Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia oggi parleremmo di Venezia
No dell'acqua del verdetto finale per il MOSE parleremo dei gas dall'offerta eccessiva di grasso e da parte dell'ENI e parleremo infine dell'ennesima riforma dell'Enea nascevano e che gestirà i brevetti
E allora cominciamo dalla questa notizia su Venezia che riprendiamo dalla con tre aprile Oggi vertice a Palazzo Chigi sul mosso il Comune no condizionato servono altri undici interventi verdetto finale per le dighe contro l'acqua alta sono trentasette a Venezia attende il progetto che dovrebbe difendere dall'acqua alta oggi forse lo avrà a Palazzo Chigi il Comitato unico
No mosse le barriere mobili ha difeso la laguna con tanto di benedizione della città per la prima volta il Comune di Venezia guarda al MOSE con occhio quasi favore
Afferma il sindaco Paolo Costa del centrosinistra incaricato dal Consiglio di portare a te uno una difficile missione trasformare uno condizionato in un sì vale a dire se il governo accetterà le undici condizioni votate l'altra sera dall'assemblea il MOSE potrà essere definire
Menta provato con il parere favorevole della città le undici condizioni sono di fatto undici proposte integrative al progetto
Già previste dal primo comitatone e presieduto da Berlusconi e raggruppate sotto il titolo di non solo mosse
Dall'accorciamento della due Lido alla realizzazione di un
Male l'accesso al porto e ancora dal potenziamento degli interventi di rialzo delle bocche di porto per combattere anche le acque medio-alte alla completa impermeabilizzazione di dell'insula di piazza San Marco perché sia chiaro il
Mosse è un intervento importantissimo ma non ci aiuta le la vita di tutti i giorni spiega il sindaco che punta il dito contro il fatto che il progetto è stato pensato per chiudere le barriere mobili solo alcune volte l'anno e gli altri giorni si chiede cosa diremo ai veneziani Sam i i al mondo quando Piazza San Marco tornerà ad essere sotto l'acqua alta quindi azzarda spiegheremo che il Governo per rispettare i tempi della legge obiettivo ha preferito lasciare qualche pezzo del progetto per strada e replicando do del governatore Giancarlo Galan contro il ricorso atteggiamenti dilatori vogliamo solo contribuire a rendere migliore il Progetto dice il sindaco questo articolo italiano la parte finale di Alessandra Mangiarotti appunto sul Corriere della Sera del tre aprile e adesso vediamo questa cosa gas da tutte le parti che adesso però l'ENI Mincato il presidente dell'ENI dice offerta di gas eccessivo
Le mine dieci si troverà un surplus di sedici miliardi di metri cubi e il gruppo dovrà fare rotta sull'estero
Anna di gas naturale non cresce come dovrebbe e lo fare
Ogni giorno per questi non roba si sta andando verso una situazione di eccesso di offerto una bolla che se scoppiasse rischierebbe di determinare effetti assai negativi sulle prospettive di lungo termine del mercato e sulla fiducia degli operatore segnare allarme viene da Vittorio Mincato amministratore delegato dell'ENI che in occasione
Una conferenza medica ne ha sul sull'Energia la rassegna dell'economia dei giacimenti marini mette in guai
Terzo aspettative irrazionali di crescita del settore un problema tanto più grave perché in Europa il Paese il paese più sbilanciato verso una situazione di di eccesso di offerta
Ma è proprio l'Italia lo stesso alla mi è stato lanciato dagli altri relatori fra eguali Giulio Paini da la Edison Analisti inesperti spiega Mincato prevedevano grandi potenzialità di sviluppo dei consumi di gas naturali oggi comincia a essere evidente che quelle assunzioni erano ottimisti sia perché il carbone dimostra una resistenze addirittura un revival sia perché il rallentamento dell'economia sia bar sia battuto anche sull'Europa secondo l'amministratore delegato dell'ENI oggi è arduo credere in previsioni che assumono tassi di crescita dell'domanda superiore al due per cento annuo almeno fino al due mila e sette se non oltre eppure comunque si sente parlare di uno dei progetti ma lo spazio per tutto questo gas non si vede anche l'ENI ha rivisto le previsioni di crescita domando al due mila le dieci a quella data difficilmente i consumi italiani di gas potrà
Non superare i novanta miliardi di metri cubi a fronte dei settantaquattro attuali dice Mincato ne consegue un surplus di oltre sedici miliardi di metri cubi però la corsa diciamo
Voi al gas se è sempre continua nata quindi in questo contesto secondo l'incanto Leni e pronta ad affrontare la competizione puntando su una strategia di sviluppo all'estero verso quelle aree
E che presentano concrete opportunità e solide prospettive come la Penisola Iberica e il nord Europa mai c'è a fianco sempre sul Sole ventiquattro Ore
Un altro articolo che dice nel due mila due il primo calo dei consumi fra monopolio degli approvvigionamenti e peso del fisco Vitaly fra i Paesi europei con il metano più chiaro
Quindi le trascina comunque l'energia se per applicare in Europa secondo il rapporto sulle liberalizzazione energetica pubblicato in ottobre dalla Commissione dell'europea i prezzi italiani del gas sono nella fascia più alta dell'Europa per famiglie e piccola industria ma anche i grandi consumatori i cui costi sono la media europea subiscono un rincaro dei prezzi del metano secondo gli studi che verranno presentati in questo incontro internazionale organizzato oggi e domani dalla Confservizi tra i fattori che incidono sul PIL primato italiano del prezzo c'è il monopolio nell'importo cioè il monopolio dell'ENI e porta appunto a questa situazione finché non ci sarà nuove infrastrutture di importazione dicono Confservizi l'associazione delle municipalizzate non scatterà la concorrenza tra fornitori numerosi progetti di nuove infrastrutture d'importazione tra questi gasdotti
Via Sicilia Algeria Sardegna e il terminal per importare metano via nave a Brindisi British Gas ed ENEL hanno già avviato il hanno il via libera romeni poi Rosignano Solvay edile Livorno e Rovigo ricordiamo qui che appunto tutto il praticamente tutto il gas e importato arriva via metanodotto o dall'Algeria cioè quindi grosso novanta per cento dall'Algeria o dalla dalla Siberia mentre quello liquefatto c'è un solo termine avete molto vecchio vicino a la Spezia e finalmente appunto vengono fatti altri terminali e alcune società stanno decidendo di in tale di gas direttamente da loro due e prima fra tutte lei nel ma veniamo ancora all'Enea
L'ennesima riforma una holding gestirà i brevetti la riforma delle ne
E i nastri di partenza
Domani salvo il dietro funtori in extremis il decreto legislativo messo a punto dal ministro delle Attività produttive Antonio Marzano di concerto con i ministri della niente Altero Matteoli e della ricerca scientifica letizia Moratti sbarcherà in Consiglio dei ministri per il primo via libera il decreto rifà il look all'Ente per le nuove tecnologie le regia e l'ambiente puntando sul restyling organizzativo scommettendo si legge nella relazione che illustrerà il declino il decreto legislativo sulla diffusione e la valorizzazione dei risultati della ricerca anche al punto di vista industriale una carta che Enea potrà giocarsi grazie anche alla nascita al suo interno di una sorta di holding
Dire aziende controllate dall'ente cui potrà tra l'altro essere assegnata la gestione commerciale dei brevetti
La nuova geografia dei pontili si basa innanzitutto su tre organi già esistenti ma rivisitati e cioè un presidente con poteri soprattutto di rappresentanza un consiglio di amministrazione vero centro né Ralf Gico delle attività dell'ente e un collegio dei revisori a questi si affiancheranno un direttore generale un consiglio scientifico con compiti di consulenza tecnico-scientifica e un comitato di valutazione che dovrà verificare periodicamente i risultati scientifici e tecnologici
Ma le novità che danno il senso della rinnovata attenzione verso i risvolti industriali della ricerca riguarda innanzitutto la creazione di un Comitato di Indirizzo e Dino coordinamento dei progetti di industrializzazione che avrà la funzione di cerniera col mondo produttivo
E poi la costituzione di una società di diritto privato cui sarà affidata la gestione delle partecipazioni attuali e future in aziende industriali a questa un dell'Enea potranno essere trasferiti anche dagli stessi ricercatori dell'ente titolarità e diritti di sfruttamento dei brevetti conquistati con le attività di ricerca il modello prescelto per l'ossatura organizzativa e quello dei dipartimenti che saranno individuati in base ai settori strategici Rea con autonomia di Baget gestione e che a loro volta saranno articolati struttura di secondo livello chiamate divisioni
O dalla riforma dell'Enea si monco anche l'attuale fase di commissariamento nelle intenzioni del governo sembra ci sia anche la nomina dell'attuale commissario il Nobel Carlo Rubbia al vertice dell'ente riformato questo articolo Di Marzio Bartolini sullo Sole ventiquattro Ore del tre aprile e si tratta appunto è l'ennesima riforma mia e da quello che dice l'articolo non mi pare appunto che ci siano Ovo sotto il sole è l'ennesima riforma ma con l'ennesimo consiglio d'amministrazione l'ennesimo comitato scientifico non mi pare che ci sia molto vivo ho già esistevano i dipartimenti già esistevano le divisioni e vedremo se funzionerà questo discorso dei brevetti questo disco uso della holding speriamo che non sia come al solito n-esimo o fallimento e abbiamo ancora un po'di tempo e quindi abbiamo
Un'altra notizia
Prodi la Torino-Lione prioritari
La linea
La velocità Torino lì
Non europea che è disponibile a sostenere finanziariamente non solo il progetto mai za azione del la quota che potrebbe passare dal dieci al venti per cento è quanto emerso oggi al termine Contri che il governatore del Piemonte Enzo Ghigo
E il suo vice vive a Matera Suni hanno avuto con il presidente della Commissione europea Romano Prodi e il commissario dei Trasporti Loyola de Palacio l'incontro richiesto dagli go ai vertici dalla commissione europea nasceva dall'ipotesi slittamento dei tempi per la realizzazione dell'opera contenuta nel du mento di a un gli auditor predisposto dalla commissione governativa francese il documento sarà alla base del dibattito parlamentare previsto per il tredici maggio maggio prossimo sul piano francese deleghe anni infrastrutture
Dopo avere saputo del lavoro del gruppo tecnico francese ha affermato il commissario Loyola de Palacio ho inviato una le dal ministro francese ai Trasporti per chiedere di mantenere l'impegno per la Torino-Lione essendo una delle priorità fondamentale di interesse europea oltre al finanziamento della progettazione con centocinquanta milioni no non lo Beha aggiunto De Palacio è disponibile a continuare a sostenere la realizzazione dell'opera con un cofinanziamento attualmente l'impegno di Bruxelles e per una copertura il dieci per cento del totale previsto in circa tredici virgola cinque miliardi di euro ma spiegarlo Di Passio potrà raggiungere il venti per cento soddisfatto il presidente Ghigo dalla europea ha detto il governatore alter l'incontro con De Palacio abbiamo avuto risposte molto positive il commissario ci ha riferito che anche nel caso di revisione e la rete europea con l'allargamento la Torino-Lione resterà tra le priorità l'altro punto importante che potremmo sviluppare nel semestre Italia pena al concluso Ghigo e la disponibilità di Bruxelles apportare al venti per cento il cofinanziamento UE per tutte le grandi infrastrutture non è ancora una certezza ha detto ancora dico ma importante il commissario
Si sia assunto anche questo impegno insieme a quello di finanziare ulteriori gli studi per la linea ferroviaria
Utilizzando fondi residui dell'Unione europea
E con questa notizia appunto chiudiamo la trasmissione di oggi un saluto agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia