La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 14 minuti.
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Rubrica
Convegno
10:00
18:30 - Roma
Sono le nove diciassette minuti e noi come ogni martedì siamo collegati con Gianfranco Dell'Alba per la nota sull'Europa Gianfranco Buongiorno a mollo allora parliamo
Della Turchia e dell'unione europea quanto mai d'attualità per il viaggio che inizia oggi di Papa Benedetto sedicesimo ma i negoziati con Ankara sono stati sospese ha saltato il compromesso su Cipro
Fissa nuovi e non ha un padre molto difficile molto delicata nella quale però poi c'è anche da chiedersi quanto ci sia di interiste ardimento turco ma quanto ci sia anche un po'ipocrisia
Europea perché è vero che la Turchia continua a rifiutare la quello che tenuta a fare cioè a riconoscere attraverso l'applicazione dell'unione doganale all'Unione Europea intesa per i suoi paesi membri
A riconoscere che questo raccordo che è un vecchio accordo peraltro già esistente che prevede facilitazioni appunto doganali si applica anche al paese membro Cipro
E e questo rifiuto è all'origine del blocco attuale ma è anche vero che la Turchia da tempo chiede che questo sia sortito dalla una sorta di liberazione da parte di delle dell'embargo che attualmente grava sulla parte turca di Cipro e cioè da una tentativo di dare soluzione a questa questione
Che nata male nel momento in cui l'Europa accettato diciamo la parla dell'adesione di Cipro
Omettendo diciamo OPA prescindere dallo status definitivo dell'isola come ricordiamo c'è stato un referendum pro con la settimana prima
Dell'ingresso ufficiale della dicitura Unione Europea dove la maggioranza dove la parte greca rifiutato in qualche modo la prima che questo avvenisse per tutta l'isola
è la parte turca era favorevole a una riunificazione in nome dell'Europa e da lì derivano tutti male ora che appunto al centro per quanto importante il simbolico sia il la questione blocchi diciamo comprometta il processo negoziale nel suo complesso questa vicenda effettivamente lascia un po'perplessi
Per quanto riguarda anche l'atteggiamento di chi magari dietro la la questione di Cipro nasconde in realtà sappiamo bene
Che ci sono magari interessi molto più forti molto più consolidati e quindi non c'è una volontà ecco questo è un po'l'impressione che abbiamo di evitare ecco per così dire sì ai turchi e i ciprioti
Aggiungere un accordo ora vediamo la palla rete molto scivoloso nella l'appuntamento definitivo per capire se questo blocco costituiva appunto una sorta di di pietra tombale perlomeno io nell'immediato alla prima l'avvio al procedimento dei negoziati diventa persino politicamente rilevante a livello europeo oltre che per tutti gli altri riflessi evidenti proprio la visita di papa Ratzinger oggi in Turchia che di lettura da parte turca nelle ultime ore sta diventando una sorta dopo il discorso di domenica quindi dopo l'apertura di Papa Benedetto sedicesimo rispetto alle posizioni del cardinale Ratzinger
Contrari all'ingresso della Turchia queste parole
Di apertura dettata hanno probabilmente indotto io le autorità turche a a cambiare atteggiamento a ricevere come appare evidente appare provate dettata alla rapporto e insomma dare alla visita col tono in qualche modo di apertura europea
Anche attraverso questa visita papale vedremo certamente una settimana molto importante quella che comincia proprio con la visita i quattro giorni del papà in Turchia
Parliamo della Russia parliamo della Russia questa moderna forma di regime la Russia è sul su tutte le prime pagine per il giallo
Litvinenko per le inquietudini per queste storie di spie che come vedono coinvolte anche altri paesi nei quali anche noi anche noi italiani e poi c'è la questione del veto polacco ce la questione dell'energia con i Qassam
Sessi è complicato il Naviglio lo scenario indubbiamente si è si è ingarbugliato e questo qui evidentemente la la questione
Che tu sollevi diventa uno degli elementi del palazzo del c'è stato il fallimento del vertice
L'Unione Europea Turchia che doveva portare alla rinnovo alla alla riformulazione dello di raccordo di partenariato concludo ormai già dieci anni fa nella la sua prima formulazione
Questo accordo non si è realizzato è stato posposto per incaponimento della Polonia che non senza qualche ragione anche se molto strumentale certo senso
Prendendo pretesto da un blocco da un embargo perché la Russia messo sui prodotti polacchi in realtà protesta contro proprio di nuovo per questioni energetiche di energie protesta socio sulle lautamente sul fatto che come sappiamo l'accordo russo tedesco by pass alla Polonia
E in termini di e gasdotti che possono alimentare diciamo parte dell'Europa magari trascurando ottenendo più in ostaggio paesi come la Polonia
E certamente questo è un elemento l'altro elemento è che monta evidentemente lo sconcerto per con una serie di scomparse che comincia a diventare qualche difficile accomunare alla alla mafia come fa Putin a me a meno di non tentare che lui considera il suo Governo alla stregua appunto
Del dell'organizzazione di Cosa Nostra e quindi è evidente che die una polemica che non mancherà di sfociare immagino ad esempio a livello del Parlamento europeo in una in un dibattito che certamente è stato già chiesto per la settimana prossima vedremo
La vedevo come andrà a finire certamente la questione russa diciamo tornano in prima fila interpellarlo soprattutto ormai la presidenza tedesca che assumerà le redini dell'Unione europea nel prossimo semestre
Sia dal punto di vista energetico con questa questo dibattito che e poi eletti si riferisce
Conta anche al grande dibattito interno c'è stata proprio la settimana scorsa una una sorta di gli stati generali della della della questione
Dal punto di vista energetico se ne riparlerà la settimana prossima ancora Brussel per quella famoso mercato comune dell'Energia che che Emma Bonino richiama reclama a gran voce che resta uno dei grandi punti da affrontare
Nel prossimo futuro a livello europeo e Dini in prospettiva le relazioni con la Russia
Parliamo della fusione Autostrade Abertis il ministro Padoa Schioppa diventato possibilista e Palazzo Chigi intanto ha ricevuto
Un nuovo documento da parte della Commissione la concorrenza Kress che ambito Varanini maggiori dettagli il che cosa il documento d'aiuto tutto Di Pietro perché riguarda proprio la la richiesta di maggiori informazioni
Di nuovo sul fatto che dopo la visita di qualche settimana fa di Di Pietro alla classe poi le cose son rimasto imporli i giorni passano e la Commissione che aveva soltanto sospeso la sua procedura dove la ha ricordato sì allora che oggi che resta dominus per quanto riguarda le fusioni transfrontaliere Commissione vuole vederci chiaro ha dato praticamente
Gli otto giorni anzi anche un po'meno perché ha dato fino al trenta novembre per rispondere e e con tutta l'intenzione di pronunciarsi laddove queste risposte cemento del Sindh Into distorcente questo penso dei termini questa apertura di oggi
Di Padoa Schioppa certamente i tempi stringono entro il tredici dicembre in qualche modo le due compagnie hanno
Autostrade Abertis rispettivamente hanno dato Pont Hermine perché questa vicenda veda
Una Napoli diciamo una una soluzione definitiva altrimenti diciamo i sei mesi che si erano date per perfezionare raccordo scadono e quindi la cosa diventa rischia di non farsi più quindi sono giorni cruciali c'è in discussione dai giornalisti percepisce anche
La possibilità di mettere mano l'articolo dodici cioè soprattutto
Adesso questa nuova richiesta della contro commissione per quanto riguarda la concorrenza e io penso che siano ore decisive il governo nella sua collegialità comunque nel suo insieme
Deve effettivamente farsi carico di questa questione che mi pare la questione che oggi pone giustamente Padoa Schioppa alla fine diciamo della Fiera
In tutto questo balletto sia di norme
Come quelle contenute nel decreto legge sia il meno vera nei rapporti fra l'Anas e le società concessionarie la domanda di fondo quella che anche da Brussel
Viene posta come domanda è insomma lingue l'italiano questa fusione la autorizzarla non ostacolarla la contempla o invece ecco in qualche modo ne viene ostile questa è un po'mi pare la la domanda sul tappeto in queste ore in questi giorni credo che dovremmo vede certamente maggiori elementi in merito incerto ripeto il mercato soprattutto le regole europee sono come elemento da tenere molto presente e questo che e interrompono linea di condotta di quelli tutta questa vicenda del ministro per le Politiche europee il nome di
Senti in ultima come ultima battuta le nomine alla commissione gli italiani sono sono un po'pochi
Dai ticket è stata la denuncia di ieri certamente non è stato piacevole Emma Bonino diciamo
Sollevare questo questa polemica e affaristico oggettivamente in questo confortata da una composizione unanime
Che è stata espressa e vari livelli anche da altre autorità importanti elementi portanti del Governo ma è chiaro che inaccettabile che in Commissione vicino ad esempio sette direttori generali tedeschi e tre soltanto tre italiani e anche nel lecchese ricercato ritenuto opportuno appunto passare dal sei al sette direttori generali tedeschi in questa ultima tornata di nomine e lasciare agli italiani altre
Che vi siano ad esempio ventisette direttori spagnoli contro soltanto sedici italiani sono cifre che parlano da soli da sole sono cifre diciamo si sono aggravate ma che erano già presenti evidentemente prima dell'insediamento del governo Prodi sono cifre che non si giustificano né per la qualità notevole dei nostri funzionari
Che potrebbero ambire a queste posizioni non si giustifica soprattutto che la commissione abbia addirittura usato chiosare queste nomine e questo movimento parlando di avere rispettato l'equilibrio geografico quando gli italiani sono stati neanche sfiorati da queste da queste nomine addirittura in un caso ha chiuso sono caso di italiano citato è stato per toglierli in qualche modo ma direzione mandarlo in una in una sorta di di come dire di riserva dove in genere si collocano i direttori che stanno per essere messi a riposo questo inaccettabile e questo è stato un po'il monito di Emma Bonino che ha annunciato una serie di contromisure dell'Italia partire da una modifica importante della posizione italiana in merito una certa proposta
Fortemente osteggiata dalla commissione che vede una riduzione di funzionari che l'Italia inizialmente aveva appoggiato che oggettiva deciso di invece di non sostenere più vedremo se la commissione capiranno ecco con le cattive quello che indubbiamente non ha capito con le buone e certamente un momento di import difficile dei rapporti fra governo italiano e la Commissione europea credo che Emma Bonino ha messo sul tavolo tutto lo scontento e anche lo sconcerto devo dire
Italiano per essere stata messa davanti a questo fatto compiuto paga in un grande Paese fondatore dell'Unione europea non può avere un trattamento del genere e ripeto me le cifre parlano da solo
Ringraziamo Gianfranco Dell'Alba torneremo a sentirci martedì prossimo scorpione nove e trenta minuti ci fermiamo qui con informazione da radio radicale ringraziamo Piero Scaldaferri reggeva un saluto a tutti voi che ci avete seguito da parte di Giovanna Reanda
Adesso stampa è regina Massimo Bordin
Buongiorno agli ascoltatori ecco c'è l'appuntamento con stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale
Per questa mattina viviamo un po'affermerà di pur avendo fatto le cose per tempo ma in realtà Boggi sui giornali ci sono davvero molte cose molti argomenti su cui tanto che il anche il tema di apertura delle prime pagine abbastanza controverso pur in presenza di un avvenimento senza dubbio
Di quelli coi fiocchi insomma e come il Papa in Turchia
Quale per la verità apre di approvò il Corriere della Sera e la Repubblica ma per esempio già la stampa apre su Berlusconi che resta in ospedale per ulteriori accertamenti ma a assicura che sabato sfilerà con lo Polo mentre L'Unità per esempio apre sull'Iraq Prodi riporta al caso ai soldati già quasi completato il ritiro sul dall'Iraq ma si apre anche un altro tema è quello dell'Afghanistan e vedremo che a questioni d'interesse altri s'intreccia il rapporto fra Stati Uniti d'Europa e una
E poi e poi c'è c'è dell'altro ancora
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