IX congresso della UIL

E compagni delegati
Nell'aprile questo nono congresso ho avuto l'incarico nel rispetto degli adempimenti previsti di rimettere a voi il mandato degli organismi confederali che hanno esaurito i compiti loro demandati dal congresso del mille novecentottantuno
Pertanto tutti i poteri sino al momento della proclamazione dei nuovi organismi dirigenti sono affidati a questo congresso ed alla presidenza che varata la poveretta
Infine
Su decisione del Comitato centrale che si è riunito ieri nel pomeriggio
Abbiamo delegato all'apertura dei lavori congressuali alla compagna Franca Pasquariello segretaria regionale della Toscana di Berti previsti verrà nominata la presidenza
Ed hanno fatto delle proposte che sono fatte anche a nome e per conto del Comitato Centrale uscente era lei che ha poi do la parola
La presidenza di questa no no congresso nazionale
Ringrazio di cuore i compagni che mi hanno voluto attribuire questo importante incarico io ritengo che ciò non sia dovuto soltanto alla mia qualità di quadro della UIL toscana ma anche a un riconoscimento alla mia lunga militanza nella UIL
E perché no
Al desiderio di dare spazio ogni tanto anche alla componente otto che mi circonda chiamando alla presidenza tutte le persone che abbiamo individuato per farne parte scusate
Anzitutto l'intera segreteria confederale uscente
I compagnie di amici Luciano lama e Franco Marini segretari generali della CGIL e della CISL
Lo crea segretari generali aggiunti della CGIL e della CISL
L'amico Pierre Carniti
Gli ex segretari generali della UIL i compagni ed amici Italo di lega gli arnesi Ruggero Ravenna Lino Ravecca e Raffaele Vanni e con loro tutti gli ex segretari confederali della UIL
I presidenti dell'Ital e dell'ENPAP
L'amico Enzo Frisso o segretario generale aggiunto della Confederazione Internazionale sindacati liberi
Il compagno Mattia spinta shahid segretario generale della Confederazione europea dei sindacati
In rappresentanza di tutti i delegati della UIL nelle rappresentanze sindacali aziendali chiamiamo alla presidenza i compagni ed amici Ivana desta nei delegata FIAT Mirafiori
Emanuele Sorrentino della chimica augusta di Siracusa
Marisa trevisana dipendente delle cooperative operaie di Trieste
Il pianale Cozzi dipendente del Comune di Roma Gabrielli delegata dell'unità operativa di farmacia della USL dieci cd Firenze
Giuseppe Battisti delegato della repetita al tatto di Roma
Franco diano responsabile aziendale sarà di Roma
In rappresentanza degli iscritti all'Unione confederale quadri della UIL Osvaldo cavalli del coordinamento quadri della Liguria e Riccardo Pellegrini del coordinamento quadri della Feneal nazionale
Chiamo infine i membri del comitato esecutivo della Will uscenti Bertinelli visti Bonino
Bosco degni Ferrari ferro Fiordaliso Franco Franchi e Roberto Franchini
Amedeo Gianfranco Trebbi ed inoltre Aldo Pugliese Maurilio Salomone Lamberto Santini Mario schiavo Giancarlo Serafini ed Aldo Venanzi
Annuncia infine che tra i moltissimi invitati importanti ed ospiti illustri sono tra noi e Massimo Boggian Tino sindaco di Firenze già Puma Pieroni presidente del consiglio regionale della Toscana
Bella ciao non ti ho detto balbettante adesso facciamo un annuncio di tutte le
Comodo
Questa seconda devo stare tutta storta
Proseguendo negli adempimenti previsti
Porgo il fraterno saluto della UIL a tutti i delegati presenti ed un vivo cordiale ringraziamento all'autorità e agli ospiti italiani e stranieri che hanno voluto vivere con noi in questo momento particolarmente importante per la nostra organizzazione
E rivolgo a nome della UIL un pensiero speciale alla città di Firenze che ospita questo nostro congresso
La scelta di questa sede si è rivelata per noi particolarmente felice considerati gli intrecci esistenti tra la sua cultura e la sua tradizione e di temi che ci accingiamo a dibattere che città antica e civile che come poche altre ha saputo coniugare i valori dell'arte e del lavoro
Città sempre aperta al nuovo ed agli scambi economici e culturali da secoli all'avanguardia nelle comunicazioni e nei rapporti con Paesi e popoli diverso
E anche culla dell'umanesimo e di quella cultura che oggi definiremmo laica basata sulla riscoperta e sulla valorizzazione dell'uomo
Cita infine che più di altre soffre proprio come il sindacato e l'intera società del troppo veloce tumultuoso diffondersi del nuovo e che rischia senza una politica attenta ed adeguata di essere dal nuovo soffocate stravolta
Attacca per ospitare il congresso di un sindacato che si accinge ad affrontare nel concreto il tema dei suoi rapporti con il nuovo e ad adeguare il suo modello ed il suo ruolo ad una strategia che gli consenta questo nuovo di comprenderle governarlo e non ignorarlo o subirlo
Per volgersi al nuovo occorre anzitutto aprirsi alla società nel suo insieme per questo ci accingiamo a tenere questo congresso in forme diverse da tutti quelli che lo hanno preceduto
E cioè non come un rito da celebrare nel chiuso del Palazzo ma come momento di confronto e di scelte aperto all'insieme della società italiana
Ed improntato altre stia quei principi di solidarietà nazionale ed internazionale che soli rendono possibile il diffondersi di consolidarsi di una vera cultura di progresso Licata al lavoro ed esposta nei pressi della stazione Centrale
Come il concerto dell'Orchestra Regionale Toscana che si terrà giovedì sera in omaggio alla fraternità internazionale dalla lotta contro l'apartheid
Come il dibattito con i giovani fiorentini sui problemi della droga di venerdì prossimo all'Oriuolo
Questo congresso come vedete bene non ha paura delle innovazioni tecnologiche ma anzi se ne avvarrà
O almeno tenterà di avvalersene infatti il largo uso che faremo dei mezzi di elaborazione elettronica per la gestione dei dati per la formazione delle liste per le esigenze della sta la stampa eccetera
Così come il ricorso alle tecniche di proiezione di registrazione audiovisiva sono parte di un primo l'esperimento con tutti i suoi comprensibili limiti
Sarà anche un dress insorte a questo nuovo che investe la società nelle sue articolazioni e l'individuo nelle sue speranze nelle sue aspirazioni né i suoi bisogni
Il progresso tecnologico ed informatico infatti non cambia solo i modi di produrre e i prodotti o la gestione delle informazioni ma provoca profondi mutamenti nell'assetto sociale nella distribuzione della ricchezza ed anche nei comportamenti individuali
Dalle professionalità emergenti scaturiscono ceti nuovi attorno a diversi interessi si formano nuovi gruppi l'intero sistema economico e produttivo si trasforma radicalmente si contrae l'occupazione nei settori tradizionali mentre si sviluppa in maniera abnorme il terziario e si moltiplicano le attività finanziarie e di intermediazione
Conosciamo il nostro vicino di casa
E mutano contemporaneamente d'altro canto gli equilibri demografici ed i tradizionali rapporti tra i sessi
Un processo di trasformazione senza dubbio imponente e questo è il nuovo che in modo nuovo va compreso ed affrontato senza mai perdere di vista tuttavia i nostri sostanziali obiettivi che sono ancora e sempre quelli di assecondare e promuovere la costruzione di una società più giusta
Di creare i presupposti per una concreta partecipazione dei lavoratori alle fondamentali scelte di politica economica e sociale e di lottare per il miglioramento delle loro condizioni di lavoro e di vita
Senza neppure d'altra parte evitare di volgere lo sguardo al passato
Bruciato molte certezze
Avevamo l'illusione che le strutture del Progetto unitario fossero una realtà definitive da assodata ed invece è arrivato il giorno che ciascuno ha raccolto le sue cose se le è portate via
Credevamo che lo stato sociale fosse un edificio incrollabile e lo vediamo invece sgretolarsi ridimensionarsi giorno per giorno
Eravamo convinti che bastasse accreditarsi presso il Parlamento di governo come interlocutori credibili nella politica delle riforme e abbiamo invece visto quei Grandi Progetti finire in mano a chi li gestisce con la logica della spartizione
Almeno per quanto ci riguarda siamo un sindacato con meno certezze
Ma anche con meno pregiudizi più pragmatico meno apodittico più maturo meno avventuroso
Probabilmente più unitario di quando esisteva la federazione perché se l'unità di allora era un obbligo adesso sarà una ricerca un impegno politico l'unità d'azione sarà la sintesi reale delle scelte delle posizioni delle nostre organizzazioni e a questa nuova unità la UIL si presenterà con la sicurezza di chi è portatore di una sua propria cultura che può definirsi in sintesi una cultura di cambiamento una cultura senza paraocchi una cultura che fonda la sua progettualità sulle sue tradizioni tutte positive certo no ma dobbiamo nell'autocritica generale che il sindacato va facendo sì distinguere le nostre responsabilità noi non abbiamo mai agitato forme di vetero opera Isma'
Ne abbiamo ma ignorato l'esistenza dell'impiegato il lavoro né mitizzato equazioni automatiche tra lavorare tutti e lavorare meno
Siamo il sindacato che ha rilanciato Conte nasce i valori della democrazia sindacale del pluralismo della politica dei redditi della programmazione
Che ha combattuto le battaglie per l'efficienza dello Stato sociale per l'equità fiscale per la lotta all'evasione per la difesa della salute e per un'incisiva politica dell'occupazione
Questo non significa che non abbiamo commesso anche noi i nostri errori qualche volta c'era alto abbiamo visto male molte altre volte vedevamo giusto ma non riuscivamo a dare forza le nostre intuizioni
Ora siamo comunque qui per uscire dai vecchi schemi rassicuranti dalle certezze ammuffite ed affrontare questa società di transizione che ci vuole più elastici e più folti Bilift osservare gli intrecci
Tra agli affetti del processo di rinnovamento in corso e quelli della crisi che Travaglio il nostro Paese gran parte del mondo in questura industrializzato scusa
Con nodi ad intersezioni che rendono arduo e distinguere tra problemi che postulano interventi di tipo congiunturale
Ed altri che impongono invece alle istituzioni e alle forze politiche sociali profondi e radicali mutamenti nello stesso modo di essere e di agire
Senza mutamenti di questa portata il nuovo che preme non può trovare adeguate risposte e di fatto esso si scontra oggi con un quadro politico e con strutture pubbliche incapaci di farsi carico della nuova domanda sociale
Incertezze rinvia il remore di ogni tipo legate sia impediscono l'adozione di quei provvedimenti ordinari e straordinari da tempo e con fatica individuati ad alto prezzo concordati con il sindacato e da tutti ritenuti ormai non più rinviabile
Da queste incertezze da questi ritardi scaturisce il profondo e diffuso malessere del quale sono sintomi inequivocabili da un lato il crescente disimpegno dei cittadini nei confronti della politica e la loro sfiducia nelle istituzioni
Dall'altro le reazioni popolari più o meno spontanee che non sempre assumono la forma civile ed ordinata delle manifestazioni studentesche di questi giorni
Gli studenti che chiedono Aule e cultura rivendicano in realtà più o meno consapevolmente il diritto a costruirsi un loro progetto di vita l'autentico rinnovamento nel modo di estere d'operare
è l'ora di dare definitiva concretezza quel modello weekend da tempo andiamo ipotizzando e costruendo
Sulla base di quelle riflessioni di intuizioni che ci hanno portato a dare voce e spazio al nostro interno a gruppi sociali portatori di pressanti esigenze donne giovani quadri
Dobbiamo stabilire contatti più stretti e proficui con la nostra base organizzativa riscoprire nel lavoratore un soggetto di interessi molteplici e differenziati ed un portatore di bisogni non solo economici ma anche sociali e domani
Un modello di questo tipo
Di scena
Un modello di questo tipo è funzionale alla strategia complessiva che la UIL propone per i prossimi anni una strategia di scelte fondamentali dalle quali far scaturire poi precisi progetti operativi
Contenuti e caratteristiche dei vari progetti saranno esaminati e discussi nel corso dell'attività congressuale
A me preme sottolineare ora che il nostro obiettivo è puntato in questa occasione soprattutto sull'identità e sul ruolo di un sindacato che si propone di essere all'altezza dei tempi e dei risultati da conseguire
Siamo giunti a questo appuntamento rafforzati da una solida coesione interna
Ed arricchiti dall'apporto e dal consenso di singoli cittadini e di gruppi e dall'esterno hanno mostrato di comprendere da approvare le nostre recenti proposte d'azioni
E con orgoglio registriamo il fatto che molte idee di impostazioni all'origine solo nostra abbiamo di aver vissuto e compreso appieno le ragioni storiche politiche della crisi del sindacato
Anche per questo vogliamo riflettere sulle insufficienze dell'involucro istituzionale e sulle inadempienze della società politica nei confronti delle domande nuove della società civile
Abbiamo certo bisogno di respiro strategico ma abbiamo bisogno soprattutto di ragionare in termini di futuro
La vastità dei temi da affrontare la complessità delle operazioni da compiere impongono ai lavori del Congresso un'oculata gestione dei tempi concludo quindi qui con un rinnovato ringraziamento a tutti gli intervenuti e con l'augurio ai congressisti di buon lavoro
Proseguiamo ora con la proposta della presidenza del testo di un messaggio che vorremmo inviare al presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Il nono congresso confederale della UIL in via lei Presidente il suo più caloroso saluto
A testimonianza dell'assoluta fedeltà della Will alla costituzione ed ai valori democratici
E della sua volontà di contribuire alla crescita e dalla valorizzazione della società civile come elemento fondamentale per una feconda e costruttiva vita democratica
Il nono congresso confederale della UIL sottolinea ancora una volta il grande valore della coesione di tutte le forze democratiche in occasione della sua elezione a Presidente della Repubblica
Affidandole al suo impegno di uomo intransigente nell'affermare il valore della libertà ed il primato delle istituzioni
Esprime la convinzione che il sindacato tutto e di lavoratori troveranno in lei in questa fase di profonde trasformazioni della vita nazionale un sicuro punto di riferimento per la costruzione di ideali di pace di giustizia e di sviluppo
Ideali corrispondenti al profilo di una società moderna è stabile che vuole il risanamento economico che punta con decisione ad assicurare un futuro di lavoro per i giovani che esige segni tangibili di vera equità chi ha fiducia nei suoi mezzi e non ha timore di affrontare le sfide nuove dell'era tecnologica
Il Congresso confederale della UIL assicura altresì l'impegno dell'organizzazione a te ristrutturazione dello stato sociale va bene tema
Allora
Allora il testo si dà per approvato
Do ora la parola per il suo intervento al sindaco di Firenze Massimo Boggian Tino
Sono lieto di porgere il saluto dell'amministrazione comunale e della città
In occasione del vostro nono congresso nascono grazie per aver scelto Firenze
Per un così significativo avvenimenti
Perciò oltre che per il significato e per il valore della presenza a Firenze di una così rilevante componente sindacale del nostro Paese
Anche per il fatto che il vostro congresso viene a coincidere
Con l'inizio si può dire della nuova amministrazione comunale da me presieduta
Costituitosi appena due mesi fa
Una coincidenza che accolgo come un buon auspicio come un segno augurale per le responsabilità che ci attendono
Noi come voi
Volgersi azione sono vorrei dire di queste parole c'è la memoria di quel che si è stati
La consapevolezza del presente la convinzione di dover interpretare anche sia pur cautamente precorrere
Le esigenze che la nostra società ci pone
Quindi anche la necessità di modificarsi
Affinché il nostro modo di vedere non corra il rischio di cambiare più lentamente di quanto il mondo non cambi
Spesso per esempio continuiamo a vedere le stelle così come millenni di espressione poetica ce ne hanno consegnato l'immagine un momento di estasi di solitudine o di amore
Ma raramente ci rendiamo conto di progresso e di speranza ma anche di minacce
Dobbiamo dunque abbozzare la nostra riflessione anche perché l'impronta che al mondo danno le grandi associazioni popolari i sindacati dei lavoratori
E sempre assai profonda
Ne siamo fieri
Ma non dimentichiamo che modificare i contorni di questa impronta quando occorra e processo difficile anche doloroso in altre parole imboccare una via per e poi correggerne gli occhi gli orientamenti è un processo salutare
Ma drammatico
Eppure poiché ogni cosa vivente muta Tinti che non è una necessità opportunistica di sopravvivenza farci riflettere sul nostro passato e a farci correggere il tiro quando ciò si rivela necessario
Ma è piuttosto la nostra volontà di partecipare con consapevolezza alla definizione della nostra epoca
Io non penso affatto
Che i mali della nostra epoca come spesso è affrettatamente si dice
Siano all'inevitabile conseguenza delle distrusse distorsione umane e possiamo quindi a metterli che hanno talora accompagnato l'azione complessa
E variegata delle forze sindacali in un mondo in un'economia in un sistema politico per l'appunto Complessi e variegato
Ma questa disponibilità decisioni dei grandi imprenditori nella fallace convinzione
E nella loro pretesa che essi siano i depositari della facoltà
Riscoprire distinto quale sia l'interesse generale
La nostra società si presenta con aspetti sconcertanti
Sappiamo bene che nessuna impresa da sola oggi la capacità di avere uno sviluppo autonomo e polivalente
Ma restiamo sgomenti attoniti
Di fronte ai giochi pericolosi che si tessono in quei complessi produttivi trasformati in gruppi finanziari in concentrazioni gigantesche che tutto occupano in tutto il mondo
E tanto più siamo preoccupati
Perché i risvolti votazioni tuttavia ce lo dice il nostro ottimismo che alla base della nostra volontà
La società umana si ferisce e si guarisce
Strano e mettere in opera gli anticorpi i contropoteri che la comunità nel suo organizzarsi ci affida senza travalicare con buona volontà ma con rigore scientifico
In realtà in questa città soprattutto meglio varrebbe dire con rigore umanistico
Io ritengo che uno dei temi più difficili che si pone oggi alle forze organizzate del lavoro sia quello del recupero dei motivi di incentivazione che sono propri della natura umana
E cioè consentire che merita a chi ha maggiore responsabilità e Shakespeare azione che solo distingue l'uomo tra le specie vivente
Io credo veramente
Che il profitto non sia un male se è usato come un mezzo non come un fine
Così come non credo all'opportunità di una costante ingerenza della mano pubblica presuntuosa paralizzante che crea apatia e indifferenza
Questo significa dire consapevoli che da una parte occorre premiare la professionalità l'impegno del talento
E dall'altra a difendere l'iniziativa privata quando essa rifiutando la banalizzazione
Occorre i rischi dell'innovazione
Ma tutto questo purché ci sia pur per tutti una eguaglianza di partenza e purché fra il lavoro la piena occupazione la casa un insediamento attivo nella società
Posizioni diverse confrontano e inevitabilmente confronteranno le diverse forze rappresentative dei lavoratori i loro sindacati
Ma la tentazione del conflitto bisogna opporre la convinzione della tolleranza una tolleranza convinta Scelta come metodo non ipocritamente come sinonimo clandestino dello scetticismo
E questo perché noi sappiamo che nel nostro sistema economico o meglio nella nostra collocazione geografica
In un mondo che noi tutti vogliamo informato ad un autentico pluralismo culturale ed economico e quindi anche politico
I corsi e rispettato
Nell'estintore istituzionalizzazione degli antagonismi noi riconosciamo implicitamente la ragion d'essere consensi Ale contributo attivo di tutte le forze sindacali e politiche
Senza settarismo i dunque senza integralismi
E nella convinzione non fideistica che le idee che sosteniamo ci indicano i nostri orientamenti ma che quelle degli altri vanno rispettate
Volgersi al nuovo dunque
L'avere voi portato
All'interno di questa città antica un emblema una scultura contemporanea
Quel pinnacolo svettante dubbioso unito e composito
Rimasto negli anni è un simbolo troppo spesso si parla come di un eccesso di una città che aveva era piede terminò che ha rappresentato e così via
Con i verbi dunque Sempre all'imperfetto o al passato prossimo re ma otto ma sempre passa svolgersi al nuovo dunque
è un invito che anche Firenze deve raccogliere
Buon lavoro
Grazie grazie di cuore a Massimo Boggian Tino per il suo consonanza nella quale ci siamo trovati tutti alle sue parole
Prima di proseguire nei lavori della giornata odierna sento ora il dovere di ridare di ricordare con affetto e commozione i compagni che purtroppo ci hanno lasciato in questi ultimi anni
Ricordo in particolare i segretari confederali Ugo Luciani Mimmo Bottinelli Luciano Rufino Sergio scienza
E ricordo Nanni capo bianco che è stato segretario generale della UIL bancari
Con loro abbiamo condiviso lotte successi amari
A loro va il nostro ricordo e la nostra gratitudine per l'impegno che hanno profuso per la causa dei lavoratori di cui questo congresso rappresenta un momento ideale di continuità propongo quindi al al loro ricordo
Per loro che sentiamo ancora
Ha ora la parola il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Giacomo maccheroni
Svolge il sì al nuovo
Il tema scelto per questo congresso
Appare denso di promesse di significati
Per me in particolare che come il presidente dell'Assemblea caro anche prospettazioni del compito
Di delineare rapporti diversi fra il sindacato e le Autonomie locali ed in particolare con la Regione con le regioni
Tra gli altri aspetti del congresso ritengo possa acquisire tutto il suo spazio il suo valore
La tematica relativa alla presenza del sindacato nella vita delle istituzioni pubbliche intensa come il modo di operare organizzato dico subito che una profonda innovazione che da più parti si sente invocare dovrà operare in profondità e non limitarsi agli aspetti organizzativi e procedimentali
Che legittimi l'intervento delle forze sociali
Occorre quindi creare un quadro di trasparenza delle decisioni e delle responsabilità che vadano ben oltre l'informazione dice scelte compiute dai centri di spread
In questo disegno che vede ravvicinato l'assetto istituzionale e la organizzazione sindacale
Può svilupparsi l'azione riformatrice su diversi piani e nei vari livelli di responsabilità
Di questo infatti si tratta
Dare al sindacato un coinvolgimento che veda un impegno diretto a una formale responsabilizzazione
Nell'opera di costruzione effettive le continue contrapposizioni in false e pretestuose parità di posizioni
Che avvolgono le istituzioni togliendo loro la capacità di esprimere un governo mentre dunque i partiti dovranno per forza diventare sempre più formula togliete estensori di programmi i sindacati dovranno trovare un loro precipuo individuato rapporto diretto con le istituzioni e con la società
In definitiva con tutto il mondo del lavoro
Non seadas nascondono le difficoltà di questo modo di procedere un modo di procedere ravvicinato difficoltà che soprattutto saranno avanzate da parte ed efficiente
Un sindacato moderno deve desiderare un proprio ruolo politico autonomo capace di partecipare alla realizzazione delle grandi scelte
Di rispettare gli equilibri economici nell'ambito dei principi costituzionali
L'unità del sindacato l'autonomia del sindacato la Democrazia del sindacato sono decisivi per rafforzare la credibilità delle istituzioni nel rapporto con il Paese reale
è questo l'impegno che ci accomuna nello sforzo di rendere sempre più giusto e democratico il nostro Paese
Volgersi al nuovo non è quindi solo il vostro tema con la nostra Repubblica
Cari amici e cari compagni questo è il senso del saluto dell'Assemblea regionale che vi ho rivolto tanti auguri di buon lavoro
Grazie molte al Presidente del Consiglio regionale della Toscana
L'adempimento che segue può risultare noioso perché come vedrete
L'elenco degli invitati presenti è lunghissimo d'altronde questo si vede anche dall'affollamento eccessivo di questa stanza io mi scuso a nome di tutta la presidente della UIL con coloro che sono costretti a stare seduti per terra o in piedi
Ai margini della sala
Però registro con grande soddisfa
Il primo saluto è rivolto ai rappresentanti del governo presenti in sala onorevole Claudio Signorile ministro dei trasporti
Sono anche fra noi numerose del delegazioni delle forze politiche dei partiti la delegazione del Partito Socialista Italiano guidata dal vicesegretario nazionale Claudio Martelli
Che è composta dagli onorevoli Rino Formica Valdo Spini
Per Margherita Boniver
Vi hanno Monesi ed inoltre dall'onorevole Franco Piro dall'onorevole Paolo Sodano e dall'onorevole Balzac
La delegazione del Partito repubblicano italiano è guidata dal segretario nazionale il senatore Giovanni Spadolini
Ed è composta
Dall'onorevole Oscar Mammì
Ministro per i Rapporti con il Parlamento dal senatore aride rossa dall'onorevole Lando Conti dal segretario regionale della Toscana Antonio Marotti
La delegazione del partito socialdemocratico italiano
E Gianni Manzolini dice segretari
L'onorevole Filippo carica responsabile per i Rapporti sindacali del
L'onorevole Alberto Ciampaglia sottosegretario al Bilancio
L'onorevole Bruno corpi sottosegretario agli Esteri
Giuseppe Averardi Antonio Kariya della direzione del Pd
L'onorevole Flavio Orlandi presidente dell'INAIL
Dulcis in fondo l'onorevole Claudio Carosi a spasso e al lavoro della giunta regionale toscana a trovare scusate
Non sto don la delegazione del Partito liberale è guidata dal segretario nazionale onorevole Alfredo Biondi la delegazione del Partito Radicale era presentata dall'onorevole Giovanni Negri segretario nazionale del
La delegazione del Partito Comunista Italiano guidata dal compagno onorevole Alfredo Reichlin
E composta dagli onorevoli Antonio Monte Soro e Paolo Cantelli
Le ACLI che sono presenti oltre all'amico Domenico Rosati chiamato alla presidenza con Aldo De Matteo vicepresidente
E
Oltre ai segretari generali che abbiamo già chiamato alla presidenza ci sono due delegazioni che ci stanno molto a cuore quella della CGIL composta da Fausto Bertinotti
Enzo scegliere bisogna Donatella Purpura e Bruno Trentin
Ebbene la CIT
Franco Forleo Pippo vitali
Ci sono inoltre numerose rappresentanze imprenditrici nel corso della giornata di domani con un discorso a loro particolarmente riservato con la possibilità di conoscersi più approfonditamente
è in arrivo anche la delegazione della democrazia cristiana
Guidata dall'onorevole Enzo Scotti è composta da Fontana Giliberti Carollo carrozzine Matulli li salutiamo anche se non sono ancora tutti seduti
Finché contino con l'elenco compagni
Tra noi c'è anche il timpano Verzelli
Il presidente dell'INPS da poco insediato il compagno Giacinto Militello
La delegazione dell'Unipol guidata dal suo presidente Compagnia Enea Mazzoli
I presidenti nazionali delle associazioni quadri dottor Carlo cappellano dell'Anpi
Dottor Arnaldo Valentini dell'Ital quadrighe dottor Corrado Rossitto dell'unione
Deborah leggere rintracciando la fra i fogli che mi sono stati passati una importante comunicazione il testo del telegramma di risposta che Francesco Cossiga ha inviato al congresso del
I mezzi moderni consentono la velocità massima
Ringrazio la presidenza e di delegati del nono congresso UIL per il cordiale indirizzo di saluto rivolto mi all'apertura dei lavori
La massima assise nazionale della confederazione si apre in una fase delicata per molti versi cruciale
Dell'ininterrotto progresso dialettico attraverso il quale il mondo del lavoro e della produzione trova democraticamente il suo equilibrio in una società libera e pluralistica
E proprio ai fini del Comune avanzamento è indispensabile che il dibattito tra le parti sociali non perda di vista al di là dei contrapposti interessi l'esigenza reale ma la capacità di rispondere positivamente alle giuste incalzanti richieste dei giovani
Dipende in misura essenziale dal modo in cui il mondo della produzione in tutte le sue componenti saprà affrontare il cambiamento sostenendo con coraggio la sfida dell'innovazione e della razionalizzazione
Sulla scorta della sua tradizione e delle sue specifiche vocazioni la UIL può offrire su questo terreno un contributo efficace ed originale
è in questa prospettiva che volentieri rivolgo al Congresso un caloroso augurio di buon lavoro Francesco
A Messina
Abbiamo
Abbiamo
Abbiamo scelto
Abbiamo scelto
Abbiamo scelto
Amici e compagni cominciamo
Dal linguaggio e dalla titoli Istica sindacale
Volgersi al nuovo dunque e il primo atto che vogliamo
Compiere in questa direzione
E quello di confermare
Ed unire la nostra volontà e le nostre speranze di pace
Alle grandi attese di tutte quelle forze del mondo che hanno lavorato con passione perché l'incontro di Ginevra si tenesse
Pronti abbatterci ora senza riserve perché divenga irreversibile la prospettiva di un vero cammino di pace
Non basta un forte desiderio di pace indo questo congresso
Con spirito di fraterna solidarietà al grande movimento di popolo che in Cile sta riprendendo forza e convinzione conto la dittatura
La battaglia
Del popolo cileno rappresenta la volontà di democrazia e di libertà di tutti gli oppressi e di tutti gli emarginati
Certo
Il dialogo sulla pace
Tra le due grandi potenze appare per ora appena impostato affidato forse più alla strategia del sorriso che a una effettiva individuazione dei termini di un possibile accordo ma è un parlamenti comunque a è un elemento di speranza non ancora un elemento di garanzia sappiamo bene
Che come la pace non può essere garantita dalla deterrenza così è impensabile che le due superpotenze arrivino per auto disciplina ad invertire il senso di marcia
Delle loro politiche di costante e crescente rafforzamento degli apparati militari esse debbono essere condizionate pressante costrette a ragionare e a decidere in termini di pace
Da questo punto di vista il mondo vive una stagione di straordinaria tensione morale
Non solo il pacifismo assunto il pacifismo si è venuto intrecciando con una battaglia altrettanto importante e altrettanto universale per la difesa e la preservazione dell'ambiente
Diciamo che a noi piace questo colorarsi di verde del pacifismo ma c'è di più
Dopo anni di paure di oscurantismo
Grandi lotte di emancipazione sociale di giustizia sono partite
In alcune cruciali regioni del mondo richiamiamo in primo luogo il carattere di frontiera civile che assume la lotta contro il razzismo il Sudafrica
La discriminazione razziale
E la più infamante delle violenze
Non sopprime la vita e svolge un ruolo di grande influenza
Come ha capito
E deve dare forza battaglie non meno difficili come quella che Alfonsín ha combattuto con un grande consenso di massa contro il riproporsi di gravi insidie per la giovane e vitale democrazia argentina
Come
Ha capito
Infine la necessità di una condanna senza riserve contro ogni forma di terrorismo internazionale ed è con questo spirito che la UIL esprime abbiamo qui in sala il segretario dei sindacati egiziani la UIL esprime la propria
Molti
Altri esempi si potrebbero portare a conferma di una cresciuta sensibilità dei popoli per la grande battaglia di pace di giustizia divinità
Ma per tutte perché tutte in qualche modo le sintetizza vogliamo citare la crescita politica che in Italia vi è stata sul tema della fame nel mondo un terrificante spettro proposto per anni nell'isolamento e spesso nella derisione
Dall'iniziativa coraggiosa dei radicali che oggi è diventata finalmente fatto politico
Porgersi
Al nuovo
Difficile della vita del sindacato
è una manifestazione di disponibilità a capire
Al di là degli schemi soliti della vicenda sindacale le linee di tendenza di una società che incorpora in sé dosi crescenti di progetti di futuro
I cicli storici diventano più rapidi e più intensi ed un sindacato che li voglia accogliere il vivere nella loro portata reale non può nona vere quella prontezza di riflessi quell'attitudine all'innovazione
Che sono ormai destinati a diventare le virtù primarie di un soggetto politico
Il primo impegno e quello di proporvi di onnicomprensività
Non ci soffermiamo sull'analisi della vicenda sindacale di questi anni ampiamente trattata nelle tesi intorno alle quali questo congresso e cresciuto
In allegato alla relazione ci siamo preoccupati di fornirvi una documentazione che fa da sfondo alle nostre riflessioni
Una relazione diversa per un congresso di sintesi di una confederazione la UIL che in questi ultimi anni ha visto una dopo l'altra diventare patrimonio comune gran parte delle sue intuizioni e delle sue proposte
Un congresso
Diverso
In cui una innovazione matura
Che siamo sicuri
Darà risultati positivi nel clima che si avverte in particolare in questi giorni di fuoriuscita da una condizione di pesante asfissia del sistema delle relazioni sindacali
In questi anni abbiamo maturato la consapevolezza di una crisi profonda del sindacato l'abbiamo percepita e vissuta in termini soggettivi
Crisi identità
Carrisi di proposta crisi di ruolo e come tale abbiamo cercato di affrontarla e di risolverla
Dire che c'è stato bisogno di un bagno di umiltà rendere appeso Barassi ad operare in situazioni totalmente rovesciate
Prima eravamo alla testa del cambiamento e subito dopo siamo stati in difficoltà ed anche in solitudine di fronte agli affetti del cambiamento
Riflettere consenso di misura
Sul ciò che così rapidamente sì è venuto modificando negli umori collettivi di un Paese esige una capacità di distacco storico che non pretendiamo di avere tuttavia aprendo questo congresso non vorremmo rinunciare a qualche osservazione
Anche perché siamo convinti che non si coglie il senso strategico vocazione all'interno del movimento sindacale insomma la nostra è una posizione di frontiera
Mai una posizione di mediazione
Espressione naturale delle tradizioni laiche riformiste
La UIL si è riproposta e rinnovata all'interno del grande movimento di massa dei primi anni settanta tenendo fermo saldamente il referente della cultura laica già allora come oggi davamo all'espressione cultura laica un significato storico politico esteso
Al di sopra e al di fuori di ogni connotazione partitica il Riformista nel nostro Paese
In sintesi il punto di confluenza del grande filone della cultura liberaldemocratica e della importante corrente
Del revisionismo occidentale che ha saputo teorizzare costruire una concreta palpabile terza via tra capitalismo e socialismo reale
Oggi
Questo punto di confluenza questo crocevia e affollato
Al punto che ci capita di frequentarlo parlando di politica dei redditi e di riformismo sociale
Insieme ad un arco di forze che va dalle posizioni né va trascurato il fatto che il riformismo laico
Prova sempre il più validi e promettenti i motivi di corrispondenza e di dialogo all'interno della stessa cultura cattolica
Come gruppo dirigente della UIL
Abbiamo lavorato a questa prospettiva di laicizzazione della cultura politica e sindacale nel nostro Paese
Non possiamo dire che sassi sia compiutamente realizzata
Non solo alla moda del linguaggio non corrispondono comportamenti coerenti
Ma c'è di più e di peggio intravediamo i sintomi grazie non abbiamo mai incoraggiato nella cultura politica laica la pendenza all'esclusivi ISMU minoritario
è una forma sottile di insicurezza disse
Mai doveroso mettere in guardia contro un insidioso abbassamento dei livelli di rigore della proposta laico riformista
Nel momento in cui la linea riformista si sta consolidando nel sindacato
C'è ancora vaghezza di risposta
Sul piano politico si potrebbe dire che ciò deriva da una percezione politica del momento di crisi del sindacato
E possibile
Anzi probabile
E più o meno consapevolmente questo porti a questo porti una ci sia un'altra nel sistema politico e ancora forte il bisogno della crisi delle forze sociali
Come alibi per coprire una condizione di paralisi istituzionale
Veniamo al punto se il sindacato non si vuol far travolgere dai processi di cambiamento che agli innestato nella società italiana
Il sindacato deve porsi ed in fretta il problema della proiezione politico istituzionale di questo cambiamento
Se questo significa riaprire un rapporto conflittuale con il quadro politico ebbene bisogna attrezzarsi per farlo
Abbiamo parlato
Di crisi soggettiva del sindacato ma bisogna stiloso
La paralisi istituzionale di cui parlavamo e che il sindacato largamente subisce scaturisce da ragioni per così dire oggettive che meritano di essere richiamate
La principale
è il ritardo cronico della cultura politica italiana nel mettere a fuoco la portata dei processi di trasformazione sempre più rapidi è sempre più intensi nel loro manifestarsi
Siamo alle prese con un vero e proprio deficit di autonomia scientifica e di ricerca che ci relega come Paese sempre di più
Tra il Cluj Toni e ci allontana sempre di più dai produttori di nuova undici anni dal due mila la cultura politica italiana resta pesantemente incorreggibile mente novecentesca
Questo ritardo spiega molta parte
Della fanno politico istituzionale siamo un Paese che non si conosce e non si studia
Ancora nell'ultimo scorcio degli anni settanta mentre altri Paesi apprezzavano in nuovi sentieri della conoscenza importanti settori della vita politica italiana
Erano e lo sono ancora affascinati da problemi ormai superati
Si discuteva percezione del profondo mutamento delle gerarchie sociali
Si parlava e si parla di esplosione del ceto medio in virtù di un'analisi dei dati del censimento del mille novecento settantuno senza sospettare che proprio la prepotente e diffusa irruzione di nuove professionalità rende quella categoria tanto vaga quanto insignificante
Si parlava e si parla ancora di centralità dell'impresa di politiche neo corporative e così via ideologizzati
La viltà propositiva
Piatto stretto il sistema politico a non trascinarsi per tanto tempo in una condizione di non do Fitto o a sproposito
Di decisionismo e di un certo eccesso di liberismo nella vita politica italiana
Noi non vogliamo entrare nel merito di questa discussione quello che vogliamo sottolineare e e tanta è la disabitudine a fare scelte e apprende a prendere decisioni che ogni volta che si pone un problema di una certa rilevanza si sfiora la crisi di governo il quadro politico
Il quadro
Il quadro politico va alla deriva e si comincia a parlare di elezioni politiche anticipate i partiti non sono attrezzati
Non possiamo però onestamente dire testi indagato sia estraneo alle logiche di questo sistema ai suoi silenzi alle sue perniciose pendenze spartitorie
E vero però che la specificità del ruolo del sindacato
Lo costringe se proprio non lo convince ad una maggiore concretezza e soprattutto lo attende al varco delle soluzioni
Ma c'è qualcosa di più il sindacato è toccato ed investito da mutamenti strutturali che alla lunga modificheranno la sua natura e le stesse caratteristiche della sua base sociale
è possibile che questo comporti entrano in diretto rapporto di conflittualità con le insufficienze del sistema politico istituzionale
E questa analisi che ci porta ad enucleare i due punti importanti e obbligati della nostra riflessione ed è la nostra proposta
Primo punto
Si sono determinate le condizioni storiche per il passaggio da una società a prevalente carattere industriale dominata dalla produzione di beni ad una società scandita sui ritmi dell'innovazione tecnologica
Questo passaggio impone cambiamenti radicali al sindacato
Nella sua struttura organizzativa nella ricerca del consenso nei meccanismi decisionali peso insopportabile di logiche e assetti istituzionali antiquati
Se vuole sopravvivere il rinnovarsi il sindacato deve diventare portatore di proposte di riforma istituzionale non può e non deve rinunciare al suo ruolo politico e alla sua autonomia
La società dell'informazione e la definizione prevalente per sintetizzare il richiamare le caratteristiche tecnologiche ed economiche della fase postindustriale
Non vi è contrapposizione tra società dell'informazione è quella che abbiamo sempre definito società industriale avanzata la prima e la proiezione della seconda
Ed è stradale nel processo economico perlomeno in studi essa sull'informazione che si mobiliterà una quota crescente del mercato del lavoro le materie prime tradizionali
E la produzione dei beni materiali saranno invece campo di conquista dell'automazione
Le implicazioni pratiche di questa transizione sono già visibili nelle società occidentali più avanzate
Diminuisce il peso dei settori industriali e all'interno di essi crolla l'occupazione
Si pongono grandi problemi di riconversione della forza lavoro
E comincia a emergere come grande sia la difficoltà di realizzare Metternich lei ma con il quale il sindacato beve imparare a misurarsi l'altro riguarda il venir meno
Beh il peso sociale della grande fabbrica e l'estrema frammentazione diffusione del tessuto produttivo ed imprenditoriale
Diffusione che si accompagna a forme sempre più
In linea teorica di individualizzazione delle professionalità e degli stessi rapporti di lavoro
Pensare amici e compagni che sia il vecchio sindacato costruito sui tradizionali sistemi di mobilitazione e di lotta a fronteggiare una realtà inclusi in rapido mutamento è una colpevole presente tutto ciò comporta una grande revisione dei modelli di cultura sindacale
Un nodo fondamentale
è costituito dal ruolo della classe operaia
Essa la classe operaia è stata in Italia il fulcro del conflitto conflitto sociale e quindi la sede virtuale di leadership della politica sindacale
Dai primi anni Sessanta alla fine degli anni settanta
Da un certo momento in poi sia avvertito come le spinte radicali provenienti dai settori più tradizionali della classe operaia portassero alla sconfitta dell'intero anno dell'ottanta con la drammatica vertenza alla Fia
E che possiamo ben dire si chiude con la sconfitta del sì al referendum di quest'anno
Ma questo
E anche e soprattutto il periodo in cui entra in crisi il modello di una cultura industriale fondato sullo strapotere dei grandi concentrazioni produttive
A ridosso dei centri metropolitani del Nord e sulla formazione di un'élite finanziaria avesse legata entra in crisi di conseguenza il modello di marginalità obbligata del sud che in questi ultimi decenni a appesantito zione
Per le sue caratteristiche si propone come occasione storica nel nostro Paese per il superamento degli squilibri tra il nord e il sud se è vero ed inevitabile che le grandi città del Nord siano già meglio attrezzate ad affrontare questa fase nuova
è anche vero che in realtà metropolitane
Come Roma e come Napoli cominciano a cogliere l'occasione di rilancio di riproposizione del loro ruolo come centri propulsori di una economia post-industriale
Basata sul terziario
Avanzato
L'irruzione delle nuove tecnologie apre quindi un varco nello spesso caritativi e quantitativi dello sviluppo della società capitalistica
La cultura della crisi ha trionfato in Italia negli anni settanta e ha trovato per strada alleanze e consensi crescenti
D'altra parte per un lungo periodo è sembrato a molti studiosi che non vi fosse più capacità di governo
Dell'economia da parte delle democrazie occidentali
E che il manifestarsi continuo e di intrecciato di disoccupazione di inflazione fosse un male d'epoca da esse non pronte già abile
In Italia la paura che si fosse arrivati al capolinea del progresso portante stagione politica
E su questa falsariga che si è determinata nella seconda metà degli anni settanta una convergenza di analisi proveniente dalla cultura cattolica e da quella comunista su una impostazione etico politica del concetto di austerità
In realtà la stagione e diciamo pure la suggestione del compromesso storico si sono alimentate di questa cultura della crisi ed è la convinzione che scenari di sviluppo non fossero più proponibili
Si può e si deve riflettere sul fatto che la cultura laico riformista in questo così come si può e si deve riflettere
Sul fatto che si sia accumulato nella società italiana un così rilevante deficit di futuro proprio quando a livello mondiale
Si manifestavano segni evidenti di un mutamento epocale
Non pensiamo di opporre un ottimismo di maniera al pessimismo spesso catastrofista della cultura della crisi
La fiducia nel futuro è un'opzione tipica della cultura laica ma poiché il punto di attacco resta quello di una realtà sociale dominata dal drammatico problema della disoccupazione
Sarà bene
Che teniamo i piedi ben piantati per terra ed economia formale
Nella prima siamo costretti ad operare mentre nella seconda siamo chiamati a decidere od almeno a confrontarci con decisioni non è un equivoco di poco conto e questa è una delle cause della perdita di credibilità e di rappresentatività del sindacato
Questo equivoco e grave lacerante perché ingigantisce le responsabilità del sindacato
E lo tira dentro il sistema del non governo il tutto facilitato ed aggravato da una tendenza lasciarci coinvolgere in una politica di centralizzazione delle scelte economiche
Basate sulla lotta più spinto è sempre più pericoloso
Ed è questa la ragione per cui noi teniamo a distinguere nettamente tra politica dei redditi e politiche né io corporative
La politica dei redditi resta per noi inscindibile da una impostazione programmatoria dell'intervento economico e sociale e quindi da un chiaro e visibile meccanismo di formazione delle scelte
Le logiche e i patteggiamenti neo corporativi
Delineano scorciatoie inaccettabili in un sistema economico Complesso perché privilegiano sempre la mediazione nei rapporti di forza rispetto alla soluzione dei problemi
Ecco altrimenti il risultato e ti ancora e sempre e la politica monetaria a disporre in campo economico di una indiscutibile sovranità di fronte alla incontro l'abilità della Spesal fronteggiare lo strapotere del monetari Smodis fatto è rimasto il fiscalismo
E sappiamo come entrambi siano diventati soffocanti per i cittadini e le forze sociali
Da queste osservazioni emerge un dato innegabile
La crisi del sindacato non può essere capita e risolta se non nel contesto di una terapia d'urto capace di superare un cervo nanismo politico evitarle
Un atteggiamento psicologico dei gruppi dirigenti che denota una preoccupante quasi plateale paura del futuro una paura
Che ingiustificata
Chi alimenta questa paura dentro se stesso finisce con l'esprimere la insicurezza tipica di chi si sente espressione di una società ormai in via di superamento di assetti e logiche istituzionali ormai fatiscenti di meccanismi di formazione del consenso e del potere che assomigliano molto nel tempo della telematica al telefono con la manovella
Pronti a cambiare dunque
E veniamo alla questione di una certa compiacenza di tipo partitico verso le difficoltà del sindacato quando essersi manifestano
Questa compiacenza viene da lontano sicuramente dagli inizi degli anni settanta quando il sindacato
Fu indotto da un grande movimento di massa ad assumere una funzione diretta e non mediata di rappresentanza verso il sistema politico e poi Rossi il rapporto conflittuale con esso
Quel movimento di massa proponeva una domanda ed esigeva una risposta entrambe di tipo politico a quindici anni di distanza
Quando ci troviamo di fronte ai ragazzi dell'ottantacinque posta forse non è stata neppure tentata
Negli anni settanta i sindacati hanno creduto di poter svolgere un ruolo di rifondazione del sistema politico
Ed era sua sinistra in modo particolare
Negli anni ottanta i partiti si sono convinti di poter rinunciare al ruolo di sintesi del sindacato all'interno del mondo del lavoro e in generale della società civile
Il referendum ha costituito l'atto finale di questa tentazione panna partitica
Che ha lasciato le sue orgogliose penne sul campo
Le ha lasciate chi perdendo ha capito che l'unità sindacale non è annoverabili
è leale amici e compagni lasciate queste penne sul campo
Chi vincendo e non credendo di poter vincere si è reso conto che l'impegno civile del sindacato non è sostituibile in una moderna democrazia politica
Ma
Da dove riprendere il discorso
Noi siamo convinti che l'unico concreto terreno sia quello della riforma istituzionale
A condizione che non lo si confonda e non lo si limiti all'ambito ristretto del sistema politico uno dei nodi del discorso resta quello della vecchiezza degli schemi della forma partito
E questo problema è affidato all'assenzio sì di vita e alla capacità innovatrice delle varie regole del gioco
E la fondamentale tra S e che vi siano limiti invalicabili contro la tendenza alla partitici Zazie ione della società civile oggi limitare il potere burocratico clientelare dei partiti equivale a riscoprirne la funzione e a esaltarne il ruolo è in tal senso ci sembra che proprio del sistema istituzionale si debba ripartire con un concorso più vasto
Di forze per ridare compiutezza democratica alla forma partito nella società italiana
Ed una più ricca articolazione della vita democratica nella società civile
Cosa significa per noi riforma istituzionale
Significa innanzi col Parlamento per così dire un biglietto di andata senza ritorno
Significa ancora
Sedi di rappresentanza certa per le forze sociali affinché concorrano senza mediazioni e a ogni livello alla formazione delle scelte di rilevanza economica e sociale
Ecco secondo noi i titoli per una possibile agenda di lavoro in questa direzione primo un potere parlamentare con funzioni strategiche sul piano legislativo
Secondo poteri locali con pezzi di democrazia diretta e con forte autonomia legislativa nel loro ambito terzo potere esecutivo centrale con effettivi poteri rione del potere giudiziario
Quinto formule certe di ricambio del personale di governo a qualsiasi livello
Sesto definizione di aree di autonomia tecnico decisionale all'interno delle strutture dello Stato sociale
Settimo strutturazione dalla periferia al centro di sedi istituzionali per la definizione delle politiche dei redditi ottavo infine chiare assunzioni di responsabilità del sindacato
E delle altre parti sociali nella definizione e per il controllo delle politiche sociali e del lavoro
Gli stessi partiti avvertono in modo esplicito la rilevanza delle della questione istituzionale
Opinione comune possibilità ed attenzione verso soluzioni di aggiustamento di modifica della legge elettorale
Ma sarebbe un errore forse irreparabile se questa tensione riformatrice che è positiva si limitasse a sfiorare i problemi di fondo di cui abbiamo prima parlato
E più che naturale e fisiologico che i partiti vendano e pongano con preminenza problemi di egemonia
Problemi che ci sono all'interno del quadro politico e che saranno determinanti nella definizione dell'orientamento delle singole forze politiche verso proposte di riforma istituzionale
E c'è
C'è un gruppo dirigente democristiano non Panis vero
Di ricercare una portata strategica
Della formula penta partitica che consenta alla Democrazia Cristiana
Di essere il cardine di un'alleanza di centro e al Partito Comunista di proporsi come unica e vera sinistra e quindi come unica e vera alternativa
Una delle conseguenze
E che la visione strategica del pentapartito mirato a riportare le forze dell'area laico riformista ad un ruolo subalterno verso la Democrazia Cristiana
Tutti problemi ma della sua egemonia
La pone Aspesi dell'area laico riformista
E a favore di un partito comunista sì legittimato a proporsi come partito dell'alternativa democratica ma costretto all'isolamento più rigoroso dal Pica sinistra
Questo disegno amici e compagni
Che ha una sua razionalità
Nasconde nei fatti un più realistico tentativo
Del gruppo dirigente della democrazia cristiana di ristrutturare la propria presenza nella società civile secondo le linee più classiche e tradizionali dell'Inter classismo
Una pistola sociale
Rilevare questo non significa rinunciare ad una lettura attenta di quanto avviene in campo cattolico
Non pensiamo per esempio che sia possibile disconoscere
Il grande contributo in termini ideali e pratici di molti cattolici al processo di laicizzazione della vita italiana
Nel pensiamo che sia possibile oggi l'identificazione nella chiesa e nella realtà cattolica di un ostacolo al processo di modernizzazione della società
Noi della UIL seguiamo con grande focali che ha di fronte
Ma offre il giorno dopo giorno l'esempio di una forte autorevole perorazione a favore della pace e dei diritti umani
E la testimonianza coraggiosa di vescovi e credenti che si battono contro la mafia che operano contro la droga e contro l'emarginazione
Come poter immaginare allora su queste battaglie anacronistici steccati non potrà che esserci Sempre comprensione rispetto solidale
E capacità di incontro per lottare contro l'ingiustizia la violenza e l'oppressione
E resta però
La constatazione della DC nei confronti del protagonismo delle forze laiche socialiste
Ma si può dire davvero che battersi oggi per una terza grande area di riferimento nella politica italiana sia assumere un atteggiamento anti democristiana
E diciamo che diventa anti democristiano solo in quanto la DC si propone come forza egemonica e allora la domanda che facciamo è un'altra
Può la DC rinunciare alla sua egemonia senza pregiudicare il carattere di massa della sua presenza politica
Se la risposta e no e noi non vogliamo darla per scontata
Nubi pesanti
Si addensano nel cielo del del tutto illusorio una radicalizzazione democristiana su questo punto
Porterebbe irrevocabilmente ad una spaccatura verticale della maggioranza di pentapartito
Lo dimostra fin da ora la richiesta formulata più o meno direttamente da piazza del Gesù che nella seconda parte della legislatura si realizzi un cambio della guardia a Palazzo Chigi
Dietro questa richiesta non c'è tanto o soltanto un problema di insofferenza verso le caratteristiche della presidenza Craxi o di dissenso politico rispetto ad alcune scelte
C'è amici e compagni il disco noto prima all'incarico a la Malfa poi alla presidenza Spadolini e infine alla presidenza Craxi tali
Ragioni
Sono esattamente le stesse che oggi inducono le forze dal dell'area laico riformista
Pur divisa al suo interno a respingere la visione strategica del pentapartito questa visione significa bipolarismo strutturale della politica italiana
Ruolo satellite rispetto alla vicino al Pci degli altri partiti
Quel che emerge da queste considerazioni e che le presidenze valico riformiste sono necessariamente un punto di non ritorno in questo equilibrio porto può e deve scaturire una vera proposta di riforma istituzionale qual è in questo contesto il ruolo e la prospettiva strategica del partito comunista
La crisi di identità comunista parla scippare lasciare intravedere un positivo processo di laicizzazione del dibattito in quel partito e forse sullo sfondo una svolta di contenuti politici che potrebbe introdurre elementi non piccoli di movimento nella vicenda italiana
Noi diciamo questo con compiacimento
Perché riteniamo che dalla futura dislocazione del PC possa dipendere
La possibilità concreta di dar con grande interesse al dibattito interno al pc
Una seconda ragione e la diretta conseguenza della prima un processo di laicizzazione comunista tanto più se passa per l'esperienza di una riforma istituzionale
Pone in modo nuovo il discorso di una sinistra di governo in Italia non è problema questo al quale un sindacato come il nostro ma vorremmo dire l'intero movimento sindacale possa restare insensibile
Poiché abbiamo la convinzione che questo sistema politico sia arrivato alle sue colonne d'Ercole
E che debba decidersi a fare la traversata del suo rinnovamento noi non siamo portati a ragionare in termini di alternativa anche nei prossimi anni l'insieme delle forze politiche in Italia
E su questo terreno il Partito comunista potrà dimostrare di aver superato il suo complesso della diversità
Che ormai è diventata una specie di auto discriminante che sarà bene rimuovere e veniamo amici e compagni al discorso delle aree laica e riformista che ci tocca così da vicino
Noi saremmo ipocriti se non ci dicessimo preoccupati delle divisioni attente forti che di quando in quanto esplodono al suo interno ma saremmo mio vi se per il nostro obiettivo interesse
Come confederazione ad una migliore arma siamo di dimostrare con la nostra esperienza sindacale con l'esperienza della UIL
In cui peraltro l'elemento di politicizzazione è stato ed è molto presente
Che gli elementi di continuità presenti in quest'area sono talmente schiaccianti rispetto a possibili diversità di giudizio sul singoli problemi
Da portarci a considerare perdente ogni tentativo di dire scrivere quest'area come frantumata o in declino
Amici e compagni perdenti sono semmai coloro che non capiscono l'importanza strategica
Dell'area di modernizzazione e diciamolo pure di occidentalizzazione del sistema politico italiano da Turati a Gobetti
Da Matteotti abbozzi da Pannunzio a la Malfa a Nenni e vorremmo dire
Da Giovanni a Giorgio Amendola intere generazioni si sono formati alla scuola di una cultura laica
Che ha
Da posizioni spesso minoritaria
Ma mai minori dato sostanza e contenuti alla parte migliore della vita politica italiana la nostra esperienza sindacale e lo stesso modello di sindacato che da Willa proposto sono la dimostrazione che referente politico di cui parliamo ha potenzialità largamente inespresse
Che nessuna contingente incomprensione tra i gruppi dirigenti potrà seriamente pregiudicare
E veniamo ai problemi con gli imprenditori con il Governo e maturata in questi ultimi anni nel sindacato un atteggiamento di diversa e più moderna attenzione nei confronti dell'imprenditoria italiana
Noi siamo convinti che quella imprenditoriale e ormai una realtà pluralista
Che non accetta egemonia o gerarchie in contrasto con le nuove apre editoriale aperture e ruoli emergenti ma anche sacche di arretratezza quantomai pericolose
Bisogna sapere che proprio per le analisi che abbiamo fin qui fatte certe diminuzioni di ruolo accentuano le asprezze e le resistenze
è il caso della Federmeccanica il cui atteggiamento di protervia sembra essere solo pari alla confusione e alla rozzezza delle sue impostazioni
Ma questo caso non può essere liquidato con una battuta l'accentuazione dei toni vetero padronali del gruppo dirigente di questa federazione
Che seria rischia di evocare e dare nuove carte all'anima massimalista del sindacato operaio
Dobbiamo isolare queste posizioni e invece sta per valorizzare i forti elementi di novità che vengono dalla imprenditoria pubblica il protocollo di accordo colliri
Che intendiamo estendere come modello di relazioni industriali attraverso una proposta di legge che il CNEL sia c'è in Gea definire è un punto di riferimento dal quale partire
Dopo anni di supina accettazione dell'egemonia confindustriale si torna a proporre un ruolo protagonisti Corvette nuove di gestione di risanamento
Di questo comparto strategico dell'economia italiana
Linee che stanno portando ai primi risultati anche dal punto di vista finanziario
Il pluralismo imprenditoriale si ripropone con chiarezza anche nel settore privato
Con il crescere del peso specifico della piccola e media impresa in particolare nel terziario avanzato
La Confapi e appesa ad esercitare un nuovo ruolo propositivo ma c'è di più in questi mesi e in più di un'occasione la Confagricoltura a richiesta rifiutato il vecchio cliché
Di forza rappresentativa di interessi arretrati per proporsi verso il sindacato come elemento propulsivo nei confronti delle diverse realtà associative del settore
C'è sempre in questo quadro in movimento
Da rilevare come dopo un'aspra battaglia sulla legge Visentini si avverta anche nella Confcommercio una tendenza ad uscire dai binari angusti della politica corporativa
Per mostrarsi più aperta al confronto e potremmo continuare
Con l'atteggiamento tenuto dalla Cispel dagli artigiani ed alle centrali cooperative certo non tutto senza contraddizioni senza remore senza ambiguità
Ma è vero che le novità più interessanti infatti dal tavolo della Confindustria
Quello che abbiamo detto non significa che sminuisce amo l'importanza del negoziato con l'imprenditoria privata
Ha un grande rilievo questo negoziato per la ripresa economica per il futuro delle relazioni industriali per l'occupazione
Ma se dopo nove anni di blackout nei rapporti il confronto negoziale non decolla le responsabilità vanno cercate proprio all'interno della Confindustria
In questa sede avremo l'opportunità di ospitare per la prima volta nella storia dei congressi
L'intervento del presidente della Confindustria come del resto quello delle altre associazioni imprenditoriali quale non ha mai cessato di sostenere le ragioni del confronto
Dal suo intervento sapremo se la Confindustria si accinge a uscire dall'attendismo e dalle chiusure dimostrate nelle trattative
Ad ogni buon conto ne vogliamo dare un nuovo contributo di chiarificazione costruttiva
Dei termini del negoziato
Intanto confermiamo che la nostra piattaforma non si ispira a logiche di contenimento non è una richiesta di armistizio perché esprime un no ad ogni ipotesi
Di privatizzazione del rapporto salariale e della gestione della flessibilità perché fa della manovra di riduzione dell'orario introvabili
Perché con la riduzione della scala mobile sottolinea la volontà di valorizzare la professionalità e di tornare a contrattare
Noi proponiamo alla Confindustria di compiere uno sforzo nuovo per chiudere entro l'anno questo negoziato
Sappiamo che è uno degli ostacoli di maggior rilievo e costituito dal problema dell'orario un principio è emerso con chiarezza un accordo è possibile se ha certezza corrisponderà certezza
Ciò può essere garantito da un sistema di procedure di conciliazione che in caso di in applicazione o violazione degli obblighi sanciti dai contratti che dovrebbero tradurre l'intesa interconfederale
Nel caso poi che talune difficoltà nel negoziato dovessero permanere noi riteniamo che sia possibile su questo punto anche ipotizzare una prima riduzione generalizzata più contenuta di quella preventivata collegata alle flessibilità di contratto
Per le altre flessibilità quelle di prestazione come per le altre questioni quali le modalità applicative
Si potrebbe far riferimento alla contrattazione a livello categoriale collegandole ha una quota aggiuntiva di riduzione di orario
Ciò che conta oggi è il fattore tempo
E la necessità di sottrarre la trattativa aperto
Non con una mediazione di tipo tradizionale un punto di riferimento certo con la conclusione avvenuta ieri del negoziato per il pubblico impiego
Ciò vale non solo per lo sforzo di dare maggiore efficienza alla pubblica amministrazione
E per favorire l'apertura dei rinnovi contrattuali in questo settore ormai scaduti da tempo ma anche per definire una soluzione
Per la scala mobile che ora dopo la sigla Tura dell'accordo costituisce un punto preciso di riferimento per tutti gli altri tavoli di negoziato
E cominciare
Che il confronto tra il governo e sindacato sia all'altezza non si può infatti pensare di fare programmazione con la sola legge finanziaria decisiva sarà pertanto la definizione da parte del governo di un'azione di politica economica incisiva al fine di conferire concretezza e dinamicità alla politica dei redditi sulla Finanziaria per restare all'immediato e necessario che alcuni nodi vengano sciolti dal Governo
La questione fiscale determinante il sindacato ribadisce con fermezza che le misure previste mille quattrocentocinquanta miliardi di restituzione per il drenaggio fiscale dell'ottantacinque
è una riforma e proprio dalla Finanziaria
Deve ripartire la battaglia per l'equità fiscale affinché emerga con chiarezza il nesso tra giustizia fiscale e nuove risorse per lo sviluppo sarà difficile dare consistenza a questa equazione
Se non si non ci si deciderà ad abbandonare l'atteggiamento demagogico che alla base del rifiuto sia della proposta di introduzione della patrimoniale sia da quella di tassazione dei titoli di nuova emissione
Abbiamo insistito sulla natura oggettiva della crisi di questi anni del sindacato dando per scontato l'elemento soggettivo
Per quante rimostranza non ci può essere equivoco sulla nostra chiara percezione della lentezza di riflessi con cui l'insieme del movimento sindacale ha reagito ai mutamenti di fondo della società e dell'economia italiana
Rispetto a questo problema la UIL non si sente in coda al gruppo abbiamo semmai dar rammaricarci come UIL per l'eccessiva cautela con cui ci siamo mossi in certi momenti in molti casi a paralizzare oggi è stato il contesto unitario
Entro le cui regole avevamo scelto di muoverci altre volte lo diciamo con spirito autocritico una certa ritrosia orti tradizionalmente propri del sindacato
Abbiamo prima ha fatto cenno al carattere non traumatico della rottura della Federazione unitaria ha avuto sui rapporti tra le tre confederazioni
Lo possiamo considerare più che è un miracolo
Il risultato più eloquente significativo dell'alto grado di maturazione democratica che ha raggiunto la vita sindacale nel nostro Paese
La vittoria dei no al referendum ASL drammatizzato la rottura
Noi non diciamo questo per sottile ritorsione polemica contro chi la quel referendum ostinato in questo modo la ferita inferta all'unità sindacale
Si è potuta davvero rimarginare
Il rifiuto comune delle tre confederazioni a vivere quello scontro in termini di ultima spiaggia ha fatto il resto dunque nessun trauma ed anche per essere chiari
Nessun rimpianto per la fine di una esperienza
Quella della Federazione unitaria che negli ultimi anni sopravviveva a se stessa imbalsamata in un sistema di diplomazie precarie
Che determinavano condizioni di progressiva perdita di autonomia e di paralisi dell'iniziativa sindacale
Con più franchezza si possono creare
E si creano situazioni unitarie tanto più efficaci quanto più sono svincolate da nominalismo i di ogni genere
Un elemento positivo e dato dalla sintonia con cui nelle tre confederazioni si erano via accelerata la riflessione sul rinnovamento del sindacato negli anni a venire
Al recente congresso della CISL questa riflessione e giunta a un primo approdo che noi consideriamo con grande interesse molti sono ormai i punti di contatto
Tra utile CISL in fatto di strategia sindacale restano differenti tante ma non decisiva ed un diverso approccio ai temi dello sviluppo e dell'occupazione
L'accordo di fondo sulla politica dei redditi e sulla sua centralità nella definizione di una politica economica innovativa
Lascia ancora tra noia e la CISL ampi spazi di dibattito e di divergenza sulla metodologia da proporre e d'imposta
Noi non condividiamo le propensioni al modello neo corporativo che in questi ultimi anni si sono viste nella politica della CISL
Ma riteniamo che esse siano in qualche modo ridimensionate da una comune ricerca sul terreno di spazi una serena contiguità
Di politiche sindacali senza sovrapposizioni ma anche senza diversità radicale
E questo aiuta a dare un respiro strategico al dialogo tra le nostre esperienze nel contesto più vasto del confronto in atto nel movimento sindacale
Diverso è il discorso con la CGIL
La confederazione
Che ha pagato il prezzo più alto anche in termini di unità interna al clima e alle vicende politiche sociali maturate dopo l'accordo del quattordici febbraio
E durante la vicenda del referendum sulla scala mobile
Indubbiamente la città le divergenze tattiche strategiche che ci hanno diviso dobbiamo riconoscere che questa confederazione
Non solo è stata capace di esprimere insieme a noi alcuni momenti unitari emblematici mai evitato di chiudersi sfuggendo così all'isolamento culturale e politico
D'altra parte la vittoria dei no al referendum e l'avvento di una nuova fase di possibile serio lavoro ha rafforzato la spinta riformista dica che ormai è sempre più rintracciabile nella stessa posizione comunista
Restano ancora forti resistenze di tipo tradizionale che tendono a frenare i processi di ritrasse operaia
Ma le tesi congressuali della CGIL aprono alle nostre posizioni sui temi di fondo della politica sindacale
Ed è questo per noi un motivo di soddisfazione vorrei dire un motivo di speranza ai fini della ripresa di un dialogo autenticamente unitario
In conclusione su questo argomento noi confermiamo a CGIL e CISL che lavori
Sempre contraria ad ogni logica di contrapposizione irreversibile nella sinistra e nel sindacato
E pienamente disponibile a lavorare su progetti nuovo sui dati della realtà che cambia su una idea nuova sindacale come a uno dei suoi obiettivi fondamentali
L'unità
Non ci verrà accerto da una scelta politica da un predominio ideologico da una pratica continua di compromessi fini a se stessi dobbiamo invece intendere
Ad una nuova unità d'azione che sia condivisa da tutti i lavoratori dai giovani dai quadri dai tecnici dagli anziani
Una unità che abbia il sapore vero di una nuova solidarietà
Di un nuovo rispetto queste nostre considerazioni su CISL e CGIL dimostrano in se stesse quale evoluzione di sia stata nel panorama sindacale italiano
Poiché il senso del far politica o si misura sulle grandi distanze
E sulle questioni di fondo
Possiamo dire oggi che l'ha riconosciuta incidenza che le proposte della UIL hanno avuto sugli orientamenti della vita sociale ed economico e motivo di grande orgoglio per nuovi se siamo portati a sottolineare una coerenza è una giustezza di scelte non è per acquisire benemerenze ma per verificare nei fatti nel confronto con gli altri la validità delle nostre polizze azione sindacale
Sempre più solida sempre più capace di iniziativa abbiamo dimostrato a noi stessi in primo luogo che il consenso si costruisce sulla linearità delle scelte abbiamo percorso in salita
All'interno del movimento sindacale una strada resa particolarmente faticosa dalla complessità della nostra proposta
In tempi di facile entusiasmo movimentista dico abbiamo cominciato a ragionare sui problemi della governabilità di un sistema economico sul ruolo che un sindacato attento alle trasformazioni poteva svolgere per regolare finalizzare socialmente gli interventi di politica economica
Delinea già le coordinate della politica dei redditi
Ma va oltre la semplice invocazione di un metodo indica la strada per la costruzione organizzativa
Di un sindacato di partecipazione che come espressione di un movimento e di una base sociale entri consapevolmente nel meccanismo decisionale
Già in quegli anni e parlo del settantotto settantanove la UIL rifiutato i comodi pruriti anti istituzionali
Nel congresso di Bologna ad esempio abbiamo parlato di individuare sparsi non conflittuali con le controparti
E nel mille e novecento settantotto da un comitato centrale della UIL scaturì la proposta di incontri di riduzioni di orario di lavoro a costo zero
Abbiamo parlato di professionalità mentre imperversavano i gruppi omogenei e abbiamo parlato di revisione della scala mobile proprio perché quella professionalità non venisse penalizzata
Abbiamo parlato di referendum per portare il sindacato fuori dalla logica mortificante della Samp sempre a ritmo
Abbiamo posto con forza la questione della violenza in fabbrica e del terrorismo che si era insinuata nei posti di lavoro
Ma soprattutto è sempre abbiamo portato e portiamo avanti nella nostra azione quotidiana una impostazione della politica sindacale che mira accorta che per tradizionali
Influenze ideologiche a ragionare in termini esclusivamente conflittuali stile
Siamo contrari al centralismo della gestione sindacale non per un vezzo democratici stinco né per una convinzione ideologica
Il sindacato di Temps domani ossa prime insediarsi nel territorio o non potrà sopravvivere alle logiche sferzanti della società dell'informazione sindacato dovrà disporre
Di tecnostrutture ma non potrà e non dovrà agire con la logica tecnocratica dovrà combinare anche nella propria vita interna idealità cultura e tecnologia
Le nuove frontiere amici e compagni del rivendicazionismo sindacale lo sciopero in primo luogo sono destinati a perdere progressivamente la esclusiva funzione mobili tante
E a essere sostituiti anche da forme di intervento e di protesta meno rumorosi è forse più efficaci
Noi ci prepariamo a questa svolta avendo fondamenta ben salde e tre elementi si debbono e si possono combinare
La tendenza a ragionare in termini programmatori la visione del sindacato come soggetto col decisionale capace di proiezioni istituzionali
La convinzione che il sindacato deve coprire con strutture di servizio sia e non subendone
L'esame compiuto finora sulle caratteristiche nuove della società italiana
Ci ha condotto alla conclusione che il sindacato può e deve dotarsi di strategie nuove per dominare i mutamenti in atto
Tale impegno sarebbe insufficiente
Se il sindacato non fosse in grado di esprimere un eguale al rinnovamento del suo modo di essere nella Società Civile
Occorre quindi esplorare un nuovo terreno dazione e di organizzazione e necessario restare nel posto di lavoro ma riuscire contemporaneamente ad essere forti nella società
Non sono obiettivi alternativi accordatagli e per trovare soluzioni nuove ai problemi della casa e dell'ambiente abbiamo rivendicato la necessità di essere anche sindacato per i cittadini
E che solo diventando sindacato dei cittadini che riusciremo ad essere fino in fondo sindacato dei lavoratori
Lanciando questa idea forza noi affermiamo la necessità di una tutela efficace del lavoratore cittadino
Nello stesso tempo rivalutiamo la dimensione territoriale del sindacato compiendo una inversione di tendenza rispetto all'assurda concentrazione a Roma
Di ogni problema sociale o rivendicativo
Bisogna combattere questa infrazioni è nel territorio che vanno affrontati e risolti molti dei problemi che il mondo variegato emergono dalla Società Civile
E contro piccoli e grandi soprusi
Di cui rimane vittima il lavoratore cittadino non c'è finora una difesa capace di impedire macroscopiche ingiustizie Air rendere efficienti i servizi
E chi potrebbe assicurarla d'altronde forse una giustizia troppo lenta forse una pubblica amministrazione che essa stessa il più delle volte responsabile in prima persona dei servizi e delle angherie
Sono sei partiti spesso troppo lontani dai problemi del quotidiano che assillano il cittadino clonato senza santi in paradiso chi assiste il malato che non è amico di nessun primario la
La risposta
La risposta è semplice
Deve essere il sindacato dobbiamo essere noi qualcuno dice che è il nostro mestiere non può essere questo qualcuno dice che il nostro posto il posto del sindacato e solo in fabbrica
Ma sbaglia non si può leggere il futuro sui libri del passato
Per essere in grado di dare risposte efficaci ai problemi concreti dei giovani degli anziani degli utenti dei servizi pubblici dobbiamo sapere che i nostri consueti terminali organizzano abbastanza
E possono metterci qualche volta fuori strada
Ed è per questo che noi intendiamo dare uno spazio operativo più ampio all'offerta di servizi in alcuni settori chiave a cominciare
Da quello del patronato
Da ripensare e da rilanciare fino a quelli della difesa dei consumatori
Della tutela ambientale dell'inquilinato del turismo sociale del tempo libero dello sviluppo della previdenza integrativa del sostegno concreto di iniziative cooperative dei giovani
Di una pensione diverrà assai più concreta alla condizione degli anziani di un impegno continua ed efficace nella lotta contro la droga
Con un'avvertenza però e lo dobbiamo saperlo nella sua vecchia bottega con la sua vecchia logica e la sua vecchia organizzazione
Quello che vogliamo organizzare sono servizi che stanno dentro un nuovo progetto politico dei interno agiscono con le politiche dell'organizzazione dobbiamo sapere che non stiamo aprendo un'agenzia di viaggi stiamo invece aprendo un nuovo fronte di lotta del sindacato
Un tipo di impegno da cui la sua strategia generale la sua stessa organizzazione non possono che uscirne trasformato
E siamo arrivati alla conclusione
Se al congresso di Bologna delineando i contorni di quella prima esperienza di presidenza laica nel dopoguerra
UE i contorni divennero le basi concrete della crescita politica ed organizzativa della nostra confederazione
Al congresso di Firenze a questo congresso la UIL deve consolidare le scelte di Roma
Forte di una unità internati ha saputo affermarsi nei difficili anni della divisione sindacale
Forte
Di una unità interna che ha saputo difendere idee nuove
E proporsi nei confronti delle tentazioni di vari canti dell'area politica nella quale si colloca come esempio vitale di una sintesi auspica
All'unità della UIL
Questo ci consente di affrontare con serenità le nuove ed impegnative tappe della nostra azione e quelle questioni sulle quali dovessero emergere anche sensibilità diverse
E non ha in questo riguardo quindi alcun significato polemico e di sfida il fatto che nel congresso si discuta ad esempio anche di possibili correttivi nelle regole delle incompatibilità
Come respingiamo interferenze politiche nella vita interna del sindacato
Così riteniamo del tutto fuori luogo pensare a presenze sindacali organizzate all'interno dei partiti crisi che ha caratterizzato in questi anni il rapporto tra partiti e sindacato
Certe incompatibilità nei fatti sono finite da tempo ma c'è di più noi riteniamo
Così esasperata tra militanti politici e militanti sindacali lo scambio di esperienze nel sociale deve alimentare la vita attiva dei partiti
Devono invece restare le incompatibilità tra i carichi
Politici di rilevanza istituzionale incarichi esecutivi
D'altra parte il pluralismo delle esperienze culturali entro l'alveo dei principi generali che abbiamo ripetutamente richiamato è la forza e la ragione di vita dei lavori
Se questo pluralismo si esprime oggi in un linguaggio comune
Lo dobbiamo ad mici e compagni ad una crescita confederale
Maturata attraverso la travagliata vicenda di questi anni che ci ha portato a definire nel concreto delle situazioni le coordinate delle nostre politiche sindacali
Un risultato che noi ci sentiamo di esaltare
Perché il frutto di un processo del tutto inedito in un Paese come il nostro
Questo processo trova altri appronta una fase precongressuale
Ad una compenetrazione attenta e positiva tra esigenze di salvaguardia del pluralismo ed esigenze di selettività e di qualità nella formazione dei gruppi dirigenti
Dopo questo congresso c'è da mettersi amici e compagni con nuova lena al lavoro
Se gli anni della crisi più dura sono passati non dimentichiamo sono stati anche gli anni della instabilità ed è il terrorismo ci attende
Un periodo di grandi cambiamenti intorno a noi ma anche dentro Dinoi
La UIL deve arrivare a capire il senso la propria il futuro
Evocare l'umanesimo laico a Firenze la città che fu teatro privilegiato Dellai inarrivabile epopea Rashid rinascimentale
E quasi una scelta obbligata
Mai noi
E porti il sisma
La sensazione che se l'uomo capirà in tempo le grandi potenzialità della tecnologia la qualità della nostra vita potrà raggiungere livelli mai immaginato
Sappiamo quale l'alternativa conosciamo i rischi che incombono sul genere umano se non saprà governare la propria intelligenza e le proprie scoperte ma sappiamo avviato Jenna coscienza delle immense energie ideali e pratiche che ha in sé
Per puntare
Guidato dalla ragione e da un autentico spirito di solidarietà verso orizzonti di vera pace vera giustizia vero progresso
Per noi questa dimensione dell'operare verso il due mila
Non è Utopia e lo sforzo della UIL sarà quello di essere Appia a pieno titolo protagonista di questo mondo nuove
Compagna analisi per favore un momento ad attenzione e vi prego di non uscire dalla scala ancora
Per favore e compagni ci sono ancora alcune comunicazioni importanti
Prima di dichiarare chiusa la seduta inaugurale ed altre rappresentanze presenti ed importanti l'onorevole Sisinnio Zito sottosegretario all'industria
L'onorevole Giulio Santarelli ex sottosegretario all'agricoltura l'onorevole felice Borgo io l'onorevole Silvano Labriola
Oggi dimenticata di salutare Enzo Mattina come parlamentare europeo ma queste o deriva dal fatto che lo consideriamo ancora esistente è una di noi
Saluto alla delegazione della Cispel guidata dal suo presidente onorevole Armando Sarti indotta Orlandoni perfetta di Firenze il dottor tonni Presidente del Tribunale di Firenze
Il compagno Mauro Giallombardo segretaria generale della Unione dei partiti socialisti europei
Il vino segnalati nel corso dei lavori
Debbo anche dire
Che prego per motivi di ordine e di sicurezza i delegati agli invitati attenzione escluse le delegazioni ufficiali
Di uscire da dove sono entrati per evitare ingorghi e per motivi di sicurezza essenziali
Compagni ed amici i lavori riprendono oggi alle ore quindici e trenta
Dell'ordine del giorno dei lavori del congresso che tutti quanti dovreste aver letto voliera né all'interno delle cartelle che è stata consegnata ad ogni del integrazione altrimenti lo metteremo in votazione come ordine del giorno
Non avendo iscritti o interventi richiese integrative metto in votazione l'ordine del giorno dei lavori al Congresso chi è d'accordo alzi la mano
Chi è contrario
Chi si astiene e approvato all'unanimità
Do lettura adesso della commissione verifica Poteri
La presidenza propone alla Commissione a verifica poteri Alberto Bonifazi Gil Modou a Filippo Crisci
Chi è d'accordo alzi la mano
Chi è contrario
La denuncia
Chi si astiene
Apre norme di commissione per numerose alla Commissione tonale quindi do lettura di tutti i nominativi
Barresi comandato ore Guerrazzi Zahra Aiello Puccio Napolitano Carducci desse analisi
Fare Azzano Iannaccone Cataldi Bertolone Mita Palombo Camassa Scarpetti Santoro Lionetti già annulli Giannetto setti mo'Modica De Ponti per Bernardini Mirella Trabucco
Carluccio Iachini Lori Di Menna Nico Lia fatica rubinetti
Boniciolli Smith vero pagano Serafini coma Rollo quando massimi Del Grosso Vacchelli Lepera falchi Peruzzi
Misha De Blasi Filippone Valentini Maccari Scarpellini Virgilio Capece Orlando
Questa è la proposta del Comitato elettorale
Se ci sono richiesti interventi altrimenti chi è d'accordo alzi la le regate
Chi è contrario
Chi si astiene
Approvato all'unanimità
La commissione elettorale centrale la vostra residenze Carlo Pileri
Gilberto De Santis Mario Castelli Ringo Silvio Versace Rocco Carannante
Chi è contrario
Chi si astiene approvato all'unanimità
Commissione Statuto
Ricordando che la Commissione Statuto è presieduta dagli amici e compagni Pietro Larizza Giuseppe Agostini e Giuseppe vicini la Commissione qui la proposta di costituzione formato la barra
Borroni
Bertinelli Ortolani Mara Bottini Bonifazi ferro pugliesi Giuliani Piselli Trebbi Fioretti fan Zone Pagani caprini Bonvicini patriarca
Chi è d'accordo questa volta anzi ha delega
Chi è contrario
Chi si astiene approvato all'unanimità
A ricordo che la Commissione Statuto ecco
La porta la ricordando che è presieduto Arese Arion Ferrari Bugli Galbusera musi Sambucina Scarpellini veronese la proposta della Commissione e qui sta Reitano
Ferrari viola Franco Mucci Salerno a pugliesi Renzi Serra Tamburini Merloni canapa Sassano Tedeschini Tommasetti aiuto Batoni
Mantegazza degni Lotito GRA pone Porrino Caracas i Lucarini Fiordalisi io Tullo Pagliuca out Gerry Bruno Terracciano Levorato franchi Torresin me reo
Giuliani Fontanelli Pucillo Montanari Miniati Amedeo Croce
Chi è d'accordo su questa proposta alzi Adele Tito a questa operazione di insediamento delle commissioni apriamo il dibattito con una caratteristica
E cioè che il primo intervento è una intervento visivo ed è l'intervento che ha realizzato il Progetto Sud che nel nostro istituto sindacale per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo che opera d'intesa con i sindacati dei paesi interessati
Sapendo come l'attenzione verso questi Paesi
Predominante come richiamava oggi Giorgio nella sua relazione diamo inizio a questa intervento visivo realizzato da Progetto Sud
Allora
Se parte del questi intervento altrimenti passiamo al secondo intervento
Se la regia del conte siamo spegnere le luci
Dovrebbe essere spente tutte le luci della sala
Come potevo
Laddove cioè sotto sviluppo laddove c'è l'ingiustizia occorra la presenza del dell'impegno dello sulla verità di tutti i lavoratori
Credo che non può mancare il nostro contributo alcune strutture già hanno dimostrato il loro impegno solidale destra queste verso queste popolazioni crediamo che di don dover spendere più di tante parole rispetto alla certezza che sicuramente altre strutture si aggiungeranno acquista di giorno aperto questa strada e non mancherà l'attenzione verso questi popoli e verso l'impegno che la guida sta portando avanti con Progetto Sud
Adesso do la parola al secondo iscritto a parlare che Zilli segretario nazionale della Uiltucs nel frattempo diamo ricordiamo alcune presenze abbiamo europei
Già ricordava questa mattina la compagna Franca Pasquale la presenza di alcune associazioni imprenditoriali diamo il benvenuto dottor Patrucco vicepresidente dalla Confindustria
Al dottor Fusco direttore generale dalla Confindustria dottor chili chimo direttore generale la Confagricoltura
La parola Zilli segretario nazionale della UIL tutti
Se c'è
C'è si evidenziava
Allora il sito De Marco cioè no estivo Pagnano iscritti a parlare
Cioè Acquaviva
No no sta arrivando
E intanto si prepari cistico
Credo che sia inutile su quel polo ricordare come già c'era scritto nel Regolamento degli interventi sono programmato nell'ambito dei quindici minuti se signor Presidente se era spaventato evidentemente vedendo la Pina
Cartellina no cercherò di essere l'ambito di quindici minuti perché ho sempre SISM Brotola sugli argomenti
Io credo di dover impostare il mio intervento sulla mente
E soprattutto su un'analisi sull'attuale dibattito nella mezzogiorno sulle prospettive del sindacato in quell'area
è una riflessione comune sul destino della UIL alle soglie del due mila in questa società in rapida e convulsa trasformazione
Credo che oggi nell'attuale dibattito sul Mezzogiorno si possono individuare tre linee politico sindacali
La prima che trova eco e sostegni in alcuni rappresentanti dell'impresa e in taluni ambienti intellettuale del Nord
è che una volta realizzate consolidato il passaggio della Società Meridionale da uno stato di miseria ad uno di scarsità di dell'Occidente
Nell'attuale congiuntura economica che richiede appunto un'alta intensità di programmi tecnici e di ammodernamenti l'economia italiana per potere essere competitiva sui mercati internazionali
Deve realizzare incrementi di produttività molto elevati e poiché è al Nord che insediato un moderno sistema di impresa e capaci di dar luogo a rapidi processi di ristrutturazione e di espansione della capacità produttiva già esistente
E poiché la ripresa in Terna
Interessa cioè pre in prevalenza le regioni industrializzate secondo questa linea lo Stato deve dislocare al nord il maggior numero di risorse di strumenti di politiche economica di cui dispone il Sud invece per la debolezza della politica e sociali una seconda linea rintracciabili invece nella contrapposta posizione dei meridionalisti per i quali il problema centrale della politica dello Stato e quello di estendere su scala nazionale il sistema dell'economia moderna
Secondo questa posizione soltanto una forte azione pubblica nel Mezzogiorno
Ed un rilevante spostamento di risorse dai consumi agli investimenti può consentire un un'accumulazione di capitali che per intensità e distribuzione territoriale Possa richiamare al sotto operatori privati e mettere in atto iniziative legate soprattutto alle caratteristiche innovative dell'impresa
Una terza posizione infine di mediazione tra stato e mercato sostiene che il Mezzogiorno ha in sé ex mezzo giorno è il sei forze ragguardevoli della nuova soggetto alita meridionale
Che possano essere sostenute dai efficienti forze esterne operazioni dell'industria operatori dell'industria ma anche del terziario avanzato e dei servizi in genere
In effetti oggi il divario tra Nord e il Sud cari amici e compagni non si misura tanto in termini di reddito e di consumi quanto in termini di modernità tecnico scientifica delle strutture protettive produttive
Se al Nord si dislocasse come temiamo la maggior parte degli interventi di riconversione produttiva e al sud solamente un rinnovato intervento per misura assistenziale quelle di sempre
Profondamente intrise di asse di clientelismo editi veramente ed irrimediabilmente negativi perché si tratterebbe di una perdita di civiltà per l'intero Paese
Infatti già oggi evidente come lo stesso sistema settentrionale non è al riparo dai conflitti e dalle turbolenze sociali che esige erano al Sud tra i disoccupati
Né dalle spese crescenti che interventi assistenziali e misure di sicurezza pubblica richiedono sempre al sud per riuscire a mantenere una certa possibilità di controllo e di ordine sociale
Pertanto diviene importante la ridefinizione del rapporto tra Stato e mercato nel Mezzogiorno l'azione meridionalista dello Stato l'ex Cassa degli enti collegati e poi le partecipazioni statali il suo sistema line quasi assente
Oggi il sordo diviene un possibile terreno di confronto fra settore pubblico e privato dell'economia in ambiti vasti non si può voi infatti rimediare
Alla scarsa attendibilità che pure avvertiamo dell'intervento pubblico con la sola denuncia delle disfunzioni del mercato
Ho solamente invocando soluzioni dirigistiche
Così come appare problematico sostituire oggi del tutto l'intervento statale
Con l'elasticità dell'intervento privato la crisi purtroppo a partire dalla metà degli anni Settanta ha messo in discussione le precedenti forme di governo dell'economia
Il punto importante oggi di orientare gli stessi procedette nazionale di risposta alla crisi
Risanamento di conversione ristrutturazione degli apparati industriali ammodernamento e rinnovamento tecnologico dei cicli produttivi nuova industrializzazione ammodernamento dell'apicoltura e crescente presenza di un turismo qualificato
Potenziamento delle reti di produzione e di distribuzione dei servizi d'interesse pubblica
Modernizzazione tecnico funzionale degli apparati pubblici sono questi grandi terreni e le grandi scommesse su cui anche il Mezzogiorno sarà chiamato a rispondere
Il mezzogiorno di oggi appare infatti come la somme la specificazione
Per i Torriani di svariate tendenze a diversi stadi di sviluppo c'è dunque un insieme di situazioni produttive nazionale a condizionamenti a divisioni internazionale del lavoro
C'è quindi nel Sud capacità di costruire un capitalismo industriale informazione ma bisogna difendere queste ragioni ed allargare e sostenere l'impresa e nella loro bisogno nel loro bisogna lavoro la ricerca di agganci alla rivoluzione tecnologica di allargamento dei mercati di assistenza in termini di servizi avanzati
Di flessibilità organizzative nelle forme fisiologiche proprie dell'industria moderna
Per questo amici la grande scommessa della rivoluzione tecnologica diviene oggi ben più vasta e importante essa assunto significati ben diversi da quello del semplice progresso tecnologico l'innovazione tecnologica un forte impatto qualitativo e attenta al nuovo perché appunto l'innovazione tecnologica cambia fortemente gli stessi sistemi di produzione
A lungo termine determinando maggiori produttività
Media ottenibile con l'adozione di particolari tecnologie il cambiamento tecnologico in altri termini è un bello proprio processo
Che a partire da un punto iniziale si evolve attraverso innovazioni cascate che amplificano
Ed estendono l'impatto neo innovativo e originale io si pensi ad esempio i rapporti di fertilizzazione reciproco che collegano l'innovazione nei diversi comparti del sapere scientifico di quello tecnologico
Infatti i progressi sostanziali nel campo delle telefonica
Provocano innovazione dei cambi cronico
La rivoluzione tecnologica cari amici e compagni quell'attuale che stiamo vivendo ancora forti in forma al Borali ma ben presto ben più definitiva cambia anche il pensiero economico tradizionale che privilegiava l'economia statica delle quantità posti in un certo equilibrio fra di loro e commenti durabilità l'economia invece evolutiva
Del moderno sistema industriale invece economia della varietà delle differenze non conta solamente la produzione c'è quantitativa dei belli ma la qualità della produzione dei beni
E perciò
è
A differenza del passato un moderno sistema industriale si riproduce in forme sempre più nuove
E più autonomo e allora come può coniugarsi porno
Proprio perché ci sono nuovi ambiti proprio perché sull'industriale tradizionale su cui eravamo arretrati come meridionali abbiamo dovuto segnare delle profonde crisi in questo Paese però oggi il terreno di scommessa di cambiamento di vittoria è cambiato
Non è possibile più immaginare per il Mezzogiorno un trasferimento di tecnologie che si aggiunga la situazione esistente i processi di modernizzazione in devono essere trasferite anche sul Mezzogiorno perché nel Mezzogiorno si aprono a parità di condizione
Nuove possibilità di sviluppo economico secondo due ordini di riflessioni il primo e che proprio di fronte ai processi profondi di riconversione di ristrutturazione tecnologica
Assi di porzioni di Avvenire di cambiamento
La rivoluzione tecnologica in corso può permettere a anche al Mezzogiorno di attrezzarsi Rispetto alle nuove domande
Partecipare in modo efficiente al mercato
Bisogna per questo pensare all'uopo mezzogiorno di questi anni
Dell'impresa dei servizi delle scienze della cultura in cui un grosso ruolo deve giocare il sindacato il nome integrate fecondo rapporto col sistema sia delle partecipazioni statali
Sia dell'imprenditoria privata una seconda riflessione riguarda il tipo di formazione e di educazione su cui bisogna puntare nei prossimi anni nel Sud bisogna diffondere una nuova cultura erano a conoscenza
Fare questa impostazione per produrre una vera e propria campagna abbiamo Febbe agitazione alle nuove tecnologie informatica che sarebbe riduttivo chiamare
Solamente tali come informatica perché se stesse investono non solo i curricoli formativi ma anche processi nuovi dirà giuramento di tipo logico formale che sostituisca le vecchie impostazioni
Professionale del sordo soprattutto impostazioni di tipo umanistico idealistico è la grande scommessa dunque di cui anche la UIL si deve appropriare appropriare
Per sconfiggere quella che soprattutto al Mezzogiorno noi definiamo la società ingiusta la Società dell'inoccupazione giovanile
Una grande un grande procedi eccellenze di cultura che oggi vivono e si diffondono nel Mezzogiorno attraverso l'opera anche dei sistemi locali di autonomia di forze sindacali e di forze imprenditoriali
Per questo dobbiamo far crescere mi avvio alla conclusione
Un nuovo è il più forte sindacato una nuova e più presente UI il e io credo che questo congresso vada forte e bada lesto in questa direzione
Abbiamo oggi come u il un grande capitale di solida cultura economica
Profondamente ancorate alle ragioni dello sviluppo
Un patrimonio non incerto di comuni intuizioni una progettualità concreta ed operativa senza indulgenza Amity millenarista ICI e pochi risorse uomini per veicolare le nostre idee verso i lavoratori la società civile il mondo nuovo che cresce spesso senza Dinoi a volte contro di noi
In tale contesto le componenti interni alla UIL esauriscono lo sforzo propulsivo e le capacità ideali se si pietrifica no in un angusto rapporto numerico
Altre sono le basi per fare emergere tutto il potenziale di una nuova dirigenza sindacale la cultura innanzitutto la da timbri l'adattabilità al nuovo la capacità di acquisire scambiare conoscenze sappiamo oggi ne siamo tutti coscienti che il tempo non c'è più amico troppi e spesso convulsi soli cambiano Amia perciò l'ideologia e cari amici e compagni non ci soccorrono più
Ci occorrono invece le idee
E lei gliele lavori ne sono oggi grandi e forti sono nutrite nella grande speranza
Che è in noi e anche passioni civile di un'altra Italia li dobbiamo concorrere a creare perché appartiene alla nostra cultura alle nostre intuizioni alle nostre certezze
E l'Italia che vada Gobetti accurati non minorità minoritaria forse ma non minorata e soprattutto a non timorosa
Elitaria del lavoro laica liberale socialista riformista che a oggi una struggente nostalgica del futuro
Questi Italia come un'isola abbiamo oggi località presenti nella nostra società non sono fattori spero ti Bisanti ma grandi occasioni di scommessa civile
Dobbiamo perciò creare un nuovo e moderno sindacato nel quale si riconoscono le ragioni le idee le speranze di una cittadinanza più adulta
Sorretti come siamo dall'unica certezza che permessa dei laici costruire il nuovo nelle difficoltà del presente con loro grandi temi via ma con uguale fiducia nell'avvenire grazie amici e compagni
Amici e compagni io ringrazio due volte all'amico De Marco per il suo intervento e per lo sforzo che ha fatto ora io capisco che la ripresa dei lavori pomeridiane sempre difficoltosa per tutti
Ora oltre dieci dense per colui che Pinter viene arriva un brusio
E che da maledettamente fastidio distrae l'attenzione non permette oltre aiuta i compagni amici e vogliamo sentire di poter sentire alla credo che una forma anche di rispetto verso il delegato che viene qui a portare un contributo verrà soltanto personale
Ma anche della struttura che lo ha inviato credo che però qualche verso questa collaborazione non potete farla mancare quindi ringrazio da subito e do la parola Cis Cofrancesco
Apprestamento ha fatto un appello che
Penso debba servire perché il Congresso non è solo frutto di alcuni momenti ma deve essere anche lo sforzo di sintesi di un dibattito che abbiamo fatto torto per guardare ulteriormente avanti
Dal congresso di Romano che abbiamo vissuto momenti difficili che ci portano a Firenze riuniti più forti più sicuri di noi stessi
Ed è su questa forte su questa sicurezza
Che è necessario riflettere sul significato del tema su quello che deve essere il sindacato ancorato al nuovo i nuovi fenomeni
Che in parte non sono cose da venire ma sono già cose presenti sui posti di lavoro con l'innovazione tecnologica e sono fermenti sociali presenti nella nostra società dei quali abbiamo avuto né in queste settimane
Testimonianze di forza e anche occasioni diritto guardare al nuovo
Da parte della nostra organizzazione
Debba essere uno sforzo che abbiamo già iniziato da anni talvolta con scarsi successi ma producendo alla fin fine dei risultati positivi
Ma guardare al nuovo deve
Essere uno sforzo da parte di noi tutti
Per vedere quali sono dei fermenti veri presenti nel mondo del lavoro che devono essere mantenuti ancora in vita ai quali dare una prospettiva un collegamento con il nuovo
Nel mondo del lavoro ci sono alcune alcuni valori
Rispetto ai quali noi non possiamo ma anche aree e non possiamo ma mancare in un'analisi non e sono alcuni valori che si chiamano equità e giustizia un esigente ancora presente fra i lavoratori ancora presente nella nostra società
Sono valori di unità
Un valore vero presente fra i lavoratori
Ma un'unità che noi dobbiamo ricostruire non più come esclusivo rapporto di mediazione con le altre organizzazioni sindacali
Ma un discorso più unità che deve partire da come ci difendiamo sui posti di lavoro dalle offensive dell'innovazione tecnologica che non va combattuta ma che crea dei problemi
Ebbene
Nel corso di questi anni credo tutti abbiamo sperimentato
Quanto sia valido il discorso che l'unione fa la forza non l'Unione sofferta mediata e di costrizione trattare i problemi della difesa del reddito che ci sono negli a portare i problemi di ristrutturazione industriale
La nascita di nuove egoismi anche corporativi all'interno di alcuni settori del mondo del lavoro la tendenza ad affrontare in termini individuali i problemi della propria difesa della propria tutela della propria professionalità siano dei terreni sui quali come sindacato abbiamo ancora la necessità di fare un grossissimo sforzo di individuazione di proposte di strategie
Ci sono delle tendenze
Che sono quelle la trattativa rapporto individuale fra le i padroni
E i lavoratori fra le direzioni aziendali e i lavoratori
Tendenze che stanno andando avanti
Ma tendenze che rendono debolissimo il singolo lavoratore anche il più proprio concetto di unità
Un corpo attraverso delle proposte su affrontare questioni concrete che siano in grado di essere unificanti fra lavoratori che poi in termini politici in termini biologici dovranno mantenere delle idee diverse
E dobbiamo appropriarci di altri strumenti
Un valore vero che è presente fra i lavoratori a un criterio di solidarietà
E badate bene
Noi talvolta abbiamo preoccupazione a parlare di questo argomento che però l'argomento vero di sinistra che può mobilitare che può costruire delle proposte di difesa del cittadino non solo del lavoratore dipendente
Certo la solidarietà non è quella che propone
Qualche altra organizzazione
Pensiamo cosa significa il ritorno alla famiglia così come si è realizzato nel corso di questi anni
E si può vedere come un segno di riflusso
Ma si può vedere come una creazione di micro solidarietà che sia anche realizzata per affrontare il problema della casa per affrontare il problema del costo della vita che è avvenuto in maniera autonoma in maniera spontanea in maniera tradizionale per alcuni versi ma rispetto ai quali nelle forze di sinistra mai neanche noi come sindacato siamo riusciti a individuare delle proposte delle risposte che fossero
In grado di dare delle prospettive diverso in questa direzione e questo è un valore vero presente
Fra i lavoratori fra tutti gli strati sociali dei lavoratori che noi dobbiamo rappresentare ed anche questo è un argomento Rist Vialli ideologia debba essere fatto infine un grosso compito per la nostra organizzazione
Deve essere quello dell'equità e quello della tutela della libertà individuale
Del cittadino
Equità
è uno dei parametri è una delle condizioni rispetto alle quali si misura il grado di civiltà il grado di fattibilità di tutte le proposte che abbiamo portato avanti nel corso di questi anni le battaglie per il fisco ne sono stati una parte forse sono state solo un primo timido accenno a quello che può e deve fare la nostra organizzazione in questa direzione
Ma cosa facciamo
Rispetto ad alcune condizioni di si è tutti i più volte schedati rispetto a tutti i nostri movimenti a tutti i nostri spostamenti rispetto a tutte le cose che noi facciamo
E l'innovazione tecnologica non è solo quanto avviene distruzione è un cambiamento di professionalità sui posti di lavoro che facciamo tutti i giorni
Innovazione tecnologica i nuovi meccanismi di controllo che vengono realizzati sul sulla società può rappresentare anche un terreno pericolosissimo di
Attenuazione di riduzione di quelle che sono le diverse le libertà individuali del cittadino
In alcuni Paesi
Hanno fatto delle leggi hanno fatto delle leggi avanzate in questa direzione
Probabilmente su questo terreno noi
Con il tipo
Ma nel momento in spesso in cui si affrontano i problemi che derivano dall'innovazione tecnologica sui posti di lavoro
Io credo che un sindacato che vuole aprirsi al sociale che vuole aprirsi alla tutela dei cittadini che vuol aprirsi a un discorso di giustizia e di libertà non possa non sottovaluta sottovalutare
I problemi che derivano dalle necessità di controllo della necessità di difesa e di tutela del cittadino anche rispetto a queste forme
Di controllo queste forme dischi schedatura che di fatto ormai esistono
Per canali diversi canali intrecciati presenti nel nostro nel nostro nella nostra società
Sono tutti questi terreni
Che possono collegare le esigenze corso di questi anni
Sono stati commessi degli errori ma sono stati fatti dei notevoli passi avanti
E si oggi siamo qui e siamo qui in tanti e siamo qui a discutere di queste cose
E anche perché nel corso di questi anni anche con alcuni errori ma abbiamo fatto tutte le battaglie
Tutte le lotte tutti i riscontri che era necessario fare sui posti di lavoro e fuori dal posto del lavoro sul piano politico sul piano generale per arrivare alle condizioni di oggi
E quindi
E da questa forte da questa consapevolezza
E da questo congresso non deve partire una parola fine ad una fase di elaborazione
Ci sono le
Politici
Tradizionali della nostra organizzazione ci sono le contraddizioni in seno
Al al mondo politico nel nostro paese c'è un'incapacità sostanziale di cogliere le esigenze e le istanze nuove che sono invece necessarie che vanno colte e che devono essere affrontate noi possiamo portare tra delle altre due organizzazioni ma è quello invece di ricercare
Sui problemi concreti giorno per giorno settimana per settimana sulle piattaforme contrattuali su cosa fare della sanità su cosa fare della tutela del lavoratore rispetto ai problemi della casa dei momenti delle iniziative adeguate
E significa anche fare una riflessione su quello che sarà il nostro futuro
E il nostro futuro è rappresentato dalle migliaia di giovani dopo credo che hanno sfilato nelle scorse settimane per tutte le città che hanno sfilato con una grande manifestazione a Roma dieci pensiamoci compagne e compagni
Perché anche quello è l'avvenire della UIL forse anche chi aumentare relativamente giovane come la mia non può ha difficoltà o abbiamo la capacità di capire
Quali sono le esigenze nuove che stanno maturando
Quali sono le esigenze di funzionamento della struttura civile nel nostro Paese perché questo è quello che chiedono i giovani della scuola mica lo chiedono grandi ideologie che noi poter avere servizi e strutture efficienti se noi non riusciamo a capire queste cose
Con molta umiltà
Non porsi per Paul per guidarli per portarli verso cose che con altri tipi di iniziative e che un'altra generazioni non siamo riusciti a fare ma con molta umiltà umidità ci mettiamo a studiare a cercare di capire
Forse allora anche attraverso questa strada possiamo individuare una nuova linfa per la nostra organizzazione nuove prospettive per il sindacato e costruire concretamente accetta
Grazie ucciso più
Io ringrazio i delegati perché dovete sono stati un po'più brava discreta l'intervento deciso però abbiamo questo nome ne contino anche un deambulare per la sala la pregherei compagni del servizio d'ordine c'è possibili per mare questa specie così gli andirivieni per la sala che comunque disturba
Io prima di dare la parola alla compagna Barbagallo della Camera sindacale di Palermo
Volevo rivolgere un ringraziamento dopodiché dovuto o agli amici e compagni che ci ospitano nel congresso agli amici e compagni della Camera sindacale di Firenze ad amici e compagni del regionale della Toscana
è un
Ricco anche al segretario generale della UIL toscano Aldo Fognani
E al segretario alla Camera sindacale però attive il per lo scorcio e per le possibilità che hanno dato tutte le deviazioni di trovare una Giuseppina collocazione li ringraziamo ancora e ci scusiamo anche se lo abbiamo fatto con ritardo ora la parola a Carmelo Barbagallo segretario la Camera sindacale di Palermo
Si prepari Montanari certa mentre com'è stato detto dal presidente
Difficile
Intervenire
Nel pomeriggio della prima giornata
Dopo ampia relazione svolta da Giorgio Benvenuto che ci trova perfettamente d'accordo
Io avevo l'esigenza però dei sottolineare alcune questioni ma per quanto mi riguarda rischia di prestarsi a don ad un equivoco
Cioè volgersi al nuovo può significare anche voltarsi girarsi
Ho la preoccupazione che qualcuno qua dentro abbia anche questa tentazione dei girarsi e quindi nell'ogiva arsi trovare al vecchio
è una cosa che non possiamo permetterci compagni e amici in particolare nel Sud e in particolare a Palermo e in particolare in tutta l'aria dal Meridione
Non possiamo permettercelo pare che altre mentre percorriamo la strada dal passato
Ed è vero che è il nuovo Parri cercato in funzione di uno sviluppo più organico e armonico ma per fare questo compagni amici bisogna che superiamo
Le diseguaglianze domande dimentichiamo neppure per un momento
Quello che sono le tesi vagliata in questo Paese
Che anche a sacche di sottosviluppo e rispetta queste le risposte ancora non sono venute non sono pronte nemmeno negli anni dal due arriva perché parliamo con molta chiarezza su una cosa
Molti luoghi comuni sono stati detti Respect assurdo questo Sud oggetti quando ha chiesto allo sviluppo nel passato gli sono state date alle pensioni facili l'assistenza lei clientele tutta quella cosa e come sindacato abbiamo respinto è che ci hanno portato a rivedere anche la nostra posizione nel Meridione a Palermo però il risultato vero di questi slogan né di questi luoghi comuni qual è stato che io sospetto l'altra volta rispetta a patto che ci sono state vagliate le assistenze sono state attagliata le pensioni pacioso Moscatelli
Risolto alcune questioni di parassitismo e diventa lirismo però in cambio ancora famoso sviluppo non viene però sviluppo equilibrato rischiamo di avere ancora sacche di incapacità dare risposta ai normali
E e ero correnti diciamo servizi civili oggi tutti i profeti di nuove sventure programmano
Che la disoccupazione nel futuro sarà incentrata quasi tutta nel frutto ecco la seduta sarà giovanile e allora se non vogliamo avere nuove ondate migratorie
Dobbiamo cogliere questo aspetto perché non serva a niente la farà l'analisi equo e non aggiornata lo diciamo in Sicilia
Ora pronta sullo stretto di Messina diventa il veicolo su cui far camminare lo sviluppo dei rapporti e la Sicilia assurdo in particolare come terminale europeo
Per le capacità di sviluppo del si possono avere nell'aria dal Mediterraneo o guasto a Ponte di Messina Oddone alle Cassarà
Dipenderà la nona meraviglia da un mondo dove andremo a vedere dall'arrivo al siciliano o da quella calabrese ma non abbiamo certamente risolto i problemi di traffico di commercio di di sviluppo industriale di sviluppo agricolo di sviluppo il tono pone al turismo che hanno occorre e quindi occorre anche in questo senso verificare modificare quelle che sono gli aspetti della
Della finanziaria no e abbiamo una mente irrispettosa verso lo sforzo del compagno che sta intervenendo portando questo contributo all'avevamo detto un attimo di rispettare le persone che interventi
Credo che da questo punto di vista
Mentre noi ci volgiamo al nuovo probabilmente qualcuno si volge per quasi una passeggiata
Quindi questa del pilota le abbiamo
Ma dicevo noi abbiamo l'esigenza di dare risposte ai giovani in particolare
è assurdo e abbiamo esigenza per due fondamentale motivi uno perché il giovane sospetto né con quelle manifestazioni che hanno fatto hanno dimostrato ampiamente di avere un futuro diverso e migliore dal passato
è l'altra è che noi abbiamo la grande questione dall'emergenza palermitana e siciliana
E dire che problema dalla mafia
Viene risolto non solo così come del resto è fatta così come proposto nella piattaforma nazionale del trionfo e dalla piazza volontaria migliorando i servizi qualitativamente le attrezzature gli organici dal personale di polizia
Ma occorre farlo anche rimuovendo quelle che sono le cause storiche di questo di questo cancro che avvelena la regione meridionale
è questo tipo passata dallo sviluppo e non lo accomunano tutti così come spesso succede anche dentro il sindacato pur Blair regione meridionale come estatica complessive
Di mafiosità Oddi o dei camorristi per cui bisognerebbe non Pilar Zare le risorse aggiuntive mai non l'abbiamo fatto abbassare ma ogni tanto opportuno sciacquarsi un po'la erano grava quel rapporto corretto che doveva istruttivo perché dotare regionale
Ma nel momento in cui è stata abolita la Cassa per il Mezzogiorno si è tentato di tutto il Parlamento
Per bloccare quella che ha devastato il nuovo rivolgersi al nuovo tetto dei noi chiediamo qual era il rapporto dobbiamo correre rispetto a quanto aveva bloccato dalla neve attraverso ecco la mia aggiuntive per dare risorsa che permettono che permettono di superare questa impasse che abbiamo in tutti i settori oggi noi nel settore industriale nel nel settore produttivo nel settore di costo al via vai via perché se non abbiamo rispetto rispetto alle nuove tecnologie ma anche al nuovo piede
Rischia di fermarsi tutto nel piano industriale AN abbiamo esigenza che questo non avvenga se vogliamo riformare uno sviluppo diverso se vogliamo estratta da più prospettive dai giovani disoccupati che abbiamo nel futuro
Canale abbiamo questa capacità amici e compagni
Basterà poco volgesse al nuovo abbiamo bisogno di una porta è carica unitaria dentro di noi è fuori di noi per respingere quella tentazione neoliberista e che esistono ebbene noi abbiamo l'esigenza per rispetto a questo vengano Patton assioma che è quello di dire più sviluppo significa anche più eguaglianza
Dare servizi nuove decente e su questo noi siamo impegnati nella battaglia improprio
Quanto agli enti locali col giovane aggiorna che non spenda la sua risorse ma che a volte non può spendere perché allontana dove investirle perché non c'è un terreno di cultura prodotto Evo perché hanno già dall'agricoltura industriale
Abbiamo bisogno che questa grande solidarietà porta di progresso piazzati a realizzare in Italia in tutto il Paese
Una capacità di aggregazione per i nuovi bisogni per le nuove esigenze per un nuovo sviluppo per da dare a tutti i lavoratori e a tutti i giovani di questo Paese li ho scoperto in questi giorni andando in America
C'è
La lingua internazionale chiaramente a diventa per sempre nei prossimi anni le inglese macchia scoperta o compagni amici
E al dialetto internazionale ecco all'autrice Adriano Gazzi Tatangelo ha pari al mondo
Ecco io ha collaborato agli altri perché la vogliamo arrivare all'accordo Alfaterna per produrre alterna poi assieme a tutto il Paese la nuova ricchezza per i giovani del Mezzogiorno e dall'Italia
Silone Statuto si sta riunendo al secondo piano la stanza cento due quindi coloro che fanno parte l'omissione scaduto di Regard di recarsi al in questa stanza
Un ulteriore invito coloro che intervengono se alla fine lo interventi possono poi posta passava l'ufficio di presidenza per lasciare comunque una traccia del loro intervento per gli atti del congresso
Compagni credo che la riflessione sull'uomo
Ponga annoio una discorso di fondo
Non basta fare analisi
Di tipo politico di come noi ci poniamo rispetto alla questione alla società
Ma ci pone un problema di come siamo noi cosa significa essere oggi nella fabbrica io credo che l'animale contrattuale l'animale sindacalista non sia ancora superato
I problemi nella fabbrica restano ci sono vanno risolti e non possono essere visti solo in una visione di mera difesa dell'occupazione di grosso affanno nella ricerca di nuovi spazi occupazionali
Ma il problema è quindi non solo di gestire le ristrutturazioni problemi quotidiani ma è anche come non riusciamo a essere differente
Concreto è vero rispetto alle dinamiche alle esigenze che la Società gippone
E allora
Credo che la relazione che ci è stata pagata questa mattina dia risposte concrete sul piano del sociale operare anche il momento della contrattazione come nostro modo di essere nella società come nostro ruolo concreto
E allora su questo aspetto guardando nuovo occorre sottolineare alcune esigenze ci sono gli appuntamenti che non possiamo noi a rinviare oltre
è il problema di addivenire ad un intesa
Con alla controparte di vita fatto essenziale
Non è pensabile rinnovare i contratti senza poter fare un accordo di carattere generale
Sembra il cane che si morde la coda ma se non si fa l'accordo gli spazi per una nuova negoziazioni non ci sono ma se facciamo l'accordo precotti egli affronta e che cerca anche di proporre cose nuove
E quindi da un lato però dobbiamo essere coerenti rispetto alla nuovo e nuovo s'significa richiedere a una battaglia concreta rispetto appiattimento
I valori professionali devono essere un fatto che ci caratterizza non solo a livello generale ma anche a livello poi di caduta né specifici contratti nazionale di lavoro
La contrazione come strumento di recupero di spazio di negoziazione di confronto quella quota parte
è un fatto che permette anche alle strutture anche alle nostre strutture di giocare fino in fondo un ruolo a di protagonismo all'interno dell'azienda ma all'interno della società
E al PIL brevissimi un nuovo rapporto fra momento orizzontale e momento di categoria specifico
Ecco troppe volte su questo aspetto rischiamo di qui di essere di vedere l'orizzontale come un mezzo di nostra quasi controparte
E allora su questo aspetto io credo che dobbiamo concorrenza ridefinire e dare un contributo fattivo affinché ella stessa ha tardato io possa riprendere ma che possa avere anche svolti a positivi
è l'accordo allora fatto del pubblico impiego ha questo significato di avere questa valenza anche se su alcuni aspetti non è facilmente a tassi inabile quello che si è fatto sulla sede rispetto a un'altra sede subito per quanto riguarda e oggettivo fare una riflessione anche sullo strumento però il lavoro
Ed erano vere per scelte che abbiamo fatto come organizzazione non solo oggi ma la da molti mesi a questa parte il discorso lo stretto collegamento fra strumento dello al lavoro e piena occupazione e quindi problema dell'occupazione e allora io credo e non è possibile pensare di a rivendicare Assessore alle categoriale contropartita dare per ottenere questo strumento ma perché se la contropartita primaria
è e rimane il problema occupazionale dobbiamo avere la capacità completa di dare indirizzi rispetto alla flessibilità alla possibilità concreta di a
Condizione vuol dire ritornare non solo nella fabbrica ma rivedere il mondo del lavoro è come e contare misurarsi con questo dare risposte concrete e allora una prima riflessione è dovuta occorre io credo
Studiare vedere come queste questo momento centrale necessario è indispensabile per poter riaprire la tornata contrattuale
Come quaestor possa essere conciliato con le stesse specificità delle categorie
E allora se da un lato su questo terreno
Io credo che noi dovremo avere la duttilità
E tetto alle flessibilità
Lui si vedano nella parola vacua o è o strana vuol dire nuovo voglio essere capaci di contrattare quello che significa conta
L'esiguità del rapporto di lavoro quale significa flessibilità anche nell'uso dalla foto di lavoro io adesso bene dobbiamo
Appare dei tabù rispetto ad alcune questioni di fondo e come allora noi riusciamo
A
A
Convincere il problema non è semplice perché i lavoratori solo tradizionalisti sono abituati a mantenere lo specificità ma com'è che ci confrontiamo nella fabbrica lista dei problemi sociale i toni bisogna uscire di come la portiamo il nostro modo di essere
Che riusciamo anche a convincere i lavoratori perché esperienza dal e ti permette di dire ho fatto una battaglia ho fatto anche dei sacrifici ma questi servizi sono stati finalizzati a una maggiore occupazione
Ecco dire questo non è un discorso semplice non è fare del solitari penso della solidarietà per la solidarietà molti raffrontare nel concreto i problemi significa allora un sindacato che non ha
I motori dei propri problemi è
è un sindacato che ancoraggio di confrontarsi sul terreno pratico chiaro che le strumentalizzazioni Monti di Mortillaro detto mi verrebbe da Confindustria vanno anche le sfide con forza
Male a questo momento dico respingiamo con forza questo bateau bisogna avere la aumentare la capacità di a farsi carico di alcuni problemi che sono ineluttabile
Senta Cuesta ma anche
Ha rilevato a perdesse spesso diventa un'altra cosa vi dobbiamo con estrema capacità con estrema coerente a recuperare questo dato
E parlare allora
Di spazi contrattuale dei rinnovi contrattuali occorre innanzitutto consueta pare le piattaforme come ha fatto già alcune categorie non fare a aspettare che il CEO di venti più aperto
E occorre però con estrema correttezza riproporre i temi
Del salario ma i problemi della provvisorietà le coerenze fra fabbrica esterno peccare a difesa della della vedova i lavoratori non è più un discorso di nominare quale nessun discorso Di Sario netto allora
è inscindibile la fabbrica fuori la coerenza la battaglia rispetto a Bath a queste le bische la scelta di professionalità non può essere solamente di tipo nominale
Occorre allora dirci che cosa s'deve significare la professionalità vuol dire secondo me avere il coraggio di definire anche criteri nuovi per individuare personalità la tecnologia
L'innovazione tecnologica
L'apporto umano Kwame viene valutato rispetto al profitto
Questo è un dato inscindibile
Perde la battaglia su questo terreno fare in modo che le macchine a dello stupro invento rispetto al valore della dell'uomo rischiamo di perde una grande partita di ridurre il tutto fatto automatico
E allora il valore dell'uomo in qua e in quanto tale può venire fuori in termini di coerenza una certezza e l'uomo la capacità i giuristi se spesso di essere un contributo preciso rispetto anche alla produttività
E qui l'industriale non possono lamentarsi i dati degli ultimi anni sono di un incremento enorme
Della produttività sì è vero che è dato anche in parte dall'innovazione tecnologica ma rapporto manuale lavoratore ancora alto
è e quando parlo di apporto manovale non intendo dire solamente l'operaio di produzione mai devo dire allora il problema dei quadri dei tecnici di coloro che parlo della fabbrica un loro modo di essere e su questo terreno noi abbiamo un fatto di credibilità di alleanze di coerente da dovere realizzare e IGT mare in prospettiva e allora
Un sindacato
Significa un un sindacato che ha capacità anche di mette in discussione alcune certezze
E su questo terreno io credo che non possiamo parlare inizia il tetto il solo ed esclusivamente per i nuovi assunti per la nuova forza ai quali probabilmente diamo anche molto a a posti lavoro molto precari
Alla settima esigenza di introdurre certezze per il nuovo per i giovani c'è un discorso anche di fare un momento di riflessione c'era il giunto il momento probabilmente di anche a rendere flessibile quelle che sono gli elementi che oggi mette in discussione la spessa a condizione di lavoratore
E allora il problema è di come il salario in quanto tale quello che deve Tesino diciamo
Viene da indossare io aziendale capace di dare risposte a voi che siete di flessibilità io credo che probabilmente perderemo una grande appuntamento e avremo quindi timore del nuovo fare queste olio sono convinto
Che vuol dire anche
Scontrarsi sulle certezze
A dire di mette in discussione ai pure questione che da anni resta uno comunque problema il patrimonio di lotte per i servizi ma nella misura in cui non sappiamo fare scelte nostre non imposte di apertura assunti e non su un certo tipo di terreno vuol dire ora dare risposte concrete alle aspettative del modello volle loro compresso
Grazie
Abbiamo la dottor Gianantonio Baccaro presidente dalla Confapi
Compagni e compagna
Io devo dire sinceramente
Di aver vissuto questa prima fase del congresso con sentimenti
Otto contrastanti
Da un lato la soddisfazione
Per la grande riuscita dell'apertura di questa mattina
Per la bella relazione del compagno benvenuto
E dall'altra siccome siamo tutti
Adulti e vaccinati
La preoccupazione
Di dover prendere atto che ancora una volta fra al dire e il fare c'è di mezzo il mare
Posti
Facciamo dei grandi e comuni propositi di rinnovamento di impegno di adeguamento alla realtà sociale politica e culturale del Paese
Per poi dimenticarcene rapidamente
Nel corso delle settimane successivo
Ed è quindi un atteggiamento in qualche modo di riserva
Che mi porta a dire alcune cose
Che riguardano soprattutto l'impegno che dovremo sviluppare nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Giorgio Benvenuto ha detto con molta chiarezza
Che è ora di finirla
Con il sindacato che accentra Roma
Con il potere al territorio
E credo che per il sindacato questa sia la partita
Veramente importante
Di fronte alla crisi dello stato assistenziale
Che le forze della conservazione tendono ad utilizzare in maniera sempre più decisa
Per mettere in crisi qualsiasi ipotesi di moderno Stato sociale noi dobbiamo sapere che la partita non si gioca nelle tavole rotonde
Non si gioca con gli slogan nei congressi
Si gioca soprattutto sulla capacità del sindacato
Di amministrare di controllare di lottare perché la quota ingente seppure in un regime di risorse scarse di spesa pubblica che viene per non dare più a pioggia per fornire alla gente anche con l'aiuto con il protagonismo con la partecipazione della gente quei servizi che sono indispensabili in una società moderna Compaq ed allora però dobbiamo sapere
Che abbiamo bisogno di un sindacato che apre delle vertenze vere
Con gli enti locali non ci sono né sindaci amici né presidenti di regione da guardare con un occhio benevolo sulla base della formula politica
Ci sono soltanto dei contenuti a delle scelte
E dobbiamo sapere che i nostri nemici
Sono quei sindaci e quegli amministratori quale che sia la tessera di partito
Che utilizzano la spesa sociale a fini clientelari per farsi della propaganda è che agente in generale delle persone più deboli è fra queste delle persone anziane in particolare
Ma allora cari amici e compagni se il destino del sindacato si gioca soprattutto nel sociale
Se nessuno può pensare
Che un recupero vero di prestigio e di ruolo del sindacato si ottiene oggi soltanto ottenendo qualche riduzione di orario di lavoro qualche uno per cento di aumento del salario ma dimostrando l'utilità del sindacato
Capace di difendere come diceva giustamente Giorgio il lavoratore anche in quanto cittadino anche in quanto fuori dal luogo di lavoro dobbiamo fare una riflessione su come siamo come sindacato compagni
Bene voi sapete che io sono toscano
I toscani abbondano nei da concreto ripetere le cose io credo che nel sindacato
Possiamo fare due grandi categorie di persone certo sapendo che poi ognuno di noi ha l'uno e l'altro messo insieme perché è pieno di contraddizioni
Ma anche nel sindacato ci dividiamo in uomini canna e i nomi di bambù
E per chi non lo sapesse c'è una differenza profonda la canna è bella è una pianta affascinante
Perché riesce a piegarsi a seconda di come tira il vento è da sempre di sé un'immagine molto plastica e molto efficiente
Il sambuco è una pianta molto più brutta però si dice in Toscana il sambuco all'anima
E questo anche per i non credenti non è una cosa di poco conto
Ebbene io ho l'impressione amici e compagni del sociale
A parlare di difesa delle fasce più deboli prescindendo dal fatto che parliamo di milioni di persone in carne e ossa che vivono ogni giorno dei problemi concreti compare e noi non abbiamo bisogno di computer nel sindacato se questa vuol dire la modernizzazione compagni la modernizzazione serbe
L'efficienza ferme nel momento che messa al servizio di una scelta di fondo che è quella dell'uomo al centro delle scelte della politica e del sindacato in questo in questo Paese e da questo punto di vista allora compagni
Io ritengo che non si possa da un lato esprimere solo soddisfazione
Per il fatto che in questo congresso assisteremo a una presenza e ci presentanti internazionali ma che come al solito
Rischia di confinare il dibattito dei delegati di quelli che pure hanno qualche cosa da dire in questo congresso avrebbero voglia di dire nelle ore marginali del dibattito
Perché naturalmente
è finita l'epoca in una società complessa come quella con la quale facciamo i conti nella quale era semplice trovare le formule trovare le vie d'uscite oggi siamo immersi in una realtà e le manifestazioni degli studenti e il pressappochismo con il quale molto spesso vengono giudicate da chi pretende di sapere già tutto su quello che vogliono gli studenti su quello che saranno domani su come si comporteranno ce lo stanno a dimostrare
Noi dare risposte all'altezza dei tempi abbiamo bisogno di riscoprire la collegialità negli organismi sindacali il gusto della polemica del confronto della divisione se è necessario compagni a me è un sindacato che si appassiona su chi entra o non entra in comitato centrale non si appassiona sul progetto di riordino delle pensioni non mi interessa lo dico con molta franchezza e con molta e con molta chiarezza compagni con queste cose dobbiamo incominciare a misurarci con molta forza sapendo che le cose camminano indipendentemente da noi
E che paghiamo fatica ad essere all'altezza all'altezza dei tempi
Ebbene allora
Il problema degli anziani in questa mia visione del sindacato di domani
A sud del miracoloso compagni ed amici
E io invito ognuno a farci una riflessione
Non tanto alle riflessioni che pure vanno di moda e che pure sono importanti con le quali pure ci dobbiamo confrontare che ci vengono per esempio da convegno di Bologna
Dove gente seria
Preparata ci ha spiegato che può forse sarebbe meglio non andare in pensione
Perché questo perché la pensione diventa in qualche modo un attacco alla salute perché diventa un momento di infelicità di solitudine e di emarginazione dell'individuo consente pure vere
Non tanto dobbiamo riferirci a coloro appena dall'America ci mandano il messaggio dicendoci che ormai cento vent'anni di vita media sta ai piccoli paesi ma anche alle grandi città alle mille e mille esperienze dei centri anziani
Dei gruppi di animazione sociale
Dei gruppi di lavoro con i nomi più strani
Che mettono insieme anziani
Cosiddetti di terza età e anche questa cosa mi fa scusate tanto
Abbastanza ridere perché vorrei che qualcuno mi spiegasse quando si inizia a essere di terza età quando si diventa di quaranta in un Paese nel quale si va in pensione a tutte le età
In un Paese nel quale non c'è un sessantenne che si è uguale a un altro né per condizioni di reddito né per condizioni di salute né per condizioni psicofisiche ebbene se però vogliamo considerare la vita come un tutto unico che va dalla nascita o no
Nelle quali fatto anche questo straordinario che colpisce in qualche modo il nostro modo di pensare
Le donne hanno un ruolo determinante perché sono le più decisa le più aperti a discutere di tutto non solo di aumento delle pensioni
O di funzionamento dei servizi dei servizi pubblici ma proprio della loro esistenza di come l'hanno vissuta lì come vorrebbero viverla
Se guardiamo ripeto a questa esperienza di protagonismo che certo non è ancora tutto quello che sarebbe necessario
Ma che è comunque estremamente importante noi ci rendiamo conto che una popolazione che si avvia a diventare un quinto di tutti i residenti di questo Paese
Che avrebbe mille ragioni perché basta pensare a livello delle pensioni issare a come sia gestita la partita nella legge finanziaria delle fasce per quanto riguarda i ticket aggredendo proprio le categorie più deboli e meno protette
Basta pensare agli episodi tutti i giorni avrebbe tutto il diritto diciamocelo francamente
Di schierarsi con il Partito dei pensionati in un'orda
Di qualunquismo e di sfiducia verso tutto adesso tutti ebbene questa popolazione oggi sta andando proprio nella direzione opposta
Stare i scoprendo fino in fondo il gusto del fai da te è ma non come bricolage per passare il tempo ma come modo di ricondurre la politica
E l'azione sindacale ha una dimensione umana di non del abbiano del di non delegarla più ai mostri sacri che stanno a Roma sta riscoprendo il valore della solidarietà Stari c'è una risorsa enorme per evitare che questa so se tassi in barba rischia definitivamente e bene i compagni di fronte a questo e concludo rapidamente
Il divario che noi registriamo
Come azione sindacale come comportamenti anche umani
Rispetto alla realtà è ancora troppo grosso
Guardate non è su alcune questioni sulle quali magari sarebbe anche facile speculare
Perché certo
Non è una cosa di poco conto
Che Silvano Miniati
Delegato all'altro congresso del congresso della regionale della Toscana era un delegato come tutti
Delegato questa volta di non mi riferisco neppure al fatto
Che nei rapporti anche di utilizzazione delle risorse
Ci sono trattamenti diversi
Per la categoria dei pensionati rispetto ad altre categorie so che siamo dentro un processo
Che ha fatto dei passi in avanti
So che non si può avere tutto e subito
E che le cose sono destinate a risolvere la cosa che voglio dire compagni con tutta franchezza e concludo veramente qui non è un problema né di voti vedi sopra
Per quanto mi riguarda compagni
E lo dico da un lato con amarezza
Da un lato però anche con grande orgoglio ai pensionati che sia proiettato in avanti e che riguardi le insieme dell'organizzazione sindacale tutta la UE il tutte le categorie come l'organizzazione confederale non mi interessa
Una battaglia che invece riguardi solo i pensionati
Io la commissione interna l'ho fatta quando stavo in fabbrica
Non ho più nessuna voglia di fare
Io non ritengo che ci sia bisogno di organizzare in questa organizzazione qualcuno che è più amico dei pensionati e degli anziani di altri compagni comunque per quanto mi riguarda lo riterrei un mestiere non degno di essere di essere praticato tanto perché le cose siano chiare io la cosa che chiedo a questo congresso domenica e si capisca che la pratica concreta su questo piano è molto più difficile
Perché è un lavoro quotidiano di servizi che dobbiamo dare agente compagni anche qui finiamola con le battute agente che essa di essere iscritte al sindacato
Perché io non lancia accuse a nessuno mi difendo solo da qualcuno che con troppa semplicità usa questo argomento i centosettanta mila circa iscritti alla UIL per pensionati hanno tutti me ai ogni due mesi
Sul mandato di pagamento della pensione la scritta chiara e precisa che li pagano una quota per essere iscritti alla UIL per non si tratta di gente anonima si tratta di persone in carne e ossa si tratta soprattutto di troppo lenti nel tempo se viene assunto davvero e per la prima volta fino in fondo come una grande risorsa anche all'interno della UIL allora davvero potremo dire di aver fatto una battaglia che non solo risale era il sistema previdenziale di questo Paese che non solo darà un contributo a costruire un moderno ed efficiente è stato sociale ma probabilmente in questo modo noi riusciremo appare della popolazione anziana
Uno dei cardini fondamentali della costruzione di una società che sia finalmente a dimensione dell'uomo
Ringraziamo Miniati per il suo intervento
Ringraziamo Miniati per il suo intervento siamo certi che il contributo che lo ha portato a questo congresso a nome e per conto la UIL Pensionati verrà tenuto nella debita considerazione come le ho già nelle tesi all'interno delle risoluzioni finali
Ringraziamo la mia compagnia adibiamo la parola al segretario generale di un sindacato che diversi con la sua sulla Sila testimonia
L'attenzione che come sindacato abbiamo verso questo Senato girare verso i suoi aderenti al sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia Francesco folle
Di un particolare periodo storico di transizione
Particolare enfasi viene posta su questo periodo
Ma io ritengo che ogni periodo sia di transizione per quello futuro che sta per avvenire
Ma perché si pone allora l'accento su questo termine
La verità e che stiamo attraversando una grave crisi sul piano delle idealità
Sul piano dell'elaborazione sul piano della strategia ma soprattutto manca forse l'umiltà l'umiltà di sapere che parliamo di uomini di bisogno
Siamo più osservatori che protagonisti
Ho letto con attenzione cari compagni le tesi del nono congresso e sono d'accordo su un sono ancora d'accordo compagni sullo spostamento del conflitto sociale
Che non può più vedere al centro la fabbrica ma che deve vedere al centro la città il sindacato dei cittadini come ha detto questa mattina Giorgio Benvenuto
Con particolare attenzione a quanto sta accadendo nelle nostre metropoli
Ritengo infine irrinunciabile l'autonomia del sindacato
Nel sindacato quale soggetto sociale fuori dell'asfissia del quadro politico
Un sindacato che è troppo attento al quadro politico io ritengo non agevoli ma limita l'evoluzione dello stesso
Ecco in questo senso io credo
Debba essere l'attenzione nei confronti dello Stato apparato della pubblica amministrazione come puntualmente alle tesi dalla UIL hanno sottolineato
Facendo particolare attenzione a quella fase di raccordo come dicono le tesi tra il potere legislativo e il potere esecutivo
Riteniamo pertanto solo impegno riformatore non sia sufficiente la nostra preoccupazione che si accetti una situazione per adeguarla ai tempi e venga spinta di grande venga meno la spinta di grande cambiamento
E che si abbassino le nostre richieste
Si è creata amici e compagni una sacca nell'ambito dalla pubblica amministrazione occorre una responsabilizzazione del sistema per dirla ancora più chiare
Ritengo che abbia ragione De Michelis quando parla di cassa integrazione per la pubblica amministrazione
Peraltro non mi convince che la preminenza del ruolo dalla pubblica amministrazione lasca dalla mancanza di stabilità politica così non è stato in questi anni
Siamo in presenza di un'anomalia che seppure in termini meno eclatanti e meno e visibili ci richiama ruolo di supplenza del potere giudiziario e dei singoli magistrati
Ma restando nel campo della pubblica amministrazione scorgo gravi pericoli le cui complicato ebbe responsabilizzato a questo fa fronte una preoccupante fenomeno di disoccupazione soprattutto giovani
Ecco in un rapporto numerico tra pubblica amministrazione e cittadini che è inferiore a quello degli altri Stati la preoccupazione dicevo deve essere che la necessità di rinvigorimento dell'apparato dalla pubblica amministrazione non sia sia pardon preceduto da una legittimazione da una qualificazione e da una responsabilizzazione del sistema
In questo contesto come il SIULP cerchiamo di collocare la nostra azione
Sapendo che se non mutano le condizioni generali e qui discutere amici e compagni sulla politica dei redditi di cui possono essere convinto ma ci sia consentito di avanzare alcune perplessità
Non posso considerare che proposta del governo da parte parta esclusivamente da un giusto legittimo contenimento della spesa pubblica senza però porsi assolutamente il problema del funzionamento dell'efficienza della pubblica amministrazione
Detta impostazione per quello che ci riguarda è assolutamente inaccettabile
Non è possibile passare dall'antagonismo l'approdo organismo senza profondi mutamenti sulla gestione della pubblica amministrazione
Non si può fare la lotta alla mafia educandato
Della nostra rivendicazione come CGIL CISL e UIL e SIULP per le più disgraziate regioni di questo Paese la Calabria la Sicilia la campagna non possiamo far finta che il Governo non abbia risposta alle nostre istanze che abbia ignorato le comuni richieste di CGIL CISL Ewe
Richieste che di fronte alle pesanti inefficienze
Durante il periodo di Palermo durante i tragici infatti di agosto
Titolano la CGIL la CISL e la UIL è il SIULP quale soggetto sociale a discutere sui problemi dell'ordine e della sicurezza pubblica non si capire niente che l'impegno assunto a Palermo insieme a CGIL CISL e UIL
è un impegno che ci legittima come nel passato
Perché se nel passato nel periodo del terrorismo rossa e Tarantelli sono morti di questa organizzazione io ritengo che anche a Cassarà Antiochia montana siano morti di quel fra organizzazione quindi ricordando anche che è troppo facile pensare alle regioni del Sud come regioni sottosviluppate pensate cosa sarebbe la Sicilia se prefetto di Palermo fosse ancora dalla Chiesa sessili
Se il presidente della Regione fosse Mattarella se ci fossero ancora procuratori e giudici come Costa i colleghi di recente scomparso ecco
In questo senso io ritengo che la vertenza la sicurezza il poter discutere
Per molestando che è compito dello Stato assicurare i problemi dall'ordinata la sicurezza pubblica il problema dell'ordine e della sicurezza pubblica e di tutti i cittadini italiani
è perché hanno anche di questo sindacato che ha voluto portare stabilità in un apparato dallo Stato corroso da continue bande malavitose
Ecco un'altra riflessione mi sento di compiere qualcosa è mutato in questi dieci anni per quello che ci riguarda come sindacato
Dieci anni fa abbiamo iniziato le nostre battaglie per richiedere un adeguamento Arrigo sì dal nostro spesso datore di lavoro pensavo invece a queste lotte alle lotte degli studenti
Ecco come sono cambiati i termini del discorso noi polizia
Garantiamo abbiamo un futuro uno sbocco queste giovani non hanno ancora futuro ma vorrei dire un'altra cosa per fargli fretta degli amici della UIL
La domanda di sicurezza di dieci anni fa non è la stessa domanda
è vero che a Napoli soffre di disoccupazione
è vero che a Palermo soffre di disoccupazione ma la prima richiesta dei cittadini dei lavoratori è un bene che è diventato troppo scarso sul nostro mercato è il bene della sicurezza
E allora io credo che ci spetti con le organizzazione sindacali e di non fare affermazioni soltanto di principio e in questo senso mi sento di rivolgere un invito ad un maggiore impegno a CGIL a CISL a lui
Non era casuale quando all'inizio parlavo di prestare particolare attenzione alle aree metropolitane in queste aree più forte determinante la presenza della criminalità
Più forte la domanda di sicurezza
Se è vero come vero che il potere economico della criminalità al di là di quello che dice il rapporto del Censis questo potere è determinante asfissiante nella realtà del Sud che non possono essere abbandonate
Tenendo presente che non è più vero il concetto e povertà uguale del sottosviluppo e non il contrario
Ecco e questo rende più difficile
Più complessa la nostra azione
Dove è difficile distinguere tra questione criminale è questione di sviluppo quindi una sfida che non può più vedere un impegno saltuario ma una presenza continua su questo problema
è vero il movimento sindacale
Lottando per le condizioni generali di sviluppo cerca di rimuovere anche gli spazi di sopraffazione e di criminalità ma ormai la questione assume una sua specificità
Che deve svolgersi fra sequenze tra questi pilastri rivedere le sbavature
Lo lo straripamento dall'apparato dalla giustizia rivedere il sistema carcerario e rivedere il sistema il comparto degli apparati preventivi e repressivi
Se i limiti ci sono stati a questa importante riforma che ha visto la democratizzazione dalla polizia
Questi limiti sono stati nel non aver considerato il cambiamento generale di cui gli altri corpi hanno necessità e allora con questo spirito noi ci avviamo alla prossima imminente contrattazione anche in questo caso vogliamo essere insieme a CGIL a CISL è un'isola a presentare il nostro contratto sapendo bene che tre sono gli obiettivi prioritari
La istituzione di un comparto di sicurezza sì addio per sfortuna di questo paese nel settore della criminalità ce n'è per tutti
Premiare infine le diverse prestazioni inoltre agire sull'organizzazione del lavoro che vinca le separatezze e che punti fondamentalmente al coordinamento tra i corpi di polizia
Inoltre difesa del salario la specificità della nostra categoria
Dando certezze ai lavoratori richiedendo trasparenze alla pubblica amministrazione e perché che ci riguarda al ministero dell'Interno
Siamo anche prossimi colleghi amici e compagni e mi avvio alla conclusione al nostro prossimo congresso molti sono stati i limiti al sindacato
Presenza sempre più forti di sollecitazioni all'apparato dalla polizia
Siamo stati conseguiti comunque grandi e positivi risultati
La democratizzazione dell'apparato un rapporto tra polizia e Società un contratto di lavoro in una sola parola abbiamo cercato grazie al vostro determinante contributo di avvicinare lo Stato al cittadino
E voi sapete che su questo terreno sia vinta la lotta al terrorismo e sapete altrettanto che su questo terreno si vincerà la lotta contro la criminalità organizzata mafia camorra & anche da questa nostra organizzazione questo SIULP figlio della Federazione Fazi al vostro impegno per essere credibile nei confronti della gente
Non tutti i passaggi lo diciamo con estrema franchezza sono stati facili alcuni sono stati tesi e dirompenti ma ha sempre prevalso il buonsenso e l'interesse generale
L'augurio ma anche la convinzione che ciò avverrà nel futuro e che è determinante
Come sempre sarà il contributo di un organizzazione pluralista democratica e laica come la UIL per la giustizia per la libertà per la democrazia per sconfiggere il peggiore dei mali
Di questa nostra società lo sfruttamento di un uomo sull'altro uomo vi ringrazio
Sapendo come la UIL è stata sempre vicina alle richieste del Sindacato lavoratori di polizia
Consapevoli che riposti risposte concrete dalle richieste sono già all'interno della relazione che questa mattina ha svolto il compagno Giorgio Benvenuto a nome di tutta l'organizzazione
Sapendo come il maggior impegno verso i cittadini non significa maggiore impegno solo ed esclusivamente verso i lavoratori o verso i cittadini in quanto utenti
Ma anche verso quei lavoratori che con la loro vita difendono la libertà individuale e collettiva dello Stato ancora grazie al compagno ed amico Forleo diamo la parola come preannunciato al primo degli interventi delle associazioni degli imprenditori a questa novità che c'è all'interno del congresso della UIL lei questa attenzione nuova della Confapi e lo ricordava
Giorgio questa mattina è stata la organizzazione più vicina l'attenzione alle richieste del mondo del lavoro
Non ha mai e non è mai venuta meno agli impegni che per un qualche verso altre organizzazioni hanno messo in dubbio come quella del pagamento decimali
Hanno sottoscritto con il mondo i lavori accordi sui contratti di formazione lavoro impegnandosi per l'occupazione dei giovani
I quaranta mila posti messi
Nel protocollo d'intesa sono a testimonianza dell'attenzione a piccola e media impresa verso il mondo del lavoro diamo con questo una parola ansie al presidente del Confapi il dottor Giannantonio Vaccaro
Se la UIL per avermi offerto con quest'invito un'occasione non rituale
E al di fuori delle tradizionali sedi di confronto negoziale dovere ribadire ulteriormente quelle che a parere della Confapi sono le vie nelle quali indirizzario le relazioni industriali industriali nei prossimi anni e particolarmente nell'immediato futuro
L'Assemblea di un sindacato di lavoratori come di una confederazione di imprenditori e la sede nella quale si tracciano le linee fondamentali sulle quali si costruisce la strategia il ruolo la presenza delle orche organizzazione nella società
Dalla relazione del vostro segretario o ha preso che sono il primo presidente di un'organizzazione imprenditoriale a prendere la parola in un congresso della UIL
La particolato mancare le aspettative con quanto andrò concretamente proponendo al termine di questo breve saluto
Lasciatemi però l'illusione di credere non casuale
E in ciò mi conforta quanto è contenuto nella relazione di apertura di questo congresso che il primo intervento di un'organizzazione imprenditoriale vinco un congresso della UIL sia l'intervento del rappresentante della piccola e media impresa
La presenza della Confapi è questa tribuna simboleggia il senso del cambiamento che Benvenuto a acutamente sottolineato la sua relazione
Quando ha parlato del venir meno del peso sociale della grande fabbrica e della diminuzione del peso dei settori industriali
In contrapposizione con la diffusione di un tessuto produttivo di imprenditoriale quantitativamente ridotto nuove occasioni di lavoro
Questo è lo scenario tenuto presente nella relazione di apertura di questo congresso ed è lo scenario che nei piccoli e medi imprenditori unitamente all'apporto dei nostri collaboratori abbiamo contribuito a progettare in questo scenario la UIL si è posta degli obiettivi di cambiamento che noi della Confapi apprezziamo e condividiamo così come apprezziamo e condividiamo la filosofia che sta alla base delle tesi che andrete a discutere in questo congresso
Con queste tesi non intendiamo liberamente confrontarci ed oggi di fronte ai rappresentanti della UIL ma anche ai rappresentanti della CGIL e della CISL ribadisco che la linea fondamentale sulla quale la Confapi fortemente
Ed al confronto in tutte le sue sedi che sì le che si traggono gli elementi per il progresso sociale e per la costruzione di una società civile nella quale trovino giusta collocazione le esigenze di tutte le componenti sociali
Credo che la Confapi abbia bene assolto il suo ruolo di organi organizzazione rappresentativa di una parte importante della società industriale del nostro Paese
Credo anche però e questa azione abbia trovato in quest'ultimo anno un sindacato meno affascinato dalla logica dei grandi gruppi industriali
E più aperto alla realtà imprenditoriale minore industriale agricola del commercio e dei servizi
è questa una realtà che emerge con assoluta chiarezza anche dalla lettura della relazione del vostro segretario che si è sviluppato in questi anni non può essere facilmente dimenticato o ribaltato
è invece la via del conflitto a tutti i livelli come strumento di soluzione dei problemi che è entrata in crisi nella coscienza di tutti
Questo ritrovato clima di collaborazione che si è concretizzato recentemente la firma di un accordo interconfederale fra la Confapi e le organizzazioni sindacali in tema di contratto di formazione lavoro
E quindi sostanzialmente in tema di agevolazione per l'occupazione dice dei giovani in cerca di primo impiego primo accordo interconfederale siglato dopo tanti anni di incomprensione
Questo rito avrà ritrovato clima di collaborazione dicevo va a parere della Confapi pienamente utilizzato per portare a buon fine
E subito la trattativa sul curatori con nuovi strumenti legislativi contrattuali e retributivi meglio tarati alla realtà che il nostro Paese deve affrontare le trattative che abbiamo condotto in questi ultimi mesi ci hanno portato ad una fase di ragionevole avvicinamento di posizioni
L'intesa raggiunta nel settore del pubblico impiego è un elemento importante di cui tenere conto debbo però ribadire come ho già fatto presente al governo ai ministri De Micheli se Gasparri che mentre da un lato l'intesa raggiunta per il pubblico impiego può essere validamente apprezzata in rapporto a quella specifica realtà
Il tentativo di trasferire al settore industriale privato e dagli altri settori produttivi non industriali le ipotesi di soluzione per la scala mobile per l'orario di lavoro non potrà essere accolta più il venticinque per cento
è forse adeguata per lo Stato
Ma è e inadeguata per la nostra realtà
Sia in tema di raffreddamento della scala mobile che di appiattimento del ventaglio retributivo
L'obiettivo che ci siamo posti di fronte in questi mesi con l'avvio della trattativa per la riforma del salario delle relazioni industriali e nello stesso tempo semplice ed estremamente complesso
Da un lato raffreddare le auto automatismi per recuperare spazi economici da gestire nei rinnovi contrattuali dall'altro ristrutturare gli orari di lavoro in modo da venire incontro alle pressanti istanze sindacali sulla materia migliorando nello stesso tempo la produttività delle aziende
Su questa problematica incombe ora la data del trenta e pari impegno assunto il ministro del lavoro di favorire attraversa un coordinamento centrale la definizione di un accordo generale interconfederale
Potremmo essere tentati da un peccato di vanità
Nel vedere che l'accordo raggiunto al tavolo del pubblico impiego è strutturalmente simile ma quantitativamente inferiore a quello che la Confapi aveva proposto nell'aprile scorso anche per evitare i referendum
E per impedire il verificarsi di tutti quei fenomeni negativi che la nostra storia economia per la nostra economia che purtroppo si sono invece puntualmente verificati
Ma la situazione è cambiata e quella che possiamo ancora definire una nostra proposta
è proprio pari pari per il ritardo che si è accumulato in questi mesi oggi del tutto inattuati IVA con una ipotesi di riforma della scala mobile che definisca la varietà insieme di indicizzare non si trafisse da bensì in percentuale
La nostra proposta
è così articolata
Il primo cinquanta per cento dello stipendio composto da un minimo più contingenza indicizzato al novanta per cento
L'ulteriore cinquanta per cento indicizzato al trenta per cento
La copertura è sostanzialmente identica a quella concordata con il pubblico impiego ma la sua elasticità consente un'applicazione a tutte le situazioni contrattuali oggi in vigore
Qualunque ipotesi di base indicizzata in cifra fissa rischia a nostro parere di essere distorcente rispetto alle strutture retributive parametrare del trascura delle quali deve trovare in un'intesa interconfederale un nuovo meccanismo di scala mobile che non sia punitivo per la propria realtà organizzativa come per i lavoratori che Inge se operano su questa base noi siamo pronti a firmare anche subito
Anche sull'orario di lavoro la Confapi ha proposto al ministro del lavoro
Ed oggi propone l'organismo organizzazioni sindacali una ipotesi di mediazione che va nella direzione delle più recenti richieste sindacali e delle esigenze produttive ed organizzativa dell'impresa
La nostra proposta prevede una riduzione dell'orario di lavoro hanno articolato in due fasi una quota di riduzione certa da
A
Mai e non è mai venuta meno agli impegni che per un qualche versa altre organizzazioni hanno messo in dubbio come quella del pagamento decimali
Hanno sottoscritto con il mondo i lavori accordi sui contratti di formazione lavoro impegnandosi per l'occupazione dei giovani
E i quaranta mila posti messi
Nel protocollo d'intesa sono testimonianza d'attenzione la piccola e media impresa verso il mondo del lavoro diamo con questo una parola Hans al presidente del Confapi il dottor Giannantonio Vaccaro
Della UIL per avermi offerto con questo invito un'occasione non rituale
E al di fuori delle tradizionali sedi di confronto negoziale dovere ribadire ulteriormente quelle che a parere della Confapi sono le vie nelle quali indirizzario le relazioni industriali industriali nei prossimi anni e particolarmente nell'immediato futuro
L'Assemblea di un sindacato di lavoratori come di una confederazione di imprenditori e la sede nella quale si tracciano le linee fondamentali sulle quali si costruisce la strategia il ruolo la presenza delle orche organizzazione nella società
Dalla relazione del vostro segretario ho preso che sono il primo presidente di un'organizzazione imprenditoriale a prendere la parola in un congresso della UIL
La particolato mancare le aspettative con quanto andrò concretamente proponendo al termine di questo breve saluto
Lasciatemi però l'illusione di credere non casuale
E in ciò mi conforta quanto è contenuto nella relazione di apertura di questo congresso che il primo intervento di un'organizzazione imprenditoriale vinco un congresso della UIL sia l'intervento del rappresentante della piccola e media impresa
La presenza della Confapi è questa tribuna simboleggia il senso del cambiamento che Benvenuto ha acutamente sottolineato la sua relazione
Quando ha parlato del venir meno del peso sociale della grande fabbrica e della diminuzione del peso dei settori industriali
In contrapposizione con la diffusione di un tessuto produttivo di imprenditoriale quantitativamente ridotto nuove occasioni di lavoro
Questo è lo scenario tenuto presente nella relazione di apertura di questo congresso ed è lo scenario che nei piccoli e medi imprenditori unitamente all'apporto dei nostri collaboratori abbiamo contribuito a progettare in questo scenario la UIL si è posta degli obiettivi di cambiamento che noi della Confapi apprezziamo e condividiamo così come apprezziamo e condividiamo la filosofia che sta alla base delle tesi che andrete a discutere in questo congresso
Con queste tesi non intendiamo liberamente confrontarci ed oggi di fronte ai rappresentanti della UIL ma anche ai rappresentanti della CGIL della CISL ribadisco che la linea fondamentale sulla quale la Confapi fortemente
è dal confronto in tutte le sue sedi che sì le che si traggono gli elementi per il progresso sociale e per la costruzione di una società civile nella quale trovino giusta collocazione le esigenze di tutte le componenti sociali
Credo che la Confapi abbia bene assolto il suo ruolo di orga organizzazione rappresentativa di una parte importante della società industriale del nostro Paese
Credo anche però che questa azione abbia trovato in quest'ultimo anno un sindacato meno affascinato dalla logica dei grandi gruppi industriali
E più aperto alla realtà imprenditoriale minore industriale agricola del commercio e dei servizi
è questa una realtà che emerge con assoluta chiarezza anche dalla lettura della relazione del vostro segretario che si è sviluppato in questi anni non può essere facilmente dimenticato o ribaltato
E invece la via del conflitto a tutti i livelli come strumento di soluzione dei problemi che è entrata in crisi nella coscienza di tutti
Questo ritrovato clima di collaborazione che si è concretizzato recentemente la firma di un accordo interconfederale fra la Confapi e le organizzazioni sindacali in tema di contratto di formazione lavoro
E quindi sostanzialmente in tema di agevolazione per l'occupazione dice dei giovani in cerca di primo impiego primo accordo interconfederale siglato dopo tanti anni di incomprensione
Questo rito avrà ritrovato clima di collaborazione dicevo va a parere della Confapi pienamente utilizzato per portare a buon fine
E subito la trattativa sul curatori con nuovi strumenti legislativi contrattuali e retributivi meglio tarati alla realtà che il nostro Paese deve affrontare le trattative che abbiamo condotto in questi ultimi mesi ci hanno portato ad una fase di ragionevole avvicinamento di posizioni
L'intesa raggiunta nel settore del pubblico impiego è un elemento importante di cui tenere conto debbo però ribadire come ho già fatto presente al governo ai ministri De Michelis Gasparri che mentre da un lato l'intesa raggiunta per il pubblico impiego può essere validamente apprezzata in rapporto a quella specifica realtà
Il tentativo di trasferire al settore industriale privato e dagli altri settori produttivi non industriali
Le ipotesi di soluzione per la scala mobile per l'orario di lavoro non potrà essere accolta più il venticinque per cento è forse adeguata per lo Stato
Ma è e inadeguata per la nostra realtà
Sia in tema di raffreddamento della scala mobile che di appiattimento del ventaglio retributivo
L'obiettivo che ci siamo posti di fronte in questi mesi con l'avvio della trattativa per la riforma del salario delle relazioni industriali e nello stesso tempo semplice ed estremamente complesso
Da un lato raffreddare le auto automatismi per recuperare spazi economici da gestire nei rinnovi contrattuali dall'altro ristrutturare gli orari di lavoro in modo da venire incontro alle pressanti istanze sindacali sulla materia migliorando nello stesso tempo la produttività delle aziende
Su questa problematica incombe ora la data del trenta e pari impegno assunto il ministro del lavoro di favorire attraverso un coordinamento centrale la definizione di un accordo generale interconfederale
Potremmo essere tentati da un peccato di vanità nel vedere che l'accordo raggiunto al tavolo del pubblico impiego
è strutturalmente simile ma quantitativamente inferiore a quello che la Confapi aveva proposto nell'aprile scorso anche per evitare i referendum
E per impedire il verificarsi di tutti quei fenomeni negativi
Che la nostra sono economia per la nostra economia che purtroppo ci sono invece puntualmente verificati
Ma la situazione è cambiata e quella che possiamo ancora definire una nostra proposta
è proprio pari pari per il ritardo che si è accumulato in questi mesi oggi del tutto inattuate schiva con una ipotesi di riforma della scala mobile che definisca la varietà incide di indicizzare non si trafisse da bensì in percentuale
La nostra proposta
è così articolata
Il primo cinquanta per cento dello stipendio composto da un minimo più contingenza indicizzato al novanta per cento
L'ulteriore cinquanta per cento indicizzato al trenta per cento
La copertura è sostanzialmente identica a quella concordata con il pubblico impiego ma la sua elasticità consente un'applicazione a tutte le situazioni contrattuali oggi in vigore
Qualunque ipotesi di base indicizzata in cifra fissa rischia a nostro parere di essere distorcente rispetto alle strutture retributive parametrare del ciascuna delle quali deve trovare in un'intesa interconfederale un nuovo meccanismo di scala mobile che non sia punitivo per la propria realtà organizzativa come per i lavoratori che Inge se operano su questa base noi siamo pronti a firmare anche subito
Anche sull'orario di lavoro la Confapi ha proposto al ministro del lavoro
Ed oggi propone l'organismo organizzazioni sindacali una ipotesi di mediazione che va nella direzione delle più recenti richieste sindacali e delle esigenze produttive ed organizzativa dell'impresa
La nostra proposta prevede una riduzione dell'orario di lavoro annuo articolato in due fasi
Una quota di riduzione certa da applicarsi nelle aziende e da finanziarsi con una riduzione certa di corto di lavoro attratta saltuario
Una ulteriore quota da applicarsi con tempi e modalità diverse in cambio di flessibilità certa e definita a livello interconfederali interconfederale e attuata in sede di rinnovo dei contratti collettivi
Contestualmente all'avvio di questa manovra sugli orari banche concordata una manovra legislativa che introduca alcune flessibilità fondamentali nella gestione del rapporto di lavoro
Questa è la proposta che la Confapi presentata questa tribunale organizzazioni sindacali dal governo e sulla quale sollecita l'avvio di un confronto serrato e di una rapida conclusione delle trattative
Desidero concludere
Questo mio intervento dando atto alla alla UIL di essere già avanti nel processo di critica ai falsi miti degli anni settanta tardive di interessi siano esse sindacali o imprenditoriali
Potranno avere un futuro se sapranno cogliere le nuove esigenze dei gruppi che rappresentano c'è molto da fare per recuperare il tempo perduto in particolare nel settore contrattuale e delle relazioni industriali
I giorni che si stanno davanti debbono consentire sì di realizzare un salto di qualità né i rapporti fra le parti sociali a condizione che il sindacato ritrovi la sua unità proprio sui problema problemi reali della società in cui vive
Da quanto ha detto stamani Giorgio Benvenuto ho la certezza che la UIL si sia posta su questo Bietti Paul sia porta questo obiettivo
Se è così troveranno la Confapi un interlocutore attento se così entro la corrente settimana grazie
Noi ringraziamo il dottor Vaccaro per queste al suo contributo e per questa trattativa all'aperto diciamo rispetto alle anche le proposte che ha avanzato nel suo intervento noi dobbiamo dare un giudizio positivo a queste sue proposte rendo conto che per quanto riguarda la scala mobile colgono una delle valutazioni che ha sempre posto alla UIL alla all'attenzione al centro dalla prova vostra cioè quella della differenziazione non simbolica
E quindi duramente questa proposta va in tale direzione
L'unico a perplessità che abbiamo e che può giungere tardi rispetto a questa pre intese a essere oggetto di una sintesi che a questo punto non potrà altro che fare il Governo rispetta una trattativa una pretesa già aperta
E quindi su questa situazione lasciamo aperti gli spazi per una riflessione cogliendo in positivo quello che è stato il suo intervento il suo contributo a questo congresso
Diamo ora la parola a Vittorio Pagani segretario generale dalla UIL pensionati
Cari amici
Cari compagni
Volgersi al nuovo in una società che cambia
Propone un sindacato nuovo
Un sindaco a stare
Nei tempi che
Che avevamo un sindacato spiazzato
Dalla velocità dei cambiamenti proposti dalla tecnologia dai profondi mutamenti nella società
Un sindacato che è stato al tempo stesso protagonista di questo cambiamento e che a volte invece lo ha subito
Ritardi profondi sul piano culturale costruttore quadri e conoscenze non all'altezza è stata la costante di questi ultimi anni
E questa è stata la ragione vera della crisi dell'unità
Insufficienza di organizzazione di autonomia di prospettiva forte ritardo culturale
Sì Ario gli equilibri determinando uno sviluppo fortemente squilibrato con sacche di arretratezza profonde particolarmente laddove lo sviluppo era più avanzato
Ci siamo mossi
Nel Paese seguendo anche noi la pratica estesa della FIS dell'assistenzialismo seguendo le richieste
Delle categorie creando anche con il nostro con contributo una società squilibrata
E in questo c'è stato un forte ritardo delle forze progressive e della sinistra si sono persi tutti gli autobus e sono aumentate le contraddizioni sociali
Ed è forti e questo vogliamo che non sia uno slogan
Chiediamo rigore e coerenza chiediamo equità fiscale chiediamo lotta vera all'inflazione
Chiediamo di essere con il nostro contributo con il contributo di una categoria di cui parlerò alla fine di questo intervento un sindacato nuovo un sindacato diverso
Nuovi protagonisti si sono affacciati nella società nuovi bisogni ci sono fra i lavoratori e di cittadini
E bene ha fatto la relazione del compagno Giorgio Benvenuto a porre al centro del sindacato nuovo questa bisogno questa necessità che noi avvertiamo questa capacità del sindacato degli diventa il nostro impegno a nome dei lavoratori anziani
A nome del sindacato dei pensionati vuole contribuire nell'opera di rilancio del ruolo del sindacato
Noi siamo convinti nel nostro congresso abbiamo dibattuto i problemi non soltanto di una categoria non riteniamo tale la categoria dei pensionati noi riteniamo che sia una categoria di lavoratori che oggi si collocano in una società in una funzione particolare che va rilanciata
E credo che il sindacato sbaglia se non tiene conto di questa forza
Notevole che esiste nella società
Di questo contributo che si vuole dare e che nasce Pagni un congresso durato tre giorni
Con una sala che non brusii va come questa che ascoltava attenta che partecipava ai lavori del Congresso perché ritenevano tutti quei compagni che erano dai giornali definiti
Dei sindacalisti con un po'di scendere sui capelli compagni impegnati che guardano al futuro e vogliono insieme agli altri costruivano il futuro per se stessi e per le generazioni che verranno noi riteniamo che la notte degli anziani si saldano con continuità con i lavoratori inattività con i giovani che debbono entrare nel mondo del lavoro e questa è un obiettivo di tutti è un obiettivo di tutto il sindacato
Il superamento della crisi sia di solidarietà
Sicurezza per sociale per gli anziani non significa
E non è solo previdenza assistenza ma il fisco è difesa della salute è casa e servizi è cioè tutto quell'insieme di beni
Che tutti i lavoratori e tutti i cittadini hanno diritto ad a vere
Quindi un sindacato dentro il sindacato e non un soggetto diverso o un sindacato di serie B come ho sentito dire dal compagno Miniati che ha parlato poco prima di me
Noi vogliamo dire alcune cose anche in merito ai problemi sui quali si discute molto sulla previdenza
Non c'è più da parte nostra che bisogna conquistare una normativa uguale per tutti senza eccezioni vogliamo dire cioè che bisogna che finiscano quelli che passando sotto il nome di diritti acquisiti
Poi diventano anche privilegi acquisiti e noi come sindacato tutti assieme dobbiamo combattere per cambiare in questa direzione quindi pluralismo gestionale si ma normativa che valga per tutti
Senza eccezioni
E vogliamo dire che il disegno di riforma
Che noi e stiamo assistendo viene avanti nella Commissione lavoro nel momento in cui verrà definito trattandosi di problemi sui quali credo che ci sarà molto da discutere
Bisogna fermare delle affermazioni come ho poc'anzi ho fatto se poi di tanto in tanto si varano disegni di legge o si creano normative nuove che mettono in discussione il disegno stesso quindi coerenza all'interno della norma transitoria e attenzione da parte di tutti noi
A quello che in questo momento sta avvenendo all'interno della commissione lavoro della canna
Io voglio dire una senza ombra e con molta franchezza una cosa sull'età pensionabile
Noi ci siamo battuti il sindacato ha preso posizione contro l'innalzamento dell'età pensionabile ai sessantacinque anni noi pensiamo che su questo problema parla che sarà la Società del due mila o di qualche anno dopo il due mila di quali saranno all'interno di questa società i protagonisti sociali di come sarà formata la struttura della società esistono delle statistiche abbastanza credibili
Che affermano che nel due mila e venti
Nelle società industriali la popolazione sopra i sessant'anni
Sarà una popolazione prevalente all'interno di queste società ora è credibile che noi ci attestiamo ancora a difendere questo steccato senza discuterne poi io non dico con questo che si possono superare
Le questioni così però va discusso la riteniamo che dobbiamo riflettere su questo dato ed attrezzarci per potremmo determinare poi dei momenti in cui sarà difficile
Sostenere ancora
Il problema delle pensioni pubbliche quindi una riflessione che non riteniamo vada fatta bisogna introdurre meccanismi flessibili e attorno a questo problema l'impegno del sindacato credo che debba essere di tutti
Voglio toccare un altro argomento che ci riguarda più direttamente
Le questioni poste dalla finanziaria
Noi parliamo di equità di giustizia sociale diamo contenuti a tutto questo
Cosa dice la finanziaria per i pensionati
Dice che bisogna far diventare semestrale la scala mobile
Dice che ha crea delle fasce di reddito entro le quattrini una vera tassa sulla salute e nella riforma fiscale sui redditi dai sei ai tredici milioni anziché restituire il fiscal drag addirittura aumenta le imposte esistenti
Ed allora noi come sindacato dei pensionati ricordava il compagno Miniati centosettanta mila iscritti con delle gare
E il merito non è del sindacato dei pensionati lo voglio dire voglio aggiungerlo il merito di tutta la UIL che lavora attorno il merito e il demerito laddove esiste perché esistono s'strutture dove la nostra presenza è fortissima ne esistono altre dove la nostra presenza è quasi del tutto inesistente
Quindi una battaglia che noi vogliamo fare vogliamo proporre all'interno del sindacato noi abbiamo detto scrivendo al presidente del Consiglio
Della scala mobile dei lavoratori in attività
Nel senso cioè che non c'è nessun'altra garanzia per i pensionati rispetta l'aumento del costo della vita non ci sono i contratti e allora bisogna discutere perché si creino delle condizioni che diano garanzie non c'è
Da parte nostra un rifiuto di principio a discutere di questo problema ma vogliamo discuterlo perché sappiamo che qualora venga per legge modificato il sistema e non si siano create ulteriori garanzie i pensionati verrebbero colpi di duramente e parlo di quelle fasce di reddito
Che ho poc'anzi individuati quindi un soggetto contrattuale a pieno titolo noi riteniamo di essere non certamente un soggetto contrattuale che vuole e il diritto di preoccuparsi anche dei lavoratori che sono in pensione
Del sindacato io voglio dire due cose di questo sindacato che per molti anni ha rappresentato nella nostra organizzazione
Un soggetto vorrei definire tra virgolette curioso
Nel senso cioè che non era un sindacato nel senso che veniva considerato non un sindacato ma un'altra cosa credo che lo slogan di questo congresso si volge veramente al futuro se tenta la UIL di utilizzare questa grande forza e questa grande volontà dei lavoratori anziani di contribuire alla crescita dell'insieme dell'organizzazione
No vogliamo costruire un sindacato vero che partecipi nell'azionario si costruisca nei comuni nei post medio piccoli comuni nel territorio cioè nella società quindi diventi pure esso un momento di presenza istituzionale della UIL un radicamento della UIL
Nella società
Vorrei dire senza essere frainteso un sindacato orizzontale a livello di territorio con una presenza cioè che via garanzia e presenza a quel sindacato dei servizi che noi intendiamo costruire al sindacato dei cittadini
Quindi un contributo importante noi intendiamo dare all'organizzazione un contributo importante al sindacato nuovo il congresso
Nostro si è chiuso con questo slogan con un'affermazione gli altri lavoratori dei pensionati dell'insieme dell'organizzazione grazie
Sarà la guida l'Umbria
Nel frattempo gorgo
L'occasione per ringraziare il prove sul Francesco Saverio veste di segretario generale la conferirà l'operazione nazionale dei quadretti a funzione pur unica che ha fatto intervenire alla congresso il proprio intervento il proprio contributo per questa categoria e lo ringraziamo
Ma amici e compagni
Di organizzazione
Ma ritengo
Giusto dare atto ciò
A Giorgio Benvenuto
Che stamattina aprendo
La sua relazione ci comunicava che avrebbe presentato una relazione diversa
Io ritengo
Che questa affermazione non sia stata assolutamente per la vita è stata largamente sostenuta
Da
Argomentazioni che condivido rispetto alle quali è giusto dare atto
Oltre che per il sindacato nella sua generalità
Dico per il sindacato italiano
Estremamente utile
Per la UIL per noi
Per questa organizzazione
Che non ho timore di dire che prima delle altre organizzazioni ha saputo cogliere le novità dei tempi presenti
Anche se
Questa capacità e costata molti fischi benvenute
Un'organizzazione fischiata perché nel segretario Jack vedendo
Come
Anche la CGIL si avvia verso il congresso
Molte cose sono cambiate
Io ritengo che sia giusto riconoscere a noi stessi
Questo merito di avere capito in tempo
Il
La direzione verso la quale i tempi andar
Io condivido questa relazione perché considerano che sia
Uno sforzo culturale vero
E mentre l'ascoltavo stamattina
Anche se in una posizione scomoda siano morte Dinoi o a stare in piedi o a sedersi
Ma con questo non voglio lamentare la posizione voglio dire che avendo cominciato bene un congresso
E se l'abbiamo cominciato bene vuol dire che andrà anche beh
Io ero molto contento di vedere
Tanta presenza ed ero molto contento di ascoltare il presidente che comunicava a noi
Le le svariate presenze che è anche questo un fatto importante
Ebbene io le dicevo sentendo la relazione coglievo alcuni segnali che voglio
E voglio dire a questo congresso
Il primo di questi segnato
Di fatto incidere
Più che sia possibile
Le cose che diciamo e le cose che faccia
C'è
Una sorta c'è stata una sorta di doppiezza in questi ultimi tempi io non sono per il
Per il pentitismo becero ma a me sembra
Che abbiamo prolungato oltre ogni limite
Le il grado di consapevolezza cioè le riflessioni che noi all'interno
Dei gruppi dirigenti facevamo
Nel momento di qua giacché in Italia ormai quaranta e passato come sindacalese
Ecco io credo che la relazione di benvenuto
Sia da questo punto di di vista una provocazione importante e interessante per far coincidere
Questa diversità tra ciò che diciamo e ciò che facciamo
Perché île
Ritengo che non sia possibile
Che mentre nel gruppo dirigente la consapevolezza dei problemi di fronte ai quali ci troviamo
Sia una consapevolezza quasi acquisita e poi ci sia un distacco tra la nostra consapevolezza ed il grosso della gente i tempi hanno messo giudizio un po'a tutti
Se questo è uno dei segnali
Che si coglie nella relazione di benvenuto io credo che questo sia
Un contributo serio anche per il lavoro
Che siamo chiamata svolgerà da questo congresso in avanti come dirigenti sul territorio
L'altro segnale che io accolgo voglio dire vado per flash la conferma della scelta della politica dei redditi
In collegamento con una gestione rigorosa
Del bilancio pubblico
Una gestione
Rigorosa come unico per combattere l'inflazione banche per creare
Condizioni di profittabilità degli investimenti e di sviluppo del reddito e dell'occupazione
Quando dico politica dei redditi e penso allo sviluppo dell'occupazione
Il mio pensiero va all'impegno che il sindacato del Paese che i partiti e le istituzioni hanno rispetto alla necessità
Di dare una risposta alla domanda di lavoro che viene dal Paese che viene dalla dalle giovani generazioni
Che scendono in piazza io vorrei un attimo
Soffermarmi su questo che scendono in piazza anice compagni locali noi per molti anni ci siamo battuti non vi spiego io
Dal momento che loro chiedono quello che noi abbiamo chiesto per anni ci sia poi una sorta di rottura tra queste generazioni tra questi studenti per ottantacinque e Lori quali sono
I termini di questo rottura probabilmente noi
Dentro al palazzo come si dice
Non abbiamo saputo
Costruire condizione diverse
Io credo che
Un messaggio che i sindacati in generale i partiti possono vantare la storia del nostro Paese
E chi
Come noi ha vissuto
Questi ultimi venti anni venticinque di esperienza politica e sindacale
Ha il dovere di trasferire nella conoscenza delle giovane generazione le contraddizioni
Che noi abbiamo sottolineate non abbiamo risolto
Diversamente se non colmiamo sì qui questo divario allora allora i pericoli sono graditi amici e compagni vuol dire che c'è una frattura una rottura netta
Tra noi e le nuove generazioni non è soltanto il bisogno di abbiamo fatto e di ciò che vogliono loro fare certo se c'è
Un impegno per colmare questa fattura io credo
Che da parte del sindacato ci debba stare questa quest'impegno questa forza questa questa prova della verità
Che nella relazione di benvenuto
Io mi sembra abbia via di avere colto
E io credo che un'altra cosa voglio dire
Ha fatto bene benvenuto
Quindi sì al sono senz'acqua quindi non c'è speranza
Di bagnare la lingua se non con la saliva
Dove ai clienti grazie
Questo voler spingere
Il discorso sul quadro politico io non ho alcun timore di considerare che questa
Questo come dire questo impulso
Che Benvenuto vuol fare con la sua relazione di spingere alla nostra riflessione sul quadro politico è una roba che bisogna raccogliere e non aver timore di farlo pure questo discorso perché
Perché la la minaccia
Del
Di un di un bipolarismo non è mica stata scongiurata nel nostro Paese
Il bipolarismo nel nostro Paese è una tentazione antica
Io non non voglio Silone
E passata
Facile nelle altre due nelle ultime vicende insomma andare cioè a una sorta di semplificazione che la storia del nostro Paese non accetta quindi noi come
Come organizzazione sindacale che si riconosce
Che si riconosce nell'area
Come diceva benvenuto laico riformista io credo che noi dobbiamo lavorare per evitare che si realizzi proprio oggi dopo tanti anni di storia del nostro Paese con mille contraddizione dicevo prima
Si prospetta alla stessa maniera come se avessimo vissuto in bagno il contributo dell'house il a favore di un arricchimento della Bialetti predefinito diventa un contributo irrinunciabile per quest'organizzazione ed è vero che è un contributo di questa di questa elevatezza di questa importanza è un contributo che può venire soltanto a condizione come diceva nella relazione Benvenuto che la UIL campi ma cambiamo noi anche dentro Dino
Che io credo che
Il congresso se è un segno ma il Congresso questo che conclude una lunga stagione ma anche i congressi che finora si sono svolti hanno in qualche modo raccolto il segnale di un cambiamento
Del modo nostro di essere nella UIL e a non drammatizzare
Più di tanto la rottura della federazione unitaria e neanche le vicenda del referendum sono sono esperienze a mio modo di vedere
Che semmai
Rappresentano come si dice le dure repliche della storia a me pare che queste due vicende non hanno insegnato soltanto a qualcosa
A chi ha vinto il referendum anche insegnato molto a chi l'ha perso anche ma io non vorrei veramente insistere su questi momenti ma sfiorano i soltanto dando anch'io un segnale che vero non bisogna drammatizzare questi due momenti dal momento che possano rappresentare un ulteriore arricchimento di quella esperienza della quale
Di un sindacato
Di un sindacato
Che ben ha fatto a valle di quegli avvenimenti di cercare elementi di unità di azione
Che consentissero la ripresa del confronto in corso
Io credo che come un il
Dobbiamo riprendere questo cammino con motivazioni nuove e con la forza dei convincimenti nostri che sono convincimenti a mio modo di vedere giusti e l'ultimo segnale
E spero di essere nel tempo
A me non dispiace io l'apprezzo molto questa volontà
Di un sindacato anche per il cittadino cioè un sindacato
Che trovi radici s'nel territorio
E tra la gente per dare alla gente quei servizi che non non sono assolutamente un modo per Ca'inviare natura al sindacato assolutamente no se venisse dette in questi termini non credo che nella relazione perché avete in questi termini
Anch'io collega Ray non è possibile trasformare il sindacato il sindacato dei servizi credo che non sia questo assolutamente no lo escludo il segnale si tratta di essere più vicine alla gente
Perché la gente trovi una motivazione in più da qui in avanti per aderire al sindacato grazie
Grazie figlio sfiducia
Per cui l'Abruzzo
Compagni ed amici
Io voglio fare questa con questo mio intervento alcune brevi considerazioni
Partendo dalle spaccature che hanno diviso il movimento sindacale italiano
Io mi ricordo lo ricordava poco fa
Con un compagno sommi
Quando in questa sala
Alcuni anni fa
Si dava vita alla Federazione unitaria
Ebbene partendo dicevo
Da una considerazione di fondo
Quanto è accaduto dal famoso quattordici febbraio ma si potrebbe nulla avviene per caso compagni
C'era una precisa strategia e regia da parte di qualcuno
Diretta ad un fine
Che tutto il movimento sindacale italiano
Diventasse un comodo strumento di ingerenza politica
Se questo disegno non si è realizzato un ruolo importantissimo è stato il volto dalla nostra organizzazione
Perché se si vuole uscire dai dirigere i tubi della casualità come noi della UIL vogliamo si vede chiaramente scegliere il terreno delle nostre pop delle nostre responsabili proposte risposte quindi in sostanza il terreno della nostra linea politica
La UIL non ha mai avuto lì ha sempre avuto invece e la relazione di George di stamattina ne è una testimonianza
Una linea decisa e precisa a cui non intende venir meno di fronte a qualsiasi ingerenza da parte di chiunque è la linea decisa e precisa
Della di quella reale degli interessi dei lavoratori come persone come d'eventi al sindacato come cittadini e ciò senza presunzione
Con tutti i limiti e gli errori le mancanze che noi potremmo avere
Ma stenta a smarrire il senso interiore pratico
Che è quello di cercare di essere un presidio accerto contro tutto ciò che mina già la libertà il lavoro la professionalità raggi che considerano i lavoratori un gruppo di pecore da indirizzare dove vuole il pastore per noi i valori della democrazia soprattutto dentro al nostro sindacato sono valori permanenti e quindi sottoposti a verifica valori di questo genere infatti non posto lettere considerati solamente delle pietre miliari leggibili nella Carta costituzionale o ascoltabili
Nel messaggio del presidente dalla Repubblica
Questo terreno della democrazia nel sindacato è un problema chi ha bisogno quasi quotidianamente di un'utile opera di analisi i fatti accaduti nel movimento sindacale dimostrano che le tre competenze Oni polemizzano anche sul tema della democrazia quindi ognuno ha detto e qualchedun altro s'il rito i più piccoli in termini di iscritti non è una questione di numeri compagna anti la questione è proprio un'altra
Il concetto di unità sindacale portò al di sopra della democrazia non è né può essere un coperchio stabile per una pentola se la pentola non volle il coperchio resta al suo posto marzo debole il coperchio prima va alla e poi salta ecco L'Unità cercata ad ogni costo senta specifica garanzia di democrazia è stato accolto coperchio al contrario un sindacato che vive come fatto naturale fisiologico il valoroso Plante della democrazia quindi un sindacato che decide votando nei propri organismi ma soprattutto nelle fabbriche
Azioni ma anche ed è la cosa più importante dal punto di vista degli interessi dei lavoratori
Sarà forse il caso di ricordare che tutto questo non è un modello della città di utopia
Ma il modello del sindacato operante in molti paesi d'Europa ci dà occidentale e quei sindacati giova ricordarlo operano sia con i governi conservatori che con quelli progressisti
E la questione dell'autonomia del sindacato che quindi una questione universale
A scanso di equivoci
Essere autonomi non deve significare rinunciare alle proprie idee politiche o militare in un determinato partito politico anzi a questo proposito voglio precisare della incompatibilità io penso che si debba procedere a modifiche attenuando la tu ma le disposizioni tattiche da adottare e sull'argomento e ciò proprio per evitare certe ipocrisie dannose francamente inutili
Ma tornando al tema della democrazia io voglio aggiungere che i fatti ci dimostrano che la nostra posizione ragione circolazione che dobbiamo rivendicare come nostro patrimonio culturale e quindi storico bisognoso mentre ieri in pub io però alcuni anni fa parlare di queste cose significava andare contro corrente perché all'epoca in cui si pensava che solo la somma delle forze poste la garanzia per risolvere i problemi
Oggi si è compreso almeno lo spero
Che le decisioni post sono e devono essere presumo è ora di finirla con i diritti di veto la vita di una società civile e democratica non può essere la griglia fotocopia del Consiglio di sicurezza dell'ONU bisogna decidere bisogna contarsi perché la base Conti perché si sappia quali sono le determinazioni quale loro senso dove portano le decisioni prese quali sono i progetti quali sono le idee e la mia modesta idea
E anche questa
E dopo anni di ubriacatura di mediazione unitaria si cominci davvero a capire che il valore della democrazia e quindi è che dei diritti anche delle minoranze sono gli elementi reali della vita sindacale
E oggi ci si comincia a rendere conto della sua validità è anche merito della UIL non certamente solo tanto squallidi e improduttivi ognuno vale per quello che è e per quello che è veramente con la fatidica che comporta la proposta
Ma la raccolta del consenso dobbiamo quindi incamminarci verso una strada che porta ad un sindacato più democratico e quindi che sbaglia di meno anche se potrà sbagliare ancora certamente ma gli allori che potrebbe commettere saranno gli errori di una persona ma di un gruppo dirigente di un metodo di una volontà democraticamente espressi un sindacato può questo la mente più qualificato dunque la democrazia e la professionalità non sono cappelli di paglia di Firenze che si indossano solo a primavera
Demografia proporzionalità sono elementi contestuale di una stessa medaglia che è l'immagine stessa del sindacato e di qualcuno era quello di pervenire al governo del movimento sindacale da parte dei burocrati del partito ebbene non dimentichiamo compagni che una fetta importante ente del movimento sindacale la vicenda referendaria ne è una prova è stata usata per tentare di attuare questa metamorfosi e se ciò non è accaduto dobbiamo avere l'orgoglio di dire che il merito è soprattutto toh della UIL ma detto ciò non dobbiamo cautelarci nell'orgoglio Pinochet esperto dobbiamo operare per apportare il nostro ruolo ci vuole un sindacato capace di rischiare di lanciare idee e di attuare provocazioni
Le divisioni e ci sono state nel sindacato mi inducono a credere che potrebbero riproporsi diversamente dagli ottimisti ipocriti che nei prossimi mesi la pressione della lotta politica alta ma intensa e allora dobbiamo sapere quanto più prestanti saranno le richieste che il potere politico farà al sindacato dei certe precise tanto più difficili potrebbero essere le risposte unitarie cioè infatti ipoteche continueranno a condizionare il sindacato dall'esterno non serve a nulla cercare di rimuovere attraverso la perdita della memoria di quanto accaduto o delle ragioni che l'hanno determinato invece secondo me cercando di limitare i danni e continuando a considerare l'importanza del nostro ruolo di militanti della UIL si potrà disporre del tempo della serialità necessari per dare risposte adeguate e ma per fare ciò
Si deve deve essere per noi indispensabile prima di tutto stabilire un preciso automatismo nel ricorso a forme di verifica diretta della volontà dei lavoratori attraverso i noti metodi e strumenti di democrazia fondati sulla c'era tenta della possibilità di partecipazione di tutti i lavoratori e quindi sulla piena bene irritabilità dei relativi risultati secondo garantire in tutte le forme sedi possibili irreale plurali il fumo delle presenze organizzate questo pur limitato sistema di garanzie a secondo me il pregio di conoscenti dire non solo a noi ma anche le altre organizzazioni di eliminare il contenzioso esistente e soprattutto di riconsiderare il tratto a causa della discoli tale rapporto unitario il petto dell'appannamento delle nostre proposte c'è da ricordare oggi infatti che abbiamo subito
Al causa del logorio della mediazione la diminuzione della potenzialità della nostra proposta che altera tecnica che aveva suggellato l'ultimo congresso di Roma
Mi riferisco ovviamente alle politiche generali di un nuovo sindacato di partecipazione
Dobbiamo recuperare la nostra proposta ovviamente arricchendo la aggiornandola alla luce dei nuovi barbari eccome ma prima di tutto dobbiamo ribadire rilanciando la nostra scelta di portare dall'antagonismo al protagonismo danno cultura di opposizione ad una cultura di governo
Dobbiamo prendere pienamente atto che nel parlante ma polivalente tendenza conflittuale e ciò ricordiamo lì non può non avere conseguente nel movimento sindacale
Ancora i mutamenti intervenuti nelle classi sociali impongono soprattutto a noi compagni una profonda revisione culturale politica ed organizzativa ed anche una più accorta predisposizione a cogliere il senso poi vivo che viene verso il mondo del lavoro dalle nuove tecnologie dobbiamo davvero volgersi al nuovo infine l'abbandono del vecchio modo di fare politica con il ricorso l'appesantimento dei carichi del cosiddetto Stato assistenziale dobbiamo infatti avere il coraggio di reagire al permanere del perverso intreccio fa intervento sociale assistenzialismo fine a se stesso
Compagni e di notevole importanza su questi aspetti dovremmo riflettere dare risposte coerenti dal nostro punto di vista
Attraverso un nuovo modo di concepire il sindacato nell'ambito di una moderna cultura riformista e laica
Sono convinto infatti che sarà alla luce di queste risposte che potremo dare il nostro contributo per uscire dalla crisi economica non con i soliti discorsi triti e ritriti ma con fatti concreti
è una sfida certo ma il destino del sindacato e voglio aggiungere anche del nostro Paese chi gioca sulle risposte che sapremo dare a questa spinta questa sfida l'importante e avere sempre il coraggio di dire quello che pensiamo
Il coraggio di dire sempre la verità anche quando è difficile farlo un grande meno non potete affermare l'aver sempre detto la verità pompa anni la relazione dei Giorgio stamattina al nostro congresso rappresentano la nostra verità dipendiamo ora e portiamolo avanti con coraggio crac
Ringraziamo l'amico compagno Ferrari era l'ultimo intervento ringraziamo io Caronia d'aver accettato un invito dalla presidenza di intervenire domani nella prima mattinata
Lo ringraziamo di nuove ci vediamo domani mattina puntualmente alle nove verrà anche distribuita relazione di benvenuto
Scusate mi dicono un'altra cosa chi interviene e tra domani e dopodomani ad agenzie per cortesia fa anche una sintesi per l'ufficio stampa