L'Europa e l'altro" Summer school dei Giovani Popolari (31 agosto 2001 - 2 settembre) (c/o il villaggio - camping L'Ultima Spiaggia)

Ero a a Malpensa ne faceva di tutto per per aggiungerci solo che la strada insomma l'avete conosciuta tutti
Nel viaggio di andata e quella che quindi
Facciamo i conti con questo pizzico di di sfortuna stasera il il dibattito lo lo Cordioli io questo appunto il secondo momento di incontro che
Abbiamo organizzato ed è un un pezzo del filo conduttore che vogliamo tracciare in questa in questa tre giorni dedicata all'Europa e l'alto è un modo per vedere la prospettiva del vecchio continente che si allarga e diventa sempre più forte
Rispetto a ciò che adesso è apparentano apparentemente alto l'estraneo ieri
Abbiamo visto il rapporto con la globalizzazione di immigrazione abbiamo dato qualche risposte sollevato più di uno spunto che ci sarà utile nel nostro inverno politico
Su su queste su queste tematiche
Così importanti oggi guardiamo un altro aspetto
Partiamo dalle dalle comunità dal governo delle comunità e dal governo delle complessità per passare e vederle nella prospettiva di il di un'Europa
Più grande più forte e più libera è il tema che poi affronteremo direttamente direttamente domani
Cercheremo di coinvolgere i nostri amici che ci hanno che hanno gentilmente colto
L'invito che gli abbiamo e gli abbiamo rivolto su questa provocazione sul capire come rispetto a una struttura governativa di tipo continentale le comunità locali e i governanti delle comunità locali possano rispondere al ruolo di
Ah quindi diamo ai cittadini cerco di
Essere pontili a
Agire
Di dove il problema si il problema si pone per per risolverlo è il l'applicazione del di quel principio di sussidiarietà che tante volte viene declamato sussidiarietà istituzionale sancita come principio fondativo del del Trattato di Maastricht
Però risulta sempre sempre più difficile da da applicare questo
Il tema generale è chiaro che su questa cosa si innestano diversi
Argomenti diverse cose perché stanno proprio sull'attualità perché
In Sardegna c'è il dibattito sull'Assemblea costituente in tutta Italia i Consigli regionali
La votano sul nuovo Statuto applicando le le nuove Podestà anche sono state attribuiti all'Assemblea assemblee regionali
Viviamo quindi una grande stagione mentre le incognite che appunto pone il processo di aggregazione
Europea si fanno più forti perché vediamo che c'è l'allargamento c'è la voglia di estendere la capacità di essere competitivi sul mercato ma non si riesce a porre l'accento definitivo alla costruzione dell'Europa dei popoli che quella che vogliamo noi l'Europa politica d'Europa democratica non più l'Europa delle Democrito delle diplomazia ma la Europa delle democrazie ecco perché noi abbiamo punto scelto
La la Sardegna come quel posto per tenere questa summer schools perché ci sembra un posto esemplare un posto simbolo tenere
Questi questi nostri dibattiti io comincerei proprio con un giro per centrare il tema dagli
A presieduto il governo della della regione
Pietrino Soddu
Con il quale abbiamo più di una volta preparato barra vado a cena perché ha avuto la gentilezza addirittura di stare con noi per tutta quanta la durata
Del nostro seminario quindi in tema Luís abbia avuto più di un'occasione allora Lucoli degli a Ceggia ridotto
In tema come
Come si deve
Un po'troppo vasto che non si autolimita lembo perché
Senta andiamo purtroppo lontano però
Nonostante questa
Questo pericolo
O penso che un richiamo di carattere generale cosa sta succedendo nel mondo oggi sia necessario perché Samantha non ricorriamo neanche la tematica locale
Oltre alla complessità di cui di cui ci è stato dato di parlare
Noi viviamo oggi una la stagione la Democracy la politica che ove la politica democratica se vogliamo chiamarla così
Che
Chiaramente in difficoltà perché chiunque virgola con il rapper voi come vogliamo noi
E a contatto con con le istituzioni ecco l'attività politica quotidiana sa che è la politica non ha più la forza è la capacità più di penetrazione che aveva qualche decennio fa siamo entrati in un'era
Cosiddetta postindustriale nella quale ci sono fenomeni che vanno al di là della tradizionale attività politica persino alla tradizionale attività degli Stati nazionali che nessuno governa che nessuno riesce a dominare a inquadrare a orientare
Ci sono tante cose che conoscete Giada l'economia la finanza all'informazione
I grandi poteri multinazionale grandi produzioni i grandi rischi che non vengono affrontati da nessuno c'è un libro va importante che è arrivato dieci anni dopo l'Italia che ha di di un sociologo escano back che intitolato proprio sui pareri ispira Società dei rischi
è una società nella quale nessuno controlla più
Ho tutto l'insieme dei fenomeni che influenzano la vita collettiva ma anche la vita personale a partire dall'inquinamento a finire con i medicinali a fine contro quello che ci riguarda direttamente quindi nello stato mai grandi gli aggregati debole Europa riescono a dominare questa società quindi la scelta è complessa in un certo modo ma è anche la scelta cambiata questa rischiosa una città nella quale non c'è neanche difesa qualcuno parla addirittura di una nuova sudditanza dei cittadini
Il perché i vecchi voti difendersi di far valere i propri interessi
Il il cioè quelli per esempio di classe noi eravamo un partito interclassista Democrazia Cristiana ma eravamo un partito profondamente orientato in senso popolare avevamo la certezza che intorno a noi si aggregava una certa quantità di popolazione di interessi
Popolari ieri rappresentavamo sapevamo chi rappresentavamo e quali erano ragioni della nostra militanza politica che cosa D'Adamo sostenere in Parlamento nei consigli regionali provinciali comunali e così via
Oggi l'altro fenomeno che caratterizza la nostra società è che noi dobbiamo tener presente con lo parliamo di queste cose il processo perché viene definito di individualizzazione cioè è finita la grande aggregazione
Nelle classi e ognuno di noi porta con sé è un progetto personale ciascuno di noi è convinto che Essence che sia ceto medio che sia certo popolare o che sia certo alto può comunque inserirsi in questo processo
Di il benessere generale che c'è l'Occidente realizzare il suo progetto personale questo non è bello
Una bella per le classi
Per i ceti più più o meno Ciampi c'è il più basse si aumentano ritardi lei delle differenze aumentano le povertà aumentano gli sfruttamenti e mancano per tutti questi fenomeni anche difese adeguate la crisi dei sindacati
Parallela alla crisi dei partiti e dimostra quanto ossia pericoloso il tempo crediamo girate pericoloso relativamente perché siamo dentro uno Stato al benessere
La seconda cosa che bisogna tener presente oltre alla complessità è questo fenomeno che abbiam parlato ieri la globalizzazione
La globalizzazione sì insomma possiamo guardata ogni punto di vista Nostromo che l'attore abbiamo avuto un'escussione lui favorevole ritiene che debba essere sfruttate o sull'accordo ma la globalizzazione non è governata la globalizzazione e rientra in quel fenomeno e non governato
Da nessuno quindi totalmente spontaneo si direbbe mamma spontaneo ha fatto ci sono le forze che lo rende risse non sa come forse che che insomma che conosciute quindi che in ogni caso ha bisogno di qualcuno che in qualche modo Cissé ci metta le mani dentro un dico che noi siamo o per la finalizzazione illuministiche o o o di di di dirigistica come altre volte però lasciare andare completamente a sé stante o meglio in mani a pochissimi potentati
Economici informativi prendetevela il fatto che la cultura dominante son tanto poche agenzie internazionali ci fanno o leggere
Fedele alla televisione quello che vogliono e che siamo noi a fare a fare dirige questi se non li prendi e e ne fa emergere contemporaneamente e qui arrivo al fatto comunitario
Un fenomeno dei l'esigenza di ciascuno di noi ciascuna comunità de trovare radici di avere qualche sicurezza di avere qualche ancoraggio cioè la la globalizzazione porta con sé un fenomeno perché va insieme la globalizzazione anche l'emergere radio un forte senso comunitario regionalista o localista se volete che emerge anche dove prima non c'era noi eravamo una regione fortemente autonomistica per ragioni e di diseconomie diciamo differenze di diseguaglianza economica molto o forti oggi più che la Sardegna del se può dire che rispetto al fenomeno autonomistico è di moda la Lombardia cioè chi più alza la voce oggi in Italia non è un fenomeno però egoistico io non lo vedo così
è l'idea che
Dove prima in senso comunitario era attenuato la globalizzazione lo fa emergere con più forza cioè noi assisteremo nei prossimi anni a un emergere prepotente di localismi
E di comunitarismo e dove prima magari non c'erano però attenuato i nove non esiste
Può darsi che cerco di arrivare la prima conclusione di questa fase
Può darsi che
Un partito come il pre e dopo la o un centro su un'alleanza di centrosinistra perché a me preme
Fare questa parte stasera
Beba non tanto aggrovigliarsi come sta facendo noi DS in un congresso che si svolge intorno ha scelto dal segretario particolarmente del Alleanza del personale i ma intorno a che cosa è diverso Marcello sinistra rispetto al centrodestra su questi grandi temi
Se è vero che Berlusconi al settanta per cento di gradimento
Il problema è che l'Italia sta con Berlusconi cioè che è quello che sta facendo il governo
E gradito all'Italia
Dicevo al nostro moderatore che eleggendo un libro sulle grandi invenzioni questi due mila anni un americano non ricorse psicologo Cosa nostra faccia
Tra la più grande invenzione questi due mila anni il marketing
Perché il marketing che ha consentito alla a tutti i cittadini a tutti gli uomini di scegliersi i beni che vogliono loro non techno non guidate dagli altri
Applicata alla politica ammesso che sia vero io non sono d'accordo su questa affermazione non è solo se avere usando la Como ma per comodità
Noi stiamo facciamo politica con Marchetti
Gli americani per primato di tutti gli occidentali
Sei informano i governanti
Nell'orientamento della pubblica opinione
Fanno quello che la maggioranza la pubblica opinione e chiede che sia più giusto fare
è questo ma sempre valido però
Al centro sinistra per arrivare allori
In termini locali intermedi
Nazionale
In termini globale in termini mondiali
Si pone il problema di Como distinguersi di quali sono le esigenze che per affrontare che per favorire che verrà in qualche modo governare quali interessi deve proteggere o quale debolezza ed erbe sostenendo nel senso di aiutare i più deboli a reggere il confronto
è questo si scontra col marketing che noi non siamo in grado di orientare chiunque produca un prodotto lo sapete tutti
Si preoccupa di ripresentarlo si preoccupa di farlo passare
Per far passare un voto bisogna farlo il prodotto
Noi ci troviamo di fronte e in questa fase dalla politica il cambiamento
Ha un vuoto di proposte vive molto grave
La risposta un po'sono persona la mia generazione personale disposto a ragionare voi
A chi mi chiedeva perché io mi son fermato due giorni
Io ho molto petto io mi son fermato per consentire voi
Noi in Sardegna siamo di fronte come tutte le Regioni come a te nostro operatore alla esigenza di definire un nuovo Statuto
Noi parliamo di carta costituzionale della Regione sarda perché sì sentiamo ancora in una dimensione quasi sovranità regionale diciamo così
Ma dentro questo a carta costituzionale regionale
E noi dobbiamo mettere i valori noi dobbiamo mettere i codici valoriali noi dobbiamo mettere i beni materiali noi dobbiamo mettere
Il senso di giustizia il senso del suo Time senso dire levi di rispetto reciproco di ragione ospitale con la che avrebbe un filosofo sardo siano poveri
è tutto questo richiede da parte delle forze politiche che stanno dentro l'alleanza di centro sinistra una forte innovazione culturale una forte innovazione anche terminologica una forte innovazione persino che linguaggio la ci dobbiamo abituare a parlare in termini globali e generali
E in termini comunitari
E nel secondo passaggio dirò qualcosa stiamo cercando di proporre beh in questi minime in anni che ci che ci separano da oggi alle elezioni regionali nelle quali tendere una rivincita per chiamare a raccolta intorno a temi di interesse popolare
Forse Sandra Sardegna in modo da ribaltare l'attuale situazione politica per questo scopo la politica
Cioè fare un Progetto per servire quelle quali siamo legati e con i quali vogliamo essere rappresentanti e per rovesciare e quelli che riteniamo non essere i beni governante con le fanno gli interessi del popolo in Sardegna e cercheremo di dire quello che vogliamo fare io mi auguro di aver detto
O non dico chiaramente ma sia pure sommariamente le linee alle quali se io fossi ancora un dirigente politico mi riferì lei nel cercare di rielaborare una piattaforma di di politica attiva di politica impegnato in politica che guardi al futuro e non guarda passato noi
Alcuni o sono stati i allungo diciamo grigia democristiani e inutile e guardare indietro alle vecchie fa ai vecchi fasti alle vecchie e questo è passato in noi abbiamo davanti un futuro complesso difficile rischioso Fortran rischioso per tutti a quello ci dobbiamo faticare con tutta la forza e conto dalle passioni bisogna risvegliare le passioni
E bisogna fare in modo che le passioni non lo possiamo sentire soltanto noi ma la facciamo sentire anche agli altri grazie
Io ringrazio credevo Fabio primari rilanciare la palla Mario Melis voglio ringraziare per il secondo giorno consecutivo gli amici e di radio radicale che con attenzione stanno seguendo la nostra per giorni grazie
Io
Ho apprezzato l'intervento di di sordo perché appunto facendo un pochettino da trait d'union anche con la conversazione che abbiamo avuto
Oggi pomeriggio a centrato quello che eh
Il tema il tema vero cioè Rispetto
A
Questa società che e investita dal fenomeno
Globalizzazione
Rispetto al quale
La politica sembra vere
La stessa capacità di incidere rispetto a quella che il sottosegretario alla Protezione civile a nei confronti di una colata di lava
Che scende dall'Etna
Le
Istituzioni europee
Locali dove vanno e come agiscono
Questo
Il
Il tema il tema che ci che ci poniamo siamo di fronte a un bivio io credo possiamo attuare una sinergia virtuosa quello che noi vogliamo impegnarci apparenti credo la la giornata di oggi deve aiutarci a capire come come fare Mario Mauri
Io nono militato nella Democrazia cristiana
Così come Pietri Sordi ha orgogliosamente rivendicato
Il suo passato politico
Ma o Espresso la mia testimonianza politica
Sul piano del regionalismo mi
Due
Il corallo tutt'
Ho l'impressione che
Che ci siano Bombrini ho spento il mio con
E proprio in questo spirito
Ricordo quando nel settembre del Novecento
Novanta
Venni officiato dalla Commissione per le questioni regionali del Parlamento europeo bella relazione sulla costituzione del Comitato delle Regioni
Previsto dal Trattato di Maastricht
Ed io
Feci questa relazione che il Parlamento europeo approvo al dissi ma Maggi danza con il solo voto contrario delle destre delle penne di qualche altro isolato
E rileva ai in quella relazione
Due fatti nuovi
Che erano fioriti
Nel quadro istituzionale degli ultimi cinquant'anni
Del secolo appena trascorso
Da un lato la comunità europea
Una nuova istituzione che esprimeva il bisogno dei popoli di aggregazioni più ampie
Del superamento delle barriere delle frontiere nazionali per andare ad incontri sempre più vivi e attivi fervidi e creativi
Nonno ostili di guerra così come era avvenuto delle quindici diciotto diciannove
E poi nel quaranta
E dall'altro lato
Un fenomeno apparentemente opposto
Marche costituiva il rovescio della medaglia del primo la articolazione
Delle degli Stati
Sul piano regionale nella Germania di Hitler
Fiori vanno i lender che sono veri e propri Stati
Che costituiscono la Germania Federale
Ma ogni Land Rehab dei poteri statuali è una sua sovranità che lo rende protagonista di storia di politica
Nell'ambito del proprio territorio ma contribuendo allora sviluppo globale
Del Paese
Tanto che oggi ha coinvolto anche quella parte di Germania che prima era sotto l'influenza sovietica
E mi Spagna sono fiorite le Cortes
Altri stati altre realtà regionali talune delle quali assumono ruolo di veri e propri Stati come la Catalogna come soprattutto il Paese basco
Che ha una sua polizia che ha un suo fisco che ha una sua organizzazione
Statuale che tratta di volta in volta corno il potere centrale madrileno o le diverse soluzioni che di volta in volta se rendono necessarie
Ma è così è avvenuto in Italia con le regioni
E così sta è avvenuto in Belgio dove valloni fiamminghe hanno costituito due Stati diversi tra loro federati
Una federazione ma così stava per realizzarsi in Olanda dove i Frisoni pongono i problemi della loro autonomia e così è avvenuto per quanto riguarda le isole lontane
Del del del del Portogallo
Del
Dalle Azzorre così per della Spagna per le Canarie ma soprattutto in tutti gli stati europei sono nate le regioni quanto meno con o uno spirito o come dire e con un compito istituzionale di programmazione economica
Questo che cosa significa
Che è entrato in crisi lo Stato nazionale
Quello nel quale io e Pietrino Soddu Antonello Soro siamo nati
Siamo vissuti lo Stato nazionale che nato intorno alla fine del Settecento agli inizi dell'Ottocento è che amo cava asse tutti i poteri
Perché era entrata in crisi
La aristocrazia era stata sostituita dalla borghesia con tutto la ricchezza culturale creativa
Diversificata che la borghesia in grado di esprimere dai professionisti agli imprenditori agli artisti alla a tutto quel mondo vario e diverso che la borghesia in grado dei proporre alla costituzione delle grandi delle piccole comunità
Questa borghesia però a con coinciso con la rivoluzione industriale
è la rivoluzione industriale ha creato fenomeni di una tale incontrollabile tumultuosa ascesa
Che gli Stati non sono stati in grado dei controllare
Cioè la economia camminava molto più rapidamente delle istituzioni e allora lo Stato ha dovuto per controllare la internazionalizzazione dei rapporti economici che ai cittadini erano costretti a realizzare perché l'economia aveva superato
E i confini dei rispettivi Stati
A chiudersi nell'auto archivia
Per difendere nelle produzioni del proprio paese per difendere teoricamente
L'occupazione per difendere teoricamente la patria per difendere i grandi valori
è lo Stato si è appropriato di una serie di compiti e di ruoli per la verità alcuni positivi come l'istruzione per per formare cittadini che dovevano domani poter combattere anche in difesa di questo Stato ma soprattutto per uccidere le diversità
Perché tonno la pubblica istruzione si sono uccise le culture diverse in Francia dai provenzali dalla Linguadoca gli occitani
E quindi Alda ai bretoni e quindi ai catalani e quindi ai corsi mai e così è avvenuto in Spagna e così è avvenuto in Italia
Uno fenomeno di appiattimento generale
Però per difendere tutto questo bisognava creare gli eserciti
Una coscrizione obbligatoria se non era mai avvenuta nella storia è che con lo Stato nazionale tutta l'Europa creato una coscrizione obbligatoria che armato gli eserciti e li ha schierati sulle frontiere
E tutto questo che cosa ha portato ha portato a una politica di potenza ma quindi a una politica di scontro
Ed ecco allora le guerre le violenze le sopraffazioni il colonialismo
Tutto per tutta la vita la oppressione che lo Stato nazionale ha rappresentato nel processo dei sviluppo della nostra umanità in quest'ultimo secolo
Ecco allora l'intuizione
E io ho l'orgoglio di dirlo da sardo
Dei combattenti sardi che hanno partecipato alla guerra del quindici diciotto che appena sono tornati non hanno chiesto
Posti o pensioni o privilegi particolari ma hanno posto il problema dello Stato
Hanno posto il problema della riforma dello Stato il di uno Stato che rivendicava alle regioni il potere dell'autogoverno la responsabilità dell'autogoverno l'onore la capacità di elaborare il processo di sviluppo nelle singole regioni ma nonno in una solitudine chiusura
Nonno in un in un in una sorta di ostilità antitetica verso gli altri ma anzi in una visione di solidarietà
Sempre più ampia tanto che il congresso di cui ai militanti che negli anni Venti si sono costituiti in partito autonomo
Che è patrocinato va la Federazione degli Stati italiani perbene si concludeva con queste parole lasciate che io bene legga perché sono troppo belle
Naturalmente ora quelle Gekko non le trovo
Come spesso taffettà
Ma io ve ne fosse a ecco era vendita parte
Era Camillo Bellieni come altrove abbiamo già detto
Il nostro autonomismo e preparazione all'internazionalismo inteso non come semplicistico abbattimento di frontiere ispirato da ragioni vi astratto
Umanitarismo ma come accordo di interessi per la creazione di una forma statale che superi le attuali divisioni nazionali
Liberismo economico col quale le barriere politica debbano cadere come quelle doganali stiamo perché l'Italia ma come tutti gli altri Paesi europei si era circondata di barriere doganali voi pensate che negli anni settanta dell'Ottocento la Sardegna esportava Inge
Francia cinquanta mila capi di bestiame all'anno
Esportava formaggi esportava minerali esportava su un vero esportava prodotti ittici le aragoste nella zona di
Castelsardo e di tutto il Nord Sardegna
Ebbene di colpo con le barriere doganali tutto questo commercio è finito quella classe dirigente che si andava formando è che aveva un ruolo internazionale
Si è spenta si è dispersa la Sardegna entrato in una crisi convulsiva violentissima abbiamo avuto il più alto percentuale di tubercolo che ci di tutta Europa era denutrizione
Il banditismo non era nient'altro che fame non era nient'altro che disperazione che abbandonò lo Stato non c'era più c'era la solitudine
Non era la patria erano gli interessi economici del nord Italia che aveva ridotto l'Italia del Sud Doohan mercato di consumo
Uno sviluppo fondato sul sottosviluppo di un'altra parte del paese ecco qua il vero problema che allora alla dalla Sardegna è stato affrontato un'Italia nella quale ogni Regione doveva elaborare il proprio sviluppo il proprio progetto di futuro creare le premesse perché la gioventù facesse
Il sogno dei realizzare una civiltà nuova una nuova creatività una nuova libertà ma soprattutto
Perché
Gli eserciti scomparisse roba alle frontiere diceva
In una lettera a Farris sì Camillo Bellieni
Noi dobbiamo sfuggire al macello
Di questo dal quale siamo appena usciti in questo periodo
Per gli Stati Uniti d'Europa noi abbiamo risollevato il fronte nel novecentoventidue questi in fronte all'impetuoso Tirreno il vessillo dei quattro mori in attesa di una nuova civiltà mediterranea vogliamo sentire ancora palpitare il vecchio cuore di Sardegna
Ecco cari amici che cosa diceva la Sardegna non era il localismo non era la periferia era una voce di solidarietà che è già
Prefigurava
La solidarietà di un intero continente quello che gli europei hanno capito sessant'anni dopo
In Sardegna lo si diceva negli anni Venti mentre l'Italia si chiudeva nel fascismo la Germania nel nazismo
Le le le la Spagna nel franchismo l'il Portogallo nel sala zarismo e così via continuando con Beckett orti i borghi si di Bulgaria
Cioè mentre le dittature nazionaliste
Chiudeva non l'Europa all'interno degli eserciti
Che minacciavano guerra è che hanno prodotto oltre cento milioni di molti dalla Sardegna negli anni Venti partiva un messaggio di solidarietà profetico che oggi stiamo sperimentando
Realizzando ecco perché nel novecentonove c'è novecento novanta quando mi hanno dato l'incarico devi fare il rapporto la relazione sullo
Sulla costituzione del Comitato delle regioni europee ho parlato di questi due nuovi fatti
Della costituzione dell'Europa
Perché era fiorita nel palpito di una visione profetica della politica sarda
La Costituzione dell'Europa da un lato la costituzione del regionalismo diffuso in tutta Europa dall'altro la stessa Francia
A lei e le regioni europee e il presidente dei presidenti delle regioni europee dei GAL forte già Presidente del Consiglio
Degli sta delle della della Francia del periodo intermedio fra le due guerre Regal Four
Credeva nel regionalismo le regioni di Francia si occupano dei problemi dell'economia ma è l'economia cari amici che continua ad essere il grande problema
Del nostro tempo
Con di tutti i tempi
Oggi si parla dei globali sono di globali uno un fatto positivo
Perché già tutti i grandi filosofi che si sono occupati dei temi dello Stato ci sono posti questo problema non certo da Aubusson locale o o Spinoza o gli altri
Lo stesso lo stesso
O russo ma da Mario marcante
Prevede la la il federalismo che non solo deve riguardare i singoli Stati perché i rapporti all'interno degli Stati sono disciplinati da norme giuridiche
Ma i rapporti fra gli Stati non sono disciplinate da norme giuridiche sono disciplinate dalla forza della potenza militare
E quindi sono vorrei giuridici siamo alla legge della giungla e allora il federalismo come forma di solidarietà
Non solo continentale ma intercontinentale può evitare i grandi macelli il federalismo con nel momento di vaccini
Come momento di serenità dei sicurezza
Come momento creativo di un rapporto internazionale fondato sulla sicurezza sulla serenità sul lavoro sul progresso sull'integrazione la collaborazione ebbene cari amici
Oggi Drogba lirismo sta diventando invece l'intesa fra le grandi imprese che dominano il mondo che dominano la produzione
Noi siamo per l'internazionalismo
E siamo per un bla bla globali ritmo
Al quale corrisponde un regionalismo nel quale l'identità dei popoli del re apparire come un elemento di arricchimento nella originalità nella specificità nella peculiarità nelle nelle nelle nel confluire di energie di sinergie diverso che da tutte le parti del mondo perché tutti ci arricchiamo della cultura degli altri e noi diamo ma riceviamo in uno spirito di solidarietà e di collaborazione se questo è allora non i grandi Stati perché sono capaci di armare gli eserciti ma le piccole realtà locali
Con i loro poteri legislativi con i loro poteri di dialogo con la possibilità che siano i popoli il potere deve dice il trattato di Maastricht deve essere più il più vicino possibile al popolo bene il più vicino possibile al popolo e l'Istituto regionale ed i comuni questi hanno il dovere del governo mai in un rapporto che non è cento di potenze militari ma dei gente che sta lavorando per costruire un futuro di serenità e di pace e di collaborazione abbiamo bisogno tutti di tutti
Non possiamo continuare a guardarci con ostilità eccole le amicizia io ho voluto in questa prima parte
Del ritorno assoluta franchezza quale la mia genesi politica quale il mio la mia visione del futuro politico
Possiamo in una in sede di dibattito approfondire argomenti diversi
Siate sicuri però di una cosa
Che soltanto
Nella pace
è possibile il futuro nella guerra c'è solo violenza
è la guerra viene dai grandi interessi
Che armano
Le potenze
Gli americani sono diventati gli stati lo Stato più potente del mondo perché perché nel mille settecentosettantotto al congresso di Filadelfia hanno scoperto che dando vita ad un potere centrale
Gli stati per prima volevano dall'Oregon all'Arkansas alla Vaccaro Reinhard accorta ciascuno avere il proprio esercito ci sono convinti che bastava
Un solo esercito per il tutti gli stati d'America
E hanno costituito gli Stati Uniti d'America non SIS si gli hanno fatto una guerra che hanno superato al loro interno ma da quel momento sono diventati un'unica forza
Nella solidarietà hanno creato la potenza che sta guidando il mondo Harris spia ormai di dominare lo di asservirlo l'unità europea sta diventando un punto di riferimento delle forze che resistono all'influenza anche culturale americana
Nonno scoraggia Mocci
Diventate voi Giovanni e i protagonisti di questo futuro di questo futuro che dovrete costruire voi non far velo costruire dall'alto dalle grandi potenze
Scusa è
Io
Mi verrebbe da da fare una domanda lampo Antonello Soro cioè come si fa a questo punto perché Antonello Soro che ha vissuto una vita da amministratore locale e che da tre legislatura ormai in Parlamento con incarichi di responsabilità ci può dare conto di una situazione
Che oggettivamente in mezzo al guado perché Mario Melis ci ha entusiasmato su quello che può essere sull'orizzonte
Di
Un connubio quasi e perfetto ed ideale
Ed è proprio quello che
Noi andavamo cercando in nel momento in cui abbiamo messo i in questo tipo di carne al fuoco per così dire però tra un un referendum ecco sul sulla riforma federale dello stato che sta passando in sordina un'azione che non c'è sulla
Riforma del
Processo di assunzione di decisioni a livello a livello europeo per rendere più protagonista il Parlamento e per intensificare il rapporto fiduciario tra la cui il la commissione
Appunto gli organi rappresentativi noi rischiamo di trovarci
Senza nella cima che avevamo quando abbiamo iniziato la traversata e non ancora con la cima che vogliamo prendere per uscire e e quindi di affogare stiamo alla all'opposizione è vero
Presidente solo però
In questi anni molto abbiamo parlato abbiamo fatto la la Bicamerale l'abbiamo guidata noi
Non è stata non è stata portata a termine
C'abbiamo davanti una legislatura in cui probabilmente noi abbiamo meno numeri di altri ma abbiamo sicuramente più contenuti e più voglia di di portarla avanti questi questi temi dateci una mano anche con stasera a darvi una mano perché sentiamo la necessità di di esserci di esserci davvero
La prima mano ce l'abbiamo data tutti davvero le testimonianze di Pietrino Soddu di Mario Melis
Io non lo so quanti degli amici giovani popolari che sono presenti stasera
Come quella che abbiamo avvertito stasera
Io parto da questa considerazione perché credo che al fondo della inquietudine che vive la società di questo secolo di questo nuovo millennio
Ci sia anche una
Diluirsi e appannarsi dei modelli personali ai quali fare riferimento e la politica senza i modelli personali senza il riferimento alla vissuto degli uomini che stanno nell'istituzione rischia di essere una cosa molto arida
E nella vita nell'aridità non si costruisce il futuro
Futuro della politica credo che debba essere ricercato trovando ragioni forti per una espirazione che che dia passione che dia motivazione che ci faccia sentire
Utili agli altri e quindi entusiasti del nostro agire politico
Da questo punto di vista credo che le occasioni come quella di stasera siano un granello di sabbia in un mare norme di
Valutazioni incertezze che cerchiamo tutti di rimuovere partendo dall'assunto di una grande inquietudine
Che vive non solo il giovane che vive alla società in genere del nostro tempo
E che mette in discussione logorando li fortemente modelli di democrazia affermati nella seconda parte delle intese mo'secolo
Noi ci interroghiamo io riprendo alcune considerazione dall'apertura di Pietrino Soddu
Partendo dalla consapevolezza che ci sono molti elementi che hanno modificato
La vita delle istituzioni i Poteri dell'istituzione l'organizzazione della democrazia
Indubbiamente la estensione planetaria
Dei rapporti dei mercati delle ricchezze dell'economia della organizzazione finanziaria ma ancora di più credo
La il ruolo esclusivo
Rivoluzionario della
Informazione
Ed è la concentrazione nel potere dell'informazione che si sviluppa nel mondo ma ancora di più la diffusione
Della scienza in ogni ambito sociale della specificazione della tecnica che arriva alla portata di tutti è che cambia la vita di tutti è che rende sempre più difficile
Per la politica
Svolgeremo tutte le funzioni che la politica svolgevano all'istituzione in passato
La proliferare di organizzazioni intergovernative governative associative le migliaia di organizzazioni che svolgono funzioni della politica
Sempre di più fuori delle istituzioni
Io credo che sia un problema
Non solo italiano certamente non è solo un problema italiano quello della crisi delle assemblee elettive che vengono sempre più de potenziate da una parallelo organizzarsi del potere
Della Governance che che si sviluppa fuori dalle istituzioni democratiche quelle che hanno il controllo elettorale che hanno il controllo sociale che hanno la trasparenza che hanno diciamo quei requisiti che noi consideravamo consideriamo ancora i requisiti di un modello democratico che ha dato molte soddisfazioni a chi ha vissuto l'esperienza del secondo dopoguerra
Quel modello in crisi perché questa società complessa viene sempre più difficilmente governata dalle istituzioni e che sono ancora in qualche misura organizzate secondo modelli precedenti di una società che era diversa che era meno complessa
E l'altro aspetto che così da richiamare per una riflessione il rapporto che lega diciamo il giudizio dei sui sistemi della democrazia è quello che trova il miglior punto di di equilibrio fra la capacità di decidere delle istituzioni la efficienza delle istituzioni e la capacità di rappresentanza delle istituzioni
Una sviluppo
Molto alto della capacità di decisione dell'efficienza il più delle volte mette ai margini la partecipazione quindi la capacità di rappresentanza il personalismo dalla politica in qualche modo figlio di questa non solo di questa ma certamente anche di questo fenomeno dall'altra l'esperienza potremo andare vicini all'esperienza del consiglio regionale sardo
In questi ultimi due anni di una apparente larga partecipazione che si accompagna una larga grandissima inefficienza sono due polli
Che se esasperati se squilibrati negano il sistema democratico
Punto di il punto alto del sistema democratico si trova quando in un equilibrio virtuoso si riesce a trovare il punto di connessione tra capacità di rappresentanza di una democrazia che è anche capace di decidere
E la terza considerazione che io voglia accompagnare in questa riflessione disordinata ma disordinati dobbiamo essere perché disordinato del mondo complesso del mondo la quadreria complesse sono le sfide che abbiamo davanti
è quello del processo generale di omologazione culturale che cancella
Le identità
Le identità culturale cioè
Quelle riferimento il proprio vissuto come un qualcosa che può essere
Condiviso
L'omologazione culturale che è figlia della società globalizzata è in fondo il nemico più forte della democrazia
Un sistema in cui tutto diventa uguale in cui tutti i valori vengono in qualche modo Massi ficcanti in cui le differenze vengono rimosse in cui anche le storie vengono appannate che sono le nostre spalle è un sistema nel quale la capacità di scegliere viene accade una democrazia che vive questi rischi è una democrazia che a rischio davvero nel mondo dal mondo
Quello occidentale quello che si considerava e si considera ancora in qualche modo la patria delle democrazie sviluppate
Lei in cui e tutine che abbiamo avvertito che avvertiamo non solo quelle
Di chi è andato a Genova ma anche di quelle tantissime persone che a Genova non sono andate ma che vivono in qualche modo limpido
La sensazione che siamo alla vigilia di processi che allontanano il piacere di partecipare alla vita comune
Che ci rendono tutti i giorni un po'più poveri della nostra personale consapevolezza di sé questa inquietudine è la questione che abbiamo dato
Il tema dell'antiglobalizzazione in fondo al di là delle forme con le quali si esprime e i voti attraverso i quali indi da diverse parti si partecipa in qualche modo il sintomo di uno Stato
Di disagio generale della società che ha superato i muri che ha trovato che si è illusa per una qualche settimana che la caduta del muro di Berlino avesse risolto c'avesse avvicinato al momento i così diciamo della Società felice
Di una risoluzione delle comprenderle contraddizioni del secolo Breve io credo che noi viviamo oggi
La fase di avvio di un nuovo secolo che invece carico di tensioni che carico di incertezze
In che modo possiamo farci carico di restituire di cercare di restituire alla politica una funzione dentro le istituzioni che sia capace di dare risposte alla società complessa questa in fondo il tema che ci è stato proposto questo in fondo è un tema così ambizioso che saremo davvero stupidi se pensassimo di avere ricette pronte ma non c'è dubbio che l'idea di una dimensione della organizzazione della politica molto più vicina al territorio nel quale si vive è una delle risposte positive credo che sia giusto questo non solo nella dimensione del regionalismo così come con diverso linguaggio abbiamo in questi anni cercato di perseguire partendo da condizioni di consapevolezza storica differente ma avvertendo tutti che la dimensione del nuovo regionalismo poteva essere una dimensione capace di reggere meglio l'onda di un'omologazione di una spinta unificante ma si ficcante che avvertiamo come non desiderabile
Ma dall'altra quello di una politica che restituisca al rapporto della eletto con il suo territorio un rapporto di reciprocità e di fiducia vera
La politica giocata sui media
Tendenzialmente favorisce il processo di omologazione rende difficile il controllo sociale ma che la capacità di riconoscersi e di partecipare alla vita generale allora io credo che lo sforzo che dobbiamo fare
Trovando i voti
è quello di organizzare il sistema il nostro ordinamento in una prospettiva di Oropa delle regioni sia detto da tempo si fa sempre meno devo dire si è detto da tempo con più passione cinque dieci anni fa corno minore convinzione mi sembra negli ultimi anni
Un'Europa delle regioni nelle quali sia incardinato sulla dimensione regionale una potere forte di incidere nella vita comunitaria
Mi chiedo e vi chiedo può essere che la dimensione regionale sia più debole
Perché è dotata di minori strumenti di azione di interazione rispetto alla capacità che ad esempio in media se se le grandi centrali dell'informazione occidentale
Hanno qualche difficoltà
Ad avere rapporti di interazione con gli Stati nazionali attuali credo che questo sia ancora più difficile con la dimensione regionale come possiamo in qualche modo ovviare a questa difficoltà a dare forza alla nostra capacità di interagire col mondo perché il potere che voi vogliamo restituire alle Regioni non è solo il potere di organizzarci meglio dentro
Che è fondamentale ma anche di potere ci pare fuori alla vita del mondo
Credo che non avrebbe senso una nostra idea dell'autonomia
Che sfuggisse all'obiettivo di essere partecipi come soggetto attivo protagonista della vita della generalità delle altre regioni europee come questo
Può svilupparsi in una dimensione nella quale la informazione
è concentrata in poche mani la finanza sistema bancario il sistema industriale i Grand le grandi ricchezze sono concentrate in poche ma in che modo una Regione che piccola può interagire queste primo
Interrogativo che giro agli amici è il secondo
Come possiamo fare noi
A dare ai nostri partiti alle nostre forze politiche una capacità di essere Donno
La costruzione artificiosa di carriere
Ma un punto di tramite reale continuo aperto un flusso di scambio di relazione con la Società italiana con la Società europea con la società dove lo viviamo ma con un territorio che si riconosca come proprio rappresentante che abbia la possibilità di dare al proprio rappresentanti un mandato ma anche di verificare se questo suo rappresentante il mandato lo porta avanti come sfuggire alla tentazione di giudicare la capacità del nostro rappresentante eletto dalla sua allineamento
Ai grandi temi alle grandi alle grandi divise
Io penso alle ultime elezioni politiche
Abbiamo avuto un nuovo Parlamento eletto sulla base di due grandi suggestioni
Con una scarsissima riconoscimento
Del parlamentare che pure era eletto in un collegio nominale quindi tutto sommato vicino potenzialmente vicino alla gente eppure moltissimi moltissimi collegi d'Italia sono stati eletti deputati che non sono neanche passati in quel collegio questa è la crisi di un sistema rispetto al quale noi abbiamo l'obbligo di ricercare di pensare a al che fare è il che fare la domanda della politica da sempre
è il che fare anche la domanda politica che abbiamo oggi
A me
è venuta
In mente ascoltando
La l'intervento di di Mario Melis su
Un'altra
Cosa che oggi nella nostra conversazione dogma e diventa di di dominio di dominio pubblico
Abbiamo così toccato
Qual è il pericolo reale della tentazione dell'Autaret
E come si risponde a questo
è più facile farlo
Dando più forza
Al governo
Locale oppure cercando di guarire la crisi dello Stato nazionale insomma con una riprendendo sempre un'altra cosa che ci siamo detti
Lei ma raccontato quando e che sono stato costretto a fare il capolista della revoca avvenisse ad elezioni politiche insomma
Si è sentito
Depotenziato quando da presidente della Regione andrà a fare il deputato a Roma
No va be'io voglio tornare rispondo anche a questa domanda no il bastone del peso da Franceso Cossiga che è scappato dal alla camera le orge scappare Fusato nazionale dove quindici ha lasciato organico sui c'erano più
Io voglio tornare un momento sulle questioni più generali cioè
Non può sfuggire questo approccio ma io ho fatto parte nelle tante esperienze che ho vissuto anche come vicepresidente la Bicamerale
Presidio dalla Iotti
Una tre bicamerale che sono state sperimentate dentaria
Era un periodo in cui eravamo tutti innamorati delle riforme istituzionali dall'ingegneria costituzionale
A cominciare dal referendum Segni immaginando che
Le cosiddette riforme istituzionali risolvessero la crisi della politica delle istituzioni
Io oggi sono arrivata una prova verso
Ritengo che da riforme siano ancora necessari aggiornare bisogna giocare tecniche
Della rappresentanza sistema elettorale stanno ricoprendo povero e nel necessario modernizzare l'apparato istituzionale
Ma quello che è in crisi inni nel mondo diciamo soluto c'era un tale
Non è questo o dell'apparato istituzionale la crisi vera la politica non riguarda l'apparato istituzionale riguarda la concezione di fondo dalla politica le idee fondamentali della politica
Che cosa è la politica che cosa sono istituzioni e cos'è la democrazia cos'è la libertà cos'è lo sviluppo cos'è l'individuo e cos'è la comunità e così via
Cos'è il bene
Ecco se la giustizia presta solo domande la filosofia politica di oggi
Che è vero quello che dice Antonello Soro sull'omologazione ma inoltre filosofi della politica
Quello che temo non è l'avvicinamento delle posizioni dei principi ideali ai quali siamo abituati non c'era un tale dalla rivoluzione francese in poi e probabilmente noi cristiani in particolare
Per il la per concessione che abbiamo la persona umana dell'uguaglianza di fondamentale che
Che distingue noi nella concezione nostra da altre concezioni rispetto alle persone gli uomini sono tutti finendo io ma voi e son tutti uguali
Il mondo non è tutto così
La nuova politica costituzionale che sta emergendo con sempre più forza nel dibattito teorico non tanto nelle nelle assemblee legislative
è che bisogna abbassare il livello dei principi
Che tenendo trovo bloccato il principio per esempio di uguaglianza
E il principio di parità uomo-donna e principio di giustizia occidentale
è molto difficile regolamentare la convivenza multiculturale multietnica che oggi domina questo tra nazioni del mondo cioè l'America in primo luogo ma anche in Italia ma anche l'Europa cioè basata la Germania e il figlioletto allora sposato con una turca non è che sia una cosa da poco
La questo concetto del bene al quale la filosofia cattolica diciamo la sociologia cattolica ci ha abituato e tutta la filosofia occidentale ci ha abituato è in forte crisi
Non c'è un bene pubblico così chiaro
E nella società moderna
Tanto che si stava copiando nel discorso del del principio del bene col principio di giustizia che è più semplice in qualche modo anche se è complicato anch'esso e si sta per ore dando l'idea che tutte e due i principi del bene della giustizia non vanno visti in funzione universale mondiale per tutti gli uomini vanno verificati in termini situazionale cioè
La comunità
Sarda a un concetto di giustizia probabilmente di bene diverso dalla comunità lombarda
E in questo senso tutta la politica verde aggiornare il proprio linguaggio ad aggiornare la proprio comportamento deve aggiornare la propria funzione di rappresentanza
De governo degli interessi basta il primo elemento
E questo elemento non è così semplice da affrontare noi dobbiamo abituarci io penso che la Chiesa cattolica per prima cosa l'abituale sia uscire
Dal linguaggio tutto e esclusivamente comunitario per valorizzare quella parte del Vangelo che fondata sopra tutto sulla persona nel Vangelo noia rimase abituata predicazione tradizionale ma molta parte del della diciamo della dottrina cristiana eh personalista fondamentalmente persone sta portando Andreatta la persona che direttamente collegata con la divinità direttamente salvata da Cristo quindi anche la politica i cristiani da prove attuarsi a non demonizzare
Le individua l'Asia l'individualizzazione crescente della società ma se vai a ricondurla ha un rapporto di fraternità e di amori che è una cosa diversa che la filosofia politica moderna
Riduce al reciproco rispetto che serve una cosa semplice
Ma cosa banale facile
E che invece pare che sia complicatissima difficilissimo cioè
Lasciando stare grandissime questione dell'uguaglianza perfetto e la fraternità di quella grande principio la cultura francese noi ci dovremmo accontentare nella politica costituzionale di oggi
Già fortemente se riusciamo a raggiungere una situazione di reciproco rispetto
Personale comunitario internazionale
E etnico religioso o sessuale diciamo tra tra uomo e donna e così via cose che sono molto complicato
Bisogna tornare quindi
Se vogliamo ritrovare radici di un certo di una certa profondità a lasciare
Le illusioni dei referendum semplifica attori del nostro amico Mario Segni dei suoi edicole gran seguito è tornare a ragionare delle radici profonde valoriali che noi abbiamo per nella politica che noi
Noi cattolici o tutti gli altri anche i laici chiunque abbia a che fare con la politica
E questo è il terreno di fondo senza questo terreno la politica sarà sempre in crisi non riusciamo a uscirne o il filosofo un economista anzi indicano abbiamo citato come amico
Anche questo che voi conoscete perché premio Nobel conosciuta molto focalizzato si chiama Sen Amartya Sen
è ad teorizzato che anche questo concetto che noi siamo abituati a a divulgare a dare per scontato che
Il progresso e benessere il livello di civiltà all'una sono si verifica sul PdL sul prodotto interno lordo è sbagliato
Perché nazioni che sono ricchissime
Hanno una condizione di persone per esempio i negri in America le donne nella rabbia e così via cioè le Regioni nazione ricchissime hanno una condizione interna di civiltà di condizione umana di appagamento di autorizzazione che è fortemente più verbo gli altri sono più poveri
Il il PIL non entrambe veste da qui in avanti elemento fondamentale di giudizio di un buongoverno e il pittore è uno dei tanti elementi del buongoverno
Ma il buongoverno sta dell'accesso o uguale alla scuola alla c'è sua salita nell'accesso ai servizi dalla capacità di autorizzazione delle stesse chance per tutti nel modo delibere
Civilmente con giustizia e con rispetto reciproco piuttosto che in questo accrescimento o folle
Del reddito che non garantisce
Aree rispetto delle delle collezioni naturali che non garantisce ai pesticidi che è un'autrice quello che ha mangiato stasera non sia Russia dannoso per la nostra salute ci sono le condizioni che sono di dominio tale che sarà una nuova serve tumore Erna
Quelle che noi viviamo oggi nella società e il rischio è una nuova servitù di cui non siamo consapevoli e che noi dobbiamo abituarci ha cominciato a ma a combattere a liberarci ad emanciparci da questa servitù
Questa è la politica
E globale la l'antiglobal è importante l'OPA che sono questi matti settari ma perché fanno emergere una componente della globalizzazione del dominio che Census Dinoi su di noi su tutti noi
Tutti noi
è una forza che non è controllata
è a livello nazionale né a livello internazionale a livello comunitario non sono meno la controlla
E che mette in crisi tutte le vecchie istituzioni anche sociali
La Canon dall'altra cosa sono le volevo fare mi chiedo scusa è questo allungamento del mio del mio intervento ma mi minore tempo provoca
è la l'impegno
Il famoso impegno
Ha ora tutti sappiamo che gli impegni e giuramenti eterni non esistono più
Neanche la religione quasi quasi neanche Milingo ha come previsto Milingo presente
Dunque scopo
Ad esempio al matrimonio queste più o meno nell'anno in altri un'altra cosa molto importante alla patria probabilmente nel giuramento fondamentale
Noi non possiamo pensare che esista in politica
No voi ciò abbiamo togliere dalla mente l'idea dei partiti che chiedono i militanti impegni per tutta la vita intorno a cosa che cambiano continuamente no ad abituarsi a Breno forza politica incardinata intorno a varie tematiche
E alla quale ognuno di noi può aderire alla alla all'antiglobale al Pala pace
Al femminismo soltanto i motivi per cui si fa fa politica ho notato che tutti possono essere condivisi nello stesso partito quindi abituiamoci a vedere in futuro una forza politica mobilitata intorno a grandi tematiche ma non tutta contemporaneamente non per l'eternità
E questo è un elemento che cambia delle lei l'approccio alla politica
Per chiudere e per tornare a essere in Sardegna
Noi stiamo lavorando come dicevo all'inizio a quattro ottenga un tema solo che l'autogoverno
Io
Ho cercato di schematizzare ne abbiam parlato che poco fa con la tavola
Quali sono le domande che ciascuno di voi si pone che io mi pongo compreso l'abbonato anche voi
Noi abbiamo bisogno di dare una risposta positiva alla domanda identità
Costituzionale repubblicana
Io mi sento credo che voi tutti vi sentiate
Costretto cittadini di un Paese
Costituzionale democratico e repubblicano che sta dentro l'Europa che si che si che ci dà una costituzione europea fondata su principi condivisi dai vari vivevano pay
E che ci consente di essere cittadini italiani Sidewinder oppure questa connessi a un'identità
Si accompagna a un'altra esigenza identitaria che autonomistica
Che è regionale
Che ha bisogno di essere affermata che si afferma in una cornice di autogoverno di assenza il dominio statale su di voi che è quindi non siamo abbiamo essere capaci di un autogoverno più ampio più libero e più aderente allo stile jazz
La terza identità che tutti noi desideriamo affermare quella comunitaria religiosa etnica locale territoriale comunale
Che in importante perché
Che ci che ci lega al nostro Paese che ci legano al territorio sosterrà il sangue si potrebbe chiamare la tresca ma insomma comunitaria comunitaria anche religiosa anche il tipo deferimento di tradizioni cultura profonda e così via
è l'ultima identità alla quale la politica della risposta è quella soggettiva
La possibilità che venga data ciascuno persona di affermarsi liberamente con tutte le proprie forze Rodolfo per capacità con tutto a sostengo che debba essere dato dallo Stato
No voi forse ci illudiamo e chiudo con questa osservazione triste e un po'e di essere di portare tutti lo zaino il maresciallo Rosalba sto al maresciallo cominciavano il Napoleone dei
Ma la società moderna è attraversata da una crisi non so inquietudine come c'era da solo
Ma di tale profonda insoddisfazione
Penso che funziona
Tra questi soggetti
Ma quelli che studiano le malattie mentali
Le nuove malattie mentali
Che son cambiate radicalmente
Perché è cambiato radicalmente il codice di comportamento perché non ci sono più i divieti non ci sono più i vincoli non sono più le cose vietate tuttora aperto tutto è possibile tutto raggiungibile tutto è uguale per tutti
Portano a una tale fallimento anche personale tale insoddisfazione
A un tale conclude diciamo crisi di confronto con gli altri che crea una depressione di massa voi sapete quanto è diffuso la depressione fra i giovani
E quanto questa malattia si Ovadia sociale di grande proporzioni che non ha cause fisiche che era una cause il carattere di malattia tradizionale è una malattia che discende dal codice di comportamento dal mondo in cui viviamo da un mondo che si offre aperto libero è completamente nosocomio è che non è così
Che non è così
E quindi la politica deve trovare non i rimedi
Per le pianificazioni vincolanti ma deve trovare il linguaggio dove trovare la capacità di porsi di nuovo alla testa della società
Per fare per dare risposte per ridurre leve dei rischi per ridurre le crisi per come soddisfazione per aumentare le possibilità per dare ai cittadini sono tra quelli che non ce l'hanno
A forza di vivere in questo mondo così difficile che sembra facile ma è difficile questo è il popolo che li attendeva in volto complica
Grazie io
Intanto voglio dire ragazzi se se qualcuno vuole intervenire la citiamo con lo stesso sistema che abbiamo utilizzato ieri il
Il nostro il nostro dibattito io voglio
Stringere
Un attimo e andare sulla
Attualità noi
Abbiamo alle porte appunto il referendum sul sul federalismo allora
Intanto a Mario mensili chiedo che ne pensa
Del testo e del dell'impianto che abbiamo che ci troveremo a giudicare e qual è il suo modello di
Strutturazione della riforma costituzionale che vorrebbe
Ah Antonello Soro gli chiedo un'altra cosa di chiedo questa campagna elettorale sul sul federalismo come la facciamo innanzitutto la vogliamo fare o no perché pare che no al momento e e poi quali sono gli argomenti su quali argomenti motiviamo e facciamo palpitare i cuori perché questa secondo me è una grande una prima un primo passo ma una grande occasione
Ma nessuno nessuno la sente ho paura che Berlusconi questo voglia fare il vinto il referendum propriamente lo vinceremo ma voterà poca gente e questa sarebbe la peggiore delle sconfitte
Nell'ordine Mario S. poi entrano solo se qualcuno poi si vuole aggiungere o ci vuole interrompere
Lo può fare
Ma io mi sforzerò di dare risposte alle domande che mi ha posto il nostro moderatore
Porro non sottraendomi al fascino del intervento di Pietrino Soddu
Che ha
Pellegrinaggio
Attraverso
Attraverso il mondo dello spirito
Ricordandoci che la politica
Non è il solo istituzione
Non è solo confronto di grandi valori e di grandi ideali ma
Un problema che palpita nell'animo di ciascuno di noi
Che vive nella sofferenza e nel travaglio
Io una crescita spirituale
Morale
Intellettuale professionale
Che in ciascuno di noi
Fiorisce
Come una forza profonda
Ed umana
Quando si richiama al Vangelo
Che Roma nell'uomo il personaggio centrale io ricordo che Sant'Agostino invece altro che se l'individuo il centro di ogni pensiero
Ed in ogni
Un'intensità spirituali e il vino
Che palpita nel cuore di ogni uomo è inutile cercarlo fuori di noi Dio è inno è dentro il nostro cuore cercarlo fuori è follia
Certa tutto questo da zero
Ciascuno di noi
Che non sente vicino il suo prossimo e non sente la fraternità degli altri vive una solitudine che inaridisce il quorum
E guai a noi se perdiamo il bisogno è l'afflato nel rapporto umano con gli altri e della solidarietà con gli altri
Ma guai a noi se pensiamo che la politica non passi attraverso le istituzioni
La politica è possibile Trollo se si realizza nelle istituzioni
E allora il regionalismo le regioni che diventano deboli perché diventano deboli perché le istituzioni sono deboli
Perché la Regione è stata in Italia o il regionalismo inserito dello Stato centralista che ha conservato tutte le sue le istituzioni dello Stato nazionale centralista i prefetti
Il provveditore agli studi tutta la politica scolastica tutta la politica finanziaria il sistema dei bilanci tutta l'organizzazione del ministero degli interni dei vari ministeri è rimasto identico
Avvertiva
Camillo Bellieni Sempre nel mille novecentoventi attenti dice autonomia parte
E sapienza
Religione
Ma attenti a lutto non mia di facciata
Paravento dipinto di vari colori
Dietro cui si nasconde la pesante macchina statale quella che ci soffoca contro la quale si è levata la nostra ribellione resterebbero immutate come è avvenuto la circoscrizione con a capo il prefetto e cioè
L'ordinamento finanziario per centrare tributi nelle casse dello Stato Ecce
Resterebbero i ministri del lavoro è c'è dell'industria Ecce dell'agricoltura e cioè delle delle Risorse agricole si chiamano così adesso
Dei lavori pubblici è c'è ancora
Con migliaia di impiegati a coordinare le regioni e a distribuire fondi speciali ne dovrebbe neppure il ministro per l'attuazione del programma preparati
Be'quelle inventato quale inventata per dare
è un posto di lavoro cose dove lavoro e per dare un'immagine importante a un sardo che altrimenti restano fuori già a ruba il posto di lavoro anche Peppe
La Regione dovrebbe subire il controllo contabile del governo è come se lo ha subito in definitiva tutti i mali che adesso affliggono l'attuale sistema resterebbero aggravate
Questo Camillo Bellieni lo diceva nel Novecento venti il solco dell'aprile mille novecentoventi di che cosa ci meravigliamo
La regia il regionalismo è stato inserito dentro lo Stato
C'entra lista sotto il controllo ed il dominio dello Stato centralista ecco perché le regioni sono deboli
Ecco perché possiamo essere espropriati dalle nostre banche perché il Banco di Sardegna diventa Emiliano perché il ci si deve vita milanese e noi finiamo con l'essere
Sudditi ancora più pesantemente di quanto non lo fossimo un tempo ma anche perché la Regione non ha lottato adeguatamente
Perché amici cari non ci dobbiamo noi Sempre rammaricare del nemico che da lontano cioè noi non combattiamo i sardi non siamo visti con antipatia da nessuno
Io girato da presidente della Regione i circoli dei sardi in Italia da Pavia a Milano Cesano Boscone
Su in in Germania in Francia dovunque abbiamo potuto trovare dei sardi
è abbia abbiamo trovati circondati dal rispetto dei direi dall'affetto della gente
Ma la verità è che ciascuno pensa agli interessi propri S. agli interessi dei sardi non pensa nove non lottano adeguatamente i sardi non ci dobbiamo illudere che ci pensino gli altri
Noi dobbiamo credere e noi stessi
Dobbiamo credere perché questo è l'insegnamento che ci è venuto dai fondatori del movimento autonomistico dobbiamo credere in noi stessi è combattere
Saremo rispettati perché ogni qual volta abbiamo posto i problemi con fermezza con dignità con forza i problemi si sono avviati a soluzione
Ma la verità è che le regioni debbano contare non solo nel territorio regionale debbano contare nella vita politica dello Stato
Le Regioni debbano contare nel momento formativo
Nella volontà legislativa nazionale
Cioè quando si fa una legge le Regioni devono essere rappresentate nel Parlamento il Senato delle Regioni in RAI ci stabile il Senato degli Stati Uniti che cos'è il Senato degli Stati Uniti due senatori prestato
Che sia all'Ohio che sia la Florida
O la California lo Stato di New York o o del del di qualunque altra qualunque Cattaro Raina del nord del sud Dakota e così via hanno due senatori attesta questi fanno le leggi dello Stato cioè sono le popolazioni attraverso i loro rappresentanti non i partiti politici bada
Non i partiti perché se noi mandiamo nove senatori sono nove senatori che rappresentano rispettivi partiti masse mandiamo due senatori in tutto dalla Sardegna due dalla Calabria due dalla Lombardia
Due dalle Marche e così via continuando quelle rappresentano la loro regione
Era rappresentato in tutti insieme il Paese
Noi dobbiamo voltare è quando
Come avviene nelle in Francia come avviene in Germania come avviene in Austria come avviene nella Danimarca quando c'è contrasto tra
Gli interessi di una regione e gli interessi che tutela lo Stato chi deve decidere è un tribunale imparziale la corte
Costituzionale ma la Corte costituzionale che lei legge la legge il potere centrale è un giudice di parte che finisce col dare ragione alla parte che l'ha eletto nonno alla all'avversario e allora noi dobbiamo fare in modo che la Corte costituzionale sia eletta
Per quanto alle quantomeno avviene nel contrasto tra Regioni e potere centrale
Per la metà dalle regioni e per l'altra metà dal potere centrale in modo che vi siano rappresentati tutti gli interessi amici cari non è che si possa
Costruire un mondo del bene
Così
Un mondo del bene garantito dalle istituzioni quando si parlava di comunità
La comunità veniva chiamata
Veniva chiamata
Dilemma del SAF
Ho
Era ed era la dicotomia con ecco colta da torni a essere
Come ne sia
Ma la comunità che diventa istituzione si trasforma e diventa Società
Viene da destra
Ebbene
Noi siamo in questo in questa crisi di trasformazione dobbiamo fare forti le regioni dobbiamo quanto meno lottare perché la Regione Sarda sia forte io non capisco
Il pericolo dell'impegno l'impegno deve essere pieno totale
Noi stiamo difendendo gli interessi del nostro popolo gli interessi dei nostri figli gli interessi dei del nostro futuro stiamo lottando per creare una Sardegna nuova in una in una
Io Europa in un continente nuovo che vive dando patria e cittadinanza tutti i popoli che sono presenti in questo in questo nostro continente teniamo conto dovranno fare la loro
La loro convivenza con gli Stati Uniti d'America che dovranno fare la loro convivenza con la Cina che dovranno fare la loro convivenza con tutta una serie di potenza che vanno crescendo nel mondo
Ma noi non possiamo essere deboli
Dobbiamo essere forti come sardi
Per diventare forti come italiani per diventare forte come europei per diventare forti come cittadini del mondo dobbiamo avere l'orgoglio di essere partecipi dei grandi fenomeni che si svolgono nell'umanità non dobbiamo sentirci periferia non dobbiamo sentirci assistiti dobbiamo diventare protagonisti
Perché altrimenti ricadremmo nell'assistenza nell'assurdità
Mario Mei sentire dalla sbarra del nostro dibattito sabato indirettamente due appunti sulla riforma del centrosinistra fatto perché non c'è il Senato delle Regioni e non c'è
La riforma della
Di non averne parlato che io voterò a favore di questo di questo provvedimento
Però
Non diciamo che federalismo
Che è un ampliamento dei poteri regionali il federalismo una cosa ben più alta il solista è forte è verso questo dobbiamo puntare
Sì vista l'ora con varrà anche atterrare gravissima e quest'anno
Viaggia però
Comunque io credo credo che sia giusto ricordare che
La legge per la quale gli italiani dovranno esprimere consenso
è una legge importante nella direzione delle cose che abbiamo detto questa sera
Noi abbiamo diciamo fatto la riforma più importante della Costituzione
Dal momento in cui la Costituzione italiana ha avuto
Ridisegnando l'architettura dello Stato certamente in una direzione
Che
Modifica in profondità il rapporto dei poteri
Fra le regioni e lo Stato centrale
Che avvicina ai cittadini la sede di decisione del proprio futuro
Nei limiti e nel rispetto e purtroppo nella sudditanza ai vincoli di cui abbiamo parlato stasera
Che passano al di fuori dei poteri delle Regioni ma anche al di fuori dei poteri dello Stato questo è il problema che abbiamo davanti abbiamo davanti il problema
Di e completare la riforma della Costituzione
Mettendo mano a quella parte
Che può consentire di ritenere l'impianto del nostro parlamentarismo dando vita alla Camera delle Regioni
Obiettivo mancato nella scorsa legislatura nonno
Per una mancanza di fantasia politica
Ma per una resistenza forte che avuto nel Parlamento italiano affermazioni esplicite e ha sul
Nei confronti della Costituzione alle leggi dello Stato e alle leggi della Regione che fa assumere alla Regione un rango costituzionale che prima non aveva
Anche le regioni a Statuto ordinario che rimuove il sistema dei controlli di cui parlava Bellieni e anche questo signori io credo sia cosa
Grande di grande rilievo che ribalta l'articolo centodiciassette a me piace ricordare
Che fu questa grande battaglia dell'autonomismo regionale sarda eh
Bisogna dire Pietrino Soddu che era allora capogruppo dei parlamentari democristiani della Prima Commissione della Camera dei deputati che era una bandiera di Pietrino Soddu con riferimento all'autonomia regionale se
Quello del ribaltamento secondo il quale Allo stato si riconoscono alcuni poteri esclusivi e tutti gli altri va con la Regione un ribaltamento di tipo tolemaico è un cambiamento generale del nostro ordinamento che non si può
Come dire
Sbrigativamente
Considerare marginale come io ho sentito dire
Dal presidente del consiglio regionale della Sardegna
E ossia l'idea di quali sono i cambiamenti che sono in corso nell'ordinamento e di quanto è difficile cambiare l'ordinamento nel nostro Paese di quanto è stato difficile cambiare in questi anni ci sono venute Trebbi camerali che non sono andate in porto c'è voluto un movimento dei consigli regionali nei quali non ha brillato per la sua presenza quello sardo che hanno consentito al Parlamento nella scorsa legislatura di segnala punto importante ma penso al principio della sussidiarietà
Che è stato affermato dando consenso al federalismo poco se si vuole al nuovo regionali ISMU non di un generico federalismo o di un generico nuovo regionalismo ma un impianto solidale del cambiamento e della nuovo federalismo fiscale che ha avuto corso ha tra l'rosso quella riforma quindi certamente ci sono ancora tante cose da fare ci sono sicuramente
Cambiamenti della Costituzione che noi dobbiamo fare c'è uno
Percorso di federalismo differenziato che approvò rare nel nostro Paese siamo in campo aperto noi non possiamo illuderci che le regioni a statuto ordinario devono comunque stare indietro noi
Se noi staremo fermi se noi sardi lo dico ai sardi ma lo dico tutte le regioni a statuto speciale non avranno la capacità di lottare per dare corso ha un'autonomia che sia davvero avvertita dai propri cittadini come il terminale della propria speranze della proprio futuro come la dimensione statuale proprio se noi non saremo capaci di offrire questo i cittadini altri lo fa noi non possiamo perché la decisione contenuto nel nuovo ordinamento di un'autonomia differenziati e quindi di una possibilità con legge ordinaria dopo un patto con lo stato di aggiungere potere di trasformare poteri attualmente affidati allo Stato allarme alle regioni io credo che se noi non sapremo fare questo non potremo rivendicare la specialità nel nome della nostra storia la specialità
La coscienza di popolo
E il popolo sardo esiste prima della Costituzione la Repubblica
E noi abbiamo in questi anni ha avvertito sempre di più una difficoltà di comunicare
Da parte della politica delle istituzioni autonomistica una risposta uno in qualche modo un approdo alle speranze dei cittadini sardi è un modo per conservare quella dimensione di comunità che
Essenziale per vincere la sfida della società complessa ma non a questo dobbiamo farlo non tanto rivendicando un potere in più
Io su questo o qualche opinione diversa forse rispetto altri rappresentanti
Del centrosinistra sardo delle altre forze politiche sarde
Sono convinto che dobbiamo fare tutte le battaglie per il nuovo Statuto che dobbiamo anticipare i tempi e non ricordarli rispetto a quelli che l'ordinamento generale consente che dovremo fare una battaglia a favore
Del referendum perché se noi perdessimo questa battaglia non ho solo faremo un gran regalo a Berlusconi che vede come
Un pericolo vero questo referendum che non sa come maneggiare perché verte che nella consapevolezza dei cittadini italiani questo è un punto positivo e capisce che un successo che lo vedesse ostile sarebbe una sconfitta di Berlusconi ma un consenso dichiarato sarebbe un riconoscimento ancorché tardivo a un punto apposi ho segnato dall'Ulivo nella scorsa legislatura allora non solo dovremo fare questo ma dovremo fare uno sforzo perché la riforma dello statuto sardo non ve in Gaver Titta proprio un obbligo come dire formale come un esercizio che è una funzione che ci è stata data che quindi dobbiamo in qualche modo esercitare ma come una battaglia nella quale rimettiamo in piedi la capacità di essere noi di riconoscerci come popolo perché conta molto di più avvertiremo un legame stretto il nostro destino della regione della comunità regionale di questa parte di tale di questa parte del mediterraneo che riconosce in sette potenzialità vere e che partecipa anche alla modifica dell'ordinamento perché ad
Perché sta partecipando a una scelta che lo riguarda da vicino all'ora avremo fatto davvero una battaglia che avvicina le istituzioni e la politica ai cittadini
Aero trovare il Miazzo gli ospiti che che sono intervenuti direi che possiamo chiude
Insomma la serata non finisce qui perché continuiamo a stare al bar tutti insieme al coperto perché come il farebbe diventare incalzante domani il dibattito e alle sei e mezza perché poi la chiusura la facciamo a quest'ora con il sottoscritto e il capo della segreteria politica del PPI Salvatore Ladu
Verranno al dibattito Patrizia Toia Daniele Capezzone e Luigi Cocilovo che sono tutti e tre confermati vi ringrazio per l'attenzione ci vediamo adesso al bar e poi domani grazie