Sono intervenuti: D'alessio, Calligaris (grn), Battistelli, Agostini (grn).
Tra gli argomenti discussi: Armi, Droga.
18:30
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9:30 - Parlamento
10:30 - Parlamento
11:15 - Camera dei Deputati
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13:00 - Camera dei Deputati
grn
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Piano di poter dare inizio acquista seconda seduta
Del ciclo di dibattiti intitolato armi e droga le connessioni del traffico illegale di armi col traffico della droga
A questa nostra seduta ne seguiranno altre due
Una il venti maggio droga e strategie di destabilizzazione del mondo
E un altro il ventisette maggio armi droga valuta le connessioni
L'insieme di questi dibattiti
Sì concluderà con
Con una con un convegno di carattere generale
La cui data
Fissata per venerdì sei giugno
Il convegno si dovrebbe svolgere nell'auletta dei gruppi parlamentari qui in via di Campo Marzio
La seduta di questa sera dedicata al tema mercati delle armi e relazioni internazionali partecipano
Due giornalisti
Avrebbero dovuto partecipare anche due
Diciamo politici gli studiosi della materia
Che gli stessi giornalisti avrebbero dovuto interrogare
E i giornalisti sono il generale Caligaris qui alla mia destra
E Arnaldo Agostini
Di Paese Sera alla mia sinistra già Calligaris scrive per il Corriere della Sera
Gli intervistati sono Fabrizio Battistelli
Credo conosciuto fra l'altro autore di un volume
Sul
Sul sul struttura del della produzione delle armi e del commercio delle armi
E l'onorevole Mario Raffaelli sottosegretario agli esteri Raffaelli ha fatto sapere questa mattina die di essere in procinto di partire per una missione fuori dell'Italia
E quindi giustificava in questo modo la sua assenza per cui in realtà abbiamo un solo intervistando che il professor Battistelli
Abbiamo pensato nonostante questo inconveniente del quale ci scusiamo di dare luogo egualmente ad uno scambio di idee di domande e di risposte su questo argomento perché ci sembra che esso non perda
Suo grandissimo interesse anche se la mancanza di un rappresentante del governo certamente riduce in parte il valore di certi di certe risposte come ha detto il tema è mercati delle armi e relazioni internazionali
Per poter consentire l'avvio della discussione
Mi limiterei molto rapidamente a porre come si dice le questioni fondamentali di questo dibattito
La prima di questa questione ci sembra che sia quella che riguarda la dimensione
Quantitativa e le caratteristiche qualitative della produzione industriale delle armi nel nostro Paese è una questione su cui molto si è discusso anche di recente nella conferenza nazionale industria difesa promossa dal Ministero della difesa su sollecitazione delle commissioni parlamentari
Ed è questione che grosso modo poi sentiremo le domande e le risposte grosso modo configura questa industria come un'industria che ha avuto un consistente sviluppo nel nostro Paese che si presenta con un fatturato compreso si intende l'export
Di sei sette mila miliardi che naturalmente sono soggetti a delle oscillazioni dato l'andamento come dire ciclico di queste attività produttive
E come un'industria che si colloca sul mercato internazionale imposizione
Direi di discreta rilevanza
Non solo del parere che s'se ne dia di questa posizione una diciamo configurazione esatta dicendo siamo tra i primi produttori di armi perché in realtà il mercato mondiale delle armi è dominato come è perfino ovvio dalle grandi potenze nucleari
Su
Sul totale della delle esportazioni del commercio delle armi su scala mondiale il settantacinque per cento detenuto dagli Stati Uniti d'America dove sovietica
Un altro dodici per cento dalle altre due potenze nucleari Francia Gran Bretagna il resto sono dividono tutti quanti gli altri noi compresi
Secondo l'ultimo Sipri
Tradotto credo imita in italiano dal dall'Archivio disarmo credo che sia stata opera vostra e di questo forse bisogna anche dare atto e rendere merito perché è una documentazione accessibile molto utile secondo quest'ultimo Sipri il nostro paese che occupava la terza quarta posizione
Sceso intorno alla sesta settima e si attesterebbe sul tre per cento del totale cifra non grande ma certo sempre di rilievo perché si tratta
Di parecchie migliaia di miliardi e soprattutto perché si tratta di export che va prevalentemente nei Paesi del Terzo Mondo
E quindi in un rapporto che forse lo preferiremmo fosse diverso piuttosto che quello esclusivo fondamentale del commercio delle armi comunque un primo tema è quello della dimensione su cui crediamo sia opportuno sviluppare una discussione
Il secondo di questi problemi invece il problema della esportazione nel senso che del resto è anche qui caratterizzato di commercio legale e di commercio illegale intanto mi pare c'è da osservare che tutto l'insieme della esportazione degli armamenti
Una attività commerciale che presenta caratteristiche speciali rispetto alla all'andamento alle modalità con cui si svolge il commercio delle altre merci su scala internazionale
Per la ragione che questo commercio delle armi fortemente condizionato da intenti e da interessi di carattere politico che possono essere di vario genere e che normalmente coinvolgono le iniziative la responsabilità dello Stato
Naturalmente noi parliamo del commercio legale ora cioè di quel commercio che si svolge osservando le regole
Ampie o meno ampie garantivano un po'meno garantite che tuttavia rischi rischi diversi stati pongono per disciplinare questa attività ma a fianco del commercio per così dire legale c'è anche un commercio che potremmo senz'altro classificare come illegale e perfino come clandestino quello cioè che sfugge a queste regole che si sviluppa
Formalmente all'insaputa del re autorità costituita
Direi che tra queste due e tra questi due estremi di un commercio che si svolge secondo le norme e secondo la prassi
E di un commercio che pronte queste queste questi resterà alcune che si sviluppa clandestinamente c'è una direi fascia intermedia
Di un commercio che non si può definire del tutto illegale
Anche se non osserva le regole ed è quel commercio che si svolge sia pure in forma riservata o perfino segreta ma con il consenso e con la responsabilità dei governi del paese
Recentemente un'intervista di un ex capo dei servizi d'informazione italiano
Mi pare che sia uscita su Panorama
Ci ha messo conoscenza in una forma diversa da quella che magari si poteva si è potuto nel passato sapere che effettivamente il nostro Paese per quello che ha riguardato i rapporti con la Libia ha intrattenuto
Un relazione commerciale con vendita di darmi
Che non era esattamente una vendita di armi catalogabile fra quelle che rispettano le norme previste dalle leggi che peraltro sono sotto discussione e dovrebbero essere cambiate
E tuttavia era una vendita di armi che indubitabilmente secondo la stessa affermazione di questo generale si svolgeva
Diciamo col col tacito consenso forse con l'esplicito consenso dei governanti italiani perché interessi politici e di Stato
Si può discutere che essi fossero apprezzati convenientemente hanno ma comunque interessi politici di Stato prendevano opportuna o rendevano possibile questa operazione ecco quindi questo mi pare che sia il quadro nell'insieme
Con cui si sviluppa questa attività commerciale che evidentemente
Diciamo
Reca con sé
Una serie complessa di implicazioni politiche sia per quello che riguarda la posizione del nostro dei nostri governi sia per quello che riguarda le situazioni che si determinano nei paesi che ricevono queste armi e che le utilizzano per determinati
Non siamo stati sempre in regola
In questo commercio è capitato anche di recente che siamo stati rimproverati e questa è una delle ragioni per le quali
Cioè tutto un dibattito parlamentare che va in questa direzione siamo stati rimproverati di vendere armi indiscriminatamente
Anche
In zone o a Stati che non dovrebbero essere destinatari di questi armamenti
Questa è una posizione assunta dalle Nazioni Unite che noi crediamo debba essere tenuta in grande considerazione
Ed è la posizione delle nazioni dei che dice che non che ci si debba astenere dalla vendita delle armi
In assoluto
Ma che in tutti gli stati democratici e tutti i paesi che sono in condizione di fare questo commercio dovrebbero evitare di concorrere con questo stesso commercio ad incrementare le situazioni di tensione o a favorire diciamo situazioni anomale all'interno dei diversi Stati
Dicevo che siamo stati avvolte rimproverati
Di aver avuto una condotta non lineari perché armi italiane
Si sono trovate nei in Sudafrica o anche in altre zone
Di conflitto o di belligeranti
In connessione con il problema quindi della esportazione c'è una attività legislativa anche questo è un punto su cui può credo dovrebbe credo esercitarsi nostro dibattito che ora è giunta ad un certo approdo
Ed è una legislazione che tende a ricostruire e a sviluppare i controlli sulla esportazione una legislazione che giunta all'approdo della approvazione in sede di commissione della difesa anzi
Di Commissioni riunite Difesa ed Esteri
Che hanno messo a punto un testo di comitato ristretto che dovrebbe essere poi sottoposto a breve scadenza alla bagliore all'approvazione dell'Aula
Anche questo aspetto merita di essere approfondito perché si tratta di valutare se la nuova legislazione elaborata a questo riguardo è sotto la spinta di molteplici iniziativa di movimenti pacifisti di Sarmi spiega anche semplicemente di movimenti democratici
Risponde effettivamente alla esigenza di normalizzare questo comparto e nello stesso tempo di garantire le
Obiettive necessità della difesa nazionali
Il terzo e ultimo gruppo di problemi sui quali ci si potrebbe soffermare
Rappresentato dalle politiche che si propongono di attuare per quanto riguarda il controllo e anche il superamento lo dico francamente anche un po'brutalmente il superamento della delle produzioni e del commercio delle armi sappiamo che ci sono correnti religiose correnti di pensiero
Gruppi politici i quali sostengono ma riconversione totale ed immediata della industria militare posizione che ovviamente
Nel proporre questo propone simultaneamente anche la dissoluzione delle forze armate non avrebbe senso
Avendo deciso di non fabbricare più armi mantenere in piedi una forza armata che avrebbe bisogno delle armi per essere tale
E quindi la dissoluzione della spesa militare sono correnti direi che si collocano su una delle estremità dell'arco delle diverse posizioni politiche e sono correnti che normalmente si richiamano alla dottrina della non violenza e alla difesa popolare non violenti
Possiamo discutere della credibilità dell'attendibilità della consistenza di questa impostazione
L'altro la segnalo solo perché essa e parte diciamo del pensiero politico italiano
E perché su di essa ci sono gruppi di religiose gruppi di cattolici che promuovono un sistema di obiezioni incrociate
Note quella sul servizio militare quella sul lavoro nelle fabbriche militari quella sul pagamento delle tasse che una certa incidenza nella situazione politica la stanno esercita d'altra parte ci sono invece posizioni che riguardano una politica di riconversione intesa come direi sottrazione di questo comparto industriale dalla vincolante ipoteca dei bilanci della Difesa
E quindi più che di una riconversione una politica di riequilibrio dei diversi programmi produttivi in modo che i programmi a carattere civile per obiettivi che non siano sacrificati a scelte di carattere militare che non sono dettate
Dalle esigenze difensive nazionali che vanno certamente presi in considerazione ma decadente semplicemente dalla dinamica del mercato e dalla esigenza del profitto
Anche questo sembra un punto su cui esercitare la discussione perché in questo modo completiamo il quadro delle questioni la dimensione dell'industria
Le politiche dello di controllo dell'esportazione le eventuali strategie per giungere ad una ricomposizione di questo comparto che a un posto importante nell'attività produttiva nazionale questa mi pare e la base su cui possiamo sviluppare il dibattito ora credo che potremo cominciare pregando il generale Caligaris del Corriere della Sera di rivolgere la prima domanda al professor Battistelli che è il nostro principale interlocutore da ospite di questa sera
Sono bar molto soddisfatti di essere lì a interrogare non essere interrogati soltanto aveva visto e per questo a volte arrogante
Mi viene concesso soltanto una volta qua diventa a mia volta interrogato grazie alla defezione dell'uomo politico che per quale proviamo ricoprirà il ruolo anche
Professor Battistelli ha scritto molte cose pregevoli sul produzione delle armi senz'altro in grado di rispondere a queste mie domande che sono un po'articolate il nostro tanto quella ovvia quante quale una produzione
Delle armi in Italia
Quale parte della produzione dipende più per la sopravvivenza della stessa industria
Dalle vendite all'estero
E qui poi c'è un'altra domanda alla quale ha pratica risposta all'onorevole D'Alessio prima
Indirettamente quando ha detto che le nostre vendite sono dirette quasi sempre al terzo mondo allora quale livello tecnologico dalla produzione italiana e quanto questo influisce sulla direzione del re non so se domande chiara
Ultimo è legato anche alla seconda parte quale tipo di produzione di armi sfugge più facilmente al controllo politico che quale e più ideologicamente ritenuta demonizzati
Sorpresa finire qua perché
Non credo basterebbe
Grazie più che una domanda sistema ritorna cercherò di rispondere come è giusto modo e possibilmente sintetico
Direi innanzitutto che va sottolineata la politicità del fenomeno produzione commercio di armamenti ciò che è vero forse di ogni fenomeno sociale ma in questo campo si toccano da insensibilità brace dell'intero apparato produttivo e dello stesso sistema questo per dire che le stesse cifre non sono neutrali stesse cifre sono spesso oggetto di controversia darle in un modo o nell'altro può rispondere a una politica e evidentemente qualcosa di estremamente generale è ormai acquisito credo con l'esperienza che stiamo facendo in questi giorni a proposito di altri fenomeno gli altre emergenze
Meno cruente ma non per questo meno in cui il balletto delle cifre e durato a lungo si è forse recentemente stabilizzato da qualche anno in ordine anche a questo
Apparentemente meno pressante che era la produzione delle attività
Molti anni dal dopoguerra a oggi una produzione di Alitalia c'era stata c'era stata sotto l'egida americani licenza di produzione di Pomigliano sviluppato sistemi relativamente autonomi
E che negli anni Sessanta aveva conosciuto un certo boom ma banco di prova nella collaborazione europea su vari progetti
Principale il caccia multiruolo torna
Per tutto questo periodo l'industria militare italiana conduceva una vita molto appartata non si faceva notare benefici se anni era noto sostanzialmente venivano riforniti alle forze armate qualche paesi ombra storici rapporti come l'America Latina
In realtà si trattava di una dimensione abbastanza poco notare che non davano
La politiche dell'informazione cambia decisamente a metà degli anni Settanta perché cambia anche il livello di sviluppo della industria perché italiani che raggiunto nella sua maturità a accanto questo sviluppato un notevole aggressività contermini commerciale evidentemente sui mercati esteri e pronta per uscire un po'scope
E settantacinque cioè ministro in cui siano bilingui ministro
Per la ricerca scientifica che proprio il Corriere si era dichiara la famosa affermazione basta con i falsi pudori l'Italia deve esportare più a un po'una dichiarazione di intenti
Danimarca termitana legittimità acquisto ingresso alla grande degli industriali italiana sul mercato S alla grande per lo meno relativamente alle forze produttive italiane
Da quel momento in poi cominciano a diffondersi i primi dati in particolare a cura dell'Efim anche delle partecipazioni statali chi ti tieni
Una larga parte dell'industria indica pubblica e che a sua volta direi ormai su cento lire di fatturato
Quaranta o cinquanta vetrata la produzione degli anni la qual è il film fa circolare fra i parlamentari un cosiddetto Libro bianco nel quale vengono avanzate dei primissimi cifre sull'uso di gli occupati e il fatturato industriale gli armamenti
Si parla di quattro cinque mi quattro mila quattro mila cinquecento miliardi di fatturato nel settantacinque in tanto tempo fa
E si parla di trecento mila occupati senza ben precisare ai entrati a funzioni specifiche militari e atti io la stessa azienda nata settore
Sono cifre e assolutamente gonfiate superiore al vero quattro o addirittura cinque volte
Che però mentre un po'nell'orecchio della stampa l'opinione pubblica trecento mila occupati diventa un po'la il dato che è facile ritrovare in quegli anni in numerose fonti gliela spettare alla fine degli anni Settanta ancora tre quattro anni vero così ascoltare le prime voci discordi in questo coloro che alcuni obiettivo politico è evidente concetti accreditare questo settore come fondamentale come sorta di pilastri come militari cosa che sembra rilevante certo c'è una ricerca dell'ufficio internazionale delle FNM che presso i Consigli di fabbrica e poi le varie aziende del settore propone una prima rilevazione di dati iniziative politiche pubblicare dai mercati libero che poi il primo studio empirico su
Questi argomenti ecco le cifre sono decisamente molto inferiori ho voluto fare questa breve introduzione storica possibile per dare l'idea di come e l'aridità delle cifre non di acconto elevata pubblicità che essi rappresentano
E possiamo dire che all'inizio degli anni ottanta dell'ottantatré
Abbiamo circa ottantasei mila occupati di cui cinque sei mila in cassa integrazione perché alcuni sub comparto questo settore sono essi stessi in crisi lo saranno mite secondino questa contrazione del mercato internazionale
E guardo il fatturato
Si può stimare un fatturato di circa otto mila miliardi si tratta di un fatturato aggregato non consolidato cioè e non depurato duplicazioni di aziende nipponiche sono subfornitori vengono ad altre aziende
Bene su quest'ultima cifra si può calcolare un cinquanta per cento quindi almeno quattro mila miliardi destinati alla esportazione naturalmente con quelle ondeggianti nel gergo dall'onorevole D'Alessio e che rendono conto di un mercato estremamente politico perché introdurre criteri ideali ho acquisirle non è compiere qualsiasi altra transazione commerciale
Mercato altamente politico determinato da vari fattori non ultimo ribasso dei prezzi del greggio che come nel settantatré processo inverso fu alla base di un frenetica
Campagna acquisti da parte dei Paesi produttori oggi limiti incontrare le loro il loro acquisti
Caratteristiche qualitative seconda domanda quale parte l'industria bellica italiana dipende dall'estero
Le caratteristiche qualitative del procedere agli armamenti sono caratteristiche tutto sommato analoghi al made in Italy in qualsiasi altro settore
Come dire abbiamo una grossa capacità di assemblare insieme componenti provenienti dai Paesi più avanzati tipicamente dagli Stati Uniti
Il materiale molto spesso anche i termini materie prime e di importazione questo certo non è colpa nostra
Al tutto noi aggiungiamo un tocco di fantasia tipicamente italiana una personalizzazione sulle esigenze del cliente come si vanta di fare l'asterisco sepolto pubblicizzando i suoi ragazzi
E alla fine mettiamo insieme un prodotto che uno l'originalissimo non avanzatissimo
Non costosissimo ha delle caratteristiche di buona operatività ed è facilmente gestibile
Anche da personale non eccessivamente addestrato l'ideale gli ho fatto un po'la fotografia di un'arma di una prodotto se volete
Adatto per i Paesi emergenti ha dato per il Paese terzo
Per il Terzo Mondo sono infatti circa novanta per cento riprese spocchia che significa che l'inverso soltanto il dieci per cento delle nostre vendite vanno ai Paesi industrializzati questo evidentemente un elemento significativo in termini netti collocazione tecnologica del nostro prodotto mi globalmente potrebbe essere e altrimenti
Per quanto riguarda il mercato del terzo mondo devo dire che si ecco avere un presidente che ha un grosso esperto di questi temi risparmi affollata di vendere molti dei dati e quindi mi ricollego anche concernono ritenersi e aggiungerei che quella cifra intorno al tre per cento delle esportazioni italiane riguarda il totale delle esportazioni quindi ivi compresi e come Paese acquirenti i paesi industrializzati della nostra quota irrisori
Sì per quello che riguarda specificamente invece i paesi del terzo mondo noi siamo effettivamente al quarto posto tra paesi esportatori naturalmente distanziati sin dalle superpotenze che insieme
Qui ci sono sic ottantasei edizioni si dichiara chiusa sta traducendo in questi giorni
Insieme seri che Stati Uniti ricoprono sessanta per cento delle vendite al Terzo Mondo
E c'è al terzo posto la Francia col tredici per cento e poi distanziati veniamo non con cinque virgola cinque per cento dell'intero mercato mondiale al Terzo Mondo che non è
D'altra parte pochissimo recepiamo sia pure di un mondo comunque ascrisse Gran Bretagna Germania federale gli ha altri Paesi tutti insieme terzo mondo comincerà a produrre
Cioè infine una quotate sono società tema da affrontare dopo altamente controversa ancora più controverso tuttora controversa che è quella della produzione e soprattutto il commercio clandestino
Questo mi sembra un tema abbastanza interessante Piero un seminario come quello di stasera cercare di capire che dimensioni e a l'aspetto illecito della produzione ma soprattutto della commercializzazione di Armani
Recentemente il Censis che sempre molto attento voglio dire alle nove marzo ai problemi emergenti del momento
A pubblicato un serie di stime sull'illecito nel nostro Paese dalla fabbricazione commercio di droga al commercio valutarne tangenti al contrabbando allo sfruttamento della prostituzione gioco d'azzardo e così cioè una voce fabbricazione scaccia clandestino di armi
Che porta decidere per gli occupanti
Cinquanta mila attenti per così dire ma già detti comunque si tratta e di quattro mila cinque mila miliardi fatturato ecco devo dire che a mio parere in un lavoro oppure molto interessante per tutto l'aspetto sondaggio d'opinione dove invita gli italiani a pronunciarsi sui livelli di gravità che attribuiscono a questo tipo di illeciti molto interessante perché cita anche un po'come dire una
Segnale dell'evoluzione che contraddistingue la sensibilità
Della gente su questi temi
Positiva tutto sommato perché passa da una concezione puramente privatistica del diritto dell'illecito che colpisce il singolo ha una concezione più ampia di beni collettivi uno dei primissimi posti per esempio e ricoperto dal discorso dell'inquinamento e questo prima di Chernobyl
Dicevo accanto a questo aspetto un pochino più consistente e convincente questo delle stime mi sembra decisamente sopravvalutare il fenomeno
Ecco le stime che operato e non la faccio lunga con tutto l'apparato metodologico se qualcuno interessato passò poi fornire inedita e possiamo calcolare per quello che riguarda occupati per così dire ad attività esplicitamente illegali campo della commercio clandestino via circa undici mila persone considerando soprattutto il lavoro di intermediazioni e di esportazioni e di transazione che avviene per l'estero il gallerista
Per quello che riguarda i radicali o ostinato circa mille seicento miliardi si tratta quindi di cifre notevolmente inferiori a quelle che il Censis e comunque esse stesse di un certo rilievo sarebbe interessante paragonare al settore droga con cui fra l'altro esistono delle connessioni per quello che riguarda le grandi organizzazioni criminose internazionali su cui poi mi piacerebbe anche e torna
Comunque niente ritenendo alle domande del genere cambiare essa
Credo chiarire questa sarebbe così risposto anche la terza domanda riguardi la direzione delle vendite specificamente questo quadro complessivo del terzo mondo
Direi che non non abbiamo delle politiche rigide come per esempio negli Stati Uniti che vengono le armi sulla gli alleati
Così vediamo un po'tutti insomma su questo siamo molto equanimi anzi genuine chiamati avviso in particolare con il signor Guerra ai Paesi con dei vicini come il Sudafrica
Colpiti dall'embargo dell'ONU ma con una grosso uso anche interno affini repressivi di armi e quindi emendiamo all'Iran e all'Iraq tendiamo a sommaria e all'Etiopia abbiamo venduto ampiamente alla Libia
Ecco il caso di via mi sembra un caso molto interessante perché anche molto d'attualità ecco recentemente c'è questa riscoperta della minaccia dal Sud in questa rivalutazione di Gheddafi come possibile
E nemico devo dire comunque il regime di Tripoli inedita anche Antonio Fazio di questo tipo ma non voglio entrare nella questione politica generale mi interessa citare sequestrati Casoli in ordine a quello che a mio parere è una vera e propria assenza di controllo politico
Degli esportazioni italiani gli atti armi sconsiglia gli ufficiali evidentemente quelle consentite nobili Licci
Nel caso della Libia abbiamo approvato a fare un elenco delle armi vendute negli ultimi dieci anni a Gheddafi prima punto di scoprire il suo ruolo di stabilizzatore nel Midi Gaza abbiamo venduto quaranta aerei da trasporto eredità del G duecentoventidue questo nel settantasette e allora costretti in abiti tipica inventiva del nostro genio fummo costretti a ritenuto Rizzante accettare il motore General Electric americano che montava misteri perché gli Stati Uniti hanno posto l'embargo decretato questo motore ci abbiamo messo un motore inglese Rolls e così abbiamo potuto vendere a Gheddafi i nostri ai ai l'installazione di una linea di produzione Vieri addestratori S duecentosessanta l'azienda che una ventina di Corvette fregate Cantieri Navali Riuniti i cannoni navali e terrestri missili marinari mezzi corazzati dell'Oto Melara era l'ennesima arrivare mare Mariastella Selenia questi ultimi particolarmente imbarazzante se Gianni Caligaris può confermare nel caso di un effettivo conflitto satellite dei missili breve citata
Ma una ipotetica unità navale potrebbe anche utilizzare nei confronti di un mezzo era italiano
Per le concludere abbiamo stimato che nel periodo settantasei ottantacinque Italia venduto armi a Tripoli per due mila miliardi
Secondo le fonti ufficiali anglicani sostanzialmente consona alle nostre stime destinatario disarmo
Nel periodo settantanove ottantatré la Libia ha acquistato dall'Italia settecento milioni di dollari in questi cinque anni settecento milioni di dollari di armi e rappresentando così il primo paese cliente dell'Italia
Al secondo posto per informazioni viene Venezuela verso la Somalia
Al quarto lire che al quinto l'Egitto e si sono poi gli altri questi sontuosi clienti
Che qui c'è una miseria
In conclusione quali armi sfuggono al controllo
Alla luce di quello che ho detto rispondono abbattuta tutte
Se per controllo si intende un nel controllo che non sia soltanto amministrativo governativo controlli questo tipo c'è un decreto ministeriale settantacinque e sospeso clandestino perché purtroppo nessuno ha mai avuto un bene di leggerlo neppure parlamentare ottanta chiese fosse reso noto alla Camera si sentì rispondere al sottosegretario la Presidenza del Consiglio che il testo del decreto che istituiva il comitato per le licenze d'esportazione il testo era segreto
Bizzarria imminente il nostro sistema politico giuridico
Direi che il governo attraverso questo che presso questo comitato si vede rappresentato da sette otto membri dei vari ministeri commercio estero esteri difesa dei servizi segreti e così via che di volta in volta rilasciano le licenze di esportazione i criteri ripeto non non sono noti l'attività del comitato non è nota c'è da presumere che il Governo si assuma la responsabilità eserciti c'è d'augurarsi
Una qualche forma di controllo su questo tipo di attività una possibile attività di controllo evidentemente pubblica può essere garantita dal Parlamento è quanto prevede alcuni progetti di legge oggi in discussione ricordava D'Alessio
E che lo stesso disegno di leggi del governo in qualche in misura recepisce se quanto e eccome sarà naturalmente in funzione degli interessi l'opinione pubblica esprimerà su questi
Bene IBA dobbiamo possiamo ringrazio Battistelli
Forse data l'ampiezza della risposta guida finalmente tre attorno all'inizio forse dobbiamo ammettere una interroga
E poi a sua volta probabilmente
Interrogante
Quindi io sarei del parere
Utile magari i dati di nuovo la parola al generale Caligaris
Quest'
Giuseppe quello che per i servizi segreti
Comincia presieduta da più vacanze allora certamente
Rettifiche assolutamente nulla nessuno perché
Condivido
Non per comodo nel
In maniera truffatore per da Battistelli qualche aggiunta e qualche Peter
E anche un inciso sembra che non non c'entri niente ma serve a anche collegare il problema del e la produzione di armi al problema della sicurezza nazionale che molto spesso si dice
Produrre nel proprio Paese le armi significa mare meglio le proprie forze armate tecnologica che sarebbe comprensibile per chiunque Cornette come come altri tiene che il Paese deve essere ben difeso però questa logica non sempre funziona basta dire che c'è una direttiva del ministero difesa che dice di privilegiare e la produzione nazionale anche quando viene a costare
Fino al quaranta per cento in più della produzione sta
Ora il quaranta per cento è una tassa che viene applicata bilanciato la difesa in favore dell'industria nazionale
Questo è un fatto tutti conosciate era di il trenta per cento fino a qualche anno fa
E adesso arrivata quaranta per cento se poi si aggiunge che tutto questo si riflette anche le produzioni su licenza e così via sì viene a vedere che
E si vengono a vedere almeno armi e molto spesso non si vendono avere armi pertanto buone di quanto sono per degli atti in quanto no a un anno Audi
Di ricaduta non è dire
Un'altra cosa c'è da dire che
Naturalmente io mi rendo conto che sono un po'controcorrente in questo dibattito adesso non fosse controcorrente dall'esotismo dita
Da noi non è avvenuto non è detto materiale vediamo se lo aspettava come pallacorda via
Sì insistendo su questi top processo che
Tende a realizzare il profitto e l'industria nel modo più semplice attraverso la venti al Terzo Mondo si possono avere due fenomeni negativi di ricaduta sul nostro Paese
Il primo è quello l'ho già detto e verso le forze armate che non avranno mai equipaggiamento in tecnologie adeguate in confronto ai agli eventuali Paesi minacce
E secondo e verso l'industria stessa perché in questo momento stanno entrando in concorrenza in questo particolare settore vari paesi che sono industrialmente meno progrediti minori preparo la Spagna Brasile Argentina la Jugoslavia quindi quell'Italia si è fatto per un un certo periodo la parte del leone nella vendita dei paesi in via di sviluppo adesso gli stessi Paesi in via di sviluppo sono in grado di entrare in concorrenza quindi la nostra fetta di mercato
Nel Terzo Mondo si viene restringere di molto allora un'industria intelligente dovrebbe pensare in avanti e non cercare di avere contratti facile attraverso l'intervento del ministero Difesa non cercare ricopiate qualche ma se deve produrre materiale prodotto materiale di alta qualità e chiediamo a finire nel capo del cielo
Tra le varie
Materia demonizzati di Carmela demonizzando ivi in assoluto più di tutte le altre
E quella riferita al nucleare
Dal quale ancora musica
Ma e per chiarire l'esempio
Io parlano dei tre Paesi particolare
Che sono al Pakistan l'India della Libia
La cessione del nucleare viene apportare la proliferazione l'armamento nucleare del mondo sappiamo che il nostro Paese ha firmato l'impegno di nomina acquisire il proprio che momento nucleare è stata una scelta politica giusto o sbagliato solo nasce in quanto si riteneva che si ritiene tuttora che l'aumento del dei Paesi nucleari nel mondo nuoce alla stabilità internazionale
E questo naturalmente tanto più evidente quanto questi Paesi sono meno politicamente saggi questo non è una forma di razzismo nei confronti del per il Terzo Mondo ma è chiaro che io preferisco che lingue assurdo che il parlamento nucleare se l'avventura sovietiche anziché la Libia
E che se un Paese che ha la gestione dello Sturm la coscienza nella consapevolezza del rischio la consapevolezza della questione della politica internazionale assenza da offre senz'altro di gran lunga migliore garanzia di un Paese instabile umorale
Come suo capo in questa
Quali sono i tre esempi io riprendo da un bollettino con la lotta pochi giorni fa quindi sono altamente aggiornati bollettino del primo
Primo Maggio
Il primo parla della non ottemperanza tre parti Paesi che ricevono
Queste Technology nucleare delle norme che il Paese cedente
Fa
Controfirmare allora
Gli Stati Uniti hanno fornito un impianto nucleare al Pakistan
Chiedendo al Pakistan che non producesse
Uranio arricchito perché per costruire le bombe ci vuole agli occhi del novanta per cento
E l'impegno di rimanere a livelli al cinque per cento adesso il Pakistan utilizzando tecnologie rubate proprio il termine rubate da uno scienziato pachistano in Olanda durante un periodo di permanenza presso relatore olandese sono riuscite a raggiungere un arricchimento d'uranio al trenta per cento e però con un sistema sistemata giusta a cascata arriveranno probabilmente a produrre la prima bomba nucleare Roma
Non è una grande capacità si calcola che circa per alcuni anni arriveranno una bomba alla comunque sempre quanto basta per spaventati vicini
L'Indian caso ancora più più tipico perché voi sapete che l'India non ha firmato tra dato il non profit proliferazione
E il Paese che si è concesso nuovamente nucleare senza senza neanche falsi pudori
E adesso però si trova in difficoltà in quanto gli impianti non sono all'altezza di una produzione di qualità
Allora il ricorso alle tecnologie
E del dell'Est e dell'Ovest
Ed era impellente
I casi citati sono interessanti il primo la produzione di acqua pesante
Gli indiani hanno cinque stabilimenti per la produzione dell'acqua pesante nessuno dice questi questi stabilimenti riesce a produrre
Una produrla di una qualità sufficiente perché le cose come sono usciti approvvigionarsi di acqua pesante semplicemente avvalendosi di una compagnia svizzera
Chieda importato dall'Unione Sovietica
E l'ha spedita con
L'etichetta
Prodotto chimico
Neutro
Attraverso l'India
Dall'India è andato via abile negli Emirati Arabi che poi l'hanno spedito quindi ecco questo quando si parla della difficoltà del controllo mi dica una cosa così evidente è riuscita a fare cinque tappe
Un altro caso ancora più preoccupante la l'acquisizione di macchine a raggi X che servono per la produzione della bomba all'idrogeno sempre da parte dell'India
L'hanno chiesto ai britannici e hanno detto di no e l'ha chiesto gli svedesi cui sapete la politica svedese quanto sia sempre stata ecco anche con uno spadone contraria all'uccisione di armamenti
Di qualsiasi tipo e soprattutto di questo
E con la Spezia invece la questione era ancora in discussione in quanto c'è un contratto fra la Svezia di bindiani dal voler essere controfirmato riguardo alla vendita di cannoni Bofors
Gli anni ha fatto capire agli ipertesi che
L'acquisto di questi materiali sarebbe stato sub condicione sia se la condizione sarebbe stata la il parole la parentela vendite delle ASL
Ultimo caso la Libia c'è un impegno che speriamo che i sovietici non mantengono molto recenti qualche giorno fa di concede alla griglia quei reattori nucleari che ha cercato di avere dal da tutti compreso il Pakistan
Non uno ma due
Allora il problema che ci possiamo porre per il futuro
Per primo
Saranno in grado i sovietici vorranno i sovietici se produrranno se agli aiuteranno a installare questi due relatore di controllare che effettivamente non producono rende arricchito e quindi non si dia origine a un ordigno nucleare anche uno solo basterebbe
Tanto più che i la Libia ha cercato più volte di costruirsi un missile esagitati due mila chilometri faticato ottantadue mila chilometri orari
Secondo se poi questo reattore fosse poco affidabile
Siamo sempre vicini di casa
Quindi questa tecnologia in case disastro venete a riflettersi nei nostri a tutto questo bisogna dire che c'è lei è l'organismo che deve controllare il rispetto degli accordi per quelli che accettano
Le verifiche che si è dichiarata non all'altezza di fare penitenza
E diamo quindi che il problema del trasferimento delle delle armi da un paese all'altro può raggiungere il grado di massimo rischio attuato in corrispondenza di quel settore
In ultimo tanto per finire su una nota allegra se si parla di tecnologia nucleare si può arrivare addirittura alle bombe militari militarizzato e che adesso in questo momento non sono in circolazione ma si comincia diffondersi la tecnologia nucleare non è detto che il terrorismo nel futuro non sia intenti in grado di appropriarsi queste armi e quindi di farsi una leva minaccia
Un altro aspetto Lippi concludo del trasferimento delle armi che non è legato alle preoccupazioni dei movimenti e la pace prego è legato al problema che la sicurezza è quello del trasferimento delle tecnologie voi sapete che anche nell'industria civile cioè quello che vi chiami chiamato spionaggio tecnologico un'industria riesce a studiare un prodotto che gli altri non hanno gli altri cercano di arrivare allo stesso prodotto nulla di più facile sia non abbiamo una ricerca ma avviando uno lo spia
Ora questo può venire anche nel campo la sicurezza viene indicato sicurezza e problemi al trasferimento a tecnologie è un problema molto serio perché crea una continua competizione fra l'Est e l'Ovest e in in questo settore
Chi crede di essere arrivato a un determinato livello tecnologico pertanto di poter stare tranquillo attraverso il furto di tecnologia si rende conto di non essere più in grado di superare l'avversario quindi ricerca tecnologie
Più più elevata non è solo questo il motivo della corsa tecnologica ma è uno sensato i fattori concorrenti
Quindi quando affrontiamo il problema della venti ai Paesi terzi non fermiamoci soltanto al alla questione più alle che li chiamo impatto più forte che è quello che l'associazione droga armi armi del genere anni che possono essere associate alla CRI finalità e il terrorismo spicciolo ma ci sono
Da come vittima dopo
Come interrogata Monterosa
Caligaris mi sembra
Gli altri
Brevemente
Replicato alle risposte di Battistelli ma poi abbia a sua volta proposto altri non piccoli interrogativi per alimentare questa discussione uno di questi interrogativi come avete sentito riguarda il nucleare
Il nucleare civile ormai e quello militare insieme considerate perché insieme per certi versi analogamente minacciose io ho avuto la sensazione che
Affrontando questo problema si volesse dire in definitiva che non esiste una soluzione nazionale a questo problema
La soluzione che può essere trovata sia sul piano della sicurezza come tanto più sul piano della diciamo emarginazione di questa forza specialmente in termini militari dalla faccia del pianeta una soluzione collettiva comune o è quella o non c'è soluzione del resto venti dicembre
Tanto quelle del nucleare civile ci hanno dimostrato che per l'appunto siamo di fronte ad un problema collettivo
Ovunque si possa produrre noi è chiaro che ci auguriamo che non siti produca nel prossimo futuro e neanche in quello lontano
Un incidente in una centrale nucleare siamo tutti coinvolti poiché la nube radioattiva non conosce di questi confini
E quindi non sono né adeguati né sufficienti gesti unilaterali di sicurezza anche quindi diciamo ispirati al massimo senso di responsabilità sono utili e adeguati soltanto belle utili adeguate soltanto quelle decisioni collettive che possono metterci al sicuro da una minaccia che altrimenti non è diciamo così che non la si po'altrimenti affrontare credo che lo stesso aspetto si proponga per il nucleare militare la non proliferazione è un sistema di reciproca sicurezza ma se la non proliferazione non funziona anche distanti gli hanno sottoscritto e lealmente osservato il Trattato di non proliferazione sì troveranno aprendo a lunga scadenza di fronte ad un'alternativa o accettare l'inversione dei rapporti di gerarchia esistenti
Essendo avvantaggiati gli Stati che si doteranno dell'arma nucleare della forza nucleare oppure incamminarsi sulla stessa strada terre tentare di esercitare una deterrenza nei riguardi di chi si è impadronito di questa forza
Mi pare quindi chiaro che questo grosso nodo sul quale non è inutile che si eserciti non solo il dibattito qui questa sera ma addirittura una discussione assai più vasta su scala nazionale quindi direi che a tessendo sul tappeto questo insieme di quesiti e di domande potremmo ora dare la parola a ad Agostini del paese nel quale a questo punto può anche se vuole est egli stesso intervenire replicare e nello stesso tempo proporre le le domande che ritiene opportuno allora a Fabrizio Battistelli
Ringrazio
Io vorrei rimanere pienamente
Tra l'altro sono anche lungo nel mio ruolo di giornalista
E quindi sarò domani
A tutti
Il mio giornale si era c'è una una
E in questi giorni sta ricevendo numerose telefonate
Chi vigenti che chiede
Informazioni legislative questi giorni telefona per sapere che cosa accade con la nucleari
C'è e pone delle domande semplici nel senso
Che cosa posso mangiare seguirlo si può mangiare Lazzi tutti
Qualche giorno fa
Nel pieno della crisi Grassi con sopra scritto
Poneva domande
Altrettanto ingenuo ma dopo Lampedusa
Questi sconto
Libici
Dove potrebbero arrivare
Qui si cerca di spiegare la gittata e due mila chilometri eccetera
Dico questo
E perché agenti
Sta sempre più subendo
Le ricadute di un mondo che avverte di non poter più controllata
E a volte telefono anche le persone per dire
Questa guerra tra iranica
Qui è stato fatto ci
Perché non finisce perché le armi negli anni
Sarà
E dalla parte degli iracheni i dalla parte degli iraniani sono domande tutte quante e semplici
Come domande estremamente semplici ma povertà a altro che semplici sono venivano poste nel corso di un dibattito sulla
Si diceva
Ma
I Paesi latinoamericani
Che sono o così carichi di debiti tant'è vero che ci fu una proposta choc Fidel Castro non rimborsare
Che cosa dovrebbero fare per invertire la tendenza
E perché in realtà tutti i diciamo tutti dicono che ci sono alcune traiettorie di questo mondo che non ci piace
E per quanto riguarda le dichiarazioni lo si dice da parecchio tempo in verità negli ultimi dieci anni il debito dei Paesi latinoamericani e si è enormemente accresciuto nonostante tutti
Si ponessero il problema il commissario per invertire la tendenza ecco faccio questi esempi per dire
Ed è un pochino al tema del dibattito di questa sera che armi relazioni internazionali quindi sono soltanto
Cifre ma anche in qualche modo sono anche aspetti politici
E dico questo perché bisognerà anche porsi la domanda sul versante delle anime
Come fare perché credo che è poi un interrogativo di fondo debba essere questo
Come fare per il invertire
Sì si è capito benissimo dal dagli interventi mi hanno preceduto che la tendenza figlio non c'è nessun sintomo
Che va in questa direzione
La preoccupazione regionale Calligaris pone alla nostra attenzione della
Della mancanza i mezzi per per frenare la proliferazione nucleare
Ed è grosso problema alti la di alcune norme
Ma è un grosso problema
Ma c'è un grosso problema anche a livello poco più basso
Come frenare se vogliamo frena
Il commercio illegale o illegale
Io credo che
Anche questi sono gli interrogativi che con concretezza sono interrogativi politici ai quali però bisogna e sono gli interrogativi della gente che telefona ai punti ai quali bisogna anche dare una spot
Qui questo fatto che tutto in qualche modo regolamentato e tutto viene violentemente deregolamentato
Questa anche una domanda che io vorrei essere
Vorrei e io qui ho ritrovato in questi giorni darla
Dall'indagine dall'istruttoria che il giudice Palermo fece a Trento
Un memoriale di un
L'agente segreto
Il SISMI
E in cui lui di sottolinea ribadisce questo è abbastanza noto che la procedura che regole rilascio delle licenze
L'esportazione di anni vede i servizi segreti in primo piano è anche giusto sul
Però poi dice che l'intervento di questi servizi segreti ed è un agente che faceva parte dei servizi segreti
Non si sa lo si conoscerà il nome a questo mentre si studiano questi articoli poi il nome
Si è saputo
Poi inedita il parere questi servizi segreti non ubbidisce
Alle logiche nazionali
Nel senso che e diceva questo frangente segreto in un incartamento del che fa parte struttura di Carlo pare nel senso che abbiamo venduto pistole deserta alla Bulgaria e pare che queste pistole siano finite in Turchia e facciano parte degli arsenali di ulteriori
Internazionale
La Libia pareri favorevoli alle vendite di armi alla Libia
Pareri favorevoli di armi all'Iraq
Eccetera eccetera
Allora qui c'è qualcosa che non va antidiabetici
C'è una politica che non funziona
O funzione
In maniera distorta non ho controllato e quindi nel momento in cui noi ora diciamo alcune cose stabiliamo alcuni limiti sappiamo che queste cose questi limiti possono essere ignoranti e siccome non si parla di televisori
Gli automobilisti Cichetti ma si parla di anni questo veri secondo me rioccupare Montù
E allora io
Vorrei fare alcune domande
La prima domanda è questa
Come introdurre delle novità
Voglio dire
Sì
I Paesi poco diventano sempre più poveri
Come si poste cessare questa tendenza
E di conseguenza accanto a questa domanda ed è quella che pongo in questa sede
Come si può spezzare la tendenza e qui emerge dei tecnici che che ci sono stati dati questa tendenza viene confermata come si può spezzare la tendenza che varia e arturiano sempre più sofistica
Dati tra l'altro c'è c'è il progetto delle Guerre stellari poi bisogna spendere anche qualche cosa in questo senso
Quindi la prima domanda è questa
La seconda domanda e che se è vero che sono state come qui dimostra che questo memoriale ci sono state delle violazioni delle norme
E che cosa accade
Che cosa accade quando evidentemente viene accertato che alcune norme sono stati viola
Quindi per adesso formulare questa domanda mi rendo conto che la prima e struttura stratosferiche però si può anche di condurre Ojetti esempi sì
La seconda invece attiene proprio a qualche inchiesta che anche in Italia resta
Portatore
Così non va benissimo indicano risposte forse furono fattura scarsi forse è opportuno che coinvolge pubblico oggi alle domande sia eventualmente le risposte
Io
Regole sì sì Battistelli disidratati
Mica alle domande che sono state formulate ridare la parola vorremmo sentire
Subito presto potremmo anche pregare miliardi di intervenire in questo insieme diciamo di domande di rito siamo una mantellina e vogliono silenziosa benissimo allora anziché diciamo incarichi sono stati ampiamente squaderna sono stati esposti faremo compare
Sì ci sono interventi o per produrre un altri tre riformulare sul posto quanti
Già risposte
Va
La parola
Battistelli Giovanna voi ricerca
Sì qualcosa Robbins
Nato siccome sono
Venticinque in top se ci ci atteniamo inferiori cinque sei minuti per ciascuno
Abbiamo tranquillamente alle ventitré credo sia con il limite valida per le abitudini in queste sedute
Prendo la parola più che altro che stimolare la riflessione incoraggiare
Ulteriori quesiti partecipazione
Trovo particolarmente interessante di quanto veniva detto generale Caligaris forse una bomba N incitato da Agostini dell'inchiesta giudice Palermo mettere in relazione due fenomeni entrambi inquietanti
Che da un lato la proliferazione dell'arma nucleare così tra proliferazione orizzontale cioè tra parentesi e dall'altro l'uso privato che ne viene fatto
A cosa sconcertante che fra le tantissime sconcertanti dell'istruttoria del giudice di Trento è stata quella che mi ha lasciato letteralmente letteralmente esterrefatto come persona che si occupa di questi problemi da anni allora cioè giudice incriminato un gruppo di trafficanti neanche ricercatori ingegneri di essenzialmente romani
Sotto l'imputazione di commercio dico ordigni nucleari
Devo dire che questa notizie che si legge sul requisitoria depositata al tribunale di Venezia mi ha lasciato tutte prima incredulo
Non potevo crede che si è rilassata
Che cioè lo Stato abbandonasse questa sua gelosa prerogativa che e complessivamente l'attenzione della forza il monopolio della violenza legittime diceva povero vede quando sognava di uno Stato di diritto
Fino al punto di e cedere e queste che è un'arma plenaria
Della Potenza politico-militare
è il simbolo stesso della sovranità tant'è che sappiamo bene condomino due superpotenze fondato sulla detenzione del pratica un monopolio di recapitare ovunque un ordigno nucleare solo dell'arma nucleare in quanto tale ma anche riletture che deve portare sull'obiettivo altri Paesi storici come in Francia Inghilterra Cina detengono parzialmente questa capacità in varia misura questa capacità non a caso sono i cinque che formano il direttore del Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Naturalmente questo numero si sta ampliando Caligaris ricorda tutta la serie di Paesi emergenti che stanno acquisendo tecnologia nucleare e capacità nucleare militare
Ma mi sembrava letteralmente incredibile che addirittura trafficati privati riuscissero a mettere le mani su questa parti così gelosamente custodite finora da parte dello Stato che l'arma nucleare
Bene il giudice Palermo mi ha firmato personalmente ma del resto questo ripeto è agli atti suo istruttorie
La veridicità di questa informazione
Che io per il punto getta una luce inquietante su questo anche in questo campo e direi in modo più cruento che altrove di questa
Come dire vendetta postuma di questo ampliamento del mercato ai danni dello Stato
Un'ultima brevissima notazione sulla distinzione le anche questa posta oggi alle Caligaris delle armi piccoli gli anni di guerriglia né il terrorismo né alle attività della criminalità organizzata e molto interessante questo è andato sociologico e psicologico messo in luce da da una ricerca di una collega di università di Napoli che si chiama sassarese che ha sottoposto a un sondaggio una serie di quotidiani nel a cavallo tra gli anni settanta ottanta emerge questo dato molto interessante
La completamente diversa trattazione che i quotidiani dando non so se i costi di questo me lo può confermare penso che forse Paese Sera possa essere una lodevole eccezione un po'questo conformismo ma e l'inerzia per cui i giornali finiscono per dare attuazione completamente diversa nei confronti delle due grandi categorie miliardi da un lato le armi strategiche i grandi sistemi d'arma che visti come oggetto di trattativa diplomatica come dominio della politica come strumento essenzialmente inoffensivo e poi le piccole le armi leggere le armi portatili le armi che concretamente uccidono le armi del terrorismo della malavita organizzata
Ecco accanto a questa all'intrinseca peraltro reale distinzione che può separarmi da altre categorie di armi le però significativo di come la percezione dell'opinione mediata attraverso i mezzi di informazione tenta anzi parare nettamente
Le armi cui preoccuparsi le armi cui inquieta sì dalle armi e delicate a questo mondo così asettico della trattativa diplomatica dei vertici politici
Qualcuno domandava loro
A
No
Posso
No
Ma
Sondaggista
Il più attendibile degli riguardo alla prima domanda qual è la percentuale rispetto al potere nazionale lordo cioè la Battistelli perché questi problemi e analizza con maggiore serietà di me io posso desumere vediamo se sbaglio tedesco così mi darà il voto
Perché sia all'intorno under sedici recita sa otto mila miliardi ogni anno sull'uno per cento del prodotto nazionale lordo
Anche meno dell'uno per cento perché io ho fatto un semplice riferimento siccome Bilancia difesa nostre strutture
Il due punto tre punto quattro per cento siamo solo circa la metà e quindi ho fatto un un calcolo moderno della cameriera insomma non è non è andata oltre
Senza
No
Il
Che duplicazioni che senza
Possono allora prego poco importante il fatturato saltare
Tradotto in termini di valore aggiunto cioè valore scusate l'ovvietà la spiegazione che l'azienda un come dire aggiunge appunto al prodotto finito una volta recuperati i fattori della produzione nota pagate le materie prime
Rositani valore aggiunto abbiamo circa l'uno e mezzo per cento
Del prodotto interno lordo italiano non lontana dalla stima ce ne fa
Seconda tecnologia sino
Alta tecnologia e non soltanto per
Senza infatti
Un riconoscimento da italiani in questo particolare settore ma anche nel campo dalla guerra elettronica Piero durante la guerra che pur gran parte tecnologie vincenti adoperata israeliani erano italiani
Però sono cose episodi che non c'è un trend generale anche nel campo delle nelle navi abbiamo meglio questo dipende un po'dal dalla continuità del processo di aggiornamento tecnologico è stato dal dopoguerra in poi
Io vorrei soltanto dire una piccola cosa che si ricollega alle domande Algeria costi parlare di questa domande e anche commenti e questa cessione delle armi anche dall'esterno ha parlato alla Libia
Come se è giusto non è giusto dare le armi a un Paese che fuori fuori impiegarle male
Qui si tratta del modo di come uno Stato può vedere tabella cessionaria sono stato lo vede semplicemente come profitto allora o come influenza relativa allora sì sì
Si realizza un caso proprio un caso Libia come polo italiano in cui si è avvenuto tutto con un clandestinità che non era assolutamente necessaria
Sono cose che gli altri paesi fanno tranquillamente come parte di una politica di assistenza militare
Che ha anche i suoi vantaggi perché se uno la sa picchiare applica un condizionamento sul Paese che queste armi acquisisce e chiaro sempre se litri al paese a scende le sue tecnologie al paese di e questo Paese diventa technology tecnologicamente dipendenti da da dal primo il il primo può imporre le regole del gioco al secondo
Allora questo però significa pensare questa anche la domanda questi di come si fa a a uscire da questa spirale
Queste certamente non è un modo simpatico ma è un modo realistico se si devono cedere delle armi queste armi e queste armi devono essere associati dei condizionamenti politici serie
Non delle regole del gioco perché le regole del gioco si possono anche non rispettare
E condizionamenti seri si realizza soltanto attraverso misure molto pragmatiche oltre che dell'attraverso accordi come quelle di di avere il monopolio l'assistenza la Libia per esempio alle un'assistenza stranamente scadente quindi per quante armi sono state vendute soltanto una percentuale modestissima è in grado di eccetera deficienza
L'Italia ha ceduto aveva vari sistemi mai un partito e sistemi non sono i giacimenti impiegabili alcuni tipo G duecentoventidue il caso e migliore del cd Circi centoventidue che abbiamo in Italia prestazione maggiore del nostro quindi a maggior autonomia
Maggiore profili del ruolo però tutto questo avviene quando un Paese segue la logica del mercato puro e del profitto
Come seguito il maltolto perché che cosa succede che se uno rifiuta il problema dice questo problema
Tratta una materia malvagia
Questa materia io la rifiuto e pertanto il problema lo ignoro
Queste credo e qui c'è un politico
è stata la logica
Che l'Italia dotato non soltanto nel nel campo della legge armamenti ma anche nel campo della difesa perché io poco tempo fa ha scritto un articolo in cui come citato un uomo di governo italiano del momento e m'ha detto retto come mai siete così ambigue nel trattare il problema difese ambiguità dovuta al fatto che non siamo in vogliamo evitare lo scontro
Allora per evitare lo scontro non si parla del problema allora critiche il dubbio degli dia questi dice come si fa a migliorare la situazione non si non si può migliorare la situazione
Perché è un problema va riconosciuto
Per quello che
Va affrontato
E poi si può passare alla l'ultima fase problema può essere risolto in tutto o in parte finché il problema non non segue queste fasi ritrattazione
C'è troppa terra di nessuno in quella terra di nessuno prosperano tutti quanti i trafficanti d'armi e tutte le questioni lecite come quelle che ha ha citato Battistelli
Quindi entriamo in una logica diversa non cerchiamo di colorare tutte le cose usare un aggettivo buono e cattivo ma se queste politica si tratti come materia poi
Ci sono altre richieste di intervento
Casini
Che significa
Poi
Sì Pietro da confermare
Opinioni diffusa di una tendenza al ribasso che si verificano in particolare negli ultimi due o tre anni
E queste opere una serie di motivi
In parte alcuni motivi sono storici per così dire nella saturazione vera e propria dei mercati del terzo mondo sebbene nessuna merci sia così soggettiva nella sua interpretazione nel suo consumo e quindi nessun bisogno e fabbisogno come le armi
C'è però una sorta di limite in qualche modo oggettivo alla capacità fisiche di determinate forze armate spesso limitati per numero e qualità del dell'uomo caso della Libia direi è sintomatico paese di due milioni e mezzo di abitanti
Per quanti sforzi fax faccia e quante risorse ed è di chi non può più di tanto intende sviluppare una forza
E chi elementi tutti che pongono una sorta di tetto alla capacità espansiva appunto di un apparato militare della Spesal che lo sostiene e quindi anche la capacità di acquisire armamenti
Tutta una serie di Paesi arrivati a dipendenza nel corso degli anni sessanta e che poi siano radicalizzato il politicamente volevano incontrata una serie di tensioni locali e regionali forse gli anni settanta
Hanno avevano sostanzialmente alla svolta fra due decenni settanta ottanta hanno compiuto questa lunga lungo processo di riarmo
Accanto a questo c'è un elemento congiunturale che quello che accennavo brevemente quello cioè che come il grosso riarmo degli anni settanta è stato favorito dalla disponibilità dei petrodollari così allo stesso modo
Nel corso degli ultimi degli ultimi tempi est di finti direi con colpo secco in particolare negli ultimi sei mesi si è determinata una contrazione della liquidità dei Paesi produttori di petrolio
Questo a imposto tutta una serie di drastici ridimensionamenti che poi gettano nella disperazione i produttori dei Paesi industrializzati ultimamente
Produttore un ingegnere dell'Aeritalia mi confidava disperato questa terribile notizia del sultanato dell'Oman anche annullato l'acquisto dei ritornato coprodotti da noi insieme inglesi e tedeschi
Proprio per la pervenute in insolvibilità incapacità di tagliati
Quindi la tendenza c'è e la tendenza conferma se si vuole anche la pericolosità o meglio il rischio dell'eccessiva dipendenza dall'estero
Che proprio consiste nell'affidare eccessiva quota di produzione recidere ogni altra considerazione di carattere politico di altra natura ma soltanto in termini economici attribuire una eccessiva
Quota di mercato all'estero superare la soglia minima del fifty-fifty vuol dire appunto attribuire ad altri
La difesa dell'occupazione i livelli tecnologici la capacità stessa di produrre e di sussistere come soggetto economico da parte dell'industria
Altre domande altri interventi
Sì certo certo
Ognuno
Dovrebbe fare bene e fino in fondo il il lavoro per il quale
E chiama
Io credo che i militari
Faccio Rutenia
A sporgere
Con cui quale sono chiamati Pepi sembra anche corretto
Giusto ricca di gas facendo discorso su degli anni segmenti politici
è una Realpolitik che però
Per certi aspetti mi trova trova anche d'accordo nel senso che è un settore nel quale non si può giocare sul sentendo raggiungere determinati obiettivi anche con
A però bisogna essere consapevoli che a questo punto anche politici debbono fare fino in fondo
Dipendente il loro dovere
Quando la flotta americana
Tre sono state esercitazioni infinite proprio bombardano i
La seconda volta
E be disinibita e dicevano non può tornare indietro perché altrimenti perde di credibilità
Nei confronti dell'obiettivo che si vuole aggiungere
Perché entrare far finta di poi tornare indietro di entrare affiggerli e poi tornare indietro significa e poi sono uscito il ventidue quindi di conseguenza veniva dato quasi per scontato il fatto che
Si dovesse tentare
Gli americani sospettare un'operazione
E che fa parte del gioco insomma
Chi gioca a questo punto molto male secondo questo di politici cioè il sottosegretario Rastelli che avrebbe potuto darci delle risposte ma effettivamente chi gioca malissimo centodieci non si capisce bene
Quale sia il
Il loro gioco nel senso che
Se il militare hanno ben chiaro cosa debbono fare e lo portano fino alle estreme conseguenze la classe politica deve essere in grado di stabilire quali sono i limiti
Precisi ordini quando i militari debbono e mi pare che questo sia un pochino uno snodo che ci si guarda anche dai vicini io qui sempre su questo giornale leggevo tutti Rino Formica
Una dichiarazione fatta alla Camera durante il caso sismici scegliendo
E espormi capisci tra già contestate per moltissimi anni al contrario moltissimi anni contravvenzione degli armamenti attraverso quegli uomini si riferiva al alcuni apparati e servizi segreti sempre gli stessi faceva parte di quella occupazione questa tra virgolette occupazione stendardi spezzoni della nostra sovranità nazionale
E questo dice eccetera Formichella infatti
E quindi vi invito
E e politico è rivolto ai politici
Che non si facciano trenta della manifestazione la politica ha determinato
I passi che potrebbero contenere militari
E che altrimenti da questa confusione nascono le cose
Più incredibili i fatti compiuti
Di fronte quanto un politici cercano di costruire delle strategie verso strategie costruite sulla base di fatti purché non determinati
Dalla politica e quindi io sono d'accordo gravidanza questa sua logica perché se si fa una cosa questa cosa deve obiettività determinati obiettivi questi obiettivi però debbono sempre migliori
C'è ancora qualche intervento
Fuori fare Borrelli
Signor Battistelli sia candidarsi supponiamo che Agostino ha già fatto adesso
Ma io vorrei ovvero soltanto dire una cosa
Vagliato
Al termine bambini seduti Accord ma non bisogna neanche avere paura di essere d'accordo
Ora
Credo che questo invito
Di Agostini alla coerenza e alla responsabilizzazione di tutti politici militari sia la cosa forse sulla quale potremmo
Noi
Manovale di questo dibattito non non non parlo con il moderatore essere d'accordo perché il la grande carenza
Del mondo attuale la l'assenza di una di un vero interesse politico per i problemi antipatici
Che interesse politico si manifesti soprattutto dove si sì ritiene che sia facile attrarre consenso
Allora questo gioco politico è troppo facile
Invece bisogna secondo me credo
Interpretare anche il pensiero Agostinis pensare al di là delle cose pensare al futuro pensare che le cose che non sono avvenute pensare tutto quello che può produrre una crisi pensare tutto quello che dalla crisi può può essere guerra
E questo tradurlo in un interesse politico sostanziale
Un dibattito del genere in Italia non abbiamo ancora avuto
In qualche altro Paese c'è moltissimo
Qui c'è da augurarsi che per il futuro questo dibattito ci si che non sia un dibattito soltanto limitato i politici ma che sia soprattutto originato dalla casa
Se non ci sono altri interventi se gli altri nostri ospiti agli interlocutori
Non ritengono di aggiungere altre cose a quanto hanno già detto
Credo che possiamo trarre una conclusione da questa discussione la disco la conclusione lo ricordo effettiva e in un certo senso definitiva anche impegnativa la prenderemo del convegno annunciato per il sei giugno
Che si svolgerà con le caratteristiche che sono
Già note scritte sono indicate nel
Biglietto d'invito che è stato già distribuito
Però in questa sede forse una conclusione può essere ugualmente utile anche perché dovremo pensare a come presenteremo nel convegno conclusivo i risultati in sintesi dei dibattiti che si sono sta che si sono svolti e che abbiamo organizzato a me personalmente sembra di potere dire che la discussione ha dimostrato ancora una volta che produzione e commercio degli armamenti
Anche se sono indubitabilmente un fatto tecnologico è un fatto industriale
Anche per l'Italia di rilevante importanza tuttavia sono principalmente e soprattutto un direi uno strumento politico o perlomeno sono accreditati e assunti
Est principalmente come uno strumento politico in un duplice senso da un lato come diciamo presupposto
Affermato della indipendenza nazionale dal momento che la Costituzione repubblicana certamente non possiamo ritenerla una Costituzione di Sir mista unilaterale
Ma tuttavia una Costituzione che ripudia la guerra di aggressione
Con tutte le cose che seguono a mettendo nel contempo la difesa armata del Paese perciò la guerra giusta evidentemente da questa impostazione discende
L'esigenza di possedere una forza armata di armare questa forza e di dislocare una convenientemente sul territorio nazionale
Per fare fronte a quelle che ipoteticamente si chiamano le minacce che potrebbero colpire il nostro Paese
E tuttavia questo Assunto costituzionale
Non necessariamente giustifica o motiva
La struttura dell'industria militare così come si è definito nel nostro Paese né e può sempre spiegare e giustificare il livello della spesa di difesa o l'ordinamento e l'assetto che le forze armate assumono
Per cui mi sembra di poter dire che tutto sommato il dibattito mostra la necessità assoluta da risolvere innanzitutto un piano sul terreno politico di verificare in continuazione
Quello che è il principio costituzionale la differenza con le politiche effettive di carattere industriale di carattere militare di carattere diciamo
Di programmazione degli armamenti
In modo che tra questi due termini sia coerenza e non invece incoerenza o addirittura contraddizione come qualche volta è sembrato che fosse o come poco fa PCI ricordava anche Battistelli
Mi sembra che ed è il secondo dei quesiti che mi pare rimane aperto e su cui dovremo esercitare anche l'iniziativa del convegno mi sembra anche che
In rapporto al problema della produzione e del commercio
Non sia ipotizzabile nel breve periodo una soluzione
Che consenta di emarginare definitivamente questi fenomeni questi processi dalla realtà politica e sociale del mondo moderno
Fino a quando mi pare di capire
Il fattore forza resta il fattore che regola in ultima analisi le relazioni internazionali e fino a quando gli opposti schieramenti i blocchi che oggi caratterizzano l'ordinamento mondiale
Fondano la propria reciproca sicurezza non solo sulla
Possibile reciproca fiducia o sul principio della coesistenza e quindi sul principio della soluzione non traumatica dei conflitti e delle tensioni bensì sulla deterrenza cioè
Sul possesso di una forza bellica opportunamente schierata e opportunamente potenzialmente nociva per il supposto nemico fino a quando questo principio in ultima analisi regola si ritiene che regoli relazioni mondiali è difficile che un Paese che voglia
Partecipare alle alleanze che non voglia assumere una posizione di neutralità assoluta e disarmata diciamo unilaterale è difficile che possa sfuggire al tema dell'industria militare del commercio delle armi delle forze armate della spesa militare
Quindi è evidente che sotto un profilo di lontana prospettiva la vera grande battaglia è quella
Che oggi potremmo dire così di tentare l'edificazione di un ordine mondiale
Che sia in grado che basato su un'autorità sovranazionale sia in grado di emarginare la forza dalle relazioni internazionali e di
Governare il mondo secondo principi di giustizia e di equità e di coesistenza pacifica ma questo obiettivo
E di tale diciamo complessità e anche così relativamente lontano nel tempo
Direi relativamente lontano perché l'urgenza degli eventi consiglierebbe di accelerare questi processi poiché in fin dei conti il mondo è posto di fronte a questa alternativa o si vive gli uni con gli altri o è la catastrofe credo che non occorre forse neanche dimostrarla questa bianche dimostrarlo questo dilemma e tuttavia del rispetto a questo obiettivo che si colloca certo in una prospettiva piuttosto lontana
Il problema che si pone come possiamo costruire una transizione
Che ci conduca verso questo obiettivo ma che intanto Betta sotto controllo questi processi
Facendo in modo che non siano essi a guidare il mondo e a condizionare le politiche degli Stati ma al contrario siano gli Stati i governi che condizionino questi stessi processi in sostanza se dovesse continuare a prevalere
Diciamo quella che si chiama la corsa al riarmo oppure quella che è l'ipoteca nucleare
E noi apparentemente avremmo degli Stati sovrani che ritengono di governare i rapporti mondiali ma in realtà saremo governati
Dalla logica della corsa al riarmo e dall'oggi ma ancora oggi nodo o dalla illogicità ancora più manifesta della distruzione nucleare quindi mi pare che il grande sforzo dovrebbe essere concentrato in questa direzione da questo richiamo una sensazione di limitatezza per quello che riguarda la proposta di legge
Che si concentra sul tema della del controllo della esportazione degli armamenti questa certamente una risposta
Dobbiamo credo stabilire anche nel convegno che faremo che va accelerata l'attività legislativa per giungere rapidamente a un riordinamento di questa materia alla introduzione di controlli efficaci ad una capacità politica
Di governo digestione di tutto questo complesso sistema e soprattutto di una gestione che non sia come dire sottratta alla conoscenza alla cognizione del pubblico ma di un'agenzia che possa avvalersi dell'intervento del sindacato ispettivo un parlamentare che possa quindi essere sempre sottoposta alla verifica
Della opinione pubblica ecco ma questo è importante ma non sembra
E diciamo così
Conclusivo è solo un aspetto di un complesso sistema che deve essere ancora messo in modo ci ci sono punti di carattere generale per esempio la le politiche di disarmo sei le politiche di disarmo non riescono a prendere il sopravvento se la corsa al riarmo non si rallenta
Se la forza non viene bandita gradualmente dagli dai rapporti internazionali è difficile immaginare anche in costanza di una efficace legge di controllo sulla esportazione che questa materia possa essere messo sotto controllo direi di più
Direi che sarebbe indispensabile far progredire una concezione della difesa che nettamente si differenzi da quelle concezioni che oggi sono in vigore in sostanza passare da una difesa come si dice contro la positiva
Gli uni contro gli altri quale è oggi la la struttura del rapporto che intercorre tra blocco occidentale blocco orientale
Per una difesa basata sulla deterrenza ridotta al minimo e quindi consenta di dimezzare per esempio
Gli ha gli apparati strategici nucleari sovranazionali
E di una differenza di tutto al minimo e di una difesa nei limiti della sufficienza non eccedente i reali bisogni di sicurezza di ciascuna nazione se già questo potesse essere potesse diventare questa nuova concezione delle dell'alleanza atlantica ma quindi di converso
Ricavare dalla discussione che c'è stata anche l'esigenza di approfondire altri particolari spetti che hanno voluto specificità io ne ho segnati tre primo mi sento
E si debba concludere
Per le questioni nucleari
Atto di non proliferazione che sembrava alle sue origini uno strumento efficace
La disseminazione dell'armamento nucleare non sia più adeguato non sia adeguato per quanto riguarda il rispetto che si può ottenere di questo stesso trattato ma forse non
Anche più adeguato come concezione per cui
Dello sviluppo di una politica internazionale che affronti in modo più letto e più convincente in questa tematica in mancanza di che saremo posti di fronte all'alternativa alla quale accennava Genet Calligaris e cioè che
Hanno degli altri maggiori o minori si dotano di armamenti nucleari e sembra che l'accesso sia praticamente
Agibile e in tale misura anche tutte le altre politiche di pace e di non proliferazione non di disarmo vengono condizionate
Costringendo se ne
Ad una revisione questo mi sembra un punto importante il secondo è
La politica industriale
L'indirizzo di politica industriale che presiede alle attività produttive e di commercio internazionale dell'industria nazionale perché da quello che qui mi pare sia di di fare risultato è che non è sicuro che noi siamo stati come industriali come produttori all'interno di un indirizzo e che coerentemente rispondesse alle esigenze difensive del paese e accettasse il commercio internazionale nei limiti in cui esso è necessario per sostenere
L'auto diciamo sostegno planando sul finanziamento di queste industrie
Mi pare sia chiaro che questa industria
In risposta a questa domanda vittima e perfino costituzionale i per l'altra parte agito in ragione invece del suo profitto
Sviluppando delle politiche di subalternità e di subordinazione anche questo è stato così illustrato
In realtà contrastano sul lungo periodo con la esigenza per l'Italia di possedere una struttura industriale che la verità al sicuro dalle emergenze difensiva quindi tutto questo discorso a breve
Non esisterà anche una programmazione per queste induzione non non c'è un coordinamento la difesa non non è in grado neanche di dare delle indicazioni che diciamo così garantiscano questa
Coerenza produttiva sotto il profilo difensivo e infine terzo punto come lo Stato
Governa questi processi Loi finora abbiamo pensato che la legge sull'export Botré potere avrebbe goduto
Un migliore governo di questi di questi ma adesso mi sembra che che la stessa legge sulla esportazione seppure fornisce al governo e al Parlamento strumenti di intervento essa stessa non è esauriente perché ciò che dovremmo mettere sotto controllo l'assoluta l'esportazione per così dire legittima quella cioè che si svolge nel contesto di norme fissate rispetto alle quali c'è una responsabilità politica che viene assunta dal governo ed edificata dal Parlamento ma dobbiamo dovremmo
Poter avere uno Stato che interviene anche efficace mente nei riguardi di tutta quella area di traffico illegittimo che invece continua a svilupparsi e altresì di uno Stato che governi diversa disciplini diversamente quella fascia di interventi che solo politicamente diciamo così valutati ma che si svolgono nel segreto e che pur non potendosi definire illegittimi tuttavia sono sottratti alla verifica politica questo è il caso per esempio che è stato qui ricordato dalle venti dalla Libia che può che possiamo dire che non possiamo dire illegali mi pare perché nel momento in cui il governo italiano le organizza
No non credo che
Che penso che questo sabato lei caratterizzi come processi non illegali ma forse segreti ma forse politicamente censurabili ecco ma
Come lo Stato governa anche questa questo non è
Le per niente chiaro anzi direi che è del tutto scuro e che la stessa legge dell'esproprio non risponde quindi mi sembrerebbe per concludere che sia pure con con l'assenza del rappresentante del Governo della quale scivoliamo bene per evidenti ragioni di merito tuttavia la discussione sia stata utile abbia dato una abbia fornito dagli approfondimenti ma abbia dato anche delle indicazioni che meriterebbero di essere ulteriormente poi sviluppati con un'attenta riflessione
Che contribuiscono efficacemente al convegno che noi dobbiamo organizzare ringrazio tutti per la loro partecipazione e credo di poter chiudere la seduta a questo punto grazie
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