Intervista ad Enzo Bianco sull'ipotesi di riforma della legge elettorale, sulle caratteristiche dell'attuale sistema partitico e sulle caratteristiche della legge Finanziaria varata dal Governo Prodi

Enzo Bianco presidente della commissione Affari costituzionali al Senato il risultato del nove appende indubbiamente suggerisce una riforma del sistema elettorale si torna a parlare
Per l'ennesimo referendum Pannella intanto incontrerà anche Mariotto Segni il tema della legge elettorale è un tema iscritto nell'agenda politica del Paese è un questione delicata e importante io credo che serenamente e pacatamente oggi tutti si rendono conto di quanto brutta e di quanto gravida di conseguenze nefaste per il sistema Paese e la legge elettorale con cui abbiamo votato ad aprile
Innanzitutto abbiamo accentuato la partitocrazia il nostro Paese oggi i deputati e i senatori in larga parte non sono in realtà eletti ma sono scelti sostanzialmente dalla dalle oligarchie di governo dei partiti alcuni ne fanno buon uso altri così così ma certamente non è un sistema che funziona
La seconda questione è un sistema che produce instabilità
Perché esiste la necessità assoluta di avere visibilità con le proprie azioni c'è uno gara lo scavalcamento in vicino diventa il peggiore nemico io credo che anche questo è un patrimonio ormai acquisito allora si tratta di decidere insieme come modificare questa legge c'è un'iniziativa che stanno promovendo i referendari il movimento rimesso in piedi da Mario Segni io seguo con grande attenzione e con grande rispetto e con grande simpatia questo movimento perché credo che senza una forte spinta popolare il Parlamento potrebbe non avere la forza di affrontare questa questione quindi tutto quello che spinge perché una questione vera sia affrontata seriamente va nella giusta direzione
Io penso che senza fretta
Ma con determinazione nei prossimi mesi oltre che nell'agenda politica la questione della legge elettorale Possa debba essere scritta anche nel calendario dei lavori delle commissioni Affari istituzionali costituzionali del Senato e della Camera e quindi appena maturerà la condizione nel politiche ci saranno già delle intese in questo ambito cercheremo di esaminare il ministro Chiti annunciato in Commissione che ci sono naturalmente le possibilità di lavorare insieme voglio ribadire infine che la legge elettorale la si cambia tutti insieme non si cambia colpi di maggioranza col cinquantuno per cento la legge elettorale è una questione che deve essere decisa con la maggioranza della stragrande
Parte dei componenti del Parlamento Fiesta dei intorno a settembre abbiamo sentito Veltroni che assegniamo un partito democratico al quarantaquattro per cento e Rutelli che andava dicendo beh
Non ci sarebbe tutto sommato bisogno di cambiare il sistema elettorale lo cambieremo in modo fisiologico con una grande formazione politica che possa fare una grossa percentuale quindi pressappoco si avvicinava anche ai desideri di Veltroni però stando come sono le cose
Tante da ricomporre all'interno dell'Unione non parliamo della Margherita non vogliamo indagare
No io penso che la legge elettorale
Così com'è non funziona e produce grandi problemi al Paese e il Paese non diventerà un Paese moderno sotto il profilo anche della sua capacità di governo e e politica con questa legge elettorale che apre delle crepe e mi fa ingigantire
Quindi fermo restando che con la legge elettorale non basta quindi naturalmente Rutelli ha ragione bisogna fare una legge elettorale e insieme una riorganizzazione del sistema politico attorno a due grandi poli un polo conservatore è un polo democratico che si alternano nella vita del Paese
Questa legge finanziaria non piace a nessuno difficile trovare un economista a favore tutti i rappresentanti di categoria la criticano
Napolitano ha convocato Prodi chiedendo di non arroccarsi poche ore dopo l'uscita del Quirinale si potrebbe prefigurare il voto di fiducia
Il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha avuto pure accenti critici Draghi insomma l'elenco è lungo lei che idea s'è fatto di questa
Finanziaria e come si dovrebbe muovere aprono ma io penso che tutti sappiamo perfettamente che questa finanziaria non è una Finanziaria facile
Perché la condizione le primarie quelle di riportare equilibrio dei conti finanziari del nostro Paese e insieme di determinare un'occasione di ripresa e di crescita economica del Paese non è tutto catastrofico questa legge finanziaria diciamolo con schiettezza
Perché altrimenti non sarebbe giusto l'analisi che anche quando è critica deve essere sempre costruttiva per esempio la parte relativa al Mezzogiorno al sud con la parte largamente positivo
Si supera oggi nettamente quell'idea lanciata dai governi di centrodestra da Tremonti e Berlusconi
Che hanno spalmato negli incentivi su tutto il territorio nazionale penalizzando fortemente le possibilità di ripresa del sud oggi finalmente per il Sud c'è un cuneo fiscale differenziato
C'è un credito d'imposta strumenti che consentono a chi lo desidera di investire in modo serio anche nel Mezzogiorno
E poi ci sono anche altre operazioni per esempio quelle che vanno nel mondo della ricerca dell'innovazione nel comparto industriale che sono largamente positive ci sono delle cose che possono essere perfezionate serenamente e pacatamente e cercheremo di farlo
Per quanto riguarda la fiducia se il centro destra non farà ricorso all'ostruzionismo presentando
Dieci o dodici mila emendamenti emendamenti saranno pochi e selezionati io credo che non sarà necessario porre la fiducia se ci fosse l'atteggiamento opposto io credo che sia necessario a questo punto difendesse se gli emendamenti dovessero venire dal cosiddetto tavolo dei volenterosi
Sì da qualunque parte vengono gli emendamenti seri vanno bene esaminati sono invece solo puramente ostruzionistici l'atteggiamento non può essere che di ferma risposta
Pronti ad andare in bianco e anche anche la sua attività da consigliere comunale della città di Catania di cui è stato sindaco già chiamato i giornalisti per cosa
Per raccontarli che qui il Comune di Catania con la con la leggerezza di consueta del sindaco Scapagnini sta svendendo il suo patrimonio immobiliare
E siccome è una cosa molto delicata perché in realtà il Comune sull'orlo del dissesto ho chiesto di sapere di far sapere alla Città di Catania come la condizione del reale quanti sono i debiti che cosa vogliono fare di un patrimonio immobiliare che è stato accumulato nel corso di decenni se non addirittura di secoli e vorremmo che non fosse svenduto un campanello d'allarme è una richiesta di attenzione per far sì che questi
Fatti non capiti loro attualmente sotto traccia senza che nessuno se ne accorga attesa che è un'agenzia immobiliare si occupi dei beni la città governata oggi da Scapagnini si possono quantificare all'incirca il
I debiti del Comune sicuramente non sono di meno di circa duecento milioni di euro già accertati
Da commissario della regione per quanto riguarda il due mila e tre e il due mila quattro
Non c'entra niente il Governo Prodi questi debiti sono stati accumulati in quegli anni mentre c'era presidente del consiglio Berlusconi si tratta oggi di metterci in condizione di uscire dalla situazione che ripeto è sull'orlo del dissesto finanziario