I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000

Più azione precisa che possiamo
O l'indicazione che possiamo cominciare quindi inizierei dopo reiterati messaggi di invito a prendere posto però il buon giorno tutti dopo un grazie in anticipo ai due relatori che abbiamo già dall'inizio presente il professor Massimo Lo Cicero pro solo Giorgio Vittadini
L'onorevole D'Antoni viceministro per lo Sviluppo economico ci raggiungerà fra poco assieme al presidente la Confcommercio Carlo Sangalli
Da parte mia solo alcune brevi considerazioni molto generali
Con la al solo scopo di introdurre gli interventi fornendo un piattaforma per gli interventi stessi
Osservazioni sul tema del federalismo
Il federalismo o meglio lei differenti concezioni spesso concezioni anche ideologiche di
Federalismo
Accompagnano tutta la costruzione dello Stato italiano accompagnano gran parte delle vicende politiche italiane l'accompagnano però con un andamento carsico abbiamo lunghissimi periodi in cui la questione federalistica accantonata o addirittura viene ritenuta non utile per il Paese
Molto molto rapidamente c'è un federalismo addirittura precedente il formarsi dello Stato unitario
Il federalismo è debole in una stagione pur così importante nella storia italiana quale quella della crisi dello Stato liberale nella ultimissima parte dell'ottocento e primi Novecento ovviamente
Il federalismo è respinto dalla stato accentrato del regime fascista il federalismo torna molto timidamente nei dibattiti della Costituente
Torna timidamente perché a partire dalla Costituente anche se poi l'attuazione sarà molto più tarda la questione che viene affrontate impostata e si ritiene risolta dei costituenti italiani la questione del regionalismo per molti aspetti a distanza di quasi quarant'anni dell'attuazione della Regione potremmo dire che il regionalismo ha contribuito a lasciare questo andamento carsico del federalismo perché ecco il punto iniziale
Delle nostre riflessioni il federalismo torna e torna in maniera abbastanza sorprendente per due fenomeni su cui ancora ancora oggi occorre riflettere
Il primo in maniera urgente impellente talvolta sembra quasi violente determina contraccolpi eh l'ipotesi federalista o l'urgenza federalista
Avanzata dalla lega la comparsa di tutti oggi consideriamo la lega ormai inserita totalmente dentro il gioco parlamentare ma se veri andiamo i tempi
Iniziali all'origine del movimento ci accorgiamo come l'ipotesi secessionista fosse un'ipotesi per molte realtà del Paese preoccupante
Ricca al tempo stesso profila la necessità di una secessione profila sulle altre componenti
Significative un federalismo federalismo molto diverso dalle concezioni federaliste cui si era abituati
E dall'altra parte ulteriore elemento quelle trasformazioni
Dello Stato ma forse anche della democrazia italiana che sono per molti aspetti simili a trasformazione dello stato di altre paesi europei per altri aspetti invece molto specifiche
Questione federalista si inserisce in un momento di particolare difficoltà del Welfare State così come era stato congegnato e costruito in Italia e allora arriviamo al punto di Herno con alcune domande cioè è possibile pur sotto un gioco politico una dinamica politica sempre variabile riconoscere alcuni dati strutturali
Io ritengo di sì penso che un primo dato strutturale che poi significa questione che continua ad accompagnarci che non ancora una risposta è quella indicata dal titolo federalismo tra questione settentrionale questione meridionale noi tutti ricordiamo che SIAN cresciuti sapendo che esiste una questione meridionale l'esistenza di una questione settentrionale comincia appunto opporsi con le ipotesi federalisti che del degli anni ottanta e novanta ma qual è oggi il rapporto fra questione settentrionale questione meridionale
Un secondo dato molto rilevante dato strutturale che credo nel nostro paese come nelle altre democrazie dell'occidente sta profondamente cambiando
E lo vediamo punto nei rapporti fra classe politica e territorio sta cambiando il rapporto fra centro e qualche volta non considerate le periferie cambia rapporto fra centro e territorio il territorio a oggi una vitalità una vitalità nuova e sul territorio le forze che sono più rappresentative più rilevanti del territorio stesso
Infine e mi avvio la conclusione di queste il brevissimo e considerazioni di appunto di impostazione generale forse un terzo aspetto noi continuiamo a considerare il tema del federalismo sotto l'aspetto della governabilità del sistema e quindi federalismo nei suoi termini più istituzionali e però c'è
Probabilmente e va crescendo nel Paese l'esigenza di un federalismo per dir così
Di tipo economico e di tipo sociale in alcune concezioni federalisti che l'attenzione è sempre soltanto sul rapporto fra classe politica centrale classe politica regionale ma anche invece era considerazione di quanto e come possano nei processi di decisione pubblica contare gli interessi allora
Penso che anche sulla base di queste considerazioni si possa dare avvio agli interventi dei nostri relatori e presso lo Cicero il primo intervenire solo ci cerco solo di economia della comunicazione della conoscenza Roma Tor Vergata
Cito sera credo appunto i rapporti attuali della questione meridionale rispetto a quella settentrionale o non so se se la stessa cosa della questione settentrionale rispetto a quella meridionale grazie
Di stare esattamente sul titolo della nostra sessione cioè cercherò di dare il senso della differenza fra questione settentrionale e questione meridionale
Senza guardare come dire alla congiuntura ma cercando di guardare un periodo un po'più lungo
Tendenzialmente diciamo dagli anni ottanta ad oggi
E contemporaneamente vorrei alla fine sulla base delle cosa che mi ha però mostrato fare un ragionamento su come è possibile governare
Non come si dice normalmente il divario tra Nord e Sud ho l'impressione che questo divario sia solo un sintomo infatti che il Sud sia un po'più povero del Nord come vedremo è un sintomo ma non è il problema da curare
Quello che è da curare la eterogeneità profonda di queste due aree del paese che è rimasta tale nonostante cinquant'anni di politiche per ricomporre questa differenza
La prima cosa da osservare e che se guardiamo appunto alla situazione dagli anni ottanta al due mila cinque
La cosa che riduce effettivamente la differenza è la circostanza che il nord-ovest che fatto cento il reddito pro capite era centoventiquattro virgola quattro
E oggi centodiciannove venti del sud che era sessantotto ad S settanta gente stanza se si è chiuso questo divario si è chiuso più perché il nord ha frenato
E non tanto perché il Sud abbiamo avanzato quindi da quel punto di vista non c'è dubbio che quello che dice il professor Ornaghi e sicuramente il dato di partenza
è emersa una questione settentrionale nello stop delle regioni del Nord
Ed è questo che ha aperto il problema ma questo non ci può far dimenticare che cinquant'anni di intervento per lo sviluppo abbiano ottenuto un effetto così mediocre
Cioè sembra sessantotto venticinque anni dal sessantotto il reddito pro capite del Sud sia diventato settanta rispetto alla media nazionale
Vediamo la seconda di queste slide e qui abbiamo invece un'informazione su quello che gli ho proposto prima come concetto base la radicale differenza il dualismo come dicono i meridionali tra nord e sud
Questo è un grafico a pentagramma dove su questo asse misuriamo la quota della popolazione su questo la quota del reddito su questo la quota del reddito in agricoltura dell'industria e dei servizi
La linea rossa e il sud come vedete è una regione gambo tutta la popolazione bontà agricoltura poca industria pochi servizi quei pochi sono anche come dire non proprio i servizi dell'innovazione o non solo servizi dell'innovazione
Come è fatto il nord-ovest questo è il nord-ovest c'ha molte industrie a molti servizi poca popolazione è molto valore aggiunto come infatti il Nord Est e nord est non è proprio uguale al Nordovest ma prende come dire il suo vantaggio dal fatto che pur non avendo tutto all'industria e tutti i servizi che a nord-ovest c'è ancora meno popolazione
E soprattutto ci ha un po'più di reddito ma vero valore strategico del Nordest che c'è poca gente e quindi il reddito pro-capite sale non c'è dubbio che però le due economie zero nordest e Nordovest vedete sono forme simili sono orientate lungo questa distanza servizi industria e valore aggiunto
E il Sud è orientato su popolazione servizi e agricoltura come diciamo fenomeno che non c'è da nessuna altra parte più d'Italia nelle dimensioni nelle quali c'è al sud
Quindi abbiamo effettiva questi sono dati del due mila cinque gli ultimi disponibili ma evidente che noi ci troviamo di fronte a un Paese che veramente divisi in due cioè sono due Paesi non si può pensare mi fate la stessa politica per questi due Paesi
Quindi si dice però noi divario spesso sui giornali ci sono queste specie di rincorse ma il Sud sanitarie riprendendo il Nord lordo si è fermato il Sud lo raggiungerà fra questa e dal mille novecentosettanta al due mila cinque come vedete
Il Sud
L'Italia e l'Unione Europea quindici visto che poi diciamo ci serviva un se un un informazione lunga vanno più o meno insieme c'è tutta questa distanza tra sé diciamo nel tasso questi sono i tassi di crescita del debito il ritmo con cui si muovono le economie come tutti gli economisti sanno è fortemente correlato tra loro si vede benissimo che vanno più o meno insieme
Che si vede però quella linea viola orizzontale che ho tracciato e la media del tasso di incremento del reddito si vede che l'Europa
L'Italia e il Mezzogiorno
Andavano a una media del tre per cento negli anni settanta a una media dell'uno e mezzo per cento negli anni ottanta ha una media dell'uno per cento negli anni novanta cioè qui il nostro problema comunque invece e che tutto il treno ha rallentato
Ed è abbastanza inutile stare a vedere se il vagone di testa e l'Europa o l'Italia o il Mezzogiorno
Se lo guardiamo ancora meglio questa diciamo piccolo giochetto della rincorsa finiamo in un paradosso della filosofia greca Diaghilev un po'mai raggiungere ad arte lunga qui sarebbe il numero indice cioè la rapidità con cui cresce il reddito del Mezzogiorno dal due mila al due mila e cinque
E in effetti questa rapidità che appunto essendo misurata da un indice
E tanto più robusto quanto più bassa è la base evidentemente questa rapida fa sembrare il Mezzogiorno agile nel grafico a fianco vi faccio vedere invece il livello del reddito pro capite il Mezzogiorno sta talmente sotto intorno ai diciassette mila euro
Rispetto ai ventinove mila del nord-ovest perché quest'anno il la dal perno la Chiappa mai per la tartaruga nordista
Si è però guardiamo alla serie dall'ottantadue al due mila e quattro vediamo che il Mezzogiorno e nemmeno Achille specie nei venticinque anni mezza giornata al per gas quindi lo ha poteva prendere mai diciamo l'avevi la distanza che lo separa effettivamente dal nord
Perché succede questo è per i motivi di cui ieri ci ha parlato il professor Prescott perché un Paese riesce a produrre
E questo lo sanno tutti non solo gli economisti quante più giornate la gente lavora e quanto più produce ognuno che lavora in quella giornata e le cose che ci diceva ieri prestate che noi conosciamo bene
Osservate in questo caso invece che cosa succede quando guardiamo gli anni dal novantaquattro al due mila cinque
Questa è la forza lavoro cioè tutti coloro che sarebbero disponibili a lavorare agli occupati più i disoccupati e questa è la popolazione
Osservato che la popolazione mezzogiorno non è che cresca con tanto impeto mentre invece la popolazione del Nordeste quella che cresce di più questi sono numeri indice quindi attenzione questi sono i ritmi di crescita
E il nord ovest del centro sanno invece una posizione mediana
La forza lavoro cioè la gente che si presenta sul mercato per lavorare
è invece enormemente spinta nel centro
è stazionaria in crescita Lia in modo sia per il Nord Ovest e per il Nord Est ed è decrescente per il Sud
Questa è diciamo un primo dato un secondo dato e che gli occupanti in proporzione della forza lavoro questi non sono più numeri indici ma sono invece i valori percentuali gli occupati in proporzione della forza lavoro scendono negli anni novanta risalgono ma comunque questa percentuale che è importante perché e il numero di persone disponibili che incontra un lavoro e sicuramente molto più bassa zia di quella del nord est di quella del nord-ovest che di quella del centro
E invece come è evidente a questo punto la forza lavoro come frazione della popolazione scende che vuol dire che la porta lavoro come frazione la popolazione scende
Un po'che c'è meno capacità di produrre e un po'che una parte di questa capacità di produrre si nasconde l'economia sommersa perché è evidente che non può essere che poi questa discesa sia così vogliamo pronunciata come appare dalle statistiche
C'è sicuramente gente che lavora anche nel Mezzogiorno ma lavora in condizioni di disturbo marginalità e quindi noi non la vediamo nemmeno nelle statistiche
Che cosa interessante però guardare e diciamo e sfatare direi sfatare il mito che il Mezzogiorno poi c'ha questa grande capacità di Ria alimentarsi perché nel Mezzogiorno ancora nascono i bambini cioè c'è un saldo demografico positivo
Purtroppo nel nostro Paese il saldo demografico non spiega più la cambiamento dello stocco di popolazione perché come si vede bene da questi grafici
Dal novantanove a oggi l'Istat finalmente rileva la popolazione straniera residente tra l'altro probabilmente una rilevazione a cui sfugge anche un pezzo dei residenti non legale però sembrate come questa popolazione si collochi tutta nel Nord-Est o per lo meno i in maniera significativa cresca la quota del Nordest cresca la quota del Nordovest
Pesca la coda del centro e invece non cresca affatto o poco la quota del sud del resto è evidente che se una persona viene attratta dall'Italia per guadagnare cercherà di andare nel posto dove si guadagna di più e non del posto dove si guadagna di meno cercherà di andare nel posto dove c'è meno disoccupazione non dove c'è più disoccupazione
Ecco che a questo punto ci spieghiamo anche questa dinamica strana della popolazione
Se guardiamo a quella quota della popolazione che in genere si considera come la più probabile da immettere nel mercato del lavoro la popolazione tra quindici e sessantaquattro anni
Anche in questo caso si vede che il Nord Est a una capacità e una presenza diciamo molto più robusta della popolazione
Invece del Mezzogiorno di quella popolazione
Questa slide che ho preso da un volume di Mediobanca per l'esattezza un volume che Mediobanca pubblica ormai periodicamente sulla rivelazione delle imprese che hanno più di venticinque anni di meno di cinquecento milioni di fatturato che Mediobanca considera cuore produttivo del pari sono altresì inevitabile o bancale osservati tematicamente dal novantanove quattro mila e queste quattro mila la ed è un volume molto interessante diciamo che un po'pendant nel volume sulle prime due nella società italiane del programma abituati a studiare di Mediobanca questa è una cosa che Mediobanca fanno l'Unioncamere e le molte lettere quando andate a vedere queste quattro mila che sono il cuore diciamo produttivo del Paese per longe commento hanno internati ad una padana c'è un grappolo intorno a Napoli un po'intorno a Catania qualcosa intorno a Bari entrati nel merito vanno cioè il nove per cento di queste imprese in Lombardia oltre il trentatré per ora è evidente che questo vuol dire che ci troviamo davvero di fronte non ha un problema di rincorse non è che c'è qualcuno che fa un proprio piano bisogna dargli la quindi abbiamo di fronte a parte che c'è una parte del Paese che resta dall'altra parte del
E che quindi le politiche devono essere misurate su questa diversità
Che cosa vuol dire questo che il Mezzogiorno è ancora una questione aperta come diciamo gli ho già detto che il sintomo e non il problema è rappresentato dal divario
E che il Mezzogiorno se continuiamo così continuerà a funzionare come una pentola bucata ci buttiamo dentro dei soldi pubblici siccome Mezzogiorno non produce la gente comprerà automobili FIAT o salumi bolognesi
E quindi questi soldi escono di nuovo dalla pentola finiscono nel Nord e l'unica cosa che succede quando succede e che il Mezzogiorno divento un buon mercato di consumo per le imprese del Nord ma che noi non risolviamo ma il problema radicale
Di fare del Mezzogiorno qualcosa che sappia stare in piedi con le sue forze
Naturalmente ci dovremmo chiedere ma in tutti gli anni che abbiamo fatto politica di intervento straordinario dalla Cassa del Mezzogiorno buonanima alle cose recenti finanziate dalla politiche europee che abbiamo ottenuto e abbiamo tenuto poco
Perché se l'obiettivo di queste politiche era creare come loro dicono capitare visto sociale capitale umano infrastrutture e capacità di fare beh se l'avessero create noi non ci troveremmo in questa situazione qui vuol dire che l'imputato non è stato entusiasmante
Che cosa parole o far divertire questa è molto interessante negativa si discute molto di spesa pubblica e del fatto che la spesa pubblica vada non vada nel Mezzogiorno e come si vada queste sono due tabelle elaborate dalla Svimez che ci dicono che l'Italia ha una spesa pubblica complessiva
Nel novantasei nell'ordine di cinquantadue miliardi di euro che arriverà cinquantanove diciamo nel due mila e quattro
Come si distribuisce questa spesa tra Nord e Sud trentasette a ventuno quindi il Mezzogiorno Becker ventuno per cento che è il trentasei per cento
Della spesa diciamo disponibile tener conto che il Mezzogiorno cioè il trentatré per cento della popolazione quindi tutto sommato diciamo c'è un piccolo premio per il Mezzogiorno ma non mi sembra un premio straordinario
Se però voi andate a vedere che cosa succede quando questa spesa viene divisa in ordinaria
E spesa per le aree sottoutilizzate che il nome con cui si chiamano in cui misticamente i soldi che l'Europa ci dà per le politiche di coesione
Scoprire che mentre effettiva e del Mezzogiorno su queste politiche via acquisiamo una grande parte della quantità disponibile griglia nove su undici
Piglia sulla spesa ordinaria undici su trentatré cioè sulla spesa ordinaria effettivamente vide il ventisei per cento che è meno della popolazione del Mezzogiorno dunque vuol dire che gli affetti i fondi europei vengono usati per correggere ma evidentemente non correggono abbastanza
Questa seconda slide invece è interessante sempre elaborata dalla Svimez
Perché questa è sempre il totale questo totale però forse lo spartito non spesa per investimenti e spesa per trasferimenti questo che vuol dire spesa per investimenti vuol dire soldi
Che
In maniera un po'ambigua perché stiamo parlando sia dei contributi in conto capitale alle aziende ancora pubbliche sia degli incentivi finanziari alle imprese private ma tutto quello che arriva diciamo all'impresa
Mentre tra i trasferimenti si cerca di individuare in questa totale tutto quello che arriva alle infrastrutture
Anche qua vedete che la spesa nei trasferimenti in Italia
è non è disponibile già questo una informazione interessante che non sia disponibile ancora questo dato per il due mila e quattro stamattina se nel due mila sette ma comunque come vedete quella vetta svenimenti passa da quarantanove a quarantasette come percentuale
Quella invece per investimenti da trentaquattro a trentuno
Questo diciamo ci mostra che in qualche modo e diminuita diciamo in entrambi i casi in percentuale e nello stesso tempo però che la composizione si è spostata diciamo un poco a poco in direzione di un palleggiamento a favore delle intendere che vanno ripeteva da undici a dieci nel Mezzogiorno mentre facevano dieci a dodici nel primo anno che consideriamo che il novantasei
Ma vediamo a una risposta che potremmo dare alla domanda che c'era il professore Ornaghi e chiudendo così il ragionamento
Se questa è la situazione cioè tutto sommato una situazione che non rivela grandi scossoni
Non c'è non c'è nemmeno quindi un ciclo politico vedi vattene in questi anni che abbiamo mostrato abbia avuto come epicentro elettrico è di centrosinistra c'è una sostanziale continuità quindi qua non c'è neanche ciclo politico nei comportamenti e negli effetti
Che cosa però non ci dobbiamo chiedere se il problema come io ho cercato di mostrare e la differenza tra le due Italie allora ci sono alcuni punti che vi ho elencato
Sul terreno delle imposte un'aliquota fiscale del quaranta per cento del quarantacinque su un reddito alto su un reddito basso più o meno fare effetto di portare via il quaranta per cento
Ma quando andiamo a tasse e tariffe tasse e tariffe uguali tra nord e sud del Paese
In un Paese reddito pro-capite più bassa non effetto regressivo perché se alle imposte che sono uguali al resto del Paese sommate matassa che è uguale psicologo e lo so parte da un prezzo più basso piglia una botta privata sia sulle tasse che sulle tariffe
Poi dice la Costituzione si ma tutti devono concorrere
E naturalmente aggiunge tutti dovrebbero avere lo stesso trattamento siamo sicuri che lo standard reale dei servizi erogati dal Mezzogiorno prendi non il costo finanziario ma lo standard è reale e lo stesso di quello dei servizi erogati nel centro nord no
Che cosa si dovrebbe fare e si dovrebbe cercare diciamo di riorganizzare il sistema come diciamo oggi attraversa anche forme di federalismo fiscale cioè rendendo le autorità locali non sono responsabili di come erogano i servizi ma anche di quanto fanno pagare per quei servizi questo però secondo me apre una serie di problemi non facili perché come diceva ieri anche presidente Nerli
Io posso benissimo fare il ricorso alla partnership tra pubblico e privato alla finanza di progetto ma fare la finanza di progetto sull'autostrada Napoli Reggio Calabria e più difficile perché essendo giunte addio pro capite più basso la gente paga meno
E se voi osservate come funziona meglio la manutenzione da Napoli Bari che sta al Sud ma il vantaggio di camminare in orizzontale quindi non va verso sud ma tra Napoli e Bari e dunque si paga quella funziona meglio nel senso che la manutenzione
E alimentata dalle entrate e si comincia a vedere l'effetto di un'autostrada che funzioni quindi da questo punto di vista anche le forme di alleanza fra pubblico e privato
In una parte dell'Italia che sia più debole finiscono per essere diciamo più deboli sono arrosto quindi dico solo l'ultima cosa
In questa situazione io ho l'impressione che il vero problema del Mezzogiorno e l'ultima cosa che dico e quindi invado un po'il terreno del commento politico quindi però fin qui sono arrivato facendo l'economista in questa situazione essendo il Mezzogiorno complessivamente una grande area arretrata ho l'impressione che le regioni del Mezzogiorno siano troppe e troppo piccole cioè non ha molto senso avere tutte queste regioni che si occupano del Mezzogiorno bisognerebbe okay tra le Regioni giocassero in maniera cooperativa
Nel senso che si mettessero tutte insieme le regioni del Mezzogiorno e facessero qualcosa per il Mezzogiorno
Perché altrimenti le Regioni sono solo un filtro cioè servano a complicare il rapporto fra centro e periferia e quello che potrebbero fare e questo è il mio ultimo suggerimento e mi fa piacere che di nuovo ieri anche nei colleghi aumento meridionale che ne abbia parlato
Quello che potrebbero fare le regioni forse dare luogo a una grande banca di sviluppo per preparare il Mezzogiorno abbanchi sviluppo di una banca che poi la gestisce passerà e una banca che come lavoro benché prepara le condizioni dell'impatto
Ed è una grande banca di sviluppo che possa preparare il Mezzogiorno a questo bagno nell'acqua fredda l'arrivo nell'aria di libero scambio nel Mediterraneo che rischia di essere un bagno molto pericoloso per un'economia ancora così fragile grazie scusate poco
L'invasione di campo almeno in questo caso sono sempre bene accetti anche utile ricordo quando il mio maestro Gianfranco Miglio negli anni Settanta scriveva sul Corriere delle necessità appunto di bypassare le rigide gabbie regionali e costruì le macro regione gli sberleffi che si presenta molti meridionalisti però come dire ciò che molto efficacemente presso Lo Cicero ci illustrare che esisto punto alcuni problemi strutturali rispetto ai quali sembra che chi dovrebbe contribuire nordico interamente risolvere contribuire a risolvere si è in difficoltà appunto la sottolineatura
Se l'interessante davvero discutere del assenza di un ciclo politico
E questo come dire avvalora l'ipotesi che l'occasione federalista in tutte le occasioni in tutte le circostanze in cui è comparsa sia stata molto spesso non colte
Si sia come dire una sorta di
Federalismo mancato e vi sarebbe punto forse cominciare a interrogarci sulle ragioni di questo mancato federalismo e su come soprattutto tenendo conto che questi ragionamenti rischiamo di necessità facendo rivolte ritagli e ma un'Italia che di nuovo di necessità è sempre più aperta quindi aperta
Quel terreno molto in quello spazio ancora instabile indefinibile che l'Europa aperta sul sul sistema globale quindi è un federalismo non di tipo protettivo ma dovrebbe essere un federalismo di tipo appunto aperto ecco posso Vittadini son Vittadini è ordinario di statistica metodologica e presidente della Fondazione per la sussidiarietà
Ma la relazione professor Lo Cicero mi permette di inquadrare il problema
Penseremo quasi a appunto a a un'Italia che per arrivare a questo risultato di mantenere la divaricazione tra nord e sud avesse attuato politiche molto differenziate
E invece come dirò la mia relazione
Col primo punto la paradossale vicenda del regionalismo italiano vediamo da uno Stato che non ha smesso neanche adesso di essere centralista
Infatti pensiamo cosa una storica affermazione di Sturzo su cosa avrebbe potuto essere diciamo lo sviluppo italiano stupro filo istituzionale
Diceva Sturzo
Io sono unitario ma federalista impenitente lasciati che noi del Meridione possiamo amministrarci Das noi Daloui designare il nostro diritto indirizzo finanziario distribuire i nostri tributi a trent'assumere le responsabilità delle nostre opere trovare l'iniziativa del rimedio i nostri mali non siamo pupilli non abbiamo bisogno della tutela interessata del Nord
Sturzo evidentemente non era era una persona per la sua formazione politica che credeva in quello che molti anni più tardi sarebbe stata negli ultimissimi anni la tua l'introduzione nella nella costituzione della sussidiarietà orizzontale cioè un federalismo non per dare potere da satrapo ai presidenti delle Regioni ma la valorizzazione come diceva proprio il professor Lo Cicero delle risorse locali sia in termini di Società Civile che di economia
Questo era l'idea di Sturzo per perché il federalismo eh
Poteva essere più vicino a queste capacità invece pur avendo un articolo quinto della Costituzione che dice la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali
E doveva quindi rompere quel centralismo tipico del periodo fascista che era già una centralismo che era rimasta nella prima parte della della dei dello Stato unitario
è stato subito abbandonato abbandonato per quale ragione per la paura proprio che una politica regionalista avrebbe aumentato le differenze all'interno dell'Italia l'idea era che tenendo insieme l'Italia unitaria centralistica con pochi poteri
Pensavo le regioni anche solo le regioni che sono saturate mille novecentosettanta quindi molti anni dopo la Costituzione
Si sarebbe potuto superare quelle diversità questo una prima ragione la seconda quella di una certa diciamo acquiescenza dei cattolici che arrivati al potere con un'idea come quella sporcizia federalista autonomista hanno pensato di amministrare lo Stato in termini unitari
Pensando che va sì bastava una cultura diciamo uno statalista per non diventare statalisti
Ma da questo punto di vista secondo me le parole proprio di Miglio in la regolarità della politica addirittura del cinquantanove quindi prima ancora di vittime ultimi anni dicono il commento a questo
La gracilità dottrinale del cattolicesimo politico italiano ha conseguito la sua prova ultima più più convincente proprio sotto i nostri occhi all'indomani della seconda guerra mondiale
Entrati finalmente nella roccaforte del potere supremo i cattolici era esangui esitarono e poi praticamente rinunciarono a trasformare risolutamente la struttura dello Stato unitario
Adeguandolo ai postulati da loro concezione certo me qualcosa di patetico insieme grandioso nell'atteggiamento di queste antiche ostinati oppositori
Che ha raccolto l'eredità dei potenti nemici di un tempo dispersi dal flusso della storia anziché rifiutano nell'opera la riprendono la continuano soggiogati dal fascino della sua tradizione che avrebbe detto che le sarebbe spettato proprie clericali custodire e difendere lo Stato unitario accentrato uscito dalla rivoluzione liberale e laica cioè quindi questo giudizio di Sturzo dice che per decenni non hard non avviene niente
Rimane fino agli anni Settanta quasi nulla e nulla di riforma costituzionale nulla di cambiamento abbiamo le regioni ma dobbiamo aspettare una legge come quella Bassanini degli anni novanta per vedere qualcosa che attua anche i poteri che le Regioni dovrebbero avere e che per vent'anni diventa sostanzialmente la possibilità di aumentare il potere in qualche modo dall'apparato statale
Quindi sinteticamente primo punto noi non abbiamo uno stato che fa il federale che è decentrato che è capace di di che cerca di superare le diversità dando autonomia abbiamo uno Stato centrale che vorrebbe arrivare
A o uno con l'uniformità a superare le differenze ma produce un egualitarismo legale è una differenza economica che non diminuisce
E questo assolutamente impressionante perché diciamo che allora lo Stato unitario l'idea di non federalismo non porta a una minore differenza porta semplicemente a possiamo dire parlando di Settentrione e meridione a bruciare la possibilità di cambiamento della di regioni che nel loro sviluppo hanno bisogno di istituzioni che siano flessibili e dall'altra parte a non aiutare regioni che sono differenti è chiaro un diverso modo di di svilupparsi faccio solo un esempio che non c'entra ma interessante riguardo al sistema aeroportuale italiano parlando proprio dei personaggi meridionali voi sapete che per andare dal Nord Africa a alla Sicilia anche nel momento in cui Nordafrica si sviluppa bisogna passare sostanzialmente da Roma e e ai normalità collega Catania cone i i gli ha rapporti del del Nordafrica perché la concezione tutta centrata su un punto centrale quando invece abbiamo un Paese in concorsi come città come Milano che evidentemente a un l'aggancio a un'ora di viaggio
Da grandi capitale europee e regioni che possono diventare anche punti di sviluppo di migrazione anche della classe intellettuale
Del del Nordafrica e non lo sono per la difficoltà di trasporto allora dato a questo punto
Prego
Allora
In questo contesto
Cosa cosa farà questo inizio di superamento dell'uno fornita che le viene per esempio da una legge Bassanini e dall'attuarsi delle regioni
Le Regioni sono incapaci di portare una novità io direi di no perché pone limitati poteri che hanno noi abbiamo molte delle novità in termini di sussidiarietà orizzontale o in termini di aiuto allo sviluppo che sono più negli ultimi anni proprio interni regionali pensiamo a tutto il sistema dei voucher ti si sviluppano
In in in termini bipartisan perché il primo punto in cui si sviluppò una istruzione che ha legata al diritto allo studio però supera l'idea del del di uno statalismo e l'Emilia Romagna la C della Lombardia e seguono può e altre regioni pensa ozio ai voucher assistenziali Lombardia pensiamo alla politica industriale
Più decentrata del Piemonte o per pensiamo a leggi regionali sulla sanità come quella lombarda che permettono un inizio di competizione
Non è vero che le regioni a non usano il loro potere il logo l'uso né in termini limitati e in qualche modo portano delle novità che sono novità
In termini di diciamo di un passaggio da una logica top-down ad una logica bottom-up cioè dal PAC dal passaggio di comunità locali ed economiche che sviluppano legge capace di cambiare la legislazione evidentemente in nei limitati poteri che questo ha e alla stessa Bassanini per cui per quanto con poteri limitati è un inizio di cambiamento dell'amministrazione comincia nota a entrare nell'amministrazione stessa parole come succede arrotare orizzontale come responsabilità cose che sono abbastanza limitate all'interno di questo potere
E una delle cose che si dice è
Questo processo arriva fino al cambiamento costituzionale che abbiamo o nel governo di centrosinistra e il tentativo di cambiamento del centrodestra che cercano di portare cambiamenti e poteri al alle regioni lo fanno
Proprio in fondo in funzione di questa pericolo dici di paura del centralismo in modo confuso
La noi sappiamo che la riforma costituzionale su tutte le reti le le materie di competenza comune delle Regioni dello Stato invece di portare una chiarezza porta una grande confusione una confusione che viene sostanzialmente amministrato dalla Corte costituzionale degli ultimi anni in funzione centralista le sentenze della Corte Costituzionale per esempio la sentenza unità sull'IRAP e molte altre sentenze pian piano riportano il
L'orologio verso il centro limitano anche quelle quei tentativi di cambiamento allora se pensate che questo sia un modo di dire
Pensate che un paio di anni fa la corte dei conti ha detto che a livello statale il numero dei dirigenti dei ministeri dopo la raggio la riduzione di circa mille unità tra la novantuno novantotto da cinque mila seicentoquattro mila seicento nel periodo successivo
Ha raggiunto il numero di cinque mila euro di cinque mila novecento e anche in termini di spesi e di abbiamo e di difficoltà di di di aumento delle legislazione il Governo Prodi nei ventiquattro mesi della sua attività
Attuato mille ottantanove misure di semplificazione mille quattrocentosettantadue misure di complicazione il governo Berlusconi mille quattrocentosessantotto misure di semplificazione mille quattrocentosettantadue dis di complicazione allora capite che non c'è un processo che va verso il federalismo e quando si attacca il pericolo di una riduzione della Italia a tanti Italia si sta attaccando qualcosa che non abbiano avuto età a un certo punto di vista sta tornando indietro allora vado a concludere qual è la situazione attuale
La situazione attuale e che se questo c'è stata questa incapacità di
Di di di creare una legislazione capaci di seguire le differenze e di valorizzare le responsabilità locali questo il momento proprio per la situazione che diceva Locicero di attuare una federalismo intelligente federalismo intelligente non è quello che si dice molte volte da queste parti l'idea di un frazionamento dell'Italia assolutamente lo Stato deve essere unitario assolutamente unitario non è l'idea appunto della delle della delle due italie de di e quasi di un di una di una divaricazione è l'idea della valorizzazione delle responsabilità locali sia in termini politici che in termini di valorizzazione della sussidiarietà orizzontale
Questo ha e lo diceva proprio professor Locicero un punto cruciale del federalismo fiscale perché evidentemente fino a quando queste regioni non saranno responsabili delle spese che fanno potendo amministrare le entrate che hanno sarà impossibile una politica che ha una una coscienza reale
Uno continuerà a spendere di quello che prende e tirando il più possibile e e e senza rendersi conto di qual è quello che Lupo col che può fare
Allora il federalismo fiscale in questo senso è la lo strumento che deve servire a questa diversificazione delle politiche che oggi è fondamentale perché non si rimette a posto una situazione come quella che riceva Locicero di un cd una certa situazione del sud e del nord se no no
Seguendo politiche che sono differenziate
Ciò non significa non avere una solidarietà ma questa solidarietà
Perché federalismo non significa divisione
Ci può ci possono essere forme di solidarietà fiscale tra Regione al centro accentrata dallo Stato ci possono essere diversificazioni all'interno di una leggi veramente unitari che permettono l'unità del del
Della legislazione
E qui avrebbe io all'ultimissimo punto questo federalismo fiscale questa federalismo attuato in un quadro unitario evidentemente pone il punto cruciale
Non è possibile attuarlo senza una educazione perché K il vero grande problema di che che che può avvenire è che se questo avviene senza una responsabilità delle classi politiche locali
Che capiscono cos'è il bene comune capisco allora qual è il pericolo che viene avvertito quando si pensa che non si deve diciamo decentrare non si deve fede dare un potere alle diverse regioni ma anche qui non parlo non non sbagliamo come dire la diagnosi
Un conto è dire che la classe politica deve essere responsabile del bene comune e questo vuol dire classe politica centrale e classico politica locale perché non sempre la classe politica centrale si diventa responsabile un conto è dire come dico che la classe politica locali e generale deve essere legata ed è questo il problema
Agli interessi alle associazioni e i movimenti deve essere espressione della base è questo il problema un federalismo si attua se le classi politiche locali e centrali si sentono come nella nostra tradizione espressione di una base non sono autoreferenziali non sono politici che si parlano addosso sono partiti che partono da quella vasta responsabilità associazionismo di cui anche voi siete un punto di riferimento importante
Giusto grazie davvero per sulla vita di neanche che ci ha ricordato in punto di partenza è il ruolo di Sturzo e quindi ci ha consentito di misurare eredità e talvolta anche distanze
Prima di proseguire questa tavola rotonda da fortuna di due venti uno l'avete
Già pressato con il l'applauso di saluto al presidente del Senato il senatore Marini greche notizia sempre
Molto positiva vere l'onore e il piacere del presidente qui e delle parole che fra poco ci rivolgerà secondo evento positivo vi verrà comunicato direttamente dal presidente della Confcommercio Sanga
Guardate con grande Gioia con grande commozione
Che affidò la notizia che abbiamo altro peso poco fa Uto anche la fortuna di apprendere insieme al presidente del Senato che anche voi si è commosso hanno liberato Daniele
Mastrogiacomo oltre
Ringrazio molto il presidente Sangalli per alleggerire la sua commozione dico confabulavano perché voleva dar subito la notissima e siamo tutti e due della stessa zona più o meno lo di Brugherio divisa sa
Solo che lui è un politico quindi capiva anche pressato da io da accademici a faccia finire presto Vittadini se non le ire poi dell'interruzione nelle sconto io no era solo per reggere chiedo scusa
Tocca ora al viceministro per lo Sviluppo economico l'onorevole D'Antoni prevale dei prende avrà già preparato
Il suo contributo mi permetto di richiamare un elemento che ve ne emergeva dalla prima relazione quella depresso Lo Cicero questo lo Cicero esponendo alcuni dati relativi appunto alla situazione del Settentrione
Alla situazione del Meridione illustrava
La presenza ormai di alcune realtà per dire strutturali ma strutturale è un termine gentile per dire situazioni che si vanno davvero incancrenendo rispetto alle quali le politiche le politiche pubbliche tutte a prescindere dal governo sembrano in difficoltà allora la domanda che mi permetto di rivolgere al di là delle riflessioni che lei ha già preparato e questa come far sì che le politiche pubbliche in un sistema che tende al federale possono essere politiche misurabili sulla diversità e i aggiungerei una domanda un quesito che ponevo nelle mie rapidissime osservazioni introduttive non possiamo pensare un federalismo solo in termini organizzativo istituzionali dire
Necessità o almeno questa è la mia opinione di un federalismo che anche economico sociale che riguarda gli interessi allora
Il tema della governabilità del sistema unitario anche da essere accompagnato dal tema della rappresentatività proprio questo in termini federali grazie
Ma anch'io ringrazio
Voi per l'invito ringrazio per l'occasione che Milano offerta di
Poter portare questo contributo ai vostri lavori ringrazio anche per il tema scelto penso che
La vera diciamo scelto come conclusione dei vostri lavori questa riflessione sul ciò federalismo però legato alla così come hai detto nel titolo al due questioni che poi sono una però fra le due questioni
Del Paese così come vengono rappresentate cioè la questione settentrionale questione meridionale
Cercando di fornire un elemento di unitarietà attraverso la risposta del federalismo ma anche attraverso la politica che finalmente unisca questo Paese
Ciò che il tema
Vero diciamo almeno a mio giudizio che ci portiamo ormai dietro da da da tanti anni e che non siamo riusciti pur con tentativi anche nobili che sono stati fatti nel corso degli anni
Realizza
Ottimo il problema è che come si vede da tutti gli indicatori da qualunque
Versante noi lo possiamo misurare questo tipo di condizione qui non non forzo dati non ci hanno pensato di professori quindi però se noi guardiamo qualunque elemento diciamo riguardante l'assetto l'economia il reddito l'occupazione i servizi qualunque da qualunque punto di vista ci accorgiamo di
Vivere diciamo sussulti parole forti in due paesi diciamo non ci accorgiamo di avere una condizione che è talmente differenziata che rischia se non governata di frenare Italia perché poi di questo si tratta solo se un Paese deve crescere crescere tutto e per crescere tutto ha bisogno che le sue parti forti non vengano fermate
Come dire perché c'ha parti deboli che debbono raggiungere ma in contemporanea bisogno delle parti deboli crescano di più per recuperare il ritardo
Cioè questa è la grande sfida
Io dico sempre che se no è l'aspirazione di quest'Italia e quella di crescere al tre per cento questo significa che la parte debole del Mezzogiorno dovrebbe crescere al cinque sei per cento perché solo così potenziare non solo di recuperare ritardi ma consentirà all'Italia di crescere in maniera consistente
E come si fa attraverso la politica federale e che sia in grado di affrontare questa sfida e quali classi dirigenti oggi sono in grado perché questa problema complessivo di classe dirigente abita gli schieramenti di porsi in concreto il tema
Di fare in modo che questi ritardi e questa impostazione venga recuperata io punta a dare una risposta diciamo la faccio in maniera assolutamente sì Petti sintetiche schematica quindi mi scuserete
Se noi riusciamo a fare una politica appunto federalista sicuramente
Ho sentito le stime però il professor interi sicuramente caratterizzato da grande solidarietà quindi non si tratta di distribuire senza tener conto delle condizioni di partenza ma se la facciamo diciamo
Facendo politica disuguali
In maniera tale da non fermare nessuno ad avvantaggiare qualcuno e dietro che deve recuperare
Possiamo citare asservito professore cittadina aveva citato don Sturzo Lecce non teniamo o su un altro riversarsi piano don Milani massimi diciamo per fare rispetta anch'essa una una grande tradizione cioè don Milani c'è una cosa Vavalà applicava la sue cose ma qui si si sì confà molto resa se continuate a fare politica uguali per punti di partenza disuguali fatte politiche profondamente disuguale
E noi siamo in questa condizione se continuiamo a fare il politico guaritori fondi partenza profondamente disuguale
Aumentiamo anzi eguaglianza cioè le distanze
In questo caso la come dire qual è l'equilibrio
Qual è il tipo di rapporto perché questo possa mettere in moto quel processo positivo di cui tutti noi parliamo
E se affrontiamo tutto questo dobbiamo affrontare per
Diciamo le le le le le corna leve le questione che abbiamo davanti
Noi abbiamo dato un segnale causa semplice a segnare nell'ultima in ordine degli ultimi provvedimenti dal governo dalla questione del cuneo fiscale differenziato
Cioè come un segnale nel momento in cui ha bisogno di
Ridurre il costo del lavoro e di ridurre in tutto il Paese
Se voi fare in modo che come dire non ci sia un allungamento delle distanze che questa sia un'occasione per tutti devi differenziato dei fare in modo che
La parte debole diciamo ne usufruisca appunto in termini solidali un po'di più
La voi sapete sono sono dati sconvolgenti ma se noi avessimo distribuito il il cosiddetto cuneo fiscale così senza fare nessuna differenza noi avremmo dato alle zone forti del Paese il novanta per cento del sono ripresi i lavoratori alle zone deboli del Paese il dieci per cento
Quindi avremmo con una misura allungato le distanze senza far nulla
Con questa misura di differenziazione considerando il carico del lavoratore
Il doppio nel Sud più Rispetto al nord non abbiamo accorciato le distanze abbiamo soltanto messo in moto un processo che porta ad un rapporto da novanta dieci ad un rapporto che settantacinque venticinque
Cioè quindi un rapporto diciamo più tollerabile più in grado di essere gestito
Ancora gli ho fatto questo esempio per dire come noi siamo ad un passaggio in cui le parti sociali la politica tutta e interrogato quali sono le priorità come queste priorità si possono rispettare come facciamo il come siamo in grado di mettere in moto questo processo di sviluppo senza sacrificare le aree deboli del Paese dobbiamo dare o no la fiscalità di vantaggio per attrarre investimenti nelle zone deboli
E federalismo questo o no o non è non tollerabile
L'Europa per ora ce l'ha impedito con l'argomento un poco specioso guardato perché dice che l'anno e non possiamo fare politica fiscale differenziate perché le diamo la concorrenza
All'interno dello stesso paese ma questa è un argomento ormai francamente risibile
Perché è un'Europa a ventisette Paesi in cui almeno quindici di questi ventisette fanno una politica fiscale di forte vantaggio
Per attrarre investimenti Senna e non facciamo per la parte debole del Paese una politica altrettanto decisiva è chiaro che non abbiamo speranza per attrarre investimenti che se ne andranno dove e se l'Europa consente codesto a quei Paesi per non si capisce perché con l'allargamento un poco risibile
Che questo spezza in due il lei letale quindi le diamo la concorrenza all'interno di Alitalia manovelle diamo all'interno del mercato unico europeo dove il vero punto ormai la concorrenza quindi siamo in presenza di contraddizioni che ci portiamo dietro e che finiscono per farsi pagare prezzi altissimi oggi tutti parliamo bene le guarda
Perché Levante riuscita l'operazione straordinaria c'era il nostro Sud fino a trenta anni fa oggi è un Paese tra i più avanzati d'Europa che cresce in maniera clamorosa senza disoccupazione da ma ieri abbiamo fatto questo piccolo sgarbo di fa di perdere la Coppa
Delle segnalazioni al vecchio beh con una meta lo sconfinamento regalando alla Francia dal resto avendo tolto la Francia il calcio del giusto gli regalasse nel rugby cioè siamo in questo molto egualitaria distribuiamo
Ma al di là di questo il vero tema che la bevanda messo in moto è una politica di vantaggi fiscali autentici che hanno attratto di investire Dedola poi gli irlandesi parlare inglese hanno più possibilità fare ricerca
Richiamare poi funzionerà non è la burocrazia un poco meglio rispetto a noi poi tante cose poi però questo è stato l'elemento centrale
E allora se questo è stato l'elemento centrale possibile in una politica federalista che il Nord e il Sud di questo Paese
Capiscano che è interesse di tutti fare in modo che ci sia qualche vantaggio fiscale in termini tali una politica di riduzione complessiva delle tasse gli investimenti vadano dove ci sono i disoccupati
E questa è la prima domanda che mi pongo perché dobbiamo fare una battaglia all'interno del Paese
Vede per questo vi ringrazio per il dibattito che fate e all'esterno per le condizioni di vincolo europeo che mio prima ha detto lo stesso vale per le infrastrutture
Noi abbiamo un Paese in ritardo forte mi infrastrutture
Al nord come al sud possiamo a differenziarli in maniera tale da farle al nord e al sud
Senza penalizzare nessuno
Io penso proprio di sì ce ne abbiamo bisogno complessive in maniera fortissima basta prendere una decisione forte
Ma con Fava corrispondere questa decisione può e comportamenti cioè al Nord possiamo benissimo fare al tutte le infrastrutture ricorrendo al mercato perché le infrastrutture del Nord se le pagano con il mercato
E al sud ricorrendo vi di me
Per ragioni evidenti perché se non mettiamo in moto un processo di che quel suo infrastrutturazione del territorio ci scordiamo insieme alla questione discreta insieme alle questioni che vi ho prima citato ci scordiamo la possibilità di
Avere investimenti produttivi e rischiamo poi ricadere analogica assistenziale Trinità organizzata e tutte le cose che
è inutile che il caso vivi li ricordi che sappiamo benissimo non solo però è possibile io penso che è possibile finanziare il passante di Mestre sul mercato perché il punto più trafficato d'Europa forse del bando
Sicuramente meno possibile fare la Salerno Reggio Calabria
Col mercato per perché almeno le condizioni attuali non non non si è in grado
Non parliamo delle ferrovie perché sulle ferrovie dovrebbe aprire un capitolo diciamo futuro tutto forte oggi registriamo differenze abissali fra nord e sud in una situazione nella quale
Come il servizio ferroviario complessivamente deficitario al nord come al sud
Però il risultato qual è il video solo questi perché ogni tanto parliamo sempre di grandi questioni non di cose contro il abbiamo due Eurostar al sub quindici al nord cinque intercity al sodo quattordici Aldo
La lei le condizioni di via di di di viverlo citare il viaggio Sarfatti raffronti sono il rispetto alla Francia rispetto alla Spagna
Noi viaggiamo ad un terzo dalla velocità a loro ma in questo terzo poi ci differenziamo all'interno tra nord e sud in maniera tale che la le viaggiare nel nord del doppio di quello del sud
Possiamo fare tutto questo e recuperarlo in termini tali da mettere in moto un processo positivo federale di classi dirigenti che si assuma questa responsabilità uniamo il Paese
Questa è la grande sfida io io penso che noi abbiamo
Lele i come dire le potenzialità per farlo se riusciamo a mettere in moto appunto una presa di coscienza una consapevolezza e una forte impostazione che porti a questo tipo di risultato perché poi guardate lo dico in termini sintattici poi come dire ci si acquieta rispetto a queste cose
Cestisti
Diciamo li li si subisce
Senza che tutto questo faccia più scandalo cioè senza che tutto questo faccio più
Anche nella popolazione così cioè perché normare più si abbassa il livello
Dei bisogni più si abbassa il livello delle pretese più si alza il livello dei bisogni qui ci sono professori che ne possono più si alza il livello delle pretese siamo in una condizione per la rosa per restare treni ve lo dico con una storiella Losi
Facciamo una cosa più simpatica diciamo però che mi dà l'idea di quello che voglio dire di una presa di coscienza che dobbiamo assolutamente come sconvolgere se vogliamo mettere in moto un nuovo processo e del fatto che un signore per restare treni un giorno prese un treno da Roma a Mila
Doveva partire alle undici parti alle undici e un quarto
Chiesa della lana ristorante divi sarà preda dodici e mezza andò a mangiare non era il massimo ma la vita però era possibile ma andò in bagno cioè sul non era come dire un Grand hotel villa d'Este
Doveva arrivare alle due arrivò alle due e venti scese tutti protestavano
Chi dice no a venti minuti di ritardo madonna mia avevo un impegno qui chi diceva ma quello schiva del ristorante era insopportabile non si mangiava con chi tre giorni la propria se lo stesso treno al contrario da Roma a Palermo
Doveva partire alle due parti
Alle quattro meno un quarto
Richiesta dell'ala ristorante dissero in questo treno funziona un giorno sì e un giorno no
Questo il giorno in cui non funziona
Cercò di andare in bagno ma non
Cioè De difficoltà ad entrare c'è un arrivare a mezzanotte avevo alle tre e mezzo del mattino scesa un silenzio di tomba nessuno parlava
Erano tutti di allora questo signore allora signora accanto gli disse signora mi scusi io tre giorni fa sono stato Milano per molto di meno tutti protestavano tutti dicevano che schifo quei tre ore di ritardo un viaggio da fare schivo
E non dite niente e non parlate
La signora lo guardo
Prima ve lo dico in Sicilia pellicceria lo guardò il cielo e gli disse
Se Strasse moto se non nelle ma non c'è
Cioè si stia zitto se la Sicilia nel treno
E il che
Dimostrava esattamente il fatto che il livello si era abbassato ci eravamo e ci siamo Acqui e Tati
Io penso che non ce l'abbiamo acquietare nell'ordine al sodo cioè dobbiamo cercare una romanità in grado di mettere in moto un processo che riesca a recuperare questi ritardi e le misure ci sono diversificando fatto alcuni esempi
Se ne possono fare altri per ragioni di brevità come dire mimi mi fermo qui con un'ultima considerazione in tutto questo
C'è un problema ed è il problema della questione giovanile cioè in tutto questo c'è una generazione che chi va via
Cioè in tutto questo cosa sta avvenendo mentre noi discutiamo
Mentre noi giustamente ci interroghiamo mentre noi cerchiamo una risposta mentre il governo fa quello che può fare per fare in modo che l'ho detto per mettere in moto un processo di questa natura mentre a
Varato il cosiddetto quadro strategico nazionale con una spinta per fare per recuperare queste petardi e lì e non è un problema di quantità della spesa ma dalla qualità quindi avremo una grande battaglia sulla qualità benissimo indotto questo negli ultimi cinque anni sono andati via dal mezzogiorno cinquecento seicento mila persone la gran parte giovani diplomati e laureati
Il che significa in un processo di normare mobilità non c'è nulla masse avranno via questi giovani diplomati e laureati hanno e viene a mancare esattamente la generazione che per fare lo sviluppo
Cioè viene a mancare quella su cui dobbiamo puntare per fare lo sviluppo nelle aree deboli del Paese e quando venti viene a mancare significa che non siamo in grado di dare poi quella prospettiva quel tipo di politica che si debbano incarnare in protagonisti se nel frattempo i protagonisti
Andassero via per fare un'esperienza può tornare vivaddio Mara la gran parte dei queste vanno via nella raro globalizzazione vanno via punto perché a differenza delle nostre come dire padri o nonni e quelli degli anni Cinquanta alle prima novecento che andavano via e che farà la testa avevano qualunque dirà guadagnavano andavano lì qualunque viva come dire avevamo a testa a tornare questi qui anche se volessero
O ricorra per esempio cast cioè se vanno via la lavagna nelle ora spendono settecento le casa
La famiglia meridionale che rimanda risolti per mantenere ulteriormente a lavorare fuori cioè e chiara qual è il meccanismo siamo in una situazione nella quale noi facciamo una specie di trasferimento di ricchezza strana in una condizione
Che ci deve veramente preoccupare questo tema per esempio non viene affrontato viene discusso non se ne parla mai sembra una cosa di cui come di cui meglio non lo meglio dunque età non Patruno muovere dal sud allora io penso e ho finito io penso con grande
Come dire sincerità che noi siamo una fase veramente delicata cioè che noi abbiamo
Potenzialità come Paese tale da riscoprire le nostre forze nostre così io ho sentito il dibattito è tutto nei giorni precedenti siamo in grado di rimetterli in pista riconquistando la fiducia inno espressi nel
E nelle nostre nelle capacità di questo Paese dobbiamo affrontare prove difficili è una di queste ed equilibrio al Paese la sua unità
Attraverso una politica sicuramente intelligente federale solidale malapolitica che sia in grado di esprimere le potenzialità dell'intero Paese
Altrimenti appunto il prezzo lo parliamo tutti non distinguendo ci più non
Dividendoci più tra il solo del Nord è questo e quell'altro la vera sfida la produttività per tutti un Paese produttivo vince il Nord vince il Sud
Un Paese che si condanna l'assistenza condanna se stesso e intere generazioni a non avere una prospettiva vera di sviluppo di capacità di forza come invece l'Italia merita grazie
Ringrazio molto l'onorevole D'Antoni la sua gradevole storiella vi giustifica nel raccontare non una storiella perché non so raccontare così bene ma un episodio di micro Sociologia che comunque rideva anche credo con questi dibattiti la micro Sociologia e quando i treni non partono dalla stazione Garibaldi succede anche al Nord che essa e io sempre preso treni pendolari sui treni dei lavoratori la sera anche stanchi eccetera eccetera qual è il primo treno che parte appena sì risolve vincoli eterno per Verga proprio per cominciare a prendere il Bergamo via Monserrato ecco perché i miti cittadini lavoratori dell'area brianzola lecchese non protestano i bergamaschi cominciano a urlare
E il primo treno che parte a
è un'icona sociologia grande studioso come Ismail ha detta molto meno Lexi e la poi se però dobbiamo cercare su terreno su tutti questi temi che il livello della protesta non sia attive che allora fra il forte debole vince chi protesta di più perché la stessa etichetta un tema non di poco non di poco conto
E la porta del presidente della Confcommercio Carlo Sangalli grazie
Grazie perché era un Presidente del Senato illustri ospiti cari amici ecco io
Dirò poche cose innanzitutto dicendo che siamo
Arrivati alla fase conclusiva dei lavori di questo nostro incontro e prima di dare
La parola al presidente del Senato Franco Marini che ringrazio per avete accettato il nostro invito ed è un ringraziamento affettuoso sentito perché
Il presidente Marini ha degli importanti impegni proprio nella giornata odierna
A Roma però non ha voluto mancare a questo nostro appuntamento questo nostro invito
E quindi desidero vivamente ringraziarlo però prima di dare e concedere la parola lui
Consentitemi anche sulla luce delle cose che io ho sentito poco fa che erano annota tordi tra ripercorrere
Molto rapidamente il filo rosso del ragionamento che abbiamo fin qui sviluppato con il contributo di tanti
Autorevoli relatori e di tanti amici
Senza in indulgenza nei confronti del dei chimismo voi ricorderete
Che certamente noi non ci siamo mai iscritti alla partito di coloro che vi devono ormai e l'Italia
Ineluttabilmente votata al declino quindi senza indulgenza nei confronti del De chimismo abbiamo però sottolineato che non è certamente il caso anche di cullarsi sugli allori di una crescita del PIL
Dell'uno virgola nove per cento nel due mila e sei o sull'attesa di un analogo auspicabile risultato nel due mila e sette al contrario bisogna accogliere la finestra di quel tanto di ripresa che c'è permettere in campo le riforme necessarie
Le liberalizzazioni strategiche una politica per i servizi che abbia pari dignità con la più tradizionale e consolidata politica industriale
Il controllo e la riduzione della spesa pubblica per consentire in parallelo alla recupero di evasione elusione e l'avvio della riduzione della pressione fiscale
Il sostegno all'innovazione tecnologica ed organizzativa
Ivi compresa una flessibilità dei rapporti di lavoro governate contrattata che agisca a contrasto della precarietà del lavoro nero della disoccupazione
La riforma del welfare per renderlo al contempo finanziariamente sostenibile
E socialmente più inclusivo
La valorizzazione di risorse ancora largamente inesplorate come quella del turismo e dei processi di riqualificazioni delle grandi are urbane lì Investimenti infrastrutturali e in particolare quelli per il problema dei trasporti e della logistica
Siamo ora alla vigilia cioè della ripresa di una fase di concertazione tra il Governo e parti sociali
Occorre da parte di tutti un supplemento di responsabilità
Negli anni novanta gli anni di nascita del modello della concertazione questa responsabilità collettiva si tradusse in una politica dei redditi che consentì di superare la crisi finanziaria del Paese
E di perseguire poiché l'obiettivo dell'ingresso dell'Italia
Nell'area dell'euro
Oggi ecco sarebbe necessario un patto che assumesse qual è il suo obiettivo strategico il rafforzamento della produttività
E la maggiore crescita
Naturale naturalmente occorrerebbe anche un'architettura della concertazione coerente con questo obiettivo e che dunque riconoscesse e ciò che già oggi il mondo dei servizi
Rappresentato da Conf commercio in tutte le sue componenti fondamentali
Dicevo ciò che il mondo dei servizi oggi rappresenta che significa per l'economia la società italiana il sessantatré per cento del PIL e più del sessantacinque per cento dell'occupazione
Gli assetti istituzionali del Paese giacca notoriamente un ruolo determinante ai fini della competitività di sistema
Questo è il punto di refezione specifico dei lavori di oggi
Perché dunque parlare di federalismo tra la questione settentrionale questione meridionale perché a nostro avviso occorre completare la transizione incompiuta verso il federalismo affrontando e risolvendo il nodo del federalismo fiscale ciò va fatto tenendo presenti le esigenze di fondo del controllo qualitativo e quantitativo della spesa pubblica a ogni livello
Del controllo e della riduzione della pressione fiscale dalla rapporto tra autonomia impositiva e responsabilità politica e amministrativa
Del resto basta pensare ai dati di banca d Italia diffusi
L'altro ieri in rapporto al PIL diminuisce il debito dello Stato ma cresce quello delle amministrazioni locali
Parlare di uno stato di sofferenza del patto di stabilità interno non mi sembra dunque improprio
E derivanti e derivarne allora la necessità di sciogliere la questione del federalismo fiscale
Cioè di un sistema che responsabilizzi tutti i livelli di governo nei confronti dei cittadini come delle imprese
Nell'uso del prelievo fiscale in relazione alla quantità e alla qualità dei servizi resi mi sembra la logica conseguenza politica
Tanto più ora vorrei dire quando cioè
E ormai comune il convincimento L'Espresso anche nel documento proposto da CGIL cinese le Euwe il per l'avvio del confronto con il governo sul fatto che gli Effetti redistribuiti redistributivi delle politiche fiscale tentati con l'ultima legge finanziaria
Vengono largamente indeboliti dalla crescita
Delle addizionali e dei tributi locali
Insomma nella nostra analisi e nella nostra proposta il federalismo fiscale dovrebbe concorrere ad un uso più attento e razionale delle risorse del Paese
E naturalmente alla riduzione della pressione fiscale complessiva
Una scelta lo ripeto da fare ora
Per consolidare la ripresa e per imboccare la strada di una crescita duratura e robusta fondata
Su una più consistente domanda Interna quella che concorre alla formazione del PIL perbene il sessanta per cento e su più significativi consumi
Delle famiglie
Ci sono margini per avviare la riduzione della pressione fiscale basta scegliere di non disperdere le risorse in mille rivoli ulteriori di spesa pubblica e di concentrare quanto è disponibile
In una riduzione possibile delle aliquote IRPEF un punto ecco la nostra proposta che vogliamo ribadire anche oggi un punto all'anno per tre anni è compatibile con lo stato di salute dei conti pubblici e anzi con maggiore e crescita indotta aiuterebbe lo stesso risanamento della finanza pubblica
Ma torna federalismo e mi avvio alla conclusione per dirla con una battuta si tratta di costruire un federalismo come già è stato anche detto prova competitiva e solidale non possiamo invece permetterci un federalismo inquinato dalla logica Dei i contrasti e di e competenze
E dalla sovrapposizione e di più livelli burocratici anzi
Una federalismo attento alle ragioni dello sviluppo della competizione della crescita un federalismo attento
Alla riduzione e ai costi della burocrazia quando noi sappiamo che la burocrazia brucia quaranta miliardi all'anno
Guardate l'Europa si propone di ridurre la tassa della burocrazia civil Bur di proporla del venticinque per cento entro il due mila e dodici in Italia questo significherebbe poter far conto su un punto in più di crescita del PIL
E non
Sarebbe davvero poco
Se sapremo costruire ecco questo tipo di federalismo daremo risposte alle esigenze che si leggono tanto nella nuova ed emergente questione settentrionale quanto nella sempre aperta questione meridionale anzi questo tipo di federalismo potrebbe essere occasione di recupero dei divari di crescita e di sviluppo tra i la Mezzogiorno e le altre aree del Paese
è il federalismo coerente con il Progetto di fare dell'Italia una società attiva più attiva quella cioè che si fonda sulla responsabilità individuale e collettiva sulla responsabilità politica e istituzionale guardate su questo Progetto c'è proprio di fare dell'Italia una società attiva più attiva su questo progetto
Lavorava Marco Biagi domani ricorrono cinque anni dalla nessuna tragica morte e lavorava Marco Biagi e convinto del fatto
Di costruire che costruire nuove opportunità di lavoro forse la migliore risposta ogni forma di precarietà di disagio di marginalità
è il federalismo che si apre anche alla dimensione come Stato ricordato della sussidiarietà orizzontale ridistribuendo compiti e funzioni tra pubblico e privato chiedendo alla sfera pubblica
Di fare meno ma meglio chiedendo all'iniziativa organizzata dei primati ai corpi intermedi alle autonomie funzionali di assumere responsabilità di ordine generale ad esempio sui terreni della sicurezza sociale del finanziamento delle infrastrutture pubblico privato dei processi di sviluppo territoriale della formazione e della ricerca un Paese competitivo e che voglia sfuggire alla trappola della crescita lenta Demme assicurare governabilità ciò richiede un esecutivo
Dotato di maggioranze parlamentari adeguate e dissonanti de e coerente intese programmatiche si tratta allora di ragionare di legge elettorale sapendo che non esistono leggi elettorali perfette che non tutto dipende dalle leggi elettorali tanto dipende anche invece dalla capacità di riconoscersi in un bipolarismo maturo quello e concludo che concepisce la democrazia
Con me una somma e non come una sottrazione vi ringrazio
Adesso noi
Diamo la parola alla
Presidente del Senato Franco Marini
Al quale ancora rinnoviamo i nostri vivissimi ringraziamenti per la sua presenza e soprattutto per le cose che ci dirà e per il contributo autorevole ed importante
Che aveva a questa nostra ottava sessione
Grazie
Marcare care signore e signori che la Confcommercio
Debbo dire che ho accettato con piacere
L'invito che mi ha rivolto il presidente Sangalli a partecipare ai lavori del vostro forum internazionali sull'economia italiana
E questo non solo per la lunga amicizia stima che mi lega al vostro presidente
Per il suo appassionato lavoro per la crescita della Confederazione
Ma anche perché il Forum mi offre l'occasione per riflettere con voi vi anticipo brevemente nel rigido rispetto dei tempi
L'occasione di riflettere con voi su temi economici fuori da un contesto direttamente politico
Che come vi dirò ora anche per la particolare situazione che insomma gli elettori ci hanno consegnato e quindi con tutto il rispetto per le scelte degli elettori
è una situazione che non risponde esattamente all'auspicio che a conclusione faceva il vostro presidente sul ruolo
Sulla necessità di una maggiore stabilità di governo
Quindi come sapete l'incarico che mi è stato affidato molto più impegnativo di quanto gli auspicati sì
Questa situazione come vi ho detto di quasi parità dell'aula vale governata con impegno con un grande impegno e lascerà
Davvero questo impegno poco tempo per a vere incontri
E confronti qualificati come quello che si sta svolgendo qui ecco perché sono venuto volentieri e vi ringrazio per l'invito ringrazio la gentilezza del Presidente anche perché mi ha consentito
Di svolgere questo mio intervento un po'prima della conclusione piena dei vostri lavori ma la ragione quella che il presidente ha avuto la gentilezza di richiamare un altro impegno che va a Roma
Io so bene che avete ascoltato
Tante considerazioni e valutazioni di esperti e di esponenti delle istituzioni due interessanti interventi
Li ho ascoltati anch'io questa mattina mi scuso con i professori che sono arrivato un pochino tardi
Ed io mi voglio soffermare su tre aspetti
Vi dico forse il primo che però voglio fare
Potrei saltarlo perché se ne sarà parlato credo in questi giorni ho avuto anche i riflessi dell'osservazione sulla stampa
Che è quello l'anno del sulla nostra situazione economica in generale
Ce n'è un secondo che riguarda un punto sottolineato dal vostro presidente su un ruolo strategico dei servizi nel nostro Paese e poi so come faccio ad evitare qualche considerazione politica
Io alla eviterei perché mi tirano la giacca mi dicono le debbo essere prudente
Più di quanto rappresentava un partito io questo lo so ma insomma poi la prudenza deve essere un pure essa governata non si può accettare come valore assoluto
Il primo sulla nostra economia io risottolineo che veniamo fuori da cinque lunghi anni difficili un periodo lungo per i tempi che viviamo
Dove le tensioni internazionali fatti del terrorismo avevano concorso in maniera determinante a rallentare l'espansione dell'economia europea e in genere in tutti i Paesi occidentali
L'Italia anche per il peso del debito pubblico ha risentito di più di questa situazione
E addirittura si sono formulate come è stato richiamato da qualcuno teoriche valutazioni sul possibile declino della nostra economia produttiva
Ricordo chiaramente la sorpresa di molti quanto nell'autunno scorso alcuni centri di ricerca
E il Censis di De Rita tra i primi io l'avevo incontrato un mese prima a pranzo e debbo dire
Che
Prima della pubblicazione dei dati del Censis del grosso volume
Che insomma avevo detto all'amico che era con me e con lui a pranzo detto mi pare un po'ottimista verità naturalmente al declino non ci credo neanch'io debbo dire io ho fatto una telefonata dopo un mese per dirgli che in infatti gli stanno dando ragione
Prima che questi aspetti cominciarono a dire che eravamo entrati in un percorso di ripresa che poteva avvenire i caratteri di un nuovo boom espansivo io spenderò qualche parola sulle cose da fare sulla seconda riflessione
Perché mi vado pian piano convincente osservando un po'alla situazione internazionale che delle potenzialità forse superiori
Alle nostre attese ci possono essere sempre in governate sostenute per il nostro sistema e questo perché il nostro Paese le nostre imprese la nostra capacità di lavoro
Hanno ripreso quota e hanno iniziato nuovamente accorrere soprattutto attraverso una maggiore produzione di beni strumentali
E di consumi all'aumento degli ordinativi dall'estero sottolineo questo punto perché questa è la spiegazione e la spiegazione più immediate non può essere trascurata
Per vedere cos'altro dobbiamo fare guardando al nostro futuro
La realtà concreta fuori da schemi ideologici ha cancellato ogni visione dei clinici stai ci ha riportati dentro un processo di crescita che può essere vero
Del quale però dobbiamo cogliere bene i tratti peculiari per sostenerlo e rafforzare in un contratto in un nel contesto economico globalizzato
I dati del due mila e sei sono molti quelli del due mila e sette
Poi valutati poche mesi fa in discesa rispetto all'anno precedente saranno invece i migliori gli osservatori internazionali Spirou scrupolosi
Ci dicono poi che non ci sono elementi che possano far pensare che anche nel due mila otto non si mantenga la stessa dinamica attorno al due per cento del prodotto interno lordo
Ripeto queste cose perché credo che dobbiamo considerare con più fiducia al questo andamento
Che dipende soprattutto dalle capacità interni e dell'economia italiana da quel fai da te che tante volte ci ha aiutato
Dobbiamo maturare una più forte consapevolezza sulle qualità particolare del nostro sistema produttivo
Che alla fine è robusto e reattivo ed è capace di adattarsi strutturalmente ai mutamenti delle esigenze dei mercati
Debbo dire che trovo poi perché si se ne parlava spesso davvero politicamente
Per usare una parola insomma teme un po'ingenuo
Quel tipo di polemica che non si ferma e dura da mesi sui meriti di questa ripresa
Per essere franchi con noi stessi e con gli italiani io penso che nessun governo aveva chiaramente previsto questa svolta me quella precedente né quello attuale
Dobbiamo piuttosto convincerci tutti molto di più e qui il discorso sarebbe lungo e non posso farli in questa sede che i grandi Paesi emergenti
Come la Cina l'India o il Brasile non sono solo potenti competitori
Che ovviamente ci creano problemi
Ma sono per una economia poi come la nostra straordinari mercati per i nostri prodotti di qualità
E per la nascita di nostre nuove imprese
In quelle aree
è chiaro che per fare questo è necessario ad esempio che le nostre piccole e medie aziende vengano sostenute di più e meglio preposte per proporsi in questi grandi mercati dunque la ripresa in atto trainata dalle nostre capacità di esporti in particolare quali sono allora i problemi economici da affrontare
Le misure di politica economica necessaria le più urgenti e vengo alla seconda riflessione
è ovvio che un elemento di debolezza della nostra riprese proprio intrinseco al suo stesso carattere fondamentale che è quello dell'export
Questo significa anzitutto che la crescita è affidata quasi esclusivamente a condizioni esterne e che i suoi affetti sono concentrati in alcune aree comparti
E non sono adeguatamente distribuiti in tutto il Paese
Questo è il limite più grande della nostra situazione che alla lunga se non corretta può essere anche pericolosa sul processo globale
Questo in parte spiega anche perché lo sviluppo in atto anche consistente non è ancora accompagnato da un forte e diffuso clima di fiducia delle famiglie dei cittadini questo non ce sento esponenti anche della vostra categoria che dicono che qualche segnale si vede ma qualche segnale non c'è questa politica legata ad un giudizio ed una prospettiva che venga considerata diversa
Che fare per consolidare per allargare per distribuire i frutti della ripresa in atto e di quella maggiore possibile
Le risposte sono come capita spesso Semplice Complesso e nello stesso tempo bisogna infatti intervenire io credo sul sistema dei servizi in Italia e voi siete un po'come categoria al centro anche di questi problemi
E sul fronte della domanda interna voglio sottolineare che non basta per andare prospettiva di continuità la ovvia importanza dell'offerta
Questo può servire ma senza questo accoppiamento con una vivacità
E il superamento di consumi interni come li possiamo chiamare deboli ancora non convinti la prospettiva non può essere data per scontata o o anche per prevedibilmente certa
Il grande pedale da spingere per espandere la nostra crescita e oggi dunque proprio quello dei servizi alle imprese e alle persone
Facendo di questo settore non un comparto ausiliario ma oggi un fronte centrale della politica economica generale generale anche perché il giudizio sulla tenuta di alcuni mercati sui quali esportiamo non è un giudizio negativo è un giudizio positivo quindi alla nostra attenzione deve concentrarsi su quest'altro su quest'altra grana gamba del nostro sistema
Sul tema delle liberalizzazioni io debbo dire
Io sento sentito anche bene le parole di Sangalli oggi la parola strategica l'ha detto
E ha ragione sono le grandi corse anche che contano però su questo piano non dobbiamo fare l'errore di alcune cose sia pure parziali che si vanno facendo se io debbo riconoscere un punto di qualità nell'azione del Governo di cui fa parte l'Antonio assieme ad altri
E beh questo impegno aver individuato e non declinato solo nelle dichiarazioni la necessità di questo cambiamento qualitativo rispetto alle incrostazioni
Di di di antiche che frena hanno la concorrenza del nostro gruppo questo è un punto di qualità sul quale tenere l'occhio perché estremamente importante alcuni primi passi sono stati compiuti proprio nella direzione di rendere più efficienti e competitivi alcuni servizi e di potenziare le capacità di spesa dei consumatori
Non ve le richiamo le norme per la concorrenza nei servizi professionali per semplificare le procedure della distribuzione commerciale per la vendita di prodotti farmaceutici ed altri
Voglio solo sottolineare che la direzione di marcia su questo punto mi sembra proprio quella giusta e che se vogliamo davvero modernizzare il Paese dobbiamo capire che e necessario intervenire su questo piano con il cesello sulle diverse tessere
Che compongono l'enorme mosaico dell'economia dei servizi
E con un cesello ben affilato
E determinato se vogliamo grattare le incrostazioni che il tempo a formati in molti comparti privi da troppi anni di aggiornamento
E questa è la nostra storia lontana pure che ha portato a queste forme di corpo latinizzazione non è
Un episodio di scelte politiche più o meno sbagliato negli ultimi terminò la struttura dell'evoluzione della società italiana e della sua economia si è trascinato sempre dietro questi elementi oggi dentro l'Europa un mercato globalizzato questi sono freni straordinari e quindi rilevantissimo intervenire
Io è questo qui la necessità insomma che mi ricordi ti do la mia carica istituzionale ma gli ho detto che
Qualcosa insomma poi bisogna pur fare e debbo dire e lo dico veramente con serenità perché aspetto al Senato ora legge
Che questa grande difficoltà che si sta
Vivendo alla Camera
Sul decreto del fine gennaio sul conversione in legge del decreto di fine gennaio che decade il due aprile se non viene approvato anche dal Senato
Io veramente la trovo un po'paradossale capisco una ragione
Perché c'è un'antica abitudine della nostra legislazione cioè insomma utilizzato questo sì nel passato più recente e più lontano insomma queste anche provvedimenti importanti e caratterizzati come una sorta di autobus che passa quindi è facile dirmi
Che dentro questo decreto e la sua conversione si è infilato qualche elemento qualche problema discutibile del resto come presidente della Camera ci siamo visti giorni fa
è proprio per decidere Corman cominciava a rifiutare con determinazione di utilizzo confortati anche dal parere del Presidente della Repubblica
Utilizzare provvedimenti che hanno una dignità e una forza settoriale per infilarci dentro le cose più diverse il Governo insomma queste cose le deve risolvere con una programmazione più attenta
Ma malgrado le difficoltà che posso capire beh questo è un provvedimento che nella sua complessità nessuno può rischiare di farlo decadere ed io questo lo dirà poi che ormai sono rassegnato
Che vi ho detto che scade scadrebbe il due aprile che arriverà alla camera al Senato la settimana prossima
Insomma ci sono condizioni in tempi sono molto orsetti io farò cercherò di convincere ciò che il presidente della commissione bilancio il senatore Morando che poi queste cose le deve fare indirettamente rime convincere che sarebbe un errore per il Paese al di là della critica ad averlo utilizzato per imbarcarci sopra qualcosa
Non tanto di discutibile Narmer nel merito per poi essere ma di un po'estraneo alla natura di al senso di questo provvedimento questo è una è una cosa che bisogna fare perché va nella direzione specifica di quello di cui voi state discutendo e che io velocemente richiamato
Quindi aprire al mercato una maggiore quota di servizi ad una vera sfida per la crescita economica e credo che ora sia giunto il momento
Di intervenire per esempio anche con misure idonee per ridurre il costo dell'energia aumentando anche la quota delle fonti rinnovabili e pulite per liberalizzare i servizi pubblici locali
Superando prevenzioni ideologiche che ci sono ancora
Cioè alle Camere un provvedimento firmato dal dalla Lanzillotta e approvato dal governo su quale si deve lavorare perché lì si aprono altri spazi di rafforzamento della nostra struttura produttiva e della nostre possibilità di sviluppo
Con politiche e concludo questo secondo punto mirato nel campo dei servizi si potenzia allora le famiglie i loro consumi
Perché i risparmi conseguiti con una maggiore concorrenza possono e debbono andare ad incrementare il potere di acquisto e la capacità di spesa per i i consumi interni
C'è poi il problema della politica sociale vedo qui un la persona da un amico che interverrà il segretario della CISL
E qui
Lascio stare anche qualche considerazione che avevo fissato
Ecco di mi pare che
C'è una consapevolezza dei sindacati
E c'è questa tornata ormai già fissata di incontri con il Governo l'auspicio mio il presidente di una delle camere legislative Paese e che questa occasione non si perda
Ci sono grandi questioni di politica sociale
Pensiamo alla previdenza
Pensiamo a questo rapporto che mi ha fatto venire lei Presidente in mente quando ha citato la ricorrenza per Marco Biagi che abbiamo anche al Senato giorni fa ha ricordato
Questo problema in parte è vero e in parte finto del discorso flessibilità
Precarietà del lavoro
Ma io sul primo
Mi pare che i sindacati una materia delicatissima per il mondo sindacale perché lo squilibrio poi dei trattamenti la storia che ci ha portato fino ad oggi i trattamenti da una parte troppo bassi e regole
Ancora differenziate tra i vari settore rende la previdenza un punto difficile da governare però l'immobilismo non va bene nemmeno in quel settore e io auspico che nel rapporto forze sociali governo e negli incontri già fissati su questo punto si dia qualche senso di assunzione di responsabilità forte sulla politica del lavoro ma chi può
Seriamente
Sostenere oggi che siamo all'Europa
Già dentro l'unione
Per l'azienda italiana si debba cancellare la parola flessibilità nella specificazione più seria cioè dare libertà anche all'impresa flessibilità proprio rispetto all'andamento dei mercati anche di quello della nel in contraddizioni e non lo era nell'elaborazione negli scritti di Biaggi che aveva lavorato su questo punto la necessità però che dietro questa esigenza reale dell'impresa si allarghi un'area di dimensioni troppo grandi
Di rapporti paritari senza che alcuna attenzione né sul versante degli ammortizzatori sociali totalmente esclusa
Da fatti anche contrattuali c'è da rispettare la necessaria flessibilità per l'impresa le vogliamo farla crescere però in quest'area che mettendo tutta assieme lasciando stare
Il il lavoro sommerso quello illegale perché lì la flessibilità dovrebbe farlo venire in superficie anche un utilizzo Sella la flessibilità
Ma quest'area di un precariato senza attenzione nemmeno dalle regole dello stato e diventato troppo grande ha dilagato in Italia
Io credo che il punto di serietà sia ad una riflessione che leghi l'esigenza dell'impresa a cui non si può negare una certa flessibilità di
In alcune situazioni del lavoro e però
Questa degenerazione su un precariato che fonte di incertezza per la vita e la prospettiva dei nostri giovani
La caratteristica della nostra società e la velocità del cambiamento che già di per sé porta incertezza
Nella testa degli degli adulti e dei ragazzi in particolare però questo è un problema che anche dentro questi raccordi e questi confronti con il governo in qualche modo deve essere affrontato
Più specificamente sul piano delle decisioni
Da prendere sul piano economico io sono contento che ieri almeno sia pure in maniera di affermazione generale il ministro dell'economia il ministro del Tesoro ieri
Abbia fatto un'affermazione credo importante
Così è stata commentata ho letto dai giornali anche i vostri commenti che insomma se è vero questo discorso che stabilità al nostro sviluppo
E capacità di cogliere le occasioni che la vitalità delle imprese
E la qualità e la la quantità della offerta più sviluppate possono dare solo
Se
Questi anemia chiamiamola così della vivacità dei consumi interni
Persiste
Grandi garanzie non ci sono se siamo capaci di mettere accanto a questa ripresa che c'è le esportazioni che tirar
Anche una vivacità maggiore
Dei consumi delle famiglie e dei cittadini a partire prima possibile aiutando questo scatto da subito superando quella né mia che fa crescere i consumi
Delle famiglie dell'uno per cento quando cresce il PIL del due per cento almeno in questi anni qui bisogna incidere cosa si può fare di più
Padoa Schioppa ha detto l'impresa
E bisogna trovare un modo anche per fare qualcosa in questa direzione
E io la detto in generale non mi nostra correre dietro alle priorità qualcosa sul piano della riduzione dell'imposizione va fatto
Se ci sono risorse
E c'è un modo per rispondere a ridare vivacità ai consumi ed avviare possibilmente
Quel circolo positivo assieme export vivacità interna altrimenti siamo affidati e siamo a rischio per qualsiasi cambiamento accade fuori da noi
Che noi non riusciamo poi a governare del tutto
Cosa si fa in questa direzione io credo che una parte delle risorse disponibili debba andare in questa direzione
La parola priorità mi convince poco non perché io non veda la priorità dell'impero impresa bisogna però queste sono due cose che se è possibile tecnicamente debbono andare assieme
E non voglio dire di più perché insomma mi frulla puro sulla testa partita che non è nemmeno del tutto originale dove si deve intervenire
Ma io con da altri tappo io oggi dico che poiché l'opportunità e l'occasione CEE bisogna far camminare a dire le due cose assieme
Perché garanzie per la tenuta di una ripresa anche nel medio magari nel lungo periodo non c'è se non c'è sicurezza nella testa dei nostri cittadini
Cosa io la può dare la riduzione in qualche modo del prelievo anche sulle famiglie sui cittadini
Ecco questa è una cosa che io sottolineo come una cosa che non può essere rinviata ad un tempo più lungo ma le due cose possono essere governate portate assieme
E concludo questa poi faccio solo un cenno alla qualche problema politico debbo dire che stamattina bacio qui di fronte sull'aereo proprio letto un'intervista di Bonanni ma poi ne parla all'ultimo Bardem sul Corriere della Sera
Dove dice una cosa importante sostenendo entrando nel merito su cosa si dovrebbe fare per più di quando faccio io per ridare vivacità ai consumi delle famiglie
Luterano dice una cosa
Che questo sottolinea anche il cammino di consapevolezza che le forze sociali nei rapporti fra parola di produttività nel momento in cui lo individua da dirigente sindacale anche il versante salariale in una eventuale insomma attenzione che ci Adele parla di legame tra questa commossa e la necessità di tenere in piedi un'azione che faccia crescere la produttività molti settori del nostro Paese la cosa stabile proprio questa e i consumi possono riprendere seriamente quando questo sul piano teorico pure
Quando il cittadino vede
Una riduzione della imposizione fiscale e quando migliora la produttività del lavoro nei vari settori dell'economia allora c'è garanzia di stabilità se queste due cose si muovono assieme uno può secondo me tirare
Un sospiro di sollievo e guardare al futuro con ottimismo
Le le cose politiche
Ma io due sole riflessioni veloci di merito io partì il fatto
Che leggendo i giornali di oggi
Le cose alle quali sierica molta attenzione in politica sono due mi pare da una parte questa legge elettorale cui ecco è venuto anche ieri con forza in questa vostra Assemblea
E poi
Insomma
Come si può superare almeno parzialmente caro presidente perché la situazione è quella che il responso del voto è quello e la camera che io presiedo io dico che c'è una maggioranza ma quando a vedervi quando c'è questa maggioranza siamo pressoché uguali e quindi questo è un elemento di difficoltà poi nei rapporti perché è un elemento di debolezza rispetto alla stabilità e alla continuità ad una certa azione
Le due cose sono legge elettorale e cosa si può fare in questa situazione sulla legge elettorale
Io non mi cito mai perché mi sembra fuori luogo io cominciai per primo chissà se qualcuno di voi lo ha in mente in del tre quattro cinque mesi fa dire bisogna cambiare la legge elettorale
I primi commenti che leggevo il giorno dopo sugli organi di stampa era ma perché lo fa
Perché lo fa e allora qualcuno mi indicava libici hanno non è parlare più perché qui sempre no io lo faccio per una convinzione profonda che ho detto allora e ripeto qua
Con la legge elettorale non non ebbero nemmeno che fatta si va a votare
Verso la Costituzione non lo dice una richiesta che i partiti possono fare poi riguarda loro lacchè questa legge elettorale bisogna cambiarla perché così come e la consapevolezza del cittadino a mio avviso oggi si è allargata
Quando ha votato per la prima volta o quella legge molti cittadini forse non avevano visto bene oggi secondo me si è molto allargato serve resta rischia di diventare un pericolo
Per le nostre istituzioni
Perché quella legge ha due cose che quando il cittadino lei capisce due poi si può parlare di sistemi per superare non non lo faccio ha due limiti grandi il primo
E che toglie al cittadino qualsiasi influenza
Non mi piacciono le parole sempre forti come ma toglie qualsiasi influenza nell'indicare il senatore ogni tabù tanto che deve leggere
Ora è vero
Che
E dicono che io me ne intendo un po'di queste cose perché mi è sempre piaciuto alla vita di partito più che altre cose è vero che con il Mattarellum con i collegi uninominali chi stava a fare le liste a fare le candidature sapeva
Che quel collegio di Como o di Milano era più favorevole a me o a lui poteva pure se non era troppo serio di sembra vari Dio a qualche amico si può tenere l'altro qualche volta perdonabile sempre fare la cosa per gli amici no nei collegi voglio favorire D'Antoni beh insomma sono cristalli se lo mette in quel colle
Vero
Io vi posso portare almeno venti casi
Della Camera delle elezioni del due mila e uno dove almeno in venti e più collegi magari la previsione è stata rovesciata dalla capacità dalla forza la campagna elettorale dal modo di fare del candidato
E quindi insomma era un ora no
Adesso i partiti fanno l'elenco e vi garantisco che i partiti sanno che su un cinque da eleggere in una regione o al Senato alla Camera per dire bah
Se se non sono abilissimi
Del quinto parlano
Cioè il provino non cambia niente che voi mettono il quinto e sul quinto possono dire allora il primo eletto in seconda rete il TAR ci ha letto il quarto eletto automaticamente mettiamo il quinto questo forse ce la fa e forse non ce la fa per quella lista
Ma il cittadino fallì è volata a scatola chiusa non può dire nulla ma secondo voi quando la consapevolezza del cittadino è totale su questo ma oggi nel due mila e sette in Italia possono accettare questa cosa senza Proto non esiste questo pro un politico che non capisce in questo
Preferisco dire non capisce niente sennò dovrebbe essere un giudizio peggiore
No non regge manovre a parte che è ingiusto
Insomma una cosa è dire corri che c'è poi se sei bravo ciò poi fare un'altra no io ti metti lì a parte che gli altri non ci vogliono stare in lista
Quindi è una degenerazione del rapporto democratico anche tra c'hai tradito e politica tra i quindi questo è il primo
Seconda questione proprio questa per Martini gli esperti l'avevano previsto
Proprio lo ricordo bene prima delle elezioni
Ma in un sistema dove diventa fondamentale il premio di maggioranza
Con l'ottima giusta preoccupazione che insomma una volta votato il cittadino vota e legge che vuole poi diamo un po'di stabilità ai governi se vogliamo parlare delle cose programmarle di cui stiamo parlando
Due sistemi
Diverse e non comparabili
Di premio di maggioranza una alla Camera come sapete il valutato a livello al risultato a livello nazionale o un altro al Senato regione per regione
Ecco il numero auto in alcune regioni più basso in un altro eccetera e insomma è accaduto quello che non poteva non accadere
Giusto se ci fosse stato una ventata di uno schieramento che stravince Eva allora forse questo difetto uno lo vedevano in me no in una situazione che sta diventando normale in tutta Europa questo è un discorso che stanno approfondendo gli studiosi di queste cose ormai i paesi si dividono quasi a metà
Poiché è così anche è stato così anche in Italia con le ultime elezioni
Non voglio dire ieri sono qua come spara qualche sondaggio USA formoso dice no no alle ultime elezioni e così è stato se lasciamo questi due sistemi diversi Mario ripetiamo la stessa esperienza di ora
E come si fa andare a votare con questa legge elettorale la mia preoccupazione è che guardando all'esperienza passata se non se ne comincia a parlare poiché questa legislatura e
Spero per il Paese per per tutti
Per i nostri senatori che sono stati eletti che duri cinque anni
Che dovrebbe alto chi lo può giurare questo
Strutturalmente una legislatura che insomma sa a tempo capitale si vada a votare la mia preoccupazione che dinanzi ad una situazione che non regga e si deve andare a votare e poi alla fine una preso per il collo delle dire va be'questa è la legge con questa votiamo
Sarebbe un errore gravissimo
Queste sono le due ragione che mi fanno dire che questa è una priorità
La seconda questione sono più breve dice ma adesso tutti voi
Anche Sangalli questa mattina
E molti che pare l'antico però
Insomma la stabilità democratica la stabilità di governo è uno degli elementi fondamentali per un'azione di governo che sia efficace
E chi è che può dire non è così
Qualcuno si era illuso che la politica fosse fuori dalla porta ormai guardate che la politica cioè non c'è alternativa a dire che vogliamo la buona politica perché se uno pensa di farne a meno poi ritorna e magari una cattiva politica
è un elemento fondamentale con le sue scelte anche delle scelte giusta per l'economia
Allora dinanzi alla situazione che abbiamo dove insomma in una camera abbiamo la quasi parità
Io
Ho letto ultimo ci possono essere maggioranze variabili
Cosa sono le maggioranze variabili
In genere maggioranze sono variabili quando c'è una forza che è in grado di farle come vuole di spostarsi da una parte o dall'altra
Noi qui siamo attesi hanno numeri e si Lissi mi quindi questa possibilità non c'è
E se invece le le le le le alleanze variabili sono la rincorsa un voto a due voti
Accarezzando dando ossigeno a insomma talché elemento di opportunismo che c'è sempre la vita politica e che gli abbiamo pure visto questo non risolve i problemi
E allora questo ritornello che può sembrare anche fastidioso di dire e fa bene il Presidente della Repubblica di Roma date la situazione è questa fin quando questa maggioranza così esigua aree regge e governa se non reggerebbe poi sì sì Mele si tira le conseguenze in questa situazione dice il capo dello Stato ma chi esclude
In una situazione bipolare
Che c'è il confronto aspro che c'è pure lo scontro che ognuno fa gli interessi del proprio schieramento perché parlare di altruismo in queste cose è ridicolo vero
Arrivano al pettine nelle Aule legislative ogni tanto non tutti i giorni o uno due tra i provvedimenti che riguardano a occhio nudo visibile a tutti Linda ressa e fondamentale del Paese
Campi da questo no poi capita per una legge che riguardi la politica estera o le cose di cui prestiamo parando stamattina mai in un paese democratico e voluto Mou
Capita oggi io mi faccio l'elenco me lo son fatto fare per riunioni dove c'è più tempo
Panca piana elenco di dire bene i due schieramenti che si combattono ove vivacemente che vogliono affermare le proprie linee trova su questo problema poi si guardano insomma
Aggiustato in questo modo dialoghiamo l'esigenza nostra però poi alla fine si su questo la paralisi non ce la possiamo consentire questo si può fare correttamente in una situazione come quella che viviamo nella politica italiana e se io penso a scelte per la ripresa che abbiamo atteso per cinque anni e che ora largamente si vedono alcuni aspetti positivi queste è uno di quegli argomenti dove magari per un breve periodo insomma il contrasto riparte si mettono a parte se ci sono provvedimenti che possono e sono giudicati positivi per l'opportunità che ci passa davanti bene allora si può arrivare anche a votazioni a decisioni che coinvolgono tutti
Ho concluso dico tra l'altro
Poiché non credo a strizzate d'occhio alle persone
Che in questo caso
Va bene per la maggioranza che l'ha proposto va ancora meglio per un'opposizione che dovesse dire dinanzi a questa cosa che riguarda il bene fondamentale dal paese io sostengo
Perché apre un credito anche forte rispetto ai cittadini
E non facciano propri i politici e gli errori di pensare poi il cittadino se ne dimentica
Io guardate un po'di esperienza in monco solo quella
Prima in altri campi ma insomma che avevano contato pure per la con la politica poi da tempo anche con la politica
Io ho imparato a capire che l'errore più grave che fa un politico in una democrazia praticata è quella di pensare poi il cittadino non ci pensa dimentica riusciamo ad imbrogliare
Questo non è possibile perciò la serietà dell'assunzione di qualche responsabilità nell'interesse fondamentale del Paese paga e poi pagare chi se ne assume la responsabilità grazie e buon lavoro
Guardate noi ringraziamo il presidente Marini prevede questo importante contributo che ha dato ai nostri lavori io mi permetto di ringraziarlo in modo particolare anche per l'attenzione
Che ha rivolto al ruolo veri servizi alla centralità della domanda interna che
Per noi come abbiamo ricordato in questi giorni è molto importante penso di poter dire voglio anche dire una cosa che farà piacere
Al presidente Marini che come abbiamo ascoltato ricordato al Senato la figura
Di marchio Biagi che Noemi
Abbiamo ha diritto alcuni sta iniziativa che promossa dal arresto del Carlino per il premio dedicato a Marco Biagi
Quindi
Faccio ancora un una brevissima considerazione perché se adesso ringrazio il presidente esce usciamo tutti ma d'accordo dobbiamo rientrare e dobbiamo rientrare alle undici quarantacinque e se tu me lo consente il perché
Abbiamo una importante l'ultima sessione che è sempre e moderata
Dal magnifico rettore Lorenzo Ornaghi della Cattolica con la presenza di Bonanni
Di Maroni Formigoni e Morando
Sono sono stati tre giorni e intensi sono stati e tre giorni anche infatti così
Io vi prego proprio caldissima mente alle undici e quarantacinque siccome
Sono autorevoli amici molto importante ci diranno delle cose interessanti io vi prego di essere qui e quindi grazie ancora al presidente Marini grazie ma
La via della rete
Massimiliano
Riprendo le mie
Proprio
Cinque minuti rispetto
Categorico imperativo del presidente Sangalli presidente Sangalli non c'è quindi maggior ragione cominciamo
Sì però cominciamo subito notate che si riesca a terminare concludere intorno all'una non troppo oltre quindi pregherei subito il segretario generale della CISL
Dottor Bonanni di prende la parola per il suo intervento grazie
Grazie per l'invito un saluto le signore e signori
Credo che prima di affrontare i problemi del federalismo il Paese avrebbe da affrontare il problema dello sviluppo
La crescita
Dell'intero Paese sorretto prima io condivido molto questo aspetto non esisteva un
Nessun'sicuro esito positivo come si è visto fino adesso per il federalismo senza che il Paese sia di con sicurezza verso una nuova fase di sviluppo rafforzando appunto la la fiducia dei cittadini
C'è chi ritiene che si possa andare avanti a prescindere cittadini scambiando
Quello che
Sostengono i mass media però vive pubblica
Dovrà arrivare il momento in cui in questo Paese
Si ricostruisce un rapporto forte
Tra la politica
E la opinione pubblica interessi appunto dall'agenda e credo che questo sia importante perché questo è il punto il primo fattore la prima base su cui poter costruire una iniziativa di rilancio della nostra economia se questo avviene anche il nostro welfare
Sarà messo sicuro ecco perché noi abbiamo insistito molto la mia organizzazione insistito davvero tanto con il Governo a che si aprisse una fase di discussione e di confronto per un patto
Che prendesse le mosse innanzitutto da da questo aspetto bisogna rimettere in moto la nostra economia bisogna decidere qualcosa ci sono di dietro il che sono insopportabili a partire dalla insufficienza delle infrastrutture la mancata
Iniziativa per esempio sulla logistica e questi due aspetti sono stati i punti maggiori della ripresa più usati da verbali tedeschi preme l'hanno ripresa bisogna decidere siamo ancora apra solo darci se fare l'anno non c'è alternativa a fare la pazza per collegare appunto i vostri osservazioni nostre merci con con il circuito europei per rendere più sicura appunto la nostra economia per non c'è altra via questo non c'è alternativa un gioco che non si fa sulla sulla sulla logistica
Non c'è alternativa
Forte impegno sollevazione la ricerca sulla pubblica amministrazione dove abbiamo offerto la possibilità di trasferire parte di salario verso la maggiore produttività livello a livello territoriale
Con la stessa con le stesse pubblica amministrazione senza che si ripristini una vera concorrenza Bersani può fare tutte le lenzuolate che vuole ma finché non si chiarisce questo buco nero la democrazia italiana che sono liberalizzazioni
Molte volte false
Senza concorrenza e che ci costano in termini servizi un qualcosa come il venti per cento in più dei servizi tedeschi noi in questo Paese non andiamo avanti noi speriamo che al tavolo questo aspetto si discute chiaramente
Al di là delle lenzuolate insomma no
E e io spero pure per esempio se ne è parlato stamattina io ringrazio Sangalli per aver insistito molto su questo aspetto voi sapete che CGIL CISL e UIL sono stati molto divise su questo punto negli ultimi vent'anni
Poi non ho capito perché nessun voluto parlare
Probabilmente interessa solo quando c'è divisione quando invece c'è unione no
Cioè la possibilità richiedono il governo incentivi fiscali forti allorquando le parti
Si mettono d'accordo
Per esempio su accordi integrativi su accordo aziendale che voi sapete sono molto molto legati
Alla produttività
è lì che il governo decida di fare una scelta
Soprattutto adesso i sindacati sono più uniti voi stessi avete i nostri contratti da rinnovare io spero che si potranno rinnovare
Immediatamente e naturalmente se si dovesse decide una cosa del genere questo aiuta molto anche a
Il terreno appunto contrattuale e questo aiuta molto ciò che dice Sangalli che io condivido moltissimo innalzare i consumi consumi sin dal suo attraverso salari e ai nuovi sono bassi
Io preciso che non sono per salario che prescinde appunto da come andamento appunto della della produttività aziende si deve sullo stretto nesso ecco perché diciamo che
Lavorare su secondo livello incentivare accordi secondo livello significa fare questo
Quindi non sa la le attrici un salario che sia legatissimo appunto alla alla capacità di per dall'azienda
Se dovessimo fare questo davvero noi daremmo una spinta forte come diceva il Presidente del Senato due sono i fattori che sostengono l'economia le nostre esportazioni
Le nostre esportazioni e poi la domanda prevalente
Se questi due fattori si uniscono lo sforzo a quel punto abbiamo
Un meccanismo
Virtuoso su questo vogliamo
Voglio fare un accordo spero che il governo su questo
Vorrà dovevo farlo spero che voi darete una mano come mi pare
Volete volete fare nel rafforzamento anche i rapporti tra fra di noi i rapporti tra parti sociali che dovesse più consapevole più impegnate perché vuole costruire queste queste condizioni
Credo che queste sono le condizioni preliminari per
Discutere delle vicende del federalismo e per riprendere una discussione che chiarisca definitivamente
Le competenze tra Stato regioni come vuole l'articolo cento e diciassette
Però coniugando le le sono Sauvignon è da sempre e non da oggi con il federalismo fiscale se c'è stato un qualcosa che ha compromesso avviso vero questa partita in un'Italia che non si vuole affrontare questo problema voi sapete che è molto delicato
Perché questo non solo costruisce poteri responsabilità che molte volte consigliando perché quando
Le tasse che si pagano non si capisce dove vanno tutto un calderone
Alla fine non non si creano quelle responsabilità invece tanto importanti che sono proprio di un federalismo l'imperialismo come quello che tutti quanti auspichiamo diverso tempo ma che nessuno riuscì nessuno riesce a completo in fondo perché manca questo aspetto che secondo me f è fondamentale
Il DPF appunto l'ha precisato due mila sette due mila undici però ripeto che non finora non c'è stato nessun esito su questo problema
Non ha aiutato senz'altro
Ciò che ha stabilito dalla Finanziaria il governo lasciando libere le
Gli enti locali di poter fare le tasse proprie ancora una volta alla rinfusa questo a compromessi ancora di più appunto un cammino un combino ordinato oltre che rappresentino ancora di più i bilanci delle
Delle delle famiglie di tasse che voi sapete sono costruita tra i livelli
Non credo che si trova altri paesi che hanno tre livelli di tassazione
E noi riteniamo questa discussione da farsi e da farsi con molta molta molta chiarezza e quindi procedendo per il federalismo fiscale chiarendo questa partita che ogni tassa che si paga
Allo Stato
O agli enti locali dovevano essere tasse finalizzate per fare servizi che si capisca in modo tale che
Il cittadino possa più fare verifica insomma no di quanto sia efficace di quando si è fedeli appunto alla al compito al compito affidato questo però ricostruisce anche
Il la maggiore forza e anche alla politica che ultimamente questa la mia opinione si è molto svilita
Nella gestione appunto anche
Dei dei dei poteri
Perché ha preso troppo troppo Pieve questa sorta di presidenzialismo che ha svuotato
Le funzioni le assemblee elettive e allorquando non c'è stato neanche concertazione appunto
La situazione è andata molto molto per conto proprio con gravi danni si andava a vedere molti bilanci dei comuni e anche delle Regioni spesse volte per carenza di confronto per carenza appunto di gioco
Democratico le questione aveva preso una una piega molto molto molto diversa tra le cose come stanno quindi questo punto del fiscale un punto centrale su cui ricostruire appunto le basi sicure per il federalismo ma anche per
Un
Maggiore condizione virtuosa che oggi secondo me molte in molti casi non c'è naturalmente la perequazione a favore la Regione svantaggiate appunto è una questione importante naturalmente il dibattito che c'è sulla pace velocità del federalismo che più prossima gara in altre ragioni compresa quella del Nord rispetto a quelle del sud
Credo che sia una posizione
Assolutamente importante ma la condizione che si chiarisca e quell'aspetto
Aspetto appunto che ogni tassa sia riferito appunto una responsabilità quella cosa migliore chiarendo la vicenda dalla della
Del della perequazione l'altra questione che secondo me
Importante
La la partita del del ruolo delle parti sociali dalla vicenda del federalismo che nessuno vuol parlare mai
Che nessuno sottolinea ma che invece secondo me a un rivestono importanza
Molto molto molto molto forte perché il federalismo non può essere appunto
Una riproposizione
Tout-court appunto di ciò che lo Stato
In
In in tempi
In misura più ridotta appunto invito del Piotta regionale bisogna poggiare molto di più sul sulla sussidiarietà sull'apporto che le parti sociali corpi intermedi della realtà associate possono possono garantire
Ivo appunto
Sussidiario che può o incalzare la dote funzioni pubbliche che come come dicevo ogni principio possa evitare affida
Finché lo si può fare
Alle realtà i cittadini organizzato appunto il ruolo che che gli è proprio questo costruisce più responsabilità e questo attenua anche moltissimo l'antagonismo
Che chi non partecipe portato appunto all'antagonismo e ricostruisce anche le basi di forza punto una politica che si è molto molto sfilacciato all'apporto con i cittadini io penso per esempio a ciò che fanno le parti sociali sono vere e proprie funzioni funzioni sussidiarie
E su questo non c'è un disegno un disegno un Iveco credo che il le istituzioni debbano favorire moltissimo lo sviluppo di queste perché da questo dipenderà anche un ordinato
Divenire appunto la Sector federalistico penso per esempio alle funzioni che le stesse parti sociali svolgono
Più parlando con amici da Confcommercio con noi gli hanno
Allora gli enti bilaterali che svolgono funzioni appunto musicale molto molto molto importante
Solo così
Che gestiamo in invece del Pubblico invece dello Stato invece delle regioni invece delle dei comuni
E con essi anche molto molto importanti che ha un'esperienza è questa
Per nulla
Per nulla studiato la restituzione per nulla sostenute su
Sonate queste esperienze qui e lì
Solo ultimamente grazie anche all'azione che ricordava Sangalli poc'anzi è l'azione che
Di riforma appunto voluto da Biagi pagava regolarmente violino anche io ricordo
Solo quell'azione da voi molto sostenuta per esempio sulla
Sulla bilateralità avuto più cambia avuto più
Riconoscimento come sapete per esempio alcune alcune funzioni molto delicate come le politiche attive del lavoro
Possono essere come succede
Gestite direttamente dalle parti sociali in assetto bilaterale
Una setta appunto di grande di grande responsabilità e queste cose devono essere
Sostenute appunto dal pubblico sostenuto alle istituzioni come la gestione per esempio dalla formazione insieme in Tuturano la formazione della
Degli ammortizzatori sociali
E
Del collocamento che appunto dei settori posso posso gestire alleviando notevolmente
I carichi del pubblico che potranno magari orientare i propri servizi ancora di più su i maggiori su quelli che sono più bisognose
Se le Province che hanno questo compito presente sulle politiche attive
Rivolge sua attenzione esclusivamente sulle figure lutto deboli
Darebbe un servito senz'altro più puntuale più efficace lasciando libero appunto
Il campo alle parti le parte potrebbero esercitare maggiormente attraverso la loro autonomia negoziale e tessere appunto un tessuto molto molto molto più solido che garantisce loro responsabilità e anche risparmio di energie finanziari ma anche di energie appunto
Materiali importanti
Le stesse le stesse funzioni per esempio
Della della sicurezza del lavoro grossi settori interi che hanno gestito in in in in rapporto bilaterale per esempio i sostegni dall'impresa i lavoratori per risparmiarsi appunto le condizioni di sicurezza che vuole sapere posti lavoro sono molto molto molto pesanti della stessa previdenza integrativa s'è una funzione sussidiaria importante
Le stesse prestazioni che molti settori noi organizziamo con con con l'imprenditore stesse prestazioni sanitarie aggiuntive sorprese e e e e molte altre funzioni e l'assenza concertazione
Se ci pensate è una funzione sussidiaria cioè una collaborazione forte che le parte sociali assicurano rese più efficaci insieme rassicurano appunto con le istruzioni per rendere più forte
La possibilità di raggiungimento degli Obiettivi perché società complesse mature appunto della cooperazione tra tutti
Che raggiunge appunto un obiettivo molto molto importante
Ecco riconoscere queste funzioni di conoscere questa funzione presa sussidiare organizzano le parti nell'assetto
Del del del federalismo significa
Costruire nuove soggetto abilità significa certi rizzare maggiormente nell'ambito politico e scommettere moltissimo
Su un'evoluzione davvero importante della nostra società diversamente appunto uno a caso da quindici anni
Siamo troppo siamo stati molto impegnati però per un federalismo che e poco più la cosa sgangherata che non assicurato vantaggi forti alla alla gente che comunque si è solo dispiegata appunto sullo sul piano pubbliche solo pubblico che non è
Punto ciò che noi
Noi pensiamo questa nostra opinione io spero anche per agganciarmi con quello che si diceva poc'anzi
Da parte dei partecipanti alla scorsa tavola che ha proceduto a queste io spero che ritorna al discorso del incontri col Governo che si possano appunto raggiungere degli accordi degli accordi positivi sulle cose che diceva è soprattutto su questa partita su questa partita la collaborazione tra le parti soprattutto profilando alle parti stesse autorità
Che devono avere soprattutto sulle vicende salariali se il Governo vorrà aiutare davvero gli ho sentito che Padoa-Schioppa portare Soldi all'impresa attraverso
Tasse più basse anche Sangalli questo l'ha ripetuto la mia opinione è molto semplice non siamo contrari a questo voglio ricordare che c'è un'evasione fiscale
Molto molto larga
Era la sede fiscale
Più alto che abbiamo
Europa
Dei quindici
Non c'è Paese che abbiamo un'evasione così poco
E finché appunto questa condizione non si riporta normalità
E lo sviluppo del Paese che viene compromesso non solo la condizione di giustizia
E di equità non solo riportare a una condizione di non trasgressione ed illegalità al Paese e la condizione di sviluppo
Allora io più volte ho sostenuto questo benissimo
Si vogliono ridurre tasse bisogna perché tutti quanti paghiamo le tasse anzi tanto più tutti le paghino le tasse dando più noi riduciamo le tasse è un modo per allenare coloro che le pagano
Con tutti gli altri con tutti gli altri cittadini se facessimo un partito su
Spero che possiamo dire la stessa cosa al tavolo
Io agli altri Sangalli
E cioè di fare un patto che ogni punto in più che si recupera di elusione ed evasione fiscale ogni punto sarà destinato una parte su sociale grande parte per esempio per l'abbassamento dei tassi
Credo che questo sia un obiettivo molto molto molto importante che noi possiamo insieme
Conseguire cioè giustizia sociale e allo stesso tempo più efficace per la nostra impresa perché solo in quel modo possiamo raggiungere gli obiettivi che si diceva poc'anzi
Grazie molto il segretario generale Bonanni
L'onorevole Maroni ricordo perché cercava di dire stamattina come osservazioni molto introduttive al prima parte dalla tavola rotonda cioè il tema proprio del federalismo a questo andamento molto carsico scompare per parecchio tempo non ha storia
Unitaria ricompare il fra le due principali ragioni per cui ricompare vie l'emergere improvviso inaspettato della Lega
Grazie successivamente il professor Vittadini osservava che il federalismo non è
Ho appare talvolta un'occasione mancata e il presidente Sangalli con molta chiarezza sottolinea come occorra completare la transizione incompiuta verso il federalismo ecco chiederei all'onorevole Maroni è la sua opinione su questo tema specifico lasciando poi emette massima libertà di sintonizzarsi su quanto detto fin qui grazie
Grazie io sono molto grato Carluccio Sangalli per aver posto al centro della giornata di oggi questo tema ma soprattutto per come è stato inquadrato già dal titolo federalismo tra questione settentrionale questione meridionale
E prima la prima osservazione importante che fa cioè che viene introdotto il tema della questione settentrionale al pari della questione meridionale è questa non è una cosa scontata
Dare lo strano stesso rilievo vorrei dire la stessa dignità istituzionale alle due questioni anche se hanno contenuti
Problemi molto diversi tra di loro ma rappresentano i due corni del problema italiano la cui soluzione nell'uso senso nell'altro può portare vantaggi ad entrambe le aree diciamo così identificate da questa
Indicazione e sempre nel titolo
Mi pare di poter ipotizzare ma forse una forzatura quando si dice federalismo tra questione si tenterà la questione meridionale
Che nelle intenzioni di chi l'ha scritto il federalismo può essere appunto la risposta o una delle risposte efficaci per affrontare e risolvere le due questioni
Lorenzo Ornaghi ha ragione
Federalismo a una vicenda carsica non credo che si possa attribuire lo dico da regista alla lega
Il merito di aver riscoperto il federalismo federalismo e sempre estratto è stato presente negli ultimi cento anni almeno nel dibattito nella nella discussioni nelle visioni
Anche della politica ricordo scritti negli anni sessanta e settanta di partiti che oggi hanno un po'rinnegato queste approfondimento in cui si parlava di federalismo in cui si parlava di soluzione federale ad una crisi che già si annuncia
La lega ha avuto il merito di riuscire per la sua forza per la sua straordinaria vitalità per l'intuizione di Umberto Bossi di riportare con prepotenza il tema del federalismo al centro dell'agenda politica
Italiana all'inizio degli anni novanta a metà degli anni ottanta all'inizio degli anni Novanta
E dal successo che questo tema ha avuto
Mi pare che si possa dire che
Può essere davvero la soluzione dei problemi almeno della questione settentrionale di riflesso anche della questione meridionale
Voglio su subito dire che
Non è scomparso dall'agenda politica anche se si parla d'altro
Perché il federalismo non è un modello che si adotta per decreto si attua da domani siamo un'Italia federale moderna europea efficiente
Federalismo è un processo che ha un inizio e una durata è un affine l'unico esempio di stato federare lei europeo che
Diventato federale partendo da uno stato unitaria molto centralizzato il Belgio
Che ha impiegato circa cento anni per trasformarsi da Stato centrale a Stato federale e lì poi c'è vantaggio di avere aree omogenee anche dal punto di vista linguistico io naturalmente mi auguro che l'Italia non impieghi tutto questo tempo ma certamente non è facile non è istantaneo soprattutto quando ci sono come in Italia ci sono
E l'abbiamo sentito lo dico con grande rispetto e amicizia dal l'intervento che mi ha preceduto
Ci sono molte resistenze nei confronti di un processo che cambia i rapporti di forza che cambia i rapporti istituzionali che cambia i rapporti tra istituzioni e parti sociali quali appunto il federalismo lo dico perché Raffaele Bonanni ha esordito dicendo che prima di parlare di federalismo bisogna vip parlare di sviluppo di crescita ecco io credo che questa sia un modo
Improprio se vogliamo di intendere il federalismo perché il federalismo è proprio sviluppo e crescita non c'è contraddizione ma non c'è neanche separazione tra federalismo sviluppo e crescita è uno anzi io credo il più importante strumento mezzo modo di organizzazione istituzionale e tra istituzioni
E mondo dell'economia che consente sviluppo e crescita ci sono tanti esempi in Europa
La Spagna nel mille novecentosettantotto si è dato una Costituzione federale
La Spagna
Tutti i presenti in sala saranno rispetto all'Italia in quegli anni quanto fosse più arretrata oggi basta andare in alcune regioni della Spagna parlo della Catalogna che quella che mi pare rappresenti meglio dal mio punto di vista il modo uno dei modelli a cui fare riferimento basta andare là per vedere come sono cambiate le cose noi abbiamo
Fatto alcune simulazioni ci siamo divertiti a
Applicare in Italia alcuni modelli sapendo bene che non è possibile prendere un sistema istituzionale
Quello spagnolo quello tedesco quello austriaco e portarlo in Italia perché l'Italia e l'Italia e la Spagna e la Spagna abbiamo storie diverso se abbiamo visioni diverse abbiamo situazioni diverse
Ma se fosse possibile con la bacchetta magica portare oggi in Italia il sistema federale spagnolo anche per quanto riguarda il sistema fiscale è la redistribuzione delle del gettito fiscale scopriremo che per esempio per la Lombardia
A parità di pressione fiscale il governatore Formigoni avrebbe a disposizione circa undici miliardi di euro in più l'anno a parità di pressione fiscale a sua disposizione
Per fare ciò che serve fare le infrastrutture la riduzione delle imposte mi pare che il gettito IRAP della Lombardia si attorno ai sette miliardi l'anno
Ecco con il il sistema spesse ci se avessimo in Italia il sistema spagnolo se la Lombardia fosse o la Catalogna di oggi
Presidente Formigoni potrebbe cancellare l'IRAP e avrebbe ancora tre o quattro miliardi di euro da spendere
Per fare ciò che serve
Questo non basta aver le risorse bisogna avere anche le competenze spesso si fa un parlare sì e si parla di del federalismo mettendo delle degli aggettivi federalismo istituzionale federalismo fiscale
Io sono contrario io penso che il federalismo ossia un come ha detto un processo un modello che al proprio interno tutte queste diverse
Orientamenti organizzazioni del modello stesso ma che non possa l'uno prescindere dall'altro si è fatto in questi anni molto e con fatica per portare a livello locale maggiori competenze
Ha iniziato la sinistra con la riforma del titolo quinto la riforma frettolosa fatta a ridosso della campagna elettorale
Per conquistare qualche voto con degli errori dentro soprattutto quello della somma
Di competenze tra Stato centrale regioni la concorrenza delle competenze che rende difficile capire chi fa che cosa
Abbiamo continuato noi con la proposta nota come devolution che è stata approvata dal Parlamento ma bocciata dal referendum
Trasferire competenze va bene
A condizione che poi si trasferiscono anche le risorse o meglio sì studio modello di finanziamento di queste competenze
Che consenta alle Regioni alle Autonomie di svolgerlo effettivamente oggi la gente i cittadini hanno una percezione strana del federalismo visto come almeno nel Nord un modo per risolvere i problemi
Che si presentavano negli anni ottanta e novanta la gestione che ne è stata fatta portato porta molti cittadini imprenditori di queste regioni a pensare che sia una mezza fregatura perché perché accanto al trasferimento di competenze che è iniziato e che continua a non c'è stato un efficace e coerente intervento sul piano delle risorse
Si è preferito seguire la strada sbagliata che non è il federalismo fiscale
Del consentire alle regioni e agli enti locali dimettere tributi propri ma aggiuntivi e non sostitutivi di quelli erariali
Tutte le addizionali IRPEF o le altre imposte sono aggiuntive alla fine il cittadino
Non ha avuto grandi vantaggi dal punto di vista del re gestione delle competenze perché per lui l'importante che le cose funzionino se poi lo fa lo Stato o lo fa la Regione cambia poco
Ma ha avuto un un un aumento della pressione fiscale dovuto anche a questo
Questa è stata la furbata di chi ha pensato che il federalismo fosse una moda che poteva servire a prendere qualche voto ma non la ricetta per risolvere il rapporto tra questione settentrionale questione meridionale
Alla fine cosa è successo che lo Stato si è spogliato di competenze pensiamo alla manutenzione delle strade o soprattutto alle scuole
Trasferendo alle Province il compito di mettere a norma tutte le scuole ma tenendo aspersione a Roma quella quota di gettito erariale che serviva proprio per la manutenzione delle scuole per quelle province si sono trovate un onere in più senza avere risorse
E hanno dovuto in qualche modo tagliare altre parti perché avevano l'obbligo di mettere a norma le scuole questo è uno solo degli esempi
Non funziona così e non può funzionare così noi abbiamo insistito molto in questi anni
Sulla tema delle competenze sul principio di sussidiarietà perché era probabilmente quella parte su cui si poteva lavorare rispetto alla parte fiscale
Ma adesso dobbiamo capire che se non completiamo continuiamo di lama completiamo anche su questo versante non ci sarà alcuna riforma federale vera
Il principio fondamentale quando si parla di federalismo fiscale appunto
La compartecipazione del gettito erariale
Imposte dirette imposte dirette da parte delle regioni degli enti locali
Io maggiori competenze io mi trattengo una quota del gettito fiscale la utilizza per fare quelle cose che finora ha fatto lo Stato centrale così funzione in Catalogna
Dove c'è un sistema istituzionale fiscale diverso da quello che c'è nei Paesi Baschi Navarra in Andalusia è un sistema articolato dove le regioni che vogliono e che possono fanno dove le Regioni che non riescono perché non hanno competenze e risorse si affidano ancora l'intervento dello Stato questo federalismo articolato flessibile
Nel suo modello la cosa utile io credo per l'Italia
Serve al nord certamente sì ho fatto l'esempio appunto del maggior gettito fiscale che a parità di pressione fiscale si avrebbe che consentirebbe alla Lombardia ma io dico a tutte le regioni che sono che costituiscono una area omogenea da tanti punti di vista di fare le cose che servono
La lega da qualche anno parla di Padania io ricordo uno scritto un libro
Della Fondazione Agnelli del mille novecentonovantadue
Prima ancora che la lega parlasse bump
Anzi del novantuno prima ancora che la lega entrasse in Parlamento un libro di cinquecento pagine intitolato la Padania una regione italiana in Europa
In cui si spiegava come perché tutte le regioni dell'APPA di quella che noi chiamiamo Padania sono omogenei da tanti punti di vista persino dal punto di vista della raccolta differenziata dei rifiuti
Ora se le regioni della Padania del Nord avessero queste risorse queste competenze la questione settentrionale
Non dico sarebbe risolta ma avrebbe una prospettiva di soluzione seria efficace in breve tempo
Ma questo serve anche al Sud alle regioni del Sud perché federalismo significa principio di sussidiarietà significa responsabilità
Responsabilizzare
Chi è al governo cosa che oggi non avviene faccio solo l'esempio delle pensioni di invalidità
Che sono assistenzialismo puro le regioni hanno la competenza per decidere chi ha la pensione ha diritto alla pensione di invalidità ma poi paga l'INPS senza per neppur poter entrare nel merito per decidere se quella persona o no i requisiti
Questa
Separazione tra responsabilità e competenza decisionale
Con un sistema federale efficace verrebbe risolta questa separazione
E questo aumenta la responsabilità commenta anche quindi la coerenza nella gestione della spesa pubblica sarebbe più faticoso sarebbe più difficile
Per le regioni del Sud uscire da una situazione di assistenzialismo generalizzato e mettersi in questa direzione ma è l'unico modo per risolvere la questione settentrionale concludo
Il lavoro da fare è ancora lungo difficile e faticoso in questo governo ha parlato di ipotesi di federalismo fiscale che sarebbero lo studio io non lo so se ne parla da mesi non ho ancora visto nulla abbiamo detto al governo che noi siamo disponibili a discutere con il Governo stesso se c'è una proposta seria di federalismo fiscale capisco che questo significa dare al Governo una prospettiva di stabilità per almeno due anni ma ogni volta che si parla di federalismo fiscale a noi ovviamente ci si tocca nel vivo e non possiamo dire di no io non so se è una proposta seria o se serve solo a prendere tempo a perdere tempo
Penso che se nel giro di un paio di settimane come è stato promesso avremo le carte in mano potremo discutere e ragionare e se così sarà se sarà una prospettiva seria
Noi ci stiamo non chiediamo miracoli ma tutto ciò che serve a fare avanzare il processo federale verso la sua conclusione certamente utile meritevole di attenzione
Grazie
Grazie
All'onorevole Maroni sempre nella prima parte dalla tavola rotonda
Sì osservava come una certa applicazione delle regioni in una certa dottrina o ideologia regionalista
Abbia potuto anche se a contribuire a render più difficile la transizione verso il federalismo questo è vero in parte non è vero nel caso di altre regioni e questo mi pare il
L'esempio del Lombardia perché se e il diverso son convinto la lega interpreta un problema la questione sotto settentrionale l'emergere del tema di nuovo l'altra grande categoria di fattore anche questo venne ricordato stamattina che fa esplodere il tema del federalismo sono da un lato le trasformazioni del sistema globale e dall'altra parte questo processo d'integrazione europea che si accende una certa fase rallenta dall'altro per cui il federalismo non è struttura chiusa
Ma è struttura aperta e di fatto i protagonisti del federalismo si trova svolge non solo e non tanto le funzioni costituzionalmente previste ma appunto di fatto funzioni politiche anche in campo internazionale perché lei Presidente Regione Lombardia che si è sentito molto arricchito dalle previsioni delle stime fatte dall'onorevole Maroni sul o no prego presidente sono le stime che faccio anch'io
Basta applicare il modello ma ci arriverò
No anch'io voglio ringraziare il presidente Sangalli Confcommercio per avere dedicato un'intera mattinata a questi temi
Che sono poi i temi del Paese perché anch'io credo che il federalismo di cui dobbiamo parlare forse uscendo da qualche impaccio di linguaggio da qualche confusione del passato è federalismo come modello di governo del Paese nel suo complesso
Modello di governo dell'articolazioni che nel Paese ci sono ma le abbiamo inventate noi non le ha inventate nessuno
Le regioni i comuni e soprattutto modello di governo che tenga conto della straordinaria ricchezza dei soggetti sociali che poi costituiscono la vera forza di questo Paese le famiglie le in paese
Le persone i gruppi le realtà
Il federalismo che a me interessa e questo è un federalismo che sia capace di dare in città a
Ad una risposta quella che sento come una domanda forte che sale
Dai protagonisti
Dell'oggi la domanda forte che sale appunto un nuovo Em ed efficace modello di governance che sia in grado di riconoscere di valorizzare le istanze e i punti di forza delle diverse comunità
Dei diversi protagonisti economici sociali dei territori
Un modello di governo nuovo perché finalmente trasparente
Dove sia chiaro chi da cosa chi
Quali risorse vengono date quali risorse vengono prelevati chi li gestisce e per quali finalità
Quali sono i costi e i tempi previsti e poi a scadenza raggiunta quali sono i risultati e che percentuale di soddisfacimento c'è rispetto alla domanda iniziale
Un federalismo che alle possibilità in sé ma certamente ha il dovere di puntare a ridurre la spesa complessiva la spesa pubblica
A realizzare modelli di governo meno centralizzati o non centralizzati per nulla quindi un federalismo che sia l'interfaccia di quel tema della sussidiarietà di cui nella prima parte di questa mattina si è fortemente discusso e parlato
E allora io vorrei prima di sviluppare qualche ulteriore osservazione portare qualche esempio portare a mo'di esempio qual paio di realizzazioni che nella mia regione siamo usciti
A portarvi a casa muovendoci in questa direzione ce n'ha la volontà di offrire ai nostri cittadini
E ai soggetti sociali un modello di governo più trasparente più partecipato e meno costoso
E parlo di un tema che credo di capire stia molto a cuore pali in paese e a voi in particolare il tema della semplificazione che certamente e uno degli obiettivi del federalismo come può essere correttamente inteso
Noi ci siamo mossi in questi anni su vari fronti per ottenere il meccanismo della semplificazione per esempio nella razionalizzazione del personale regionale
Oggi noi oggi la Lombardia e l'ente pubblico italiano
Chi ha il più basso rapporto tra personale popolazione lo zero quarantaquattro
Quando la media nazionale e più del doppio quando le Regioni più virtuose hanno oltre un terzo di questo meccanismo
Non è stato facile e non è non l'abbiamo ottenuto col facile meccanismo dell'esternalizzazione
Ma realmente razionalizzando l'organizzazione della macchina amministrativa
Una macchina amministrativa con voi sapete riguarda dieci milioni di persone quindi a le dimensioni di uno degli Stati europee neanche dei più bassi
E così abbiamo limitato il numero dei nostri dirigenti avevamo ereditato una macchina pletorica con seicentocinquanta dirigenti
Oggi li abbiamo condotti a duecentocinquanta nel contempo esaltando le loro responsabilità
E la loro valorizzazione perché credo che questo sia il meccanismo da seguire
Riducendo il numero dei provvedimenti di attribuzione degli incarichi erano oltre cento annuali quindi una giungla inestricabile non leggibile oggi sono quattro in modo che il cittadino Possa controllare
Tempestivamente in maniera precisa quello che la Regione fa
Ci siamo mossi sul versante dell'abrogazione delle leggi
Ieri mi sembra di aver capito che uno dei ministri anzi uno delle ministre che ha partecipato questo dibattito accusava le regioni di produrre ecco questa osservazione per lo meno non vale per Regione Lombardia
Noi abbiamo fortemente disboscate atto nelle leggi regionali oggi le leggi vigenti in regione Lombardia sono poco più di settecento veri e puntiamo tanti ancora erano due mila alcuni anni fa oggi sono settecento si è opposto al mio consiglio regionale l'obiettivo entro il termine agitatori due mila dieci di arrivare ad un numero di leggi a due cifre inferiori a cento
Perché certamente la semplificazione su questo versante e altrettanto
Ma poi ci siamo mossi nella semplificazione di ciò che riguarda più direttamente il rapporto tra ente regionale e utenti quindi i cittadini e in prese attraverso un lungo dialogo che abbiamo portato avanti con le Camere di commercio con i soggetti imprenditoriali e sindacali con il complesso delle associazioni di Regione Lombardia abbiamo nostro consiglio regionale ha varato una legge sulla competitività che tra le altre cose porta alla cancellazione di tre certificati quello di agibilità di inizio attività e quello sanitario che vengono sostituiti con autocertificazione
E quindi con controlli a valle perché questo il meccanismo della semplificazione
I risultati attesi sono molto forti noi ci aspettiamo un risparmio di due milioni di giorni di lavoro all'anno per l'impresa
E in termini monetari un risparmio di due miliardi di euro
Abbiamo sostituito la modulistica in accordo coi Comuni facendo un unico modello regionale
E quindi anche qui facilitando l'approccio dell'impresa l'amministrazione eliminato sistema dei bandi a termine ritornando qui statuito Mendieta Omo appunto l'occhio quello dell'efficienza ritornando ad un unico sistema
Sempre aperto io vietando i bandi sulle esigenze locali qualche cosa che ci permette oggi di faccia ci al tavolo della negoziazione col Governo
Non sulla base di una pretesa per così dire tutta ideologica siamo la Regione e quindi tu stato devi passaggi delle competenze ma sulla base di chi dice attenzione il nostro rapporto con i cittadini ha messo in campo questa questa questa questa fase nuova questa efficienza ed efficacia nuova
E quindi chiede che la piena attuazione del Titolo quinto della Costituzione come stiamo facendo chiedere il trasferimento di una serie di competenze oggi dello Stato alla regione
Non è una questione di pennacchio di poteri in più da trasferire dallo stato cittadino pre ha perfettamente ragione l'onorevole Maroni quando dice a cittadino che la tal competenza sia a messa in capo allo Stato la Regione non interessa assolutamente nulla interessa che sia gestita con riguardo
Alle sue esigenza e quindi dicevo i giornali di destra è la prima Regione che ha messo in moto questo meccanismo di piena attuazione del Titolo quinto della Costituzione
Prima della fine di questo mese il Consiglio regionale approverà una delibera che è stata già fortemente anche qui confrontata non soltanto con le forze politiche a Monforte sociali dalla Lombardia e mi metterà in grado di aprire la trattativa
Costi prevista costituzionalmente con il governo per il trasferimento alla Regione Lombardia di una serie di competenze oggi dello Stato
Noi chiediamo il trasferimento pieno dalla competenza sui giudici di pace sulla cultura e sui beni culturali sull'ambiente anche in considerazione dello particolarissimo stato di difficoltà
Che l'ambiente l'inquinamento dell'aria a in Regione Lombardia per la caratteristica di un luogo chiuso della Pianura Padana compete ma poi chiediamo altre competenze nel campo dalla formazione della scuola
Della salute della comunicazione della protezione civile
Certamente tutto questo
Senso se canto al tema delle competenze si apre o per meglio o sarebbe meglio dire si chiude finalmente il discorso del trasferimento delle risorse
Perché non c'è possibilità di federalismo se nel pacchetto non è compreso il federalismo fiscale
E quindi se non si mettono in grado le regioni o via via gli altri enti a cui sono trasferiti competenze di poter gestire risorse diverso il federalismo fiscale certamente la vera chiave di volta di tutto il processo di razionalizzazione del Paese
Anche qui sottolineo federalismo fiscale per come lo concepiamo noi in Regione Lombardia per come lo concepisco io
Non riguarda risorse aggiunti
Riguarda un modo diverso di gestire le stesse risorse e in previsione riguarda deve riguardare la possibilità di efficienti Zaire
Le risorse disponibili diminuendo le o il federalismo sarà un processo che permette ai cittadini perbene vocali di pagare meno tasse almeno un centesimo Diego in meno all'inizio o certamente i cittadini non guarderanno
Ma allora anche qui il tema deve essere guardato con grande disincanto noi abbiamo ci lamentiamo sempre ogni volta che parliamo tutti una spesa pubblica che presenta reti irrazionalità dispari colti diseconomia colossale
Guardare a questo tema punto vista al federalismo fiscale
Dini e poter dire anche andare su discorsi scomodi
E forse non così corretti politicamente
Ci sono aree del paese in cui Hoare dispensa in cui le cose funzionano bene altre aree del Paese altre aree distesa in cui lo spreco è la regola
Io sto in questi giorni conducendo una polemica anche abbastanza vivace con il Governo sul tema della sanità
Perché non posso permettere che i cittadini italiani non soltanto i cittadini lombardi anche cittadini italiani siano trattati in maniera fortemente diversa su questo tema della sanità la riforma costituzionale introdotta dal centrosinistra
Fa obbligo a partire dal due mila e uno alle regioni di essere in pareggio nei loro conti sanitari a partire dal due mila e uno le regioni più responsabili
Non tradotto la compartecipazione alle spese sanitarie dei loro cittadini non è stato facile chiedere i cittadini un'addizionale IRPEF o il pagamento di un ticket
Bene a cinque anni di distanza abbiamo alcune regioni che hanno accumulato un debito stratosferico
I testi del governo parlano è una soltanto di queste regioni il Lazio di nove virgola nove miliardi di euro di debito accumulati in cinque anni di gestione dalla sanità
Nove nove miliardi di euro sono quasi venti mila miliardi delle vecchie lire
Sono una una finanziaria dei tempi normali sono metà finanziaria
Non è tollerabile che lo Stato cioè tutti noi ci facciamo carico di pagare a piè di lista i debiti accumulati da una sola Regione non è tollerabile
Questo significa martellare e ancora i cittadini di quelle regioni
Che essendo virtuose e avendo saputo capace essendo state capaci di portare in pareggio i loro conti lo hanno fatto anche chiedendolo a compartecipazioni Gibelli
Quelle regioni che sono in pareggio che non è soltanto la Lombardia non sto facendo soltanto un discorso pro domo mea
Ci sono sei Regioni in Italia che hanno i conti in pareggio e che hanno portati dove i conti in pareggio sapendo che i due il numero degli ospedali sapendo efficienti Zarja la spesa dimostrando di essere capaci di gestire le competenze che erano loro trasferite e anche chiedendo la compartecipazione i cittadini voglio dire che il tema del federalismo fiscale
Non può chiesti che farci dimenticare una volta per tutti superare una volta per tutti il concetto della spesa storica
Per cui lo Stato ripartisce le risorse sulla base della tradizione all'inizio della storia repubblicana sessanta anni fa la Regione X avuto cento la Regione y avuto ottanta la Regione Z avuto sei e si va avanti sulla base di questo bisogna introdurre un concetto di efficienza quello che in termini tecnici chiamiamo il costo standard
Costo standard e il costo migliore
Che una Regione o un comune o un comparto ha saputo realizzare si paga quel costo non si paga la spiegasse la spesa storica e non perché il sistema del federalismo diventa un meccanismo virtuoso
Che permette di ridurre le spese che permette allo Stato di premiare quelli che hanno dimostrato di saper gestire bene le proprie risorse di spingere chi è più indietro a raggiungere i livelli migliori che sono temibili in altre parti del Paese quindi sono temibile anche nella regioni di cui si sta parlando chiudo
Perché il tema di cui siete andato cui di cui si è discusso ieri interessa anche a me chiudo con una battuta il tempo mio vedo che è scaduto
Che cosa ne facciamo di queste risorse in più che abbiamo disposizioni certamente il tema dell'utilizzarle
Per dare un questore cittadino visto dall'impresa è una tematica giusta mi limito ad aggiungere un ulteriore capitolo
Io non posso che vedere con preoccupazione quello che il dibattito oggi alla Camera dei deputati che sta portando alla con ferma di quello che temevamo in molti cioè dell'invio di un bivio quel mente sine die della realizzazione di alcune opere di collegamento di grandissima importanza l'attacco che ha citato il Segretario Bonanni le linee di collegamento ad alta velocità
Che vuol dire un miglioramento non solo nell'alta velocità ma nelle linee di normali normali che trasportano i pendolari le merci è un tema che questo Paese non può dimenticare
Un appello un po'di queste risorse vanno indubbiamente messe anche nel miglioramento dei nostri sistemi di trasporto e di collegamento grazie
Molte grazie al Presidente Formigoni
Euro la volta del senatore Enrico Morando prima permettetemi un'ultima mia considerazione
Che si rafforza comprato pure sentito l'intervento del presidente del Senato Euroleague l'intervento del presidente Formigoni
E se destinato ci ricordava come ci si era ripresa positiva del ciclo e quindi si è necessario è un orizzonte politico questo importante è far sì che la fiducia dei cittadini cresca
Presidente Formigoni richiamava la vitalità dei soggetti sociali e alla fine chiedeva come quelle risorse in più che arrivino a debbano essere utilizzati in un secondo alcune modalità credo anch'io che
Al di là dei fattori che possono sempre moltiplicità delle riprese di un ciclo economico
Il Paese abbia nelle sue parti anche se non in tutte le sue parti delle straordinarie potenzialità l'abbia dimostrato in tutti questi anni non soltanto perché talvolta emittenti rispetto all'operazione di una volta i grandi studiosi del Settecento la chiamavano la tosatura fiscale ma adesso il proprio fosse parla di tosatura
Il paese fatto di parte che non sono uguali appunto qualcuno è più vitale qualcuna meno vitale però credo che sarebbe un rischio ma un rischio per la democrazia per la democrazia
Se un'opinione che si va diffondendo si radicarsi ancora di più e stamattina nel primissimo intervento per l'appunto su Questione settentrionale questione
Meridionale un po'emergeva questo rischio cioè l'indifferenza di alcuni problemi strutturali rispetto al ciclo politico indifferenza vuol dire che cresce la percezione che la politica non è in grado di modificare alcuni problemi destra o sinistra che sia ecco io credo che se questo opinione si radicarsi ulteriormente il rischio lo corre non questa o quella frazione di classe politica ma la corre il sistema nel suo complesso ma con la politica e credo che sia se davvero siamo in una fase positiva il ciclo responsabilità di tutte le parti di classe politica sia a livello centrale sia a livello regionale
Poter dire anche attraverso appunto un accordo generale appunto una corto federale dire alcuni problemi vanno davvero affrontati affrontati con realismo e nei limiti del possibile risolti perché penso e qui chiudo che la tendenza dell'opinione pubblica dei cittadini di coloro che votano c'è la tendenza a dire ma la politica non può far niente
Ecco credo sia uno dei rischi peggiori che possiamo oggi corre ma era appunto l'ultima delle opinioni che su un tema così rilevanti mi son permesso di
Esprime senatore Morando lei ha il vantaggio lo svantaggio di poter raccogliere tutte le osservazioni proseguiva
Ma a proposito di politica che sa decidere qualcosa sa fare il suo mestiere questa è la fase nella quale noi dobbiamo cercare di attuare l'articolo centodiciannove della Costituzione
Di solito prima di dire articolo centodiciannove ci dice nuovo e e l'uso dell'aggettivo in questo caso è del tutto corretto perché non è nuovo mica tanto ha già sei anni questo articolo centodiciannove della Costituzione
E non è attuato in nessuna sua parte
Vediamo cosa possiamo fare Roberto nelle nelle prossime due settimane che tu diciamo fra i dato al governo di tempo per la sua attuazione ma è curioso
Che
Da cinque anni e mezzo
L'articolo centodiciannove della Costituzione che prevede l'assetto da dare al sistema fiscale italiano sotto il profilo federale non sia attuato e badate qui l'argomento del ma hanno provato a cambiare il titolo quinto con la devolution alcun fondamento perché l'articolo centodiciannove della Costituzione quello sul federalismo fiscale era l'unico articolo significativamente l'unico che non era toccato nemmeno in una sua virgola dal disegno di legge così detto di riforma costituzionale della devolution
Quindi non c'era nessuna ragione nella innovazione legislativa per non produrre l'attuazione del centodiciannove noi ci troviamo in presenza quindi di un ritardo molto grave accumulato dal sistema politico italiano
Nell'attuazione di un articolo che
è fondamentale per diciamo affrontare le questioni che qui sono state proposte
Come affrontarlo beh prima di tutto impegnandoci
Maggioranza e governo da un lato prima di tutto ma anche opposizione
Diciamo are a realizzare la normativa necessaria
In tempi brevi
Brevi vuol dire per esempio il due mila sette sia l'anno dell'attuazione dell'articolo cento diciannove
Non è facile
Perché su questo tema si affrontano nodi particolarmente aggrovigliati che riguardano la struttura della pubblica amministrazione e diciamo costituiscono di conseguenza una specie di architrave del sistema politico italiano
E che stiamo toccando dei particolari stiamo affrontando i nodi di fondo
Il punto chiave per che dopo il principio ispiratore per
L'attuazione dell'articolo centodiciannove a me sembra è quello a cui si è già fatto riferimento ci deve essere una connessione strettissima è un'assoluta coerenza tra nuove regole di finanziamento delle autonomie regionali e locali
Funzioni amministrative da finanziare la Costituzione voi sapete dice che le funzioni amministrative per esempio sono di totale competenza delle amministrazioni comunali e provinciali totale
Quindi bisogna che ci sia una perfetta coerenza tra il sistema di finanziamento di queste del delle Autonomie e le funzioni amministrative che sono che sono da loro svolte finché ci sarà come c'è enorme distonia tra questi due elementi
Diciamo noi avremo un sistema confuso e poco efficiente che abbiamo in questo momento di fronte perché questo è il punto essenziale perché qui c'è la garanzia
Che dall'attuazione di una riforma federalista dello Stato non derivi un maggiore carico fiscale
Ora c'è questa connessione fortissima o inesorabilmente
Siccome
Attuando il federalismo noi creeremo nuove istituzioni di gestione a dimensione locale di funzioni
Se non ci sarà una perfetta connessione tra le forme di finanziamento le funzioni amministra amministrative svolte dal sistema delle Autonomie locali noi avremo a andremo a determinare una maggiore spesa e quindi le condizioni per aumentare il carico fiscale
Lamentarsi in questo contesto che i cittadini non non apprezzino riforme così organizzate assurdo perché è ovvio al cittadino quello che
Interessa eh
Qual è il livello di qualità e di quantità dei servizi e delle prestazioni che io ricevo dalla pubblica amministrazione e
Qual è la mia possibilità di influire attraverso il controllo politico elettorale su chi eventualmente a mio giudizio gestisca male questo tipo di
Competenza e qual è il livello di pressione tributaria e e fiscale più in generale che si esercita su di me queste sono sono il kit i tre riferimenti per il giudizio del cittadino quindi noi dobbiamo dobbiamo partire poi partire da qui
è evidente che la situazione nella quale ci troviamo questo il vero punto di novità secondo me in questa discussione eh UE rappresenta un'occasione straordinaria perché
Perché finché noi eravamo dico eravamo perché sembra che siamo usciti da quella situazione finché noi eravamo in una situazione di grave instabilità finanziaria che determinava anno su anno dal mille novecentosettantotto ad oggi la necessità di profonde correzioni attraverso manovre le manovre finanziarie degli andamenti tendenziali della finanza pubblica
è chiaro che la realizzazione di un coerente sistema di finanza e di di fiscalità federale tra virgolette era impedita strutturalmente perché il livello di concorso dei diversi soggetti istituzionali alla alle realizzazione degli obiettivi di aggiustamento era oggetto di conflitto e di battaglia politico istituzionale quindi era sostanzialmente realizzabile
Qual è la novità di cui ci parla la trimestrale di cassa che il Governo ha presentato proprio proprio l'altro ieri in Consiglio dei ministri
La novità cruciale
Secondo me quella da tenere in grandissimo conto anche per il dibattito che qui si è sviluppato molto utile attorno alla destinazione diciamo di delle eventuali risorse aggiuntive la novità cruciale è che forse anzi
Certamente togliamo forse certamente
La correzione prevista del tendenziale due mila otto
Quella prevista dagli accordi che abbiamo fatto in Europa è già contenuta
Nella negli andamenti di finanza pubblica che oggi noi abbiamo di fronte
Cioè per la prima volta
Per la prima volta dal mille novecentosettantotto sembrerebbe non necessaria una manovra correttiva dei tendenziali non è che non è necessario fare il bilancio pubblico non è necessario fare la legge finanziaria
Non è necessario operare attraverso la legge finanziaria del bilancio pubblico una vistosa e in qualche caso anche enorme correzione dei tendenziali per conseguire obiettivi di risanamento sembrerebbe possibile quindi progettare un intervento in termini di politica di Bilancio di finanza pubblica
Orientato allo sviluppo e alla razionalizzazione significa intendiamoci bene riduzione delle spese sulle ristrutturazioni e intervento sulle entrate ma
A Fini di promozione dello sviluppo e non a fini di correzione cioè tanto per dare l'idea
Della finanziaria che abbiamo alle spalle nel contesto nuovo non sarebbero necessari quindici miliardi che correggeva hanno rispetto ai tendenziali
Per conseguire gli obiettivi di Maastricht ora non c'è bisogno di diciamo fa tanti conti trentacinque meno quindici riduce le dimensioni della manovra poi uno può dire
Quei contenuti erano giusti o sbagliati avete trovato le risorse nel modo giusto le tre o le le avete trovate nel modo sbagliato ma qui ci troviamo di fronte ad una novità sul punto cruciale non è più necessaria una correzione
Se questo è vero
Bisogna assolutamente preservare questo giudizio da questo punto di vista io debbo dire troverei letteralmente demenziale
A che adesso governo e maggioranza si orientarsi euro per spendere tutto il surplus
Quindi erodere il margine che già c'è nei conti pubblici
Che rende possibile non fare una finanziaria nel prossimo autunno per adesso spendere per poi in autunno di nuovo tirar via dall'economia dalle famiglie italiane alle imprese dalle famiglie italiane otto miliardi di euro io spero che no non ci sarà chi propone questo tipo di di me di meccanica diciamo così
Se è così e se sapremo quindi utilizzare l'occasione noi ci troviamo in presenza del contesto
Necessario
Forse non sufficiente ma certamente necessario per attuare l'articolo centodiciannove della Costituzione
Ci siamo preparati a mio giudizio con nella finanziaria di quest'anno con due scelte una riguarda proprio la Regione Lombardia che a me sembrano di particolare rilievo una è di tipo istituzionale non ha immediato impatto finanziario l'altra invece è finanziaria
E non riguarda la Regione Lombardia ma tutti i Comuni italiani
La prima è la norma contenuta in finanziaria che traduce in legge dello Stato l'accordo raggiunto sulla mobilità in Lombardia tra regione Lombardia e governo centrale
Lì ci sono c'è anche un problema di di risorse ma io non voglio parlare di questo io parlo della dimensione istituzionale cosa c'è scritto in quell'accordo
Che sulla questione della moto delle strutture di mobilità in Lombardia
Il governo centrale e la Regione Lombardia costruiscono assieme uno spunta istituzione un ente un soggetto concedente
Qui c'è un punto di qualità non è di qua poi ci sono anche un po'di soldi su questa norma ma il punto di qualità e questo
Fino a ieri in Lombardia come nel resto d'Italia e nel resto d'Italia ancora così anche oggi se tu volevi fare un'autostrada dove di diciamo avere una concessione Chiti dava la concessione terra dava la l'Anas
Cosa hanno concordato la Regione Lombardia e il Governo e la Finanziaria traduce in alto che lagnarsi in questa funzione viene sostituita
Da un soggetto creato appositamente sulla base di un accordo di programma tra la regione Lombardia il Governo centrale questo è il salto di qualità
Se la questione settentrionale per esempio strutture di mobilità assolutamente indecenti in rapporto alla concentrazione di sviluppo che c'è da queste parti
Non c'è dubbio che prima ancora di vedere quanti soldi in più si dedicano bisogna vedere qual è l'assetto istituzionale coerente per fare in modo che sta è struttura di mobilità si facciano quelle che mancano e si razionalizzino quelle che ci sono e così via bene avere fatto la scelta e non è stato facile
Anche per orientamenti che sono molto presenti nella coalizione di centro sinistra deve di cui mio partito fa parte
E avere fatto questa scelta
Crea le condizioni perché qui ci sia un salto di qualità debbo dire che non riesco a capire perché governo da un lato
E regioni dall'altro Piemonte e Veneto a partire da queste non si muovono immediatamente per ottenere la stessa identica innovazione
Perché se avessimo un contesto nel quale per esempio le regredire giorni del nord
Fanno diciamo col Governo una un ragionamento comune su questo col Governo centrale
Su questo punto e producono la stessa innovazione forse saremmo in presenza di quel salto di qualità sotto il profilo dell'efficienza di cui ci sarebbe bisogno la seconda norma
Vado molto rapidamente alla alla fine introdotto dalla Finanziaria è quella che riguarda la compartecipazione IRPEF attenzione sto parlando della compartecipazione non dell'addizionale
Fino a ieri la compartecipazione IRPEF era organizzato in modo tale da essere il contrario del federalismo fiscale
Perché in buona sostanza se ti do cento di compartecipazione IRPEF fatte comune
Io contemporaneamente è stato centrale ti tolgono
Cento dai trasferimenti cioè la compartecipazione IRPEF non aveva alcun carattere dinamico con la legge finanziaria di quest'anno la compartecipazione diventa dinamica mi pare che sia la premessa per poter avere un attuazione coerente del centodiciannove perché senza compartecipazioni effettivamente dinamiche il centodiciannove
Strutturalmente non si può attuare un'ultima considerazione terminò
Sul punto che ha appassionato la discussione di questi giorni
Io credo che la vera novità sia rappresentato dal fatto che forse non dobbiamo fare la manovra due mila otto
Perché la riduzione di tasse produce aumento dei consumi se i consumatori hanno in testa che il giorno dopo qualcuno gli aumenti ha di nuovo le tasse
Se se non fosse così mi dovete spiegare perché i cinque miliardi di euro del secondo modulo dell'IRPEF di Tremonti per esempio non si sono ritrovati nei consumi fosse perché non erano veri no erano veri solo che
Nel contesto di finanza pubblica dato tutti hanno pensato che dà con una mano che dava con l'altra
Ero ero sul punto di doverti prendere per aggiustare i conti risultato li hanno risparmiati
E è un comportamento del tutto razionale nel contesto nuovo potrebbe accadere che qualsiasi riduzione di pressione fiscale sui consumi la ritrovo perché perché c'è un contesto di stabilità in cui posso pensare da consumatore che domani mattina non mi chiederei un aumento di tasse per compensare la riduzione
La la la la riduzione che mi hai fatto sei mesi sei mesi prima
In questo contesto la proposta che fa Bonanni io la considero quella a a cui dedicare maggiore attenzione perché uno ha detto impresa
L'altro dice lavoratori consumi e così via
Attenzione la defiscalizzazione della quota di salario da contrattazione decentrata eh
Diciamo la soluzione che mette assieme imprese lavoratori forse è il terreno su cui bisognerebbe indagare per arrivare la soluzione giusta ringrazio
Grazie molto il senatore Morando e per lo scenario possibile
Che ci ha delineato prima di chiedere al presidente Sangalli di formare suo saluto che saluto non solo per la conclusione della giornata ma di tutta questa impegnativa severi giornate esprimo anch'io ringraziamento la Confcommercio
A voi un grazie per l'attenzione che davvero è stata alta e il mio rincrescimento per aver dovuto togliere il dibattito penso che le domande sarebbero state da parte di molti numerosi però forse anche la vera ascoltato una serie così autorevole di persone ci consente di uscire tutti un po'arricchiti qualche dubbio resta ma sono i dubbi poi dei comuni cittadini resta anche qualche motivo
Di riflessione in più quindi davvero il mio grazie con grazia relatore di questa seconda tornata presidente prego
Grazie al
Presidente
Ornaghi e anzi si è già guadagnato per la prossima volta il di presiedere
Volevo anch'io esprimere a voi tutti che siete rimasti fino a quest'ora il mio ringraziamento in modo particolare aggiungo anche un ringraziamento
Agli autorevoli amici che hanno dato un importante contributo questa mattina quindi grazie all'onorevole Maroni senatore Morando abbondanti l'amico Presidente
Formigoni
Io voglio anche dire in questa mia brevissima nota di conclusione che sono molto soddisfatto di questi tre giorni che qui dico Omo
Perché io penso che si possa dire che noi come confederazione abbiamo fatto fino in fondo
Ecco io
Dico il nostro mestiere nostro mestiere di associazione di rappresentanza
Abbiamo
Ho cercato innanzitutto di raccontare chi siamo e che contributo noi possiamo dare al Paese affinché la ripresa di venti definitivamente crescita
E penso di poter dire che noi lo abbiamo fatto dialogando con tutti
Dialogando con tutti con autonomia e con amicizia e lo abbiamo fatto anche credo consenso di equilibrio e di responsabilità dunque e grazie e al prossimo anno