La posizione del gruppo "Radicali - Lista Bonino" presso la Regione Lombardia sul documento della Confindustria della Lombardia in merito alla legge finanziaria regionale lombarda in corso di approvazione da parte del Consiglio regionale (presso la sede del consiglio regionale della Lombardia, Via Fabio Filzi n.29)

A San
Buongiorno a tutti gli ascoltatori io sono Emilio Russo collaboratore
Del gruppo radicale presso la Regione Lombardia
Abbiamo in questi giorni nel Consiglio regionale
L'apertura della sessione di bilancio io porterà la discussione sui documenti
Della programmazione finanziaria economica della regione Lombardia
Su questo su questi argomenti sulla manovra finanziaria per il due mila e quattro Confindustria Lombardia ha nei giorni scorsi
Emerson interessante documento sul quale abbiamo ritenuto significativo
Avere un diretta testimonianza del direttore Maurizio Crippa che appunto è irresponsabile nella Confindustria Lombardia e che ha personalmente curato l'elaborazione da cui è poi arrivato il documento proprio per questa ragione gli abbiamo chiesto di riassumerci la posizione di Confindustria Lombardia sulla manovra finanziaria regionale e di nel sintetizzare le proposte che vengono dalla sua organizzazione
Grazie buongiorno innanzitutto due parole sulla nostra organizzazione Confindustria Lombardia il livello regionale dell'associazione il più importante imprenditori e delle imprese raccoglie dodici mila in prese per oltre seicento mila venti
La federazione che raggruppa tutte le associazioni territoriali da Sondrio a Pavia ed a Mantova a Varese
La struttura della Confindustria regionale recente per poiché la Confindustria si è riformata era compiuto una sorta di devoluzione ossia di poteri che di
Di struttura organizzativa quindi noi da da un anno e mezzo ci siamo organizzati e quindi abbiamo iniziato un rapporto più sistematico e più ricorrente con l'ente Regione e quindi siamo al primo appuntamento rilevante di intervento sui temi della manovra finanziaria
E direi che il nostro documento si caratterizza innanzitutto per la una presa d'atto del necessario realismo che occorre a vedere sapendo che il bilancio regionale un bilancio ingessato ingessato dalla adesione al Patto di stabilità interno ingessato perché gran parte dei capitoli di spesa sia corrente che di capitale sono dovuti direi a capitoli che sono fissi a partire dalla sanità che si prende circa due terzi affiliato
Le osservazioni che farò riguardano il mondo dell'impresa è che il mondo che rappresentiamo e quindi io non entrerò nel merito di tutti gli altri capitoli che
Lascio alla rappresentanza dei dei consiglieri regionali
E che non ci riguardano diretta
Ringrazio
Noi abbiamo considerato il documento di Confindustria nocumento interessante sia per in suoi contenuti che sia anche perché ci confrontiamo con una lettura dello Stato della Regione
Che compiono gli spunti utili per una riflessione comune in un contesto che invece ci sembra particolarmente povero di idee e di proposte sia nella maggioranza che nell'opposizione e tra le stesse forze sociali
Di punti di consonanza che abbiamo trovato con anche radicali hanno trovato rispetto alla documento di Confindustria sono direi sostanzialmente due il primo è la denuncia del ritardo nel definire il nuovo Statuto
Un tema questo su cui il nostro gruppo pressoché da solo conduce da tempo una battaglia vigorosa per altri rincari sono gli unici ad aver presentato una proposta di revisione organica delle delle parti relative all'ordinamento la mancata approvazione del nuovo statuto impedisce che si definisca un quadro di regole certe
Entro uno spazio adeguato circoscritto per la decisionalità da un lato e per la progettualità politica dall'altra e questo ha un riflesso a nostro giudizio negativo sulla tv sull'azione di policy maker della regione
Sì la seconda consonanza riguardano denuncia dei rischi di declino dall'economia lombarda
Che è testimoniato da alcuni dati contenuti negli stessi documenti della Regione che io riassumo brevemente
La riduzione del differenziale positivo di crescita rispetto all'incremento del prodotto interno lordo nazionale la Lombardia sta perdendo velocità non è più come in passato la locomotiva del Paese
La decelerazione e nel del due mila due addirittura la riduzione della produttività del lavoro che è il tema che riguarda certo l'intera isola in generale di sistema
L'aumento relativo del costo del lavoro per unità di prodotto c'è un fattore decisivo per la competitività dei prodotti lombardi
Un aumento che è stato del diciannove per cento tra il mille novecentonovantacinque è il due mila e due
La diminuzione questo sembra un dato particolarmente allarmante della quota di esportazioni lombarde sul totale nazionale
Che è stato del due per cento tre novantacinque due mila due ma che è stata di ben il quattro per cento rispetto ai Paesi della Unione Europea
In generale siamo in presenza della difficoltà di un modello di impresa diffusa a reggere una competizione in cui sono richieste oggi forti economie di scala
E assistiamo probabilmente a un logoramento dei fattori di eccellenza che avevano garantito sin qui
Il primato dell'economia lombarda dalla formazione alle infrastrutture dico che vorrei porre al dottor Crippa una osservazione vorrei proporre una riflessione comune
Noi pensiamo che non basti proporrei un quadro di questo genere
Di mantenere gli incentivi diretti all'impresa di difenderli anzi dal momento che sono minacciati dalle difficoltà del bilancio regionale
E e di garantire una efficacia protettiva maggiore
Anche perché così facendo si rischia di cadere non volendolo in un'ottica difensiva rispetto all'esistente
Mentre il sistema ha bisogno di uno scatto nell'innovazione forte innovazione di prodotto oltre che di processo
Il sistema ha bisogno di allargare i mercati ha bisogno di favorire l'accesso al mercato di nuovi capitali nuovi operatori
Di recuperare come fattori positivi quelli che oggi appaiono limiti allo sviluppo ed un'altra riflessione vorrei proporre a Confindustria e cioè se davvero la logica
Della concertazione o come si dice Lombardia del partenariato tra forze locali Regioni interviene a difesa
Anche dal documento del di Confindustria abbia fornito dei risultati positivi a noi pare che in realtà una logica di questo genere né i fatti diciamo avendo anche obiezione di principio ma considerando di affetti di questa logica non mi pare che l'esito principale sia stato quello di rafforzare la difesa corporativa delle attuali relazioni sindacali e delle convenienze diciamo a breve del sistema dell'impresa
E quindi di consolidare una logica difensiva appunto anziché favorire d'innovazione di cui abbiamo bisogno
Lei ha posto di temi importanti sul tappeto e cercherò di confrontarmi con lei sui sui tre temi che più rilevanti ma sullo Statuto noi siamo alla vigilia di una iniziativa che in assenza di un'iniziativa dall'acqua della commissione deputata ci vedrà protagonisti prime settimane di gennaio e siamo convinti che
Il lo statuto sia l'occasione un po'per ripensare alla proprio questo affida questo ruolo di policy maker della regione e quindi anche a ridefinire i rapporti tra la Giunta e il Consiglio e la società civile della quale noi ci consideriamo parte importante
Siamo molto interessati oltre che alla ruolo dell'impresa dentro il sistema regionale quindi a un riconoscimento dell'impresa e delle sue rappresentanze
In modo autonomo e più marcato di quanto non sia oggi siamo molto interessati anche alla tra alla definizione di tipo statutario del ruolo che deve avere l'economia nel di mercato nella struttura regionale in particolare con riferimento ai servizi di pubblica utilità noi
Siamo d'accordo con chi
Mette in evidenza il rischio che una mancanza di concorrenza stia degenerando dei nuovi monopoli da parte delle
Società municipalizzate che senza la il confronto col mercato ma con una logica che ormai appartiene a quei monopoli che in parte sono stati superati e privatizzati ecco persista e sia
Distorsivo della soprattutto con riferimento ai servizi di trasporto di dell'Energia
E quant'altro ecco l'esame mi scusi che allego
Le gare per l'assegnazione della il servizio di trasporto pubblico locale stanno segnando il passo che la scorsa settimana
Il consiglio regionale ha approvato una legge che noi giudichiamo davvero pessima sulle utilities
Perché di fatto considera il ricorso al mercato con un'eccezione non come la regola lasciando nelle mani degli enti locali la possibilità di decidere di gestire direttamente i servizi
I quali spesso notato prima prova una buona prova di sé forte su su su episodi come questi la società lombarda in generale dovrebbe essere un po'più il tempo credo che sia d'accordo con me sì sono d'accordo con lei anche se
Diventa molto difficile riuscire ma ad agire
Considerando la limitatezza delle di delle studi tutte le strutture di tipo associativo
E di rappresentanza in senso lato regionali che devono a far fronte a uno Stato in fondo tutto il sistema dalla società civile organizzato con strutture molto piccole noi siamo i nove che di fatto funzionano come se dovessero agire all'interno di un sistema statale quindi la la rilevazione la discussione e l'approfondimento dei dossier che quotidianamente dato anche il dinamismo peraltro considerato positivamente da parte della Regione in cui lavoriamo di rende difficile però noi siamo d'accordo su questo stiamo preparando nostro documento degli degli approfondimenti poi perché consideriamo utile per la Regione avere queste considerazioni sugli secondo tema riguarda il declino
Sì tutti i dati ci dicono che io non credo che noi continuiamo ad essere la locomotiva se consideriamo tutti gli indicatori in senso a diciamo di stock poi in termini di di di flussi di dinamismi effettivamente qualche colpo l'abbiamo perso
Siamo all'interno di un sistema europeo del quale tutti conoscono i limiti e dal quale non ci possiamo sottrarre anche come responsabilità io credo che oggi il problema più difficile basta leggere i giornali di questi giorni
Sia il tema finanziario sono convinto che sul piano della qualità delle tecnologia e della competitività le aziende industriali lombarde è vero a volte se non hanno la competitività in termini di produttività del lavoro delocalizzano ma sono capaci di allocare le risorse nel modo migliore
Noi siamo preoccupati invece per e gli aspetti finanziari e qui il sistema industriale italiano anche dovuto alle norme fiscali che sono particolarmente diverse da quelle europea soprattutto per quanto riguarda la trattazione di temi fiscali connessi agli aspetti finanziari metto in evidenza che la difficoltà più più grave riguarda proprio la struttura finanziaria ed è questo uno
Degli degli obiettivi che noi poniamo la Regione come strategici perché se consideriamo che per uscire da questa situazione bisogna fare decisamente uno sforzo per far crescere dimensioni d'azienda
Le dimensioni dell'azienda possono creare quella massa critica in grado di catturare spezzoni
Di
Di
Di risorse finanziarie a livello europeo nella ricerca nella nella selezione l'acquisizione della formazione nella selezione di personale di elevato livello professionale e in particolare per creare una massa critica che dia più una dimensione di internazionalizzazione che di esportazione oggi la Regione si trova di fronte all'impossibilità di variare
Nel Breve
Lo strumento dei contributi a pioggia perché il sistema è frammentato e non si ricompone
E non si mette in fila quindi non propone delle progettualità di partenariato fra impresa e che è l'unico strumento secondo noi che può permettere di fare questo salto
Da ultimo la questione del partenariato è l'aspetto più evidente anche dal mio punto di vista di esperienza professionale ci sono luci ed ombre ci sono luci ed ombre è come tutti i tentativi che di modifica della capacità decisionale della governance in una struttura complessa come quella lombarda
Sì ci sono stati anche dei momenti in cui il rischio della difesa corporativa o della dell'accordo a tutti i costi sono stati evidenti però io non butterei via tutto il credo solo che convenga fare una verifica che permetta di lasciare le cose che si sono rivelati ridondanti più che altro e
Viceconte concentrarsi sulle cose più interessanti
Sicuramente la programmazione economico-finanziaria è uno dei temi che meriterebbe molta più riflessione meriterebbe più spazi
Anche istituzionali e troppo spesso noi dobbiamo rincorrere i documenti o le riceviamo pochi giorni prima se non poche ore prima e quindici rimane l'impossibilità fisica di approfondirli concludo dicendo che in ogni caso questo questa queste esigenze è stata avvertita in tutto dai tutto dritto all'Italia in tutte le situazioni regionali e noi siamo proprio come Lombardi e project leader di una ricerca sulla programmazione sui bilanci regionali che entro il primo semestre dell'anno prossimo renderemo pubblica fece permetterà di valutare attraverso un confronto molto preciso la situazione in tutte le regioni italiane Lombardia compresa
Lei ha perfettamente ragione quando lamenta una scarsa attenzione ai dati di natura finanziaria agli indirizzi della programmazione purtroppo
Questa abbassamento della guardia mi sembra che riguardi anche il mondo politico che spesso è portato a indulgere nelle schermaglie meno che in passato e attento al merito delle questioni stiamo ascoltando un colloquio tra Emilio Russo che riparla il dottor Maurizio Crippa direttore di Confindustria Lombardia
Sulla manovra finanziaria della Regione Lombardia appunto
Il dottor Crippa sollevava un tema
Strategico delicato per il sistema dell'impresa è quello della regime dalla situazione finanziaria e bisogna dire che questo tema aperto ed è un tema spinoso anche per quanto riguarda il sistema delle Autonomie locali e in particolare per la Regione Lombardia
Forse vale la pena di ricordare che il due mila e quattro avrebbe dovuto essere il primo anno in cui sarebbe dovuto andare a regime il federalismo fiscale
E cioè il primo anno in cui la Regione avrebbe operato senza vincoli di bilancio eccetto quelli che derivano dal patto di stabilità interno
Le cose non stanno così e la mancata realizzazione del federalismo fiscale rischia di avere ripercussioni pesanti anche sulla credibilità finanziaria della Lombardia
Qualche giorno fa abbiamo letto sulla stampa che alcune agenzie internazionali
Di notazione che avevano segnato valutazioni di solvibilità più elevate alla Regione di quelle dello Stato oggi meditano di abbassare il rating a livello dello Stato centrale questa è la notizia che io considero drammatiche
E che non è un tanto la bocciatura delle politiche della Regione ma quanto la conseguenza del ritorno a pratiche centralistiche la credibilità di una regione come la Lombardia era cresciuta nel momento in cui le agenzie avevano colto la possibilità di che si realizzasse un collegamento tra la la ho il potere l'autonomia
In termini politici decisionali della Regione la possibilità di reperire risorse autonome la finanziaria due mila quattro e lo stallo della Alta Commissione regioni e Stato sulla finanza locale oggi stanno convincendo invece queste stesse agenzie che le Regioni tornano ad essere dei pezzi pure e semplici dall'apparato dello Stato dipendenti dallo per di più in uno scenario che ha dominato dalla preoccupazione per i trasferimenti statali a copertura della spesa sanitaria che come è noto sono la base storica principale di calcolo delle disponibilità su cui vengono impostati bilanci
Bisogna dire ahimè che la confusione attuale sulle stime del fabbisogno sanitario e ritardi nei trasferimenti fanno sì che il bilancio della Regione che va in discussione a partire da lunedì si è impostato oggi su stime che sono in larga parte ipotetiche
La il documento di Confindustria rileva che a differenza che nel passato di si registrano ritardi nella dei trasferimenti dei contributi che sono stati stanziati a favore dell'impresa è bene
Questo non è un dato accidentale o la conseguenza
Di una qualche forma di negligenza dell'apparato è invece lo specchio drammatico di una difficoltà che ormai investe la gestione della casa
Io mi permetto di ricordare e so che nel parlare di cifre è sempre molto noioso alcuni dati che caratterizzano il le previsioni di bilancio per il due mila quattro
Ora è stato detto dal dottor Crippa che il bilancio assume il vincolo dell'incremento della spesa corrente dell'uno virgola sette per cento sulla base del cosiddetto Patto di stabilità bisogna dire che in presenza di un tasso di inflazione che il più elevato
La conseguenza di fare di questo bilancio un bilancio recessivo in un momento in cui si devono tornare in auge
Non solo per lo Stato impostazione di tipo diciamo così moderatamente keynesiano cioè in cui in molti sostengono che un contributo anche modesto contenuto
Da parte del settore pubblico alla ripresa potrebbe invece essere utile noi stiamo invece pensano delle stime che immagino una crescita della massa spendibile inferiore al dato dell'inflazione
Nel frattempo il disavanzo stimato passa da circa mille a mille novecento milioni di euro cioè tre mila ottocento miliardi di vecchie lire all'ingrosso con un indebitamento che sfiora i tre mila milioni di lire di Eur
Cioè una somma che è più che doppia rispetto a quella degli investimenti e questo è un dato certamente preoccupante sia per il sistema di impresa sia in generale
Per la società lombarda soprattutto se si considera che i mutui ormai rappresentano il dodici virgola cinque per cento delle entrate
Con un balzo di quasi due per cento rispetto all'esercizio precedente
Il totale degli oneri di ammortamento nel due mila e quattro è stimato in centoventitré milioni di euro una cifra che non dice niente ma che è significativo se consideriamo che è quasi doppia rispetto a quella dell'esercizio due mila e tre
E che corrisponde all'impegno della Regione nel campo dell'istruzione del diritto allo studio cioè la Regione Lombardia pagherà per gli oneri finanziari una somma che corrisponde al totale degli stanziamenti in un settore che tutti consideriamo nevralgico
E le stime attuali ci portano a dire che nel due mila e cinque gli oneri saranno di trecentoquarantasette milioni e cioè una somma che pare gli stanziamenti per l'istruzione e cultura
Nel due mila sei quattrocentoventiquattro milioni cultura istruzione assistenza sociale cioè stiamo assistendo a una condizione che purtroppo abbiamo visto a fermarsi nei decenni passati per lo Stato centrale
In cui il
Disavanzo diviene così alto da mangiarsi la possibilità di realizzare politiche di sviluppo
E la situazione è così compromessa che mentre l'anno scorso la legge di bilancio autorizzava l'accensione di mutui soltanto nell'ultimo trimestre dell'esercizio dal due mila quattro si ritorna fissare a luglio la data in cui è possibile invece accendere dei mutui e accanto ai mutui all'medio termine viene anche autorizzata all'accensione di prestiti a breve per mille cento milioni di cui mille milioni per la sanità
Con un onere ulteriore di ventisette milioni e mezzo di euro
Ora questa situazione è una situazione davvero pesante a nostro giudizio di cui come giustamente qui è stato detto probabilmente il mondo politico non si sta facendo sufficientemente carico
Io però vorrei
Chiedere un ulteriore contributo alla rappresentante di Confindustria
Che naturalmente ha la possibilità di intervenire anche su questi dati se lo ritiene il gruppo radicale ha deciso quest'anno di concentrare nel suo intervento oltre che nella sottolineatura di questi dati che riguardano Secondo mia nella società lombarda
In particolare su due spunti che non mi sembrano particolarmente importanti sia per che costituiscono un elemento di continuità con l'impegno di questi anni sia perché ci sembrano di drammatica attualità
Il primo tema riguarda la situazione carceraria
E gli investimenti in questo settore che peraltro possono costituire un traino
Per quanto modesto alla allo sviluppo e quindi consentire occasioni di lavoro e contemporaneamente di qualificazione di un settore nel quale il nostro Paese anche la nostra regione
Non brillano per il livello di civiltà diciamo così e poi in particolare un impegno che riguarda il tema dell'immigrazione non il presenteremo un ordine del giorno di impianto generale
Che contiene in particolare un l'ipotesi di istituire un fondo speciale in vista di una nuova legge che venga utilizzato per la qualificazione dei lavoratori extracomunitari anche per il sostegno alle iniziative imprenditoriali gestite dagli stranieri ci sono ormai Lombardia ventidue impresa eccetto per lo più piccole ventidue mila mila impresa che sono gestite dai cittadini
Stranieri la Regione ha rimosso questo problema ci sono delle ipoteche politiche che vengono da una componente la maggioranza che hanno fatto sì che nel bilancio della Regione nei documenti dalla programmazione il tema della immigrazione sia sostanzialmente cassato
E abbiamo proposto anche emendamenti simbolici che propongono i sostegni all'integrazione
Socioculturale degli stranieri oltre che appunto la l'istituzione di questo fondo speciale e in più un ordine del giorno sulla politica della casa nella quale noi non non pensiamo che gli extracomunitari debbono avere un particolare privilegio ma riteniamo che non debbano essere discriminati
E a noi pare importante quello che sta facendo in alcune realtà
Anche con il contributo delle associazione degli imprenditori cioè di ricorrere a strutture miste che vedono un diretto contributo dell'impresa delle banche del volontariato oltre che per gli enti locali
Per costituire associazioni fondazioni che realizzano che realizzino Investimenti nel settore dell'edilizia abitativa questo dell'immigrazione è questa la questione che vorrei porle in particolare
E come è un tema che viene interpretato da da Confindustria Lombardia in quali termini
Sì parto da da quest'ultima sua osservazione per poi risalire
Contribuire con altre considerazioni alle cose che lei ha detto prima ma noi abbiamo avuto molta attenzione al fenomeno migratorio sostanzialmente nella fase iniziale per questione di mancanza di manodopera
Mancanza di manodopera che persiste nonostante la crisi abbiamo delle generazioni da ricostituire
Per ISO di di prepensionamento dire o di pensionamento precoce considerando che la generazione alla quale appartengo a normalmente cominciato a lavorare a quattordici anni quindi a quarantanove cinquanta a scelto poi di uscire dal sistema
Per motivi credo abbastanza evidenti di convenienza
Sterling per cui il il le il mondo imprenditoriale non solo Confindustria si è caratterizzato soprattutto nel territorio per iniziative molto
Direi molto
Dinamiche molto Sereni sul intelligenti perché dopo aver colto
L'aspetto prevalente l'aspetto più rilevante della della della cittadinanza degli extracomunitari man né norme nostre nella nostra regione ha immediatamente avviato dei processi di di di di partenariato con gli enti locali per identificare dei luoghi in cui per un periodo determinato di tempo fossero tutti d'accordo che ci fossero dei privilegi particolari
Per permettere l'inserimento di queste persone provenivano
Ai Paesi stranieri soprattutto extra-europei e quindi non soltanto dar loro un posto di lavoro ma da loro una prospettiva di vita con una facilitazione iniziale una sorta di card
Che permettesse dei vantaggi che ai normali cittadini non venivano concessi questo direi ha avuto oltre che ho l'aspetto organizzativo utile è importante soprattutto una una apertura sociale che
Che finora non si era mai verificata su un tema così importante come quello dell'immigrazione
è stata l'occasione concreta in cui gli enti locali le in prese i loro sistemi di rappresentanza sono riusciti a costruire un progetto e a finanziarsi allo in modo da risolvere un problema che cominciava a diventare un problema a troppo troppo ingestibile quindi noi abbiamo osservato con interesse e con favore
Un atteggiamento positivo da parte della regione soprattutto in tema di edilizia per per per risolvere questo problema naturalmente anche in questo caso la coperte ancor più corta di quanto non lo sia in altri settori per cui veramente si rischia di buttare una goccia nel mare però altra cosa che avevamo valutato positivamente di cui però si stanno un po'perdendo gli esiti
L'impegno che c'era stato per collegarsi soprattutto con un Paese la Moldavia ma con anche prospettive nei paesi dell'Africa
Del nord di una selezione e di una formazione in loco di manodopera vari livelli di qualificazione che potesse diciamo
Tra i verificare le anche la propria coerenza col col sistema sociale europea e italiana in particolare
Prima di arrivare e quindi tutte a una sorta di atto di Matta mento di camera iperbarica per far risalire un po'queste persone e direi che la buona volontà
Ah c'è stata gli obiettivi erano condivisi è anche ambiziosi ecco tutte queste cose all'inizio hanno una forte accelerazione poi purtroppo si perdono un po'per strada anche per oggettive difficoltà
Quindi noi siamo sempre stati molto disponibile addirittura abbiamo chiesto alla Regione
Di non inventare l'acqua calda ma di soprattutto esplorare e applicare sul piano regionale le esperienze più significative ma ci sono in tutte le province
Di svolte e dalle associazioni ripeto non solo la nostra con gli enti locali quindi su questo siamo assolutamente
Pronti a riprendere il dialogo l'iniziativa per quanto riguarda le altre considerazioni io credo che ci sia una considerazione generale da fare
Che vale un po'per tutto il nostro Paese ce ne siamo un Paese a risorse scarse che non ha ancora capito che la non si può gestire una situazione una un contesto dinamico variabile con procedure rigide allora la procedura
Di bilancio e di programmazione finanziaria a livello nazionale a livello regionale sono un esercizio di contabilità della povertà ci sono poche risorse queste poche risorse
Vengono distribuite
Di fatto alla fine del dibattimento perché sia in Parlamento che si era il Consiglio regionale che Enti riesce soltanto in misura minima modificare la destinazione
Secondo me essi si riesce a fare fin troppo
Considerando i vincoli che sono disponibili
Ecco noi se non riusciamo a trovare una una soluzione di tipo politico che metta fine a questo a questo questo gioco delle parti tra chi dovrebbe dare in onda e tra chi chiede con insistenza sapendo di non poter ricevere
Ecco io credo che il patto di stabilità sia un un un atto dovuto non solo per il patto di stabilità super rigore fra gli stati ma anche perché senza questo noi avremmo la spesa
Da spesa pubblica fuori da qualsiasi controllo e non saremo più in grado come purtroppo in qualche regione italiana uno in particolare come la Sicilia ormai e direi che è la contabilità della del del delle di quanto manca a non avere più risorse
Io credo invece che è una regione come la nostra abbia tutte le le possibilità di
Autonomamente essere in grado di scegliere anche attraverso un processo
Anche un confronto politico molto aspro di scegliere che tipo di servizi di welfare di sviluppo può avere e commisurare Lupoi alla variabile fiscale però se la variabile fiscale si risolve nell'addizionale IRPEF nella nell'ira perché poi a un Ripa è è soltanto un conteggio di fondi che non vengano neppure raccolti
Direttamente dalla Regione e alla compartecipazione Iva quel poco che rimane sulle benzine i bolli auto ecco io credo che noi non faremo molta strada a questo punto io penso che bisognerebbe fare una sorta di Budget a base zero
Riuscire a definire con lo Stato una sorta di concordato stragiudiziale definire una volta per sempre realmente quante risorse soprattutto sulla sanità possano essere assegnate
Dopodiché
Si rifà un processo di previsione finanziaria Siri negozio di rating e si cerca io credo autonomamente pur con il rispetto di tutta la mutualità di tutta la solidarietà tra le Regioni a darsi dei propri obiettivi e delle proprie in via di sviluppo altrimenti noi
Saremo costretti a un passo che non è il nostro e verosimilmente impedire Hammond
Anche alla maggioranza oggi c'è questa maggioranza domani può essercene un'altra ed avrebbe lo stesso problema di decidere di di chiedere ai cittadini un consenso anche su una maggior pressione fiscale a patto che questa abbia delle finalità che siano proprie e che siano rispondenti alle vere esigenze dal come in paese dallo Stato riceviamo attraverso il fondo unico novanta milioni di euro considerando il sistema industriale il sistema delle imprese nel suo complesso
Mediamente si riesce a ripartire tra il venti e il trenta per cento delle domande che vengono richieste
Ora questo è proprio un brodino
Che finché c'è lo teniamo
Ma l'idea sarebbe proprio quella di rivedere tutta l'impostazione pensare al futuro ma non si può pensare a un futuro incerto abbandonando quelle poche ma certe risorse che oggi servono ancora
Per gli investimenti di reti per un po'di finanza d'impresa per un po'di internazionalizzazione per un po'di di esportazione e così via l'ultima cosa che mi preme
Ribadire e il tema delle infrastrutture col vincolo del Patto di stabilità sulle spese correnti si è
Indirettamente aperto un po'il lo spazio per gli investimenti ecco questa Regione è una Regione perché avrebbe bisogno dei cani da guardia che controllassero giorno per giorno lo stato di evoluzione dei progetti cantierati purtroppo anche qui
E concludo c'è un deficit di comunicazione per l'uomo della strada
Di comunicazione facile da capire attraverso la quale sia possibile tutti i giorni sapere quanti giorni mancano alla affinché della BreBeMi quanti giorni mancano alla fine dell'ultimo tratto
Dalla metropolitana rossa verde o gialla che sia e via di questo passo ecco io credo che la l'istituzione deve al cittadino questo il ripianamento di questo deficit almeno questo della comunicazione trasparente facile e conti
Siamo sempre discutendo della manovra finanziaria della Regione Lombardia nella sede del gruppo radicale la Regione
Certamente la questione delle infrastrutture si presenta nella nostra regione come un tema drammatico considerati i ritardi accumulati
Il rapporto tra la situazione delle infrastrutture stesse diciamo la vitalità anche il congestionamento
Del nostro territorio noi abbiamo assistito un po'allibiti all'iniziativa assunta alcuni anni fa di definire un piano decennale delle infrastrutture con una dotazione finanziaria e con del la scansione delle diverse di diversi interventi sulla base del loro carattere di di priorità
E che poi è diventato un piano non più decennale ma a tempo indefinito per le infrastrutture senza più l'indicazione delle priorità e oggi è un documento sul quale la Regione ha investito poche risorse e che annega in una serie di iniziative e ciò che si deve fare immediatamente da ciò che si può differire ciò che si può fare da ciò che non si potrà fare
Ma soprattutto abbiamo insistito perché il piano un piano venisse approvato con legge e che nella stessa rete si stabiliscono procedure quali quelle che era indicata e procedure che consentì sarà anche uno snellimento degli interventi sulla base della loro effettiva urgenza
La ipotesi interessante e da noi condivisa di coinvolgere attraverso il project financing e altri strumenti
Vi risparmio i capitali e le imprese ci sembra sostanzialmente un'ipotesi archiviata al di là delle parole
La verità è che questa legislatura
Va verso la propria conclusione l'unico intervento significativo che mi viene in mente in questo momento è la realizzazione del polo esterno della Fiera di Milano accanto al completamento di altre iniziative che risalgono addirittura alle Giunte a guida socialista degli anni Ottanta quindi siamo di fronte su questo terreno l'immobilismo davvero drammatico così come mi permetto di dire che non è comprensibile
Il ritardo con cui la Regione sta interpretando le innovazioni intervenute nel campo dell'ordinamento scolastico universitario da ultimo con la legge cinquantatré la cosiddetta legge Moratti la Regione non ha neppure una strumentazione tecnica
Per confrontarsi con il mondo della scuola e con le forze sociali per progettare il nuovo ma lo stesso
Verrebbe da dire vale per le politiche nel campo delle utilities proviamo accennato per quelle che riguardano il settore dell'emigrazione o la capacità di fare delle politiche mirate
Per sostenere anche in un contesto di economie privatistica di mercato
In modo specifico le imprese innovative nuove tecnologie energia genetica biotecnologie voi materiali i che rappresenta un problema non solo per la Lombardia ma per il Paese perché non non per essere campanili stima se queste cose non si fanno qui è difficile che si tacciono
Diciamo primariamente altrove io vorrei concluderla dopo averla ringraziata
Perché in particole chiamo a una considerazione che lei faceva il suo discorso si chiude là dove è cominciato mi sembra e cioè chiedendo chiarezza sul terreno dei rapporti tra lo Stato e le Regioni sia sul fronte finanziarle rapporti finanziare sia su quello in generale istituzionale siamo davvero in una fase di stallo
In cui vengono agitati a nostro giudizio alcuni progetti velleitari e tutto sommato minimalisti ICI come quello che riguarda la cosiddetta devolution e in cui si sono però arrestati processi virtuosi che si erano aperti in passato
Lo scenario di regioni che abbiano ha risolto il contenzioso dal punto di vista dei rapporti finanziari con lo Stato che abbiano un quadro certo di poteri e di responsabilità
Che rispondono per le scelte che fanno i loro lettori che siano ben ordinati all'interno sulla base di una chiara divisione dei poteri
Che consenta a chi deve decidere di decidere chi deve elaborare politiche di elaborare politiche e di controllarne questo è uno scenario diciamo da da Paese normale
Che tuttavia stenta ad affermarsi oggi in Italia non si capisce che cosa siano oggi le Regioni
Non si capisce quali siano le responsabilità che hanno e che si sentono di assumersi nei confronti dei cittadini
E tutto ciò fa fatica a crescere anche perché la caratterizzazione delle forze sociali e culturali della società civile la costruzione di un'opinione pubblica regionale ancora un processo debole
Per questo noi siamo vicini a tutte quelle forze che invece come Confindustria Lombardia si impegnano in una specifica elaborazione sono degli interlocutori seri
E interessanti per il mondo delle istituzioni così come cerca di fare il gruppo radicale cerca di alimentare questo circuito virtuoso tra società civile e istituzioni proprio perché la sua è una vocazione fondamentalmente liberale e dunque questa stesso rapporto è un rapporto di consideriamo del tutto vitale
Io ringrazio Maurizio Crippa direttore di Confindustria Lombardia ringrazio anche il dottor Francesco Santini che è rimasto con noi e che ha avuto una parte nell'elaborazione
Di queste posizioni di Confindustria Emilio Russo dal gruppo radicale della regione Lombardia saluta tutti gli ascoltatori