Rimettere in moto l'economia, rifare centralità al lavoro. L'attualità di Adriano Olivetti

Ti presento i nostri ospiti da questa parte del tavolo professor Zamagni Romano Volta il sindaco Cofferati
Uno degli autori della del volume il il volume dovrebbe essere sostanzialmente soltanto lo spunto per una riflessione perché il titolo dell'incontro è un altro a rimettere in moto l'economia ridare centralità al lavoro però il sottotitolo dice l'attualità di tre in Olivetti cioè bisognerebbe cercare di ragionare sulla sulla possibilità che la lezione di Adriano Olivetti nella costruzione della sua impresa e di tutto quello che è vuoto intorno alla sua impresa possa servire Pera rilanciare l'economia in un momento particolarmente difficile per la nostra economia due parole semplicemente rapidamente sul libro poi i nostri ospiti ovviamente
Potranno e dovranno dire la loro libro è uno straordinario
Lavoro lo dico non per la ringraziarmi gli autori ma davvero non straordinario lavoro perché al di là delle parti in cui gli autori stessi una postazione di Sapelli
Analizzano il caso il caso Olivetti
è straordinario perché la vicenda raccontata dalle testimonianze dirette di molte persone che diversi livelli hanno lavorato per molti anni all'interno dell'azienda e questo rende il libro particolarmente interessante perché al di là appunto delle analisi di chi la redatto Celli è la testimonianza dirette racconto diretto di un'esperienza distrutta all'interno di una di un impresa del tutto
Del tutto particolare
Allora la prima cosa che io volevo chiedere comincerei con parlando di impresa con un imprenditore cioè con la mano volta
E la sensazione che gli ho avuto da poco esperto e pochissimo addetto ai lavori
E che questa vicenda dell'Olivetti che si conosce che dopo aver letto questo libro si conosce molto molto più approfonditamente
Sì è un una vicenda però difficilmente ripetibile difficilmente ripetibile per la straordinarietà dei personaggi che l'hanno costruita ma anche perché l'impressione è che sia un'impresa che non c'è più
Che come dire quel tipo di esperienza non possa a non possa ripetersi
In nella nell'attuale situazione produttiva lei che vive quotidianamente il il fare impresa ecco mi interessa particolarmente la sua opinione da questo punto di vista
Buonasera a tutti signor sindaco
Finché il signore io
Sono onorato di essere qui
Per una seconda volta Guizza modo di partecipare nel due mila e uno incontro su questo tema per ricordare una figura che considero imprenditori illuminato un grande imprenditore
E dire anche un precursore senza dubbio di un modo di ingente di fare impresa
Adriano Olivetti
Cinquant'anni fa
C'ha insegnato versa fatto pensare che possiamo concepire l'impresa in un determinato modo
Che gli imprenditori ogni tanto scoprono specie nei momenti di difficoltà questo capitalismo volto un po'rozzo quando si trovi in difficoltà riscopre i valori dei piani li persegue
A volte convinta a volte meno convinto mentre invece in altre fasi del sistema economico si pensa che siano valori non importanti
In che poi si ricade di nuovo come oggi siamo in una situazione diciamo di quadro economico certamente
Con notevoli preoccupazioni
E certamente pervenire un pollo domanda che
Il nostro modello torcia posto
Io mi auguro che il sistema Olivetti non sia un sistema tramontato ma sia un sistema che tutti dobbiamo riscoprire rispolverare re inventare e mettere in atto
Oggi le sfide importanti che abbiamo davanti come impresa e sono la globalizzazione il nuove tecnologie
La globalizzazione vedete
E anche salutare ha messo alla frusta l'impresa
Ha dato l'impresa una grande opportunità quella di rinnovarsi di pensare all'internazionalizzazione di pensare mercati nuovi
Ha dato l'impresa è una spinta molto forte per rivedere i loro processa i loro sistemi produttivi il loro modo di concepire di fare impresa
E soprattutto aperto a tutte l'impresa mercati enormi impensabili fino all'altro giorno
Mercati come la Cina e l'India e tutta l'Asia
Erano territori lontani geograficamente non interessante apparentemente per i nostri prodotti
Quindi di fatto vera
Certamente
Quasi la metà della popolazione mondiale e un terzo
Diciamo del sistema
Economico che sembrava non interessato alla nostra attività questa è una novità le nostre imprese quindi da questo proverei di lei della globalizzazione in un'ottica più positiva
Una grande opportunità
Un'occasione per rimodernare l'impresa per ripensarla
In un concetto di internazionalizzazione
E di
Riorganizzazione dei processi
E quindi sarei più per pensare che alla fine questa globalizzazione ha portato sì un bello scompenso ma anche messo diciamo creato le condizioni per creare un nuovo equilibrio anche dal punto di vista della richiesta
è un fatto che la globalizzazione ha fatto sì che la geografia del lavoro si sta a sponsor postando modificando enormemente giorno dopo giorno
In un sistema che deve trovare un suo nuovo equilibrio e che certamente lo sta cercando anche in un'ottica che è un fatto proprio no che avviene naturalmente dove ci sarà una certa compensazione di Paesi che popolazioni più povere che troveranno possibilità di realizzarsi meglio di quanto fosse in passato da un punto di vista culturale economica e sociale
E noi dell'Occidente che abbiamo sempre diciamo visto come questi mondi
Pronti a comprare i nostri prodotti perché se ricchissimo ulteriormente dobbiamo fare i conti e invece con questa realtà nuova quindi se la vogliamo leggere nel suo complesso la globalizzazione
A aspetti che io ritengo più positivi che negativi certamente nel medio-lungo
Purtroppo le imprese del nostro Paese non l'hanno saputa cogliere
La crescita sostanzialmente zero di questi ultimi anni
Non è che tutte le imprese d'Italia sono cresciute più o meno tutti zero no tante purtroppo troppi in prese sono negative e poche altre sono fortemente positive quelle poche altre sono quelle che questo mercato globale quest'impostazione del modo di concepire l'impresa questi principi che Adriano Olivetti cinquant'anni fa ha cercato di innestare nel sistema produttivo
Sono sei vendiamo vedere sono l'impresa e che hanno fatto tesoro di questi principi
Che hanno prima ancora che arrivasse la globalizzazione la Cina e l'India hanno capito e pensato che l'impresa era un qualche cosa che andava gestiti impostati in una certa maniera
Ecco questo non coglie l'opportunità Office obiettivamente
Non è solo colpa dell'impresa
Ma certamente anche colpa loro
Diciamo pure che non si mercato globale il sistema Paese fa parte della competitività complessiva
E quindi chi governa chi amministra un territorio
Deve preoccuparsi affinché le infrastrutture l'attrattività il sistema in sé offrì migliore condizione per scogliere nel migliore dei modi l'attività d'impresa perché se questo non avviene
L'impresa pure eccellente molto capace si trova che ha un handicap molto forte perché la competitività totale del suo prodotto che è fatto anche in termini di trasporto di mobilità di velocità di burocrazia
Di sistema
Fiscale si trovò fortemente penalizzato
Ora
Ci siamo arrivati in questa situazione The colto un po'di tutti gli italiani
Non è che voglio essere generalista ma insomma
Viviamo in un momento che forse
Viene che tutti quanti ieri prendiamo atto che abbiamo un po'di colpa se viviamo in questo Paese abbiamo sempre votato democraticamente in questo Paese quindi se siamo in questa situazione noi tutti dobbiamo sentirci colpevoli un po'della situazione che certi sì silicone tutti dobbiamo sentirci impegnato per far qualcosa per uscirne
Credo che sia importante
Per chi governa
Prestare molta attenzione che questo sistema competitivo italiana che è debole rispetto agli altri sistemi ecco venga recuperato perché al momento sì mette l'impresa un po'in una condizione di sconfitta
Ma se che genera ulteriormente la sconfitta potrebbe diventare una disfatta
Mi voglio spiegare con un esempio
Se io vado solo una partita di è una squadra di calcio va ad una partita e perdo la partita
Tengo a casa se le scarpe erano uguali di tutti se l'erba il Prater uguale per tutti il pallone era quello l'abito è stato imparziale avendo case e a una ferita consente perché ho perso è una sconfitta ma che mi stimola a fare meglio fare di più quindi devo migliorare la mia impresa
E in questo modo aiuti il Paese fosse amica a a diciamo a migliorare quegli aspetti che riguardano la competitività
La chiaramente si io mi trovo che la sconfitta diventa disfatta perché le mie scarpe erano bucate linea magliette non erano quelle giuste Lerma dove passavo io sì volava sempre l'arbitro non registrava le cose per stare in tema densi di questi giorni in maniera apparse imparziale automaticamente mi trovo che io non sono più in una sconfitta io sono un'impresa che mi trovi in una disfatta quindi è importante che questo punto di equilibrio tra sconfitta di un sistema Paese che deve recuperare e disfatte che vuol dire un sistema Paese che si vede che non sta recuperando
è un punto di trigger che fa modificare molto l'approccio degli imprenditori
Perché vede vedete Sessa rivali l'imprenditore non si trova più alle stesse armi competitive degli altri ma in maniera proprio troppo evidente e quindi a due sole possibilità
Cercare di fare impresa uscendo dalle regole del gioco
Provare ad evadere le tasse pagare il lavoro nero
Copiare i brevetti anziché farli e questo è l'inizio della fine per un'impresa e quindi è importante diciamo che ci sia anche questa diciamo sensibilità sul fatto che l'impresa
Hanno diciamo necessità di affrontare il tema per quello che riguarda la loro parte ma c'è anche questa necessita di un sistema Paese che si faccia carico di cercare di accompagnare un processo in cui ci troviamo in difficoltà
Posso interrompere la e di chiamare in causa il professor Zamagni poi ci sarà ovviamente occasione per continuare perché il proprio l'altro aspetto interessanti vertenza Olivetti e rapporto con il territorio con la zona in cui l'azienda
Cresceva e questo mi ha nella lettura fatto riflettere su una l'esperienza nostra di questo territorio che l'Emilia Romagna e allora lei voglio chiedere se come dire intorno all'Olivetti evidenti ma era solo una fabbrica ma interagiva fortemente con il territorio
E offriva al territorio e alla persona che ci lavoravano come dire una una un un mondo abbastanza ovattato simile a quello che l'Emilia Romagna ha offerto all'impresa
Alle proprie impresa questo sicuramente valeva per il passato in Emilia Romagna è una cosa che funziona ancora adesso o c'è qualcosa da mettere a posto e su capisco che il tema meriterebbe un convegno da solo però eh qualche qualche indicazione se la può dare
Grazie molte ritengo si debba prima di tutto esprimere gratitudine
Ai curatori di questo libro Novara rozzi Carruccio perché ci hanno donato un libro che io giudico interessante è già stato detto ma anche importante ma soprattutto intrigante perché con il la forma che i curatori hanno voluto dare a questo libro quello cioè delle interviste che la raccolta di testimonianze dirette in assenti lasciano intravvedere se noi mettessimo il libro in controluce una tesi
Che viene anche argomentata e che però a ancora lascia aperte delle prospettive e cioè la tesi che si può formulare sotto due domande perché la Olivetti affatto la fine che ha fatto
E in secondo luogo perché il modello Olivetti cioè il modo Olivetti hanno di fare impresa non ha contagiato ed è questa la domanda
E questa è un argomento su cui gli storici dell'economia ma gli stessi economisti gli stessi teorici dell'economia non potranno non interrogarsi se fossero meno superficiali di quanto sono spesso perché la domanda è l'Olivetti esistita ha avuto un inizio ha avuto una un il successo che tutti gli riconoscono però non ha contagiato cioè l'effetto contagio non si è verificato come mai
E ovviamente ci sono diverse chiavi di lettura io ho la mia personale che vale per quel che vale la pongo lascia allora considerazione di tutti e cioè che Olivetti è stato un imprenditore
Che ha anticipato troppo i tempi e questo succede anche dell'impresa scientifica chi conosce la storia dalla scienza dei diversi ambiti sa che se uno anticipa troppo non viene capito anzi viene perseguitato addirittura viene gli viene impedito di parlare come sappiamo dalla storia il caso di rivetti perché perché Olivetti anticipato il post for il posto il triduo ritmo in un'epoca in cui tutti erano a corte rigoristi
Olivetti sia lasciato nel sessanta
Prematuramente come sappiamo Adriano Olivetti
Ed è meno centosessanta ancora il modello dominante di fare impresa era quello taylorista ed ENEL Olivetti già dal dal dopoguerra quindi da diversi anni aveva intuito en in anticipo la fine del terrorismo e aveva attuato nella sua impresa sta sparsa per il mondo come sappiamo impedire un'organizzazione interna posta edonista e chiaro che quindi non è stato capito da nessuno
Da una parte e dall'altra dai suoi colleghi noi tutti sappiamo cosa Valletta pensava di Olivetti lo voleva far fuori
Fuori senso metaforico ovviamente non voleva mettono fuori mercato dalla se e dava fastidio anche al sindacato come ben sappiamo forse dopo il sindaco Cofferati ci dirà perché perché chiaramente indipendentemente dagli assalti degli effetti personali e chi andava controcorrente
Ora noi sappiamo che un imprenditore quali sono le doti caratteristiche dell'imprenditore tre primo la propensione al rischio
Per essere imprenditori bisogna amare il rischio il rischio non è l'incertezza tra quanti sono confonde il rischio vuol dire che quando un imprenditori inizia una qualche intrapresa non può essere sicuro
Del risultato che ottiene quindi amare il rischio vuol dire iniziare un processo senza esserne certi che al termine del processo ci sarà il risultato
La seconda caratteristica è la innovatività lo diceva bene adesso
L'ingegner volta la capacità di creare di innovare
Cui sappiamo che quando nasce l'economia di mercato nel mille quattrocento all'epoca dell'umanesimo civile viene coniato una parola che da allora è rimasto ed è tradotto in tutte le lingue del mondo la parola capolavoro prima del mille quattrocento non esisteva questa parte
E la parola capolavoro viene cognata del mille quattrocento esattamente per esprimere queste idee
Che lì il vero imprenditore quello che fa il capolavoro che voleva dire nel linguaggio delle Pupa aggiunge qualcosa alle conoscenze acquisite non è imprenditore chi si limita come dirà poi Schumpeter a ripetere
A imitare gli altri la terza caratteristica dell'imprenditore las combinatoria
Cioè l'arte della combinazione
Il vero imprenditore colui il quale ieri conoscendo le caratteristiche di tutti i suoi collaboratori poiché c'è la divisione del lavoro e la divisione del lavoro gli implica la specializzazione riesce a combinare i diversi elementi
Il cattivo imprenditori e quello che invece mette uno contro l'altro
Quindi crea il clima pensato al mobbing quanti imprenditori usano il mobbing come strategia e si illudono costoro di ottenere risultati perché chiaramente il modo migliore per ottenere il il successo di impresa è l'arte della combinazione
Ebbene Olivetti per la conoscenza che ho io è stato un imprenditore che ha avuto al massimo grado queste tre caratteristiche
Qualcuno di voi potrebbe dirvi
Ma non manca qualcosa chiave
Uno dice non è imprenditore per caso imprenditore chi ha l'obiettivo del massimo profitto Erika si casca l'asino perché non è affatto vero
Il prenditore se poi vuole però scelto proprio fa tutto questo
Per massimizzare il profitto eccetera ma non è detto io posso essere imprenditore anche se non ho l'obiettivo dal massimo profitto e Olivetti non aveva questo obiettivo è un imprenditore quindi civile come a me piace chiamarlo
Un imprenditore civile quando alle tre caratteristiche e che però le fa perché a un obiettivo che gli deriva da un ideale di un tipo dell'altro e ognuno deve essere lasciato libero di perseguire i propri ideali
E invece allora
All'epoca di Olivetti l'idea era che per essere imprenditore tu devi massimizzare il profitto e poi dopo ci lamentiamo degli scandali aziendali e così via se l'idea è questa è ovvio che se io per essere imprenditore devo massimizzare il profitto cerco di far di tutto
Non pago le tasse sfrutto gli operai faccio questo quest'altro e così via
Ecco perché
Olivetti e non è stato capito alla sua tant'è vero che io prevedo che verrà riscoperto da adesso in poi quindi bene ha fatto la Bruno Mondadori mettersi in questa operazione che tre probabilmente avrà successo del prossimo futuro
Perché effettivamente oggi tutti stanno capendo che il ciclo storico del terrorismo è finito
Che vuol dire esattamente questo che noi abbiamo bisogno di incentivare la nascita di imprenditori che ci siano imprenditori cosiddetti capitalisti benissimo nulla non c'è problema però non si può identificare l'imprenditorialità solo con il profitto
Se tu hai quelle tre caratteristiche voi fare il profitto lo fai ma non i veri viceversa tu puoi fare profitto senza avere le tre caratteristiche
E questo ovviamente spezza il tessuto e soprattutto gli impedisce il processo di crescita c'è un episodio che probabilmente gli addetti ai lavori conoscono ma che a me piace sempre ricordare lo ricordo a chi mi studenti l'episodio di Natale cappella
Ora Natale Cappellaro che è un operaio che non era andato a scuola e un giorno viene pizzicato perché il suo capolino Geniere che era stato messo a capo del progetto da cui sarebbe nata la Division ma la grande che ha avuto un successo straordinario
E l'ingegnere capo dice a Olivetti tu devi cacciare via Cappellaro perché io mi son reso conto che lui frega porta a casa i pezzi
Ora se Olivetti fosse stato un imprenditore taylorista cosa avrebbe detto il mio ingegnere capo mi dice questo lo licenzia per giusta causa invece no chiama Cappellaro e divise perché tu
E vero quello che si dice di tecnici se io mi porto a casa i pezzi perché perché nella mia cantina lo trasformati in officina e io faccio degli esperimenti perché l'ingegnere capo non ha detto questa parola ma il concetto era questo è un imbecille sta sbagliando tutti i progetti non ci porterà da nessuna parte allora io per conto mio faccio la sperimentazione
E voi sapete come data Fini Olivetti licenzia subito l'ingegnere capo e al suo posto ci mette cappellano al quale poi farà dare la laurea honoris causa dal Politecnico di Torino coniati Cappellaro è uno che lo ha fatto le elementari
E sapete era così importante quale non è che Olivetti licenza l'ingegnere perché aveva sbagliato i piani di produzione perché tutti sbagliano che mi si fanno scuola
Ma perché gli dice Olivetti tu non ha mai saputo cogliere i talenti che anche l'ultimo arrivato Hall meno quello meno colto a meno studiato in grado di portare
Questo vuol dire e veramente essere poste rigoristi
Perché chi conosce il Tricoli smossa che nella struttura di impresa come ogni altra organizzazione vale il principio gerarchico che chi è in cima deve comandare gli altri devono eseguire
Oggi siamo in epoca Portello liste quindi in conclusione rispondo alla domanda del moderatore questa è la lezione che secondo me vale oggi ceniamo capire che il successo economico non può più essere legato ad un soggetto e Olivetti ha creato quello che oggi chiameremmo l'equivalente del distretto culturale del distretto industriale e così via
Cioè dire dobbiamo comprendere che la gara oggi non la vinci i singoli Peretola vince una squadra sue un team un ed è l'ora necessario più che mai che recuperiamo questa lezione di olive
E cioè che anche l'ultimo arrivato anche quello meno ho chiesto potrebbe sembrare meno dotato e capace di introdurre nell'impresa una idea innovativa
Che comunque deve essere presa in considerazione
Nella struttura taylorista era impossibile perché la struttura di vertice e dice che chi sta sotto non deve pensare e tè loro nel suo libro del mille novecentoundici dove nasce la l'organizzazione scientifica da loro lo dice dice i dipendenti è meglio che non pesi
Perché se penso non possono criticare e se esterno la macchina produttiva Olivetti faceva esattamente il contrario amava essere criticato voleva che i suoi lo contestasse lo tra virgolette perché sapeva che attraverso questo approccio di tipo dialogico
Il meglio può venir fuori
Ed è così gli successe da Olivetti l'Olivetti ha avuto successo sul piano non solo sociale e culturale ma propriamente sul piano economico ora recuperare questi ideali secondo me è in una regione come la nostra visto che questa era la domanda potrebbe essere forse strada vincente grazie grazioso domani
Sia dalle sollecitazioni dell'ingegnere volta se la professor Zamagni avendo qui il sindaco mi vengono mi verrebbe da una quantità di domande sull'attualità ma lasciamo perdere perché non non è questa non è questa la sede e allora veniamo a una cosa che so che assieme come che fa molto piacere ma è stata evocata la sua vita precedente ed è inevitabile porre la domanda all'Williston la lunga esperienza
Che ha fatto del sindacato se nell'azienda
Olivetti sindacato e su sappiamo anche qui c'era contatto qual è il rapporto con il sindacato ma sostanzialmente in questa azienda ha portato alle estreme conseguenze sul mercato non rende ragione di esistere ONU
Nuovi farebbe lo stesso io devo dire che mi sono occupato molto di Olivetti
Però della della degli ultimi anni della della fase sostanzialmente di chiusura ad un'esperienza
Che cosa ho trovato
Ma intanto un valore che oggi è difficile trovarlo nell'impresa che l'identità di chi lavora
Rivolto verso la propria impresa
Che era un atteggiamento assai diffuso
Soprattutto nelle grandi aziende ho lavorato anch'io una grande azienda
E le persone
Operai tecnici
Impiegati e poco importa che avevamo amore per il proprio lavoro e anche l'orgoglio di essere dipendenti di quell'azienda
Eravamo persone molto collaborative poco conflittuali
Io rappresentavano un
Un elemento importante nell'insieme nella struttura dell'impresa
Vorrei dire una sorta di valore aggiunto
Oggi è difficile trovare persone che lavorano che abbiano così radicato il senso d'appartenenza e dell'intensità
C'è un anno disputando nel caso riproporlo qui son ben un male personalmente non credo sia un bene
Non credo alla all'idea di appartenenza
Totale
Quella che porta ad annullare la propria
Collocazione la propria configurazione di lavoratore dipendente
Credo però che nelle aziende nelle quali
Questo valore era presente che diffuso anche i processi di trasformazione sono stati gestiti
Con
Maggiore efficacia paradossalmente qualche volta con qualche difficoltà in più
Perché la rottura del rapporto era una rottura che produceva che era sempre traumatiche produceva dolore
L'allontanamento dalla propria attività dal proprio lavoro non era semplicemente la perdita della prospettiva e in qualche caso anche del reddito
Era la perdita la propria identità prima di venire qui
In tutta la sua Curcio
Un contratto il il presidente dell'ENI che ho conosciuto venticinque anni fa in una vicenda che in una comunità del tutto diverse da quella pisana però aveva queste caratteristiche Luigi che era all'epoca l'amministratore delegato della della vetreria Pisano poi venne acquisita traversa incombente
L'azienda di mille trecento persone che per Pisa era gran cosa ridotto in un arco di tempo breve a trecento unità
Attraverso quelle azioni che servono a riorganizzare un'impresa è attraverso fortissimi investimenti a darle una prospettiva futura
Quale fu all'epoca l'elemento di maggior difficoltà nella gestione
Questa radicata relazione tra la fabbrica e il territorio e questa fortissima identità delle persone che perdendo l'occasione di lavoro venivano a perdere parte anche la loro collocazione sociale
Se però questo è il limite quando le persone hanno un'idea così forte di appartenenza come era in Olivetti che io l'ho trovato nelle fasi conclusive dell'esperienza
Produttiva di Olivetti quella che si può considerare come una parte terminale del del dell'asciutto di Adriano Olivetti sono un valore sono un patrimonio rilevante
Però questo patrimonio non nasce dal nulla anche la persona va a lavorare e si innamorò del suo lavoro che qualche volta addirittura ingrato o della sua azienda che è un luogo nel quale presto l'attività
Che appunto non capita tutti
Quand'è che si crea questa condizione quando ci sono situazioni come quelle che si trovavano anche alla fine anche negli anni Ottanta fino agli anni Settanta quando io ho cominciato a occuparmi di Olivetti di Ivrea ancora ben visibile ben presente
Concordo molto conservazione ed è stato fatta prima dal professor Zamagni
Olivetti è in anticipo rispetto alla storia dell'industria italiana
E ai modelli di competitività di quaranta cinquanta anni
Alcune delle cose che oggi sono importanti quelle che prima ricordava proporlo volta no
Erano già insite nell'idea di azienda
E di rapporto tra l'azienda e gli stakeholders in Olivetti
Ma all'epoca di secondo si parlava la responsabilità sociale d'impresa
Tema che appassiona il professor Zamagni
Come come chi vi parla
Ed alla fine degli anni Novanta del loro propone questo modello di comportamento all'impresa alla fine degli anni Novanta
In Olivetti era realizzato negli anni cinquanta
Cioè Olivetti ha un'idea ben precisa dell'attività della qualità del lavoro e del prodotto e di un sistema diffuso di relazioni nella quale non c'era soltanto l'obiettivo di premiare gli Chéreau sugli investitori gli azionisti
Ma di dare uguale soddisfazione a tutti coloro che avevano un'azione una relazione in corso con con l'azienda
I fornitori i clienti di dipendenti
Ma senza annullare la loro identità il sindacato in Olivetti è un sindacato rispettato un sindacato che non vive le difficoltà
Che la stessa organizzazione dire a qualche chilometro di distanza alla Fiera
C'è un riconoscimento di ruolo di funzione che permette di a vere delle buone relazioni sono parte delle buone pratiche che oggi in un sistema di responsabilità sociale si chiede di avere alle aziende ecco questo sistema di rapporti di relazione Olivetti era radicale
Così come era radicato il valore della qualità di quel che si produceva e di come lo si produceva a Lisbona nel due mila l'Unione Europea propone il modello della competitività alta attraverso la conoscenza B e il modello che cinquanta anni prima lì veniva indicato va da sé che si sceglie la strada del non ritorno a breve del capitale investito ma di una prospettiva di medio e di lungo periodo perché punti sulla qualità o il sistema intorno a temi accetta quel livello di sfida e compete valorizzando la conoscenza
Il valore sociale del lavoro l'identità anche del territorio oltre che dalla fabbrica e allora la gara una gara di alto profilo oppure succede quello che invece è capitato intorno che Olivetti che un territorio a forte identità Ivrea
Principalmente ma non sorridere insediamenti meridionali Olivetti avevano ereditato la stessa connotazione
Con qualche fatica in più forse con qualche permanenza in meno
Però se intorno a te la competizione alla competizione bassa quello che si fa semplicemente sui costi che dunque comprimendo tutto ciò che può produrre un costo vada secche il caso esemplare prima o dopo si spegne
Il resto prevale ma la condizione finale quello che ricordava prima Romano Volta di un sistema che nel medio periodo si indebolisce che perde la sua capacità di competere
Il risultato qual è che il sistema nel suo insieme oggi più debole di quanto non lo fosse qualche decennio fa
E di casi esemplari non l'abbiamo più o almeno non ne abbiamo di così significativi
Io credo che anche in questo ci sia una ragione non solo per parlargli dell'esperienza di Olivetti ma per valorizzare gli elementi che con larghissimo anticipo risultati messi in campo la qualità del prodotto
L'idea che la cultura fosse propedeutica a lavorare meglio e contemporaneamente a produrre meglio
Cosa che è difficile trovare oggi nel sistema delle imprese manifatturiere
L'idea che la l'automazione che sempre libera lavoro non fosse se governato in anticipo una sorta di male incurabile ma forse parte di un processo di trasformazione che poteva essere accompagnato e compensato con le azioni di supporto e di integrazione l'idea che il territorio e i suoi servizi fosse ugualmente importante
Non c'è e non i letti l'atteggiamento
Come capitava spesso nella grande impresa anche in quegli anni
Paternalistico c'è un rapporto strettissimo con il territorio con le strutture di servizio del territorio che sono alimentate
Per la stessa azienda ma il non rispetto difficile da riscontrare altrove dei ruoli e avete rapporti
Avere a di ferrea un'azienda con le caratteristiche dell'Olivetti ovviamente per la comunità
Che era un grande vantaggio
E per gli amministratori pure
Ma nessuno ha mai intravisto nemmeno casualmente una sovrapposizione di ruoli una violazioni di autonomia anzi la dialettica che si creano tra gli amministratori e l'azienda era sempre volta al fine della crescita reciproca quella dell'impresa come quella come quella del del del territorio
è ripetibile un'esperienza di questa natura
Così come è stata indubbiamente sì
Perché connotata anche nel tempo che soprattutto caratterizzata dalle persone che l'hanno colta che l'hanno che l'hanno determinato e ti ma i suoi collaboratori e e e le tante persone che sono transitate a vario titolo con varie funzioni in quei in quei decenni nell'azienda
Però la sostanza diciamo i valori l'idea d'impresa che guarda la conoscenza come centro motore della sua attività no
Quella anzi dovrebbe essere riproposta proprio in virtù della traccia così profonda lasciata da storie
Non c'è forse più nulla di quello che c'era
Di tiri illustrato risultato dell'Olivetti sono stato
Una sera con monsignor Bettazzi insieme a tantissime persone a parlar di politica
In capannoni vuoti
Che però ti mettevano sulle spalle la storia industriale
Di quel di quel pezzo di mondo dunque di quello che era la struttura che dentro la struttura anche il sistema di rapporti di relazioni non mi pare sia rimasto
Nulla hanno nessuna lite non è svanito non non mi ricordo in questo caso ma il valore delle esperienze che si può osserva non colloquio dello storico
Ma con l'occhio dell'economista che può trarre da quella da quell'arco di tempo che da quella vicenda tanti insegnamenti
Anche quelli
Che in parte nel libro sono ricordati la postazione poi Sapelli è molto aspra
Sul come non far concludere oltre a far finire un'esperienza industriale senza salvaguardarle gli elementi ispiratori ci sono molte cose che si possono trarre dalla vicenda dell'Olivetti
La gran parte in positivo
Vorrei dire anche le ultime forse si possono mettere in positivo se si evita di ripetere
Atteggiamenti da parte del sistema finanziario e di una parte del sistema produttivo non concorrente ma quello che stava a fianco forse è un po'geloso della visibilità come quelli originario di Olivetti come quelli che si sono che si sono poi al la fine realizzati nel nel negli ultimi tempi
Io non credo che situazioni come quella di Olivetti il sindacato sia stato male anzi
Ha vissuto le difficoltà di altri luoghi quando la vicenda industriale
Che è arrivata alle sue frasi più più difficili però i rapporti la qualità dei rapporti interni all'impresa il rispetto riconoscimento di ruolo di funzione erano sempre molto molto altro
Si sono creati spesso dei modelli di relazione che sono stati indicati ad esempio in alcune fasi
Pur cicliche della vita delle stesse organizzazione dei lavoratori Olivetti ha fatto parte spesso degli esempi che venivano indicati
Degli esempi positivi i modelli negativi erano altri
Magari soltanto qualche decina di chilometri tenta presidente dell'Olivetti dunque non è vero che quando l'impresa funziona che quando l'imprenditore L'imprenditore aperto non ci sia funzione del sindacato
Non è che
La capacità di guardar lontano dell'imprenditore toglie spazio al sindacato no
Porta la conflittualità tra ruoli diversi nella sua fisiologia ed evita qualsiasi caduta patologica io penso che questo sia un bene Gilbert alle prese con un bene perché rappresenta dei lavoratori poi va da sé che tra l'imprenditore e chi presta la sua attività remunerata all'imprenditore ci sono in alcuni momenti degli interessi confliggenti
La mediazione la trovi quando c'è il riconoscimento del ruolo della funzione e rispetto e vi devo dire
Per mia esperienza ma per quello che mi era stata raccontata che in precedenza il rispetto non è mai mancato e questo è stato un bene per tutti
Grazie
Veramente
Ciascuno di voi se vuole intervenire lo può fare per porre le domande anche agli autori
Un le domande sono ben ben ben accetta
Zio Croccolo chiedere
Prima di vedere se ci sono domande
Ecco disinvolta però che rappresenta in qualche modo qui gli imprenditori di oggi e ma come si fa immaginare che di di interventi ma getta la tesi del libro è utilizziamo la lezione di Olivetti per l'impresa di oggi
Ma come si fa a utilizzare la lezione di Olivetti in un mondo in cui milioni il mondo industriale che è caratterizzato da delocalizzazioni la precarietà cioè diceva il Sindaco uno le caratteristiche dell'azienda era il legame forte che l'orgoglio di appartenere a un gruppo che produceva delle cose ma un una un lavoratore precario come probabilmente quello che accede in questo momento al mondo del lavoro come fa sentirsi parte di una band
Si fa per forza perché non vi è altra forma di ipotizzare un'azienda per il futuro
Per le altre sfide che abbiamo davanti e quella
Delle nuove tecnologie
Del progresso scientifico e tecnologico che ha messo a disposizione dell'uomo mai come l'inizio di questo terzo millennio tante opportunità tante possibilità nuovi componenti nuovi materiali nuovi processi
L'uomo dispone oggi di una quantità enorme di opportunità tecnologiche e questo a drammaticamente ridotto il ciclo di vita dei prodotti
Il che vuol dire che bisogna continuamente innovare modificare rinnovare prodotti processi
E questo a far sì che non è solo un fatto di prodotto e di processo è un fatto anche di cultura di formazione di preparazione degli uomini cioè
La la la risorsa umana stessa si deve porre al centro deve essere il protagonista di questo processo
Voglio dire che mentre un tempo uno come dire ben detto in un altro convegno professor Zamagni prima studiava poi lavorava e poi è andato in pensione e no non è più così
Le studiare lavorare ristudiare riformarsi lavorare ancora e quindi diciamo l'uomo diventi il perno di questo meccanismo
Allora se l'uomo è il perno di questo meccanismo è indubbio che un'impresa al di là degli a spetti e che ciascuno debba fare la propria funzione che per me è appunto
Condivido pienamente cioè pienamente la funzione in un'impresa di questo genere dove l'uomo è posto al centro la risorsa lavoro è posto al centro dell'impresa RAI che viene meno la funzione del sindacato penso che sia meglio utilizzata per tematiche che guardano continuamente al futuro anziché essere mai utilizzata per te tematiche di il retro anche se importanti che riguardano diciamo di come meglio sopperire agli effetti negativi di quello che abbiamo fatto male in passato
Quindi il dialogo che si forma e si basa sugli uomini gli uomini che sono i lavoratori gli imprenditori i sindacati un dialogo rivolto al futuro che deve fare proprio questo perno questo concetto di centralità della risorse umane
Vedete questa centralità della risorsa umana peraltro l'importanza delle risorse umane indirettamente c'è sempre stata solo che in passato non è stata valorizzata anzi è stata molto penalizzata perché siccome c'era abbondanza c'era più offerta di lavoro che gli domanda il lavoro costava poco una cosa che costa poco vale poco
Ma siccome adesso le imprese le possiamo fare solo in questo modo ecco che è una grande opportunità per gli uomini di ritornare al centro dell'impresa e non è che una CELTA
Quindi come facciamo eh bisogna fare propri questi consiglio di questo modo di pensare concepire l'impresa bisogna rimettere diciamo l'uomo al centro diciamo della realtà dell'impresa
E quando si dice realtà dell'impresa un altro concetto che il sito che spesso poc'anzi è proprio quello chiederanno di rete aveva ben interpretato cioè un'impresa di devo adoperare
Certa per accrescere anche il profitto degli azionisti Matera cresce soprattutto il benessere la crescita del territorio in cui lavora
Quindi della comunità in cui opera perché questo sembra lavorare per gli altri non per il proprio profitto ma Chieti non chi pensa queste mio petto
E destinato a non poter continuare l'attività d'impresa l'impresa continuerà nel futuro se uno si pone in un'ottica di migliorare tutto perché in un deserto di polveri l'imprenditore ricco non può vivere
Quindi in sostanza
Vorrei anche solo un'altra e un'ultima cenno perché poi ho visto che disse molti dico a belle cose illuminate ma poi l'Olivetti è finita male ecco non è finita male per l'idea di Adriano Olivetti per questo modo di concepire l'impresa che era vincente anche se in anticipo sui tempi
Purtroppo le persone come Cristoforo Colombo Galilea quando anticipano troppo delle solide ben comode realtà
Che fanno comodo da altri si scontrano e vengono additati come delle persone scomode o dei visionari che inseguono diciamo delle utopie
Ma l'Olivetti non è andata male per questi tratta male perché è incappato in un'operazione sbagliata nell'operazione
Pensata
Voluttà e che aveva un significato ma che purtroppo si è rivelata negativa è stato l'acquisto dell'Under V nel mille novecentocinquantanove che poi si è rivelata
Nel momento di Pat cominciare a passare gradualmente dalla Mikado elettronico un fardello ulteriore che non non ha consentito diciamo alla struttura Olivetti di sopperire a questo passaggio
Quindi ecco guardiamo se dal fatto di pensare
Che Olivetti in questa sua visione così di lì e che ha delle cose alla fine si di molto che un sistema perdente perché l'azienda è andata male
Le nota male dopo per altri motivi l'azienda e incappati in un'operazione quando si fa l'impresa avrete il professor Zamagni vuol dire avere la capacità la volontà di rischiare ma rischiarlo dice il termine stesso non è detto che non ci prende ci azzecca sempre ci si spera ci si mette tutte le energie perché ciò avvenga ma a volte si può anche sbagliare a volte c'è il terrore possono essere anche fatali
Quindi in conclusione il modello che Olivetti c'ha proposto
è il modello vincente per fare impresa oggi
Io ripeto un grande imprenditore perché avendolo proposto cinquant'anni fa in un mondo in cui doveva andare tutto controcorrente
Ha saputo diciamo dare trasmettere dei valori che sono non solo attuali ma attualissimo sono gli unici che noi oggi possiamo
Imbracciare a braccia aperte e con questi pensare che possiamo continuare a fare impresa
Io mentre parlava infine volta mi è tornato alla mente la palazzina che secondo me più straordinari questo librone super quando ha colpito me dettagli estroverso non molte ma è il racconto di chi lavorava intorno li detti anche dentro l'Olivetti
Pensato gli strati di una fabbrica strano allora dice cito la pagina centosessantanove ai servizi sociali c'erano bandiere Paolo Volponi
Alla pubblicità al poeta Giovanni Giudici accanto lui ragioniere alle Bignardi che oggi dirige il Festival del cinema di Locarno
Franco Tatò che era stato allievo del filosofo Enzo Paci gestiva da ragioni lei ragioniera della contabilità
Tiziano Terzani poi giovani stragista sovrintendeva al personale delle consociate estere Giancarlo Lunati che veniva veniva vissuto storico di Napoli dirigeva il personale di Pozzuoli e sociologo sul Federico Butera quello di agli
Il pedagogista Antonio Carbonara si occupa di formazione Roberto Guiducci politologo
Dirigere cantiere edile indicheremo anche di storia delle religioni lavorava al personale la segreteria generale c'era Bacco forte che ha scritto importanti saggi su Montali il critico letterario oggi Geno Pampaloni responsabile la segreteria dalla presidenza è una situazione
Incredibile per ora per un'azienda allora volevo coinvolgere gli autori che però décolleté gli autori sono anche in qualche modo protagonisti di questa di questa di questa straordinaria
Storia e allora se chiedessimo a voi di come dire aggiungere un capitoletto alle testimonianze che avete Interview che avete inserito nel libro in estrema sintesi perché ovviamente quindi possiamo dilungarsi troppo mal capito che è complicata dal contano ma cosa che che che capitolo giunge a destra
Ma vediamo fatto questo libro IMEI
Avevamo un'idea molto più larga anni fa cioè di salvarli recuperare tutta la storia dell'Olivetti la storia dei prodotti a cui stava avviando un museo riprodotti che anche le altre progettisti ebrea
Ma fare una storia dei prodotti una storia dei processi produttivi che erano di un valore immenso e purtroppo questa perché non se non verrà fatta propria la storia dei processi produttivi
La storia dell'organizzazione commerciale della sua espansione la storia delle relazioni sindacali la storia dei servizi sociali la storia delle attività culturali
Nell'introduzione a questo libro abbiamo messo in bella certi non potevamo non potevamo espandermi no
Ecco io fra relazioni sindacali avrei chiesto nel contributo i sindacalisti che generazione precedente hanno assunto gran lavoratore del cosiddetti
Lì ci sono quelli interni ma
Io ricordo Garavini Alasia pugno
Quel Bertinotti avevano lavorato con la Camera del lavoro di Torino strettamente con l'Olivetti non eravamo stati addebitati alle Frattocchie
Gli accordi sindacali sulle trasformazioni vero criterio del lavoro nel settantatré settantaquattro nero approvato coi sindacalisti all'UNESCO
Le settantatré Apple per esempio allora all'università di Paride o fin del settantacinque
Cioè c'era questo c'era qualcosa che coinvolgeva l'Olivetti concludere impresa non ecco una testimonianza che sarebbe stato utile rafforza i rapporti che eravamo con le grandi imprese europee su diversi temi
Dai temi che fino ad oggi sia termini ai temi della salute
Il tempio i temi delle dei proprio del del del modo di lavorare
Tutto questo non può non è stato possibile allora ha dedicato un libro centrato sul lavoro no
E gli altri sono un po'un contenitore non esplicitato paziente è andata così io direi che però che cosa si può dire di dire Adriano eccetera e la sua eccezionalità o la sua ripetibilità
Poiché il fatto che presenterà la Repubblica si è andato ricordare Altiero Spinelli mi ha fatto andarci Richard un dato a ricercare nelle mie carte una definizione di di Adriano di Altiero Spinelli
Adriano Olivetti è un uomo dagli occhi sognanti e dalla volontà di acciaio
Che penso a Como matematico e sente come un mistico
E intimi mi pare la più calzante definizioni di Adriano Olivetti Cheglio che frequentava
Potessi trovare o trovar più che Giulio Cesare Argan diceva che era il più moderno dei nostri contemporanei
Ed era affascinato dal fatto che proprio peculiare all'Olivetti
Non non peculiare acquifere attendibili di successo di mettere insieme competenze professionali diversi a lavorare sul medesimo oggetto
Per far questo bisogna che vi sia una finalità comune che coinvolge convince tutti e corresponsabilizzazione tirchi e fa sì che uno abbia bisogno dell'altro
Per cui la prima conversazione che ebbi come Adriano quando mi diceva che il Tequile tecnologo di profitti insieme agli ingegneri fisici entrambe le mentalità diverse ma poi l'ambiente di Progetto i le ingegnere di produzione
Il il commerciale
Il il giurista d'impresa ed amministrativo l'uomo della finanza con delle visuali molto diverso è la è la grandezza di di di Adriano raffreddati bel tempo insieme come una cosa che va sotto il nome abbiamo qualche sotto minaccia ma andrebbe dovrebbe essere una quota parte sviluppata sono è la formazione all'Olivetti proprio perché questo principio che per dirigere bene devi sapere dove deve riempire contrariamente a chi dice che il figlio dell'operaio non può avere le medesime opportunità del figlio del professionista
Vincere tre in titoli far crescere dal basso per tutto il possibile con un intensissimo sforzo di formazione perché tutti i capi squadra erano tipo di estrazione operaia i capireparto capireparto quasi tutti
E poi avere dall'esterno le i migliori ancora in questo in questo certamente ma io credo che ripetibile dico e sul lei ha fatto un elenco di nomi ma delle persone intelligenti come quelle preparati e ci sono ancora oggi perché ha vinto la cultura non deve essere nell'impresa senza cultura fado che la scuola aziendale come dicono alcuni degli intervistati si insegnasse storie dell'economia storia delle azioni sindacali costituzioni
Il educazione civica è un cittadino che lavora nell'azienda con i suoi due diritti di cittadinanza che poi far sì che si senta di adempiere ai doveri di cittadinanza di lavoratore
Ma questa centralità dell'uomo non era mica retorica dire che era fabbriche era per l'uomo
Ci sia qualcosa di più Adriano che la fabbrica è un bene comune non è un interesse privato
E solo a questo a questo titolo che può chiedere di essere supportata intatte ma bisogna il dovere il dovere è quello di considerare l'impresa come lo strumento il sentiero adepti del trasferimento e dell'acquisizione tecnico-scientifiche dei prodotti e dei servizi la Sparkling impresa è uno strumento socio e l'imprenditore che che che è capace fa queste cose fa questo insomma
E nel far questo ci circonda le persone giuste novanta deve per occorre mica invece la cultura diventava dietro da culture anche proprio sociale della cultura la cultura in generale di Irno urto ripetere perché l'abbiamo già accennato ma quante attività culturale c'era c'era lì dentro altre cose misteriose di Adriano Nation
Lucio a parte il fatto che quando ci ha fatto costruire un interessa che era impegnata sul futuro in continue innovazioni anticipazioni chiedeva l'eccellenza
Metteva le le persone in condizioni di sebbene ma non lasciamo nessuno per la strada lì appena accennato una storia che che che noi particolare lui che ci ha lavorato
Il centro di riqualificazione per cui sia circa delle persone disabili su erano era hanno potuto lavorare in azienda
E Cuba col già abilitati Papania sul salario fino all'attenzione
Ma anche delle persone io ricordo degli amico offrendoci una schizofrenica insomma
Questo fatto di di dietro rispetto per l'uomo del del della sua centralità l'altro aspetto ma Adriano che quando negli asili nelle colonie c'erano risonante de metto ad attività nei più Cassio un no ed era lui che aveva preso il rapporto con i grandi pedagogisti francesi per cui ho capito poi perché Aldo Visalberghi e Lamberto Borghi fossero così legati Adriano guardi in queste cose eccezionale però io mi chiedo facendo il confronto del Paese l'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta avevano Montecatini che era la quarta o quinta industria chimica del mondo non il premio Nobel nata per troppi per la Pirelli che lo pneumatico era perché era aveva l'acciaio
Aveva l'industria farmacologica non frustato funzionato dei sindacati che non con loro convegno alla Farmitalia di Settimo Torinese dove io l'ho visto
La ricerca farmacologica dei giorni che scattano prodotti perché la ricerca altrove la Carlo Erba ha fatto la stessa fine dell'agroalimentare andato dov'è andato e non abbiamo più neanche l'industria di più niente nel nella nel nel nell'aviazione la figlia sappiamo speriamo che che riprendano ecco era un Paese che che aveva comunque comunque anche se Harry allora l'imprenditore rosso
Il perno e agli hanno boicottato il prodotto io ricordo di essere andato cui prenditori alla Edison
Dell'ente l'ingegner Valerio quando riservare Rio aveva deciso di mettere fuori i prodotti Olivetti compare quell'IBM il direttore commerciale diceva attinti questo Prodi si tratti sì questo brevissimo venditore
Che passi la buriana perché io voglio i vostri prodotti quindi ormai malgrado questa conflitto Point riverbero ritratti alla gente infame è stato proprio della vendita nei sessantaquattro dell'Elettronica gli americani sul piano politico di riunirci Gandhi preso perché c'è sono stati Riccardo Lombardi Antonio Giolitti inascoltato
No
Naturalmente questo è stato una svolta poi rimetterei entrata Baghran vedere elettroniche sappiamo dal dicembre dello centouno che l'inganno è stato che la NASA ne ha comprate cento esemplari sono stati usati per le ricerche epidemiologiche per per le elezioni tedesche eccetera non si è capito che poteva essere invece messo sul tavolo di tutti questo è stato un grosso
L'errore
Ma poi io son rimasto colpito presentando questo libro dice agli allievi dei nati il master del dell'istituto che la scuola formazione dell'Assolombarda ed è venuto Ottorino Beltrami
Il quale poi dice Marco voi avete scritto che il capitale era perché era stato rimasto sessanta miliardi da sessantaquattro a settantotto
Però era inflazione a due cifre e nel settantotto incessante mediabili sessanta qualcheduno diciassette venti dice questo per colpa di Visentini degli azionisti non Olivetti andate avanti di che poi dice voi scrivete che si è vero io abbiamo investito
Centotré miliardi nella ricerca elettronica con il capitale Titti poche decine di miliardi non ed ora un docente gli ha chiesto ma perché come facevate allora avuto un'impennata d'orgoglio e vicino a Revan capaci di progettare riprodurre di vendere Nord di di di assistere e le banche ci davano fiducia non e e qui però ribatte o settantotto io mi son trovato che perché i profitti servivano a pagare gli interessi bancari e aggiunge è arrivato De Benedetti quei quindici miliardi avuti per uscire dalla Fia
E diventa protezionista di maggioranza e ha fatto quello che Visentini aveva ma io fatto cioè ha fatto l'aumento di capitale coperto in un quarto d'ora non ripetute fossero già lo ha detto l'intervista dice ricoperto in un quarto d'ora in poi però Carlo De Benedetti non erano imprenditore un finanziere
E non amava la tecnologia io non riuscirò farvi capire per il periodo in cui sono rimasto lì ancora
Che quando incontrava i gruppi di progettisti il valore professionale del Progetto non importava delle aziende in più mirava a conquistare un adolescente beh no
E poi c'è stato l'errore del del del delle mie venti che non era compatibile IBM poi c'è stato il recupero con le mie ventiquattro una nome intervistato l'Inter Mercurio che la cultura Fresia
E grafia per quindici potevo intervistarlo me Mercurio lasciato l'Olivetti quando De Benedetti ha detto che e che la che la tecnologia è una commodity in un nasce si può comprarla
Quando un intreccio ragiona così ha finito né non non è un imprenditore
Era troppo in difficoltà visto alcuna per cui lavorava
Altro fa scherzando ovviamente
Benedetti si difende benissimo da solo
C'è qualcuno che ha voglia di fare domande prego
Sì sì ci sentiamo
Non fa e
Ma
No allora spesa relatore ed
Impone così imprenditore detta sale quasi diceva
Il libro che rischiano no
Segnalare e non vuole Ostuni
Quella dispongono solo di in
Casa
L'amore il complicità
Ed erba
Visita una visita no e e una
Diciamo non è fosse bruttissima proposi un profitto metaforico quindi di di mettere i diessini
Allora insomma risate viene insignito del venti per e sa che
Che Orsi l'articolato impicco una campagna di Enzo rigorosissimi oppure
Canale più a nessuno approfondimenti quindi Mantova era ospiti oggi venticinque si può ritengo che nel momento in cui si inventa chiama
Anche innanzi della da di alcuni diciamo sa nell'ambito politico che in insomma di una
Afgana sepolcrale
Sindaco non
Ritornare remissione commenti negativi quindi Luca cantieri no
Va vicini o
L'intesa bisognerebbe di di vincoli
Di stima non centrale
E e infatti
Unico strumento e cinquantuno
Io non sono molto preparati ma corpi dilaniati il bus sostitutivi jugoslavi curiosità dal primo i
Costi insomma questo dovrebbe
I fratelli Olivetti l'opera di Olivetti diceva che l'imprenditore è un produttore e un organizzatore non uno speculatore
Era è il papà di Olivetti era uno che comincia a far crescere gli operai suo il suo capo di produzione era uno che Ikea studiato sa diplomatico mentre faceva l'operaio ed è diventato poi suo direttore tecnico
Papà il Papa il padre Adriano ora quello che quando per assumere sfitti gli operai che diventavano i contadini e gli artigiani che diventano tre andava in casa
Gli insegnava poiché per aprì una fabbrica che era il centimetro grammo secondo per
Per di era per sul quadro che per lavorare bene bisognava sapere e allora di faceva le elezioni di di che direttrice di elettricità dietrologia agli operai Nour
E quindi era faceva i prestiti senza interesse di tasca sua ha cominciato a luglio non volere crescendo rubassero
Chieri attrassero la casa dei paesi invade Chéreau Ivrea noto quando Adriano Martinoli di Robertino Little con la fabbrica in espansione dovuto imporre come strumento venerdì come si dice nel libro
Hanno importato una forte razionalizzazione e han portato i cronometri per il lavoro operaio lo diceva guarda guardate che invece mi dice Martinelli insistevo su questo i miei operai Front più intelligenti dei vostri cronometri
A parte il fatto di intimare il figlio di Keke nel mito ripetutamente sui saldi non licenziare nessuno
Lo purché che fraziona reiterare il carico di un non detenzione temi su
Poi Herrera e rendere prevede sulla faccio male tutto Camillo era che era lui socialista insomma non
Andammo dal nulla non la mamma di Adriano per la mamma di Adriano non
è una domanda un po'troppo psicanalitica che coniuga nel in questa situazione
Interessi
In ogni caso no Camillo non ha mandato i bambini alle scuole elementari a fare prevenzione alla mamma
No perché diceva che le scuole elementari soffocando la creatività dei bambini
Calderoli
Sì con facendo il libro
Ci siamo posti il problema visto che c'è anche una pedagogista
A chi
Da chi poteva esser letto
Vi parlo del problema dei giovani che possono leggere questo libro
Non solo perché
Non sanno niente ma perché
Dopo circa venti trent'anni gli storici insegnano che le cose riemergono dalla rimozione
Cioè hanno hanno dimenticato non soltanto i giovani non sanno ma hanno dimenticato anche agli adulti tante forme
E parlando coi giovani soprattutto il dottor Novara
Ma anch'io non mi sta di Milano
Definizione sono un po'stupito
Tuttavia l'esempio di Adriano aveva detto di non licenziare che c'è narrato
L'esempio di un momento Otto Dix
Di passaggio da era già passata dalla meccanica ed elettromeccanica di passaggio dall'elettromeccanica ed elettronica
In cui con la popolazione di quaranta quarantacinque anni bisogna convertire no senza licenziare ma certo
Ai giovani mi sto rivolgendo ai giovani
Che ipotesi bisogna dargli ricchezza che facciano le loro teste
Anno di giovani universitari certo livello e sconta parte proprio
C'era molto culturale Siemens rapporto cultura nel senso tecnico e ampio
Quello che non c'è più adesso
Perché il giovane rimasto molto stupito tra vista la loro vita attuale precaria altro sono precari tutti in Italia
Nel senso che lavorano una più futuro in questo senso anche anche lo statale visto che Berlusconi aveva promesso di essere alla B
Ecco i giovani rimangono stupiti di fronte al fatto che
Sì investisse in qualcosa che era stato seminato prima
E che erano le l'incredibile vastità di formazione
Che c'era l'Olivetti a tutti i livelli
Noi invece siamo interessati anche al fondo che varie cose
Per esempio della straordinaria scuola per per opera venivano dall'avviamento c'era ancora la la media dalla Ginetto no dice le se andavamo e questi e lavoravano di Lima eccetera tre anni pagati
Non mi non mi dilungo
E ha fatto una statistica qualche anno dopo purtroppo
E veniva fuori che siamo negli anni Sessanta Cofferati può capire di più
Il novanta per cento
Diventavano impiegati il salto da operaio impiegato era molto difficile
Non solo ma diventavano capi alcuni diventavano ingegneri per altri periti
Alcuni diventano dirigenti credo che non ci sia nessun esempio
Di
Senza nessuna retorica di attraversamento della situazione di classe prendendo le sto la condizione umana nel nel suo sorgere cioè quando impara quando le persone non vengono già messe in una situazione in cui non imparano più altro stupore dei giovani
Il modo in cui se questi giovani e qui parliamo andranno lavora nell'industria e diventeranno suo io capii e professionale roba di questo genere
Il modo in cui ha si fondava un diritto con attraverso le azioni del personale che non molto anticipate
E se fosse stato portato nello Stato avrebbe dato luogo a molte soluzioni
Potrei fare molti esempi
Ne do uno passando passando a una certa molto caratteristica dei nostri servizi sono dei dei Servizi sociali dell'Olivetti
Nel cinquanta all'Olivetti veniva dato alla madre
Il doppio di tempo e di soldi di quanto dava l'Italia che per cinquant'anni e mo'cristiani non raccogliete sondato mila lire ogni bambino che nasce ma non ai figli di extracomunitari
Mille lire mille euro
Ovviamente conto di che un giovane può rimanere stupito
Come forse in un altro mondo
Non vado avanti ma il libro
Passa attraverso queste cose cresce il racconto di queste cose
Cosa perché lei farsela i servizi sociali dell'Olivetti che non è una consente riescono questo Papa finendo
Nella campagna elettorale non si è più parlato di per gli industriali perché quanto pare non esistono più
Eppure potere ce l'hanno ancora
Visto che il libro è stato recensito sul Corriere della Sera positivamente dappertutto sulla stampa su Sole ventiquattro ore di seguito sunnita
Ma non su Repubblica perché è in mano a chi si è definito
La prima tessera di sinistra d'Italia Carlo Emanuele
E Italia
Esistono insisto la voglio fare voglio farmi licenziare sarò l'unico licenziato per colpa dell'Olivetti Angelo Vaccari poi prego
Credo che sia significativi il modo con cui veniva fatta la selezione per numero dei laureati per queste sono esperienze dirette io entrare in Olivetti nel cinquantanove i primi due con l'ottica e dei furono di circa due euro ciascuno e parlammo di tutto Forche di questioni di ingegneria parlando di politica parlanti sport parlano di letteratura di cinema eccetera eccetera
Questo credo che sia significativo per capire diciamo che cosa veniva richiesto diciamo a una persona che è entrata nell'Olivetti e e e quindi e io lo posso confrontare con altri colloqui che feci in quel periodo quello un periodo molto pellicce diciamo per Nocerina chiamati da vi abbia una ventina di richieste
Tutt'altra cosa facciamo quando si hanno in tasca tutti per capire il panorama della dell'industria dell'epoca l'altra cosa è che vorrei dire io sono uno dei venduti Tel sessantaquattro mi scuso della della parola diciamo cioè io sono uno della divisione elettroniche
Capisco che da quello che lei ha detto che avete dovuto fare un certo limite al vostro libro però io vorrei ricordare anche quell'esperienza che è stata forse una delle più geniali intuizioni di Adriano Olivetti
Che andò prima diciamo le persone a in America e poi con l'Università di Pisa e poi diciamo quando la cosa
Comincio a diventare più consistente diciamo a Borgomago io entrai all'orchestra stato uno di quelli che ha fatto lei insieme a tanti altri colleghi
Ecco
Allora mi riallaccio un attimo al discorso dell'identità
Quando la cessione d'altra avvenne dall'Olivetti alla General Electric
Molte persone avevano direi un senso assolutamente forse eccessivo diciamo dell'identità tant'è vero che non dove stanno volevo ritornare con l'Olivetti lasciarono società che aveva cambiato proprietà e andarono a strappare
Gli altri che aveva un senso e io ero fra quelli diciamo forse non così forte diciamo dell'identità rimasero ma però credo che abbiamo dato la testimonianza successivamente di quello che era stato il il diciamo il messaggio il lascito di Adriano Olivetti
Quel gruppo di persone non sto parlando di qualche persone quando avvenne la cessione c'erano circa quattro mila persone con ricerche sviluppo produzione vendita cioè euro societaria
Diciamo che ha voluto porre io direi è stato uno dei protagonisti del della dell'informatica in Italia per i due dei c'è almeno per i due decenni successivi
E con e qui e nasce il la forza dell'identità noi fummo capaci di mi metto dico noi perché c'ero anch'io diciamo ma evidentemente per chi vitale e allora
Noi potremmo operare pur in una multinazionale della dimensione della General Electric prima e dalla non il poi
A pari con gli altri
Noi avevamo una missione precisa
Avevamo una ricerche sviluppo di cinquecento persone
Allora questo credo che sia dovuto soprattutto alla volontà di mantenere e di sapere diciamo utilizzare un certo modo di fare impresa che credo sia certamente diciamo una testimonianza di quello che è stato il valore di Adriano Olivetti
E facciamo conclude cioè con questo intervento poi facciamo un giro di conclusioni rapidamente
Il nome
Quello che volevo così accennare
E così ci siamo passati molto a volo d'uccello d'altra parte l'Olivetti un fenomeno troppo grosso per ascoltarlo trattare nel giro di due ore quello che
Diciamo il fatto che Adriano Olivetti non ha soltanto messo nel nel nella propria azienda i capitali e questa ha messo lassù al grande personalità e a voluto
Che tutti fossimo partecipi di quello che lui sentiva quindi la cultura era una delle cose che indubbiamente caratterizzava l'Olivetti
Ma la teoria teorizzava non soltanto a livelli più alti doc attrezzare al caratterizzano a livelli del l'operaio l'operaio Olivetti di fronte opera Firth non lo guardava neanche non voleva essere mescolato all'operaio della FIAT era un'altra cosa
Il adesso non voglio sparare citare che influì in fabbrica immensa Dario Fo ove altri venivano a ad allietare diciamo così quel quel Brecker di due ore un'ora e mezzo quello che vorrei però questo era questa era l'Olivetti personalmente io prima di entrare
Ai so ministro negato Lodetti peruviana che è stato il primo passo
Come ho fatto Enzo
Due anni e mezzo
Di istruzione
Sì ce n'è la prima a quello che è stata alle grosse la fondamentale
Di fotografare motore le Olivetti che è stato questi questi centri di formazione nel quale noi passavamo mesi
Pagati unicamente passa io prima di diventare questo reato è stato mandato Harvard University per quasi un anno no dopodiché Sonata a fare il mio mestiere
In quel momento alla fine di un periodo di successi e anche ho incontrato De Benedetti
In quale De Benedetti scrisse senza devo citare no appena neanche un trattamento bravissimo neve Prodi cioè faccia vedere
Io gli feci vedere un un rapporto che ho avuto in maniera molto privata dal Fondo monetario internazionale che parlava del Perù come il di un Paese che era al disastro impone
Per due ore due ore e mezzo si dilettava ma guardare tutto quello che è stato sviluppato poi ho chiuso il libro disse e lei cosa fa
Io sto aspettare perché tutto sommato
In in Sudamerica le cose vanno e vengono in questo momento siamo così in una posizione critica ma noi stiamo andando bene lo stesso sino a me non interessa
A me interessa quello che succederà nel fare cinque sei mesi lei non capito niente lei tra mi spieghi sì allora lei sa cosa fa adesso torna siccome eravamo in Argentina torna in Perù e mi dice che su un terzo del personale un terzo del personale
Intanto il personale per me voleva dire uno il cuore che indichi missile serata perché pensarli mandar via soltanto una persona proprio perché noi siamo stati cresciuti con l'idea che non si indecenza nessuno
A meno che ovviamente questo non abbia rubato sì
In un Paese come il Perù dove così voi forse non procede bene ma detto immaginare benissimo che cosa quale fosse la cultura io in quattro cinque anni che lo Stato li ho cercato di introdurre cultura Mimì ai dipendenti
Perché mi sembrava una cosa una mission che non era possibile
E con questo tutti i miei e tutti i miei colleghi nelle altre società
Questo quindi voglio dire
Perché questo vuol dire che quello che muoveva un po'all'Olivetti non era il fatto
Del profitto
No ma era il fatto di potersi di di di sentirsi come una missione e la responsabilità
Degli operai che ci che ci vivevano insomma questo quindi non ho molto c'è una in moltissime altre cose aggiungere molto volevo dire solamente queste ottima cosa è quella del rendez-vous tutti dicono chelante questa quel è stata l'episodio
Che perché ristilizzata diciamo no io credo proprio di no
Cioè indubbiamente è stata una cosa molto difficile Adriano Olivetti
Che era che era stato male non era potuto andare
Quando è stata l'acquisizione di Kjaer mandò purtroppo di personaggi
E dichiarò che se li avesse visto bene quella fabbrica non lo permette comprata fu comprata forse con una certa leggerezza è quella la paga sicuramente però non è stato quello che ha inciso sull'Olivetti perché poi ci si è ripreso si è ripresa benissimo
Quello che ha inciso coerente è stato quello che la legge del Corporation ed è legge un po'
Per cui
Mi sono richiamato così molto breve grazie
Rapidissimo perché siamo un po'in
Grazie facciamo rapidamente un giro con le sue stazioni ci sono state poi chiudiamo perché siamo un po'brevemente l'ora è tarda
Raccolgo subito visto che la domanda le è stata rivolta a me
Bisogna intendersi io però l'ho detto prima le confonde il rischio con l'incertezza è tutto lì
Perché come Schumpeter dice ci sono due tipi di imprenditori innovatore imitatore
In la deferenza e in questo imprenditore oggi non saremmo al punto in cui siamo seri imprenditori fossero tutti mi trattore
Ma agli imprenditori innovatore e quello che è propenso al rischio lei dice o cerotto Rama rasenta no l'imprenditore che ama l'azienda non è un imprenditore innovatore
Il proiettore vero e quello che ci spinge più avanti la frontiera delle conoscenze non ama l'azienda perché allora non fa più l'imprenditore Ferranti
E lì è il punto primo della lezione di ricco di di Olivetti secondo me se lo vogliamo far rinascere imprenditori come Olivetti e ce ne sono e io vedo il potenziale in Italia come altrove
Dobbiamo impegnarsi in una lotta senza quartiere alla rendita perché i guai dell'Italia di oggi è che il il trentaquattro per cento del PIL prodotto interno lordo è occupato dalla rendita e di questa trentaquattro per cento ci sono caduti imprenditori che prima invece guardano al profitto l'imprenditore deve tendere al profitto non aumenta
Quando tende la rendita si snatura
E quando questo avviene
Ovviamente diminuisce la propensione perché gli imprenditori che puntano la rendita deridono gli altri
E gli altri dopo un po'alla fine o cedono oppure sono talmente forti come Olivetti da regista ecco quindi la prima implichi la seconda è che faremmo un cattivo servizio
Alla memoria di Olivetti se lo il portati in sashimi
Io io sono ottimisti moderatamente ottimista perché quella lezione rimane ha gettato un seme e io vedo oggi che c'è un ci sono segnali di ripresa in questa direzione
Ci sono imprenditori soprattutto anche tra i giovani che veramente ci credono in questo certo il nostro compito di crearle condizione non possiamo pensare di ripetere quel modello perché ci ci separano cinquant'anni e allora cosa dobbiamo fare
E dobbiamo cominciare a pensare in termini di fondazioni di sviluppo
E avete visto la notizia la settimana scorsa è stata data notizia che modera è arrivata prima creato in Italia la prima fondazione di sviluppo io ieri ero Forlì
L'ho saputo dalla viva voce del Presidente della Provincia che hanno l'intenzione a breve di far partire una fondazione di sviluppo in cui in prese università
Enti locali
Smettono di si mettono assieme e puntura sull'eccellenza cioè sul capolavoro
Questo è è il punto che Olivetti non era mai stato un individualista cercava le connessioni il guaio dell'imprenditore chiama l'azienda è un'individualista gli individualisti non va da nessuna parte
Potranno campare di rendita perché il sistema è l'assetto legali istituzionale glielo consente ma quando il vento dalla competizione globale cominciano a soffiare di spazzerà via perché su questo direi che come dire il teorema di Pitagora è inutile discutere perché è così
Poi ognuno potrà dire no a me piace l'eutanasia benissimo libero di farlo però non su uno potrà convincermi che un in tre in un contesto in cui predomina la cultura e la prassi della rendita ci può essere imprenditori innovatori ecco perché lei giustamente dice io non ne vedo tanti ma non perché non ci sia il potenziale infine la terza
Lezione importante detto prima il sindaco Cofferati vide appunto del conflitto
Noi non dobbiamo aver paura del conflitto perché la parola conflitti e buona
Ricordo sempre la fase di Terenzio dice Terenzio insieme e la terra sono in conflitto mai da quel conflitto che nasce la pianta
Il punto nati il punto vero è quando il conflitto non lo sappiamo gestire e allora degenera in guerra di un tipo o dell'altro ma di per sé il conflitto cioè la dialettica ciò che costringe perché l'imprenditore e tale quanto come si dice in gergo non dorme di notte nudo a b notte quando dentro l'azienda conflitto nel conflitto nel senso di Terenzio cioè che il sei nella terra
Ci sono in conflitto ma degli nasce la pianta vedo che questo atteggiamento si sta diffondendo nella misura in cui ci si convince che la caserma smalti State colta che quella che ha Olivetti aveva attuato lui l'aveva attuato senza saperlo stessa chiamarla così perché non era di modo lo è stato il primo ad attuare la Gavras ma altri stakeholder
Il punto è esattamente questo e noi oggi non stiamo recuperando attraverso un canale diverso esattamente ecco perché vedo dei segni che mi inducono ad un moderato ottimismo grazie
Ma io mi traduco solo credo che il dottor Novara prima per il ministro di Grazia mi ha trasmesso che Adriano Olivetti incontrando il suo operare che avevi il bimbo consesso figliolo
Tutto quello che era stato sui capelli il ragazzo chiede ma mi spieghi che cos'è l'impresa vedere ha risposto l'impresa è un sogno e io l'ho realizzato
Credo che questo sarà di introduca perfettamente il suo spirito
La domanda che mi è stata fatta presuppone una risposa troppo lunga dunque
Non avrà risposta segnalo sono di d'una differenza sostanziale tra
L'impresa amministrazione dell'impresa manifatturiera
Che abbiamo preso a riferimento questa sera
L'impresa amministrazione a poco capitale di rischio
Per diverso dalla propensione al rischio di chi da chi di chi amministra il capitale a rischio dell'impresa amministrazione oggi bassissimo
I costi fissi sono molto elevati
Ciò che si può aggiungere
Dato da circostanze sempre più errati
Noi siamo sostanzialmente impossibilitati a fare programmazione di lungo periodo
Per mancanza di certezza
Non era lamentazione dell'amministratore ma sono i dati oggettivi degli ultimi anni
Confermano la sofferenza l'impossibilità di progettare cosa che invece era la base di quell'idea d'impresa per chi ha un'altra dimensione assimilabile per qualche verso l'impresa ma che manca di questo presupposto
La seconda la seconda cosa secondo elemento e il ciclo del consenso
Cioè la grande novità di Olivetti
L'uscire dall'idea del rivestimento con il ritorno a breve
Che oggi è prevalente nei comportamenti degli imprenditori
Io sono meno ottimista del marito Stefano Zamagni perché non vedo nel panorama imprenditoriale italiano una propensione forte
A ci Stir la propria attività con l'idea che dovrebbe stare alla base anche progetto di responsabilità sociale di relazione con un ritorno che non sia di breve periodo
Abbiamo anche esempi particolarmente negativi devo dire che pure quando si scelgono le imprese la strada del ritorno immediato la prima conseguenza e sui dirigenti
Tra l'altro e non paradossalmente chi sono i primi a a sopportare le conseguenze del mancato obiettivo realizzato nel caso della politica o delle istituzioni
Il ciclo del consenso che viene sollecitato al quale personalmente non vorrei prestarmi mai ciclo del consenso che viene sollecitato e di brevissimo periodo quello che il mio amico Aldo balzare li chiama l'atteggiamento degli impazienti ecco
Olivetti non era prigioniero di questi idea
Del consenso apre e investiva in cultura
In politica è molto più complicato
A trovare atteggiamenti che guardano al medio lungo periodo
Perché il ritorno che in questo caso diventa giudizio delle persone alle quali la politica si rivolge a Tempio cicli distesi secondo me in qualche circostanza troppo presi ma soprattutto c'è un comportamento soggettivo eccessivamente accondiscendente ma questa moto
Allora alcuni Investimenti hanno bisogno di capitale ma hanno bisogno anche di più
Il capitale latita il tempo spesso non viene concesso problemi non
Ah beh insomma proprio avviene
No più che il modello di democrazia bisognerebbe lavorare a proprio sulla cultura cioè lavorare su un'idea di rapporto tra i vari soggetti di rappresentanza che non sia sempre condizionato da quello che pensa lo stakeholder elettore e che dunque
D'altronde insomma presso poi andremo lontano
Lui siamo un Paese che che ha vissuto di una stabilità obbligata
Che poi ad un certo punto ha trovato la via della stabilità istituzionale e dopo qualche anno l'ha buttata a mare il ritorno al proporzionale
In alternativa al maggioritario secondo me esattamente alla malattia peggiore del nostro sistema però qui siamo poi vedremo che cosa capiterà nel corso dei prossimi mesi ma avere ibrido nel quale viviamo e abbastanza
Occupante sommerse dopo aver chiesto ai cittadini elettori un parere aver ricomprarlo insediato sulla base delle regole che sono state scelte il giorno dopo no un anno dopo il giorno dopo queste regole sono state contestate dei provocatori così si fa fatica non a concepire l'impresa
Anche lontanamente limitare un modello come quello di Emilia
Risultati elettorali di Napoli e di e di Torino però con qualche modo confortano questo tipo di analisi non credo
Prego prendiamo la parola per concludere al numero ventuno c'è uno che sta che accumula come dice un mucchio di materiale per la storia di prigione Elettronica e De Giuseppe Rao
Se lei mi dà l'indirizzo io glielo faccio perché la la cercherà sicuramente no
Qualcuno quando conosce no Giuseppe era Orta sta lavorando proprio proprio su questo
Ecco corre diceva perché perché si è si assume una persona nel voi eravate i laureati e cinque per cento veniva assunto si chiedeva appunto erano che cosa Checcucci scapoli capire che persona era come vedeva il mondo non per cui c'è uno nel senso che si stupiva non nel mille intervistate vien chiesto come come c'era programmato le vacanze su mi pare che ci scrissi è uno degli intervistati poi dopo l'hanno assunto non saper perché no
Una volta ci siamo messi attorno al tavolo Ottiero Ottieri Furio Colombo Tiziano Terzani e il sottoscritto perché privo di rincalzo uscivano qualche dubbio
E se ha detto bando erano Hitler cerchiamo Ponce cessi esplicitato quello che certi era già abbastanza esplicito milioni dovuto fare il punto con ciò dovevamo essere coerenti suo
Che cercavano delle persone che potessero con esco mi ha detto quel signore poiché che che che assumeva anche poi il cui laureati che potessero dire che era una cosa si poteva fare si poteva fare perché l'altro mondo
Ma la di come dire persone di spirito libero
Persone che c'era la la la la sensibilità alle allergie al conformismo e alla sottomissione non non all'obbedienza non si voleva l'obbediente alla fedeltà la Masi ricercavano delle persone leali
Che assume sopra le responsabilità anche quella di esprimere dissenso noto il dissenso andava era tutti non non non si chiedeva di obbedire se non sei convinto qualcuno lo dice fra l'altro di questi di questi intervistati questo il principio ora questo e poi ciascuna persona credo che io credo che sia solo l'Olivetti che o forse perché qualcuno può sapere se altri facevano quella gestione ad uno ad uno delle persone
Ciascuna persona aveva una sua storia personale noto ed era seguito individualmente nella sua traiettoria non lungo radio sì per quelli a sorpresa quando ci furono gli esuberi
E questo signore un signore l'ha scritto che gli esuberi dichiarati non c'erano
No elogi questi che seguivano le conoscevano le persone ad uno ad uno sci proverbio mettono Ricci mettervi fuori da un giorno all'altro cosa drammatica c'è una cosa da dire che la la dolce vita con la quale è stato assecondarlo Carlo De Benedetti in questa operazione
No è stato troppo assecondato non c'è stata un'opposizione politica sindacale come come cioè non ci si poteva aspettare noto ecco questi licenziamenti in Perugia che dovevano perché Cicci andava contro un valore fondamentale dell'azienda
L'azienda poi erano comunità per cui che a chi andava mi diceva prima qualcuno Singapore Hong Kong si trovava con la medesima atmosfera che c'era in Italia perché crea queste intensa formazione questa trasmissione
E questa movimentazione questa esperienza internazionale per chiudere bisogna dire questo
Che
Che mio non si licenzia leggerle l'impresa non deve licenziare e se si deve sempre ricordare a cassa integrazione e farsi mantenere dal paese non è un'impresa l'impresa deve ha il dovere del profitto perché ha il dovere di creare ricchezza il devo il profitto è un dovere per l'impresa perché deve creare ricchezza
Questo profitto e deve essere approfitto che voi a tutti
Ma l'azionista Nava varcava i lavoratori Walter va va il territorio Parma calma alla società vanno ambiente va va fallisce le strutture distruzione
Quindi non è che si opponga il profitto alla il profitto come Celentano fa profitto muore insomma non è una condizione la condizione essenziale ecco e quindi deve essere flessibile per fra profitto d'impresa deve essere flessibile lei non ci rende precaria la forza lavoro perché l'impresa non sa immaginare il mondo
Il mondo cambia cambiano le tecnologie l'azienda deve essere non deve essere non reattiva ma come si dice proattiva deve sapere lei come cambiare
No che io non cambio poi lasciamo stare poi non mi interessa più la tecnologia ma mi interessa il valore delle azioni in Borsa perché la globalizzazione purtroppo è anche in gran parte uno probabili attiene finanziarie senza regole no
Allora mi interessa elevare il valore delle azioni in Borsa perché profitto sui pro sui prodotti dagli alla fine anni Settanta andata parlando allora chi non è un vero imprenditore cosa fa
Non c'era un punto dice ma io gioco sulle azioni in Borsa per mantenere il valore dei titoli in Borsa al del primo devo comma deprimere il costo del lavoro il lavoro precario è l'accusa nello studio parte la necessaria flessibilità ma la precarizzazione del lavoro è è dovuta al fatto che l'impresa e mi deve essere lei flessibile capace di innovazione di anticipazione
No scarica la precarietà sulla forza lavoro esce questa roba qui io ne qui c'è un questa università c'è il Circeo professore lacchè che tifosi indiano intorno al proprio che è andato via che hanno avviato nove cerchio sul lavoro precario commettono quasi quanto qualitativo molto approfondito questa ricerca che speriamo possano svilupparsi canta al di là del settore in cui è cominciata
Dice ecco che e poi tutti i giovani ecco diceva del marchio che sono stupiti i giovani quando io sono stato all'Istituto uno strappo al Palermo sono stato dell'argento scuro bellico uno presentati il libro questi rimangono stupiti
E poi dicono allora perché perché oggi da sfiducia che c'è nell'imprenditoria oggi attuale
Questo è se posso se posso dire fin finire questo incontro con un dubbio che mi è venuto anche leggendo questa cosa io vissuto in qualche modo leggendo la storia di Olivetti
La storia di Repubblica
Cioè anch'io che sono da venticinque anni pubblica te ricordo i primi cioè già prima fase i primi anni in cui Scalfari conosceva uno per uno i suoi giornalisti assumeva uno per uno sulle sì cioè bene ebbe un bel libro raccogliendo gli ordini di servizio con le quali Scalfari nominava capi servizio capiredattori vicedirettori perché erano tutti in personalizzate avevano ed erano la la descrizione esatta della del del ruolo e delle delle caratteristiche psicofisiche della della persona
Da allora le cose sono molto cambiate ovviamente e casualmente con l'avvento dello stesso imprenditore che che che di che è stato più volte evocato
E qui questa sera però io ho un dubbio molto forte che mi è venuto anche leggendo questo libro serie pubblica fosse rimasta quella non so se io oggi sarei qui a parlare con voi Greco sottoscritto la Repubblica perché ho l'impressione che le l'economia e l'impresa abbia dei cicli e anche la vicenda Olivetti in qualche modo mi sembra che soffra di questo di questo fenomeno a bensì che che o vengono affrontati
In in modo molto deciso che non vuol dire per forza a licenziare in modo selvaggio ma che vengono affrontati in modo deciso già se ne pubblica non ha non fosse entrata in un sistema molto più largo e avessi intorno a sé
Gli stage l'intero Gruppo Espresso con il sostegno finanziario che interruppe spesso riesce a darle non so se sarebbe sopravvissuta ogni io ho la sensazione ma è il ci lasciamo con questo Dio dubbio che anche la vicenda Olivetti rispecchi in in con un finale diverso
Quel tipo quel tipo di esperienza con caratteristiche molto diverse macchinette a un certo punto
Un'impresa cresca cresca concentrerebbe impresa particolare come è stata l'Olivetti e come sta la Repubblica cresca ma che a un certo punto debba svoltare la Repubblica ascoltato in un modo l'Olivetti purtroppo
In un altro ma probabilmente un ciclo comunque se era finito questo è indubbio che le con il quale forse ci possiamo lasciare che sul quale potremmo discutere ancora a luglio