16 GEN 2002

Antonio Russo: il potere di non costruire verità

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 10 min 57 sec

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Lorenzo Landi, dai microfoni di Radio Radicale, intervista Francesco Lauria, uno degli studenti dell'università di Trieste promotori di un incontro pubblico sui problemi della manipolazione dell'informazione.

Questo progetto era stato supportato, in un primo momento molto attivamente, dall'università di Udine e Trieste, fino al momento in cui è stata proposta la dedica ad Antonio Russo.Roma, 16 gennaio 2002 - Francesco Lauria, studente di scienze internazionali diplomatiche presso l'università di Trieste e federalista europeo, fino a qualche giorno fa faceva parte del comitato
organizzatore del convegno supportato dalla facoltà di Relazioni Pubbliche di Gorizia,se staccata di Trieste.

"Questo convegno si terrà il 26 e 27 febbraio 2002 a Gorizia, ma non vedrete mai le dediche ad Antonio Russo - afferma Francesco - per il semplice motivo che è stato deciso di togliere ogni riferimento ufficiale alla sua figura".I primi sospetti"In un primo momento l'università aveva deciso di affiancare ad Antonio la figura di Maria Grazia Cutuli, in modo da limitare la portata di questa dedica.

Dopo una lunga riflessione - continua - abbiamo deciso di accettare, per accomunare due storie estremamente diverse, ma con uno stesso epilogo"."Dobbiamo essere più politicaly correct" Fin qui tutto bene, ma i giovani studenti cominciano ad avere sospetti quando l'università di Udine decide di cambiare titolo al convegno "La prima azione scorretta è stata il cambio di titolo - racconta Lauria - trasformato da 'Comunicazione: il potere di costruire verità' a 'Comunicazione:il potere di costrure realtà', più poticaly correct.""Antonio Russo non deve comparire"La denuncia di Lauria è molto chiara: "La mazzata finale è stata la comunicazione da parte dell'università di Udine del fatto che la dedica ad Antonio Russo non si doveva fare, con motivazioni molto confuse: ufficiosamente si può dire che i finanziatori di questo convegno, che ha un budget intorno ai 30 milioni,e alcune figure istituzionali dell'università di Udine hanno chiesto che questa dedica venisse tolta".Tanti forse ma nessun perchèLauria azzarda ipotesi, nonostante non gli siano state date delle spiegazioni dettagliate e ufficiali sul perchè di questa decisione: "Non ho la certezza - dice - ma è evidente che le responsabilità sono da attribuirsi alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere, in particolare al preside, Andrea Csillaghy, di cui potete trovare tutti i riferimenti sul sito www.uniud.it".

Abbiamo provato a contattare più volte il preside Csillaghy, ma non siamo riusciti a parlarci."I radicali strumentalizzano Russo"La facoltà ha deciso di vietare ogni riferimento e ogni link, sul proprio sito, a Radio Radicale e alla Lista Federalista Europea, spiegando che i federalisti e i radicali strumentalizzerebbero la morte di Antonio.

La dedica ad Antonio Russo, quindi, formalmente non si può fare.

E' stato concesso un piccolo riferimento in un angolo degli atti del convegno, accompagnato con una decina di altri nomi di giornalisti deceduti.Schiacciati da interessi più grandiFrancesco Lauria conclude addolorato: "Io mi sono dimesso dal comitato organizzatore, perchè la situazione stava diventando insostenibile e non si riescono a capire i veri motivi.

Ci siamo sentiti schiacciati da interessi più grandi di noi".

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