"Prospettive di sviluppo per il sistema economico emiliano romagnolo" org. dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unita' presso il Parco Nord, Sala Rossa

Noi saremo per
Il signor quattro questa signora
E naturalmente
Io comincio con il
Presentarvi soprattutto per salutarli i nostri ospiti dell'incontro di questa sera
I presidenti delle associazioni d'impresa della realtà bolognese
La dottoressa Silvia Noè che è presidente dell'associazione delle piccole imprese la dottoressa Loretta Ghelfi che segretario della CMA di Bologna l'ingegner lo ma Romano Volta che è presidente della Associazione industriali di Bologna e il dottor Turrini che il presidente della Federgolf di Bologna
Naturalmente saluto
Particolarmente ringrazio per la loro presenza al Festival dell'Unità di Bologna il presidente della Regione Vasco Errani il ministro dell'industria Pier Luigi Bersani
Il tema del dibattito di questa sera con i nostri interlocutori credo sia davvero di grande interesse
Lo sviluppo economico le prospettive dello sviluppo economico a cominciare naturalmente da quelle del sistema produttivo di Bologna e dell'Emilia Romagna
Un tema io voglio semplicemente sottolineare star dentro il lavoro o o l'impegno la scelta che la festa dell'Unità di Bologna fatto di fare sì che dibattiti e gli incontri le discussioni servissero a proporre una politica che guarda ai programmi al confronto su programmi contenuti
E che guarda alla possibilità dell'impegno politico dell'impegno amministrativo dell'impegno di governo come scelta che realizza il confronto con la società con i soggetti della società e naturalmente qui stasera abbiamo i protagonisti dello sviluppo economico della realtà economica di Bologna del nostro territorio abbiamo a i protagonisti delle scelte per lo sviluppo economico nella nostra regione
Naturalmente credo di poterlo dire nel nostro paese
Io quindi penso che la cosa più utile sia quelle di organizzare il nostro dibattito in questo modo dare la parola ai rappresentanti delle associazioni d'impresa e poiché sentire il presidente Errani e il ministro Bersani io vorrei soltanto sottolineare tre punti
Della ragionamento della discussione che credo stasera in modo molto importante potremo ascoltare potremmo fare
Il primo è quello che ai nostri interlocutori credo possiamo avere le loro valutazioni le loro considerazioni
Sulla realtà sulle prospettive sulla condizione attuale delle nel sistema economico e del sistema produttivo nel nostro territorio nella nostra Regione
Un sistema produttivo
Che naturalmente
Conosce
Problemi ma anche che ha visto credo si possa dire consolidarsi anche in queste ultime fasi le sue caratteristiche
E che oggi allora di fronte alle scelte alle spille di come si realizza gli una dimensione più vasta
Competitività e contemporaneamente capacità di crescita capacità di qualificazione capacità di innovazione con quelle scelte che naturalmente
Tengono assieme possono e debbono tenere assieme
Ancora di più impresa e e quel grande tema che è quello della qualità e delle caratteristiche del lavoro della occupazione
La seconda
Cosa che volevo sottolineare è che credo siamo di fronte alla possibilità di valutare i nostri interlocutore lo faranno la dimensione delle valore del rilievo per lo sviluppo economico dei sistemi territoriali del sistema regionale noi stiamo attraversando stiamo conoscendo una profonda trasformazione
In cambiamento che sta affidando ancora più fortemente alle regioni funzioni ruoli nei diversi campi nei diversi settori e anche in quello del sviluppo economico delle sviluppo dei sistemi produttivi con le scelte fatte dal Governo con le scelte fatte dal ministro Bersani e allora certamente un riferimento di riflessione può essere quello del ruolo del rilievo di una dimensione regionale di politiche e di di scelte da realizzarsi da ultimo la questione delle valore che rispetto alle sfide da affrontare
Io credo da parte dei soggetti economici delle associazioni di impresa
Cida e può darsi ancora e in modo rinnovato
A quel profilo di confronto di concertazione di rapporto con le istituzioni ma anche tra soggetti economici e sociali che ha rappresentato e rappresenta un tratto così importante della nostra esperienza e quindi insomma quale valore
Della qualità sociale e di sviluppo del confronto della concertazione e della coesione sociale quali elementi per questo confronto e per queste scelte ma io appunto ho voluto solo sottolineare diciamo
Queste questioni sulle quali naturalmente la cosa importante l'intervento dei nostri interlocutori io comincerei allora dando la parola alla dottoressa
Grazie
Assessore attenzione
L'assessore ci invitava a fare intanto una riflessione sulla nostro sistema economico sì
Per poi spostarsi nella prospettiva del domani che è una prospettiva sentita con particolare attenzione da tutte le nostre associazioni e dal nostro dal mondo che rappresentiamo
Il nostro sistema oggi è un sistema che
Robusto economicamente
Che ha saputo reggere fino ad oggi con estrema flessibilità agli andamenti congiunturali di questi anni che ha garantito una democrazia economica che un valore importante per il nostro territorio
Che ha distribuito la ricchezza all'interno della nostra terra proprio perché la gran parte delle nostre imprese sono piccole e piccolissime imprese sono molto diffuse sono la mia associazione l'azione Neale rappresenta quindici mila ma al di là di questo devo dire il fatto che un cittadino ogni otto si faccia imprenditore è di per sé è emblematico di questa propensione al fare impresa
E di questa caratteristica che del nostro sistema economico che ha saputo in questi anni
Darsi delle condizioni tutto sommato di benessere siamo ancora un'aria in cui la la redditività pro capite piuttosto elevate soprattutto molto distribuita
Ma detto questo noi sentiamo che occorre in questo momento uno scatto uno sforzo importante di innovazione
Se vogliamo portare nel futuro questo nostro benessere e sentiamo molto che altrimenti noi potremmo andare verso una lenta ma inevitabile fase di impoverimento progressivo della nostra area perché ci sono dei punti di forza che venivano richiamati
Che sono quelli di prima e sono anche quelli della coesione sociale dell'alta qualità dei servizi ma ve ne sono anche di punti estremamente critici che io adesso tenterò di affrontare molto velocemente
E che ci fanno pensare ad una necessità di investimento forte nuovo per lo sviluppo del nostra della nostra economia
Se vogliamo non andare verso un progressivo impoverimento
Questo perché noi abbiamo visto cioè la nostra aree sempre stata non abbia non ha mai avuto
Una caratteristica Monno culturale noi abbiamo siamo sempre stati caratterizzati
Da una certa medietà terziario manifatturiera che a mio parere è stata la nostra fortuna e che va proiettata nel futuro
Anche se non vi è dubbio che alcuni aspetti alcuni punti critici che si stanno evidenziando stanno riducendo la nostra presenza nel manifatturiero e stanno spostando la anche l'occupazione nel settore terziario
Tuttavia il
Il il contenimento di attività nel mondo del commercio nel mondo della manifattura anche presenze importanti la nostra realtà che sono venute meno in questi anni
Ci fanno temere che comunque il terziario non possa compensare queste perdite di occupazione
E allora noi abbiamo un problema intanto che è quello della un'esigenza diciamo che è un'esigenza di attrarre mano d'opera e possibilmente manodopera qualificata
Perché noi abbiamo avuto lo scorso hanno una percentuale molto elevata oltre il venti per cento di inserimenti lavorativi che sono fuori dal territorio regionale
E quindi da altre regioni d'Italia e da extra comunitari
Noi abbiamo bisogno di affrontare una politica di attrattività di mano d'opera ci siamo anche resi disponibili a partnership con Paesi del con altre regioni del Mezzogiorno per favorire questa integrazione che può essere anche contemporaneamente non solo una logica di attrattività di manodopera ma anche una logica di integrazione per trasferire
Parti di lavorazioni in altri territori del paese anche se la criticità della piccola impresa molto frammentata fa venire in mente immediatamente anche per il decentramento di produzioni la necessità di
Procedere mettere in campo politiche per l'integrazione tra impresa queste è una terra di Fazzi di relazioni tra impresa e se ne è sempre parlato di questo nostro sistema
In cui anche senza che le relazioni siano formalizzate ci sono
Relazioni che diventa non sistema una capacità di operare di ogni singolo imprenditore con altri che svolgono attività complementari oggi queste relazione a nostro parere occorre mettere in campo incentivi perché si consolidino
Noi abbiamo lavorato molto siamo anche in una realtà dove esistono molti consorzi ne esistono cinquanta solo a Bologna
Di nostra emanazione ma crediamo che questo sia al momento delle reti in cui si devono consolidare da tra le piccole grandi in prese o tra le imprese
Con tra loro complementari network che investono insieme che hanno nel rapporto con le banche insieme che abbiano un nuovo rapporto molto importante con il mondo della ricerca insieme perché occorre fare
Un salto di qualità di cui il nostro territorio ha bisogno così come ha bisogno di un ricambio generazionale
Badate che noi non siamo immuni da un problema che a tutte un rotta e anche a Bologna un'impresa su tre un titolare di impresa su tre a oltre i cinquantacinque anni siamo in una fase in cui tutti quei Valenti laboratori che sono diventati imprenditori nel dopoguerra Asti stanno avvicinando la pensione occorre uno sforzo importante per sostenere una politica di tramando generazionale
Due di trasmissione d'impresa
In questo senso noi abbiamo fatto molte proposte anche al governo
Recentemente sappiamo che nella nel collegato alla Finanziaria nell'ordinamentale del lavoro si è parlato di staffetta giovedì anziani non solo nel tra i dipendenti ma anche tra gli imprenditori aspettiamo che si veda qualcosa di concreto in questa direzione
Ma di sicuro noi siamo ancora a questo riguardo uno dei Paesi più arretrati d'Europa perché esistono in A negli altri Paesi politiche incentivanti questo questo trapassò diciamo questo ricambio generazionale attive e molto importanti
Esiste poi un problema noto che quello per cui si dice la nostra terra non attrae più nuove impresa e noi la sentiamo come importante questa problematica e ci siamo espressi
Tutti quanti insieme come categorie economiche discutendo del Patto per il lavoro perché vi sia una una azione di marketing territoriale
Ma quando ci dobbiamo chiedere e e lo lo si è fatto perché le imprese non vengono ad insediarsi da Noemi
Non tanto quanto vorremmo e di sicuro la carenza di in trasferta di infrastrutture che è diventata critica in questo ultimo periodo per cui occorrono davvero
Gli investimenti che sono stati più volte discussi che rendano più agevoli le comunicazioni e quindi tutto quello che connessione tra locale realtà bolognese e globale è strategico fondamentale per la nostra area ma esiste ancora un alto peso della fiscalità
Un un elevato peso della fiscalità sulle nostre imprese se che viene sentito particolarmente perché è alta anche la fiscalità degli enti locali
E e noi speriamo che la promessa fatta dal nuovo sindaco di Bologna divenga presto una realtà ovvero che si possa ridurre la fiscalità
Locale
E crediamo che si debba recuperare efficienza anche nella pubblica amministrazione oltre che alleggerirsi di burocrazia
E si debba alleggerire veramente
Forse le imprese possono anche aiutare attraverso la sussidiarietà a lavorare insieme alla pubblica amministrazione per aumentare la qualità e ridurre i costi
Certo in questi giorni vediamo che vengono soprattutto coinvolti un sacco di consulenti e speriamo che questo non significhi un ulteriore aggravio di costi sulla collettività
E quindi dico c'è questa pretesa di abbassamento della fiscalità in una realtà in cui ha ci sono costi alti della vita costi veramente alti della vita mentre è siamo in una situazione in cui occorre un investimento nuovo sulla Welfare Swiss sulla sorte sul servizi sociali cessati gli anni in cui noi abbiamo dato grande sviluppo al nostro territorio con le nostre i nostri comuni che hanno saputo investire nei servizi sociali consentendo una occupazione così larga anche femminile
Questi sono gli anni in cui occorre una nuovo investimento in servizi sociali pensiamo per esempio a quanto grande è il problema della casa
Terra i lavoratori se vogliamo fare una politica di attrattività
Non solo per diventare lavoratore dipendente ma anche per rilevare molte delle migliaia di nostre impresa
Termino qui quindi per dire che sviluppo economico e investimento sulla socialità e sui servizi sociali sul nuovo welfare sono fortemente collegati
Perché se noi pensiamo che più o meno le entrate dei nostri Comuni compreso il Comune di Bologna sono circa per il cinquanta per cento dato dalle imprese
Se non vi fossero se non vi fosse non lavorassimo per lo sviluppo economico non vi sarebbero risorse da investire nei nuovi bisogni di sviluppo si di di tipo sociale e e è evidente che se non investiamo in queste nuove esigenze di welfare non vi può essere sviluppo economico grazie
Dottoressa che altri figlio non è dell'associazione piccola impresa
Buonasera a tutti
Si sente
Ringrazio innanzitutto la festa dell'Unità per questo invito che mi ha rivolto e sono lieta di partecipare anche per portare la voce di questa associazione che rappresento lampi che appunto un'associazione che conta mille quattrocento industrie con trentacinque mila dipendenti e circa quindici mila miliardi di fatturato
è un'associazione molto grande che sembra quindi a rappresentare per il territorio bolognese circa il cinquanta per cento del tessuto industriale
In essa insediata quindi sicuramente una Bologna che possiamo dire vivace dal punto di vista industriale
Però ritengo che probabilmente per questa Bologna vivace per questo tessuto industriale scuse caro ministro se passa immediatamente al sodo
Credo che ci siano ancora alcune cose da fare
Mi consenta in questa sede magari di
Di essere un attimo polemica polemica per sollevare quelle che sono alcune problematiche che sono emerse anche a fronte di alcuni provvedimenti che sono stati D'Alema nati
Proprio perché è qui presente faranno il ministro Bersani
Vorrei citare due provvedimenti legislativi che sono stati appunto emanati che lui conosce bene mi riferisco alla duecentosessantasei del novantasette
E alla centoquaranta sempre del novantasette dirittura la prima la duecentosessantasei porta il suo nome la chiamano appunto la legge Bersani
Bene giusto per dare un'esplicazione a voi tra questi presente che magari non conoscono nel dettaglio questa legge dapprima la duecentosessantasei è stato una legge
Che permetteva
Per favorire appunto per riconoscere degli incentivi industriali permetteva appunto di riconoscere alle aziende dei crediti d'imposta a chi decideva di fare degli investimenti di natura tecnologica quindi a chi decideva di acquistare dei macchinari della tecnologia
Dei programmi che controllassero la lavorazione industriale e questo nella misura del se non vado errato nella misura del quindici per cento delle piccole per le piccole impresa e nella misura del sette e mezzo per le media impresa
Bene questa legge aveva un fondo di dotazione di cinquecentottanta miliardi
Questo fondo di dotazione di cinquecentottanta miliardi si è esaurito in un solo giorno il ventitré di marzo del mille novecentonovantanove sono state presentate in Italia ben diciassette mila domande
Per circa un totale di mille centottanta miliardi quindi questo vuol dire che se avevamo una legge che dotata di circa cinquecentottanta miliardi solo la metà
Ha trovato riscontro di fronte a questa legge quindi solo per la metà sono stati concessi i crediti d'imposta alle impresa che avevano trovato uno stimolo un'incentivazione nel creare
Nel potenziare la propria struttura tecnologica
La centosessanta invece la centoquaranta sempre del novantasette invece era una legge che si rivolgeva soprattutto imprenditori che desideravano invece fare ricerca e mi in in parte inferiore anche innovazione bene questa legge la centoquaranta aveva come fondo di dotazione circa settecento miliardi per due anni
Bene questa questo fondo di dotazione nel corso dei due anni è riuscito a soddisfare pienamente tutte le richieste che le aziende hanno avanzato anti addirittura mi risulta che siano avanzati anche forse dei miliardi
Bene allora a mio avviso
Di fronte a queste due leggi che il ministro Bersani qui presente
Ha contribuito vararlo
Bene devo dire che esistono due problemi innanzitutto che a mio avviso è assolutamente necessario che si rifinanzia inno quelle leggi che si esauriscono in un solo giorno
Cioè è assolutamente necessario che ci si muova nella direzione delle imprese laddove le aziende ne fa hanno dimostrato di farne richiesta
Il secondo a mio avviso che altrettanto importante è necessario dal momento che per la cento quaranta quella che vi dicevo prima è stato necessario seguire degli iter burocratici pazzeschi
Tutte le perizie dovevano essere asseverate era necessario sostenere dei costi allucinanti è necessario che per poter accedere a una legge non si debba assolutamente soggiacere ha dei costi burocratici troppo alti
Una burocrazia che quindi lega e che addirittura forse e anche ridotta ha dei tempi assai ristretto
Ci sono a mio avviso non solo problemi di questo genere ci sono anche forse problemi di carattere fiscale
Io adesso non voglio entrare nel merito della questione fiscale perché credo che qui fra tutti noi siamo coscienti del fatto che la pressione fiscale in Italia e alta non solo per noi persone fisiche ma anche per l'impresa
Però scusi io ministro devo capire una cosa
Cioè io ogni tanto mi chiedo se fra il ministro dell'industria
E fra il ministro delle finanze ci sia concertazione
Cioè se l'uno e l'altro nel momento in cui legiferano si consultano o se invece ognuno di loro si muove all'insaputa dell'altro mi spiego meglio
Ci sono stati dei provvedimenti che sono appunto stati varati dal ministro delle
Dell'industria gli stessi che ho citato prima
Le due leggi che facevo riferimento prima che quindi concedevano intermediate colazione dei crediti d'imposta ebbene queste leggi qua lo stesso tempo pur concedendo dei crediti d'imposta il ministro delle Finanze dall'altra parte vi passava
E come se io cari signori in questo istante vide se una cosa con una mano e con l'altra della riprendo
Non riesco scusate a vedere un attimo
Il nesso perché è andata così
Chi ha deciso di ricorrere alla due sessantasei alla centoquaranta e presentando tutte le carte in regola ha ottenuto un credito d'imposta di cento lire bene su queste cento lire era poi necessario pagare
Dirà poi
E l'IRPEF questo vuol dire che bisognava pagare trentasette dire dir peggio successivamente alle quattro e venticinque dirà e poi siccome l'IRAP non è deducibile dall'IRPEF ulteriormente le uno virgola cinquantasette in sostanza cari amici se riceve mammut credo dell'imposta di cento alla fin fine ne tenevamo cinquanta
Allora io mi dico questo se stimolo lo dobbiamo dare questo stimolo deve rimanere nella nostra convinzione fino alla fine nonché quella fine ti rendi conto che corre corre per cento e alla fine in tasca cinquanta
Comunque siccome
I problemi non sono di natura fiscale ma a mio avviso sono anche di ordine burocratico io voglio riconoscere tutti i meriti
A Bassanini che sicuramente si sta adoperando per una semplificazione però ricordiamoci che da parte di noi da parte di un'impresa c'è sempre la sensazione che un burocrate rimanga sempre un burocrate
Perché io ho la sensazione che ogni tanto quando lo Stato non riesce di per sé ad organizzare qualche cosa che gli compete in fretta e in furia non esito a poi a scaricarlo così
Altri all'impresa quelli che in realtà dovrebbero essere i suoi compiti porto due esempi
Ventinove di luglio mille novecentonovantanove sto parlando quindi neanche di un mese fa
Quando ormai le aziende avevano per la maggior parte chiuso o comunque diciamo che le aziende erano lì che si stavano predisponendo per attuare tutti quegli adempimenti necessari
Per il mese di agosto bene esce così improvviso fulmine a ciel sereno una risoluzione del ministro delle Finanze che cambia tutte le modalità per i rimborsi delle addizionali regionali
Molte addendo scusate si sono trovate spiazzate molte aziende addirittura forse non l'hanno nemmeno saputo che era uscito un provvedimento di questo genere e quindi se erano comportate secondo le vecchie modalità ci siamo permessi anche come associazione di chiedere scusi ma come è possibile che il ventinove di luglio tu mi cambi le regole del gioco per agosto quando siamo al ventinove di luglio bene il ministero ci ha risposto giustificando questo cambio di rotta così
Improvviso
Che siccome l'addizionale regionale viene concepita in maniera diversa da regione a regione e questo avrebbe complicato
Così un attimo il lavoro per la ragioneria centrale per semplificare le cose ha pensato così di attuare il ventinove di luglio una semplificazione veloce scusate io la semplificazione l'accetto
Però non ha ha un unico senso cerchiamo anche di comparaggio con quelle che sono le possibilità delle aziende di fronteggiare certi provvedimenti
E poi c'è un altro aspetto che io scusate devo capire sempre dall'atto burocratico io vedo che spesso come aziende
E molti altri colleghi
Si ritrovano a dover continuamente compilare dei questionari che sono forse alla fine è sempre lì spesso e sono comunque simile fra loro
Sembra quasi che gli enti pubblici che ricevono questi nostri questionari che a suo tempo abbiamo presentato forse non si consultino fra di loro magari non se ne andava nemmeno conto che i dati che ci vengono a chiedere ce li hanno già in mano
Allora
Mi sono voluta togliere lo sfizio all'interno dell'associazione di fare una sorta di sondaggio e chiedere effettivamente se era una nostra idea o se tra i nostri mille quattrocento associati effettivamente
Tutto questo tempo che dedica vanno a riempire questionari premetto quindi un costo che non ha nessun ritorno era effettivamente un sintomo non di pochi ma di tanti
Bene da questo sondaggio è risultato che mediamente si compila circa sei o sette volte all'anno dei questionari diciamo prevalentemente per l'Istat e forse anche qualche cosa per per la Regione per il Comune
Ma diciamo che per la Provincia il Comune e per la Camera di Commercio
Scusate allora se io adesso mi sono permessa così
Di coinvolgere il ministro Bersani su quelle che sono delle problematiche relative alla nostra realtà
Io però caro ministro avrei piacere di sollevare anche un'esigenza che il mondo dell'impresa nella sua totalità il mondo dell'industria nella sua interessa a livello nazionale avverte da più anni mi lasci dire anche forse da decenni
Da diversi anni abbiamo richiesto al ministero dell'industria che si potesse istituire nell'ambito del ministero dell'industria una direzione generale specifica per la piccola industria
Su quest'argomento devo dirvi che la sta la legislatura scorsa abbiamo sollecitato tutti i vari partiti durante le lezioni sono sempre più sensibili
Bene devo dire che tutti i partiti si sono trovati concordi sull'esigenza di affrontare questo argomento e l'avevano messo all'ordine del giorno
Mi dispiace però dire che in questa legislatura io sento il silenzio totale
Allora scusi caro ministro proprio perché siamo all'insegna della semplificazione burocratica mi tolga una curiosità un Ministero come il suo che tutto sommato si deve occupare di tutto
Di tutto vuol dire dal petrolio alle assicurazioni
Mi domando e dico com'è possibile che non debba essere considerato assolutamente funzionale l'idea di istituire
Un ufficio appositamente dedicato a quel novantanove per cento di tessuto industriale che quella punta della piccola industria
Questo praticamente vorrebbe dire nella sostanza cari amici che quando una piccola industria di Castel Maggiore di Zola Predosa presente una pratica al ministero dell'industria va nella stessa fila forse anche sotto della Piaggio
Allora scusi ministro e questa è una di quelle domande a cui veramente gradirei che potesse averne una risposta
Bene vorrei sapere se c'è una ragione di tutto questo
E vorrei capire chi è che non vuole una direzione per le piccole industrie
E perché
Comunque siccome non voglio mandare tutte le mie critiche nel nei confronti del ministro Bersani che ripeto sono critiche costruttive perché solo che nel confronto che possiamo veramente cercare di capire dove possiamo crescere insieme a lei presidente Errani
Voglio permettermi così di suggerire due strategie che io ritengo essenziale per la politica industriale della nostra regione
A mio avviso come diceva Loretta Ghelfi giustamente il caso più emblematico riguarda la capacità della nostra regione di a Tavaroli Investimenti dall'esterno o quanto meno Investimenti che permettono di conservare quello che intanto a Bologna esiste
Io ritengo che secondo
Questo punto di vista ancora molta strada debba essere fatta però teniamo conto che molte regioni europee di paesi avanzati ripeto Paesi avanzati perché mi riferisco alla Francia e la Gran Bretagna offrono agli investitori stranieri
Sgravi di tipo contributivo e fiscale e anche agevolazioni sul territorio sugli insediamenti perché effettivamente volesse investire nel proprio territorio
Scusate ma mi meraviglia ancora che nel mille novecentonovantanove
In una Bologna non Emilia-Romagna così ricca debbano esistere ancora da noi invece delle tasse aggiuntive perché in Emilia-Romagna cari amici esiste ancora l'addizionale regionale sul bollo auto
Io ho la sensazione che forse ci siano così delle ostilità preconcette
Verso il mondo dell'impresa comunque io non posso tollerare che si strombate così l'arrivo della Ford per esempio che a Castel San Pietro e previsto appunto l'arrivo dell'insediamento di questa multinazionale
Ebbene io debbo ribadire una cosa che i posti di lavoro che la Ford ha garantito bene
Il mondo delle piccole industrie nel mille novecentonovantotto hanno offerto forse hanno creato forse tre volte tanto i posti di lavoro che ha creato la forma e probabilmente cinque volte tanto di quelli che adesso la Cicolani perderà
Infine
Una strategia che anche questa ritengo veramente fondamentale per Bologna
Di grande importanza alla Fiera
Bologna e uno dei poli fieristici più importanti d'Italia
è in pieno sviluppo
Sta facendo molti investimenti sta crescendo
E allora scusate che senso ha mettere in concorrenza a Bologna con altri due poli fieristici che sono a solo cento chilometri di distanza da Bologna mi riferisco di farmi Tesco a Parma e mi riferisco a Rimini
Io capisco che Bologna debba far parte anche lei di un contesto più ampio di sistema fieristico capisco Polonia capisco Verona capisco Bari
Però non riesco a capire come mai
Si debba creare all'interno di un'unica Regione un sistema di poli che questo può inevitabilmente comporta che cosa che tutte le risorse economiche e finanziarie per sostenere le infrastrutture vadano poi alla fine ripartite fra loro
Se vogliamo creare dei poli fieristici che siano veramente
Internazionali è necessario che veramente potenziamo quello che ce lo permette grazie e scusate per le critiche
Grazie molte alla dottoressa no è ora la parola allora danno Turrini
Abbiamo
Pochi minuti alcune considerazioni
Ritornando un attimo
Uno degli interrogativi che poneva all'inizio l'assessore Campagnoli in vista di questo nostro incontro che mi pare si stia facendo abbastanza vivace quindi credo da questo punto di vista anche estremamente interessante io parto da una considerazione
Un giudizio sulla realtà a me pare che al di là dei delle discussioni fatte nei mesi passati sui modelli sulle crisi dei modelli sulle crisi dei sistemi di sistemi imprenditoriale in Emilia Romagna
Noi possiamo sostenere con tranquillità con il mondo imprenditoriale che in Emilia Romagna esiste ancora
Una situazione ritenuta molto forte rispetto ad altre non solo rispetto ad altre realtà del Paese ma anche di fronte a fenomeni di globalizzazione rispetto ad altre realtà
Europee c'è sostanzialmente una tenuta che è basata a mio avviso su quella che è stata la forza per anni di questa realtà imprenditoriale che è data dalla presenza di un reticolo di piccole e medie imprese da una Scelta progettuale programmatica relativa ai distretti distretti industriali che comunque per anni ha pagato nel nostro sistema nostra realtà credo che oggi diceva
Anche Loretta Ghelfi prima di me
Il tema però sia quello di fronte
Alla alla globalizzazione della quale ci riempiamo tutti molto la bocca ma che tendiamo già subire per alcuni aspetti
La necessità di fare un salto di qualità rispetto ad alcuni elementi in modo deciso e preciso
E chi su questo sia necessario tornarono brevemente dopo un livello di confronto
Asceso critico ma costruttivo teso a fare fra la pubblica amministrazione fra il governo centrale la Regione le amministrazioni comunali e il mondo dell'impresa in quanto tali
Innanzitutto partendo da cosa
C'è una delle criticità di una realtà come quella emiliana
Vedo molto meglio quella bolognese ovviamente
Che per il lavoro più che quelle Miliani generale ma e data
Dal lavoro
Dalla dalle difficoltà oggi nel reperimento di manodopera qualificata ma soprattutto da questo punto di vista dalla difficoltà di mettere in piedi un sistema compresso e articolato che riesca a prevedere e programmare so che già in gran parte sta avvenendo che è un flusso migratorio verso la nostra realtà e a intervenire sul piano della qualificazione sul piano dalla formazione professionale in modo strutturato rispetto a questi elementi gran parte di lavoro che si sta sta facendo ma che comunque comporta
Un salto di qualità Gest deciso nel rapporto fra le forze istituzionali il mondo il mondo dell'impresa quindi io mi soffermo in particolare su su questo aspetto
Io credo che il l'obiettivo vero il traguardo vero che abbiamo di fronte e quello di tradurre una politica di concertazione
Della quale ormai da due netti e questa parte ci riempiamo molto la bocca tutti quanti forse le organizzazioni imprenditoriali per prima rispetto ad alcune cose ma di riuscire a tradurre veramente la politica di concertazione in un sistema che consenta di definire al di là degli obiettivi quelli che sono gli impegni precisi della pubblica amministrazione da un lato delle imprese dall'altro allora io credo che su questo versante
La necessità anche in un territorio come quello bolognese di riprendere ovviamente in chiave metropolitana con un contributo forte del dell'ente Regione
Uno strumento come il patto territoriale per lo sviluppo sia un elemento fondamentale per riuscire a programmare iniziative di sviluppo vero con la politica di concertazione che non debbono e non possono essere intese in ogni caso come il ritorno olio rinnovare forme di consociativismo o comunque politiche di scambio fra le parti
Ma come parti che si confrontano convengono su degli obiettivi e si assumono degli impegni precisi e misurabili rispetto al raggiungimento di questi obiettivi
Nella distinzione profonda di ruoli in un ruolo della pubblica amministrazione che per credere ad uno sviluppo vero o comunque ad una tenuta nello sviluppo senza il quale non si tiene
Del sistema economico ah rischia a porsi l'obiettivo sicuramente di un'efficienza della macchina burocratica e questo è uno degli elementi più pesanti che oggi i sistemi imprenditoriali assente ma anche del rilancio di quella progettualità in termini di Indirizzo chi quindi porta a un'efficienza misurabile sul piano delle idee sul piano del ragionamento relativo alla infrastrutturazione di servizio che oggi è necessaria
Per programmare investimenti e per attrarre investimenti che l'altro punto dolente che sottolineava anche Silvio non è nell'intervento che mi ha preceduto
Quindi da questo punto di vista io oggi credo che in una realtà come quella bolognese come quelle emiliane che ha vissuto per anni e all'interno costruendo un tessuto sociale all'interno di forme di coesione sociale che hanno portato allo sviluppo di questa realtà e a raggiungere risultati importantissimi sia bisogno di ci sia bisogno di fare un deciso salto di qualità e di arrivare a queste forme di concertazione vera che traducono in pratica degli obiettivi e dei programmi e che riescono da questo punto di vista rendere misurabile l'impegno che ogni singolo soggetto si assume e le cose che questo singolo soggetto deve fare dicevo recupero di progettualità da parte l'ente pubblico perché sul piano di il di di quello che oggi abbiamo definito come marketing territoriale
L'impressione che avverte in modo dello cooperazione in questo caso non voglio coinvolgere altri e quello di un ritardo di un ritardo forte e della lista di recuperare degli spazi nei quali credo che prima di tutto il sistema delle imprese debba fare fino in fondo fino in fondo la sua parte in un tessuto di piccole e medie imprese oggi
I temi dell'innovazione i temi per quanto riguarda in particolare la creazione la la cooperazione di creazione di nuove opportunità imprenditoriali quindi di promozione d'impresa
I temi dell'infrastruttura di servizio partendo però oggi non dal problema della viabilità che sicuramente è una cosa importante fondamentale ma ad esempio dei temi delle reti delle grandi reti di connessione
Che oggi sono quei temi dell'innovazione generale che oggi sono quei temi che da sole le piccole e medie imprese non riescono ad affrontare da frontoni termini di Rete
Possono affrontare in termini di rete e di rapporto con il pubblico in questa direzione
Ora a me pare che da questo punto di vista e ho finito veramente
In questo mio ragionamento ci sta l'esprimere una foglie una volontà profonda
Da parte credo condiviso dagli altri dagli altri colleghi da parte del mondo imprenditoriale di fare la sua parte fino in fondo ed incassare da questo punto di vista l'ente pubblico nella
A ripresa per quanto riguarda Bologna postelettorale ovviamente per quanto riguarda la Regione Emilia Romagna la dimensione regionale in una situazione diversa la ripresa di un confronto che oggi credo sia abbia tutte le condizioni di moto unità per essere positivo e permetterci di raggiungere degli importanti obiettivi l'ultimissima cosa
Silvio non è faceva una se non la parte conclusiva ai temi del sistema fieristico e ad eventuali polemiche che si possono innestare rispetto a questo argomento questa parte l'ha già trattata lei io mi mi fermo su un altro punto
Abbiamo bisogno di anche qua arrivare alla ripresa di un confronto soprattutto per la realtà bolognese e per l'importanza che l'Ente Fiera Bologna rappresenta arrivando ad una definizione intanto degli strumenti legislativi a livello regionale di però nazionale che consentano intanto quel primo passo di riassetto societario qua non stiamo parlando in questo momento di di penalizzazione di privatizzazione ma sostanzialmente di riassetto societario
In un ente di diritto pubblico con una compagine
Però in gran parte ancora privata che consenta di dare certezza
Alla Fiera e consenta di promuovere quelle azioni efficaci per attrarre le risorse necessarie a promuovere gli investimenti e sono tanti di cui la Fiera di Bologna oggi ha bisogno ci sono parti diverse e ruoli diversi da giocare in questo campo credo che di organizzazione di impegni d'impresa che sono i soci in questo caso dell'Ente Fiera
Siano disponibili fino in fondo a fare la loro parte mi pare d'aver capito che il pubblico sta lavorando in questa direzione c'è però un problema di tempi che da questo punto di vista va reso
Visibile e
In modo tale da poter programmare le cose che sono necessarie grazie
Il Romano Volta presidente dell'associazione degli industriali chiude un po'questo
Giro degli interventi dei rappresentanti delle associazioni di impresa prego
Buonasera a tutti
Ringrazio anch'io alla festa dell'Unità per l'invito ad essere qui questa sera
A parlare di un tema certamente molto importante titoli appunto lo sviluppo del nostro territorio
Anche io profitto un po'della presenza del
Di interessano che considero
Importanti per questo sviluppo che tutti quanti naturalmente auspichiamo vogliamo portare avanti
Una primaria che vorrei richiamare l'importanza di dedicare un'attenzione maggiore alle nuove tecnologie
Vi sono Paesi poveri dell'America latina come il Costa Rica ad esempio che hanno più personal computer dell'Italia
Questo perché è proprio per la loro povertà questi Paesi hanno compresi in anticipo l'importanza dell'opportunità che queste nuove tecnologie di comunicazione potevano offrire per agganciarsi Allo sviluppo e partecipare al progresso
Io credo che il Governo debba impegnarsi di più
Per creare la cultura dell'innovazione la cultura tecnologica
Promuovere l'utilizzo generalizzato dei computer in ogni tipo di scuola
Promuovere lo sviluppo ulteriore dei internet favorire lo sviluppo del commercio elettronico
Che è urtare la nascita di nuovi aziende nel settore dell'Hi tech e della tecnologia digitale
I bolognesi in particolare sono persone creative piene di fantasia credo che il nostro sistema
Di impresa e di forza lavoro stia testimoniarlo
Abbiamo saputo
Inventare
Trovare prodotti produzioni che si fanno onore all'estero in tutti i Paesi del mondo quindi non ci manca la creatività la capacità di pensare cose nuove
Quindi queste nuove tecnologie
Che hanno certamente un grande potenziale possono per il nostro territorio per Bologna rappresentare un'ulteriore possibilità di re a maggior ragione proprio per questa capacità nostra di inventare di costruire di creare
Ma se ci riferiamo anche altre aree del nostro Paese molto meno sviluppate per esempio penso al Mezzogiorno
Di nuovo queste nuove tecnologie offrono delle possibilità incomparabili
Perché dobbiamo obiettivamente riconoscere che in queste aree
Le capacità di organizzare una produzione in senso arde di costruire ancora molto scarsa
Ecco allora che queste nuove tecnologie che permettono di costruire impresa più fondata sul software sul lavoro dell'intelletto
Con meno necessità di ricorre alla produzione hardware materiale delle cose opere per queste aree una possibilità
Molto ancora più significativa che addirittura non nelle aree già sviluppate
Personalmente sono convinto che debbono dedicarsi più risorse
Più energie
In questi nuovi settori tecnologici
Modificando una tendenza del passato che atteso più a a proteggere vecchie aziende esistenti
La stessa inerte delle nostre di molte nostre aziende a rinnovarsi
Dipende dal fatto che manca la spinta di questa nuova realtà che avanza molto rapidi più rapidamente che da noi negli altri paesi
Parallelamente
Vorrei vedere un altro impegno del governo
Che è quello di favorire
La possibilità di modificare la FIAT la figura il profilo di chi fa ricerca e produce innovazione
Certamente i fondamentali della ricerca scientifica restano immutati e debbono essere sempre eccellenti
Ma oggi nella ricerca serve un quid in più
Dobbiamo impegnarsi per creare nelle università nei centri di ricerca le condizioni affinché il ricercatore
Prodi nel prodotto nella commercializzazione nel mercato nel business un interesse altrettanto forte di quello che trova nel fare la ricerca pura
Il ricercatore oggi deve poter portare nella sua attività una capacità e una sensibilità una creatività che non esito a definire imprenditoriale
Questa figura di docente ricercatore imprenditore
Che sta divenendo sempre più comune nei Paesi esteri in particolare quelli più avanzati e purtroppo molto scarsa nel nostro territorio
E questo è un fatto molto grave che noi dobbiamo sforzarsi di modificare rapidamente
Poiché proprio indipendenza delle nuove tecnologie
Le nuove imprese in futuro potranno nascere sempre più da questo tipo di figura
E difficilmente potranno nascere dalla estemporaneità dallo spirito di sacrificio dalla grande volontà del singolo
Un'altra area di intervento che vorrei richiamare che ritengo importante
Riguarda il mercato del lavoro
è inutile negarlo il nostro paese è un sistema in cui il mercato del lavoro è tra i più rigidi al mondo
Da sempre le imprese chiedono di poter assumere in funzione del ciclo economico
Ma in realtà la struttura del mercato del lavoro è tale che genera una distorsione quando il ciclo economiche a Sand ente le imprese esitano ad assumere perché sanno che non potranno modificare questa situazione quando si potrà presentare in futuro un'eventuale ciclo economico di sentenze
Ciò significa che il mercato del lavoro non funziona ciò significa che le sue regole non sono buone regole
Le regole e il mercato funziona quando la domanda e l'offerta possono aggiustarsi simultaneamente a condizioni accettabili per tutti gli operatori coinvolti
Registriamo poi un altro fatto parliamo della disoccupazione giovanile c'è una grande in fasi diciamo che il tema della disoccupazione quando viene trattato viene sempre comunque richiamato al problema dei giovani che faticano a trovare l'occupazione
Ma se andiamo analizzare questa struttura del sistema del mercato del lavoro
è di fatto è nei fatti costruiti in maniera tale che nella sostanza limiti all'accesso ai giovani
Registriamo poi in questi ultimi tempi una pressione molto forte da una nuova forza lavoro proveniente dall'immigrazione
Non possiamo quindi più procrastinare il prendere atto che la nostra società sta diventando multietnica si sta modificando rapidamente tecnologie da un lato nuova forza lavoro dall'altro quindi non possiamo tardare a prendere atto che dobbiamo sostituire un insieme di regole inclusa quella nel campo del lavoro
Che dalla rigidità di un tempo debole evolversi verso una grande flessibilità
Una flessibilità che abbia in sé è un'articolazione possibile la quale non deve essere dettata priorità regole fisse
Ma deve essere anche saggio stabili in funzione della libera CELTA della domanda e dell'offerta degli individui
Non vedo che il sindacato debba temere in questo una perdita
Delle sue capacità
Di presidio della forza lavoro che ne suo diritto è suo dovere
Anzi sono convinto del contrario
Il sistema sindacale talmente forte e radicato nel nostro Paese in particolare qui nel nostro territorio
Che non vedo assolutamente in questa flessibilità articolata una possibilità di decadimento dei diritti dei lavoratori o una concorrenza al ribasso verso quelli che sono diciamo le giuste aspettative della forza lavoro credo al contrario
Che il sindacato possa trovare in questo una molta a una più ampia base
I lavoratori sul quale peraltro più bisognosi di difesa poiché provengono dalle fasi più deboli e quindi con la possibilità di sviluppare un progetto un percorso nuovo innovativo
E auspico che sia il sindacato moderno e che guarda al futuro che avanza Luís proposte in questo senso
E non che le subisca passivamente perché disperatamente richieste dall'impresa
Infine un ultimo intervento lo vorrei dedicare al territorio poiché il tema appunto si riferisce allo sviluppo del territorio e quindi richiama per forza la pubblica amministrazione
La globalizzazione che stiamo vivendo tutti ci obbliga a confrontarsi con un mondo che si muove molto più in fretta di noi
Dobbiamo accelerare nelle infrastrutture le cose da fare sono tante
La riforma della pubblica amministrazione avviata con coraggio dal ministro Bassanini
Delega alle periferia tutta una serie di problemi
Trasportando gli appunto dal centro verso le amministrazioni locali
L'amministrazione locale che hanno reclamato
Per anni di avere più possibilità di muoversi di legiferare di fare adesso ne hanno l'opportunità
Mi mi aspetto che dimostrano intuizione
Efficace
E capacità
Di porsi degli obiettivi ragionevolmente compatibili con la realtà di un territorio non dei sogni ed è realizzarli in tempi
Anche se compatibili e che Lane prese e i cittadini tutti si aspettano
Noi imprenditori
Confermiamo la nostra disponibilità piena Coppola a collaborare in questo offrendo le nostre competenze imprenditoriali
Dando la nostra collaborazione
E pronti a partecipare
A tutte le problematiche che riguardano temi inerenti questo sviluppo del territorio e di chi è così caro dove le nostre aziende lavorano dove noi rischiamo il nostro capitale dove dedichiamo tutte le nostre risorse
Il patto per lo sviluppo promosso dall'amministrazione vitali
E che ha visto finalmente per la prima volta a tutte le forze economiche convergere un tavolo di discussione
Rappresenta per noi un mezzo praticabile di concertazione
Noi giudichiamo che sia positivo proseguire su questa strada
Tuttavia oltre che a porsi degli obiettivi per realizzare occorrono delle risorse umane qualificate preparate e motivate
La capacità di fare cose in maniera efficace
In maniera razionale che peraltro è richiamato nella nuova normativa pensiamo ad esempio lo sportello unico
Sono validissime ma per trovare riscontro pratico necessitano di una forza di persone umane
Che sia formata preparate motivata
Credo quindi che l'amministrazione debba puntare molto sulla riqualificazione delle risorse umane
Focalizzarsi su quello che il core business di un'amministrazione devolvendo all'esterno in outsourcing tante attività che non sono legate direttamente alla sua specificità
E che punti ad avere un team
Di persone che hanno a cuore e caro il concetto di servizio e di efficacia così come noi cerchiamo ogni giorno di sviluppare all'interno dell'impresa
Ecco su questi tre temi profittando punto della sua venuta
Anche se ne ve ne sono tanti altri per non tediarvi oltre gradirei richiamare l'attenzione del nostro sistema di governo vi ringrazio
Grazie molto anche alle ingegner volta direi che abbiamo ricevuto spunti questioni di grandissimo interesse e ora vive un po'la seconda parte del nostro dibattito la parola al presidente della Regione Vasco Errani ma a me pare
E anche negli ingredienti
Con accenni più o meno critici
Sì è emerso però un punto di partenza
Molto importante positivo condiviso
Siamo in un realtà
Economica produttiva ma anche sociale ed istituzionale
Che ha fino ad oggi
Consentito
Che si potesse sviluppare
Un sistema di impresa con le caratteristiche e le capacità che ha dimostrato in tutti questi anni anche a fronte di sfide competitive
La globalizzazione l'internazionalizzazione processi molto rapidi e difficili e nostro sistema produttivo a dimostrato flessibilità intelligenza capacità di adattarsi di interpretare
E questo è il frutto credo di un qualcosa di più
Rispetto a
Solo il sistema imprenditoriale
Credo che sia il frutto di una cultura di una storia di un percorso che questa Regione ha realizzato
Ora però
Siamo di fronte a una sfida
Ad una competizione che ai tempi che diceva l'ingegnere volta
E anche noi credo siamo sottoposti alla necessità di mettersi in discussione
Di procedere a un processo di innovazione
Che riguarda anche qui ancora una volta secondo me tutti
Le istituzioni
I sistemi imprenditoriali le forze sociali
Io penso che i punti cardini di queste innovazioni
Stia erano prima di tutto in un approccio culturale
Noi abbiamo bisogno
Di guardare al domani
Di ridefinire un'idea di sviluppo e di coesione sociale in questa regione
Che sappia produrre nuove forme di libertà nuove forme di iniziativa di lavoro di solidarietà quinti meno dirigismo mi meno vincoli più capacità di condividere e come dire concertare con le forze sociali istituzionali economiche le regole e sulla base di questo la possibilità di per ciascuno
Di poter avere opportunità e possibilità di Crespo
Io credo che noi
Come cultura di quello che stato definito a suo tempo il modello Emiliano io credo si sia compiuto nella sua interezza
E che abbia dato queste straordinarie risorse di cui abbiamo parlato io credo che la grande operazione di cambiamento che dobbiamo fare sia proprio questo
Cioè passare dalla logica e dalla cultura dei vincoli alla logica dell'opportunità avere la capacità di concertare e definire insieme le regole e rispetto a questo ciascuno deve trovare la forza la capacità le energie per
Fare la propria parte
In questo
C'è in primo luogo la necessità di una capacità di messi in discussione delle stesse istituzioni
Prima di tutto l'istituzione Regione
Che deve essere parte di questa scommessa
Che deve come dire
Capire
Che
Fino in fondo che questa Regione non si può governare se non attraverso una capacità di associazione nel governo di questa Regione dei sistemi locali delle istituzioni locali delle forze sociali ed economia
Non può più esistere una programmazione centralistica alla programmazione deve avvenire attraverso la capacità di autorganizzazione dei territori la Regione la Rete il sistema la Regione
Quel punto di raccordo e coordinamento che deve essere in grado di mettere in relazione le capacità le eccellenze le forze fondamentali che sono presenti nei territorio
Io credo che questa deve essere l'ispirazione della nuova programmazione
Cioè quello appunto di dare forza autonomia
Strumenti alle realtà territoriali
E vorrei dire che non è solo in discussione del dover essere
Ciò che sto dicendo è qualcosa che stiamo già cercando di pratica
La Regione ha avviato una politica per esempio quella dei programmi d'area
Che punta a mettere insieme le realtà istituzionali e
Economiche sociali di un territorio
Per fare in modo di costruire politiche territoriali politiche anche di marketing territoriale politiche anche di attrazione di investimenti
Faccio comunque presente che nel mille novecentonovantanove gli investimenti esteri in Emilia Romagna sono cresciuti del trenta per cento non per questo ci dobbiamo accontentare
Non per questo dobbiamo dire che va tutto bene anzi dobbiamo promuovere queste politiche territoriali partendo appunto dall'autonomia dei territori
Ma c'è poi
Un altro punto che vorrei
Come dire sottolineare
Che riguarda
Lo snodo di Bologna Rispetto questo sistema Rete della regione Emilia Romagna
Noi nel piano territoriale parliamo di Bologna capitale dell'Emilia Romagna
Intesa come snodo punto di raccordo di eccellenza per l'insieme del territorio regionale
E anche Bologna insieme alla Regione deve avere la capacità di costruire alleanze con altri territori per riuscire a mettere meglio e di più in valore le sue eccellenze allora la Fiera
Guardate che il sistema fieristico in questa Regione fatto del cinquanta per cento della Fiera di Bologna e l'altro cinquanta per cento sostanzialmente le fiere di Parma e di Rimini
Noi dobbiamo uscire dalla logica localistica e costruire un sistema fieristico
E qui non è che siamo all'anno zero è nata per esempio una società tra la Fiera di Bologna la Fiera di Parma e la Fiera di Rimini
Per costruire esperienze di internazionalizzazione della marca regionale
All'interno di un ragionamento appunto anche di marketing territoriale andare in giro per l'Europa e per il mondo a dire che cos'è come
Che capacità e che forse ci sono in Emilia Romagna per attrarre anche Investimenti e qualcosa che sta già venendo avanti è già una realtà
La Fiera rappresenta un'eccellenza nella misura in cui come già succede la Fiera di Bologna sa collegarsi decentrare costruire rapporti anche per avvenimenti fieristici con altre fiere come Parma Ferrara Rimini
Io non credo che sia un elemento di debolezza se sappiamo costruire la Rete credo sia un elemento di forza per questo confermo
Che nel giro di poche settimane
La Giunta sarà in grado di approvare la legge sulla riforma del sistema fieristico
Per la trasformazione degli enti in S.p.A. e per avviare una fase di rilancio
E di trasformazione radicale nella sua capacità di essere efficiente e al passi coi tempi dell'innovazione del sistema fieristico della nostra della nostra regione
Debbo poi aggiungere
Alcuni altri elementi che mi sembrano importanti e fondamentali
Noi stiamo elaborando lo approveremo
Nel giro anche qui di poche settimane il documento di programmazione triennale
Delle attività produttive della nostra regione noi siamo di fronte a un fatto estremamente importante nuove
Con la Bassanini il decentramento
Delle leggi che riguardano l'industria il sistema produttivo attraverso anche l'impegno del ministro Bersani
Oggi le regioni
Noi regione Emilia Romagna siamo in grado di mettere finalmente a sistema una politica industriale regionale territoriale
Stiamo costruendo questo documento di programmazione
E lo stiamo facendo Attraverso un lavoro
Serrato di concertazione
Con le forze economiche imprenditoriali le forze sociali
Ciò che vogliamo proporci
è sostanzialmente quella di accettare la sfida che ci è stata proposta anche dall'ingegnere volto
L'impresa hanno alcuni problemi
Problemi di capitalizzazione problemi di innovazione
Problemi che riguardano anche soggettivamente l'impresa
Ma hanno anche un altro grande problema
Che riguarda il funzionamento del sistema territoriale
Il primo punto di questo programma riguarda proprio come dire la funzionalità del sistema territoriale
La funzionalità della pubblica amministrazione
Primo obiettivo sburocratizzare
Noi vogliamo costruire
Un sistema di interventi per quello che riguarda l'innovazione per quello che riguarda gli incentivi il sostegno alle in prese
In automatico attraverso le convenzioni Consip coi sistemi col sistema creditizio superando quelle barriere burocratiche che oggi in questi anni hanno creato me ne rendo conto mille problemi
Secondo punto lo sportello unico
Noi siamo credo tra le Regioni più avanti in Italia da questo punto di vista
Prima delle ferie abbiamo provato
Una delibera
Di investimento di quattro miliardi
Perché ci rendiamo conto che il problema è proprio quello che è stato posto qui
Benissimo l'idea dello sportello ed eri dello sportello unico è un'idea ottima
Ma c'è un problema
Di formazione e c'è soprattutto un problema di mettere in Rete
Gli sportelli ed è su questo con questi quattro miliardi che intendiamo investire mettere in Rete perché perché signora se andiamo in Rete probabilmente riusciamo a risparmiare molta di quella carta di cui anche lei prima sì lamenta
Se mettiamo in Rete comuni province e Regione siamo in grado di non come dire insistere sugli aspetti burocratici del
Che oggi ancora sono sottoposte a cui oggi ancora sono sottoposte le imprese
C'è poi un grande system grande problema che riguarda il sistema del credito
Noi abbiamo un'esperienza
Qui non ne avete parlato ma so che la pensate come me un'esperienza estremamente positivi per positiva per quello che riguarda
I consorzi figli le cooperative di garanzia
Uno sforzo rilevante della regione
Che credo abbia prodotto
Una capacità di investimento veramente straordinaria
Non abbiamo ancora fatto credo del tutto i conti di questi ultimi anni ricordo un dato di tre anni fa
Dove in quattro anni avevamo promosso investimenti per oltre due mila cinquecento miliardi
All'interno del sistema produttivo
Tuttavia è evidente che anche l'esperienza dei Consorzi fidi a in sé un link
Soprattutto a fronte del calo dei tassi d'interesse
Io penso che noi dobbiamo lavorare insieme
Per cominciare ad affrontare uno dei problemi più seri che hanno le nostre imprese in relazione alla capitalizzazione e cioè quello di cominciare c'è anche un problema culturale
Di cominciare a usare nuovi strumenti finanziari per l'impresa
Ingresso nel capitale di rischio prestiti partecipativi
Forme innovative sulle quali la dimensione imprenditoriale familiare fatica ancora a come dire dare la sua piena e massima disponibilità
Appunto una politica industriale selettiva non a pioggia
Non un contributo a tutte le imprese non i tre milioni per le politiche di innovazione a questo o quell'impresa politiche che servono a fare il salto allora dobbiamo trovare il modo insieme
Per studiare
E promuovere iniziative concrete da questo punto di vista e debbo dire che la Regione su questo punto intende lavorare con impegno perché ci rendiamo conto che è uno dei problemi fondamentale
Quando le nostre più medi in prese solo di fronte ad un salto di soglia
Hanno prodotti buoni
Sono a livello del mercato internazionale su posizioni importanti su segmenti importanti ma per temere quel livello hanno bisogno di un salto di soldi a il capitale della famiglia non ce la fa
Noi dobbiamo fare insieme questa battaglia
C'è credo anche un lavoro di informazioni di cultura industriale che noi dobbiamo promuovere promuovere insieme
Un altro punto che voglio sottolineare del nostro piano riguarda
Le nuove impresa
Il sostegno alla creazione di nuove imprese di imprese giovanili
La possibilità di come dire
Costruire e dare una sponda imprenditoriale a ciò che viene definito lavoro atipico che sta crescendo sta crescendo enormemente nella nostra realtà regionale
E che deve trovare
In una realtà dove c'è un'impresa ogni dodici
A ogni dodici abitanti deve trovare una sponda imprenditoriale più forte anche
Un aiuto attraverso forse i prestiti partecipativi l'avvio cioè di esperienze di lavoro autonomo che vogliamo sostenere infine
Per quello che riguarda il programma
Triennale le politiche sull'innovazione e l'internazionalizzazione
Io qui vorrei dire
Due cose
Molto netta e se mi è possibile
La prima è queste
L'innovazione è la frontiera
Per tutto il nostro sistema
Noi abbiamo molti centri
Di ricerca in questa regione
Abbiamo importantissimo università cominciare dall'Università di Bologna
Abbiamo centri di ricerca pubblici statali
Menia cene Air
Abbiamo servizi e centri delle associazioni
Centri della regione
Tuttavia io trovo che il problema fondamentale
Sia quello di una ancora
Troppa distanza
Tra la ricerca e le imprese
Ora noi stiamo pensando ne discuteremo e avremo modo di lavorare insieme su questi punti
Ad una legge sull'innovazione
Che rovesci
La logica
Fin qui seguita su un punto
Andiamo a bando
Si mettono a disposizione risorse regionali
Non ci interessa la ragione sociale
Di chi promuove la ricerca
Pubblico privato imprenditore università Centro di servizio
Ciò che ci interessa e che può diventare un criterio selettivo
E prioritario è il rapporto con una sistema di preso un gruppo di imprese un'impresa
Perché io penso che i tempi
Del cambiamento non ci consentono
Di tenni re l'andamento sull'innovazione che abbiamo tenuto fino ad oggi
Seconda ipotesi di lavoro
I propri i broker dell'innovazione
Formare i broker dell'innovazione quelli che collegano e che trovano un premio
Nella misura in cui riescono a collegare l'impresa
A la ricerca a un centro di ricerca
Senza sapere più una visione chiusa localistica
O se volete regionale
Ricerche innovazione significa entrare nei motori di ricerca a livello internazionale
E noi dobbiamo cominciare a imparare a confrontarci con le esperienze di altre aree metropolitane di altre città di altri paesi e rispetto questo misurare anche la competitività del nostro territorio
Da questo punto di vista credo che abbiamo cominciamo ad avere una piattaforma
Di lavoro estremamente ricche interessante
Ultimo elemento riguarda le risorse umane
Condivido le cose dette sull'immigrazione
Stiamo fa già facendo politiche in questa direzione dobbiamo accelerare
Politiche che riguardano anche i rapporti le alleanze come abbiamo con altri territori con altre regioni
Ma c'è un problema di formazione
Della mano d'opera di formazione permanente anche che
Credo possiamo affrontare con
Condizioni nuove estremamente positivi
Noi per il prossimo
Per i prossimi cinque anni
Avremo a disposizione pare dalla l'Unione europea attraverso l'obiettivo tre
Due mila e duecento miliardi di investimenti sulla formazione
Si tratta esattamente del doppio delle risorse
Che avevamo a disposizione nei cinque anni precedenti
E ciò è il frutto
Fatemelo dire non è uno spot ciò è il frutto del della capacità che abbiamo dimostrato
In questa Regione insieme
Regione istituzione Regione
Forze economiche sociali nella capacità di gestire di spendere le risorse dell'unione europea
Molte altre regioni sono rimaste al palo e sono rimasti indietro
Noi
Con l'esperienza che abbiamo fatto nei cinque anni precedenti ossia oggi possiamo disporre
E discuteremo il DOCUP nel prossimo mese possiamo disporre di risorse ingenti tali da affrontare problemi di formazione e anche problemi di come dire integrazione
Per la mano d'opera che viene da fuori per l'immigrazione
Attraverso l'obiettivo tre possiamo costruire una politica di accoglienza che ci consenta
Di promuovere la società multirazziale
E molti altri
Che è un elemento anch'io credo certamente strategico per il futuro
Finisco
Dicendo questo
Noi riteniamo
Che l'elemento
Centrale sia la concertazione
Ma anch'io voglio fare qualche precisazione
Per me concertazione non significa
La necessità di trovarci e metterci tutti d'accordo
Perché badate che questo è un elemento di blocco
Concertazione significa individuare le cinque sei idee forza di cambiamento
Quelle che ho cercato di individuare quelle che poi li avete individuato anche voi
Di cambiamento
Definire quello che ciascun soggetto fatte
Per portare avanti quel disegno quella strategia quell'obiettivo
Ritrovarsi mettersi attorno al tavolo e misurare le realizzazioni e la coerenza di ciascun soggetto su questo terreno
Questa è per me è la concertazione
Non una braccio politicista
Ma la capacità di promuovere effettivamente processi che come con questo concludo detto all'inizio di cambiamento che riguardano tutti noi
Tutti i soggetti che sono qui quelli che mancano di qui
E quindi per questo è c'è bisogno di cambiare marcia di cambiare passo
Sapendo che questo propone agli enti locali ma anche alle associazioni
Una logica di cambiamento
La rappresentanza è un problema per tutti
C'è un problema di rappresentanza politica
C'è un problema anche di rappresentanza dal punto di vista sociale dal punto di vista anche imprenditoriale
Noi dobbiamo trovare ciascuno di noi facendo il proprio mestiere la rappresentanza alla nuova rappresentanza nella capacità di guardare avanti e di
Realizzare fatti innovativi non sulla base
Della tutela di chi propone e come dire richiama le reazioni più conservatrici
è facile per tutti dire ciò che non va
Dire che non tornano i conti
è molto più difficile dire cosa faccio io per evitare che conti non torni
Questo è la sfida che secondo me ciascuno di dei soggetti che sono qui e che non sono qui debbono proporsi e su questo credo incontrerete la Regione
Con la sua voglia di fare anche questo importante con la sua voglia di fare
Con la voglia di mettersi in discussione e di provarci
Sulla base di questo credo potremo fare delle cose importanti
Purtroppo bene allora ministro Pierluigi Bersani conclude la nostra discussione di stasera
Io comincio con la salutarvi tutti uno a uno tutti i compagni del mese che sono in sala canoro al modo forse purtroppo dei incontrare personalmente dopo parecchio tempo che non ci vediamo
Credo di poter contribuire questa discussione anche dando rapidissimamente
Così ma qualche
Qualche giudizio
Sullo stato dell'arte la nostra economia della nostra
Del nostro di vita economiche e industriale
Perché noi abbiamo avuto questa ripresa di settembre ancora con qualche punto interrogativo
A proposito dei prossimi mesi lo sviluppo delle cose nei prossimi mesi all'inizio dell'anno prossimo
Siccome siamo in una realtà di punta
Dello sviluppo industriale
In un Paese che a sua volta si è messo su una barca grande quella del dell'Euro
Noi ecco impariamo tutti insomma fare il punto situazione sempre guardandosi nel mondo perché poi quotidianamente i nostri imprenditori hanno che fare con problemi opportunità
Che hanno ormai tutti i giorni una scala planetaria
Allora possiamo dire rapidamente
Che la situazione a qualche elemento di preoccupazione ma complessivamente tende
Prevalentemente durasse allenamento in queste ore c'è una preoccupazione che deriva dagli Stati Uniti ai quali come sapete la crescita cominciato indebolirsi
Dove si sta registrando una incremento del costo del lavoro con rischi per l'inflazione quindi con rischi de innalzamento dei tassi
E tuttavia questo dato pare governabile dall'Asia arriva qualche segnale di maggior tranquillità
In Europa si sta vivendo in questo momento
Una certa ripresa dentro il quadro di un commercio internazionale che si è un po'li ha mimato
L'inflazione
Complessivamente in Europa e anche nel nostro Paese fondamentalmente come dirò
Viene ritenuto sotto controllo nonostante qualche surriscaldamento dovuto questi senti riprese anche alla Cressida il costo delle materie prime partire dal petrolio
Noi in Italia abbiamo avuto negli ultimi mesi un lento miglioramento
Se guardiamo i dati la produzione industriale dove ricaviamo che
Il segno meno è scomparso nei confronti
Mese sul mese precedente rimane se calcolato su base annua
Sì aspettiamo per i prossimi mesi posso via via scomparire anche questo meno e quindi posso
Accentuata sui
Diciamo una qualche rafforzamento la ripresa di cui abbiamo
Diversi sei
Ora altri dati tipo quelli della finanza pubblica già sentito le ultime notizie finanza pubblica sotto controllo
Si possono come dire segnalare una situazione alla quale noi
Senza aspettarsi dei bomba abbiamo però delle condizioni per poter ragionare
Alla soluzione di qualche problema di fondo la nostra competitività e cioè di poter ragionare non con la con la gola ma nella prospettiva che vuole essere quella di essere più saldamente in Europa
Recuperando dei deficit anche di competitività che abbiamo al confronto con il sistema europeo
Ci sono alcuni pezzi di questo nostro densi di questo nostro differenza che non sarà possibile diciamocelo chiaro rimontare dall'oggi al domani
Io continuo a dire uno del per lo dico perché non se ne parla mai quindi è un dato che ormai si sia messo nel dimenticatoio
Ma noi abbiamo o uno stock di debito pubblico
Teniamo sempre presente
Che ci tireremo addosso come un fardello per un pulp o numero danni bar numero danni
E che vuol dire molto concretamente che anche la prossima finanziaria noi dovremo mettere da parte il settanta ottanta mila miliardi ottantacinque vedremo quanti saranno
Per Rezza
Are per sostenere produttivo avremo problemi zero
Problemi zero
Invece abbiamo questo problema che è decrescente attenzione tanto è vero che sui tassi abbia recuperato sappiamo che abbiamo sostanzialmente risolto questa questione però ecco noi dobbiamo rispetto quello che incassiamo spendere meno per mettere da parte settanta ottanta mila miglia
E quindi quando si dice siamo più appesantiti al resto d'Europa spendiamo meno di altri questi quaranta e quell'altro non è che ci sono dei motivi estranei cioè intanto un buon motivo molto sostanze viale perché noi ci siam messi nei guai lungo vent'anni e per uscirne abbiamo bisogno ancora di un po'danni anche se siamo in zona ormai sicurezza
Perché voglio ricordare che quando cominciamo questa esperienza di governo si parlava del consolidamento dei Botto questo era lo scenario nel quale non ci stavamo
Allora noi abbiamo agito diciamo se avessimo la capacità e se avremo la capacità la forza politica culturale di sistema Paese
Per compiere
Ancora un buon tratto di strada perché un po'l'abbiamo cominciato francamente su un percorso che secondo me si chiama modernizzazione equità sociale cresce messo in questo ordine
Perché il punto uno è avere la consapevolezza che il nostro sistema un deficit col resto d'Europa in termini di modernizzazione
Poi dentro questa modernizzazione dobbiam farli in modo comincerà a Ranica mediare comunque bisogna dentro questa modernizzazione sito piante metter dentro una dose di equità sociale
Tale da consentirsi come esito una crescita
Crescita che vuol dire crescita economica ma naturalmente vuol dire anche crescita sociale coesione sociale
Allora non è che noi siamo a zero
Noi abbiamo imbarcato ormai delle riforme i cui effetti cominciano a vedersi ma si vedranno più nettamente nei prossimi anni
Io sto facendo scommesse in giro con tutti quelli che criticano Visco perché è molto Fazzini sovviene a Visco
Io sto facendo scommesse che fra due tre anni
Io sono sicuro che Visco verrà ricordato come uno dei migliori o il miglior ministro e accetto scommesse
Pago cene Cerri fra due o tre anni non sarà così perché la riforma è complicatissima perché ha dei punti di sofferenza perché abbiamo dei carichi di gestione antichi perché la pubblica mi sono finanziate non funziona perché tutto quello che volete
Però noi alla fine avremo in Italia un sistema fiscale moderno scappi ISPO che detta così è un po'la scommessa però vi sono sicuro di questo affermasse
Sulla pubblica amministrazione abbiamo fatto dei passi
Giustamente si diceva se ne vogliono ancora e qui potrei portate che qualche testimonianza che verrà Berretta taccio
Però insomma abbiamo imbarcato anche qui qualche novità sostanziale abbiamo avviato politicanti monopolistiche abbastanza rilevanti che avranno ulteriore accelerazione nei prossimi tempi ma dei qua Preve
Abbiamo anche aggiustato
Politiche industriali come dirò poi rispondendo qualche critica abbiamo radicalmente innovato politiche d'incentivazione
E così via dicendo sostò dilungarmi però insomma in alcuni casi le cose sono portare a compimento in altri casi siamo ancora in itinere di riforme che devono ancora dispiegarsi anche nella loro parte normativa
Pensate per esempio a tutti sistema formativo
Pensate a problemi come quelli di riforma che so dei servizi pubblici locali oppure delle professioni se ne sarebbe un'infinità pensata il grande tema del welfare
Che nel quale comprenderei anche alcuni aspetti politiche del lavoro che in genere volta prima ricordato in un intervento devo dire io mi augurerei di avere spesso colloqui volerla industriale con questo tipo di impostazione con la quale poi si può discutere ma che un'impostazione che vado molto razionale
Welfare vuol dire Guelfa vuol dire sistema perché adesso noi qui siamo abituati da questo è stato l'ultimo dibatte dice uno oggi per tre giorni si parla di Tfr
Poi per sette giorni parliamo di pensioni poi per quattro ore parliamo di superamento del prepensionamento poi parliamo un po'di cassa integrazione poi per la quale ma voi capite che e per questi continua a dire il governo parlerà al tavolo a questo punto perché questi insieme di cose si tiene ha una logica o no a secondo di come viene combina
Appunto in termini di efficienza e di equità sociale
Non lo risolveremo i dubbi vengono aspettate vi chiedo di questo tema qua lo prendiamo al settembre quindici settembre e lo risolviamo al vento al venti ottobre
Noi abbiamo un complesso di cose da rivedere si deve accompagnare questa strategia nei prossimi mesi una parte elaborazione certamente l'efficacia di misure che imposte Remo avrà una scarsi le pluriennale ma d'altronde anche oggi abbiamo fatto la riforma della leva e attualmente abbiam poi battuto dalla scansione quindi non ci sarà più lei pubblicato all'ultimo soldato obbligatorietà sarà nel due mila cinque
Però le riforme le devi fare così
Sì quando le fai sul serio le vai di fondo devi darti una prospettiva ora il problema di capire se noi abbiamo il fisico come sistemi come sistema politico di affrontarle queste questioni
Io dico di sì che non ce l'abbiamo certo qualche volta ciò delle prove a contrario
Perché se uno pensa che che so
Io coltivo fast esempio perché in una notte di astio dato con un colpo di mano il divieto fare società professionali in Italia Trenitalia esisteva il divieto a fare società professionale società fra professionisti dalle leggi e antiebraiche Domino centotrentotto
Non siamo ancora riusciti aver la normazione positiva cioè come si fanno adesso queste società
Poi ci lamentiamo che dice arriva qui ormai se non parli inglese un imprenditore e se non sai cosa che chiedo un consulente che le proprie sono solo inglese
Non abbiamo più noi abbiamo dei bravissimi professionisti dei bravissimi commercialisti quelli che han preso per mano le nostre piccole imprese vedi gli hanno risolto problemi giuridici amministrativi
Di marketing di collegamento e internazionali però adesso ci vuole
Anzi bisogna crescere queste strutture di servizio sono fondamentali per lo sviluppo non siamo corsi perché perché gli avvocati perché i club che il Parlamento ecco noi dobbiamo darci dentro con più peso in questa riforma se no perdiamo ecco però la sfida che abbiamo fondamentalmente badate queste anche dal punto di vista l'inflazione
Non crediate non verso cui anche qui è partito un pallone qua
Sì può darsi che si rianimiamo con un po'l'inflazione dello zero unità per questa andamento dei prezzi alcuni dei quali derivano da mancata concorrenza
Altri che arrivano cioè non è che se raddoppia il il prezzo del barile noi pensiamo di pagarla bolletta petrolifera come prima cioè questo abbastanza anche logico
Poi abbiamo un sacco di altri problemi però sono già che questa sostanza il nostro fa problema è quel punto di differenziale che noi abbiamo con gli altri Paesi europei
Non è se noi andiamo da lume sette all'uno a all'uno e otto è il fatto che in altri Paesi europei anche se gli aumenti presso il barile la benzina aumenta più la che da noi l'inflazione la aumenta meno
Perché mai
Perché noi abbiamo ancora delle rigidità di sistema a quel punto lì lo tireremo via quando faremo queste riforme qua
E altro non prima pronti agamica via perché sono inefficienza perché sono bardature perché sono costi del sistema quindi questo è il problema farle riforme secondo problema
E e ultimo secondo me poi ripiantati simili minori ma insomma
E l'altro è avere un occhio realistico sulla situazione del nostro apparato produttivo realistico vuol dire vederne la forza di vederne anche i limiti
Non declamare i nostri problemi come fossero problemi metafisi perché tutti i paesi europei gli hanno dei problemi
Noi abbiamo i nostri problemi e però sono cose che si possono risolvere
Non dall'oggi al domani se anche qui troviamo la forza per risolto
Allora noi fondamentalmente che cosa vediamo quando ci confrontiamo
Numeri alla mano con altri Paesi europei
Guardate noi vediamo che abbiamo due caratteristiche
Una è
Nel minor ma molto minore numero di diciamo di popolazione attiva non so dicendo adesso numero dei disoccupati un della popolazione attiva in Francia in Inghilterra in Germania c'è più popolazione attiva che in Italia dove abbiamo meno popolazione attiva GRA grosso modo largamente nei cosiddetti servizi a cominciare dalle Utilities quali si chiamano diciamo servizi di utilità sociale
E in alcuni settori
Come che malizia volta a particolare contenuto tecnologico
No
E questo è un problema non sono problemi diciamo sì solo dall'oggi al domani o solo problemi insolubili
Quando per esempio io anche in queste ore che vedrete domani altre polemiche tedesco
Sostengo la tesi che se noi non cadiamo
Dalle liberalizzazioni e dalle privatizzazioni in campo
Delle telecomunicazioni
Delle energie vedesi elettrica del gas dei servizi pubblici locali dell'acqua
Una nuova massa critica imprenditoriale
Grandi sorge quando dico grande tensione sto dicendo adesso anche dalle miglia potrebbero venir fuori un paio di grandi soggetti è tanto per intenderci ma soggetti in grado di a vere presenza diversificata dei servizi
E capacità di competere in mercati liberi aperti nazionalmente e di andar fuori se non capiamo questo da tutto questo processo
Oltre naturalmente l'abbassamento dei costi per l'utenza è quello che volete noi non risolviamo quel problema lì di igiene arare occupati in questi campi lo posso farlo con decreto io neanche può fare il ministro del lavoro può farmi Suma
Quindi io non ci sto a dire liberalizzazioni privatizzazioni come distruzione
Di aziende o nanismo di aziende o privatizzato facce di tortelli a misura di bocca di chi vuol comprare e siccome sa la bocca piccola io devo farla Bodo il terzo picco il tortello piccolo no
Quindi
In una situazione non più di monopolio priva ex pubblici e privati crescano si coordinino
Ma a Torino Astartes imprenditoriali si colleghino
Questa era stata eseguita nelle telecomunicazioni come tutte con una base significativa nazionale per favore perché non è detto che non so mica nazionalista autarchico quando dico che dobbiamo partecipare alle Olimpiadi della globalizzazione non è che se mandiamo le Olimpiadi una cattiva Squad italiano non la mandiamo proprio si guadagnano le Olimpiadi si perdono le Olimpiadi
Se gli italiani non partecipano con grande forza al processo di competizioni integrazioni internazionali in campo industriale si perde il globale anche quindi no nessuno autarchica ma anche affetto per l'ipotesi che possiamo intervenire i quel settore
Così anche nei settori di nuova tecnologia
Io sottolineo per il è vero su questo tema qua noi cosa abbiamo e abbiamo dai dati alla mano risulta noi siamo i più flessibili al mondo
Nella diciamo nel micro cioè l'impresa
Prego prendiamo un'impresa piccole vene eccetera è di una flessibilità operativa eccetera assolutamente incredibile nei settori cioè nella crescita dei settori siamo rigidissimi
Siamo in fra i i più rigidi noi diamo la grande tradizione del made in Italy formidabile benissimo eccetera
Che ha problemi di innovazioni intendiamoci di modernità verso settori maturi settori che devono innovarsi don competenze
Ma in settori tipo punto information technology le bio tecnologie e nuovi materiali eccetera eccetera noi non partecipiamo a la stanza un mercato che invece in quei settori cresce enormemente mentre gli altri è un mercato sempre difficile e arriva a nuovi concorrenti
Anche qui è fuori dalla nostra portata no
Io per esempio i fans club sulle biotecnologie
Dove ci vogliono che pochi capitali si vuol ricerca buone ce l'abbiamo ma non riusciamo comizi Alaska ai inserirla dei meccanismi di impresa ma noi abbiamo delle potenzialità inespresse no
Adesso che ha mandato delle norme in Parlamento sulla questione della brevità abilità delle biotecnologie sapete che discussione delicate queste
Io da ministro industria dico
Facciamo le le più rigide del mondo le norme facciamo le le più cautelative del mondo le norme italiane ma facciamole
Perché se noi non facciamo queste norme e quindi anche l'appello diciamo al Parlamento noi stiamo cast arando una possibilità di sviluppo industria
Così come sull'information technology e esile avvolto noi faremo anche in questa Finanziaria dato come sanno fare l'anno scorso metteremo dentro dei meccanismi di incentivazione
Abbiamo già fatto nuove normative daremo che qualche aiuto ulteriore abbiam posa comincia e quindi il commercio elettronico e compiuta nella scuola le spese informatica pubblica amministrazione eccetera
Però io non dovrei dir quello resta al se l'appassionato gli incentivi Rosario non sono affatto appassionato in siti industriali io penso anzi
Che questo è un problema principalmente di offerto io penso e in questo senso sto chiedendo e stiamo chiedendo a tutti i grandi soggetti che operano in Italia d'informatica telecomunicazioni quali nuovi per cortesia
Siccome ce l'abbiam fatta coi telefonini
E non ce l'abbiam fatto coi telefonini perché lo Stato ha incentivato e
Noi siamo i più grandi consumatori telefonini tolta la Finlandia e la Norvegia noi al mondo siamo alto per per uso dei telefonini
Senza nessun incentivo pubblico ma ne abbiamo inventate di tutti in quel campo
E la questione della carta è la questione che era questo al di là e abbiamo sviluppato un offerto
Io credo che se uno la predilezione al computer la prende da internet la perdere i servizi la presa d'atto io credo che ci possano essere offerte che inducono a sviluppare diciamo un consumo di computer
Del quale siamo indietro come sia di veniva ricordato come delle cose
E quindi ad esempio io ritengo molto in voga avuto incontri con tele come adesso vedremo con le altre sedute con molti importanti Gregorio ed offerto questo proposta ti do storia
Ecco adesso non voglio farla lunga per cose con Luca l'ultimo problema poi avevo la disamorato
Due osservazioni conclusive e certe quella della cosiddetta massa critica la ripresa e l'altro dato che si differenzia l'Europa che non va detto abbiamo molte o troppe piccoli impresa ce ne fossero ancora di più
Sia chiaro
Il problema che ne abbiamo poche di grandi e non tante di medie e che lo slittamento fra le dimensioni è molto faticoso
E questo qui è un problema
Allora
è molto importante che opera aggregazione
Fra sistemi di piccoli impresa o per diversificazione dei grandi eccetera eccetera o per sistemi di rette che si sviluppino e sonda Corbis
Noi cerchiamo di darsi più massa critica e qui si vuole che politiche pubbliche politiche normativa sul Mall andando in dettaglio ma questa è l'altro problema da affrontare ora
Io
Su questo deve la massa critica aggiungo che l'aspetto finanziario che toccava Errani Eur è dov'è stato psicologi Stato che finanziare un fatto importantissimo
Perché badate che noi siamo una situazione tale per cui nemmeno una grande impresa oggi io dico grande o grandissimo italiana se va negli Stati Uniti per fare un grande affare
Difficilmente trova dall'Italia un soggetto finanziario in grado di accompagnarla
E di come di fatto emerge così e di scambiare un po'di figurine perché il mondo della finanza ormai avviene così son delle grandissime l'operato e finanziare disse guarda tu aiutami a fare questa fare che io ti aiuto a fare qualora cioè devi aver la possibilità di interloquire di dare qualcosa di occasioni Lussiana che lato mercato finanziario ora noi queste aggregazioni bancarie Bisoli che proseguano bisogna che si rendono più rapide bisogna che abbiano nel loro inizio l'idea di voler accompagnarli indusse nazionale
Di volere dare una mano la crescita di Pretoria nazionale comuni investimento poco una missione con nuovi strumenti con capitale di rischio con capacità di internazionalizzarsi un po'di più
Perché da questo fine tema finanziario deriva poi naturalmente anche le conseguenze dal punto di vista industriale
Curati in Emilia Romagna io
Non saprei dire meglio di quel che avete detto voi perché diceva adesso Errani sulla situazione ecco se
Consentite un giudizio sento anch'io che io sono molto d'accordo con l'idea di dire la fase del cosiddetto modello chiamiamola così ci ha portato fin qua
E non c'ha portato ma
Ma noi adesso dobbiamo ragionare
A mente molto aperta e molto scontro e avere la forza di cose nuove
Facevo prima ad esempio quasi pari servizi pubblici locali
Perdiamo che sta esempio tosta per a tanti altri ma dov'è il posto dove si son fatti meglio e di più verso di te però obiettivamente e uno che giri per l'Italia dov'è che si son fatti Melli più servizi pubblici locali in Emilia Romagna indiscutibile
Adesso a questo punto si fermiamo di fermate ci fermiamo lì
Io dico chiedo o voliamo vedere se da quella esperienza abbiamo la piattaforma per fare un salto di scala chiediamo conto cosa succede di questo campo Lehner comincia a fare la M che comincia a fare résumé comizio fase d'sì da masse critiche girano e ecco io faccio questo esempio ma poi se ne potrebbero fare dieci mila dia ecco quindi apertura a a temi anche nuovi
Io credo che
In Emilia Romagna ecco fatemelo dire dal punto di vista adesso il governo sono venute anche esperienze che hanno illuminato alcune delle riforme che non abbiamo attiva
Bilico uno guardate che se si è affacciata legislazione europea indotto naturalmente la pressione italiana il concetto da riforme Semele tricot o del gas dei consorzi
Fine prese e cioè della possibilità nel futuro di accedere al mercato libero anche per piccole imprese purché associate parte che queste pari pari le come esperienza è una cosa che richiamasse qua
Come in altri campi politici sociali ed altro
Se è stato una reciprocità positiva io vedo anche in campi quali non mi occupo insomma che l'esperienza emiliana tirato fuori suggerimenti forti per le riforme
E mi piace considerare il fatto che anche in questi ultimi tempi di nuovo mi sembra
Attività produttive decentramento la Bassanini sul quale abbiamo caricato un numero enorme di fatti decentramenti politiche industriali questioni di diritto allo studio legge sui servizi pubblici locali urbanistica io credo che da qui ci siano ancora le condizioni per dare anche dei contributi ha come impostare concepire delle riforme nazionale però certamente questa regione vive dentro ai problemi che abbiamo detto ed altri ancora
E credo che quindi il sistema delle piccole e medie imprese che è connaturato con questa cosa abbia anche qui a forse qui primo fra tutti proprio perché sul fronte più di altri una serie di questioni
Chiamandole con loro nove dei prossimi tempi dobbiamo fra Stato Regione enti locali eccetera eccetera riforme anti monopoli e così via abbassare una serie di costi
Cioè queste necessarie perché diversamente attenzione questa pressione necessaria finirà unicamente sul tema del lavoro
E io son d'accordo su temi dall'inflessibilità eccetera ma noi non possiamo consentirci una società coesa che questa esigenza di così si scarichi i Cosulich unica direzione
Abbiamo trasporti inerzia pubblica amministrazione riduzione della fiscalità sul invece qua abbiamo una serie di cose quale dobbiamo riuscì servizi bello riuscire ad abbassare i costi dell'impresa
Abbiamo i temi dell'innovazione dicevo prima non voglio dilungarmi dipende molto dall'Offerta badate o fare il commercio elettronico per un piccolo imprenditore perché intendiamoci bene o se qualcuno
Che gli fa un po'il pacchetto o se no c'è altro da fare insomma dei conti e non potrà essere la pubblica amministrazione
Fatemi fare l'esempio che forse qua non piazzerà ma
Berlusconi quando perse l'imprenditore che nasconde risale bei tempi vie
E noi sappiamo sappiamo che molti piccoli imprenditori per esempio che non avevano avuto mai l'approccio al tema pubblicità
Fatemi fast esempi ed è quindi non avevano su un prodotto specializzata possibili di consumo la specie la Posina di farsi conoscere verso il Paese han trovato qualcuno ebbe onore al merito questa pubblicità Agli andava la gli diceva ma sai che hai un problema di di fare pulizia sì ma io non basco da che parte da prego ci penso io quanto vuoi niente mi dai qualcosa su quello che guadagni in più
Così è nata questa questione qua e badate che ha coinvolto tantissimi presa di di consumo allora
Scusate ma noi non pensiamo che su temi come questi diciamo che approcciano la tecnologia anche il punto di vista organizzativo eccetera certamente molto più complicato la pubblicità infatti Berlusconi non ci pensa neanche travisato neanche mezzi le mani questi temi molto più complicati però noi dobbiamo avere un'offerta è qui che servono anche le grandi imprese nazionali
Le telecomunicazioni informatica eccetera a se servono perché a livello di massa si sviluppano delle offerti questo deve essere una cosa secondo me sulla quale dobbiamo tenerlo sul talmente dei risultati dei prossimi mesi
I nuovi settori dicevo scuola formazione o mi dilungo pubblica amministrazione ecco io
Chiudo dicendo rispondendo per chiudere a qualche
E date però bisogna anche registrare le cose che cambiano perché se no
Non troviamo neanche stimolo per andare avanti ora io Prodi avesse ormai io ho ho sentito per esempio questa polemica
Che lei ha riproposto molto garbatamente qui l'ho letto sulle pagine del del giornale della vostra associazione per come vede leggo tutti i i giornali ricca
Non l'ho risposto
Perché ecco per saldare inutile fare diciamo polemiche cooperò bisogna che registriamo un po'l'informazione sulle cose abbia diversamente diffondiamo idee infondate ora è vero che tre anni fa per esempio
Si suggeriva da parte di tutte le forze polizia tra di fare la direzione generale mi strada indusse per la piccola impresa
Poi c'era c'era la proposta IFAD Direzione generale per l'artigianato poggia propose di fare il commercio la cooperazione eccetera eccetera è vero che io non l'ho presi nessun canale questo tipo di di di proposte
Perché adesso le direzioni si chiamano da due a tre anni a armonizzazione del mercato e concorrenza
Si chiamano sviluppo industriale produttività si chiamano Direzione incentivi e adesso stiamo dirittura unificando il ministero in dose telecomunicazioni sedeva per fare un grande mistero economia
Non è che possiamo tornare le corporazioni mentre il mondo va avanti
E magari in qualcuno di quei settori ciascuno sa come funzionavano io ciò la direzione del commercio Tuccella direzione da risate eccetera
Faccio le leggi parlo con imprenditori Dole gli incentivi mi faccio la mia legge col mio meccanismo l'incentivo no noi abbiamo cancellato tutto questo per una questione prima di tutto igienica
Igienica
Di natura sanitaria e poi per una regione di efficienza quindi adesso la informo che c'è un posto solo nel Ministerro indusse che si chiama Direzione incentivi che fa insediò per tutti non parla con nessuno
Guarda le le lei del commercio le industrie terzietà gestisse un service
Che si chiama incentivazione la mia idea intorno a questi azione dovranno andare i tutte le incentivazioni che il Governo fa direttamente all'impresa
Secondo criteri nuovi
E ha da adesso in poi ci saranno tre forme di incentivo da la Sicilia alla a al nord per tutte ripete tra sapranno che ci sono incentivi tutto ma dico o i semi automatico in negoziale sapranno cosa vuol dire sapranno che nel nell'automatico come funzione autocertificazioni corazza fanno queste cose
L'esempio che lei mi porta serto è vero questa disfunzione
è però come si dice o si va messo si sta a casa
Allora
Prima il sistema era il seguente
Faccio in Parlamento una bella legge d'incentivazione e dico don contributo all'impresa e che fanno questo e quell'altro
Quanti soldi o non lo so vedrò quando quante domande arrivano vedremo benissimo con questo sistema sto parlando sopruso del Mezzogiorno perché guardate qui
Da noi poi l'incentivazione adesso è giusto palla perché proprio poi ci son poco e lo so quale supporto per mezzogiorno
Noi con questo sistema io sto ancora firmando erogazioni di contributi sulle sì e su progetti assentiti
Diciotto anni fa non sto scherzando e
Diciotto anni fa e noi abbiamo anche ha rovinato degli imprenditori che gli incentivi possono anche rovinare allora per non far così c'è solo un'altra alternativa
Che uno dice come abbiamo detto finanzi l'automatico che so degli interventi di piccole imprese per le la ricerca e lo sviluppo e innovazione
Quanti soldi o cinquecento miliardi
Vado in automatico Badin autocertificazione vado credo d'imposta apro la gara quando lo ha per i soldi chiude rubinetto
Ne rimangono fuori molti la rifinanzia rosso verso le possibilità però quella gente lì sai il giorno dopo se ce l'ha o non ce l'ha non deve andar da nessuno
Non deve andare a nessuno e saggio no posizionavano scosse non c'era
Questo secondo me e i geni
E io lo voglio dire non Perrino dico per il Sud noi sotto questo profilo abbiamo fatto una rivoluzione
Tutti dicono la quattrocentottantotto una legge che funziona inserto malesi che funziona ma se per soprattutto perché funzioni perché ha trovato un meccanismo per cui senza guardare in faccia nessun funzionario pubblico tu presenti un progetto e Dini messi in gara con gli altri progetti e vinse chi si mette di più del suo chiedendo meno e facendo più investimenti occupazione
Anche questi in automatico con calcolato faremo il prossimo bando verrà fuori con il corruttore certe colpe colatore qualche stupidi tazze no uno può lamentarsi per però noi non abbiamo più rapidi e in sei mesi diciamo se c'era non c'era allora
Adesso detto il Buono c'abbiamo ancora un sacco di problemi io so concorra delle leggi da cambiare ci sono difetti difetti di fettucce
Però
Tensione noi indietro non possiamo tornare dietro non possiamo torna
Assolutamente
E quanto il coordinamento fra ministeri
Il corpo lampo la prova del coordinamento sta del fatto che per la prima volta i mezzi dare incentivi colto capita che a che ci mettono sei mesi abbiam fatto un accordo col ministero del Finanze che noi siam pronti a trasferire pari pari le regioni adesso che se entriamo per cui sui fondi dell'industria o dell'agricoltura ode telecomunicazione sia tra ci sono quei cinquecento miliardi su quei per cento miliardi convenzione con le finanze viaggiano credito d'imposta
Senza dover far passare carte eccetera
Non scambiamo l'assenza di coordinamento con i principi generali della fiscalità
Per cui pur essendo i credo l'imposta quelle un contributo positivo all'impresa entra nei conti della fiscalità generale d'impresa certamente
Certamente
Do sulla quale l'impresa parli più ripreso pagarli paga di meno ecco quindi
Ecco ho voluto di saturare anche anche i termini esempi sono queste cose trasferiremo come meccanismi a livello regionale locale qui dentro c'è un ammodernamento radicale del rapporto fra imprese e pubblica amministrazione
Che assolutamente non pur non non non possiamo fare in nessun modo arretrare l'ultima
Affermazione la fatto su una sull'accordo verrà
E mi pareva delle cose che iniziava dicendo Errani che
Ci fosse un concetto che se così me sembra
Diciamo francamente preziose
Primo fin qui ho detto che l'Emilia e molto dentro i problemi dell'Italia no ove l'arsenico e riposo un quelli sopra
Adesso devo dire avendo avuto anche questa esperienza di questi anni eccetera che
Purché non suoni conservativa questa affermazione effettivamente ci sono differenze fondamentali colossale
Che stanno appunto nel rapporto che di cui eternamente abbiamo discusso fra diciamo collaborazione e competizione un certo modo
Di relazionare questi elementi conflitto collaborazione come segue la comune con Lourdes lavoro questi elementi coesi
Ora riprodurli non è farsi non è facile riprodurre questi elementi così è molto complicato
Ora però una forma
Che si facesse diciamo così transita facesse transitare questa Regione
Dalla fase precedente a una fase nuova
Recuperando diciamo quel meccanismo dal basso che veniva detto
Siccome i problemi non solo della singola impresa messo in relazione con altri impresa con un sindacato eccetera ma sono molto commessa scala territoriale innovazione via
Ecco ritrovare su tavoli efficienti però sono d'accordo su tale viziati che porto di risulta su dimensioni dare su dimensioni di rette
Cioè dare un po'di ossatura a questo ossatura programmatica proprio per come si decidono le cose a questo meccanismo di di coesione forse la carta da giocare Bratti sto dicendo cose molto concrete
Per esempio sto dicendo che se devi dare un contributo che so invece di farle e difesi far cose tu fai un programma che so che riguarda le ceramiche di Sassuolo che han bisogno di questo o di quell'altro e fai una procedura
Che incorpori
Un meccanismo così
E cioè gli attori che si mettono lì ciascuno portando qualcosa sull'Obiettivo non astratto molto concreto e questo è l'oggetto
Questo questa Scheda questa cosa uno quindi del senso bidonville Age di un programma sostenute piazza la polverizzazione così come invece scalo urbanistiche più vaste per polemico più complessa ecco diciamo tradurre in una programmazione molto facsimile nel rapporto fra Stato e cittadini
Imprese e e e amministrazione pubblica questo elemento coesivo strutturarlo un po'è forse la carta che se da giocare perché se tutti soffriamo anche questo vento non sia altro non è una cosa come dire una cosa che si riproduce così perché c'è l'addizionale o no perché essere diciamo che c'è stata che c'è
Ecco adesso bisogna sfruttarla qui fu stare questo grande istinto però agganciarlo rapidamente a dei meccanismi molto concreti molto concreti legati anche l'evoluzione e la pubblica amministrazione ringrazia
Grazie ai nostri ospiti grazie al presidente Errani al ministro Bersani grazie a voi tutti per la vostra attenzione quella volta