Intervista a David Donat Cattin sull'iniziativa italiana per una moratoria delle esecuzioni capitali alle Nazioni Unite e la campagna per le ratifiche della Corte Penale Internazionale

Allora torniamo a occuparci di diritto internazionale di pena di morte di corte penale internazionale
L'interlocutore che abbiamo con noi quest'oggi David Donat Cattin è che direttore dei programmi al TG LA
Che un gruppo l'associazione di parlamentari per le azioni globali
L'abbiamo tradotto direttamente il dottor Donat Cattin il direttore dei programmi al PG e a una
Come dire un interesse particolare questa è l'ambito di cui si occupa all'interno del PG è quello relativo alla Corte penale internazionale allora innanzitutto buona sera grazie se è intervenuto a Radio Radicale
Grazie mille per avermi invitato
Alla intanto chiederei di parlarci un po'di questa associazione del PJ quali sono gli ambiti attraverso cui esplica la sua attività quali sono le finalità gli obiettivi in particolare e attraverso quali mezzi
E p.c. ieri Parliament arriva al suo blog Ballack non è un network di circa mille trecento parlamentari in centoquattordici Paesi a statuto democratico quindi esclude
Quei parlamenti nei quali le lezioni non vengono tenute secondo criteri miti minimi di democraticità
Esiste dalla fine degli anni settanta e ha condotto varie campagne in vari settori vitali per i diritti umani e la sicurezza e la pace internazionale
Da quelle sul disarmo fino appunto a quella lanciata nel mille duecentottantanove
Dal l'ex presidente deprimere Tobago Robbins sono sulla creazione della corte penale internazionale
Che poi è culminata con lo Statuto di Roma e poi la campagna per le ratifiche e l'adattamento degli ordinamenti interni allo Statuto
Dove i nostri parlamentari a hanno futuro ruolo attivo in circa settanta portati tra i centoquattro che hanno ha aderito allo Statuto poi ci sono altri programmi che possono essere
Su qui è che il pubblico può sempre sicuramente interessante però questo è per quello principale insomma quello del per la giustizia internazionale e per l'evoluzione di un diritto internazionale che tuteli i diritti fondamentali della persona umana per quanto riguarda il tema della Corte penale internazionale la questione delle la campagna
Per le ratifiche di questo strumento voi come vi muovete quali successi state raggiungendo portata avanti anche in che tempi con che difficoltà SIRE-SISEB si si va avanti con questo percorso
Be noi abbiamo lavorato innanzitutto Point sinergia con i colleghi della coalizione per la Corte penale internazionale nel cui quadro chiaramente al ruolo fondamentale anche l'associazione Non c'è pace senza giustizia che sempre parlate ai vostri microfoni
Peraltro abbiamo avuto la fortuna anche nei primi anni novanta
Di avere un protagonismo nella Rete difficili da parte di Emma Bonino e poi anche una membership di tanti parlamentari europei che poi ancora oggi ne sono parte che fanno anche parte di hanno creato poi non c'è pace senza giustizia
E noi operiamo soprattutto in quei Paesi nei quali più difficile forse per le ONG ottenere dei risultati perché c'è uno scollamento molto forte tra governo e società civile
Siamo stati molto attivi in Paesi nei quali ad esempio il Messico ad esempio il Kenya le Isole Comore Oss dove il Parlamento ha avuto un ruolo leader nel promuovere la ratifica dello Statuto di Roma anche contro un po'l'atteggiamento sia dell'esecutivo
E cercando anche di smussare gli angoli creati dagli attivisti dei diritti umani a livello non governativo che trovano atteggiamento più da attivista che a volte non ebbe non accettato dagli organismi governativi anche dalla dal legislativo dal Parlamento trova una sorta la nostra una sorta di
Via di mezzo tra un un ente di di di di di di rappresentanti di dell'apparato statuale tua dei governi perché con quei parlamentari che sono tali sono dei funzionari dello SDI
Degli enti
Dello Stato no al potere legislativo dall'altro invece operano quando mettono il cappello di PG Hay come individui
E quindi possono anche un po'sganciarsi da quelle logiche partitiche o istituzionali e diventare un pochino più
Dinamici nel promuovere un una campagna
E quindi questi Paesi hanno Cerqueti e cercato sempre di ottenere un Cordoba i partita sul tema della ratifica della corte adesso si sta lavorando anche in molto più che in passato
Alla riforma degli ordinamenti interni per adattare
Le leggi degli Stati allo Statuto di Roma ecco ci vuole dire qualcosa concorso tutto della pena di morte che penso ci arriveremo ecco ci arriveremo tra poco tema cruciale naturalmente cura dalla questione della pena di morte Londra menti
Interni la di Cometa lo degli ordinamenti interni attraverso come avviene questo meccanismo che tipo di assistenza fornite
Ma diciamo che i parlamentari beh in loro di è il potere legislativo quindi lungi da noi dal
Dal dal lanciare iniziative che possano interferire in maniera illegittima Colli libero esercizio della funzione legislativa da parte dei parlamentari però noi forniamo un'assistenza tecnica un'assistenza
Di expertise basata sulla nostra esperienza
A favore della creazione di un organismo di giuristi di giustizia penale permanente indipendente e ad esempio faccio sull'ultimo esempio relativamente alla codice penale delle isole Comore ossia a ci è stato richiesto di elaborare un testo sulla base dell'esperienza dei Paesi africani e di altri Paesi che hanno adottato l'ordinamento interna con lo Statuto abbiamo fornito al nostro rappresentante il deputato
Assumano i Yussuf che presenta la Commissione esteri un ottimo testo riteniamo così almeno ci è stato detto anche da Amnesty International da altre altre organizzazioni con cui collaboriamo affinché ad esempio le pene per crimini di guerra contro metà genocidio nel Codice Penale delle Comore ossia nel linea con quelle dello Statuto di Roma quindi pena massima
L'ergastolo e non come in una prima bozza aveva anche avevamo recepito da quella Parlamento vi era il lavoro forzato alla perpetui diciamo che qualcosa di proibito dal diritto internazionale
Come una pena inumana e degradante qualche equiparabile la tortura già era stato fatto un passo in avanti da parte del Parlamento coro delle con Moro nell'evitare l'applicabilità della pena di morte
Però ecco sul punto della
E l'applicabilità solamente dell'ergastolo come pena massima abbiamo ottenuto che questa venisse inserita come tale si ai tempi quanto riguarda tardi
Riceviamo abbastanza regolarmente dai nostri parlamentari delle richieste appunto di commentare sulle bozze di legge addirittura a volte di fornire dei testi di riferimento su qui loro possono bastare una prima bozza
Certo chiarissimo senta a beneficio dei nostri ascoltatori quali sono i reati le fattispecie di reato sui quali a giurisprudenza la corte penale internazionale
Quali sono i casi in cui ne possono prevedere un coinvolgimento tradotto
Diciamo che la giurisprudenza della Corte ancora non c'è nel senso che siamo ancora nella fase preliminare proprio ieri c'è stato il primo rinvio a giudizio del di Thomas Bangalter il primo indagato di fronte alla Corte il cui processo inizierà tra qualche mese
Però quello che noi già possiamo dire che il diritto applicabile della corte è limitato alle fattispecie dei reati più gravi del diritto internazionale i crimini del diritto internazionale cioè genocidio crimini contro l'umanità e crimini di guerra
E e anche in linea con il precedente dei tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e per il Ruanda avviamo un sistema di pene che appunto esclude la pena di morte
E ha l'alternatività tra la detenzione fino a un massimo di trent'anni oppure l'ergastolo con varie pene accessorie e poi importantissimo misure di riparazione per le vittime perché alla fine
Quello che conta è che anche questo processo della giustizia internazionale sia inquadrato in un procedimento più ampio volto
Alla riconciliazione alla riparazione
Delle dei danni subiti da dalle popolazioni dalle popolazioni civili che poi sono vittime Italia da queste atrocità sprecati in cui la Corte si sta muovendo sono quelle del Congo
Del nord dell'Uganda e del Darfur dove ancora però ci sono ancora dei problemi ecco proprio su questo vorrei chiedere qualche parola in più con lei poco fa citando appunto alle fattispecie giuridiche sicuramente e
è venuto in mente ai nostri ascoltatori come ciò che sta avvenendo in questi mesi oramai in nella regione del Darfur in Sudan è rientrato pienamente nello come dire ovviamente del di intervento da parte della corte la questione la pongo in due termini la prima ecco come si può coinvolgere la corte considerato anche che il Sudan non è tra i paesi che hanno ratificato questo lo strumento e dall'altra parte chi in che modo invece si può coinvolgere estendere
Quali éscamotage tecnici e giuridici si possono adottare chi si oppone a questo tipo di azione
Certo vietato innanzitutto un meccanismo attraverso il quale il Consiglio di Sicurezza deferito la situazione del Darfur
Alla competenza della corte questo è avvenuto tramite la risoluzione quindici novantatré di fine marzo del due mila e cinque e ha creato anche un sistema attraverso il quale il prosecutor presenta ogni sei mesi dei rapporti al consiglio che sono peraltro consultabili tramite il sito della corte quello dell'ONU quindi abbiamo il meccanismo per attivare la competenza della Corte grazie a questo rinvio
Del Consiglio di sicurezza che è stato molto importante anche per la non opposizione degli Stati Uniti
E in questo momento però io prosecutor e nella fase di ultimare
I primi il primo gruppo di indagini
Su personalità da quanto ci è dato di sapere personalità di a alto rango bella catena di comando in Sudan ed è ed prosecutor annunciato che nel mese di febbraio renderà noto questa indagine preliminare adesso non sappiamo che tipo di atto
Verrà preso dal prosecutor che andrà direttamente alla fase della della questua Orlando cioè del mandato d'arresto il mandato di cattura internazionale oppure ci sarà una fase preliminare è antecedente a questo
Però pare veramente che negli ultimi tre mesi
Vi sia stata un'accelerazione del procedimento dell'indagine il problema è chiaro è quello poi dell'arresto di questi soggetti
Che vengono protetti dagli Stati in questo caso il Sudan un lo Stato non parte
Dello Statuto di Roma che però ha il dovere di cooperare l'obbligo di cooperare con la Corte ai sensi della risoluzione del Consiglio problema di fondo è che il Sudan è uno Stato che non intende in questo momento ne cooperare con questa risoluzione Nook quella che a monte costituisce le basi per un'operazione di pace la peacekeeping Operation nel nei territori
Del Darfur quindi abbiamo uno Stato che utilizza la barriera della sovranità per bloccare l'intervento delle nazioni per dirgli la priorità numero uno del segretario generale
Ban Ki-moon in questi fatti è stato anche a alcuni giorni fa ad ADIS Abeba al Forum al summit del l'unione Lizza proprio per cercare di avere un accordo dello Stato territoriale la diciamo
Il risvolto Chiuro interessante dal punto di vista giuridico di questo stallo di questa risoluzione che autorizza l'uso della forza
Per Fini umanitari per proteggere le vittime in Darfur da parte del Consiglio sicurezza quella risoluzione adottata a fine agosto di quest'anno e che non si riesce poi a a mettere in in atto ad attuare
è proprio quella della sovranità purtroppo siamo ancora in un sistema internazionale in cui gli Stati che controllano i propri territori riescono a bloccare almeno così è successo finora
L'attuazione piena delle misure del consiglio anche quando queste sono
Cogenti cioè sono decida i tempi del capitolo settimo della Carta dell'ONU senta lei correttamente la morte ha meno poteri che non il Consiglio stesso quindi la corsa estenuante tira ancora più di difficoltà
Anche che è riuscita ad intervistare tantissime vittime tanti finire rifugiati che si sono punto rifugiati in Paesi terzi dal CSAD tante invece le indagini sono state condotte
In questi ultimi in quest'ultimo anno e mezzo
E pare che ci siano già gli elementi di prova per i privi mandati d'arresto
Senta le vorrei chiede una considerazione riguardo a un articolo che apparso qualche giorno fa in questo caso faccio la parte del diavolo l'articolo pubblicato sul Washington post aveva un titolo che recitava più o meno così l'inconsapevole partito del genocidio qual era la tesi di fondo il fatto di voler porta are di fronte ad essere giudicati di fronte alla Corte penale internazionale fare i responsabili delle diciamo le gli attori coinvolti nella massacro perpetuato in Sodano aveva come unico risultato quello di mantenere aperte le ostilità impedire che in questi stessi cioè parimente disincentivare i responsabili del genocidio in corso da voler arrivare a raggiungere un compromesso Toron tavolo negoziale con la prospettiva di essere poi giudicati lei come come risponde a questo tipo di argomentazioni
Ma diciamo che questo tipo di argomenti sono quelli che confondono la causa con gli affetti cioè qui stiamo parlando di effettuazione di conflitto in cui è stato provato in una serie di esperienze passate del tempio Charles Taylor in che era leone Milosevic ma pochi giorni dopo il lancio della Campagna sanguinosa in Kosovo che quando questi soggetti questi capi di Stato ministri della difesa o altri leader
Vengono incriminati per crimini contro l'umanità o crimini di guerra o di genocidio tutti e immediatamente crea una situazione nella quale i loro luogotenenti loro sostenitori hanno immediatamente la reazione di pensare al proprio destino alla propria all'appalto al mantenimento della propria posizione di potere
E ne scaturiscono dei cambiamenti di regime lo abbiamo visto democraticamente con la Serbia lo abbiamo visto in maniera abbastanza rapida nella Sierra leone Charles Taylor fino a quando non è stato indagato per crimini contro l'umanità e l'accusato per questo
Era era in sella al potere chiaramente abbiamo visto come la la giustizia internazionale ma in fin dei conti una funzione politica perché è insopportabile per qualsiasi Paese che viva nel contesto internazionale resistere con in testa alla sua leadership dei personaggi che utilizzano i crimini come strumento per mantenere il potere e quindi io mi ricordo benissimo di aver aderito un decennio fa la vostra alla campagna della lanciata anche tramite la vostra radio per l'incriminazione di Milosevic Toma qui
La giustizia prima interviene e meglio è perché meno come non possiamo tollerare che gli omicidi rimangano impuniti e nelle nostre città non si vede perché dovremmo in ragione di un'idea di pace Asstra ma e e non provata per posporre tra dieci o vent'anni
L'incriminazione di individui che magari sono la causa della morte di decine di migliaia di persone serie un concetto insopportabile per mantenere la pace sociale in una periferia di una grande città
Rinunciamo ammette la polizia dentro così la mafia ci tiene la pace sociale là dentro è una cosa insopportabile che noi non potremo fare né i nostri standard ai per nei temi di diritto interno non vedo perché dobbiamo utilizzare la stessa logica
Sul piano internazionale
Meno che e questo lo Statuto di Roma lo prevede l'articolo sedici
Il Consiglio di sicurezza che è l'organo politico
Più importante nel sistema le Nazioni Unite non vede un conflitto tra l'intervento della giustizia e uno sforzo del consiglio stesso di mantenere la pace di ristabilire pace sicurezza mettiamo il caso di un sospetto criminale di guerra che abbia l'accesso all'arma atomica che possa scatenare l'arma atomica nel momento in cui divenga di venga riceva un mandato di cattura un una richiesta di consegna per crimini di guerra eccetera in quel momento c'è l'articolo sedici che permette al Consiglio
Di rinviare di dodici mesi di chiedere a ed imporre al prosecutor della corte di sospendere per dodici mesi rinnovabili
La questione della giustizia internazionale queste l'unico caso in cui è giustificabile fare intervenire considerazioni di natura politica per un bene superiore quello della tutela diciamo del del della della pace ma quando vi è un pericolo di incombente ora la guerra continua che che che intervenga o meno la corte
Riteniamo io ritengo e così lo la buona parte anche della dottrina internazionalistica degli osservatori gli analisti internazionali che l'intervento della giustizia internazionale abbiamo il feroce effetto dissuasivo significativo e contribuisca ad isolare
Questi personaggi che utilizzano il potere o
L'ho conquistano con me di illegali setta facciamo anche un esempio concreto
Molto un conosciuto abbastanza dai insomma delatori sono parando l'autorità delle prime pagine l'epilogo della vicenda di Saddam Hussein giudicato da un tribunale speciale ore iracheno condannato a morte sentenza eseguita insomma la Corte penale internazionale dalla parte garantisce tutto una serie di diritti prerogative per quanto riguarda le difese poi si esclude categoricamente al punto a pena capitale lei
Ecco come come considera tutta quanta o il parallelo punto tra quello l'epilogo di quel tipo di tribunale e un caso invece che fosse stato la il caso assessore sarda mosse in passato attraverso la Corte penale internazionale uno torte ad hoc
Ma è triste doverlo ammettere ma sono proprio queste vicende che poi valorizzano la causa della giustizia internazionale di un minimo dico efficiente di stato di diritto nel nelle relazioni internazionali e e qui abbiamo avuto un processo dove avvocati della difesa portati uccisi abbia avuto violazioni di tutti i tipi delle garanzie fondamentali con
Il governo che ha cambiato i giudici insomma praticamente non si può non trovare elementi di un giusto processo in questo procedimento contro Saddam Hussein abbiamo visto anche come è stata eseguita la pena capitale e che tipo di reazioni ha generato
A livello universale incluso
Inclusa una reazione molto significativa da parte di tanti leader distacchi islamici di Stati a maggioranza musulmana
Che in teoria applicano Tuturano alla pena di morte come pena applicabile per i delitti più gravi che forse hanno iniziato a comprendere come invece la tendenza della comunità internazionale ad abolire la pena di morte che poi ha riflessa negli statuti dei tribunali internazionali che non l'accettano come pena massima laddove invece abbiamo la competenza a giudicare i crimini più gravi
Lei dono la coscienza universale della comunità internazionale appunto il genocidio le crimini contro l'umanità diventa quasi insopportabile sostenere e l'applicabilità di una pena come quella di morte per invece
Crimini di diritto interno reati ordinari come l'omicidio per quanto gravi
O anche magari crimini internazionali commessi Ida soggetti di secondo piano dai gli esecutori diretti gli esecutori materiali mentre i grandi leader che speriamo verranno prima o poi portati alla fronte alla giustizia internazionale saranno solamente passibili di pena dell'ergastolo della detenzione quindi diciamo si stava avviando uno un meccanismo anche grazie a queste drammatici
Fatti come quelli del del processo a Saddam che rendono insopportabile l'ipotesi della pena di morte e questo per questo che l'iniziativa italiana alle Nazioni Unite
Avviene nel momento giusto e per quanto nel nostro piccolo o la nostra associazione può fare Parliament rossoblù Barak ci siamo impegnati a inserire nel nostro lavoro per l'adattamento degli ordinamenti interni allo Statuto di Roma
La clausola di non applicabilità della pena di morte anche in quei Paesi in cui si applicherebbe la pena di morte per i reati più gravi quindi riteniamo che sia veramente un momento fondamentale dalla parte che dà forza al Movimento per la giustizia internazionale e dall'altra da rigore enorme a questa campagna dell'Italia del governo italiano è del delle delle associazioni
Radicali di Marco Pannella per l'abolizione della pena di morte e con primo passato perché la moratoria all'ONU come come come fase
Diciamo intermedia prima che essi possano addivenire ad una tabulati Abu Imad collocazione totale certo ecco siamo grati dunque al punto relativo proprio al come quando
Fare in Consiglio d'Europa prima la Commissione europea poiché il Parlamento europeo lo sta facendo proprio in queste ore con un raro caso di trasversalità che coinvolge praticamente quasi tutti i gruppi presenti nel Parlamento tranne quello dell'estrema destra stanno per fare proprio ancora la posizione italiana
Che è stata innescata dall'iniziativa dei radicali si è parlato di un titubanza sopra diciamo così tra virgolette titubanza da parte della Gran Bretagna che non vuole come dire di fare atto sgradito al suo grande alleato che sono gli Stati Uniti qual è la posizione ufficiale degli Stati Uniti nei confronti del tema della della moratoria del volizione capitali dell'abrogazione della pena di morte
E anche relativamente al tema della Corte penale internazionale che lo ricordiamo gli Stati Uniti adora non hanno sottoscritto anche se poi come magari lei potrà raccontarci qualche evidente beneficio pensano di trarne comunque impiegando le in qualche maniera un poco si strumentale
Negli Stati Uniti i purtroppo hanno una una situazione legislativa
Che li pone tra gli tra coloro che applicano la pena di morte la posizione ben nota l'attuale amministrazione non ha nessun punto di vista è critico
Sulla prassi attuale sappiamo però che son dei movimenti a livello degli Stati
Volti all'abolizione sappiamo che c'è un nuovo congresso a maggioranza democratica ancora un dibattito forse non si è aperto su questi temi così specifici siamo ancora nella fase
Prete presidenziali due mila e otto il nuovo Congresso finita occupando di altre cose però secondo me c'è uno spazio c'è uno spazio anche negli Stati Uniti per avanzare
Una posizione più più conciliante sulla sulla pena di morte
Come con la prospettiva un giorno di arrivare all'abolizionismo per quanto riguarda la Corte penale internazionale sicuramente usati dei progressi molto importanti negli ultimi mesi
Vuoi per finalità egoistiche perché gli Stati Uniti hanno perso la possibilità di fornire il training che militare a molti Paesi che hanno mantenuto una posizione di principio e non hanno firmato non sono entrati in questi accordi bilaterali di non consegna proposti dall'Amministrazione Bush per fornire una sorta di immunità ai soldati e ai nazionali statunitense
Quindi non consegna alla Corte penale internazionale
Questo rispetto agli Stati invece hanno ratificato lo Statuto di Roma e quindi hanno accettato la giurisdizione della corte
E me come ben sappiamo quando uno spietato aderisce allo Statuto di Roma la corte ha giurisdizione automatica cioè sul territorio
Per tutti i crimini che avvengono nei territori di quello stato e per anche su base del principio della personalità attiva per tutti i crimini commessi dai nazionali di quello Stato
E
Presidente Bush ha alla fine di all'inizio di dicembre del due mila e sei
A
Preso un provvedimento in cui chiede tempo hanno gli Stati che in passato erano stati sanzionati padano ricevuto misure negative per via della loro posizioni di principio a favore della corte ai tentato che questi stati a questi fatti vengano applicate queste misure negative queste questi disincentivi economici come l'interruzione di alcuni tipi di aiuto bilaterale economico oppure come la sospensione dei programmi di assistenza militare alcuni programmi di assistenza militare non tutti
E quindi ha vinto un po'la posizione di principio di tanti Paesi latinoamericani di alcuni Paesi
Africani tra cui il Kenya il Sudafrica il Mali altri stati che hanno mantenuto appunto la posizione di principio che il diritto è uguale per tutti e non può esserci un doppio standard che Ibarra sulla nazionalità di chi commetterebbe questi crimini gravi
In questo primo punto molto importante
E certamente il nuovo congresso a maggioranza democratica conta anche di alcuni congressisti alcuni parlamentari che sono a favore della ratifica da parte di satelliti della corte che sono a favore comunque se non della ratifica quanto meno di un atteggiamento cooperativo degli Stati Uniti con la corte
Noi riteniamo che se viene anche una con va continuata a una pressione continua da parte anche della cute l'Unione Europea di altri attori internazionali il Congresso posta prima o poi rivedere le le le leggi che sono contraria alla cooperazione da parte di Stati Uniti con la Corte penale internazionale c'è qualche movimento positivo certamente più dettato da finalità strategiche
Ma è anche dettato da un da un sentimento di
Che si può interpretare come positivo buona fede da parte degli Stati Uniti che hanno capito che la corte si rivolge che la corte opereranno solamente nei casi di crimini cosiddetti di massa nei casi in cui vi sono come dei crimini contro l'umanità degli attacchi sistematici o su larga scala contro civili oppure di genocidi che quindi sono crimini che i coinvolgono le larga larghi settori
Della popolazione quindi un'ampia vittimizzazione oppure comunque crimini di guerra non individuali non isolati ma in un contesto più ampio di commissione di crimini di guerra quindi probabilmente in questi ultimi tre anni
A fronte della giurisprudenza Bellini io di una prassi della corte non ancora a giurisprudenza
Molto prudente nell'applicazione delle fattispecie penali a fronte di questo l'amministrazione americana ha ritenuto di non di non è perché le proprie preoccupazioni verso una Corte che potesse operare in termini diciamo politici o essere utilizzati in chiave antiamericana questi tipo di preoccupazione parte metodi americani sembrano essere assai diminuite
Certo questo non vuol dire che il Pentagono altri diciamo organismi tecnici dell'amministrazione sono pronti a dire al presidente a raccomandare al presidente di ratificare lo statuto di Roma questo è un altro discorso è prudente ci vorranno dei tempi molto più lunghi per questo
Però anche lì bisogna essere ottimisti
E giudicare positivamente gli ultimi gli ultimi sviluppi sicuramente gli Stati Uniti sostengono le indagini della corte sia in Darfur
Che i sia in nord Uganda e così è stato detto almeno dall'ambasciatore degli Stati Uniti a Kampala e probabilmente anche nella Repubblica democratica del Congo
Senta questo punto e vorrei chiedere proprio in chiusura più che altro una considerazione che è più che altro un auspicio premesso che né lei né io abbiamo la palla di vetro attraverso cui per vedere il futuro ma sull'onda della forte campagna l'opinione internazionale per una per l'abrogazione o quanto meno per andare verso una moratoria delle esecuzioni capitali
Inciso ci sono sembra i numeri in un'assemblea Gene alle delle Nazioni Unite a suo avviso è possibile che si potrebbe arrivare entro la fine di questa sessione di lavori dell'ONU alla votazione di questa risoluzione che possano anche essere approvata
Ma io ritengo di fico
Io ritengo di sì perché anche alcuni Stati che hanno avuto un atteggiamento molto negativo in passato si stanno interrogando
Sulla sul sul rischio anche i loro stessi
Leadership possono correre qualora vi siano dei cambiamenti radicali rivoluzionario vorrei dire nelle loro società ovunque insomma si sentono mo'molti di questi ex colleghi di fermiamoci sei in anche nel mondo
Arabo si sentono toccati da questa vicenda
Abbiamo avuto dei segnali molto interessanti quantomeno appunto per la moratoria
E certamente è importante arrivare a una risoluzione quello che è importante però ecco considerare il fatto che queste risoluzioni queste dichiarazioni di principi tell assemblea generale pur avendo un valore politico fondamentale ed essendo anche elementi che pongono all'attenzione dei giuristi delle delle giurisdizioni intere internazionali una tendenza allo sviluppo progressivo del diritto internazionale in quanto tali però queste risoluzioni non sono giuridicamente giuridicamente vincolanti
Quindi è un passo una tappa molto importante
Però di perché non non deve essere un punto di arrivo
E quindi deve poter aprire le porte ad un consenso più largo per per
La moratoria e poi prospettiva futura l'abrogazione però poi quando quando dovrà essere i verificata l'applicazione insomma l'impatto di questa risoluzione sulla prassi degli stati io ritengo che bisognerà piuttosto prudenti nelle aspettative perché purtroppo molti quelli saltati che insomma si opporranno a questa Risoluzione magari voteranno anche negativamente
Potrebbero anche ignorarle l'esistenza i contenuti questo chiaramente aprile però dobbiamo anche sapere quali sono gli ostacoli di fronte ai quali ci poniamo altrimenti non riusciamo poi a
Il look pare delle politiche delle azioni che possono appunto produrre uno sviluppo progressivo il diritto internazionale certamente la direzione è quella giusta io non voglio essere pessimista assolutamente e ritengo che questa sessione dell'Assemblea generale del due mila sette potrà essere
Utile
A ottenere questo risultato visto un impegno fortissimo della missione permanente presso le Nazioni Unite del ministero degli Esteri e e quindi non ho dubbi sul successo che l'Italia anche grazie all'aiuto fondamentale di Unione europea
Può ottenere chiaramente sia la preside della presidenza tedesca che conta moltissimo quanto poi la Germania perché leader in Europa sì anche la presidenza della seconda metà del due mila e sette quando poi magari si voterà in assemblea generale
Quella portoghese il Portogallo essendo il primo Paese al mondo che ha abolito la la l'ergastolo nel proprio ordinamento e mi l'abbiamo addirittura paese che vorrebbe abolire l'ergastolo anche nello Statuto e la Corte penale internazionale cosa che chiaramente non gli è non
Non è riuscita
Vedere perché porta il Paese al mondo che prima di tutti ha concepito la pena espiazione della pena come una fase riabilitativa dell'individuo che che sbaglia
E quindi ritengo che l'Italia possa contare su degli alleati fortissimi nelle due presidente dell'Unione Europea
E che il clima attuale alle Nazioni Unite non possa che essere positivo anche purtroppo alla luce di questi fatti tragici dell'Iraq
Mi sembra un quadro veramente molto chiaro io la ringrazio per essere intervenuto radio radicale ringraziamo salutiamo David Donat Cattin è che direttore programmi al PG ieri
Che è il gruppo Parlamentarians for global action grazie ancora per essere intervenuto e buon lavoro
Grazie mille arrivederci