Quale ambiente

Allora buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente
Oggi parleremo di grandi opere sia viarie e ferroviarie ne parliamo con Marco Beltrandi che vicepreside deputato della Rosa nel Pugno vicepresidente della Commissione delle comunicazioni e trasporti della Camera dei deputati
Beltrandi pochi giorni fa sul Sole ventiquattro Ore è stato pubblicato un un'intera pagina sulle grandi opere
Il sole metteva in evidenza una situazione in realtà di Stasi quasi totale e anche di divergenza sulle scelte
Tra Di Pietro e bianchi cioè tra al il ministro alle Infrastrutture e il ministro dei Trasporti
Ci sarebbero però pochissimi fondi addirittura anche per la Salerno Reggio Calabria e la variante di valico non parliamo poi della Torino-Lione della Pedemontana e di tutte le altre per cui almeno per ora non ci sarebbe una lira
Musica grande opera
Che non si farà giustamente dico io e il ponte sullo Stretto che invece i toni e dalla sorte si porta dietro circa nove mila miliardi di vecchie lire della liquidazione deliri
Beltrami qual è la situazione ecco tu che segui appunto in commissione
Questa situazione
Sì buongiorno a tutti ma io devo dire subito che non ho avuto la possibilità anche se non era stato segnalato che leggere questo interessante articolo del Sole ventiquattro Ore che loro ad ogni modo rintracciare e quel che è certo è che in commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni e sono stati uditi due ministri nel mese di giugno sia bianchi sì e Di Pietro
E diciamo subito che si è evidenziata una difficoltà una difficoltà anche nella ripartizione delle competenze non noi sappiamo che questi due ministeri quello dei Trasporti e delle Infrastrutture sono il risultato di uno spacchettamento ebbene è risultato da queste audizioni una qualche sovrapposizione del competente tant'è vero che poi gli stessi ministri hanno riconosciuto che ad esempio la programmazione dovranno assolutamente farla farlo assieme e in diciamo così in coordinamento
E ed è chiaro che una soluzione di questo tipo funziona bene fintanto che i due ministri vanno d'accordo e hanno le stesse priorità e gli stessi metodi di lavoro qualora questo dovesse venir meno e io non me lo auguro certamente si porrebbero dei problemi e riguardo poi invece allo stallo delle grandi opere delle infrastrutture di cui il nostro Paese ha un grande bisogno
Ma io parto da un dato anzi da alcuni dati in primo luogo noi sappiamo che la legge obiettivo
Del precedente Governo
Aveva all'interno quasi ombre su cui non era stata fatta molta selezione di fatto è una raccolta dei desideri
Delle varie amministrazioni locali e del Governo nazionale
Senta tutto una gran selezione perché comunque si riteneva di partire con le opere puri cammin facendo si sarebbero trovate le risorse questo era l'orientamento della precedente maggioranza ora la nuova maggioranza a invece secondo dal mio punto di vista anche positivamente un orientamento diverso cioè prima di aprire i cantieri bisogna essere ragionevolmente certi che le risorse ci siano anche per portarli a termine sembra giusto e municipio di buona amministrazione anche se chiaramente colle
Costrizioni nei bilanci pubblici che ci sono questo rischia in realtà di ridurre a poca cosa e di sacrificare troppo l'obiettivo di dotare il nostro Paese di infrastrutture moderne
Però va detto che appunto i ministri ci hanno c'hanno detto in commissione che i loro criteri quello anzitutto di privilegiare i cantieri aperti e poi via via le opere per le quali le procedure sono già più avanzate
Io non so se questo in presenza di risorse scarse sia ovunque il criterio davvero corretto senz'altro dal punto di vista contabile lo è però è anche vero che appunto tanto più le risorse sono scarse quanto più diventa indispensabile parola selezione che magari oltre allo stato di avanzamento dell'opera
Tenga conto anche delle delle priorità insomma voglio dire la Salerno Reggio Calabria
Egualmente importante rispetto ad altre opere così per l'alta velocità eccetera
Quindi eppure opere strategiche come la Torino Lione comunque del palco salutato sulla Torino-Lione poi c'è un discorso tutto particolare che perso
Magari vorremmo sì potremmo facciamo dopo ecco ma
Diciamo le risorse sono poche e quindi occorre una selezione delle priorità mio grillo molto più attenta
E perché il rischio appunto di alla fine di non dotare il Paese delle infrastrutture creando quindi un gravissimo danno ulteriore
All'economia ma direi proprio tutta la società la sua mobilità è davvero seriamente concreto
Ecco ma per esempio quello che vedevo anche quest'articolo poi in questa in pagina perché in realtà gli articoli erano tre
Uno che descriveva la situazione è un altro che erano sorte editoriale di Sheva qui bisogna scegliere fare al quanto meno delle priorità insomma
E sia presente ecco che sul MOSE per esempio c'è una contrapposizione adesso tra Cacciari e l'ex sindaco precedente Paolo Costa che tra l'altro sono tutte e due della Margherita dell'Ulivo non solo dell'Ulivo che l'unione ma della Margherita cioè Cacciari era per diciamo la sospensione dell'opera e Paolo Costa invece no per la prosecuzione la realizzazione
Del MOSE quindi le difficoltà in realtà sono tante anche sulle opere che già già sono partite in o almeno a qualche misura
Non c'è il minimo dubbio d'altro canto sono convinto però è stato inutile non credo che dipendono tutte dalla nuova maggioranza ad esempio consideriamo la la la questione dell'alta velocità dell'Anpi sarebbe più corretto dire alta ma si sa e benedice la Torino-Lione corridoio cinque la parte italiana dei veri è chiaro che nella maggioranza ci sono dei contratti su questo si colgono anche accenti non proprio diciamo coincidenti tra ciò che dichiara il ministro Bianchi il ministro Di Pietro però non va dimenticato anche se nessuno lo ricorda più che è stato a dicembre a Gianni letta a togliere la TAV lo Torino-Lione dalla legge obiettivo sì quindi a bloccare di fatto tutta la procedura che era stata seguita sino a quel momento e e e che questo e è l'atto che poi rende inevitabile dare il via ha una procedura appunto diverso e quindi lavorava maggioranza da questo punto di vista tu con le sue contraddizioni
Si è trovata di fronte a un blocco dei cantieri che era già preesistente ora però ciò che interessa è come andare avanti perché su tutti dicono che ad esempio quell'opera vada assolutamente fatta
Tutti dicono che è in discussione
Il come parla nel senso che si diparte un po'dall'inizio con la conferenza di servizi che è stata avviata proprio subito prima
Delle sbatte con una commissione che lavora anche a livello ministeriale
Però c'è altro da parte mia anche una forte preoccupazione per quanto riguarda i tempi e i costi i tempi perché si parla di rinvii dell'inizio dell'opera da due a quattro anni
E questo naturalmente comporta costi per tutto il Paese considerevoli c'è un problema per quanto riguarda i fondi europei che si rischiano di perdere o comunque si potranno un perde lì solo se si effettuerà una rinegoziazione che però non so bene che margini abbia di successo
E in terzo luogo appunto non vorrei che dietro questo rinvio che ripeto non è stato deciso di fatto da questa maggioranza non è quella precedente vorrei che di fronte questo blocco dei cantieri a questo rinvio
Non si cerchi appunto di coprire contrasti nella maggioranza e che in realtà ci sia in qualcuno la tentazione poi quest'opera al di là delle parole di non farla partire comunque ecco mi auguro che questo davvero non sia e per quanto riguarda la Rosa nel Pugno noi senz'altro ci batteremo perché quest'opera importantissima
Si fa sa e si faccia senz'altro coinvolgendo gli enti territoriali locali ma facendo comunque prevalere l'interesse generale che non può essere la cui tutela non può essere affidata all'ente territoriale locale interessato dall'opera
E si tratta io l'ho l'ho detto anche in Commissione si tratta però ad esempio per quanto riguarda l'impatto ambientale
E finalmente adottare criteri riconosciuti internazionalmente c'è questo l'unico paese in cui tutto a livello di impatto ambientale viene messo in discussione praticamente da chiunque proprio perché non c'è chiarezza su come si svolgono queste analisi e soprattutto sul fatto che si svolgano su criteri ripeto
Che hanno l'autorevolezza riconosciuta a livello internazionale che consentono di calcolare i costi
Delle esternalità ambientali delle opere
Ecco io ero il Sole ventiquattro Ore metteva in evidenza un'altra cosa chi non avendo i DS e la Margherita
Nessun personaggio importante diciamo in questi ministeri neanche o forse comes sottosegretario quindi essendoci sia Di Pietro Italia dei lavori e dei valori sia bianchi invece i comunisti italiani
E c'è una sorta diciamo cristallo come non dico di disinteresse ma di fatto su mentre per esempio Bersani su sul discorso gas bene o male sugli assi Fini rigassificatori si sta muovendo si sta muovendo non sul silos non solo su quello ma sulle forniture dei dei gas adesso andrà in Algeria
C'è già stato Intini andrà anche Prodi eccetera
C'è qualcosa di vero in questo
Può anche darsi che nella ripartizione delle poltrone ministeriali i trasporti ed infrastrutture non siano state non siano stati i dicasteri favoriti
Però dobbiamo anche dirci molto chiaramente che non è pensabile che un governo o di un'Italia di questa Italia con questi ritardi infrastrutturali
Con persone come Padoa Schioppa o Romano Prodi o appunto letta Bersani cure impegnati altri dicasteri possa considerare l'aspetto delle infrastrutture che non riguarda solo i trasporti ricordiamolo riguarda appunto come come dicevi ricordavi tu la faccenda del la la
L'opera del modo a Venezia su su cui effettivamente non mi esprimo perché non ho sufficienti competenze devo dire che neanch'io ho sempre avuto dei dubbi ma non ho mai ridotta è un operaio in bocca su cui è sempre un punto interrogativo insomma ecco devo dire che comunque cioè non posso pensare che un governo così autorevole
Così rappresentativo della società italiane così autorevole gli economisti de posso per fare di trascurare cospetto delle infrastrutture condotto la cosa assolutamente colpe quando vinci
Seduta tutte le opere dubbio occorso il ponte sullo stretto è quella su cui avrei meno dubbi
Anch'io cioè nel senso che proprio per quello per quello che ho potuto approfondire non la farei proprio ma da quello che ho capito non si farà comunque spero proprio di no ed è l'unica opera appunto che si porta dietro
Malgrado le fesserie cambiano raccolte hanno raccontato si porta dietro tutti i soldi della liquidazione dell'IRI cioè circa nove mila miliardi che sono lì depositati insomma
E che erano sul che sono soldi del tesoro del Tesoro quindi dello Stato
E ci hanno raccontato fregnacce dicendo che veniva finanziata dai privati che non è vero per niente perché appunto ci sono circa nove mila miliardi delle vecchie lire
Che sono la liquidazione dell'IRI e che sono del tesoro
Ecco quindi che quelli sono a disposizione insomma no dopodiché ed avevo capito sia Di Pietro
Che tutto il Governo insomma rischi in questa situazione in cui non c'è una lira per le grandi opere prioritarie sarebbe una follia più totale assoluta sulla
Resta comunque adesso la cosa fondamentale io credo che i ministri appunto nei proprio dei prossimi Mary definiscano con gruppi concordemente congiuntamente le priorità con più con più precisione ecco le priorità di opere da portare avanti in modo da massimizzare le poche risorse disponibili
Che si abbia il coraggio ma anche di cercare di appunto ragionare più sulle priorità che sul semplice criterio dei cantieri già avviata e che pure è importante
E che naturalmente queste opere di cui si individuano approfittarsi facciano appunto senz'altro dialogando con gli enti territoriali ma facendo prevalere l'interesse di tutti i cittadini
Io sorridevo no quando le ho letto questo agosto di proposta ad esempio sul ponte dello stretto di un referendum da tenersi fra i cittadini
Appunto
Fra i cittadini direttamente interessati all'opera che poi appunto della Sicilia
E e la carta ecco questo questo lo trovo veramente ridicolo perché non c'è nemmeno l'ombra di questo è scesa al tutti italiano e poi non e sublimi
Teste fosse limitata a questo io sono convinto se si facesse un referendum di questo tipo che ne forse nessun'opera avrebbe possibilità di farsi stessi appunto in genere le infrastrutture non si vogliono nel proprio cortile oppure nel caso del ponte sullo Stretto si decideva al contrario di farla quando magari non risponde all'interesse nazionale l'interesse europeo
Va bene Bertani o di ringrazio mi fermerei qui e ci sentiamo a settembre quando si andrà avanti vedremo sta commissione
Quali sarà se si comincerà a concludere qualche cosa e a fare poi delle scelte concrete ringraziamo Marco Beltrandi della Rosa nel Pugno deputato e il vicepresidente della Commissione delle comunicazioni e trasporti della Camera