Luoghi del pensare: contributi in onore di Vincenzo Vitiello

La voce che introduce la mia è una voce che diciamo per l'aria che ripete nella forma della voce non della scrittura diciamo un momento che io se ricordo bene la mia premessa a questo volume o diciamo così ho definito una voce in una certa misura come un'antenna impropria perché diciamo viene da un principio di usurpazione
Perché molte ragioni avrebbero indotto condotto a farsi che diciamo e la premessa
Questo dal volume diciamo anche Novus indulti fosse venuta magari
Da da persone
Il PD di più antica consuetudine con diciamo l'insegnamento del del di un maestro come penso Vitiello e soprattutto persone che Illy hanno fin da principio ha lavorato in modo intensissimo che originario perché è servita alla alla alla general all'indicazione alla elaborazione di di questo polo ma anche pensando momenti organizzativo nel quale solamente un po'marginalmente poi io diciamo avuto modo di è inserirmi debbo dire che forse a chi la la la capacità di
Di di lavorare nell'ombra di ritrarsi nella in un modo in luoghi appartati si addice piuttosto a chi vincola la gratitudine
E che quindi secondo un antico modo di di di pensare alla dimensione della gratitudine bene che si guarda vincolare troppo sappiamo come può essere luogo della vanità essere peggio
E della della de del gravare sugli altri essere maestri veri maestri sanno anche questo pericolo invece chi è chiamato alla esprimere diciamo come dire il senso della gratitudine che viene dal vincolo dato ha più difficoltà corsi nell'ombra per certi aspetti mi viene di dire in questo momento come sempre all'improvvisando le cose ma pensando di una cosa che andava detto va detta
Perché diciamo non dare un segno una traccia tangibile forti visibili di gratitudine può essere considerate da parte di colui che il saldo per la dardi vuole la data diciamo qualche cosa e quindi un pregio particolare ti tutti diciamo persone che hanno lavorato questo punto diciamo è inutile nascondere che dal sorto nel per le cose si sanno diciamo che al mio fianco precisando che sempre più però ci sono più anche altri giovani che hanno lavorato con con produttivamente a questa cosa quindi o comunque ho dovuto come dir contenermi per lo più con delle parecchio tempo questa indicazione di essere con lui
Che avrebbe poi diciamo anche all'esterno diciamo da da Daccò incarnato la figura di colui che
Organizzava questa cosa che le e che gli dava visibilità e quindi di questo come dire diciamo su soldi già bene che questi intrecci di di di storie di gratitudine personale diciamo è tale da consentire di capire meglio ma questa cosa andava detta
E questo aver assunto questo ruolo connesso alla figura diciamo fortunatamente finger della figura istituzionale del direttore del dipartimento di Ciampi però mi ha consentito anche di di sottolinearla così importante
Sappiamo bene che quando uno uno studioso di di alta fama di qualità diciamo
Internazionale e così via allora uno nel cast di sottolinearne i meriti questo si fa diciamo o malamente per coloro che non meritano la visibilità oppure per coloro che hanno come dire una una una intermedia visibilità per chi ce l'ha in modo forte in quelle certi che contano e di cattivo gusto insomma e quindi non lo abbia fatto in queste premesse non lo dico adesso insomma in molti dei contributi che ci sono diciamo en passant ne viene riconoscimento dei debiti forti contratto personalmente o dalla comunità scientifica e diciamo e dal pensiero del nostro tempo diciamo verso le cose che ha pensato e scritto Enzo Vitillo quindi diciamo questa è una cosa diciamo tanto come dire ovvia per così dire e che il bene venga letta e che il giornale bambine presenta che ti riguarda quel persone
E di della quale si parla una persona diciamo che è una famiglia nazionale che arrecato cose importanti diciamo al pensiero contemporaneo e quindi non va aggiunto altro su questo mentre invece come dire questa figura effimera
Diciamo del del direttore di dipartimento Micol mi ha consentito in grandi dico ancora una volta pubblicamente diciamo come sia ma una così importante nella figura qui si parla del pensiero e quindi tutto quella parte della del del pensiero che si dà nella voce del del del maestro verso i suoi allievi ma soprattutto verso i suoi studi Enzio ascoltatori ebbene questa voce come sembra dell'ammenda forme di scrittura accademiche di spedire una pista è totalmente assente no il costume della sobrietà del nostro costume accademico di matrice tedesca non ci fa mai dire in fondo cosa c'è dietro e quindi anche tutte le parole nostre che partono da filosofie che vogliono realtà che attingeva dimensioni il vissuto del prete goliardi ciò che c'è prima e così via per finiscono col parlar solo del pensiero il tutte le le riflessioni sulla sui limiti dell'opposto Procida nelle Loviso tutto pubblici di un esplicitazione celebrazione dello possano fra io del debbo dire che chi dà veramente per non è vero stavo dicendo una cosa che forse una detti davvero pensa ha una vocazione del trasmettere non avrebbe ci sono pensatore appartati poco non sanno va anche parlare io che non sa ocra hanno voglia di farsi ascoltare
La passione come dire speculativa tira
Di Enzo è tale che lui non perde mai occasione
Perde mai occasioni sollecitarvi essere sollecitato finisce un consiglio di dipartimenti si accendono discussioni una bella su figurativo pensile cede che spazia fra Di Chirico e così secondaria il che è come dire sulla soglia dal degli anni quando in una certa misura insomma lo dico perché è anche la mia sostanzialmente si approssima anche la mia insomma è è una cosa importante ecco
Questo saper dare così da non tutti lo danno nella forma della lezione del seminario della partecipazione ai convegni
L'ultima cosa la quasi da sola tutti di queste quote viene sempre meno di darle quanti si e soffocati dallo dato merito dalle cifre amministrative della dello del della vita universitaria sono quegli angeli le riunioni dipartimentale le foto Enzo BTP uno dei più assidui puntuale e rigoroso
Quindi io posso anche manifestare questa questa Corte cioè non è del tutto inutile che sia perché testimoniare come di questo spazio diciamo di vita che uno spazio di in cui la passione e diciamo è del discorso del dialogo sempre attento diciamo all'alterità dell'altro e soprattutto a porre problemi invece che come dire a un facile sincretismo affettivo di pensiero e così via a stanare le cose
Che che dividendo ci permette di discorrere problematica mente significa veramente con l'altra ebbene questa dimensione ripeto ex da anche una serie di versante istituzionale diciamo che sono quelli che lei in cui diciamo è stato sempre presente organizzando cose lavorando poi su una dimensione di confine in cui si si è diciamo anche dire cercate di testimoniare la Prato praticamente nessuna così che anche unisce anche molto il lavoro di Enzo con quel Visini
Cioè il problema di come anche le forme della scrittura debbono in una certa misura e quindi anche le aree che si attraversa andrebbero da presentare questa ricerca
Come dire non tradizionalmente loco centri che quindi l'interesse diciamo alle arti alla danza alla voce la però la vocazione anche personale come dire alla al gestore alla della della parola teatrale per così dire quindi molta esperienza abbiamo vissuto in questo e Bindi esperienze che hanno permesso a me anch'io anche prima come colleghi col direttore di dipartimento diciamo di che stima questa Tondo questa estratto tutto dalla dalla dalla figura
Del del del pensatore e maestri l'ultimo debbo aggiungere che ieri per me me dato l'occasione sempre con
La sobrietà che ingegnere si richiede insomma manco come dire una un'espressione di gratitudine personale diciamo all'amicizia
Nata instaurate diventata solida fra di voi
Anche questi in un piccolo brivido nel dire vince non si sa se dirlo o meno in certe occasioni pubblico sì diciamolo pure insomma forse non porterà sbaglia facciamo anche
Poi diciamo alle ci sono molti amici quaternarie nessuno di loro diciamo incarna la figura dell'amicizia naturale che qui dell'adolescenza
Le amicizie che si conquistano interdetta sono le più importante che non hanno nessuna sanguine tane quello della della famiglia del Gay non s'né quelle dell'età dell'adolescenza quando si fondono naturalmente
Nel mondo accademico e facili deciderà che si possono nasce ma anche facile posso nasce riscontrare qua avvolto queste queste forme di amicizie sono non nascono in un modo generosamente iniziale ben forte diciamo invece poi dopo il una generosità viene dopo le rende più belle utenti che debbo dire la verità insomma quelle che mi unisce inseriti lo considera uno dei
I doni più importante la vidi perché i doni sono quelle un po'che vengono meno gratuitamente più vengono o conquistata insieme diventano gratuito già parlato molto
I diciamo sui registri più diversi che mi sembrava di capire attraversare venuto dopo ho purtroppo la mia premessa è stata quella diciamo appunto che non
Non vanno spese parole di celebrazione però di celebrazione sono affidate diciamo ai contenuti di questo di questo volume alla qualità diciamo degli autori di contributi alla alla ai singoli contributi che naturalmente diciamo io non non sto qui nemmeno ad elencare
Al fatto che il signor già disposti diciamo secondo una dimensione potremmo dire cartografica per così dire diciamo riprendendo ad uno spunto felice di riflessione sul tocco logico che ci che ci ci offre diciamo Carlo Sini
Per cui diciamo questo a forma di pensiero che ha trovato le sue maggiori oggettivazione in un discorso topologico
Dice a me che nel discorso topologica nel libro sulla topologia trovare anche cercarla particolarmente diciamo di organizzazione della scrittura no non tradizionale anche qui trovo un suo riscontro che non è diciamo tradizionale se lo si vede bene perché per quando ci si una tripartizione per così dire e la tripartizione già interrotta al suo interno dato da un da un elemento come dire di dissi in culto del pensiero in cui diciamo phone crollano Sinisi si uniscono per cui la voce
E la fa la parole del colore il gesto e così via si intrecciano in un diciamo rievocando
Un un modo singolare di riflettere dagli originari da parte di di Vitiello e si dicono in parole che sono quelle diciamo dei poveretti un film Mancini che sono quelle del del del della dell'autore di produttori di immagine una voce una la quale non si è potuto unire quella di
Di Luzzi che venne meno purtroppo di Ciambetti diciamo in cui fare un pensiero va egli abbia promesso una cosa che poi diciamo la
Diciamo il il destino mortale diciamo nostro diciamo gli ha sottratto come diciamo una nota di malinconia state naturalmente viene nel trovare diciamo un contributo su un luogo comune del pensiero di di Leoluca rimedi Vitiello che era appunto che questo contributo le premesse per oggi una Presbyterian della storia un luogo del pensiero sul quale diciamo
Dice ma inseguiti ed ha sempre dichiarato che dei vertici Ama questo maestro l'avessi pensato un prediletto in modo nuovo torri già più balletto
A a suo modo e quindi ci sono queste voci riflesso sul luoghi del pensare
E sul luogo che sono tipicamente giustamente diciamo di Renzo Vitillo picco Cantelli che l'ancora Hegel
Diciamo questo il topo logico la dimensione del Veritatis comunque Gianni Vattimo oppure diciamo nella pluralità o riflessioni sul ruolo che già proprio della della topologia per positivo della pratica topologiche di Vitiello oppure luoghi sui quali latore come si vive e si è sentito il siamo ATO o un confronto e quindi rispondo a sua volta diciamo all'interpretazione data fino diciamo a quella terza parte che l'inquieto domanda che diciamo chi guarda questa la la dimensione sul
Sul sul su sul sul divino sul Saxon religioso diciamo sul sul sul di un possibile non so un'altra are un altro luogo
Luogo a
Un'aria di diversi luoghi pensiero diciamo su cui diciamo
Ha sollecitato tanti Autori studiosi diciamo ITL dal quale egli stesso è stato sollecitato e quindi anche qui una domante inquieto con una costellazione di Lupi che chiude diciamo questo questo questo libro che davvero questi può leggere partendo dal da diversi punti mi si in questo tratto in un suo che un suo pre ciò c'è questa è la domanda che ha fatto diciamo attraverso questa interrogazione che sinteticamente si può riassumere la dimensione topologica con questa riflessione spazio-temporale chi intreccio distingue spazio e tempo ciò permette anche qui di partire da un punto di arrivare agli altri
Senza grossi diciamo entrarci anzi come elementi di produttività
Diciamo in celle livelli e lettura un po'inquieto che non si fare domande inquiete che magari salta e qui il liquido si può fare come di produttivamente ma sarebbe improduttivo che parlasse ancor dopo aver annunciato che diciamo per una serie di di circostanze diciamo che ci dispiace non sia al l'amico
Biagio De Giovanni grande Gianni Vattimo per ragioni di salute diciamo impellenti hanno non hanno dovuto rinunciare Gianni Vattimo all'ultimo momento Biagio De Giovanni per un problema
Diciamo che si era già insorto diciamo nelle nelle ultime ore o giorni non hanno potuto partecipare
Hanno ricevuto la parola direttamente diciamo abbia a coloro che i giudizi dovevano intervenire Arcidosso di queste due voci la professoressa etica recepiti diciamo che non è stato fin qui nominate se non ho vinto in modo molto Bricco ma diciamolo
Con diciamo porti raggi più penetranti sono quelli obliqui no e allora credo diciamo come dire di averlo molte volte nominata giudice bestemmie prime parole soprattutto Tel professori fermati si chiama sinistre che diciamo anch'egli è una persona alla quale questo libro molto dito Khomeini loro devono tanto diciamo in servizio lascio la parola alla professoressa di capisce
Grazie grazie anche per queste due le parole insomma è un po'difficile prendere il posto di Vattimo comunque adesso ci troviamo ma io naturalmente
Ero qui stasera per portare un Miano testimonianza prima di tutto il personale intanto grazie ricco per queste belle parole che riguardano il libro criticamente miglia
In cui mi arrivano però devo ringraziare lo faccio io anche aperte
Altre persone che sono qui in particolare Ernesto Forcellini e Marco Russo e poi anche i professori Massimo Adinolfi Francesco Tomatis
Che è anche il punto impegno che hanno profuso in per questa anche questo libro che è stato appunto il risultato finale della composizione di una composizione di tanti tasselli in un dove ciascuno di nuovo i si vede i direttori organizzatore di uno o di un altro aspetto è questo mi piace dirlo
E perché perché questo libro nasce da uno slancio voglia un sentimento sincero che ci accomuna tutti e che io per prima trovo anche per ragioni storiche tanto che ne sono la più anziana e cioè il sentimento di una profonda gratitudine ad un vero onesto che in questi anni ci ha guidato con una generosità intellettuale era esercitando ci soprattutto a quello che il compito vero il primo milioni studioso di filosofia
E cioè il lavoro duro instancabile severo del pensiero prima di tutto sui testi prima e al di qua di ogni elaborazione personale che senza questa palestra indispensabile
Prima ancora che goffa o in fondo pretenziosa sarebbe infondata e inutile
Dicevo così è stato per tutti noi e così è stato per me prima di tutto quando nell'ormai lontano settantatré ricordavamo pochi giorni fa a all'Aprilia Mina una giornata dedicata alla memoria di rilievo Lucarini
E appunto quando nel settantatré Lucherini che mi faceva mi faceva entrare a far parte dell'Istituto di Filosofia
Assegnando me appena laureata alla cattedra di estetica del professori Vitiello minore appunto pressori Vitiello
Non mirava affatto penso questo lo sa bene né alla carriera universitaria ma piuttosto questo è venuto dopo nel tempo
Ma piuttosto il mio desiderio era di far parte di un gruppo di persone anche lavorava con rigore e passione acciocché fin dall'ora più mi attirava
E cioè la comprensione del mondo e della storia concreta vivente
Al di là delle appariscenti rivoluzioni di superficie non a caso era e viene un po'il punto di riferimento e non a caso in questo libro intanto già comincia un po'a parlarne per quel che posso cioè tutto una linea hegeliana rappresentata in particolare dal Duc perché
Una dei legni fili conduttori fondamentali direi che il pensiero di ritiene proprio chiedere un addirittura un profondo e radicale direi che e quindi questo è stato un po'il primo terreno sul quale ci siamo incontrati io ho seguito iscrizioni
Ecco iniziale appunto così per me è una collaborazione che gli emiliani diventato lavoro insieme ci torno subito
Ma anche amicizia voglio ricordarlo mi si permetta questo brevissimo cenno personale anche nel presente le persone che adesso cito e voglio ricordare le mozioni in con la quale ho conosciuto mi pare nel settantasei Bruno ed Emanuela che allora aveva solo cinque anni quindi piccolina
Figure care alle quali io sono profondamente legata d'affetto tuttora
Ma pronto torno subito al lavoro come dicevo sono stata guidata nel mio lavoro con grande generosità da Enzo
E molto sono state le occasioni fruttuose che mia offerto ricordo fra tutte per il suo particolarissimo significato il convegno in cui ho conosciuto l'indimenticabile appunto Mario Luzi
Ma soprattutto come dicevo all'inizio mi ha insegnato quel rapporto con i testi quello stile di lavoro fatto di impegno severità verso se stessi prima di tutto e austerità
Ma ovviamente non solo diciamo uno stile di lavoro no anche sul piano delle prospettive teoriche
Su cui Vitiello in questione arco di anni ha lavorato e a cui Mia radiata
E devo dire che su questo piano il quadro teorico che mi è stato più fecondo di stimoli davvero prezioso è stato appunto la topologia questa prospettiva teorica che Enzo elaborato a partire dagli anni novanta e che non esita a definire profondamente innovativa proprio sul piano del pensiero filosofico
So bene quanto Vitiello ovviamente e giustamente tenga anche alla cubatura successiva il suo pensiero che certo parte da questa direzione di marcia
Perché lui ha spinto sempre più nella traiettoria di una resa dei conti e di una ripensamento radicale del cristianesimo non a caso in questo libero
Appunto topologico come giustamente detto tu eri ricco c'è una parte dedicata al cristianesimo con contributi di Cacciari code forte
Appunto perché un diversa vittorie fondamentali degli lavoro udienze proprio il cristianesimo
Inteso come un luogo principe dove e mostrata esibita la topologia in tutto il suo nullo fondamento per dirla con Mai dire cioè nella sua immaginabili evenienza missilistica
Una prospettiva questa tanto più vincolata alla presupposizione di una trascendenza quanto più questa trascendenza in vista come l'impossibile invalicabili limite del pensiero e del mondo
Colto millilitri inevitabile contrapporre in se stesso da cui il pensiero e afferrato nel momento in cui appunto difetti su se stesso e sul mondo
E tuttavia se questo è il cammino lungo il quale la topologia si sviluppa io ne ho colto
Penso di poter dire o con cui mi sono fermata ecco mettiamola così su un altro
E e vero che questo ha segnato negli ultimi anni una certa differenza nelle nostre prospettive di lavoro ma questo va a merito io credo del nostro sodalizio e Sopranzi diritti è lo stesso perché secondo me un vero maestro e quello che non crea ripetitori di se stessi sono appunto
Quello pressati e crea un la possibilità di svilupparsi anche autonomamente o quanto meno di posizionarsi in modo autonomo su uno o un altro
Disse anche che
E quindi il lavoro che ho continuato svolge in questi anni dunque è stato che deve quello di vedere nella topologia una straordinaria modalità di ripensare radicalmente l'immanenza in ciò il mio grande vero debito che mi lega a Vitiello
Una modalità come dicevo prima che rimette in questione cambia tutti i parametri categoriali tradizionali
A partire dalla nozioni di soggetto che non i più la persona ovvero l'individuo psicologico come scrive Vitiello Bessarione dedica da cui prende spunto giardini spray ingiustamente mi dice il diritto hai tolto alla sua patina storici Istica Anna ripensato appunto in modo ermeneutico il soggetto visto oppone
Punto di incrocio di relazioni quindi non più come individuo psicologi con un l'uomo dotato di interiorità
Che è una nozione che ancora oggi invade pervade interi apparati disciplinari dura a morire dalla psicologia alla storia alla scienza e che invece molto fruttuosamente Vitiello mette in primo piano lo ha poi le nozioni di linguaggio di tempo di storia a partire anche dalla dalla lettura Liana rilettura molto originale Di vico
Che Vitiello ha elaborato in questi ultimi anni e non è un caso anche qui per ritornare a Libero che c'è un articolo di dei giornali
Purtroppo oggi assenti li facciamo tutti tanti cari auguri proprio sul fisico appunto perché dico è uno degli autori di Vitiello credo che lo abbia aiutato non poco a ripensare le nozioni di storia evoluzione di tempo appunto la storia non più pone pensata non più con e continua un lineare e progressivo anche questo quadro inestirpabile di ogni visione culturale ma diventa invece una dimensioni policentrica topo logica appunto e dotata di dinamiche ellittiche e carsiche
Giada topologia nel moderno cito soltanto questa frase
Scrive Vitiello ogni punto e centro in semiperiferia in topologia non si danno relazioni fisse direzioni di rete
Itinerari prestabiliti lo spazio aperto ad ogni movimento distanze temporali restauri che possono ribellare più essenziali prossimità e vicinanze cronologiche più profonde lontananza
Tutto Prandini Attolini
Il che dimostra appunto quanto Vitiello abbia saputo ha tra l'altro voglio aggiungere che questo trasforma questo impianto teorico trasforma anche il rapporto con l'arte
Non a caso tutto questo discorso dimostra quanto Vitiello abbia saputo assorbire
La lezione dell'andando in arte novecentesca a partire dalla cui sia il cui lui un attentissimo sensibilissimo lettore appunto abbiamo ricordato poc'anzi Nuzzi ma cioè la città ricchezze Inanna autori da lui continuamente interrogati con inquietudine e anche con un fruttuoso lezione
Ma direi anche a partire dalla musica perché proprio questa lettura
Temporale che è stato il tempo uno spazio policentrico e la grande lezione per esempio della musica a partire dagli inizi del novecento e del resto non è un caso che sempre per tornare a questo libero c'è tutta una parte dedicata all'arte con politica di basterà una poesia di Zanzotto con la bellissima incisione del qui presente Franco Cipriano che ringrazia
Ecco dicevo un pensiero degli immanenza
Che secondo me si inscrive o per lo meno io lo leggo alla luce di una innovativa ontologia della attualità
Talmente trasforma attive da implicare anche la rottura del nesso tradizionali possibile reale qui vengono nel piccole eventualmente domanda Gian Antonio Stella punto discutere con una Vitiello
Dove il possibile non è aristotelica mente dilazionato Aniane ma al contrario ogni distrugge la portata sostanzialistica rivelando nella intrinseca originaria impossibilità anche questo un tentativo faccio mio assolvo da qualche tempo dentro un mio possibile itinerario via del lusso
E c'è un pensiero rimanenza profondamente attraversato dall'virtuale per esempio chiederei a bicchieri non se possibile ripensare il possibile alla luce degli virtuale veltroniano o mettere in una osmosi queste due categorie
Insomma Falcone credo di a vere così molto genericamente mostrato il mio percorso oltre Vitiello e ancora con Vitiello e quindi è quella originaria comprensione dell'opera iniziale lontana comprensione del mondo e della storia che il CDA accomunati all'Aquila
E i vive ancora dentro di me proprio in un'attenzione verso la immanenza come dicevo prima la cui problematicità a difficile e a volte anche inafferrabili proprio la topologia mi aiuta a fronteggiare ma soprattutto a penetrare e in questo c'è non solo il mio grazie personale al maestro ma il mio grazie hanno filosofo
Grazie per essere sicuri che le scelte fine questo
Questo
Sì spero di essere all'altezza di questa occasione che mi si è presentata da pochi minuti cioè quella di festeggiare anche con parole pubbliche l'amico e maestro Vincenzo Vitiello
Devo dire che l'occasione per quanto difficoltosa possa presentare anche un lato positivo
Sicuramente ed è terminata da una circostanza spiacevole
Di cui ovviamente tutti non possiamo che dispiace ci cioè le cattive condizioni di salute sia di Gianni Vattimo sia Di Biagio De Giovanni
Tuttavia forse l'unica possibilità perché mi è concessa di tentare di avvicinare
In maniera degna questa occasione
E quella di un di una doppia distanza che mi che mi porta in questa situazione cioè per un verso
Quella di essere qui investe di figlio adottivo di Vincenzo Vitiello questa è una caratteristica del suo magistero che già Enrica le scene ha sottolineato e che nel mio caso in modo in modo particolare si può evincere
Capacità Dotti IVA che peraltro
Non non compete solo Vitiello ma sappiamo anche il dipartimento di Filosofia dell'Università di Salerno nei miei confronti
E d'altro canto anche appunto la circostanza di non aver preparato un discorso Haddock per questa occasione
Ecco questo spero mi dia la possibilità di dire qualcosa in totale Parre zia nei confronti di Enzo
Di dire qualcosa per quanto possa anche
Sul suo pensiero che davvero è rimasto profondamente in me
Il cammino di pensiero
Che ho avviato nei suoi confronti sin da quando anche qui a altra occasione presentatasi qui all'Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli allorquando nell'aprile del mille novecentottantotto
Egli ebbe ebbe modo di introdurre le celle per i lezioni napoletane di Paradiso sulla filosofia della libertà altro mio
Caro maestro
Ecco io vorrei innanzitutto rapidamente
Indicargli ripercorrere quelli che sono gli interventi contenuti nel volume che andiamo a presentare stasera in omaggio Vincenzo Vitiello
Per tentare di mostrare immesse anche lo stesso percorso che Vitiello a
Svolto durante il suo cammino di pensiero
Per poi giungere infine alcune riflessioni
Mi è più personali sul sul sugli ultimi momenti della sua speculazione
In questo volume vediamo proprio come
I suoi amici suoi interlocutori si siano confrontati con domande che anno in cui è stato il suo stesso percorso di pensiero
Pensiamo ad esempio agli autori Vitiello più cari e nella filosofia classica greca e classica tedesca
Aristotele
Cantet Segal scellini in particolare ma pensiamo anche agli aut ai grandi autori della filosofia italiana a partire da Vico
Questi autori appunto sono approfonditi nei saggi di Degiovanni su vico di Lucarini su nega del di Felix Duque che su
Canti Vega l'in particolar modo ma anche soprattutto sua distorte
Oppure e se questi sono gli alcuni degli autori con cui Vitiello più ha dialogato
A partire da un sulle da un suo iniziale interesse alla storicità dell'esistenza umana approfondita
Attraverso una sua originale era interpretazione e dell'esistenzialismo Ederle ermeneutica filosofica contemporanea
E Attraverso ad esempio ricorso all'approfondimento del saggio di Vattimo intitolato
Significativamente addio alle verità
Riusciamo anche da qui cercare quel nucleo tematico di passaggio per capire l'approfondimento dell'esistenzialismo delle ermeneutica filosofica di Vitiello
In una topologia ermeneutica della storia
Perché se per un verso
Certamente seguendo l'ermeneutica contemporanea anche Vitiello ha dovuto dire in un certo modo Addio alla verità e quindi versarsi all'approfondimento della storicità
Tuttavia nell'approfondimento del finito in un sua teorizzazione attraverso una elaborazione di un pensiero esistenzialista tragico fondamentalmente
Lei ha anche mostrato come nell'approfondimento della finitezza della storicità umana
Stia anche la possibilità di coglierne una ulteriori età paradossale e quindi se non una verità nel senso oggettiva abile di essa sicuramente nel senso per lo meno aride che Adriano di una apertura di un orizzonte che al tempo stesso si mostra nuovamente si cela che indica comunque l'ulteriore ITA
In rinvenibile nella storicità spessa allorquando la si approfondisca radicalmente
In particolar modo il saggio di coda sulla
Sulla riflessione trinitaria di Agostino ci mostra bene questo trait d'union
Tra
Una concezione ermeneutica della verità un sua approfondimento anche nel senso di una riflessione
Addirittura tre teologico trinitaria sul sull'idea di relazione
Il saggio invece Visini su topologia e geografia già richiamato dal professor Nuzzo giustamente mostrare con una notevole brillantezza esemplifica
Quella che è una caratteristica forse non sempre colta dagli interpreti della topologia della storia di Vitiello cioè quella dell'interdisciplinarità dell'essere
Un pensiero di confine non solamente un pensiero che si confronta compunti
Del pensiero della riflessione disparati nel corso del tempo a partire da determinate tematiche
Ma anche capace proprio di confrontarsi con altri metto dicono altri percorsi di pensiero che possono essere
Come vediamo anche negli interlocutori
Poeti artisti
Presenti in questa volume celebrativo
Che comporta anche il dialogo quindi con la Poesia con la letteratura con la sperimentazione artistica non solamente con la riflessione estetica su di essa
Infine e il terzo punto forse il terzo passo in cui possiamo fissare il percorso del pensiero di Vitiello non solo dal punto di vista che io cronologico ovviamente
Prima esistenzialismo ed ermeneutica
Della storicità esistenziale poi topologia ermeneutica della storia entrambe in una chiave di pensiero tragico
Ecco infine giungiamo attraverso questo percorso proprio attraverso l'approfondimento della storicità stessa dell'esistenza umana
Giungiamo anche alla riflessione propriamente teologica
A quella che Vitiello nel suo ultimi scritte penso in particolar modo a il dio possibile a dire Dio in segreto
Entrambi usciti dall'editore Città Nuova rispettivamente nel due mila due e nel due mila cinque e cioè penso alla sua teorizzazione di una logica della seconda persone singolare
Che potremmo precisare propriamente come una Teo logica della seconda persona singolare
Ecco gli ultimi saggi
Di cacciare il code forte ci conducono su questa via anche se da ultimo sicuramente è una via che poi Vitiello ha percorso per forza di cose assolutamente solo
Eppure è una via che credo caratterizzi una delle correnti filosofiche italiane nell'ultimo ventennio più evidenziabili e più originali anche nel contesto europeo della filosofia e cioè quella di un inedito originale dialogo fra filosofia e teologia
Che Vitiello ha saputo accogliere
Certo anche tragicamente ma ha saputo accogliere nel suo pensiero
Per
Introdurci a brevi tratti rapidamente
Ad era una semplice visione di quella che è la sua prospettiva in proposito credo che
Nulla più che un'affermazione di Anselmo d'Aosta
Costituente capitolo quindicesimo del profilo John
Possa essere da emblema
Anselmo qui dice ergo Domine
Nel suo colloquio con Dio ero Go domine
Non solo un esco maiuscoli gettare in equilibrio
Senta quinta mai un sono quando col citare i posti
Dunque o Signore tu sei non solo ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore
Ma qualcosa
Di cui non è possibile pensare qualcosa di più grande
Non solo ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore ma anche maggiore di ciò che possa di qualsiasi cosa che possa essere pensata
Ecco in questo scarto del pensiero abbiamo la possibilità della riflessione di Vitiello
E della lavorazione della elaborazione di Vitiello di una Teo Lucia della seconda persona singolare
Cioè per un verso abbiamo l'attestazione dell'imprescindibilità per la ragione infinita storicamente gettata di porsi la domanda
Sul fondamento ultimo
E di pensare a questo fondamento ultimo pur nella sua paradossale letta
E nella sua anche IST insostenibilità al pensiero che tuttavia e necessitato a pensarlo
Ma in ciò
Vitiello non si ferma Vitiello non si ferma soltanto né ad una teologia affermativa che c'è chi di dire qualcosa di Dio formulando lo con un'estrema escogita azioni di pensiero ma nemmeno è soddisfatto
Della attestazione di fondo che pur
Riconosce cioè quella di una teologia può fatica negativa che da ultimo ritiene non si possa dire
Qualcosa su Dio attestata appunto dalla seconda parte dell'affermazione di Anselmo tu comunque per quanto riusciamo a dire qualcosa di te
Come quell'abisso infondato tuttavia necessario per il nostro pensiero tuttavia se ancora qualcosa di più grande se è una realtà più grande di qualsiasi possibilità a cui noi riusciamo a pensare e riusciamo a pensare a questa possibilità grande riusciamo a pensare Dio possibile
Come così possibile da contenere non solo tutta la realtà ma anche la RAI l'irrealtà la negazione della realtà e tuttavia tu sei ancora qualcosa di più grande
Allora Vitiello mostra
Originalissima mente lui solo ha varcato questa soglia cioè mostra non solo e questo l'hanno fatto anche il altri interpreti come questa duplice affermazione Anselmi Ana
Costituisca un riconoscimento della finitezza della ragione umana inesorabile
E il del suo esser sempre ancora vincolata una possibilità che rimanda ad una realtà più grande
Vitiello mostra come in questa duplice affermazione sia presente anche
La stessa possibilità che Dio metta in dubbio se stesso metta in dubbio la sua stessa possibilità come è possibile dire questo come possibile esprimere ciò
Vitiello mostra come ciò sia possibile proprio attraverso quella interlocuzione che dà del tu
All'interlocutore cioè nel momento in cui crea una relazione al tempo stesso testimonia inesorabilmente una distanza nel momento in cui dimostra l'inesorabile distanza dal to ecco che nel tuo mostra tuttavia la prossimità la prossimità la prossimità amicale
Di un'amicizia purtuttavia stellare di dimensioni che sono radicalmente differenti pur se punibili in questa relazione paradossale
Ecco che allora Iddio possibile a cui pensa Vitiello
E in è un dio così possibile
Che contempla in sei dicevamo anche la sua impossibilità cosa significa questo
Vitiello articola
Questa estrema possibilità dell'impossibilità di ogni altra possibilità Peres esprimerci attraverso un'espressione dei di Arianna
Che ritiene lo riesce a mostrare come sia vera non solo per la morte esistenziale ma per la stessa
Realtà suprema intesa attribuire Dio possibile
Questa possibilità dell'impossibilità di ogni altra possibilità in Dio
E visibile e mostrargliele nella parola umana finita attraverso una triplice Canon SIS Dio
Dice Vitiello
Innanzitutto la Canon si storici in aria dell'Authority nazione divina là che non si sa della stessa creazione
Dio per creare fa spazio in sé fa vuoto in sé e in un certo senso sì deve realizzare per creare
E io questa la chiamerei
La che non esiste la creazione e cioè propriamente la che non si sa del padre del dio creatore
Ma c'è una seconda Canon Siss
Approfondita già in in scritti precedenti da parte di Vitiello pensiamo in particolar modo a cristianesimo senza redenzione
La che non si del figlio là che non si dell'incarnazione
La Canon Sessa fino all'incarnazione la che non si sa della redenzione
Che propriamente
Non c'è in quanto tale un cristianesimo senza redenzione può prevedere addirittura una arreso correzione senza redenzione e questa è la vera radicale però c'è
Non soltanto
La mancanza di redenzione ma il fatto che la stessa resurrezione comporti una mancanza in sé inflitta nel proprio cuore di redenzione
Definitiva
E infine abbiamo una terza che non si sa
Quella più radicale che Vitiello approfondito originalmente rispetto a qualsiasi altra
Riflessione filosofico Trenitalia
Che è propriamente
La Canon rischio ci mostra addirittura la possibilità invidio dell'implosione cioè del venir meno della sua spesso originali originaria realtà
Questa la possiamo chiamare la Canon si sta dello spirito
Perché compiutamente
Dio propriamente spirito relazione libertà
Di fronte a queste tre Canon stesse quale la parola
Che filosoficamente è possibile elaborare in in tale teologia
Teo lo Gia della seconda persona singolare
E appunto secondo Vitiello il tentare di volgersi a tale triplice che non stesse trinitaria attraverso appunto la parola che dà del tu
Ma allora quella parola che dà del tu
Di fronte a questa triplice che noi stessi innanzitutto con la preghiera
Cioè con l'ascolto con luminarie attenzione
Anche con il balbettio
Ma innanzitutto con quell'umiltà finita
Che proprio in questa finitezza nell'ascolto
Orante
Della Triplice Queneau sinistre in Italia sa mostrare sa indicare qualcosa anche dove tutte le parole verrebbero meno
Tomatis diciamo che ha mostrato come diciamo al di là di una ricognizione più meno fugace punti Cindy i punti di ricerca diciamo all'interrogazione che che iscritti per il pensiero di Enzo Cheli hanno disseminato diciamo possono estro Vallecchi intensi e e capacità anche diciamo di di modulazione che nelle quali sono anche contratti diciamo elementi ulteriori di suggestioni che diano il nome di questa apertura diciamo io mi domando se io o il diciamo la il tempo che sempre ingenerose che invece un oggi un po'più disponibile non consenta
Anche ad altre persone che sono stato in fitto dialogo con compitino comunque Dessì diciamo come la stessa Biancamaria disarmati
Di McGrady politiche qui presente insomma eviti di intervenire criterio diciamo che non c'è nessun regia di tempi e spazi insomma che ci costringa
Qui c'è una e appunto e quindi si si più credibile perché ho visto così assorte quasi dove desideroso di parlare e farsi interprete orlatura
Allora
E il professore Nuzzo conosciuta particolare sensibilità colta una certa duplicità del mio atteggiamento sicuramente un desiderio di rendere onore grazie
Ah Vitiello ma anche un sentimento Dini parità rispetto alla all'ampiezza della sua ricerca
Dovuta anche al fatto
Che in effetti il nostro dialogo è stato in un certo senso continuo e in un certo senso anche silente perché Enzo Vitiello io abbiamo cominciato insieme
Abbiamo abbiamo conseguito la libera docenza con Lucarini in Commissione
Lucherini M. Sollo significa per entrambi questi due maestri Hegel e la Fenomenologia quindi perché le pratiche
Cioè che le Husserl fondamentalmente è il nostro inizio quindi è stato comune
Da questo inizio comune c'è stato poi una lunga assenza che però non è stata totale perché in effetti io vedo nel percorso di Vitiello la permanenza di questa origine
La permanenza dell'origine potremmo dire che è anche un tema filosoficamente
Notevole filosoficamente presente nell'opera di Vitiello anche se quindi non è stato molto tematizzato
La la la presenza della Virginia che viene meno anche tuttavia ritorna viene meno è silente e tuttavia si presenta e in effetti in in questo in questo ritrovarsi a Salerno Parenzo di livello abbiamo avuto in comune
Abbiamo avuto il Comune non soltanto questo inizio ma anche i ripensamenti le diverse vie che poi sono brevi diversi pensieri che poi sono provenuti nel corso del tempo
Da un tale inizio
Perché la riflessione vidi Vitiello a partire dai carichi di re una riflessione che ha tenuto conto e ha sviluppato il si è sviluppata in due direzioni da una parte certo l'elemento tragico dell'essere gettato e dall'altra panchine la visione de di una di una lontananza dell'essere che nello stesso tempo in cui viene ricercata viene anche tuttavia sempre confermata
E dunque il tema della storicità che è presente in Heidegger in questo modo in questo modo duplice
Quella dell'esserci ma anche quella dell'essere e di questo trovarsi e non trovarsi tra l'esserci dell'essere uno dei motivi portanti
Del lavoro di Vitiello e anche una delle provenienze se vogliamo della topologia poiché la del abbia della topologia io vedo due radici fondamentali
La radice la radice medicheria nella radice che li anima
Perché attraverso l'ENEL in effetti la dialettica rende compresenti in momenti che si negano reciprocamente e che se sono qualcosa non solo attraverso la l'autore ci Pracca negazioni
Dunque l'elemento del negativo che è una radice della topologia
Il primo
Io nella mia esperienza successiva dell'incontro con Vitiello riconoscono nell'elemento hegeliano del negativo
In questo senso dialettico poiché negativo che li hanno e ciò che più di tutto mantiene in vita l'incontro e la comunicazione
Questo credo che sia stata una delle corse notevoli che sa fare scritto nell'essere e il nulla quando ha osservato come nel Novecento sia stato posto il problema dell'altro dell'incontro con l'altro
Sa altro sostiene che malgrado Husserl e fai vedere lo lo abbiano tanto tematizzato elegga il colui che lo ha visto nella sua maggiore portata perché ha riconosciuto in questa relazione
Tenco in questa relazione alle ha riconosciuto la reciprocità Händel negativo del negarsi a vicenda che il solo elemento veramente radicale della relazione
Ecco io credo che questa sia una anche una delle radici della topologia insieme a quella idee che Rihanna
E cioè che i momenti i momenti dell'incontro e della relazione
Fra fra gli uomini fra gli esseri che sono gettati per l'appunto e che quindi non hanno una consistenza sostanziale sulla quale poggiare dove un controllo poggiano invece in questa nullità in questa negazione perciò che il riconoscimento nel senso che gli hanno durante le radici della Tate della topologia di Vitiello
Che è poi a chi ha poi trovato uno sviluppo ulteriore io direi sempre maggiormente utilizzando il tema del negativo nel senso di una radice dell'incontro girare radice della relazione e quindi di una nell'azione che reinterpreta completamente la esser presenti nella storia dell'esserci
Beh il relazioni umane
Perché l'estremizzazione di questa radice che poi va incontro a un dialogo con l'assente in effetti è una delle radici della modernità potremmo dire che modernità e topologia vanno insieme
Io vedo Cartesio e Leibniz soprattutto una un'originaria
In origine aria apertura di questa topologia non per niente le cose che dice Cartesio a proposito di Dio e cioè che noi non possiamo comprendere non non possiamo quindi perché il e la nostra logica totalmente inadeguata
La nostra logica fondata sulla principio di non contraddizione che non è che non è completamente comprensibile che non rende comprensibile quindi non non rende soggetto al concetto il dio
Perché il concetto di voi noi siamo capaci è un concetto legato al principio di di non contraddizione ebbene questo principio di non contraddizione non vale per la totalità e l'infinita
Che rappresenta il dio e perciò questa lontananza è stata già configurata modernamente nelle parole di Cartesio e questa è anche un'apertura di possibilità di quella che poi anche lo stesso Laives che chiama chiaramente topologia la topologia
Di Leibniz è una topologia che sicuramente il suo significato matematico ma sappiamo bene che la matematica di di Leibniz è anche fondamentalmente la Thesis e quindi un pensiero un pensiero forte che deve al di là dell'elemento tecnico e del dell'elemento grafico dell'elemento riconoscibile reperire una ulteriori tant'è che non si dà immediatamente
Certamente
Tutto ciò che è stato detto fino ad ora dagli amici di Michele da coloro che ne hanno condiviso passo per passo quello che in effetti poi in un certo modo noi tra di noi l'abbiamo fatto è senza dubbio molto più consistente e la mia è soltanto un'ipotesi relativa al pensiero in cui non ci siamo frequentati
E perciò anche di questo della possibilità di queste ipotesi ringrazio Vincenzo Vitiello
Io ringrazio Bianca Maria diciamo alla quale come dire c'è dimostrata come tra l'altro diciamo di che cosa debba anche io come dire
Essere orgoglioso dice un'altra voce diciamo che che i del Dipartimento di Stato previa Salerno diciamo da tempo porta diciamo una una vocazione speculativa intensa davvero io non posso che essere orgoglioso di questa priorità di Bush che si muova all'interno di questo luogo
Di questo luogo dal quale diciamo magari con tutta l'arbitrarietà Casoni tattico Doris imitando i nostri dicendo male alcuni sono approdati e poi si sono uniti in una capacità di dialogica davvero forte diciamo tra l'altro questa questa con attività della topologia fornire piedi Enzo Vitiello diciamo è tanto forte che sta come vedete trasformando talmente la figura di una rituale celebrazione
Nell'apertura di un segnale che potrebbe avere diciamo tenti e spazi e densi di finti indagini diciamo implicazioni no diciamo tipografiche rispetto alla quale diciamo uno una persona così
Disordinate come chi presiede diciamo che in termini Lignani potrebbe essere chiamato un li sordi nato se disordinato se c'è una torno con mio Luigi sulla diciamo classificatorio diciamo quindi potrebbe essere anche come dire implicato nella suggestione di dare voce a generazioni diciamo
Che rappresentano stratificazioni topografica diciamo della nostra con comunità diciamo da Darla diciamo da una figura intermedia nel tempo e nello spazio diciamo come come Massimo D'Aversa intervenute quindi alle nuove generazioni che li diciamo come in un trittico diciamo sono lì presenti
E non so credo che comunque diciamo come dire questa dimensioni
A testa diciamo di Di Bella ridondanza Possa dirà anche in altri se si crede diciamo un momento di distrazione delle voci più giovani
Dopodiché diciamo così nei limiti in cui l'Istituto di Studi filosofici diciamo agli ascoltatori sono aperte diciamo un dilatarsi indefinito diciamo della della temporalità possiamo anche
Come continuare diciamo forse diceva uno di loro tre nessuno i miei con oltre trenta eticità all'ONU nella sacrestia si vedono che ombre troverà si perché si tratta di nessuno in cui insegna è infatti Charlene quella sulle varie voci diciamo di cui si parlava diciamo e tragiche comiche avevano scelto di essere
Nelle loro diverse modalità appartati diciamo coloro che hanno sicuramente sono quelli che fino adesso hanno voce avuto voce accanto a me con la bella diciamo presenza di di
Di di di bianche Marini che chiaramente ha rivolto delle delle domande diciamo rispetto alle quale diciamo
Sì ci sei per esempio diciamo come dire accanto a un cristianesimo senza salva azione perfino un è che le senza salvarsi ulivista no
Alle radici se vuole essere qui alle radici di quella topologie dovrebbe esserne che mi che non salva diciamo i duchi diversi luoghi indi dimensioni sintetiche per così dire no dove
Diciamo sì sì
Si disperde nell'accidentata ciò che è rimasto fuori
E qui insomma domande grossa alle quale poi diciamo conclusivamente eventualmente qualche cenno di risposta allo inviteremo a darle diciamo a Enzo di dirlo perché stiamo assurdo diciamo sarebbe un ossimoro che diciamo traduce Simo questa asciutto dizione essa rappresenti Vincenzo Vitiello come diciamo una presenza meramente ascoltando e non pensante quindi nel pensiero che diciamo poi diciamo chiede voce eventualmente Pinuccia gliela faccio introiti Amerino a chiudere dopo aver dato diciamo con la brevità stabilità diciamo è una cosa richiede diciamo
La
Vado voce diciamo ai nostri giovani diciamo che che hanno maggiormente collaborato all'interno di questo lavorio comune e produttivo della scure di Enzo Biffi Gentili
Anna andando a voce al nostro Adinolfi
Io ringrazio per l'occasione dico subito che mi tocca in sorte un singolare destino perché
Non solo decidemmo tutti d'accordo che per questo volume sarebbe stato bene che disordini non comparissero neanche per sbaglio diciamo
Ma poi qui dico una cosa che
Tocca
Anche la lato personale della vicenda credo che in una quindicina d'anni da quando conosco i professori Vitiello
Mi sarò permesso un paio di e mail più personali diciamo forse non non molto oltre allora è essere chiamato qui a
A dire in parte anche Dino una parola sul libro perché la cosa più importante ma poi credo che non abbia senso io qui vieni giudizio mi valutazioni i nessun motivo perché non hanno nessun valore
Ma di qualcosa di che cosa significhi per me essere stati in questi anni e vivo in professore Vitiello
E per me mi ricordo quel passo di Platone incontrato con Socrate se la prende con Gore già e gli dice guarda un po'che Aglieri sei vicino
E mi fa strano anche solo questo che i professori si avvia pensare una filosofia del tu e a me non mi è mai riuscito gli anni del tunnel mani riuscirà Enzo
Se una
Il tuo nelle difficoltà che David Byrne non è l'unica perché
Non è l'unica però mi fa piacere che
E qualche
Hanno del professore dovendo fare i conti valido così alla buona come tutte le cose che dirò con la questione del comma di che cosa voglia dire stare insieme senza cadere nelle spire dalla dei rettili legale di tutto ciò che questo significa usa un'altra preposizione l'accanto ecco avete la possibilità di esperire l'incanto di questo accanto per me è stata ed è e continua ad essere
Una grande fortuna
E qui posso dare conto soltanto della sproporzione che c'è non solamente tra
Gli orizzonti di studio del del professore i contributi che compaiono nel saggio cadenza ha giocato nel
Nel libro ma anche tra tutto ciò e quello che un giovane studioso si avvia a fare quando appena appena comincia a muovere i primi passi forse professore non ricorderà la prima occasione in cui io ho avuto modo di incontrarlo sia un buon segno credo nel novantatré organizzato dal professore zero né con il quale io mi sono laureato
Sulla città come destino dell'uomo io intervenni in quel convegno
E il professore Vitiello dopo l'intervento distesi i miei capelli bianchi dello consentono volevo fare i complimenti a quel giovane intervenuto
Perché bisogna pur dirlo che già vent'anni fa aveva i capelli bianchi questo vitigno
E poi appunto non non sto se questo lo ricordava però un paio di anni dopo abbiamo avuto abbiamo cominciato a collaborare queste queste parole nel rimangono per me è un po'come rimangono e qui vengo a un aspetto del libro che a me piace le citazioni che lo punteggio ne è stata una bella idea di Enrica se non ricordo male forti Francesco certamente non media
Quella di corredarla con una serie di luoghi del pensare che sono stati particolarmente significativi
E che qui lo dica anche in meno pari guardo se per me a me fanno un certo effetto in che senso
E fanno parte del modo in cui mi capita di lavorare con gli autori che sono ogni volta convocati perché le situazioni possono funzionare come delle mine avere questo capacità esplosiva all'interno di un testo possono servire a comporre un certo mi mosaico sono un segno dell'Alessandrino Isma'del nostro tempo che il tema sul palco Servillo
Ha spesso battuto oppure possono essere semplicemente segno sfoggio di erudizione che dall'aspetto più deleterie della deleterio della della faccenda me funzionano se possibile così come si tardissima ricetta
Come Raimondo di Socrate cioè mi capita di pensare a certe cose fa mi ritorna in mente cui segue la sciatrice no di qua non posso andare perché
E sono davvero produttive nel modo in cui mi capita di lavorarci solo deve dei veri come dire una vera mappa segnaletica all'interno della storia della filosofia perché mi hanno parlato sia Francesco che Enrica la topologia filosofiche quello di che maniere riguardo sa come Consiglio Vitiello ci ha sempre insegnato ad essere su questo elica perfettamente ragione
Poi subito dopo sarò riguardoso ovviamente
Lato College filosofica si può presentare con lo dico così più correttamente può presentare anche in questi termini ma info in fondo quando io ho cominciato a insegnare a scuola nei Licei avevo voglia di non seguire il percorso storiografico che viene imposto dalla manualistica scolastica
Non faccio un po'questo se faccio topologie dov'è la novità è ovvio che se debbo spiegare Hegel
E che le non si limita semplicemente a citare i suoi vicini di banco mescita pure Platone o Aristotele debbo tornare a Platone Aristotele
E così via e in in questo senso tra l'altro mi sembrava anche che ci si consentisse una libertà nei confronti della storia della così detta lo so
Che non ha nulla di male quanto al fatto che appunto si voglia mettere in crisi una certa cogenza di certi percorsi di presiede la storia perché è una certa tradizione anche filosofi italiana la quale molta parte della di noi è più o meno direttamente legata ma soprattutto che si si prendesse una libertà che è una di quelle parole che sono assolutamente proibita di un allievo di Vitiello io non mi posso proprio per l'unica cosa che posso rimproverargli visto che prima citava il convegno
Di quindici anni fa che non abbia mai tenuto un seminario sulla libertà incanta sempre promesso per l'Udinese serene che non si è e che non si è mai fatta è una delle parole che sapeva ora se c'è una cosa invece sulla quale Vitiello ha insistito e lo dico con le parole che spesso usa e la cogenza del pensare non c'è alcuna libertà nel muoversi così saltellando di qua
E di là e mi pare anche notevole in parte lo si vede anche nel volume che la questione sia sempre più diventata quella dei luoghi del pensare non tanto proprio quella di luoghi del pensare quanto piuttosto di come il pensiero prende luogo
E di come possa essere che non vi sia più luogo per il pensiero cioè per dirla telegraficamente per un verso Genealogia per l'altro teologia che sono le due
Due direzioni diciamo così che sono vivi e come se
Il professore prendesse piede in un luogo e immediatamente dopo cercasse come fuggire né da quel luogo e sono le due vie che comporterà anche una certa esplorazione sui temi del linguaggio che giustifica negli incontri con i poeti e gli artisti da un lato la narrazione il problema genealogico dall'altro la preghiera che il il problema teologico veemente tutto questo permette ancora ancora famiglia Rizzo con i luoghi diventa terribilmente complicato da seguirsi ma diventa terribilmente il caso di dirlo cogente e dell'esperienza che mi capita di fare quando leggo il non tutte le cose perché nel riserbo che c'è nel rapporto che il professore che l'abbia stabilito con i soli dice anche il fatto che bisogna andarli a scovare certe cose che magari ha pubblicato in Argentina uno solo saloni a sedere dopo mentre qualcuno compilare non ridete ridete e infatti è stato uno un modo per colmare la pignoleria altrimenti
è uno dei dei meriti è questo dicevo a che vedere anche con il libro perché uno che legge Debré si accorge che sui temi genealogici punto utilmente leggere per dire il saggio di Sini con il quali funzioni della più volte dialogato su queste cose sul lato teologico Franceschini ha parlato lungamente coda forte
E gli altri infine di una parola su alcuni Lou una parola in una parola faccio sempre gente cenno
Scusandomi per l'approssimazione di queste cose nessuno delle quali mente pensavo di dover dire stasera
Accenna a alcuni lui che per Michele che vorrei si capisse anche un al di là del loro rilievo della loro significati che impatto possano avere per un giovane studente perché uno si lava con una tesi su canta pensa più o meno di aver cominciato a capirne qualcosa e poi scopre che per esempio canto valletto dopo in quella che si deve andare a pescare la materia trascendentale che sta nel capitolo sul schematismo che nessuno si va a pescare
E che invece lei si decide tutto dico e il e sono uno dei primi esempi che essendo a attentando naturale insomma quali sono legate uno dei primi esempi che mi vengono pure si legge arie era appena appena comincia comincia ad essere tempo perché il capolavoro e pasta però che devo finire con essere temo perché dovevo cominciare dall'altra parte
E questo e un esercizio somiglia un poco a quello che si dice certo che si impara a nuotare buttandosi in acqua capita così credo che sia una spesa che fanno anche le ultime generazioni di di allievi che seguono i suoi corsi
E che sono fortunati per questo
Che si accorgono che non veramente non gli viene dato una introduce la filosofa ricomincia filosofare fin da subito
E questo lo si insomma è la cosa che si tocca ogni qual volta si legge scusate il professor una cosa soltanto
Chiudi dite che di pensiero c'è una parola di casta la la una frase la stalla quali sono legato che dice più o meno così bisogna fare le cose grandi come se fossero piccole cose piccole come se fossero grandi e sia nella vita che nel pensiero è un po'quello che c'è insegnati professore Vitiello permette edere che è l'altro giorno per due ragioni assolutamente futile leggevo la biografia di Gadamer che raccontava le sue esperienze di studio all'X anche Helveg eccetera eccetera
E io rimanevo un po'ammirato per il fatto che le opportunità di stare CONAI diverrà di stare Kondo Curzio se non so con chi altri
E io non ho nessuna di queste opportunità però una delle cose belle di questo libro per me e che io l'ho potuta avere tra le mani prima che venisse stampato e vedere che insomma di meste compagni nel cammino del pensiero sia pure indirettamente molto alla lontana insomma un astro che brilla in lontananza sommo qualcosa è arrivato pure a me mi fa un enorme piacere e per questo ringrazio il professor
Osservazioni
Perché mi conosce
Conosce la mia emotività la mia timidezza una rarità con cui indosso la cravatta e così via insomma
Si capirà nelle il l'estate l'estremo disagio
Insomma che vivo in questo momento nel tentativo di dire qualcosa
Sia sulla sulla gestazione di questo libro sia soprattutto sulla mia esperienza di allievo del professor Vitiello
Nella situazione di chi ha cercato a lungo il proprio maestro e e si è scelto
Il proprio maestro attraverso un percorso per
Strano travagliato un percorso che è partito per mediazioni
Sono da chi ha cominciato leggendo i libri del professor Vietti Vitiello
Che scoprendo una maniera
Del tutto
Desueta radicale di interrogare farsi interrogare da stesso filosofico e questa è stata la molla che mi ha spinto
A cercare il mio maestro
E vi chiedo scusa
è da da questo punto di vista quindi poi
Appunto portandomi dietro questa timidezza è stato un lavoro di lenta approssimazione lento avvicinamento da agli Evo silente
Che per certi versi credo sia poi si sia trasferito per quella piccola parte in cui ho potuto contribuire nella nel pensare questo questo libro nella maniera poi in cui alla fine si è deciso di concepirlo
Perché i miei ricordi sono sono antichi e risalgono alle volte in cui io autonomamente per l'iniziativa frequentava ad esempio l'istituto qui Orsola Benincasa e in cui facevo esperienza della pratica filosofica filosofica in Achtung ex Sir cito la discussione che si apriva con con quegli interlocutori che poi si ritrovano in nel in questo lavoro
Per me è stata una
Incomparabile palestra filosofica ed è stata soprattutto un esercizio al rigore dicevo prima
Scorge Ivone nei libri del professor Vitiello la maniera una maniera radicale di interrogare farsi interrogare dal testo filosofico
Questo insegnamento mi ha trasmesso un insegnamento tutto difficile ma proprio per questo estremamente secondo significava non dar non come dire non lasciarmi mai sfugga non lasciarsi mai sfuggire una pagina dei testi filosofici
Senza
Come dire il detto brutalmente senza essersi rotti la testa sul testo senza quindi
Davvero metterne in discussione ogni relativo a mi aspetto ogni singolo passaggio un esercizio quindi profondo di concentra di concentrazione che ha molto a che fare con quella cogenza del pensare
Di cui parlava prima Massimo una vera e propria scuola alla dura fatica del concetto emiliana mente
Che passava e che passa per l'esigenza che per me è stata formativa di importante di quello che ancora mi porto dietro di
Di indagare ad esempio i luoghi del pensiero
Soffermandosi su questi medesimi luoghi
Questa volta con con riferimento kantiano che sempre professore amava e ama ripetere indagare i limiti del pensiero dall'interno
Questo è appunto un fondamentale esercizio al rigore filosofico non trovare mai la via Breve per sfuggire a questo acquista cogenza Massimo faceva riferimento
Al alla questione lì dove il pensiero non ha più un buco
Lì dove il pensiero un attimo interrogarsi sul luogo in cui il pensiero stesso non ha più luogo significa continuare in maniera inesausta frequentare questi luoghi via e la Genealogia produrla
Dall'interno di questi luoghi decostruire la tradizione filosofica
Indagando i i suoi punti critici i topoi della tradizione attraverso il loro non detto il loro il pensatoio questa per me è stata una formazione determinante indispensabile ripensare la figura del giudizio ripensare radicalmente le categorie modali e quindi interrogare la la tradizione a partire dai suoi medesimi luoghi per i suoi medesime questioni aperte dalle medesime aporia
La questione del nichilismo e della negatività però affrontata non già in chiave storiografica ma sempre attraverso una un'aria speculativa il duro lavoro della dell'attivo resi
L'orizzonte che mi porto dietro che mi accompagna anche con fatica sforzo cerco di proseguire costruendo mi delle strade autonome e poi un elemento fondamentale per me determinante
L'esercizio della filosofia mai disgiunto
Dalla pratica di vita
Che per me è stato decisivo per fare filosofia non è mai una professione non è mai un esercizio estrinseco nell'età di se stessi nel pensare nell'interrogarsi e questo per me è un in
Insegnamento fondamentale cioè il fatto che
Si è sempre in gioco l'interrogazione filosofica chiama in gioco noi stessi e quindi innevati noi stessi nel pensare
Ringrazio for
Calmo Marco Rossi e come si può vedere diciamo assunto anche come di un registro diciamo singolare non metta mio perire bello questo questo incontro molto più introverso di quando si poté
Voci che testimone di una della della del della forza della Eng della bellezza diciamo dirmi delle cose che si intrecciano il formarsi di una di una scuola diciamo come prendendo delle parole poco fa dette diciamo questo nesso stretto tra il pensiero e la Prati
Con ciò che
Le forme del pensare sono oggetto utili mente tematizzato di uno
Più appendere diciamo di di vista diciamo d'essere sradicati in quella dimensione poi del dissoluto del vitale delle dell'esserci
Tante volte si dice tante volte perché poi nelle sempre più di essere travalicato diciamo dalla dimensioni riflettente di chi tematizzare cose
Lasciando sempre più lontano quel luogo vitale del per riflettere i luoghi
Matricola simbolo parole diciamo
Sembra appartenere alla ferrea logica al paradosso insomma che questa giornata prendesse una piega imprevista che però insomma tutto sommato
Fa parte appunto musei come è stato rimarcato più volte delle delle prime esperienze si fa quando si legge si ascolta sono i vitelloni in questa stessa parole salita rientra che tra i cosiddetti più giovani per motivi e si è io essere a concludere perché in un certo senso io sono il più traditore si vuol dire dei dei tre e naturalmente traditore spero anche nel senso di tradire seconda domanda annota duplicità della parola cioè allontanarsi quasi
Andar contro quel il pensiero espresso devi dirlo però conservarne i germi ed è quasi Maria inevitabile quelle quelle la cosa più più strana cioè che poi te li porti dentro in questi questi germi questi luoghi del pensare mi veniva fatto prima di dire tutto molto rapsodico quello che dico quindi scusate se non ben legato
Mi veniva fatto di pensare che i luoghi del pensiero sono anche proprio Manila vissuta sono dei questa parola
Credevo di che senza qualcuno ha coniato cioè che dei passaggi obbligati cioè chi segue vitello lesene questi luoghi se li porta dentro e non può più fare a meno di incontrarsi e scontrarsi con questi luoghi Paesi prendono la forma appunto di di diritti queste frassino che chiunque
Di Noemi si porta dentro perché sono continuamente ripetute ripetutamente ripetute ripetute diventano un popolo quei germi di cui dicevano cioè vicende dei dei dei punti in cui tu devi passare per forza
In un se non ci passi
Ti trovi di fronte alle difficoltà che insomma che quel la la scelta di quei luoghi prevedeva già cioè quindi diciamo la vita non è facile perché non li puoi aggirare questo diceva un in maniera troppo labirintica cioè ci sono elementi labili in Cina topologie ai in questo senso chi entra nel pensiero di divisione anche appunto in questi luoghi del pensiero si trova in queste situazioni diciamo questo labirinto diciamo di litigi pensieri Critone ripeto anche con specie di di di
Ti fantasmatica diciamo così costanza
Detto questo io dico due cose molto brevi cioè che a me è capitato ed incontra passatemi la la metafora molto
Pacchiana diciamo così di incontrare il personale delle opere mi aggiravo mare presto cioè non sapevo bene che fare neolaureata Savova Spaces
E a certo punto
Insomma l'incontro col collo con copre servitele stato come trovarsi di fronte insomma un faro e quindi bisogna avvicinato questo faro e mi è venuta questa mezzi brutta metafora perché descriveva bene il vissuto cioè l'esperienza di facce tra stare in alto mare come si dice e però trovare una una pronta
Però il l'elemento del faro sta in questo cioè che era molto forte diciamo l'impatto incontri questa voce molto abbagliante dei la mania dispensare che è stata richiamata questo questo rigore anche ripeto questa ossessività lasciando i pensieri che tornano e però anche il fare ogni tanto si spegne ti lascia nella nella tenebra più più assoluto questa anche nel maniera non soltanto metaforica cioè c'è un certo voti quei il proselitismo notoriamente chi lascia diciamo
Chi lasciate abbandona
Non a caso il tema dell'abbandono è un un suo tema però queste cose c'hanno dette così diciamo richiamano luoghi speculativi ma io li li traduca adesso in un'esperienza diciamo vissuto perché la cosa che mi sembra più immediata dovendo così ISO due vedi dire qualcosa
Quindi dicevo la tenebra l'abbandona diciamo queste questioni etiche sono anche siamo formativi dico anche un'altra cosa questi in quei momenti quel faro si spegneva io dicevo che ci faccio qui nel senso che per una certa provenienza Emilia io amavo gli autori marginali e secondari
Se volessi come dire sostenere queste affermazioni così direi
La parola dei degli degli umiliati e degli offesi cioè di i minori dalla sorella filosofiche figure marginali
Ritenendo anche che questo come esperienza vissuta mia diciamo perché voi s'iscrive a Filosofia e sempre degli ed esempio per un atto di psicanalisi
E che la filosofia fosse sempre alcuna mitizzazione alla Vito fissa quindi e questa meditazione diciamo dare dura la voce ad aggiornare una voce eccetera eccetera e invece oserei dire sì confrontavo con i colossi del del del pensiero poi c'era la marca teologica e io mi sentivo profondamente laico parola di persone aborrisce in però insomma ateo mi sembra forte insomma però se la vogliono mettere così diciamo così per il pensiero teologico è una persona che si sentiva o eravate
Un interesse per il il mondo alla mondanità la città la politica
E invece questa questo diciamo forte elemento di trascendenza di Ken usi come è stata richiamata
Quindi insomma sembrava tutto dimostrare che io appunto a domande che ci faccio qui non non c'era risposta questa cosa si condensa così che lei che le hanno Vitiello
Prima con varie conversazioni che ebbe che Luigi io dice russo si studi Cantet sconti profondamente tante torni su canti
Perché
E che le troppo Begaj stende e troppo
è troppo ti ITT
Di liti trasmette entusiasmo per così dire diritti esalta e c'è bisogno che cita la prosa kantiana di quel rigore avvolto regola pagina anche alle alle volte faticoso poche volta noiosa perfino
E naturalmente se non ho capito di va be'sarà il contraddirlo contraltare che ci faccio qui presso negli anemici e studia calante insomma ritorni i conti tornano dunque poi nel nel seguito comica cuochi trovato un ragione abbastanza preciso in questo intanto una battuta mi si passi il massimo richiamava il diritto capelli bianchi ed è nota invece gli fu la silhouette kantiana che ella anche nel e il professore che insomma quindi se la porta un po'dentro
Ma pago nasi vertice
E questa questa cosa questo si traduce in zona Mac una cosa del la secca definizione militante la filosofia non si impara si impara filosofare intanto che la forse informazioni sulla conica che che significa e suo maestro e non un professore di filosofia
I veri anche di ricordare l'inizio della dei prole come dire a alla anni fu metafisico futura
Contro gli storici della filosofica però per amore di di di di polemica non la dico la taccio questa cosa
E quindi diciamo non sembrano appreso che sembra si risolva il primo secondo
Quella definizione anche di che del duplice ufficio che il cantante attribuisce al filosofo cioè l'ufficio scolastico in ufficio cosmico dalla filosofia Ron l'ufficio scolastico è quello che ha anche richiamato praticamente in tutti gli interventi cioè il la fatica del pensare rigore la la l'elemento anche sofisti come dice Tanzi esso Filosofia un ragionatore
Cioè
E il proprio il lavoro della logica che I Met alta è andato un po'perso nel senso che ci hanno la la confidenza
Proprio con con l'argomentazione con la capacità sofistica è una cosa che si va spegnendo aggrava detrimento per tutti quelli che si laureano perché tolto diciamo l'elemento del ragionamento naturalmente il suo scopo non si capisce che da che si distingue da un da un buon bravo laureati in lettere quindi l'elemento scolastico e poi l'elemento cosmico dice tante
Dove filosofi si occupa del di ciò che interessa necessariamente ogni uomo
Qui io trovo l'altro elemento c'è un bel che contrariamente alle attese cioè io dicevo quei tratti che sembra invece di lontananza dal mondo no cioè l'elemento teologico innanzitutto l'evento che noti go l'elemento diciamo di forte insomma anche appunto rigore logico
Eccetera eccetera e poi
Lo si scopre in questa forma cioè che io riassumo così cioè
Lavorando su Hegel
Vitiello cha mostra ci mostra come dice la
Impotenza del pensiero di fronte alla sua potenza in un certo senso cioè come dire vittima della della dalla propria stessa Potenza logica
E questo mi pare uno almeno dei dei frutti più noti diciamo dell'interpretazione hegeliana di diritti e che ci riconduce diciamo a quella matrice kantiana in un certo senso e quello che era come dire che era Lucio ISPO otto dice il
Il sarcasmo
Ieri no quando dice nei confronti di tanti questa infinita tenerezza per per le cose
Nella riscopriamo intendo in quest'altro modo cioè alla maniera di il della della via Lunga del deserto di ghiaccio uno della stazione ha quindi Alice avviata c'era abituato
Attraverso questa via Lungarni riscopriamo quel quell'amore kantiano per la la tenerezza
Spesso le cose quindi verso il mondo che è sempre stato una falda presente cioè quindi questo questa questo amore contrastato per il mondo che però deve come dire lo devi vedere dalla lontananza dalla dal dal negativo se appunto dalla estranei azione anche chiudo ricordando questo è tanto più vero almeno per me lo è stato
Perché
I successivi sviluppi di chiavi del pensiero non possono che confermare questa questa cosa e cioè la la che che in realtà il teologo viste il topo luogo quello che si scontra diciamo sulle pagine e pagine
Col suo problemi logici il ragionatore vorrei dire
Riscopre o comunque lascia trapelare il profondo invece amore per cioè per il mondo e per le cose non voglio dire antro consentendo leggevo qui il dice Diogene il cinico
Ma questa è un'altra di quelle delle quelle cose che
Che che che lascia che che trapela sempre siamo dalle lezione dalla pagina diciamo del di Digilio e chiudo come dopo vengono diciamo con prendendo in prestito una doppia valenza ed hegeliana cioè dicendo grazie e criteri disco viene richiamata da vicinanza dentro ed anche io posso quindi mi pare la migliore sintesi del mio sentire
Ringrazio anche Marco Russo diciamo ricostruire le lezioni
Fittissima di un lungo arco di tempo diciamo che indicavano
Lalla la cogenza una concentrazione fortissimo del pensiero su luoghi fondamentali propri diciotto che lo stile di pensiero ebbene dire questo in una dimensione non il seminario in atto ma della ricostruzione di una pratica di video continua School non poteva che essere detta anche nella dimensione diciamo narrativa e fra frammentata no questo credo che sia stato un carattere anche fortemente presenti questa nostra Sire meno la sua debolezza ma in fondo una conferma
Che diciamo alla dimensione della concentrazione a Vienna
In una dimensione vissuta che poi diciamo nella quando viene presentate rappresentato non può avvenire anche la forma della metà dalla narrazione e di un soggetto narrante diciamo la cui voce viene a volte perfino incrinata dalla dimensione bella dell'affettività io credo che questo lo si posso dire prima di parlare al Papa lasciar la parola al professore Vitiello
Nel mentre si approssima diciamo non voglio aggiungere certo elementi mi ma posso dire che
Questa continua sollecitazione implicato tanti e anche nei che venga da una storia del tutto differente di di chi invece che avere il piacere
Di concentrarsi su due luoghi dice Massimo avuto anche se poi ha trovato come dire le menti si problematici e tematici in comuni basta pensare di vico e così via
Mentre che ognuno ha poi fondi fondo le proprie vocazione anche io sostengo attirato diciamo dal marginale da ciò che sta lì a rappresentare quasi soltanto se stessi in una singolarità totale che però e densa anche di problemi magari facendo come dire attraversare ivi problemi sotto
E così via però per certi aspetti anche in questo per una cena ma quando avremo parla da altrove un elemento di di comune tensione perché si è una mia visione fortissimi quasi vitale naturale spontanea dove Cinzia quasi infantile allo storicismo è stato per considerarlo nella sua totalità vitalità ma se tale diciamo così sospettoso verso riforme dico nettissimo per così dire per cui una qualche forma di storicismo anni più problematiche manderemo flessibili religione dello storicismo in un non potevo farlo meglio in questo abbandonare ogni riduzione dello storicismo mi sono messo penso in fondo sempre di una condizione almeno iniziale
In vicinanza invece quella riflessione sul religioso che non mi appartiene come vocazione ma che appartiene come dire alla scoperta di una dimensione dell'assenso spesi a dalle nostre domande sulla dimensione di sospensione di punto inabissa Rita
Per così dire spettacoli profili lo storicismo al quale mi sono sempre richiama in una certa misura delle sue dimensioni dove di fortemente connettivi del e quindi si fa anche religione dello storicismo intorno sempre meno milioni totalmente nomi e quindi per certi aspetti sul ricostruendo i movimenti consentaneità ma diciamo di queste dimensioni ulteriormente come degli affinità personale sarcastica dall'altro invece di lasciar finalmente la parola Avenza di ringraziando rancoroso e suggestioni che c'è da tutte le occasioni che ci ha donato
Ma sono io innanzitutto che devo dire grazie
Se non il pudore del pensiero perché mettersi a parlare dalla posizione del pensiero è sempre una presunzione
Certamente il pudore del pensatore posto che lo sia consentirebbe soltanto di dire grazie basta ma questo potrebbe anche sembrare un atteggiamento come dire
Poco rispettoso poco riguardoso del lavoro che amici più giovani hanno fatto amici più giovani che come dire si sono richiama fiamme
Con un termine che io sento consentitemi di dire assolutamente inadeguato
La prima di dire quale questo termine voglio rivolgere un carro pensiero a Biagio De Giovanni che ho visto la settimana scorsa
è un carissimo pensiero non la differenza non riguarda l'affettività perché semmai tende più verso Biagio che conosco da più tempo ma un carissimo pensiero a Gianni Vattimo
Perché perché Gianni Vattimo mi manca moltissimo stasera
Perché la prima cosa che avrebbe fatto Gianni è quello di prendermi in giro ed è la cosa più bella insomma verso mo'che della filosofi sempre ma filosofi e quindi da questo punto di vista proprio lo sento ma anche mancherebbe dovunque no perché allietate ENEL il problema e quindi la parola qual è sentirsi chiamare maestro
Per chi come me proprio perché ha i capelli bianchi non soltanto perché l'avuti da sempre ma anche perché ahimè è arrivato ad un'età più o meno biblica
Forse il meno va tolto
Dunque che ha avuto come dire la possibilità di conoscere quelli che lui ha sempre considerato maestri che vanno da pace appare insomma da Calogero che ho conosciuto personalmente anche spirito
Che però ha mai considerato maestro dunque il così da Piovani ecc e per me consentitemelo di dirlo immediatamente immediatamente devo Lucarini per sentirsi chi compra più mi sento assolutamente inadeguato maestre parola troppo grossa con non mi sia tenue insomma ecco non o io non mi adeguo insomma cioè non la sento mia
Ho avuto giovani collaboratori molto bravi l'avete visto e come dire dei quali ho chiesto soltanto è sempre una cosa
Se io posto che sia stato capace ho dato qualcosa ho sempre chiesto di avere qualche cosa e cioè per me la distanza la distanza e fondamentale questa è la prima cosa
Ringrazio per quanto mi hanno insegnato lo dico consenso consenso profondo perché e io ritengo che se uno non riesce più ad apprendere in particolare dal prendere più giovani significa che qualche cosa in luglio è morto ed io cerco di mantenermi di mantenermi vivo
E cerco di mantenermi livore Fryer esperienza di quel Gianni che mi manca facendo un po'di ironia su me stesso ma a topologia come avete parlato in maniera difficile della topologia come siete bravi
Malato pure io credo che si faccia filosofia anche sui propri temperamenti insomma
La topologia come nata bene ove nata occasionalmente ero alla noi Pinacoteca di nemici hanno quando in una sala ho visto come dire su pareti avvicinate il quadro di Van Gogh del dai il tessitore affianco anzi sfamato d'essai la veduta viale ed era nel come dire lo stesso
Lo stesso autore una differenza o di tre ori quattro anni ma erano due due mondi completamente diversi parlando in termini
In termini con linguaggio di Plotino erano due Oni completamente diverse ecco biennalità così
Questa idea della topologia proprio ricorda anche l'anno del mille novecentottantuno che il libro sulla topologia sei uscito nel novantadue sta pure a significare come dire l'immenso delle norme travaglio che ha avuto che ha avuto per me
Però come dicevo prima sì queste sono occasioni sono ma emerge sempre da un'esperienza vitale corre l'esperienza di tale esperienza evitare che oggi io chiamo solitamente Alessandrini Isma'
Che cos'è questo senso dell'Alessandrini ritmo
Di non aver luogo è proprio la mancanza di luogo la mancanza di un rapporto diretto con le cose ecco io avverto profondamente questo ed allora c'è una forte tensione i luoghi l'ho immaginato la storia in questa forma che a me piace molto piace molto dirlo lei piace molto viverla così
Credo che la storia in questo senso ha avvertito il come dire ho avvertito il saperi assoluto hegeliano che poi anche un'esperienza come dire che viene ripresa da Freud in termini completamente diverso in onda stratificazione della storia mi piace immaginare la storia come un bell'edificio una casa
Tu apri una porta ed entri in un determinato mondo ne apre un altro evento di un altro il mondo eccetera eccetera tutto questo in qualche modo
Era per me in qualche modo erede per me è in qualche modo la possibilità di
Non vivere in un unico mondo di sentire quell'estraneità rispetto alle cose come la capacità di abitarle tante il più possibile
Ed ecco in questo ha incrementato in me anche il senso di fastidio per le specializzazioni per coloro i quali conoscono un solo autore o due autori al massimo ed è lì con un'intera vita
Non riesco a fare così
Non è il mio carattere insomma non non riesco come dire iniziare la giornata con un libro di Filosofia prodigo iniziare con un libro di poesie o romanzi vedendo un quadro insomma così
O viceversa beninteso ecco la mia giornata deve essere così deve essere la capacità di abitare tanti look
Ma se da giovane ero particolarmente inquietato quando non trovavo soluzione mi problemi oggi da vecchio sono inquietato quando trovo soluzione mi problemi quando trova soluzione a un problema io dica ma come la cosa non funziona non mi soddisfa insomma questo cerco di comunicare proprio questo sto facendo come dire Psicologia beninteso è ma credo che ci sia una radice quello a cui tutti richiamati la radice del vissuto
In che senso dico che non mi convince quanto trovo una soluzione perché le soluzioni sono sempre troppo piccoli rispetto al problema rispetto alle domande cerco come dire di formarmi sempre di più come dire sul senso e sul valore della domanda
Ed allora anche la topologia come la capacità di entrare in una come dire in una casa in una stanza visitare una famiglia perché poi alla possibilità di visitarne tante altre
In qualche modo mia facciata come il mondo insomma Erme mimi come dire mi immetteva in quella che Enrica chiama immanenza ed io dell'immanenza sospetto molto sospetto molto proprio perché e il luogo in cui la topologia corre un enorme rischio quella di tradursi in una morfologia del sapere
Cioè si studiano dare quello per cui non hanno non amo assolutamente un autore da cui ho preso come tutti quanti noi abbiamo appreso tantissimo e cioè non mi piace Cassirer
Non mi piace Cassine proprio per questa dimensione no questa pacificazione abbiamo trovato la chiave d'Oro per entrare ecco la topologia Cavour rischioso di essere quella chiave d'oro ecco
Credo che ciascuno di noi debba innanzitutto essere critico nei confronti di se stesso
Critico qualche cosa di più e di diverso sospettoso
Critico e sospettoso qualche cosa di più e di diverso deve essere interrogativo dei confronti nei confronti di se stessi attenzione interrogativo non nel senso come dire abituale comune debba parola per cui per cui siamo noi interroghiamo le cose
è un senso molto limitato deve interrogare in fin dei conti un bambino tre almeno continuamente dice perché
Perché non è quello il modo di far filosofia il modo di far filosofia secondo me e che il perché ti cade addosso dalle cose insomma ed allora farsi interrogare farsi interrogare anche da se stessi insomma da quei due
Le vedere in questo farsi interrogare proprio quello che veramente il limite del pensiero allora quando dico che mi inquieta il fatto di trovare una soluzione perché quando trova una soluzione questa soluzione mi sembra che non mi interroghi più quando invece il problema è aperto e quando avverto che la domanda mi insorgere mi sento mi sento come dire mi sento meglio ecco un tempo vissuto con
Con fatica di non aver mondo la del distacco dal mondo
Oggi è forse questo il pericolo per me oggi il pericolo di me stesso
Che invece mi trovo bene
Quando mi trovo male grazie
Grazie anche alla incredibile grazie attori