Tra gli argomenti discussi: Giustizia.
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Buonasera lo Speciale giustizia questa sera si occupa del processo Moro terre abbiamo da proporvi l'udienza di
Ieri quest'oggi peraltro il processo si è tenuto ed è proseguito l'interrogatorio del stesse teste imputati per di cui ci fu Piano rispetto all'udienza di ieri Emilia libera come dire un habitué oramai dei processi di terrorismo pentita sia al momento del dell'avvenuta liberazione del generale Dozier e dare allora personaggio appunto che con le sue deposizioni è stata sentita in più di un processo non poteva dunque mancare in questo processo Moro ter e in particolare non riproponiamo l'interrogatorio di ieri perché verte sono se queste il giudice dorso e sull'assassinio avvenuto diciamo così in pendenza del sequestro D'Urso generale dei carabinieri Galbani due vicende come sapete legatissimi particolare quel sequestro D'Urso ad una iniziativa politica radicale molto in tante molto significativa anche per la situazione complessiva del Paese in quel periodo anche se a onor del vero l'interrogatorio della libera non è che getti grandi fasci di luce su questa dice
Molti sono lo sentirete in un ricordo o in un Tso che la teste imputati pentite
Da alla corte come risposta rispetto a domande specifiche però qualche cosa esce fuori
Su cui c'è anche Bruno Angelo che a seguito sempre quello speciale giustizia altri interrogatori sulla vicenda D'Urso sempre processo Moro ter gli altri testi imputati Fresi particolare Buzzati e Savasta
E dal punto di vista della Liberia quali sono ho un poco gli spunti più interessanti innanzitutto la linearità dice libererà della liberazione di D'Urso c'è una domanda di un'avvocatessa della difesa che citando un documento ritrovato a posteriori però in un covo delle BR chiede alla teste imputata se e la sapesse della decisione delle Brigate Rosse di delibera Mario D'Urso ancor prima di sequestrarla libera non da invece una conferma questa ipotesi dice però è evidente che una volta ottenuta la l'obiettivo della a della della dello smantellamento delle sezioni speciali dell'Asinara l'obiettivo era stato colto e quindi la linearità del liberazione veniva da da sola praticamente più interessante invece forse un altro aspetto che di me alla spaccatura all'interno delle BR e sul ruolo di Giovanni Senzani qui invece c'è una conferma la vera dice io non so chi abbia interrogato Durso per rosso che vi fu un
Rottura un litigio fra Moretti e senziente Moretti era all'inizio deciso a fare questo sì questo D'Urso anche se si era reso conto di essere già PD pedine dove già seguito già in quel periodo però ebbe a dirmi diceva di Bega fosse anche l'ultima cosa che faccio da libero per questo sequestro voglio portarlo avanti viceversa e qui l'avvocato di parte civile a dei Gori che oltre per la DC è anche parte civile per il magistrato Duccio
Pone una domanda in cui esce fuori un litigio che sarebbe avvenuto fra Buzzetti e Moretti a proposito di una pistola che senza avrebbe perduto al momento del sequestro del magistrato da quel momento in poi morì che abbandona il cane
Pure a interrogare D'Urso sarà senza e non chi aveva interrogato nientemeno che Aldo Moro ed era quindi la figura di maggior spicco nucleo che aveva operai topi rapimento di Turci d'altro canto l'ultima cosa che vogliamo citare dall'interrogatorio del libera appunto la spaccatura
Fra il fronte carceri di Senzani e il a gruppo storico diciamo quel che rimaneva all'esterno del gruppo storico delle BR matura proprio nel corso il sequestro affermazione non da poco e non di piccolo conto d'altro canto se poi una lunga parte Bill interrogatori dedicata alla vicenda Galvaligi che pure messi strettissimi con la vicenda d'orzo nella quale in particolare la parte civile Nuzzo apprese dalla l'avvocato De Gori dimostra come in realtà fosse un falso il fatto che il giudice due so che si è fatto il nome degli alberi in città e chi li ha visti i quali avevano già da prima dice la parte civile informazioni più che determinato su un generale dei carabinieri ora in
Conclusione di questa presentazione o meglio per meglio ancora articolarla possiamo vedere con burro genio cosa esce fuori facendo un po'un collage fra questo interroga
Limite Ribeira i precedenti che abbiamo trasmesso degli altri imputati ma è un primo tratto comune che emerge dopo aver ascoltato le deposizioni degli interrogatori di quel
I tre personaggi tutti e tre imputati in questo processo sentiti quindi come imputati mentre in altri processi vengono sentiti ecco in base alle disposizioni della legge della legislazione speciale antiterrorismo come testimoni imputati in procedimenti connessi
Quel tratto comune e precisamente quello del chiamarsi fuori dalla la responsabilità materiale nel sequestro dunque il suo tutti e tre abbastanza smaliziati ormai nella rapporto quotidiano con gli inquirenti con gli investigatori e con i magistrati che hanno gestito il loro che in cimento fin dall'inizio del mille novecentottantadue perché ad allora risale la cattura di tutti e tre sia Buzzati che Savasta che Emilia libere sia pure Buzzati rispetto agli altri due con motivazioni con sfumature diverse si chiamano fuori dalla organizzazione dall'esecuzione materiale
Del sequestro Buzzati faceva parte per dire la verità della di quella struttura che era stata potenziata nell'estate del mille novecentottanta all'interno delle Brigate Rosse che era il fronte carceri aveva quindi lavorato sul personaggio Durso a a livello di preparazione delle schede informative sul lavoro che il magistrato svolgeva
E da faceva parte a tutti gli effetti di quella catena gerarchica all'interno delle Brigate Rosse che poi col suo funzionamento quotidiano ha fatto da ossatura alla dice così alla consumazione del sequestro stesso ma annegato di aver mai preso parte a fa sì risolutive del sequestro sia il prelevamento come si dice i in gergo dell'ostaggio al suo trasporto nella covo prigione agli interrogatori e poi alla procedura di liberazione nei pressi del ministero di Grazia e Giustizia all'inizio di gennaio io del mille novecento ottantuno naturalmente Buzzati non ha potuto negare anzi su questo ha fornito informazioni di seconda mano di essere stato messo al corrente giorno per giorno dagli altri protagonisti dell'azione
Che invece avevano a tutti gli effetti preso parte alle fasi più importanti del sequestro dell'operazione Durso di aver saputo appunto dei dettagli dell'evoluzione degli avvenimenti dei processi decisi tali che all'interno della struttura del fronte carceri della colonna romana delle Brigate Rosse del comitato esecutivo maturavano nel corso del sequestro Savasta e la libera invece si sono chiamati fuori in maniera più o netta e di principio perché in quel periodo si trovavano già distaccati in Veneto per in pratica dirigere e pianificare anche l'attività della colonna locale le delle Brigate Rosse quella stessa struttura che poi a distanza di un anno fra il dicembre dell'ottantuno e la fine di gennaio dell'ottantadue avrebbe messo in cantiere l'operazione dozzine il sequestro del generale Amery naturalmente è questo lo hanno ribadito sia Savasta che la libera
Questo loro distinguere le responsabilità materiali oggettive Inoue fine ai singoli avvenimenti non significa che cerchino qualche scappatoia dal punto di vista della responsabilità politica e morale complessiva o che facciano finta di ignorare che ci sono ampi margini per il riconoscimento del concorso morale nella operazione Durso anche per quei brigatisti che distaccati pure in altre zone del Paese facevano parte di canis mi dirigenti o della colonna romana o del comitato esecutivo della direzione strategica ed erano puntualmente al corrente di quello che bolliva in pentola e concorrevano anche alla diciamo alla formulazione delle decisioni poi operative quindi è abbastanza interessante vedere questo variegato sì di di posizioni e di puntualizzazioni da parte di questi tre personaggi che hanno fatto un po'il Giro d'Italia in tanti processi come ricordava prima Massimo e che dal punto di vista degli inquirenti hanno dato un contributo sostanziale allo smantellamento di strutture intere delle Brigate Rosse catturati tutti e tre dicevamo all'inizio di mille novecentottantadue ma già quando militavano infrazioni diverse delle Brigate Rosse perché quella spaccatura che già era venuta alla luce nell'estate del mille novecentottanta nel corso di alcune riunioni dell'direzione strategica che si svolsero in ville sul litorale Romano quella spaccatura proprio attraverso il momento formidabile di accelerazione delle contraddizioni interne alle BR Rapp esentato dalla gestione del sequestro Durso era arrivata poi alle estreme conseguenze nel corso del mille novecento ottantuno un anno caratterizzato da ben quattro sequestri di persona portati a termine da diverse frazione della stessa organizzazione brigatista nell'all'inizio del mille novecentottantadue quindi Roberto Buzzati quando viene catturato fa parte ancora a tutti gli effetti del nocciolo duro possiamo chiamarlo dell'organico l'azione frazionista che faceva capo a Giovanni Senzani il fronte delle carceri mentre Emilia Libera e Antonio Savasta vengono catturati con le armi in pugno invia Pinder Monte a Padova nella prigione dove era rinchiuso il generale americano dodici sequestrato alcune settimane prima nella sua abitazione di Verona quindi dalle due opposte sponde del brigatismo organizzato in quella in quello squarcio iniziale di mille novecentottantadue vengono due verità tutto sommato poi convergenti dal Po tu di vista della ricostruzione soprattutto della colonna romana delle Brigate Rosse e della genesi e dell'esistenza invita poi del fronte delle carceri in questo consiste in buona sostanza il contributo di ricostruzione storica più importante che questi personaggi hanno dato anche se mettendo a confronto le deposizioni piuttosto lunghe articolate gli interrogatori per meglio dire che hanno subito in questo processo Moro ter
Sono ravvisabili qua e là contraddizioni appannamenti di memoria soprattutto per quanto riguarda Savasta esitazioni tentennamenti soprattutto per quanto riguarda Buzzati anche su particolari di non poco conto e che sommati gli uni agli altri possono creare l'immagine possono dare l'idea di un tentativo comunque forse automatico quasi involontario che questi perso questi personaggi compiono ogni tanto di scaricarsi di di dosso alcune responsa l'idea materiali in ordine a fatti piccoli magari concreti ma che lì inchiodano ha responsabilità precise e circostanziate va detto comunque che qui si coglie una diversità nel modo a che di condurre i dibattimenti più il portato di una cultura diversa forse che non di una migliore qualità soggettiva e professionale deontologica
Del comportamento dei singoli magistrati che conducono i processi si coglie comunque una diversità sostanziale nel modo di gestire questi dibattimenti sul terrorismo rispetto ai processi della criminalità organizzata perché qui questi collaboratori di giustizia diciamo così
Per
Riuscire a centrare meglio molto probabilmente l'obiettivo di arrivare importo con una sentenza
La più soddisfacente possibile per quanto riguarda l'individuazione delle responsabilità personali
Vengono sufficientemente incalzati dalla corte o dal Pubblico ministero senza mai il ritardo di senza metterli in vera e propria difficoltà accordando magari delle pause quando se sono stanchi quando manifestano dei momenti di sbandamento ma tutto sommato vengono incalzati per cercare di dare ai loro ricordi
Lo spessore dei contorni più definiti bene allora non resta Alessio che ascoltare questo interrogatorio di ieri di Emilia e libere
E poi gravi appunto il mento alle prossime punta dello speciale giustizia che di questo processo Moro ter sensato continuerà ad occuparsi
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