"Il futuro del lavoro. Diritti, occupazione, reddito" - assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei Democratici di Sinistra (presso il Lingotto Fiere, Sala Gialla, via Nizza 294)

Assemblea
Sono pregati di prendere posto alla residenza oltre al nostro segretario a Piero Fassino Cesari Damiano Larizza
Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino se vuole prendere posto alla Presidenza Pietro Marcenaro
E i compagni della segreteria Andrea Ranieri Pier Luigi Bersani se voi accomodarsi alla presidenza con noi
Il compagno Luciano Violante
Diamo inizio
Diamo inizio ai lavori di questa Assemblea ringraziando tutti voi per la partecipazione io dico solo poche cose per quanto riguarda l'organizzazione dei lavori intanto mi si chiede di invitare i giornalisti che non lo hanno fatto ad accreditarsi proprio qui fuori
E l'organizzazione dei lavori prevede
L'organizzazione
Dei lavori prevede la
Relazione di il saluto del del del segretario della federazione di Torino e dei DS poi la relazione di Cesare Damiano e successivamente inizieranno gli interventi che vi proponiamo subito di contenere nella misura di dieci minuti inderogabilmente proprio perché già fin da adesso abbiamo moltissime persone che hanno chiesto di parlare
Quindi io darei
Visto che abbiamo preso tutti posto reti subito la parola Rocco Larizza segretario della federazione di Torino per il saluto nostri lavori grazie
Grazie
Care compagne e cari compagni benvenuti a Torino anche se non è un suo una giornata calda
Vediamo di scaldarla con la nostra discussione se possibile
Questa questo luogo dove siamo come voi sapete è un'area dove è passato un pezzo importante della storia del movimento operaio torinese e oserei dire italiani
Ringrazio a nome dei Democratici di sinistra torinesi la segreteria del partito per avere rimesso il lavoro al centro dell'iniziativa politica
Per avere scelto la nostra città
Che vive in modo acuto e contraddittorio
Già da qualche decennio la trasformazione del lavoro
Trovate oggi una Torino cantiere
Nel senso letterale della parola dalla sua trasformazione urbanistica ma anche per ciò che è avvenuto e sta avvenendo nella trasformazione e nell'evoluzione del lavoro
Il rapporto manifatturiero terziario si è rovesciato
Ciò che era certo è lineare anche nel campo dei diritti conquistati e diventato incerto e contraddittorio
Occorrono nuove elaborazioni e nuove proposte
C'è stato un tempo in cui
Torino veniva così descritta da un acuto osservatore
A Torino esiste solo il permanente
L'avventura il paradosso dilettantismo non vivano in ambienti si fa
Torino e città moderna e città poco italiana
Torino nucleo fortemente organizzato nella borghesia e nel proporre nel proletariato
è uno scoglio Ferrigno col quale lo Stato deve fare i conti
Come capite anche dal linguaggio
Così appariva Torino ad un giovane Antonio Gramsci poco meno di un secolo fa
Oggi Torino e città italianissima
E comincia ad essere anche una città multinazionale
Può tornare penso ad essere città laboratorio
Se osserviamo i fenomeni che nascono e si sviluppano nel lavoro e dal lavoro qui troviamo riassunti tutti i temi e i problemi con i quali oggi deve fare i conti Rita
Il declino e la trasformazione industriale
La crisi FIAT e qui a ricordare che Torino da oltre un secolo conosciuta come la città dell'auto non ha ancora trovato una sua identità nuova
Non è solo l'auto a richiamare l'attenzione delle istituzioni e della politica
Basta dare uno sguardo alle grandi aree industriali dismesse da quelle siderurgiche a quelle della gomma a quelle tessili a quelle bene nel settore dolciario
Anche nel campo dei servizi si vivono oggi momenti acuti di crisi si pensi al settore della sanità
E anche l'incertezza di molte lavoratrici e lavoratori di questo settore
Particolarmente acuta la situazione del Mauriziano di Torino
Il ruolo assunto dall'edilizia
Ci pone un problema che riguarda la qualità del lavoro in questo settore
è un problema che riguarda le imprese la loro qualità ma riguarda anche e prevalentemente la sicurezza dei lavoratori
Si lavora a Torino per l'evento olimpico del due mila e sei
Ma anche e soprattutto per il dopo
Qui a Torino si divide la pesantezza per molte famiglie dal rapporto tra salari e prezzi tra pensioni e costo della vita
L'infezione inflazione lievitata di un altro zero cinque per cento qualche giornale dice che Torino la città più cara d'Italia
La produzione industriale ha perso nell'ultimo trimestre del due mila tre un altro uno al nove per cento accompagnata da una forte crescita delle ore di cassa integrazione come non si vedeva da moltissimi anni
Si fa sentire soprattutto fra i giovani fra le donne ma anche fra i lavoratori che hanno superato i quarant'anni la precarizzazione del lavoro
Ma poiché siamo a Torino non posso non richiamare l'attenzione di tutti voi
E della segreteria nazionale del partito sul tema che a me pare
Anche diciamo più rilevante e simbolico
Il futuro di Mirafiori
I risparmi e tutte le considerazioni generali altri credo ne parleranno
Anche se il settore dell'auto per essere ottimisti assieme al presidente Minelli o conoscere una ripresa nel mercato interno ed europeo soprattutto questo non solo ce lo auguriamo ma siamo disponibili a lavorare anche noi in questa direzione
Però ciò non significa che Mirafiori e i quasi sedici mila lavoratori che lì operano ancora possano avere con certezza un futuro
Continua a riproposti la cassa integrazione
Oltre metà di quell'aria che di circa due milioni e cinquecento mila metri quadri e inutilizzata
Riteniamo con i sindacati unitari
Che
Le mille vetture previste di cui parla Mieli non siano sufficienti per dare garanzie
Però voglio aggiungere che non siamo neanche certi che si arrivi alle mille vetture al giorno come previsto
Quelle di Mirafiori
Le questioni da affrontare con determinazione
E a mio avviso questione nazionale
Attiene al futuro dell'industria automobili solistica italiana non è una questione solamente locali
C'è una novità importante in questi giorni che salutiamo con soddisfazione con speranza la ripresa dei rapporti unitari dopo un processo travagliato tra i sindacati metalmeccanici torinesi
Ora tocca alla Fia che non può fare da sola dare prova di una volontà di svolta nelle relazioni industriali cosa che in questi anni non abbiamo visto e non bastano le dichiarazioni di tocca alle istituzioni in primo luogo alla Regione Piemonte al suo Presidente vivo che finora non ha fatto nulla di paragonabile neppure a ciò che hanno fatto i suoi colleghi
Per la stessa parte politica in altre regioni italiane dove c'è presenza di produzione automobilistica
Tocca anche al Comune alla Provincia che noi governiamo ma su questo punto sono più sereno perché ho visto anche le dichiarazioni e conosco il pensiero
Di Sergio Chiamparino di Mercedes Bresso
Tocca al nostro partito
E alla coalizione di centrosinistra affrontare questo problema Mirafiori a nostro avviso deve mantenere con tutte le innovazioni del caso una destinazione prevalentemente produttiva di ricerca di progettazione nel campo dell'auto dell'indotto cioè nel campo della mobilità in generale
Mettiamoci all'opera certi di fare gli interessi dei lavoratori di Torino e del nostro Paese
Care compagne e cari compagni ho approfittato di questa occasione
Mi scuserete soprattutto approfittato la vostra presenza per richiamare solo alcuni degli aspetti critici della situazione torinese
Perché penso che una forza di sinistra come la nostra che voglia essere forza motrice di un'ampia coalizione di governo debba in primo luogo tenderà a risolvere le contraddizioni e i problemi più occulti che essi vivono nel mondo del lavoro
So bene naturalmente come voi che Torino ha costruito soprattutto negli ultimi dieci anni anche forti potenzialità di sviluppo e di crescita
Ma di questo ci può parlare meglio sindaco
So bene che bisogna guardare allo sviluppo del Paese con ottimismo
So anche però come voi che per guardare con ottimismo la crescita e lo sviluppo
Ma la crescita e lo sviluppo questa crescite questo viluppo devono avere un'anima
Che consiste in un futuro del lavoro qualitativamente diverso da quello che abbiamo conosciuto e stiamo conoscendo in questi anni
Occorre ridare al lavoro alle lavoratrici ai lavoratori il posto che assegna loro la Costituzione repubblicana
Siamo qui apposta
Per questo non mancherà l'appoggio e l'impegno dei Democratici di sinistra torinesi ringrazia e buon lavoro
Grazie
Larizza la parola Cesare Damiano per la relazione introduttiva responsabile lavoro della segreteria nazionale dei DS
No preferisco parlare perché
Con questo mi muovo meglio
Però ho paura che faccia un po'di Eco
Allora care compagne e cari compagni questo il terzo appuntamento terza assemblea nazionale sul lavoro dopo Pesaro che abbiamo organizzato
Voi
Ricorderete il primo appuntamento è stato a Genova l'anno scorso
Siamo stati a Bologna dove abbiamo presentato i risultati della indagine relativa al lavoro che cambia
Oggi siamo a Torino
Lo ricordava prima Rocco credo che sia importante fare un'assemblea delle lavoratrici e i lavoratori a Torino
Per me è anche un fatto come si dice emozionante di ricordi
Di molto tempo trascorso nel sindacato nei metalmeccanici qui a Torino
Rocco diceva i sedici mila lavoratori della Mirafiori quand'ero funzionario della FIOM negli anni settanta la Mirafiori aveva cinquanta mila persone al lavoro
Oltre a Mirafiori ricorderete c'era Rivalta c'era Chivasso c'era il Lingotto
In questo stabilimento si producevano automobili quindi quello che è capitato il segno di una profonda trasformazione dal fordismo al post fordismo
Trasformazione che ha avuto riflessi sociali rilevanti e riflessi occupazionali rilevanti che è fonte di preoccupazione
Ed è una trasformazione che sicuramente noi dobbiamo essere in grado di governare attraverso un'azione generale un'azione locale che vede insieme sindacato unito
Le amministrazioni le forze politiche per guidare questo processo di grandiosa trasformazione
Il nostro partito torna a parlare con forza dei temi del lavoro se io penso all'iniziative sul lavoro sull'economia
Sul Welfare che come partito si sono prodotte in questi due anni penso a migliaia di iniziative nel territorio moltissime iniziative di carattere nazionale che danno il segno di un necessario ritorno ad una radice profonda che sta nel lavoro nei lavoratori nella parte più debole del Paese nella capacità di rappresentare le ansie di un Paese che nonna più certe
Io credo che si debba dire questo dalle nostre osservazioni emergono alcuni dati rilevati
Il primo re Lince
Pezzi a
L'incertezza e credo che i cittadini lavoratori e lavoratrici pensionati manchino di una visione del futuro non possono scommettere i giovani e gli adulti sul proprio future queste incertezze il risultato delle politiche di questo governo
Il secondo dato lo vedremo anche con alcuni grafici che abbiamo preparato
Il secondo dato è quello della profonda differenza che si vede in quella che io chiamo lo spartiacque del due mila uno fra i risultati
Delle politiche del centrosinistra e quello che sta producendo il centro destra dal punto di vista delle conseguenze sociali occupazionali di reddito in questo paese la terza questione è questa
Io credo ed è un problema del nostro partito che
Nonostante il lavoro quotidiano che nasce di ritorno ad tu una discussione sui temi del lavoro della politica industriale dell'Uefa noi facciamo ancora fatica
A far passare le nostre proposte le nostre idee le nostre analisi al di fuori del partito nell'opinione pubblica farle diventare un terreno generale di battaglia politica noi questo sforzo lo dobbiamo fare io mi auguro che il contributo in questa Assemblea vada in questa direzione che noi siamo capaci di indicare al Paese quali sono le nostre alternative e che queste diventino
Concretamente un punto di e riferimento per chi ha bisogno di ricostruire un proprio futuro
Ora prima di cominciare con l'analisi delle questioni che volevo dire questo in un'Assemblea
Di lavoratori e di lavoratrici
Il mio pensiero va
A quando Silvio Berlusconi si è definito un presidente operaio ve lo ricorderete
Io dico complimenti signor Presidente operaio perché lei è diventato il più ricco fra i politici del sette Paesi industrializzati il suo patrimonio raddoppiato nel corso di questi anni
Possiamo dire questo della sua nave personale va ma non si confonda signor Presidente perché la nave Italia non va è rimasta nel porto
Grazie alle sue politiche milioni di persone non arrivano a fine mese
E questa Assemblea non vuole essere un'assemblea di propaganda ne vogliamo descrivere l'Italia reale noi vogliamo non militanti a dei sogni e vogliamo farlo con le nostre analisi i nostri dati le nostre proposte
E ci piacerebbe anche che questo presidente operaio accettasse il confronto e la sfida della discussione politica che non si sottraesse al confronto come sta facendo
E poi forse un augurio ci auguriamo che da Presidente operaio Possa rapidamente diventare un presidente pensionato
Ora per quanto riguarda i dati di analisi
Io vorrei partire come si fa a classicamente
Io sono un po'tradizionalista dai problemi dello sviluppo dell'occupazione e del Paese
Io credo che sia giusto dire una cosa
Il Paese e un Paese che declina
Ed è un Paese che ha un sistema industriale debole
Noi dobbiamo dirlo con forza abbiamo una struttura di grandi imprese che troppo piccola
C'è un eccesso di grandi imprese in questo di di piccole imprese in questo Paese
Guardate che l'analisi dei dati dice una cosa molto semplice che le aziende con meno di dieci addetti hanno in Italia una quota di occupazione che doppia di quella dell'Europa doppia
E che per quanto riguarda le grandi imprese quelle che vengono definite al di sopra dei cinquecento dipendenti
La quota di incidenza occupazionale oggi scesa al quindici per cento del totale cioè si è dimezzata nel corso degli anni è questo e accentuato nell'ultimo periodo
A fronte di un cinquanta per cento della Germania di un quaranta per cento della Francia
E la cosa particolare
E che la crisi non colpisce soltanto il sistema delle grandi imprese pensate alla migrazione della proprietà delle grandi imprese dall'Italia all'estero con le conseguenze nefaste
Dice il che politiche che hanno conseguente occupazionali che vengono preso da altre parti incidono sui nostri territori
Ma colpisce anche le piccole imprese i distretti industriali che erano stati per un certo periodo il motore di una parte dell'economia
Anche qui penso che vada la pena di citare il libro di Calvino la scomparsa dell'Italia industriale
Che descrive estremamente venne qual è la nostra situazione o ricordare un altro libro quello di Piero Ottone intitolava saremo colonia con un punto di domanda bene noi corriamo il rischio forse già siamo colonia
E questo vuol dire che c'è stata anche un'abdicazione del ruolo pubblico e del ruolo delle imprese dal punto di vista della progettazione dello sviluppo
E questo viene da lontano sicuramente se leggete il libro di Gallino che vi consiglio c'è un aneddoto molto interessante per i come me e piemontese che riguarda l'Olivetti
Le sessantaquattro l'Olivetti era leader di quello che si chiamava allora all'elettronica grande capacità di progettazione di Ingegneria leader mondiale
Occorrevano Investimenti entra in difficoltà finanziaria entra la figlia Vittorio Valletta in quell'anno dopo l'ingresso del capitale nell'Olivetti del dominio che ne consegue nella relazione del consiglio d'amministrazione dice Vittorio Valletta quell'azienda va bene
Tutto sommato e Sanna ebbe immensa c'è un solo neo da estirpare l'elettronica
Da quel momento comincia il declino industriale sul terreno che sarà in futuro l'informatica che come abbiamo visto
Avrà così pesanti ripercussioni sulla capacità di innovazione di sviluppo di tutti i tessuti industriali paesi avanza
Pensate al caso della Terni
Siamo stati alle iniziative alle manifestazioni si è conseguito un ottimo risultato io spero che si traduca in un piano industriale che mantenga come si è visto
Il lamierino magnetico in quella produzione ma interroghiamoci sulla crisi da dove e emersa questa crisi
è una crisi che è emersa non perché quell'azienda non è produttiva non perché ha un costo di lavoro attorno a un buon prodotto c'era Carla Cantone al comizio atte
Un buon prodotto un prodotto altamente competitivo
Il sessanta per cento di questo prodotto serve l'intera Europa il costo del lavoro il più basso d'Europa nelle produzioni della Thyssenkrupp
L'energia fornita anche grazie all'intervento degli Enti locali insieme le infrastrutture rende competitiva quell'impresa ebbene si voleva ammazzare quella produzione non per un calcolo industriale ma per un calcolo
Esclusivamente commerciale
Ho citato questi due casi per dire che noi abbiamo bisogno attorno alle questioni industriali di a vere di una capacità di Indirizzo
I governi devono aprire una capacità di indirizzo regole a livello nazionale regole a livello europeo
Che siano capaci di indirizzare lo sviluppo e la sua qualità dentro parametri di competitività ma non soltanto dentro logiche commerciali
Che mettono sotto i piedi ovviamente i problemi di carattere sociale e occupazionale che possono interessare questo quella fabbrica o intere
Comunità
Io credo poi che il male arrivi da alcuni anni a questa parte io non dimentico l'assemblea di Confindustria sarà un mio pallino di Parma nel due mila uno
L'abbraccio fra D'Amato e Berlusconi
Le in Borsa italiana con l'ingresso nell'euro non ha avuto più la famosa valvola della svalutazione competitiva
Ma la valutazione competitiva è stata sostituita la svalutazione del valore beh lavoro come parametro per lo sviluppo delle imprese e questo per noi è inaccettabile
Perché se si accetta questa filosofia vuol dire che per lo sviluppo e la competitività globale vale semplicemente la diminuzione del costo del lavoro e la precarizzazione del lavoro come condizione per lustri
Venne noi dobbiamo essere capaci
Di portare un'alternativa a questa visione delle cose
C'è stata nel corso del tempo già a partire dalla fine degli anni Settanta un'inversione del rapporto fra produzione e mercato
Un tempo la produzione guidava il mercato vi ricordate la famosa frase di Henry Ford
Comprate quello che volete chiedetemi l'auto che volete purché sia una Ford modello T di colore nero
La produzione standardizzata è stata questa cosa è stata in qualche modo anche capacità di imporre il proprio dominio sul mercato oggi non è così oggi è il mercato con le sue flessibilità
Chi guida gli andamenti delle produzioni piccoli lotti le serie di qualità vuol dire che la flessibilità e Interna al processo produttivo ma allora distinguiamo
Noi non siamo contro la flessibilità controlla buona flessibilità
Contro la flessibilità per le punte di mercato contro la flessibilità che deriva da un'esigenza di trasformare l'organizzazione del lavoro magari venendo incontro alla necessità di combinare l'organizzazione
Della produzione con i tempi di vita delle persone è un traguardo sul quale noi dobbiamo assolutamente lavorare ma siamo contro la cattiva flessibilità
Siamo contro la precarizzazione perché guardate se facciamo un'analisi di quello che è capitato nei processi di trasformazione a partire dall'inizio degli anni ottanta bene
Eccessi eccessi di outsourcing di decentramento produttivo di automazione del processo a scapito degli investimenti sul prodotto si sono trasformati inevitabilmente i fattori di insuccesso e credo che le difficoltà e le crisi dalle quali ci auguriamo che esca alla FIAT siano anche dovuti a queste scelte
Noi dobbiamo correggerti
Abbiamo molti settori in difficoltà si è parlato dell'auto l'ha fatto Rocco io credo che per quanto riguarda la FIAT sia necessario come chiede il sindacato
E lo fa unitariamente questo importante
Avere un tavolo nazionale e concertazione un tavolo di rilancio perché il due mila quattro e l'anno della verità
E l'anno nel quale si capisce dove va a finire questa grande produzione l'automobile del nostro Paese sotto il profilo delle strategie sotto il profilo delle alleanze
E noi con un tavolo nazionale dobbiamo evitare di mettere gli stabilimenti gli uni contro gli altri per accaparrarsi quella
O questa produzione soltanto una visione nazionale capace di assegnare le produzioni capace di assestare l'occupazione capace di
Prevedere i programmi produttivi in un'ottica generale può essere
Una forma di rilancio e di garanzia di strategia per quanto riguarda una produzione strategico abbiamo crisi nella siderurgia nell'agroalimentare nella chimica moltissime fabbriche la Merloni di Fabriano ultima
Entrate in una situazione anche qui di eccedenze occupazionali
Come vedete la crescita dell'occupazione in Italia il famoso spartiacque il due mila uno
Che cosa sta capitando al novantasei
Ad oggi
Al due mila uno la crescita
Dell'occupazione c'è stato e poi c'è stata un'inversione di tendenza qualcuno può dire va be'ma c'è pur sempre un uno per cento in più
è un uno per cento drogato care compagne e cari compagni ed erogato dal fatto che lì dentro ce la sanatoria degli immigrati
Centinaia di migliaia di posti già esistenti che sono semplicemente emersi già esistenti
E quindi questa storia bisogna dirla chiara
Gli effetti della precarizzazione della legge trenta sono depressivi sul mercato del lavoro ma soprattutto con la crescita zero
Crescita zero non può crescere l'occupazione l'occupazione non è indipendente dei fattori di crescita e di sviluppo sui quali noi dobbiamo lavorare
L'altro grafico dice
Come la cassa integrazione ci sono molti sindacalisti
Voi sapete che quando la cassa integrazione straordinaria esplode centottantadue per cento di crescita in due anni la cassa ordinaria e l'anticamera ma quando esplode la cassa integrazione straordinaria
Vuol dire che dentro a quel dato ci sono i fenomeni di ristrutturazione ci sono le eccedenze c'è la mobilità CEI declino industriale
E questi sono i regali del Governo Berlusconi e allora concludo su questa parte quali proposte
L'intervento pubblico
Non dobbiamo aver paura di dire che ci vuole l'intervento
Ci vuole più Stato ci vuole
E l'intervento pubblico nonché di sostituzione non è di gestione dell'impresa di proprietà o l'intervento pubblico di orientamento di sostegno Hai settoriali fattori ai distretti
Perché se vogliamo andare verso l'economia della conoscenza vuol dire che lo sviluppo deve essere capace
Di incorporare in
Novazione ricerche informazione e sostenibilità ambientale perché questa si chiama precisamente la via alta e qualificata dello sviluppo
La seconda parte che vorrei affrontare e quella relativa ai diritti
Io credo come per altre parti che qui ci sia
Quello che io chiamo un nodo generazionale
Noi dobbiamo avere la capacità come partito di parlare alle nuove generazioni su questi
Farle uscire da questa nebulosa da questa incertezza
E il nodo in che cosa consiste e il nodo della precarizzazione la famosa legge trenta il decreto duecentosettantasei guardate
Noi l'abbiamo criticato aspramente
Questa legge ho già detto la distinzione fra buona flessibilità e precarizzazione del lavoro
Io credo che lì ci sia un punto sul quale noi dobbiamo soffermare la nostra analisi il punto sul quale dobbiamo soffermare la nostra analisi e questo che in quel decreti c'è un incrocio perverso tra l'aumento della precarizzazione del lavoro faccio un esempio il job on call
Ma il job on call il lavoro a chiamata traduciamo le cose così si capisce i chiamo ti pago per quelle ore torni a casa e non ti pago se non con una piccola indennità di disponibilità
A me pare che questa sia chiaramente una forma di precarizzazione che va superata
E questa forma di precarizzazione qui c'era perversioni si incrocia sul fatto che quella legge aumenta la possibilità per le imprese di decentrare sì di frammentarsi di spezzettare sì e questo avrà come risultato
Quello di rendere il lavoro più deboli ma anche di consentire per questa strada le imprese di aggirare le tutele tradizionali leggasi lo Statuto dei lavoratori e passa attraverso la dimensione d'impresa
è un effetto combinato è un effetto di liberalizzazione estrema che non ha niente a che vedere con la buona flessibilità della e guardate che qui c'è un problema che riguarda anche le imprese perché i sindacati di flessibilità ne hanno contrattato il migliaia di vertenze
Banca delle ore orari stagionali orari pluri settimanali gli straordinari cadute tutto tutto
Con uno scambio
Più salario più qualifiche garantire l'occupazione dei giovani ma in queste stremati precarizzazione c'è un problema
Le imprese non possono contemporaneamente fanno bene chiederlo chiedere la qualità del prodotto e della produzione che è la chiave di successo per il futuro
Ma io dico se una persona che lavora e precaria non darà la qualità non dall'intelligenza e la professionalità la manualità
Se una persona vede lo scambio fra una qualità un impegno una cooperazione del lavoro che a fronte come elemento la stabilizzazione e la previsione del proprio futuro lavorativo dalla qualità
Spingere sul versante dell'estrema per i carri frazione non va solo contro i lavoratori ma va contro l'esigenza delle imprese e questo gap
Che esiste ho visto Ranieri m'è venuto in mente che
Questo gap che esiste fra la crescita quando lo guardo mi fa venire delle idee
Vado sull'inglese
Quando quando guardo guarda spostati perché poi mi mi mi mi confonde
Mi lasci per conversare la memoria versare le riporta alla ribalta
Allora
Cosa stava dicendo bastano i sette guardavo Ranieri
Questo gap che c'è crescente fra la crescita della scolarizzazione e l'impiego di questa manodopera scolarizzato in lavori dei qualificati
è un problema che riguarda non solo le giovani generazioni ma il futuro stesso della qualità delle produzioni della posizione strategica delle produzioni italiane
Nell'arena della globalizzazione questi sono i problemi allora quando dico un noto generazionale e dobbiamo essere capaci
Di parlare ai giovani e avere anche qui l'idea di una nuova generazione di diritti che sia capace di mettere insieme il lavoro dipendente il lavoro parasubordinato il lavoro avuto
In sostanza si tratta non di abbandonare la protezione sul posto di lavoro
Ma di sapere che la protezione sul posto di lavoro e di per sé non più sufficiente va accompagnata anche da una nuova capacità legislative contrattuale
Di proteggere soprattutto i giovani nei percorsi di lavoro i giovani devono sentirsi accompagnati non abbandonati in una logica di precarizzazione
Questo è il salto che noi dobbiamo fare le proposte ce l'abbiamo l'Ulivo fatto la Carta dei diritti delle lavoratrici e lavoratori cosa vuol dire
Vuol dire che noi trent'anni fa avevamo lo Statuto dei lavoratori ci ha protetti tutti la mia generazione è stata protetta chi stava nelle aziende sopra i quindici dipendenti la dirlo con chiarezza non va buttato
Ma non è più sufficiente
Copre la metà del mondo del lavoro e allora attorno a quel nucleo di diritti vanno costruiti altri diritti
Che siano in grado di intervenire anche su chi non ha un lavoro certe diritti di sicurezza sociale reddito minimo di inserimento a questi giovani dobbiamo dirlo tu puoi passare attraverso i lavori ma deve essere sicuro che sul elementi basilari che hanno costituito per la mia generazione la lotta essenziale per i diritti
Il diritto alla maternità alla paternità
Alla tutela per malattia per infortunio il diritto all'accesso alla formazione continua sono tutte cose che abbiamo scritto nella Carta dei diritti che per me è il programma fondamentale dell'Ulivo sul terreno dei diritti così come per gli ammortizzatori sociali
Indennità di disoccupazione di livello europeo la cassa integrazione estesa non solo a poche imprese grandi ma l'insieme dell'impresa e all'insieme dei settori indipendentemente dalle dimensione d'impresa in sostanza
Se per i giovani non soltanto c'è mancanza di futuro e dobbiamo tornare a vedere il frutto
Allora mio padre mi diceva guarda i studiato più di me starai meglio
Possiamo dirlo a nostro figlio non glielo possiamo dire
Mio padre mi diceva incontrato un lavoro sicuro
Sarai
Al di fuori del rischio della povertà
Lo possiamo dire per noi stessi non lo possiamo più dire i dati che abbiamo rilevato di cui parlerò ci dimostrano che anche chi ha un lavoro stabile non le ha detto che sia a riparo dai problemi di nuove ore e quando noi diciamo ai nostri ragazzi da veneti su famiglia metti la testa a posto i soliti discorsi di fare i genitori per chi ha figli
Papà sono andato in banca
Ho chiesto il mutuo per la casa ho fatto vedere il lavoro co.co.co. manda etto torna accompagnato dai tuoi genitori
Non si può noi dobbiamo intervenire su queste contraddizioni dobbiamo parlare alle giovani generazioni in termini di nuovi diritti
Non di
Cliente le o di favori i nuovi diritti e questo è il nostro compito guardate che l'inchiesta sul lavoro che cambia
Ha messo in luce un dato molto importante
Mettere su famiglia improprio lasciare la Casa Baj scappavamo di casa oggi è più difficile che questa
Perché chi ha un reddito che arriva fino a mille euro netti mensili soltanto per il cinquantun per cento ammesso famiglia propria chi guadagna di più è arrivato il settantadue per cento a mettere su una propria famiglia
Avere un reddito
Insufficiente un lavoro incerto impedisce ai giovani di guardare al futuro di mettere su famiglia s'disco mentre su se stessi di avere dignità noi dobbiamo restituire dignità certezze futuro ai nostri giovani
Questo è il compito di un partito di sinistra come il nostro
Sulla questione dello Stato sociale per quanto riguarda le pensioni vive vedo che sono anticipato con le slide ma non importa tanto voi avete capito come funziona
Beh di c'è lo specchio della situazione
Sulle pensioni
E diciamolo perché sosta sta delle pensioni
Negli anni Novanta e noi abbiamo fatto grandi riforme pensioni
Sotto l'ombrello della concertazione della coesione sociale con il consenso del sindacato
E queste grandi riforme hanno introdotto il sistema contributivo hanno equiparato le condizioni del pubblico impiego
E dei lavoratori privati io quando andavo a fare le assemblee tra i metalmeccanici mi ricordo sempre ma i lavoratori pubblici diciannove anni sei mesi e un giorno no ai trentacinque anni eccetera B
Tutte queste differenze queste diseguaglianze pagate anche a caro prezzo con un'opera di convincimento che il sindacato confederale ha saputo fare unitariamente ha prodotto formidabili
Che ci invidiano in altri Paesi d'Europa perché non dirlo duecento mila miliardi risparmiati due cento mila miliardi risparmiati abbiamo salvato il sistema pubblico di sappiamo dire un'altra cosa che probabilmente quelle riforme
Avevano bisogno di un secondo tempo di un correttivo perché ci siamo accorti forse con un ritardo che mescolare il contributivo versare i contributi dal primo all'ultimo giorno di lavoro per quarant'anni di attività
E a vere a differenza delle generazioni precedenti un lavoro saltuario porta un risultato estremamente negativo per i giovani se mai c'è un secondo tempo da fare di correzione di quelle poi
Ah non di distruzione come sta facendo questo governo
E anche qui c'è questo nodo generazionale come noi siamo capaci in una situazione che contemporaneamente vede per i giovani il contributivo e la flessibilità di apportare dei correttivi che possano ricostruire una posizione pensionistica che di anche questa certezza
La vedete la situazione
I cinquecentosedici euro di Berlusconi
Beh si sono risolti poi in un milione di persone coinvolte dagli altri milioni non sono comunque
A parte le restituzione che ha chiesto il cumulo dei re
Già chiedere noi come facciamo i nostri emendamenti che tutti quelli che ne hanno diritto arrivano i cinquecento del sedici euro c'è il milione mensile locatore
Lordo
Credo che sia un fatto molto importante
Il governo come vedete ha fatta molta confusione
Cerca di distruggere l'ordine io su questo punto o una questione particolare
Io credo che il sindacato abbia compiuto insieme anche le forze dell'opposizione dei passi avanti importante aver tolto di mezzo la decontribuzione
Far pagare meno contributi ai giovani entrano al lavoro promettendogli la copertura generale voleva dire semplicemente condannarli a versare meno contributi a distruggere il sistema pensionistico rifugiarsi nelle pensioni prima
Porta rimessa
è un passo
Il silenzio assenso per i fondi pensione è un altro passo avanti
Ma quello che io non capisco e come mai questo governo in una situazione l'acqua ce lo capisco in una situazione nella quale
L'ingresso nel mercato del lavoro e flessibile l'uscita deve essere flessibile perché il problema dell'invecchiamento attivo il volontario per gli over cinquantacinque un problema della nostra epoca
Fa una riforma che irrigidisce
Ed eliminarle flessibilità introdotte con le riforme del centro sinistra
Che consentivano alle persone di scegliere l'uscita a certe condizioni cinquantasette sessantacinque anni sulla base di una previsione pensionistica più ricca o più magra a seconda del fatto che il Sipri acido
Ricondurre la logica dell'uscita ad una logica punitiva e sanzionatoria che impedisce gli elementi di flessibilità nonne moderno vuol dire semplicemente che questo governo
Papale papale
Fa cassa con le pensioni
Poi fare cassa con le pensioni ed a venire ovviamente il via libera a livello euro
Dobbiamo combattere queste cose sulla base di argomenti io credo siano sacrosanti
Anche perché guardate sono diciamo con chiarezza se non si pagano le tasse poi vedremo come si pagano le tasse
è chiaro che è difficile pensare che lo Stato sociale passi in piedi se si abituano di nuovo gli italiani all'evasione fiscale
E allora non rimane altro che la strada del colpire ovviamente lo stato sociale del tagliare tutto ciò che il pubblico a partire dalle pensioni come avete visto la distribuzione pensionistica dice
Che soltanto il trentacinque per cento è sopra i mille euro mensili la slide successiva poi dice come è ripartita la torta quel sessantacinque per cento
Prende non so cosa c'è scritto il trentasette per cento
Quindi con elementi di diseguaglianze eterna al sistema che la dicono lunga sui correttivi diversi che noi dovremmo apportare
L'abbiamo presentato in Senato
Degli emendamenti molto importanti ne cito alcuni ad esempio per le pensioni private
Agevolazioni fiscali alle forme collettive di previdenza complementare questo l'ha detto l'Ulivo misure di garanzia sui rendimenti dei fondi pensione
Completare l'armonizzazione dei trattamenti pensionistici ponendo fine a situazioni di privilegio elevare gradualmente i contributi previdenziali dei lavoratori autonomi
Migliorare la disciplina della totalizzazione del ricongiungimento perché ha lavorato in settori diversi con contratti diversi questo è uno
Così come prevedere misure a favore dei lavoratori discontinui e precari attraverso il versamento di contributi figurativi durante i periodi Dino lavoro ecco ho detto queste due ultime cose per dire che noi così parliamo ai giornali
Totalizzare i contributi
Se tu sei un giovane che co.co.co. versi al fondo speciale dell'INPS
Se vai alla Zanussi per sei mesi versi al fondo dell'INPS è valida tuo zio artigiano avversi al fondo degli artigiani tre fondi separati un pugno di mosche alla fine di una vita di lavoro totalizzare
E quando non lavori
Sentire una protezione che arriva dalla fiscalità generale da una solidarietà generale i contributi figurativi che ti accompagna non dentro
Il mercato del lavoro questo vuol dire parlare alle nuove generazioni e questo deve fare un partito come il nostro
Queste sono le nostre proposte sono gli emendamenti dell'Ulivo credo poi che la mobilitazione del sindacato l'assemblea del dieci marzo sarà molto importante porterà ad una proposta unitaria globale non solo sulla questione delle pensioni ma sulla questione dello Stato sociale
Porterà anche ad una mobilitazione nei confronti questo governo infine sul capitolo del reddito
Sul capitolo del reddito abbiamo anche qui un grafico
Queste le inchieste sul lavoro che cambia
Come si dice
Una volta si diceva che Silvio Pellico con le mie prigioni aveva fatto più danno all'Austria che la perdita di una guerra io credo che basti un grafico per dirla lunga al di là di tanta propaganda di Berlusconi
Quel grafico dice una cosa molto semplice
Ed è un'inchiesta che ha avuto ventidue mila risposte del vento un per cento di coloro che ha risposto dicono non arrivo a fine mese
E che l'altro quarantasette per cento dice
A fine mese ci arrivo ma con sacrifici e poi dice se sto a casa quelli sono i giovani arrivano a fine mese perché stanno dentro la nicchia di casa questo vuol dire non avere l'autonomia per il proprio Progetto diritti
E qui c'è un altro nodo generazionale perché se noi non è ancora la slide
Il settantotto per cento dei giovani fino a ventiquattro anni il cinquanta per cento delle donne il cinquanta per cento degli operai trenta per cento degli impiegati
Quindi se sei donna
Con meno di ventiquattro anni fa e l'operaio
La fotografia
Di questo vuol dire che c'è un ulteriore stratificazioni interno alle diseguaglianze sulla quale noi dobbiamo proporci di intervenire e se guardiamo c'è una slide anche su questo la curva delle retribuzioni
Anche qui c'è il due mila uno che uno spartiacque dal novantasei al due mila uno le retribuzioni lorde di fatto dati INPS
Dimostrano che c'è un apprezzamento del tre per cento su base annua dal governo di Berlusconi in poi c'è un deprezzamento dello zero virgola due per cento su base
C'è una perdita netta
Per quanto riguarda la questione del potere d'acquisto sia delle retribuzioni che delle pensioni
E se esaminiamo i dati pensionistici cioè una slide successiva anche qui abbiamo voluto lavorare con la Federconsumatori cos'è venuto fuori se voi confrontato il paniere Istat con il paniere della Federconsumatori Veneto una cosa molto semplice per mangiare dormire come dico io
Il paniere Istat dice che ci vuole il ventiquattro per cento
Ma se voi prendete una famiglia che ha un reddito spendibile di due mila duecento euro mensili quella famiglia per quelle due cose a spendere quarantun per cento e se prendete quello che a mille euro mensili ne spende il sessantatré per cento
E quello queste il pensionato la coppia di pensionati con la pensione minima che vivono una grande città quando tu spendi il sessantatré per cento per mangiare e dormire vuol dire che non ti resta altro e che fai fatica arrivare alla fine del mese
Questi caro Berlusconi sono i dati dell'Italia reale non dell'Italia immaginaria che ci propina continuamente attraverso i suoi messaggi politici e televisivo
E credo che noi dobbiamo lavorare su questi dati reali
Oltre al fatto che dal punto di vista
Di quello che hanno dovuto patire ovviamente i redditi io vi cito un dato avete pensato al fiscal tra
è finito ai governi di centrosinistra quello agiva
Nel tuo salario nominale sale e tu hai una restituzione parziale è ovvio
Guadagno come prima anche se e nominale sale guadagno come prima
Ma pago più tasse ti restituisco qualcosa
Sparito
Sapete cosa vuol dire vuol dire che nel due mila tre sono spariti dalle nostre tasche due virgola cinque miliardi di euro pari allo zero virgola due del prodotto interno lordo
E sapete cosa vuol dire l'aggravio sul TFR anche qui c'è una slide
Chi ha un reddito fino al trentun mila euro annui ovviamente
Sì lascerà
A causa del passaggio di aliquota dal diciotto al ventitré per cento perché questo Berlusconi se anche inventato una riforma fiscale da niente
Perché quando poi fissate le aliquote al ventitré e al trentatré per cento fino a duecento oltre duecento milioni di vecchie lire voi sapete che questa significa una colossale redistribuzione di risorse a vantaggio dei ceti ricchi del Paese queste è un dato di realtà
E delle due l'una se non pagano quelli Chianti più pagano quelli che han di meno a partire dal nove e se non paga nessuno allora è chiaro facciamo cassa con le pensioni la sanità l'assistenza della scuola che è esattamente quello che sta facendo questo governo
L'aria o credo che come si dice raccontare la priorità raccontare che lo scippo del TFR ci costerà fino al due mila sei
Quella cosa che io re che consente poi dopo trentacinque quaranta di lavoro di comparti la casetta siti va bene adesso non so
Bene c'è uno scippo di circa mille cinquecento miliardi
La cosa poi interessante e quella sulla pressione fiscale anche qui dice una proiezione guardate la pressione fiscale allora questo Berlusconi ci spiega
Che da quando c'è l'UI
Si pagano meno tasse probabilmente lui ha eliminato le tasse di successione quando non ci sarà più alla sua famiglia verrà un beneficio
Mi limito a dire questo
Ora
Ai tempi del centrosinistra come vedete c'è stato un abbassamento novantasette una crescita fino al cento sei
Allineata con la crescita dell'inflazione
Guardate questi non sono dati che mi sono inventato questi sono elaborazione del CNEL sui dati della Ragioneria generale dello Stato basta prendere i dati pubblici
Successivamente scherziamo gli ultimi due in giallo sono dati di previsione al centodiciotto
Vuol dire che il rapporto di pressione fiscale nel periodo precedente in quello successivo e di uno a due
Vuol dire che sul lavoro dipendente sui pensionati c'è un aumento secco della tassazione
Secco della tassazione
Perché altrimenti noi non potremmo spiegarci questo senso delle persone un senso comune che è ormai diventato una cosa concreta
L'idea di questo impoverimento di non farsi alla fine del mese non è un'invenzione
E il risultato di politiche risultato di politiche che quando il governo è padrone fra virgolette non rinnova i contratti come nel pubblico impiego negli autoferrotranvieri o con due anni di ritardo
E quando un governo che fissa l'inflazione programmata la metà dell'inflazione Istat fatti fa perdere il salario e non ti restituisce il fiscal Drag entità assai TF e più aumenta la pressione fiscale alla fine il risultato è un impoverimento per chi vive del proprio lavoro e delle pensioni questo è un dato di realtà non le altre cose
E allora io credo che se noi abbiamo la forza di basarsi sui dati di realtà
La gente ci capiamo
E anche per quanto riguarda la condotta Tiscali questo governo poi ho finito l'andamento delle entrate da condoni da sanatoria
C'è una slide
Ai tempi del centrosinistra era praticamente non usata
Schizza novecento per cento
Condoni sanatorie diventano lo strumento anche qui sono dati del bilancio dello Stato
E per quanto riguarda slide successiva gli accertamenti IVA il rapper
E il tempio
Ai tempi del centro sinistra il nostro buon Visco guardate qua centonovantasei
Si facevano pagare le tasse
La previsione di andare all'ottantaquattro cioè essere al di sotto del dato del novantanove
Allora la pressione cresce sul lavoro dipendente gli accertamenti spariscono per quanto riguarda gli altri redditi
è questo il bilancio che noi dobbiamo trarre da una stagione politica nefasta non per noi per i paese e allora le proposte
Io credo che la nostra proposta
Ricorda anche Fassino altro giorno sia molto semplice una nuova stagione di concertazione io mi auguro che
Montezemolo quando diventerà presidente di Confindustria come si dice
Scelga questa strada
Perché la strada che si è scelta anche grazie a Confindustria fin qui è stata quella di abbandonare la concetto
Di fare strame della concertazione
E questo deprime potere sindacale il potere contrattuale la capacità di tutela collettiva
E guardate quando diciamo concertazione c'è un altro bene invisibile al quale io tengo molto che si chiama coesione sociale
I grandi accordi di riforma degli anni Novanta sulle pensioni sanità assistenza erano in un clima e coesione sociale
Diversi un padrone diverso da un sindacalista un governante deve essere super partes eccetera sappiamo
Ma l'obiettivo era comune risanamento uno sforzo comune
E quando io facevo le assemblee portavo a casa i contatti i metalmeccanici sentendosi cattivi Cesarea i soldi non son moltissimo si terrà il fisco ti aiuta chi è amico
Adesso non è più così non c'è un clima di coesione questo governo ha cercato scientemente di dividere il sindacato
E metterlo nell'angolo di deprimere il potere dei grandi sindacati confederali bravo Maroni che ricevi cobalto poter suscitato lotte anche di natura corporativa nei settori nei quali il governo avrebbe dovuto per tempo intervenire questi sono dati di realtà
Allora una nuova stagione di concertazione
Una nuova stagione di politica dei redditi rivisitata
E difende il contratto nazionale ruota la contrattazione decentrata aziendale e territoriale
Sostituire l'inflazione programmata all'inflazione appesa che più vicino all'inflazione reale rinnovare i contratti a scadenza prevedere sanzioni per le aziende
Che disattendono le scadenze di rinnovo soprattutto dove c'è la limitazione del diritto di sciopero penso ai pubblici servizi
Estendere la possibilità di esigere il secondo livello di contrattazione quello decentrato
Attraverso incentivi e disincentivi a favore dell'impresa
Avere un paniere differenziato avete visto
Come a seconda del reddito pesa inflazione
Si può anche prevedere un paniere che differenzi l'apprezzamento del potere d'acquisto a seconda dei redditi da lavoro
Recuperare il fresca alterati
E opporci io non sono d'accordo su questo punto opporsi alla reintroduzione delle gabbie salariali
Le gabbie salariali ci sono già
I salari reali sono già differenziati per territorio più bassi al Sud più alti al nord
E sono differenziate perché la contrattazione decentrata si fa nel centro nord e non si fa nel Mezzogiorno il Mezzogiorno c'è il monoreddito
Quindi noi non dobbiamo introdurre fittizie arbitrari die differenziazioni una segmentazione del diretta il lavoro che poi porterà una segmentazione della scuola della formazione delle tende tutto
No
Diritti universali capaci di ispirare una politica generale e le giuste differenziazioni che derivano dalle realtà locali fondati sulla crescita reale di una ricchezza una contrattazione aziendale o territoriale può efficacemente svolti
Io care compagne e compagni
Ho concluso
Mi son preso meno di un'ora quindi sono stato abbastanza bravo
Il nostro lavoro continua
E dobbiamo rafforzare il modello contrattuale imporre una svolta di politica economica e sociale del Paese
C'è stato il convegno sull'immigrazione oggi il convegno sul lavoro si farà il primo marzo il convegno sui consumi sulle famiglie una serie di iniziative sul rapporto fra donne e lavoro
Io credo che queste assemblee debbano essere portate anche a livello regionale replicare queste assemblee questi contenuti
Nel momento in cui c'è una forte battaglia elettorale in corso nella quale noi dobbiamo portare i dati di realtà
Io saluto con sincero apprezzamento lo sforzo unitario del sindacato il percorso unitario che ha ripreso l'assemblea del dieci importantissima
E penso che a questa unità nel sociale debba anche
Corrisponde se vogliamo vincere
L'unità politica e il nostro partito nelle forze di centro sinistra oltre alle forze di centro si noi vendiamo arriviamo a questa Assemblea con una discussione che è stato nel direttivo del partito su questi temi questa discussione ha registrato una larghissima convergenza questo anche il frutto di un lavoro e credo che il frutto del lavoro sia tanto più apprezzabile
Se sapremo fare il gioco di squadra se sapremo mettere da parte i personalismi
Se la politica come servizio diventa capacità di mettere al primo posto non le persone ma dei idee le persone hanno bisogno di idee e di programmi noi siamo qui saremo più forti se saremo uniti e se sapremo parlare al paese reale
Ringraziamo Cesare Damiano per la quantità di informazioni e per le indicazioni che ci ha dato
Ricordo a tutti che abbiamo molti iscritti che devono parlare e non ci saranno interruzioni e che non avranno quelli che interverranno il tempo di Cesare Damiano e neanche quello che rese arriveremo al segretario del nostro partito
Per le conclusioni
Dieci minuti per tutti senza eccezione alcuna come si diceva una volta è il primo al quale do la parola che Fabio Di Gioia
Della FIAT Mirafiori che parlerà a nome dei rappresentante sindacale di firme FIOM UILM Efeso invece è un fatto importante noi lo ringraziamo vediamo la parola
Ringrazio Dio voi per l'ospitalità che concedente e per l'attenzione che vorrete concedere a questo intervento
Come già detto a nome di FIM FIOM UILM Fismic cioè direi anche a nome di quello che tutto sommato è ancora il più grande consiglio di fabbrica d'Italia che si è riunito questa settimana
Ed è stata appunto l'assemblea di tutte le rappresentanze sindacali unitarie del comprensorio di Mirafiori di FIM FIOM UILM Fismic
Quindi io lavoratore FIAT e delegato sindacale parlo a nome di costo
Innanzitutto alcune cifre sperando di non essere noioso alcune già ricordate
Diciassette mila lavoratrici e lavoratori
Due stabilimenti uno di meccanica uno di carrozzeria
Qualche milionata di metri quadrati
Però anche cassa integrazione che nello stabilimento di meccanica per dura già da diversi anni con una media che si aggira intorno alle due settimane al mese
Questo mese nello stabilimento di carrozzeria sono tre su quattro le settimane di cassa integrazione fatta eccezione per una linea le altre tre linee si fermano tre settimane su quattro
Qualche problema anche di qualità di prodotto
E non ultimo
Un numero abbastanza importante per noi dodici mila esuberi dodici mila espulsioni di forza lavoro da comprensori Mirafiori negli ultimi tre anni ed altrettanti dagli altri siti fiati italiani
Notiamo con rammarico che queste cifre che per noi ripeto sono importanti specialmente queste ultime non sono state ricordate nella conferenza stampa di FIAT di ieri
Se si è iniziata una strada di risanamento e anche con questo sacrificio ed è molto ingeneroso non averlo ricordato
I sindacati metalmeccanici nella loro ritrovata unità ritengono urgente ed indispensabile che si riapra un negoziato con la FIAT che coinvolga l'intera città
Per poter garantire l'occupazione e le attività industriali dello stabilimento di Mirafiori vi faccio grazia dell'indotto ma penso potrebbe capire da soli la portata di questa richiesta
La recente definizione delle missioni dei singoli stabilimenti di FIAT Auto segna Mirafiori la produzione dei monovolume i del cosiddetto alto di gamma
Però
Nonostante la chiusura formale dello stato di crisi avvenuto l'otto dicembre scorso c'è un continuo ricorso che ho già ricordato alla cassa integrazione per oltre due mila lavoratori e questo alimenta notevoli preoccupazioni sul futuro dell'occupazione per l'intero sito produttivo
Due sostanzialmente le criticità
La prima sul breve periodo due mila quattro due mila cinque relativa la permanenza dell'appunto face lifting appunto resta in linea Mirafiori dopo la decisione di concentrarmi una produzione a Melfi
Mentre la seconda sul medio-lungo periodo dal due mila sei in poi
Vede l'esclusione di Torino dai siti che produrranno la futura Punto e la cosiddetta New large quindi erede della vecchia Croma tanto per capirci che erano pre sembravano precedentemente assegnata a Mirafiori
Bene i sindacati ritengono che senza un percorso
Che porti ad una condizione di stabilità di Mirafiori
L'assetto produttivo che firmerà antisciita
Non non garantisce per contro la tenuta occupazionale
Quindi la tutela dell'occupazione attuale quei famosi diciassette mila risultanti nell'intero sito sono un obiettivo sindacale per il futuro la realizzazione di questo obiettivo passa ovviamente per la capacità di potenziare e a riqualificare le attività e le capacità produttiva degli stabilimenti della meccanica della carrozzeria di Mirafiori
Sono questi due Trainiti parlavo prima dell'indotto a cui possono agganciarsi tutte le altre aziende presenti sul sito
Come la TNT e più in generale tutto il sistema Automotive perché ancora fortemente presente a Torino e fa di Torino uno dei più grossi distretti europei dell'automotive
Per raggiungere questi obiettivi
Nel documento unitario i sindacati indicano alcune condizioni che possono essere utili
Per questa tutela questo consolidamento prima di tutto
Fermare il ricorso alla cassa integrazione
Fermare o contenere questo continuo ricorso a questi periodi di cassa integrazione ordinaria che rischia di protrarsi per tutto il due mila quattro due mila cinque aggiungo per trasparenza
Che se qualcuno deve farsi carico degli oneri di questo transitorio sarà bene anche aprire una discussione
Forse sanguinosa ma molto franca sulla suddivisione tra tutti i siti produttivi italiani di questi oneri
Comunque a tale scopo è necessario per Torino confermare le produzioni che sono oggi già assegnate le ricordo brevemente la tesi sulla centosessantasei la Multipla
La libera l'appunto face lifting nell'idea nelle versioni fiato e lancia
Non
Possono esserci ulteriori trasferimenti ed è indispensabile definire un'attenta gestione di tutti questi modelli nei vari stabilimenti come ricordavo prima
Il secondo punto la seconda condizione e il consolidamento anche delle attività di ricerca di innovazione di progettazione sull'auto e sui moto propulsori intensificare le attività di formazione e di riqualificazione della forza lavoro
Anche per garantire una miglior qualità del prodotto
Altra condizione
E prendere atto che la soglia di produzione indicata da FIAT le mille vetture al giorno oggi i modelli che vi ho ricordato prima
La produzione si aggirerebbe poco meno di novecento vetture al giorno nella realtà comunque la soglia di produzione indicata da FIAT mille vetture al giorno non garantisce quei diciassette mila occupati
è necessario creare le condizioni per portare i volumi intorno alle mille trecento vetture al giorno
Quindi modificare la scelta di passare da quattro a tre linee a Mirafiori qui c'è un discorso che aperto perché l'allocazione di alcuni modelli di alcuni motori ancora in predicato a quanto ci risulta presso FIAT noi chiediamo un modello in più a Mirafiori questa una rivendicazione puramente sindacale chiediamo un modello in più
E anche per quanto riguarda lo stabilimento di meccanica un motore chiediamo il motore in questione non è un mistero se ne sta parlando e il famoso piccolo diesel nella sua versione leggermente potenziata rispetto a quella che si fa in Polonia oggi
Bene un altro elemento di rilancio potrebbe essere deve essere secondo noi
La scelta di uno sviluppo nella produzione di vetture motori a basso impatto ambientale aumentando anche l'assortimento la proposta al mercato dei cosiddetti modelli a le vetture a minimo impatto ambientale
Che sono però rappresenti in maniera residuale nel piano gamma prodotto di FIAT quindi Mirafiori Powertrain le meccaniche potrebbero diventare in questo modo un po'una punta di diamante per quanto riguarda la progettazione la sperimentazione alle realizzazioni dei futuri motori a minimo impatto ambientale
Servono però Investimenti serve anche un'attenzione da parte delle istituzioni e della comunità una sensibilità per poter addivenire ad un risultato così ambizioso
Concludo vado a concludere
Il percorso merita due parole noi
In questo periodo stiamo iniziando un giro di assemblee per poter condividere con tutti i lavoratori del sito i contenuti di questo documento
Mi rivolgo scusate mi giro verso la presidenza perché mi rivolgo alle istituzioni locali e mi rivolgo ad una forza politica che tanto peso ha nella gestione
Delle amministrazioni locali
Attendiamo novità da FIAT attendiamo attenzione dalle istituzioni locali
E attendiamo signor sindaco di discutere di produzioni no di utilizzo di aree quando i lavoratori sono ancora dentro quelle aree cassintegrazione permette in sostanza se ci passa lo slogan
Non siamo ancora fantasmi e non abbiamo intenzione di diventare grazie
Adesso penale ad Andrea Ranieri della segreteria nazionale responsabile dell'affermazione a un minuto alterni prima dei dieci minuti cercherò di avvertire per evitare lo splafonamento
Sì come è visibile non c'è solo oggi in questa sala se non in misura marginale i lavoratori della scuola e dell'università
Ma non è che non ci sono perché non si sentono lavoratori come gli altri non si sono perché ci sarà oggi a Roma oggi pomeriggio
Una grandissima manifestazione sulla scuola e l'università indetta da CGIL CISL e UIL e tesa a sottolineare i disastri che la politica della Moratti e del Governo Berlusconi sta producendo in questo settore
Disastri che ci allontanano sempre di più
Da quell'Europa della conoscenza per cui l'Europa che nei secondo la conferenza di Lisbona dovrebbe diventare la più avanzata economia e società della conoscenza del mondo ma da cui l'Italia sembra virtuosamente allontanare
Vedete noi discuteremo del programma europeo i ritardi e i limiti della stessa strategia di Lisbona
Discuteremo nel programma europeo quale governo dell'Europa sia necessario davvero per fare davvero dall'Europa la più avanzata economia e società della conoscenza
Ma una cosa la possiamo subito dire che lo snodo di questa strategia e la qualità delle risorse umane
La crescita in Italia e in Europa di quelli che sono stati definiti come i lavoratori della conoscenza
E più in generale la crescita del sapere nel lavoro e che la condizione essenziale perché i risultati della ricerca del sapere e della cultura diventino prodotti processi produttivi servizi in Italia i lavoratori della conoscenza sono pochi
Ci sono sette laureati su cento lavoratori a lavorare contro la media di venti laureati ogni cento lavoratori degli altri Paesi europei dei Paesi del mondo più sviluppati
C'è solo uno virgola uno ricercatore al lavoro sia nel pubblico che nel privato contro una media di tre ricercatori per cento lavoratori dei Paesi europei dei Paesi europei più avanzati
Ma la gravità della sposa in italiano e in particolare perché quei pochi trovano difficilmente da lavorare e in condizioni molto spesso povere e precario
Guardate questo è il paradosso drammatico della situazione italiana che abbiamo pochi laureati e pochi ricercatori e però se andiamo a vedere
I fabbisogni delle imprese come risultano per esempio dalla ricerca che fa ogni ora Alviano sistema
Delle camere di commercio dei risultati che i laureati i ricercatori che chiedono le nostre imprese ai nostri servizi sono ancora meno di quelli che l'università italiana sforna
E vedete se c'è una logica perversa dei provvedimenti di questo governo
Che tende a diminuire la scuola abbassarne la qualità
Diminuisce attacca la scuola pubblica destruttura e deforma l'università della logica perversa potrebbe essere quella di risolvere questa contraddizione
Tra la domanda e l'offerta di lavoro qualificato ricostruendo una coerenza verso il basso verso il basso
Meno laureati meno ricercato
L'avviamento precoce aveva sopra lavori professionalizzanti di bassa qualità a dodici anni e mezzo ti chiedo di scegliere fra istruzione e formazione professione
Tale
Sarebbe ovviamente un disastro per il Paese
La cosa che allontanerebbe il Paese da quell'economia dalla società dalla conoscenza che l'unico modo perché nell'insieme competitività e coesione sociale competitività e rispetto rispetto dei diritti
Bene noi dobbiamo battere questo progetto del governo dire che bisogna investire più soldi o scuola università e ricerca ma sapere insieme
Che perché questo abbia senso e bisogna che le politiche del sapere non riguardino solo gli insegnanti e il popolo dell'università
Perché se la qualità di questo sistema produttivo di questo sistema dei servizi di questo sistema delle professioni resta di questo tipo
Beh sarà difficile trovare gli incentivi oggettivi e soggettivi che spingono le famiglie i giovani a investire di nuovo in sapere
E allora la politica del sapere deve riguardare le politiche industriali
Come costruisco qualità nel sistema produttivo deve guardi guadagna deve riguardare le politiche del territorio dello sviluppo locale
Deve riguardare le politiche delle pretese delle professioni per rompere quelle rigidità e quelle arretratezze del sistema
Che non sono risolvibili lo diceva bene danubiano anzi sono spesso anche una parte dalla precarizzazione del lavoro
Molto spesso la precarizzazione del lavoro sarebbe a protegge le rigidità del nostro sistema produttivo e dei servizi a scoraggia nell'innovazione
I giovani a cinquecento euro al mese dopo tre anni nei servizi professionali con un sistema degli ordini professionali che resta rigidamente protetto dall'euro
Abbiamo due problemi se vogliamo costruire all'economia dalla conoscenza tanti ma beni sottolineo due perché il tempo è poco uno che molto spesso quando noi andiamo dal mondo
Dai lavoratori della conoscenza soprattutto da quelli delle professioni e anche a volte da quelli dell'Università di oggi beh siete centrali siete centrali che bisogna innovare perché siete centrali
Mica spero mica sempre sono contenti
La prima reazione a volte guarda lasciaci marginali lo fa ci fa quel che ci pare negli ordini professionali le cose sono andate esattamente così ma che c'entra
Fammi continuare a far quel che facevo prima e alle e a me va bene e a me va bene e allora attenzione proprio per questo la battaglia su questi terreni non può essere delegata ai soli addetti ai lavori
Vedete faccio l'esempio degli ordini professionali non hanno cominciato una grande battaglia che era partita da due presupposti
Come aprire ai giovani il mercato delle professioni ai giovani laureati e come rispettare induriti dell'utenza e dei cittadini
La riforma Fassino all'inizio dello quel passato contralbero un punto alto in questa direzione
Rapidamente la discussione sulla riforma degli ordini professionali ed era spesso l'università è diventata una questione che riguarda gli ordini stessi
E guardate che le cose non si riformano da sole o c'è una domanda sociale che riemerge su questi punti
Che fa del cambiamento e dell'innovazione sul terreno del sapere e del lavoro della così del lavoro della conoscenza oppure che stiamo su questo davvero di essere fuori di essere fuori dall'euro
La seconda questione e che l'economia del sapere crea divisioni
Fra chi sa di più e chissà di me è una grande opportunità per il Paese per il mondo ma il rischio che le divisioni sul terreno del sapere c'era ancora più profonde irreversibili delle differenze sul terreno del reddito sono gravi sono gravi
E allora e allora dobbiamo fare i conti con quella che sarà probabilmente per noi la vera alternativa del futuro
Se l'economia e la società dalla conoscenza sarà la valorizzazione del sapere di pochi a fa a fianco della dequalificazione precarizzazione dei lavori dei più o se sapremo fare emergere il lato intelligente che c'è nel lavoro di tutti il sapere che c'è in tutti i lavori e in tutte le professioni
Per far questo ci episodio del diritto alla formazione permanente per tutto l'arco della vita lo diceva già Damiano sapendo che era una cosa
Che la formazione è una società di mercato e come i soldi
Spontaneamente vati ce l'ha già in Italia sono pochi quelli che si formano da adulti sono tutti laureati e diploma chi è stato escluso dalla scuola dell'obbligo trova poche dalla scuola dell'obbligo alla scuola superiore trova pochissime opportunità per fermarsi
E allora bisogna capire
Che l'educazione per tutto l'arco della vita parte dalla scuola dell'infanzia appartiene alla scuola di base partì da difendere la qualità di quella scuola come del condizionamento precoce
Da quelle divisioni sociali e culturali che sono all'origine dell'abbandono e delle divisioni
C'è finalmente un grande movimento in atto su questo pur il movimento dei genitori e degli insegnanti delle scuole a tempo pieno del nostro Paese
Cento mila in piazza Roma quaranta mila in piazza a Milano
A difesa di un moderno disponga che esplicitamente si era posto l'obiettivo di come evitare che le divisioni che le differenze sociali economiche di partenza tra le famiglie segni in maniera irreversibile il percorso dei bambini dei ragazzi dei loro figli
Movimento garante che non abbiamo forse capito fino in fondo molto spesso anche autorevoli dirigenti del mio partito quando sentono Berlusconi dire
Che inventiamo perché il tempo pieno c'è
Ti chiedono ma c'abbiam proprio ragione circolo oggi avrà mica ragione Berlusconi perché in fin dei conti Berlusconi dice ma c'è sempre quaranta ore di scuola del tempo pieno ventisette più tre il dieci
E ti dico ma allora insomma più o meno la stessa cosa io ho fornito con gli articoli sul giornale come discussioni esaurienti moduli di risposta a questo problema
E però ne ha trovato una ancora più bella che vi leggo cercando in un vecchio libero
Tutti i ragazzi devono trovare dalla scuola dell'intera giornata di stimoli la guida di strumenti contatti di scambi di esperienze che diano loro la possibilità di manifestare sviluppare ogni capacità potenziale l'inferiorità di parecchi ragazzi il loro basso rendimento riguarda solo le strutture formali che non hanno potuto assimilare
Sotto la cenere degli errori di grammatica della scarsa capacità di esprimersi covavano intelligenza vivace complesso noto insolita originale
Tutte Pons potenzialità di una scuola cattiva scaccia e disperde e ancora vi diranno i provveditori che solo per il tempo pieno
Ma lo fanno nel modo più funzionale al sistema la scuola del mattino non si tocca si aggiungono attività integrative nel pomeriggio ci introduce alla mensa quando è possibile per continuare a marginali innalzare i ragazzi
è un libro del mille novecentosettantatré
Ed è un convegno tempo pieno e classe operaia per una scuola alternativa che si tenne a Torino la introduzione era di Gianni Alasia
Va curato da Marina Dini e Fiorenzo Alfieri
E la corda il raccontava come del mille novecentosettantatré Orbassano a Barriera di Milano alle Vallette
Si organizzassero il primi tempi pieni proprio per evitare che la marginalità sociale diventasse la marginalità della vita nel futuro dei propri figli e dei propri bambini ecco queste sono le risposte
Ho citato questi esempi eh concludete mite con due cose rapidissime e concludo con questo la prima
Vedete questa storia del mille novecentosettantatré ci racconta una cosa
Che l'attenzione ai lavoratori come persone
Non è una cosa solo recente non abbiamo un passato solo dalle nuove
L'attenzione alla crescita della persona lavoratore come modo fondamentale per l'emancipazione
Vendola Sinistra e vissuta anche nei periodi peggiori del fordismo all'appuntamento con la personalizzazione del lavoro possiamo andarci con qualcosa da dire
Dal anche fra loro accanto altre tendenze forse maggioritarie è vissuta la cultura del controllo della qualità del lavoro della crescita personale dei lavoratori attraverso il sapere come l'alternativa giusta la marginalizzazione
La seconda cosa che voglio dire
E che questo grande movimento forse ci potrebbe servire a fare una riflessione fra politica e movimenti un po'più seria
E sensata di quella che facciamo quando ci confrontiamo solo con la nomenclatura boh mediatica del movimentismo
Vedete
Queste persone che incontriamo come capi del movimento molto spesso sono gli stessi che han fatto il tempo pieno nel settantatré
Attraverso quel tempo pieno sono cresciuti culturalmente e che oggi difendono il futuro dei loro figli
è un movimento come quello di allora ma diverso da quello di allora adesso il movimento andava da noi a loro
Adesso vada loro allori
è un movimento di persone istruite consapevoli che hanno vissuto questa cosa e che sanno quante importante distruzione per il futuro dei loro figli molto esigenti verso la politica ci chiedono molto ma non disponibili a delegare tutto alla politica con l'idea di protagonismo e di riformismo che alla base quello di ridurre le distanze fra i governanti e governati
Come cioè riconquistare protagonismo sociale proprio attraverso questa battaglia sul sapere e sulla cultura
Non credo che nel futuro che ci aspetta avevo da fare continuamente con l'emergere di sapere di questo tipo
Che ci vincolano che ci vincolano in qualche modo ma è Santi Dio fatemelo dire una grande opportunità per costruire una politica nuova grazie
Adesso da con grande zainetti eccetera però era a Sergio Chiamparino sindaco di Torino credo che tutti noi piano prevede felici di questa sua presenza ed il suo contributo
Anzi ma io ho chiesto di non fare il saluto perché
Ho voluto evitare diciamo quel tono di formalità inevitabile che cessando quando si fanno i saluti prima della relazione e prima di tutto perché mi sento a casa e quindi quel tono di formalità non avrebbe diciamo avrebbe un pochino rischiato avrei potuto guastare questo mio sentirmi a casa e poi anche perché il saluto lo faccio faccio in fretta perché
Non sono io ma sono sicura nome di tutta la città perché la città di Torino quando ci sono delle donne e degli uomini
Serie
Che vengono per parlare di argomenti importanti e che sono al centro dell'attenzione di tutti gli italiani Torino gli età di ospitare via cavo e di ospitarmi di augurare loro buon lavoro e quindi il mio buon lavoro e a nome suo ne sono sicuro di tutta la città
Ha già detto Rocco Larizza faccio il possibile per stare nei nove minuti ha già detto Rocco Larizza che questa è una città in trasformazione stiamo investendo molto sulle infrastrutture e non solo per le Olimpiadi anzi ma molto di più per migliorare il funzionamento del sistema a Torino
Stiamo lavorando per le Olimpiadi perché queste o comunque mi un appuntamento importante per aiutare la crescita di altri settori economici che son sempre stati trascurati nel nostro territorio
Nella stessa industria Assistance di sta crescendo una trasformazione che è molto in alcuni casi anche al di là di quello che noi vediamo
Basta pensare alla crescita non priva di contraddizioni in un settore come quello delle tecnologie della comunicazione più di sei mila aziende più di cinquanta mila dipendenti non senza contraddizioni al loro interno
Basta pensare su un versante diverso a un insediamento produttivo come Alenia
Che è forse una delle dimostrazioni più nette di quell'affermazione che io condivido molto di Cesare Damiano quando diceva che alcuni settori industriali si spediscono e c'è una politica industriale se c'è una politica e a legna con le sue contraddizioni le sue difficoltà e forse uno degli elementi diciamo dei punti che più significa panorama industriale italiano che più significativamente testimonial di ciò ma in questa trasformazione ora dirà anche che il lavoro quello manifatturiero classico non è destinato a scomparire o sono stato l'altra settimana visitare la Michelin dicitura
E sono rimasto
Piacevolmente sorpreso dal come in quello officine si sente hanno diciamo più che in altre di un uomo i gli odori i rumori
De la se volete vecchia manifattura
Sono rimasto
Qui questo mille duecento lavoratori e lavoratrici
Che testimoniano che laddove c'è
Intelligenza operaia e sindacale
Determinazione e intelligenza manageriale si riesce ad avere uno stabilimento manager una stabilimento
Mani fatturi ero tradizionale che dopo quello spagnolo insieme a quello di Cuneo il più produttivo di tutti gli stabilimenti Michelin dell'area europea
Quindi non è in questa trasformazione garantita sta costruendo non è non c'è una legge inesorabile della storia che porta alla scomparsa del lavoro manifatturiero
Si può mantenere Nice si possono mantenere insediamenti anche forti e significativi di lavoro manifatturiero classe
Torino una città che non è più solo figlia
Racconta reduce l'abbia detto bene da Rizzato raccontato io con queste poche parole ma è una città che e vuole ancora essere molto auto e molto fieri
Non lo dico per demagogia però vorrei lo dico soprattutto alle compagne e compagni che vengono da fuori Italia
Che si è ricco
Verranno come qui
Nei momenti più caldi della crisi FIAT che di gioia ricordare
I sindacalisti ma anche le istituzioni
E non solo nei convegni ma anche davanti ai cancelli hanno detto non si salva la FIAT e non si salva Mirafiori chiudendo Termini Imerese che è una frase che non veniva detta ad effetto per ragioni demagogiche ma veniva detto perché c'era la allora e c'è oggi la consapevolezza
Che
Fino a quando la coperta produttiva resta quella che
Il
Rischio che questa non sia sufficiente non a Mirafiori non solo a Termini Imerese ma a mantenere un sistema dell'auto italiana che sia autonomo e competitivo
è un rischio reale
E allora da questo punto di vista
A me
Io considero positivo che sul piano finanziario ci siano i PACS passi in avanti nel risanamento FIAT e non vedo che non posso considerarmi positivista
Semmai da chiedersi visto che ha detto che abbiamo contribuito che cosa abbia fatto Berlusconi unica cosa che mi ricordo che aveva detto di mettere il marchio Ferrari sulle FIAT per renderle meglio non mi pare che abbia dato un grande contributo ma lasciamo stare
Io lo considero positivo
Però
Non siamo Spresim signor Presidente del Consiglio più realisti del re perché le difficoltà industriali
Per lo meno per tutto il due mila e quattro sono ancora tutte lì
Con segnale di miglioramento nelle quote di mercato ma sono ancora tutte lì a testimoniare che o si vince questa sfida
Del vendere e quindi del produrre più auto o se non il risanamento finanziario prima o poi ritornerà a presentarsi critico come si presentava due
La seconda ragione per la quale
E vorrei anche dire una cosa questo proposto ieri l'ingegner Morchio ha detto se ricordo bene Alleanza le agenzie che con General Motors i lavori sono in corso ha usato una frase del genere
Ecco
Io prego credo sia giusto tenere i lavori in corso il perché il dal punto di vista industriale se riusciamo a superare questa stretta del due mila e quattro
Il problema del partner
Resta tutto perché pensare che
Un sistema dell'auto italiano competitivo e autonomo possa essere senza una qualche partnership con un altro produttore mondiale secondo me sarebbe
Fuorviante e sbagliato semmai vi è da chiedersi ma questa è una discussione credo ha pertanto in FIAT se
General Motors alla luce dei cambiamenti di mercato alla luce dell'indebolimento della stessa General Motors a casa loro sul loro mercato
è ancora il partner più forte per un'intesa strategica di FIAT ma questa è una discussione che
Diciamo so che si sta credo si stia facendo e che comunque va a fare ma io l'altra cosa volevo dire la Cuesta riprendendo il discorso sul non si salva la FIAT
E ne Mirafiori tagliando Termini Imerese
Questo vuol anche dire un'altra cosa
Che Mirafiori e
Piaccia o meno
A tutti il cuore del sistema auto italiane
E quindi Mirafiori c'è
è vero se c'è un sistema dell'auto italiano che si auto
Ma è vero anche il viceversa
Cioè se un sistema dell'auto italiana Sezze una Mirafiori che garantisce che non ci sono solo degli stabilimenti più o meno competitivi che potrebbero anche diventare scusate mila espressione ammetto fra virgolette spezzatini di un'operazione di
Diciamo riarticolazione del sistema produttivo italiano dell'auto
Perché quello che garantisce che ciò non avvenga cioè che non passi in qualche modo una logica dello spezzatino è che ci sia un sistema e il il più da cui desta non può per la storia per la conformazione produttiva che essere la Mirafiori certo in forme molto diverse dal passato ma queste son discorsi che sono alle nostre spalle ma non può che essere Mirafiori e con Mirafiori Torino
Ecco perché quello slogan che non era che non era un oscuro
Poi con tutte le volte guarda lasciamo stare perché poi si denunciano per quello che abbiamo fatto in Parlamento
Lo sto
Non solo votato qualche volta per le niente di grave non intensa né non pensate a chi s'accorge
Io dico finalmente se anche a Torino una posizione unitaria che qui abbiamo sentito da da di gioia dei sindacati
C'è una proposta unitaria che secondo me lo dico
Guardate mentre
Non non non ero convinto prima perché non c'era una posizione con questa con con questa diciamo l'attitudine con quel tipo di proposte ne riprenderò rapidamente alcune oggi c'è una proposta che intanto è unitaria e questo scusate non è poco
E questo non è poco
Poi c'è una proposta che contiene alcuni alcuni punti che sono secondo me possono essere secondo me le condizioni di base per costruire una proposta della città
Verso la FIAT ma non solo verso la FIAT che punti a fare quello che Pietro Marcenaro intervista che c'è questa mattina sulla stampa definisce un patto per lo sviluppo dell'auto attorno
Le condizioni sono quella che per garantire quell'insediamento dell'auto Torino
Si vogliono
Molto qua ci vuole qualche modello nuovo
Anche magari di quelli che adesso non so non è ancora prevista era entrato in produzione ma qualche modello nuovo e soprattutto c'è secondo una proposta molto importante che è quello dei motori
Perché quella dei motori cercavi dirlo anch'io in una mia intervista e il cuore
Di quello che ho chiamato prima il sistemava
E allora e o la proposta che non basso tra azione di altri stabilimenti italiani ma una proposta di crescita è una proposta che si lega a quella qualità del sistema Autori
Dal punto di vista industriale a me sembra questo il centro della documento che viene dalla dalla FIAT
E attorno a questo è possibile riprendere il discorso che sul anche sul distretto e sui fattori anche la di iniziativa nostra che possono aiutare a far discutere
Ecco caro Di Gioia è in questo quadro che possiamo e dobbiamo discutere spranga lineare
Perché vedi il problema delle aree che che già ora e che in quel contesto resterebbero inutilizzate
Ho loro governiamo noi
O se no si afferma una logica del mercato
Che come tu sai quanto meno
è una logica che oggi e per un po'di anni a venire
Ti porta
Case e supermercati
Certo puoi dire di no e diremmo di no ovvio
Però l'alternativa è il buco
Noi vogliamo che l'alternativa sia invece l'uso di quelle aree per
Un
Non sviluppo produttivo del polo di Mirafiori che può esserne l'auto ma può essere anche un'altra attività che può essere attività manifatturiera ho finito represse in attività manifatturiere più tradizionale ma può essere anche attività produttive
In senso lato ecco
Sappiamo tutti che non siete fantasmi ma se riusciamo insieme definendo presto un incontro in cui
Definire percorsi e impegni comuni io credo che i lavoratori l'auto era lavoratrici della FIAT per Torino potranno essere come sono in molte altre parti non solo d'Italia l'asse portante dello sviluppo e della coesione sociale ancora buon lavoro
Solo con Sergio ero in debito di riconoscenza adesso sarò molto più severe e dieci minuti interverrà più pesantemente a parata Pierluigi Bersani del responsabile dell'Economia della segreteria nazionale
Letteralmente in questo momento c'è solo Berlusconi che penso che tutto che tutto va bene
Ecco io faccio notare che lui non non lo penso neanche lui in realtà ovviamente ma è costretto a dirlo è costretto pensarlo
Perché il vizio così nei comizi questi sono come il pendolo Osten fuori solo se c'è il sole perché se piove bisogno che era in un altro
E e sotto questa battuta secondo me c'è una verità
Che ci segnala che noi non possiamo aspettarci nei prossimi mesi un governo che prenda in mano con realismo la situazione non esiste questa cosa
Non esiste
E allora tocca a noi non solo come facciamo dire davvero come stanno le cose ma anche introdurre qualche elemento di fiducia
Perché è che le cose non girino o branca Pitto in molti adesso tanta gente a bisogni sentirsi dire ma allora cosa faremmo cosa fareste cosa si può fare
E anche se siamo all'opposizione qualcosa in questo senso dobbiamo dire partendo dall'esame di realtà perché non ci può essere fiducia se non si guarda in faccia il problema se non si vedono i problemi
I problemi si sono non è vero che siamo messi come gli altri in Europa loro battono su questo chiodo onere
Non è vero per i dati di Cresson per i dati d'inflazione non è vero per i dati produzione industriale
Noi siamo in recessione industriale da tre anni gli altri mediamente sono gli atti noi siamo sotto di zero sei due un punto questa siamo sotto nell'export molto nettamente stiamo perdendo ritmi di crescita di produttività rispetto agli altri
Su questo non ci piove
Allora
Se è uno scivolamento del nostro sistema produttivo nella nuovi Dini divisione internazionale del lavoro
Quindi non è che noi diamo tutta la colpa a Berlusconi
Noi diciamo che nella fase di globalizzazione che sia per emergono dei problemi antichi e il nostro prato produttivo si aggiungono problemi nuovi
Rimproveriamo al governo di aver allestito politiche sbagliate o di stare con le mani in mano di fronte ai problemi
Quando parliamo di politiche sbagliate noi diciamo con precisione quali sono le critiche che noi facciamo al governo che poi è l'altra faccia delle nostre proposte no
La prima è quella di avere tolto linearità la finanza pubblica varato si sta parlando d'altro e se c'è una cosa che sta togliendo fiducia
Agli investimenti agli investitori consumatori e il fatto che ci siamo messi in una situazione in cui si sa che avremo qualche guaio dal lato della finanza pubblica
Perché abbiamo avvelenati posti la fedeltà fiscale perché abbiamo anticipato delle entrate posticipato alle spese obbligatorie perché abbiamo creato una finanza fatta assalti
Il secondo punto è l'abbandono della della del tavolo e politica dei redditi ed è il tavolo della dissipazione
Non avere il posto nel quale si mette ordine fra inflazione reali frazione programmati invasione percepì
Non avere il posto dove si vede l'andamento del potere d'acquisto di salari e pensioni e stipendi non avere il posto dove si vede quanto tempo passa prima che si facciano i contratti non avere il posto si tiene insieme il tema delle tariffe
Dove si fa appresi sui prezzi dove si guarda perché stiamo perdendo a ritmo di produttività non ha vere questo posto in un Paese come il nostro è un disastro
E noi dobbiamo chiedere di questo posto venga ripristinato dobbiamo chiederlo a Berlusconi a Montezemolo ai sindacati unitari anche se noi siamo fuori Como posizione
è un disastro non avere questo posto
E la terza critiche quello d'aver abbandonato ogni senno di politica industriale
E ogni consapevolezza dei caratteri la crisi industriale
Loro hanno ancora in testa la ricetta con cui comincia la legislatura
Che era quella del patto di Parma che era sostanzialmente adesso noi diamo o a promettiamo riduzione fiscale
Togliamo diamo ulteriore flessibilità lavoro
Togliamo un po'di regole contabili diamo degli incentivi generici indiscriminati e fai da te e questo fa ripartire la cosa questo era e ancora la ricetta che ci ha portato ad esiti demenziale
Perché coi contributi alla Tremonti ci sono fior di capannoni vuoti voi andati in Veneto fatto un giro fra Veneto e Friuli e guardate quanti bei capannoni vuoti perché incentivi che sollecitavano allargamento la capacità produttiva Panorama il Polo è diverso
Be trovar da vendere le robe che possiamo produrre quello che pesa produttiva che abbia è un altro film
E quindi l'inconsapevolezza i dati la situazione che è fatto di un ripiegamento della del della grande impresa di settori ecco nomina di scala vaste quindi la chimica elettronica l'auto da esso per la siderurgia Problemi di questo genere non abbiamo perso il dieci per in due anni dieci per sempre occupate la grande impresa diamo cento mila occupati in meno nella grandi presa in due e con dei contraccolpi poi questo ripiegamento evidenti perché non ci di nuovo la ricerche sviluppi Lezzi crescere Callalta che cala la dimensione d'impresa Callari spesa in ricerca e sviluppo
Si addensano potenze economiche finanziarie gettano sui settori liberalizzati e quindi tornano pratiche monopolistiche
E anche questo è un problema molto molto serio c'è un indotto che deve ritira riposizionarsi riposiziona
E poi abbiamo il colpo sulla piccole e medie imprese sistema dei distretti qui è bene parlarne perché in genere sono realtà che poi finiscono per avere poca voce ma qui siamo passati veramente molto difficile
Noi ci troviamo a questi impatto con le novità del mondo in una situazione nella quale siamo ancor più simili a noi stessi di prima
Siamo is ancora più specializzati in settori diciamo di tradizione siamo ancor più fatti di piccola impresa perché sta diminuendo la pezzatura di nuovo la pezzatura
Dell'impresa e quindi abbiamo difficoltà per dimensione per difficoltà internazionalizzazione per il fatto che età aveva dei concorrenti badate concorrente o è solo che fanno il tessile anche loro pale ceramica anche loro fa le cose anche loro
è che le fanno con una massa critica politica economica che ha come capita sistemica nel mondo cioè Triboldi e la Cina la Cina Marazzina paghi il debito pubblico Stati Uniti nobile
Cioè la la Cina è il secondo importatore del mondo c'era che poi darla di Ciments fare il verso trovo economizzare sulla diamo la vita mi compri diciamo facciamo cosa facciamo o troviamo un rapporto di forza scale europea no
Avere cose no dobbiamo dobbiamo sapere che dobbiamo convivere anche collaborare trovarla chiave per convivere collabora soppresse molto molto concreto
E quindi noi qui abbiamo dei colpi in due anni abbiamo perso nessuno qui incluso se qualcuno al governo lo sanno già diamo un meno dodici in due anni per le calzature abbiamo un meno sette per quel che riguarda il tessile un meno cinque per quel che riguarda la ceramica
Io l'ho mai se dirò ma invito una discussione parlamentare sui sistemi qua Slavia dei pezzi l'apparato produttivo e noi siamo uniti almeno citazione potesse un attimo disco
Allora si può reagire noi proponemmo già due anni fa quando parlammo di ripiegamento capitalismo i esigenza d'un menu by partisan per affrontare la la crisi industriale eccetera eccetera niente
Petit niente si può reagire certamente reagire adesso in un minuto cerco di ovviamente diverse e andare per grande sintesi prima di tutto bisogna bisognava e bisogna seppur con ritardo prender tempo
Difendersi poi
Difendersi primo rigo è possibile difendersi Vito una difesa ragionevole per esempio
Nel settore cosiddetta grande scale ne abbiamo ancora un po'in Italia e non sto parlando appunto di siderurgia di chimica degli auto elettroniche di apparati di telecomunicazione e così via e così via dicendo
E noi dobbiamo cercare di battere mentalità di disfattisti e o di cultura anti industriale per cui poi si pensa che cantiamo di turismo e tutto è tutte queste cose qua sulla girando l'Italia Capri sentire queste cose qua e cercare ragionevolmente naturalmente che siam persone di buonsenso l'enzima contro contro l'assurdo
Ma difendere i pezzi produzione che noi diamo
Più che si può più che si può allora qui voglio dire tante cose vuol dir le lotte come si è fatte a Terni
Vuol dire Mac prospettive e e industriali per il risanamento necessario di Alitalia per dirne un'altra
Vuol dire una dei blog Mazzi economiche industriale che ci faccia star dentro le grandi questioni della avevo spazio vuol dire trovare per i grandi impianti si chiami ci dia l'uso o meno delle compatibilità ambientali per farli uscire da da elementi di incertezza strategica eccetera eccetera
E di difendere vuol dire anche cerca di dare prospettiva cicli di investimento che noi abbiamo la nostra portata barra
Per esempio nel settore energetico elettrico se ci fossero liberalizzato un po'già si vede azione meglio scandite più chiaro gente che ci mette i soldi ci sarà una questione di lo solo di localizzare le centrali che
Il Cile è che se la gente che metterli mille miliardi vuol sapere alla fine in che in che circola questo si trova e quindi che tipo di regole e di norme che ho oggi non sono non sono ancora chiari novanta
Per la piccola impresa quindi salto per la piccola impresa ovale invece un tema che è quello di dei marchi che è quello delle dogane che quell'Europa contraffazione ma vale anche un intervento di ripreso offensiva
Su temi che non possono che essere tecnologia ricerca esperimento tecnologico sostegno all'internazionalizzazione
Seria che a diverso la delocalizzazione il tema del creditore Barison c'è tempo per affrontare questi temi ma diciamo le prospettive ci sono piuttosto voglio dire una cosa
Queste proposte che abbiamo questi idee noi dobbiamo immaginarle collegate a un'élite industriale di tipo nuovo
Questa la domanda che dobbiamo farci chi saranno i playmaker chi saranno i traghetti saranno i grandi attori industriali se ce ne saranno del futuro del nostro Paese
Dobbiamo saperlo per vedere con chi pratichiamo il la lo sforzo della concertazione con chi pratichiamo l'orientamento delle politiche pubbliche dicono il politica ma i sindacati
Qui bisogna discuterne io dico
Che se guardo al made in Italy
Io vedo solo la possibilità che medie impresse internazionalizzata cerca passeggiate Cangiano Sales Cabassi produrre qui è di produrre la che hanno una loro logistica che annullò il rapporto con la finanza internazionale eccetera dobbiamo chiedere che questi organizzino dei sistemi di micro impresa collegati su un modo di produrre in Italia
Ma collegato con chi può affacciarsi sul mercato c'è Ibra Enza in marchi eccetera perché da soli non ci si riesce lo Stato insomma
E invece per gli altri settori quello che dobbiamo immaginarle relitti industriali a scala europea ormai dobbiamo vederla così perché se no non vedo che è altra che altra che altra strada ma di questo ci sarà modo di discutere un tema cruciale io chiudo dicendo questo reagire si può reagire si può non dobbiamo mollare l'apprezza di questi temi di questa giornata di oggi quelli che diceva Damiano qualche senza cercando di mettere insieme cioè noi non chiediamo Berlusconi quante punto deve avere il Milan e neanche se i politici son dei lati ordinare che lui non è l'allenatore neanche Savonarola
Quanto meno perché vuole capire grazie anche al da che parte viene la predica
Noi Dondoli a molla la presa di questi temi perché questi temi ci consentono di rivolgersi anche a chi ha vota sono i temi sulle regole anche a chi ha votato Berlusconi essendo gente che lavoro pensionati ex perché anche loro hanno diritto l'alternativa a Berlusconi
Han voluto farlo provare
No parlava così bene fase alle cose eccetera non era neanche così impensabile provare a farlo provare
Noi non non non ci siamo cascati ma non era così no ecco adesso si è provato abbiamo visto si può discutere sì poco avete su questi temi
E non c'è bisogno di rabbia se baciano di passione e non c'è bisogno di demagogia se bisogni semplicità c'è bisogno di essere un partito popolare che parla al popolo il linguaggio delle cose ecco sevizie
Adesso la penalità analizza Ernestina che responsabile lavoro della Sinistra giovanile nazionali
Nei casi dei dieci minuti
Sì grazie
Chiana ventisette anni e abita a Milano da un anno fa l'interprete sei ore al giorno di lavoro per cinque giorni a settimana il tutto per poco più di settecento euro al mese
Parlando della propria condizione di vita scrive
Vorrei costruirmi una vita autonoma sogno di farmi un mutuo
Sì un bel mutuo sarebbe bello avere un mutuo per pagarsi una casa il lavoro che faccio non me lo consente sono una collaboratrice ora nemmeno più coordinata e continuativa non solo Progetto
Antonio ventiquattro anni ed è di Napoli
è laureato in ingegneria non trova lavoro e non vuole spostarsi dalla sua amata città anche lui scrive
Amo la mia terra e non voglio andarmene sono in un lavoro normale una possibilità di fare quello che ho studiato dove sono nato e dove voglio rimanere
Queste sono due storie delle tante di ordinaria precarietà cui abbiamo tentato noi della sinistra giovanile di dare spazio e voce all'interno di questo nuovo sito internet che presentiamo oggi qui a Torino ha tipicamente punto
Sono storie che in fondo chiedono una opportunità
Per esprimere i propri talenti le proprie capacità le proprie aspirazioni
Chiare Antonio come tanti altri ragazzi fanno parte di quella categoria sociale che dovremo sempre più definire come quella dei giovani poveri
E l'Italia reale
Sono i precari di mamma e papà come qualche quotidiano acutamente osservato
Sono quelli che non possono permettersi di provare a vivere fuori casa perché senza la paghetta della domenica non ce la farebbero
Sono quelli che attingono al grande ammortizzatore sociale
Chi è la pensione dal babbo sia per pagarsi l'iscrizione all'università oppure per pagarsi la rata di una macchina
E sono quelli che stanno appunto in una situazione di ordinaria precarietà quel trenta per cento di giovani lavoratori tra i ventiquattro e i trentaquattro anni che oggi in Italia non superano i mille euro netti al mese di stipendio
Non è solo trasmissione dalle disuguaglianze generazionali
è qualcosa di più
Forse è una vera frattura sociale una nuova frattura sociale
è qualcosa di peggio perché interessa anche chi fino a ieri si sentiva certo di garantire ai propri figli un futuro sicuro tranquillo
Nel corso degli anni il padre di Antonio così come quello di Chiara
Ha realizzato il suo sogno
Tanta fatica in cambio di una casa che via via si è ampliato con il passare del tempo
Grazie a risparmi che accumulato
Oggi per chiara e per Antonio misurare la propria fatica vedere concretizzati realmente i propri progetti di vita rischia di essere davvero sono un esercizio mentale un sogno
Chiara intona e Antonio oggi stanno imparando a vivere la dipendenza dagli altri e godono di meno certezze sono incapaci di progettarsi un futuro vivono solo il presente
In detti indefiniti ma è come se una macchina percorresse una strada consapevolmente al senso inverso
Capite bene allora che non è il mondo dello stereotipo che qualcuno ci ha venduto degli adolescenti a tempo indeterminato per passione altro che passione è uno stato di necessità allarmante che ci deve indurre davvero a risposte immediate
Chiama in causa un nuovo progetto politico della sinistra la sua risposta al bisogno di futuro di queste generazioni ed anche un nuovo modo di rappresentare gli interessi da parte del sindacato
Ora io credo che la nuova questione giovanile che dobbiamo saper tematizzare stia in tutto questo nella mancanza di fiducia nella flessibilità trasformate in precarietà permanente nella incapacità di progettarsi un futuro nell'assoluto bisogno di liberare le capacità le opportunità per tutti per i più meritevoli
Per questo come Sinistra giovanile anche da questo
Importante appuntamento ne sentiamo la necessità di chiedervi di lavorare con noi alla definizione di un nuovo patto tra le generazioni non lo abbiamo ancora fatto fino in fondo
Noi chiediamo un vero contratto sociale tra diverse generazioni
In grado di fare dell'autonomia e dell'autopromozione delle professionalità di ciascuno il vero punto di forza di partenza di una nuova comunità più equa più solidale
Una nuova cultura della responsabilità una nuova gamma di diritti esigibili
Nuove politiche pubbliche a sostegno dello sviluppo di qualità
Fondato sull'accesso al sapere e anche all'accesso al saper fare superando definitivamente quell'idea tanto radicata a sinistra secondo il quale secondo la quale il sapere con la MM con la S maiuscola è solo quello umanista scientifico e non quello tecnico e professionale
Accanto allo straordinario lavoro che è stato fatto in questi anni in questi mesi dal partito noi intendiamo
Contribuire con il nostro lavoro anche perché ci compete una sfida della rappresentanza politica di questa generazione
Allora
Lo abbiamo fatto nel nei mesi scorsi in tante realtà a Torino qui a Torino a fianco dei lavoratori della Sea ha pagine gialle a Napoli con la proposta provocatoria di una lista dei giovani laureati disoccupati
Il Lombardia in Abruzzo in Emilia a sostegno dei tanti lavoratori in agitazione a Roma a fianco dei lavoratori del call center continueremo su questo percorso
Giovedì prossimo a Roma presentiamo le nostre dieci proposte generazionali per migliorare la vita degli under trenta
Sono dieci proposte dieci idee concrete che parlano gli interessi materiali delle dei giovani italiani ai loro bisogni alle loro necessità un nuovo accesso al credito con l'istituzione di una carta per il credito agevolato
L'eliminazione degli albi professionali per iniziare a sbloccare gli ordini gerontocratica
Il sostegno alla nuova card alla nuova Carta dei diritti per le lavoratrici e lavoratori
L'estensione dei contratti agevolati per l'affitto dell'abitazione Giovanni
Un nuovo sistema previdenziale che realizzi l'unificazione contributiva per i parasubordinati l'avvio della Provvidenza complementare e quello che diceva Cesare prima i contributi figurativi nella prova e nella prima settimana di aprile organizzeremo in tutto il Paese centinaia di iniziative territoriali di mobilitazione sulla questione Maurizio salariale ho chiuso per i giovani lavoratori
E poi ancora metteremo in campo nuove campanili proposto a sostegno dell'imprenditoria giovanile sull'accesso continuo al sapere alla formazione sul diritto di accesso al sistema creditizio
C'è un'ultima cosa che chiare Antonio ci spiegavano quando raccontavano la propria storia al nostro sito
Entrambi hanno confidato che nel due mila e uno hanno votato convintamente la Casa delle Libertà oggi sono pentiti di quella scelta clamorosamente pentito di quella scelta
E però sono ancora frastornati sono incerti
Io credo che la ragione per cui valga la pena di accelerare nelle tante difficoltà che abbiamo da questo punto di vista sta essenzialmente in questa ragione qui
Noi dobbiamo dare una risposta concreta a questi ragazzi e dobbiamo consentiti
Di non essere delusi da una proposta politica alternativa che è quella del centrosinistra è una responsabilità che compete a voi è una responsabilità che compete a tutto il partito insieme io credo ce la possiamo fare grazie
La parola a Michele Dettori delegato delle acciaierie di Terni si prepari de Gaia Grossi
Care compagne cari compagni
Sono un lavoratore del Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni e Acciaierie di Terni e tanto sono state sotto l'attenzione di tutti per la vertenza importante che che è stata aperta una vertenza per
Con una multinazionale che aveva di fatto assunto la decisione di dismettere delle produzioni che sono vitali per l'economia siderurgica italiana
Io oggi voglio concentrare il mio intervento il mio spazio rappresentare un po'tutti quale qual è stato l'andamento della nostra vertenza in modo che anche il partito possa osservarlo rendersi conto che c'era necessità di di mettere in campo degli strumenti capaci di osservare e monitorare e in qualche modo legare i processi di riorganizzazione multinazionali nel nostro territorio
Per questo è necessario fare un po'di storia
Piacere di Terni sono un sito produttivo che unico sia per l'Italia ma unico anche per l'Europa
è l'unico sito produttivo in Europa che ha un ciclo integrato ovvero riesce a produrre dalla materia prima ha prodotto finale e questa presente soltanto da noi in Italia
è l'unico sito produttivo in Europa che è in grado di fare lo sviluppo dei materiali tanto che a Terni si è concentrata anche nelle università creando un'università in qualche modo unica ovvero un'università capace di sviluppare uno studio sulla siderurgia cosa che è difficile trovarla in in Europa
Altro momento importante che comunque per i consumi e per i volumi che ne siamo chiamati a a fare in Italia con queste produzioni
Veniva a far venir meno questo tipo di di lavorazioni avrebbe provocato per per per anni e per l'Italia un danno economico molto importante
Per questo voglio ricordare tutti e comunque l'acciaieria era uno dei gioielli di famiglia dell'IRI nidi famiglia dell'evento
Dal novantacinque nel processo di privatizzazione proprio per l'importanza che si dava alle produzioni che questo faceva
Fu fu assegnata una una cordata fu privatizzata una cordata che aveva deteneva il cinquantuno per cento di azionariato
Italiano ovvero ai tre grandi imprenditori dell'acciaio fa anche rivalità Garini e solo il quarantanove per cento dove ne ha segnato questo gruppo multinazionale che era era tutto
Purtroppo
Da buoni italiani non siamo riusciti
Mantenerci
Questo consolidamento italiano delle produzioni tanto che nell'arco
Di cinque anni circa tre novantanove due mila
Sia arrivata all'acquisizione completa
Delle azioni da parte della
Che in quel momento si era fusa con capisse Anna
I conti completo e totale disimpegno dei nostri imprenditori italiani verso quelle che erano e produzione siderurgica
Su questo non si può per far di fatto discriminare la Thyssenkrupp perché comunque
In nell'arco di quegli anni ha investito risorse importanti circa seicento miliardi di vecchie lire
Per sviluppare i materiali per sviluppare ricerca sviluppare impianti che tra l'altro sono stati anche esportati verso altre nazioni che quindi hanno permesso all'economia europea di andare avanti con un certo con un certo ritmo
E questo sia ritrasmessa anche in quelle che erano le condizioni di lavoro dei lavoratori ritorniamo al tema di oggi
Noi con un sistema di relazioni sindacali molto importante siamo riusciti a
Ad arrivare ad accordi aziendali che in qualche modo
Anticipavano quello che era un discorso che oggi abbiamo fatto anche oggi stesso ovvero limitare quella
Una flessibilità che in qualche modo diventa precarietà ne abbiamo fatto gli accordi aziendali dove comunque
C'è l'assunzione Prix
Privilegiato da parte chi è stato assunto con contratti precari che comunque non ci può essere permanenza in contratti precari dentro le Acciaierie di Terni se non per per diciotto mesi dopo di che devono essere convertiti con contratti che gli diamo stabilità
Quindi questo un percorso su un'azienda che dava dalla stabilità
Poi ci siamo trovati di fronte alla situazione
La multinazionale ci ha presentato la volontà di dove a scorporare la parte della produzione degli acciai magnetici farla rimanere sotto il gruppo della Thyssenkrupp
Però sotto una società differente che la Verdi avrebbe permesso di penetrare di concentrarsi sui mercati con delle produzioni
Di maggior valore aggiunto e che quindi avrebbe risentito del meno sito produttivo italiano di Terni di quelle che erano le forte competizione dei mercati
Su questo abbiamo scommesso tutti
Però di fatto
Il gruppo si è ha messo in campo delle politiche commerciali che hanno messo in ginocchio tutto il sistema economico di questa società
Tutti quelli che erano i percorsi che ci dovevano portare progressivamente al rilancio di di questa società era tk B S sono venuti meno tanto che
Da subito
Appena ci siamo resi conto come sindacato come come istituzioni locali come lavoratori
Del percorso che andava degenerando abbiamo cercato di di mettere in piedi una cosa nuova
Un tavolo trilaterale un tavolo che impegnava le istituzioni locali provinciali e regionali il sindacato e l'azienda di lezione anzi andare verso un confronto che mettesse in campo a fronte di un suo impegno e di dello ed è una promessa di sviluppo nel territorio quei fattori localizzativi dettando serve a per all'azienda occuperà una logistica più adeguata non si sa mai CIA
A basso costo visto che la nostra un'azienda fortemente energivora
Questo tavolo trilaterale però di fatto non è riuscito ad arrivare
Perché il gruppo il ventisette gennaio si è presentato a al sindacato dalle istituzioni annunciando che la multinazionale aveva deciso di chiudere il sito produttivo
Dichiarando che comunque
Il sì dei danni non non faceva il Bilancio per come si erano prefissati che non conveniva investire in Italia perché l'impiantistica italiana non non era all'altezza di quella francese o di quella tedesca
Su quest'anno abbiamo parta nostra vertenza abbiamo aperto una nostra vertenza che ha visto do subito la scesa in campo attiva dei lavoratori con scioperi ad oltranza articolati
Due ore per due ore con il blocco delle portinerie dove non facevamo uscire materiale nel producevamo ma non facevamo uscire materiale non facciamo uscire il materiale nemmeno quello che era il core business dell'azienda l'abbiamo legato all'inossidabile quel materiale tanto care alla Thyssenkrupp
Questo in qualche modo ha messo in ginocchio l'azienda
Ha messo in ginocchio l'azienda a fronte di queste nostre prime iniziative ne abbiamo programmato uno sciopero generale della città
Uno sciopero generale della città che ha visto l'interessamento totale del sistema del commercio
Abbiamo messo dei ne vedo diversi in questa sala questa iniziativa c'erano trenta mila persone in piazza a Terni il commercio era completamente chiuse c'erano affissi su tutti i negozi i cartelli dove manifestavano solidarietà nostra città c'era una piazza commossa ma era una piazza commossa non perché venivano meno novecento posti di lavoro è una piazza commossa perché tutti siamo resi conto che l'Italia era stata derubata
De il proprio valore di ricette e delle proprie possibilità di rilancio economico
Tanto abbiamo faticato fare aggiunge
La partenza partita su due versanti
Capisco
Partirà su due versanti quello governativo quello europea con quello governativo abbiamo perso abbiamo aperto un tavolo per presso il ministero e unità produttive dove siamo arrivati da prima a un primo verbale di riunione che però è stato disatteso dall'azienda e che in qualche modo ha dato adito a un momento di includi mento con tanto di messa in libertà di circa duecento lavoratori
In un secondo momento è stato aperto anche un tavolino all'europea perché comunque il nostro
Nostra
Il problema economico derivata dalla chiusura del settore degli acciai magnetici assume una dimensione europea visto che l'Italia è consumatrice con il sessanta per cento e lo diceva prima Cesare Damiano nella sua relazione introduttiva
L'Italia consumatrice con il sessanta per cento degli acciai magnetici che vengono prodotti in Europa
E quindi saremo diventare di fatto da produttori ricercatori di questi tipi di acciaio tutto a un tratto importatori
Quindi
Mi avvio rapidamente conclusione anche se
E sarebbe importante capirlo
Completamente nostra vertenza comunque siamo arrivati all'interessamento europeo le l'Europa ha fatto un atto di denuncia votato all'unanimità nei confronti Thyssenkrupp per la linea commerciale che ha condotto e a dichiarato che tutti i processi di ordine riorganizzazione destrutturazione della siderurgia in Europa devono passare attraverso un confronto con le ha dato questo un primo grande risulta il secondo grande risultato che comunque ne siamo arrivati a un tavolo governativo
C'ha messo quei tre punti firmato per iscritto dal sindacato firmato dal governo che se ne fa garante e firmato da direzione aziendale
Angolo confermi fa vengono confermate viene data stabilita quei contratti precari che sarebbero state senza lavoro da l'immediato che la data ultima della trattativa veniva rimossa perché comunque le produzioni del magnetico rimangono a Terni
Entrando nuovamente all'interno della nuova della Società Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni e per la quale oggi stiamo lavorando per creare un piano industriale che ci permetta di mantenerle e di dare sviluppo a questo nostro tipo di economia
Ringrazio
Bene la parola a Gaia Grossi assessore al lavoro della Regione Umbria si prepari Luciano Violante invito intanto Mimmo Lucà ad accomodarsi al tavolo della Presidenza
Compagnie compagnie il momento dell'Umbria evidentemente
Noi abbiamo molto riflettuto su queste questioni e pensiamo che ce ne sia veramente molto bisogno credo che ormai sia chiaro a tutti che la questione dell'attacco del Governo sui temi del lavoro della scuola delle politiche sociali del welfare
Delle politiche industriali sia non fatta di attacchi scomposti ma sia fatta di pezzi che costruiscono un sistema un modello di governo e io credo che la nostra risposta debba essere altrettanto una risposta di sistema e di modello di governo certo il governo del Paese al quale torneremo
Ma anche il Governo che già esercitiamo perché penso che noi non dobbiamo mai dimenticare che noi già governiamo la metà del Paese
Noi governiamo dieci tra le ventuno tra regioni e province autonome del Paese
Quindi queste le politiche che proponiamo sono politiche che già vivono che già operano che già funzionano e che funzionano meglio io penso che in quel punto di fiducia di cui parlava Bersani qui noi possiamo appoggiare uno sulle politiche che già facciamo
Per fare un esempio in Umbria non pagano il ticket sui medicinali gli elettori del centrosinistra ma anche gli elettori del centrodestra
Sono le nostre politiche sono politiche disinteresse sei certo forse si potrebbe operare una saggia selezione ma è difficile quindi le nostre sono politica di interesse generale delle del Paese certo è un punto complicato come si fa una politica come si fa un governo di centrosinistra dentro un paese di centrodestra questa è una questione che ci chiama ragionare
Di proposte alternative e di strategie di riduzione del danno penso per esempio alla questione di cui ci occupiamo oggi del mercato del lavoro
Damiano ha detto tutto quel che c'è da dire sulla legge trenta credo che sia chiarissimo il quadro nel quale lavoriamo allora
Premesso che le leggi dello Stato si applicano punto quindi non è questione quella anzi siamo noi che chiediamo che il governo rispetti gli impegni gli impegni dei tempi dei provvedimenti attuativi dei finanziamenti
Perché noi quella delega Maroni come la delega Moratti la vogliamo battere sul terreno dei fatti
Beh la vogliamo battere perché non funziona perché non funzionerà
Quindi noi lavoriamo vogliamo ragionare nel merito e dobbiamo tenere insieme queste due questioni la proposta alternativa e la riduzione del danno con la normativa le regioni hanno potere di normativa
Tutta la questione della legge trenta intanto col su questo terreno ha sempre difficile intrecciare normativa competenza esclusiva competenza concorrente in particolare
Avendo a che fare con uno Stato centrale con un governo sua di San federalista che ha una concezione molto strana della competenza concorrente
E che esce continuamente dai campi dei principi fondamentali e dei livelli essenziali che invade continuamente i terreni delle regioni e non stiamo facendo una questione formale questo è una questione sostanziale un governo che da un lato invade i terreni e dall'altro non rispetta i suoi impegni
Questo è un punto sul quale noi dobbiamo ragionare quindi leggi regionali come si fa a controbattere quel modello di politiche del lavoro avendo detto che le leggi dello Stato si devono applicare non c'è bisogno ma si può anche ripetere
Si fa producendo legislazione normativa regionale nei campi di competenza delle regioni
Guardate che nel campo delle politiche attive del lavoro si può produrre moltissimo perché si può produrre normativa
Che ricostruisce compra oggetti con incentivi come opportunità ricostruisce integra di nuovo quei terreni che quella delega ha scomposto ha frammentato e ha impoverito
Si deve e si può si deve legiferare ad esempio sulla grande questione dell'apprendistato noi non possiamo in nessun modo permettere che l'apprendistato che intanto una competenza delle regioni e sapete che pende un ricorso in Corte Costituzionale su questa invasione di campo
Ma è un'invasione di campo sostanziale perché se noi pensiamo che l'apprendistato debba esserlo un periodo di formazione li possiamo incidere nel sottolineare nel valorizzare le parti di formazione le parti di formazione Esterna all'azienda
Possiamo lavorare anche sui contratti di inserimento chiaro che la competenza è dello Stato ma in quella maniera con quegli atti di normativa noi possiamo incidere tra l'altro trovo particolarmente scandaloso
La questione di reinserire di ragionare dell'apprendistato nel quadro del diritto-dovere all'istruzione e formazione questione che ormai tutti sanno non esistere
Perché non esistono i decreti delegati attuativi del Governo della delega Moratti quindi ancora quest'anno noi ci troveremo in emergenza per i giovani quattordicenni ancora quest'anno non si sa chi attuerà chi sanzione era la mancanza chi agirà sul diritto-dovere di istruzione e formazione
Quindi l'anno scolastico due mila quattro due mila cinque si apre ancora una volta senza l'attuazione di quel pezzo di riforma che noi contestiamo ma vogliamo vedere attuata per batterla nel merito delle questioni
Noi dobbiamo ragionare su tutte la questione del rafforzamento quindi degli elementi di formazione in questi contesti e la quindi con la normativa con la programmazione guardate che nella questione della programmazione dei fondi europei che vitale per le questioni di politiche attive del lavoro di formazione per tutto l'arco della vita di opportunità per le persone formazione continua e permanente
Noi per quella
Questione dobbiamo uscire da un punto di vista che vive in particolare nelle nostre regioni perché le nostre regioni sono tradizionalmente ballabili nell'utilizzo dei fondi europei ma noi dobbiamo uscire
Dall'idea che usare bene un fondo europeo significa usarlo in maniera efficiente
E fare quei progetti che sono previsti da quei finanziamenti noi dobbiamo invertire il punto di vista partire dai Progetti e dalle persone
E i suoi progetti e sulle persone orientare e piegare i finanziamenti europei i finanziamenti nazionali di leggere di settori finanziamenti regionali costruire anche il plafond finanziario intorno ai progetti e non viceversa
E su questa questione europea c'è un altro punto in cui il Governo sta facendo un danno grave al Paese
Perché in questo momento si stanno ridiscutendo i prossimi periodi di programmazione il due mila sette due mila tredici su quei tavoli
Sono età
Su quei tavoli dove ci vuole di essere convinti di essere autorevoli e di essere credibili per portare a casa risultati per il Paese il governo italiano non è convinto non è autorevole non è credibile
Quindi noi avremmo meno finanziamenti in un momento in cui il rifinanziamento di quel genere abbiamo assolutamente bisogno
E poi si fa questa proprio non posso non dirla perché la concertazione sui territori la concertazione di sviluppo locale
è quello è il metodo che deve formare tutta la nostra azione perché la normativa perché la programmazione portino a tavoli nei quali il sistema del territorio certo le parti sociali e la politica
Stanno intorno a quei tavoli e costruiscono il punto di interesse generale e comune su questo terreno dei fatti noi possiamo battere l'approccio ideologico del Governo possiamo portare a casa risultati
E credo che non posso non ringraziare tutti i compagni e le compagne e per tutti Cesare Damiano e Fassino che ci danno questo per volta in queste occasioni di riflessione e noi abbiamo bisogno di questo perché queste cose
Di compiti delle regioni non solo questioni di buona amministrazione sono molto di più sono la costruzione di un progetto politico
Di innovazione di sviluppo per il Paese e allora su questo terreno certo che ci vogliono le amministrazioni ci vuole il sindacato ci vuole il partito ci vuole la politica
La grande politica quella che parla alle persone con il linguaggio dei fatti grazie
La parola non c'è
Il Paese
Fare di questa Assemblea un'Assemblea come dire di lamentazione denuncia pure e semplici
Eppure abbiamo visto tanto dalla relazione di Cesare Damiano quanto sino all'ultimo intervento che tenuto adesso Gaia Grossi che non è questo l'asse che stiamo seguendo
Stiamo tenendo un asse diretto a fare proposte a proporre quello quello che noi vogliamo fare per uscire Testazion
Quel ricorderete che qualche anno fa ci si chiedeva di fare una buona opposizione mi pare che in questa fase dobbiamo questo obiettivo l'abbiamo conseguito
Adesso quello che ci chiedono i nostri scritti che ci chiede l'elettorato italiano e di costruire una capacità di governo
Le proposte per governare
Queste sono venute fuori io però voglio precisare un punto
C'è anche un altro aspetto
E l'aspetto dei grandi valori di riferimento
In sostanza le proposte specifiche che vanno presentate che stiamo presentando
Entro nel riquadro di proporre al Paese nuovi valori di riferimento
E dico questo perché c'è un problema di ridare fiducia
Alla Società italiana
Riorientare al futuro perché uno dei grandi problemi dell'Italia in questo momento vede il disorientamento guardate queste persino peggio dalla crisi economica
Non sapere che cosa succederà domani
Non sapere come costruisci domani il tuo futuro che cosa accadrà per la tua pensione che consacra il posto di lavoro a quale scuola poté scrivere il figlio e così via questo meccanismo di incertezze e di stabilità attestando gravemente sulla società italiana
E c'è un punto quindi la crisi economica industriale e gravissime lo sappiamo ma non c'è solo questo
Io devo dire che se inserito un meccanismo che questa disarticolato l'Italia una delle più mi ha colpito il fatto che per la prima volta nella storia del nostro Paese tutte le associazioni dei medici tutte per la prima volta hanno scioperato insieme ma non però questo è di contratto
Ma per il questione sistema sanitario pubblico detto quello pubblico
Che non funziona
Che i professori universitari insieme stiamo chiedendo non un aumento di retribuzione ma stavo chiedendo di riformare qui di Barnett da parte quel tipo di riforma dell'università che non funziona
Che magistrati stanno facendo lo stesso ci sono alcuni grandi ceti questo non è soltanto un malessere del lavoro dipendente tradizionale c'è un grande ma lesse di grandi ceti del paese che riguarda il futuro dell'Italia
Ora in questo quadro io credo che ci debba colpire particolarmente lo citava
En passant l'intervento di Bersani questa questione di condoni
Ora in sé sappiamo cosa sono ma forse dobbiamo riflettere su un meccanismo che si è creato quelli è quando l'imprenditore onesto ottenuto i soldi in banca e ha pagato interesse a trentacinque quaranta per cento
E quando l'imprenditore disonesto rapportati all'estero e si è sentito dire che dunque portare in Italia avendo tre anni denominato fiscale e pagando il due virgola cinque per cento voi capite che lo Stato è stato tale che è stata premiata la frode di stato punito in merito
Nel momento in cui l'imprenditore edile
Che non ha avuto la licenza d'una costruito e quello che i pretori è pronto licenza ha costruito e secondo se visto fare il condono e meccanismo del mercato che è saltato perché quello messo in atto è stato punito e quello disonesto è stato premiato
è nel condono fiscale e lo stesso tipo di meccanismo
Perché a parte il condono fiscale tutela soltanto poco come dire mette fuori tutti lavoro dipendente come sappiamo
Ma per l'altro e successo lo sa cosa perché è stato premiato chi approdato di più
Perché se io sono stato condonato sulla base di una percentuale fissa del dichiarato
Guadagnando lo stesso se ho dichiarato cento ho pagato di più di chi ha dichiarato il dieci
E quindi ancora valide quando la società mi ha colpito una cosa che mettono insegnante l'altro giorno Foggia
Che mi diceva io ho dei problemi con la con i ragazzi che cosa gli devo insegnare
Perché come posso dire rispettate la legge fatti buoni fate i bravi studiate
Cioè meccanismo merito crude è un meccanismo fondamentale nella società contemporanea cioè un Paese che premia il merito e punisce la frode è un Paese che la certezza
Un Paese che fa il contrario premia la frode pubblici in merito ad un Paese che va incertezze
Una delle grandi colpe una delle grandi colpe del Governo di centrodestra per non questo e guardate qui la destra non c'entra perché la destra tradizionalmente è stata la forza la cultura che ha premiato il merito
Noi parlavamo di liberazione dal bisogno e parliamo qui asse di fondo la destra ha parlato del merito non del viso
In realtà qui non libero dal bisogno e puniscono in merito di quei viene disse esperimento della Società italiana e la necessità che ci sono forze che pongono altre questioni il problema della liberazione dal bisogno del riconoscimento del merito della riconquista dell'equità
Da questo punto di vista mi ha colpito che so che Martina quel giovani proprio il compagno che ha parlato con molta serietà dei problemi di della sua generazione ha posto la questione della libertà
Ci oggi per pezzi grandi della Società italiana giovani ma non solo che non si pone il problema della libertà
Bene si è liberi di costruire il proprio futuro e in questo quadro io credo che dovremmo affrontare a fondo
Il la questione sale del salario
Intendo dire che così oggi saranno giusto
Isacco giusto è quello che ti consente di avere una vita libera e dignitosa questo è l'asse democratico della funzione stare voglio dire la verità non è una merce
Esser sempre più stiamo assistendo a salari che non sono sufficienti per via eccettua il lavoro
Ma nella tradizioni democratiche lavoro Tita un salario ottiche di costruiti per mettere i costi una vita dignitosa faticosa molto spesso ma qui non ce la fai proprio perché è saltato il rapporto che deve passare tra il salario e la vita
Ma qui non chiediamo al mercato di risolvere un problema che non è del mercato qui viene in gioco compiutamente la funzione del potere pubblico non società moderna
Che quando i meccanismi di mercato non sono sufficienti essere assicurati la conduzione della vita libera e dignitosa e quindi a me intervenire il sistema del potere pubblico garantiti questo
E da questo meccanismo di rapporto tra mercato e Stato che nasce la possibilità di avere quella vita libera e dignitosa che noi dobbiamo difendere
E da questo punto di vista devo dire
Che la la vita appunto non è una contropartita di qualche cos'altro
In questo senso non è una merce e il sistema di mercato è stato legati insieme devono garantire a chi lavora
La possibilità di farsi quel tipo di vita e qui credo che ci sia un altro dei grandi momenti di crisi del centrodestra perché non hanno garantito questo
E a questo punto di vista io devo dire una cosa che sì non è passata sotto silenzio e mi dispiace
Quando il centrodestra ha fissato le due aliquote ventitré trentatré per cento si è dimenticato del trattamento di fine rapporto medio basso che era passato al diciotto per cento e adesso è passato al ventitré per cento
Ora Giorgio Benvenuto con altri compagni abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera finanziata seria che è stata approvata dalla Camera e che riporta dal ventitré al diciotto per cento che siamo noi che stiamo abbassando le tasse
Dicendo estere a aumentate
Ha portato del diciotto al ventitré ora questo testo al Senato sotto i compagni sono battuti perché il
Il testo venga approvato anche dei quella sarà una cosa importante nuova anche perché altro che non metteremo le mani nelle tasche italiani
Tirano di a tre mila miliardi in tre anni per le tasche italiani portando dal diciotto al ventidue per cento queste meccanismo con il quale stanno cercando di finanziari i loro punti
E infine sempre tenendoci su questo terreno
Io credo che in una società fondata sulla conoscenza sul sapere
La questione della scuola che bustina trattato come al solito benissimo e una grande questione sociale non dobbiamo considerarla una questione di un settore tecnico in un settore specialistico guardate da scuola nella cultura e nella civiltà della sinistra il luogo della costruzione dell'uguaglianza perché l'uguaglianza si fonda su uguaglianza del sapere
La nostra generazione programmi agli altri e forse anche la tua non fosse sui piloti sui più sensato Fiore
Quando abbiamo finito la quinta elementare
E la nostra classe attua possiamo per il versante si è divisa ho finito
Si è divisa
Sì
Quelli riciclabili comunque voi ricorderete che si divise in due parti
Quelle che una famiglia che poteva mantenere fede agli studi
Avevano scuola liceo media di Cervia gli altri facevo l'avviamento
E cominciava da distinzione che sapere in relazione alla vivere
Oggi stiamo tornando al meccanismo di distinzione del sapere in base alla vere questa è una delle grandi ingiustizie perché la scuola invece di essere il luogo di costruzione dell'eguaglianza che nel sapere
Torna ad essere il luogo di separazione e distinzione di frattura e guardate questo è un guaio per il Paese perché si perdono intelligenza si perdono conoscenze non si prega la competenza con queste allora chiudo
La questione di fondo per noi e riprendere il cammino che si è interrotto nel due mila uno
Nel due mila e due abbiamo vinto le elezioni amministrative benino
Nel due mila e tre venne abbiamo questa sfida elettorale nel due mila quattro con una sfida particolarmente importante perciò che coinvolge sono circa cinque mila comuni in molte province italiane quasi tutte la regione Sardegna Soro penso è una sfida politica si è visto
Ecco qui in questa sfida dobbiamo porre questa nostra capacità delle proposte e dei valori del riorientamento della società italiana
Quindi si tratta non solo di guardare a fiducia ma che con la fiducia al futuro ma la vostra ambizione deve essere di tornare a fare in modo che i padri
Noi padri noi madri
Pensando ai figli possiamo pensare che loro possono vivere in un mondo un po'meglio del nostro quello che ha fatto i nostri padri credo che questa deve essere l'ambizione della sinistra che vuol tornare al governo del paese
Allora la parola Cesare Salvi si prepari Carla Cantone invito Ornella piloni ad assumere la presidenza
Care compagne e cari compagni cari amici
è stato detto questa mattina
Che per battere Berlusconi e la destra
Occorre indicare con chiarezza una posizione alternativa sul terreno sociale
E questo è un discorso molto giusto qualcuno di noi come si saprà da tempo la ritiene una questione centrale decisiva
Per questo non posso che ribadire quanto ho avuto già modo di esprimere nelle sedi di partito cioè l'apprezzamento per il lavoro che viene fatto per ridare un ruolo ai temi del lavoro alla nostra forza politica per affrontare la questione sociale oggi aperta nel Paese
Al tempo stesso anche di franchezza se lo dicessi che da questa giusta analisi che saluto con soddisfazione a mio avviso occorrerebbe trarre in
Le azioni politiche più avanzati più conseguenti
Non di spero che questo possa cadere perché ho visto che su molti temi la discussione compreso questo la discussione pluralista all'interno del partito ha contribuito a far fare dei passi avanti
Per RAI in questo spirito con altri compagni ho presentato al direttivo del partito un ordine del giorno quali sono i punti sui quali a mio avviso ci vorrebbe
Ancora più innovazione anche rispetto alle nostre proposte alle nostre politiche del passato che è ancora più netta
Alternatività rispetto a Berlusconi alle destre
Per dirla in breve già che giustamente c'è poco tempo dice che qui la questione centrale è quella del lavoro io credo che sia sul terreno degli aumenti salariali e di pensioni che sul terreno
Della lotta alla precarizzazione del lavoro le parole da dire sono ancora più nette
Per quanto riguarda la questione salariale
Io credo che il tema non sia tanto quello di rivedere i meccanismi di valutazione preventiva a dispetto dell'inflazione
Quanto di porre la questione di una redistribuzione del reddito in Italia a favore del lavoro e contro la rende dal capitale finanziaria Mario che negli anni
Che abbiamo alle spalle e si è impadronita di una quota sempre crescente del prodotto interno lordo
Ed è indubbio che questa redistribuzione del reddito va fatta a livello nazionale
E questa è l'importanza dello strumento del contratto nazionale ed è l'importanza di vedere intorno a questo un quadro di politiche complessive
A cominciare dalla questione fiscale come è evidente doveva ha detto con chiarezza che la nostra proposta non può non essere quella di ripristinare il principio di progressività dell'imposizione fiscale
Abolendo la legge Tremonti che tutti i meccanismi che questo governo sta introducendo
è un problema di ridistribuzione del reddito si pone anche per le pensioni
Certamente per le pensioni del futuro dei giovani dei precari
Ma anche per le pensioni dell'oggi che hanno perso potere d'acquisto per i meccanismi perequativi di questi anni e allora dobbiamo dire che condividiamo la piattaforma unitaria del sindacato dei pensionati di CGIL CISL e UIL
Che su questo ha indetto una manifestazione nazionale che si terrà nei prossimi giorni
Così come rispetto alla precarizzazione del lavoro chiara e netta deve essere la nostra indicazione di tendenza a partire da un punto molto chiaro
Quando torneremo a governare cancelleremo la legge trenta varata dal governo Berlusconi creeremo una politica dei diritti redistribuzione del reddito e diritti sul posto di lavoro e non solo nel mercato del lavoro sono fanno insieme perché l'uno e l'altro recuperano quella dignità del lavoro che è fatta di Rete Italia fatta di diritti e di garanzia
E queste guardate non sono proposte non che non rientrano in una logica di una proposta di governo oggi c'è una crisi delle politiche neoliberiste di governo ho visto con soddisfazione con panino D'Alema avuto un accenno in questo senso la convenzione del partito
Bene ma allora questo questa nuova centralità del lavoro
Si può e si deve inserire in una indicazione coerente per una proposta di politica economica e sociale
Che faccia delle politiche pubbliche che faccia della crescita della domanda che viene dato nuove possibilità dispersa miscele di popolari progressivamente impoveriti di pensionati di salariati una leva anche per la crescita economica
Per uno sviluppo di segno diverso
Non è pensabile che di fronte al declino dell'Italia
Si possono immaginare quale che sia alla guida di Confindustria di continuare in una logica di competitività ribasso in termini di costi di diritti la qualità del sistema Italia
Complessivamente deve e può essere solo una qualità alta in termini di salari di diritti di innovazione e di un'impresa moderna ed avanza
Così come in questo quadro io credo che ci sia un tema che va affrontato anche discutendo con franchezza ma sulla base di una posizione con gli amici delle diverse organizzazioni sindacali
Che è la questione di una legge democratica della rappresentanza nei luoghi di lavoro
Ormai maturo il momento di affrontare la questione della legittimazione a stipulare i contratti collettivi nazionali
Che hanno un peso sempre crescente non soltanto nella logica retributiva ma anche in una logica normativa
Come quella che deriva da tutta una serie di rinvii normativi che le leggi prevedono a questo strumento per la definizione di questioni che riguardano diritti fondamentali del lavoro
è indispensabile una legge democratica che consenta di far valere il principio democratico nei luoghi di lavoro
Per poter riconoscere come è giusto efficacia generale agli esiti della contrattazione collettiva
Nuova centralità del lavoro nuove politiche pubbliche
Redistribuzione del reddito tutto questo evidentemente non si può fare in un Paese solo come si diceva un tempo
Io considero molto positivo vedo qui compagno trentine che al Parlamento europeo
I nostri eletti insieme al gruppo del socialismo europeo hanno votato sul patto di stabilità sulla base della nuova posizione che sta avvenendo assumendo il socialismo europeo per indicare una strada diversa rispetto a quella del passato
La richiesta di una revisione dei meccanismi dell'Unione europea è indispensabile se vogliamo realizzare queste politiche e questi strumenti
Io credo insomma in definitiva che sia giusta la chiave di individuare rispetto a tutto quello che sta facendo Berlusconi indicazione chiara e netta di una prospettiva alternativa
Il governo ma chiaramente alternativa sul piano delle politiche economiche e sociali io temo che questo profilo non ce l'abbiamo ancora io temo che ci sono ancora milioni
I lavoratori
I ceti popolari di pensionati
Di precari e di disoccupati nel Mezzogiorno
Che aspettano di vedere con chiarezza nella nostra nuova esperienza di governo un profilo sociale che sia chiaramente alternativo a quello della destra è anche per più punti innovativo rispetto alle politiche che abbiamo organizzato negli anni di governo
Proseguiamo quindi l'impegno di ricerca di riflessione soprattutto di iniziativa di battaglia politica
Perché su questa partita sul rapporto da ricostruire da consolidare con il mondo del lavoro con i ceti popolari con tutte le fasce della popolazione italiana che vivono un crescente profondo disagio sociale
Si gioca a mio avviso la partita delle prossime elezioni e la sinistra un grande compito da svolgerebbe in questo settore
La parola Carla Cantone della segreteria confederale nazionale dell'eccidio
Si prepara in Regent
Io non ci credo
Che abbia fatto bene cinese con la sua
Lucida ma anche simpatica per come l'ha posta in relazione
Puntare sui temi che poi sono all'ordine del giorno di questa Assemblea nei modi e nei termini in cui l'ha fatta perché io penso
Che il futuro del lavoro in tutti i suoi aspetti non può prescindere dal fatto che il nostro Paese
Stava attraversando una crisi strutturale pesantissima e che deve essere aggredita in tempo
Guardate stanno saltando per aria interi poli produttivi vengono chiuse molte fabbriche ridotta da produzioni espulsi i lavoratori più anziani e quando parliamo di anziani parliamo dei cinquantenni
Per essere sostituiti da rapporti di lavoro
Precario
E non mi riferisco esclusivamente alle vertenze quelle più no bene
Quelli come la FIAT Ibarra Ferrania o altre perché sono salite alla ribalta dei mass media per il
Al ritarda dei mass media per il forte impatto sociale o perché è
Spesso ci sono molti ma vi pare essere al centro dell'attenzione in tutti queste tragedie questi drammi per lavoro
Però guardate mi riferisco alle centinaia e centinaia di vertenze
Gli amici compagni di CISL e UIL che sono qui vivono spesso insieme a me no aperte in ogni territorio perché ogni Regione ha la sua pena a ogni regione nel suo settore in crisi
Guardate negli ultimi sei mesi nella sola industria noi abbiamo rilevato
Oltre duecento mila posti a rischio e non ancora rissa orti
Negli ultimi venti giorni sono transitati
Sul tavolo dalla presidenza dal consiglio oppure dal ministero delle attività produttive vertenze che riguardano circa otto mila cinquecento lavoratori e lavoratrici
Senza parlare del questo l'abbiamo lasciato fare i temi Conti il tracollo che sta vivendo la questione
Dell'Alitalia e diciamo che provocherà vedete sono tanti gli uomini e le donne che non avranno più il lavoro
E l'unica speranza che i loro figli rabbino almeno uno straccio di lavoro a collaborazione a tempo determinanti
Questi i loro figli lo diceva anche il
Il il giovane che era intervenuto
Sono ragazzi e ragazzi del nuovo millennio
Non sono ragazzi e ragazze che fanno parte del mondo delle veline oppure del garante
Del Grande Fratello o che si eccitano vedere l'Isola dei famosi pence
A molti ragazzi che amano il calcio le discoteche il cinema la musica
Sono alla generazione che contrasta la legge Moratti che oggi sono
A questa grande manifestazione che ricordava anche Ranieri di CGIL CISL UIL la che non sono la generazione di giovani che non vuole la guerra
Che si atteggia accerto House tranne gli stadi
Che combatte contro la mafia
Che a Perrotta avvilito all'interno di tutte questi comportamenti come vedete anche disarticolate
Chi ha però capito che la battaglia del sindacato per i diritti
Contro la precarietà e più lavoro è fondamentale
Perché sono gli stessi che in attesa di occupazione dichiarano chi ha un lavoro a tempo parziale flessibile
è interessante perché lasciano a loro il tempo libero per occuparsi dalle loro passioni abbiamo sentito
Tanti interventi in televisione a dire che poco quale molto bello forse perché non avevano a disposizione altro ma sono guardate discutersi ragazzi
Che appena riescono ad entrare in un'azienda ne ho trovato alcuni qui oggi penso all'intervento del delegato delle acciaierie di Terni ma ne ho visti diverse
Quando entrando in un'azienda
Sì e rendano conto di quanto sia indispensabile la certezza bella Moro per il loro futuro e si uniscono alla generazione più matura dei lavoratori che sono in fabbrica da più tempo
Per difendere i posti di lavoro quelli incerti quelli che hanno un futuro
Quei posti o nella difesa dei diritti è possibile e sono come quel ragazzo che è intervenuto in prima fila con noi nelle lotte per la buona occupazione insieme all'altro genere
Vedete oggi la preoccupazione generale e non basta più invocare una politica industriale qualsiasi sono Barale spesso sprecate dette così
Occorre indicare priorità e strade da per
In termini precisi
Avendo anche il coraggio a cui si è parlato dalla FIAT Mirafiori e Termini Imerese potremmo fare l'esempio dalla Marzotto
I suoi stabilimenti dislocati in vari posti dalla Paese potremmo parlare di tanti gruppi
Dove a volte si fa fatica e lanci e si lascia il sindacato la responsabilità di condurre anche in scelte a volte difficile e doloroso certe al nostro mestiere ci pagano per guerra però voglio dire voglio dire che abbiamo bisogno davvero
Di perdite deciderete anche le priorità e
Termini precisi altrimenti le scelte le fanno anche aziende poteri fatte in Italia in Europa e nel mondo
Vedete
Noi altro che colonizzazione noi sindacato
Abbiamo provato lo sapete unitariamente a fare qualcosa
Non tutto qualcosa
Abbiamo sottoscritto l'accordo con Confindustria
La prima che non era molto convinto a quell'accordo non hanno voluto più piante grandi comparti non certo da ma
Abbiamo fatto quella intesa che il Governo ha ignorato del luglio del due mila e tre sulla competitività e lo sviluppo siamo stati noi i primi a dire che è un passo importante ma non basta
Ma sarebbe stato utile parlarne capire quanto di quell'accordo si poteva applicare però visto che le cose stanno così e che bisogna andare anche oltre a quelle intesa occorre imporre a chi Amber le precise responsabilità di misurarsi lo diceva bene anche Bersani
Almeno su un cinque o sei questioni che io
Brevemente cerco di riassumere
Penso che una delle cose più fondamentali sia il ruolo oggi dalle multinazionali
Per evitare come attentato la ThyssenKrupp e la cosa non è ancora finita vedremo al piano industriale oppure il polo elettronico dell'Aquila ma potrei fare tanti anni
Altri esempi per evitare che le multinazionali entrano ed escono nel nostro Paese come se il nostro Paese fosse un bar dove arrivano qui
Portano a casa profitto e poi se ne vanno e rientrano quando vogliono seconda delle convenienze
Penso al nuovo ruolo dello Stato lo diceva Damiano condivido non per ripristinare le vecchie partecipazioni statali o ruolo delli ieri ma per assumersi la responsabilità di interventi mirati
E di fronte a delle crisi pesanti a partire da settori strategici
Come abbiamo chiesto per l'auto l'Elettronica all'acciaio la chimica il tessile
Bisogna pensare a un rinnovato ruolo dei distretti
Come diceva Bersani e a ragionare a che cosa significa oggi il distretto rispetto alle tante esternalizzazioni che ci sono state occorre pensare l'abbiamo detto prima dalla Parmalat e della Cirio
A cosa significa la responsabilità sociale l'etica di un'impresa la cosa vuol dire la finanziarizzazione a cos'è oggi il sistema del credito
Abbiamo posto in quell'accordo Lodi do ribadiamo naturalmente tutta la partita lo diceva anche a Ranieri dalla formazione dalla ricerca dall'innovazione tecnologica
Come riposizionarli operazioni posizionare il terziario avanzato impegni precisi per il Mezzogiorno di cui più nessuno parla a partire dalle infrastrutture materiali e immateriali
Si vuole però
Per fare queste cose e chiedere a chi ha grandi responsabilità a partire dal governo per arrivare alle associazioni imprenditoriali ma
Voglio dire due cose sul governo prima ci vuole
Competente
Vedete quando vai a discutere con il ministro delle Attività produttive e ti dice curare un Paese strategica la chimica e poi non fa distinzione fra quella fine e quale di base credo che sia un problema
Allora ci vuole competenza e ci vuole un governo in grado di farsi rispettare anche in Europa
Se è vero che oggi come diceva Bersani dobbiamo guardare l'insieme nella presente dei grandi gruppi
Avendo ben presente che cosa significa oggi anche l'Europa ma per guasto occorre e come sapete non è che siamo molto come dire
Rispettati
Così come ci vuole Unindustria autorevole
Solo così penso si può evitare la strategia di Confindustria rispetto alla riduzione del costo dal lavoro come unica strategia vedremo cosa succederà con il cambiamento
Io penso che abbiamo bisogno di parlare di intervento sui giovani puntando di più su tutta la partita che riguarda la formazione e che riguardano proposte rispetto a fabbisogni formativi che rispondono alle necessità di un determinato territorio
Ne ha battuto
Dettaglio molto dalle cose che avevo
In mente i denti di dire
Noi oggi abbiamo parlato dal lavoro dall'occupazione se non c'è queste complicato e difficile discutere di politica di tutti i redditi perché saremmo come dire ancora più compressi da un'emergenza occupazionale penso che per difendere i redditi oltre a intervenire con delle politiche fiscali prezzi tariffe cosa significa RIS
Il sì M del welfare le del welfare le cose giuste qui sono state dette per quanto riguarda anche la questione delle pensioni voi sapete qual è la posizione del sindacato è stata ripresa
Sarà questa sciopero che noi faremo sto concludendo affine
A fine mese io credo che ci sia anche la necessità si è parlato anche di ridare autorevolezza alla contrattazione
Solo due questioni su queste cose finisco davvero io penso che bisogna ridare vitalità interessa di autorità salariale e normativa il contratti nazionali che sono insostituibili e allo stesso tempo estendere la contrattazione la contrattazione
Decentrata poi bisognerà anche discutere di che cosa significa la democrazia e visto che siamo in questa Assemblea dobbiamo riprendere la questione da dove ci eravamo lasciati
Da dove ci eravamo lasciati penso alla proposta Gasperoni perché credo l'insieme
Di tutte queste tematiche fanno sì che per un partito come il nostro davvero la centralità del lavoro diventa una cosa interessante per le persone che rappresentiamo
E sicuramente interessante anche per quelli che non hanno votato per noi e che sono fra i livelli medio basse e medio-basse
E che speravano nel miracolo economico di Berlusconi altri hanno capito che il miracolo annuncia allora il lavoro la questione dei diritti di no alla precarietà
Il non ricorso alla legge trenta perché alle stesse imprese non sono interessate ai contenuti dell'insieme dal due al sette sei salari
Rivalutati
Politica dei redditi diversa da quella che è stata fatta una nuova politica
Economica io penso che tutto questo ci può aiutare perché no anche a vincere la sfida di queste elezioni che anche se non riguardano il Paese ma proprio perché riguardano l'Europa io credo che siano oggi ancora più importante fondamentale riuscire a portare a casa un attimo risulta
Ci ha raggiunto e di questo la ringraziamo molto Mercedes Bresso presidente della Provincia
La invitiamo alla presidenza
Adesso dopo Carla Cantone segretario nazionale della CGIL diamo la parola reggenti Cesone
E poi a Pirani Paolo tre interventi molto importanti di tre segretari nazionali delle tre organizzazioni sindacali
Vi ringraziamo per aver accettato l'invito a contribuire al nostro dibattito reggenti Cesar re segretario nazionale confederale della Cisl
Ringrazio Dio l'occasione partecipare indiretta dibattito così interessante
Di una forza politica che ha profonde radici nel mondo del lavoro
Che contribuisce alla cultura del mondo del lavoro a determinare gli orientamenti un'occasione storica
Che vietato di cogliere l'accolgo volentieri comincio con il portarli
Fraterni ieri auguri di buon lavoro di Savino Pezzotta
Che come è già stato ricordato è impegnato oggi a Roma la manifestazione
Lei sindacati della scuola e quindi non può partecipare a questa vostra importante riunione
Io ho ascoltato con grande attenzione la relazione di Cesare Damiano
Debbo dire che ho trovato grandi punti di convergenza di assonanza
Sulle posizioni che noi sosteniamo anche sui passaggi più delicati
Come quello che la legge trenta
O dello stesso modello contrattuale
Mi pare che le convergenze siano superiori alle diversificazioni se ciò un appunto da fare alla relazione di Damiano
Che non condivido questa
Rinuncia alla prova alla programmazione concordato dell'inflazione attestarci sul sull'inflazione attesa probabilmente è un cedimento bisogna riconquistare il diritto a perché non è comunque perfetto com'era questi non rinunziò all'idea di doverla concordare questo il passaggio
Detto questo visto che il clima mi pare ottimo le convergenze parecchio coglierei l'occasione di fare un passo indietro
Per
Spiegare
Negli anni scorsi abbiamo avuto momenti di difficoltà di rapporti
Forse non ci siamo intesi bene io vorrei cogliere questa occasione
Per spiegare le nostre posizioni le nostre decisioni
Che abbiamo assunto anche con qualche difficoltà
Le nostre posizioni anche quelle più difficili sono figli diede alla nostra natura
Sono figlie del nostro essere
La CISL è prima di ogni cosa lo dico perché forse se ci che abbiamo una volta evitiamo di ricadere negli incidenti la prossima volta
La CISL è prima di ogni altra cosa un sindacato una rappresentanza di interessi di parte ben definiti
Degli interessi dei lavoratori occupati disoccupati in quiescenza
Qualche volta estremizzando arriviamo a dire che la CISL è solo un sindacato è una estremizzazione però cerca di dare il senso di quello che noi siamo e come ci muoviamo noi siamo un'associazione cosciente di essere una rappresentanza di una parte della società un'associazione autonoma aconfessionale anche apartitica
Quello che ci caratterizza è il metodo squisitamente sindacale
Questo un metodo questa essenza questo concetto fondamentale
Per noi postula il riconoscimento delle nostre controparti
Quelle simpatiche e anche con le antipatiche
E ne incontriamo parecchi
E contempla il fatto che ogni conflitto ogni processo verte iniziale che noi applichiamo con le nostre controparti deve avere poi una definizione una chiusura
Una fine che per forza di cose per noi è un accordo
Non esiste nella nostra cultura nel nostro metodo un altro modo per chiudere un conflitto
O c'è l'intesa oppure vi è la mobilitazione la lotta ma per raggiungere l'intesa
E l'intesa
Forse non è superfluo ricordarlo
Si raggiunge con la controparte che rimane viva attiva presente nel campo cerchiamo di sconfiggere la ridimensionarla ma rimane in campo
Il confronto l'accordo la trattativa lo scambio per nuovi sono l'essenza della nostra organizzazione
Per non essere frainteso
Non è che per noi tutti i gatti sono bici
E che tutti i padroni sono uguali
O che tutti i governi sono uguali
E noi li mettiamo tutti sullo stesso piano
Ci arriva anche catalano spiegare che è meglio avere un governo vicino che uno avversario
Noi pensiamo per esempio che la Confindustria di Damato sia stata sicuramente diverso da quella di Merloni per citarne uno
E speriamo che quella in fieri Montezemolo
Come dire sappia cambiare registro sappia chiudere la fase dello scontro frontale per aprirne un'altra più aperta al confronto alla ricerca di possibili convergenze di mediazione
Allo stesso modo
Lo sottolineo con molta forza non ci sfuggono le differenze fra le idee forza
I valori professava di dal centrodestra e quelli del centrosinistra
Noi non nascondiamo la nostra preoccupazione per l'insipienza dell'attuale governo che pur avendo una larga maggioranza parlamentare come si dice in gergo vola basso naviga a vista oscillando farà in iniziative di carattere
Liberista esasperato il populismo demagogico
Il risultato pratico di questa cosa
Di queste contraddizioni è l'immobilismo progettuale il vivere alla giornata di barcamenarsi
Fra i flutti delle difficoltà che con la finanza creativa le cartolarizzazioni e condoni sui quali non c'è nulla aggiungere quello che già è stato detto
Il secondo governo Berlusconi procede oscillando fra prove di forza come quella dell'articolo diciotto
Promesse demagogiche di diminuzione generalizzata delle tasse tra promessi a di aumento delle pensioni e tagli alle stesse pensioni
Questi ultimi si veri concreti
Ancorché spostati nel tempo
Tagli che noi continuiamo a ritenere iniqui sbagliati e quindi inaccettabili
Nonostante siano state assunte alcune sia stato abbandonato questa cosa un po'sconsiderata che era la decontribuzione per i nuovi assunti e sia stata introdotto il silenzio assenso per l'utilizzo del PSI per i fondi di previdenza integrativa
Come vedete non ci sfuggono i limiti di questa nazione il governo
E per modificare queste linee di azione questi indirizzi coerentemente con la nostra tradizione con il metodo che ci è proprio ci stiamo battendo ci batteremo nei prossimi giorni continueremo a batterci
Però compagni
Noi non lo facciamo per cambiare il governo spero che lo cambino gli italiani
Ma per cambiare le linee politica in questo governo porta avanti e per chiarezza fra di noi se le due cose non sono divisibili non è un problema nostro non è un problema mio o un problema loro col quale ci facciano i conti può essere amici e compagni che quello che io ho tratteggiato essere la nostra essenza possano essere giudichi giudicato
Un po'semplicistico forse quasi banale
Però questa cosa
Mischiata con un po'di valori di libertà di eguaglianza di solidarietà
Tiene insieme
Qualcosa come quattro milioni di cittadini italiani
Mobilità
Migliaia di attivisti
Io spero di essere riuscito a fare un piccolo passo per capirci meglio
Perché io spero che questo ci aiuti a capire quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo
Ma qui mi rivolgo alla presidenza io spero che bello ricordiate anche nel momento nel quale tornerete al governo perché noi siamo fatti così
Sappia
Detto questo siccome mi sono mangiato un po'del mio tempo
Quasi tutto però una battuta sul sindacale nasci dire un
Noi siamo convinti lo dicevo all'inizio che va recuperato il novantatré
Va recuperato per intero
Cogliendone anche i limiti che aveva il più grosso quello strutturale era quello della ripartizione della produttività
Che essendo la contrattazione limitata ha solo una parte del mondo del lavoro rimane di troppa parte in mano alle imprese
Noi pensiamo che il novantatré vada recuperato
E vada esteso il secondo livello di contrattazione
Puntando in particolare sul territorio
Laddove si dai grafici che hai stamattina mi hanno ricordato la realtà produttiva del nostro Paese c'è più della metà del mondo che noi dobbiamo rappresentare che non ha contrattazione se questa diventa una scelta prioritaria non di mettere in discussione al contratto nazionale che semmai andrebbe ristrutturato perché certe parametrazioni forse sono un po'lunari bisognerebbe ricordo alle a a capacità di essere veramente agenti contrattuali autorità salariale in tutti i luoghi di lavoro
Ma se si punta nel territorio si può estendere la contrattazione decentrata e forse
Si può aiutare anche
A far convivere
La necessaria flessibilità per le aziende e il diritto sacrosanto per i nostri figli di potersi programmare la vita
Nessuno vuol fare cose cose private dal pubblico si possono conciliare due esigenze qual è la vostra è quella di avere aziende produttive l'ultima battuta
Sul regolamentazione sul
La rappresentanza la rappresentatività come la pensiamo noi della CISL è risaputo
Posso pare una battuta la riprendiamo nella prossima legislazione questo discorso perché quando si apre il vaso di Pandora come questo io ricordo che in Europa
Più che valida trovare le modalità con le quali si Valdarno gli accordi
Si finisce per regolare le modalità con le quali si proclama l'ufficio
Questa è la storia europea di studio diciamo in Europa come come oserei dire manovrare con cura questo questo argomento vi ringrazio
Sono presenti in sala e li ringraziamo e salutiamo caldamente Bruno Trentin e Antonio Pizzinato
La parola a Paolo Pirani segretario confederale menziona
Si prepari l'ho apprezzato il reato rifarmi
Care compagne cari compagni
Il movimento sindacale confederale italiano si accinge nei prossimi giorni attenere una grande Assemblea nazionale dei delegati
Di tutta Italia
Sarà un momento importante non solo lei arriva il sindacato ma nella vita di questo Paese
Il tentativo e speriamo di riuscirci
E quello di decidere una piattaforma
Una piattaforma che rovesci l'agenda politica di questo Paese
Nella scala delle priorità
Una piattaforma che rovesci anche il modo di comunicazione che sta prevalendo oggi in Italia
Una comunicazione che vede un leader isolato parlare al Paese dalle televisioni riducendo i cittadini ad utenti
E proprio per questo provocando un vulnus in quello che il meccanismo democratico di partecipazione
A questo noi diciamo
Meno Porta a Porta
Ma più da Porta a Porta
Vogliamo tornare a spiegare le nostre ragioni
Con i metodi propri della nostra tradizione della nostra comunicazione guardando in faccia le persone gli uomini e le donne e i giovani pensionati che rappresentiamo
Sentendo nei bisogni le ansie le inquietudini e cercando di trovare assieme le risposte
Ma rovesciare anche l'agenda politica ponendo al centro la questione del lavoro e per questo
Tentando di trovare una risposta che unisca lo sviluppo
Al tema della giustizia sociale
E recuperando e tentando di recuperare quelle che sono state le migliori tradizioni del sindacalismo confederale italiano
Dal piano del lavoro degli anni Cinquanta
Al sostegno alle politiche
Di programmazione economica e le politiche dei redditi
Alla tenace lotta contro l'inflazione
Alla svolta dell'Eur
Alla politica che ci porta no all'accordo del novantatré
E questa la tradizione del sindacalismo confederale quello che lega la difesa dei diritti delle persone a un concetto più generale di società e di sviluppo della nostra economia
è un tentativo che va percorso che va sostenuto e che andrà sostenuto con le dibattiti con le mobilitazioni con le lotte
Cercando di unire quella che è la ragione della forza sindacale la forza della ragione degli argomenti e delle proposte che noi siamo in grado di mettere in campo
Io ricordo
Nel novantotto facemmo un accordo con il governo aveva tanti punti
E uno di questi era la riduzione di un punto annuo del costo del lavoro prevedendo anche dei meccanismi di finanziamenti
Successivamente con un altro governo pecora un'altra Confindustria si tentò di aprire una discussione
Per la sul problema della previdenza per sostenere la previdenza integrativa cercando di utilizzare il meccanismo del trattamento di fine rapporto
L'allora
Presidente di Confindustria D'Amato
Ci sbattei la porta in faccia non gli interessava nella riduzione di un punto del costo del lavoro né tantomeno era disponibile a a metter mano al trattamento di fine
Rapporto
Questi signori hanno perso hanno tentato di seguire un'altra strada hanno tentato di opporsi e
Perfetto proprio delle scelte del loro governo per loro governo oggi si dimostra che sono rimasti con un pugno di mosche in mano non hanno la decontribuzione
Hanno dovuto cedere posizioni sul trattamento di fine rapporto ma in questa lotta loro hanno trascinato
Verso un baratro pericoloso l'insieme del nostro Paese le indicazioni le analisi che qui sono state fatte se ogni anno questo dato drammatico un paese certamente ancora fortemente industriale certamente presente nel novero dei grandi Paesi industriali nella compagine internazionale
Ma un Paese fortemente a rischio una grande industria
Che ha un debito pesantissimo credo che l'indebitamento della grande industria italiana e di centosettanta
Miliardi di Euro vuol dire che per ogni euro di profitto c'è un Euro virgola sette di indebitamento una piccola industria un'industria i distretti e al fiato grosso sottoposta alla concorrenza
Una progressivo ritiro dei grandi settori strategici qua veniva ricordato la l'esperienza dell'Olivetti L'Olivetti negli anni Doro aveva il trenta per cento del mercato mondiale mondiale delle macchine da scrivere
Oggi la zona di Brera il canadese una delle zone del nord Italia che non hanno neppure il cablaggio la banda larga cioè il segno anche emblematico di una situazione di declino di erri di arretramento progressivo di incapacità di competere di stare nei mercati e una crescita che tende allo zero in questa crescita si apre un conflitto redistributivo pesantissimo queste uno dei punti di conflitto con questo governo il problema non è tanto l'innalzamento sbagliato dell'età pensionistica il fatto che si voglia far pagare tutto ad un solo ceto sociale
Che si voglia fa
Ridurre la capacità di tenuta del potere di acquisto non si è fatto nulla per difendere i redditi se abbandonati il recupero del drenaggio fiscale le tasse non solo non sono state ridotte
Veniva ricordato opportunamente la tassazione sul trattamento di fine rapporto ma questo momento le tasse ha coinvolto anche la stessa impresa misure prese di cambiamento delle dell'Irak eccetera finiscono per gravare più pesantemente
Sulla stessa impresa e vi è un problema redistributivo al quale noi vogliamo rispondere con l'idea della politica dei redditi che non è solo un meccanismo come un fatto di ingegneria è un'idea di società
è un'idea
Di equità la politica dei redditi vuol dire che noi vogliamo una società che si sviluppi maniere equilibrato con giustizia sociale ecco perché non la rivendichiamo come politica al di là di tutte le revisioni che devono essere fatte
E dobbiamo avere il piano che la difesa della retribuzione e della potere di acquisto
La lotta contro il progressivo impoverimento delle nostre famiglie e poi si dice l'Italia sta male c'è chi sta male ma c'è anche chi si è arricchito in questa in questa situazione
E deve essere strettamente legata all'iniziativa sullo sviluppo
In questo ambito
Avere delle efficaci politiche sul fisco recuperando il drenaggio fiscale detassando i salari
Minimi puntando al discorso del trattamento di fine rapporto modificando modificando gli stessi panieri del Lido del dell'Istat modificando il metodo di calcolo delle pensioni perché viene fatto in modo tale calcolato su panieri per cui la la protezione delle pensioni italiane è sempre minore tanto è vero che ci sarà questa grande manifestazione dei pensionati sviluppando una politica contrattuale e si è in grado di recuperare quella produttività che c'è stata c'è una differenza e concludo di sette punti di produttività negli ultimi anni e questa produttività non è andata alle retribuzioni
è andata alle Cayman è andata nei paradisi fiscali non è andata agli investimenti è andata alla speculazione
Finanziaria
è una nota quindi non solo
Sulla
Tutele la difesa degli interessi diversi diretti di chi rappresentiamo ma è anche il segno che vogliamo rimettere al centro dell'idea di società il valore del lavoro questa è la nostra idea
Si è pensato che al centro degli interessi della società dovesse esserci non tanto l'impresa
Ma l'interesse dell'imprenditore questi signori ci hanno provato hanno perso hanno danneggiato se stessi come evidente ma hanno denunciato l'insieme del Paese diciamo di no diciamolo
Forte diciamolo con una nostra proposta comunicando direttamente ai giovani alle donne e agli uomini che rappresentiamo e guardiamo da questo punto di vista con fiducia al nostro futuro grazie
No perché Angelo delegato Epifani Catania poi dopo Fabio Mussi
Parlo al posto di lo settario Buonfiglio vicepresidente alla Camera dei deputati la prassi traffico intervento è capitata Salvatore
Io approvo intanto a dirla così
Battere Berlusconi a questo punto è diventato dovere patriottico
Ed è anche
Penso che questo lo condividiamo tutti la corsa politica più importante che si può fare ora per il lavoro
Ecco questo nostro Paese con l'Italia
Altro che il paese delle tre IP internet impresa inglese
è diventato il paese delle tre di declino economico diseguaglianza sociale
E decadenza morale parlo di quanto in quella particolare morale che si chiama
E il ricatto
Centrosinistra al governo
Compiuto anche degli errori in quel quinquennio tuttavia si trovò ricordiamo tutti ad affrontare una drammatica emergenza finanziaria
Con il nostro Paese al bivio storico dell'Euro e dell'Europa
Tutti i dati
E ho visto che sono questi aspetti ben ben illustrati in
Nello studio che è stato presentato da Damiano poi tradotto da Damiano valutazioni e proposte
Tutti i dati occupazione salari tassazione insomma le curve dei principali indicatori
Dimostrano che in quel quinquennio minori
Affrontammo una prova difficilissima con spirito di equità
Poi dopo il due mila uno
Nei tre anni di governo dei marchi e dei prestigiatori
Tutte le curve a seconda o precipitano o si impenna
Quello del prodotto interno lordo quella
Il salario quella dell'inflazione
Anche la curva dell'Indipendente del dell'occupazione che era arrivata ad un incremento del due per cento ricade ad un incremento dell'un per cento quasi tutto dovuto alla burini precari
Io
Tra gli altri indicatori si impenna l'indicatore della ricchezza
Del capo del governo questo sì la curva non batta la pagina per sette giorni
Si capisce perché poi abbia aperto la campagna tutti i politici sono ladri perché conoscendo se stesso
Diciamo proietta Finozzi Salton conosci te stesso applicato un antico motto della sapienza greca
Tre anni tre anni un bilancio catastrofico
Guardando indietro bisogna dire
Per dare a Cesare perché discesa Lennon Damiano in questo caso
Che aveva visto bene la CGIL che non mise la firma sul Patto per l'Italia e ingaggia una battaglia per l'articolo diciotto
Se oggi si riapre una possibilità che anch'io saluto con grandissimo favore di un impegno unitario delle confederazioni
Si deve alle crescenti tensioni sociali alla insopportabilità della situazione dei bilanci familiari al lavoro dei dirigenti sindacali
E anche al fatto che qualcuno ha tenuto duro
Nel momento più difficile quando sembrava che Berlusconi avesse le delle piene divento
Tenendo viva
Prima ancora della difesa degli interessi concreti dei lavoratori che pure è importantissima
L'idea stessa del valore sociale del lavoro
Idea che deve restare a nostra bussola
Se vogliamo che la sinistra esista e abbia una funzione
Oggi dall'opposizione e domani dal Governo
Come vedete io sono tra quelli contrari ad una critica distruttiva diciotto
Negli ultimi anni abbiamo fatto
Come viene se come centrosinistra
Però penso anche che la situazione sia tale quella nazionale ma anche quella più larga europea e mondiale che ci costringerci impegna cambiare passo
Abbiamo delle carte unitarietà giocare anche nel nostro partito
L'ultimo documento del direttivo
Come ha adottato come piattaforma
Per un documento forse ancora più impegnativo della direzione del nostro partito
Insomma raccoglie molti punti di vista plurali dentro il partito che possono trovare
Un approdo unitario io
Ho apprezzato la scorsa settimana quando è stata messa in discussione
Dopo
Compagno Massimo D'Alema la ricordato qui saldi poco fa alla convention dell'Euro
Ha detto una cosa
Spinosa impegnati
Perché ha detto abbiamo troppo subito il fascino del liberismo
Fermarsi ora importante
Perché
Insomma noi siamo abbiamo vissuto questo ultimo quarto del secolo scorso nel quale siamo stati testimoni di una straordinaria accelerazione della globalizzazione liberista
E forse il neo conservatorismo americano all'amministrazione Bush
Rappresenta la fase suprema di questo periodo a forte e marcato marcata impronta liberista
Questo liberismo è stata tra l'altro una fortissima ideologia dotata di un consenso armata di un consenso di massa
Sulla quale non sono tra le trovate solo delle è lite o una parte della classe dirigente ha trovato un consenso fondata su idee
Privato impresa mercato sono l'asse del bene
Pubblico sociale è stato sono l'asse del male
Lo stato sociale frena lo sviluppo
Meno tasse ai ricchi
Lo favoriscono
Il lavoro flessibile moderno il lavoro stabile e antico
E i ricchi sono diari storici i migliori
Questo liberismo armato di una potentissima ideologico
Nell'ultimo quarto del secolo scorso ha sostanzialmente fatto terra bruciata dello spazio occupato dalla politica dai diritti e dal diritto
Che cosa resta
Resta
Un capitale finanziario scatenato
Abbiamo aperto le autostrade dell'avidità l'ha detto Greenspan mentre il governatore della Banca vedere l'America non Stiglitz
Ho qualche neo keynesiano capitale finanziario scatenato e guerra
La guerra in Riviera
Non nasce dall'esigenza di lottare il terrore contro il terrorismo ma è figlia di una idea del governo del mondo
Fondata sull'unilateralismo sulla politica di potenza
E sulla guerra preventiva
Gli ettari Iside siamo in grado di misurare
D'altronde anche questi dati italiani entrano e assumono vengono illuminato ad un'altra luce se guardate nel contesto più generale
Gli effetti ci parlano di una crescita spaventosa delle diseguaglianze tra nord e sud del mondo e dentro i Paesi ricchi
La vita delle nuove generazioni segnata
Perciò al medesimo da un'insicurezza crescente
Di più gli stessi caratteri dello sviluppo attuale le tecnologie impiegate
Stanno accelerando le mutazioni
Della
Biosfera nel mondo però cresce la percezione della necessità di trovare alternative
Grandi movimenti credo che nostro dovere quello di fare guadagnare la prima fila della battaglia per un altro modello per un'alternativa ai lavoratori dei Paesi industrializzati
Soprattutto europee proprio perché scusate se lo dico
In modo grossolano forse se i fatti sono giunti a questo punto ora c'è bisogno
Di nuove dosi di socialismo
Per curare le molte malattie
Qui sono venute molte proposte che mi sembrano interessanti che si possono approfondire penso che si possa lavorare anche a qualche proposta innovativa per esempio
Non voglio improvvisare ma perché non collegare gli incentivi alle imprese pubbliche che sono moltissimi
Non si possono stabilire per legge le regole della contrattazione e non devono essere i partiti che le stabiliscono ma perché non collegare anche con strumenti di legge gli incentivi alle imprese pubbliche
A rispetto del contratto nazionale di lavoro e ad uno standard definito nel rapporto tra lavoro precario e lavoro stabile
Penso infine in un quadro in cui tutti devono pagare le tasse adeguati a sostenere l'Uefa
E bisogna ridurre non incrementare la flessibilità del lavoro dunque bisogna rilanciare la contrattazione
E la politica dei redditi
Credo capisco le cautele che ho sentito anche qui stamani da questa tribuna che si debba riaprire ma anche chiudere rapidamente con una proposta il capitolo di assoluto rilievo
Della rappresentanza e rappresentatività sindacale
Insomma mi a dare coraggio alla battaglia politica e sociale contro Berlusconi e la destra
Un coraggio armato di denti e proposte nuove centrate sul lavoro e questo mi pare oggi il nostro mestiere importanti
Salvatore Rapisarda criteri segretario gli effetti esterni Mirafiori si prepari no perché è anche vero e Panzeri Antonio
Torino e la sua provincia continua ad essere un territorio con una forte caratteristica di destro individuazione
Non solo la crisi FIAT ma anche il settore tessile Radio Spazio il settore macchine utensili tutti i punti di eccellenza che si sono ridimensionati
E che rischiano di sparire
C'è l'esigenza in questa fase di governare questi grandi processi di trasformazione industriale attraverso ad una politica in grado di incentivare la permanenza alla locazione dell'azienda sul nostro territorio
In grado di competere sulla qualità del prodotto e non sulla precarietà dei lavoratori crisi che è unita a quella del sistema creditizio non facile percorso delle organizzazioni sindacali ci consegna un quadro della situazione molto allarmante
In quello che erano scesi a una serie di politica che non rafforzano il sistema ma lo rendono ancora più precario incerto
Attraverso una serie di legge che non rende il mondo del lavoro più flessibile ma che norma la precarietà abbassando di molto il livello di buona cupa diretta
Legge che hanno abbassato il livello di guardia sulle abusivismi edilizi sull'esportazione dei capitali sulla giustizia sul sistema sociale e sanitaria
Sul sistema scolastico e sulla lotta all'evasione fiscale e che hanno reso sicuramente la vita più semplice a qualcuno ma che ha reso sicuramente la vita più dura tutti i nomi
La Confindustria si aspettano si appresta a nominare il suo nuovo Presidente
Dopo anni in cui l'attuale presidenza
Ha mostrato tutti i suoi limiti affrontando i problemi no con impegno del dialogo sociale ma con l'intento di dividere il sindacato spalleggiato anche in modo spudorato il governo Berlusconi
I risultati sono sotto gli occhi di tutti non una sola categoria di lavoratori si può dire soddisfatto
E se la corsa di Montezemolo e così spedita credo che non lo siano neanche una buona parte dell'industria
Oggi si parla sempre più di competitività del territorio abbiamo vista come in alcune aree del nostro Paese si è riuscito attraverso dalle politiche distrettuali a rendersi competitivi ma qui in Piemonte non è così
Pur essendo una regione molto ricca si assiste passivamente la moria di Paul di migliaia di posti di lavoro
In settori considerati strategici senza politica in grado di rilanciare il territorio torinese
Si conserva a dispetto di tutto ancora un enorme vocazione industriale con le sue circa mille imprese metalmeccaniche insediata
Ma senza dubbio la grande risorsa di questa Regione e l'industria dell'automobile che rappresenta il comparto più significativo dell'industria manifatturiera italiana
E che fornisce un contributo di estrema importanza non solo la formazione e la ricchezza nazionale all'occupazione ma anche all'attività di ricerca e sviluppo e all'innovazione tecnologica
Il settore automobilistico rappresenta far quattro virgola cinque cinque per cento dal valore aggiunto dell'industria manifatturiera occupa direttamente e indirettamente circa un milione e mezzo di Gabetti
Il sette per cento circa degli occupanti genera una massa di consumi pari a duecento miliardi di euro spende annualmente per investimenti fissi lordi un miliardo di euro la produzione di veicoli e componenti auto impiega centonovanta mila addetti la distribuzione e l'assistenza post-vendita trecentottanta mila
Considerando anche i fornitori delle materie primo materie prime intero settore occupa quasi un milione e mezzo gli addetti gli investimenti annuale del solo gruppo FIAT in ricerca e sviluppo paga circa diciotto milioni di euro rappresentano il quindici per cento del totale degli investimenti ricerca e sviluppo del sistema Italia
Sono il venticinque per cento del totale degli investimenti analoghi al dell'intera industria privata italiana
E sono nell'area torinese rappresenta quasi cento mila lire tra indotto e figlia e rappresenta sul mille aziende metalmeccaniche operante il sessantacinque per cento delle commesse di componenti auto
Numeri che ci fanno capire come il patrimonio industriale automobilistico sia ben radicato
E di come vado accompagnato in modo serio le sue politiche di trasformarsi
Non bastano gli ammortizzatori sociali per risolvere le crisi
Il cui utilizzo a volte distorto crea nuove sacche di povertà
Ma si impone una vera politica industriale in grado di lanciare di rilanciare l'occupazione attraverso la riqualificazione della manodopera alla formazione professionale al consorziamento dalle piccole imprese sulla ricerca alla capacità di dare un prodotto sempre più di qualità
Sul modello con cui si era stipulato il patto dal novantanove in Piemonte che prevedeva la costituzione dei distretti tecnologici dell'auto dello spazio delle macchine
Ma che è rimasta lettera morta
Non solo per colpa della Regione Piemonte ma anche per colpa di un sistema industriale che attraverso la scelta politica di Libero Mazza non ha voluto dare garanzie per la costruzione di quel ristretto
Che avrebbero consentito l'attrazione delle risorse necessarie per affrontare sia le crisi congiunturali che strutturali
Garantendo la competitività la competitività del territorio e non solo della singola azienda perché ormai la difesa dell'occupazione ed insediamenti industriali e affidata la capacità delle comunità locali
Di fare sistema ed esperienze in quelle comunità si sono mobilitati in difesa dell'occupazione con la spinta unitaria del sindacato sono recenti e sono sotto gli occhi di tutti
Pertanto
Parlo dell'AST di Terni dell'Alfa di Pomigliano di Termini Imerese e tante altre realtà in cui gli enti locali insieme agli anziani sindacale
Hanno saputo portare alla ribalta problemi occupazionali che altrimenti sarebbero rimasti inascoltati e nelle isole
Ma allora perché per Mirafiori non funzioni
Perché la fabbrica più grosso d'Europa cuore cervello dell'auto non è un problema di carattere nazionale
I dati recenti dicono che i modelli FIAT sono in ripresa ma ciò non riguarda gli stabilimenti di Mirafiori
Con la sola gamma medio-alta non è in grado di reggere se non si fanno investimenti mirati su quello stabilimento e su quei prodotti
Oggi la situazione di Mirafiori non è più sostenibile
Nonostante i pesanti riserve ridimensionamenti degli anni scorsi i lavoratori della TNT della carrozzeria della Powertrain dalle presse continuano a fare cassa integrazione e fra questi che ormai da un anno ininterrottamente
Ad oggi la posizione di auto e ben al di sotto dei mille vetture al giorno e fonti aziendali comunicano che potrebbe scendere intorno alle seicento nei prossimi anni
L'unico motore che si produce in via d'estinzione e quasi la metà dei suoi addetti è in cassa integrazione da una dei due milioni di metri quadri esistenti circa la metà inutilizzato
Oggi a Mirafiori lavorano circa sedici mila persone con tutti i problemi che citavo prima e per il mese di marzo è prevista l'altra cassa integrazione
Quindi non è solo urgente ma è doveroso e si apra un confronto su Mirafiori
A partire dalla sua missione produttiva agli investimenti da fare la formazione dei lavoratori
Oggi questo stabilimento deve rappresentare la vera sfida per questo territorio
Una sfida per il lancio di uno stabilimento che ha motorizzato l'Italia e che è stato il crocevia di generazioni di lavoratori e su quei cancelli si sono infrante le speranze di migliaia don di donne e di uomini nell'ottanta
E che oggi rischia di essere un ingombrante ed enorme capannone di cui non si sa cosa fa
Una sfida che deve vedere le istituzioni porre delle proposte concrete per rendere inutilizzabili quelle aree in un grande agglomerato che abbia come missione la ricerca lo sviluppo e la produzione dell'auto dei suoi componenti
Proposta che devono interessare il rilancio delle infrastrutture del trasporto su rotaia
Un sistema formativo in grado di renderlo e poi inqualificabili lavoratori usciti dal ciclo produttivo con bassa scolarità
Un territorio quindi è propenso ad attutire le grandi crisi in cui l'aria torinese e tristemente noto attraverso la formazione di una rete sociale in grado di fare da da ancora di salvataggio per poi essere in grado di qualificare e ricollocati
Quindi ritorna fondamentale la scelta del territorio e della sua capacità di fare sistema e la ritrovata unità delle organizzazioni sindacali su un problema così delicato mi sembra anche se minimo un punto di partenza
Le recenti divisioni che hanno visto per la prima volta la firma separata di un contratto nazionale dei metalmeccanici a mio avviso ha segnato un punto di svolta
La scelta della presentazione di tre piattaforme laceranti divisioni che ne sono seguite portando i lavoratori a continue divisioni soprattutto a Mirafiori hanno testamento ha segnato la storia di questo periodo
Nel momento più delicato c'è al sorgere di una crisi che a detta di tutti è stata più dura di quella dell'ottanta il sindacato avrebbe dovuto a fare uno sforzo per trovare una sintesi
Perché in momenti come questi che si misura il livello la capacità dei gruppi dirigenti cioè nel momento in cui bisogna governare i processi e tutelare i lavoratori sia quelli che sono attivi ma anche quelli che vengono espulsi dal ciclo produttivo che sono i più deboli abbiamo vista come non si è stati in grado di modificare gli eventi e in questa questione dalla FIAT è emblematica non sia stato in grado di modificare un piano industriale anzi dopo quattro anni dirigente sindacale scioperi dichiarato Juan abbiamo assistito allo spiegamento di altre produzioni l'ammirazione noi l'abbiamo sempre ribadito e oggi lo voglio riaffermare con forza e la prerogativa per affrontare il problema di Mirafiori
Era ed è l'unità sindacale finalmente ciò è avvenuto
Ma c'è voluta l'ennesima scure su quello stabilimento per far capire che solo attraverso l'unità era possibile aprire un confronto tra istruzione presentarsi credibilmente ad un tavolo
Quindi vi è un documento che porta le firme di tutte e quattro le organizzazioni ci deve essere qualcosa di più ci deve essere l'impegno a ritrovare una cultura dello stare insieme non per voglia ma per forza
Impegno a portare avanti un percorso faticoso in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte che vedo il solo obiettivo di risolvere il problema di Mirafiori e sui lavoratori
Oggi l'anniversario della scomparsa di un grande compagno
Un uomo mite
è stato in grado di costruire una fitta rete di solidarietà fra perché le categorie sociali di questa città
E che in politica a dirle come una famosa canzone faceva una vita da mediano
Se oggi in questa città si apre nuovamente
Una solidarietà nei confronti dei lavoratori dalla Fia il mio merito sarà anche soprattutto di Domenico Carpanini
Grazie segnata lasciano alla fine Fellini Antonioni responsabile politiche europee della CGIL richiama tutti al rispetto dei tempi per consentire a tutti di intervenire in casi
Si prepari l'OPEC annuncia
Ma leggendo qua e là
I giornali ascoltando diversi commentatori della vicenda politica italiana in vista anche dell'appuntamento elettorale del tredici giugno si ha quasi l'impressione che non si è in presenza tanto del voto europeo e amministrativo ma quasi che si voterà per capire chi governerà l'Italia
Lo dico in modo pleonastico non è così cerca un esito positivo positivo creerebbe nuove condizioni ma ho l'impressione che saremo accompagnati dal governo Berlusconi per i prossimi due anni
Ed è bene farsene una ragione io credo
E pensare a costruire un itinerario che sappia portarci nel modo più adeguato possibile al due mila sei
Lo dico perché credo che sia in quest'ottica che ama a me appare del tutto evidente
Che si avverte un diffuso bisogno dalla messa in campo di opzioni programmatiche chiare
Sulle quali
Impegnare insieme per il movimento
Parlo di opzioni programmatiche sui temi economici e sociali se non vogliamo in qualche modo che subentra il rischio che l'azione sociale stessa diventa in qualche modo irrilevante
In questo quadro io penso che ci sono due ambiti di riflessione comune interroga il sindacato e l'altro interroga la politica
Sul primo aspetto io credo che dobbiamo essere consapevoli che la fase che abbiamo dinnanzi una fase molto impegnativa
Lo è per tante ragioni
Lo è per le trasformazioni che hanno interessato interessa nel mondo del lavoro e la società italiana
Lo è per l'azione in campo di altri soggetti che come si sa non è mai neutra lo è per la crisi come è stato detto di tanti importanti comparti industriali e per le difficoltà economiche e sociali che riguardano tante famiglie
Non è infine per le vicende internazionali l'Europa
Che hanno il loro peso sull'economia e nel campo sociale
Questa complessa situazione interroga oggi con forza i tre assi principali che informano lo stato sociale moderno
Le politiche di sviluppo e di crescita le politiche di welfare e le politiche redistributive
Sulle prime appare abbastanza chiaro l'urgenza di imprimere una svolta alle politiche economiche e porre al centro il tema dello sviluppo e della crescita perché credo che sia abbastanza superfluo ricordarlo che non riusciremo ad avere politiche virtuose dal punto di vista contrattuale
E dal punto di vista salariale se il Paese non produce reddito
Sulle seconde
Riferite alle politiche di quel fare il quadro da affrontare anche suo abbastanza chiaro
C'è un dato dell'invecchiamento che non è solo un fenomeno nazionale non fenomeno europeo
C'è il problema di inclusione di larga parte delle giovani generazioni
Che hanno prestazioni precarie discontinue c'è un tasso di occupabilità femminile al di sotto della media europea e cioè come è stato ricordato quella fascia di lavoratori che va da cinquantacinque a sessantacinque anni
Che è un problema grande per quanto riguarda il nostro Paese
E poi ci sono le questioni da non sottovalutare che deriveranno dall'allargamento in Europa e lo sforzo che dovremmo fare da realizzare con più forte
Azione di integrazione l'armonizzazione sociale nei prossimi mesi
Questi temi propongono e noi l'esigenza di una rivisitazione del sistema di welfare con la consapevolezza che si è destinati a segnare il passo lo dico così se misureremo tutti sul il problema sui problemi sui temi previdenziali pure importante c'è la necessità di rivisitare le politiche per la famiglia le politiche dell'immigrazione le politiche del mercato del lavoro della formazione dell'assistenza le politiche fiscali le politiche di quel farlocca
è necessario che ci sia una connessione virtuosa di queste politiche servono spalle larghe per così dire pensieri lunghi in sostanza un'idea alta dello sviluppo sociale economico che affronti l'insieme di queste problematiche
Che io penso per il sindacato debba tradursi come è stato detto in una piattaforma economica sociale unitaria capace di fornire risposte oggi di progettare
Da tempo lo diciamo c'è da augurarsi io credo bisogna spingere in questa direzione perché il dieci marzo in questa grandissima occasione unitaria
Possa rappresentare l'avvio di un duraturo itinerari unitario che affronti con forza questi problemi in profondità
E tutto ciò vale anche per le politiche redistributive
Esiste un problema serio lo ricordava acceso nella sua introduzione l'inflazione salari che non recupera il problema della distribuzione della produttività il problema del fiscal drag
Un Paese che non produce reddito che non ha beni pubblici da distribuire la coperta per così dire troppo piccola
In questo quadro
Noi avremo bisogno da una parte certamente di sollecitare politiche di sviluppo e di innovazione e dall'altra di recuperare margini da un perfezionamento dell'azione contrattuale
Qui dobbiamo capirci
Se il governo certamente sbatte la porta bisognerà mettere in campo tutte le azioni di contrasto ma a prescindere da questo serve un'idea alta anche dalle organizzazioni sindacali
Il ventitré luglio come ogni accordo è figlio di una propria stagione
Ma credo che possa rappresentare debba rappresentare ancora un importante punto di riferimento e poi si sarà in grado il sindacato
Di fare un'operazione una nuova accordo si chiamerà diversamente ma il punto di riferimento credo che sia importante che noi abbiamo bisogno se vogliamo
Davvero difendere il contratto nazionale abbiamo bisogno di rafforzare quella idea nelle sue finalità concertative nelle sue finalità contrattuali
E se sono vere le trasformazioni che sono avvenute
Dobbiamo anche per così dire investire in due direzioni
Senza paura senza reticenze
Verso l'Europa
E verso il territorio inteso non come localismo contrattuale
Va inteso come sistema perché lì si misurano i fattori di competitività perché lì si verifica dei processi materiali che stanno trasformando il territorio e i luoghi di lavoro
Occorre agire su questo con forza
E se facciamo questo saremo in grado di difendere di promuovere la nostra azione contrattuale
E soprattutto sarà rafforzata se essa saprà reinterpretare i cambiamenti che sono intervenuti nei luoghi di lavoro e fuori dai luoghi di lavoro
Qui si deve collocare la nuova politica dei redditi nuova punto perché da un lato pone il problema dell'inflazione della produttività e del fisco e dall'altro si connette virtuosamente colazione contrattuale
è chiaro che un'impostazione di questa natura come è evidente strategicamente diversa da chi pensa che il ripristino di un'autorità contrattuale
Passa attraverso l'introduzione o gli automatismi o dell'apertura di una stagione basata semplicemente sui rapporti di forza al luogo parla di lavoro per luogo di lavoro
Ma è giusto che ci sia un'ampia e positiva discussione una dialettica in campo
Se queste politiche serve io credo un salto di qualità del movimento sindacale qui passa
Credo la questione dell'autonomia
L'autonomia care compagne cari compagni non è un certificato di garanzia che misura la distanza del sindaco attorno dal quadro politico
E Progetto
Spero progetto unitario
La scelta
Io credo che bisogna lavorare per questa direzione
In un minuto vengo al secondo aspetto e termino che interroga la politica e che lo consegno come riflessione
Anzitutto io credo che vorrei fosse chiaro a tutti noi può essere che magari mi sbaglio
Che non ce la caviamo anche se auspicabile con una semplice con un semplice ricambio della classe dirigente del Paese
è auspicabile questo i problemi da affrontare si sono aggravati e rischieranno di aggravarsi ulteriormente e serviranno risposte a questi problemi
Attraverso una assunzione di responsabilità collettiva perché il Paese che verrà consegnato sarà un Paese che avrà bisogno di risposte tutti
Non può sfuggire l'esigenza della predisposizione di un ideale di una più forte e marcato la cultura di governo
In secondo luogo credo che dobbiamo interrogarci
Lo dico anche dal punto di vista politico cosa e utile alla politica
è utile un sindacato che perde i suoi connotati di soggetto che rappresenta insieme interessi particolari interessi generali o un sindacato che nella sua autonomia sia soggetto che contribuisce all'evoluzione riformatrice del Paese
Ho finito
Se di questo si avverte il bisogno allora uno scambio di opinioni e di dialettica vivace seria e utile a tutti
Io voglio dire sostanzialmente questo che non si torna a governare se la questione sociale la questione sindacale non al centro della riflessione della politica
Mi preoccupa solo una cosa
Elezioni amministrative europee elezioni regionali elezioni politiche parliamo di una trenta che ci porterà dal due mila quattro due mila sei e comprendo molto bene
Una campagna elettorale lunga non aiuta la definizione di posizioni chiare sufficientemente lungimiranti ma lo sforzo io credo che debba esserci di merito e di prospettiva come stiamo tentando di fare
Io credo che se ne sente un porto bisogno non solo per chi rappresentiamo ma io immagine soprattutto per il Paese
Bacchetta serve anche rispetto quindi la parola l'orario pesantemente legato Cesare Catani si prepari Conrad Michele responsabili è la prova della sinistra giovanili Tonino
No cioè
Come come si dice in Parlamento l'emendamento è unicamente no ignoranti circolare
Come la Michele è
Responsabile lavora nella finita la dignità fino a questo punto si prepari Nencini Riccardo
Compagne e compagni
Torino
è storicamente la città della figlia
Della grande industria metalmeccanica delle lotte sindacali
Oggi però Torino punto forte sempre meno Rita metalmeccanica esempio
Sempre quelli contratti più moderni e flessibili ma in cui lo sfruttamento del lavoro e di stampo antico altro che moderno e i diritti vengono calpestati con inaudita verità altroché flessibilità in questo senso paradigmatica testimonianza che ci farà poi una compagnia dei miti CGIL che ha lavorato a Torino qui nel call center Blaster pagine gialle
Non si deve pensare che la Novara ne consente se non solo gli studenti alla ricerca di un lavoretto per avere qualche lume in più
C'è chi con l'alone del genere deve viverci pagarci l'affitto mantenere una famiglia costruita su un percorso di studi non considerare ciò significa sottovalutare il fenomeno precarietà e il suo impatto sulla società
Ed è per questo e la sindacalizzazione dei lavoratori atipici è assolutamente fondamentale per quanto difficile nidi impegnati in questo importante compito attraverso molte vertenze vanno i nostri auguri il nostro sostegno
Sostegno che deve essere sempre più forte la luce oggi la legge trenta e dei nuovi contratti che questa legge introduce
Mi raccontava la compagna nella Banti segretaria definire di Torino di quando suo padre la Poltava bambina al porto di Genova dove lui lavorava
C'era lì un grande stanzone dove si radunavano tutti quelli che volevano lavorare e dove si recava che aveva bisogno di manodopera arrivava ride chiamava quindi pareva così chi era lì con una bambina sulle spalle aveva più possibilità di essere chiamato Pacinotti notare
E guardate che la nuova chiamata contenuto entro trenta e proprio questo
Ci dicono
Ci dicono che hanno creato un mercato del lavoro al passo coi tempi ed è vero peccato che sia nei tempi che mezzo secolo fa
Abitare lotte politiche e sindacali comunque in questo momento ci apprestiamo ad affrontare una campagna elettorale elezioni amministrative in cui si rinnovano molte consigli provinciali compreso quello di Torino
Come Sinistra giovanile pensiamo che le Province amministrate dell'Ulivo debbano usare tutti gli strumenti a loro disposizione per lottare contro la precarietà e per limitare gli effetti devastanti della legge trenta
Info in particolare sono fondamentali gli investimenti in formazione affinché nelle Province che amministriamo si possa cominciare a percepire cosa la sinistra intende quando parla di formazione continua e permanente
C'è la necessità poi delle province esercitino un ruolo di coordinamento e direzione di tutti i soggetti che con la legge trenta sono abilitate fare intermediazione di lavoro
Ancor più importante è che il ruolo principale nel campo stesso dell'intermediazione sia quello dei centri per l'impiego pubblici il gusto mente vanno potenziati e modernizzati
Un ulteriore leva nelle mani della Provincia è quella degli appalti
Attraverso di essi si può cercare di favorire chi non ricorre infine indiscriminatamente ad assunzioni con contratti precari
Così come si può penalizzare chi approfittando di una norma Barbara contenuta sempre nella legge trenta non assuma lavoratori disabili che dovrebbe assumere appaltando di lavorare a Ponte cooperative e il fatto che qui Landolfi
Al di là di questo siamo quasi che non si può chiedere provincia di cancellare una legge sappiamo che sarà centrosinistra quando sarà nel due mila sei maggioranza in Parlamento via Bolgare la legge trenta e di sostituirla con le nostre proposte
A partire dalla card la carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dalle altre tre proposte di legge e l'Ulivo ha scritto in questi ultimi anni dalle quarto posto elaborati dalla CGIL potentati in Parlamento dal nostro partito
Queste ultime quattro proposte di legge non vanno né dimenticate né sottovalutate
Integrano in maniera completa e innovativa alle proposte dell'Ulivo e soprattutto sono state sostenute con cinque milioni di firme raccolte tra l'altro in tante feste dell'Unità
Io non è che sono la migliore risposta a chi da destra continua a decretare il sindacato con una foto non positiva dice solamente no se con cinque mila e i listini sieropositivi mi chiedo che lo sia in questo Paese
Fino a poco tempo fa di precarietà quasi non si parlava
Oggi invece a forza di parlarne operazioni impressione che si sia perso un po'di vista reale significato di questo termine all'impatto del fenomeno
Non basta dire che non vogliamo la precarietà bisogna impegnarsi perché se una priorità nell'azione di governo come le posizioni di tutti e di tutto l'Ulivo
Anche noi quando eravamo al governo in parte abbiamo sottovalutato l'impatto da alcuni contratti flessibili e sulle persone abbiamo creato delle figure si mila ominidi pongo confidando che mani gentili questi mini possono al sicuro
Purtroppo però questi lavoratori atipici o medi pongo per il schiacciati da una società in cui non erano previsti una cassa imprenditoriale le mani assai spesso poco gentile
Ora
Si tratta da un lato di costruire una società Midori tutte
E dall'altro di dare stabilità e robustezza questi omini perché come due settimane fa dicevamo Giuliano Amato vogliamo un mondo in cui i giovani non debbano virgola trimestri e questo mondo nell'utopia è solo un mondo giusto
Carsico Morana anche perché è stato assolutamente emittente dilatano Nannicini Riccardo della segreteria nazionale che ho
Cioè nello sbarco del nostro Paese
Un processo generale di impoverimento
Io credo che il declino
Abbia declinato
Siamo giunti a una perdita generale di competitività
Che fa arretrare il Paese
Alle peggiori condizioni competitive
E alle peggiori condizioni di diritto e normativo
Che in Europa si sta
Esistono
Cioè dentro questo impoverimento generale
Un bisogno forte di regolazione delle relazioni sociali
Il governo Berlusconi l'offensiva liberista di Confindustria
Hanno determinato la reale frazione di un processo virtuoso come è stato definito quello della politica dei redditi
Quello della della redistribuzione della ricchezza attraverso
La leva fiscale
Quello
Del rafforzamento del salario con i servizi sociali
Chi parla vita in una città
Che conosce la differenza
Cioè il disporre di un asilo nido
E non disporle in termini di potere di Acqui
Chi parla sa
Che il potere d'acquisto del salario
E spesso misurato con la capacità del servizio sanitario nazionale
Di dare protezione
Se tutto questo si impoverisce
Esplode una questione salariale
Non è termini secchi del potere di acquisto
Nei termini della capacità della società di dare coesione di dare tenuta unitaria
Della capacità della società
Di darsi obiettivi generali di crescita e di sviluppo
Troppo spesso in queste settimane ho letto sui giornali
Attenzioni interessate
All'impoverimento del potere d'acquisto dei salari
Spesso mi sto chiedendo in questi giorni seria queste attenzioni interessate compromettente
Non stia dietro un tentativo di generare una molla corporativa di divisione dell'unità del mondo del lavoro di divisione dell'unità sociale del mondo della
Un tentativo cioè di redistribuire così come avvenne sulla fine degli anni ottanta
Verso settori protetti dal mercato ricchezza
Un tentativo che anche l'ambizione
Di comprimere ancora di più il potere d'acquisto nei settori esposti al mercato
Per questo io credo che il siano necessarie politiche regolative
Politiche che essa che si pongono il problema della redistribuzione generale della ricchezza
Non sono convinto
Che i lavoratori
Debbano essere lasciati soli nel conflitto diretto volle imporre
Credo che questa sia una cosa di sinistra quella di costruire un Paese dove chi lavora nel mercato e nella produzione non è lasciato solo dallo Stato
Di queste cose nelle prossime settimane
A partire dal prossimo
Dieci
Se ne discuterà nel paese e nei luoghi di lavoro
E si continuerà a discutere neanche successivamente a quell'appuntamento ricostruisce la piattaforma
Sulla
Io credo che sia necessario a collocarsi in maniera netta
Che non ci sia lo spazio per avere indecisioni
Per stare in ambiguità
Rispetto fra alla costruzione di un modello di giustizia sociale
Che ancora
Alle politiche redistributive
La redistribuzione generale della ricchezza del Paese
Ogni ambiguità in questa direzione sarà un errore che pagheremo alla verifica del rapporto
Con i cittadini con gli elettori
Dicono ultima cosa sul modello contrattuale
Ora io non credo che compete ai partiti occuparsi di queste cose
Dico che i partiti devono avere ambizioni alte
Dico che i partiti non hanno bisogno di limitarsi a descrivere il dettaglio di un
L'attuale devono offrire alla società
Un obiettivo generale di crescita
Se non ci fosse stata redistribuzione della ricchezza prodotta
Negli anni Sessanta non si sarebbe sostenuto con la domanda interna
Il miracolo economico
La politica dei redditi anche saper scegliere questo per questo non credo che servano rigidità modellistica ma serva un obiettivo generale della società assume quello della crescita quello della ripresa della capacità competitiva quello della distribuzione equa della legge queste sono le sfide nostre le sfide che riguardano la sinistra che riguardano i lavoratori riguardano il sindacato
Altri possono pensare con la rincorsa
E con la spinta corporativa si danno rispose
Non saranno certo quelle risposte che si attendono ancora anche nei prossimi tre mesi i lavoratori della Thyssenkrupp dite
Sono risposte organiche quelle eccetto
Risposte convincenti al disegno generale
Risposte che si devono costruire con chiare democrazia di mandato con modelli di partecipazione e con capacità di stare in campo con la voglia di cambiare lo stato del fosse
Grazie
Riccardo Nencini ha ora la parola Silvano Miniati segretario generale della UIL pensionati che parlerà a rompere
Dei tre essendo
I pensionati di CGIL CISL e UIL
Per questo punto io molto brevemente vorrei sollecitare una riflessione da parte di tutti
E da venti giorni
Che i tre sindacati dei pensionati hanno proclamato la manifestazione nazionale del tre aprile a Roma
Parlando dei
Cinquecento mila pensionati in piazza
Abbiamo fatto in giro per l'Italia
Circa due mila cinquecento assemblee molte altre sono proclamate
L'argomento non è all'ordine del giorno
Se voi leggete le i giornali ascoltate la televisione ma ascoltate anche il dibattito anche nella a anche tra noi vi accorgete che questo argomento ancora non c'è
E credo che questo sollecita delle riflessioni
Da parte dei gruppi capisco che è un argomento difficile
Perché in un Paese nel quale sembra tutto dipenderà da quanti tagli si riescono a fare alla previdenza
Noi poniamo il problema
Che ovviamente non è Italia di rivalutazione delle pensioni
E guardate l'ostacolo non è aggirabile
Perché è vero si può intervenire sul fisco
è vero che si può intervenire allargando l'area dei beneficiari del milione promesso e poi negato da Berlusconi ma c'è un dato
Primo dato molto concreto di fronte a noi
Quel milione e trecento mila
Pensionati al minimo che hanno avuto il milione
Che sono stati diciamo così privilegiati rispetto ad altri hanno creato anche un problema serio
Noi nello stesso condominio ne è già in Piemonte ce l'abbiamo noi abbiamo persone
Che non avevano versato una lira di contributo che avevano la pensione sociale sono arrivato a un milione e avevamo lavoratori che avevano lavorato trentacinque anni magari a contribuzione bassa che aveva una lira in più del minimo che sono rimasti lì
E voi capite che se il problema è questo noi abbiamo un problema di rivalutazione del diritto previdenziale e questa è una questione che non è aggirabile quindi in questo è il primo problema che abbiamo l'altra questione
Che porteremo in piazza e la
Il fondo nazionale della della mamma autosufficienza i tre sindacati dei pensionati l'ho fatto una grande mobilitazione ha raccolto un milione e mezzo di firme abbiamo appoggiato anche nelle parti che non ci convincevano fino in fondo il Progetto di legge al quale hanno lavorato Livia Turco la Zanotti sapendo benissimo che era un progetto di legge che per ottenere la convergenza di tutti i gruppi politici non poteva nel rispecchiare le posizioni dei DS al cento per cento né quelle del sindacato dopodiché siamo passati dalla commissione all'aula rimandato in Commissione sta di fatto che anche questo è un problema che non si vuole affrontare e guardate noi quando poniamo il problema della non autosufficienza non poniamo solo un problema di anziani parliamo di cittadini non autosufficienti
Ma sappiamo di porre un problema che riguarda soprattutto la vita delle famiglie perché mi il non autosufficiente
In molti casi non è una persona neppure che soffre purtroppo è una persona che fa soffrire molto gli altri quelli che ci stanno intorno
Che se la lasciati soli non sanno dove andare apparati ecco questi sono i due termini che portiamo
Nella manifestazione
Delle tre aprile io la raccomandazione che faccia riflettiamoci bene
Che questa volta non possiamo
Ricordarcelo il giorno dopo
L'altra volta non c'è dubbio ce l'hanno detto le indagini ma poi lo avvertivamo negli ultimi giorni di campagna elettorale anche a Torino
Gli anziani sono stati una delle parti della società che ha aiutato di più Berlusconi a vincere
Il miraggio del milione la paura e l'insicurezza
Nelle famiglie e nel nella città per questa volta preoccupiamoci per tempo preoccupiamoci marciando al carico di un problema che certo riguarda in prima
Battuta il sindacato ma che è un problema
Che riguarda anche la coesione sociale del Paese
In altri momenti di crisi del sindacalismo confederale e questo momento che lo è di crisi il sindacalismo confederale non basterà cento la la grande e benvenuta assemblea nazionale dei quadri un avvenimento che non si consumava la da quindici anni in questo parere
Però in altri momenti i pensionati vi ricordate la la famosa storica manifestazione dei cinquecento mila a piazza San Giovanni furono la molla che fecero riscattare la riscossa del sindacalismo confederale
Allora eravamo pieni di salute come sindacati dei pensionati oggi non è così anche noi
Cioè anche Braidense nei sindacati pensionati ci sono i tranvieri di Milano per il per far per capirci subito c'è molta gente che ritiene che non stiamo facendo tutto quello che è necessario per tutelare c'è molta gente che non facendo cioè a più alto arrivare il ventisette del mese è arrabbiata sfiduciata che incomincia a contestare
Dare la possibilità ai sindacati dei pensionati di tornare a svolgere un ruolo pieno in questo Paese
Di rappresentanza sociale non solo nell'interesse degli scritti male nell'interesse della collettività significa oggi fare
Un passo per rendere governabile un Paese e poi a sinistra primo dopo se il Paese si può salvare dovrà tornare a governare grazie
Grazie a Silvano Miniati ora la parola Roberto ovvero delegato da Ferrania
Si prepari Concas Jessica
Care compagne cari compagni vi ringrazio nove che io a nome di tutti i lavoratori di Ferrania della Val Bormida per lo spazio attenzione che avete concesso sarà in via la gente dalla Val Bormida in provincia di Savona proprio cento chilometri per questa sede qui stiamo parlando ore se Ragna è anche il nome e la più grande azienda di maggior polo del settore chimico dalla Val Bormida
E rappresenta l'unica azienda italiana che fa ricerca e produce materiali fotosensibili da cui si ricavano prodotti nel settore delle arti grafiche del furto colore e particolarmente della nel mio verrà diagnostica medica
Si è fatto un paragone e si è detto che Ferrario sta alla Val Bormida come la figlia prestatori
Ferrania oggi rischia la chiusura
Altre aziende hanno chiuso in questi giorni e molte altre stanno minacciando la stessa fine connesse la Val Bormida la provincia di Savona vivrebbero il peggior declino industriale produttivo economico e sociale che abbiamo mai vissuto
Sicuramente ben peggiore di quello che negli anni dalla prima grande dell'utilizzazione degli anni novanta che vide lo spegnimento la chiusura progressiva di aziende come la non la Monti altri questo evento ad elencare
Sull'agenda oggi convergono gli interessi di tutto il territorio in termini di occupazione
Di attività di indotto di acquisto per milioni di materie prime e di servizi
Con trentasei milioni e mezzo di euro di stipendi annuali edili e decine di piccole e medie imprese adesso il collega
La sua presenza ha formato un tessuto sociale ne ha caratterizzato la crescita la cultura la storia la formazione uno straordinario numero di competenze se la crisi dovrà essere dovrebbe conferma confermarsi ottocentosessanta ottocentosessanta dipendenti di questa azienda
Avrebbe o lasciate in mezzo alla strada
E altrettanti nell'indotto
Si produrrebbe un effetto dormito almeno che va al di là delle conseguenze sull'indotto
Avvierà ebbero la Val Bormida definitivamente verso quel Vieri persino a declino industriale a cui purtroppo non esisterebbe via d'uscita determinerebbe un'eccezionale depauperamento di risorse e di conoscenza
La questione Ferrania non può essere condotta un solo piano locale si tratta di un patrimonio tecnologico e di una capacità di produrre di produzione nazionale nell'ambito dalla chimica fine
Che è la forza del proprio prodotto competitivo delle proprie competenze nel settore la ricerca delle lavorazioni brevetti e di nuovi prodotti oltre che alla possibilità di affinare dei quali poi e adeguare le produzioni mature
Alla potenzialità di consolidare il proprio mercato e teppisti acquisire nuovi spazi
Ci chiediamo allora perché però entra in crisi e la risposta la troviamo in un mix di fattori ove si riconoscono gli effetti di una globalizzazione senza regole per cui si permettono a una mal multinazionale
Arrivi e fate ciò che volete l'azienda che ha comprato con i soldi pubblici e sfrutti la produzione delle risorse le competenze e i lavoratori
Secca pari pezzi milioni se ne vada senza neppure salutare lasciando a terra bruciata alle spalle e assoggettato chi resta ad una servitù di passaggio
E si badi che in questo Ferrania non è sola e altra gente in Val Bormida che stanno subendo lo stesso trattamento
Mi corre l'obbligo qui ricordare sul tardi lavoratori di un'altra azienda cinque chilometri Ferrania azienda del settore la componentistica per auto che state acquistate con finanza pubblica finanze pubbliche e state violentate abbandonata da una multinazionale canadese
La Roland in via e ha lasciato spazio nello scorso centoquaranta dipendenti più l'indotto quasi tutti sotto i quarant'anni
Venti era è nato produrrà le stesse cose in Repubblica Ceca dove il costo del lavoro
è inferiore
Si diceva del Midi fattori che hanno influito su Ferrari a cui si aggiunge la politica tristemente di moda della competitività sui costi del lavoro e non sulla qualità del processo di lavoro del prodotto
Sulla compressione dei diritti vedi l'articolo diciotto che sulla precarizzazione dei contratti di lavoro vedi la legge trenta
Ove si aggiunge la totale mancanza degli investimenti in formazione il depotenziamento lo smantellamento del settore l'apice
E per frane se possibile il gioco è stato ancora peggiore a ciò si aggiunge la presenza nella finanziaria di turno l'inadeguatezza del management addentando e tutto con la benedizione dell'Unione industriali speriamo che si tratti solo della benedizione e di nuovo diventa il tutto senza uno straccio di politica industriale da parte del governo nazionale della nostra regione
Così quando Kodak ucciderà ferraglia con i brevetti del digitale esplode nel medicale di Ferrari in tasca e visita anche ad aggiudicarsi gli appalti regionali per la fornitura di lastre de las del proprio territorio e lo ha fatto vendendo lo stesso prodotto
Identico fatto sempre a Ferrania però aumentando del trenta per cento del costo noi non chiediamo la nostra regione al nostro governo i propri bambini iper liberisti ma solo parole che ci usino dei trattamenti di favore chiediamo solo che tra un prodotto di ferraglia evidenti concorda che costa un terzo in più si cerca il morto
Non siamo fare della dietrologia sulle sette esoteriche del passato su cui tutti abbiamo reso de responsabilità
Tra le tanti ad esempio la decisione di dismettere la chimica in Italia davvero fatto dopo aver lasciato uno scempio ambientale per seguito le fascinazioni del piccolo è bello e la versione della grande industria e quant'altro solo per citare alcune di cui siamo stati lì
Noi chiediamo che il governo manifesti la volontà la volontà inequivocabili di sostenere Ferrania
Come tassello importante la politica industriale nazionale della chimica fine
Beh pensando di tutto ciò come non ecco tradizione può attenzione alla tutela l'ambiente che vengono espressi gli indirizzi conferiti poteri di gestione da parte del tribunale ha cominciato giudiziali prima se ci sia e successivamente poi commissario straordinario
In ordine alla costituzione di tutto l'attuale produzione consentendo pertanto l'acquisto delle materie prime necessari che la nostra azienda e strategica per il nostro sistema sanitario nazionale capaci di competere sui mercati con i migliori competitori del mondo abbia un po'di più del tre per cento del mercato nazionale nel settore medicale contro il cinquanta per cento cinquantaquattro per cento tra America è una cosa
Tutto più cioè il nostro prodotto
Che si facciano delle azioni di promozione mirata verso la committenza privata che si proceda alla messa in relazione del nostro sistema sanitario locale con il sistema biodiversità ecco le nostre certi cento felice
Lo stabilimento affinché si individuano prodotti innovativi su cui non interrompe l'attività di ricerca stessa ed infine che si individuano si rendono accessibile lavoratori ventotto di ferraglia idoneo molti dottori sociali che consentono di fare fronte la situazione contingente mirando il più possibile anche la salvaguardia dei posti di lavoro
Care compagne e cari compagni non troviamo di voi di voler troppo questo è quello che dovrebbe fare un governo non di sinistra o di destra ma un governo normale cambia Wordsworth la propria politica industriale sociale questo è quello che chiediamo al Governo e la Regione Liguria
E lo facciamo da questa Assemblea attraverso la sensibilità delle compagnie oratrice ricompaia curatore dei DS dei nostri compagni parlamentari ed amministratori ai membri della seduzione quale chiediamo di essere al nostro fianco in questa battaglia per i diritti e mettetele sociale nel nostro lavoro costituiamo sul fatto che la nostra situazione sia già stata inserita nella generazionale democratici uniti
Come un caso interesse industriale nazionale
Così
Come è stato detto accede di Terni e di tutte le altre realtà in cui il Paese al fianco di acquari ci schieriamo per sostenere la lotta come la nostra lotta e dalle attuali portiamo tutta la nostra collaborazione il saluto la sua la realtà
L'assicurazione e così via ce l'ha già data al compagno Fassino
Nell'importantissimo a visita a Fiorani a quella visita significato molto ha dato fiducia a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori e non si sono sentiti abbandonati come purtroppo per troppe volte lo sono stati in passato
Quella visita celato fiducia Company fascino e ci ha permesso di continuare a capire la certezza che il nostro e ancor più grande partito di lavoratrici e dei lavoratori
Grazie a Roberto Romei vero
C'ha ora la parola Jessica compiersi delegato della se gli atti pagine gialle
Si prepari Lella Trotta
Correndo solo un attimo non sono più delegata perché sono stata buttata fuori Valona ecco no
Beh il call center di
Della Seta pagine gialle quell'
Io Pronto pagine Gialle
Il era in realtà un call center crea non apparteneva inizialmente asset appena un call center esterno che poi è stato acquisito da sei a nel nel due mila due io ho lavorato gli per undici membri
Il rapporto tra collaboratori e lavoratori a tempo indeterminato era venti lavoratori a tempo indeterminato e trecento co.co.co.
Praticamente il servizio era gestito interamente da collaboratori coordinati continuativi
Sindacalizzazione zero
Ci siamo trovati in una situazione
Brutta perché abbiamo avuto
Nel giro di un anno una riduzione dei compensi per chi lavorava all'interno da sette euro e settantacinque lordi allora
A quattro euro e novanta per gli ultimi che sarà entrati sempre lordi ovviamente
Questa cosa ha messo in contrasto in competizione i lavoratori che inizialmente lavoravano lì è quelli che sono entrati successivamente perché ovviamente il nemico era il lavoratore che lavorava meno perché era il concorrente
Ovviamente non avendo la certezza di un rinnovo di contratto
Il il rischio di gli essere sostituiti da chi lavorava prezzo molto inferiore era era molto molto alto e così poi Mammano insuccesso
Per diciamo evitare che è un co.co.co. ha per forza formalmente un lavoratore autonomo potesse fare come lavoratore autonomo quindi per esempio assentarsi insanabile di assentarsi venivano organizzati i turni in modo molto rigido e in più una serie di Brioni né in caso di assenza la collana diciamo emblematica quella che poi ha fatto scattare quella che è diventata la nostra lotta sindacale è stato il fatto che chi si assentava per più di tre volte in un mese indipendentemente dal fatto che fosse per una malattia per la morte di un parente o perché ora la voglia di andare a lavorare
C'era la sospensione per quindici giorni dal lavoro e dal compenso che significa praticamente avere dimezzato totalmente il lo stipendio questo per chi si paga
Un affitto le bollette magari spera pure di mandare fino alla fine del mese è una cosa a te come dire incide tantissimo e questo faceva sì che ci fosse una sottomissione e che alle persone comunque non avessero il coraggio di ribellarsi
Qualcuno dirà cominciata a fare lo stesso quando amministrata non rinnovare i contratti ci siamo iscritti annidino CGIL
Per vicenda che non sto a raccontarvi in qualche modo l'azienda ha avuto la lista degli iscritti al sindacato
Che hanno avuto un trattamento privilegiato
C'è stato ridotto l'orario all'avevamo la disponibilità che dovevamo dare all'azienda dalle sette alle ventiquattro vuol dire praticamente tutto il giorno ci comunicavano i turni con due giorni di anticipo
E vuol dire non poter sì assolutamente organizzare l'esistenza chi grazie poi iscritto al sindacato ha avuto come trattamento una riduzione di orario io sono stata una di quelle
Da quaranta ore alla settimana annoverare la settimana che significa che io andava a lavorare non potevo neanche pagarmi la benzina per
Recarmi sul posto di lavoro
In più verrà scoraggiare altri a iscriversi al sindacato e a cercare qualche rivendicazione hanno iniziato ad utilizzare una tecnica anche molto vecchia che è quella dell'isolamento dei delegati tra virgolette perché in realtà un un collaboratore coordinato continuativo tra i collaboratori coordinati continuativi non hanno il diritto di avere dei delegati sindacali quindi eravamo dediche atipici anche in quello
Hanno iniziato a isolarci ci mettevano in turno in modo che non potessimo mai incrociarsi entrammo in un luogo di lavoro in cui nessuno ci parlava io entravo facevo le mie tre ore le persone con cui era andata a cena due giorni prima non mi parlavano più e in pratica Mammano a ci hanno buttato fuori è sembrata una situazione sempre peggiore perché chi ha visto noi che venivamo buttati fuori sì a un po'sottomettere la l'azienda e sono uscita e ho un po'di cause
Che stanno ancora andando avanti vedremo come vanno a finire il grosso problema è stata appunto questa sottrazione di dignità che non è solo una questione di
Costo del lavoro e l'azienda non non aveva solo gli interessa a ridurre il costo del lavoro utilizzando noi
Aveva anche questo modo di sottrarci la possibilità di ribellarci quindi Mammano ci venivano Sorgenia sottratta la dignità nell'avevamo più neanche la forza di reagire noi noi abbiamo reagito agli altri non hanno più l'alito si sono trovati in una situazione di sottomissione assoluta e di assoggettamento totale
E ovviamente quando si rischia il posto di lavoro si deve pagare un affitto ci si assoggetta non c'è nient'altro da fare
Purtroppo ne avevamo lo strumento legale in mano ed è l'unico che ha funzionato e purtroppo secondo me perché secondo me
Molto più importante di togliere questo tipo di questioni a livello collettivo non ci siamo riusciti del secondo me è un pochino la sconfitta
Adesso la legge trenta da un ampio un ampio margine di scelta tra i lavori precari e quindi dolci dagli anche quello che era il medico legale per reagire perché ci sono un sacco di mezzi legali per rendere precari lavoratori e in questo modo la sottrazione di dignità diventa una cosa permanente io credo che alla fine veramente sia importante riuscire a reagire a questa legge trovare un modo per non diventare complici della sottrazione non solo di diritti dei lavoratori ma della dignità delle persone che si trova in queste cose
Io voglio ringraziare Jessica con cassa
Perché ha portato qui una testimonianza diciamo pure che la testimonianza vivente da drammaticità della condizione nella quale si trovano questi milioni di lavoratori precari e di quanto sia importante realizzare quella estensione di diritti di tutele che stiamo sottolineando con forza lei un grosso in bocca al lupo per il futuro
Allora la parola
Accompagna Lella Trotta della segreterie la federazione del partito di Genova
Si prepari
Giuseppe
Longhini
Ma io parto dall'esperienza di cui ha parlato la compagna poco fa che credo sia educativa per tutti ci serve ci fa crescere ci fa capire meglio
Come si vive in queste realtà di non lavoro di lavoro di supermarket del lavoro
Di deregulation completa
Io parto ma dell'esperienza di Genova per una città un po'particolare è una città dove
Pur essendo al nord viviamo una realtà da mezzogiorno esattamente il limite del mezzogiorno la disoccupazione tasso dico disoccupazione femminile
è del settantasei per cento risulta infatti le donne sono il settantasei per cento le ultraquarantenni sono l'ottantadue per cento questo è un dato che fa impallidire rispetto agli altri dati Bernardo che non hanno uguali
E la micro impresa è una realtà di fuga dalla disoccupazione cioè le donne scappano creano micro impresa che magari dura un tot di anni ma cercano una fuga una via di fuga questa realtà
Eppure c'è una maggiore a fronte di questo c'è una maggiore scolarità da parte delle donne
E questo naturalmente crea una grande difficoltà la grande dipendenza dalle famiglie è una mancanza di autonomia sulle scelte di vita
In questi anni se consuma dalla riforma del collocamento c'è il passaggio delle competenze della Provincia e l'esperienza dei centri provinciali per l'impiego ha modificato il rapporto tra cittadino disoccupato l'istituzione ma è cambiato solo il rapporto perché il seppur questa istituzione deve mettere in contatto domanda e offerta
Se il lavoro non c'è non si mette in contatto un bel niente quindi è necessario cioè la formazione i progetti sono importanti sono fondamentali ma se non sono seguiti da politiche nazionali
Per la creazione di posti deve lavoro veri reali non hanno costrutto
Il pollo con la legge trenta ha introdotto questa deregulation questa di cui parlava poco fa gesti che mi pare
Questo
La è stato fatto senza un impianto giuridico serio e ben definito senza ripetere gli strumenti di sicurezza sociale cioè per coprire per verificare come tutelare i laboratori durante i periodi di sospensione del lavoro e quindi non si avvicina minimamente a un modello sociale europeo qui vorremmo in voi forse vorremmo avvicinarci
E riducendo drasticamente le possibilità di costruire un accesso al sistema pensionistico ha quindi un'incertezza cioè quindi lavoratori senza al futuro senza la certezza del tutto e quindi creando quest'aria di laboratori non laboratori incerti con una vita impossibile da costruire come raccontavano gli le esperienze senza la possibilità di a dire Moody fare domanda per mutui prestiti le cose più banali per poter mettere in piedi una propria vita una propria autonomia
Quindi è un pasticcio a cui bisogna porre dei limiti urgentemente e questa non è la buona flessibilità che vogliamo di cui parlava Damiano nella sua relazione questo è davvero un deregulation e
Le donne trovano comunque anche in questa realtà lavorative io sotto lavorative provano comunque meno posti di lavoro
E vengono anche qui ulteriormente discriminante come ci racconta anche sulla maternità poi diventa ancora ancora peggio se è una donna con un lavoro precario di questo tipo decidesse di diventare madre viene in vendita perché altrimenti perde comunque quel poco che ha messo in piedi oltre all'aggiornamento del mobbing che faceva prima perché sempre in questa deregulation totale
Si aggiunge sia un mobbing verticale cioè quello di cui parlava prima cioè i campi che impongono un determinato membro altrimenti si discriminano
E si aggiunge anche il mobbing orizzontale cioè quello fatto dagli stessi colleghi di lavoro magari irregolare che si sente no
Rubare un qualcosa da questi lavoratori aveva quindi c'è un mobbing a diversi livelli
Tra chi lavora ancora oggi tra le donne che lavorano ci sono ancora dei blocchi notevoli le donne ancoraggio hanno un tetto di cristallo che vogliamo sfondare
E dalla ricerca sul lavoro che cambia si emergevano alcuni dati e molto evidenti cioè le donne che guadagna e che lavorano e che guadagnano meno di mille euro al mese sono il cinquanta per cento
Quelle sotto i mille cinque sono il quaranta per cento e il dieci per solo il dieci per cento va oltre mille oltre al dato di povertà assoluta o perché in questo periodo e ce ne siamo accorti tutti siamo tutti più poveri
Le donne sono le povere tra i poveri
Quindi il dato economico tradisce anche una mancanza di crescita professionale cioè il fatto che le donne abbiano un reddito inferiore fa denota chiaramente che sono a livelli retributivi DiVersi
E sono c'è una discriminazione economica
Il tasso di occupazione dicevamo prima è tra i più bassi d'Europa
Ma non è né eccetera non basta solo per crescere l'occupazione bisogna far crescere anche l'occupazione di qualità
E quindi garantire l'accesso ai ruoli e profili professionali superiore a tutti e conseguentemente anche alle donne che in questo momento sono quelle più discriminate quindi pari opportunità significa questo
E
In un modello di organizzazione del lavoro maschile ancora oggi la maternità è una discriminazione quando le donne rientra dalla maternità non ha tutti gli strumenti necessari per poter essere davvero integrata davvero la parità con gli altri colleghi ma viene comunque discriminata
E questo periodo dovrebbe trovare una motivo un modo per uscire da questa impasse attraverso meccanismi formativi le
L'ornamento eccetera
La legge cinquantatré quella sui congedi parentali ancora oggi e in parte inapplicata e per i laboratori dal supermarket della legge trenta ancora peggio perché comunque una chimera
Non ripeto le proposte che sono state già fatte qua che ho apprezzato moltissimo ma io sono convinta che insieme possiamo combattere tutta questa deregulation
Del lavoro introdotta dal Polo mi abbiamo necessità e urgenza e insieme possiamo rilanciare la nostra proposta politica quella che abbiamo voluto con la carta delle lavoratrici e dei lavoratori grazie
La parola Giuseppe Longhi in delegato dal PM di Milano si prepari compri Mauro per l'ultimo intervento
Prima le conclusioni
Do
Ma no chiesto d'intervenire per l'attribuzione
Io partirei questa mattina durante gli anni a venire qua
A intervenire
Stavamo ragionando su quali sono stati e quali sono i problemi che attanagliano il mondo dei lavoratori in Italia
Essendo i lavoratori dell'Atm
Vivendo partecipato almeno che che ci sono stati nel mese di dicembre
Ero preoccupato perché non sapevo da che parte cominciare per spiegare le ragioni che hanno portato i lavoratori
A fare quello che hanno fatto nelle giornate nel mese di dicembre
Poi invece fortunatamente ho ascoltato di internet la relazione che ha fatto Damiano
E devo dire che
Sono rimasto sollevato perché quello che hanno spinto i lavoratori e la mia azienda
A
Chiudersi e a reagire contro andando contro le leggi che regolamentano i servizi di trasporto pubblico locale locale
Sono proprio i dati che ha fornito Damiano su quello che era il disastro della politica del centrodestra nei confronti dei lavoratori dipendenti
Che partendo
Dalla politica di Prodi dove c'era una prospettiva di un futuro migliore
Legato all'entrata in Europa dell'Italia
Sono via via andate a sciamare e a peggiorare le condizioni di vita di tutti i lavoratori
Dipendenti in Italia ma non soltanto del nostro settore in quei giorni non siamo stati attaccati in un primo momento
Dalle cariche pubbliche dal sindaco del vicesindaco di Milano anche da alcuni segretari nazionali
Che poi dopo però imbeccati
Dai delegati sindacali hanno corretto il tiro e hanno capito
Tenendo conto che la nostra azione è stato un'azione forte da non prendere ad esempio ma oggi sono ancor più convinto che abbiamo fatto bene per dare un segnale di cambiamento
Io credo che non era possibile continuare andare avanti in quel modo
Continuando a subire
Senza poter rispondere o dare un segnale che quello sia avrebbe portato a una rottura con i lavoratori che mi con il mondo del lavoro perché i lavoratori dipendenti erano praticamente continuato a subire lipolitico nomi che disfattista di questo governo
Dove vogliono creare una società classista ecco la preoccupazione dei lavoratori
Che nella mia azienda
Fanno un po'd'antenna ricevitrice perché parliamo con le vecchiette con i pensionati parliamo con anche i lavoratori abbiamo il problema di curdi trovare lavoro i nostri figli di mandarli a scuola di accudirli
E tutto questo
Ha portato a maturare
Quella convinzione
Di andare oltre alle regole per dire basta
Praticamente abbiamo messo a nudo quello che sarebbe la disfatta
Della politica del centrodestra
Nomino per non voglio nominare anche il presidente del Consiglio perché non voglio farmi pubblicità gratuita
Mi ha stufato ma non sono né anche lei con
Io lo invito a venire a Milano a parlare i delegati di CGIL CISL e UIL
Perché deve essere diffusa quella relazione perché dare prospettive future
Lavoratore in una situazione di critica perché i problemi del lavoro riconosce cioè sui giornali leggiamo quotidianamente dall'Italia
Ultimo c'abbiamo visto come è noto i ho utilizzato il sacrificio dei lavoratori con i contratti cioè perché le aziende hanno risparmiato da questi soldi anziché investirli
Per migliorare la produttività per essere competitivi
Gli imprenditori hanno pensato bene di mettersi da parte per conto loro
Questo è stato un disastro per quello che era l'Italia
Questo è stato un disastro e adesso vi invito perché siccome stanno e siccome siccome stanno arrivando le sanzioni disciplinari e per quello che è stato le azioni di lotta
A non abbassare la guardia l'attenzione sul nostro settore perché ha oltretutto abbiamo chiuso la parentesi del biennio economico con quello che è stato ma stiamo tornando nel mondo in piazza rimpiazzi comunque sul campo di battaglia la discussione del nuovo contratto economico e dalle avvisaglie che abbiamo per quanto riguarda la posizione arrogante
Delle controparti datoriali e dalla mancanza di prese di posizione del dell'organo istituzionale del governo il nostro direttore l'Alitalia la punta dell'iceberg ma poi seguirà tutto il resto
Perciò vi invito a non abbassare la guardia all'attenzione nei nostri confronti
Perché daremo ancora possibilità di discussione
Per quanto riguarda i temi del lavoro e delle morti dei dipendenti perché non l'abbiamo fatto semplicemente perché siamo una una categoria corporativa privilegiata
No siamo ben coscienti che nel mondo del lavoro esistono tutti questi problemi che attanagliano tutti non abbiamo fatto solamente per noi stessi
Io mi auguro
Che da questa fase si passi dalla parole ai fatti
Acquistare maggior consenso nel nostro partito o alla coalizione del nostro partito perché alle prossime elezioni si mandi a casa il governo di centrodestra non vogliamo la politica classista
Vogliamo un futuro che vieta le prospettive a tutti di una vita migliore cioè quello che è il sogno
L'Italia di Berlusconi ed evitando l'incubo di tutti i lavoratori italiani grazie
La parola Mauro Conte delegato tali
Grazie
Sì cerca i soldi
Ma un vivo ringraziamento nome tutti i lavoratori da parte dei DS per questa opportunità all'interno
Grazie
Credo che sia un'assemblea strumento importante per la gravità
La situazione economica industriale per il lavoro nel nostro Paese chimica
Diciamo preceduto l'ho detto molto bene
Abbiamo già confrontato con il segretario Fassino con l'onorevole Bersani con i compagni del dipartimento economico ricevuti a trovarsi in azienda
Iniziative le proposte per salvaguardare le possibilità di continuità di questo gruppo il futuro di migliaia di lavoratori di risparmiatori
Sono state fatte iniziative importante ma io credo che dobbiamo come forza fondamentale della sinistra italiana ed europea fare ulteriori sforzi per affrontare gli squilibri che la globalizzazione finanziaria dei mercati e questo ne è un esempio il fallimento di politiche neoliberiste
Con ha determinato anche nel nostro Paese dobbiamo essere in grado di contrapporre democrazia sociale economica riportare l'uomo il lavoro a riassumere quella centralità che gli spetta
La vicenda Parmalat è stata definita l'undici settembre di Parma non coinvolge sulla mente quattro mila dipendenti del gruppo in Italia di trentasei mila in Europa ma migliaia di aziende agricole meccaniche dei servizi dei trasporti circa l'un per cento del PIL
Nazionale
Un crack non ha precedenti per la storia di questo Paese è ancora socchiuso per lei perché a noi perché l'azienda
Ha visto nel due mila e tre è una grande diciamo ripresa di produttività
In tutti i settori
E ha raggiunto importanti livelli di presenza sul mercato
Noi crediamo che ci sia in gioco una fetta importante e strategica del sistema agroalimentare italiano
Perché Parmalat è una delle poche multinazionali italiane a dovere concretamente un peso economico lo scenario mondiale vero prodotti produzioni come era se voi lavoratori dell'azienda abbiamo con l'aiuto anche delle istituzioni locali della Regione del Sindacato provinciale in modo particolare della Fly
Fin dai primi giorni di dicembre garantito in mille difficoltà una continuità produttiva non si è mai interrotta questa continuità anche quando non ci arrivava all'ateo
Non si riusciva ad acquistare alcuni prodotti per la produzione
Una continuità produttiva che ha ricevuto e speriamo continua riceva una solidarietà attiva dei consumatori le vendite vanno bene questo credo che sia un risultato importante che va a merito proprio del di chi lavora
E nonostante quanto accaduto credo i consumatori appunto abbiano ben compreso la differenza fra un'associazione a delinquere ai lavoratori i prodotti sistema industriale che può e deve essere salvaguardato
Ecco la vicenda Parmalat fa emergere in modo chiaro i limiti di un sistema economico finanziario che ha bisogno di profondi cambiamenti regole trasparenti e di per il diritto societario
L'efficacia del sistema dei controlli insomma di affermare una reale democrazia economica di affermare ricerca sviluppo tecnologia formazione sulle parole che già sentito dagli altri delegati rispetto a tutti i settori del sistema industriale italiane valgono anche per noi perché solo attraverso questo discorso
Le nostre aziende riescono a competere a fare qualità e valore aggiunto lunedì ventitré febbraio ci sia un ordine chiaro come tutti i delegati del gruppo le segreterie provinciali e nazionali per la FIAT aprire un confronto col governo che anche qui è ancora una volta non ci sente sembra ignorare il fondamentale ruolo del lavoro e soprattutto privo di idee penalizzare un pezzo info fondamentale del sistema industriale italiano
Quello agroalimentare di cui parla l'altro ripeto nonostante la finanza è una realtà strategica
I segnali rispetto al futuro sono contraddittorie da un lato dati ufficiali del lavoro di Bondi dei consulenti della Price
Sui quali è necessario avere un confronto aperto
Anche qui i lavoratori sono per il momento esclusi dalla possibilità di sapere è un po'quello che avveniva nella gestione Tanzi Tonna ma i dati sembrano positivi sul fatto che le produzioni nel gruppo in Italia e gran parte del mondo ce n'è in grado di dare una redditività positiva
Dall'altro le ci sono dato Sperto negativo invece la formazione dei ministri di questo governo che ancora non abbiamo visto a Parma
Più attente indirizzare scelte verso convenienze di più di parte che ad avviare un concreto rilancio produttivo di Pamela dell'ambito
Di una nuova e forte opera di sì di ripresa del sistema industriale di questo Paese ecco vedremo con gli sviluppi dell'inchiesta inchieste giudiziarie
Se ci aiuteranno a comprendere meglio quello che successe una responsabilità le connivenze il ruolo di tutti coloro che hanno consentito che questo disastro avvenisse
E certamente oggi però ci sono lavoratori risparmiatori che a Parma Milano aromi anche Torino stanno già pagando un prezzo per il malgoverno del sistema e per le cattive politiche aziendali
Accanto la forte mobilitazione di proposte idee che stiamo avanzando
C'è bisogno di credo di una grande riflessione e di un grande lavoro lo devono fare con loro dov'è stato detto qui stamattina che proprio a Parma erano in prima fila al convegno di Confindustria nel due mila ad applaudire un soggetto che ha sicuramente concorso a creare un clima nel quale la probabilità che si verificano scandali finanziari in Italia risulta aumentata rispetto a quello che succedeva nel passato
E allora io credo che noi dobbiamo fare di tutto perché è proposte di democrazia dell'economia
Come sostegno al Global Compact proposto da Kofi Annan per ripreso a livello generale per il controllo sugli aspetti finanziari si affermino anche nel nostro Paese e partendo dall'esperienza di questi mesi di Parma
Si costruiscono luogo di confronto democratico di controllo dei dei flussi finanziari ricominciamo a parlare anche noi di Tobin tax o comunque gli elementi che siano in grado di intervenire
Su questi tipi di processi di una giustizia sociale diffuso
I lavoratori Parmalat sono pronti a fare la loro parte come abbiamo dimostrato in questi tre mesi drammatici auspico che anche da parte di coloro che hanno una responsabilità di governo istituzionale ed economica avvenga altrettanto ci batteremo per il futuro nostro del sistema industriale italiano certi che i DS sono dalla nostra parte gravi
Ringrazio conti Mauro allora sicuro che anche oggi abbiamo ribadito con questa Assemblea l'impegno nostro dei nostri gruppi parlamentari a sostegno dei lavoratori e delle prospettive del gruppo ora cari compagni siamo giunti a conclusione
Di questa nostra Assemblea
Si sono svolte oltre che alla relazione del compagno Damiano
Ventisette interventi come sempre molti compagni non hanno potuto intervenire in questa occasione io li ringrazio comunque altri compagni di non hanno né addirittura potuto arrivare per le notti condizioni atmosferiche alla nostra
Assemblea in ogni caso è stato un momento credo importante di confronto e di discussione ventisette interventi la presenza i dirigenti sindacali delle confederazioni unitari CGIL CISL e UIL gli esponenti della del mondo dell'Università di dirigenti politici e poi vorrei dire soprattutto e ringraziare i tanti lavoratori che sono intervenuti a testimonianza in realtà reali e difficili della situazione economica industriale del nostro Paese
Il materiale che da questa Assemblea esce la relazione
Le conclusioni ora di Piero credo saranno un momento importante per la nostra iniziativa per la nostra battaglia sperando che nelle prossime settimane questa battaglia ci consenta di allargare il consenso egli arrivare pronti al grande appuntamento elettorale del dodici e tredici giugno ora la parola
A Piero Fassino segretario nazionale dei Democratici di sinistra
Io così però naturalmente ringraziare
Ne ha fatto adesso Guerzoni
Tutti coloro che sono intervenuti a questa nostra assemblea nazionale
Ora attrezzi
Tantissimi lavoratori che in rappresentanza di tante realtà
Tutti gli altri terziario dei servizi sono qui oggi
I dirigenti sindacali
Ringraziare anche perché può arrivare oggi non era agevolissimo e anche qui non è caldissimo
Per ringraziare tutti ringraziare naturalmente
Cesare Damiano ecco
Franca Donaggio Camillo Burgos compagni che hanno lavorato alla preparazione dell'Assemblea
Di un'assemblea che come si è visto nella partecipazione la qualità della discussione del dibattito
Non è un'iniziativa estemporanea è il frutto di un lavoro
è stato costruito in questi anni in particolare l'accesso
E che ci ha consentito di via via ricostruirne
Un'iniziativa costante continua su tutti i temi del mondo del lavoro ricostruire una
Rete di organizzazione sui luoghi di lavoro
Capacità di azione d'iniziativa che io credo sia
Per noi è un elemento importante
L'identità politica e culturale e di iniziativa pur
Questa mattina bersaniano
Giustamente ha richiamato la condizione critica in cui
Si trovano settori rilevanti
Dell'economia italiana
E come più in generale il Paese stia conoscendo una situazione cono
Mica difficile
Una crescita zero per il secondo anno consecutivo
Una crescita zero che si sostanzia in
Stagnazione della produzione
Contrazione dei consumi
Crisi industriale in comparti in settori strategici
Della dell'apparato produttivo del Paese penso
Alle difficoltà che riconosce nuovamente il settore siderurgico
Da Terni a Cornigliano tarda a Torino
Penso come il settore tessile nuovamente fortemente esposto
Alla concorrenza di Paesi dei quali costo del lavoro in un settore lavori intensi come questo pesa maggiormente
Penso a un tema che questa mattina evocato con forza Cesare
è come
Quello che è stato un elemento di forza lungo dell'apparato produttivo industriale italiano e cioè
Una rete diffusa di piccola e media impresa oggi però esposta a un rischio dinamismo che misurato con mercati che si ampliano nelle dimensioni con l'integrazione europea con la globalizzazione
Mette in difficoltà la tenuta di molte imprese
Penso alla crisi dell'Alitalia della Parmalat
In cui ci hanno parlato qui i lavoratori o della Ferrania
Crisi che tutte segnalano appunto una situazione di sofferenza
Gli ospedali rilevante
Non è l'unico dato che segnala una condizione di difficoltà dell'economia italiana
Anche quest'anno come era già accaduto nel due mila
E due anche il due mila tre si è chiuso con una riduzione dell'export
Che percentualmente il doppio della contrazione delle esportazioni conosciuto dai nostri due Paesi principali competitori che sono Francia Germania
L'andamento delle esportazioni per un Paese come l'Italia che è il quinto esportatore su scala mondiale è un indicatore significativo delle dinamiche quello in una così accentuata riduzione delle esportazioni che investe molti settori conferma testimonia di una difficoltà
Di competitività
Il due mila tre si è chiuso con una riduzione percentuale rispetto al due mila due del flusso complessivo degli investimenti e dei miei investimenti industriali
Nel Mezzogiorno si registra per la prima volta dopo anni in cui si era avuto un tasso di sviluppo più alto che il tasso di sviluppo medio del Paese terreni la prima volta attorno a registrarsi una rallentamento
Della cresce nel Mezzogiorno più accentuato del rallentamento della crescita riconosce l'intero Paese
Di tutto questo si sta traducendo
In un
Graduale
Stagnazione anche sul fronte dell'occupazione dal mille novecentonovantasette ad oggi anno su anno la disoccupazione è costantemente diminuita
Gli ultimi dati ci parlano di una diminuzione
Che però è in gran parte frutto della emersione di lavoro connesso ai processi di appello regolarizzazione degli immigrati
E quindi noi siamo anche dal punto di vista dell'andamento occupazionale di fronte a una fase
Di stagnazione
Insomma dati che tutti dicono una cosa
Che la situazione economica è difficile ed è difficile non solo per la congiuntura
Economica internazionale
Ma per il congiungersi accanto ad una congiuntura economica internazionale difficile anche di una politica economica di una che ha depresso
Le possibilità le opportunità del Paese
E noi intanto di qui partirà
Perché
Ci sembra che questo sia un quadro sufficientemente allarmante che nei prossimi mesi può divenire in molti settori industriali e terziari ulteriormente
Preoccupante
E tutto questo ci sembra richieda
Una radicale
Inversione negli indirizzi negli orientamenti della politica economica della politica industriale che è stata
Seguita fin qui
Questa situazione economica difficile si salda
Ed è causa naturalmente di un malessere sociale
Che diviene più via via più acuto
C'è una condizione accentuata di compressione dei redditi come sappiamo lo abbiamo denunciato i grafici che stamattina
Se sarà evocato durante la sua relazione lo indica
Una riduzione una compressione dei redditi che deriva dalla ripresa di inflazione
Da un carovita che incide su molti voci di spesa
Per una dimensione superiore alla dimensione media dell'inflazione
Per una produttività che pure conosciuta ma non è stata distribuita in termini salariali
I dati sono lì sotto gli occhi di tutti gli abbiamo più volte indicati trentacinque per cento dei cittadini italiani
Dichiara che il proprio reddito mensile non supera i mille euro
Al mese
Il settantacinque per cento degli italiani indica un reddito che non supera i mille cinquecento euro al mese
Il sessantacinque per cento dei pensionati italiani una pensione che non supera i mille euro al mese se si va ai giovani sotto i ventiquattro anni e il settantotto per cento che ha un reddito che non supera il mille euro al mese
Ma al di là di questi dati statistici
Che sono già significativi ci sono poi i dati molto concreti che derivano dall'esperienza di molti che sono qui di ciascuno di noi
Un lavoratore dipendente della FIAT con trentacinque anni di anzianità guadagna oggi ammettono gli straordinari quando ci sono i dati i tempi non mi pare ci siano spesso tra i novecento e i mille euro al mese
Una lavoratrice tessile con venticinque anni entrambi anzianità lavora guadagni per i settecento settecentocinquanta euro al mese
Una giovane bibliotecaria laureata e magari anche con un Master di specializzazione la Terza Università di Roma guadagna mille euro al mese
Questi sono i redditi crea
Ed è evidente che questi redditi reali in presenza di una ripresa d'inflazione di caro vita
Accentuata
Sono in sofferenza
Come ci dice il fatto che c'è stato per la prima volta da molti anni la ripresa una una forte ripresa delle vendite dei consumi acquisiti attraverso forme rateali
E come si sa il fatto che il settantacinque per cento delle famiglie italiane denuncia una propensione al risparmio assolutamente esigua
Il che significa che
Molte famiglie italiane
Attutiscono
La minore capacità di spesa il potere d'acquisto dei redditi attuali attingendo a risparmio accumulato nel tempo ma una volta che te lo sei mangiato il risparmio produce effetti
Insomma c'è una situazione critica sul piano dei redditi
Come ha denunciato peraltro da lei tantissime indagini
Statistiche demoscopica e che in questi mesi sono comparse sui giornali anche dai dati che noi abbiamo fornito sulla base dell'inchiesta sul lavoro che
Il nostro dipartimento ha realizzato negli scorsi mesi
Questa ora questa ragione di malessere sociale di compressione dei redditi si salva ad un'altra ragione di malessere sociale di cui ci ha parlato in modo assolutamente
Chiaro è evidente che la ringrazio Jessica concause cioè cresce la dimensione precario del lavoro
Non soltanto i lavoratori stabilizzati
Ferrania della serie di Terni
Sono di fronte la Parmalat sono di fronte a crisi finanziarie industriali che mette in discussione la certezza del loro posto di lavoro ma il dato più rilevante che
Il novanta per cento dei nuovi posti di lavoro creati negli ultimi tre anni sono posti di lavoro connessi a forme contrattuali flessibili le ratifiche
Chi sono esposte ad un tasso di precarietà rilevante
E che sono condizioni di disagio
Non essere
Come si può ben comprendere
Si può ben comprendere quale sia lo stato d'animo di una famiglia appunto che
Abbiamo avuto due figli i quali
Ogni qual volta trovano un lavoro trovano però per un periodo determinato in condizioni di forte precarietà e flessibilità in condizione di vincere
E infine una condizione di malessere sociale causata dalle politiche di welfare di stato sociale che il governo
Pratica
Ci sono politiche di riduzione di risorse di servizi
A partire da quello che il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni sindaco di Firenze Domenici ha denunciato nei giorni scorsi cioè costante e progressivo taglio anno dopo anno dei trasferimenti delle risorse dallo Stato agli enti locali dei poteri regionali
Risorse che per buona misura il sistema dei poteri locali destinata a
La politica di servizi
Ed è evidente che questa riduzione ha un duplice effetto o alla riduzione dei servizi o più facilmente stante che poi i sindaci giustamente si preoccupano di non togliere ai loro cittadini servizi in modo sbrigativo la conseguenza più diciamo
Normale che questi servizi costino molto il
Perché e tenerli aperti sostituzione dei trasferimenti che lo Stato non dagli enti locali aumento delle tariffe
Oppure le imposizioni fiscali locali cioè
Ma non è soltanto questo che già è rilevante
Siamo in presenza di politica nella scuola assentare parlato stamattina Andrea Ranieri che sono tutte le riduzioni di risorse e di spese oltreché dannose dal punto di vista del merito della politica scolastica che propongono
Non ci sono risorse
Per l'infanzia sostanzialmente
A partire dal non ci sono risorse per i servizi all'infanzia scuole contanti
Non ci sono risorse destinate nelle finanziarie ai
Alle politiche di integrazione in una società che già oggi al cinque per cento dei suoi abitanti provenienti dall'estero perché nell'arco di quindici anni vedrà la popolazione di origine extracomunitaria passare sei milioni e mezzo di abitanti del vostro Paese
Non ci sono adeguate politiche
Per la popolazione anziana in un Paese che conosce
Rilevante
E accelerato allungamento del tempo di vita de
Sconcertante come l'allungamento del tempo di vita venga assunto un parametro essenziale chiari imporre una brutta riforma delle pensioni non venga assunto con un riferimento per la politica di trasferimenti delle risorse dallo Stato agli enti locali
Stante che molti dei servizi
Io Cariverona ed è stimato alla popolazione Canzian
Insomma l'Italia è un Paese
In questo momento a rischio
è un Paese che rischia di diventare il più piccolo
Meno competitivo
Meno capace
Da un lato di stare dentro la competizione
Internazionale
Dall'altro meno capace di redistribuire
Ricchezza lavoro opportunità
è un Paese che guarda al proprio futuro con maggiore incertezza e maggiore insicurezza
Quando noi nel novembre del due mila e due
Chiudi un occhio per provvedendo a pazienti
E vocaboli nel corso di una
Nostra iniziativa premono discussione su questo
Il rischio di un declino fumo rimproverati da molti anche a sinistra sul fatto che
Io sono una categoria che poteva sembrare un'esagerazione
La verità e che
Tutto quello che accade dice
Che il rischio di un declino del Paese lo arbitro
Naturalmente quando noi diciamo rischio di infezione non diciamo che il Paese destinato necessariamente soltanto declino
Una versione caricaturale
Nella denuncia il rischio di declino
Non sappiamo benissimo che il Paese un Paese forte l'Italia è un grande Paese
Quinto sesto Paese industriale di questo pianeta è un Paese che ha straordinarie risorse
Materiali tecnologiche sapere competenza professionalità lavoro
è un Paese che ha tutte le risorse per affrontare qualsiasi stile entrano e parliamo di rischio di declino evochiamo un rischio revochiamo una ineluttabilità
E però il rischio è davanti a noi perché la contraddizione principale che il Paese vive ogni giorno e per dirla con una formula che il Paese è grande ma chi lo governi piccolo in questa contraddizione fra le risorse di cui il Paese dispone e chi lo guida sta il rischio
Perché chi lo guida non è in grado di mettere in campo le politiche che siano capaci di valorizzare le risorse le competenze e le professionalità sapere le tecnologie di cui il Paese dispone
E c'è una contraddizione sempre più evidente tra la domanda nel Paese torni a chi lo guida di dare di fare politica che affrontino i pro
L'ENI e la capacità di farlo anch'io
Ho letto con una qualche
Facciamo sconcerto ironico la battuta di Berlusconi ieri che avventore
Se la figlia può presentare dei corpi che migliorano il meglio
Non è anche merito nella
Del governo peccato che l'abbia nettamente saliva sull'Audi
Peccato che quando si fece il vertice famoso nei giorni più drammatici di crisi a casa sua perché il senso dello Stato non lo ha portato a farlo nel palazzo del governo sia arrivato con due ore di ritardo in Mercedes
Io ho l'impressione che la migliore condizione alla Fia dipende da molti fattori ma non dalla sensibilità
No
In ogni caso si se ha dato una mano bene non è mica che
Dispiace se da Obama dramma che molto spesso la manovra della Italia
Qui ci rammarichiamo insomma
Insomma il Paese è un Paese appunto che rischia rischia perché chi lo guida non è in grado di
Mettere in campo una politica che si adegua
Ed è questo badate il terreno vero su cui sta maturando quella crisi del centrodestra di credibilità e di consenso di Berlusconi e della sua maggioranza che tutti avvertiamo
Perché la forza del messaggio berlusconiano del due mila uno quello con cui vinse le elezioni
Era esattamente quello di avere
Accreditato del Paese nella convinzione che se la destra avesse governato tutti avrebbero avuto più possibilità il fondo ha vinto l'elezioni per questo perché trasmesso un messaggio che aveva una sua forza alla sua capacità di suggestione
Spiego agli italiani che se Berlusconi avesse vinto elezioni dovrebbe essere governato l'Italia
Avrebbe avuto più chance ciascuno avrebbe avuto più opportunità più possibilità era così forte che una maggioranza italiani ci ha creduto e l'avvocato il problema è che due anni e mezzo dopo quella chance non si sono viste quelle possibilità in più non ci sono
Quell'opportunità evocate come
Moore nuova e maggiore possibilità non si sono viste anzi
Per molte famiglie molti cittadini italiani non sono non ci sono state più opportunità
Ma molti si chiedono se in questi due anni e mezzo non sono state messe in discussione certezze che sembravano acquisite una volta per sempre che invece le politiche del Governo hanno messo in causa questo è il tema
Ed è su questo che è maturata la crisi
Se uno dovesse dire qual è lo stato d'animo del fare
Per la società italiana credo che non si sbaglierebbe
Dicendo che lo stato d'animo prevalente un sentimento di maggiore insicurezza di maggiore incertezza di maggiore precarietà
L'Italia e gli italiani guardano al loro futuro con molta minore certezza e sicurezza di quanto non lo facessero due anni Bau tre o quattro anni fa
E questa è la responsabilità ridicole
Perché chi governa deve avere la capacità sì era in tempi di vacche grasse sia dei tempi di vacche magre di essere un punto di riferimento di certezza che va al Paese una comunità l'idea che chi lo guida a una strategia una bussola e una capacità di affrontare il problema
Si guardi quello che noi facemmo nel novantasei quando noi
Assume la guida
Politica di questo Paese con il Governo l'Ulivo del novantasei non ereditammo mica un Paese che stava in buona salute meritano un Paese che aveva un'inflazione che era tra le più alte d'Europa
Che aveva un debito pubblico il più alto d'Europa che aveva un deficit del bilancio di esercizio il più alto d'Europa
E noia di fronte a un quadro che avrebbe sconsigliato di porre l'obiettivo dice molto e che l'unico modo per uscirne scommettere sull'Euro
E per scommettere sulla non mettiamo in campo una politica di risanamento e di stabilizzazione finanziaria ed economica enorme
Ambizioso così ambizioso che ce lo ricordiamo tutti quando non l'avevo campo ci si disse che eravamo norme ambiziose modellista
Che ponevamo un obiettivo troppo alto che noi non ce l'avremmo fatta che la cura che davamo al cavallo avrebbe ucciso in Calabria decoder Sky descritte anche da autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale italiana
Oltre che nel mondo politico italiano
E invece poi noi paese nella voce l'abbiamo portato la manovra di stabilizzazione di risanamento l'abbiamo realizzata ma perché perché abbiamo il senso di una sfida
Tanto è vero che quando siamo entrati nell'euro non c'è stato un cittadino italiano che non abbia pensato che quella era anche una conquista il suo in cui lui aveva contribuito avevamo dato il senso
Di come anche un obiettivo ambizioso poteva essere
Realizzato conquistato ottenuto
E nel momento in cui è nato questo questa dimensione al Paese il Paese ha risposto la società ha messo in campo tutte le risorse necessarie per farcela perché ha scommesso sul
Ecco la storia guidare un Paese
Questo è il testo che non c'è oggi
Perché non c'è oggi inutile che Berlusconi dica che la lampada al suo palazzo Chigi è sempre Chiesa visti i risultati è meglio che dorma anche un po'la Spagna qualche volta resa
Quello che manca è la capacità di guidare una razione di dargli di avere un disegno e di dare il senso di una sfida quello che che non ed è su questo che matura la crisi
Ed entro quella crisi matura non mille forme di malessere sociale
Che poi si trasforma si traducono in notte e le note possono prendere molte pieghe anche quelle che magari non ci piace
Gli ho detto in un'intervista
Riflettevo su
La lotta delle auto ferendo i ferrotranvieri Milano nei giorni delicati e difficili in cui si leggeva quella volta che mi ha colpito molto
Quello che ha detto un pensionato intervistato dal TG uno
Sì ma lei è contento che manchino i tram e gli ha risposto no devo andare a piedi ma allora cosa pensa di questi tranvieri
L'udienza il paese si è fermato anche poi ha detto
Ma forse non avranno sono otto
Per una risposta significativa che non voleva dire che necessariamente lui condividesse
Ma il forse non avranno solo torto è un modo di dire assolutamente significa
Biglietti evocano a quel pensionato in qualche modo si identificava anche se magari non conosceva tutti i contenuti in quel disagio in quel malessere di cui gli autoferrotranvieri era anche il suo come malessere sociale generale no
E questo è lo stato d'animo
Che oggi corre sotto la pelle della società
Questa è una responsabilità grave che la
Di non cogliere che così o se lo coglie di far finta di non vedere e così via di continuare
Questo modo del tutto probabile visto in cui Berlusconi pensa che
Le cose vanno nel migliore dei modi perché
Perché ce lo sappiamo tutti che non è così
Voglio dire
Ministro diciamo di di arroganza di megalomania che non fa bene al Paese che anzi siccome poi la gente sciocca misura le parole di della differenza tre parole fatti deprime ancora di più diciamo lo spirito pubblico
Perché
Accrescere nella opinione pubblica dei cittadini l'arco la come dire nulla
L'impressione è che chi lo guida non sia in grado di essere all'altezza di questa di quell'asse
Allora qui c'è il problema nostro
Non solo di denunciare questa situazione come ho fatto anch'io mi sono fatto molti intervenendo qui
Ma di mettere in campo una strategia adeguata
Serve una radicale svolta lo ha detto stamattina Cesarino detto Bersani sono intervenuti altri compagni
Un si salvi altri che hanno richiamato questo tema una radicale svolta
Prima di tutto serve
Mettere in campo politiche redistributive
Servono politica distributiva distributive che tutelino i redditi reali
La dinamica salariale dei visti degli stipendi dei redditi oggi
Riferita alla nozione di inflazione programmata che del tutto lontana dall'inflazione reale anche solo dall'inflazione atteso
E allora c'è il problema in qualche modo di ricostruire
Un sistema di relazioni più diretto apra dinamica dell'inflazione dinamica salariale dei raggi
Con forme di concertazione che consentano
De
Mettere in campo strategie politiche modelli contrattuali che consentano ai redditi di non essere taglieggiati penalizzati
Dall'inflazione dal caro Witt
C'è un problema di
Riformare il paniere
Un paniere unico per redditi che sono molto diversificati nella loro dimensione della loro composizione rischia di diventare penalizzante soprattutto per i redditi più bassi
E quindi non soltanto c'è il problema di superare la nozione di infidi inflazione programmata come riferimento per riferirsi inizia invece a una nozione di inflazione più reale
Egli agganciare politiche contrattuali e di concertazione a quello ma c'è il problema di modificare il paniere che il chiarimento su cui viene calcolata
Vengono calcolate
Le dinamiche e le loro percentuali
Se il problema di garantire i redditi reali nelle forme contrattuali più esposte alla precarietà e alla irregolarità nel flusso del reddito a partire dai lavoratori e dai lavori atipici
Cioè il problema vero però dubito insieme al palato altri compagni di rimettere in campo una strategia contrattuale che a partire dal rilancio di una contrattazione articolata e decentrata sia in grado di recuperare quote di produttività che possono consentire una rivalutazione dei redditi partirà dai redditi da lavoro dipendente
Quindi intanto se c'è un problema di politiche redistributive sul in termini di redditi reali
Di politiche redistributive in termini fiscali credo che sia tempo di porre l'obiettivo di innalzare la quota di reddito che l'esempio totalmente le imposte
Che sia necessario riproporre meccanismi di restituzione di fiscal Drag terreni il prelievo fiscale aggiuntivo determinato da trascinamento di inflazione
Che vi sia la necessità di aprire una discussione sulla effettiva progressività di un sistema fiscale che in questi anni Tremonti invece ha deformato interviene il nostro
Una politica redistributiva significa affrontare il nodo previdenziale nei termini in cui
Lo abbiamo affrontato molte volte in questi mesi lo ha richiamato efficacemente questa mattina Damiano
Non abbiamo mai detto che la riforma pieni esaurisce ogni e qualsiasi misura di riordino previdenziale anche perché la previdenza va commisurata è correlata costantemente alla dinamica del mercato del lavoro in tempi di vita
Quindi e in sé
Riassetto previdenziale costantemente sottoposto diciamo a una verifica
Il problema è che noi pensiamo che occorra andare avanti il lungo
La direzione di marcia che la riforma Dini ha impostato mettere in campo ulteriori misure che non siano incoerenti o stravolgente rispetto alla riforma Dini ma proseguono il cammino che è stato
Da quella riforma
Sulla base delle proposte che abbiamo avanzato peraltro a dimostrazione dell'improvvisazione dell'approssimazione della superficialità con cui veniamo governati
Ebbene far notare
Lo dico soprattutto ai rappresentanti della stampa che sono qui
Che dopo essere stati dipinti no il sindacato come quelli che non volevano parlare di interessi di pensioni perché eravamo tutti intenti a conservare soltanto quello che faceva
Il governo ha cambiato la sua riforma esattamente nella dichiarazione dei punti da noi invocati come i punti su cui che erano inaccettabili della proposta Tremonti ma no
Perché noi abbiamo detto che non funzionava la decontribuzione per i giovani assunti quando l'abbiamo detto hanno fatto finta di non sentire quando abbiamo presentato l'emendamento in Senato che la toglieva hanno votato contro l'hanno bocciato e adesso lo lo fatto
Quando abbiamo detto che
Prevedere che l'utilizzo del TFR dell'indennità di liquidazione per per la pensione complementare con un meccanismo di obbligatorietà era incostituzionale perché il TFR è una forma di salario sia pure differito del potestà soltanto del cittadino
E quindi come tale
Il massimo che si poteva prevedere di vincolerà il silenzio assenso come forma più vicino all'obbligatorietà ma pur sempre volontaria ci è stato detto di no quando che ha presentato l'emendamento
Al Senato è stato bocciato e poi lo hanno introdotto loro quattro giorni fa
Quando gli abbiamo spiegato che non si può però riassegna riorganizzare un sistema previdenziale facendo passare la gente da trentacinque anni di andare in pensione a quarant'anni in un minuto
Quelli che vanno fino al trentuno dicembre due mila sette ci vanno trentacinque dal primo gennaio ce ne vogliono quaranta
Ci hanno spiegato che andava bene così e poi socievoli a pasticciare costano gli scalini scalette scalfire ma in ogni caso devono rimettere in discussione quello che avevano proposto
E dimostrazione sia se ancora ce ne fosse bisogno dell'approssimazione con cui
Veniamo guardati e di come invece il nostro approccio era un approccio molto più
Serio
Vero che partendo dalla riforma Dini affrontare i problemi li affronta ha avanzato una serie di proposte che danno continuità e intervengono Tonino Conte ulteriori
Elementi di riforma
In ogni caso io credo non possa essere dimenticati son d'accordo quanto detto qui Miniati non si può essere negate c'è un problema
Le possiamo fare tutte le riforme Diamond
Poi io sono un uomo semplice ma dovesse
Discutiamo di tutto ma una cosa alla fine del Secchia
L'obiettivo qual è l'obiettivo secondo me e che tutti avevano piacere di Milito
Se la pensione dignitosa c'è va bene tutto se non c'è non va bene
Sorseggia e poi bisogna che sia chiaro
Mi stamattina c'è e sarà dato date il sessantacinque per cento delle dei pensionati tagliare una pensione non arriva ai mille euro letteralmente
E
L'idea che ci ha raccontato appunto di quanto di quali e quanti problemi siano tuttora aperti anche sulla questione del minimo
E non a caso le organizzazioni sindacali del del dei pensionati ma hanno una grande giornata di lotta
Il tre aprile se ricordo bene su una piattaforma che affronta molti nodi di compreso il problema del mini dimensionale pensionistici che a questo punto è una questione che dobbiamo porre
Perché è una questione essenziale di redistribuzione quindi rivalutazione dire
Politiche redistributive significa politiche di welfare a partire dal fatto che bisogna interrompere questa deriva progressiva di riduzione delle risorse messe a disposizione dagli enti locali perché ogni riduzione in questa relazione è una riduzione servizi omaggio
E ci sono delle priorità che non possono più essere elusi
Noi siamo ormai in Europa su quindici Paesi gli attuali cui
Statistiche dopo il primo maggio e lo saremo venticinque negli attuali quindici Paesi europei non siamo entrati tredicesimo paese in graduatoria per asili nido messi a disposizione posti
Attualmente ci sono posti tra i bambini che coprono il sette per cento della domanda quando l'Unione europea indica nel trenta per cento il livello che Andrea
Diciamo raggiunto per avere una buona risposta alle esigenze delle famiglie intanto quelle che sono di reddito basso opprime
Non abbiamo una politica per l'infanzia ne stiamo preparando una grande conferenza nazionale su questi temi questo grandissimo
Infanzia anziani siamo la testa e la coda infanzia giovani e anziani la testa la coda della curva demografica sono i settori più esposti
Vi sono i settori su cui va concentrata una politica redistributiva di welfare che sia capace
Di garantire una politica d'infanzia di garantire tutte le politiche di ammortizzatori di sostegno ai giovani a partire dal giovane che entra nel mercato del lavoro è una politica che a fronte di nodo di una popolazione che vede allungare il suo tempo di vita e quindi c'è un aggiuntività di domanda che viene la popolazione anziana in termini di servizi sanitari e di assistenza di non autosufficienza al grande tema
Poi alla a alla frutta e di grande problema delle famiglie italiane oggi è spesso questo di essere una famiglia
Il marito e moglie con due figli magari marito e moglie lavorano tutti e due i figli fare un lavoro precario e hanno a carico un anziano scarsamente autosufficiente che non sanno governare bene
Fate una condizione di milioni e milioni di famiglia
Ed è una condizione che crescerà con l'allungamento dei tempi
E quindi il problema di come si va a risposta a questi temi diventa una questione centrale in una politica di quindi politiche distributive su questi fronti
Redditi reali fisco pensioni di guerra
Secondo politiche per il lavoro
Beh
Come evitare che la flessibilità si traduca in una condizione di precarietà
La flessibilità un dato strutturale
Il dato strutturale della produzione un dato strutturale dello dal mercato del lavoro dato strutturale dei consumi nato strutturale perfino dell'organizzazione dei tempi dei tempi di vita di ciascuno e viviamo in una società flessibile no però
Quindi il problema non è la lotta alla flessibilità sarebbe come gli indiani con le frecce volevano fermare la locomotiva
Non esiste
Però noi rifiutiamo un'idea che non è la nostra idea è l'idea di altri
E cioè che la flessibilità necessariamente non posso che dare luogo alla precarietà noi pensiamo che è esattamente questo che questo rapporto che Varotto cioè che va interrotto questo rischio
Noi siamo per usare l'espressione causato Cesare la buona flessibilità chiamata ore una flessibilità che non sia precarietà ma perché non sia tale allora bisogna mettere in campo politiche del lavoro che attivino gli strumenti che consentano a chi è soggetto di un lavoro simile
Di non essere esposto a quelle condizioni che ci sono state descritte qui in modo così efficace anche
Umanamente drammatico
Data Jessica Koch
Però c'è il problema per esempio dei redditi minimi garantiti
Oggi è un nuovo un giovane che fa che va a lavorare con una società di affitto lavoro a un salario quando lavorava dei mesi tra un lavoro e l'altro in cui non lavora non avrebbe
C'è un problema di redditi minimi garantiti
Ma per i periodi di non lavoro
C'è un problema di ammortizzatori sociali che non vengono applicati nello stesso modo a tutti i tipi di lavoro meno che meno ai lavoratori che sono assunti con contratti flessibili atipici
C'è un problema di diritto
Noi abbiamo avanzato proposte è stato evocato la Carta dei diritti dei lavoratori e le lavoratrici che abbiamo depositato del disegno di legge per cui ha lavorato e Damiano insieme tre unità malato
La riforma degli ammortizzatori sociali abbiamo avanzato proposte perché l'indennità di disoccupazione indennità di mobilità
La la cassa integrazione o se di altri strumenti siano riformati ragione tale da poter essere fruiti da tutti i tipi di lavoratori
Una griglia di diritti di tutele di protezioni che devono essere riconosciuta a ogni lavoratore quale che sia la forma contrattuale con cui un lavoratore lavoro questo è il punto per
Perché così allora la flessibilità è una forma di organizzazione del lavoro della produzione
Che sostenuta dagli stessi tutte le stesse tutele dagli stessi diritti che a colui che non fa un lavoro flessibile lavoro stabile stabilita
Se è così allora è uno forse no sì no e il rischio che la precarietà è a rischio
Della
Permanente condizione di sospensione della propria vita del proprio futuro
Non c'è nessuno che accetta di vivere precario
Banale ma è così e a nessuno può essere chiesto di vivere
E come vogliamo appunto dentro una società che flessibile dei suoi modelli di organizzazione produttiva sociale nella loro ci siano però le condizioni di diritto e di tutte le che consentano a ciascuno di guardare alla propria vita senza lungo
Terzo servono politiche di sviluppo perché io ho parlato di politiche redistributive e di politiche per il lavoro ma è evidente che per redistribuire far politica lavoro spiega accumula
Nel momento in cui il Paese a crescita zero rischia di non accumulare le risorse per redistribuire
E quindi servono politiche
Vi sviluppo ma politiche sviluppo significa ne parlava questa mattina Bersani efficacemente allocare le risorse secondo se le due un criterio di priorità e di selezione che siano capaci di sostenere uno sviluppo effettivo
Se è vero che c'è un problema di competitività la competitività di un Paese industriale a costo del lavoro medio alto come l'Italia
Non si vince comprimendo il costo
Si vince sul terreno dell'innovazione della qualità
Della specializzazione tecnologica dei prodotti perché per quanto noi possiamo essere i sindacati possono essere moderati non saranno mai così moderati da poter arrivi far giungere i salari italiane i salari dell'Albania quindi non è un problema di di compressione del coso
Se vuoi vincere la sfida competitività in un Paese industriale a corteo lavoro medio alto c'è una sola strada
Scommetterei sull'innalzamento la qualità tecnologica dei prodotti ragione tale da essere in grado di mettere prodotti che sul terreno della competitività hanno maggiore valore aggiunto e compensano anche un costo del lavoro più alta
Ma questo significa concentrare risorse sul terreno dell'innovazione della ricerca della qualità soprattutto in un Paese che ha il nanismo produttivo imprenditoriale qui siamo un Paese in cui il novantacinque per cento delle imprese
A meno di cinquanta dipendenti
Perché il
E imprese cinquanta dipendenti non hanno per una ragione dimensionale tutte le risorse
Per essere autosufficiente sul terreno di una politica costante di ricerca di muoversi consegnata faremo opera di cattiva di buona volontà
Perché c'è un rapporto tra la dimensione dell'impresa le risorse che mette che può mettere a disposizione
Se c'è un Paese nel quale è necessario un forte investimento pubblico in innovazioni ricerca da mettere a sostegno del sistema imprenditoriale dell'Italia più di qualsiasi altro Paese perché eccetto quando tutta l'Asia Germania certo che se io penso alla sì su sola voleva o penso alla sede a alla ah sì ma che o altre quelle sono grandi compagnie sono anche in grado di fare la ricetta impropri parti che non è vero neanche lui
La perché non è vero neanche lui
Che in Germania poi questi grandi gruppi godono di risorse pubbliche oltre alle proprie ma comunque quelli sono gruppi che hanno le dimensioni che se
A un certo punto lo Stato decide di tagliare reggono lo stesso perché sono grandi colossi multinazionali che sono in grado sui fatturati enormi su utile norme destinare una quota significativa la politica di ricerca
Ma un'impresa viventi di trenta di quaranta dipendenti se verrà mettere in campo un costante processo di specializzazione del proprio prodotto ma non ha le risorse per
Ma neanche le strutture e gli strumenti per farlo c'è una politica
Ma non è quello che si è fatto perché in tre finanziarie Tremonti ha ulteriormente ridotto le risorse per l'innovazione per la
Noi siamo oggi
Tra i Paesi con il più basso tasso di investimento pubblico in ricerca in innovazione
Tra i quindici Paesi dell'Unione europea
Sì politiche per lo sviluppo significa affrontare il problema del nanismo cioè quello è un problema perché varate quella rende così diffusa nel Paese di piccole e medie imprese
Per un verso è una forza del Paese picchia
è una forza di grandissimo tessuto industriale incorpora un grandissimo saper fare una grandissima capacità imprendibili ma una capisse la capacità anche innovativa sul terreno delle idee
Ma non sono andato Roberto qui siamo
Dici di alcune rapidi in provincia di Cuneo c'è un rapporto addetti
Abitanti che è meglio che a Treviglio
No
La provincia di Cuneo che è tutta di piccola media impresa una provincia che nel due mila due a importato prodotti per tre mila miliardi di vecchie lire esportati perse il Milan
Una bilancia attivati del cento per cento
Ricopre dispaccio del mitico Nord c'è anche da buon piemontese dicevano
Zanonato il governo vara una caratteristica particolare
Allora no va be va be'allora
Cesare non ricorrerà si doveva alcune oppure restare con
Va bene
Allora quella è una ricchezza questo tessuto è una ricchezza no questo tessuto di piccola e media impresa però attenzione evidente quella piccola e media impresa a un a un a un brand interno elettrica sta nella sua dimensione
Ed è evidente che la dimensione
E ti consente soltanto certi volumi produttivi
Certe politiche una quantità di investimenti non superiore a tanto perché più di tanto i soldi non li hai e anche l'indebitamento che ti puoi fare con le banche non va oltre una certa cosa perché poi quelle dimensioni ti consentono di dare garanzie fino a una certa cifra non porta certo è chiaro che la piccola dimensione
Ti dà grande flessibilità grande capacità dinamica grande competitività e al tempo stesso però se nella dimensione un limite allora si mettono in campo politiche che aiutano le imprese a crescere
Si è fatto in altre parti
Uno si ricorderà per esempio che la politica fiscale di Visentini a un certo punto fu una politica fiscale che aiutò le imprese a crescere no la Visentin il famoso una provvedimento fiscale che aiutò le imprese di quel tempo piccole accresce
E crescendo a diventare più grandi glielo più robuste e più capaci sta sul mercato eccetera allora si affronta questo nodo si fa una politica che aiuti le imprese cresce
Si fa una politica che aiuti l'internazionalizzazione del sistema
Perché non c'è nessun Paese industriale forte che può credere di essere forte soltanto se sviluppa il proprio mercato interno
C'è una relazione sempre più stretta tra dimensione dinamica del mercato interno e capacità di stare sul mercato
L'Italia è un Paese che ha un grande punto di forza nelle esportazioni
Ma un punto enorme di debolezza nel fatto che la sua internazionalizzazione e fatto essenzialmente di esportazioni in pochissimi investimenti all'estero è barrato
Non facciamo l'errore di credere che investimento all'estero siano sempre soltanto una sottrazione di investimenti italiani questo vale per alcuni tipi di
Nei settori labor intensive questo è chiaro
Nel settore tessile evidente che c'è un costo della
Ora in alcuni Paesi per cui l'investimento la spesso sottratti poco ma in altri settori come quelli
L'investimento estero è anche il modo per presidiare un mercato per entrarci perché badate che non c'è più nessun Paese che compera solo chi compera da noi nota che compare prodotti qualche volta vuole anche comprare investimenti technology
E quindi una politica di internazionalizzazione è un modo per costruire le condizioni di
Il nostro principale competitor del settore del vino questa sempre al Piemonte diciamo
Perché a volte la badate che fratellino è un grande attore economico di questo Paese Mosca sia Italia il più grande produttore divino del mondo cinquantacinque milioni di ettolitri all'anno
Il più alto più grande competitor il paese qui vicino
Bene la Francia per lipidi viticoltori francesi per entrare nel mercato cinese che un mercato che sta esplodendo sul romano non si limitano agli sport
Comprano piantano realizzano vitigno e realizzano due obiettivi sporsi posizione mercato lo presidiano lo occupano e aumentano anche le esportazioni perché non tutti i tipi sono terribili diminuisce lo trasferì
Per esempio se ne potrebbero fare tanti altri una politica di internazionalizzazione una questione decisiva ma non c'è uno straccio di strategie oggi davanti a noi ci questuanti
Anzi
Ecco questo è un altro tema
Ricerche
Credo crescita delle imprese internazionalizzazione la questione qui siamo a Torino
Che è una città come dire la capacità meridionale d'Italia per sua composizione demografica
Ma lavoriamo
Affrontare il problema di un Mezzogiorno che è una grande leva
Regolate e per la prima volta che la storia di questo Paese da sempre almeno loro
Quarantacinque
Se un governo che guida questo Paese che non ha il Mezzogiorno nella testa
Lunga cinquant'anni tutti i governi che si sono succeduti di diversi colori politici avevano tutti però chiaro che il merluzzo nero la priorità poi magari qualcuno lo diceva e non faceva qualcuno perché chi lo faceva anche qualcosa però almeno intermedi
Approccio culturale tutti consideravano il Mezzogiorno come una priorità
è la prima volta che noi abbiamo un governo che nonna questa per
Non ce l'ha nella testa Emilio Lancia K non c'ha una politica ma noi stiamo rischiando rischiato di brutto
Perché si stanno compromettendo dei risultati significativi che negli anni scorsi Eurostar
Negli anni scorsi dal novantasei al due mila uno nel Mezzogiorno c'era stata una crescita del PIL più alto di quello del Paese una ripresa e una crescita dell'occupazione più alta di quella del Paese
Un numero di nascita di nuove impresa è questo si capisce di più più alto che nel resto del Paese perché
Già molto intenso Francesco Rutelli che ci fa visita io
Ringrazio la ringrazio molto
Come sapete
A pochi
Come sapete a pochi metri di cui c'è un'Assemblea
Della Margherita cui stamattina io sono
è andato e credo che la presenza mia in quella sede di Rutelli cui è la testimonianza più evidente lo sforzo unitario
E insieme stiamo costruendo in vista delle elezioni amministrative del filone europee
E lo accompagna tra l'Armando Saitta
Antonio Abbado lo storico Antonio Saitta Gianni Oliva che sono il candidato Presidente cambiato vicepresidente alle prossime elezioni amministrative della provincia di
E quindi
E qui più l'altro grazie Francesco di essere qui
Nostri per non ne ho ancora per un po'
Quindi
Allora
E il Mezzogiorno insomma dobbiamo dirlo con grande nettezza la metodica non è un problema però non è la soluzione nomi proprio e questo è un approccio radicalmente diverso che noi dobbiamo e anche questo è un altro
Sono chiediamo una politica che sia capace appunto industriale per lo sviluppo che sia capace di rimettere in moto il Paese rimettere in movimento il Paese oggi F
E rimettere in movimento significa anche loro richiamato qui lavoratore dalla Parmalat di metterlo in movimento significa anche ristabilire delle regole
Guardate che quello che colpisce della vicenda Parmalat non è soltanto la dimensione del crac ventotto mila miliardi di vecchie lire che è una cifra spaventosa enorme quello che colpisce la vicenda Parmalat
E che se uno la rete corre riguarda i comportamenti di tutti gli attori nei diversi passaggi non c'è uno che ha fatto quello che dovevo
L'azienda ha falsificato i bilanci chi doveva contro dire che erano false ha detto che erano buoni sapendo che erano falsi chi doveva dare le l'affidabilità dell'impresa ha detto che l'affidabile sapendo che non lo è alle banche venduto i titoli come se fossero botte invece erano titoli a rischio
Chi doveva vigilare non ha vigilato impressionante
Ha ragione Greenspan
Il governatore della banca federale americana che certamente non può essere sospettato di essere un bolscevico quando ha dichiarato che il capitalismo senza etica guida
C'è una società senza regole e senza doveri senza principi non vede
Ma non stupisce che alla Parmalat tutti si siano considerate assolti da rispettare le regole
Perché quando tu hai un governo che sul terreno fiscale paesaggio forma tutto il rapporto tra Stato e cittadino sui condoni ed è prematuro habitué un paese a non rispettare più
Le regole
Stabilisce che è quella è il nuovo criterio e questo è inaccettabile in è insostenibile allora questo e quello naturalmente per fare queste cose
Per fare questo e cioè
Politica redistributiva e politiche
Per il lavoro politiche per lo sviluppo serve e bisogna dirlo con molta forza qui lo hanno detto in molti
Noi ne abbiamo fatto un leit motiv da tempo
Servono politiche pubbliche forti politiche pubbliche forti
L'idea che il Paese vada meglio se si riducono le risorse pubbliche si si riducono le politiche pubbliche segua il fare più male vero se le prestazioni di servizi che vengono erogati sono di meno è un'idea sbagliata in radice non è solo figlia di un'ideologia
Come dichiara richiede ricordava
Mussi stamattina è sbagliata poi nei suoi effetti pratici perché si va a vedere in concreto
Ogni qual volta tous magrissima politica pubblica all'esito e che il Paese è più povero l'esito e che viene i cittadini hanno meno opportunità che le imprese hanno meno possibilità che la vita è più difficile per tutti
E allora bisogna cominciare a vivere con grande chiarezza queste
E smontare questa storia del miraggio del il miraggio della riduzione fiscale ancora o una trasmissione televisiva il Presidente del Consiglio ha detto che
Nell'arco di due anni porterà la pressione fiscale al trentatré per cento no non più del trentatré per cento io non lo so a quale dove lo vuole portare ma io sono di buon senso guardo l'euro
E vedo che in tutta Europa
Con governi di tutti i tipi la pressione fiscale dappertutto stata del quaranta quarantacinque grazie chiunque governi ma senta per tutto è così possibilità che sono tutti cretini aspettano Berlusconi che la porta a trentatré
Ma ci vuole tanto a a fare un ragionamento che vuol dire che punto più punto meno quella è la pressione fiscale necessaria a sostenere un welfare vezzi del Centre un sistema sanitario che alcuni lo sistema scolastico di cui la gente sappia a cui posso mandare i propri figli delle fare infrastrutture che siano civilmente moderne se in tutti i Paesi è quella la dimensione ma perché tu devi evocare costantemente un obiettivo che è privo di qualsiasi senso
E trasmettendo l'idea che si può ora rimettere in moto un paese con una politica di
Riduzione fiscale che non che non è che velleitaria e che poi non è in grado di inibire serializzata però badato a Carlo avevano detto Carlo
A annunciato più volte
E aver accompagnato questo annuncio
Con i condoni ha avuto un esito questo sì
Che senza che a ciascuno di noi
Sia stata ridotta dello zero virgola zero zero zero uno per cento l'aliquota che targa l'orario ha preso trentaquattro mila miliardi in meno di tasse nel corso del due mila tre
Cioè le tasse non sono state ridotte ma lo Stato ne ha presi di meno è ovvio
Perché se tu costruisce tutto sui condoni la gente le tasse non te ne paga aspettando che i condoni Reno ormai del tutto normale che sia così il risultato devastante
No è inutile imposizione fiscale e determini un danno per l'erario che si traduce poi minori risorse per cui poi quando ti mancano pochi soldi allora tagli di cui al di là e fare dei danni ulteriori ulteriori misure insomma
Io credo che si richiede una svolta che quello che ho qui indicato fin qui
E su questo noi pensiamo che occorra
Una forte azione non solo politica ma un'azione forte sociale io
Non aggiungo nulla quanto detto qui molti compagni dirigenti sindacali vacanze sì
Camminate compare della CISL e della Pirani accompagnate dal CIS ringrazio e di grande valore che si sia definita una piattaforma unitaria su tutti i temi
Dello sviluppo e del welfare e di straordinaria importanza che si fa del dieci marzo dopo quindici anni a convocare una grande assemblea dei delegati sindacali che rilanci una piattaforma unitaria
Ed il grandissimo importanza alla giornata di lotta il tre aprile dei pensionati che
Io penso che accanto a questo ossia non meno importante le cose che diceva Nencini e Panzeri stamattina non sia meno importante che noi affrontiamo noi in primo luogo il movimento sindacale anche noi come grande forza
Chi guarda al mondo del lavoro siamo capaci di affrontare anche una stagione contrattuale nuova capace in termini sia di rinnovi di contratti di categoria sia di contrattazione
Tardi mettere al centro delle piattaforme questi questo
Vado alla fine
Questo care compagne cari compagni e deve essere io credo un asse centrale della nostra iniziativa
Politico
E io credo che così noi rendiamo evidente cosa vogliamo dire quando diciamo dico io lo dice Rutelli diciamo nuove spesso dirigenti del centrosinistra
In questi mesi che è necessario un salto di qualità dell'opposizione cosa vogliamo dire vogliamo dire questo
Che nei due anni e mezzo che noi abbiamo le spalle noi abbiamo realizzato un obiettivo che non era affatto scontato e che non c'era all'indomani della sconfitta elettori
E c'abbiamo ricostruito l'opposizione
All'indomani della sconfitta dal due mila uno noi abbiamo ci siamo posti l'obiettivo di ricostruire un'opposizione forte efficace capace
Che fosse in grado di rimettere
In campo una forza di opposizione nel Paese in Parlamento in grado di contrastare i danni guasti di questo governo sia sul piano economico e sociale sia su altri temi che io qui non ho evocato ma che abbiamo presente
Dalla questione della giustizia la questione dell'informazione alle sciagurate scelte che in politica estera questo governo ha fatto e fa
Noi abbiamo rimesso le opposizioni
A questo punto nel momento in cui nel Paese
Si percepisce sempre di più
L'incapacità e l'inadeguatezza della destra e cresce un malessere sociale forte nel Paese di fronte a una festa che non ce la fa
A noi non basta più essere soltanto un'opposizione che contrasta efficacemente queste queste politiche
A noi a questo punto serve che questa per opposizione sia capace di essere percepita dal Paese come una credibile alternativa di governo che è praticabile che è spendibile oggi
E questo il saldo è il sale
E noi abbiamo davanti guardate mesi cruciali
Mesi cruciali del quale abbiamo il dovere di di fronte appunto ad un governo che non ce la fa e a un Paese che rischia di guardare con
Preoccupazione sbarramento
A questo abbiamo bisogno di modi restituire un messaggio di fiducia e di speranza perché il Paese ce la può fare ma ha bisogno di che qualcuno gli dica che non solo ce la si può fare ma che gli dia la certezza che ce la si può
Io credo che questo sia il salto che dobbiamo fare questo significa essere una forza che si propone come alternativa di governo una forza che vuole
Non soltanto contrastare Berlusconi ma porsi porre gli obiettivi italiani la possibilità di essere governati in un altro abbiamo di fronte mesi di straordinario impegno
Che culminano in un passaggio elettorale che sappiamo tutti essere di straordinaria importanza
Le elezioni amministrative del due mila quattro
Cinque mila comuni sessantatré Province e la Regione Sardegna
Migliaia e migliaia e migliaia di amministratori da scegliere
Credo che sia un appuntamento di straordinaria
E lo stesso giorno le elezioni europee
Sappiamo tutti che tra l'altro questo passaggio elettorale avvia un triennio elettorale due mila cinque elezioni regionali del due mila sei ammesso che il calendario rimanga tale che non sia addirittura anticipato lezioni politiche
E quindi è evidente che ciò che accade all'elezione del due mila quattro diventa decisivo nella prospettiva politica dei prossimi
Nei prossimi due anni
Io credo che ci sono tutte le condizioni perché noi costruiamo in questi mesi un rapporto con il paese a partire dai problemi del Paese
Che sia capace di utilizzare le elezioni del due mila quattro per raccogliere un consenso vasto
Berlusconi sa di essere in difficoltà
Carica a testa bassa
Io ho detto che era una cosa che ripeto cui è un uomo disperato ma perché soltanto la disperazione può portare a quel cala carica di aggressività io dico questo conviene lasciarlo la disperazione non li occupiamoci dell'Italia dei problemi
Vediamo rischi
Parlo
E per farlo e per farlo noi abbiamo bisogno non solo di costruire le condizioni programmatiche come abbiamo fatto anche qui oggi
Ma abbiamo bisogno di mettere in campo la risorsa dell'unità
L'unità sappiamo bene è una condizione per farci Nowhere quando si fa un contratto nell'unità dei lavoratori del sindacato lo è sul piano politico se noi siamo in grado di costruire intorno alle nostre
Proposte uno schieramento che sia percepito come credibile coalizione di governo non solo perché le cose che propone ma anche per compensi troppo
E noi abbiamo fatto due scelte
In questi mesi importanti la prima riguarda le elezioni amministrative
Noi ci presenteremo in tutti i comuni in tutte le province in cui si voterà con candidati sindaci candidati presidenti di Provincia sostenuti da discuta lo schieramento di tutto il centrosinistra unito credo che sia una grande elemento di forza
Lo è già stato varato
Lo è già stato nelle elezioni del due mila due quando abbiamo ci siamo ci sia abbiamo vinto a Piacenza ad Asti a Verona mondana in tante città del nord o è stato nel due mila tre è stato un passaggio elettorale amministrativo straordinarie
Da Udine a Siracusa le elezioni amministrative del due mila tre hanno fatto registrare ovunque una tendenza alla riduzione dei consensi del centrodestra la crescita del centro sinistra
E una delle condizioni per ottenere quel risultato è stato ci siamo presentati ovunque uniti credo che lo dobbiamo fare anche per l'azione amministrativa due mila quattro lo stiamo facendo è un lavoro essenziale di queste settimane
E l'altra scelta unitaria quella che rappresentata da quel simbolo che oggi è qui di fianco al simbolo del nostro partito
Abbiamo accordo insieme
Allora Margherita insieme euro spesi a mere pubblicani europei
L'appello che ci ha lanciato proprio Prodi ha lanciato un appello letto cogliamo l'occasione delle elezioni europee perché l'Ulivo si presenti unito
E non lo ha detto solo strumentalmente per insomma cogliamo europee perché sono le prime elezioni che avendo no
Perché l'Europa è uno dei grandi temi che discrimina il centro destra dal centrosinistra perché noi abbiamo un'idea dell'Europa radicalmente diversa dalla loro
Perché noi collochiamo il futuro di questo Paese dentro l'Europa così come l'abbiamo fatto quando eravamo al governo perché sappiamo
Che oggi non c'è il tema di un qualche rilievo nella vita di una nazione europea che possa essere risolto soltanto sulla base di politiche nazionali perché c'ho messo sempre più inscindibile
Tra la dimensione europea e nazionale la dimensione europea non è la loro vince
Loro quando parlano esatto loro quando parlo di Europa dicono for Columbia quando parlo di Europa evocano l'euro soltanto come uno spettro scaricano sull'euro le responsabilità della loro politica economica evocano l'allargamento come un rischio dimenticandosi di quel che is
Quelle imprese di cui abbiamo parlato prima in sé se il numero di sessanta mila oggi operano sul mercato che va da Trieste a Mosca perché se l'Italia viene percepita come un Paese ostile all'allargamento quelle imprese
Fanno fagotto fagottino quindi no ecco no l'Europa è una grande opportunità una grande occasione e quindi
Noi vogliamo portare al Parlamento Europa e in Europa l'Italia che crede in Europa dimostrando così che c'è un'altra Italia non quella che l'Europa ha conosciuto in questi due anni e mezzo di governo Berlusconi per questo
L'appello di Prodi per l'elezione europea e l'abbiamo raccolto come un appello che ci consente di presentarci uniti naturalmente noi
Credo di interpretare in questo è il pensiero di Francesco che noi avremmo voluto che a quell'appello di Prodi rispondessero positivamente tutti non soltanto le quattro forze politiche che hanno detto sì anche quelli che pur legittimamente hanno pensato di presentarsi
Come il proprio sito tuttavia
Sottolineo che il fatto che all'appello di Prodi abbiano risposto sì le nostre quattro forze politiche è un dato quantitativo e qualitativo non irrilevante perché DS SDI Margherita Repubblicani europei rappresentano il novanta per cento dell'elettorato dell'Ulivo è a buon diritto si può dire che questa è una grande lista unitaria dell'Ulivo e noi l'abbiamo pensata e concepita così
Che ha un lo scopo l'obiettivo quello dei
Mettere in campo una forza elettorale che sia capace di essere la prima forza elettorale nel Paese e la cosa è possibile tutti i sondaggi ci dicono questa forza elettorale può ambire a raccogliere il consenso di un terzo degli elettori italiani
E nel momento in cui si realizzasse un obiettivo di questo genere dobbiamo lavorare per questo obiettivo Bessi
E questo obiettivo di una lista che raccoglie un terzo del paese si congiunge al fatto che sommandosi questo risultato i risultati delle liste minori
Emerge che il centro sinistra è maggioranza nel Paese rispetto al centrodestra per noi avremo realizzato l'obiettivo di determinare una crisi irreversibile del centrodestra
Quindi è un passaggio
è un passaggio importante un passaggio decisivo
Io credo che appunto in questi mesi noi dobbiamo costruire un rapporto largo forte grande
In tutto il Paese
Che ci consente di essere appunto percepiti come un'alternativa è questa percezione poi si traduca in una grande fiducia che gli italiani di Hanoi nel momento del per tutto questo credo davvero
Serve che i DS siano in casa come lo sia
Siamo la principale forza del centro sinistra
Ma questa maggiore forza che noi abbiamo non la vogliamo usare in solitudine perché una forza grande ma sola sarebbe meno efficace e meno capace di produrre l'esito che noi vogliamo produrre noi vogliamo vincere
E vogliamo vincere creando le condizioni perché ci sia una coalizione di centro sinistra capace
Di raccogliere un consenso maggioritario nel Paese
Che la principale forza del centro sinistra sponde spenda le sue energie la sua forza
I suoi rapporti la sua organizzazione per un progetto unitario io credo è una condizione decisi io penso che noi dobbiamo mettere in campo tutte le nostre energie tutte le nostre forze
Sappiamo bene che la cosa principale che la gente chiede unità e le forze politiche anche le singole forze politiche nella loro identità vengono riconosciute e rispettate maggiormente in quanto si presentano agli elettori come forze che si battono per l'unità io credo che noi dobbiamo
Lavorare per questo
Mettere in campo tutta la nostra porta tutte le nostre energie
Costruire le condizioni perché l'incontro che abbiamo
Voluto e realizzato con le altre forze politiche del centro sinistra nell'alleanza di centrosinistra sede amministrativa nella lista Uniti per l'Ulivo per il voto europeo sia davvero l'occasione per ridare speranza e fiducia
Al Paese non abbiamo le risorse che a Berlusconi lo sappia
Non abbiamo le televisioni che a Berlusconi lo sappiamo va badate televisione Risorse contano ma non sono tutto perché nel due mila e tre in tantissime città italiane quei soldi e quelle televisioni non sono bastati al centro destra per vincere
Quindi sappiamo che è una battaglia aspra ma abbiamo tutte le possibilità di farcela
Mettendo in campo quella che poi è sempre stata nostra risorsa principale cioè la passione la generosità la dedizione di milioni di donne e di uomini di questo Paese che è la forza vera della democrazia di questo Paese che noi dobbiamo chiamare
Chiamare a raccolta io credo che se noi lo faremo in questi mesi quella vittoria che vogliamo in cui crediamo ci sarà
Pene si chiude qui la nostra Assemblea grazie al segretario nazionale alcuni tutti di buon lavoro e impegno per elezioni del dodici tredici giugno