Assemblea Generale pubblica dell'Associazione Industriali di Vicenza (presso la Fiera, Centro Congressi)

Un ringraziamento particolare di un saluto fra i protagonisti dell'incontro di oggi ai relatori a coloro che interverranno alla tavola rotonda
A proposito vi devo dare una variazione del programma perché Fossa e Pellicioli sono bloccati in autostrada e non arriveranno
Quindi la tavola rotonda la si svolgerà senza Pelliccioli e la chiusura
Non lo potrà fare Giorgio Fossa
Un saluto particolare al ministro dell'industria del commercio estero Enrico Letta che ci onora della sua presenza
Il presidente designato di Confindustria Antonio D'Amato presentando raggiunta le linee guida del suo programma ha posto al centro della sua azione futura il tema della competitività la competitività ha detto D'Amato e la frontiera che segna con chiarezza il confine tra chi sta dentro e chi sta fuori dalle dinamiche dalle accelerazioni dello sviluppo economico e sociale
Le nostre impresa e saranno competitive solamente se potranno operare all'interno di un sistema economico territoriale e istituzionale competitivo
Condivido in pieno le sue parole
Oltre ad avere il più elevato debito pubblico in Europa l'Italia anche il più elevato deficit di competitività e in ciò le impedisce di East di sprigionare le notevoli energie umane e imprenditoriali di cui dispone
Quando come imprenditori chiediamo governi più stabili più credibili e più forti
Quando invochiamo una pubblica amministrazione più leggero ed efficiente quando proponiamo di ridurre il carico fiscale sulle imprese quando protestiamo per la carenza delle infrastrutture stiamo sempre parlando di competitività
E dei danni causati dalla scarsa competitività del Paese all'economia e all'intera società
Al tema della competitività è dedicata la nostra Assemblea generale di oggi
Ci siamo chiesti se l'industria vicentina alle caratteristiche le capacità la forza per competere nel mercato globale
Per frattempo per fronteggiare la concorrenza internazionale
Ci siamo anche chiesti cosa un'impresa dovrebbe fare per migliorare la sua competitività ci siamo chiesti quale ruolo deve assumere il nostro associazioni quali strategie deve adottare
Ciò non significa sottovalutare la rilevanza dei fattori esterni su questo voglio essere chiaro a rischio di ripeterlo
Le cause principali della ridotta capacità competitiva delle imprese italiane devono essere cercate al di fuori di essere nell'eccesso e nella rigidità delle regole nella insufficiente apertura dei mercati protetti nell'assurda inadeguatezza delle infrastrutture
Molto però può e deve essere fatto all'interno delle aziende
Ma perché proprio ora abbiamo sentito la necessità di una libreria il passaggio dal vecchio al nuovo millennio ci ha fornito una motivazione simbolica
Il Duemila segna l'ingresso in una nuova era
In realtà la ragione vera e che oggi sono più evidenti e percepibili effettivi due fenomeni ancora di difficile comprensione offende profondamente intrecciati tra loro
La globalizzazione dei mercati dei bisogni degli stili di vita della cultura
La formazione di un'unica grande Rete digitale mondiale
Globalizzazione e nuove tecnologie hanno ampliato i nostri orizzonti reso facile quello che prima era complicato opposto
Grazie a internet possiamo accedere a informazioni in qualsiasi luogo del mondo stabilire rapporti acquistare e vendere prodotti partecipare ad aste operare in Borsa ascoltare musica
Vedere fin assistere indiretta se vogliamo anche a questa Assemblea
Gli imprenditori vicentini sono consapevoli di tutti questi cambiamenti stanno adeguando le loro imprese al nuovo scenario per saperlo abbiamo insieme alla Banca Popolare di Vicenza che ringrazio avviato un progetto di ricerca del quale oggi presenteremo la prima parte realizzata da Icon Inter Matrix
La seconda parte che si concluderà a dicembre sarà realizzata dalla Fondazione Cuoa prevede lo studio con la metodologia dei casi delle trasformazioni in corso nei principali settori dell'industria vicentina
Se si scorre rapidamente la ricerca Eaton Intermarc Trix si potrebbe avere l'impressione di una semplice conferma di quanto almeno intuitivamente conoscere o conoscevamo già dell'imprenditore vicentino
Che è molto interessato alla qualità del prodotto e alla riduzione dei costi che è meno interessato ad internazionalizzarsi accrescere mediante acquisizioni o alleanze a inserire competenze manageriali in azienda
Lo sapevamo già che l'industria vicentina è abituata ad esportare a vendere in tutto il mondo che poco propensa a investire direttamente all'estero a consolidare la propria presenza sui mercati con impianti produttivi e strutture come sociali
Ma i dati sono sconcertante
L'ottantacinque per cento delle nostre associate non hanno ancora ritenuto di fare investimenti di qualsiasi di qualsiasi tipo in altri Paesi
Mi chiedo
E chiedo ai partecipanti partecipanti alla tavola rotonda
Scusate
Stiamo cogliendo tutte le opportunità offerte dalla globalizzazione
Ci stiamo adeguando al nuovo modo di competere nel mercato mondiale oppure i distretti locali offrono ancora vantaggi tali da rendere poco conveniente la localizzazione all'estero rimpianti
Probabilmente ma questa è solo un'ipotesi la soluzione di cercare di favorire l'internazionalizzazione dell'intera filiera
L'azienda leader con la sua rete di subfornitura
Ricreare in altri Paesi le stesse condizioni ambientali che le nostre imprese trovano qui in provincia di Vicenza
Che l'imprenditore indipendente orgoglioso del proprio successo geloso della sua autonomia accentratore legato al proprio territorio
Che la dimensione media dell'impresa vicentina inferiore a quella dei concorrenti
Quindi su tutti i dati che troviamo nella ricerca
Che la dimensione media dell'impresa vicentina è inferiore a quella dei nostri concorrenti
Che la maggioranza dell'impresa e non fa parte il medico Luppi né di consorzi e quindi isolata da solo sul mercato
Che i quali tutti gli intervistati definiscono la propria un'impresa a carattere familiare
Mi vengono in mente altri interrogativi in uno scenario sottoposto ad accelerazioni fortissime sono ancora vincenti le vecchie abitudini
Se il mondo cambia così velocemente è possibile credere di essere gli unici a non dover cambiare
Questa struttura di impresa e compatibile con le nuove esigenze dei mercati e dei consumatori
E l'indipendenza è ancora un valore
Spesso per spiegare il successo delle induce vicentina ed in generale del Nord Est si parla di modello a rete
Se vogliamo superare le frontiere del mercato globale molto probabilmente questo modello non basta più dobbiamo fare un salto di qualità dobbiamo ampliare la rete e aggiungere che intelligenza la mia idea di considerare internet come il nuovo modello di riferimento senza contrapporre stupidamente new e Old Economy
Noi dobbiamo continuare a fare ciò che sappiamo fare bene produrre pelli macchine gioielli mobili tessuti vestiti di alta qualità
Dobbiamo però cambiare il nostro modo di organizzare e gestire i processi aziendali
Dallo sviluppo dei prodotti alla distribuzione e vendita dobbiamo diventare una new old economy
Una economia legata sia i settori tradizionali ma nello stesso tempo capace di sfruttare le potenzialità di integrazione consentite da internet
La Rete è una risorsa a disposizione di tutti e probabilmente sono proprio le piccole aziende attrarne i maggiori benefici
Noi abbiamo il vantaggio di sapere come far funzionare una rete efficiente a livello di distretto occorre trasferire questa competenza sulla rete di digitale ma per fare questo è necessario un approccio nuovo un modo diverso di fare impresa
Difendere la propria indipendenza non vuol dire isolarsi arroccarsi dentro la propria azienda
Mi rendo conto di quanto sia difficile modificare la nostra cultura
Siamo fatti così
Testardi sospettosi e diffidenti verso i nostri stessi colleghi
Ma anche intraprendenti coraggiosi amanti del rischio
L'approccio nuovo consiste nel far leva sulle nostre qualità
Per dare insieme risposte originali ai licenze comuni come originale e il sistema industriale che insieme abbiamo costruito
Senza rinunciare alla nostra autonomia gestionale
Riusciremo così a superare i limiti dimensionali a ottenere dei vantaggi di costo e di scala tali da consentirci di competere anche con impresa i più grandi delle attuali
All'interno della nostra associazione gli esempi concreti e riusciti di cooperazione fra aziende non mancano
Nell'acquisto di energia nella ricerca e sviluppo nel credito nella formazione nello smaltimento dei rifiuti
Cito due casi il Consorzio energie industria farà risparmiare venti miliardi di lire all'anno sulla bolletta elettrica le duecentotrenta aziende già consorziati sì
Il secondo caso riguarda la recente costituzione di futuro ambiente società incaricata di gestire un impianto di smaltimento basato sulla tecnologia al plasma con notevoli risparmi dalle aziende
A questo proposito l'associazione conferma il suo ruolo di garante nei confronti della comunità locale con la quale intende confrontarsi nel modo più trasparente
Favorire la crescita di un'industria ecocompatibile è una nostra priorità
Il premio dato da Legambiente all'industria della concia di Arzignano per i risultati raggiunti nella difesa e conservazione del territorio è una testimonianza visibile della sincerità e le nostre intenzioni
Internet ci fornirà una piattaforma sulla quale appoggiare le basi per nuove forme di collaborazione oggi più di mille quattrocento in prede sono collegati al nostro sito entro la fine di quest'anno saranno Duemila
Nello stesso tempo abbiamo deciso con altre associazioni venete di realizzare un unico sistema e mettere in rete le dodici mila imprese iscritte alle nostre organizzazioni
Provate ad immaginare le possibilità di un simile sistema consorzi virtuali per acquistare e vendere prodotti servizi materie prime siti specializzati per distretti o per filiere produttive
Servizi di consulenza personalizzata on line
Comunità virtuali per scambiarsi le nostre opinioni
L'associazione
La nostra associazione e al centro di tutti questi progetti di integrazione gli sforzi che stiamo facendo non sono sufficienti se non sono però accompagnati dalla nostra disponibilità a farsi coinvolgere per superare insieme le frontiere nel mercato globale
Gentili ospiti cari colleghi in quanto presidente degli industriali vicentini devo cogliere l'opportunità della presenza di un interlocutore di prestigio come l'intera il ministro dell'industria del commercio estero i estero Enrico Letta
Egregio sino al ministro
Come può aver sentito non abbiamo alcun timore nell'analizzare criticamente i nostri punti deboli
Non abbiamo nemmeno alcun timore nel segnalare con forza cosa ci attendiamo dal Governo
Un'attenzione particolare all'efficienza del territorio
Alle infrastrutture ai servizi pubblici alla sicurezza e all'ordine pubblico
Più flessibilità nel mercato del lavoro
Meno tasse sulle imprese che investono fanno ricerca entrano i nuovi mercati
Meno contributi a carico dei lavoratori affinché ci sia un maggiore equilibrio fra costo aziendale busta paga
A proposito di fisco dall'analisi dei bilanci delle imprese aderenti ai consorzi ai nostri Consorzi fidi risulta che negli ultimi anni la pressione fiscale raggiunto livelli molto elevati
E per quanto riguarda le piccole imprese anche per effetto dell'introduzione dell'IRAP
Un'imposta basata su parametri che prescindono dal risultato finale del Tizio
So che il tema non è di sua concordi sulla competenza lo diventa se si considera che questa nuova imposta colpisce in maggior misura soprattutto le piccole imprese
L'ossatura del sistema industriale italiano
Signor mentre
Signor ministro spero sinceramente in un suo intervento affinché siano eliminati gli effetti distorsivi e perversi dell'Iraq mi avvio verso la conclusione e riprende il tema della competitività questa volta da un altro punto di vista il prossimo ventuno maggio saremo tutti chiamati ad esprimere la nostra opinione su sette referendum
Mi appello ai miei amici colleghi perché vadano a votare non si lascino sfuggire l'occasione di dare una spinta verso la modernizzazione di questo nostro Paese
In particolare sono due i referendum per noi molto importanti quello sull'abolizione dell'obbligo di reintegro del lavoratore e quello sull'abolizione della quota proporzionale
Gli imprenditori non chiedono libertà di licenziare come i sindacati di vogliono far credere
Noi chiediamo che quando si rompe il rapporto di fiducia il giudice in mancanza di una giusta causa o di un giustificato motivo dia la possibilità all'impresa di scegliere se risarcire il dipendente o riassumerlo
Chiediamo poche regole chiare e certe
I faccio due esempi concreti utili a illustrare i paradossi dell'attuale sistema
Un'azienda nostra associata ha vinto una causa in primo e secondo grado per aver licenziato un lavoratore rispettando le indicazioni della Cassazione
Successivamente la Cassazione ha modificato il proprio orientamento e l'azienda dopo anni si è vista annullare il licenziamento ed è stata condannata a riassumere il lavoratore lì a pagarli stipendi e contributi arretrati
Un'altra azienda associata perso una causa per licenziamento in primo e secondo grado ed è stata costretta a risarcire il lavoratore
Poi ha vinto la causa in Cassazione ma non gli è stato possibile a distanza di anni recuperare quanto aveva già pagato
Mi chiedo
E questa è la difesa dei diritti dei lavoratori invocata da un certo sindacalismo
E l'impresa non ha alcun diritto
Deve sempre essere considerata colpevole quando abbandoneremo l'occulto quando abbandoneremo la cultura anti imprenditoriale illiberale nel quale è immerso il nostro Paese
Devo riconoscere per fortuna che nella realtà vicentina con il mondo sindacale abbiamo sempre mantenuto rapporti positivi e siamo riusciti insieme realizzare importanti iniziative
Mi piacerebbe per una volta che a livello nazionale si abbandonassero vecchie posizioni per riflettere concretamente su come rendere più moderno ed efficiente questo nostro Paese
Vengo all'altro referendum di nostro interesse diretto non occorre spiegare perché dire sì all'abolizione della quota proporzionale
Basta ricordare l'immagine dei diciassette rappresentanti di dieci movimenti politici diversi recatisi nei giorni scorsi al Quirinale per dare la loro fiducia al governo Amato
Sarebbe sufficiente usare quelle immagini come spot televisivo per spingere gli italiani ad andare a votare
Questo Parlamento ha avuto anni a disposizione per approvare una legge elettorale in grado di garantire governi stabili credibili capaci di realizzare il loro programma senza i ricatti di partitini e senza il rischio di continui rovesciamenti
Non ci sono riusciti
Ora la parola deve tornare i cittadini
Infine desidero fare un accenno alle recenti elezioni regionali da un mese abbiamo un presidente eletto proprio con il sistema maggioritario
Un presidente che grazie alla nuova legge elettorale ai consenso sociale e l'autorevolezza per governare soprattutto per affermare il ruolo del Veneto a livello centrale ed europeo
A Giancarlo Galan
Rivolgo un augurio di buon lavoro
Gli auguri in particolare di riuscire a costruire una squadra formata da persone di elevata qualità in grado di aiutarlo a svolgere il suo gravoso compito come imprenditori ci aspettiamo molto da lui
Insieme alle altre associazione dalla Federazione regionale saremo al suo fianco per far sì che si completi il processo di decentramento delle responsabilità amministrative
E soprattutto che si arrivi alla riforma federalista chiesta ripetutamente da tutti noi
Cari colleghi
Fra pochi giorni esattamente il ventiquattro maggio all'assemblea di Confindustria eleggeranno presidente si concluderà così il mandato di Giorgio Fossa
Cominciato quattro anni fa proprio qui su questo palco qui a Vicenza
La sua prima uscita pubblica e mi dispiace che non sia presente in in questo momento
Qui a vicenza Fossa è venuto a chiudere purtroppo no ho letto ma ha sbagliato
Doveva venire a chiudere il suo lungo e intenso periodo di impegno al vertice della nostra organizzazione confederale
A nome degli imprenditori vicentini dei suoi colleghi desidero ringraziarlo per l'attenzione riservata alla nostra associazione e per il lavoro svolto in un periodo difficile per la storia del Paese
A lui all'amico fosse toccato il compito di avviare un percorso di recupero corso di rinnovamento di Confindustria che adesso spetta ad Amato portare avanti e completare
Vicenza e il Veneto hanno svolto un ruolo determinante nella scelta del nuovo presidente
Per la prima volta nella storia di Confindustria le piccole e medie imprese del nord est hanno saputo esprimere la loro opinione in forma unitaria
Senza il Veneto difficilmente Damato ce l'avrebbe fatta
Senza il nostro aiuto difficilmente riuscirà a raggiungere gli obiettivi contenuti nelle sue linee guida
Anche per questo insieme alle altre associazioni venete abbiamo insistito affinché Nicola Tognana affiancasse Antonio D'Amato
Ad entrambi va tutto il nostro sostegno ed il nostro augurio di buon lavoro augurio che estendo anche a Tronchetti Provera che oggi abbiamo il piacere di avere qui con noi come ospite
I problemi le sfide gli ostacoli ai quali si troveranno di fronte sono molti
Noi siamo convinti che riusciranno a superarli perché hanno determinazione coraggio intelligenza senso pratico
Meno di un mese fa concludendo l'Assemblea della sua associazione Tognana aveva lanciato uno slogan Treviso vince quando vince il Veneto ebbene tutti vinciamo quando vince il Veneto quando lavoriamo insieme per dare competitività al nostro sistema produttivo e riformare il nostro sistema associativo
Non non ci resta che continuare su questa strada
Vi ringrazio dell'attenzione
E invito il ministro dell'industria Commercio estero e Nicoletta
Per il suo intervento
Ringrazio il presidente Ziege
Era un impegno che avevo preso
Quando son venuta a vicenza l'ho voluto rispettare e anzi a maggior ragione perché sono giorni difficili nei quali l'ascolto è uno degli elementi essenziali delle scelte che si devono fare il prossimo DPEF
Sarà un DPEF nel quale le scelte le scelte di quest'anno e le scelte dell'anno prossimo dovranno trovare
Una concretizzazione che c'è una concretizzazione allegata
Molto alle parole che abbiamo sentito fino adesso
O almeno questo è l'impegno la volontà alle scelte che vogliamo assumerci di parole in questi anni ne abbiamo dette ne abbiamo sentite molte io credo che in questo caso gli oneri almeno da parte mia sia necessario soprattutto soffermarmi su
Pochi
Fatti su poche considerazioni che siano legate soprattutto a questo appuntamento
Il problema competitività che è il problema più grosso del nostro paese del nostro sistema imprenditoriale è un problema che necessità di scena il tema da parte delle istituzioni da parte del governo nazionale da parte del sistema delle Autonomie
Che siano delle scelte in cui l'obiettivo competitività rappresenti la priorità
Cito tre che sembrano a me essere i punti sui quali e possibile nei prossimi mesi nelle prossime settimane e cito soprattutto i punti ovviamente sui quali posso parlare sapendo di parlare di scelte delle quali poi anche personalmente però giudicata perché sono le scelte legate alle competenze che mi sono state affidate credo che possiamo fare i maggiori passi in avanti
Il primo punto
Non abbiamo bisogno di correre più degli altri paesi europei e degli altri Paesi occidentali sulla strada delle liberalizzazioni
Abbiamo fatto dei passi
Abbiamo impostato delle liberalizzazioni devono essere completate
Dobbiamo mettere dei punti di non ritorno essenziali liberalizzazioni che sono la condizione perché il sistema imprenditoriale riesca a sviluppare al massimo le proprie capacità di generare ricchezza e di generare benessere e occupazione
Le liberalizzazioni soprattutto nei settori nei quali più ingessato in questi anni è stato il nostro sistema
Parlo soprattutto delle liberalizzazioni nelle quali siamo maggiormente impegnati in questo periodo
Liberalizzazione del settore dell'energia per esempio se io dovessi dire qual è secondo me è uno dei problemi più grossi della difficoltà di competitività che abbiamo rispetto agli altri Paesi europei sicuramente quello dei costi dell'energia
Prodi una grande di cose di energia rispetto ai concorrenti i nostri concorrenti della stessa area dell'euro questo rappresenta sicuramente uno dei punti critici
Credo che noi dobbiamo applicare su liberalizzazioni di settori complesse e difficili energia elettrica
Il gas
La distribuzione dei prodotti petroliferi
Il commercio
Dobbiamo applicare delle scelte che sono delle scelte molto più coraggioso di quelle che hanno fatto altri Paesi europei di quelle che possono permettersi di fare altri paesi europei
Questa la settimana in cui chiudiamo il percorso
Decisionale sulla le la liberalizzazione del mercato del gas
Questi sono i giorni quali proveremo a mettere il punto di non ritorno sull'accelerazione della liberalizzazione elettrica tutti i temi
Essenziale per essere in condizioni di dare alle nostre imprese un ambiente che se un ambiente in cui
Sì posso produrre a costi che siano costi più bassi a costi competitivi
Il secondo punto abbiamo un problema di istituzioni il presidente Zi che ne ha parlato prima con molto coraggio un coraggio che ho apprezzato molto
Un problema di istituzione legato a trasformazione che fanno sì che le cose dell'economia vadano più veloce di quanto le cose dell'istituzione della politica riescano a star dietro
Abbiamo tutti ben presente il fatto che oggi la necessità più profonde quel di un passaggio di poteri già a livello nazionale
Sopra e sotto abbiamo tutti fortissima la sensazione
Che questa passaggio questi passaggi fanno parte delle condizioni perché il nostro Paese Possa riacquistare e far crescere la propria competitività ovviamente la consapevolezza una cosa poiché la capacità di mettere in pratica è un'altra se dovessi indicare gli obiettivi prioritari da questo punto di vista questi sono sicuramente sopra
Verso
L'Unione europea il fatto che lo spostamento di competenze verso Bruxelles non rappresenti un meccanismo nel quale le competenze crescono salgono ma poi si disperdono
Noi dobbiamo essere in grado di costruire un sistema Paese che sappia a Brussel rappresentare quelli che giustamente dobbiamo definire come interessi nazionali
Attraverso un sistema di concertazioni tra i diversi attori che rappresentano l'Italia
Che sia efficace che faccia sì che le decisioni che vengono prese lì siamo decisione rispetto alle quali le peculiarità e le specificità dell'interesse del nostro Paese
Non ci vedano impegnati a considerarle come importanti soltanto nel momento in cui dobbiamo applicare nel nostro ordinamento nazionale queste decisioni una volta che magari sono state già prese
Necessario da questo punto di vista uno sforzo di fare sistema paese Complesso complicato ma nel quale dobbiamo vederci tutti impegnati tutti tutti coloro che rappresentano il Paese nelle diverse istituzioni europee
Nel Consiglio europeo nel Parlamento europeo nella Comitato delle Regioni
Credo che questo sia uno degli obiettivi che ci fa essere più forti e che sicuramente fa sì che i nostri interessi siano meglio tutelati
Ma dobbiamo essere più forti nell'essere in grado di far sì che le decisioni vengano prese il più vicino possibile a dove queste decisioni serva
Il ministero dell'industria da questo punto di vista in questi mesi sta cercando di far di tutto
Di far di tutto perché in prospettiva lo dico come una provocazione quindi prendetela come tale ma per farvi capire lo spirito con cui stiamo cercando di lavorare
Il porsi il problema del perché negli Stati Uniti non esiste
Nell'articolazione di Governo degli Stati Uniti non esiste un ministero dell'industria
Ci veda pronti a dare una donna risposta a questa domanda che sia una risposta efficace
Perché un'azione di governo nazionale su questi temi deve essere un'azione che si libera dagli aspetti di gestione dagli aspetti di intervento diretto nell'economia e che riesce invece a lasciarsi un'azione di strategie
è un'azione di internazionalizzazione che solo con la regia di un governo nazionale degli strumenti
Che il governo nazionale può avere può mettere in campo si può svolgere in modo efficace ecco perché in queste ultime settimane
Il passaggio
Alle Regioni
Di una prima tranche
Di competenze di finanziamenti io ho girato una segno
I seicentottanta miliardi di incentivi alle imprese che le regioni dovranno gestire da questo anno finanziario in poi
Nelle mie intenzione le nostre intenzioni una prima tappa
Una tappa che consenta di far sì che questo legame
Tra le politiche di sostegno alle imprese e le imprese stesse sia un legame che avviene il più vicino possibile all'impresa soprattutto una scelta è una sedicente che consentano al governo nazionale di ritagliarsi
Un ruolo una strategia che sia una strategia moderna che al governo nazionale può e deve ammettere
In campo Terzo
Noi dobbiamo
Con coraggio fare dei passi importanti sul terreno della net economy dobbiamo farlo perché crediamo che attorno a questi temi la discontinuità
E io condivido pienamente le parole che il presidente Xi che diceva prima sì una discontinuità che non passa tra new Award che non passa tra ciò che si tocca e ciò che non si tocca
La discontinuità passa tra chi
E nel futuro e chi nel futuro non ha intenzione di esserci tra chi decide
Di usare di applicare le nuove tecnologie
In modo
Continua su tutta la filiera del sistema produttivo e su tutti i segmenti del settore produttivo e chi decide di non farlo
Qui un ruolo delle istituzioni pubbliche essenziale è un ruolo di incitamento
Un ruolo di
Premiare le best practice
è un ruolo di fare incentivo non verticale ma un incentivo orizzontale
Per far sì che il nostro sistema il sistema delle piccole e medie imprese di cui l'Italia è modello nel mondo
Possano essere modello anche nel momento di questa discontinuità una discontinuità che in questi a questi livelli tormento non si è mai realizzata nell'aspetto tecnologico in fondo la cosa che colpisce di più nella net economy è che mentre eravamo abituati a pensare che le macchine cambiavano il lavoro ma nel senso di come lo cambiavano
Nel film dicerie Chaplin Tempi moderni e cioè che per fare
Una cosa con le macchine serviva basta una persona che aziona una macchina e senza le macchine sono necessari un numero maggiore di persone la net economy cambia nel senso che non è questo il punto essenziale Anette economica anche soprattutto il lavoro della classe dirigente cambia soprattutto il lavoro di chi dirige di chi fa strategia di chi comanda l'impresa
E questo è un cambiamento che necessita di una
Fortissima di una fortissima discontinuità anche
Culturale questo un cambiamento che necessita di una volontà di voler essere modello anche da questo punto di vista non avremo e concludo ringraziandovi per l'invito avremo a giugno questo grande appuntamento che vedrà l'Italia protagonista a Bologna la conferenza dei ministri dell'industria dell'OCSE
I cinquanta ministri dell'industria dell'OCSE dei paesi in via di sviluppo insieme a cinquanta delegazioni imprenditoriali
Che discuteranno di piccole e medie imprese e sfide della globalizzazione
è stata scelta l'Italia per questo appuntamento così fondamentale proprio perché così come non siamo stati il modello della piccola e media impresa
Da tutto il mondo
Ci viene
Rivolto uno sguardo per capire come noi supereremo come noi proporremo di superare questo passaggio di discontinuità qui veramente c'è una sfida alta una sfida che vede il sistema paese su un mondo imprenditoriale
In prima linea credo che sarà un appuntamento che ci vedrà tutti insieme a rispondere a questa sfida sarà una sfida io credo che essa ci darà cedere alle condizioni di capire quali sono i modelli di sviluppo sui quali muoversi nel modo più efficace possibile grazie
Ringrazio il ministro del suo intervento
Aggiungo incoraggiante
Speriamo che la velocità
Che noi abbiamo dichiarato prima essere diversa dalla nostra
Sì accorsi e che tutti i provvedimenti che noi ripetutamente chiediamo da tempo vengano realizzate
A questo punto chiamò il presidente dico Intermarc Tree gradi scenari
Ad esporci
I risultati della rete della sua ricerca
Bene buonasera a tutti
Vorrei ringraziare la sua azionista di vicenza che mi ha chiesto
I dare qualche anticipazione su i risultati di una ricerca che è in corso in questi mesi
Che ha l'obiettivo di fare
Poi c'è un c'è K sullo stato di salute dell'industria della Provincia
Alle frontiere del mercato globale abbiamo ascoltato
Un campione di oltre quattrocento imprese manifatturiere rappresentative quindi con alto livello di
Ritorno statistico dell'universo di riferimento
E abbiamo cercato di analizzare con loro quelle che sono i comportamenti strategici la visione del futuro
Le propensione al cambiamento soprattutto e per dirla con il presidente anziché questa ricerca illustra innanzitutto molte conferme
Per la quale per le quali forse non c'era bisogno di una ricerca ma sono le dimensioni stesse
Di queste conferme del modello tradizionale di sviluppo degli industriali vicentino che forse possono fare riflettere
Appunto alle frontiere del mercato globale della sfida della web economy ed è su questo che vorrei concentrarmi con qualche numero tra i più significativa
Diciamo anche come seconda premessa che è la terza volta
Che l'Associazione Industriali di vicenza ci chiede di fare un check
Dello stato di salute dei suoi associati
Già nel mille novecentonovantuno nel mille novecentonovantasei la nostra società aveva fatto un'analisi per imprese vicentine
Nel novantuno in piena epoca di svalutazione della lira con aspetti positivi e negativi ad essa connessi nel novantasei ancora in piena fase recessive
Allora era emersa una fotografia molto tipica dal quale si è parlato a lungo in questi anni un quadro di piccole piccolissima impresa
Familiari
Allora le prese col passaggio generazionale primo o secondo livello molto individualista e nell'auto percezione questo non è un giudizio di valore molto product oriented nella somma di attenzione alla innovazione di prodotto e qualità del prodotto stesso
Orientate al consolidamento del proprio modello di presenza sui mercati nazionali e internazionali
Molto export oriented con allora primi segnali di difficoltà competitive
Vediamo ora a distanza di qualche anno le numerose conferme appunto e qualche novità per focalizzare quelle che sono alla soglia del nuovo millennio le vocazioni timori dell'impresa di fronte alle sfide del mercato
Articolerò la mia breve analisi in otto diversi ambiti parleremo innanzitutto di quelli che sono secondo gli imprenditori ascoltati i fattori di successo nell'impresa di strategie di risposta al mercato
Due parole sugli indicatori del clima positivo o negativo parleremo del processo di internazionalizzazione delle vostre imprese
Faremo del confronto con la concorrenza questo lo dico subito è una delle novità che abbiamo fotografato anche se una novità del tutto minoritaria questo è un mio personale giudizio di valore rispetto a quello che forse richiederebbe lo sviluppo della competizione stessa come strategia per domani
Parliamo della attenzione o meno alla discorso dell'aggregazione tra imprese parliamo del contesto produttivo
Arriviamo a parlare di quelle che sono le nuove tecnologie della comunicazione del commercio
Per concludere con i modelli di gestione alcune conclusioni di fondo di questo quadro teme ex
I fattori di successo allora
Beh quattro sono i fattori di successo spontaneamente i più citati tra questi imprenditori e qui abbiamo molte conferme
Al primo posto la qualità del prodotto lo pensa il trenta virgola cinque per cento degli intervistati e sono soprattutto le imprese minori a dichiararlo
Al secondo posto abbiamo l'innovazione ventitré otto per cento e sono le imprese più grandi
Qualcosa comincia a emergere dal lato del servizio qui si intende il servizio al cliente citato dal sedici virgola cinque per cento sono le medie imprese dico subito che le grandi non si pronuncia in questo senso perché già da tempo hanno affrontato questo argomento
Un sedici per cento che riguarda anche l'efficienza e il controllo dei costi
Abbiamo ed è una prima fotografia un modello di competizione assolutamente confermato nel tempo
Pur con una crescente pur minoritari attenzione oggi al servizio ai costi dove d'impresa maggiore a far segnalare questi nuovi fattori chiave la piccola impresa c'è apparsa ancora molto tradizionale spesso in modo vincente per carità nel suo approccio al mercato
Molto meno rilevanti nelle dichiarazioni appaiono altri fattori chiave di successo in primis l'internazionalizzazione dove per interna trazione qui intendiamo dal punto di vista della costruzione d'impianti della definizione di joint ventures di una presenza reale non solo di poco marciare a livello internazionale
Molto meno citata l'altro grande item che ha ricordato anche il presidente Ziege della capacità o volontà meglio ancora di aggregazione fra impresa e poi per finire l'uso sistematico delle nuove tecnologie
Al centro delle strategie di risposta tre fattori emergono con questo cerca come obiettivi prioritari
Ancora e sempre di più quasi l'innovazione di prodotto citata spontaneamente da i due terzi degli intervistati
Molto di più che in passato l'argomento riduzione dei costi citato dal sessanta per cento dell'impresa e la vera novità per lo meno teorica
Citata da sessanta per cento l'intervista la necessità di aumentare la velocità di risposta al mercato
Obiettivi che tendono a farsi ancor più prioritaria al crescere delle dimensioni di impresa tutte le accettazioni in questo caso si fanno positive se volete per un modello di product Oriente Shawn estrema estrema rispetto a suo spesso passato che tende a rafforzarsi ulteriormente
Spesso a scapito di altro quote nastri o tubo opportunità strategiche come l'aumento delle dimensioni di impresa
Come l'approccio ai mercati basato sull'aumento della marca share della quota di mercato stessa che non è un risultato della propria capacità d'innovazione ma è da pochi vista come una strategia vera e propria come livello delle esportazioni stesse
Un quadro di fondo allora tradizionale con qualche elemento di novità
Che possiamo cogliere qua e là in particolare però per una minoranza degli interviste
Questo modello tradizionale che si conferma prova con una sua giustificazione perché se andiamo a vedere il clima gli indicatori del clima spesso beh tutto sommato la fotografia che emerge di moderato ottimismo abbiamo a che fare con degli imprenditori
Oltre il sessanta per cento dei quali da voto per quanto posso avere valore un voto sintetico uguale o maggiore a sette circa la fase attuale della propria impresa e quasi il cinquanta per cento che vede partendo da oggi in futuro ancor più positivi
Se volete i due primi aspetti vanno di pari passo un modello tradizionale che si conferma è una certa moderata soddisfazione e ottimismo per il futuro
Le aziende meno ottimiste mostrano preoccupazione più per il rallentamento del mercato che per il timore di non reggere le sfide dalla concorrenza su questo potremmo se volete anche successivamente interrogarci a lungo
E queste sono le imprese meno internazionalizzate più a carattere familiare meno propensa a processi di delega e sono la maggioranza dell'impresa del vicentino nel loro stessa auto-valutazione
In altre parole
Il modello di sviluppo tradizionale di questa provincia
Pura ancora maggioritario e consolidato nel tempo
E in un certo senso anche ottimista sul proprio futuro comincia a mostrare qualche segnale di incertezze sono le aziende più tradizionali nell'auto percezioni a dichiarare qualche timore in più ad esempio di non reggere le sfide della concorrenza
Se andiamo a vedere l'ex il processo di internazionalizzazione
L'export pesa mediamente per il quarantatré per cento per quel settantotto per cento di aziende che dichiarano un fatturato l'esportazione cifra elevata
Diciamo anche che è un export nettamente Europa oriented per quali settanta per cento e poco o nulla aiutato dall'attuale debolezza dell'euro sui mercati finanziari e questo lo devo dire perché nella prima fotografia del novantuno
La valutazione della lira che era tale su tutti i mercati compreso il mercati europei consentiva molte delle vostre aziende livelli di competitività elevata
La competitività che si fotografa oggi per l'impresa il vicentino e molto avulsa molto lontana da una competitività di tipo valutario perché appunto gran parte dell'export si rivolge ai mercati
Dell'Unione Europea
E infatti
Dall'altra parte giusto dire
Questa significativa è confermata nel tempo export oriented show questa non è una novità del vicentino non cambia le regole del gioco di un approccio tradizionale i mercati internazionali
Come già anticipato dal Presidente bassi sono gli investimenti o l'intervento sta all'estro citati spontaneamente dal quindici per cento intervistati sono prevalentemente le grandi imprese minoritari sono gli accordi commerciali industriali internazionali citati dal sedici per cento delle aziende spesso sono le stesse
Per una percentuale complessiva di circa il venti per cento dell'impresa che almeno in sede di intervista a una significativa export oriented Shawn dichiara di affiancare anche un maggiore radicamento all'Est
Dicevo prima per le Prince de vicentini principali concorrenti
Anche se cominciano a farsi sentire competitor stranieri come i tedeschi francesi gli americani Sud-Est asiatico sono altre aziende italiane è un modello endogeno che tenga
Moltiplicarsi delle future di più la pensano così le piccole aziende
La minaccia della concorrenza dal lato dell'offerta e più sentita al crescere delle dimensioni di impresa
Dirò di più per le grandi aziende che abbiamo ascoltato i concorrenti stranieri rappresentano oggi alle soglie della nuovo millennio la principale minaccia
Viceversa per le piccole e piccolissime aziende che ancora costituiscono gran parte del l'ambiente industriale vicentino i concorrenti principali non sono all'esterno sono altre aziende italiane magari della stessa provincia
La concorrenza sia nazionale che internazionale noni caso comincia a farsi più pressante nel tempo e questa è una novità che segnaliamo
E quasi il sessanta per cento degli intervistati segnala propri fattori debolezza interni interni al Paese o interni all'azienda
E qui si citano soprattutto i costi lo pensa il trentasette per cento i vincoli del sistema Italia lo penso il diciannove per cento le risorse umane lo pensa il tredici per cento
Nella conferma di un'elevata Autocar eccezione di produttori di qualità in grado di farcela in difficoltà a causa di variabili in tutto o in parte esogene
E infatti
Se i concorrenti delle imprese vicentine per loro stessa confermo avrebbero dimensioni maggiori la pensa così il sessanta per cento
Solo una minoranza vive l'aspetto dimensionale come un problema per la propria capacità competitiva
Piccoli siamo
E fuori dalla Provincia di vicenza
Forte e confermata e la prassi invece a delegare la produzione a subfornitori
Lo dichiarano i due terzi dell'intervista
E stiamo parlando di un numero di fornitori che viene fotografato dall'imprenditore come crescente nel tempo dunque non solo è una prassi consolidata ma si sta allargando nel tempo
Anch'essi sui fornitori per la grande maggioranza sarebbero localizzati nella stessa provincia di Vicenza
Allora questo quadro lo avete visto molto tradizionale con qualche preoccupazione in più dal lato della competizione internazionale
Per dirla con una battuta scopre internet e l'e-commerce
E infatti
Almeno nelle dichiarazioni in corso di interviste
Il modello produttivo consolidato e tradizionale dell'impresa del vicentino che io adesso riassunto in poche parole quel misto di individualismo azienda familiare provocatorio in Passion scopre tra virgolette l'e-commerce
Partendo da un elevato di chi è do livello dichiarato di informatizzazione il novanta per cento degli intervistati avrebbe un collegamento con internet il sessantotto per cento dichiara di avere un sito aziendale
Quasi la metà ha perlomeno pensato di vendere i propri prodotti tramite questo canale
Assieme al sei per cento dei dichiara di farlo già e in caso contrario le motivazioni che ci sono state fornite per un wine otto con internet e con il canale commerciare ad esso collegato tengono al fatto che i vini prodotti non si prestano oppure guardate la dichiarazione l'abbiamo riportata perché è uscita spesso in sede di interviste e internet prevede un contatto personale con il cliente
Se pensiamo al quadro di partenza questa fotografia ci sembra molto più avanti almeno nelle dichiarazioni cercheremo poi in sede di conclusione di trarne qualche valutazione
In ogni caso l'imprenditore vicentino saprebbero benissimo e lo dicono e in ogni caso internet potrà cambiare nel prossimo futuro le regole del gioco nei settori industriale di riferimento lo pensa spontaneamente quasi la metà dell'intervista
E allora ancor di più al di là delle sopra stime possibili dalla realtà può darsi qualcheduno abiti Chiarato di avere un sito una professionali come se poi di fatto siamo ancora lontani da una effettiva realizzazione
Forse
Diciamo missini segnale di attenzione forte ma forse ancora per molti siamo all'importante è esserci siamo in una prima fase il quadro appare positivo e se mi consentite anche un po'in contrasto un quella conferma forte è anche ottimista positiva del modello produttivo e commerciale tradizionale tanto da sembrare a volte internet il l'abbiamo raccolto spesso in quest'intervista quasi comune éscamotage
Per adattarsi alle sfide del nuovo millennio quasi senza innovare l'approccio imprenditoriale
E allora attenzione io sono d'accordo con il presidente dica quando dice non c'è discontinuità tra old e new economy ma qui stiamo parlando di un'altra cosa probabilmente qui stiamo parlando di una old economy molto felice autoreferenziale tardi questa felicità
E in qualche modo spesso e volentieri utilizza il massimo della new economy per non innovare che allora cosa diversa Tana discontinuità o continuità né si tratta di continuità tra un'auto e una new e con
Per finire
I modelli di gestione e qui tutte conferme
Nella metà delle imprese vicentine mai come nettamente che si affianca l'imprenditore e quando c'è nel novanta per cento dei casi proviene dalla stessa Provincia
Ovviamente questa fotografia è calante al crescere delle dimensioni di impresa qui non c'era bisogno di una ricerca per certificarlo di nuovo allora esce confermato un modello di impresa che per dirla proprio con l'intervista
E proiezione dell'imprenditore quasi l'ottanta per cento e si è dichiarato d'accordo o molto o abbastanza con questa affermazione che ovviamente si sposa con l'elevata soddisfazione per i risultati ottenuti
E questo è un quadro di riflessione finale che spesso precede spiega molte di quelle visioni imprenditoriali che abbiamo trovato
Tra le tante conferme nella parte precedente dalla presentazione
Dalla scarsa internazionalizzazione di tipo produttivo alle resistenze culturali allegre che all'aggregazione tutto questo sarebbe molto figlio di un'auto percezione molti posizione molto forte dell'imprenditore legata a una buona se non elevata soddisfazione per risultati ottenuti
Qualche confusione
Nostra
Al di là dei numeri che abbiamo raccolto con questa intervista
Beh mi sembra corretto dire che a distanza di qualche anno sì confermo le conferme sono moltissimi il modello tradizionale dell'imprenditoria vicentina
Quel mix di individualismo impresa di piccole dimensioni forte internazionalizzazione non produttiva ma di vendite delega a su fornitori locali crescente nel tempo come numero scarsa propensione al management assenza di vocazione all'aggregazione
Per dirla in sintesi una forte oggi quasi estrema probatorio intreccio
E in qualche modo esce dalla ricerca questo modello
Anche migliorato come risulta perché appunto non possiamo dimenticare che oggi questo modello non è più aiutato sui prevalenti mercati europei da quelle che erano le ricorrenti svalutazioni della lira
Oramai molto notte vi ricordate negli anni ottanta
Per dirla in sintesi un mondo di piccolo è bello
Alle prese con la competizione ai mercati globali con i vincoli del sistema Italia con l'aumento dei costi di produzione che conta di farcela nostro nonostante tutto e scopre internet è lì con sì
Innovazioni forti che vista forse il paradosso finale paiono integrarsi perfettamente nel modello dell'imprenditoria tradizionale contribuendo se volete in positivo il suo scardinamento
Un modo in più per competere ad un tempo come sempre e magari meglio
Allora io vorrei chiudere questa presentazione con una speranza e un augurio
Una speranza che qualcuno di voi non abbia sottovalutato la sfida del mercato globale e un augurio che sappiate comunque nell'era del mercato globale costruire un modello altrettanto flessibile vincente come quelle degli ultimi quarant'anni riuscendo a reggere una sfida che si è fatta complessa
E che ovviamente va affrontata con degli strumenti diversi grazie buon lavoro a tutti
Grazie scenari per per la sua chiara esposizione adesso vediamo
Inizio a tavola rotonda
E vi ricordo ancora che Lorenzo Pellicioli
Non è arrivato quindi mancherà
Partecipanti a questa tavola rotonda quindi invito Enzo nulla né docente di Strategia d'impresa dell'Università Ca'Foscari di Venezia a salire
Nicola Tognana presidente della Federazione industriale del Veneto vicepresidente designato di Confindustria con delega per la politica industriale regionale
Marco Tronchetti Provera presidente e amministratore delegato di Pirelli ISPA
Vice presidente designato di Confindustria con delega per le politiche per il mercato globale
E Maurizio Maugeri moderatore è inviato del Sole ventiquattro Ore
è accaduto con
Occupa
Potevate
Dico
Però bianco cambia boh
Ma tutto sappiamo neppure no stanno cambiando delle cose io voglio citare soltanto un dato
Oggi l'uomo più ricco di questo pianeta non ha alle spalle né un grande esercito ne possiede riserve di petrolio né tanto meno di oro ha un solo patrimonio
A bagaglio infinito enorme di conoscenza quindi per la prima volta nella storia dell'umanità chi detiene la conoscenza diventa l'uomo più ricco del pianeta ecco penso che questo debba far riflettere
Un altro dato molto semplice dieci anni fa la società più ricca del mondo il mio centonovanta è una società giapponese la Nippon telephone questa società non è più tra le prime dieci del mondo e non perché altre società singole abbiamo scalato questa classifica ma perché negli ultimi giorni sono state acquisizioni soprattutto incisioni di grandissime conglomerate penso a quella per esempio tra la Daimler
E la Chrysler qui significa che stanno cambiando alcune cose che appunto Penta solo dieci anni fa sarebbe stato impensabile appunto preconizzare uno scenario di questo tipo
E di questo i piacerebbe parlare prima di tutto dando la parola al professor nulla anni a patto che prova tenga per cinque minuti perché mi piacerebbe un dibattito un po'veloce ecco quali sono le vie di fuga
Tra virgolette ovviamente che hanno gli imprenditori vicentini ci appunto bravi presidiano le nicchie di mercato flessibili però di fronte a questa nuova era si prospetta come appunto cosa possono fare come possono reagire
Ma credo che si debba partire proprio da questo paradosso
Noi abbiamo di fronte insuccesso di un modello che assolutamente tradizionale e che sfida in questa sua essere tradizionale sfida diciamo la sensatezza
Del guardare al nuovo delle di quello che tu hai detto adesso essere le nuove frontiere della conoscenza del del maître vorrà conoscere
Qui in realtà noi abbiamo un sistema in cui l'impresa pensa prima di tutto al prodotto
Poi al servizio al cliente e poi corti
Questo è un modello che probabilmente da molti anni sì riproduce in questa forma trovò un suo spazio di mercato cresce
E quindi in un certo senso è sufficiente a se stesso
Ed è un modello che invece quando non ha presente le priorità strategiche di cui sempre si parla l'internazionalizzazione
La comunicazione la specializzazione la dimensione eccetera ora io credo che
In realtà non si possa dire che queste priorità strategiche dall'altra debbono essere calate sulle imprese le band fare benissimo il loro mestiere
Però non si può nemmeno chiudere gli occhi di fronte al fatto che un sistema dispersa di imprenditorialità
Vana la visione di quello che gli accade nell'insieme il sistema e che quindi ci sia un ci serve un'accumulazione culturale un modo di mettere insieme le forze e gli occhi per guardare un po'più lontano qui abbiamo due sfide da raccogliere
Che il sistema non dà segni per adesso di raccogliere in modo forte la prima sfida la globalizzazione è stata ricordata ma su cui abbiamo molte cose da fare ancora non siamo a arrivati a cogliere le sfide strategiche competitive questa data
La globalizzazione impone ad esempio un salto di scala per operare in tutti i mercati del mondo
è molto probabile che le dimensioni d'impresa la dimensione di distretti diventerà delle catene di fornitura gelateria siano insufficienti
E allora come si fa a crescere
Crescono le singole aziende le aziende crescono aggregandosi leggende crescono specializzandosi e facendosi aiutare da altri specialisti
E qui c'è tutto un problema di creare le reti che danno la Scala
Allora la scarsa propensione agli accordi può anche essere comprensibile in un business che va ma quando si tratta di reagire a problemi a fare un passo in più diciamo di quello qui arriva nuovamente il business di tutti i giorni ecco io credo che nascano queste cose un altro grande problema che pure la la globalizzazione e la delocalizzazione
La delocalizzazione per sistemi come questo non è solo un fatto ho finito
Non è solo un fatto di andare a cercare i minori costi per quel sistema sarebbe attenta cercare metallico
è un problema di liberare le risorse locali per fare i lavori più intelligenti
è un problema di scarsità di forza di lavoro c'è un problema di riciclo interna da da imprese che fanno lavori a bassa produttività inglesi che fanno lavori a maggior dirà quindi queste priorità strategiche
Debbono in qualche modo essere poste a essere presenti anche se evidentemente ogni impresa Boy l'età raleigh collocherà nel nella posizione
Che più gli è vicina
Grazie professor Landi dei su cui in qualche modo mi sembra quello di fare rette una cosa che onestamente nulla mi diceva anche cinque sei anni fa prima che internet esplodesse fare rete tra Comuni fare rete tra Regioni fare rete tra imprenditori internet consente questo opportunità
Ma l'obiettivo prima prioritari pare quello della collocazione sui mercati stranieri la ricerca mette in luce appunto come si esporta erette pure ed esportate parecchio
Però ci sono poche aziende che hanno i mezzi direi non tanto la sensibilità per collocarsi su mercati nuovi perché ci voglio intelligenze ci vogliono investimenti un imprenditori che giri per tutto il pianeta ci vogliono ci vuole soprattutto il management
E spesso le imprese vicentine come tutte le piccole imprese non solo le vostre comiche scarseggiano di di uomini appunto di meno agile
Io però chiedere a Marco Tronchetti Provera che il leader della Pirelli la Pirelli una delle poche aziende italiane completamente globalizzate
E la globalizzazione consentì alla Pirelli di spuntare e dei vantaggi competitivi enormi la Pirelli presenti in Turchia potrebbe andare benissimo anche un altro mercato in Cina in India
E questi Paesi fanno ponti d'Oro ad aziende a società globali perché da qui ai prossimi dieci anni quindici anni visto che non è pensabile che esisterà un governo globale
E e come di una società una una azienda globale ha un potere contrattuale rispetto ai governi spaventoso
Volevo chiedere a Tronchetti appunto quali sono questi vantaggi operativi e cioè cosa di concedono i governi di questi Paesi e poi che suggerimento darebbe a un piccolo medi imprenditori vicentino che voglia collocarsi su questa
Ma più che cosa ci concedono presi dovermi e l'opportunità di essere più vicine a dei mercati
La maggiore disponibilità evidentemente Vimercati che sono in crescita agevolare l'investimento del sistema delle imprese l'Europa continentale a una difetto di fondo che non incentiva e non agevolare investimenti in modo sufficiente e per questo perde competitività nel suo insieme tutte le aree geografiche
Esclusa l'Europa continentale agiscono nel modo opposto gli Stati Uniti sono un esempio non abbiamo una localizzazione insomma carovana dove il governatore Saccarola Enea gira il mondo a promuovere la sua regione abbiamo in Catalogna da da settanta anni da ottant'anni degli investimenti da sempre il governatore della Catalogna a promosso la sua regione e ha goduto di una certa autonomia
Dal potere centrale per promuovere lo sviluppo della sua regione
Ora l'essere nei diversi mercati permette evidentemente di allargare le opportunità di business conoscendo meglio di mercato in cui si è sia che sia per la rete commerciale o una capacità di produzione industriale evidentemente questo si basa anche su due fattori fondamentali uno non vede gli uomini saper coltivare gli uomini e questa è una difficoltà che nasce anche dal tipo di formazione scolastica e professionale che abbiamo in Italia
Trovare un management
Sì e li fece perché imprenditore Bonfanti tutto lui tutti imprenditori quelli grandi e quelli piccoli ma è difficile anche perché la formazione al management flessibile e scarsa in italiano a scuola le scuole di formazione non sono mediamente a livello di quelle del mondo anglosassone
Secondo elemento è una presenza locale del paese che agevoli evidentemente dello sviluppo l'impresa a che parte dall'Italia devo dire che in questo è stato fatto negli ultimi anni un grosso passo avanti
Le ambasciate italiane oggi sono molto più attive di quanto non fosse lontano dal mare ambasciate
Considerava una perdita di tempo oggi c'è una capacità di organizzare una cena di affari cioè c'è un maggiore aiuto per i io non non sono in grado di dare suggerimenti porto solo l'esperienza esperienza e trovate delle persone
E in cui avete fiducia e andate sul posto perché via internet avrà un effetto sicuro quello che ci metterà tutto in concorrenza con tutti e risultato essere tutte in concorrenza con torce è che il prodotti non potranno recuperare i costi attraverso i prezzi quindi sarà un effetto deflazione mistico molto forte bisogna avere più capacità di innovazione più presenza sui mercati senza questo non sarà possibile rimanere competitivi per fare questo ci vuole sempre una prerogativa importante avere gli uomini giusti veri investimenti cioè sugli uomini
Diversi mentre sulla formazione con quello poi si arriva ai prodotti e si arriva in mercati si arriva tu
Perfetto
Nicola Tognana
Andare all'estero va abolito benissimo anche appunto secolo questa contraddizione tre anni fa tutti ci stracciamo le vesti gli imprenditori del Nord Est fuggono all'estero delocalizzano troppo adesso sembra quasi appunto che si vogliono incentivarli fra andare a delocalizzare per una questione di costi per mi sembra leggermente contraddittorio però è fondamentale anche la competizione tra sistemi territoriali sappiamo che la globalizzazione è anche questo il Veneto si confronta con la Catalogna col Baden Württemberg con Aron alta altre aree competitive dell'Europa
Ecco cosa bisogna fare su che lede bisogna agire affinché e il Nordeste sia più competitivo il ministro letta poco fa
Di par suo richiamava il problema dell'energia l'energia costa troppo ma è solo uno dei problemi ce ne sono altri prima di tutto quello delle infrastrutture non sono infrastrutture e materiali le strade oggi per esempio Fossa
Il presenta Confindustria non è tra noi anche Pellicioli perché c'è stato l'ennesimo blocco a Bergamo per un incidente questo voglio dire spiegano solo tutto appunto lei che responsabile sarà responsabile tra Confindustria le politiche industriali regionali su che quali sono le sue priorità su cosa pensa di incidere come pensa di caratterizzare il suo mandato
Beh a me ha fatto molto piacere sentire quello che diceva il ministro letta del forte impegno che metterà le prossime settimane sulle liberalizzazioni perché io credo che quella sia una delle chiavi di volta Energia
Non soltanto elettrica ma anche nel anche gas
Però mi pare che ancora bisogna lavorare sulla liberalizzazione dei trasporti e dei servizi pubblici
Agendo su queste leve è possibile ridurre quella perdita di competitività che noi abbiamo accumulato in questi anni ai tempi di nove punti
Poi però c'è da lavorare molto a livello anche di fisco che è troppo pesante
La ricordato anche presidente gite
Io credo che dobbiamo trovare una formula per far sì che l'IRAP sia almeno deducibile e quindi lavorare su questo perché è un risultato che potrebbe aiutare molto soprattutto le imprese
Di piccola dimensione su questo punto intendo impegnarmi
L'altro grande ragionamento è quello legato al soprattutto parlando di territori competitivi come diceva il dottor Maugeri alle infrastrutture materiali e immateriali
Noi abbiamo bisogno di strade sicuramente ma abbiamo bisogno anche di un rafforzamento delle del trasporto su su ferro delle Ferrovie
Per fare questo c'è un passaggio fondamentale
Che chiediamo da tempo che Confindustria chiede da tempo che è quella di trovare un nuovo assetto per le conferenze dei servizi
Non possono essere approvate soltanto all'unanimità è molto facile in questo caso trovare qualche ente locale qualcuno che non è d'accordo e tutto si blocca
Una cosa sulla quale bisogna lavorare da subito è quella di cambiare questa norma sulla Conferenza dei servizi per averne l'approvazione anche soltanto a maggioranza credo questo ampli appena aprirebbe immediatamente la possibilità
Di fare dei passi avanti molto più veloci sulle infrastrutture
Non dimentichiamoci che le infrastrutture per lo meno quelle del Veneto
Non vanno avanti non perché non ci sono i quattrini perché tra i quattrini che sono stati stanziati in Finanziaria novantanove e tra operazioni che possono essere fatte con i quattrini delle società autostradali il vincolo finanziario è un vincolo che io metterei in secondo piano il vero problema centrale
E quell'autorizzativo
Quello di avere la possibilità di farle per fare questo il nodo fondamentale quello che mi ricordavo prima dobbiamo riuscire tutti la maggioranza l'opposizione a scardinare questo ragionamento della unanimità perché non ci porta da nessuna parte
L'ultimo punto che volevo toccare è quello
E quello delle belle che che nelle
Il provvedimento che porta il nome di Bassanini stanno spostando sempre di più
Sulla sull'ente Regione beh io credo che abbiamo bisogno e quindi invito al presidente Galan e apprezzo quello che lui sta facendo sulla scelta di
Assessori non siedano in Consiglio regionale perché è una logica per professionalizzare di più
Noi abbiamo bisogno che la squadra che Galan sceglierà sia una squadra forte di tecnici che sono in grado di portare a casa dei risultati e su questo gli imprenditori del Veneto le sette associazioni saranno da spalla da una parte ma anche monitorando la situazione proprio per vedere che tutti i temi che abbiamo sul campo siano portati avanti e non a fine legislatura ma durante tutto il periodo
Bene questo mi sembra
Vista la presenza del ministro letta al viceministro Fabris quindi
Insomma speriamo che poi riescano a raggiungere il suo obiettivo al professor ulani spetta un ruolo ingrato a questo punto perché Lorenzo Pellicioli dall'alto dalla guida di una società che vale cinque mila seicento
Appunto cinque mila seicento miliardi ci avrebbe spiegato perché conviene puntare sul business to business cioè su internet
Però ce lo spieghi lei perché gli imprenditori vicentini devono scommettere su internet
Visto che dalla ricerca appunto emerge come e non sembra che sia riconosciuta come una priorità anzi hanno sin collegamenti a Hopa internet ma ce l'ho anch'io che non sono un imprenditore quindi quelli evidentemente non basta ci vuole di più
Sì io credo che dietro interne ci sia un po'un equivoco
Cioè interrati per identificarla con una tecnologia ora la tecnologia ha questo di bello che quando diventa facile a poco costo tutti la comprano la piccola azienda sicuramente
Utilizzerà internet utilizzarli come Hans nel momento in cui questo sarà una tecnologia a pacchetto una tipologia semplice facile che non richiede particolari investimenti che non ha particolari rischi
Quindi è facile comprare le tecnologie questo tipo di tecnologie quando diventano appunto si aspetta che siano maturi
In realtà fare rete non è affatto legarsi attraverso la tecnologia rifare ritenuti una cosa molto più complessa
Semmai internet aumenta la complessità del fare rete la Rete che cos'è è una capacità di persone aziende di comunicare tra loro e quindi più utile avere un linguaggio comune allora pensiamo un po'in una regione dove il numero degli ingegneri il numero dei laureati in meno agilmente l'attività anche di formazione del business cura è sicuramente una parte minoritaria di questo grande step i linguaggi che usano le queste persone per parlare sono linguaggi che non vanno non permette di comunicare a distanza che non permette di comunicare dentro un circuito anche dove non ci si conosce dove non si è battezzato il figlio insieme
E allora questo tipo di far Rete è una cosa che noi dobbiamo subito mettere in piedi perché questa ci vuole anni per farla quando tutti avremo internet ci accorgemmo che ci manca la capacità di comunicare e poi intendevo dire logistica
Perché è facile vendere prodotti attraverso internet e a centinaia di chilometri però poi bisogna portarli e bisogna portali con lotto uno cioè s'rinunciando a tutta un'organizzazione la produzione della logistica che oggi va tende a a a andare da grandi lotti e a tempi molto lunghi allora la logistica di questo sistema prima Pagnano ricordava le infrastrutture
Diventa un ente essenziale per sfruttare frenati precedente se io non ho la capacità di servire i miei clienti che con cui ho parlato per via internet è meglio che io qui gli ordinali accetti se io non ho la capacità di gestire la saprai Chen la catena dei fornitori in tempi rapidi
Perché poi e la logistica che mi blocca è meglio che non organizzi la stampa i ceti in gioco Just in Time allora tutto questa trasformazione rischia di impantanarsi su un fatto tradizionalissimo che però come la logistica e la terza e ultima cosa
Che si che sta dietro intente è la garanzia noi troppo spesso ci dimentichiamo che la forza di questi sistemi di piccola impresa ciò che gli ha permesso di fare Scala diciamo di stare insieme di dividersi il lavoro e il fatto che tutti si fidano tutti si conoscono
Tutti hanno motivi di ritenere che l'altro anche Imbrogliera ma quando si va sul venti più grandi i processi di accreditamento i processi di certificazioni i processi di garanzia diventano essenziali
E allora qua mi domando che cosa abbiamo che ci aiuta eccetto la certificazione di qualità
Ma tutta la parte Brembo finanziaria e in grado di accreditare in le aziende presso fornitori o clienti esteri di questa grande Rete in cui la garanzia non si dà più perché ci si conosce ma perché si deve sottostare a dei meccanismi formali lo stesso modo di vive delle aziende richiederà mangeremo formalizzazione ma qui son tutte cose cui dobbiamo dar mano altrimenti arriverà internet e noi non saremo pronti a sfruttare
Marco Tronchetti Provera
Uno dei problemi di della competizione tra sistemi territoriali e quello della ricerca in Italia l'università e questo può chiederlo anche al professor Umani che insegna a Ca'Foscari sorregge d'imprese
Come dire comunica poco con l'impresa anche se negli ultimi anni ci sono dei cambiamenti nulla però a che vedere con quello che accade per esempio nel Baden-Württemberg dove esiste una fondazione che si chiama Stein bytes Foundation
In collegamento con l'università con i Politecnici di imprenditore bussa e chiede a questi ricercatori a me piacerebbe io vorrei appunto che voi sperimentate per me è un prodotto di questo tipo siete capaci
Basta in base a un testo risponde sì è costato l'imprenditore decide appunto se investire questa fondazione della ricerca o no
Meccanismo semplice danno i meccanismi sono più complessi c'è un imprenditore vicentino che conosco per esempio tramite internet utilizza la ricerca dell'Ohio University negli Stati Uniti ha investito direttamente appunto questa università americana
Lei che cosa si auspica cioè che cosa bisogna fare per accorciare i tempi e per mettere in relazione stretta l'imprenditoria di quest'area e l'università
Ma mi pare che ci sia una cosa di base
Che è un più forte cambiamento di quello che la struttura universitaria struttura universitaria deve entrare in competizione l'una con l'altra in modo vero non come la riforma la portata avanti fino a oggi le università migliori Simeone staccare dalle altre perché danno un servizio migliore a chi allo studente e dallo studente al sistema riprese perché poi dove dove finisce il laureato finisce per la buona parte o nel sistema prese o nei servizi che comunque riguardano tutti i cittadini
Questo evidentemente permetterebbe di avere quel tipo di collaborazione che noi ci troviamo ad avere in Inghilterra negli Stati Uniti abbia ricominciato aveva in Italia
Col Politecnico che era all'avanguardia negli anni Cinquanta abbiamo ripreso un cammino siamo riusciti a fare un consorzio e abbiamo trovato dei presidi facoltà di professori disponibili l'abbiamo trovato alla Statale di Milano con Bologna
Abbiamo scoperto che anche la nostra
Volontà di occuparci del problema che poi fa ottenere risultati c'è anche noi imprenditori dobbiamo andare a bussare al porto e università a dire chiaramente quello di cui abbiamo bisogno
Perché molte volte troviamo dell'intelligente se sprecate lasciati in un angolo che quando stimolate diventano subito pratile con noi quindi l'impegno deve essere nostre quando si bussa alla porta alla fine un risultato lo si può portare a casa
Non è che imparava università entrare in un tempio si entra c'è della gente bisogna avere un bel contratto per cui l'innovazione sia protetta cioè bisogna tutelarsi
Perché il proprio patrimonio non venga disperso ma dobbiamo attivarci noi come sistema d'impresa per portare a casa dei risultati dall'altro lo accanto il sistema istituzionale dei cara deve garantire maggiore concorrenza
Fra le università in modo tale che alla fine le nostre intelligenze che spesso scappano all'estero possano produrre in Italia quel risultato che a noi tutti serve
Sormani Tronchetti Provera è stato anche autocritico detto spesso sono gli imprenditori che non escono fuori non non bussano alle porte dell'università
E vero e cosa si può fare però per accelerare questo processo Ripa in Italia è tutto come dire vischioso i processi si risolvono sì ma ci vuole troppo tempo in pare che adesso per le sfide che lo di fronte gli imprenditori i tempi invece vadano come dire concentrati sì
Sì la contrazione dei tempi esiste fa nascondiamocelo però è molto vero quello che ha detto Tronchetti Provera in realtà l'università non è un corpo morto l'onestà è un corpo articolato e se si guarda dentro e noi abbiamo diciamo così il partito degli innovatori
Che cerca di
Svolge il ruolo di servizio e quindi di fornire un valore aggiunto rispetto alla città in cui abbiamo che il partito dei conservatori ora Luisa può cambiare se trova degli alleati
Se cioè questo partito degli innovatori che in genere minoritario una struttura burocratica in una struttura pubblica
Trova una sponda esterna che abbia le idee chiare e che sia anche disposti a correre qualche rischio insieme
A delle innovazioni che si possono fare io credo che si può fare moltissime cose l'università in questo momento cerca degli interlocutori esterni è il momento giusto in cui imprenditori possono dire qualcosa che sia però ovviamente non sia un servizio coinvolge di spicciolo di uso strumentale sia un disegno
Di fare insieme questa opera d'investimento nelle conoscenze di cui questo sistema molto bisogno più bisogno del sistema milanese che molte ce la
Beh anche se il Veneto delle grandissime università voglio dire basta attivarle in questa direzione magliette maggiore che spetta a Milano
Tognana il problema e qui sono io ad ammetterlo che conosco un po'di aziende vicentine e che sulla ricerca imprenditori come dire
Si fanno ricerche in casa cioè molti imprenditori sono talmente bravi che riescono ad innovare il prodotto c'è ragionando circondi Igli più stretti collaboratori e probabilmente questo poi crea delle difficoltà con lo si trovano di fronte degli e Sperti sono gli imprenditori
Che in molti casi possono spiegare agli esperti come possa funzionare un determinato prodotto
E questo sarà Nicola Tognana uno dei delle priorità del suo prossimo manda cioè mettere in connessione questi mondi che comunicano poco
Ma io credo ci vorrà un grosso sforzo ma è uno sforzo che dovrà essere fatto soprattutto dalle territoriali passatemela come immagine ma credo che bisognerà mettere in piedi un servizio che porta a porta va da capire quali sono i bisogni di ogni singola impresa
Noi abbiamo un sistema produttivo che è fatto di imprese di piccola dimensione e d'altronde tutte le leggi che si sono susseguite negli ultimi vent'anni hanno fatto di tutto per tenerle piccole quindi non era facile che diventassero grandi in ogni caso
Quindi per per cercare di dare una risposta tenendo conto del limite dimensionale bisogna fare uno sforzo importante andare porta a porta
Lo stesso ragionamento io credo lo dobbiamo fare anche per aiutare le imprese ad internazionalizzarsi
Cioè è uscito dalla ricerca che la propensione poca
C'è anche una dimensione economica importante per chi vuole andare a realizzare qualcosa all'estero non dimentichiamoci il Presidente Galan lo sa bene perché loro tonto nato a lungo che noi abbiamo una struttura che basata in Friuli-Venezia Giulia ma di cui anche il Veneto è azionista che è Finest che a duecentottanta miliardi e che fa il bilancio lavorando sulla tesoreria perché tutto compreso non vogliono più di tanto
Darsi da fare allora anche qui dobbiamo fare uno sforzo e lo stiamo facendo spero che riusciremo a portare a casa dei risultati nelle prossime settimane di avere una Branch veneta
Di finestra a quel punto le associazioni che sono molto vicine ai loro associati potranno fare da cinghia di trasmissione e quindi mettere a disposizione anche risorse economiche per respingere questo ragionamento dell'internazionalizzazione diversamente per una media impresa
Che abbia un fatturato di tre quattrocento miliardi investirne sette otto dieci in un Paese estero tutto compreso si tiene ma per imprese di piccola dimensione questo ragionamento simile diventa molto complicato e molto rischioso
E quindi ecco che dobbiamo trovare la maniera per sostenere anche questo e chiaro le problematiche sono tante dobbiamo concentrarci suo alcuni Progetti focalizzarci su quelli e cercare di portare a casa dei risultati fare tutto è impossibile scordiamo ce l'ho
Ecco Tronchetti Provera il passaggio per la crescita dimensionale potrebbe essere anche la quotazione in Borsa le imprese del Nord esse sono piuttosto riottoso e quelle che si quotano son quotata si contano sulle dita di una mano anche se appunto degli ultimi anni questo processo è andato crescendo
Secondo lei può foto ex dire quali sono i vantaggi cioè che oggi il passaggio dalla finanza e fondamentale e può anche aiutare gli imprenditori per il passaggio generazionale
Ma secondo me le diffidenze sono giuste
Forse dico una cosa
Sono giuste per un fatto semplice che ne abbiamo mercato finanziario che ancora un mercato povero perché denaro entra esce non c'è un flusso normale di capitali perché gli investitori sono investitori di cui non ci si fida perché Specola vanno e vengono sul breve senza fondi pensioni il mercato finanziario non esiste questo è un fatto oggettivo quindi la diffidenza nasce dal fatto che gli investitori
Non sono investitori a cui si riconosce il titolo di azionista che che giudica per quello che fai ma vanno e vengono per ragioni che sono ignote solo le grandi aziende hanno un minimo più di stabilità perché hanno un flusso di fondi che viene in generale dall'estero o da grossi investitori istituzionali italiani quindi bisogna creare fondi pensione per togliere la diffidenza nei confronti del mercato questo è una priorità per il Paese perché liberalizzazioni privatizzazioni ancora più accentuata senza i fondi pensioni è difficile portarle avanti quindi questa credo sia una delle priorità su cui riflettere
L'altra è che le aziende medie bene perché la che abbiano un passaggio da fare prima di quello di andare al mercato che quello della dimensione ha ragione Tognana quando dice che con molta demagogia si è cercato di tenere le aziende piccole e non si è cercato di aiutare la crescita dimensionale perché molto spesso si sa che il vicino non ha eredi e quindi uno si comprerebbe anche l'azienda se avesse un finanziamento adeguato qualche garanzia per qualche anno insomma
Ci può essere una possibilità che oggi diventa una necessità di crescita però quando uno sa che il numero dei dipendenti diventa tale per cui le scusate rotture di scatole si moltiplicano lascia perdere se stessi tiene il suo orto se sa che quando fanno una norma la pannocchie
Agevola prediche sono sotto un certo numero di pendente ma perché deve andare a crearsi una fregatura al massimo tiene un po'di aziende separate l'una dall'altra moltiplicando i costi perché avere più aziende come succede spessissimo purtroppo maggior costo quindi bisogna uscire dalla demagogia e dall'ipocrisia di un sistema che per raccattare un po'più di voti ha tenuto le aziende piccole al aiutarle prima aggregarsi
Poi quando si aggregano per fatti naturali agevolando l'aggregazione si penserà anche al mercato ma mi pare che qui il problema prioritario sia aiutare la crescita invece che aiuta le aziende a rimanere Picca
Orlando e se questo non accadrà però queste aziende potranno essere è già in parte sono preda delle grandi multinazionali cioè è un fenomeno strisciante che spesso anche giornali non registrano come dovrebbero però in molte province del Veneto e del Nord-Est ci sono delle multinazionali
Americane inglesi australiane che stanno facendo shopping però perché l'azienda non riesce mai a compiere questo salto di qualità per cui si trova le condizioni o vendo o oppure cosa faccio mi arrendo la
Soluzione più rapida comoda mi pare anche più remunerativo vi pare sia quella di vendere
Ma io credo che l'azienda di queste dimensioni come
Entra lenza provincia di Vicenza e prima di tutto un'esperienza personale e quindi più comprensibile imprenditore che a un certo punto dice
Basta vendo tutto fa parte di quel modo di stare dentro dentro la vita la vita crea tante cose ma
Dal punto di vista del fatto che la multinazionale faccia shopping domandiamoci ma shopping di cosa
Non è che si fa shopping di un prodotto sufficienti per la marca parentesi fascio Ping per occupare suggerì una posizione spesso si fa ciò che per cercare delle competenze per cercare una una visione una in contatto con un distretto per cercare qualcosa di solido allora io credo che il nostro Obiettivo fondamentali ma di difendersi dalle multinazionali che possa essere anche utili in certi casi perché ci con mentre incombe comunicazione col mercato grande
Ma è quello di accumulare le competenze e le conoscenze la materia grigia insomma no che ci rende appetibili sul mercato
E allora qui credo che ci sia una grande difficoltà di questo sistema questo sistema
Ha un bisogno drammatico di investire sugli uomini proprio perché è un sistema basato quasi tutti gli uomini in organizzazioni inizi la macchina Henze la tecnologia insieme fa poco
Perché invece si sente molto il desiderio ha però se guardiamo anche quello che emerge dalla ricerca questo materiale umano è un materiale umano abbastanza chiuso non solo perché i libri sono in gran parte familiare questo lo sapevamo eccetera
Perché sono in identificate col proprietario né il quarantasei per cento dei casi delle risposte
Perché quando ci sono dei collaboratori dell'imprenditore questi provengono dalla provincia per il novanta per cento dico novanta per cento
Provenienti dalle dalla Provincia perché e questo vale anche si arriva al settanta per cento per le imprese maggiori
Il settantotto per cento dei dei maggiori club sono cresciuti all'interno dell'impresa e quindi vuol dire che praticamente erano lì quando erano ragazzini e poi alla fine sono diventati direttori di qualcosa
Allora questo è un tipo di selezione materie umano che è in qualche modo si cento piene Ganmi crea diciamo nell'alla fedeltà forse crea la anche l'affezionarsi al luogo all'azienda però poi lascia in fondo in fondo scoperti i rapporti di e qui c'è da fare un investimento in formazione
Qui la formazione è un tipo di attività che non non ha il ruolo che dovrebbe avere in una regione che dipende moltissimo questa cosa abbiamo anche noi che facciamo la formazione io parlo per il momento per il cuoche
Sono il comitato e precipitare qua abbiamo cercato di anche di capire perché la formazione non è appetibile
Perché la piccola diffida della formazione ecco credo che anche la forma se debba cambiare e stiamo cercando di adattarla di costruirla però questo è un investimento importante in questa regione deve fare sta già facendo in parte ma siamo ancora lontani da questo ricambio della cultura degli uomini bisogna velocizzare
E così ho partita internet siamo arrivati alle risorse umane cioè come dire la la old economy per eccellenza però alla fine i problemi giustamente sono sempre quelli e con risorse umane materiale umano non è lo stesso problema della politica
Cioè anche la politica cioè se queste sono sfide e che devono affrontare gli imprenditori pare che
Sono sfide che si troveranno di fronte si trovano di fronte anche gli uomini politici
Ecco cosa può può fare la politica Marco Tronchetti Provera c'è come può selezionare una classe dirigente
All'altezza delle sfide della globalizzazione senza calcolare che e i governi non vanno all'estero come dice Lester Thurow per
Ci sarà un'economia globale senza governi globali perché ovviamente non è pensabile che ci siano ci saranno come nazionale sempre più rinchiusi in se stessi e sempre più alle prese con una sorta appunto di divisione
Basti pensare a quello che è accaduto in Scozia
Nel Quebec in Canada cioè gli stati si si frantumano si frammentano ecco come può la politica e gestire questo processo
Ma la politica può gestire questo processo facendo un passo indietro in aree che non le competono
E occupandosi di indirizzarli interessi generali laddove rende un servizio ai cittadini
Abbiamo fatto dei passi avanti con la nomina diretta del sindaco del presidente della Provincia il presidente della Regione se riusciremo anche a fare una nuova legge elettorale che sportiva tutta questa massa di partitini che disturbano
Che creano una situazione
Creano una situazione di vergognoso ricatto che chiunque può esercitare ecco se questo riuscirà e temo purtroppo che per il la confusione e la mancanza di fiducia perché si è visto che in passato i referendum sono stati votati poi dopo il Parlamento è riuscito a distorcere la volontà popolare bisogna dare fiducia
E credo che i partiti dovrebbero dire cittadini andate a votare perché è vostro diritto io sono contrario al fatto di partiti dicano andate a votare non esiste non è una cosa seria
Quindi la politica può fare una cosa dire delle cose più serie
Meno dedicate al breve termine all'interesse della singola parte più delicate agli interessi generali in cui la gente si riconosce deve parlare in modo semplice alla gente invece che parlarsi gli uni con gli altri all'interno del palazzo questo non funziona più la sfiducia aumenta e credo che sia il momento buono se ci fosse un appello ripartiti nella prossima settimana di che dicesse andate a votare il Paese farebbe un balzo in avanti incredibile e la modernizzazione sarebbe a portata di mano perché la modernizzazione cioè qui c'è modernizzazione Nancy nelle imprese c'è modernizzazione perché siamo tutti più esposti si
Bonatti sul prezzo sul costo sulla qualità del prodotto io non so cosa succederebbe ai nostri politici se fossero misurati sulle lo
E questo avendo dei governanti i nostri che in alcuni casi agiscono molto bene perché poi la contraddizione massiva e non è per piaggeria nei confronti del ministro letta o di altri che hanno fatto bene che possono far bene singolarmente c'è tanta brava la gente ma come sistema è proprio una schifezza H diamo lo taglia
Era un passo avanti dagli su questo conclude l'episodio dire vi ringrazio per aver partecipato ringrazio i nostri ospiti e in bocca al lupo
Anche molte cose non si dimenticano appartiene al passato a me piace guardare al futuro allora vi dico che abbiamo un futuro entusiasmante davanti al abbiamo uno due anni almeno entusiasmanti per i cambiamenti che produceva
Perché cambieremo in questo tempo in questi due anni talmente tante e tali cose da fare e vaginali polsi per l'enormità del compito che abbiamo di fronte cambieremo lo statuto della nostra regione cambieremo i principi scriveremo i nuovi principi a cui si ispira l'anno i prossimi trenta quarant'anni cambieremo
Le norme stesse su cui dovremo regolare i nostri rapporti civili politici sociali ed economici
Ecco io guardo con ottimismo a questo immediato futuro
Lo guardo perché quando osservo i risultati elettorali mi entusiasma non tanto il distacco certo clamoroso diciassette punti sono una voragine incommensurabile distacco
Ma lo guardo perché il sedici aprile è successo qualcosa di importante che la sinistra nella povertà delle sue analisi non è ancora riuscita accompagna
Ci hanno votato do imprenditori gli artigiani i commercianti c'hanno votato ho molti quasi tutti gli agricoltori tanto c'è sempre un po'trascorsi Manzione quando si fanno queste semplificazione ma ci ha votato il Mont un do della produzione e questa non è una novità lo sapeva c'è la tenda
Ci ha votato contro la grande industria
E non è una novità
Ci ha votato conto la parte più protetta la parte più privilegiata del mondo dei dipendenti pubblici ci ha votato contro la parte più protetta degli operai è soltanto quello
Ma quello che vi significativo di Scauri aria mente importante c'è stato in queste elezioni è cioè in quei diciassette venti punti di distacco perché per la prima volta ci hanno votato molti ambienti cattolici che ci guardavano con diffidenza cioè che la casa della libertà hanno votato interi settori guardate i dati di Porto Marghera interi settori del mondo operaio che hanno più fiducia in noi che hanno la convinzione che in Veneto possa avere ancora albergo il sogno è un operaio posso diventare a sua volta imprenditore che un operaio posso diventare Benetton un domani che non fiducia in Corsera atti e in in negli interessi che crede di difendere
Ci hanno votato per la prima volta interi settori che mai si erano avvicinati alla nostra casa si è ricompattato
Intorno alla nuova casa della libertà si è ricompattato quel Veneto che ha fatto la stock di questa Regione diciamocelo con chiarezza abbiamo può Sobieski io che sono convinto che non si ha fatto la stessa cosa se a vincere sono gli uni o se a vincere sono gli altri ecco vi dico che abbiamo con sceglie il rischio di far scrivere la storia futura del nostro Veneto la costituzione dei prossimi trent'anni a chi con la storia di successo per la nostra regione non c'entra nulla
E invece si è ricompattato un blocco sociale un blocco sociale che assomma più del sessanta per cento come sempre sta
Ecco questo mi dà grande fiducia per il futuro
A me e di questo io ringrazio quell'ottanta per cento di imprenditori vicentini che ha creduto in questo futuro che ha creduto in questo progetto lasciate mi dispiace che il ministro sia uscito perché avevo qualcosa da dire glielo dico lo stesso c'è sempre cioè venti per cento che la sinistra cessati sì
Dal ministro abbiamo sentito belle parole un ministro anche piacevole e gradevole nelle parole buone intenzioni discreti proposti servirebbe un governo autorevole o almeno un governo legittimato per potermi
Per potervi davvero vende come credibile per l'intanto a me basta
Senta sentendo il e ci sono delle Salewa
Quei fondi strutturali siamo in ritardo di cinque mesi
Non c'è nessuna parola che venga da quel fronte il silenzio più totale è sceso sulla vicenda e sul futuro dei fondi europea
Ora siccome il ministro sarà permesso di venire in Veneto criticare la capacità d'utilizzo di questa regione dei fondi europei volevo ricordargli che è superiore al cento per cento
Io vorrei chiedo di notizie di quei fondi soprattutto oggi che c'è un nuovo ministro verde schiava Mattioli qualcosa del genere il che non contribuisce a rendere più rosee le prospettive per la nostra regione che conti fatti e questo è ciò che più interessa perde oggi solo per il ritardo nella se mio Signore dei fondi europei ventidue miliardi al mese vorranno dire qualcosa anche gli imprenditori su questo aspetto per il resto oltre le buone intenzioni le buone parole io devo dare atto al ministro letta anche di qualche buon ma idea
Non se ne preoccupi non se l'Ammaniti anche se se ne andrà ci faremo carico noi e mi farò carico io direttamente di riferirle al nuovo ministro dell'industria che attendiamo con impazienza avuti a Vicenza auguri agli imprenditori del Veneto è utile a tutti
E siamo e siamo ormai a conclusione di questa nostra Assemblea l'ultimo atto della della giornata
E ricordare diciassette aziende fondatrici dell'associazione che nel quarantacinque hanno firmato l'atto costitutivo atto hanno fatto nascere la nostra associazione e che tuttora sono in attività vi do l'elenco e credo si siano anche de vedete anche a video e la ditta carta Nardo la cartiera Rossi la De Pretto in service i fratelli Boschetti la Maltauro industria ceramica vicentina
Italcementi la leggo lanificio oggi di Conte Marzotto meccaniche scholae densi Meneghetti Molino Benedetti mi vuole andare a Bra tubetti Fitch vicentino vicentini Zambon a tutte queste aziende
Un grazie e i complimenti per aver
è raggiunto questo traguardo in piena salute adesso vi invito tutti a cena e quindi ci vediamo tutti ringrazia ancora e buona serata