La questione settentrionale e il rapporto fra politica ed economia

E è e perché purtroppo invece abbiamo avuto la cattiva notizia è che Oscar Giannino non riesce a raggiungerli a raggiungerci perché si trova a Verona insomma non è riuscita a partire in tempo
Quindi faremo l'incontro con Aldo Bonomi Luca Ricolfi Massimo Cacciari
Una relativamente buone notizie che concluderemo l'incontro prima delle sette e mezzo sempre perché i nostri relatori hanno impegni di cui effettivamente ne eravamo a conoscenza prima per cui chiuderemo poco dopo le sette
Quindi abbiamo poco tempo vorrei rapidamente spiegare un po'perché abbiamo scelto questo argomento e perché abbiamo collegato l'argomento della questione settentrionale alla al rapporto fra politica ed economia
Da un lato vorremmo far notare che questa questione settentrionale è emersa un po'alla alla ribalta anche della stampa delle discussioni pubbliche abbastanza recentemente
In effetti per una quantità molto grande di anni io direi da un secolo un secolo e mezzo si è sempre parlato invece di questione meridionale fin dei tempi della
Dell'Unità d'Italia della vecchia destra storica era la questione meridionale nel senso dell'arretratezza delle regioni meridionali rispetto al nord
La questione che ha angustiato insomma la nostra classe dirigente sempre e senza neanche mai per venire poi a una effettiva soluzione tanto che a tutt'oggi
I diversi indici che misurano un po'la situazione economica sociale e sono sensibilmente sbilanciati a sfavore della meridione d'Italia
Allora come mai emerge oggi invece una questione settentrionale e
Che cosa si intende per questione settentrionale
In sostanza il il si fa riferimento alle sto semplificando un po'al fatto che un ampio diciamo ceto economico e sociale lessi Puato soprattutto nelle regioni del nord
Non trova una adeguata rappresentanza politica in particolare nel centrosinistra
è questo un po'il tema diciamo centrale nel libro di Luca Ricolfi Luca Ricolfi che avete trovato sul tavolo che si intitola le tre società
è ancora possibile salvare l'unità dell'Italia
Il libro è stato pubblicato la nel gennaio scorso da Guerini e Associati ed è in sostanza poi il terzo rapporto sul cambiamento sociale in Italia che ha curato dall'Osservatorio del Nord Ovest che a più di cui appunto è direttore Luca Ricolfi
Ora dirò brevemente per non poi costringere lo stesso Luca Ricolfi a farlo in stesso le tre società di cui parla
Sono una si chiama Società la chiamasse la Società delle garanzie
Si tratta di una diciamo insieme ecco di una società diffusa su tutto il territorio che trova anche una diciamo diverse forme di rappresentanza e di tutela
Siano i sindacati sia nelle associazioni di di categoria
La seconda società chiamata da Ricolfi la Società della forza ed è invece ha presente soprattutto nel sud e sotto forma di delle delle organizzazioni illegali o criminali
La Società del rischio invece è diffusa soprattutto nel Settentrione del Paese
Ed è costituita in sostanza dai piccoli i medi imprenditori ed è il loro dipendenti che non hanno né tutele né rappresentanze forti
E che sono anche si orientano in modo ostile nei confronti della diciamo dell'invadenza e anche dell'inefficienza dello Stato
Per Ricolfi la politica del centrosinistra se sbaglio poi lo dirà lui
Tutela la Società delle garanzie in sostanza lascia sopravvivere la Società della forza e soprattutto lascia diciamo è sorda ecco alle esigenze alle richieste che vengono invece dalla Società del rischio
Ne consegue ovviamente un rischio di disarticolazione del Paese a meno che la non si provveda con un interventi grandi e di importanti e adeguati
Lo voglio citare letteralmente interventi volti ampliare le infrastrutture a liberalizzare i mercati a sfoltire la giungla legislativa ristabilire la legalità
Responsabilizzare gli enti locali premiare il merito scuole sul lavoro licenziare i nullafacenti alzare l'età pensionabile limitare il precariato decentrare la contrattazione creare un moderno sistema di ammortizzatori sociali
è un programma evidentemente impegnativo che effettivamente per ora non sembra venire avanti
Ora l'obiettivo di questo incontro è quello di partire dalla dalle tesi di Ricolfi dal suo libro per discutere l'appunto il il tema principale e diverse questioni collegate a questo tema
Al avrà il perciò alcune come dire suggerimenti di argomenti da discutere che proporrei ai pannelli sti poi la discussione
Allora da un lato il si potrebbe dire che la questione settentrionale sia in qualche modo le reti della questione meridionale nel senso che il divario storico fra nord e sud che è un divario di carattere economico e sociale
A si è trasformato diciamo ormai in un divario
Culturale e politico quindi c'è un'Italia del nord che a una che prive diciamo che lavora con dei criteri ieri quindi una cultura che sono diversi da quelli del resto del Paese
E Mimì intendo criteri come il rischio di iniziativa alla meritocrazia il favore alle liberalizzazioni il favore al mercato
Criteri che sono tipici di questa Società del rischio e addirittura direi molto contrapposti o comunque distanti da quelli della Società delle garanzie
Ora la domanda e ma questa Società del rischio che non trova anche per questa mentalità e questa cultura una rappresentanza nel centrosinistra la trova poi
In
In altre parti politiche riesce lei stessa ad esprimere una una visione politica orbe esiste cioè
In nell'ambito diciamo deve parte da questa società del rischio la formazione di una
Classe dirigente nuova capace quindi di esprimere un pensiero politico questa è una prima domanda che vorrei rivolgere a Bonomi certamente anche a Cacciari
Un altro tema che è pure di attualità e quello del distacco tra
Il il Paese la gente e la politica se ne parla moltissimo anche addirittura stamattina c'era un'intervista di Monti
C'era stata domenica un'intervista di D'Alema oggi anche Lucia Annunziata e Vittorio Feltri hanno parlato ancora di questo argomento anzi Feltri addirittura intitolato un articolo politici da buttare
E parlavano di un libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella che si intitola la casta e che parla appunto di questa politica distante o addirittura
Insomma in contrapposizione con il Paese
Ora anche qui il tema della dentro della distanza fra il Paese la politica è anche qui un tema ricchissimo di cui si discuteva davvero cent'anni fa interno il distacco si diceva fra il Paese reale il Paese legale
Tuttora questo questo problema si impone
E si pone e anche qui sarebbe interessante sentire quali sono le considerazioni in proposito che fanno
I nostri penalisti è evidente che il tema è collegato a quell'altro perché pur sempre si tratta di una
Distanza fra il paese il ed espressione politica
Un altro aspetto che pure potrebbe valer la pena di toccare è quello delle relazioni diciamo fra classe dirigente economica e classe dirigente politica
Nel senso che mentre nei Paesi anglosassoni e noto che esiste un'osmosi fra l'una e l'altra e ci sono dei passaggi continui tra le persone che occupano posizioni di alta responsabilità anni in ambiente economico e poi politico c'è questo scambio continuo
In Italia questo non avviene e dunque il si pone un po'il tema di quali siano i meccanismi di selezione di formazione della classe politica in Italia
Cioè come quali sono per esempio le origini sociali meccanismi appunto di selezione per cui uno poi si esprime diciamo assumere un ruolo ecco nell'ambito della politica
I meccanismi di selezione sono meritocratici si tratta di cooptazione anche questo è un argomento credo collegato a agli altri che vale la pena di toccare
Infine ne proporrà e gli altri due poi ovviamente lascio la parola
Il il qual è il rapporto fra la Società del rischio di cui parla Ricolfi
E il capitalismo chiamiamolo così italiano nel suo insieme non credo che ci sia un'identità fra le due cose ma certamente in parte una connessione c'è e sarebbe interessante capire quali
Anche perché poi
Forse questo nel libro di Ricolfi non c'è ma sarebbe interessante anche capire come una situazione di disarticolazione quale quella che
Che che denuncia insomma Ricolfi
Come si possa ripercuotere in termini di competitività poi economica del nostro paese rispetto agli altri
Io a questo punto darei la parola Luca Ricolfi che magari vorrà chiarire meglio di quello che ho detto io i contenuti del libro gli aspetti che mi pare opportuno sottolineare e poi farà qualche darà qualche risposta inizi la discussione
Grazie dell'invito innanzitutto io più che parlare del contenuto del libro
Forse vorrei dire qualcosa anche su
Come è nato questo libro e cos'è cambiato fra il momento in cui è stato scritto che grosso modo vuol dire a fine anno scorso che adesso perché questo libro
E il nostro rapporto hanno sul cambiamento sociale in Italia però quest'anno aveva un taglio un po'meno asettico del solito probabilmente perché io avevo quando lo scrissi cioè tra novembre e dicembre una sensazione nuova di disaggio e
Un senso che chiamerei di fine corsa cioè io scrivo io
In questo in questo testo un certo punto che ho l'impressione che i rapporti fra il ceto politico l'opinione pubblica siano arrivati a un punto di non ritorno e curiosamente proprio nei giorni scorsi
Questa questa diagnosi comincia ad essere condivisa da un numero crescente di persone
Penso
A Romano D'Alema tutti quelli che sono intervenuti in questi giorni per
Agitare lo spettro del novantadue c'è il rischio di un ritorno a una crisi di sistema come quella del novantadue che ricordo non fu scatenata solo da Tangentopoli ma anche dalla svalutazione della lira
Ecco quindi
Io potrei fare breve una breve riflessione su quello che sta cambiando in Italia fra il momento in cui è stato scritto questo libro cioè pochi mesi fa e adesso
Doppio partire da alcune dei temi che sono stati sollevati nell'introduzione in particolare dalla questione settentrionale
Intanto vorrei dire questo che
La questione settentrionale
In parte e l'altra faccia della questione meridionale ma in parte no
Nel senso che le analisi che si fanno ad esempio le preferenze politiche
Che hanno fatto capire in questi anni che
Ci sono due fratture in Italia una e la classica frattura fra nord e sud
E poi ce n'è un'altra completamente diversa che è emersa probabilmente già alla fine degli anni Ottanta ma di cui ci stiamo accorgendo solo locale
La prima frattura intanto non è fra il nord e il sud
Mai fra il centro nord e sud cioè le Regioni
Dell'Italia centrale dal punto di vista
Economico e sociale
Sono molto più simili al nord che al sud in termini politologi ci la differenza fra le Regioni situate al di sopra al di sotto di questa frattura
Sono essenzialmente in termini di partecipazione politica l'abbiamo una parte del Paese
Che il nord che ha una tradizione il nord dalle Regioni Rossin su ripeto che ha una tradizione di partecipazione politica molto intensa e una parte del Paese dalla
Grosso modo da a sud dal Lazio in giù che ha un tasso di partecipazione storicamente molto più basso che viene descritto dei politologi in termini
In termini di di apatia
Poi c'è un'altra frattura molto diversa dalla precedente che non divide il centro nord dal Mezzogiorno ma si si
Si articola su confini differenti
Questa frattura e la frattura fra l'Italia
Che crede ancora nelle tradizioni politiche e nelle ideologie che hanno fatto la storia di questo Paese
E l'Italia antipolitica l'Italia che rifiuta le ideologie che desidera una politica pragmatica che ha
Auspica ATO negli anni Novanta la nascita di partiti nuovi
Ora questa seconda frattura sarà un'Italia antipolitica è un'Italia ancora ideologica non divide il Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord come la frattura storica ma divide il nord
Più la Sicilia dal resto del Paese
Quindi noi abbiamo in realtà
Proprio da un punto di vista tecnico cioè se uno fa un'analisi delle preferenze elettorali quattro Italia che sono il risultato dell'incrocio fra queste due
Grandi frattura la frattura storica fra nord e sud e la frattura nuova non storica fra Alitalia antipolitica e l'Italia ideologica nell'Italia antipolitica ripeto c'è tutto il nord e la Sicilia
Antipolitica qui vuol dire anche centralista autonomista con tentazioni separatiste
E nell'altra parte c'è l'Italia
Del Mezzogiorno la zona rossa cioè Emilia Marche Toscana e Umbria
Quindi
Qual è la particolarità del nord la particolarità del nord e di combinare in modo unico queste due fratture nel nord noi abbiamo la convivenza fra
Un tasso di partecipazione molto alto che ha sempre avuto insieme con le regioni centrali e un tasso di antipolitica molto forte che si è installato nel
Verso la fine degli anni Ottanta da quello che risulta dalle nostre ricostruzioni delle serie storiche dei risultati elettorali
Quindi parliamo di qualcosa che non è
La questione meridionale
Perché quell'appunto accomunava il nord e le regioni centrali ma non parliamo nemmeno soltanto
Della questione settentrionale come emerse verso l'inizio degli anni Novanta
Perché quella questione si presentò come questione settentrionale ma in realtà era una parte del Paese che rifiutava
Le modalità tradizionale della politica chiedeva meno ideologia chiedeva più innovazione politica
Questo ho fatto questa premessa per dire che anche se io penso che
Alcune cose che ho scritto in questo libro sono molto vicine alla sensibilità del nord il problema che questo libro pone non è
Esattamente ed esaustivamente il problema del nord è un problema un po'più complicato cioè la Società del rischio
Non è semplicemente il nord intanto ci sono parecchi nord e io tendo a pensare che il prototipo nel nord della Società del rischio e il Triveneto più che il nodo nel suo insieme
E poi
Dal punto di vista territoriale io penso che della società del rischio facciano parte anche altre aree del Paese in parte l'area centrale
In parte quella parte del Mezzogiorno che non è completamente preso nella morsa della criminalità organizzata cioè noi
In queste analisi facciamo una distinzione fra due sud
Cioè quella parte del sud in cui c'è un predominio assoluto della criminalità organizzata in cui tutto l'economia l'allocazione delle risorse eccetera passa attraverso i rapporti fra la politica la criminalità organizzata
E quella parte del Mezzogiorno
In cui questo non processo non è andato così avanti quella che chiamiamo qualche volta una specie di aria grigia o intermedia mi riferisco al Molise all'Abruzzo la Sardegna e in parte anche la Basilicata dove il
L'insediamento
Della criminalità organizzata è molto più basso che in Sicilia in Campania anche che in Puglia
Qual è
Qual è il problema
Che a me è sembrato di di vedere in questo in questo rapporto sul sul cambiamento in Italia ma il problema è in parte un problema di tipo
Congiunturale in parte un problema di tipo più lungo il più lungo periodo di tipo storico il problema congiunturale e analizzato nella prima parte riguarda la la legge finanziaria
Adesso le cose sono un pochino più chiare di quando il libro fu scritto
Anzi direi che adesso sono del tutto chiare ma non ci siamo accorti già verso giugno dell'anno scorso quindi parliamo di quasi un anno fa
Che la presentazione che faceva il governo del nostro dello stato della nostra economia era completamente
Tendenziosa
Fasulla
Noi abbiamo avuto una manovra economica che partiva da un'analisi
Falsa dello stato dei conti pubblici
Che dichiarava di voler pagare un prezzo in termini di crescita che il Governo quantificava in zero tre punti di PIL
Cioè tre decimi di punto di PIL per salvare i conti pubblici mentre tutti i dati disponibili fin da
Maggio
Pubblici non disponibili al Governo disponibile anche agli osservatori tutti i dati dicevano
Che la situazione dei conti pubblici era in miglioramento che c'erano c'era un aumento delle entrate fiscale questo aumento dell'entrate fiscale e iniziato a febbraio
Cioè tre mesi prima della vittoria del centrosinistra i conti stavano andando a posto cioè si è fatto dell'allarmismo
Per fare che cosa per denari e una quantità enorme di risorse all'economia
Qualcuno dice per la Società delle garanzie per la giusta delle garanzie e diciamo più in generale
In parte questi soldi per scelta alle garanzie vengono spesi adesso nel contratto degli statali tanto per non pertanto non sta nell'attualità
Ma in parte anche semplicemente perché
Ogni Ministero ha delle esigenze di spesa delle politiche sociali eccetera eccetera ma questi trentacinque miliardi io non dico che se ne potevano drenare dieci otto quindici come dice il centrodestra io fatti i calcoli penso che se si voleva mettere a posto i conti dello Stato e
Garantire le infrastrutture perché questo grosso problema che nei conti ereditati dal centrodestra c'è un debito occulto delle grandi opere che non abbiamo valutato in
Circa dodici miliardi hanno
Allora se si voleva mettere a posto i conti e far quadrare
E non bloccare le grandi opere
Si poteva fare una mia manovra di venticinque miliardi di euro anziché di trentacinque quindi non opposizione radicale essi bastava una correzione di otto miliardi però ci sono dieci miliardi di correzione in più più del necessario
Questo è il problema che non avevamo posto già nel rapporto dell'anno scorso cioè nell'anno scorso noi dicevamo i conti pubblici sono disastrosi
Come faremo visto che ci sono segnali di ripresa dell'economia a
Mettere a posto i conti pubblici senza dare una mazzata all'economia
Poi le cose sono andate in un certo modo e cioè i conti pubblici si stavano mettendo a posto non tanto per conto proprio ma per effetto della ripresa economica e per effetto della finanziaria di Tremonti e a questo punto è intervenuto il Governo con questa
Con questa mazzata che riguarda anche i bilanci perché sapete meglio di me che nelle nei primi provvedimenti del Governo ci sono anche dei problemi dei provvedimenti retroattivi che aumentano per esempio la base in moto imponibile
L'associazione Lapi l'Associazione piccole imprese del Piemonte ha fatto uno studio pubblicato qualche settimana fa anche sui giornali
Da cui risulta un aumento dell'aliquota effettiva
A parità di bilanci
Sulle impresa e per effetto della del provvedimenti del finanziaria legati alla Finanziaria dell'ordine dieci punti ne abbiamo già lampo aliquota più grande la seconda aliquota IRES d'Europa
Questi provvedimenti l'anno alzata ulteriormente
Ecco però dicevo che questo non è l'unico problema il problema congiunturale cioè di avere fatto una manovra
Che
Ha dato un
Un colpo di freno all'economia
Vedremo le prossimi mesi se questo colpo di freno sarà stato troppo forte o no i dati del del primo trimestre dell'anno non sono buone come sapete né in termini produzione industriale né in termini di PIL
Può darsi che nella seconda parte dell'anno ci sia di nuovo una ripresa
Però certamente questo è un momento in cui tutte le curve danno rallentamento dello sviluppo in Italia quindi mio non sono catastrofista a priori
Spero che
La mazzata che è stata data l'economia non sia
Non abbia detto negli effetti così disastrosi come si potrebbe temere però dicevo c'è anche un problema storico
Cioè noi
Veniamo da un lungo periodo
Nel quale le condizioni di funzionamento della nostra economia del nostro sistema sociale sono radicalmente cambiate
Io ho notato
Combinazione che quest'anno è l'anniversario dell'uscita di un libro che fece molto discutere credo che tutti lo ricordiate negli anni settanta di o con che si chiamava la crisi fiscale dello Stato
L'allarme
Perché quel libro
Suscitava riguardava la sostenibilità dello stato sociale cioè in sostanza lì si ci si accorgeva
Che in tutte le società occidentali che avevano edificato lo stato sociale
Lo sviluppo dello stato sociale non era più
Garantibili e
Con gli introiti delle imposte con con la pressione fiscale che era sopportabile per quell'economia e quindi
L'allarme che veniva lanciato riguardava lo Stato c'è la possibilità di mantenere dei servizi sociali scuole ospedali previdenza eccetera a livello a cui
Erano stati portati e a livello delle aspirazioni delle popolazioni europeo occidentale negli anni settanta
Trent'anni dopo
Quello che noi osserviamo è l'esatto contrario di quello che diceva o con
Cioè noi non non osserviamo una crisi fiscale dello Stato noi osserviamo una crisi fiscale del mercato
Nel senso
Che il livello dell'interposizione pubblica
è arrivato in Italia a un punto nel quale
Soffoca l'economia
Per interposizione pubblica io intendo la somma
Delle quantità di quattrini che lo Stato pompa i cittadini più i quattrini che restituisce sotto forma di spesa pubblica allora a livello di interposizione pubblica
E al massimo storico cresce dal due mila ultimo anno del Governo di centro sinistra della vecchia legislatura
E cresciuto durante tutto il Governo Berlusconi e continua a crescere cresciuto anche nel primo anno del Governo Prodi cioè noi abbiamo un livello di interposizione pubblica che sta soffocando sta
Asfissia andò l'economia
Quindi secondo me
Una parte del disagio che si avverte è dovuto al fatto che si è andati troppo oltre
Ma si è andati troppo oltre anche in un altro senso
E qui veniamo al discorso centrale cos'è la società del rischio
Io per società del rischio dico molto sinteticamente intendo chi nonostante nella società delle garanzie cioè non ha dei redditi garantiti
Foss'anche attraverso gli ammortizzatori sociali
E chi non sta nemmeno alla festa della forza cioè a dei benefici garantiti dalla drenaggio di risorse pubbliche mediato dalla criminalità organizzata chino stati in questi due mondi
E il classico vaso di coccio tra due vasi di ferro e non ci sono solo i piccoli imprenditori gli artigiani i commercianti ci sono anche i dipendenti
Delle imprese private che non sono protetti dagli ammortizzatori sociali ci sono anche i lavoratori precari ci sono anche gli atipici ci sono i disoccupati veri
Ci sono i giovani gli outsider cioè quelle persone che stanno fuori del mercato del lavoro perché il mercato del lavoro non è non funziona per loro anche se essi avrebbero i requisiti per
Per entrare a pieno titolo nel mercato del lavoro
Ora la società del rischio
Secondo me sta diventando un problema
Per questa ragione
Cioè che la gente
Si sta accorgendo molto lentamente ma si sta accorgendo che noi per difendere l'eguaglianza e in cui mi riferisco più alla sinistra che la destra
Noi per difendere e l'eguaglianza stiamo creando un massiccio e gigantesco sistema di allocazione asimmetrica del rischio
Cosa voglio dire che non c'è solo il quanto guadagni
C'è anche
Il rapporto tra quello che fatichi e quello che ottieni
E soprattutto c'è
C'è il rischio mi faccio un esempio molto concreto ma ne potrei fare decine nella pubblica amministrazione
La bidella
Che è in malattia un giorno sì è un giorno no e quando c'è e tutto il tempo a fumare nel prato
A una produttività che circa un centesimo di quella della ragazzina di cooperativa che quattro euro all'ora
La sostituisce e che noi non possiamo assumere
Perché se lo sapete meglio di me perché
Ora questi casi faccio un altro esempio di tipo del tutto diverso di allocazione iniqua del rischio
Nel momento in cui non ci sono politiche di sicurezza
Voi credete che gli immigrati che lavorano onestamente regolarmente in questo Paese
Ne abbiamo dei benefici
Quando tutta l'ostilità della popolazione si rivolge indiscriminatamente contro gli immigrati semplicemente perché la statistica dice che il rischio di subire un reato predatoria o quando incontri per strada un immigrato è sette volte quello che
Che corre quando incontro un italiano ma questo non è pregiudizio questo è posto il giudizio
Però è un posto il giudizio che crea un enorme danno ingiusto iniquo
A coloro che invece immigrati sono e fanno tutto per bene sono regolamenti integrati lavorano pagano le tasse
Stanno cedono il posto alla vecchietta in pullman eccetera eccetera
Ora di questi esempi di ripeto allocazione molto iniqua
Dei rischi se ne possono fare e nel nostro disgraziato Paese molti del monte decine e questi rischi sono sempre più
Avvertiti dalla popolazione perché sono crescenti faccio un ultimo esempio la scuola il fatto che la scuola sia scesa a dei livelli bassissimi di qualità
è una delle più grandi iniquità sociale che si possono immaginare perché sappiamo benissimo che promovendo tutti con un livello bassissimo di competenze
Creiamo un danno i ceti bassi perché i ceti alti hanno un sistema di conoscenze e di opportunità che permette loro
Di vincerà sul mercato del lavoro i ceti subordinati hanno come unica risorsa se non hanno relazioni sociali normalmente non ne hanno
Una
L'instaurazione di meccanismi meritocratici ed istituzioni che funzionerà se la scuola funzionasse il reclutamento fosse meritocratico
E ci fossero delle politiche di sostegno delle pari opportunità per cui chi capace e meritevole a gli studi pagati
Se questo fosse il mondo in cui viviamo noi ridurremmo la diseguaglianza
Invece noi viviamo in un mondo nel quale
Le grandi organizzazioni sindacali politiche padronali operaie e tutte e due
Difendono interessi che sono già iper difesi cioè in Piemonte c'è un'espressione che non so se italiana e dice che dice piove sul bagnato
Noi abbiamo un
Iper difesa di interessi che sono già forti e non esistono meccanismi di protezione degli interessi disorganizzato
Ma questa cosa viene avvertita sempre di più dalla gente per cui qui concludo
Oggi in questi giorni si dibatte richiese la politica ci sarà un'altra rivolta come nel novantadue eccetera no io penso di no io penso che
Tra l'altro mi interesserebbe anche l'opinione di Bonomi e Cacciari su questo perché pochi giorni che se ne parla io potendo vedere le cose in un altro modo molto meno eclatante ma forse più drammatico nel novantadue la rivolta dei cittadini nei confronti della politica era una rivolta perché
Il livello di arroganza che aveva raggiunto il ceto politico di allora e il livello di corruzione era percepito come è sostenibile
Adesso
Io ma penso un po'come come Lucia Annunziata nel suo articolo di oggi che un certo punto dice verso la fine
Che quello che si avverte
E un generale senso di ingiustizia
Cioè non è che la gente ce la cui politici perché hanno l'auto blu quella è semplicemente la punta dell'iceberg la gente ce la cui politici perché sono immobili
E essendo immobili e favorendo soltanto le lobby precostituite
ASPI siano il Paese non permettono questo Paese di di andare avanti di cresce la loro non decisione
La paghiamo noi
Io ho fatto un piccolo esercizio
Abbastanza scioccante che cosa sarebbe successo se
Noi fossimo cresciuti negli ultimi dieci anni allo zero virgola otto per cento in più
Cioè da quando è iniziato il declino dell'Italia cioè nel novantasei quando abbiamo cominciato perdere quote di export cosa sarebbe successo se fossimo cresciuti allo zero otto per cento in più che sembra niente
Bene le il risultato dell'esercizio e questo è dell'ultima cosa che voglio dire noi oggi avremmo
Che le famiglie disporrebbero ogni anno di due tre mila euro in più
Che è più o meno dieci volte la promessa del cuneo fiscale
Che peraltro non è neanche stata mantenuta perché i lavoratori che hanno avuto il cuneo si dimostra in questo libretto sono stati uno su quattro
La classe politica che vuole difendere lo Stato sociale qui mi riferisco Alatri Sinistra che io chiamo conservatrice in senso tecnico perché vuole conservare anche delle cose buone come lo Stato sociale
Dicevo la classe politica che vuole salvare lo stato sociale avrebbe qualcosa come settantacinque miliardi di risorse in più
In soli dieci anni settantacinque miliardi di risorse vuol dire trenta volte il tesoretto
E vuol dire
Il triplo il quadruplo della somma delle richieste che attualmente tutti i Ministeri stanno facendo
Allora vogliamo renderci conto
Che
Anche se le responsabilità di questo stato di cose sono collettive cioè tutti abbiamo responsabilità anche quelli che pensano di non averne come gli imprenditori anche se di dicevo le responsabilità sono collettive
La nostra unica possibilità e il sistema delle imprese perché se noi non cresciamo
Un po'di più zero otto vuol dire semplicemente arrivare a livello delle ozono anche non è chissà che cosa se non cresciamo un po'di più
Non ci saranno
Non ci saranno le risorse io posso anche essere d'accordo con Giordano Bertinotti
Pecoraro Scanio Diliberto e con tutti i più accaniti difensore dello stato sociale ma proprio sempre se per caso fossimo su quelle posizioni
Dovremmo mettere questo disgraziato paese in condizione di avere
Le risorse per fare quelle cose che sono sovente sacrosante perché aver asili
Che non ci sono aveva ammortizzatori sociali che non ci sono avere ospedale che funzionano sono tutte cose sacrosante
Avere una giustizia civile che non mette sette anni per celebrare i processi non permette agli investitori stranieri di venire in Italia perché ci metto le mani nei capelli ecco tutte queste cose sono sacrosante ma
Soltanto
Una crescita un po'più rapida ci permetterà di farlo
Grazie molte professor Ricolfi allora prima di dare la parola Bonomi per una convento di queste tesi
Che sono al forse anche più radicali di quelle che si poteva leggere nel libro per cui c'è sicuramente una indicazione delle conseguenze pesantissime anche sul terreno economico dello sviluppo
Che questo diciamo tipo di politica
Favorita la Società delle garanzie ma non certamente non danneggia solo la Società del rischio mandamento il Paese
E che quindi a quanto capisco secondo Ricolfi una cosa non sostenibile nel lungo periodo mi chiedo e vorrei chiedere a Bonomi e poi gli arabi Massimo Cacciari seri
Ecco questi Italia che reagisce che si ribella che non tollera più ingiustizia appunto quella di cui parlava anche Annunziata in articoli stamattina
Ecco che dimensioni sarebbe interessante capire che dimensioni ha parliamo e fino a che punto c'è una coscienza oppure c'è solo un malessere un senso è una reazione negativa che non porta da qualche parte precisa
Comunque prima volevo presentare Aldo Bonomi bello conoscete già hai già e lo ringrazio intervenuta altri nostri incontri
Ricordo per chi invece non l'avesse incontrato almeno qui da noi che è un sociologo e direttore del Consorzio AASTER che un istituto di ricerca sociale
E autore di diversi libri e saggi sulle
Diciamo trasformazioni sociali in atto citerò solo un paio
Il capitalismo molecolare forse il libro più famoso che è scritto
E ricordo però anche Puglie il penultimo l'ultimo libro è il capitalismo personale il penultimo e che fine ha fatto la borghesia
E lo ricordo anche perché questo libro La scritto insieme appunto a Massimo Cacciari e a Giuseppe De Rita
Bene Massimo Cacciari come tutti sanno è filosofo il politico il Sindaco di Venezia per la terza volta perché lo è stato due volte dalla negli anni novanta novantatré al Duemila prestatori eletto anche nel due mila cinque
E il ricordo anche però gli aspetti diciamo di della sua professione di filosofo a fondato nel due mila due la facoltà di filosofia dell'università Vita-Salute San Raffaele dove è rimasto Preside fino al due mila cinque
Bene fondatore di diverse riviste filosofiche e membro dell'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli anche del Collège filosofi di Parigi
E poi ha pubblicato moltissimi saggi di che sono diciamo imperniata i sul tema della crisi della razionalità
Moderna i e che riguardano il il concetto di pensiero negativo il
Con riferimento all'ICE ABI che sta in hi-tech
Bene
Queste poche parole spero che possano bastare perché entrambi i personaggi sono noti a questo punto chiederà i Aldo Bonomi di fare i primi commi
Ma se dovessi
Rispondere molto schematicamente anche alla tua prima domanda
Direi che
Dentro la questione settentrionale e dentro anche il discorso
Dell'antipolitica tanto per capirci
Bisogna ragionare a mio parere
Su cosa è avvenuto tra gli anni Ottanta ed oggi e schematicamente io dico che siamo passati dalla successione hard alla successione dolce poi cercherò di spiegare cosa significa questo
Secondo punto
Io
Invece non mi
Trovo d'accordo
Con ricorsi
E non mi accodo devo dire anche a questo ragionamento sulla casta per capirci perché
Potrà sembrare completamente in controtendenza io ritengo che era la società italiana ci sia bisogno di più politica nondimeno politica
Bisogna intendersi cosa significa politica ovviamente
Se per politica s'intende
Partire dalla bidella e attribuire diciamo così alla casta la responsabilità
Totale della Società delle garanzie
Sono totalmente d'accordo con te ma io o un concetto di politica forse con la p minuscola o con la P maiuscola ognuno dirlo con lo con il come vuole
Io credo che
La politica sia la capacità di mettersi in mezzo ai processi di trasformazione del mutamento ma la composizione sociale
Se politica è questo
Io ritengo che un breve excursus che noi possiamo fare dagli ottanta ad oggi richiedono più politica
E cerco di spiegarmi
Io credo
E penso
Che negli anni Ottanta in primo luogo
C'è entrati in casa la globalizzazione e a virgolette disarticolato
Forme produttive composizione sociale
E forme di convivenza
Io credo che questo sia il primo punto su cui
Io ho incominciato a ragionare rispetto alla questione settentrionale
Quando ci arrivati in casa la globalizzazione non dimentico
Che i primi fenomeni negli anni ottanta sono fonometriche toccano dei soggetti che io dico
Si sono sentiti rimanere senza Paese processi di spaesamento non dimentichiamo che alcune fenomenologie
Di processi di resistenza rivolta anti politica nascono
Non nella dimensione centrale dei modelli produttive delle nostre forma urbane ma nascono nelle periferie
Tanti soggetti che incominciano a vedere la propria comunità locale
La propria comunità originaria se vogliamo usare un termine di questo genere completamente stravolta dei processi di modernizzazione primo grande poi grande cambiamento spaesamento
Secondo processo che io ho visto negli anni ottanta
Tutto un sistema produttivo entra sotto stress
Entra sotto stress quel modello che ad esempio io con De Rita ad altra gente avevamo decantato della terza Italia
Basato su quel sistema delle piccole imprese delle medie imprese ma arriveranno dopo che le piccole impresa e dei distretti che viene disarticolato
è un certo punto ci si rende conto che non basta più
Essere iper produttivi mettere al lavoro tutta la famiglia costruire i capannoni avere la villetta eccetera eccetera che quel modello è un modello che non regge più i meccanismi competitivi devo dire che io la prima volta che ho sentito parlare di globalizzazione non è stato a Genova al Forum dei no-global
La prima volta che ho sentito parlare dei problemi della globalizzazione è stato tra Prato e Pistoia delle associazioni degli artigiani che incominciamo a capire che arrivavano tutta una serie di concorrenti sul terreno dell'economia e che avevano difficoltà a reggere questi processi
Prima che arrivassero i no-global per capirci
è la materialità
Dell'economia ha fatto capire che cosa significava entrare in quel processo
E ovviamente quelli stressati negli anni ottanta non hanno avuto risposta dalla politica che non è stata in grado di interpretarli di accompagnarli di mettersi in mezzo
Perché c'era bisogno anche allora di più politica ricordo che uno degli unici tentativi di mettersi in mezzo fu il tentativo dei sindaci vi ricordate di cui Cacciari
Fu uno di quelli che provo a mettersi in mezzo rispetto a questi processi
E ovviamente era molto più comodo per gli stressati
Risolvere il problema dell'innovazione tecnologica dell'innovazione di processo di prodotto dentro l'impresa dicendo Roma ladrona perché il problema non è colpa mia che non so innovare ma il problema è un sistema
Complessivo che mi mette sotto stress B
Avvenne negli anni Ottanta la minaccia della secessione Arda da questo punto di vista
E devo dire tanto di cappello a imprenditori politici che furono in grado di interpretare in quel momento questo discorso qua tanto di cappello cioè fenomeni completamente nuovi che interpretare lo questo disagio
Però se io ricordo bene gli anni Ottanta furono
In molte delle comunità montane in molte della Pedemontana lombarda una capacità di interpretazione della lega di questo fenomeno che
Piccolo passaggio unito negli anni poi novanta al discorso Mani Pulite eccetera non dimentichiamoci che fu un movimento dal basso di soggetti eccetera che riuscì a conquistare il sindaco di Mila
Di questo stiamo parlando
Sta parlando di queste non stiamo parlando di cosine da poco rispetto a questo disco negli anni Ottanta andò così rispetto a questo che cos'è oggi la situazione è questa assolutamente noto completamente cambiata
Perché
Dentro quelle fenomenologie degli anni ottanta in cui ovviamente il problema era il mondo una composizione produttivo alla composizione tecnico produttiva una composizione sociale sotto stress rispetto ai processi di cambiamento
Io devo dire invece che sul piano
Dell'economia dai negli anni Novanta sono stati gli anni della transizione economica e qui secondo punto di dissenso
Con la tesi di Ricolfi io sono uno che non ha mai sostenuto che negli anni Novanta iniziato il nostro declino
Io credo che negli anni Novanta iniziato la nostra transizione feroci stima dentro i grandi processi di globalizzazione ma non sono uno che ha mai sostenuto la tesi del declino
Difatti io dico cosa dicono oggi declini visti
Rispetto ad alcuni processi di cambiamento che sono in atto domanda che vorrei fare rispetto a questo però gli anni Novanta non sono stati gli anni del declino per usare le categorie di Polaris costante gli anni di una grande e lunga transizione
Durata dieci anni
Dentro il quale secondo punto a mio parere quella composizione produttiva e sociale tanto per capirci quella che è Ricolfi chiama la Società del rischio
La società del rischio dopo che aveva di Colette delegato per un po'
Agli imprenditori politici e ha minacciato la secessione hard non l'ha giocata fino in fondo con la carta essi emessa ed è tornata alle sue virtù economiche
è il fatto che sia tornata le sue leggi economiche si è visto perché gli anni Novanta sono stati gli anni di una modernizzazione del sistema
Non c'erano più le comunità locali le comunità originari il distretto come comunità la faccio breve
Gli anni Novanta ci consegnano i dieci anni degli anni Novanta un quadro in cui io mi riconosco
Che è il quadro che del Rapporto Unioncamere a Mediobanca per capirci in cui abbiamo un capitalismo in parte ristrutturato con tutte le difficoltà del caso
Come abbiamo un cinque mila metri In prese
Un trecento mila gruppi di piccole imprese che si sono accorpate un sei milioni di capitalisti molecolari
Faccio subito osservazione dal punto di vista della politica non è cambiato nulla
Perché io non sono lo statistico
Nel raffinato e molto spesso sono uno che fa la sua analisi qualitativa e non quantitative quindi non prendo il posto di Ricolfi da questo punto di vista però se non abbiamo a che fare più o meno con un sette milioni di persone che campano d'impresa
Le moltiplico per tre perché dico dico non dico ci sono le famiglie eccetera abbiamo a che fare con venti ventuno milioni di soggetti
Che hanno virgolette nel fare impresa era la Società del rischio il punto di riferimento la tragedia della politica e che la politica in questi anni non se n'è occupato o diciamo meglio
La politica che viene giustamente tu ha introdotto il tema dalla cultura del centrosinistra qui il punto
Ma attenzione in quegli anni quella società del rischio impartì aveva delegato al leghismo al berlusconismo l'interpretazione di questi processi ma alla fine degli anni Novanta abbiamo anche qui il disincanto rispetto a questo
Questo è il problema
E quindi quando io dico più politica o altra politica intendo dire che i due modelli virgolette quello della secessione hard è quello virgolette del fatte tutti come me che ce l'ho fatta
Dalla parte
E l'altro modello che ha come unico punto di riferimento ovviamente il sistema e la Società delle garanzie hanno falliti entrambi ma questo non significa che siamo di fronte alla casta e alla crisi dalla politica significa che c'è bisogno di altra politica a mio parere mi permetto di dirlo perché questo è il punto
Altra politica che incominci a riconoscere
E negli anni due mila il discorso viene avanti
Questa composizione sociale e qui invece sono totalmente d'accordo con ricorsi in questa composizione sociale ci sta dentro tutto in questa nebulosa ci stanno dentro
E media impresa elidere eccellenti
Che hanno fatto globalizzazione che hanno fatto l'OPA allorché dal locale vanno nel globale tornano indietro e riescono a fare da traino rispetto a questo se non siamo falliti lo dobbiamo a loro a mio parere
Lo dobbiamo se posso fare un esempio ai tanti Bombassei che hanno continuato a produrre per competere rispetto a questo
E che hanno incominciato a innescare una marcia del sistema Paese rispetto alla globalizzazione
Ma certo che son del dei bimbi diminuiti i numeri in assoluto
Dall'atto del nostro export ovviamente
Ma qui son d'accordo con le analisi che faceva Tremonti che dice perché è ovvio che se tu hai un quadro di globalizzazione in cui entra dentro la Cina eccetera i tuoi numeri diminuiscono ma è ovvio che sei hai mantenuto le quote di mercato eletto di più da questo punto di vista
Giusta l'analisi dei Tremonti su questo
Non solo i numeri in assoluto almeno mi pare poi può essere io coi numeri ci vado sempre delicato perché non è il mio tema però dico che questo è avvenuto
E allora dentro quella composizione sociale abbiamo le medie imprese leader
Abbiamo il tessuto delle piccole imprese dividenti divise tra quelli che ce l'hanno fatta ad agganciare se questo ciclo produttivo e quelle che sono in difficoltà ancora oggi rispetto a questo
Abbiamo le nuove forme dei lavori i capitalisti molecolari capitalisti personali creativi i precari
Molti dei soggetti migranti che sono entrati dentro questo discorso qui è il vero problema e ipotizzare un welfare che verrà per questa composizione sociale questa è la sfida
Non possiamo continuare a ragionare della bidella ci siamo ho capito so benissimo e non possiamo continuare come con gli articoli giustissimi di Ichino sui fannulloni ma chi non le vede queste cose il vero problema non è
Dire al fannullone al fannullone alla bidella che fuma il problema vero è dire cosa si vuol fare per dare
Rappresentanza nuovi soggetti e nuovo welfare rispetto alla composizione che viene avanti questo è il punto politico
Che a me pare che ci consegnano agli anni Novanta conta un'ultima questione poi ho veramente finito perché ovviamente a fronte di questa società del rischio che è cresciuta Ricolfi
Perché proprio perché non siamo declinati questo modello ormai non è più un modello solo la questione settentrionale
Sai benissimo tu quanto me che il capitalismo di territorio di questo Paese per fortuna dico io
A contaminato il nord-ovest
Il nord est l'Emilia-Romagna la città adriatica arriva fino a Bari da alcuni punti di vista dopo so benissimo che si quando arrivi a Bari o quando arrivi anche in Sicilia o Napoli hai a che fare con la società dalla forza
E in parte con la Società dalla garanzia ma la società del rischio è cresciuta molto di più di quello che la politica sia stato in grado di
Rappresentarla e dico che noi siamo stati in grado di raccontarla questo l'altro grande problema che interroga chi fa ricerca chi fa comunicazione
Perché
Io devo cito un solo esempio che viene dal mezzogiorno lo scritto anche domenica scorsa sul Sole quando tu hai imprenditori come quelli baresi che si mettono assieme capitanati da Alessandro Laterza vengono a Milano
Era presente un capitalismo di media impresa ed è in grado di fare competizione dice noi non c'entriamo più nulla con quel modello in cui c'era Sviluppo senza autonomia
Ma vogliamo incominciare andare dentro regole del mercato della competizione altre significa che la società del rischio affatto contaminazione
Ed è cresciuta quanti sono i giovani che fanno terziario anche a Napoli
Ho anche in Sicilia che sono cresciuti dentro la logica di rischio di mercato
Allora stiamo molto attenti ad avere come unico modello di riferimento la bidella ci siamo capiti perché è una tragedia c'è una società che si racconta solo ed esclusivamente con le forze
Che sono la decadenza e non riesce a raccontare l'innovazione e la Società morta questo è il punto
E io sono preoccupato quando i libri che vanno per la maggiore sono quelli che hanno solo la funzione di raccontare il peggio io credo che bisognerebbe avere la forza di raccontare il meglio del rischio se vogliamo essere dentro la società del rischio
E la questione e arrivo all'ultimo punto è completamente aperti
Perché io ritengo
Che proprio perché
Queste non sono cosine da poco ho l'impressione poi lo dico a questo
Incontro e poi
Voi siete molto più dentro di me alcune cose ho l'impressione che ci sia una partita che non riguarda solo la politica ma che riguarda il capitalismo italiano
Che riguarda il modello da questo punto di vista ho l'impressione per usare una parola dal nel Novecento che ci sia anche uno scontro tra borghesia rispetto a questo
Tra chi vuole mantenere un modello produttivo funzionale alla Società delle garanzie o alla società la forza
E che invece dice no a questo punto il problema è è ecco allora che ci sono le possibilità
Perché questo dibattito interno la borghesia tra una borghesia tutta novecentesca una borghesia invece che assume il linguaggio dalla globalizzazione è una prima rottura a mio parere importantissima dal punto di vista della politica
Ovviamente bisogna capire dove sta la politica rispetto a questo io non entro nel merito però è chiaro che se
Rimango ai giornali letti negli ultimi
Nell'ultimo mese ad alcune vicende che hanno riguardato il capitalismo italiano incomincia a capire
Chi stava da una parte che stava dall'altra e ovviamente comincia a capire che la società del rischio incomincia ad esprimere anche delle élite
Che non sono secondarie rispetto a questo ovvio ed ho finito il mio ragionamento che queste vittime se non riusciranno a di nuovo mettersi in rapporto con una nuova dimensione dalla politica
Che
Rompe con i modelli precedenti con tutte e due modelli precedenti diciamolo chiaramente
Sono vecchi i modelli che hanno interpretato le garanzie sono vecchi quelli che hanno cercato di interpretare con operazioni di meno populismo e di secessione i processi di cambiamento sondaggi tutte e due siamo arrivati al capolinea da questo punto di vista
Ma il problema non è la casta il problema è
Virgolette rompere andare oltre rispetto a queste bisogna capire certo dico la mia rispetto alla sempre la tua domanda
Non mi pare che i primi balbettii del Partito Democratico vadano molto nella direzione di uno che ha capito la discontinuità non lo so però dico è chiaro tanto per capirci visto che la domanda del fatto
Rispetto al centrosinistra
Però dico che è molto importante e
Credo ed ho veramente finito che il problema è
Rapportarsi con questa nuova composizione produttiva che c'è
E rapportarsi con questa nuova composizione sociale se la politica farà questi passaggi
Ovviamente riusciremo a risolvere il problema altrimenti il sentimento prevalente proprio chiamato dalla successione dolci e che cos'è la secessione dolce una cosa molto semplice
Che
Allora negli anni Ottanta il problema era la suggestione hard e
Virgolette perimetrale in territorio ogni ogni norma perimetrato rispettoso sul
Oggi come oggi è questa sensazione di disincanto
Perché il turismo per cui tu vai nelle piattaforme produttive di questo Paese e nell'impresa i soggetti dell'economia ti dicono
Va be'sì ho capito forse arriverà la BreBeMi forse arriverà la Pedemontana ma forse sarà il caso che facciamo da noi senza prescindendo da questo perché sappiamo tutti che da lì
Arriveranno solo le tasse è finanziato e su questo sono totalmente d'accordo con Ricolfi sull'analisi dalla finanziaria rispetto a questo e questa è la secessione dolci questa secessione dolci che dice va beh
A questo punto dalla dimensione dell'istituzione dalla politica non aspettiamoci più nulla io credo che questo sentimento è un sentimento
Che oggi come oggi sta dentro questi modelli anche questi modelli esattori nella società del rischio molti che conosco io che fanno professione che lavoro e che non l'hanno virgolette riconosciuto il loro merito
Ovviamente hanno un rapporto
Vi secessione dolce oppure dico lo facciamo politica con altri mezzi che significa facciamo il nostro lavoro facciamo impresa eccetera è questo il modo di far politica rispetto a questo la questione virgolette
Non settentrionale la questione della modernizzazione di questo Paese è totalmente aperti
Bene grazie io credo che ma forse le le distanze per altra Ricolfi economi non sono poi talmente perché alla fin dei conti mi pare che il punto
Così di discussione che cioè il concetto di società del rischio e condiviso anche da Bonomi e sostanzialmente anche come configurazione socio economiche sono restati
L'idea è che non sia solo norma che si anche nel resto del Paese
Che queste oggetto non trovando soluzioni politiche né nella lega o in Berlusconi né nel centrosinistra abbia bisogno di una nuova politica su questo io vorrei citare una un'intervista che ha fatto locali
Che ha l'ha fatta Luca Ricolfi Claudio Sabelli Fioretti perché credo che anche è un carico e si aggrappa è un'idea
Di politica diverso e cioè
All'esercitando lui Vincenzi
C'è un'idea una sinistra socialdemocratica che ha un'idea di correzione a posteriori di tutte le disuguaglianze quindi punta su una redistribuzione del reddito è quello che fa la sinistra italiana attuale
E l'iter mi sento a richiedere l'altro tipo di sinistra e Ricolfi dice
è quella che ha un'idea meritocratica delle pari opportunità cioè pensa che le disuguaglianze prodotte dal mercato bisogna correggere prima permettendo a tutte le pressioni di competere ad armi pari
Quindi
E dato che anche
Ricolfi abbia poi in mente che bisogna trovare una nuova politica
Per rispondere a queste esigenze adesso io penso che il prato di politica parliamo e di rappresentanza politica e senz'altro Massimo Cacciari etc cosa pensa
Una molto brevemente perché molte cose sono già state dette
Io penso che
Che il problema oggi del del dell'azione politica
In particolare nel nostro su cui pormi Sofocle soffermerò un po'di più sia
La necessità
Che non può essere affrontata se non in chiave politica e di azione politica la necessità di coniugare i processi di globalizzazione che investono tutta la nostra economia
I i in termini ampi apparentemente paradossali la crescita di bisogno di del desiderio del bisogno delle istanze di integrazione di integrazione anche comunitarie
Cioè l'idea iniziale di una globalizzazione omogeneizzando te ormai chiaramente fallimentare su tutti i punti di vista cioè non regge semplicemente
E l'azione di armonizzazione tra questi due livelli
E un compito che soltanto la politica può affrontare
Essi sì collocata diverse dimensioni una è la dimensione di integrazione
Che diventa sempre più assillante però anche con un amministratore locale di integrazione che necessariamente viene sul territorio nel territorio proprio quartiere per quartiere
L'integrazione di queste di queste nuove di questa nuova forza lavoro di queste nuove persone di queste nuove professioni anche a volte
Ormai voglio dire la rapidità di questo mutamento e già di per sé è stressante anche psicologicamente stressante nelle nostre case
Voi sapete benissimo i dati insomma si nel giro dei prossimi nella prossima generazione se SIT supera il venti venticinque Rinaldin nelle zone più indizio Rizzati tre
Del Veneto ormai la stragrande maggioranza degli allievi nelle scuole elementari sono di origine extracomunitaria
Sono fenomeni che sarebbe assurdo affrontare il condotti che illuministica appunto come spesso in me si affrontano questioni economico politiche
Occorre riconoscere il
Il il disagi di questa civiltà per parafrasare fuori ci si vuol fare una politica realistica
E questi disagi non possono essere affrontati sì ma sulla base di logiche mercantili
Occorrono degli straordinari iniziative politiche che garantisca un'integrazione che garantiscano il dialogo che anti Scano
Scambio riconoscimento reciproco altrimenti noi andremo in tilt in questo Paese e soprattutto nelle regioni più esposte processi di globalizzazione
Se non lo comprendiamo pace l'anima nostro
Non l'hanno capito i Governi precedenti non lo capisce questo noi non abbiamo come amministratori locali su cui SIOPE ICE essenzialmente questo tipo di domanda di integrazione
Che è fondamentale anche per lo sviluppo la crescita delle nostre economie come è del tutto ovvio visto che la metà ormai della forza lavoro addetta nell'industria vicentino di origine extracomunitaria
Visto che si continuerà ad esserci un un'industria con la buona pace dei dei discorsi post provvisti di cui tutti siamo riempiti la bocca ma ricordo chi continua a esserci un'industria Centenaro hanno fa automobilisti continuano a fare
Continuano a fare meccanica si poteva fare tutto questo immagino no
Per i servizi la crescita dei servizi del terziario il PIL dei servizi per la all'industria non per fare
Non servizi e terziario per i servizi terziario per i servizi al terziario
Quindi poi il più per non rimanere male rimangono quelle cose lì che bisogna riuscire a fare sempre meglio che la Crocco come siano sempre di maggiore qualità
Che occorre incorpori non sempre più il cervello sociale come ci è stato insegnato tecnologia scienza ma poi
Tutta questa tecnologia tutta questa scienza tutta questa cultura si deve Inter incarnare introdotti in merci no mi pare o no
In telefonia in in in televisioni incompiuta cioè qualche qualcuno rimonte qualcuno gli assemblee qualcuno li di produce qualcuno li commerciale
Allora tutto questo tutto questo sistema estremamente estremamente delicato sempre più delicato sotto il proprio il porfido sociale e politico e quindi politiche di garanzia politiche di integrazione
Politiche di garanzia in senso molto ampio sono fondamentali per lo sviluppo economico stesso assolutamente fondamentali è del tutto assurdo porre in contraddizione con politiche di sviluppo mai tanto sud o quanto oggi
Ma certo devono essere politiche di garanzia funzionali allo sviluppo
Non politiche di garanzia assistenzialistiche
Che nulla hanno a che fare con un appunto l'obiettivo poi di promuovere lo sviluppo tace politiche di garanzia funzionali allo sviluppo quindi mirate
Sulla base della nuova composizione sociale sulla base di fenomeni appunto prodotti dai processi di integrazione
E questa è politica
E come volete decidere l'altro grande tema del nord in particolare perché le due grandi questione del nord secondo me c'è un'integrazione infrastrutture
E l'infrastruttura il dove volete decidere come
Sulla base di quali altre logiche se non di piani di programmi integrati addirittura su scala europea
Si possono decidere paesello per paesello si possono decidere interessi di impresa per interessi d'intesa è chiaro sono grandi piani politici che nascono anche da accordi e compromessi o scontri tra potenze politiche
Questo grande asse di comunicazione passa nella Padania passa tra
Nella zona franco carolingia che che articolazioni a
L'alta velocità si ferma a vicenza piuttosto che a Verona piuttosto che a Brescia in queste decisioni dove credete che possono mai essere assunte
Richiamo sul sulle sulle su sulle nuvole sono nascono da dai confronti scontri compromessi di tipo politico
E naturalmente anche qui il problema di nuovo e il e l'integrazione tra un ragionamento di ordine propriamente tecnico competente come con con la politica
Che non
Che che dovremmo aver imparato insomma a me non è solamente nel del più tardo pensiero liberista
Che a che fare ONU dovremmo cercare che abbia sempre più che fare con anche con il tecnico la competenza ma ha una sua autonomia
Ha una sua autonomia l'ha sempre avuto è sempre l'avrà
E non sarà mai una variabile dipendente del
Del del calcolo tecnico economico con buona pace di Carlo Marx insomma
Per questa visione tra l'altro di una politica che funziona nella misura in cui è variabile assolutamente dipendente del tecnico economico e puro materialismo storico voglio dire al suo Carlo Marsili
Sommando gli sviluppi successivi gli hanno dato qualche volta apporto mi pare ahimè anche tragicamente torto
A questa impostazione
Ah valutativa come dicono come dicevano i nostri maestri
E quindi ecco il grande tema dell'infrastruttura egli fa il grande tema di infrastrutture in Italia non non non decolla per che cosa ma non decolla sostanzialmente per una enorme carenza propriamente politica quale di non riuscire a trovare programmi e progetti condivisi
Una una u la e la comunicazione scarsissima l'impotenza della comunicazione politica con con l'opinione pubblica
Che ha impedito la la ogni ogni tipo di di di progettualità condivisa e non se non è bloccato tutto lì
è bloccato le è stato bloccato lite per anni nel
Valico di casa mia il valico di Mestre che non è un fatto Pattarello locale no è lo snodo fondamentale del traffico tra tra Est europeo in Padania ecco
Tempi la manca la la l'assoluta impotenza del politico a comunicare e progettare in modo condiviso ha bloccato
La soluzione di quel drammatico problema drammatico anche dal punto di vista sanitario per anni
Ne idem per quanto riguarda l'alta velocità in Piemonte eccetera eccetera
Quindi
Altro che se non ha ragione Bonomi abbiamo un straordinario gol bisogno di nuova politica nuova politica e anch'io non credo che
Ricolfi dicesse cosa alla fine molto diversi dobbiamo stradina li ho bisogno di innovazione politica
Ahimè negli ultimi anni invece di
In generale direi invece di
Andare su questa via
La situazione
Si è ulteriormente ingarbugliata
E perché perché ricordate dibattito di quindici anni fa se non altro un tema era stato messo all'ordine del giorno il relativamente a fuoco il tema della riarticolazione federalistica di questo Stato
Che si dedica strettamente problemi del rapporto tra globalizzazione e locale che si lega strettamente problemi di comunicazione politica e di progetti condivisi fra il progetto condiviso
Deve nascere da una discussione sul piano locale ma sul tavolo si sul piano locale non ha il potere di
Non ci viene data la necessaria otto autorità e i necessari anche i finanziamenti per diritti giochi quel livello di contrattazione ti giochi quel livello di comunicazione
Che non può essere superato attraverso il diktat statale centralistico si fa
L'alta velocità così
Se non c'hai un Ente locale che ti articola il progetto generale che te lo condivide e che riesce a comunicarlo in modo adeguato trovai dieci mila impedimenti trova i dieci miglior Tacconi
E infrastrutture non vanno avanti ma così come andava avanti una serie di altri progetti di estremo interesse
Allora noi in quindici anni ci siamo giocati questa prospettiva
Ma è fondamentale per tutti i discorsi di cui sono stati fatti è fondamentale
Con la con la con la scopa con la bocciatura della devolution per fortuna perché aggiungeva pasticcio pasticcio ma com'era facile prevedere con quello bocciatura si è buttato via tutto
Chi ha liquidato completamente il discorso
E vi assicuro che torna lo fa il Sindaco dopo una certa ahimè troppo breve interruzione la situazione dell'ente locale che poi è l'ora e lo e il front office di Dini
Di tutti questi problemi di tutte queste contraddizioni infinitamente peggiorata
Non soltanto dal punto di vista della finanziario dell'allocazione delle risorse della distribuzione delle risorse all'interno della macchina statale complessivo ma proprio dal punto di vista le sue capacità di movimento
Lungi dall'essere semplificato il quadro normativo
E lungi dal puntare o di una maggiore autonomia a partire dall'ente locale come come comunità originaria per usare l'espressione di Tocqueville si è andati in una direzione malgrado le chiacchiere esattamente opposta
Esattamente opposto
Cioè sopra l'ente locale
Come come normativa solo ordinata rispetto all'ente locale non c'abbiamo più soltanto il centralismo statale non abbiamo mai un perfetto centralismo regionale e in più abbiamo anche un neo centralismo provinciale
Perché a differenza di quello che si era ci raccontava amo quindici anni fa ma cosa ci stanno a fare le Province semplifichiamo eliminiamo le Province che cos'è la Regione se non il coordinamento delle Province no
Tra l'altro molte Regioni i rappresentanti alla Regione vengono eletti su base provinciale quindi che cos'è la Regione se non
Il luogo eccetera eccetera si è andati in una direzione di rafforzamento dell'Istituto provinciale senza fare le città metropolitane
Ma sapete quanto costa in termini anche di costo della politica o per il modo in cui oggi si parla di costi della politica mi fa proprio sorridere
Perché i costi maggiori che la politica non solo sono anche i costi di deputati troppi quell'uso e dei costi né in efficienza
Dell'assoluta inefficienza derivante appunto da questo mostruoso meccanismo amministrativo istituzionale che non riusciamo a modificare
E che negli ultimi quindici anni malgrado tutte le prediche sul federalismo e sull'autonomia eh radicalmente peggiorato
Cioè per fare una variante per fare un piano urbanistico per far per
Si accompagnare per usare il termine tanto caro Aldo per accompagnare l'imprenditore né i suoi sforzi di
Investimento eccetera eccetera la nostra situazione è infinitamente peggiorata per fare una variante oggi non possiamo non non dobbiamo più soltanto contrattare con la Regione ma anche con la Provincia
Per i famosi piani di assetto territoriale il senso di cui non possiamo fare varianti non si capisce se dobbiamo farlo
E naturalmente ogni vostro investimento ogni investimento dipende dal fatto di poter essere localizzato lì piuttosto che l'ha eccetera quindi dipende da
Piani piani di
Pubblici
è evidente piani urbanistici varianti urbanistiche bene
Per fare ora i famosi piani di assetto territoriale che devono fare dei comuni per esempio il Comune di Venezia per un piano urbanistico no lei di fare il piano di assetto territoriale ma quale differenza c'è tra piano di assetto territoriale il piano urbanistico io non ho ancora capito dopo due anni
Ma qualche differenza bisogna inventarla bene
Chi me lo approva il piano di assetto territoriale una volta si andava alla Regione ora bisogna contrattare che con la Provincia
E le Province si stanno moltiplicando in giro per il mondo fissato rafforzando il loro ruolo
Provincia di Fermo e
E non si è fatta la città metropolitana che invece era la vera riforma che avrebbe avuto un senso pre come tutti sanno ecco oggi ero al ad un dibattito alla Fiera di Milano
Sì e Fiera di Milano ma state ero
Starò
Ma
Cioè
No no non era logico un riassetto istituzionale fondato sulla città metropolitana è evidente è evidente
Cioè oggi ci aiuti una città che dal punto di vista politico economico non c'entra nulla con la città amministrativa ma non mi pare una contraddizione da poco
In altri Paesi queste contraddizioni erano affrontate la grande visione è venuto fuori illecita dovuto maggiori sviluppo l'hanno potuto avvenire anche perché hanno goduto
Di una riforma della normativa che ha permesso di fiale piani organici per lo sviluppo territoriale per l'insediamento industriale per la mobilità per le infrastrutture hanno permesso tutto ciò
Da noi eh letteralmente impossibile
Quindi questo tema della riforma delle istituzioni della riforma delle istituzioni è assolutamente c'è e rimane assolutamente centrale
Ma va denunciato il fatto che la situazione attuale e peggiori rispetto a quella di quindici anni peggiore
A cosa è appunto
Drammatiche drammatica in particolare per il nodo dove chiaramente la sofferenza dell'impresa eccetera Ettore tutto è tutta qui è tutta qui dalla mancanza di un ruolo delle autonomie attivo propulsivo rispetto ai loro bisogni di sviluppo
Per la mancanza di risorse anche a volte certo di cultura per sviluppare una politica di integrazione
Per la drammatica crisi del sistema infrastrutturale drammatiche insufficienza del sistema infrastrutturale e qui non si sta ponendo rimedio in alcun modo facciamo soltanto un esempio adesso l'alta velocità ma sapete che l'alta velocità al momento attuale
è stata realizzata soltanto sostanzialmente tra Venezia e Padova ma
Non si sa nulla neanche del percorso tra Venezia e Trieste
Non si sa non è stato disegnato il percorso quindi quando andrà bene
Noi avremo un'alta velocità diciamo una Commissione Rapino la Commissione moderna con i suoi funzionale attraverso questa cosucce h e la pianura padana Dada da Torino a Trieste diciamo tra quindici anni
Cosa succedeva che quindici anni cioè certo che occorrerebbe una una una una letto sciocco vero e proprio cioè
Un ceto politico che che che potesse decidere che queste sono le risorse fondamentali
Fissare una una una scala
Precisa di priorità egli investire le risorse che sono certamente scarse che abbiamo
Ma è è possibile questo realistico questo la sofferenza del nord dipende da questo
Dipende dalla dalla crescente disillusione
Sulla capacità del ceto politico di tutto e
Perché è chiaro che
Nel nell'affrontare questi questi nodi con la sufficiente capacità decisionale
Vieri certamente da parte del centrosinistra una un'incapacità culturale di comprendere secondo quest'ottica secondo questa prospettiva i problemi del nostro
Non c'è dubbio e lo e lo denuncio da data da trent'anni insomma perché le cose vengono da lontano
Di leggere sempre di
Nel di fare sempre la Cassandra di leggere sempre le le difficoltà di leggere sempre dei sintomi del declino invece che le grandi capacità di rinnovamento anche anche
Anche il modo in cui è stato subito lo choc dar luogo da globalizzazione e lo choc da
Dal venir meno della
Della della competitività da da svaluta azione insomma in pochi anni questo ciò che questo trauma è stato
è stato è stato recuperato dall'industriale
Del del lombardo-veneto dall'industria del nord est in particolare
E l'incapacità culturale del centrosinistra di leggere questi
Di leggere la crescita delle nuove professioni all'interno di questa società di darà desse rappresentanza voce
è e a ha davvero dell'incredibile da questo punto di vista e i risultati elettorali lo dimostrano
E non dimostrano invece che c'è un grande applauso una grande fiducia nei confronti del centrodestra non è molto ha fatto questo
Ma certamente
Diciamo una
Una ma che vedono vedono nel ceto nessuna maggiore affidabilità o perlomeno la la possibilità di un
Di un rapporto più più positivo i dati sono impressionanti voi sapete benissimo note credo in piedi che li ricoprì
Vi è una differenza di quindici punti Lombardia quasi diciotto nel Veneto più di dieci in Friuli
Cioè l'aria diciamo lombardo veneta che vedrà e come un'area molto omogenea la differenza essenziale e non è vero
Che questa mancanza di innovazione politica e questa impotenza di una lettura appropriate innovativa il propulsiva anche del
Del dell'economia di queste di queste Regioni di queste aree derivi dal fatto che il centrosinistra rappresenti invece diciamo la Società delle garanzie avevo niente
Perché i dati il dato più eclatante e che proprio e il voto dei garantiti tra virgolette il voto del lavoratore dipendente garantito il voto dell'operaio garantito
Che che è più forte per il centrodestra in queste
Basta esempio eclatante vicenza le zone industriali dove RAI Uno ancora o più settori Picasso Perahia manifatturiera tradizionale ha il voto più massiccio Averone eccetto a Treviso il voto più massiccio
Al centrodestra quindi non è che
Garantendo i garantiti tu garantisci dal tuo sopravvivenza politica manco per niente
Manco per niente cioè questo su cui fare leva anche nel ragionamento insomma parlo un po'pro domo mea questo fa le elemento non è che una una politica conservatrice aiuti a conservare il tesoretto
Aiuta perdono più rapidamente
Questo il punto cioè non cioè da e sono regioni che insieme chiedono ormai sostanzialmente insieme aria dei garantiti e Area delle nuove professioni area della città di rischio chiamatela come volete che chiedo di innovazione politica
Perché i disagi in questa situazione e anche dei garantiti
E anche lì garantiti sia io che Ricolfi siamo dei garantiti o no cosa voglio dire professore universitario di garantiti no più garantiti devo anzi
Doveva essere i primi a fare spietate autocritiche quando ha parlato di
Di garanzie di società di rischiare
Sì se una categoria che non ha mai affrontato il rischio sono i professori universitari non sono i nostri colleghi quindi lasciamo stare ma che
Ma
Il disagio dice in una situazione dove appunto
Il rapporto tra politica e società e il rapporto tra politica economia hanno potuto a politiche cultura vive una situazione di così grande sofferenza e nello stesso tempo anche inconsapevolmente
Avvertì che la soluzione di questi problemi non può essere trovata per via come dire spontanea o attraverso qualche mano invisibile
Ma deve nascere una capacità di condivisione di progetti condivisi di concertazione di corpi di di di di nuovo accordo di nuova sintesi tra pubblico e privato bene in questa situazione qua che tutti in cui tutti avvertono
Che soltanto cucine poi uscire
E allora lire l'innovazione politica sarà premiata da tutti come è stato nel calcolando se è apparso che
Nelle nostre regioni per un verso la lega potesse rappresentare l'innovazione politica o Berlusconi potesse presentare innovazione politica e allora non ha preso soltanto i voti di una parte per i voti tutti
Per forza perché è una società che chiede trasformazione chiede trasformazioni in modo sempre confuso se volete ma è ovvio che questa e poi interpretazione l'ermeneutica
Della domande di trasformazione dovrebbe essere appunto il compito il compito della politica il compito della politica
Io credo
E concludo con una battuta che però non è poco del tutto una battuta io credo che un po'dice di secessione dolce
Per il nord
Non farebbe male
Cosa intendo per secessione doccia ma intendo che le persone che comprendono che da questa situazione era quella questa domanda di innovazione politica si esce soltanto se
Si aggrega intorno a questa domanda specificando le articolandolo secondo progettualità precise interessi imprenditoriali interessi politici interessi culturali
Se si crea un accordo ma un accordo sostanziale non accordi di compromesso non l'accordo per essere dei forti triennio Intini del Governo che vincerà domani o dopodomani
Ecco una
Una ripresa di domanda federalistica che si articoli appunto attraverso anche
L'esperienza la vita e la la dinamica il dibattito nei partiti
In una in una
Rappresentanza specifica del del nord e in particolare del lombardo-veneto che credo un'area assolutamente omogenea da tutti i punti di vista secondo tutti gli indicatori
E cioè che la dialettica politica nazionali si articoli attraverso una rappresentanza autonoma di queste regioni
Per dirla in modo ancora più esplicito nasce il Partito Democratico il Partito Democratico secondo me può avere un futuro
Non solo nel lombardo-veneto ma a livello nazionale se Partito Democratico si articolerà in termini rigorosamente federalisti ICI e la sua rappresentanza nel lombardo-veneto saranno per rappresentanza autonoma autonoma
Cioè una Partito Democratico dello Bardot Veneto federato al Partito Democratico nazionale
Se e così ugualmente se ne seri se dovesse nascere come io auspico una un partito di centrodestra europeo anch'esso dovrebbe essere articolato secondo questo schema
Perché la questione appunto settentrionale esiste
La questione di uno scollamento tra ceto politico e delle istanze di sviluppo anche prepotenti in certe aree di questa Regione di innovazione di questa Regione e il dinamismo di queste regioni
L'ho lo scollamento fra queste due dimensioni esiste
E non può essere altro che recuperato politicamente ma con azioni di innovazione politica nei contenuti come prima ho detto ma anche nelle forme della rappresentanza
Perché in politica la forma la forma della rappresentanza e altrettanto sostanziale dei contenuti
Si tengono insieme o insieme sì si si spezza
Grazie tante provvederà Cacciari che credo abbia concluso in maniera molto importante e apportate davvero avanti il discorso da cui siamo partiti a delle indicazioni ben precise
Credo che a questo punto passiamo rapidamente passare la discussione non avremo molto tempo salti Alberta maglia probabilmente a qualche un intervento
Io credo che
Organica Nikos prese da un po'un problema con la memoria
Nel senso che ho sentito parlare di l'Italia del rischio
Se noi ricordiamo ebraico
Per età quanto meno lo ricordano nel Veneto degli anni settanta ottanta
Nella fascia Brescia Bergamo nord Lombardia negli anni Sessanta perché iniziato prima nel piemontese comparto tessile dagli anni sessanta fino agli anni Ottanta
Non abbiamo avuto per anni nord Italia una specie di magia nel senso che
C'è un triangolo virtuoso non necessariamente di etico ma comunque virtuoso tra la capacità
Straordinaria
Di un numero elevatissimo di individui di inventare il prodotto
Con una grande etica della del lavoro suo prodotto proprio della quotidianità del prodotto
Combinato a un credito cioè quindi ha un'estensione del credito da banche molto locali in un circuito prevalentemente popolari e casse c'erano ancora le banche l'interesse nazionale allora tra le grandi banche
E una pervasiva totale diffusa accettate evasione fiscale
Sul genio del prodotto la politica ha poco da dire e aveva poco da dire
Sul sistema bancario che finanziare le aziende a breve termine finanziando breve termine anche gli investimenti quindi quegli investimenti che avrebbero dovuto essere fatti in modo più equilibrato con capitale proprio
E
Sulle quote sulla sull'evasione fiscale la politica ha avuto molto da dire cioè c'era un patto fortissimo tra la politica rappresentata dai grandi politici prevalentemente democristiani in tutte le aree citate e le aziende
Quindi credo che un problema
Nel parlare della del rischio
E che
La
Pezzo d'Italia o la società del rischio non sia mai stata così elevata in Italia
Cioè è mancata quella sponda sono mancati anche le altre voglio dire però è mancata quella sponda
Intrapreso cacciare un intervento
Raggelante un po'pauroso
Nel senso che la risposta non può che essere politica cioè non credo che
Il futuro di questo Paese si basi sulla sola ed esclusiva sezione dell'impresa l'impresa è fondamentale nella creazione di valore creazione di ricchezza d'accordo
Ma ho l'impressione ed io non so se uso dei termini sbagliati che si sia passati da una politica che comunque interpretava in termini di negoziazione il suo ruolo per cui Democrazia Cristiana tutta la vita
In cambio credito facile evasione
Ha una politica forse più meridionale in qualche misura di pura mediazione cioè io sopravvivo e tu sopravvive
è un problema allora domande è un problema dinamismo dei politici nel senso che il CREL sulla diagnosi siamo tutti d'accordo e siete d'accordo anche voi ma
Bossi
Che voi sono pensa la figura del del di di Bossi come come interpretazione fisica di una politica nuova negli anni ottanta
Voglio dire chi poteva dare credito in termini fisici in termini culturali quello che vuole ha interpretato sicuramente qualcosa ma in atto
Berlusconi sicuramente nato anche sui soldi ma non su in tutt'altro che sui soldi allora non c'è la possibilità
Che CIS che il CIPE che ci possa essere
Un gruppo di persone un gruppo di politici che lei conosce voglio dire che in qualche misura si facciano interpreti di una diagnosi che strade Fini
Che io credo che sia quasi una domanda importante conviene
Guardi
Mi piacerebbe risponderle secondo un porfido come dire più più storico che che
Perché non non possiamo dimenticare se ragioniamo punto in
Sull'onda
Medio lunga e per intendere il cui fenomeni questo genere un po'necessario
Quale quale evento straordinario è capitato nel nostro Paese all'inizio degli anni Novanta
Cioè non forse non abbiamo la netta percezione cioè in nessun Paese europeo occidentale
è successo una trasformazione così radicale del ceto politico cioè l'abbattimento l'azzeramento di due di due di tre di due partiti cardine
E dell'altro per ragioni storiche epocali di fatto in un brevissimo prima di tempo senza guerra civile senza ma è stata una riduzione cioè se non ci rendiamo ben conto di questo dicono che è successo di lo devo Ubu richiamo a con una khettara non non ci capiamo quindi mi verrebbe da rispondere secondo secondo cui una dimensione di ordine storico è è del tutto naturale che la ricostruzione
Di una cultura politica dopo uno shock di questo genere duri una duri tempo e incontri infinite difficoltà infiniti ostacoli
Cosa vuole questa questa è la questa è la verità
Questa la verità il problema ripeto il problema è che e lede la domanda che facevo alla fine insomma n non vorrei ripeto a me sua questa siccome la domanda fondamentale essi su una certa
Indagini una certa naresi
E soprattutto nella consapevolezza appunto come lei diceva che da una situazione di questo genere il nostro Paese
Può uscire uno perché ci ha tutte le potenzialità per uscirne e quindi basta con i vetrinisti basta con il pianista invece ci sono queste forti sono questi soggetti
C'è anche da noi questa società che che essa rischiare senza fare le retoriche adesso sul rischio sull'avventura queste
Perché non sempre poi il rischio questa cosa straordinariamente bella affascinante eccetera eccetera
Ecco punto per il suo c'è il rischio sì ma anche le garanzie no rischiosi ma anche ammortizzatori sociali riscossi ma anche sapere che
Non è che se perdo una volta poi sono fregato per budget nato per tutta la vita rischio sì ma anche non essere costretti per essere curati adeguatamente a presentarsi con la carta di credito visti assieme a tante cose no e
Presumo alcuni aspetti che credo nessuno di noi vuole buttare vuole buttare via ecco
Quindi in insistendo sugli elementi positivi senza retoriche senza ottimismi di maniera eccetera eccetera se si riesce a creare in questa
Cultura condivisa
Tra questa società di rischio senza enfasi senza retorica e senza senza
Senza la Sud abbellita di faccio io e la politica è semplicemente sempre e comunque l'impedimento l'ostacolo se da questa in sofferenza per la politica per le norme che è montante incerti
In certi settori anche dalla cultura politica ci si riesce a combinare questo
Come appunto alcuni
Nei settori del ceto politico
Trasversali direi in una certa fase tra centrosinistra e centrodestra interessati a riprendere un disegno di riforma istituzionale
E a riprenderlo come strumenti che sono certamente i partiti in democrazia che abbia una massa critica che abbiano che abbiano una una una loro una loro
Dignità anche quantitativa sul piano un po'inerente ideale dialettiche politiche europee che non siano tutti i i più piccoli partiti europei e dal punto di vista quantitativo e qualitativo
Perché poi
I la quantità diventa qualità in politica
Cioè la selezione di un ceto politico che in democrazia avviene essenzialmente attraverso la lotta politica dei partiti piazzò nonché qui alle retoriche sulla società civile sul
E
Avviene così è sempre avvenuta così no
La democrazia è essenzialmente rimarrà sempre essenzialmente sta anche Stato dei partiti
Allora un grande partito rappresentante cioè un grande patriota emergendo destra è anche una garanzia con una selezione del ceto politico adeguata
Non ceto politico che e ed ente ed è sempre stato così in tutti i Paesi e così negli Stati Uniti così come in Gran Bretagna così come in Germania e necessariamente così un piccolo partito è un partito di rendita è un partito conservatore per definizione
E i partiti italiani sono tutti piccoli partiti
è un partito conservatore un partito di rendita un partito che non seleziona politici innovativi per legge di natura
è questo il punto allora
Vediamo se riusciamo appunto a creare all'interno del ceto politico questa tendenza all'unificazione al rafforzamento che è una condizione si accompagnerà verrà si accompagna necessariamente anche ad un miglioramento qualitativo del ceto politico
Perché sarà una Renault un'agorà nella quale il dibattito il confronto e più competitivo
Ci sarà una concorrenza più viva non tutti asserragliati per difendere il tesoretto
Nei piccoli partiti avviene così e ci sono tutti i piccoli partiti tutti i piccoli partiti
Rispetto appunto a esigenze di riforma e di innovazione che di cui stiamo parlando allora
Cerchiamo di percorre tutti secondo le nostre specifiche responsabilità questa strada
L'impresa nella consapevolezza appunto che in un disegno di riforma politica essenziale anche al proprio sviluppo i politici laddove operano all'interno dei partiti dove operano per per spingere in questa direzione
Vediamo di moltiplicare l'occasione di confronto di comunicazione tra queste due dimensioni
Nella consapevolezza che la situazione è determinata nasce da una
Da dalla dalla grande crisi dalla grande crisi per l'inizio degli anni novanta è stato una formidabile crisi quale nessun Paese europeo ha conosciuto in tempo di pace
Dottor Bassetti lei non ha niente a dire il passo
Do interesse sia l'analisi
Dico nomi che lo sforzo e il tentativo
Di Cacciari
Di
Trovare insieme la rivitalizzazione del ruolo della politica e il però introdurre una sfida la politica rinnovarsi ecco
Io l'ho notato una cosa che vorrei sicuro che vorrei
Portare qui
Beh io ho molti dubbi che tu che la crisi italiana possa risolversi senza una organico differimento
Alla globalizzazione e quindi all'internazionalizzazione anche della politica
Cioè ho l'impressione che prendo quanto sta succedendo nella grande impresa
Non è soltanto un faticoso superamento dei confini nazionali
Ma è anche l'inizio di un mix esce di classi dirigenti cioè se uno guarda cosa esce per esempio dall'operazione Unicredito Presidente Tedesco
Il co a Consigliere delegato genovese
E vicepresidente romano
Dico faccio questa situazione perché rispetto al discorso delle tre Italietta
Queste sono due italie più una che la Germania
Voglio dire nel senso ecco
No
Io volevo introdurre questo aspetto cioè in che misura e questo è un vecchio discorso quale è sempre stato molto trattato cioè non solo sono convinto che il federalismo
La strada meno ma un federalismo non nazionale
Cioè per esempio la Baviera città adessa più tutta la Calabria
Cioè io credo e questo è il discorso perché si era cominciato a farne settanta e poi è stato represso ecco mi ha stupito un po'che
In un discorso così consapevolmente avanzato
Il tre scendi mento della dimensione nazionale
No fosse assente
Per
Per me un riassetto federale significa che queste regioni o queste macroregioni eccetera hanno delle godono di autonomia effettive proprio nel nel nel nella relazioni economiche e culturali eccetera transfrontaliere
Cioè i potenti in un quadro di Europa delle Regioni in un quadro di Europa delle città e delle regioni che si inserisce il discorso federalistico locale
Nazionale o mi sembra per il
Cioè
La crisi italiana non si risolve come crisi se si ridusse si imposta come soluzione della crisi italiana
Cioè il in fondo l'Italia sono caro Conte
Ha vissuto questa rivoluzione pacifica sotto l'urto
Della globalizzazione per il fatto di essere il punto debole dell'Europa che si localizzava no perché da quel punto di vista lì la Spagna
Avevo una struttura sociale un tipo di borghesia una statualità
Più avanti di noi e ha subìto sfruttato il vantaggio no ecco
Adesso però se noi non proprio non introduciamo questa nostra esigenza di legarci organicamente anche a livello di società e di politica e quindi non solo di multinazionali o di un prese
Con la nuova società europea
Ecco io credo che la soluzione
Del tempo della soluzione che che tu auspicabili è difficilissimo che venga fuori per una ragione proprio sociologica di ceti
No cioè noi così come in fondo se oggi il Meridione
Comincia a superare la questione meridionale comincerebbe a ragione Bonomi volevo dire basta pensare alle fasce
Adriatiche eccetera è perché ha ridotto l'integrazione sociologica ai nell'impresa tra il nord il sunto no cioè il Pistorio
Non è un terrone
Detto così e anche sesso indiano
Ecco perché l'impresa ha mescolato questo
Ecco
E ora
Bisogna che la la politica per esempio si interessi nazionali anzi in qualche o questo questo disistima per esempio del ruolo dei parlamentari europei
No questo scarsa attenzione nel Partito Democratico del problema dell'adesione cioè attuato a quale forza politica fino all'idea di inventare aderiamo a quella al Partito democratico americano
Perché non ci piace nel PPE neonata delle ma usciamo dai confini nazionali ecco questo è secondo me perché se non usciamo dei confini nazionali sfruttiamo questa nostra vocazione all'universalismo che la globalizzazione ci sfida a produrre
Probabilmente vediamo ghettizzati nella penisola e non andiamo da nessuna parte
Qualche altro intervento
Perché
Sacche Aldo Bonomi deve andare ma deve andare immediatamente o se ancora due minuti
Beh
Allora no no a salutare magari possiamo se sarà si fermano far firmare
è ecco quello che si sente dire granaglie dal TAR Bassetti ma anche in generale
Che ammettere con il figlio stesso Bonomi cioè c'è effettivamente una una generalità e come dire
E cioè il tanti Moretti i più convergono su la necessità di una innovazione politica in nella direzione e adesso con delle varianti magari tra all'idea che può avere Ricolfi l'altro ENI AN i punti che ha sottolineato ma si Cacciari che ha più sottolineato nell'esigenza comunque di garanzia e di integrazione delle nuove persone che ci sono in Italia nelle infrastrutture
Magari nel caso di Ricolfi diciamo i punti di una nuova politica non sarebbero esattamente questi però c'è una larga concentrazioni insomma di moltissimi specialmente nel nord e non solo da parte la Società di rischio di queste nuove di queste necessità di nuova politica
E anche probabilmente in senso federalistico la domanda e ma politica nell'ambito proprio forse ripeto un po'quello che diceva Mario nell'ambito della
Della classe politica di tutta la classe politica c'è qualcuno
Che cioè si renderanno conto di questo tipo di esigenze e in qualche maniera n
Che devono e realmente fare delle innovazioni ci sono dei gruppi non delle singole persone distinte dalle altre è una domanda che faccio sia al professor Cacciari sia Luca Ricolfi
Forse
Consequenziali e più titoli rispondere io prima voi dire una cosa sempre sul
Ruolo della politica non so come è nata l'idea
Che non siamo d'accordo sul
Fatto che ci vogliono nuova politica
Io non ho affatto detto questo semplicemente son due punti fosse che non non sono ben chiari primo
Il fatto del declino non è un attesi politica e
La statistica che dice che Tremonti si sbaglia cioè noi la nostra quota di mercato non sta diminuendo
Solo perché c'è la Cina l'India eccetera ma la nostra quota di mercato dall'anno mille novecentonovantasei
Sta diminuendo rispetto all'euro zona con cui abbiamo
Una perfetta comparabilità abbiamo gli stessi subiamo la stesso il tipo di pressione di concorrenza eccede quindi chi parla
Di declino non è che prenda una posizione ideologica registra
Perché tutti gli indicatori dall'export al tasso di crescita del tasso di cambio effettivo reale la competitività eccetera ci vedono in declino da dodici anni undici anni
Rispetto all'euro zona no rispetto al mondo
Allora rispetto a questo punto Stato o meglio il trend dell'Italia qual è il problema non è di avere meno politica o di eliminare la politica o di non riconosce l'autonomia del politico ci mancherebbe io sono d'accordo con
Tutto corretto cacciare tutto che l'ha detto Bonomi sul nel merito
Quello che però
Io vorrei sottolineare e che ci sono due
Pezzetti decisivi in questa eventuale nuova politica del primo eh e il la fine dell'immobilismo cioè se la politica
Si fa carico solo dei problemi del consenso
E non si fa invece carico di prendere delle decisioni e di assumere delle delle scelte le scelte coraggiose
La politica non è nuova politica e quella che abbiamo avuto finora finora non abbiamo avuto una politica a destra a sinistra che si è preoccupata solo
Di garantire il consenso e quindi di sopravvivere al Governo anche adesso si parla di elezioni su quella preoccupazione solo di non perdere voti
Ha quindi nuova politica vuol dire
Una politica che rischi che anziché scaricare il rischio sulla società si assuma i suoi rischi e che competa su dei progetti non non compete a sud delle parole
L'altra cosa che invece riguarda i contenuti e qui può darsi che abbiamo opinioni diverse io sono dell'idea
Che
La intromissione della politica nell'economia sotto due forme prelievo di risorse de
Occupazione di posizioni chiave è arrivata a un livello
Eccessivo in Italia drammaticamente eccessivo cioè se noi eliminassimo un po'di anche solo un po'di sprechi nella spesa sociale recupereremmo tranquillamente trenta miliardi di euro
C'è una pressione del fisco e un'invadenza della politica nel
Pubblica amministrazione che è andata oltre i livelli di guardia
Io questo dico nonché dobbiamo fare a meno della politica perché vivo in Piemonte per esempio una delle critiche che posso fare a tutte le amministrazioni che si sono succedute di centrodestra prime centrosinistra adesso
E precisamente di non aver preparato le popolazioni locali problema trattato
Quindi su questo discorso di Cacciari e assolutamente ineccepibile noi abbiamo bisogno di una politica che soprattutto nei territori si faccia carico di problemi ma non a caccia di voti
A caccia del consenso per prendere la decisione che fanno bene al Paese non dobbiamo dare pensare al politico che a caccia di voti da dei due finanziamenti sussidi assistenza favori eccetera dobbiamo
Avere politico che va nei territori e spiega
Che cosa va fatto perché questi territori possano crescere
Quindi
Io sul discorso della politica sono pienamente d'accordo con quello che ho sentito sull'esistenza di
Di un
Di un gruppo di persone che abbia intenzione di cambiare questo modo di fare una che abbia cui abbiamo assistito negli ultimi anni penso sia più abilitato rispondere Cacciari io ce l'unica cosa che noto e che il Partito Democratico sta nascendo a sinistra senza una vera competizione di idee e questo mi mi preoccupa moltissimo perché
C'è un enorme accordo di facciata su alcuni principi astratti su alcune formule ma poi si vede che
All'atto pratico
Cioè stando al Governo quei principi e quelle formule su cui si è d'accordo non diventano affatto
Delle battaglie che i riformatori intendono fare quindi a me sembra che noi
Abbiamo il dramma di una
Di una sinistra sto parlando solo della sinistra in questo caso che ha delle bellissime idee ma che nel
Comportamento di governo nei comportamenti di governo parlo del Governo centrale e assolutamente conservatrice preoccupate esclusivamente di garantire il consenso centrodestra lo stesso perché
Tutto ha fatto il centrodestra tranne
In questi anni tranne quel prendere delle decisioni coraggiose le poche coraggiose veri mandate al futuro infatti se ne trova il centrosinistra adesso come quella dello scalone
Questo il problema però su questo fosse Cacciari è molto più
Da dire di me
Ma sicuramente un
Io un vi sono sacche dimensioni in cui è possibile e possibile operare per ridurre quello che vuol diversi costi della politica e anche per quanto riguarda il welfare
Anche queste operazioni però se non vogliono essere traumatiche e poi condurre l'effetto esattamente opposto
è necessario che vengano accompagnate da
Da
Una riorganizzazione di tutto di tutto il quadro cioè voglio dire noi in Italia per difendere il welfare
Per svilupparlo per organizzarlo meglio in modo più efficiente abbiamo bisogno di mettere in a sistema tutta la rete del terzo settore tutto la rete del volontariato
Professionalizzare lo venderlo competente e così via perché non c'è alcun dubbio che non possiamo semplicemente attraverso il prelievo puntare
Ad una ad una più efficiente a un miglioramento di una maggiore efficienza ad uno sviluppo anche di questo
Di qui del welfare come sarà necessario se vogliamo voi fare anche politiche di integrazione nei confronti di nuovi lavoratori del nuove presenze extracomunitari eccetera eccetera
Ma
Ma non è possibile attraverso un sistema puramente pubblico non c'è dubbio
Quindi l'integrazione pubblico-privato come delle deve essere un e la concertazione pubblico privato verso e un fondamentale anche per il welfare
Così come così come per quanto riguarda l'urbanistica la politiche territoriali ormai ci dobbiamo in questa direzione nella consapevolezza però da un lato
Da parte del politico che il vecchio welfare socialdemocratico statalistico vado vado a a spanne con l'accetta ma insomma c'è per intenderci è assolutamente superato
La crisi fiscale dello Stato era stata profetizzato ancora prima che ci fosse la socialdemocrazia perché il più grande rilievo di che in scale Skira aveva assolutamente mostrata e in formule matematiche
Era evidente
Che una politica anticiclica sì sì stabilizzato in quanto politica anticipi avrebbe portato a una una una elefantiasi di apparati pubblici di spese pubbliche eccetera eccetera che avrebbe alla fine prodotto appunto una una impossibilità da parte dello Stato di farvi fronte attraverso il prelievo fiscale una difficoltà crescente a farvi fronte attraverso il prelievo fiscale
Perché tutta la politica poi nasce appunto come politica anticiclica e quindi per ragioni fisiologiche non poteva diventare sistematica
Ma
Ma queste acquisizioni Vaughn vogliamo gettare le è compito un punto politico fondamentale no cioè è e lo ha come che si possa sì si può
Si può pensare ad un welfare che non c'è un welfare appunto centrato esclusivamente sul sul prelievo fiscale sul trasferimento di risorse a questo settore si certo non si può pensare
Ma bisogna fare anche qui degli investimenti degli investimenti mirati rafforzare il terzo settore sostenerlo di più
Professionalizzare volontariato ci portante col si possono fare tante cose si possono fare
Ma
Bisogna avere risorse mirate a quello mentre le poche risorse ad esempio che all'ente locale possono è soltanto indirizzate al vecchi sistemi di welfare
Per il semplice voglio fare politiche di integrazione culturale se invece voglio rafforzare il terzo settore se invece vuole accompagnare le nuove professioni non una lira
Per i trasferimenti non avvengono trasferimenti al al al Comune dopo tot no al comune dopo questo per questo per questo per questo
Faccio esempi clamorosi anche per quanto riguarda le infrastrutture
A un certo metodo cioè la legge per i parcheggi e se tu vuoi usare di quei soldi dalle per i parcheggi ma io non ho bisogno di parcheggi nel mio comune io ho bisogno del tram no mondiali
Ma il problema dalla mobilità son voleva complesse mi danno i soldi per la mobilità no la legge per il tram
La legge per i parcheggi
Allora di nuovo siamo lì cioè c'è una riorganizzazione complessiva culturale e politica del rapporto tra le varie dimensioni dello Stato che non è stata minimamente affrontata
Nei dalla riforma istituzionale costituzionali del centrosinistra né dalla devolution poi e che con l'affossamento della devolution
Tutto quel tutta questa tematica fondamentale
è stata passata al dimenticatoio questa la questione
Questa la questione del del del
Delle risorse dell'uso risorse
Ci sono delle delle sacche di spreco e nello stesso tempo però ci sono dei del de dei settori in cui non ai risorse
Per ora ci si parla tanto di sicurezza ma i Comuni non hanno risorse per la sicurezza
Non le hanno non c'entra niente la la lei lei mille i nullafacenti eccetera eccetera non ci sono
In alcuni Comuni drammaticamente non ci sono e la finanziaria che stabilisce che tu non puoi anche se un Comune virtuoso è perfettamente in regola con i conti non poi
Non puoi assumere persone
Anche questo ciao scusa anche questo è un bel un bel problema come fai a svecchiare la pubblica amministrazione come fai a mettere dentro delle
E investire risorse umane spesso elemento indispensabile con finanziarie che si susseguono danni e ti impediscono e ti impediscono qualsiasi politica di rinnovamento di più il quadro
Provate voi a gestire un'azienda nella quale voi non potete investire risorse umane lo potete proibito
Anzi l'ultima Finanziaria stabilisce che le richieste che le spese per il personale devono ridursi dall'un per cento ma ci sono gli aumenti contrattuali mi fa amici mediamente contrattuali che già a chi ancora i Comuni non hanno financo i Comuni non hanno voce in capitolo
Perché i rinnovi contrattuali le loro decisioni l'Agenzia romana e poi ci viene comunicato pare gli stipendi però il costo complessivo del personale deve essere ridotto l'un per cento
E come e come si fa e che come si fa allora degli inventariati le esternalizzazioni ma non mirate programmate no ad emergenza
Perché per ritornare con questi conti cosa gli fai fare tutti allora prendo un pezzo del mio dipendenti e li trasforma in una fondazione
E li trasformino fondazione o li metto in un'azienda speciale nell'ex aziende speciali adesso sono Sparvoli tutte l'open un pezzo di né dipendenti con defatiganti trattative sindacali ed esposto nella società che mi gestisce le farmacie ora Società di rifiuti
No sostituirci ai due molte volte io ho la sensazione che le imprese non si rendono conto di che cos'è dopodiché certe cioè i professori che racconto degli sprechi
Ma la macchina ecco e e questa cioè la macchina che non funziona la macchina che spreca abbiamo una macchina che consuma dieci litri per fare un chilometro
è la macchina che spreca la macchina che non funziona non è che il guidatore sprechi perché tiene perché tiene costantemente l'acceleratore premuto
E la macchina che non funziona e allora di nuovo il problema c'è l'accordo
Tra forze politiche forze imprenditoriali di questo paese c'è l'accordo per mettere mano finalmente alla macchina alla trasformazione dell'automobile oppure ci
Sì rimbalzi amo le accuse voi sprecate voi appunto perché le bidelle che fumano che non lavorano eccetera eccetera il che poi tra l'altro complessivamente non è affatto vero
E dall'altra parte voi non pagate le tasse voi potete voi eccetera eccetera
Facciamo questo bel ping pong per quanti anni ancora
Allora secondo me appunto non è questione di vedere chi
Chi è consapevoli chi non è consapevole io penso che siamo partiti alcuni processi interessanti non solo dalla finire ma interessanti il processo che è partito nel centrosinistra col Partito Democratico interessante il processo
Qualcosa di analogo vedo che bene o male matura nel centrodestra e secondo me si si formassero questi due grandi partiti certo con la dimensione internazionale che diceva Bassetti prima non c'è dubbio
La missione europea liste internazionale quindi affrontando seriamente questa questione ecco questo potrebbe essere l'inizio di un'innovazione politica importante
Perché poi alla fine dibattito verrà anche sui contenuti ora non non non sono evidenti però ci sono
Nel dibattito che io dico di più all'interno nella formazione del Partito Democratico beh gli schieramenti ci sono insomma sono ancora confuso incerto poi ognuno
Cura particolarmente come dire il problema del sud della sua collocazione cerco anche questo sì siamo dei realisti dobbiamo sapere così perché in un'azienda non è così
Ora se di fronte una trasformazione non cui perché i contenuti va bene questa è la strategia acquistata la strategia ma poi io dove dove vado non i dirigenti qui presenti non solo pongo il problema di funzionare trasformazione quindi
Il leader quelli che hanno vocazione politiche che intendono continuare a fare politica certe ci ponete il problema del loro destino e quindi si piazzano
Ma in questa logica banale di piazzamento B i contenuti ci sono non c'è dubbio
Anche riguardo alla questione settentrionale ci sono delle forze politiche che intendono giocare il Partito Democratico anche nel senso che io ho detto la fine del mio intervento
Ed emergeranno più chiaramente questi contenuti io penso di sì finita la fase e definito il partito è chiaro che dentro quel partito il gioco delle correnti si giocherà necessariamente a che su questi contenuti
E anche su queste collocazioni regionali del day io credo comporti assolutamente analoga arriverà anche si avvierà anche
Un grande bene a al nostro Paese perché se il quadro politico si semplificasse ma in modo virtuoso in questa direzione io credo che questo sarebbe positivo per la politica ma anche per tutta
Per tutta la società e l'economia italiana
Bene grazie di aver concluso questo incontro almeno con un auspicio positivo in cui
Contiamo di avere fede speriamo grazie tante al professor Cacciari gli altri relatori sente a fuggire chi grazie a tutti i partecipanti alla prossima