Terzo Settore: "Incontro istituzionale" in occasione dellapresentazione dell'indagine conoscitiva realizzata dallaCommissione Affari sociali della Camera - (c/o Sala della Lupa - Palazzo Montecitorio)

Bene possiamo iniziare prima di lascia la presidenta dal presidente Violante per l'inizio della seconda sessione dei nostri lavori io vorrei pur molto rapidamente sintetizzare se è possibile mi scuserete ma la ricchezza del dibattito che si è svolto questa mattina tra politici operatori
Studiosi Terzo Settore Volontariato dibattito faccio anche per come dire aiutare si deve intervenire per in qualche modo portare all'attenzione di questa tavola rotonda le questioni che a me sembrano più rilevanti si è sviluppato non tanto facendo bilancia della pur ricca attività normativa o di questa legislatura e nemmeno andando a cercare
Il completamento pur necessario della normativa sul terzo settore
Ma
Il dibattito soprattutto cercato di individuare le modalità di gestione dell'attuazione stessa delle riforme e penso solo al fatto che la riforma ai servizi sociali è stato qui richiamato parli esplicitamente di coprogrammazione coprogettazione
E oltre l'attuazione stessa delle riforme sul ruolo del terzo settore nella più generale riforma dello Stato e quindi anche una certa ambizione sfida l'idea di tratteggiare le priorità per la prossima legislatura
Rapidamente io credo che il primo punto è emerso sia appunto la concreta attuazione del principio di sussidiarietà
Che significa mi sembrava significare negli interventi da un lato il cambiamento del modo di essere della pubblica amministrazione nella sua ruolo per quello che le compete di programmazione e gestione e controllo dei servizi
Ma anche dall'altro la crescita nell'assunzione di responsabilità da parte del volontariato e del terzo settore noi questo sembra che sia emerso
In questo segno all'idea della sussidiarietà al secondo punto richiamato in tantissimi interventi
è il grande problema della qualità e servizi che diventa unità di misura dei modelli di gestione chiamati ad attuare le riforme realizzate un terzo importante punto
Credo che sia costituito dalla questione tanti interventi sono anche su questo tornati della rappresentanza che sicuramente inverte il tema della qualità della democrazia e della partecipazione
E anche le modalità in cui questa sì eccola molti interventi hanno chiamato la questione dell'Authority e quindi anche della
Di questo tema peraltro molto attuale nel dibattito tra terzo settore volontariato istituzioni
Un ultimo punto che io però ritengo questione centrale mi pare sia emerso della pedata come questo grande interrogativo insomma come la riforma dello Stato sociale che restiamo che in attuazione abbiamo attuato sollecita una nuova forma di Stato in senso federalista e da nei fatti una prospettiva di riforma costituzionale
Che riconosca il ruolo effettivo del terzo settore questa questione che la centrale intreccia altre questioni tra loro collegate quali la riforma del Codice civile
Il tema dell'impresa sociale la definizione dei nuovi statuti regionali
E le prospettiva appunto
Riforma costituzionale quindi sono quattro grandi punti che mi sembra grosso modo riassumono la ricchezza del dibattito che aperti che guarda
Grazie bolognese colgono signore
In Parlamento di risorse sono quasi tutte infinite tra neppure il tempo per l'unica risorsa finita e quindi dobbiamo orientarci in questo modo
Potremmo decide di finire entro le tredici e quindici
Abbiamo ripreso anche parlamentare abbastanza intense nel pomeriggio sono ospiti illustri Peter saluto
I credo che sia la presidente Amato che dentro
Dopodiché
Poi va da dieci a undici minuti ciascuno
Volevo sostituzione del presidente Bush Golino che impegna capresi vero Commissione affari costituzionali con questioni abbastanza delicate si scusa ma non può intervenire prego presenta ma
Io
Colgo questa occasione
Presidente Bolognesi così tornare molto schematicamente su alcune questioni che rischi assetto democratico
Che fra l'altro ha toccato molto bene ritorna in un veri perché non so se è già stato illustrato fosse stato discusso comunque che le vicende del terzo settore della sua evoluzione della sua disciplina esemplificano in modo particolarmente
Chiaro diretti facendoci capire che fenomeni che veri che stanno scuotendo oggi democrazie rappresentative possono avere una spiegazione non catastrofista in realtà Maldini difficile per chiudersi ancora inesplorata evoluzione allargamento perché quella cosa che mi colpisce che da tempo io vado sottolineando che insomma ogni volta che si riuniscono
Rappresentanti di istituzioni elettive rappresentative siano essi nazionali o siano essi multinazionali intorno a loro si crea un clima di contestazione chi proviene da soggetti nomi di i quali fanno valere una loro maggiore rappresentatività degli interessi collettivi rispetto a quella che attribuiscono agli eletti ora questo come sempre
Visto per propensione come problema di ordine pubblico è in realtà problema diverso come tanti problemi che la storia ha prima visto col di ordine
Obbligo prima di capire di che cosa esattamente si tratta vede in ogni problema serio come è noto si infila sempre qualche profilo di ordine pubblico ma ci ma qui c'è qualcosa di più
Di cui si è cominciato a discutere e che punto segna la le difficoltà di esaudirlo due cose da un momento le difficoltà di esaurire nel mandato politico elettivo i mandati rappresentativi di interessi collettivi dall'altro se vogliamo ma questo ci può interessare di meno in questa sede viene logoramento del mandato elettivo rappresentativo agli occhi dell'ordinary people perché al fondo io di questo sono convinto la diciamo pretesa rappresentativa degli interessi comuni dei non eletti
Si fonda sulla presunzione che gli eletti improprio in quanto eletti entrino in circuiti decisionali all'interno dei dei quali il peso di interessi organizzati di interessi forti i gruppi di pressione più più capaci di penetrare chi altri
Sia tale da rendere la voce delle persone normali fondamentalmente irrilevante o meno rilevante e e qui la Egidio che dice io rappresento ordinary people tu rappresenti le multinazionali che a volte in modo troppo schematico di porre il problema ma al fondo del quale c'è questa acquisita presunzione che i circuiti rappresentativi siano circuiti all'interno dei quali trovano più spazio
Le voci degli interessi forti che non quelle degli interessi comuni questo è un grosso problema perché ha un fondamento reale
Perché ha un fondamento reale
E e mette in discussione la democrazia affidata esclusivamente al Pilastro elettorali
Presumo che il nostro tempo non sia affatto disponibile di questo a me fa piacere pari a meno del principio elettivo per affidare certe funzioni
Ma chi deve prendere atto che il principio elettivo non è non può essere l'unico pilastro di un sistema democratico questo questo è il il punto chiave ora in curva domanda diventa in quale misura noi liberiamo questo come un ha poi tutto un terremoto di un vecchio edificio edificio davanti al quale non sappiamo come progettare quello che ne può o
Scaturire come necessità successiva in quale misura abbiamo già dentro di noi i principi e anche ad alcuni dei modelli organizzativi che possono risolvere questa questione
Io non sono tranquilli che ritengono che in realtà tutto era già scritto nella Costituzione sono che noi invece questo è troppo francamente ecco questo è un bisogno che capisco e esistere nelle religioni che hanno i loro testi sacri nelle organizzazioni ideologiche che hanno i loro testi non sa che il magma mamma simili sacri
Insomma io ho grandissimo rispetto della Costituzione della Repubblica arrivò a dire che si fissi e poi su una certa strada
L'impianto che tutti attribuiamo a Dossetti la Pira
Di cui poi è espressione principale il combinato articolo due articolo tre è però impossibile che all'interno di quell'impianto e di quella visione del principio di sussidiarietà
Si potrebbero già trovare in più o meno tutti gli elementi e ora non sto a righe raccontare questa storia che riconosciamo tutti però saremmo fin troppo generosi con quei fondi fa Berets
Perché dimenticheremo due cose che in realtà le formazioni sociali sulle quali si concentrò l'attenzione in quella fase della storia e non a caso nella Costituzione che poi coi suoi vari articoli accompagnò l'articolo due con altre disposizioni erano la famiglia la scuola e la Chiesa
La chiesa essendo ben più di una formazione sociale ma diciamo la intesa come comunità ecclesiali e non come istituzione e di queste in realtà la Costituzione finisce per occuparsi con in più quel privilegio amento che la costituzione data alcune associazioni rispetto alle altre
All'interno del quale privilegio amento spicca proprio il partito politico
E seguito nell'ordine dal sindacato insomma che io non non amo fare una lettura della Costituzione in cui non si tenga conto anche delle dei limiti e delle contraddizioni e dei problemi che il costituente si è si è si è trovato davanti proprio per cui io sono pronto a leggere nell'articolo due un testo che potenzialmente include la più ampia visione di un democrazia fondata sul principio di sussidiarietà
Ma non posso no non nascondere a me spesso che quella stessa Costituzione che aveva l'articolo due e aveva una sussidiarietà ristretta soprattutto in mente e di questa prevalentemente finì per occuparsi il che è comprensibile per ragioni storiche in realtà non dimentichiamo che quella fu un'intuizione
Che fu l'unica in realtà particolarmente vitale che in BTP in Pronto assistesse il modello costituzionale ma era in un contesto storicamente molto molto distante da essa insomma tutto ciò che atteneva all'interesse collettivo era storicamente è diventato pubblico
Cioè era questa la realtà nel nella quale si muoveva l'ordinamento italiano era diventato pubblico
Ed era diventato pubblico per una lunga storia curiosamente appunto
La sinistra sia assunta alla fine del ventesimo secolo battendosi il petto con i suoi il mea culpa tutta la responsabilità della pubblicizzazione
Anche Giulio Tremonti e pronto ad ammettere aria sapere perché lo sa
Tra persone di scienza coi vecchi la pubblicizzazione Pirelli interessi collettivi e figlia inizi i i storicamente da una parte anche interessi conservatori nota la responsabilità di Bismarck in primo luogo per la pubblicizzazione delle istituzioni sociali nel secolo scorso ecco dall'altra per l'esperienza fascista poi in particolare in in Italia che assorbe tutto nel pubblico assorbe proprio il collettivo nel pubblico dando personalità giuridica di diritto pubblico ad organismi associativo privati in realtà che tali erano in precedenza il paradosso è che
E qui si che cominciano le responsabilità Prosperi che che questo di N a lungo mantenuto inutilità
In ragione di nuove legittimazioni del pubblico se vogliamo
Ecco non ultima quella derivante dalla stessa Costituzione del privilegio amento del politico il quale politico tende ad esprimersi nel pubblico insomma per cui noi abbiamo questo principio di sussidiarietà piena un una potenzialità effettivamente molto ampia
Che parte incastonato tra un passato tutto pubblico e un futuro orientato quasi esclusivamente sul politico dipinti sulla quasi esclusività del mandato politico come
Mandato monopolistica mente rappresentativo del del degli interessi quindi una partenza difficile
Nella quale cioè testata la talpa della storia Pia in realtà creato essa i fattori e Jerez Intini
Di questo ordine aprendo questo è importante il vantaggio in termini di legittimazione
Di potersi però appoggiare sulla norma costituzionale base proprio su quell'articolo due
Che comunque continua a poter fare da fondamento di un sistema in cui via via si allarga la parte non pur che ha e si allarga la rappresentatività non politiche quindi questo va detto cioè nel momento in cui si non si può non dire
Che l'articolo due al momento in cui nacque un'interpretazione restrittiva
Del suo potenziale e però via via che la talpa
Si è messa in moto assumerà di e poteva fare da fondamento rispetto ad una e versione di un ordine costituito che diventava così costituzionalmente legittima
E questa versione è avvenuta sta avvenendo attacca in realtà non sappiamo a che punto siamo arrivati non sappiamo a che punto potremo arrivare le tappe ci sono abbastanza chiare e devo dire perché alla mia età e ne ha vissute molte
Sia proprio l'impressione di un cammino che è stato fatto di una consapevolezza che è venuta crescendo è venuta crescendo proprio in ragione delle gambe e delle teste delle azioni degli esseri umani sempre più interessati ed impegnati in tutto questo che hanno noto concorso a creare la strada sulla quale camminavano questo
E proprio l'importanza di quando ci si domanda sì si può fare il riformismo senza popolo
Ci si pone una domanda seria perché ci si accorge che le azioni di riforma più forti sono quelle che camminano sulle gambe attraverso le teste di esseri umani che appunto eccome
E come uno che si costruisce una ferrovia mettendo una ragazzina dopo l'altra e poi ci passa ecco questo è il fenomeno che qui è accaduto io ricordo
Che e ogni ogni momento di questo processo a una sua così identità sembra dargli una qualche definitività che poi viene superata
Nel settantanove quando Massimo Severo Giannini ricostruendo tutto l'impianto di una possibile amministrazione del futuro interdetto
E lente a base associativa
Ecco noi tutti lo considerammo uno straordinario passo avanti che lui si permetteva di risistemare in qualche modo un mondo nel quale tutto era rimasto ancorato al pubblico era l'affacciarsi dell'idea
Che l'interesse collettivo non necessariamente a quel tipo di organizzazione pubblicistica che aveva avuto nel periodo precedente e quindi si prospettava
Un un allargamento che pure oggi
Questa idea di Giannini ha largamente superato
Gli effetti oggi noi e arriviamo a non pretendere
Alcuna diversità in termini di pubblico privato per il soggetto privato che Corioni interesse collettivo noi chiediamo di diventare il pubblico non vogliamo che diventi tu
Non vogliamo che diventi pubblico
L'artista nel lungo periodo
è una trasformazione ancora più straordinari insomma perché ma ci sono voluti secoli perché gli apparati pubblici si occupassero di interessi della collettività in realtà avevano cominciato occupandosi degli interessi disservizi
Poiché e tutta la stagione del diciottesimo e diciannovesimo secolo che trasforma il diritto amministrativo che è poi il vero diritto pubblico
Da diritto di derogatorie o in nome degli interessi di chi governa
Ha diritto derogatorio in nome di interessi collettivi che il diritto civile non tutela perché tutela solo di interessi dei proprietari
Non scriverei una voce di enciclopedia così previa una sintesi eccessive ma Corvia abbastanza un fenomeno che intervenne due due secoli fa
Ora ecco gli interessi collettivi in una organizzazione democratica più matura ottengono riconoscimento ma ottengono autori conosce mentre non hanno più bisogno dice entrare esclusivamente in via diritto amministrativo che entrano dia diritto civile
Da questo punto di vista un passaggio un allargamento diciamo aveva capacità del diritto civile di farsi carico di interessi che non sono soltanto che non sono soltanto profit ecco a voi avete esaminato io volevo metterla in questa prospettiva questa vicenda attraversato varie fasi quali sono i contenuti e via via che vengono riconosciuti allora compiti esclusivamente integrativi poi giustamente giustamente si è arrivati
A concludere che non è in chiave di integrazione del pubblico ma la sussidiarietà implica che lavoro comune in realtà anzi possibilmente se l'interesse collettivo e curato direttamente dall'organizzazione volontaria e privata che non vuole fare e il pubblico si limita a fare da regolatore diciamo di di tutto questo questo ancora meglio per molti per molti versi e per tutte le le ragioni che voi conoscete ora siamo più o meno
Al punto di affermare questo
E siamo al punto di affermare questo c'è una legislazione che ha cominciato a dirlo per la verità il problema che abbiamo e come organizzare perché non ci siamo ancora arrivati pensiamo a questo punto siamo all'affermazione di questo
Ci sono grosse difficoltà
C'è chi ancora attenti a chi ancora ci ha nella testa che comunque per pubblico e l'unico che le garantisce l'universalismo
è un'idea sbagliata è un'idea sbagliata
Non c'è alcuna contraddizione tra universalismo delle aspettative dei fini e comunitarizzazione dell'organizzazione anzi anzi
Evita proprio va irresponsabilità burocratica che poi il vero umane degli apparati interamente pubblici
E la mancanza di flessibilità nei rapporti con la politica la politica ha sempre connessi per gli apparati solo in parte coincidono con l'interesse collettivo cui l'apparato dovrebbe provvedere a volte mi ha anche altre i commessi ora la comunitarizzazione crea un sistema fra l'altro di counter un quelli dei ventenni di pressioni della Jean tic che serbo alcun mantenere la barra orientata su questo naturalmente e qui concludo le resistenze appunto ci sono
Ci sono Imam Silvio prima presso il punto a quanto è difficile ancora oggi accettare il principio di sussidiarietà come tale
C'è stata una discussione in questi due anni ultimi tre anni in Parlamento pronto le idee una che lo stralcio solo dove necessario e gli altri ovunque possibile
Sembra che venga vista come ridotti IVA delle potenzialità pur importanti dello Stato eppure non c'è altro modo di esprimere il principio di sussidiarietà io ho sempre ritenuto assolutamente infelice la formula di compromesso qui si arrivo
Che diceva che lo stato esercitato i suoi compiti nel rispetto degli altri che mi sembrava formula più da galateo che da Costituzione e pensavo che il rispetto sia comunque dovuto chiude ma che a volte fra l'altro costituzionalmente non sia dovuto e che quindi la formula fosse in realtà totalmente sbagliata
Le resistenze che ci sono naturalmente in basso ecco qui chi ha sottolineato la rieducazione sentimentale che è necessaria per gli apparati pubblici ecco chiamati ad una funzione totalmente diversa da quella che possessi tramite hanno esercitato per il passato visto va segnalato un problema che abbiamo davanti
Vedremo nei prossimi anni questa evoluzione a che cosa ci porterà è un'evoluzione di grandissimo interesse forse la più unitaria che è intervenuta nelle nostre democrazie è questa la strada che un giorno potrà permettere che l'asse attorno a Genova o a Okinawa
Ci siano incontri nei quali non sappiamo più chi è dentro e chi è fuori perché a quel punto ci sarà finalmente risolta la disputa
Ma appunto ridisegnerà che gli elettivi capiscano che non rappresentano l'intento
Purtroppo in Italia ma non voglio introdurre un argomento polemico sembra invece che chi non è eletto non appiattito e questo che francamente assai assai controtendenza rispetto alla storia
Ringrazio
A
Ringrazio il presidente Amato o troncare in questo ordine di Giulio Tremonti Marina Sereni Roberto Formigoni c'è anche una simile
Circa dieci minuti prego
Mi sembra di capire che la specie politicamente dei tuoi già in questa sede la talpa
E cercherò di assumerne di assumerne le tecniche so dove mi Merry go non so da dove vengo fuori cercherò di farlo in dieci minuti più o meno
Dove mi immergono il discorso su famiglia e politica formulato per la vigilia di Sant'Ambrogio il sei chi dicembre dell'anno scorso del cardinale Martini
Le ragioni di crisi del rapporto tra famiglia societari politica sonno identificate in tre
La debolezza come dire la fragilità psicologica degli individui nei Menace
Di coppia eccetera lo stress imposto dai ritmi di vita e la cultura di massa veicolata da inizia io ne aggiungerei una quarta
Che
Mi pare identificabile nella crisi del guanto aspetto
Crisi paradossale qualche aspetto è in crisi non perché non ha funzionato ma perché ha funzionato e quindi crisi paradossali in un qualche modo virtuosa
Inventato per
Portare l'uomo dalla culla alla tomba ha finito per fortuna per produrre
Fortuna parziale poche culle poche tombe ha modificato le strutture democratiche ma c'è un punto di crisi fondamentale che credo rilevante in questa sede che non è quello di grandi numeri degli andamenti demografici
Questo di questo aspetto alla macchina dello stato sociale inventata infezione assolutamente positiva se io dovessi dire quali sono le due invenzioni che in positivo caratterizzano la storia dell'uomo in questi secoli sono che il telaio
Che consentendo la diffusione su scala di massa della tela eliminato tutte le grandi malattie e guarda storto una invenzione meccanica la sua politica ma alla fine della ciclo in una fase critica dei criteri del ciclo su qualche aspetto c'è un punto di criticità che questo
Rubato il tempo
A sottratto all'uomo una dimensione fondamentale che è quella del tempo cerco di spiegarmi assolti i doveri fiscali e parafiscali pagato le tasse e i contributi l'uomo si illude di essere liberato dei vincoli sociali
Questo è il punto di crisi
Lo stato sociale illude l'uomo che sia sufficiente rispettare i doveri legali non sia più necessario rispettare i doveri sociali familiari quel profondo di legame che ha caratterizzato la vita dell'uomo millenni
E questa dimensione il tempo rubato voi l'uomo di prima riguarda spetta lavorava cassetta quando sarebbe diventato vecchio e i figli per la dimensione temporale complessi
Troppo l'uomo attuale vive nel tempo istantaneo nel tempo presente ecco perché dico che ha rubato la dimissione fondamentali il tempo come la fabbrica ha frantumato l'individuo applicato nella catena di montaggio Max così lo stato sociale ha frantumato una dimensione fondamentale nell'uomo che è quella del
Lo stato sociale e lavora come la tela di Penelope quello che ti dà di giorno di prestazioni ti toglie di notte di morale di dimensioni sociali
La crisi del Welfare State determinata dai fattori che sono stati esposti prima dal professor Amato toh ma credo a valle si manifesta in queste ulteriori criticità cioè a dire lo stravolgimento della dimensione sociale
Dell'uomo la Santo Mazzeo neanche il tempo e la separazione dell'individuo
Da da da collettività diverse
Come dire da da collettività che ne superino la individuali
Io credo che ma questa non è la sede per fare discussione politica credo che la crisi della fabbrica la crisi dello Stato siano le ragioni di crisi della sinistra Europea che essenzialmente socialdemocratica e finita una e in crisi non è finita ma difficile da da gestire una certa dimensione collettiva tutto il ciclo della socialdemocrazia è la dimensione collettiva della fabbrica dello Stato la crisi della fatica dello Stato determina anche una progressiva crisi politica della socialdemocrazia l'alternativa
Di sinistra rispetto a tutto quel festeggia solo struttura collettiva è che terzo settore
Al terzo settore cercherò di dimostrare che il terzo settore non è né di destra né di sinistra ma il punto di equilibrio a cui si arriva partendo da posizioni opposte e terzo settore anche perfettamente coerente con le logiche diciamo diverse da quelle socialdemocratica
Nessuno salvo che per polemica o caricatura ha in mente che i vecchi vadano a mangiare il Kit Kat nelle roulotte perché Wall Street ha ceduto tutti hanno in mente LAN esigenza di completare
Vari meccanismi di previdenza in modo da
Evitare fratture troppo intense e profonde nella struttura sociale
Come per la sinistra così per la testa il terzo settore è la dimensione nella quale alla quali si arriva come punto di evoluzione di una parabola storica di un ciclo noi viviamo in una fase storica che segna e marca la crisi dello Stato nazione io ne scrivevo sul Corriere della Sera la fine degli anni ottanta e non mi pare che fosse così diffusa allora l'idea della crisi lo Stato-nazione lo Stato-nazione per varie ragioni geopolitiche la struttura della ricchezza andare
La cascata dei fenomeni che si è prodotta dopo il big bang del muro di Berlino è è in crisi cede quote di potere verso l'alto vi sono gli organismi sovranazionali ancora in divenire
Verso il basso che sono le dimensioni di governo locale le nuove Agorà che si stanno formando e all'atto in parte verso il mercato e in parte prevalente verso il terzo sito
Il momento storico che vediamo è un momento in cui la storia comincia ed è stato correttamente detto sappiamo che bisogna fare qualcosa non abbiamo ancora definite con precisione le forme giuridiche operative degli interventi necessari è una fase tutti
Discussione iniziale
La traccia dei lavori Cillis imponeva ci invitava alla riflessione sulla nuova lucidatura sulla riforma della Costituzione io parlerò
Brevissimamente della devoluzione
Come forma di evoluzione del testo costituzionale faccio notare che nella mia visione la devoluzione come aggiunta alle competenze originarie delle regioni di altre competenze
Non è una riforma della Costituzione ma all'opposto una forma di applicazione della Costituzione del mille novecentoquattro
Che dall'articolo centodiciassette contiene la formula altre competenze potranno essere aggiunte con legge costituzionale
Formula che per economia giuridica non vuol dire permesso di perché il permesso di modificare la Costituzione il catalogo Testaccio diciassette è implicito nella riforma abilità della Costituzione salva la forma repubblicana è una indicazione positiva e propositiva il modello costituzionale prevede in positivo l'aggiunta al catalogo basico iniziali delle competenze di altri
La devoluzione la Giunta alle competenze iniziali di nuove competenze
Quello che rileva quindi credo non è tanto l'arbitraggio politico il trasferimento di competenze legislative dallo Stato alle Regioni è un altro aspetto fondamentale della devoluzione diciamo non politico ma economico ma in realtà non è neanche con l'amico e sociale
Ed è la possibilità per la Regione-Enti organizzare
Una gamma crescente di servizi
Il modello iniziale tutto lo fa lo Stato con la formula dell'organizzazione pubblica nella produzione di pubblici servizi il modello della devoluzione faccio un esempio in materia di sanità è la legge dello Stato definisce i diritti fondamentali il diritto alla salute eccetera la Regione sceglie come organizzare la produzione servizi cioè di una scelta che ha il provider di servizi che può essere pubblico ma può essere privato dove per privato non s'intende affatto
Almeno avendo un'idea ittica della vicenda la clinica dell'amico gangster ma la clinica posseduta dai fondi pensione da strutture di investimento pubblico e collettivo che esercitano una funzione public esattamente come la funzione public delle società
Quotate
Quindi
Riflessione devoluzione significa apertura mamma al privato o meglio la fuoruscita dal monopolio della macchina pubblica per la produzione di una quantità
Crescente disservizi a partire dalla sanità analizzare i dati istruzione per arrivare a tanti altri servizi l'apertura di un dominio di operatività per il terzo settore che non conosce
Precedenti nella storia del no
Cosa diventi specifico uno potrebbe dire tante cose specifiche sul terzo settore
Sul volontariato per esempio potrebbe dire che non è stata poi così
Ragionevole un'interpretazione fatta nella circolare fiscale di fine anno per cui l'acquisto delle autoambulanze
Non è più esistente ma passato
Quindi volontariato che compra autoambulanze paga l'Iva la motivazione scritta in circolare perché questo svantaggio ai produttori fosse concerto volontariato anche nella interpretazione delle leggi che a un certo punto volontariato nella modifica delle leggi in sede comunitaria agevolerebbe molto il terzo settore che mi sembra più meritevole che non i produttori i veicoli
Ma
Quattro punti Ricchiuto primo
Su cui credo debba essere fatta impostata la legislazione primo le fondazioni bancarie
Io credo sia arrivato il momento che le fondazioni bancarie siano un po'meno bancarie è un po'più comunitaria
Non mi sembra soddisfacente la performance di impegno sociale delle fondazioni bancarie mi sembrano un po'tanto bancarie è un po'poco comunitari come invece dovrebbe essere Secondo o notevoli perplessità sulla formula della impresa sociale mi sembra un caso in cui l'aggettivo modifica la struttura del sostantivo il senso del sostantivo
La linearità del diritto romano si rompe quando ai delitti ai contratti sia il cui giungono i quasi delitti quasi contratti la quasi intesa non mi sembra una formula particolarmente felice nessuna preclusione all'esercizio di attività
Di impresa ma l'idea che esista un terzo genere di impresa mi sembra discutibile non sul piano scientifico sul piano politico per esempio non mi sembra affatto coerente con i principi comunitari un punto su cui riflettere
Non la escludo a priori ma mi sembra che l'equazione siccome siamo il terzo settore abbiamo la terza impresa non regga in un sistema che invece conosce le attività non commerciali punto le attività commerciali appunto su quel fronte
Altro punto
Quello dei bilanci io credo che sia fondamentale che sia di interesse al terzo settore per il terzo settore la trasparenza dei bilanci
E mi sembra che l'assenza di bilanci o la non trasparenza dei bilanci sia un handicap nello sviluppo
Tanto più cresce la quantità delle attività tanto più deve salire la qualità degli strumenti giuridici compresi gli strumenti miraggi atto dove traspare
Ultimo punto ho sentito parlare con ragione ma di autorità i Authorities io confesso una relativa perplessità sulle Authorities
Riflessione non non le vedo come il passepartout per la modernità valore assoluto
Una cosa che in sé positiva deve dopo credo che si debba riflettere anche perché la proliferazione delle authority si indica il progressivo declino della politica e di identifica un punto critico per la democrazia
Spaccio Colardo in varie forme una specie di neo fascismo postmoderno
Chi si configura in termini di critica dei meccanismi di rappresentanza democratica
E cioè a dire gli eletti sono incapace di rappresentare nel complesso la realtà occorre qualcos'altro
Io francamente non credo questo credo che la struttura la nuova geopolitica del mondo ponga Giamatti ci problemi ma francamente credo sia difficile rinunciare non è una polemica al ho sentito mi ha fatto molto piacere sentire deviato il pilastro della democrazia credo che sia impossibile e irrinunciabile il pilastro della democrazia che non ci sia non sia accettabile una competizione una surroga o una gara tra democrazia e non democrazia tanto per essere chiari io non pretendo che sia democraticamente Colletto un meccanismo che dice i la qualità dei servizi ribelli non dipende dal voto democratico dei cittadini ma dal benchmark definito da una società di revisione o da una cosa io credo che sia fondamentale
è uno strumento di sufficiente ne conosciamo i limiti come si diceva è il peggiore degli strumenti ma non è conoscono i migliori io credo che sia comunque fondamentale punto della democrazia finisco con un'immagine come tutti più o meno ricordiamo la la colomba di Kant ebbe come la colomba di Kant aveva bisogno dell'atmosfera per volare
Così il terzo settore ha bisogno della solidarietà come atmosfera banali ma anche la democrazia ha bisogno di una precisa legalità
Volare
Ringrazio il corso Tremonti che ha parlato anche per rappresenta Russo Jervolino appunto rivista come vedete quindi non c'è problema Marina Sereni prego che però non essendoci più avere un suo nipotino oppure non goda dello sconto
Per questo motivo mi concentro su un punto che può riguardare da vicino il ruolo delle istituzioni regionali io sono assessore
Della regione Umbria la prima sessione anche questa prima parte della tavola rotonda ci ha parlato di importanti riforme che noi abbiamo avuto nella legislatura che si sta concludendo che prelude a sviluppi futuri molto importante su cui non mi soffermo mucche sono stati accennati e come dividenti citati da altri relatori macché anche consegnano alle regioni un grosso terreno di lavoro ho quindi non abbiamo soltanto da immaginare le priorità per la prossima legislatura parlamentare dobbiamo anche credo misurarci
Sul terreno di un nuovo rapporto tra istituzioni pubbliche e terzo settore su cosa è nelle mani delle regioni nelle mani delle istituzioni che stanno sul territorio a partire dalle regioni e dagli enti locali io userò o un po'emblematicamente il terreno della riforma del sistema di protezione sociale del welfare come il banco di prova come dire più utile tante per questa per queste riforme perché e se vengano effettivamente attuata sul territorio
Prima questione mi pare che le riforme nazionali si chiedano chiedano alle regioni di operare per un effettivo riconoscimento
Del valore delle autonomie sociali e del terzo settore son d'accordo con guarda Cini in quanto tale e non delle singole sue componenti seppure importante differenziate
Riconoscimento del terzo settore in quanto tale questo pretende diversi livelli di attenzione da parte delle istituzioni regionali un livello certamente di conoscenza da questo punto di vista il lavoro della Commissione ci sarà preziosissimo ma anche un livello di promozione
E cioè un livello che ci impegna a creare le condizioni per l'affermazione del protagonismo delle autonomie sociali del terzo settore
Questo può avvenire soltanto in un quadro in cui fungiamo da un centralismo da un neocentralismo regionale non credo alla possibilità di regioni che promuovono le autonomie sociali una possibile la sussidiarietà orizzontale se nonne in un quadro di promozione anche nelle altre Autonomie istituzionali e detiene del complesso degli enti locali questa blocco di questioni il riconoscimento del valore del protagonismo del terzo settore ci porta gli statuti regionali quindi ai principi che sceglieremo di inserire nei nostri statuti ma ci portano anche ai percorsi che sceglieremo per costruire la nostra programmazione regionale le nostre leggi regionali dunque è una di quelle regioni che ha inserito organicamente nella propria legislazione il terzo settore come uno dei soggetti del partenariato sociale
Lo abbiamo fatto nella legge che norma la programmazione regionale stiamo misurandoci oggi noi e il terzo settore con questa nuova frontiera
Questo punto del riconoscimento è molto di più quindi a cui io lo dico così mi sembra molto di più e molto diverso dalla semplice richiamo a ritrarsi delle istituzioni dal luoghi impropri tra virgolette
Non mi sembra cioè che il la ricchezza del dibattito che abbiamo ascoltato questa mattina ci chieda di fare di meno
Ci chiede di fare un mestiere diverso e cioè di fare delle politiche che possano far crescere far sviluppare Terzo settore quindi non semplicemente guardarlo con simpatia ma sostenere un percorso un processo di crescita
Questo mi pare chic chieda diversi livelli d'innovazione schematicamente le richiamo tre il primo
è relativo al profilo dei servizi
All'asse all'ispirazione del sistema di protezione sociale che noi abbiamo in mente non credo che qualsiasi legge di riforma dei servizi sociali sarebbe stata buona per promuovere il ruolo del terzo settore
La legge tre due otto del due mila acida uno strumento ci consegna come dire un impianto nel quale l'asse è centrato non sul singolo bisogno sulla singola categoria di bisogno
E nemmeno sui servizi rischio che si potesse pensare a un sistema fondato centrato auto centrato sui servizi ci consegna un asse centrato sulla comunità
Questo mi pare che sia un punto dirimente ci pensiamo a una riorganizzazione del sistema di protezione sociale che offra una possibilità di sviluppo di affermazione del ruolo del terzo set settore allora mi pare evidente che noi dobbiamo poter valorizza
In cui conosciamo i fattori di rischio della comunità
è chiaro che non mettiamo alleva li risorse in bici nella comunità esprime questo impianto come dire molto legato alla livello comunitario mi pare importante nella legge l'Umbria che ha approvato il suo primo piano sociale nel due mila ci sia trovata misurare noi abbiamo ipotizzato dentro la RAI essenziale dei servizi alcuni servizi che hanno dei compiti nuovi per esempio quello di organizzare le risorse la comunità cioè
Facilitare l'incontro tra alcune domande
Il alcune risposte che la comunità in grado di autonomia ma questo è un mestiere nuovo possiamo pensare che lo faccia la spontaneità io credo che questo non avvenga credo che sia un mestiere nuovo per il regista come dire del sistema dei servizi per quanto riguarda noi del Comune questo regista il compito appunto di valorizzare lei io risorse di solidarietà alle risposte che la comunità in grado anche di produrre penso a servizi nuovi come il patto di cura centri di aggregazione
Gli sci di orientamento di accompagnamento che sono uomini appunto in cui possiamo riuscire a fare incontrare il meglio chi produce delle risposte che conosce
Il bisogno allora nel welfare mix conclusi detto i poteri pubblici è vero che gestiscono almeno ma a mio avviso sono chiamati a governare i più quindi ad esercitare una responsabilità precisa nel governare il sistema e a pensare al sistema dei servizi come una rete non gerarchizzata
Certo regolata però quindi non un sistema dei servizi in cui segmenti importanti o sono gestiti dal pubblico oppure sono riserva del privato profit e poi ci sono dei segmenti ma accennavi residuali sono poco come dire poco significativi che possiamo consegnare al terzo settore no una rete in cui i nodi non sono gerarchizzati in cui però c'è una regia e una regolazione
Di cui è responsabile il pubblico in un sistema di partenariati di concertazione la seconda questione che mi pare ci viene chiesta
Dalle riforme nazionali e quella di ripensare gli strumenti di sostegno al terzo settore
E cioè la dico così un po'brutalmente passare dalle dalle leggi e dai contributi
Dagli altri dalla regolamentazione dal contributo a un sistema di incentivi lo diceva questa mattina patriarca certo molto dipende dalle norme nazionali
Però la mia regione ha fatto delle esperienze del come dire sono state consentite
Dalla l'assenza di leggi nazionali penso all'utilizzazione dei fondi comunitari verso il terzo settore Aldo spesso livello di quello che facciamo per le imprese profit questo finendo questo mi pare un punto importante l'ultima questione riguarda le forme e le modalità di selezione che i soggetti che gestiscono ero con i Servizi diceva giustamente la Presidente bolognesi qui arriviamo al tema della qualità sono
è molto più difficile da trattare di quanto sembra la qualità del servizio soprattutto se parliamo di servizi sociali mette in gioco delle dei contenuti non solo tecnici
Metti in gioco molti soggetti agli utenti le loro famiglie gli operatori il committente che è come dire avvolto il soggetto che media tra l'utenza e l'erogatore del servizio la qualità premia un punto imprescindibile anche per poter arrivare a forme di accreditamento di titoli di acquisto di servizi di buoni servizi che io credo siano tanti sperimentale sul territorio non ci sono buoni per tutti i tipi di servizi
Non credo siano idonei a regolare
Le materie che attengono ai servizi ecco io mi fermo qui mi paiono sfide che riguardano molto le istituzioni territoriali locali certo ci sono anche sfide per il terzo settore perché poi il terzo settore per stare su questo confronto deve come dire scegliere non tanto di essere diverso di sinistra diceva prima qualcuno ma di essere una soggettività politica in Umbria abbiamo fatto dodici piani di zona laddove il terzo settore è stato soggettività politica anziché i venti piani di zona sono più belli sono più forti sono più aderenti alla realtà del territorio a cui si rivolgono
Grazie
Grazie Emilio Sereni Roberto Formigoni
Io vorrei partire dal titolo Libertà seconda sezione sessione visse molti Tolo enuncia attivo positivo il terzo settore nella riforma dello Stato
Per dire parte mia quindi sì la riforma dello Stato non può fare a meno della valorizzazione del terzo settore né di una valorizzazione che sia realizzata in forme assai più decise di quello che è stato fatto fino ad
Credo un problema di democrazia di pluralismo e anche di efficienza non illustro queste affermazioni spero siano più chiare al termine del mio dire
Ma se vogliamo valorizzare come credo si debba fare il terzo settore occorre innanzitutto superare o si decise a mente al di là dell'idea anacronistica secondo cui e pubblico solo ciò che è statale
Rende un servizio pubblico solo ciò che fuoriesce direttamente dallo Stato o dai riti ultimamente è stata
E bisogna riconoscere invece che è pubblico
Tutto ciò che di utilità pubblica
Di qualunque natura sia il soggetto che promuove questo serve
Un'affermazione che è stata fatta anche nel corso di questa mattina ma qui bisogna tirare le conseguenze
Faticosamente si è arrivati oggi a fare queste oggi nell'epoca storie stiamo vivendo a fare queste affermazioni
A qualche anno fa
A mio avviso però non c'è ancora il coraggio di tirare tutte le conseguenze fino in fondo di questa affermazione
Questo vuol dire che anche i privati quando intraprenda un'attività caratterizzati da finalità sociali possono perseguire scopi che vanno considerati pubblici perché sono utili a tutta la collettività e quindi occorre una legislazione che ponga esattamente sullo stesso piano
Tutte le attività
Nato fra l'altro che il primato delle formazioni della società civile rispetto allo stato non è soltanto un primato che può essere affermato dal punto di vista filosofico e teorie
Che dal punto di vista storico
Fin dall'alto Medioevo la tradizione sociale ha generato
Iniziative oggi chiameremmo servizi sociali
Per opera della società
Ha generato scuole opere di assistenza ospedali gli ospedali non sono nati da nessuna forma statuale opaca statuale
Sono nati da una tradizione di carità vissuta religiosa o laica che fosse così infiniti opere culturali dall'Alto Medioevo in poi pensiamo alla tradizione del movimento operaio del movimento cattolico una tradizione laica di piccole e medie imprese che ha generato
Nell'Ottocento mutue punk in paese impasti campi dell'opera
Credo che si debba riconoscere che interi comparti della quelle che oggi sono i servizi sociali devono la loro esistenza al fatto che formazioni sociali e comunità le hanno autonomamente crea il movimento cooperativo è nato così quasi tutto il comparto sanitario le università gran parte del mondo creditizio l'intero sistema dell'assistenza sociale bisognosi nato per iniziativa
Di quello che oggi chiameremmo terzo settore lo Stato non c'era
è subentrato dopo
E quindi oggi sarebbe credo abusivo antistorico
E contrario all'interesse pubblico il tentativo di non valorizzare i soggetti sociali terzo settore come produttori di guerra o anche soltanto quelle di tenerli in ombra in qualche modo secondi rispetto all'iniziativa statale o di enti riconducibili allo Stato
Anche secondo ed una frazione di milionesimo di secondo però secondo credo che questo pregiudizio vada cancella
Anche perché credo fondamentalmente che sia questo pregiudizio ancora esistente nonostante tanti sforzi di buona volontà questo ha fatto quello che ha fatto sì
Che finora si approvassero delle normative più avanzate rispetto al passato più positive nel campo del terzo settore del non profit ma ancora no le normative di cui abbiamo bisogno
Di che cosa abbiamo bisogno credo di una normativa organica che sappia interpretare tutta la complessità e la polifonica anche sostanziale del terzo settore
Che sappia quindi distinguere le diverse grandi categorie del terzo settore in Italia
Se ne possono numerario credo qua il volontariato organizzato la cooperazione sociale
Le fondazioni di utilità sociale e l'associazionismo sociale non tutte le normative prodotti in questi anni sono da questo punto di vista utili e adeguate alla bisogna
Per esempio la recente legge quadro di riforma dell'assistenza a certamente atto tentato di attribuire all'associazione ruolo specifico ma è caduto nelle voi che dicevo prima ruolo riconosciuto dallo Stato e ruoli carta marginale le associazioni vengono coinvolte solo in una fase di esecuzione del servizio di soddisfacimento delle lacune nei bisogni che esse non riesce a colmare
Anche dal punto di vista di presidente di Regione è una legge che non mi soddisfa non ci soddisfa totalmente pena non va certamente direzione per
Ma soprattutto è urgente lo sviluppo anche nel nostro Paese di una legislazione sulle società senza fini di lucro
Che consenta loro di autofinanziarsi
Di ricevere donazioni e lasciti a condizioni non penalizzanti
Che metta in grado queste società senza fini di lucro di diventare un soggetto autonomo
Oggi invece esse dipendono modo totale o pressoché totale dalle vocazioni fondi pubblici sono strutturalmente definanziate quindi finiscono troppo spesso e ridusse al ruolo di cireneo del welfare oggi in crisi
Ancora se vogliamo andare verso la piena valorizzazione terzo settore dobbiamo sì di spingere le organizzazioni non profit a concedersi come partner a pieno titolo delle pubbliche amministrazioni
Impegnate congiuntamente con queste nel rispondendo tentare di rispondere alle diverse istanze diverse visioni convenienti dalla società civile penso alla necessità di strumenti e di metodologie di accreditamento di valutazione di qualità che permetteranno di individuare le organizzazioni non profit di pubblica utilità per certamente c'è un compito che spetta allo Stato
O agli enti
Come le regioni e altri enti locali che quello appunto di svolge controllo in qualità e quindi un accreditamento come avviene in altri Paesi penso ad esempio all'esperienza molto interessante a mio avviso della Joint Commission
Che è quella che negli Stati Uniti accredita valuta accredita e controlla la qualità delle strutture ospedaliere
Allora guardando avanti verso la prossima legislatura
Credo che dovrebbe essere predisposta una prossima legislatura una legislazione su questo settore che tenga conto di due principi fondamentali a Toni quali cambiare il voto dell'UE il primo è il principio di libera scelta del cittadino tra diverse agenzie di servizi cittadino deve essere in grado di scegliere la scuola l'università l'ente di formazione l'Hospital l'ospedale l'opera di assistenza che preferisce
Qualunque sia il soggetto l'agenzia che evoca questo se e secondo il principio del superamento dell'esclusività del meccanismo di tassazione e spesa pubblica
A favore invece di strumenti quali il credito d'imposta e il buono
Il tempo e la severità del Presidente non impedì mi impedisce di andare a fondo io prendo posizione
Per il sistema del buono come strumento a mio avviso il migliore oggi a disposizione
Perfettibile ovviamente per la realizzazione e il principio della libertà Richard dico di no al meccanismo tassazione e spesa pubblica perché è un meccanismo che finisce poter formare il cittadino in un assistente e quindi per vudù inevitabilmente uno scadimento qualitativo del servizio noto che anche il ministro dunque a un certo punto aveva parlato
Nella sua legge di riforma del buono sociale qua questa vi è stato abbandonato la Regione Lombardia la scelto e quindi ha istituito il buono scuola il buono formazione il buono assistenza anziani e sostanzialmente i
Buono sanità eccone l'ultima battaglia mia relazione brevissimo
Quali sono le modalità con cui un ente di governo del territorio come la Regione può rapportarsi al terzo settore la legge più organica e l'abbiamo fatto forte contributo nostra esperienza è certamente quella della sanità
Dove abbiamo per la prima volta chiama poi gli enti privati da sempre accessibili solo i ceti abbienti a fa parte a pieno titolo il servizio sanitario regionale agli stessi costi degli ospedali pubblici innescando un circolo un circolo virtuoso di competizione
Tanti ne di questo sistema è stato l'accreditamento quindi mette in capo alla Regione il compito e la responsabilità di scegliere e di verificare la qualità e ci ha permesso di consegnare ai cittadini la libertà di scegliere tra offerta pubblica offerta privata
Separando questo è stato fondamentale la funzione di acquirente del servizio sanitario e di evocatore a parità erogatori pubblici e privati strumento fondamentale per il controllo Stella spesa lo stesso abbiamo fatto nel campo della famiglia nel campo della formazione o di risparmio arrivo annota beni finale cogliendo una sottolineatura fatta da diversi questa mattina prima sezione che condivido l'esigenza di luoghi di confronto tra le istituzioni e terzo settore
E qui dico da una parte che mi auguro questo menti come l'Osservatorio contrariato l'Authority per il terzo settore non si trasformino strumenti di controllo burocratico ma sappiano essere strumenti di promozione
Dall'altra che nella nostra regione abbiamo realizzato un tavolo permanente del terzo settore non come luogo di concertazione ma di Pieve poco parte in aria la Regione riconosce competenza specifica le associazioni con loro disegna i progetti e con loro anche disegna e battaglie le proposte innovative tipo il superamento dalla questione dell'IVA che prima veniva ricordato e stiamo andando verso la costituzione di un osservatorio regionale sul terzo settore
Per garantire la promozione della trasparenza e della qualità e per monitorare rilevare le attività dei bisogni di attività i bisogni punti di forza e di debolezza e le organizzazioni del terzo settore certamente Terzo Settore campate sua è chiamato a vincere la sfida poppe legittimità fornendo un servizio di sempre maggiore qualità grazie presidente
Giampiero Rossi
Ringrazio il presidente Violante da presidente bolognesi
Per questo dibattito che suggella una legislatura importante noi abbiamo anche detto storica in talune occasioni certamente come avvio di un nuovo lavoro su tutti questi temi ma Bonaldi
Storiche importante non significa negare anche i team ad esempio voglio esprimere qui
L'amarezza
Nostrano per non aver potuto salutare la la riforma della cooperazione internazionale
Un atto che noi ritenevamo particolarmente qualificante per la vita del nostro Paese
Il suo impegno nel mondo e che invece è stato frustrato dall'iniziativa sia dell'opposizione che del governo e a questo scopo
Io vorrei anche accogliere l'intervento che ha fatto il presidente Amato che ritengo molto bello e molto in linea con lo sforzo che abbiamo fatto in questi anni le sue parole possono tranquillamente
Descrivere quanto noi abbiamo cercato di inserire per esempio nel patto di governo a suo tempo situato compra voti
E testimoniano quindi di una attenzione ha cresciuto attorno a questi temi
Allora vorrei dire al presidente Amato veramente rivolgergli un appello di fare tutto quanto in suo potere perché ad esempio nel luglio prossimo Ageno le centinaia di Efisio e le decine di migliaia di cittadini che vorranno esprimersi esprimere le liberamente le loro preoccupazioni sulle prospettive sul futuro del nostro mondo a questi cittadini possa essere garantita la possibilità di questa espressione non creando un precedente che sarebbe molto molto negativo e pericoloso
Detto questo vorrei entrare nel merito vorrei dire che spesso ci chiedono da che parte state voi del terzo settore
E non è fino adesso credo che sia una delle nostre
Uno dei punti della della nostra forza dalla forza della nostra esperienza
Abbiamo cercato di dire da che parte state ai nostri interlocutori rispetto al lavoro diciamo di reinterpretazione dei valori fondamentali della Costituzione sono veramente diciamo d'accordo con l'interpretazione che di questo dato il presidente Amato e che abbiamo cercato di di dare alcune risposte o comunque di precisare la nostra posizione
Che credo sia tanto più attuale oggi perché la riforma che ha che ha provato questa legislatura agli atti di questa legislatura
Come dire ci faranno discutere molto nei prossimi mesi nei prossimi anni perché si prestano a letture diverse non credo che dobbiamo trovare la forza della convergenza necessaria di dare un'attuazione a queste riforme che sia il linea con lo spirito che lega che li ha sospinti
Noi pensiamo
Che il tema della sussidiarietà stia innanzitutto su un punto la necessità di allargare la funzione pubblica oltre la pubblica amministrazione
Fatto che non comporta un indebolimento del pubblico non comporta la deriva verso lo Stato sociale verso uno Stato sociale residuale per i poveri
Ma significa leggere in modo nuovo
O meglio dal mio punto di vista inverare i valori della costituzione che sono stati prima evocati
E per dare una coniugazione concreta a questi termini è necessario allora chiarirci anche su un altro punto su un altro termine
Il termine concertazione la concertazione ma semplicemente l'aggiungere o togliere un posto a tavola al tavolo la discussione la concertazione dal nostro punto di vista è un progetto ed è un progetto di tutti
è un progetto
Che per esempio guardando al terzo settore guardando alle vicende di rinnovamento del welfare
Non piede il fine esclusivo del terzo settore nella sua imprenditoriali trazione o del welfare nella sua mercati trazione che è un mezzo
Ma non è il fine scusi
I fini valori fondamentali che debbono essere perseguiti sono quelli del rilancio della partecipazione della garanzia della qualità dei servizi della garanzia delle pari opportunità e quindi di una maggiore offerta di servizi
Questi sono i fini fondamentale
E vede professor Tremonti io credo che la crisi del welfare cui lei faceva cenno non sia sarebbe poca cosa se fosse soltanto la crisi della cultura socialdemocratica e credo che sia qualcosa di più la crisi della cultura dei diritti
Che ha informato nel dopoguerra le culture socialdemocratiche liberale
Le culture Cristiano Popolari
Ed alle quali purtroppo oggi la politica si è un po'ritratta
Bisogna rilanciare la cultura dei diritti rilanciare il fondando valore fondamentale della partecipazione e capire che ad esempio
Nell'impresa sociale
La dimensione della partecipazione qualcosa che la lega la dimensione comunitaria e che il volontariato che l'associarsi libero dei cittadini è un valore fondamentale una radice del terzo settore altrimenti non esisterebbe nemmeno il il termine il senso del termine
Impresa sociale è questo che ci ricordava terrazza rimproverando ci spesso mantenere ferma questa Radice mantenere fermo questo progetto
Di terzo di terzo settore
E allora rispetto a questo vanno misurati diciamo gli obiettivi risultati che dobbiamo s'scrive neanche nelle leggi nelle norme a livello nazionale a livello regionale sul federalismo perché certamente no voi che lavoriamo a contatto che tagliamo questa Energia per la dimensione comunitaria siamo interessati alla dimensione del federalismo la riteniamo un fattore essenziale ormai irrevocabile
Ma richiediamo altrettanto una coerenza costituzionale che guardi al tema della solidarietà e delle pari opportunità di delle pari opportunità che le guardi concretamente il tema del esigibilità dei diritti che vuol dire più offerta di servizi di chi vuol dire precise garanzie perché questa possa essere realizzata nelle pari opportunità dei cittadini e rispetto a quello che diceva adesso il presidente Formigoni certamente noi siamo interessati a vari mezzi a varie intensivo
Uniche possibili consentire una nuova gestione delle politiche di welfare ma soprattutto siamo interessati al risultato alla garanzia dell'esigibilità dei diritti da parte
Da parte dei cittadini e da questo punto di vista l'ora
Noi ci stiamo attrezzando stiamo pensando
Che nei prossimi mesi sarà da parte del Forum preciso impegno suscitare una campagna diffusa nel territorio tra le nostre organizzazioni di partecipazione allo sforzo all'impegno di definizione degli statuti regionali avendo questi valori come come elemento guida una partecipazione alla costruzione degli statuti regionali che sia la gara sia che che ci sia un contributo a dare la garanzia che questa stagione possa essere la stagione di innovazione del welfare nel rilancio del della cultura dei diritti perché io credo che con questo concludo
Che lo sforzo che ci sta di fronte è quello di tre interpretare alcuni valori profondi della democrazia italiana
Chiara dice nella storia del nostro Paese e che è una qualità vorrei dire un fattore competitivo del nostro Paese al quale da tante parti del mondo il mondo si guarda con favore che oggi si guarda anche con intento di studio
Per capire come possano essere coniugata alla dimensione della coesione sociale alla dimensione dello sviluppo dello sviluppo economico dello sviluppo istituzionale
Dello sviluppo sociale in senso in senso generale e non è un valore quindi che dobbiamo tradire che dobbiamo rimuovere è un valore che dobbiamo vorrei interpretare in questo senso io credo che la scommessa della discussione sul terzo settore sia una scommessa positiva quando si parla di concertazione quando si parla di politiche di riconoscimento registriamo ancora delle resistenze
è stato detto prima io voglio fare un accenno alla fine ed è questo
Ed è come diceva il presidente Amato più registriamo resistenze in alto maglie registriamo le sentenze anche in orizzontale da parte delle delle altre parti sociali
è stato detto da parte della Confindustria da parte dei sindacati i sindacati hanno un approccio ancora inadeguato a questo
A questo elemento della concertazione di nuove politiche sociali io penso che dobbiamo su questo terreno ancora lavorare e vedere che le riforme che questa legislatura approvato siano un punto di partenza positivo e non siano invece già domani qualcosa per cui tornare indietro
Grazie Grazia giacché ora si mette in io chiederei alla paziente i bolognesi due minuti di la madre
Rinuncio volentieri a un intervento più tutto organico anche se sono sollecitata perché credo che serba la ricchezza che si è sviluppata nel dibattito di questa macchina solo due flagship uno riferito anche l'intervento che Formigoni anche tra molti facevano sulle priorità io credo che il fatto che la riforma dei servizi sociali credo narratrice signorina pertanto lavoro passione dato il nel portare a termine quella grande riforma abbia già contemplato molti dei punti che giustamente che venivano ricordati come priorità libertà e la possibilità di un ventaglio di risposte ai bisogni dei cittadini e sicuramente insieme libertà possibilità di avere servizi opportunità e la centralità dei servizi alla persona
Che sono stati sempre la Cenerentola nel nostro sistema e questo lo dimostra il fatto che poi alla fine i due schieramenti maggioranza e opposizione hanno votato quella riforma tutti quindi riconoscente un grande punto di equilibrio e di soluzione proprio altri ne sono impieghi sicuramente riguardano l'attuazione soprattutto l'altro punto che volevo richiamare dell'intervento del presidente Formigoni è sicuramente quello dell'accreditamento noi abbiamo inteso con quella formula risponde però il tema prioritario della qualità e quindi portare così come già
Della sanità il tema dell'accreditamento per quello che riguarda i servizi sociali perché centrale per noi la questione della qualità e quindi super attorno alle riforme Giandoso operato quella dicotomia pubblico-privato non mi pare che stiamo già oltre discutiamo come e di quali ruoli spettano a chi dello Stato per avere un ruolo regolatore e chi invece può avere un ruolo di gestore reale e anche il grande tema della come programmazione io ho chiamato ma così è il grande tema del ruolo completamente rinato ecco perché io all'inizio ho detto che è la riforma dello Stato sociale che abbiamo messo in campo che spinge una modifica alla riforma dello Stato perché in qualche modo Laporte da quattro in conseguenza altro pur punto sarà proprio rapidissima per non farmi battuta del presidente un'altra sollecitazione che dall'introduzione del presidente Amato che voluto ricostruire giustamente anche storicamente repulsione quanti impensabile che oggi concretamente nelle loro e quindi con e
Al futuro l'attuazione
Agitazione nei modi è una questione che veniva chiamato C otto comunque il ruolo che hanno lì dentro con il fuori nella nostra idea e politica forse da oggi anche dalla collezione della giornata di oggi quasi una sorta di pagato
Nella qualità della legge stessa
Grazie ora mi pare signori che il senso complessivo della giornata di oggi sia quello di riconoscere atteso settore orlo di protagonista nella modernizzazione interna al nostro Paese
Nella come dire per conferire la democrazia italiana contenuti nuovi più moderni e così via
Già il fatto come è stato detto che la legge sull'assistenza prevede che queste organizzazioni partecipano alla programmazione la progettazione già questo credo che sia un elemento molto importante da questo punto di vista e così tante altre questioni l'impressione che questo riflessioni che si fa dipende non solo dalla forza che progressivamente hanno avuto queste organizzazione nella società italiana
Ma anche da un riconoscimento da parte del mondo politico dalla propria non autosufficienza
Nel senso non ci si attribuiti monopolio della concetti che assale delle scelte sì riconosciuta Città Libera antica sono tanti soggetti
Sono tante le aree nelle quali si esplicano
Le attività di di servizio nei confronti della della politica e la politica è una la più importante certamente perché caricate nel principio di rappresentanza altri no ma sono anch'esse altrettanto essenziale nella vita nella vita democratica del Paese
Devo crescere un punto che sulla cooperazione entrare simili sulla cooperazione internazionale ricevo pressoché quotidianamente pressioni da parte del governo perché si faccia questa riforma
Sono altrove problema insomma
Le questioni o una serie di lettere del ministro per i rapporti col Parlamento
In questa parte
Il
Dunque anche il più indietro questo istituti regionali mi pare fosse qualcuno non mi ricordo esso che scusate forse tu stesso accennarvi al eccessi tacchi organizzazioni partecipano per la parte Perugia qui c'è una questione assai delicata la condizione e che venga approvata
La legge che abbiamo domani quella più importante da tutti riconosciuta questa è più o meno perfetta ma tutto si può perfezionare anche dopo nel senso che se non ci fosse l'approvazione evidente che gli Statuti restano quelli che sono pensa udivano correnti a norma della Costituzione sta costituzione resta invariata dichiarò che anche gli statuti restano invariati
E dovrà passare qualche anno prima che si amplia un nuovo intervento di carattere costituzionali su questa materia per retrocessi
Anche perché adesso si può fare una riforma stracciate evidentemente domani Seedorf forma concreta con tutto quello che questo comporta in ordine al titolare indirizzo politico dal rapporto tra le due camere la ristrutturazione di una delle due Camere
Cosicché il rapporto di fiducia
Eccetera quindi se c'è si fosse approvata quella riforma certamente potremmo lavorare in questa direzione e infine
Stamattina questa giornata regia Trapani ricordiamo anche bruciata pazza come è stato detto all'inizio e si è molto sotto il nato l'elemento della gratuità nella pensiero nell'opera di Luciano
Chiedo che ci sia
Un punto come dire radicale in questo sottile nella gratuita che non è un punto di carattere
Religioso etico appunto di carattere politico
Ce ne abbiamo bisogno di contrastare alcune tendenze accennava rosso Tremonti richiamando i principi fissati dalla Cardinal Martini
Di quel mi chiedo il mito dello scambio c'è tutto valga solo in quanto scambiabile che ciò che non è scambiarli amante valore
E il secondo elemento l'etica che è stata chiamata l'etica delle circostanze all'etica del perché non c'è tutto si può fare tutto più o meno uguale
E quando si comincia a a fissare il principio di gratuita nella vita si comincia a fissare vede un centro di gravità attorno al quale si ricostruisce un sistema di valori
Che si basano sullo godono della persona sul fatto che non è vero TuttoFisco scambiare che non è vero che si devono dire non necessari della vita perché altrimenti si arriva a definire inaccettabile e così via e che tutti sia giusto ricordare alla fine che riusciamo Tavazzi ha ci ha dato un contributo fondamentale in questa direzione anche con quella sua opera di permanente connessione sociale quello che poi voi fate la mostra solo ci sono i soggetti della lacerazione soggetti della connessione
I primi sito spesso nella politica della società secondo ciclo spesso associati alla politica e questo con esplicita speranze per il futuro che la politica possa motore da voi qualche elemento di connessione in più e di lacerazione grazie
Ma siamo