Free Tibet, Free China

Allora buongiorno a tutti
Buongiorno grazie per
Per essere venuti a questo appuntamento a questa conferenza pubblica convocata dalla Partito Radicale non violento in particolare con
Come ospite il Presidente del parlamento tibetano in esilio Camacho per
Che è qui con noi che è stato
Con noi in questi giorni a partire dalla dalla settimanale
Dall'inizio della settimana sostanzialmente con con la servizi stato Roussel e poi anche con
Con la possibilità di una
Una presenza di cui parleremo anche
Con poche in Italia penso che anche lui
Da descriverà a Ginevra le Nazioni Unite dove ci sono stati
Molti problemi anche nel poter poter avere accesso semplicemente all'edificio delle Nazioni Unite
In in quella sede poi per incontri istituzionali e politici qui in Italia che continueranno comunque anche nella giornata di domani
Nella giornata di martedì come vedete in Presidenza come c'è anche Sergio Stanzani che Presidente del partito radicale non violento
Sergio D'Elia
Che Segretario di Nessuno tocchi Caino non che deputato della
Commissione esteri della
Della Camera e Bruno Mellano che anche gli deputato della
Della Commissione esteri quindi io mi limito semplicemente a pochi pochi
Spunti dopodiché lascerò la parola
Per l'introduzione un po'più approfondita a Sergio D'Elia poi avremo l'intervento del del Presidente del Parlamento tibetano Marco Pannella
Ci raggiungerà a sostanzialmente a conclusione di questa di questa prima fase anche successivamente per un suo intervento attorno alle alle undici e trenta quando avremo anche
La presenza dei giornalisti e l'apertura di una
Di una conferenza stampa io credo che quello che Carmassi Opel
è venuto a dire in Europa in questi giorni e sia qualcosa che
Se sicuramente in alcuni Paesi europei nella stampa internazionale
Ha avuto possibilità di essere ascoltato purtroppo ancora nel nostro Paese è un messaggio che che non è che non è giunto in questi giorni c'è stato un grande dibattito
Diciamo non grande diciamo diffuso dibattito sulla sulla questione delle Olimpiadi sulla questione della
Del boicottaggio come se questa fosse diciamo l'unica questione
Nell'agenda politica italiana mentre abbiamo
Appunto nel nostro Paese i rappresentante ufficiale della autorità atti dei Tana in esilio della del Governo di quel Paese anche se è rappresentante è presente il Parlamento ciò pelle è qui a nome
De dell'Autorità democraticamente elette dei tibetani
In esilio ha apportato un messaggio che credo meriterebbe né riterrebbe di essere approfondito ed ascoltato non solo appunto dalle
Dalle istituzioni da quelle che siamo riusciti
A a contattare ad incontrare ma anche dall'opinione pubblica perché quello che giunto a un particolare nei giorni scorsi
A seguito degli incidenti Tibet il messaggio che è giunto
C'è
Una rivolta del popolo tibetano una iniziativa sostanzialmente violenta nei confronti delle delle autorità dei insomma dei cittadini di etnia detiene cinese che quindi ci sarebbe una sorta di
Di giustificazione della
Della repressione della repressione che è in corso l'autorità tibetane in esilio a chiaramente stabilito dal molti anni una politica che
Ricerca nella forza della verità queste sono state anche
Le parole del Dalai Lama nuovamente ieri la possibilità di poter trovare una soluzione alla questione tibetana il rifiuto della violenza politica è un fondamento di questa posizione che non è una posizione
Semplicemente moderata contro professionale alle posizione estremissima una posizione che ha il merito di prefigurare attraverso appunto l'uso della non violenza e della ricerca del
Del negoziato politico quelli che sono i fini e cioè riuscire ad ottenere maggiore
Libertà non solo per il popolo
Tibetano ma anche per tutti i cittadini
Cinesi quindi io spero davvero che come
Ci sono state molte televisioni molti media internazionali che si a Bruxelles e che a Ginevra hanno seguito con attenzione
Il viaggio il messaggio di di karma Chopin questo possa avvenire in Italia ancora non è stato possibile non ci sta da una sola intervista con un grande giornale è una
Televisione del nostro Paese solo Lanza
Due giorni fa ha fatto un'intervista faccio per il ecco io credo che
Ancora una volta
Con il trattamento che riceverà
Presidente del Parlamento di tibetano qui in Italia sarà anche uno specchio un po'di quello che è lo stato della
Della democrazia nel nostro Paese prima quindi di dare la parola
Al Presidente dopo la parola a Sergio D'Elia che parlerà dal
Dal podio
Allora
Grazie Matteo
Innanzitutto grazie anche al Presidente del Parlamento tibetano in esilio per aver
Accettato
Il nostro invito
A venire in Europa
Per
Portare la
La verità su quello che sta accadendo
In Tibet
E su quello che sta accadendo in Cina
La impegno radicale del Partito Radicale transnazionale sul
Tibet e per il Tibet ma ripeto per il rispetto la promozione dei diritti umani i diritti civili e politici
In Cina non è storia recente
Non è
Iniziativa estemporanea ma
Ha una sua continuità negli anni a partire soprattutto
Ma direi quasi da siamo venticinque anni ormai
Insomma da quando le prime iniziative sul Tibet
Per il Tibet per salvare la cultura innanzitutto tibetana la tradizione tibetana la religione buddista tibetana
E storia che è iniziata già negli anni negli anni ottanta
Ricordo che per la prima volta il
Dalai Lama viene ricevuto da un'istituzione occidentale
Europea in questo caso al Parlamento europeo era il mille novecento ottantanove
Al Parlamento europeo noi abbiamo avuto sempre quei due tre eletti parlamentari
Provenienti dall'Italia radicali
E allora c'era Marco Pannella e Adelaide Aglietta che organizzarono la visita al Parlamento europeo
Del leader
Spirituale
E politico dei tibetani il Dalai lama
Io ricordo alcuni anni immediatamente successivi
Brera un'esperienza anche personale la prima volta che ho incontrato il Dalai lama
E ed è incredibile come
Un incontro con il dare la mattina trasformi eletti arricchisca ma direi ma al di là delle parole che possono essere
Per dette in quell'occasione dal Dalai lama proprio la sua presenza trasmette la sua figura la sua persona trasmette
Qualcosa che ti rimane era il mille novecentonovantatré
Eravamo a Vienna conferenza delle Nazioni Unite sui diritti umani
Peggio allora De storia che si è ripetuta negli anni al Dalai lama fu impedito
Non solo la presa di parola in quell'occasione Conferenza mondiale sui diritti umani e la storia del Tibet è storia di violazione dei diritti umani
Beh al leader politico e spirituale dei tibetani fu impedito all'ora
Non solo di prendere la parola ma di entrare nel quartiere
Negli edifici delle Nazioni Unite a a Vienna
Ci incontrammo Corno
Il Dalai lama e con i rappresentanti del Governo tibetano in esilio
Diciamo la sera prima della inaugurazione di questa grande conferenza
Insieme a me c'era Maria Teresa Di Lascia c'era
Adelaide Aglietta c'era la Bonino Antonio stanco che qui con noi e altri militanti radicali che hanno deciso di andare a Ginevra perché stavamo
Iniziando stavamo avviando
Quella grande campagna per la moratoria delle esecuzioni capitali era al novantatré anno di nascita di Nessuno tocchi Caino
E volevamo segnare già all'inizio di questa nostra campagna in questa grande occasione mondiale che era la Conferenza per i diritti umani ma al Dalai lama fu impedito di mettere piede
Non nella Sala della Conferenza ma addirittura nel quartiere ONU a
A Vienna
Allora decidemmo di
Dare noi la parola in qualche modo al Dalai lama
Rendere visibile la presenza della causa tibetana in quella
In quell'occasione
E come sappiamo fare in questi casi o ci organizzammo avevamo i tabelloni manifesti settanta cento tipo quelli lì
Che erano sulla pena di morte eccetera però la parte dietro verrà bianca e con ponemmo la scritta
A caratteri cubitali sei va Tibet salvate
Il Tibet
Il problema era come riuscire ad entrare con quei cartelli dentro mentre parlavano i Capi di Governo dentro la Conferenza
Avevamo
Credo tre o quattro passi per poi poter entrare tre-quattro Baggio perdere accrediti
Allora inventammo lo stratagemma di entrare i primi tre
Poi uno che era già entrata che aveva già il Baggio uscire con il
Gli altri due passi
E farne entrare altri due e così altri due altri due finché non si fu quella decina di persone perché c'era assente Tibet
Quindi eravamo già nove lettere nove e poi il simbolo del Partito Radicale immenso certo punto mentre parlavano
I rappresentanti dei Governi ci alzammo con questi grandi cartelloni eh almeno quel messaggio sul Tibet entro nella Conferenza mondiale sui diritti umani
E quella foto fece il giro il giro del mondo
Pleno inziative si susseguiranno io ricordo l'iniziativa di Olivier di un Dupuis con
Bruno Mellano
Quella delle bandiere sui pennoni dei municipi dei Consigli provinciali e regionali nelle città d'Europa
Direi era il novantacinque e forse quella fu la prima volta in cui la bandiera del Tibet fu conosciuta in Europa fu un'iniziativa straordinaria
Che
Il Partito Radicale promosse allora
Poi la marcia a Bruxelles
Con migliaia di monaci ridirmi militanti della non violenza in Europa e che erano convenuti a Bruxelles per marciare per
Per il Tibet fino arrivare alle cose più alle cose più recenti
Siamo andati in missione
Vi era il nove nove marzo il dieci marzo
E la data
Del
Dell'anniversario
Della insurrezione nel Tibet che ogni anno viene celebrata a Dharamsala
Avevamo intuito che quest'anno sarebbe stato un anno importante per la causa tibetana e quindi decidemmo abbiamo deciso
Ecco Marco Pannella di andare noi tre immissione affonda a Dharamsala si arriva
Maniera un po'rocambolesca un po'
Insomma faticosa insomma in India per fare cento chilometri ricalcolare
Quelle due tre ore di viaggio non era vero che a Roma arrivati non all'aeroporto di Dharamsala dove i voli partono non partono quindi è
Adamo IPSAR
E quindi cinque sei ore di macchina per essere puntuali
Il dieci marzo
In occasione della celebrazione della anniversario
Dove il Dalai Lama intervenuto intervento breve
Era malato in quei giorni aveva l'influenza quindi è stato
Diciamo poco alla celebrazione
Siamo stati accolti direi come l'unica delegazioni internazionale che aveva deciso di
Partecipare a quella
Manifestazione
Abbiamo tutto anche la sorpresa l'onore poi di essere noi di essere stati indicati noi come
Coloro i quali avrebbero aperto quella marcia fino al Tibet
Che era perché partita proprio alla fine di quella
Di quella manifestazione con avvolti nelle nostre bandiere oltre che le bandiere del Tibet
Siamo partiti abbiamo marciato per quattro giorni finché quella marcia non è stata
Bloccata dalle autorità di polizia del
Grazie della provincia in cui stavamo
E
E fu arrestata letteralmente con
Cento uno monache Monaci e alcuni militanti
Il
Tibetani che avevano deciso di organizzare questa marcia per arrivare fino al Tibet subito la reazione
Dell'autorità indiane è stata quella come non possiamo consentire
Ad una marcia di arrivare fino al Tibet è come se si sa trattasse dell'invasione del Tibet dell'invasione della Cina di un Paese di un miliardo duecento mila persone da parte di cento
Monache monaci non violenti
Che in quella marcia Issam vano davanti all'immagine insieme all'immagine del Dalai lama
Emblematicamente anche quella del Mahatma Gandhi proprio per dare il connotato di una iniziativa rigorosamente assolutamente
Non
Violente
Io credo che lacci l'India che ha dato i natali al Mahatma Gandhi
Fermando quella marcia abbiamo un po'anche tradito la storia del proprio Paese e insomma la la storia del leader della non violenza politica riconosciuto in tutto il mondo che il ma il Mahatma lungimirante
La marcia sta continuando
Il previsto che ad aprile
Verso la fine di aprile arrivi a Delhi per poi risalire tentare di arrivare davvero ai confini del
Del Tibet attraverso le strade
Direi
Può disastrate polverose
Abbiamo marciato attraverso i boschi attraverso la rete della strada sterrata
Sulle autostrade sulle le vie più
Di comunicazione è una marcia non violenta che
Parla non soltanto
All'opinione pubblica interna dell'India ma l'opinione pubblica internazionale io credo che quella marcia abbia avuto già un suo successo la sua vittoria
Perché a partire da quella iniziativa non violenta ora il mondo più di quanto non sia accaduto
In passato si sta sta aprendo gli occhi su quello che sta avvenendo certo in Tibet
Ma
Credo anche in Cina c'è un legame strettissimo fra il free Tibet
Il free China non c'è libertà per il Tibet se non s'riusciamo ad assicurare libertà
Diritti umani rispetto dei diritti civili e politici di tutti i cittadini cinesi
Ci sono certo i tibetani che soffrono di una oppressione di una repressione che è arrivato
Nei giorni
In
Dopo il dieci marzo a esecuzioni a un vero e proprio massacro di cittadini tibetani cinesi inermi
Che secondo le informazioni che il Governo tibetano in esilio sono oltre i centotrenta se non centoquaranta ma il dato è che non c'è libertà in Cina e quindi non c'è neanche verità trasparenza su quello che realmente accaduto in quei giorni
In e sta continuando ad accadere nel
Nel Tibet quindi la lotta e unica e la lotta per i diritti umani
I diritti civili e politici dei cittadini tibetani ma nella stessa nottata i diritti umani i diritti civili e politici dei cittadini USA puri
Che
Patiscono la stessa oppressione e repressione dei cittadini tibetani ma direi di tutti i cittadini cinesi ci sono
I cristiani i cristiani costretti al silenzio o c'è una chiesa del silenzio abbandonata dalle chiese ufficiali Dalla Chiesa romana Dalla Chiesa vaticana
Perché sono i cristiani che non possono pregare se non clandestinamente nelle proprie case e sono perseguitati
Per questo ma anche i Falun Gong
Questo movimento spirituale
Che
Oppresso represso perseguitato fino all'eliminazione fisica in Cina quindi libertà per il Tibet uguale libertà per la Cina democrazia per la Cina
Noi condividiamo la posizione del Dalai lama
Il Dalai lama non chiede l'indipendenza del Tibet
Chiede attraverso l'autonomia del Tibet che siano salvate le radici culturali la tradizione la religione buddista in Tibet
Se c'è un futuro per la Cina
Un futuro democratico questo futuro proprio perché il rischio della democrazia
Che ha i suoi costi e i suoi rischi anche in un paese così complesso come la Cina perché questo rischio di disintegrazione
Sull'onda sulla scia di un processo democratico in Cina e di implosione di quella grande realtà de perché questo rischio sia evitato bisogna esattamente fare quello che chiede il Dalai lama
E cioè
Che il futuro democratico della Cina sia salvaguardato attraverso la concessione di quello che la Costituzione cinese stessa prevede e cioè le autonomie
Regionali
Quindi
Non ci non è l'indipendenza del Tibet l'obiettivo della lotta del Dalai lama e noi condividiamo questa linea mai l'autonomia del Tibet è proprio per salvare
Una prospettiva e un futuro una speranza democratica nella grande nella grande Cina
Condividiamo anche la posizione del Dalai lama rispetto alle Olimpiadi
è stato il primo a dire è stato il primo a dire si facciano le Olimpiadi perché le Olimpiadi certo possono essere un'occasione per il regime cinese
Di
Presentarsi dimostrarsi al mondo in questa grande evento universale che sono le Olimpiadi
Con tutta la sua onnipotenza la sua efficienza c'è ma sono anche una grande opportunità
Per noi i militanti della libertà periti difensori dei diritti umani di parlare di dare la parola agli oppressi
No ai perseguitati
Che in Cina
Soffrono appunto l'attualità del regime cinese
Le Olimpiadi significano migliaia di persone che possono entrare in Cina che siano Capi di Governo che siano altre leggi che siano giornalisti
Possono essere portatori di parola di conoscenza di verità su quello che è la realtà cinese è un'opportunità che noi non possiamo
Perdere
Io credo che in questi
Sei mesi si giocano molte delle evidente che in sei mesi non ci saranno le condizioni per attuare gli statuti per arrivare all'autonomia delle varie Regioni eccetera
Ma sarà quello che noi riusciremo a costruire in questi sei mesi da qui avrà alle Olimpiadi immediatamente dopo segnerà secondo me il futuro
Del Tibet il futuro del Turkestan orientale il futuro dei cittadini cinesi tutti le loro libertà i loro diritti
E quindi noi dobbiamo costruire questo futuro in queste settimane
Satyagraha noi siamo
No
Davvero molto contenti del fatto che questa parola che significa forza della verità
Comincia a circolare non soltanto in queste nostre riunioni in queste nostre assemblee noi siamo andati lì sull'onda di una iniziativa lanciata in Italia da Marco Pannella teli Satyagraha
Per la forza della verità sulla parola data sul rispetto dei patti
E abbiano abbiamo riscontrato che questa parola e
Sempre più spesso usata pronunciata dal Dalai lama
Dalla Presidente del Parlamento tibetano Dakar Macciotta e il
Ma anche
Dal Primo Ministro del Governo tibetano in sé per loro nella loro nella sua lettera a vita forza della verità cosa chiede il Dalai Lama cosa chiede il parlamento tibetano cosa chiede il Governo tibetano in esilio
Insieme chiedono che ci sia verità su quello che sta accadendo
In Tibet e questo un passaggio importante senza la conoscenza senza la verità senza l'informazione non possiamo costruire le basi di una
Futuro diverso incida in Tibet nel Turkestan nel Turkestan orientale quindi innanzitutto una grande inchiesta internazionale
Su indipendente su quello che sta che è accaduto che continua ad accadere in Tibet e la proposta politica c'è
Che sia
Dell'Unione europea o dei singoli Paesi membri dell'unione
Europea
Bisogna
Dell'atto politico simbolico ma fortemente politico dell'invito in Europa in quanto Unione europea del Dalai Lama quel Dalai Lama che
è stato a cui è stato
Uso l'accesso nelle cancellerie nel europee
Nei Governi e nei palazzi dei Governi
Europee è venuto in in Europa e in Italia il Dalai lama l'ultima volta
Paio di mesi fa
Non è stato ricevuto come si deve ha dubbi capo politico spirituale che ha improntato la sua lotta per la libertà del Tibet
In
Sul metodo sui mezzi che prefigurano i fini debellarlo della non violenza è stato un errore gravissimo
Se
Qualcosa è servito la nostra missione Ai confini del Tibet la Marcia fino al Tibet forse questo
è servito a togliere l'embargo a togliere il veto alla ricevere il Dalai lama come merita
In Italia e in Europa questo è l'impegno che noi come radicali come Partito Radicale ci
Ci prendiamo perché il Dalai Lama sia ricevuto
Con tutti gli onori nei prossimi nelle prossime settimane nei prossimi mesi prima delle Olimpiadi nelle
Dai Governi europei e dell'Unione europea in quanto
Tale l'Unione europea può fare molto nei confronti della Cina
Può chiedere
Alla Cina di avviare immediatamente
Colloqui un dialogo vero genuino costruttivo corno l'autorità con l'autorità del Tibet in esilio a partire dal Dalai lama ma anche a parte con
Il Governo tibetano
In esilio questo il nostro e il nostro impegno
E io credo che il viaggio in Italia del Presidente karma Cempella
Possa servire a ottenere questo è stato ricevuto
Dal Presidente del Senato al Presidente della Commissione esteri della Camera
Verrà ricevuto dal Presidente della Camera deputati martedì prossimo quello che noi chiediamo al Governo italiano
Nella figura del Presidente del Consiglio che
è ancora in carica per gli affari correnti
E questo è più che un affare corrente quello della
Del Tibet della questione tibetana ma anche al nostro Ministro degli esteri di trovare il tempo nelle prossime ore per ricevere
L'Alto rappresentante del Tibet del parlamento tibetano che in questi giorni
E in Italia da questa Assemblea arriva questa richiesta al Presidente Prodi e al Ministro degli esteri D'Alema si può fare in queste ore per organizzare poi
La
L'accoglienza che merita al Dalai lama nelle prossime settimane nei prossimi mesi prima delle Olimpiadi in Italia Europa quell'accoglienza che gli è stata
Negata in questi anni accetto nel mille novecentonovantaquattro
Quando il Dalai Lama avvenne in Italia e grazie all'opera di Emma Bonino di Marco Pannella per la prima volta fu ricevuta da un capo del Governo italiano allora era il Presidente del Consiglio
Berlusconi poi dopo Berlusconi non ha voluto più ricevere in questi giorni con la presenza di calmarci appello in Italia Berlusconi ha detto no sono impegnato in campagna elettorale e non posso ricevere karma sciocchezze
Evidentemente sta
In Berlusconi prevalendo la linea
Putti cioè dei rapporti di Berlusconi con Putin gli stessi che ora vuole avere con le autorità con le autorità cinesi miopia secondo me
Non è non si può pensare di fare affari con i cinesi dismettendo le proprie convinzioni
Nella scala dei valori di stima che l'autorità cinesi hanno nei confronti dei grandi leader mondiali al primo posto sicuramente ci sono coloro i quali certo fanno affari con
Con i cinesi ma nel farli non dismettono le proprie le proprie convinzioni sia più credibili si è più autorevoli
Se andando in Cina si dice innanzitutto i cinesi guardate che la soluzione dei problemi
Della democrazia dei diritti umani del Tibet e di tutti gli altri
Problemi nel tipo nell'ente in Cina ci stanno a cuore e credo che non c'è sviluppo non ci sarà sviluppo democratico ma anche economico di un Paese così grande come la Cina
Facendo l'economia della democrazia della libertà del rispetto dei diritti umani
Io vi ringrazio per l'attenzione e
Ora diamo la parola al Presidente
Grazie ferma testo forestali tante introduzione credo un po'ricostruito
Diciamo un modo anche dettagliato
Un po'la storia della dell'attività sia passata che che recente del Partito radicale su questo tema la parola Camacho pelle Presidente del parlamento tibetano in esilio
Per la professionalità male uno
Devi generation
Dottor Sergio Stanzani
Dottor per per Lia
Dottor Bruno Milano
Il mio amico Matteo
Sono molto grato al dottor Marco Pannella
Al dottor Cappato che lì
Che sono membri del Parlamento europeo
E sono molto grato anche
A i membri radicali dell'ALDE
Sono anche molto grato
Alla Partito Radicale transnazionale
Dovrei anche menzionare Angelica che abbia seguito e mi ha aiutato in ogni aspetto dalla mia visita
Io per natura sono un uomo di poche parole pertanto
Il discorso che vorrei farvi oggi spero non vi tedierò
Il Tibet
è un Paese una nazione
Che ha una storia
Scritta che risali e più di duemila anni fa
Come nella storia di qualunque altra nazione il Tibet sta
Ha avuto i suoi alti e bassi ma
Durante la sua storia più che millenaria
Fino al mille novecentoquarantanove il Tibet
è stato uno Stato indipendente e sovrano
A un certo punto
Lo possiamo dire
Nenna vari momenti della sua storia
Siccome la Cina e il Tibet erano vicini al punto di vista geografico erano state delle schermaglie dei conflitti
Nell'VIII secolo
Molte parti del Cina sono nonostante con questa dall'allora tre del Tibet
Sappiamo che i veri sognava che la Cina pagasse dei tributi al re del Tibet
Però era del Tibet non è rimasto in Cina per mantenere questi territori annessi arredato il territorio e la Cina
Ha creato un confine e ha messo delle
E colonne per
Delimitare il confino e praticamente ha detto volto semplicemente che i cinesi storno felici in Cina e i tibetani sono felici in Tibet ma dal mille novecentoquarantanove
Il regime comunista cinese
Ha occupato la terra pacifica del Tibet
Ora
Possiamo dire
Che i tibetani in Tibet sono diventati una minoranza nel loro proprio Paese infatti
Le statistiche che non abbiamo potuto raccogliere alla fine degli anni ottanta
Anzi alla fine degli anni Ottanta dizione menomante sono state che
Rispetto alla popolazione totale di sei milioni di tibetani
Fiera hanno già sette milioni e mezzo di cinesi
Sappiamo
Che da allora molta acqua è passata sotto i ponti
E siamo arrivati al due mila otto
L'anno scorso è stato a
Aperta una nuova ferrovia tra Pechino Lhasa
E i funzionari cinesi hanno già detto
Che entro il due mila e dieci
Venti milioni di cinesi sarebbero andati in Tibet e questa è una strategia una strategia deliberata ben pianificata da parte della Cina
Per annullare e minare le minoranze
Ai sinti ANICA
Nel Turkestan orientale
E Manciuria è stata utilizzata la stessa strategia rispetta la popolazione locale
è stata fatta un'aggressione demografica la cultura locale le minoranze locale s'sono state quasi annientate a causa di queste migrazione forzata dei cinesi
Negli ultimi quarantanove anni di
Il Governo cinese che noi non contiamo da quarantanove ma dal cinquantanove
Quando e c'è stata la protesta pacifica il dieci marzo in cui il Dalai lama è una piccola parte della popolazione tibetana
è fuggita nei paesi vicini e il resto del potere ma sta sotto occupazione cinese era negli ultimi quaranta nove anni occupazione cinese
I tibetani sono stati perseguitati in maniera molto grave
E posso riassumere queste poche parole da sua Santità il Dalai lama
In
Una conferenza stampa recente ha detto
Che
In questi quarantanove anni di occupazione cinese
Il genocidio culturale è stato perpetrato in Tibet
Infatti in questi quarantanove anni di occupazione cinesi
I tibetani sono stati trattati come cittadini di seconda classe nel loro proprio Paese ora
C'è stata una rivolta
Contro locazione cinese in Tibet
I cinesi dicono che
Questo problema attuale le proteste che sono state fatte contro i cinesi in Tibet sono state istigare da la sosta attività e il Dalai Lama dai tibetani in esilio
Ma a coloro che conoscono
La verità dei fatti
Sanno molto bene che
Questi però
è
O all'una
Vera protesta contro una occupazione forzata della Cina in Tibet
Quando i tibetani sono fuggiti dal Tibet nel mille novecentocinquantanove
La maggioranza dei tibetani
è stata maltrattata dai cinesi
L'obiettivo allora era quello di ripristinare il
Lo Stato uno Stato si dipendente sovrano in Tibet tuttavia nel mille novecentosettantanove
L'allora
Leader supremo cinese pensiamo Pinna ha parlato con il Dalai Lama a offerto una soluzione al problema tibetano
E ha detto
Che
Sei il tale lama e i tibetani non avessero cercato
Di ripristinare le dipendenza cioè una separazione dalla madrepatria allora si poteva discutere di tutto e si poteva risolvere tutto
Su la sua Santità il Governo tibetano in esilio a
Hanno deliberato su questo feste sono arrivate la conclusione è che cercare lede pendenza non era molto realistica perché i cinesi non avrebbero ridato l'indipendenza del Tibet
Che
I tibetani avevano l'unico potere lo romana che era quella della non violenza della pace della verità
E non non era possibile cercare l'indipendenza del Tibet ecco perché la politica tibetana per la soluzione dei problemi tibetani
è stata conosciuta come l'approccio intermedia attraverso questo progetto approccio intermedio quello come stiamo cercando di sostenere è che il Tibet rimanga parte della io e Cina
E che la Cina abbia tutto il potere dal punto di vista dalla politica estera del mito dei poteri militari però quello che noi stiamo chiedendo e che in
In Tibet
Circa
Nelle aree tibetane
Che esistevano prima dell'occupazione cinese cioè tutte queste aree tibetane questa zona di pedana debba a vere un alto grado di autonomia per l'autodeterminazione dei tibetani
Riteniamo pertanto
Che
Questo ossia una richiesta assolutamente ragionevole
A.N. i vari forum internazionali abbiamo avuto grosso sostegni hanno per questa via intermedia tuttavia
Per il governo della Cina nome accettato questo approccio infatti la Repubblica popolare cinese ad tutto il potere deve poter concedere
Questa autonomia ma molto riluttante a farlo ecco perché ci sono state queste proteste in Tibet
Secondo le nostre statistiche
Alla fine degli anni Ottanta inizio degli anni Novanta
Sotto l'occupazione cinese dal quarantanove
Uno virgola due milioni tibetani sono morti
A causa
Dell'occupazione diretta dei cinesi in Tibet
Ecco perché questo prova che i tibetani non sono contenti sotto l'occupazione cinese se bene
Viene mantenuta la Cina un controllo molto stringente se i tibetani nell'ottantasette e non ottantanove
Ce ne sono stati dalle proteste LaMMa sulla stessa scala di quelle che abbiamo già
Si sono verificate in Tibet però sono state stroncata in maniera violenta e aggressiva da parte la Cina
In questa
Situazione attuale
Sono molto difficile ottenere informazioni dal Tibet ma secondo fonti molto affidabili
Ci sono c'è stata una repressione brutale
Dei tibetani
E questo si sta verificando adesso in Tibet
C'è l'esercito ebbe relazione della Repubblica popolare cinese nella polizia stanno effettuando la repressione contro i tibetani
E le proteste
Le dimostrazioni contro l'occupazione cinese non sono limitate a Lhasa e alla Regione autonoma del Tibet
Ma
Se stanno verificando a nella parte sudorientale nordorientale del Paese
Che sono state immesse e incorporata all'interno delle province cinesi
Generalmente i leader cinesi sono più pro
Preoccuparsi dei tibetani nella regione autonoma tibetana e ritengono che i tibetani che ormai sono nelle zone cinese
Cioè nella nel sud est senior desta nella a zone di cambio ambito
Pensano che non ci saranno alcun problema e pertanto hanno dato maggiore libertà
Ma fa adesso le informazioni che ci sono arrivate che
Ci sono molte proteste
Nella nord est e nel sud est più che nelle regione autonoma del Tibet
E
Sappiamo che i tibetani non sono molto contenti sotto i cinesi
Nella richiesta
Dei sua Santità anche dalle l'amante il Governo tibetano in esilio è quella di avere una soluzione di compromesso negoziata non per una indipendenza completa ma per l'autodeterminazione
E e autonomia ma i tibetani in Tibet
Hanno uno slogan e hanno una richiesta loro Boglione avere l'indipendenza del Tibet e vogliono che la Cina lascerete il Tibet perché il Tibet perché i tibetani questo è il loro appello
Accorato
Domando
Si è verificata questa situazione
A Dharamsala che è la sede del Governo tibetano in esilio abbiamo convocato
Un
Riunione d'emergenza
Dei tutti i leader tibetani in esilio
Ne abbiamo deciso che
Per poter
Salvare la nostra gente in Tibet per poter
Far capire quale sia la vera situazione ieri nel Tibet
E far capire questa la comunità internazionale abbiamo messo a punto un comitato
Che andrà centralizzare tutte le attività
Dei gruppi di sostegno per il Tibet sotto un leader in modo tale che avremo maggiore
Unione per quanto riguarda gli obiettivi questo comitato è stato chiamato Comitato di solidarietà per il Tibet
Per concentrare i nostri sforzi nella prima dichiarazione rilasciata da questo Comitato
Io sono qui non solo come Presidente del Parlamento tibetano ma anche come presidente di questo Comitato e solidarietà per il Tibet
Allora la nostra prima dichiarazione abbiamo detto e io leggo e cito parte di questa dichiarazione
Tutti i movimenti nonviolenti del mondo simbolici sotto dei regimi totalitari hanno tre caratteristiche unità pianificazione delle strategia e disciplina non violenta
Se non ti metà rivoglio madre successa abbiamo bisogno di avere tutte queste caratteristiche
Se no a i risultati dei sacrifici della terminazione dei tibetani in Tibet saranno invano
Infatti
Noi abbiamo bisogno di persone molto preparate e queste dovrebbe essere la base Dio
Azioni nonviolente perché la non violenza e la guerra delle idee
Pertanto il nostro movimento deve essere guidato da idee nuove e innovative per
Esprimere risentimenti profonde infatti i Governi autoritari e repressivi come la Cina
Utilizzano la forza bruta contro dimostranti e non armati e non solo
Contro i tibetani ma anche contro i cinesi stesse infatti la Cina è ben nota per utilizzare tutti i macchinari testati e per a eliminare le prove e per usare la propaganda a per dare una verità completamente menzogna era al mondo come appunto è avvenuto negli ultimi giorni
Ecco perché noi dobbiamo considerare le nostre azioni con grande attenzione perché la Cina è pronta etichettare i tibetani come terroristi per legittimare
E la loro repressione
Davanti all'opinione pubblica internazionale
Infatti siamo contante notare che le proteste le terroristi Betta che sono state guidati da suore Monet sei sono state pacifiche e poi sono state provocate dalla polizia dell'esercito cinese
Le varie proteste nonviolente nelle tre province del Tibet a sono senza precedente adesso sono sostenute dagli studenti agricoltori
Anche cittadini recita
Consegnò io che i tibetani non sono contenti sotto la Cina l'occupazione cinese che enti Berta
Le attuali dimostrazioni e proteste sono state guidate età giovani tibetani ciò venne tibetane per la terza e quarta generazione se noi cominciamo a contare dal cinquantanove
Questi sono i tibetane che sono nati sotto l'occupazione cinese cioè dal mila centoquarantanove e hanno sofferto molto di prima mano a
Come i cinesi li hanno trattati
E da fuori del Tibet dalla lente allarme per ad altri Paesi
I tibetani più militanti che chiedono la libertà fra e l'indipendenza del Tibet sono i giovani tibetani e che sono nati fuori dal Tibet dopo il mio centocinquantanove
Ha anche loro sono della terza e quarta generazione la maggior parte di essi non hanno mai visto il Tibet
Ecco perché
La nostra lotta oggi
è una lotta genuina noi tibetani
Siamo cittadini del mondo siamo esseri umani e il mondo appartiene a tutti noi e non solo ad alcuni gruppi
Ci sono tutte queste bandiere
Qui sono molto grato agli organizzatori che ci sia anche la bandiera nazionale del Tibet perché
Anche no i tibetani abbiamo bisogno di avere una posizione giusta della Comitato delle Nazioni
Siccome adesso abbiamo delle circostanze molto difficile in Tibet il Comitato e solidarietà per il tempo Tibet
A cinque punti da discutere di fronte alla comunità internazionale questi cinque fonti
Sono rivolti al Governo cinese ma anche alla comunità internazionale il primo punto è il seguente
Che i leader cinesi debba no
Porre fine alle ci sia la repressione in Tibet la concentrazione deve alzare la propria voce nel dire la Cina fare delle pressioni sulla Cina per mettere fine alle incisioni Tibet secondo punto
Molti sono stati arrestati e soprattutto quelle che hanno partecipato alle protesta allora coloro che sono stati arrestati devono essere rilasciati liberati e perché non sono criminale
Stanno esercitando il loro diritto umano per poter esprimere il loro sentimenti veri in maniera pacifica
In terzo luogo non ho molte persone sono state ferite durante le proteste a causa de e le azioni violente dei militari della polizia però non hanno potuto essere trattate da medici perché se pare in ospedale
Tutti gli ospedali Tibet sono di proprietà del Governo no non ci sono cliniche private
Medici privati devono andare ad sperare governativi esse vanno in questi ospedali per essere trattate
Sa sapranno che loro hanno partecipato alle dimostrazione invece di essere trattati verranno arrestati messi in prigione
Hanno bisogno di essere trattate ne abbiamo fatto un appello a alla comunità medica internazionale abbiamo fatto un appello alla Croce Rossa ne abbiamo fatto un appello
Ai Medici senza frontiere anche a medici privati per andare in Tibet ampi e i cinesi potrebbero non permetterlo infatti vero adesso però bisognerebbe fare una richiesta
Precisa in modo tale che il mondo sappia quale sia la situazione reale perché i cinesi nonna affanno
Entrare gli estranei in Tibet
Quarto punto
Noi stiamo facendo un appello ai leader cinese anche alla comunità internazionale di mettere pressione
Sul Governo cinese in modo tale che i diritti fondamentali dei tibetani ma possano essere ripristinati rispettati in Tibet
Il quinto punto siccome i leader cinesi
Che sono quei dati avevamo inciampava invece in Paolo che il Primo Ministro
Hanno detto al mondo che
E le proteste intimate sono state spiegate da sua santità Dalai lama e dati Betani a la nostra richiesta ecco che
Venga del creato un gruppo che non abbia pregiudizi completamente neutrale che possa entrare in Tibet capire quale sia la situazione reale
Siamo molto contenti incoraggiati nel vedere che in questa attuale crisi
Ci sono molti Governi molti leader molti Parlamenti in molti single le molte organizzazioni non governative che hanno espresso la propria preoccupazione hanno denunciato
Le azioni e cinesi in Tibet ma ha bisogna fare di più
Infatti secondo le ultime informazioni che abbiamo a le proteste sono andando avanti in molti luoghi e queste proteste a Lhasa nella capitale e che sono state represse miniera brutale
Sono di nuovo in corso
E allora la voce della comunità internazionale
Deve essere fatta sentire è infatti che
All'interno del gabelle dei Parlamenti e dei vari gruppi qui bisognerebbe sollevare la voce a favore del popolo tibetano grazie
Grazie grazie a a karma ciò pelle
Ha in questo momento siamo arrivati anche nella fase della della conferenza stampa l'intervento dei di fermarci opera era anche l'intervento naturalmente
Che serve anche per i giornalisti per questa
E questa fase che si apre adesso prima però di aprire la fase vera e propria della della conferenza stampa con alcune domande anche dei giornalisti
La parola a Sergio Stanzani Presidente del Partito Radicale Nonviolento
Se
Se
Pochissime parole
Soprattutto ci tengo a dare atto in questa circostanza in questo momento
Non tanto dell'onore che noi abbiamo
Indubbiamente
Province vediamo cosa visite con la presenza del Presidente qui presso di noi
Ma soprattutto bene per la gratitudine che sento di dover esprimere va bene allori
E a tutti coloro che in Tibet stanno vorrei impegnandosi per la battaglia per la lotta
Per la conquista del diritto della libertà della democrazia
Questa lotta era una volta che oggi attraverso il Satyagraha
E la scoperta direi che noi qui in Italia attraverso noi radicali
Stiamo bene via via Veneto e cercando di approfondire
Di capire come convinti come già siamo
Che ha tra le sto bene l'approfondimento del senso del significato di questa parola la nostra lotta che è una lotta che va oltre cinquant'anni
Da quando questo partito che ancora è vivo e vitale è stato costituito per affermare nel nostro Paese
In condizioni evidentemente molto diverso da quello che ci sono nel Tibet e a questo proposito ritengo di dover fare semplicemente così numerico un avvertimento un accordo che è banale attenzione
L'attenzione Presidente che è quello che lei ha accennato e cioè che a oggi in Tibet i giovani evidentemente dopo gli anni che sono passati e dov'
Va bene la frustrazione che deriva e dopo non solo la prostituzione ma anche le conseguenze concrete che derivano da un'oppressione che si vanno sta oggi io qui non voglio va bene come si è manifestato in tempi passati io che opero un'età abbastanza va bene avanzata so anche cosa ha voluto dire
Bene la dittatura va bene in casa nostra ma non voglio richiamare perviene queste cose penso non una cosa
Che questo è un avvertimento che voi dovete
Cioè voglio far presente segnare tutti e cioè il rischio
Che a un certo punto quando va bene virtù non con non ai sufficiente alimento dalla verità
Dalla conoscenza
Bene a certo punto la disperazione tipo portare non la birra la non violenza ma alla violenza
E quindi bene al disastro
Finora ha la parola per un breve saluto salvo poi
Rintervenire dopo dopo le domande dei giornalisti e la conferenza stampa vera e propria a Marco Pannella
Spero perché grazie a lei
Presidente
Ci si rende conto di una cosa
Di c'è un piccolo miracolo
Quello che grazie a voi grazie al Dalai lama
Grazie al popolo tibetano
Ci siamo riuniti
In Italia
Abbiamo
Visto manifestarsi
Unitaria
Della quale ci sarebbe molto bisogno
Sul fronte italiano
E che non si trova a fare
Molto spesso i motivi stessi
Per i quali
Da sua Santità
Viene
Espresse essendo espressione una piccola comunità dinanzi ai miliardi
Sette miliardi di persone esistente
La sua parola e direi non solo le sue espressioni la sua
Fisicità trasmessa eloquente
Ed è appunto forza forza per aggregare
Anime importanti belle
Qui e ovunque nel mondo
Che
Riescono al cogliere l'essenza dei loro problemi
Dei propri problemi
Ritenendo che siano proprio solo
Altrove ma anch'essi si trovano lì
Che sua Santità lì che rappresenta lì una lotta importante lui che evidentemente comporta la solidarietà
Nel mondo di coloro che lo sanno
Credo che accada lo stesso un po'invece lì
Quando noi parliamo
Delle
Difficoltà
Direi che degli appelli alla comunità internazionale di queste ore
Da parte di sua Santità incalzanti dalle giorni no sono più incalzanti di più appassionati del più ammonì tredici
E quando questo accade
Perché
L'appello finale
Che lei faceva
Armare lo sdegno no armare la solidarietà
Di cose solidamente adeguate per oggi serve
Fronte
Della speranza dell'amore anziché quella della disperazione o della rabbia
Questo
Costruire concepire
E quindi
Vorrei semplicemente dire che forse manca una piccola cosa per avere la capacità
Di essere davvero compagne
Davvero
Presenti sul fronte di Lhasa
In banca la capacità e la consapevolezza che se per essere forti all'Ansaldo
Occorrerebbe essere coltivare un po'meglio di più
Davvero
La conoscenza
Che Lhasa e qui non è solo noi tutti ormai siamo tibetane no anche l'olio siamo tutti i tibetani
Per
Il problema è un altro
E che se vogliamo essere di consapevoli dici questo
Vuol dire che aggregare ci semplicemente
Poi con l'evoluzione di un giorno
Aggregarci
Per dare il benvenuto prendere quel riconoscimento e poi fare come se questo essere tibetani
Vuol dire che qui
Perché riguarda il fronte italiano il fronte europeo
Va beh sì però siamo abituati no non si sa che anche
E ci si divide e non si condivide
Credo che
Comprendere
L'importanza della parola insisto della parola
L'importanza della esistenza l'importanza delle identità ed è il immagine di sua Santità
E dei
Su talebani
Da una parte i tibetani dall'altra qui c'è
Da una parte o dall'altra del Tevere
Ci sono i talebani
Mancherà o forse
I tibetani
Che dobbiamo esserlo
Il modo credo davvero
Nel quale possiamo rispondere all'auspicio delle richieste
Del Presidente
Quello
Di essere
Capaci di condividere
In quel su quali
In quest'Aula
In questa realtà di condividere condividere non di dividere
Di condividere
Perché in questo caso se lo facciamo sul fronte europeo sul fronte italiano a quel punto saremo Ravello degne di dire scegliamo tibetani anche noi
Altrimenti senza questa capacità non solo queste intenzione in questa letta
è facile confondere la cosa che come
Il corpo mistico la comunione dei santi che cosa malgrado è una determinata assonanza ben altra cosa
Di quello che
Credo nel buddismo si intende
Per l'essenza non
Comunione dei santi o corpo mistico
Ma appunto qualcosa di ben diverso qualcosa non di talebano ma di tibetano cercheremo di farlo Presidente siamo felici
Che lei ci porterà
A condividere un po'
Qui in Italia
L'essere
Tibetani italiani
E quindi essere
Italiane in un modo diverso
Bene non
Fra
Talebani tibetani al mare
Il Tibet
Omettere
Di essere tibetani dinanzi ai talebani di qui
Sono
Servizio di sera è stato ricordato che proprio lì sua Santità essendo seduto almeno tre quattro volte
Che le adesso ci abbia raggiunto vuol dire
Potremo
Meglio sperare che davvero
Fra Roma
E il Tibet
Non vi sia la distanza
Enorme non dei dieci mila euro di ventimila ma distanza spiritualmente in mensa
Come troppo spesso a Roma è stato lavori grazie
Ma di agire attraverso primariati e andare a fare delle domande che analisi abbiamo bisogno di un minuto mi aveva chiesto per tecnicamente sistemare tra registrazione i file
Nel frattempo restiamo così