Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Autostrade, Energia, Eni, Finanziaria, Gas, Governo, Lavori Pubblici, Rassegna Stampa, Tav.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 14 minuti.
Rubrica
16:30
9:30 - Roma
10:30 - Roma
10:00 - Bellaria Igea Marina
16:00 - Mestre
17:00 - Mestre
18:00 - Mestre
18:00 - Reggio Emilia
18:00 - Milano
18:30 - Manfredonia
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente
Vediamo le notizie un po'di questi giorni c'è una pagina intera sul Sole ventiquattro Ore
Sulle grandi opere cantieri Unione senza una strategia o era in cura per battere sempre sul Sole ventiquattro Ore per battere i bimbi né decisionismo né tavoli perpetui
Tutti i diritti sul plagio più sul Progetto Moshe
è abbastanza diciamo da un articolo abbastanza critici punto l'unione aree non abbia una strategia speriamo l'articolo di Giorgio Santilli
Per l'emergenza ci ha messo una pezza Padoa Schioppa con Irina farci rifinanziamento dei cantieri Anas e ferrovie
Per due virgola otto miliardi e da lui governa si aspetta ancora molto con i fondi della prossima Finanziaria
Ma difficilmente potrà essere il supertecnico che siede in via venti Settembre a risolvere le questioni esplosive oggi più che mai aperte che dilaniano la maggioranza sul piano delle grandi opere
E vero che i conflitti restano sotterranei che stavo bravo e ridicoli per ricomporre almeno per ora quelli sulla tavola
Ma il rischio del modello del modello tavolo è una consultazione permanente ed ai tempi lunghissimi
Proprio per non creare strappi tra le forze dell'Unione mentre la maggioranza sembra colpita da quel che qualche parlamentare di centro sinistra chiama sindrome Bersani
Il ministro dello Sviluppo andava predicando in campagna elettorale che di infrastrutture meno si parlava meglio era
Per la coalizione e per il Paese quei tempi sono lontani ma la prima cosa che sino ad oggi nel dibattito politico sulle grandi opere proprio il fragoroso silenzio dell'Ulivo
Sarà perché Margherita e DS non hanno uomini puntano i ministeri Infrastrutture
Trasporti e ambiente
Ma certo è che i due partiti maggiori della coalizione non sembrano considerare una priorità
Il futuro dell'infrastruttura
Semmai sono i governatori Rossi prosegue Santilli esposti in prima linea incalzati dal ministro delle Infrastrutture Di Pietro
Che vuole ridefinire con le regioni le priorità del piano delle grandi opere lasciato da Berlusconi
Tito ematico però che anche loro Errani Martini Lorenzetti Burlando oggi preferiscano tacere appuntamento a settembre
Appuntamento a settembre anche a Roma ogni oggi ognuno va per la propria strada
Non c'è una sola opera su cui la maggioranza sia compatto con l'eccezione forse forse dell'alta velocità Torino-Milano
Torino Milano Napoli che pure ha spetta dal ministro dell'Economia una soluzione al nodo dei finanziamenti dopo lo stop dato da Eurostat ai veri e i prezzi vispa ora confluita in cassa depositi e prestiti
C'era trovare almeno dieci miliardi ancora per finire la linea l'unica opera su cui è stato raggiunto
Una la Giunta unici all'unanimità età del ponte sullo Stretto più facile dire no anche anche qui però due linee il ministro dei Trasporti bianchi
Chiede la cancellazione della concessione aspetto di Messina seppia Di Pietro cerca un'uscita strategica graduale che consenta di ridurre al minimo le penali da pagare
Anche questa discussione come quella fra Cacciari il governo sul MOSE
Racconta la protezione del centrosinistra ad accapigliarci su tutto dalla crisi dalle questioni minime a quella tratte Bianchi ha rilanciato da una cosa fare dei due virgola cinque miliardi
Che Fintecna li ha destinato agli aumenti di capitale del ponte
Come la proposta di rivedere il piano generale dei trasporti che chiama Piano della mobilità
Un'opera che richiederà un paio d'anni
Qualche collega la maggioranza lo ha dissuaso dall'avviarne uno nuovo
Più attento alla politica fare Di Pietro che ha impostato la propria passione sulla concretezza ha denunciato l'assenza di finanziamento
A cambiare i vertici Anas ha imposto il DPEF infrastrutture
Qui sono nati subito i problemi di di metodo a sinistra radicale vuole concertare tutto e Bianchi vuol far valere la sua presenza
Probabilmente lo scoppio di un nuovo conflitto di competenze
Ma anche di merito accorsi a con firma che dalla Torino-Lione alla Milano-Verona dalla mosse ACE alla Cecina Civitavecchia le differenze prevalgono sulle sintonie
Per non parlare degli impianti per l'energia a Brindisi il rigassificatore della British Gas alle urne il così detto o o il prete imprenditore Bellelli
E altre qui elenca una serie di cose a settembre non ci saranno alibi del Governo prosegue Santini che ha bisogno di una linea forte e condivisa da portare in finanziaria
Altrimenti non riuscirà a reggere l'impatto dottor dall'esterno continua a chiedere l'alimentazione integrale del piano opere la via stretta fondata sulla ricerca delle effettive priorità finanziabili ha bisogno di rapidità nell'individuazione delle opere da rifare compattezza politica progetti affidabili risorse sufficienti
Terza quinto sarà travolta e per il governo sulle grandi opere la legislatura si potrà considerare già chiusa
Quindi l'articolo abbastanza pessimistico guidato sull'Unione e le grandi opere le divergenze e ancora appunto non si fa come gli andrà avanti
Ma veniamo veloci piacerebbe sentire l'ex ministro Lunardi veniamo qui Il Sole ventiquattro Ore ha una cartina in cui elenca le grandi opere diciamo alta velocità Milano-Verona
Costo cinque mila cento milioni disponibilità vero
Pedemontana lombarda costo virgola due virgola tre miliardi disponibilità vero ferrovie Orte Falconara costo tre mila milioni disponibilità Lero
Terzo Valico Milano-Genova costo quattro mila novecento milioni disponibilità Lutero
Sistema ferroviario Gottardo costo due mila quattrocentododici milioni disponibilità centotrentanove milioni autostrada Salerno Reggio Calabria e vede siciliana costo complessivo terrei Vichy mila quattrocentoquarantanove milioni disponibilità cinque mila trecentocinquantacinque milioni
Poi parla la centrale di Civitavecchia ma è un'opera per privata
Torino-Lione costo quattro mila settecento milioni disponibilità novantadue milioni alta velocità Torino Milano Napoli costo trenta miliardi disponibilità venti virgola sei miliardi per un'opera che è in corso già da parecchi anni
E comunque continua andare avanti come autostato a Cecina Civitavecchia disponibili davvero sparato a totale ionica novecentodiciotto milioni e quindi praticamente ecco quello che noi ci chiediamo
E però come mai questo l'articolo di Chantilly e questa mappa appunto delle grandi opere con praticamente fondi guasti è vero
Come mai Piero Nardi con la legge obiettivo sembrava dare il via a tutto a tutte tutte le grandi che addirittura mediocre
Poi c'è un articolo hanno di Andrea Boitani che per dice per battere inviti né decisionismo né tavoli perpetui
Per limitare la sindrome Nimby che rischia di bloccare che quartieri grande opera pubblica che che Totti in grande o piccolo che sia era illusorio il decisionismo muscolare della legge Obiettivo
Ma è altrettanto illusoria la prospettiva di tenere permanentemente aperta per ogni opera un tavolo di contrattazione consultazione dai diversi livelli di governo e varie espressioni spontanee
Degli interessi locali tutti con ampia libertà di porre veti ritardare atti amministrativi o addirittura ridiscutere tutto a qualsiasi stadio
Valutazione approvazione o esecuzione dei lavori la partecipazione democratica alla definizione alla scelta dei progetti va certamente salvaguardata
Ma va per così dire in caravan in una procedura che consenta di dare certezze sui tempi delle varie fasi necessarie ad avviare epoca completare le opere
Il momento centrale di tale procedura dovrebbe essere costituito dalla valutazione economica finanziaria ambientale dei diversi progetti
Tale valutazione come ricordava da Marco Conti anche sul Sole ventiquattro Ore nove agosto dovrebbe essere affidata a soggetti terzi
Dovrebbe sempre di guardare più progetti alternativi ed essere effettuata seguendo la metodologia internazionale lo standard il clima ugualmente implica che alla valutazione siano sottoposti Progetti ben articolati e dettagliati che rappresentino concrete soluzioni alternative è un problema infrastruttura
L'articolo lungo poi ci sono le le propose il suo per vostro propose di Boitani ma Didier vediamo come termine
Una procedura come quella qui suggerita sarebbe certo meno complessa e ci fossero meno enti locali coinvolti abolire le Province gioverebbe anche sotto questo profilo ma è il ritardo nelle opere è dovuto anche alla carenza di finanziamenti
E per questa carenza non c'è che due vie dati i vincoli di finanza pubblica
A viale solo le opere più strettamente necessarie in modo da concentrare le scarse risorse disponibili
E arrivare rapidamente al completamento delle opere fisse
E accrescere la presenza dei capitali privati di rischio entrambe le vie richiedono valutazioni Pistelli affidabili per la selezione eccepito essa sui tempi di approvazione discrete esecuzione come fece cercato di suggerire poi il cinico tutta questa intera pagina sulle grandi opere tutti divisi sul progetto MOSE
Scontro tra Comune tanto ma anche nel governo e quindi c'è la posizione contraria di Cacciari quella favorevoli di Costa
Comunque appunto non entriamo nel merito farlo segnaliamo solo suo lamento operatrice chiediamo appunto e cercheremo magari dopo Ferragosto da qualche giorno diversi riusciamo a sentire l'ex ministro Lunardi e come mai appunto avessero messo teoricamente fra virgolette in cantiere tutte queste grandi opere visto che non c'era una lira
E adesso invece continuiamo sempre su questa su questa strada
C'è un po'su tutti i giornali numero uno del Cane a sei zampe Scaroni emergenza gassificatori questo veniamo al Corriere la sfida ma c'era su tutti i giornali deve valere l'interesse nazionale basta reti locali
Bisogna applicare la Costituzione
A Cortina d'Ampezzo in questi meeting organizzati da dal giornalista Cisnetto meno localismo tanto più forte nella politica energetica di un Paese come l'Italia che più di tutti al mondo dipende dal gas naturale
Paolo Scaroni capo-azienda veleni non è un politico ebbene riguarda di indebite invasioni in campo
Anzi se non fosse amministratore delegato che la più grande azienda energetica nazionale mi piacerebbe guidare la Exxon dice con una battuta
Ma anche il ferimento di Enrico Mattei sono lontani Scaroni non rinuncia a dire la sua soprattutto in vista di un altro paio di odierni di emergenza
Durante qualche settecento stampe come nella passata stagione sarà chiamato a sforzi straordinari
Servono questi benedetti i rigassificatori impianti che permetterebbero di sganciarsi dalle importazioni di metano via tubo e dal possibile guinzaglio russo algerino
Mentre i letti a livello locale continuano ostacolato il e l'artista costituzione che prevede la competenza concorrente tra Stato e regioni e forti poteri di queste ultime non contempla invece il ricorso a un concetto come quello dell'interesse nazionale
Che fare una via d'uscita ecco la proposta di Scaroni potrebbe essere quella di scardinare l'intero palazzo utilizzando l'articolo centoventi del dettato costituzionale
Chi assegna al governo un potere sostitutivo quando regole o atteggiamenti locali metterebbero a rischio l'adeguamento italiano alle politiche dell'Europa
Questo è sostanzialmente e la proposta che mi pare molto ragionevole dall'amministratore delegato per le dell'ENI
Che Elleni vero cioè certamente funziona dovuta Scaroni che mi pare che ci sia da meno di due anni all'ENI ma ricostruire io i rigassificatori appunto l'ENI Senato sempre fregata
E questa quindi diciamo adesso Scaroni cambia cambia linea e credevo che cosa sono e che cosa succede
Chiudiamo qui la trasmissione e a risentirsi alla prossima puntata un saluto agli ascoltatori di radio radicale
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