Seminario nazionale dal titolo "Teodem: una nuova questione cattolica? Valori e politica nella società post-secolare" (Prima giornata)

Apro questo convegno dando vita è venuto è dicendovi che Antonello Soro che il coordinatore nazionale dell'esecutivo della Margherita stava riparando ci ha telefonato che sta arrivando quando arriva li faremo portare il suo saluto al nostro al nostro convegno e quindi
E quindi spento ogni cellulare
E quindi e quindi e quindi inizia subito la mia la mia introduzione mia introduzione che e gravosa impegnativa perché intanto si tratta di demolire due interpretazioni errate che vengono oggi date
Anche su un quotidiano nazionale circa il nostro convenire qui oggi e poi vorrei spiegare perché insieme agli altri quattro promotori si è pensato di costruire questa occasione di incontro che non vuole certamente essere unica e che vuole avere un seguito
Le due interpretazioni che vorrei demolire sono le seguenti la prima è una visione tutta centrata sull'appartenenza delle collocazioni interno alla Margherita secondo la quale qualunque occasione di confronto in questo partito si organizzi da parte di iscritti
è da considerarsi un riposizionamento correntizio o comunque qualcosa di funzionale all'ispirazione di un leader piuttosto che un altro
La seconda interpretazione da demolire
Fa capo a una banalizzazione della rilevanza dei cristiani in politica
Secondo la quale ci sarebbe qualcuno che detiene il copyright della laicità dei cattolici in politica e altri che invece sarebbero integralisti bigotti un po'clericali eterno dire
A questo proposito tutti quelli che provengono da un'esperienza che fa capo ai popolari
Come la mia dovrebbero chiedersi perché oggi l'impegno in una battaglia parlamentare per difendere la famiglia o l'opzione per una certa concezione bioetica
Vengono percepiti come proiezione di un ordine Esterno come difesa di una lobby vaticana
Non sarà perché il popolarismo non riesce più a fare percepire una visione organica dell'uomo e della società dalla quale naturalmente discendono alcune posizioni anche in campo etico c'è materia per discute bene mi rincresce deludere chi vorrebbe comodamente rinchiuderci in uno di questi due schematismi ma noi non siamo funzionali a nessuna di queste due ipotesi
Cioè detto con tutta la chiarezza di cui sono capace non stiamo costituendo una nuova corrente contando di mozione congressuale ipotetica né ci sentiamo dei Papa boys o il partito di Ruini
Ci siamo invece trovati insieme a riflettere su una serie di temi sui quali ci pare fondamentale dibatta un cattolico impegnato in politica soprattutto nel momento in cui si va cercando di costruire un nuovo soggetto politico
Intanto salutiamo l'onorevole Antonello Soro il coordinatore nazionale dell'esecutivo della Margherita
Dicevo ci siamo invece trovati a riflettere su una serie di temi sui quali ci pare fondamentale dibatta un cattolico impegnato in politica
Soprattutto nel momento in cui si va cercando di costruire un nuovo soggetto politico il partito democratico
Che ha l'ambizione di essere davvero nuovo e cioè di accogliere in un soggetto plurale l'apporto della cultura socialdemocratica di quella popolare di quella liberaldemocratica
Ponendo sì in qualche modo l'obiettivo non solo di farle convivere perché per questo basterebbe una federazione di partiti
Di ragionare sui problemi dell'oggi
E così di produrre una sintesi condivisa in grado di offrire un progetto per l'Italia e per l'Europa di questo nuovo secolo per questo abbiamo deciso di iniziare una riflessione seria non legata alle urgenze dell'oggi
Ma finalizzata a dare un contributo alla costruzione di un soggetto politico all'interno del quale la nostra identità legata al cattolicesimo sociale alla tradizione del popolarismo all'esperienza del cattolicesimo democratico abbia lo spazio che merita
Oggi la sola evocazione delle radici di una identità che ha accompagnato la grande avventura della BCE poiché il nuovo Partito popolare non risponde pienamente alle tante incertezze che segnano la nascita del Partito Democratico
Quei valori non sono data e non sono stati sconfitti come avvenuto per il comunismo e per molte realizzazioni del socialismo quei valori sono ancora vivi e ben presenti nella coscienza di non pochi credenti impegnati in politica sono i valori di cui è impregnata la nostra Costituzione molti di noi però oggi percepiscono un'inquietudine di fronte alle domande che il nostro tempo porta con sé dall'individualizzazione frammentazione dell'esperienza lavorativa all'invecchiamento della popolazione dal crescere dell'immigrazione alle nuove frontiere della scienza e della tecnica
Dalla cui si dei contrasti tra nord e sud del mondo al ritorno impetuosa dell'integralismo religioso
Dall'esplodere del terrorismo all'emergere di una nuova coscienza globale
Dalla richiesta di governabilità alle domande sulla qualità della democrazia e sul valore della cittadinanza sono fenomeni sono problemi sono bisogni e attese che non erano presenti o comunque non con tutta questa urgenza nell'agenda del ventesimo secolo
Da queste considerazioni che noi pensiamo siano condivise da molti e nata l'esigenza di prendere la parola di non rassegnarsi a vedere l'esperienza dei cristiani in politica silenziosa e nostalgica di un passato che non ritorna di qui l'urgenza di rimettere a fuoco il nesso tra valori e poi e qui ci tengo a chiarire
Che per noi laicità e confrontarsi su questo tema valori e politica in modo aperto e dialogante con tutti i proprio con tutti senza avere soluzioni precostituite volendoci arricchire dell'esperienza e delle idee altrui alla ricerca di soluzioni le più condivise possibili
Quella che vogliamo iniziare a partire da oggi è un'esperienza di resistenza e di innovazione
Di resistenza a un laicismo da combattimento che ha fatto dei diritti individuali un assoluto che vuole confinare fattore relativo oso unicamente nella sfera del privato
Che fa della neutralità dello Stato una nuova religione da professare anche nella società civile dove invece la libertà dei soggetti sociali a cominciare dalla famiglia deve potersi esprimere liberamente
è una resistenza anche all'avanzare di una regione senza fare di un cristianesimo ridotto a pura tradizione anziché a scelta impegnativa per la vita personale
Di un richiamo alle radici cristiane come mera risposta al bisogno di una società che è sempre più confusa e disorientata
La nostra però e anche una volontà di innovazione
Perché ne tradizioni politiche del Novecento non troviamo risposte alle contraddizioni ai problemi del nostro tempo e le ricette del passato sono consumi
Ed innovazione perché siamo consapevoli che non è più tempo di partiti di soli cattolici ma che occorre essere chiedete lampada dei diversi schieramenti politici in cui si articola il bipolarismo
Il nostro compito e quindi nel centro sinistra di una nostra prospettiva e nel partito democratico
Non però come destino ineluttabile
Non come esito scontato di decisioni verticistiche non è processo inarrestabile nel quale trovare una qualche collega azione
Piuttosto come prospettiva da delineare come soggetto a cui dare fondamento come crogiuolo di culture diverse come luogo plurale dove possono convivere differente
Ma è anche occasione per promuovere un'identità nuova
In cui le parole in libertà e fraternità
E qui tale rischio nazione comunità talenti e giustizia sociale solidarietà e sussidiarietà identità è questione democratica cura e speranza del futuro rifiuto della guerra e nuove responsabilità globali
Solitudine e amicizia possono trovare una nuova struttura
Non c'è oggi nuovo linguaggio nuova cultura politica senza un riferimento chiaro ad un'antropologia
Ha una visione dell'uomo incentrata sulla ignari sull'inalienabile dignità della persona
Ogni progetto che e lunga questa necessità è un protesto la e costruito sulla sabbia
Tanto meno vogliamo
Ne vogliamo comunicare davvero delle parole speranza specie per le generazioni più giovani
E per chi viene dal cattolicesimo sociale si riconosce nella radice del popolarismo come cultura politica sarebbe inimmaginabile un approdo tardivo alla casa socialdemocratica
Sia perché i cattolici in Italia hanno dato vita a una cultura originale una presenza politica per sia perché radicamento sociale e popolare della Chiesa in Italia è assolutamente diverso da quello di molte altre realtà europee
Sia infine perché le famiglie politiche europee appaiono sempre di più con un appalto del passato piuttosto che come forme politica avverte adatte alle sfide del futuro
Quindi prima ancora di discutere della forma organizzativa
Il processo costituente del Partito democratico non può eludere la ricerca di principi fondativi cioè degli elementi costitutivi della nuova identità questo è un passaggio per noi ineludibile senza questo passaggio il partito democratico non può dirsi costruito non siamo interessati a partecipare a un confronto incentrato prevalentemente sulle forme organizzative o sulle quote da assegnare ai vari gruppi dirigenti
Per questo abbiamo il via al nostro convegno di oggi anticipandovi che non sarà certamente l'ultimo e annunciando che stiamo elaborando una sorta di appello che contenga una serie di principi che sono parte integrante del nostro sentire che sentiamo come determinanti per la costruzione della cultura e dell'identità di questo nuovo soggetto
Quindi questo è il primo di una serie di incontri di fare in questo spirito di servizio e negando quelle due interpretazioni negative di cui ho parlato al limite con grande con grande fermezza e con grande chiarezza
Beh oggi inizieremo parlando di chi rappresenta in codice etico popolari e coincida con la parola
A Paola Binetti e coordinata il dibattito ma prima di dare inizio a questo voglio lasciare la parola Antonello Soro che ci porta il suo saluto la sua riflessione su questo
O di Marco ma nono evidentemente da anticipare valutazione che in questa occasione saranno molto più puntuali avverranno molto più puntualmente da parte del relatore nome premeva solo dare atto testimoniare in qualche modo mo'non solo un certificatore in questo senso ma dare atto a gli amici
Con la senatrice Binetti Orgiu Bobo
A Emanuela Baio Marco Calgaro
Enzo Carra
Che non hanno organizzato una riunione di corrente non tanto perché non ci siano nel nostro partito come Eric sensibilità differenti si usa questo termine ma perché qui sono largamente quasi tutte rappresentate quindi il senso di questo incontro non è certamente come è stato descritto
Da alcuni articoli di stampa legittimamente l'interpretazione dei giornalisti è sempre libera e va rispettata ma anche noi credo abbiamo la libertà di dire che questa è un'altra cosa e non è neanche credo la riunione di una setta dei fondamentalisti
Competitivo
Di rappresentanza integralista della propria esperienza religiosa ma credo sia un'occasione
Importante per
Mettere a fuoco l'ho detto ho sentito dove c'era Marco uno
Un ottimo modo Nommo monta Agenzia di stampa una riflessione
Su problemi su questioni grandi che interrogano la coscienza di tutti monete interrogano la politica che intero con la cultura che entrano la vita degli italiani e non solo gli italiani
Su temi complessi che sono esigenti di un approfondimento sono esigenti di un confronto non superficiale dove nulla è scontato
E nulla è banale
Perché riguarda i valori e l'idea che noi abbiamo della democrazia nel ventunesimo secolo che e cosa nuova verso la quale tutti ci rivolgiamo con l'idea di di comprenderne i nuovi limiti e di comprenderne anche però l'orizzonte in una fase della nostra vita politica italiana assolutamente originale originale complessa difficile in quanto tale segnata da tensioni da incertezze da dubbi credo anche da contraddizioni nella nostra vita interno e nella vita di tutti quelli che si interrogano sul futuro dalla politica e sul futuro del nostro Paese senza la presunzione di avere già tutte le risposte
L'orizzonte verso il quale sia per fra diciamo questa stagione
Inaugurata a Como
La legislatura quindicesimo nel nostro Parlamento repubblicano è una stagione in cui siamo impegnati a a cercare di raggiungere un nuovo una nuova configurazione del sistema politico italiano nel segno di una democrazia dell'alternanza
Più serio
In sintonia rispetto all'agenda degli italiani
Ma che abbia anche la pretesa di essere in sintonia
Pongo le correnti della cultura politica mondiale che si interrogano sulle nuove sfide sulle sfide che un tempo che che offre ogni giorno interrogativi che sono diverso nonno verificati non oggetto di risposte puntuali da parte della storia politica che ci siamo lasciati alle spalle sulle quali abbiamo il dovere di confrontarci e questa fase politica l'orizzonte del partito democratico per quello che ci riguarda si intreccia molto con una fase straordinari la politica italiana per quello che riguarda la sfida di governo io vorrei
Che avessimo sempre più consapevolmente la percezione di quale è lo scenario sul quale abbiamo cominciato questa esperienza di governo una sfida difficilissima sulla quale non possiamo consentirci mai di abbassare la tensione
Non possiamo pensare che questa sia una legislatura ordinaria è una legislatura necessariamente straordinaria perché straordinaria è la difficoltà dell'Italia che ci è stata consegnata
E che ci è consegnata non solo dall'esperienza di cinque anni di governo Berlusconi ma da e vicende del mondo che hanno dato l'Europa l'Italia dentro l'Europa
Una condizione di enorme difficoltà che può diventare la premessa per una grande ripresa dell'Italia se soltanto noi riusciamo a mantenere
Ferma la bussola del Governo rispetto agli impegni che abbiamo assunto con gli elettori e lo dico perché stiamo entrando in Parlamento in una stagione assolutamente difficile stiamo entrando in Italia siamo entrati in una stagione di di forte tensione sociale come sempre quando si mette mano ai cambiamenti
Nel nostro Paese si evolvano resistenze siano come lo le spinti alla conservazione e le spinte all'inerzia le spinte a dire non cambiamo nulla ma se noi non cambiamo nulla l'Italia persa dentro una fase di declino inarrestabile rispetto alla quale naturalmente la spinta e la molla riformatrice richiede dei cambiamenti anche profondi questa è la sfida verso la quale ci siamo avviati col governo Prodi e si intrecciano queste due
Grandi
Prospettive in una stagione nella quale in gioco non è solo il destino personale degli uomini politici
Che governano il Paese o che hanno responsabilità di guida politica nel nostro Paese
La
Questione che si pone in gioco è di come debba riconfigurato arsi
La risposta della politica la nostra risposta della politica rispetto ai cambiamenti che sono intervenuti nella società mondiale nella nostra società italiana allora
Cambiamento che è intervenuto nell'architettura sociale del nostro Paese ne parleranno con più sapienza Dmail relatori ma
Esiste una fascia sociale larghissima che io non lo so se si fosse più chiamare il ceto medio penso che non sia questa la definizione giusta che oggi si pone degli interrogativi che vive paura inquietudini che sono infinitamente più grandi di quelle che noi abbiamo sì incrociato me l'esperienza del governo Prodi solo dieci anni fa è una fase di cambiamento epocale
Che è intervenuto in pochissimi anni nella società europea e nella società italiana in misura forse ancora più drammaticamente
Emergente torno differenze distanze che sono cresciuti all'interno del nostro Paese ma tonno distanze che sono cresciute fra la politica e la domanda dei cittadini
Il nuovo
Direi spettacolare come abbiamo percepito in alcuni passaggi decisivi della nostra recente esperienza politica dopo da una parte con quello che è capitato un anno fa esattamente un anno fa con la vicenda con l'esperimento delle primarie ma direi per converso quello che è capitato il giorno delle elezioni quando siamo andati a casa convinti di registrare
Dal risultato elettorale una clamorosa sconfitta
Della centrodestra abbiamo visto che l'Italia non l'avevamo incrociata per intero che la domanda politica era un po'diversa da quella che noi avevamo pensato di incontrare queste sono come dire le difficoltà che segnalano la distanza fra l'agenda politica e l'agenda
Degli italiani e allora credo che in questo quadro abbia senso per voi
Chiede Ricci tutti insieme quale sia il peso dei valori come bussola dell'agire politico per evitare che la politica sia semplicemente abbia sentito il semplicemente l'orizzonte del quotidiano non si ponga domande che vanno al di là del quotidiano interrogarci sulla direzione dissenso dal nostro lavoro sui confini che esistono i limiti dal nostro lavoro e più in generale vagliare lo stato di vitalità di una tradizione che l'obiettivo che Luigi in particolare si pone questo convegno la tradizione politica dei cattolici democratici in Italia l'esperienza dell'umanesimo popolare cristiano
Non tanto per una rete rilettura come talvolta ci capita di fare storica ma per un giudizio intorno alla
Ospitalità
Di quella tradizione e alle potenzialità che sono contenute nella tradizione della esperienza del l'umanesimo popolare cristiano in Italia declinato al futuro rispetto scrive
Che abbiamo davanti non spetta a me entrare nel merito ma voglio
Solo dire
Che la mia speranza la speranza di tutti quelli che abbiamo la responsabilità una qualche responsabilità nella direzione politica
Le mostro porti tu
E che noi riusciamo esercitare
Il massimo di ragionevolezza ci dica come si usa spesso dire
Coniugando la col massimo di attenzione alle ragioni degli altri
è un'impresa
Non facile queste l'abitudine della politica qualche volta ha reso desueta
L'abitudine all'ascolto degli altri e la comprensione delle ragioni degli altri noi ne abbiamo bisogno tutti ma più di tutti
Ne abbiamo bisogno quanti fra Dinoi hanno un'idea trascendente della storia e perciò spesso siamo consapevoli dei limiti della politica multiuso
Beh grazie a tutti grazie davvero di essere così numerosi e qui con noi
A me tocca in questo momento il compito di introdurre la tavola rotonda
Credo che già questo è un obiettivo che come dette caratterizza in modo particolare questo nostro incontro e lo caratterizza comuni contro che non vuole illudere alcune delle domande cruciali in questo caso concretamente la domanda che ci siamo posti è chi certo senso dice esattamente così la domanda chi rappresenta i nuovi ceti popolari
Devo dire che pensando alla tavola rotonda il pensando anche al momento in cui abbiamo organizzato questo programma io mi sono chiesta merito ma chi sono i nordici Coppola cioè prima di chiedere chi li rappresenta mi sono chiesta Chisso
E dietro questa domanda del chi sono va anche veramente lo spirito con cui ne stiamo affrontando questa nostra avventura che è un'avventura prima di tutto culturale e poi è un'avventura politica
Questo il momento per noi delle domande domande che abbiamo scelto di porre a persone che sono notturna
La grande maggioranza Sivori
Perlomeno perché il richiamo gli amici di penna no perché abituati a leggere le persone dopo un po'non so se voi succede la stessa cosa di alcuni giornalisti di cui io leggo frequentemente quello questione mi sembra in qualche modo di conoscere non è vero a volte non so nemmeno che faccia abbiano però mi sembra come dire di penetrare il senso di un pensiero e dietro il senso di questo pensiero mi sembra in qualche modo di intravedere delle sfaccettature più articolati di queste domande il problema che noi vogliamo evitare è la banalizzazione dei problemi
Vogliamo evitare di ridurre la politica quello che qualche volta succede semplicemente a slogan che rimbalza un po'da secondo una logica che è quella della contrapposizione che quella della dialettica
Non ci vogliamo muovere in modo di tipo per così dire competitivo né in questo né in altre cose ci vogliamo per modo di tipo collaborativo
Stiamo cercando prima di tutto spazi per comprendere e che io e io credo che in questo momento è cercare di capire chi è il nuovo ceto medio quali sono i suoi bisogni se fossimo in un contesto diverso pensassimo alla finanziaria fisseremo quali sono i bisogni in termini di finanziarie del nuovo certamente ma non casualmente ci interroghiamo su quali sono i valori di riferimento ed è una voce quali sono le sue aspirazioni che cosa chiede
In che cosa si aspetta che me lo accompagnano in un itinerario che mi aiuti a realizzare quello che poi vorrà sicuramente esterno Obiettivo di felicità perché è chiaro che tutti noi aspiriamo a un modello di vita che ci sia una maggiore felicità ma che cosa significa oggi tutto questo
Ecco io vorrei che voi seguiste in questo momento il dibattito con la
Con quella curiosità intellettuale
Di chi sa che dietro questa capacità di porsi domande c'è anche la possibilità intravvedere risposte nella nella buona virtuale che io faccio quando non mi occupo di politica faccio il professore e dico sempre agli studenti che non ci sono mai domande stupide ci sono soltanto risposte che possono essere Stucchi ma le domande sono sempre domande intelligenti per le domande di un'intelligenza che mio il sito accontenta che vuole andare oltre che vuole vedere oltre e questo è quello che anche noi questa sorta di gruppo di teodem questi qualcuno ci siete quattro gatti dicono scusate per lo meno cinque quindi questi cinque gatti che stiamo questi cinque persone che in qualche modo sono impegnati personalmente in questo siamo soprattutto alla ricerca di domande domande di senso e domande di significato perché questa è la politica intesa nel suo senso più alto il più profondo e queste domande noi poniamo in questo momento ai nostri interlocutori direi così il come nell'ordine del nostro programma prima di tutto a Bruno ma anche poi Aibo diamanti Porta Giovanni Bianchi e poi dopo a Raffaele Bonanni e così via
Queste domande hanno il valore di confrontare i punti di vista punti di vista diversi che sono i punti di vista delle esperienze diverse e quindi attese che viene dall'esperienza della formazione all'esperienza della CISL noi chiediamo cerca risposta da resti prima di tutto al signor e poi al chi rappresenta grazie infinite
Funzione sì
Io sono qui ovviamente compiacere e per amicizia a cominciare da Marco Marco Calgaro gli altri amici subalpine poi tante persone che conosco che vengono soprattutto dall'esperienza sindacale e ovviamente Ilvo Diamanti Giovanni di anche i ragazzi ormai potremmo fare un dopolavoro sono insieme Roma e
No perché era avete posto delle domande di una intelligenza talmente bestiale che la possibilità di dare risposte stupide elevatissima
Vuol dire son domande Pizza cercherò di dire la mia
Sono qua sono più di vent'anni che si viene spiegato all'inizio molto bene con potenza teorica se poi in maniera sempre più noiosa che non c'è più il fordismo nozze della classe operaia eccetera eccetera ormai diciamo è una solfa che potremmo raccontare anche all'elementare finalmente qualcuno si occupa di che cosa c'è
Dopo no se e questo è il tema
Io prendo di io non mi occuperò cioè sonora estivo anche per la mia vecchia disciplina sociologica a occuparmi a parlare di ceto medio che pure dove la giovane studiavo eccetera nel senso che il ceto medio è una se non è pura stratificazione sociale cioè i redditi di qui alla eccetera eccetera è un'annotazione
Che ebbe il massimo di fortuna nell'epoca più malinconica della nostra storia passata cioè tra le due guerre mondiali
Quando il timore di una borghesia impoverita fu una delle ragioni della vittoria di totalitarismi quindi per scaramanzia diciamo non mi occuperò di questo e prendo sul serio invece la domanda sui ceti popolari che è poi il titolo di un libro giustamente Fortunato di Magatti De Benedictis che è stato anche presentato in alcune situazioni e che secondo me pone anche perché anche una ricerca empirica non è solo una riflessione teorica che pone il problema in maniera secondo me
Molto interessante
Parliamo quindi di una vasta porzione della popolazione italiana tutta inclusa negli elementi fondamentali della cittadinanza ce lo stiamo parlando degli esclusi
Ma composta di persone la cui il cui potere economico sociale a volte anche non irrilevante non è in grado di determinare i destini collettivi quindi quell'insieme di persone che vanno dal lavoro lavoro dipendente pensionato che se la cava voglio dire
A diciamo la persona ambiente i benestanti come li chiamo io chiamati io che circolano sui quartieri e mi nel nei nostri Paesi che che hanno che sono diversi tra di loro ma convivono all'interno di legami umani consumi gusti aspirazioni che li tengono abbastanza insieme pur nelle invidie e nelle differenze che li possono separare ce ne parliamo anche di questo grande corpo sociale che è un corpo sociale molto differenziato naturalmente cosa ci di questo è il tema anche se guardano di più la parte inferiore Magatti De Benedictis in data nella loro ricerca
Diciamo tutti costoro sono dentro la cittadinanza
Cioè non sono persone da ricoverare non sono persone che hanno bisogno dell'assistenza sociale quotidiana non sono genitore di troppa auto da inseguire con i vigili urbani solo sì salvagente conosciamo insomma in cui quelli che di voi hanno tempo di prendere ancora tramandare in giro incontro normalmente sono i vostri lettori voglio dire tranne il novanta per cento dei nostri elettori e degli elettori dei vostri competitori
Vostri e dei competitori
Quindi siamo nella cittadinanza
Qui c'è una varietà che vediamo tutti a doppio rispetto a quello che si ritiene sia stato in passato per poi qui abbiamo televisione del passato molto piccolo moto
Un'estrema varietà dei lavori dei percorsi delle sistemazioni eccetera eccetera
Meno vario almeno sembra questo popolo questa popolazione né più varia nei lavori e non varia negli stili di vita
O nell'aspirazione degli stili di vita anche quelli che non se lo possono permettere cioè c'è una omogeneità maggiore
Diciamo nelle aspirazioni manifeste che non invece nell'esperienze professionali specialmente nella quota più giovane di questi ceti popolari
Questi ceti popolari
Indagati da Magatti De Benedictis eccetera quindi sono persone che hanno
Una sì e noi siamo in noi in
Un'attesa di vita incommensurabile mente più elevata di quella dei loro nonni o dei loro padri hanno un tenore di vita medio straordinariamente più sviluppato di quello dei loro padri dei loro nonni e di tutto il pianeta
Tuttavia
E hanno un'età media nel nostro caso europeo decisamente più elevata di quella delle generazioni passate delle popolazioni passato
Per questi motivi sono accetti che consapevolmente sentono di aver molto da perdere
Questo la sensazione sentono di avere dei rischi di perdita che probabilmente i loro genitori torroni non avevano anche perché è meno chiaro che cosa vogliono quando si proiettano nel futuro
Questo incide in realtà più sugli opinion leaders metri di media età che non sui giovani c'è una vecchia ricerca di Magatti fatta cinque anni fa a Milano
Sui sulla precariato in cui era chiaro che i più preoccupati del precariato sono i genitori per i precari
Lo sono anche i precari ma non sono i genitori perché vedono in questa incertezza la smentita del loro investimento
Quindi c'è questa dimensione diciamo di ansia di di paura eccetera eccetera e Magatti Debenedetti sottolinea perché sta frammentazione rende queste persone
Più deboli nei legami
Rispetto al mondo di ieri
Più incerti nel trovare un centro significativo alla propria vita collettiva qui secondo me c'è una certa esagerazione perché quando eravamo giovani Giovanni
Nelle nel quando tu ridi la società fordista era al massimo sessanta eccetera eccetera quando leggiamo RAI mirasse aprirsi Man
Non i marxisti ci spiegavano allora che se non hanno mia l'alienazione la frammentazione e quindi cioè non vorrei che i problemi di oggi non li proiettarsi non sullo ieri che non c'è mai stato
Cioè tutto bello compatto i legami forti non è così accontentiamoci dei problemi di oggi
Senza confrontarle con uno ieri che è un mio amico a mio avviso
Parliamo delle colf non non
C'era un diamo questa idea di decadenza declino accontentiamoci di affrontare i problemi di oggi che sono già ingenti senza filo di metterli a confronto con questa ricostruzione storica la cosa invece importante che dicono i nostri c'è una cosa che ha pure la differenza immensa e a favore degli attuali ceti popolari
Che li divide da quello che era ieri
Con la cosiddetta classe operaia è una cosa comune cioè
Il senso della della subalternità cioè la maggioranza delle persone di queste sente di non contare molto sui destini collettivi
Questo il punto
Anche quelli che stanno bene se la cavano eccetera eccetera sono esposti ad una sensazione in cui
I progetti le cose che uno vuole le cose che vogliamo insieme
Dipendono da dei fattori che tu non sei in grado di dominare il senso quindi subalternità non perché ci siano giustamente il padrone delle Ferriere
E mi rende subalterno ma perché il contesto mi sfugge
Ed ex e vi rende subalterno questo ovviamente è realistico nel sesto capitolo dei problemi planetari è giusto sentirsi non in grado di ma ma invece è originale dal punto di vista i problemi domestici perché il senso di subalternità sui problemi domestici e non planetari ovviamente crea un mondo
Che diffida molto dell'impegno che pensa che il suo impegnarsi non lo porta a contare come collettività
Questo è una profonda differenza rispetto allo ieri una cosa comune la subalternità ma la diffidenza sul fatto che impegnandoci questa subalternità può essere rimontata
E quindi le paure hanno un un sovrappeso rispetto alle normali speranze collettive anche se poi i casi individuali sono molto male questo è il punto però
La classe operaia cosiddetta di ieri
Era
Non era in partenza né unità né coesa nel solidale
Assolutamente
C'è voluto uno un secolo vi interventi
Più o meno demenziali o generosi o giusti per organizzarla
Tra le terre sulla cosiddetta classe operaia sui ceti popolari di ieri
Centinaia di migliaia di persone che possano la città attore anarchiche il prete sociale il socialista eccetera eccetera annuo sono entrati
Per organizzare questo mondo perché soltanto organizzando la subalternità poteva essere Leningrado superata
Qui agito vivamente un mito straordinario che non c'è più che era il mito degli ultimi cioè ciò che teneva insieme questi agitatori questi nostri progenitori padri fondatori del sindacalismo dei partiti eccetera eccetera era l'idea che gli ultimi saranno i primi
Che proprio coloro che oggi sono in fondo alla scala
Sociale saranno quelli che
Cambieranno la società questo grande mito a animato voglio dire l'opera a volte generosa a volte giusta volte demenziale non importa ma immensa che è stato compiuto per oltre un secolo
Nel cuore delle masse
Con questa parola masse che noi non useremo più era una parola comune voglio dire in tutti gli agitatori interventistica che stanno alle nostre spalle ma mica tanto distanti e ricorda Giovanni Bianchi che in quel libretto di guaio che ci accusi commossi da Giovanni e ed è sui piccoli fratelli e che era tradotto in italiano come loro la spiritualità di Nazareth in realtà in francese si chiamava o perde il massimo
Cioè voglio dire anche le anche le più grandi avventure spirituali avevano quest'idea che mettendo insieme la massa
Si poteva ribaltare l'ingiustizia questo è ciò che c'era che non c'è più spot dir meglio così si può dire da un certo punto di vista tuttavia e qui mi avvio alla conclusione
Ciò me mette in ordine l'altro elemento della vostra discussione
Chi rappresenta cose rappresentare
E qui dovete mettervi d'accordo è questa il vostro mestiere paro paro insomma no rappresentare cose
Rapp è una grande rappresentazione espressiva che corrisponde ai sentimenti lì e quindi mi porta temporaneamente il consenso
Non era questa l'idea dei nostri padri
In questo Berlusconi è stato straordinario
Cioè nel senso la rappresentazione espressiva che pacco rispondere i sentimenti
Un un modo di rappresentare che non chiede un mandato circostanziato ma semplicemente una decisione consensuale emotiva
E molta della nostra politica vali anche il centrosinistra ovviamente
Teresa di rappresentare registrare astutamente dei sentimenti delle Paure delle speranze recita alle sul proscenio in maniera efficace e prendere gli applausi da parte di questo presenta queste rappresentare mette l'idea di rappresentare che che è stata usata questo era rappresentare all'origine aborigene Santa beh
Se etimologicamente era questo io penso che voi non vogliate questo non so se dobbiamo cambiare terribile però io penso che la della storia dei cristiani popolare in Europa di tante altre pendenze eccetera c'era l'idea ricostruire invece attraverso un sistema di mandati un'azione collettiva l'azione pubblica insomma questo è molto diverso e questo è
Diciamo è il problema c'è quindi la politica come ci ha sempre insegnato De Rita nei secoli è soprattutto un'Offerta non registra una domanda
Se tu offrì una politica se l'auto è sbagliata non trovi la domanda prevalenti ma in rosso che sono praticamente ma la la politica è uno che decide di farla non è uno che viene sospinto a farla
Quindi è uno che elabora un'Offerta quest'offerta per la nostra tradizione comune che ha tantissime facce è la costruzione di mandati razionali oltre emotivi questo è il punto
Allora se nessuno si oppone allora questo cosa vuol dire questo qui il mio ci solismo ovviamente mi fa debordare che
Rappresentare in questo senso che non è etimologico vuol dire associare
Vuol dire organizzare se io né i popoli non organizzano mi associo posso anche averle temporanei i successi voglio dire
Ma il rapporto tra questa azione politica il farsi della Società è labile
Allora
Questo che ammette dei vecchi partiti che non ci saranno più grazie a Dio eccetera eccetera era garantito voglio dire da un da una certa
Dal conforme da sentimenti collettivi da store questo non esiste più però il problema che se uno fa un'offerta politica devo organizzare delle porzioni di popolo intorno a questa offerta mi sembra obbligatorio
E qui non accontentatevi ve lo dice uno del sindacato delle degli attori sociali organizzati il sindacalismo italiano sto facendo i conti adesso a circa sette ottocento mila persone che esercitano un mandato piccolo CGIL CISL e UIL ma questo non organizza la società fuori
Della tutela nel loro interesse
è un una cosa che serve ma di lì non viene naturalmente la politica nella maniera più assoluta se i politici non elaborano meglio questa idea che l'Offerta
E anche associare cosa associate intorno a voi oltre a chiedere il consenso di questo questo è ciò che ciò che manca ai ceti popolari attuali
In assenza dei grandi miti diciamo di emancipazione che non possiamo reinventare se parto parlando dell'Occidente benestante non sto parlando del pianeta dove invece i grandi miti e cento emancipato ricchi ce ne sono servono assai sto passando di questo questo mi sembra un tema importante per il vostro mestiere grazie
Che sicuramente ha messo in evidenza alcuni problemi così solo per scegliere delle parole chiave
Beh da un lato il contrasto fra l'abilità che abbiamo a disposizione una vita più lunga un'età media più elevata
Beni disponibili sicuramente con maggiore larghezza di quanto non fosse soltanto qualche decennio fa ma non c'è la soddisfazione che ci aspetteremmo c'è piuttosto la paura della perdita quindi pur avendo ottenuto più anni avendo aggiunto quindi non solo anni alla vita ma vitali gli anni come diceva
Famoso famosa affermazione dell'OMS pur avendo ottenuto tutto questo non abbiamo raggiunto quello che è l'obiettivo quello di essere più felici anzi abbiamo intercettato una paura
In questa paura a me quello che mi sembra l'elemento fondamentale è questa percezione della propria subalternità
Cioè questa percezione di non contare abbastanza
Devo dire che questa è un'esperienza che si fa in tutti gli ambienti a tutti i livelli in tutti i contesti
Peraltro che possa essere a volte il ruolo anche sociale ruolo professionale ruolo politico tour Sempre sentir dire che non conta abbastanza che non c'è abbastanza spazio in qualche modo per rappresentare anche i propri non solo i propri bisogni
Ma a volte anche i propri modelli di soluzione non c'è nessuno che ti sta a sentire detto in qualche modo questo bisogno di ascolto mi fa molto piacere che è stato messo in evidenza perché queste due cose
Stanare le paure
Paura e che a volte non sono corrispondenti a problemi appunto qui abbiamo gente che sta bene tu hai dipinta in questo modo gente che non ha bisogno dell'assistenza abbiamo gente che ha un buon livello di benessere abbiamo gente che vive a Lucca ma che pur tuttavia ha paura e la sua paura principale è la paura di non contare abbastanza segnalato questo problema tu individuali una possibile soluzione
Quando cercando di rispondere a domande a chi li rappresenta mi sembrava che tu dicessi vi rappresenteranno meglio chi starà capaci organizzare questa domanda di rappresentatività questa domanda di uscire dalla subalternità ma io credo che questa è una diciamo questa sì il che rappresenta una nuova utopia un nuovo Bitto l'intendere la democrazia con una partecipazione deliberativa che all'interno della democrazia come un luogo in cui non soltanto si partecipa al processo dalla conoscenza ma si partecipa anche al processo delle decisioni non so se ne saremo temi saremo capaci perché tutti
Soffriamo chi questa stessa malattia
Adesso la parola Ilvo Diamanti che penso tutti quanti conoscano anche oltre che non forse non tanto per il profilo del docente docente versare ma sicuramente per quello dell'editorialista e quindi anche da questo poté ogni tanto da noi in Senato girano gli articoli e poi hai letto quell'articolo hai letto che la cosa come un punto diciamo di riflessioni anche a volte con un punto di provocazioni grazie per cercare di rispondere a questi due aspetti dalla nostra domanda
Così se
Grazie grazie dell'invito grazie
Io non sono un editorialista io sono un analista
E l'ho fatto apposta a
No grazie grazie dell'invito è anche dell'opportunità che mi date rivedere dall'interno come nasce una corrente queste sette
Allora però io uno che fa il mestiere dell'analista
Quando viene pronunciato e viene negato per cinque volte un fatto questo quanto meno diventa diventa sospetto io
Anche no ho potuto in qualche modo indagare come nasce una tendenza problema detto si chiama una tendenza la sindacalista che lo chiamava una tendenza non siamo una corrente una tendenza alcuni mi ha chiesto quando sono arrivato a perché partecipi a questa corrente io cioè io sono amico di Gigi Bobba questa la la realtà sono qui perché mai invitato lui che mi ha mi va be fatta questa premessa
Entro in un argomento che magari proprio per la ragione che vi ho appena detto Quintero e sarà meno di quello che sentirete domani però comunque è sicuramente interessante un argomento interessante io stesso sono venuto per avere delle risposte cioè cosa sono i nuovi ceti popolari e chi le rappresenta eccome
Ho la fortuna di aver ascoltato prima di me
Bruno Manghi e Bruno Manghi ti esenta sempre
Dal dare spessore a un tema un argomento lo sa fare benissimo
Lui come si diceva con Giovanni Bianchi non è mai scontato cioè e sempre da un'altra parte e questa è questo un complimento
è sempre altrove nel momento in cui affronti un argomento essere altrove e ti permette di vedere nel meglio
Ciò di cui ti occupi di cui tu parli e permette a me che ne parlo dopo di fare dei discorsi un po'più
Banali
Un po'più scontati
Che come dire di proporvi più che delle riflessioni appunto delle analisi e delle misure riproporli anche qualche problema su questioni sicuramente per voi poco rilevanti ad esempio per chi votano i ceti nuovi ceti popolari perché hanno votato alle ultime elezioni come hanno votato rispetto al due mila uno cose e visto che sono poco rilevanti e magari potrei affrontare in altra occasione ma non ho molto altro da dire quindi potrei dire di questo oggi però prima vorrei appunto a mia volta non sottrarmi alla al quesito che è un questi che è un quesito rilevante e che come tutti i quesiti e come tutte le ipotesi di lavoro non debbono cadere nel vuoto non debbono essere date per scontate
Il problema dei seminari e dei convegni e quando tu parli da un titolo tutti i relatori e anche gli ascoltatori si danno da fare per confermarlo
Cioè i nuovi ceti popolari nuovi ceti popolari
Non ricordava Bruno poc'anzi di e l'oggetto del titolo e anche la definizione
Quindi
Fornita da due ottimi sociologi uno in particolare lo conosco bene anche voi Mauro Magatti via grande qualità neanche quanti grande capacità di innovazione
Per cui ha di fatto proposto ci ha proposto questa definizione
Che ha un problema anzi doppio
Che recita nella definizione
Uno e il fatto che si tratti di qualcosa di nuovo
Mai quando definiamo la novità vuol dire che non l'abbiamo delineata c'è qualcosa di nuovo nell'aria ma non sappiamo ancora bene che il colore
Che Profumo abbia per cui
Il nuovo normalmente è un in definito
Questa può essere una risposta si vede che i nuovi ceti quelli che egli avvengono dopo qualcos'altro sono talmente nuovi che ancora non li abbiamo definiti chi rappresentava molto bene con molta efficacia
Poco fa
Bruno Manghi per cui non le ripeto non lo ripeto anch'io però la seconda questione quel popolari impopolari è una radice riversa
Da quella che ci serviva per catalogare l'analogo in precedenza
In precedenza l'analogo a cui noi ci riferivamo era
La classe operaia
Quindi era definita da una professione da una collocazione sul mercato del lavoro e dal fatto che fosse classe
In quanto classe superava il tipo di attività che svolgeva
Peraltro
Roma in lizza offerto anche una chiave di lettura per precisarci di cosa parliamo
Parliamo di una porzione di società che condivide il senso di subalternità
Partiamo un po'da queste premesse e per capire cosa ci ci sia dentro questo contenitore per cui io vorrei rispondere rispondere cioè dare una mia risposta fornire qualche suggerimento
Rispetto a tre questioni
Uno
Cosa c'è dentro il contenitore del dei ceti popolari nuovi vecchi
O meno vecchi cioè
Chi si sente chi si dice certo popolare e quanti si dicono tali oggi
E come si distinguono dagli altri
Secondo come votano come votano italiani sulla base delle tradizionali e nuove categorie sociali
Tre concentrandoci su una porzione in particolare della società cui ha fatto più differimenti volte riferimento anche se di passaggio Bruno Manghi cioè i più giovani
E come come votano in che modo possono essere in qualche modo distinti incrociando l'orientamento politico e la loro
Esperienza sociale
Questi sono i tre quesiti a cui vorrei tentar di dare una risposta
Giustamente
Alla fine Manghi
Ha cercato tentato di chiarirsi l'ambivalenza del significato di rappresentanza
Chi li rappresenta
Il rappresentare è ambivalente rappresentare a storicamente
In filosofia questa duplice
Questo duplice significato rappresentare raffigurare
Il rappresentare interpretare
Se noi utilizziamo come
Metafora
Della rappresentare l'artista l'artista rappresenta
Il Quarto Stato
Però è lui che lo rappresenta
Per cui quello non è uno specchio non lo è mai
E allo stesso tempo tentativo di dare rispecchia mento però è frutto dell'azione di chi lo fa
Per cui sempre c'è un'Offerta dietro alla rappresentanza per quella stessa definizione classe operaia banalmente è un metodo attraverso il quale qualcuno
Non soltanto Carlo Marx ma che poi lo interpreta cerca di riassumere di dare identità comune a gli ultimi che in quanto ultimi erano non soltanto oppressi dal senso di subalternità Merano subalterne
Come tutte le plebi erano i più fedeli alleati dei sovrani di turno
Nell'essere classe operaia nel dirsi classe da loro una catalogazione comune e permette loro di distinguersi dagli altri
E di entrare tra virgolette in conflitto in contraddizione non importa però è una catalogo è una definizione comune
Ha lo stesso potere oggi
L'idea e la definizione di classe popolare
Ha la stessa capacità evocativa
Certo ogni etichetta anche teodem
Per potersi affermare ha bisogno di essere affermata
L'esistenza di un gruppo
Un gruppo basta una corrente una tendenza a quel che volete ha bisogno di un marchio
Oggi lo chiamiamo azione di marketing offerta politica certamente se ti catalogano siediti identificano è più facile che ti riconoscano che che ci sia qualcuno che si riconoscente allora la stessa cosa avviene per le etichette se oggi
Noi possiamo definire la società in due modi oggettivamente ma anche soggettivamente la possiamo definire sulla base di caratteri di tipo socio grafico anagrafico
Economico ma anche dal punto di vista dell'auto percezione quindi dell'ideologia
O dell'auto considerazione
Nel primo caso normalmente si tende a utilizzare la struttura delle professioni
O la struttura sociale
Cioè noi rappresentiamo la società come
Classe operaia ceto impiegatizio
Ognuno utilizza cataloghi Diversi però normalmente la sua posizione rispetto al lavoro
Nell'altro caso no tu chiedi alle persone cosa si sentono sono note le ricerche
Che mostrano come chi si sente chi si sentiva classe operaia anche in Italia negli anni cinquanta e sessanta fossero
Quasi di più non operai degli operai
Essere classe operaia significava sentirsi collocati socialmente avere un'identità
Oggi noi sappiamo la classe operaia dal punto di vista oggettivo in declino
O meglio come l'abbiamo conosciuta non c'è più abbiamo attività di tipo molteplice e assolutamente diverso se però noi chiediamo
Se noi chiediamo agli italiani in questo caso
Come si senta né come si definiscono e proponiamo loro una serie di etichette opponiamo questi almeno che
Il
Quindici per cento si dice e si autodefinisce classico Paul ceto popolare
Invece il venticinque ventisei per cento si dice classe operaia ancora adesso ancora adesso
La forza della definizione classe operaia supera di molto la definizione di ceto popolare tenete conto che i ceti popolari sono si autodefiniscono tali coloro che sono fuori dal mercato del lavoro e soprattutto i più giovani o il più anziani pensionati
Oppure giovanissimi che svolgono attività non catalogato
Ceti popolari peraltro su questo vi ha già detto
Molto Bruno Manghi
Molto hanno già scritto De Benedittis de Magatti nel loro ricerca sono definiti altrimenti non si chiamerebbero ceti io per stili di vita
I valori gli orientamenti e non per caratteristiche di Posillipo strutturale quindi il reddito impotente in primo luogo la posizione sul mercato del lavoro la cosa interessante queste ansie poi se noi li associamo insieme noi ci ritroviamo in una società fittiziamente divisa
In tre
Da un lato ceti popolare classe operaia rappresentano coloro che si dicono tali rappresentano il quaranta per cento della popolazione
Coloro che si definiscono classe dirigente borghesia ceti superiori mettiamoli insieme
Sono sei per cento e l'arresto è questa massa informe di cui io non ho timore di parlare
Sono già stato come dire cautelato
Siamo già stati tutti mitridatiche dati da da Bruno Manghi parlo ceti medi si definiscono come tale
C'è tutto quello che non sta né in alto ma proprio in alto sono pochi effettivamente di chi si sente in basso
La cosa vera è che però questa classe operaia così autodefinita
Coincide largamente con ciò che è stato definito in precedenza come
I ceti popolari perché dentro c'è davvero di tutto chi si sente
Oggi classe operaia e chi è che si dice classe operaia ceto popolare
Ora deve importante perché serve secondo me proprio a rispondere
Al secondo quesito cioè come la lì rappresentarli e come dare loro rappresentanza ad esempio una domanda banale come dar loro risposta Traverso una finanziaria
Che effetti esplicitamente dice premiamo
I poveri uniamoli ricchi mio figlio che un militante arrivato col Manifesto con iterazione ma detto hai visto papà
Anche i ricchi piangano e gli ho detto mi spiace non posso piangere in questi stante però tu puoi andare nella tua sezione di partito e piangere tu insieme a tutto il direttivo perché queste
La situazione di coloro che stanno in quell'uno e mezzo per cento cioè io e tutta la direzione del del coordinamento penso di
Di di Rifondazione Comunista di nella provincia di Vicenza cioè i ricchi e i poveri vedete come funziona ancora queste vecchie vecchie tradizionali categorie
Allora chi sono
Chi sono oggi coloro che si dicono
Classe operaio ceto popolare qua
Sicuramente gli operai comuni settanta per cento degli operai comunisti dicono classe operaia si dice classe operaia il sessanta per cento gli operai qualifica
Si dice classe operaia ceto popolare ancor di più sessanta per cento dei disoccupati
Si dicono classe operaia
Il quaranta per cento degli impiegati esecutivi si dice classe operaia quarantun per cento degli artigiani
Non dei commercianti anzi commercianti sono una delle categorie che maggiormente si ritrova nella borghesia oggi e si autodefinisce essi auto percepisce come borghesia
Si dice
Classe operaia il ventidue per cento degli imprenditori
E il quarantasette per cento gli imprenditori si dicono ceto medio non sono la componente maggiore di coloro che si dicono borghesi e classe dirigente
Chi sono
Invece la borghesia la classe dirigente voti della classe dirigente coloro che i maggiormente ripetuti rappresentati sono i dirigenti
I funzionari i commercianti
è ovviamente l'imprenditore in mezzo c'è tutto il resto
Questo permette di definire di catalogare delle dei ceti
O delle classi sociali B certamente no però comincia a proporsi delle
Degli elementi per ragionare vediamo un po'ad esempio distinguendo all'interno questi trenta grandi ammassi chiamiamoli così
Cosa ci troviamo dal punto di vista degli orientamenti cosa li distingue maggiormente
La prima cosa che li distingue
E la percezione del futuro e l'aspettativa del futuro è stato detto
La
Classe operaia i ceti popolari per metà
Hanno un in una rappresentazione del futuro in senso del declino si percepiscono come in declino immaginano che il loro futuro sarà peggiore del presente
E la loro condizione di vita sia destinata peggiorare
Due
Coloro che si dicono classe operaia ceti popolari pensano che i loro figli
Nell'ottanta per cento dei casi che i loro figli avranno un futuro peggiore del proprio
E non così costruiranno una posizione sociale migliore della propria la prima volta che avviene nel dopoguerra
Questo è dettato buona riguarda un po'tutta la società è anche frutto del fatto che l'apposito che la condizione di questo Paese è migliorata inutile che ce la raccontiamo dagli anni cinquanta ad oggi
è evidente che ogni generazione ha migliorato quella dei propri genitori e oggi ciò che poi attende arti e quella di consolidarla però i ceti popolari immaginano che i loro figli
Non riusciranno a ripetere le loro performances abbiano un futuro a guardate loro è i genitori non i figli
Vale la stessa cosa che emerge dalle indagini sulla precarietà chi è fa poi c'è anche un problema di fondo
Il tutti i ceti popolari e non popolari sono come noi qui dentro hanno un'età media alta i giovani il futuro ce l'hanno davanti
Gli anziani gli adulti le hanno il futuro ce l'hanno misura diversa ma alle spalle quindi sono necessariamente meno ottimisti dei dei più giovani però
Questo distingue a parità detta mettiamo e anche di professione coloro che si dicono ceto popolare
Da coloro che si definiscono invece
Ceto popolare o classe operaia o ma anche il ceto medio
Ci sono delle cose interessanti su cui si potrebbe ragionare ad esempio su quali sono le professioni di riferimento
Per i vari gruppi sociali ma entreremmo troppo nel Guinness come dire nel dettaglio
Anche se interessante cioè soltanto tra i membri della borghesia fare il leader politico e considerato un attività leader politico è un'attività considerata socialmente di prestigio ad esempio
Tra i ceti popolari rispetto alla media prego i le professioni o le attività che spiccano maggiormente sono quella del medico
Il calciatore dell'insegnante quella del prete dal presentatore per il televisivo quella della modella della velina
Però
Venendo su questioni più rilevanti cosa distingue fortemente classe operaia ceti popolari dagli altri ad esempio
La zona urbana in cui si vive
Il quaranta per cento di coloro che si si è collocano nel ceti popolari la classe operaia vivono in periferia
Contro il trenta per cento di di coloro che si definiscono ceto medio e il quindici per cento
Fittizi definisce classe dirigente al contrario il venti per cento ventidue per cento vivono in centro tra coloro che dicono si dicono di classe operaia contro il quaranta per cento della borghesia
Il sessantasette per cento di tutti si definisce ceto popolare classe operaia alla casa in proprietà
Una
Il cinquantun per cento di chi si dice classe dirigente borghesia
Ne ha due o più
Casa in proprietà
E il ventiquattro per cento di coloro che si definiscono ceto medio
Mentre il venti per cento di coloro che si dice
Certo popolare o classe operaia vive in affitto
Contro il dodici per cento di chi si dice di ceto medio e il sei per cento di chi si dice borghesia
Dal punto di vista
Degli atteggiamenti e degli orientamenti ci sono degli aspetti che diffide differenziano fortemente
La classe operaia e i ceti popolari dagli altri sì ripeto in questo c'è anche una spaccatura nettissima dentro i ceti medi e l'immagine la rappresentazione del futuro
Immagine la rappresentazione del futuro il futuro è visto con maggiore ottimismo poco maggior pessimismo
I ceti popolari sono patologicamente pessimisti
I ceti popolari la classe operaia sono patologicamente incerti e inquieti e dicono con maggior paura la propria
Realtà
I ceti popolari e la classe operaia gocce dispongono di minori legami sociali degli altri
Certo dentro ci sono anche forti componenti come i pensionati che vivono la solitudine certa dispongono di minore capitale sociale
I ceti popolari contano molto meno sulla propria famiglia per il proprio futuro dei ceti medi e degli altri
D'altra parte avere due case un genitore con una professione robusta
E magari e ti fa studiare e come avviene emerge un po'da tutte le ricerche
Investe su di te personalmente ti ti fa imparare le lingue ti manda in giro per il mondo Betty da un futuro abbastanza diverso ti dà una prospettiva diversa in altri termini è molto banalmente oggi diversi ceti popolari e coloro che stanno nei ceti popolari
Sono quel retaggio di
E quel come dire quella
Quel mix
La miscela
Di figure che operano in diverse professioni in diverse attività ma che sono accomunate
Uno sicuramente come dice Bruno Manghi
Dal senso di subalternità
Dall'essere tra virgolette dipendenti due dà un senso di schiacciamento sul presente dal non aver futuro
Tre ne individualmente né dal punto di vista generazionale cioè di aver o risorse per investire
Su se stessi anche attraverso il meccanismo delle generazioni che è il classico made meccanismo attraverso il quale noi ci riproduciamo i nostri figli e i nostri nipoti
Dal punto di vista dei sentimenti degli atteggiamenti c'è quindi un senso di declino da un lato è un utilizzo una disponibilità di risorse relazionali e di risorse i beni e di qualità della vita molto inferiore molto meno oggi si è predestinati a essere ceto popolare a seconda che tu viva in una bandiera in una periferia
Ognuno ha le qualità minore
Piuttosto che nel centro storico
Guardate che anche la localizzazione definisce e determina le relazioni sociali
Le relazioni sociali nelle periferie sono inesistenti
La vita sociale la vita pubblica nelle periferie non c'è
Se vogliamo vedere uno dei problemi futuri ad esempio
Se noi
A cui poco di cui poco oggi si discute
La violenza giovanile minorile nel Mezzogiorno
Anche nelle metropoli del Nord ma soprattutto nel Mezzogiorno
E guardate viene scambiata ad esempio a Napoli
In modo errato per l'Effetto dell'influenza della camorra e delle reti illegali nella presenza le reti legali non è solo quello è semplicemente l'emergere il crescere di giovani e giovanissimi in contesti dove non c'è più niente non c'è più nessuna vita sociale dove non c'è
Il ritratto ore non c'è la parrocchia non c'è il sindacato non ci sono le piazze non ci sono le associazioni che lavorano
Rappresentare dare vita sociale significa dare identità dall'organizzazione dare futuro
Secondari disposta e vado in questo calo soltanto per numeri per cifre come votano le classi popolari
Allora
Le classi popolari non hanno mai votato in un modo specifico nel nel passato se le classi popolari sono gli operai i lavoratori dipendenti e i piccoli lavoratori autonomi
Fin nella Prima Repubblica si sono equamente ripartiti tra Democrazia Cristiana il Partito comunista
I due partiti che non a caso si chiamavano partiti di massa
E non avrebbero potuto essere di massa se non avessero votato per loro le classi popolari che sono le masse dal punto di vista del voto
Nella seconda Repubblica
Cambiamenti sociali ma anche di identità e di offerta politica
Compreso il bipolarismo e chi lo ha rappresentato hanno spostato buona parte in buona parte i ceti popolari a destra
E hanno spinte a votare prevalentemente per il centrodestra durante gli anni Novanta
Ne abbiamo avuto una struttura del voto di questo genere la borghesia che vota
A destra
Lavora a Toronto lavoro tono che vota prevalentemente a destra
Il ceti popolari la classe operaia equamente divisa destra sinistra a sinistra soltanto i dipendenti pubblici
E gli intellettuali lavoro intellettuale questa la struttura del voto
Questa struttura del voto dette ha determinato in modo netto il successo di Forza Italia soprattutto nel due mila uno
Badate che ha un senso questi ha un senso se il vizio
Congenito delle classi popolari e di sentirsi in declino tu credi in colui che in coloro che questo vi rappresenta vi rappresenta di
Comunque in contrasto col vostro destino vi dice voi crescere che voi avrete successo
Voi sarete i siete tutti potenzialmente
Dei vincenti li migliore Roland vita
Voi come tutti i lavoratori autonomi che guardate
In una non dovete stupire ricche vi siano una quota di lavoratori autonomi o di imprenditori che si definiscono classe operaia o che
Li trovate catalogati all'interno tra i contribuenti con zero euro di reddito
Perché dentro la categoria degli imprenditori e dei lavoratori autonomi ci sta di tutto e ci sta il mitico popolo delle partite Iva a cui qualcuno ha dato l'identità di essere imprenditore e quindi un vincente ma che è fatto anche di un sacco di poveracci
Che lavorano in fabbrica che lavorano in modo precario e con la partita IVA
Lavorano
Hanno un'occupazione e si sentano per di più imprenditori capite però il sentirsi imprenditori al passaggio tra il novanta e il due mila ha dato il senso del futuro dell'avanzamento della mobilità ha trasformato dei perdenti
Vincenzo persone che avevano un futuro cosa avvenuta negli ultimi cinque anni guardate una cosa di cui non si sente parlare e che
Perché pare che nel due mila e che che che tre mesi fa quattro mesi fa abbia perso il centro sinistra e vi posso garantire che ha vinto
Di pochi voti ma vinto
Questa è una cosa da cui partire non solo ha vinto ha preso il quarantanove virgola sette otto per cento cioè quanto non aveva mai preso con l'insieme di tutte quelle forze in tutto il dopoguerra
Due a parità di forze politiche dal due mila uno due mila sei aumentato di un milione e mezzo
I suoi voti
Anche il centro destra aumenta di mezzo milione di voti
Essendo calata la partecipazione al voto come si spiega questo che sono aumentati i voti validi e perché le terze forze sono state prosciugate con questa legge elettorale in mezzo ci stanno centocinquanta mila voti
Chi potete conoscere per strada io sono uno che non ha votato né di qua né di là
Ebbene cosa è successo è successo che la classe operaia i ceti popolari sono tornati prepotentemente a votare a sinistra
Quindi passate
La possibilità di dire Sinistra e destra senza centrodestra centrosinistra ok sono tornati a votare a sinistra attualmente noi abbiamo una situazione di questo genere tra i dipendenti privati il cinquantadue per cento ha votato
A sinistra contro il quarantasette per cento Casa delle Libertà dipendenti pubblici sessanta per cento a sinistra quaranta per centro Casa delle Libertà
Lavoratori atipici ma sono pochi sessanta per cento contro quaranta per cento Casa delle Libertà disoccupati anche questa è una novità cinquanta in mezzo a sinistra quarantanove per cento Casa delle Libertà
Lavoro autonomo sessantasette per cento Casa delle Libertà trentadue per cento unione
Dentro lavoro o Toronto lavoro indipendente la borghesia e tutto quanto che differenze c'è rispetto al due mila uno
Se voi fate la differenza tra Sinistra e destra unione Casa delle Libertà
Nel due mila uno tra i dipendenti privati era sette punti a vantaggio
Della casa delle libertà adesso i cinque punti a vantaggio del centrosinistra
Tra i dipendenti pubblici era al diciotto per cento a vantaggio del centrosinistra oggi il venti per cento ha sempre a favore del centrosinistra
I non occupati queste un rovesciamento era l'undici per cento a favore del centrodestra oggi l'un per cento a favore del centrosinistra
Tra i lavoratori autonomi e indipendenti imprenditori era al trentatré per cento a favore
Del centrodestra il trentacinque per cento a favore del centrodestra c'è una frattura di classe
Sì
Sì tra lavoratore tra lavoro indipendente lavoro dipendente oggi c'è netta
E e dura dire frattura di classe e non c'è perché si tratta di voti mobili di voti instabili però negli ultimi cinque anni non c'è stato soltanto un successo di misura per insoddisfazione per per ragioni televisive c'è anche una trasformazione del voto su su base sociale
I pensionati hanno votato
Maggiormente oggi per il centrosinistra le casalinghe sono molto vicine molto più vicine del passato tra centrodestra e centrosinistra gli operai pubblici e privati votano a centrosinistra
A centrodestra vota massicciamente solo lavoro indipendente
Se voi analizzate questo voto su base territoriale vi accorgete che le differenze ci sono
A nord il lavoro dipendente ha votato ancora anche se meno che nel due mila uno a favore del centrodestra
A nord il lavoro pubblico i dipendenti pubblici hanno votato centrodestra la stessa misura che nel centro sinistra assoluta i disoccupati hanno votato a favore del centrosinistra nella misura di sessanta trenta così come gli operai
Perché è avvenuto questo questa è una buona domanda perché i ceti popolari hanno votato dal due mila uno due mila sei per il centro sinistra
Mia risposta riflette
Non ho tempo per ora
Dilungarmi troppo la stessa risposta che gli ho dato in precedenza perché avevo votato per Berlusconi Berlusconi gli aveva dato il senso e la speranza della mobilità
E li ha fatti sentire in declino
Questi ultimi cinque anni si sono sentiti penalizzati in declino
Quindi hanno votato contro il proprio declino
E si sono agganciati anche a chi offriva un'offerta politica
Interessante perché ad esempio i pensionati sono tra le categorie che maggiormente hanno ripreso a votare per il centro sinistra de qua il sindacato conta la mobilitazione sociale conta e probabilmente per la stessa ragione sindacato non attrae e non riesce a comunicare ai giovani vissuto maggiormente come tra virgolette tuttora il difensore degli interessi di questa di questo classe di questo gruppo sociale però oggi noi partiamo da un dato di questo genere
Capite
Ultimo elemento poi finisco i giovani beh i giovani per i giovani va fatto un discorso diverso
I giovani rispetto al due mila uno guardate i giovani
Hanno avuto quasi un ventennio tra gli anni settanta agli anni novanta in cui hanno votato mediamente accentra destra
E anche il titolo di studio
Per molto tempo ha privilegiato soprattutto il voto accentro e a destra
Dal novantasei in poi c'è un'inversione di tendenza
Lavoro intellettuale intellettuale titolo di studio premia maggiormente il voto a sinistra
Nel due mila uno anche l'età per la prima volta conti torna a come dire premiare il centro sinistra dal punto di vista dell'età giovane per la prima volta nel due mila uno i giovani tornano a votare a centrosinistra
D'altra parte non li vediamo
Vediamo che sono stati tra i protagonisti mobilitazioni
Si fischia e nella scuola nel lavoro e e costituiscono io spesso devo definiti negli anni Novanta la generazione invisibile nel senso che non li vedete e che erano ripiegati
Sul profilo dei genitori sugli atteggiamenti dei genitori dal due mila uno e dal due mila uno in poi tornano a muoversi cosa succede in queste elezioni
Guardate che c'è una tendenza la tentazione a spiegare di spiegare il voto del due mila sei è la differenza tra Senato e Camera
Con il voto dei giovani non è vero i giovani hanno votato in realtà in modo abbastanza equilibrato
Tra sinistra e destra
O meglio un po'più al centro sinistra mano una misura tale da spiegare il diverso risultato alla Camera che al Senato mi ha cercare altre spiegazioni legate all'offerta politica
Questo non non è non è questa la sede al modo diverso in cui ci si è presentati alle elezioni alla Camera e al Senato
Quale qual è però la differenza forte che noi troviamo tre giovani malate
Parlare di giovani oggi è difficile non è più una generazione perché all'interno e tra i giovani noi assistiamo a una divaricazione netta di atteggiamenti
I giovani che studiano o hanno studiato o stanno studiando annotati s'sessantacinque trentacinque qualcosa del genere sessantadue a trentotto per il centro sinistra sono di sinistra
I giovani e chi studia vota a sinistra
E chi lavora ha un titolo di studio più basso vuota settanta trenta per la destra
Cioè il lavoro oggi è un'esperienza per i giovani che ti prefigura un voto a destra
Tant'è vero che io scrivendone
Neanche tanto provocatoriamente dicevo che forse sarà per questo che in alcuni settori della sinistra si sente ipotizzare un futuro senza lavoro
Però mi sembra un po'appunto azzardato immaginare che questo sia il modo di affrontare il problema c'è l'esperienza del lavoro oggi contrasta con un'identità politica un orientamento politico di centro sinistra sulle spiegazioni badate vi conviene ragionare a lungo secondo me e a fondo
Una è esattamente legata anche all'esperienza che abbiamo noi dietro a questo tavolo
Cioè nel lavoro non c'è più
Una raffica un soggetto che rappresenti e che ti dia un'immagine solidale sindacato non c'è
Tra coloro i giovani che entrano a contatto con il lavoro
Perché hanno attività e lavori di tipo flessibile personalizzato individualizzato autonomo
Perché allo stesso tempo io direi nel centro sinistra si è coltivato e tra i genitori di centro sinistra cioè quelli della mia generazione quelli che hanno
Tra cinquanta e sessantacinque anni che hanno passato gli anni sessanta e settanta
Quelli che sono più solidali più sinistra di tutti cerchiamo di così e passato il mito dello studio i figli vanno fatti studiare e lo studio è quello e l'esperienza che ti riscatta dal passato
Conoscere significa diventare liberi
Ebbe liberi e senza lavoro
Nel senso che oggi nessuno manda più i figli a lavorare d'estate
Nessuno al massimo gli fai fare uno stage
All'estero
Nessuno li manda in azienda e l'esperienza di lavoro è largamente come dire esclusa dalle esperienze di gran parte dei giovani che studiano
Chiusura
Semplicemente da queste appunto
Tra questi spunti in breve pericolosi un po'disordinati e e non sistematici sicuramente alcune indicazioni la prima non è
Un discorso sulla Finanziaria però a che fare sicuramente anche con la logica che oggi viene adottata nel sistema politico per affrontare questi insieme di problemi
Cioè attenti che per dare risposte ceti popolari
Da qui la leva del fisco del reddito
E probabilmente la meno importante rilevante
Cioè modificare di duecento e cinquanta euro l'anno il reddito di un lavoratore di un povero non significa cambiare la sua vita come far pagare a me mille euro di più durante l'anno
La vera un meccanismo che ti permette di rivolgerti
A questo settore i ceti popolari a che fare con il suo stile di vita
Con le sue relazioni sociali con la qualità della sua vita con l'assistenza con la casa col sostegno al futuro dei figli con la famiglia
Su queste politiche che oggi ti permettono di fatto di rivolgerti e di dare risposta e di comunicare con questo settore secondo
Il problema e quello che
Riguarda le aree di debolezza i ceti popolari come rivolgersi i ceti popolari mi limito a ripetere quello che ho detto prima io sono un maniaco della localizzazione del territorio
Lo so che
Il mito del postmoderno ci fa dire che oggi siamo tutti senza territorio globalizzati e quant'altro però attenti che in questo Paese l'ottanta e passa per cento delle persone
Vive esattamente dove sono nati i suoi genitori nello stesso comune
E tenete conto che e il novanta e passa per cento oggi delle persone abitano a non più di un chilometro di un parente stretto questo vuol dire che non c'è più la parte la famiglia patriarcale
Perché i figli quando si sposano se ne vanno e vanno abitare al piano di sotto o di là della strada o un chilometro di distanza
Allora in un contesto di questo genere curarsi del territorio e dei legami sociali fondamentale e ve lo dico perché c'è un'idea della politica
Che insegue Berlusconi
E lo so che poi mi dicono che io sono quello di cattivo consigliere che spiega Prodi non ho letto anche quello che non deve andare in televisione noi problema non è quello che Prodi vada in televisione
Misura modesta e misurata e tre
Però sicuramente alla politica si occupi del territorio
E che qualcuno popolare o meno quando esce di casa trovi qualcun altro che ci siano associazioni che presidiano il territorio che ci siano gruppi che si fanno vedere fuori strada almeno duecento metri da casa tua
Dove il territorio non è presidiato prevale la solitudine il disorientamento sgretolamento
E allora lì si arriva soltanto la televisione lì si si sente spaesato lì sì ti senti in declino a meno che tu non sia sufficientemente ricco forte borghese da fregarsene di andare
Da qualsiasi parte
E l'ultima notazione una seria riflessione sui giovani
Che ci vuole sempre si fa sempre però io la farei in modo assolutamente serio cioè oggi c'è una frattura netta
Tra coloro che hanno venti ventuno anni in giù
E quelli che stanno sopra quelli che stanno sotto sono davvero altri diverso non fosse altro che per che sono nati sono nati trent'anni fa cioè quando il muro stava accadendo
E quando si sono socializzate non c'era la Democrazia Cristiana non c'era il Partito comunista hanno visto soltanto crescere Berlusconi figuratevi come son cresciuti cioè hanno aperto la televisione ha visto ha visto Berlusconi e Forza Italia cioè eppure stanno crescendo in modo a ideologico e allo stesso tempo
Educati anche a valori tra virgolette
Solidali e con linguaggi normali naturali loro non saranno né popolari né populisti ma io credo che valga la pena investirci mediamente cioè io credo che una società vecchia come quella che noi interpretiamo anche qui dentro non possa avere un futuro se non rovescia lo specchio non prova
Minimamente a guardarsi in loro
Grazie
Grazie a degli elementi per questa bellissima relazione devo dire piena di provocazioni perché lui aveva esordito dicendo domande banali e poco rilevanti
Per chi votano i nuovi getti polacco lari perché hanno portato nel due mila uno e per chi voteranno i giovani
E da questa apparente
Banalizzazione realtà abbiamo ricavato una serie di spunti estremamente interessante
No
Avvocato
Ok ok dico che la cosa che mi è sembrata tracciante la più interessante è quella di capire lei chiesta di qualità di comunicazione potrei dire quella che in un ambito molto diverso noi chiamiamo
La pedagogia narrativa credo che bisognerà lanciare la soliti Canard nativa
Come riuscire a narrare meglio le cose che si fanno per dare loro un senso che dia un po'anche una percezione della vita che non si misura soltanto per categorie economiche Massif misura davvero per categorie di una solidarietà che non è la solidarietà strutturata della fascia azionismo eccetera ma è la solidarietà che compete proprio alla modello antropologico
Più ricco di apertura verso gli altri capace di superare il proprio individualismo capace in qualche modo di individuare occasioni di incontro e quindi capace di perdere tempo con le persone se potessimo abolire l'espressione perdere tempo
E riscoprirla invece con me il valore del tempo dedicato alla relazione
Adesso capisco che dopo una relazione sempre di alto interesse anche di alto livello di attenzione concentrazione si sente il bisogno di condividere col vicino il proprio commenta non si sente il bisogno di solidarizzare commettono una cosa che conosciamo tutti quanti e che serve in qualche modo ad assimilare il meglio a penetrare di più nelle cose dette
Mi chiedo però ancora un po'di pazienza perché credo che meriti senz'altro ascoltare quello che Giovanni Bianchi ci dirà in questo momento sia per la sua esperienza
Professionale all'interno delle altrui e quindi anche tutto un pensiero che è andato via via formalizzando Steve proprio nel rapporto che lega in modo straordinario lavoro ai valori cattolici e anche qua perché Gigi Bobba che uno dei grandi registi di questa favola sconfitta avute il piacere di condividere
Proprio questo tipo anche ancora una volta di narrazione per capire meglio il tempo in cui viviamo
Grazie
Beh francamente interrogativi sono due
Come il Partito Democratico riesce ad interpretare questi nuovi ceti popolari anche perché De Benedictis Magatti sottolineano molto l'aggettivo nuovi il secondo come personalmente essendomi identificato più per vocazione rom per un professore e anche per luogo e anche per territorio con i ceti popolari come mi riusciva di uscire dalla subalternità ma soprattutto dalla depressione che non è problema da poco e non è soltanto Ceglia io direi da subito una cosa
Bruno ma anche
Ci ha detto in politico che è necessario per costruire un partito democratico non essere portatori soltanto di un pensiero difensivo ma portatore di un pensiero critico
Il pensiero difensivo è quello ancora misurato sui duetti Soggetti
Pensiero critico deve riuscire a misurarsi a dialogare sia pure con la politica moderata in lite coi nuovi ceti popolari faccio un esempio che del resto Bruno evocato
Tutti sanno io lo ripeto ogni volta la mia se stessi dannato nel vertice del triangolo industriale
Stalingrado d'Italia come vuole le grandi fabbriche
Con Antonio Pizzinato prima che diventasse segretario della CGIL le grandi fabbriche l'abbiamo difeso in trincea una ad una e le abbiamo perse tutte come il generale Aureliano Bondi al punto che io oggi come dire o molto il mio oppure laicismo bianco dare la presidenza di un organismo cittadino che si propone di far riconoscere dall'UNESCO Sesto San Giovanni come bene culturale evolutivo non è l'archeologia industriale Manon Lescaut apprezzato questo dà l'idea fisicamente da una parte di quanto sia profondo il cambiamento di come si sia girato pagina dall'altra parte di come ci sia bisogno di un pensiero critico e non soltanto di un pensiero difensivo
Secondo osservazione io solo mi conoscete un popolare ostinato
Ce la fai popolarismo
Può farcela a delle categorie per interpretare questo visto che a qualche titolo mio Spino a volevo veicolare il popolarismo nella prospettiva del cattolicesimo democratico
C'è una grande vivacità ancora nel retroterra
Bruno ricordava non voglio io ricorderò scende il quale quando voleva spiegarmi la differenza tra il cattolicesimo francese il cattolicesimo italiano mi diceva
Rarissimo per un francese
Petit noi francesi abbiamo più cenacoli intellettuali e gruppi liturgici voi italiani avete fatto cooperative fornisce un cattolicesimo eminentemente popolare associativo
Questo è ancora tutto sommato pur nella trasformazione un serbatoio
è un museo lei
Del popolarismo proprio perché è stata posta alla differenza tra ceti medi e ceti popolari
Una categoria io affronto questi temi io credo che un partito democratico debba affrontare questi temi nel Paese con una politica moderata che corse Sturzio rammenti una politica moderata non è certamente quel che secerne un partito di centimetri non è questo
Basterebbe Giuliano Amato che non è personaggio spericolato né cattolico democratico a dire nessuno in una fase di declino e di crisi
è più pronto a radicalizzarsi e di non i ceti medi siamo tra le due guerre un'altra volta come ricordava Bruno ed allora cos'è una politica moderata
è uno sguardo interno alla politica medesima che dice alla politica il suo limite non sai la salvezza ti devi guardare dai fondamentalismi da qui la versione a fascismo
E a nazismo e ha socialismo e comunismo da parte risposi io credo che una politica moderata in questo senso sia ancora una politica necessaria
Faccio un'osservazione poi pure due altre mi avvio a concludere l'osservazione che faccio è questa mi chiedo lo chiedo anche a Bruno lo chiedo anche a te il voto
Bruno tu hai detto molto giustamente la classe operaia e vissuta sia organizzate è diventata dai sei a classe Persei grazie non soltanto ai marxisti ma gli agitatori sociali ai ai sindacati pensate alla funzione di un Mario Romani per esempio in questo Paese a livello di internet e di molti altri
Eh beh
Ha gestito ha gestito il mito degli ultimi
Il mito degli ultimi non c'è più
Mi chiedo
Non è forse contemporanea alla caduta del mito degli ultimi anche la caduta del primato della politica
Noi siamo a fare i conti con una politica che non sta più tra il Cerri che elemento tra gli altri in un mondo globalizzato dove la finanza conta o rischia di contare molto più della politica e la stessa idea imperiale
Viaggiava su binari che non erano tutti politici se devo ascoltare Condi Rice che arriva a Baghdad e dice bisogna ritornare alla politica
Il problema che abbiamo di fronte lei culture che si devono confrontare dentro il partito democratico io siccome non amo quelli che battono il mea culpa sul petto per gli altri dico
Che anche voi abbiamo anzitutto di fronte fare i conti con la fine del primato della politica
Se vogliamo rifare politica questo non può essere mezzo tra parentesi altre mente le cose che diciamo più o meno avveniristico carica di nostalgia rischiano di essere dalle omelie non ci fanno vedere i passi
Per uscire da questa condizione di subalternità e molti no o comunque non più di primato della politica
Ecco il riferimento a questi nuovi
Ceti popolari così come Magati ebbene difficile hanno presentati e deve tener conto di queste cose perché se l'universo simbolico è più importante del tipo di lavoro che questi fanno se tutto questo è vero se il loro essere consumatori prevale
Nel modo di percepirsi e quindi di affrontare la politica ecco tutto questo ci deve davvero interessare anche perché
Il gol correggimi serva agli ottavi un'altra parte la fine del primato dalla politica è stato interpretato come la libertà dalla politica
Il tirarsi fuori politica questo populismo che su questo è il presunto questo mi sembra un modo l'approccio politico che Mary uscito di fare per le categorie che avete con molta acutezza secondo me messo sul tappeto e allora due cose
Soltanto di prospettiva in ordine al partito democratico la prima è questa
Mi chiedo e questo stava soprattutto nella diagnosi di Ivo Diamanti ha vinto le elezioni prima Romano Prodi poi le ha perse pare che ha lasciato cadere il sogno delle riforme Berlusconi l'ha ripreso lasciato cadere a pagarlo a sua volta sei vero questo la domanda che io mi faccia che rivolgo anche a voi d'altra parte non è che siamo diventati tutti i servizi insomma
Ma
è vero che è difficile trovare delle risposte all'altezza di porre domande e questo ci mette un po'il cuore impazzì ma ciò obbliga a continuare a far domande serie è bene io mi chiedo non è che si sia pensato per molti versi anche in casa nostra
Di surrogare
Queste questi questi avvisi questi buchi attraverso un leaderismo eccessivo
Il partito personale non sono state modalità per dare risposte rispetto alle quali una cultura
Non era più in grado di tener dietro a questo bisogno l'Offerta si sentiva insufficiente e allora
Andava a nascondersi percorsi irrequieto Laura weberiana dell'idea e queste o non funziona più incomincia funziona forse anche un augurio che io mi faccio io non sono per partiti personali i delinquenti
E mi chiedo se non sia questo uno dei temi forti a partire dalle osservazioni che abbiamo fatto sul campo oggetti nuovi ceti medi
La proposta dall'offerta di un partito mi spiego meglio io lo trovo a anche tra di noi intendo tra colleghi amici canna Margherita a chi e chi teme ecco varie edizioni idealisti che e così via bene io credo che soltanto un partito tutti i pesci il peso anche numeri quindi non limita beviamo prefisso telefonico come si usa dire dal trenta per cento links UECO possa essere l'antidoto rispetto al previsto e mi chiedo se non sia un caso di scuola
La vicenda della colpa
Non c'è personaggio più mediatico probabilmente Polo era di Tony Blair rifondatori degli un errore eppure partito forte erotico che abbia fatto bene o male prescindo un affresco magari quagliato
Ha la forza di cambiare leader e di mettere al suo posto credo per ragioni politiche ripeto non so se è giusto o sbagliato un leader molto meglio mediatico probabilmente molto meno liederistico più grigio come Gordon Brown
Allora mi chiedo se una risposta
Alla crisi territori al fatto che il leaderismo ha colto la sua funzione non demonizza nulla da questo punto di vista ha surrogato una politica in Aprea difficoltà aggredita dall'antipolitica che non sapeva come prendere atto del fatto di non avere più il primato ebbe adesso se non sia questo un una soglia che abbiamo superato avesse in questo senso il Partito Democratico non possa dare la risposta ultima osservazione chiudo
Su questo c'è anche un dibattito molto aperto io dialogato
Anche con la Binetti a Chianciano
Assistiamo ad un fatto
Lo dico anche da ex presidente del legale il perimetro dei problemi sociali e grosso modo quello lì almeno da cinquanta
Il perimetro dei temi etici sta
I temi etici stanno dilagando veri
Questo è un quarto rispetto al quale la nostra reazione anche molto sensata è stata si decida anzitutto in coscienza d'altra parte sempre si deve decidere anzitutto in precedenza è qualcosa credo ci sia un problema culturale da questo punto di vista ancora una volta un pensiero non soltanto difensivo ma un pensiero critico dei bimbi si confronta con queste si confronta con queste cose io credo che sia bene tenere aperto il dibattito la mia opposizione la conosce
Io credo che sia importante intorno a questi temi far crescere movimento
Che su un altro piano si collochi invece il tema delle leggi
Le leggi sono frutto di un sistema democratico
E e quindi io credo anche il cristiano impegnato si impegna a portare avanti i suoi valori ma anche a testimoniare democrazia
Dal quarantadue impoverita radio messaggi di Pio dodicesimo la democrazia è un valore da testimoniare in politica anche per il credente ebbene cosa farà democrazia rispetto ai principi non ti dice da che parte sta la verità
Ma come l'opinione pubblica del suo Paese i tuoi cittadini si collocano in quale maggioranza in quale minoranza in quale mi eventualmente e tu quando leggi veri
Devi tenere conto di che questo è questo è la popolazione di cittadini caldi pronti a deve affrontare la cosa democraticamente quindi con una mediazione che può esser difficile allibita dalle dimissioni
Baldovino che si di mettere ventiquattro ore per non firmare la legge sull'aborto in Belgio ebbe e che però questa è la mediazione che devi fare non ti puoi far riparare dovendo testimoniare in seguito ai principi
E allora cercherai di cambiare l'ethos la mentalità della gente creando movimenti lavorando molto libero di formazione già ma tenendo conto delle leggi di questo fatto che mi sembra uno degli elementi di maturità nostra differenti in democrazia ma anche uno degli elementi immaturità in un partito partitone che vede la compresenza di più culture
Credo che far dialogare non accostare come che e rendite di posizione che lei deve far dialogare è avendo questa duplice capacità di lavorare per cambiare
Le opinioni e di tener conto dalle condizioni che ci sono da i serbo non poche cose e non altro rispetto ai nuovi ceti popolari dove ripeto non è un fatto che io non sono uno vista come temperamento va la lettura di quel testo
Sottolineiamo ecco sono ceti popolari anche per le guardava dice tipo qua non è la stessa cosa OP masse può far non è la stessa cosa
Per conoscerli ecco vecchio esempio dov'è finito la vecchia battuta di Chesterton per insegnare il latino meglio l'inglese in questo addirittura il cinesi ma pensate solo queste trasformazioni
Io ho ereditato un centro di studi internazionali che stava a cuore a Sesto San Giovanni il problema è il segnale cinese la
Una volta quando sapeva che in tedesco o l'inglese sono diventate lingue da cortile
Per molti versi questa è la realtà che viviamo il renderci conto di questo ha bisogno di tanto pensiero critico ha bisogno soprattutto che facendo i partiti si può faccia uno sforzo di pensiero
Nel suo esordio quando ha creato quella relazione tra subalternità e depressione me venuti in mente per l'esperienza se volete clinica di rovesciare l'espressione e dire che effettivamente è vero non c'è depresso che non lamenti proprio il fatto che nessuno lo sta a sentire che nessuno lo prende in considerazione che l'UE non conta proprio niente
Quindi evidentemente se questa indubbia indubbio dilagare della depressione come patologia sociale non sia anche un equivalente clinico di quella che è stata questa sindrome diffusiva della percezione della propria subalternità
Però a parte questo mi volevo volevo dire una cosa Giovanni quando segnalava il fatto che da un certo punto di vista lo scenario come tu lo hai disegnato il perimetro delle questioni sociali resta lo stesso negli ultimi cinquant'anni
Tu hai detto invece il perimetro delle questioni etiche sta dilagando
Avevi fatto prima un'altra affermazione
Avevi detto non c'è più il mito degli ultimi ebbene io ti dico chi sono gli ultimi di oggi e forse più in questa chiave puoi facilmente capire come c'è una stretta stretta continuità gli ultimi di oggi come tu ben sai sono per noi i non nati
Sono gli embrioni
Gli ultimi per noi sono quei malati in coma
Com'è stato vegetativo persistente per i quali si sta postulando una richiesta da parte di alcuni di Ottana sia e da parte di molti altri
Il bisogno di mettere dei paletti forti che siano garantiti una vita garanti della dignità della vita garanti del riconoscimento della dignità della vita
Voglio dirti che non è vero che non ci sono più gli ultimi sono cambiati gli ultimi e in un certo senso questi ultimi oggi sono ancora troppo e troppo esclusivamente ricompresi all'interno delle categorie etiche mentre invece dovrebbero essere anche ricondotti all'interno di quel perimetro sociali che impegna tutti quanti nuovi alla ricerca di soluzioni alte e forti anche sotto il profilo etico ti ringrazio e do la parola a Marco Granelli
Grazie per l'invito costoro vocabolo Tonino molto interessante
Anche agendo alle
Alle sollecitazioni che che sono state anche pervenuto anche a questa interpretazione fare significativa di dei ceti popolari anche sul quale da un po'appunto grazie
Ad essere sincero sociologici sta la si sta discutendo io porto qualche nazione più appunto non dello studioso ma
Di tipo io opera sociale quella cavallo col col politico anche proprio cento esperienza
Penso volevo centrare qualche riflessione su la parola rappresentanza che sta nel titolo anche di stasera e che quindi capire non cercare di di capire quale rappresentanza per quel per cui lo scenario che già è stato disegnato in un in una logica dove oggi la rappresentanza
Si individua in un contesto diverso anche ideologico io vengo da Milano nel gruppo consiliare comunale dell'Ulivo di Milano solo solo tre consiglieri su quattordici sono stati scritti la Dc e il Pci
Allora fosse oltre gli scenari così mi permetto di che diceva Giovanni Bianchi della realtà di Sesto
Gravità fisica e lavorativa di Sesto c'è anche uno scenario di cambiamento che fosse meno meno evidente ma dobbiamo un po'chiederci una colomba che cosa vuol dire oggi anche da questo punto di vista una storia che è passata che forse non riusciamo ad interpretare e non è che sia un gruppo traccia qualche giovane sì ma questo questo vuol dire che passano gli anni e passa anche un modo di interpretare in modo di simbolico anche nelle parole penso questo dobbiamo tenerne conto e quindi nel costruire la rappresentanza il crollo dell'ecologia che ce lo siamo detti però coi fosse rimane e non siamo così coscienti in un'ottica anche dove la rappresentanza in cambiamenti dove le appartenenze culturali non sono più così e dieci del dove nel mondo del lavoro ma l'abbiamo anche sentito
La rappresentanza e più complessa e più articolata e non appunto così è stabile dove c'è un dispiegarsi delle della Mondo unicità dell'appartenenza se ne pensiamo non tanti anni fa ma qualche decennio fa comunque anche nella realtà
Associativo nella nell'esperienza di ciascuno c'era la scuola la Chiesa al gruppo lavatoio gruppo giovanile impegno sociale e politico è strettamente collegato uno trovava la ragazza o ragazzo che lo stesso i nello stesso gruppo che faceva che permeava queste dimensioni oggi non c'è quindi la rappresentanza appunto e va va colta in un contesto di diversità di questo tipo ma dove permangono anche delle profonde differenze pur se c'è questo minestrone
Un input un innato giorno ancora sul Corriere siccità per la seconda volta un esame dei redditi la città di Milano dove c'è la differenza della metà tra la zona del centro storico era era est della città di metà del reddito
Media e non è poco da questo punto di vista anche se poi abbiamo né fornita di di consumi perché poi tutti vanno al centro commerciale I grandi centri commerciali e hanno lo stesso mito di consumo
Però io editti poi quando andiamo a fare i conti sono profondamente diversi quindi fosse
Costruire una rappresentanza in questo contesto
Particolarmente difficile dove anche del mondo del volontariato che conosca eccetera se voi guardate le le indagini anche l'analisi delle organizzazioni di volontariato in questi ultimi anni porta un aumento delle organizzazioni è una stasi o diminuzione del numero dei volontari quindi vuol dire organizzazioni molto piccole ognuno si costruisce la sua organizzazione
La sua associazione di volontariato
Il trend di crescita delle associazioni con dieci dieci volontari
Per scritte vuol dire molto molto piccolo ma questo è un è un altro tratto che penso dobbiamo tenere ben presente una rappresenta sa quindi che tende a farsi molto Breve un tratto Bleve nello spazio nel tempo quindi molto breve nel senso molto vicina circoscritta al territorio
E questo condivido quanto diceva prima Diamanti ma anche nel tempo perché poi si cambia rappresentante come di rappresentanza molto facilmente e quindi una facilità di di mutazione di questa rappresentanza ma anche una rappresentanza che fosse oggi non è utilizzata per cambiare
Nella società dei due terzi professione di monsignor Nervo e di altri dove i due terzi erano poveri devono cambiare
La rappresentanza serviva per portare avanti un cambiamento di classe di gruppo dove il cambiamento mio della mia famiglia corrispondeva al cambiamento della mia classe
Un cambiamento sociale forte oggi qualche volta la rappresentanza serve più per tutelare gli interessi che per che per cambiare e quindi penso che queste pressioni ci devono un po'un po'aiutano l'ora
Così mi veniva da dire forse dobbiamo capire quali sono gli strumenti con i quali si può costruire alimentare e sostenere una una rappresentanza diversa certamente c'è lo strumento della della grande comunicazione ma anche quello del del passaparola dice da da persona a persona proprio una rappresentanza dovrebbe è vero quel discorso delle periferie della città e anche a differenza di voto che si faceva nelle lezioni tondo su Milano il dato era nelle case popolari della periferia milanese con quel centrodestra c'è fosse per una incapacità di questi nuovi ceti popolari e Magatti lo dice bene incapacità a costruire un progetto d'avere quegli strumenti per cogliere l'opportunità e anche selezionare l'informazione e quindi cogliere un'informazione
Simbolica che vede appunto l'ha presentata il mito del progresso anche chi vivrà tutta la vita in quelle case popolari e magari rigenera il percorso anche di di povertà di di incapacità sappiamo cresce nel mondo del lavoro incapacità culturale eccetera allora
E perché non sa mediare e quindi è più debole rispetto al messaggio anche in qualche modo che tenta di subdolamente nel messaggio pubblicitario che poi diventa che molto spesso sono le stesse tecniche utilizzate poi al messaggio politico
Di molti ecco mondiali sono di una parte quindi capire come lavorare sugli strumenti di comunicazione
Per costruire una e alimentare e sostenere una rappresentanza ma anche come aiutare le persone dei ceti popolari ad avere strumenti viene di analisi di elaborazione possiamo porci su questo cioè a capire come non sono modificare l'emittente del messaggio per così dire ma anche come aiutare e mi pare il discorso lo studio che emergeva prima a ad essere più attenti ad un messaggio non è non è così facile immediato però penso che questo sia una strategia su cui lavorare
E lavorare su concetti simbolici sui miti che comunque fanno la differenza oggi da questo da questo punto di vista e anche sapendo che oggi sono più forti per la cultura anche economici Istica o capire i gli aspetti più individuali e concorrenziali cioè
Ogni persona cerca di costruire il proprio futuro appunto basandosi sulla capacità di Crespo dell'individuo e sulla capacità di sconfiggere l'altro in qualche modo un po'centinaia di rampanti Isma'mitico voi
Sono dentro a questo ma se ci pensiamo anche al mondo del sociale
Ad esempio sono aumentate molto di più gli strumenti di finanziamento per bando rispetto a a
A progetti condivisi anche dal mondo del del dell'associazionismo del volontariato
Questa è anche una cosa giusta perché significante per poter qui si cerca di Prodi di dei di non fare il finanziamento a pioggia però se ci pensate paradossalmente questo ha portato in questo modo del sociale e del non profitto non imprenditoriale quello Peter montato il socialismo la logica della concorrenza per cui c'è il bando devi fare il Progetto tuo che deve essere migliore di quello l'associazione a fianco dello stesso paese o del Comune vicino
Logica che che ha delle positività perché innesca una capacità progettuale una una selezione sui contenuti dalla se ci pensate da un certo punto di vista innesca anche un una concorrenzialità in che molto tende all'individualismo e al non tirate magari in Rete tra le associazioni vicine e simili ma cerca di
Di
Di Solana è anche questo arcolaio ne segnalo così secondo me dal mio punto di vista quattro passaggi che è un una una realtà politica d'altra parte siamo punto di fronte a uno strumento di casta politica che può costruita per per modificare questi processi di rappresentanza e di consenso
Investire in animatori della comunità
Lo dico un po'così in maniera forte e simbolico fosse una cosa poco politica
Ma pensare alle a quelle persone che possono ricostruire un rapporto tra la comunicazione politica e la persone soprattutto le persone meno avesse meno con strumenti culturali più deboli l'animatore di Comunità di territorio quello che sta nel Paese nel quartiere che è conosciuto che anche una una fiducia che anche una componente di relazione come le persone ci di popolani anche affettiva di vicinanza legata prima si parla di una nazione di storia per cui e questo lo si vede si nei quartieri delle città che nei paesi la la fiducia data perché ci si vede e se si ha fiducia nella persona anche quasi appunto legato alla storia che uno ha vissuto questo aspetto
Di animatori della comunità che sanno dei tiranni anche aiutarne a superare quella guerra fra poveri che soprattutto nelle aree urbane si sta creando se ci pensate
Io vivo né alcuni quadri pianificati Milano è anche l'inizio popolare
Il confronto lo scontro tra le classi né delle le persone le famiglie povere o comunque non con grande reddito che vivono in queste calde popolare tutta l'area degli stranieri o degli occupanti abusivi si sta creando questa grossa ha fatto una guerra fra poveri da questo punto di vista e qui dobbiamo essere capaci forse di fare un'operazione di mediazione politica sui bisogni
Io abito in
è in case che erano delle ACLI
Sono diventa oggi
Un terzo abbondante di questo sospetto condomino delle ACLI è abitato da stranieri
Allora da questo punto di vista vuol dire ragioniamo su come non tranne la conflittualità perché la conflittualità viene lì non avviene
Da da parte del grande imprenditore Ordine avviene anche da né Lecceta popolare le persone più povere che dicono al conflitto della casa del lavoro che sono i due beni poi quelle su cui ci si gioca il futuro se gioca la famiglia eccetera quindi un'idea secondo me è questa di ritirare queste relazioni aiutando anche a seppe a crescere la la rappresentanza che magari si basa sulla battaglia per il giardino sotto casa o il traffico sotto casa o o il il negozio quindi le cose proprio strette vicine per far fare un salto di qualità invece sulla proposta politica quest'oggi io penso non può che essere fatto con mediazione molto vicina e l'altra spettò la comunicazione simbolica investire molto in comunicazione simbolica
Rivedendo riprendendo qui anche i palloni
Che che come sfondo un poco e i sogni delle persone quindi è vero che una politica fosse
Tutto il dibattito comporta può lavorare sulla felicità o meno chi viene da tradizione anche cattoliche e di ispirazione cristiana dice non c'è più né
Non è solo politica anzi questi valori proviamo ad altre parti anche la risposta al desiderio di felicità la troviamo da altre parti però ecco forse una politica che oggi si deve costruire rappresentanze consenso su queste su queste situazioni deve anche lavorare sui sogni lavorare su i messaggi simbolici
E sapendo di commettere poi con la realtà perché altrimenti poi dopo bruciano le sconfitte mi pare già che veniva significato grazie
Grazie a Marco Granelli non ho ancora capito quando utile quando Suma non importa pal prima della fine della serata ha capito anche quella è una
Mi sembravano due spunti particolarmente interessanti intanto non so cosa succederà tra qualche anno se pensiamo che le case popolari
Che sono state costruite negli anni trenta negli anni Cinquanta negli anni ottanta a Roma in questo momento rappresenta uno un bene straordinario ed è un bene su cui sono fortemente competitivi non li di nuovi ceti popolari ma molte volte nemmeno Cecchi superiori perché veramente rappresentano proprio per l'alcol locazione per la qualità per anche il modello culturale che rappresentano un bene condiviso
Ma quello che mi sembra più interessante era il fatto di questo problema posto che rappresenta uno dei problemi in cui noi riteniamo che la nostra modernità vada sfidata a individuarlo proprio lì dove il problema stai questo che tu sollevati facendo presente come è proprio nello stesso luogo in cui siamo
Nello stesso
Campo di lavoro in cui si opera che si creano conflittualità granitiche vedono per esempio una delle aperture del problema dell'immigrazione più occulta più incisiva perché dove probabilmente poi mette radici anche un potrebbe mettere radici anche
Una sorta di micro
Criminalità potrebbe mettere radice quel senso di paura quel senso di timore
Che non da abbastanza fiducia e che non dà in qualche modo la sensazione di sentirsi sicuri nel proprio contesto sicuri nella propria casa mi sembra che mentre pone il problema il fatto di aver ipotizzato
Una parziale soluzione perché è chiaro che questo non è la soluzione però sicuramente una proposta di soluzione attraverso gli animatori di comunità di territorio temesse anche una risposta bella per questi lavori socialmente utili
Che forse hanno una precarietà dietro per quella che è la legittimazione sociale ma campi tutt'altro che precarietà nel senso dei valori che esprimono perché in fondo rappresentano quel collante ideale nella nostra società
Io prima di concludere però Moretti il fondo che reagire sezioni di una
A fare volevo chiedere fatiche c'erano delle domande
Mamma mia basta basta così ma quando quando troppo
No io adesso devo ripartire anch'io per il mio territorio come diceva prima ma anche di volevo soltanto dire un'altra cosa peraltro stimolato da da da dagli interventi sono stati dopo dopo i nostri e e che in una certamente sura giù un pochino spostato da quello che ho detto in precedenza e quindi dell'argomento di cui abbiamo parlato
Allora la questione un po'questa e che io che io temo
Dopo
Quello che è avvenuto alle ultime elezioni noi assistiamo a un dominio incontrastato è dato per scontato del paradigma dell'opinione pubblica
Detto in altri termini
Oggi SSIS dopo quello che è avvenuto alle recenti elezioni si sostiene che avvince
O comunque a contare
In modo determinante per spostare i voti siano le televisioni quello
Prima di queste elezioni poteva esserci qualche dubbio
Ma dopo le elezioni ciò che si sostiene
Berlusconi si è preso
La zavorra senso della sua
Della sua coalizione afflitta da un senso di sconfitta inenarrabile
Perché mai narrato ma dato per scontato e ha trascinato tutti alla vittoria
Che ha mancato per pochi voti
Due settimane di più o una settimana di più
I campagna elettorale un po'meno di par condicio ecco che avrebbe vinto tutto braccio la conseguenza c'è una coincidenza tra la politica e la televisione
La seconda
Secondo pregiudizio di cui io di
Consiglierei di diffidare
E quello che ho tentato di mostrarvi poc'anzi e cioè che come conseguenza tutto avviene presso i nuovi ceti popolari coi ceti popolari ceti popolari sono di destra
Perché poverini sono meno intelligenti sono poveri sono meno colti degli altri e quindi votano a destra far questo un pregiudizio anche di sinistra è peraltro e perché guarda la televisione quindi zappette
Vengono di fatto affascinati e blanditi attraverso questo meccanismo allora citerei prima di andarmene almeno di sottolineare questo questo due questi due aspetti uno ribadire una cosa
Il centro sinistra ha vinto le elezioni
Due se le ha vinte ne ha vinte perché ha preso più voti
Guardate voi dite pochi voti più del centro destra va be'il gioco del maggioritario per la cosa importante è che quei voti li ha tirati fuori
Larga misura dei ceti popolari
Cioè ciò che è avvenuto tra il due mila uno e il due mila sei è che guardate i dati che io posto sono troverete pubblicati sul libro sulla nuova edizione che un specie fra dieci giorni peraltro della dell'indagine di tane sette quella condotta dall'Istituto Cattaneo e dai maggiori
Istituti di studi elettorali italiani
E nel due mila uno scrisse perché ha vinto il centrodestra e in questo caso esce per il Mulino e il titolo emblematico e dove la vittoria senza punto interrogativo laterale dove la vittoria allora nel capitolo che ha fatto Roberto di orzo sulle classi sociali troverete questi dati in modo assolutamente netto esplicito
Se c'è uno spostamento a favore
Del centro sinistra tra due mila uno due mila sei questo avviene perché i ceti popolari tornano a votare a sinistra dopo vent'anni
Ho cento semestrale
Tre
Nonostante la televisione
La televisione vuol dire che non serve no allora un'altra cosa
Se voi prendete i dati elettorali quindi non attraverso sondaggi nel due mila sei
E lo comparate con quello del mille novecentonovantasei e fatte una qualche operazione di tipo statistico e mi permetta di vedere se c'è differenza mutamento continuità su base locale cioè prende tutti tu tutte come ho fatto io
Su base sotto subprovinciale tutto il Paese
Voi vi accorgete che non è cambiato
Niente e cioè
Tra il novantasei e il due mila sei voi avete una correlazione statistica non importa proprio una è una una relazione statistica su base territoriale del voto a con le attuali coalizioni tra destra e sinistra tra il due mila sei e novantasei di punto novantadue vuol dire che tutto è rimasto quasi uguale e i mutamenti sono avvenuti all'interno delle due coalizioni
Tra un partito e l'altro ma non per la destra e sinistra su base territoriale si vota sempre allo stesso modo
Da dieci anni e probabilmente anche dapprima allora perché qualcuno vince qualcuno perde attenzione ci sono due risposte una rete detta anche voi
E la ribadisco contano forte conta l'offerta politica si è detto è vero
Se se voi calcolate
Le elezioni dal novantasei a oggi utilizzando le coalizioni presenti nell'Est diverse lezioni voi trovate risultati di tipo diverso sempre cioè
Se alle ultime elezioni si fosse andati alle elezioni con le stesse formule le stesse coalizioni del due mila uno vinceva il centro destra ok così nel due mila uno il centro sinistra non avrebbe perso
E si sarebbe come dire difeso bene se avesse utilizzato se si fossero state le stesse coalizioni del novantasei cioè con Rifondazione dall'altra parte senza la lega
Capite cioè l'offerta politica diventa rilevante certo che una legge elettorale come questa
Costringe tutti quanti ad allearsi per cui tutti votano o da una parte o dall'altra restano fuori per la prima volta centocinquanta mo'mila poveretti
Che non ha una votato né per l'uno né per l'altro cioè bisognerebbe farsi un'inchiesta su perché chi siano costoro
Allora vuol dire che la televisione non serve ma saremmo folli a dire questo però a cosa serve
A cosa serve a cosa è servita a queste elezioni guardate voi spiegate le lezioni tutte dal due mila uno due mila sei in base al tasso di partecipazione elettorale
Cioè
Ad esempio tra due mila e in uno del due mila quattro se vogliamo usare lezioni simili per meccanismo elettorale le europee
Voi avete una crescita del centro sinistra proporzionale alla calo della partecipazione elettorale
Così come tra due mila quattro e a maggior ragione le elezioni regionali del due mila cinque e il due mila sei voi avete una ripresa del centro destra soprattutto di Berlusconi sulla base del ritorno alle urne
E la partecipazione elettorale cosa vuol dire vuol dire che oggi
Esiste una quota che vino e che non marginale perché ai margini della politica macché centrale per gli esiti della politica che sono coloro che se ne fregano della politica
Coloro che sono delusi dalla politica
Coloro che non stanno né di qua né di là ma sopra ma non come alla Mazzolari sopra
Per la serie e chi se ne frega di qua o di là noi siamo fuori i fuori istinto i terzisti quelli che non ci stanno quelli che al al
La prima delusione se ne stanno fuori questi tenete conto sono prevalentemente di destra se devono portare perché stanno nelle periferie perché sono da soli perché sono arrabbiati perché sono delusi
E allora a cosa serve a cosa è servita la campagna elettorale a farli votare
E a cosa è servita lacca allora la presenza in televisione a costringerci a spiegar loro che bisogna aver paura
E per questo si è alzata la voce e per questo le campagne elettorali di vengono più o meno delle guerre guerreggiate perché soltanto con campagne militari tu spingi tutti a schierarsi ecco anche contro questa concezione della politica
Bisogna secondo me battersi contro questa concezione Napoli e non contro la politica che usa i media e la comunicazione ma contro la con la politica che ha bisogno degli uomini spaventati per poter vincere
Con la politica che ha bisogno di generare di trasformare ogni problema in una questione di vita o di morte che ha bisogno di dimostrare che gli altri sono dei nemici
E che proprio perché sono nemici contro questi bisogna schierarsi ecco una buona politica che non si rassegna a un uso di questo genere dei media edemi non significa una politica che rinuncia ai media
Ma significa semplicemente fare politica
Grazie degli amanti di questa sicuramente opportunità di riflettere anche su un uso umanamente più qualificante della televisione che non sia soltanto quello dell'applicazione della strategia del la paura ma che sia veramente quella di una strategia della convinzione una strategia che porta a votare le persone perché da a ogni persona la sensazione di poter dire tu conti tu hai valore il tuo punto di vista è importante per noi e noi siamo disposti in qualche modo a mettere i mezzi a creare le condizioni
Perché tutti possa prendere cura degli altri e gli altri possono prenderti cura di te
E ancora una volta il tema della politica e dei valori che non ignorano i mezzi di comunicazione ma che li usano all'interno di un modello culturale di modello antropologico
Ora
Dovremmo concludere perché quasi roba di concludere ma a me sembra che un buon modo di concludere
Dare ragione delle parole che ha detto all'inizio Marco Calgaro quando diceva noi
Non siamo una corrente
Noi non siamo altro che l'espressione di una nuova forma di dialogo e quindi occorre chiedere a Pierluigi Castagnetti di venire qui perché quello che convince sono sempre le esercitazioni pratiche non le affermazioni di principio
Ma no ed essa resta benestante tale
Da
Allora ok allora allora salutiamo Pierluigi che è qui in mezzo
O aspettiamo domattina noi lo ascolteremo molto attentamente cedendo inizia alla fine e comunque grazie di essere venuto
Grazie a tutti voi ovviamente non traggo una conclusione perché questo è un seminario e quindi è qualcosa che e con una sorta di staffetta domani mattina ci sarà un secondo spetta domani pomeriggio un altro fino a sabato mattina
Vi ringraziamo di essere stati qui è veramente vi aspettiamo domani