Intervista a Carlo Focarelli sulla definizione di genocidio e sul caso armeno

Con il professor Carlo foca rally docente di diritto internazionale all'Università di Perugia che ringraziamo e salutiamo buongiorno professore parliamo di genocidio professore
Quando si può definire un massacro un genocidio
è perché crede stabilirlo c'è una come è noto una convenzione
Fu conclusa nel mille novecentoquarantasette edicole del mille novecentouno mila centoquarantotto ricorda cinquantuno ma soprattutto c'è una giurisprudenza
E tribunali penali internazionali sia per l'ex Jugoslavia sia per in Ruanda
E speriamo che ci sia poi una giurisprudenza anche la Corte penale internazionale
Che specificherà hanno altro me hanno specificato in passato il questa definizione che abbastanza precisa ma richiedere appunto una giurisprudenza più concreta
Senta professore in base a questa definizione di fatto la convenzione dopo aver va ribadito che genocidio
Può essere commesso sia il tempo di pace che il tempo di guerra ed è un
Crimine di diritto internazionale poi da una una specifica ben chiara ecco la domanda è questa ma
Secondo lei visto che la vittima del genocidio non viene colpita in quanto persona singolare in quanto appartenente a un gruppo rispetto a questa definizione del quarantotto oggi la possiamo considerare esaustiva o andrebbe ampliata
Ma su questo di discutere
Sono stati scritti libri e devo dire che la tendenza dei giuristi ed ampliate sul piano dottrinale
Siamo quindi intellettuale e questo per ridurre le le le occasioni informativi genocidio praticato però che quella definizione
Contenute nella convenzione del quarantotto e la definizione sulla quale convergono gli Stati e c'è una giurisprudenza come dicevo
Costante
Il tribunale hanno sempre affermato che quella convenzione ancora oggi quindi giurisprudenza recentissima corrispondenti dice al diritto internazionale consuetudinario cioè quel diritto
Che vale anche a prescindere dai trattati vini che vincono anche gli Stati che non hanno ratificato la Convenzione del quarantotto
D'altra parte la convenzione effettivamente ha dei limiti nel senso che
Se uno volesse tutti massacri
Comunque appaiano all'opinione pubblica vengano qualificati come genocidio
Allora rimane deluso dalla convenzione perché la convenzione fissa dei limiti precisi ed esclude certi i massacri che naturalmente possono essere crimini
Crimini contro l'umanità ma non genocidio e qui è importante anche tenere presente che spesso la parola
Come scritto nostro un anonimo scrittore americano
Detto che lo Stato è una parola magica diciamo dei Governi
Per mobilitare l'opinione pubblica quando il Governo decide che fa comodo conveniente agire sul piano internazionale non si parla di genocidio quando invece non è opportuno
Ti cambia il termine quindi è una parola che si presta
Argomento del quarantotto e questa giurisprudenza
Fissano dei limiti fissano dei criteri oggettivi per cui per un giudice quindi dal punto di vista giuridico
Solo con le caratteristiche fissate dalla convenzione e da questa giurisprudenza
Chi ha un
Un
In via di genocidio perché mi picchiano altri come lo sterminio la persecuzione che hanno le loro conseguenze giuridiche distinte da quelle del genocidio
Secondo lei può essere definito genocidio al massacro degli armeni ad opera dei turchi tra l'altro Stato
Qualificato così da una mozione approvata dalla Commissione esteri e del Congresso degli Stati Uniti tra l'altro andrà probabilmente in voto al voto anche allora il problema
Ma la questione compiuta e completa nel senso che cinque negli aspetti
Dodici dagli aspetti politici dagli aspetti giuridici
La tendenza invece mettere tutto insieme nel tempo di una cosa sul piano storico
Lo storico deve detti rilievo per lo storico sapete quel massacro
è genocidio eccetera eccetera per farlo ha bisogno di una definizione di genocidio e le chiede al giurista
Il giurista gliela fornisce appunto quella della convenzione del quarantotto la giurisprudenza che l'ha specificato e così via e lo storico trae il suo giudizio di carattere storico
Sul piano politico con la posizione degli Stati Uniti e anche quella della Francia che naturalmente ha fatto una legge no per cui è reato
Negare che ci sia stato genocidio inerme contro gli armeni
A importanza diciamo politica ma dal punto di vista giuridico affidata della posizione prevista data da uno Stato che risponde a esigenze anche di politica interna e anche di politica estera naturalmente
Chi vuole che la Turchia accetti l'idea della genocidio
E così certifichi per così dire tu processo di democratizzazione entri nel nel
Come condizione diciamo per l'Unione europee e così via
Ma queste sono questioni politiche e non
Sono giuridiche sono giuridiche nel senso che sono per ad esempio diritto interno francese nel momento in cui lo Stato la Francia
Stabilisce che a un certo comportamento è un reato a queste solo diritto francese su questo diritto internazionali non hanno da dire
Altro è il diritto internazionale e quindi la definizione internazionale di tutti
Il genocidio perché da questo punto di vista prendere è un fatto del del mille novecentoquindici e applicabile a definizione successiva perché all'epoca nessuno parlava di genocidio
Stabilite ex post diciamo che quello fu genocidio significa applicare i criteri giuridici di oggi a fatti storici che esistevano trovare momenti che sono stati commessi
Reati eccetera che sono stati commessi allora all'epoca il diritto internazionale era molto diverso
Infine il principio lo Stato era libero di comportati come credeva con i propri cittadini e gli armeni erano cittadini dell'Impero ottomano oggi naturalmente tutto cambiato e questo non è più possibile
D'altra parte pensare a un effetto retroattivo delle al momento del quarantotto non corrisponde alla prassi seguita dell'Inter li portati
Di Stati non ammettono di terra che i crimini d'altra parte un principio di diritto ciclo di legalità del diritto penale
Una persona può essere
Condannata per un fatto soltanto se quel fatto costituiva un reato chiaro certo nel momento in cui è stato commesso e questo è un principio che ogni giorno male per il diritto penale in genere anche per iscritto penale internazionale
Quindi secondo lei
Il termine genocidio non può essere applicato a nessun massacrarono precedente
Termine genocidio può essere applicato dal punto di vista dello storico nel senso che si dà una definizione allo storico dello storico quotate questo giudizio che ha un valore dal punto di vista del metodo storico
Ma le cose sono molto evidente se si vuole fare lo stesso ragionamento in termini giuridici cioè come ragionerei ebbe un giudice come raggiungere quel giudice sentite tesa ad esempio la situazione del Darfur
C'è un rapporto dell'ONU importante in cui che ha detto che distorta di commenti i massacri cioè crimini contro l'umanità di figuro Corte ci dice che sono stati i commenti anche atti di genocidio da parte di chi vuole persone
Però che esclude che il Sudan abbia commesso il genocidio e lo si discute sulla base di dati molto circoscritti diciamo molto precisi
E che devono essere conosciuti per una valutazione nel senso che finisce ad esempio
Tutti continuano a vedere gli attacchi nei villaggi si scopre che
Non venivano uccisi tutti i le le diciamo gli appartenenti alle gruppo
Dettaglio ma soltanto alcuni quelli che erano considerati ribelli che fa pensare dunque che non c'è l'intento di distruggere il gruppo come tale
E così via
Questa è una cosa importante deve caratterizzare il Piano cito cioè così come lo concepisce il giudice non lo storico il giudice soprattutto contraddistingue genocidio per l'intento i frutti del gruppo come tale
Quindi
E anche
Questo
Diciamo da
Vincola il genocidio fino a un certo punto ma
Anche dal numero delle vittime dite che ci sono stati un milione settecento mila
Persone uccise non vuol dire automaticamente che il genocidio
Genocidio del resto può significare anche l'uccisione di poche persone quello che conta è l'intento uno degli elementi appunto nella definizione le comete del quarantotto e l'intento di distruggere il Gruppo in quanto tale in tutto o in parte anche in parte
E quindi anche per l'uccisione di poche persone e che dimostra ma da fatti concreti e non da grossi episodi storici
Effetti dimostra che
C'è quel quel fine genocidio altrimenti nottetempo copre Terminio che un altro crimine gravissimo
Crimine contro l'umanità ma non è distinto dispetti istinto dal
Dal genocidio
E questo
E applicabili soltanto dopo che c'è stata con una sentenza e naturalmente per il giurista quello che conta però le sentenze sono i più UDC turno quindi il problema per il giurista ma oggi che rifletto ora
Giuridico cioè chi può andare da un giudice chiedere qualche cosa sulla parte dei massacri degli armeni
Si può fare un processo contro gli autori materiali si può è questo il problema giuridico e su questo non è che non c'è molto da
Da fare
Senta dopo l'esperienza dei tribunali ad hoc
Che tra l'altro sembrerebbe essere conclusa
Oggi abbiamo la Corte penale internazionale e c'è stata questa sentenza della Corte Internazionale di Giustizia sui fatti di Srebrenica ecco che cosa è che sta cambiando da un punto di vista di giurisprudenza
Ma come dicevo la giurisprudenza è legata quella definizione e a tutte le altre disposizioni tra l'altro perché lo dico nella convenzione del quarantotto non c'è solo la definizione
Ci sono anche altre disposizioni importanti
Tant'è vero che nella sentenza appunto che lei citava delle febbraio il ventitré febbraio due mila sette
La Corte Internazionale di Giustizia a semplicemente preso quella convenzione che vincolava ed è stato con
Erano in controversie allargherebbe la Bosnia
E la interpretata quindi tante pagine con tanti problemi tutti discussi in maniera sottile aborto in maniera più convincente altre volte in maniera meno convincente ma tutta la sentenza corre lungo il filo della interpretazione nella convenzione del mille novecentoquarantotto
E quindi rimane un punto fermo nel diritto internazionale ma ripeto non tanto per i tempi certezza
Perché per esempio il tetto sono pochi articoli molto belli
Quello che conta e la giurisprudenza che c'è stato in seguito
Soprattutto di tribunali ad hoc che lei richiamava anch'io adesso poi di questa sentenza della Corte Internazionale di Giustizia decente e appunto si spera anche eccitante ci sarà
Della Corte penale internazionale
E ci farà dico perché naturalmente molti Stati hanno ratificato lo Statuto però come è noto
Le grandi potenze sono contraria a partire dagli Stati Uniti
Per varie ragioni e quindi
E anche l'Italia devo dire approfitto
Alte se possibile
Che ha promosso questa lo statuto della Corte penale internazionale avere a mio avviso
Giustamente
Ha fatto tanto ha fatto una conferenza a Roma che redatto lo Statuto
Eccetera eccetera e poi ancora stiamo aspettando una una legge
Che proceda diciamo provveda all'adattamento dell'ordinamento italiano
Alla appunto lo Statuto dalla Corte penale internazionale e quindi di una legge che renda possibile all'Italia di cooperare di fare tutto quello che serve per far funzionare la Corte
Sì la politica dei piccoli passi perché ad esempio la la pena di morte è stata abolita
Qualche settimana fa qualche settimana fa da da tutti i codici ed è appunto un passaggio di quelli fondamentali per
Ratificare completamente il Trattato di Roma detta l'Italia ci si aspettava qualcosa dall'estero di governo si aspettava qualcosa dipende speriamo insomma che si provveda al più
Ringraziamo il professor Carlo fu Carelli dell'Università di Perugia
Perché poi