei paesi perché poi noi l'abbiamo potuto fare grazie alle politiche di risanamento di questi anni perché siccome né né non siamo in ballo non abbiamo generato della e il risultato è l'approccio
Di politiche di risanamento di rigore anche di sacrifici che i cittadini hanno affronta
Io penso che
Poi sarà sarà
Compito dei provvedimenti collegati
Su istruzione e formazione ricerca sulle materie tributarie
Sull'offerta di servizi pubblici apertura regolazione dei mercati sulla valorizzazione del patrimonio dello Stato sulla organi
Questo considero molto importante perché può essere anche una leva per rimettere in movimento le nostre città cioè una politica di cessione
Il valorizzazione ai comuni di cuochi di demanio dello Stato ai fini dell'intervento anche nelle parti più pregiate delle nostre città
Le misure di organizzazione razionalizzazione della pubblica amministrazione questi provvedimenti renderanno ancora più esplicito
Il contenuto strutturale il disegno strutturale della mano ad essi si aggiungeranno provvedimenti connessi con la discussione con le parti sociali in tema di riforma degli ammortizzatori sociali
Il rafforzamento della previdenza complementare completamento delle recenti riforme della previdenza obbligatoria io vorrei dire
Noi il governo non ha mai proposto di mettere il TFR in busta paga
Uscite
Anticipazioni indiscrezioni di giornali racconti di riunioni tecniche viviamo in un Paese in cui la trasparenza è totale e di più senso
Notevole creatività
Non esiste nessuna proposta del Governo non c'è un testo non sai dice mettiamo il TFR in busta
Quindi
La critica questa ipotesi io no
Registrata
Il governo ha un altro obiettivo che è quello di fare crescere i fondi pensione
Come condizione per avere un mercato finanziario moderno
Per aprire anche una migliore gestione dei risparmi dei lavoratori per predisporci a quel passaggio al sistema contributivo che richiede anche che funzioni questo pilastro della previdenza complementare
Senza il quale il sistema contributivo ci darà pensioni modeste
E addio consumi
E pensare anche i commercianti del futuro
Non soltanto a quelli del Paese
Come favorire questo
Svincolandola il TFR maturando non il maturato perché nessuno è così pazzo da voler
Svincolandola e incentivando fiscalmente l'allocazione di questo risparmi ai fondi pensione secondo scelte insomma si tratta di salario differito siamo anche un Paese deve restituire lavora per la libertà di decidere loro come allocare come investire nordista
Se uno decide di lasciarlo all'impresa perché l'impresa di fare delle condizioni favorevoli CIDA
è evidente che una operazione di questo genere comporta un problema per l'impresa Mino perché essa si è impropriamente e tuttavia i fatti sono fatti
Approvvigionata qualche imprenditore detto come non ci siamo autofinanziati volti a fare
Dove
L'espressione del tutto corretta salvo autofiction
Siamo ci siamo finanzia benissimo
Non siamo insensibili a questo problema mentre cercheremo di compensare l'impresa i più piccoli siccome fortunatamente il costo del denaro non è molto elevato adesso lo faccia ma sono facciamo ai più
E alla fine il costo per l'impresa e il differenziale tra quello che costa il TFR che anche quello a una remunerazione
E il costo del denaro sul mercato poi le imprese più piccole possono avere maggiori difficoltà de negoziare
Troveremo le misure compensative ma non blocchiamo
Previdenza integrativa
Crescita dei mercati finanziari un Paese più moderni persino mi permetterei dire un capitalismo un po'più democrazia nel quale i fondi pensione dei lavoratori italiani a equilibri Ranno controlleranno giocheranno un un ruolo è un po'curioso che sul nostro mercato finanziario i manager debbano misurarsi con i fondi in i siti americani
E non con cui l'Italia
Io trovo che questo è un punto di debolezza del nostro mercato finanziario
Ora intende lavorare su questo ovviamente ne discuterà collettivo le parti sociali e che vogliamo improvvisare per conto nostro ma è una misura che intendiamo prende lei che secondo noi risponde all'esigenza di modernizzazione noi vogliamo anche aprire un dialogo
Sul tema della previdenza
Abbiamo detto con chiarezza che
La riforma delle pensioni che è stata fatta
Tuttavia
Termini di spesa previdenziale
Lunga di
A Parigi della riforma
Porta con sé il pericolo di una coppa di una crescita non sostenibile la presa della spesa previdenziale negli anni che abbiamo
Abbiamo detto riteniamo che se le valutazioni tecniche ci portano a ritenere che questa gobba ci sia
è giusto che il governo e parti sociali affrontino questo problema ricercando le soluzioni
Si è aperto un dibattito c'è chi ha detto no
Perché ha detto no deve essere comunque non prima del due mila uno
Dico se c'è un problema se il problema non c'è non c'è ma se il problema c'è io credo che ci si
Io penso che prima il Paese lo affronta
Non con misure autoritativi ma ricercando le soluzioni
Prima noi diamo certezza tutti dobbiamo lasciare l'incertezza delle soluzioni che verranno trovate sappiamo che il materia previdenziale una di quelle nelle quali i cittadini vogliono certezze
E qui e non intendiamo aprire un dialogo non solo su questo tema non interessa discutere dello Stato sociale
Perché riteniamo che la questione della previdenza la collegata ad una riforma dello Stato sociale che abbiamo avviato penso alle nuove leggi
E quella così importante che in dirittura d'arrivo la riforma dell'assistenza Pechino e abbiamo l'obiettivo di uno stato sociale più moderno più inclusivo che dire ai cittadini una rete di servizi di qualità
Sperando anche nuova occupazione
Allora noi dobbiamo discutere dico
Contenimento governo della spesa previdenziale si pone anche in relazione ad una politica di socialità di riforma dello stato sociale che sia al passo con i problemi della società di oggi
Io ho ascoltato con interesse le proposte i suggerimenti un'ipotesi interessa
Contenuta nella relazione del presidente Venturi per un intervento non autoritativo ma incentivante in materia di anzianità
Lo valuti valuteremo con molta serietà questo
Ripeto io ritengo che questa questione vada affrontata con serenità senza tabù
Nell'unico modo possibile che il negoziato con le parti sociali non so chi ha potuto pensare che noi mettessimo in finanziaria intervento di autorità il regime previdenziale non è pensabile non è giusto
E contrario al mio modo di concepire il Governo del
In questa materia i governi hanno negoziato con le parti sociali
Questo non è un tema che possa essere affrontato in modo autoritativo
Poi alla fine se non si raggiungerà un accordo di governo si riserverà e noi intendiamo riaprire un dialogo
Verso tutti i lavoratori
è chiaro che nessuno può pensare di differenziare i regimi meno che non vi siano convenienze ma verso tutti i lavoratori con tutte le orche dei lavori
Io credo che in questo quadro
E i confini di questa politica
Ci sia
Spazio
Presenza vitale del mondo del commercio
Vedete
Ritengo che in questi anni si sia lavorato
Rare un clima di fiducia e di cooperazione tra mondo del commercio istituzioni anche nei settori più dedica
E come giustamente dice il presidente Spallanzani proposito di un settore che vi
Cino
Noi
Amo fatto una politica di criminalizzazioni Caccia all'evaso
Abbiamo costruito una politica di collaborazione qui mi riferisco in particolare a chi era il compito più delicato Ministro delle Finanze con le grandi organizzazioni del ceto medio della piccola impresa
Riguadagnare meno gare la base imponibile
Governare una difficile trasformazione
Reato alle grandi organizzazioni della piccola impresa del commercio dell'artigianato
Di adire accompagnato l'azione pubblica con coraggio e senso di responsabilità
Vero che la sinistra che qualcuno teme al governo del paese
Imbracciato le ragioni del lavoro dipendente come una clava contro il lavoro tutto
Si è sforzata di accompagnare i processi di trasformazione attraverso il dialogo e sulla base del consenso
Credo che questo stato molto importane o non credo che siano giuste le divisioni del mondo del lavoro al di là della pluralismo legittimo sacrosanto di opinioni politiche
Io credo che è interesse del Paese che ci sia
Nel mondo dello
Io ricordo con preoccupazione con dolore il momento delle marce contro delle serrate conto abbiamo vissuto momenti di questo tipo nel passato delle ricorda la sinistra al governo del paese
Realizzato marce contro commerciali
Blair trovando un alto senso civico e una comprensione dei problemi del Paese
Io credo che noi dobbiamo continuare così
Può darsi che questo metodo vedete se ne discute molto in questi giorni ho finito davvero può darsi che questo metodo produca dei cambiamenti lenti
C'è chi dice che dovremmo correre
Anche se non sempre è chiaro in quale direzione dovremmo con piccola cosa questa mi però
Può darsi può darsi che questo metodo comporti una velocità di cambiamento che è inadeguata rispetto alle sfide
Però se io mi guardo alle spalle questi atti
Se penso all'Italia del novantadue la bancarotta fuori dalle loro non si sapeva se il mese dopo avrebbero comprati botte sa e se penso all'Italia di oggi ho l'impressione che in questi anni
Abbiamo camminato abbastanza veloci
E credo che sia stato decisivo il senso di responsabilità il senso dello Stato
Delle grandi organizzazioni socialdemocratiche che si sono presi la responsabilità di portare il Paese fuori dalla crisi
Io non vedo chi Possa imprimere un cambiamento di passo
E devo dire sinceramente che sono abbastanza preoccupato
Da un sussulto che rischia di minacciare la stabilità
Fare il rapporto tra le grandi forze sociali e di non portare l'Italia da nessuna parte
L'anno si opporrà
Molta serenità ma con molta fermezza queste spinte divaricano
E lo farà portando avanti con determinazione il suo programma di trasformazione del Paese
Fatto vero che il Governo in questo momento si senta di volevo minacciato
Non è tranquillo
La polemica politica il sale ma la sostanza dei dati che abbiamo di fronte ci fanno capire che non esiste nella possibilità nella convenienza di aprire una nuova fase di instabilità
Non lavora per essere giudicato del due mila uno sulla base dei cambiamenti e dei risultati e se in paese prende fiducia in se stesso
E non si farà tranviarie dalle polemiche io credo che noi noi italiani qui non non unico novità possiamo ottenere dei risultati importanti
In termini di crescita per ricchezza di crescita del lavoro
Questo è l'obiettivo che noi indichiamo al quale ne sono convinto non mancherà il vostro contributo
Fatto sul territorio
Telese questo grande
è conclusa