Aldo Moro tra memoria e storia

Colgo l'occasione per ringraziare
Presidente della Repubblica della concessione del
Del suo alto patronato tutte le iniziative che in questo anno proporlo promuoviamo
Il ricordo di Aldo Moro e per aumentarne la conoscenza nel Paese
Vorrei anche avere ringraziare
Il già presidente della Camera Fausto Bertinotti che durante il suo mandato ci ha concesso l'uso di questa sala e il nuovo Presidente Gianfranco Fini che ci ha fatto pervenire tramite la sua segreteria un messaggio
Il sostegno
E che ha promosso la dedica di allora ad Aldo Moro della Sala gialla di Palazzo Montecitorio
Ringraziamenti vanno anche a tutti gli enti locali Regioni Province e Comuni che ci hanno dato il loro patrocinio sono troppi per leggerli ma sono nelle nostre brochure
Ringrazio voi la Regione Lazio la Regione Liguria la fondazione Cariplo Intesa San Paolo che stanno sostenendo economicamente il nostro programma
Ma soprattutto il ringraziamento va ai relatori di oggi e tutti quegli studiosi italiani e stranieri che hanno accettato di accompagnarci nel nostro itinerario di studio
Alcuni dei quali
Sono anche presenti questa sera e con loro lavoreremo per tutto l'anno
Il tema scelto per questo incontro Aldo Moro tra memoria storia
Esprime l'esigenza di misurarsi compiutamente a trent'anni dalla sua morte con la figura di Aldo Moro tanto sul versante del ricordo delle rappresentazioni che su quello della ricerca storiografica
La memoria innanzitutto nel corso degli anni dall'Osservatorio rappresentato dall'Accademia c'è stato possibile rilevare non un diminuire ma piuttosto un crescere di una volontà diffusa di ricordare Aldo Moro
Essa si esprime in forme molto diverso incontri premi intitolazione di vie di scuole di sale
Effigi operi gli artisti che hanno dedicato iniziative didattiche e culturali diffuso su tutto il Paese e che sono poi promosse dai soggetti più vari
Ist dalle istituzioni nazionali e quelle locali alle organizzazioni dei cittadini a volte anche da singoli persone appassionate da questa figura
Accanto a questo in parallelo a questo abbiamo assordato ancora più minuta mente la presenza di quelle che gli ho TAR ha chiamato pietire sì
Piccole narrazioni e cioè ricordi materiali pornografici che ci giungono elementi simbolici e manifestazioni di affetto popolare che pure contribuiscono
A radicare in qualche modo la figura di Moro nella memoria collettiva di questo Paese
Su tutto un altro versante non possiamo però dimenticare
Che sullo statista si sono diffuse da tempo e tendono ancora permanere anche interpretazioni a volte di grande impatto culturale e mediatico
Ma che tuttavia si sono spese rivelate parziale stereotipate a volte strumentali
Interpretazioni che peraltro
Hanno teso a proiettare in qualche modo l'ombra dei cinquantacinque giorni sulla vicenda umana e politica di Moro occultandoli il contributo complessivo al fine
In tali interpretazioni prevalgono spesso luoghi comuni quali la sua presunto oscurità la sua freddezza umana linee effettualità dell'azione di governo al contrario dalle narrazioni di fatte da chi Aldo Moro lo ha conosciuto davvero
Emerge una figura completamente diverso
Quasi antitetica questi luoghi comuni una figura che testimonia il profondo impatto che gli sembra aver avuto sulla coscienza popolare
Questa articolata e complessa memorialistica sullo statista tuttavia non è ancora oggetto di un'adeguata
I fatti da venti
Quindi venti all'altro versante dell'INPS sì che quello della ricerca storiografica
I quindi di una
Necessariamente anni data
Vagliate criticamente con attenzione
A trent'anni dalla morte di Aldo Moro si apre la possibilità ma anche
Si avverte la necessità
Di attivare un percorso di ricerca storiografica rigoroso e libero da pregiudizi
Per cominciare a ricostruire sistematicamente il pensiero all'azione di una personalità politica di assoluto rilievo che ha inciso profondamente nello sviluppo del Paese sulla costruzione dell'Europa e nelle relazioni internazionali
A questo scopo sono lieto di annunciare che l'Accademia Aldo Moro ha incoraggiato la costituzione di un gruppo di lavoro di storici che coordinato dal Renato Moro
Che interverrà tra poco e che continuerà il suo lavoro anche oltre questo
La posta in gioco del duplice esercizio tanto sul versante della memoria che su quello della storia non è a mio avviso solo legata a rendere giustizia e già sarebbe tanto ad una figura la cui interpretazione fondamentale
Per la comprensione di una parte importante della nostra storia
Ritengo infatti
Che e una più approfondita interpretazione di Moro anche che pure vissuto e ha operato in un'epoca estremamente diversa da quella attuale
Può avere anche significato in ordine alla comprensione di alcuni aspetti della realtà contemporanea
Non in modo meccanico naturalmente con un supplemento di riflessione di ermeneutica
Ma in questo modo Moro ci può apparire come un grande interprete di alcuni processi di lungo periodo che hanno caratterizzato il secolo appena trascorso in qualche modo si proiettano con contorni nuovi in quello attuale
Ecco allora proprio per favorire questo sforzo interpretativo
Per noi potrebbe essere utile ragionare sull'esistenza di quello che abbiamo provato a chiamare un Progetto di Aldo Moro vale a dire un disegno consapevole in ordine allo sviluppo della società italiana all'Europa
E al governo delle relazioni internazionali che ci sembra aver animato il pensiero e l'azione dello statista per tutto l'arco del suo impegno politico
Peraltro
Se dobbiamo avviare un giudizio storico su Aldo Moro questo non può essere formulato se non riconoscendo che il suo progetto se eccetera è stato comunque interrotto
Locato nel suo corso dall'omicidio poli
E quindi su questa Area di questioni che si interroga l'itinerario di studio e di riflessione che abbiamo voluto proprio chiamare il Progetto interrotto di Aldo Moro inclusione pluralismo sociale e compimento della democrazia
Nel quale questa stessa commemorazione si inserisce
Indizio di un tale Progetto a nostro avviso è la percezione di alcune linee di continuità il pensiero di Aldo Moro e negli orientamenti strategici generali che sembrò ricorrere in tutta la sua azione
Penso ad esempio alla costante tendenza di Moro a promuovere forme sempre maggiori di inclusione negli istituti e la democrazia parlamentare dei più vari soggetti e di vaste aree della popolazione che se ne sentivano esclusi
A questo ha fatto riscontro sul versante internazionale l'attenzione alle istanze di Paesi di recente indipendenza alcuni tra i Paesi più poveri del mondo e anche di popoli senza Stato
Non che in Moro una interpretazione inclusiva del processo di costituzione dell'Europa comunitaria a cui ha partecipato pensata fin dal suo nascere
Come aperti anche verso i Paesi dell'Est europeo e del sud del Mediterraneo
A suggerire l'idea di un progetto di Moro e questo è il secondo punto che voglio brevemente svolgerle di anche la sua attenzione a sostenere il pluralismo sociale
Che io valutava positivamente come sono sue parole espressione della libera espansione della varie ricca vocazione unitaria dell'uomo
Per cui ci sembra che derivasse la propensione di Moro a lasciarsi interrogare in questo anche come uomo di fede dai segnali di cambiamento che provenivano dalla società
La sua attitudine a ricercare una convergenza tra le istanze significati proprie di ogni famiglia culturale religioso politica sulla base di una comune
Sono di nuovo parole su nella Costituzione elementare idea dell'uomo che andasse anche al di là dei singoli sistemi valoriali
Questa convenzione ci sembrava spingerlo a considerare lo stesso Stato democratico come lo definisce lo stato del valore umano
Vale a dire uno Stato fondato sulle prestigio utilizza questa parola di ogni uomo e che garantisce il prestigio di ogni uomo
E che per questo quindi si pone comune agente di liberazione non come un fattore che limita l'espansione della libertà umana
C'è infine mia vita
Avvio a concludere almeno un terzo elemento che sembra rimandare a un Progetto sosto sottostante l'azione politica di Moro
Il care ruota intorno all'idea Daloui spesso formulata del compimento della democrazia
Tale idea ricorre ad esempio e la sua riflessione sulla democrazia bloccata
Un e la sua percezione degli input che importanti settori della società civile tendevano sempre di più a travalicare le strutture di partito per trovare altre strade di accesso alla dimensione della politica
Un fenomeno ricco di possibilità per lui ma anche inquietante
E in questo complesso intreccio di questioni che si rinnova la prospettiva di quella
Terza fase per lui formulate da alcuni discorsi
Nell'evoluzione del sistema politico che avrebbe dovuto consentire in troviamo l'introduzione anche in Italia di un'effettiva democrazia dell'alternanza
Questi tre elementi ma forse altri se ne potrebbero rintracciare possono
Penso non bastare ad affermare l'esistenza e Moro di un vero e proprio progetto ma sono forse sufficienti a mostrare gli indizi di una continuità strategica
Che ha attraversato il suo pensiero all'azione anche nelle fasi più difficili e contraddittorie della sua vicenda umana e politica
Ecco quelle che ho formulato brevemente sono soprattutto delle suggestioni con cui vorremmo animare una ricerca appassionata ma anche rigorosa
E con gli interventi di oggi spero daranno anzi sono sicuro daranno un primo importante contributo vi ringrazio dell'attenzione
Ho parlato di una importante
E impegno necessario sulla promuovere gli studi storiografiche su Aldo Moro e del fatto che speriamo di dare un contributo sostenendo e incoraggiando soprattutto un gruppo di storici coraggiosamente
Sta avviando in questa riflessione come dicevo e coordinato da Renato Moro Pro Rettore dell'Università degli studi Roma Tre e professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche della
Le stesse a università a cui do volentieri la parola
Grazie
Desidero iniziare mi scuserete con una nota del tutto personale perché l'essere qui oggi in questa occasione così importante non è per me è un fatto scontato
E ho dovuto superare io ve lo confesso non poche intime resistenze prima di compierlo
Naturalmente sono molto orgoglioso di farvi parte della famiglia di Aldo Moro
Sono particolarmente emozionato per essere stato chiamato a riflettere in questo nove maggio con voi su di lui
E ringrazio dicevo l'Accademia di studi storici Aldo Moro tutta volto tuttavia voglio insistere subito sul fatto che non sono qui come un familiare di Aldo Moro ma come uno storico
Come uno studioso che cerca di mantenere anche oggi come in ogni altra occasione la sua professionalità e la sua indipendenza di giudizio
Le mie considerazioni saranno pertanto strettamente scientifica state tranquilli non voglio annoiarvi
Credo tuttavia che proprio partire dagli studi e dalla ricerca
In occasione di questo anniversario trentennale ponga davanti ai nostri occhi una questione a mio avviso decisivo
La sera prima di essere rapito Moro venne trovato all'una di notte del figlio Giovanni immerso non è lettura di uno dei grandi testi delle tipologie del Novecento
Il Dio o crocefisso
Del protestante Jurgen morti
Di fronte un episodio come questo la prima reazione che di sorpresa come poteva un leader politico impegnato come Moro e in quel momento monorene lo era certa in modo particolare
Cercare e trovare il tempo per questo tipo di interessi e di esigenze
Una più meditata riflessione
Ci porta però a riflettere sulla complessità e sulla ricchezza religiosa e culturale della figura di Moro e soprattutto ci porta a chiedere se per molti aspetti e saresti ancora tutta da esplorare
Trent'anni dalla sua scomparsa il nome di Moro qui lo dice un professore di storia è presente in ogni libro naturalmente di storia dell'Italia del Novecento
Ricorre abbondantemente negli studi dedicati a diversi aspetti della politica interna ed estera degli anni cinquanta sessanta settanta
Non possiamo certo dire però che i contorni della sua personalità politica e culturale siano conosciuti
Soprattutto che si siano stati sistematicamente studiati tranne pochissimi casi soldi qualcuno degli autori di questi casi è oggi presente in questa sala
Ripeto tranne punti Sinigaglia sì mancano ampie sistematici lavori storici a lui dedicati che partono da un esame delle fonti il che significa in parole semplici da quanto effettivamente detto il fatto da morti
Facciamo una semplice constatazione quando io mi affacciavo agli studi di storia nel mille novecentosettantacinque
Infuriava la polemica sull'ultimo volume si badi il quarto della biografia che Renzo De Felice il mio maestro aveva dedicato l'anno prima Mussolini
Sia
Infuriava la polemica su quell'intervista sul fascismo che riassumeva quindici anni di ricerca e dello stesso De Felice dedicati a questo tema
State degli ebrei italiani sotto il fascismo era del mille novecentosessantuno il primo volume della biografia di Mussolini del mille novecentosessantacinque dunque
Mille novecentosettantacinque mille novecentoquarantacinque anche allora erano passati trent'anni
Dalla morte di Mussolini e dalla fine del fascismo e si aveva alle spalle i già da più di dieci anni un corposo si potrebbe addirittura dire monumentale lavoro della storiografia
Naturalmente non voglio in nessun modo accostare la figura di Aldo Moro quale di Mussolini ma solo registrare una profonda differenza di trattamento nei confronti di due diversi protagonisti della vita italiana del ventesimo secolo
A trent'anni dalla morte dimora non disponiamo di nulla che nemmeno lontanamente si avvicini al lavoro di definisce e dei tanti ricercatori che allora studiavano il periodo fascista
Dimora naturalmente si parla oggi moltissimo ma quasi sempre per sentito dire per ribadire giudizi e valutazioni già formulati in altra sede
Qualcuno potrebbe obiettare mi che in realtà si tratta di un fenomeno più generale di allontanamento di un distanziamento per dir così della storiografia dal passato più recente
Legato a un odierna più difficile disponibilità delle fonti e che riguarda in qualche modo tutti grandi leader dopoguerra da Nenni e Togliatti da De Gasperi su cui sono usciti proprio in quest'ultimo anno alcuni suoi ripieni grandi contributi fondamentale
Ed è certamente vero
Ciò non toglie però che nel caso di Moro credo che vi sia qualcosa il forse molto di più
L'immagine che abbiamo dimore infatti appare ancora per molti versi legata alla sua tragica fine e il caso Moro che attratto l'attenzione con una sterminata bibliografia
Con numerose edizioni di documenti con svariati tentativi di ricostruzione e di analisi tantissime testimonianze e la formulazione delle più svariate ipotesi
Ovviamente di tutto ciò si comprendono le ragioni né voglio assolutamente giudicare negativamente tale interesse ma riflettiamo un momento Settat sessantadue anni di vita contro cinquantacinque giorni
E come se l'epilogo della vicenda umana dello statista abbia fagocitato la figura e la personalità di Moro finendo per porre sullo sfondo appannato indistinto il resto
E questo avute conseguenze pesanti per lo sviluppo di uno studio autonomo su un muro privo dei condizionamenti legati a questa proiezione all'indietro
è un caso forse che i due unici storici che abbiano scritto volumi corposi su un muro un americano Richard lei un italiano Agostino Giovagnoli
Abbiamo dedicato la loro attenzione esclusivamente al caso Moro
E arrivati a questo trentennale non possiamo ancora giustificare
Il fatto della proiezione dell'ultimo Moro su tutto il resto è vero credo anche in un secondo senso
Il nostro Paese ha conosciuto dopo il mille novecentottantanove uno dei cambiamenti più radicali di sistema politico senza caduta di regine o cambio di costituzioni che si conoscano
Un cambiamento che ha certamente rappresentato una cesura epocale
La conseguenza è stata che Moro è stato spesso considerato come protagonista essenziale del vecchio sistema e dell'esperienza della democrazia bloccata
Anche su questo piano quindi la sua figura è stata letta alla luce del compromesso storico proiettando all'indietro l'immagine dell'ultima fase
In occasione di questo trentennio se se ne vuole onorare la memoria credo dunque che occorra tornare innanzitutto occuparsi del Moro uomo del mondo intellettuale del nord politico
Che occorra questa volta mettere se è possibile il dramma che ha accompagnato la sua fine sullo sfondo e attivare invece un serio e sistematico percorso di ricerca sul Luglio e sul suo tempo
Fondato su un'attenta disamina delle fonti il libero da ogni forma di pregiudizio negativo naturalmente ma anche positivo
Quello che moltissimi storici considerano il loro anzi Stein il fondatore cioè di una nuova scienza storica nel ventesimo secolo il francese Marc Bloch il quale attenzione era tutt'altro che privo di passioni politiche
Specifici sarebbe morto fucilato dei tedeschi in quanto membro della Resistenza francese
Riferendosi e dibattiti storico politici che la Francia del suo tempo scriveva
Prove schiavisti antico Robespierre rischi vin proviamo perché tale
Idrici semplicemente chi fu Robespierre
Credo che questa altissima lezione
Vada seguita come la bussola di ogni lavoro di ricerca su Aldo Moro ed è in questo spirito con questi obiettivi
Che l'Accademia Aldo Moro inteso costituire in questo trentennale un gruppo di autorevoli studiosi differenti per orientamenti metodologici e culturali ma tutti esperti riconosciuti della storia politica religiosa dell'Italia repubblicana
E si affiancheranno gli sforzi svolgendo coordinando guidando ricerche su Aldo Moro
Assieme a me fanno fanno parte di questo gruppo Piero Craveri Guido Formigoni Agostino Giovagnoli Francesco Malgeri Alberto Melloni presente leopoldo Nuti Paolo Pombeni Mariuccia Salvati
Un esempio della fecondità di un serio approccio storiografico per interpretare una vicenda umana e politica complessa come quella di Aldo Moro viene da uno dei pochi tasselli che conosciamo che la sua biografia quello della formazione giovanile
Dunque nello spirito in cui vi dicevo e come un primo contributo la migliore conoscenza di chi Moro effettivamente fu
Che di essa vorrei mura accennare
La formazione del giovane amore infatti esemplare della nuova congerie culturale in cui ebbe a formarsi tutta una generazione cattolica cresciuta nel ventennio
E indicativa delle grandi trasformazioni subite dal movimento cattolico durante il fascismo
E si è dunque espressione della frattura che il regime fascista introdusse nella storia del cattolicesimo italiano allo stesso tempo però appare anche assolutamente particolare e originale il giovane non appare portatore di nuova sensibilità
Una cosa è suddivisa che porterà nella politica italiana assai meno legata di altre le esperienze del passato e proiettata in una prospettiva ancora non individuata precisamente
Ma essenzialmente inedita
Moro innanzitutto non veniva da una famiglia tradizionalmente cattolica
Ma da una che apparteneva al mondo dei ceti medi meridionali di cultura umanistica laici e vagamente spiritualismo dieci mai clericali però
La famiglia del padre era di limitate risorse economiche ma accolta di una certa vivace tradizioni intellettuale il nonno era stato maestro il padre Renato non aveva potuto andare all'università per l'impossibilità della famiglia
Di mantenere un terzo figlio gli studi dopo che uno aveva fatto il magistrato un altro il pediatra Renato quindi aveva finito per fare anche gli maestro
Rimanendo poi ispettore scolastico era un tipico severo funzionario meridionale piuttosto all'antica con un fortissimo senso del dovere del servizio per lo Stato culturalmente legato alla destra liberale Sandrina
La madre
Sfida stinchi era anch'essa maestra elementare
Si tratta di una figura particolarmente interessante un frutto evidente dei fermenti che l'età giolittiana aveva introdotto nel mondo femminile anche meridionale
Collaboratrice di giornali e triste di carattere anche non meramente locale qualche volta conferenziere
Sostenitrice dell'impegno intellettuale della donna così come del lavoro femminile per animata da molteplici vivaci ed eclettici interventi interessi culturali
Nonostante tutta questa vivacità e la si era sempre dichiarata disposta dal mettere il principio della rinuncia da parte della madre sui diritti di autonomia per la famiglia cosa che puntualmente è finito e praticare
Dal punto di vista religioso il padre era un pascoli hanno aperto ad una personale religione dell'umanità ma di formazione laicista e indifferente in materia di fede cattolica
Animata da una religiosità profondissima era invece la madre lungo linee di un'adesione tutta intima e individuale all'esempio di Cristo in particolare centrata su di un forte sentimento del mistero salvifico del dolore
Si trattava dunque di una pietà tipicamente meridionale
Radicata sul letture devote ma anche animata dalla frequenza col sul con il Vangelo e con le lettere di San Paolo priva di per di preparazione teologica ma non di una forte consapevolezza culturale
Tratto meno tipico del Mezzogiorno la spiritualità diffida stinchi appare per nulla precetti Istica e formale soprattutto attenta al recupero di tutte le realtà terrene con un'interpretazione della fede come sforzo di elevazione morale di essi
In questa religiosità era però del tutto estraneo ogni riferimento al movimento cattolico come ogni partecipazione adesso fosse pure alle associazioni dei maestri cattolici
è significativo che solo dopo una lunga serie di situazioni i due genitori si sarebbero convinti a lasciar frequentare ad Aldo il Circolo giovanile cattolico di Taranto
L'ambiente familiare nel quale Moro cresce a dunque qualcosa di emblematico esso rivela un processo di avvicinamento all'associazionismo cattolico dei ceti medi meridionali
E difatti sono quelli dell'infanzia di Moro gli anni di un primo radicamento dell'Azione Cattolica nel sud allo stesso tempo a caratteri del tutto particolari sia quanto la particolare sensibilità paterno Alvaro dello stato del bene pubblico
Sì a quanto la fortissima religiosità materna entrambi decisivi per il giovane alto
Anche nella formazione religiosa giovanile di Moro nell'Azione Cattolica prima Taranto e poi dal mille novecentotrentacinque trentasei il circo dell'ASI della federazione esitare cattolica di Bari
L'attenzione pressoché esclusiva fu rivolta la formazione e all'elevazione spirituale individuale il trinomio preferito dall'arcivescovo minimi di barriera individuale santificazione interiore
Il principale animatore del Circolo universitario barese il domenicano padre Raimondo Santoro insisteva nella formazione degli universitari sull'amore della verità
Lo intendeva come ricerca incessante diversa come imperativo morale di coscienza mai come battaglia contro l'errore
E il giovane Moro appena divenuto presidente del circolo mostra di avere una concezione sei poco militante dell'Azione Cattolica
Definendola con semplicità come l'ambiente in cui la pienezza della vita cristiana deve necessariamente trovare le sue forze d'espansione
L'appartenenza di Moro la Federazione esitare a cattolica non è comunque un fatto secondario in essa fortissima continuano ad essere l'influenza di quello che ne era stato lungo l'assistente ecclesiastico nazionale Giovanni Battista Montini futuro Papa Paolo sesto
La Fuci in quanto unica organizzazione non fascista presente non esita italiana era vivacemente osteggiata dal Partito fascista
Iscriversi ad essa dunque non era certamente un gesto di opposizione ma rappresentava un atto di indipendenza e certo di rinuncia alla carriera politica nell'Italia fascista
Nonostante il fatto che la maggior parte del suo gruppo dirigente fosse di convinzioni non favorevoli a regime la fucina un praticata una pedagogia antifascista e non si occupava di politica
Ciò non toglie che nel suo programma culturale entrassero alimenti che contrastavano chiaramente con il clima clerico fascista dominante la cattolicità italiani
Soprattutto essa rimaneva uno dei pochissimi ambiti nei quali discorsi di cultura potessero svolgersi senza essere necessariamente orientati alla concezione totalitaria propria del fascismo
In più la Fuci rappresentava un elemento di puntare la Chiesa italiana nel mondo cattolico di allora di vigeva una sorta di obbligo di anti modernità
Medievali stipsi dichiaravano gli uomini dell'Università Cattolica di Milano e due scrittori cattolici più famosi di allora Giovanni Papini Domenico Giulio ottici definivano salvati ci cioè
Fuggiti in cima gli alberi della foresta a lanciare pezzi di fango contro la civiltà moderna
Al contrario la Fuci si era qualificata non senza difficoltà
Per una significativa apertura la modernità se quando le più avanzate riflessioni della teologia della filosofia francese e tedesca la Fuci cercava di a riavvicinare la fede e la cultura l'intellettualità il cattolicesimo
Accettando ormai come irreversibili le condizioni le ansie i problemi dell'uomo moderno
La cultura del Moro universitario cattolico riflette questa esperienza così come riflette più in generale l'arte le caratteristiche di una generazione di giovani cresciuti ormai completamente all'interno del regime
Nel mille novecentoventidue muovono aveva sei anni e per i quali le tracce della memoria storica del preciso uno sono cadute
Moro significativa la sua partecipazione littoriali palestra della gioventù universitaria del regime ci appare inserito negli anni del consenso in un Paese che sembra non avere altri orizzonti
Egli non è certo un antifascista allo stesso tempo però non è nemmeno un convinto sostenitore dell'ideologia e dei valori del fascismo che accetta essenzialmente come regime nazionale
Comune sipario cattolico le vostre lì si fa portavoce di precise istanze antitotalitari ed esprime alcune riserve critiche nei riguardi delle posizioni più radicali e intransigenti del fascismo
E su iscritti del mille novecentotrentasette mila centotrentanove Moro parte da presupposti filosofici indipendenti dalla tradizionale cultura cattolica
E anche quando insiste sui principi fondamentali della tradizione del personalismo l'esempio
Lo fa senza dare ad essi quell'accentuazione polemica che normalmente gli veniva conferita dalla minoranza cattolica antifascista si pensi solo alla la Pira o Angone nulla
Piuttosto il Luglio appare rilevante l'accentuazione del valore di potenziamento di completamento delle possibilità di individuali fornite dallo Stato
Egemonia gentiliana tendenze della cultura giuridica di quegli anni
Dottrina cattolica si saldano così in una posizione che cerca di definire una sorta di imprecisa terza via tra l'individualismo classico liberale
Manifestato si incapace correggere le richieste sempre più prepotenti di azione protettiva dello Stato e il collettivismo lo statalismo l'organici ISMU che finivano invece per impadronirsi del singolo riducendolo a ingranaggio in una grande macchina
Mora insiste pertanto sul ruolo positivo dello Stato ma lo fa in chiave di garanzia dei valori individuali della personalità umana e quindi in funzione di critica con le nuove teorie intransigenti dello Stato totalitario che vengono dagli ideologi nazisti
E da loro ormai numerosi e potenti seguaci italiani
Insomma Moro riflette il clima del cattolicissimo italiana di questi anni ha Centa anzi la tendenza ad una formazione sempre più strettamente religiose
Allo stesso tempo il suo profilo appare molto lontano da quello di un giovane cattolico medio di questi anni
Perché la fine del movimento politico e sociale dei cattolici era stata accompagnata dal prevalere di una diffusa cultura clericale
E soprattutto nei circoli cattolici del centro nord dono mettono mentalità ancora spesso radicalmente intransigente la quali si è mai guardava al fascismo proprio come inveramento dei valori cattolici e invece
Formazione familiare cultura meridionale esperienza
Nella Fuci si saldano in modo da definire l'atteggiamento che rifiuta già da questi anni ogni contrapposizione militante e al contrario intende mediare
In nome della loro verità profonda tra posizioni essenzialmente laiche lontane e talvolta antitetiche fra di loro
Dopo tutto quanto vi ho accennato non vi sarà difficile capire perché il Moro Presidente nazionale della Fuci introdusse per la Federazione dei venti Italia elementi di novità profonda rispetto al passato
Inserito in un vivace gruppo intellettuale come quello che la dirigeva Moro definiti e sviluppo un suo più organico quadro religioso e culturale
Nella sua prima impegnativa relazione sulle attività della federazione
Congresso di Roma del settembre mille novecentotrentanove Moro sottolineo che tutte le attività della Fuci rappresentavano il suo inserimento nell'ambito del Corpo mistico la visione della Chiesa non come società perfetta
Per la quale l'accento cadeva sugli aspetti gerarchici istituzionali dogmatici
Ma come corpo mistico di Cristo in quella certa patina sulla natura spirituale della comunità di fedeli e sul rapporto tra il tutto le sue parti era allora assai poco comune
Ma era sostenuta da uno degli assistenti della Fuci che hanno preso il posto di Giovanni Battista Montini Donini Dioguardi
Quanto al Magistero della Chiesa Mauro insisteva sul fatto che essa insegnava non sono dalla cattedra ma anche nei suoi atti di culto nei suoi preghiere e che dunque era la liturgia
Più che il dogma il primo terreno di formazione del cristiano
Analogamente inedite erano le sue posizioni sul tema della regalità di Cristo
Si trattava di uno dei classici top coi della cultura cattolica intransigente
In cui regolarmente si sottolineava il primato del magistero ecclesiastico il diritto assieme a Cristo della Chiesa segnale nella società cioè improntare le direttive di fondo e quindi con un
Un patto sociale politico diretto
Invece
Mauro proponeva una lettura nella quale la regalità era letta come in termini più istologici cioè legata a chi si era fatto servo per redimere riscattare verrà pertanto regalità innanzitutto nell'anima regalità come personale responsabilità regalità da vedere anche nello sforzo sbagliato di elevazione degli altri
Il primo tema che Moro suggeriva riflessione della Fuci come
Argomento generale di studio perimetro centotrentanove quaranta fu quello il punto umanissimo cristiano
Un tema che portava naturalmente insistere sul ruolo dell'impegno cristiano della storia dentro al quale stava tra le tante suggestioni anche quella dell'umanesimo integrale di Maritain
Tuttavia
Ciò che sembrava caratteristico dell'impostazione di Moro era il fatto di non proporre questo umanesimo cristiano con una costruzione filosofica teorica dogmatica tanto meno politica compiuta
Comune l'evento cioè che contrappone se il sistema di verità cattolico
Agli altri ma come un terreno comune di incontro e di dialogo religiosamente animato
E difatti questo tema si rovesciò presto in Morrone richiamo la decisa di fare piuttosto un cristianesimo umano
Un cristianesimo cioè che come scriveva Moro parli un linguaggio romantica parole che vengano da uomini con un fondamentali con una fondamentale scusate solo salda fiducia nella verità dell'umanità
Attento a rispondere alle ansie ai problemi essenziali come il male e il dolore non partendo dal dogma ma dell'esperienza di Fiumicino e Malpensa alla condizione umana
Questo riferimento impegnativo al male al dolore veniva certo dell'influenza religioso della madre ma era radicato anche dei problemi di un'associazione di universitari di fronte alla guerra che non poteva abbandonare in singoli in un'esperienza esistenziale così difficile e decisiva
Contro l'intervento italiano morosi espresse con estrema carichi chiarezza nel maggio del mille novecentoquaranta
Egli dichiarò
I desiderare un'affermazione non della pace in sé a qualunque costo in qualunque modo che sarebbe troppo comoda colossale
Non l'affermazione della pace perché rappresenta per gli uomini naturalmente desiderosi di bene una possibilità di vita tranquilla e senza affanni il che sarebbe ancora troppo poco
Ma piuttosto un'alta e ideale affermazione della pace in quel che rappresenta di grande e di buono della pace come situazione di normalità in un mondo di uomini che si amano chiamandosi si rispettano e si aiutano a vicenda
Un mondo di uomini che non è evitano la lotta per non poterla fare o perché la lotta costa troppi sacrifici di comodità individuale ma perché la lotta è una tristissima colossale che rompe la dinamica del lavoro
E l'impegno nella storia l'impegno politico pur tenendo conto della situazione di censure di costrizione della quale morosità era costretto ad esprimersi l'impressione che abbiamo leggendo i suoi scritti e che la sua preferenza andasse a un impegno menta politico
Moro insisteva a più riprese sul fatto che la guerra riportava in primo piano i valori del cristianesimo
Ma non indirettamente in chiave politico sociale bensì appunto come necessario ritorno le domande fondamentali e semmai come recupero di valori morali di vita che siamo in tre ulteriore di ricchezza interpersonale
Egli proponeva un fortissimo quasi iniziano senso mistico del progresso storico
Parlava di grandi direttive di sviluppo della storia che non sono meno vere se non c'è sempre di queste coscienza piena
Aggiungeva cui queste direttive andavano verso l'attuazione piena della vita di ciascun nuovo sottolineava che in questa prospettiva il libero impegno umano la vita della Chiesa si saldano
La ricerca di un impegno nella storia cari Trizza va dunque effettivamente la linea di Moro ma non era legata alla preparazione del futuro o a preoccupazione di ordine politico
Piuttosto la posizione personale di Moro puro ormai chiaramente collocata sul versante critico nei confronti delle dittature e con riferimento alla lotta come tristissima cosa coltiva al cuore le ideologie del fascismo
Prescindeva però dall'operare un diretto lavoro di preparazione culturale e politica teso a costruire le premesse ideali di una presenza politica dei cattolici nella crisi del fascismo come invece sarebbe avvenuto con la successiva presidenza i Giulio Andreotti
Nel dicembre ne centotrentanove è un foglio cattolico fascista che aveva polemizzato contro la scarsa sintonia cattolica con il regime che il Presidente della Fuci rispondeva
Sottolineando la necessità di un chiaramente di idee tanti o più urgenti quanto più il disordine di larga mentre più generale si fa vivo si fa da più parti richiama una verità che soddisfi finalmente lo merita stanca
Di tante dolorose esperienze negativi
Tuttavia mente accentuava così progressivamente la propria critica al sistema fascista di valori Nuoro continuava a contrapporre
All'eroismo dell'azione come scrive non è mila centoquarantuno l'eroismo piuttosto della vita interiore concludo
Quando lo storico affronta il tema della formazione giovanile la figura di rilievo la tentazione cui inevitabilmente sottoposto e quella di leggere tutto il personaggio già nella sua formazione
E si tratta di una tentazione irresistibile proprio nella misura in cui essa nasce da un problema vero
Quello di ritrovare i fili di continuità in un percorso personale in cui svolte cambiamenti si inseriscono su di un complesso di potenzialità che il tempo ha costruito
E il tempo giovanile di un'esistenza di una misura probabilmente maggiore rispetto ad ogni altra età della vita
Si tratta però appunto di una tentazione in cui non si deve cadere
Tuttavia mi pare che le radici di molti sviluppi futuri della biografia politica di Moro siano già effettivamente in quello che abbiamo accennato
Innanzitutto l'idiosincrasia per ogni postazione intransigente la predilezione per un atteggiamento mai contra positivo tra fonti schierati la tendenza al dialogo sintetico con la cultura laica
In secondo luogo una profondissima religiosità personale basata sul senso del progresso vitale che di un muove nella storia e dunque si di una visione dinamica del cristianesimo come elemento di cambiamento ed elevazione
Ancora l'accentuazione del valore di sostegno alla costruzione della personalità che può avvenire dallo Stato
Infine la lontananza dalla tradizione popolare struzzi Anna De Gasperi Han e un senso dell'autonomia e della laicità della politica un prettamente diverso ma non meno forte radicato come nell'esperienza dell'Italia di fine anni Trenta in cui Moro sia formato
Sono riferirsi a questa formazione può spunti posti e gare l'iniziale preferenza di Moro per una pluralità delle opzioni dei cattolici
Il conseguente compressione non facile itinerario quello porterà l'impegno politico con la DC e la definitiva citazione del partito dei cattolici essenzialmente con un centro di equilibrio ideale in grado di risolvere in sede
Proprio per la sua collocazione centrale le tante verità parziali degli altri
A queste linee di fondo gli sarebbe rimasto per molti versi fedele nel novembre mille novecentoquarantacinque alla vigilia del processo che lo avrebbe portato a candidarsi alla Costituente nelle liste della DC Moro scriveva
Certamente ci vuole prudenza ad evitare al mondo rovine maggiori di quelle già sperimentate
Ma bisogna che la fretta impulsiva eccetera della rivoluzione dia i nostri spiriti che vogliono essere prudenti ed onesti ad un tempo una straordinaria Ansa di fare
Perché al di là delle soluzioni demagogiche questo popolo che sale si aiutato raggiungere degnamente con merito la sua metta lontana
Vi ringrazio
Io ringrazio
Renato Moro e che ci ha dato in qualche modo un assaggio di che cosa si può fare di che cosa vale la pena di fare in un
Mi soffermo su questo do la parola anche imparziale
Alterazione del programma martedì lì impellenti impegni al ministro Franco Frattini che ringrazio tra l'altro di essere qui in un momento
In cui ha assunto escono incarico particolarmente
Difficile grazie molte grazie molte anche per questa anticipazione del mio intervento ma come probabilmente tutti voi sapete
C'è una situazione un po'un po'complessa tra Beirut il Libano e quindi c'è una riunione abbastanza urgente che devo coordinare al Ministero e quindi sarò costretto a da abbandonare questa interessante occasione di riflessione grazie ad Agnese Moro per avermi invitato certamente alla fondazione e il mio contributo sarà un contributo ovviamente non come quello del professor moroso su una questione tanto importante di tipo storiografico e condivido e apprezzo moltissimo l'idea che si possa davvero delineare una grande ricerca storiografica che possa fare emergere il disegno organico
Di Aldo Moro della Progetto come voi qui dite interrotto di Aldo Moro certamente non c'è bisogno che aggiunga io la mia voce a quelli che
Ieri che oggi e domani
Hanno detto e continueranno a dire che parliamo di un di uno dei più grandi statisti della recente storia repubblicana ecco io vorrei dare qualche breve contributo su due temi che mi hanno colpito
Anche
Leggendo la nota di presentazione per questa riflessione di oggi il pensiero di Aldo Moro certamente sul contesto internazionale sulla politica estera sulla politica europea perché
Certamente
Chi meglio di me conosce il pensiero di Aldo Moro
Accolto due aspetti
Che mi hanno fortemente colpito il primo una riflessione sul ruolo e l'idea di Europa che Aldo Moro fece emergere assai bene
E
I rapporti tra il nord e il sud del mondo
Di questi due temi certamente
Si è parlato tanto si continuerà a parlare
E certamente questi due temi dando vita a due percorsi che si stanno ricongiungimento perché sono destinati a ricongiunti
Ricongiungersi per coloro
Che si occupano di studiare di analizzare le dinamiche della politica internazionale
Veniamo al tema dell'Europa
Io ho colto un aspetto che mi ha davvero colpito quello della insoddisfazione di Aldo Moro per una visione
Riduttiva dell'Europa cioè un'Europa considerata ed erano gli anni in cui si stava facendo il Mercato comune europeo quindi gli anni in cui
L'Europa parlava quasi soltanto di economia
Di sviluppo di una dimensione economica e proprio in quel momento
In cui allora si parlava della Europa
Che difende i mercati che difende gli interessi degli Stati che costruisce un mercato comune che sembrava in quell'epoca ed era uno dei grandissimi passi nel percorso di integrazione
Europea
In quell'epoca il pensiero di Aldo Moro esprimeva l'insoddisfazione per quella visione a cui si doveva contrapporre
E la riflessione ancora in atto quello che potremmo chiamare
Il vero secondo tempo di un'Europa che dai padri fondatori che costituirono i presupposti per il Trattato di Roma
Attraverso l'evoluzione che porto al mercato unico europeo negli anni settanta oggi
Oggettivamente e parlo dell'Europa politica rappresenta il sogno del futuro dell'integrazione dell'Europa quante volte ci siamo detti queste Europa attiva
Nel mercato comune attiva come
Protagonista nell'economia un nano politico e ancora incapace di esprimere un ruolo politico importante al suo interno e nel mondo
E in questo
Vorrei sottolineare un aspetto che anche mi ha colpito molto
Più che
Una coesione economica come detto ma persino più di una coesione politica contava e io sono
Assolutamente convinto che questo sia il futuro dell'Europa contava per Moro la cui visione culturale e sociale
Che cosa vuol dire questo vuol dire
Non dimenticare ad esempio quelle aree territoriali
Periferiche marginalizzate che nell'Europa degli anni Sessanta e Settanta erano soltanto
Un sogno nel ricongiungimento che poi l'allargamento dell'Europa realizzato erano aree sotto il tallone
Del dominio sovietico ma che oggi
Aree lontane dai Paesi Baltici ai paesi
Che si affacciano sul Mar Nero sono stati membri dell'Unione europea
Riprendiamo quel pensiero di allora e scopriremo che parlare di coesione culturale e sociale ancor prima e ancor più
Di coesione dei mercati ci dà la dimensione per capire come l'Europa possa progredire
Utilizzando l'allargamento come una grande opportunità e non
Come qualcuno disse negli scorsi anni come una fonte di possibili preoccupazioni proprio perché la coesione culturale e sociale ci apportati apportato chi come me ha creduto nel processo di allargamento a dire
Che l'allargamento è stato un ricongiungimento di una parte dell'Europa che doveva dopo la caduta del comunismo tornare alla casa madre europea
Cosa se non
Il terreno comune della storia della cultura delle tradizioni
Cosa se non
Il forte bisogno di non emarginare aree territoriali che rischierebbero altrimenti di essere frustrate quindi isolate
Questo aspetto io lo collegherei sull'altra con l'altra diciamo con l'altro spunto che traggo da alcuni pensieri
Rilevanti nella politica estera di allora di Moro Primo Ministro di Moro Ministro degli esteri ma rilevantissimi come è ovvio anche oggi i rapporti tra il nord e il sud del mondo
Io credo che questo secondo aspetto è un aspetto complementare al primo
Chi vede un'Europa politica come unica ricetta perché l'Europa sia tumore sulla scena internazionale vede ovviamente la necessità di guardare come Europa
Fuori da sé e guardare ad esempio a come promuovere democrazia e diritti fuori dallo spazio territoriale europeo come promuovere i diritti umani
Come realizzare quello che forse dovremmo chiamare oggi
Dopo cinquant'anni dal Trattato di Roma un nuovo umanesimo europeo
Se non immaginando un'Europa che si fa promotrice di diritti un e universali e individuali delle persone ecco l'umanesimo europeo al di fuori dei propri confini
Questo credo
Che se guardiamo
Alla
Relazione nord-sud
Questo diventa particolarmente importante oggi ancora più oggi con la pressione enorme del sud del mondo verso il nord del mondo quella parte povera verso la parte ricca e una analisi finalmente diversa a cui il pensiero di Moro ci può portare su quella tradizionale
E problematica natura asimmetrica delle relazioni tra nord e sud del mondo che abbiamo finalmente capito di dovere attenuare e progressivamente superare
Questo è un punto che noi
Cogliamo
Certamente in questi pensieri
E
Non voglio ricordarlo a voi ma il tema della diseguaglianza e dell'aiuto ai Paesi poveri del mondo vede in Moro l'autore della prima legge italiana sulla cooperazione allo sviluppo
Questo non è un caso che ci si preoccupi allora da parte del Presidente modo di guardare con una visione che inizia a superare quel rapporto asimmetrico che
Si diceva B insomma
Esistete abbiamo reato
Lì c'è la radice
Di una riflessione che porterà e sta portando
I grandi del mondo tra cui l'Italia ad affrontare ad esempio nel G otto questo grande tema e l'Italia avrà l'onore e l'onere il prossimo anno di presiedere nuovamente il G otto in questa presidenza italiana del G otto pensando anche alle eredità di Aldo Moro noi il tema della simmetria tra nord e sud del mondo lo porremo in agenda
E non parliamo soltanto di Africa ma ovviamente parliamo
Anche di Africa io credo che oggi sia maturo il tempo per passare dalla antica visione asimmetrica ad una visione che parlava di
Collaborazione tra nord e sud del mondo ad un nuovo concetto politico il concetto di partenariato
Se noi non immaginiamo che i processi politici debbano essere congestizio tra nord e sud del mondo lasciamo viva la diseguaglianza tra gli attori che collaborano
E se c'è diseguaglianza
Il sud del mondo se ne accorge
Se ne accorge sia quando elargiamo aiuti economici
Sia quando vogliamo gestire i processi politici dicendo queste la nostra ricetta se vi piace ve la suggeriamo prendete la questo non è il concetto di partenariato
Che attenua lei asimmetrie
Ed è il partenariato invece quello che cominceremo a discutere per l'Area forse più importante per la nostra Italia quella del Mediterraneo
Quando maturerà la riflessione sulla prima priorità della prossima presidenza francese che inizia a luglio che l'Unione mediterranea
E nel concetto di unione mediterranea che dovremo declinare
Che ancora non è chiaro che certamente dovremo spiegare meglio che però si delinea il superamento ossia della logica simmetrica sia di quella che chiamerei
La semplice collaborazione il concetto il concetto di unione vuol dire cogestire i processi politici e superare ad esempio per il Mediterraneo quell'idea
Del processo di Barcellona per cui il nord aiuta elargendo qualcosa e il sud se ce la fa se lo prende questo dovremmo a mio avviso trarre tutto questo da una idea
Che ha portato già l'Europa a fare dei passi avanti bisogna dirlo io in tre anni e mezzo avevo anche tra l'altro nel mio portafoglio di diritti fondamentali
Ho lavorato perché l'Europa si dotasse e si è dotata della prima agenzia europea per i diritti fondamentali per la prima volta l'Europa è in grado di porre il problema
Dei diritti fondamentali delle persone non dei gruppi non delle comunità delle persone quindi un concetto di umanesimo europeo in cui l'Europa garantisce l'individualità della persona e i suoi
Diritti fondamentali pensate l'importanza progredire
Che nelle politiche migratorie si sviluppi una riflessione di questo genere che attenui le asimmetrie e sostituisca alla collaborazione nera la logica della cogestione
Dei processi politici insomma in conclusione è evidente che questo mondo su cui Aldo Moro rifletteva
è un mondo certamente cambiato anche per il contesto di politica internazionale a quell'epoca alcune dinamiche che oggi viviamo non c'erano
Certamente si guardava al superamento dell'Europa solo mercantile da parte di una grande visione come quella di Aldo Moro ma
Non si aveva ancora quella realtà che oggi abbiamo per esempio della necessità che l'Europa giochi
Un ruolo politico e dico politico tra virgolette rispetto ad alcuni attori internazionali globali
Che stanno emergendo nei grandi mercati dell'est ma anche del sud del mondo basti pensare all'America latina questo allora ovviamente non c'era non c'era come oggi ma
Il
Punto del protagonismo politico dell'Europa
Dell'impulso al dialogo del freno alle diseguaglianze queste sono ispirazioni atto assolutamente vive assolutamente attuali
E certamente
I riferimenti del professor Moro sulla
Sulla fede religiosa sulla tradizione democratico cristiana orientata verso il cattolico il cattolicesimo liberale beh questo ovviamente alimentava
In Aldo Moro pensieri che
Dico francamente oggi sono assolutamente attuali in questo anche in chi si occupa ora di politica estera di politica europea
Chiudo queste mie riflessioni dicendo che questi pensieri e questa opera storiografica che si prepara saranno utili e preziosi per il presente ma anche per il futuro della politica e anche delle istituzioni
E permettetemi davvero in conclusione un pensiero che è dettato dalla attualità di oggi dal pensiero di questa memoria scusatemi perché esco da i temi della rigorosa analisi del pensiero di Aldo Moro se dico
Che non vorrei vedere in giornate del genere in cui si ricorda il pensiero di un grande statista
Pensieri
Tribune lezioni che sono pronunciate da quei terroristi che certamente hanno goduto
Delle regole che l'Italia democratica deve offrire a tutti di comprese
La liberazione anticipata o il reinserimento del lavoro ma non possono pensare di ergersi a maestri in un sistema in cui le loro
Tremende lacerazioni prodotte alla società certamente non si sono rimarginata grazie
Ringrazio il Ministro Frattini e il suo contributo alla
Attività di Moro
Nella dimensione internazionale sarà dedicata
Una delle sedute del Convegno internazionale novembre
Che sarà un po'il culmine delle attività del trentennale certamente i due aspetti dell'Europa e della
Dei rapporti con
I Paesi del sud del mondo saranno approfonditi anche questi richiedono quel lavoro di documentazione
Mimi vorrei solo ricordare anche
Appunto il fatto che è stata menzionata
Moro con motore della prima legge
Sulla cooperazione internazionale e questo quindi richiamo a quello che si diceva quell'il contributo riformista di Aldo Moro fattivo in tanti elementi della
Che hanno costituito voi il quadro normativo il nostro Stato che si tende
A non considerare accantonare e anche questo è un contributo tante grazie stringeva ottobre Orazio
Cosa che
Ecco
E
Punto sono
Anche
Questo genere di contributi
Che per noi sono importanti
E
Darei adesso per continuare questa riflessione parola al Presidente Francesco Rutelli e che ringrazio
Davvero molto per la sua presenza ai
Anche lui con noi questa sera
Grazie io ho accettato molto volentieri di portare un breve contributo
A questa
Riflessione nella giornata di oggi
Per una ragione sono fondamentalmente perché
Questo trentennale
Forse ci può aiutare
A ad avviare secondo le intenzioni che voi avete
Manifestato Espresso che fanno riunire qui tante
Personalità importanti con responsabilità attuali
E
Rilevanti nella vicenda della Repubblica
Questo sforzo
Questo obiettivo di coltivare
Serie ricerche storiografiche a partire la figura di Moro
Penso sia
Una cosa
Fondamentale richiede la la relazione introduttiva
Del professor Moro ha
Efficacemente
Anticipato o meglio continuato a tratteggiato
In fondo siamo in un Paese nel quale
Mer lessico politico contemporaneo
Non si sa bene se non siamo nella Repubblica
Che uno
Per la seconda Repubblica
Qualcuno parla
La terza Repubblica forse arrivato il momento in cui
Cominciamo a condividere alcuni fondamentali un po'più largamente
Nel senso che
Questo nostro Paese non può certamente interpretare con le lenti di oggi attraverso le lenti di oggi sarebbe a un tempo impossibile è sbagliato
Sia il Progetto
Sia il pensiero sia il percorso l'itinerario di Aldo Moro
Però attraverso la figura di Moro così come
Degli altri giganti della
Politica repubblicana
Può e deve a mio avviso fare un'analisi seria su quale sia il rapporto reale tra
Il consumo quotidiano della contemporaneità
E il significato dalla storia
Del nostro dopoguerra ovvero su quale sia lo spazio utile della memoria
Sia forse proprio il trascorrere questo trentennio ma ancora
La vivacità la volontà la lucidità
Che si può e si deve ricavare da occasione come questa ci possono spingere in questa direzione io
Come dicevo scherzando ad Agnese Moro
Ho osservato
Ve lo posso parlare come un male né con lo studioso me con una persona che abbia conosciuto more tuttavia Lo Moro lo osservato guardato risultato vicino decine e decine di volte
Da bambino sulla spiaggia di Terracina
Ero ma pochi ombrellone distanza
Avevamo una bellissima casa di famiglia non non vicino alla casa semplice nella quale voi eravate
Ma io
Spesso ma fare il bagno da
Da alcuni miei cugini che erano
Due due palazzine distanti dalla vostra e ho osservato da bambino
Decine e decine di volte questo tratto singolare di una persona che
Evidentemente rifletteva questo mi colpì molto non eravamo ancora nell'età della mediatizzazione però certamente Moro era un gigante anche nella mediatizzazione della nell'apparire seppure in quei
Piccoli spazi che un ragazzino del
Nel tempo osservava
Della comunicazione sociale la comunicazione politica
E la cosa che mi colpiva da
Ragazzino era
Questa figura riflessiva che sì sporgeva anch'anche le sue passeggiate perché io
Vedevo Moro di mattina
Va beh devo Moro di pomeriggio quando facevo assolute camminate su gomma e Terracina accompagnato cosa anche se per me sorprendente vaticinio triste a ripensarci
Con il senno di poi accompagnato da un'auto
Inerme direi di scorta proseguiva e da una
Personali scorta che camminava sulla spiaggia mentre lui camminava sul marciapiede del lungomare
Di questo lungo tragitto che percorreva immagino
Frequentemente
Quindi
Non ho nessun motivo per parlare di Moro però offerti dimora come studioso nel come politico perché la mia generazione inizia dopo la sua uccisione
E tuttavia
Questa riflessione la voglio riversare accanto ad un'altra personale io ho guidato per sei anni un partito la Margherita democrazia
Libertà
Che è stato un partito singolare
Nella vicenda politica italiana anche per i consensi che ha raccolto nelle due elezioni in cui si è presentato
E nel quale
Anche di questo voglio portare testimonianza
Quando sì parlava
Di Moro essendo quello un partito politico in cui era molto forte la componente cattolico popolare
C'erano e cattolico democratica
C'erano componenti ci sono state componenti cattolico liberali di riformismo laico e di altre espressioni diciamo della democrazia recente italiana tuttavia quando un oratore
In qualsiasi circostanza
Volesse essere certo di raccogliere un applauso scrosciante da tutte le componenti
E la tutte le provenienze che hanno
Animato questo partito poteva citare Aldo Moro
E in particolare il Moro che
Diceva alla politica ai partiti politici sapendo bene quanto diversa forse struttura natura condizione storica che un partito che voglia guidare cito a
Memoria non può non capire cioè non può non andare alle sorgenti da cui nasce la propria legittimazione pubblica
Questo tipo di insegnamento credo fosse percepito vissuto in profondità e resta credo nell'esperienza e che ora si pongono si propongono le vicende interne non per contraddire quello che ho detto all'inizio
Ovvero che non si può leggere certamente Moro
O meglio attraverso la lente le lenti della sua esperienza la la politica di oggi voglio però
Svolge le concludere queste mie riflessioni segnalando tre punti
Che ci permettono a mio avviso di cogliere la modernità e l'attualità
Di Moro
Che ha me personalmente stanno a cuore dopo avere fatto una
Considerazione di premesse consociati premesse la democrazia italiana
Che ha perso
Moro trent'anni fa tuttavia
Pur essendo
Una democrazia che vive un po'in un Paese di cui tutti vediamo le le fragilità
Difficoltà
Criticità elementi e fattori crescenti frammentazione la democrazia italiana
Ce l'ha fatta
E
Molto male faremmo pur sottolineando ogni volta questi elementi di criticità sia nella
Temperie politica sia delle polemiche io penso che male noi faremmo se
Sottovalutassimo la capacità di tenuta della democrazia italiana
E anche questo a mio avviso è uno degli elementi ponderate enorme complessità è uno degli elementi che dalla riflessione dalla dalla eredità di Morucci debbono
Assiste
Voglio sottolineare i seguenti punti della attualità e darli come titoli possibile in parte riprendono anche considerazione che Alfonsi ha messo nelle carte di presentazione dell'incontro di oggi
Ma per le prossime tappe dell'approfondimento punto storiografico così necessario il primo l'inclusione
Moro come
Fautore di una
Politica inclusiva
Credo che tanto più nel momento in cui analizziamo i fattori di frammentazione di diversi divisioni e divergenze non solo territoriale ma culturali e spesso anche di alfabeto della convivenza politica quotidiana
I strategica nel nostro Paese io penso che noi dobbiamo ritrovare il Moro della inclusione cito marzo il settantasei sono citazioni celeberrime mi perdonerete vuole conoscete
Bene Moro evidenziava l'urgenza di trovare una soluzione al problema della vasta e talora disordinata domanda di partecipazione
Che investe tutte le società industriali minaccia di travolgere due
Se le forze politiche non sapranno trovare appropriati assetti istituzionali nei quali
In maniera nuova ed originale questa esigenza abbia risposta piena e soddisfacente
L'inclusione le modalità della partecipazione
La modernizzazione degli strumenti che consentano di
Renderlo attuale
Il rapporto tra fede e politica e direi tra religione democrazia
Già
La trattazione che abbiamo ascoltato sulle radici del giovane Moro in quegli anni lontani
Ci ha dato delle importantissime
Osservazione gli spunti preziosi però non c'è dubbio che
Questo modo laico
Di intendere una profonda religiosità
E di applicarlo alla responsabilità pubblica a anch'esso una modernità straordinarie e ci interpella fortemente nell'oggi
Oggi noi siamo
Penso che uno dei grandi fatti puramente se ne
Occuperà Melloni e mi scuso moltissimo se anch'io che avevo calcolato ma forse siamo un'ora e mezzo per stare
Per stare qui e che tra l'altro compimento Gianni Letta che qua e in una giornata sicuramente non sempre non semplicissima per lui che
Che si è insediato
E se ne va va be'capisco ma ha avuto la pazienza e l'attenzione credo che gli se ne deve dare atto di
Di trascorrere un tempo di ascolto soppresso francamente ci sono altre
Altre importanti personalità però credo che quel quel tipo di di di di riconoscimento gli verrà dato però ecco
Oggi
Noi ci troviamo di fronte quindi era per dire che mi scuso se non posso ascoltare quello neanche se fatto un vaticinio discusse e che si è occupato della dell'attualità del tema fede e politica
Beh insomma il fatto che Attolico italiano
E
La vicenda pubblica
è resta uno del
Più
Rilevanti e profonde questioni che riguardano
Il dibattito civile politico istituzionale sociale del nostro Paese credo che
Attualizzare la vicenda attraverso
L'ispirazione
Cristiana l'esercizio della sua responsabilità e la riflessione che ha fatto Moro ecco quello è un lato attraverso il quale
Noi possiamo dare un contributo molto importante
Per il dibattito contemporaneo che ha vissuto superficialmente
Superficialmente è vissuto spesso in maniere un po'tribali
E con atteggiamenti che si addicono alle curve di uno stadio
Ma non alla profondità e alla rilevanza e del fatto che Attolico e ovviamente in generale del rapporto tra
Sede politica
Infine
Il grande tema di quello diciamo che che Moro
Identificato nel concetto della necessità del compimento della democrazia è chiaro che
Quello
Che era l'oggetto di una riflessione negli anni settanta non è non può essere tradotto nella riflessione di oggi anche perché l'Italia di oggi ha conosciuto e conosce
Viene da dire febbrili alternanza
E comunque siamo un Paese nel quale
Hanno governato tutti
Comunisti e leghisti
Posto democristiani posto liberali socialisti
Estrema sinistra
Destra posta Messina
Quindi non c'è dubbio che questo tema debba essere letto oggi
In una chiave anche essa un poco più profonda e quale maniera per
Approcciarlo la migliore ovvero il compimento democrazia e le modalità dell'alternanza se non attraverso
La articolazione e la profondità
E che Moro dedicava ad un sistema al loro allora sistema politico bloccato e voi
Ma in maniera tanto lungimirante alla crisi annunciata dei partiti
Anche in questo c'è una modernità reale e voglio concludere con un'altra arcinoto citazione
Del Moro che sempre nel settantasei dice so
Che pur con distorsioni ed errori per i quali si paga talvolta un altro un alto prezzo avanza nella nostra epoca una nuova umanità
Più ricca di valori più consapevole dei propri diritti più impegnata la vita sociale INPS insomma malgrado la crisi sotto la crisi è un nuovo mondo che si affaccia
E al quale e doveroso e insieme saggio
Dare spazio
è su questo aggettivo che vorrebbe avere la doppia sottolineatura
Saggio dare spazi
Tra il realismo della preoccupazione
E l'idealismo delle forze dei diritti emergenti non c'è contraddizione sono le due facce di una stessa realtà nella quale
La ricchezza del nuovo e dell'umano che avanza non deve essere soffocata ma composta in un assetto costruttivo noi non siamo
Chiamati a fare la guardia alle istituzioni a preservare un ordine semplicemente rassicurante
Siamo chiamati invece a raccogliere con sensibilità popolare con consapevolezza democratica tutte le
Invenzioni dell'uomo nuovo a questo livello dello sviluppo democratico ecco i tre temi che io mi permetto di suggerirvi di sviluppare particolarmente
Quello dell'inclusione e le modalità la partecipazione quello del rapporto tra fatto religioso e responsabilità pubblica quello di come le risposte di una ad un sistema politico che
A una evidenza di crisi anche elementi di
Di rinnovamento importante possano corrispondere a quel disegno o comunque quelle intuizioni interrotte di Aldo Moro nei grazie
Dunque ringrazio
Presidente Rutelli per questo contributo
Per questi stimoli importanti che ci confortano sulla linea e anche per aver contribuito a una piccola narrazione di quelle a cui facevamo riferimento che il Consiglio
La memoria
Componente organica però
Abbiamo gli ultimi
Ma non ultimi due interventi professor Alberto Melloni è stata un po'tirata la volata diciamo così io voglio anche ricordare che in questo
Trentennale e l'Accademia oltre a promuovere e proprie iniziative all'occasione il piacere
Di collaborare
Con altre organizzazioni a iniziative da loro promosse a cui noi lì diamo oltre soli patria a volte un contributo
Con Alberto Melloni abbiamo un
Un ricco scambio appunto abbiamo ricordato che farà parte anche di questo gruppo
Di storici ci aiuta preparare una delle sedute del convegno internazionale che ho citato di novembre proprio sul tema religioni democrazia ma a affatto una iniziativa
Di grande valore Moro l'Italia la coscienza un'installazione multimediale che
è stata presentata in moltissime parti di Italia che rimanda
Tra i cinquantacinque giorni e la storia è tutta la storia di Aldo Moro
E ecco perché è una delle occasioni è stata una di quelle cauzioni in cui
L'Accademia ha dato il suo patrocinio la sua collaborazione e adesso chiedo invece la
Molte grazie sono stato naturalmente molto aiutato dalle cose che sono state dette nell'abbreviare questo intervento che semplicemente riparte da alcuni punti che avete già sentite vorrebbe
Aggiungere forse qualche piccola sfumatura
E vorrei inizierà inchioda quella questione che ha sollevato ora grato Moro all'inizio perché in fondo mi pare che noi viviamo una stagione molto particolare
Nella quale siamo come sovrastati da un unico grande comandamento che sembra essere quello della memoria
Dopo avere cercato per quasi due secoli di conoscere il passato di organizzarlo di darci dei metodi per imparare a raccontarli darci gli strumenti per imparare ad ad insegnarlo
Attraverso la scuola attraverso delle forme di trasgressione del sapere sempre più sofisticate e abbiamo conosciuto in anni non molto lontani una progressiva di generazione di questa fiducia
E come se dopo
La rinuncia lumini Istica a domandare a Dio conto dei mali che si commettevano nel mondo ci fossimo trovati soli davanti alle cose allora avessimo optato per una storia diversa
Una storia lo diceva un filosofo che mi è caro do Mark Howard
Una storia tribuna Pizzata che si erge a giudice delle cose da i torti e le ragioni
Come dice una canzone pronuncia forti sentenze rinuncia
Tutti mai più che vuole e alla fine alla fine di tutto questo sembra avere semplicemente una funzione assolutoria sminuzzare le cose riconsegna a quella che la coscienza collettiva
Allo spazio pubblico soltanto il compito di ricordare
Mi occupo di ricordare che poi
Come si vede nella UDC sia con la quale le persone serie come quelle che sono qui celebrano questa giornata e un ricordo che rischia di tamponare sì perché le memorie si riducono una con l'altra si affollano
Come una specie di calendario e non riescono mai ad essere sicure
Di APR mantenuto una distanza di sicurezza rispetto alla soglia della retorica che della memoria il veleno più pericoloso ma anche il più comune
In questo sforzo nostro di affidarci alle memorie ci rendiamo conto in questo trentennale che la memoria è una cosa tanto importante quanto
Insufficiente che non basta
Tutelarla con le leggi in molti Paesi europei ci sono leggi che puniscono i crimini controlla memoria e sono anche state applicate non nel caso dell'Italia per ora
E ma che nemmeno questa tutela della legge può servire a far sì che la memoria sia autentica
E allora mi sembra importante che in questo trentesimo
Anniversario dell'assassinio di alto morì in questa giornata che giustamente il legislatore ha scelto come
Data fissata per la memoria pubblica delle vittime del terrorismo e ci sensibilizziamo anche su questi aspetti di pericolo sul rischio che une infanzia retorica della memoria alla fine
Anestetizza e la coscienza collettive trasformi sapere in un caotico parcheggio dove tutto si mescola in una specie di toponomastica il materiale
Di calendari e dei momenti
D'altronde come capita in tutte le cose difficili come capita in tutte le crisi pere non si riesce
Dalla memoria verso la storia secondo attraverso l'assunzione fino in fondo di quello che la memoria e
E credo che questi giorni questo giorno ci debba servire ad interrogarci su quella questione che prima Renato Moro a posto così bene
Facendo il confronto con la servirà sia mussoliniana lo si poteva fare con la sua grafia di Pio dodicesimo alla metà degli anni Settanta quando trent'anni dagli eventi poligono di uno spazio nel quale
Era già stato possibile
Affrontare e costruire Umbria una con un sette di conoscenze critiche adeguate ad avere almeno gli orientamenti riferimenti di massima sui grandi problemi che stavano alle spalle di quel di quel presente
Perché credo che il fatto che in questo trentennio il caso Moro se si è mangiato Moro non sia stato un fatto episodico e spero sia un fatto che il dovuto a circostanze banali ciniche pare
E credo che il fatto che in questo trentennio la figura di Moro sia stata come dire risequestrato a ancora Folt da una memoria ma dalla memoria brigatista
Che dopo la perpetrazione dei fatti aprirà contato le cose anche questo non credo che sia avvenuto per caso
Non sia avvenuto senza una certa forma di
Indulgenza o di passività anche della categoria alla quale era nato e Dio ci andavi a mo'di appartenere che quella degli degli studiosi
Allora reagirà questa pigrizia vuol dire che avere il coraggio anche di togliere Moro semplicemente dalla sera tarda vorrei riportare la questione sul piano delle fonti
Anche per il caso Moro credo che quel lavoro molto bello che molto mirato di Miguel Cotto ora
Sulle lettere del marzo aprile-maggio settantotto di cui ha curato l'edizione critica dei nautica dimostri che il i vecchi arnesi del mestiere lavorare sulle fonti possono ancora rendere molto
Così come credo possa rendere molto un altro tipo di approccio che mi sembra praticamente importante e cioè quello di
Restituire Moro ai conflitti in cui si è trovato conflitti che in qualche modo sono stati limati carta Petrachi della tragicità della sua fine come se diventasse improvvisamente
Uno un po'meno delicato è un po'meno appropriato parlarne che invece sono stati i conflitti
Che hanno segnato in qualche modo anche la formazione di quella personalità politiche spirituale così straordinaria di cui tutti quanti
Abbiamo a disposizione ricordi citazioni impressioni conoscenze
Mi sembra che sia importante perché
C'è una categoria che è stata usata anche due volte questo pomeriggio prima dal fosso al fosse poi da Francesco Rutelli
Quella categoria della inclusione e che mi sembra sia tanto importante quanto ancora una volta delicata ed a precisare perché
L'inclusione di Moro a dispetto di quello che dicevano i suoi avversari non rappresentava una inclusione all'interno di uno status immobile dello scenario politico
La rappresaglia rappresentava lo sforzo di tenere continuamente in movimento spostando il baricentro dello scenario politico
E nel movimento quella che era la società
Il problema di Moro non era quello di
E includere per aumentare
Come dire il delta fra la maggioranza e l'opposizione che non era un particolare problema ma era quello di inclusione che desse ad una democrazia nata fragile vissuta fragile
Una forma di partecipazione più generosa più adeguata a quello che era richiesto dei tempi
E nel fare questo più Moro partecipa I tra i grandi snodi e passaggi che sono noti a tutti quanti quello costituente pure il centrosinistra quello della solidarietà nazionale dovendo sborsare alcune ostilità
Una mi sembra che meriti degli studi molto utili suggestivi e interessanti ovviamente solo perché il tipo di studi nel quale mi trovo meno
A disagio meno impreparato ed è quello del rapporto fra amore l'ostilità della Chiesa
E Moro si trova mai ad essere il portavoce di un consenso ecclesiastico anzi
Si trova proprio a partire da un'esperienza cristiana rigorosa da una pratica rigorosa delle TIR tu cristiani non te l'adesione in generale o dell'appartenenza una pratica rigorosa delle virtù cristiane
In questa pratica rigorosa virtù cristiane si trova a dover esercitare una delle sue
Doti principali quella di persuaso ore nei confronti della gerarchia ecclesiastica
Capita durante la Costituente dove in fondo come abbia avuto qualche divergenza divisione su questo ma dove li su del padre Sale lo hanno dimostrato molto chiaramente c'era un'inclinazione di una parte della Santa Sede non banale a preferire un tipo di Italia un pochino più
Confessionale nella quale la condizione della Chiesa fosse tutelato da rovi privilegiare gli un pochino più estese e nelle quali forse qualche cosa di quelli teologi sulle Cristo Re che prima Renato Moro citava trovasse posto
Persuasione difficilissima nella quale Moro riesce ad esercitare fino in fondo un'abilità nella quale
Come dire a certi tipi di cattolici tiene più facile che ad altri
Nel quale trova le differenze di sensibilità interni a quell'interlocutore che l'anticlericalismo celermente genericamente chiama Vaticano e che invece chi lo conosce da dentro sa essere fatto di
Mille millantava sfumature
Un'abilità che non perderà mai un'abilità che ritroverete intatta detta dalla prigionia quando la questione coinvolgere pennelli coinvolgere Pignedoli non sospetta di Casaroli sarà così decisivi in quella parte di trattativa
Vaticana di cui adesso sappiamo qualche cosina di più
La stessa ostilità se la troverà di fronte nel momento della nascita del centro sinistra dette l'apertura a sinistra prima quel centro sinistra del secondo centro-sinistra anche qui
Una persuasione nella quale questa volta
E le condizioni di partenza sono un po'più facilitate dalla elezione al papato di Giovanni ventitreesimo dalla scelta del papà di
Praticare una formativi imparzialità rispetto a fazioni politiche sulle quali il Pontefice a per sé un giudizio che non è sul piano strettamente tecnico politico lo stesso giudizio di Moro
Ma al tempo stesso ancora di più la convinzione che una qualche imprudenza nuocerebbe alla Chiesa molto di più che una un certo riserbo
E molto colpito perché Moro non lo sapeva
Ma
Davanti alla formazione del centro sinistra il testo di riferimento che Papa Giovanni USA sarà il racconto della genesi di Giuseppe venduto tra i fratelli che sarà una delle ultime
Lectio del Moro prigioniero delle delle Brigate Rosse
E poi si dovrà davanti una terza condizione difficile di persuasione della Chiesa nel momento in cui la solita nazionale
Diventa il suo disegno politiche nel quale il suo sforzo non è ancora una volta quello semplicemente allargare il consenso politiche tanto meno quello di vincere la battaglia del suo partito
Ma quello di portare tutto il suo partito alla convinzione che lui aveva di quella alleanza che riteneva che riteneva necessaria
Questo solo per dire che se si coglie come vedete dei fogli Moro Morellato Moro mi ha molto facilitato le cose
Questo solo per dire che
E riflettere oggi sullo spartiacque che celebriamo del trentesimo del
Del nove di maggio del mille novecentosettantotto
Vuol dire e a rendersi conto del fatto che quel passaggio ha costituito non solo quello che anche Tito Moro ma anche quello che ha inghiottito la nostra capacità
Di riflettere criticamente su la sua esperienza cristiana più in generale anche forse su quella che è stata l'esperienza di un cattolicesimo che desiderava essere stimato
Più che temuto all'interno della storia repubblicana su questo punto di vista credo che tanto quanto gli dobbiamo molto quel bel libro di Jemolo su Chiesa e Stato degli ultimi cent'anni che non non ha avuto diciamo così
Aggiornamenti di sostanza quando i cinque anni sta ormai diventati quasi centocinquanta meriterebbe di essere riflettuto per capire in che direzione in che direzione andare
I dal punto di vista
Io dal punto di vista dello dello studioso credo incominciare a cercare di dotare la memoria di un affondamento storico critico adeguato
Vuol dire fare alcune cose fondamentalmente abbastanza semplici come Renato Moro ha indicato e anche già
Mostrato
Vuol dire incominciare a lavorare sulle fonti
Perché sulle fonti c'è ancora moltissimo da fare io credo per esempio che dispiaceri San delle presentato prima dello glielo diremo
Io penso che
Sarebbe utile che le opere di Moro entrassero nel corpus della didattica e digita Alitalia Anna che il Ministero dei Beni culturali ha in questi anni
Avviato perché non non non so se un'esperienza troppo determinata dalla pratica dei miei studenti ma
E gli studenti di oggi che sono nativi te lo vende e non immigrati come noi in questo in questo pianeta
Hanno un tipo di approccio fonti che noi istintivamente cerchiamo sullo scaffale totalmente diverso e potere trovare su quello non solo siti di giallisti ca
Su Moro ma anche
Testi questo aiuterebbe di molto non solo le fonti scritte ma anche le altre fonti le fonti televisivi in modo particolare una delle cose che mi ha impressionato lavorando al critico
Che prima Alfonso fossi citato un lavoro in cui va cercato di far vedere
E su tre
Su tre schermi i telegiornali dei cinquantacinque giorni compresi fra il sedici marzo il nove di maggio ma fermando in ogni giorno dopo qualche secondo il telegiornale per far sentire la voce di Moro
Ma colpito lavorando sulle fonti delle Teche RAI che sono la vera Pompei del futuro di questo Paese da cui si potrà capire cosa siamo stati e cosa siamo
De Col critico delle fonti RAI la quantità di televisione prodotta durante i cinquantacinque giorni sia identica Cabala dei minuti alla quantità di fonti che ci sono sul Moro che parla
Anche se i trent'anni che nessuno che parla lo sente più
Abbiamo sentito appunto molto spesso i brigatisti molto spesso i telegiornali Paesi il timore di Moro fine Moro che è stato davvero tipi in qualche modo svanito e questo lavoro sulle fonti mi sembra
Che sia estremamente importante fonti appunto a stampa di Moro fonti televisive anche le fonti delle Commissioni d'inchiesta che ancora non sono state
Del tutto digitalizzate riversate che invece credo potrebbero consentire qualcosa di importante ma anche fonti
Per potere fare storie su quella che è stata la nostra memoria
Perché credo che sarebbe grave se fra qualche generazione ci si dimenticasse di quello che noi ci siamo dimenticati
Sì sarebbe grave se fra qualche generazione ci si dimenticasse di quel problema che Renato Moro prima sollevava non ci si interroga se su questo io ho molto apprezzato un lavoro che ha fatto Gianni Riotta attraverso il sito del TG uno
Dove ha chiesto di a raccogliere un posto e volete
Si licet
Come è stato fatto per per la Shoah che ha chiesto le genti di raccontare il proprio sedici di marzo di raccontare il proprio note di maggio perché queste un elemento in cui
Tutto
Questo Paese che in quel momento era tipo che fosse piccolissimo ho già molto maturo non fa tanta differenza
Tutto sarà esatta tutti sanno esattamente che cosa facevano che cosa gli è accaduto che cosa è stato quel momento lì che forse ha rappresentato una forma di fidelizzazione della Repubblica molto più alta di quello
Che non non fosse mai capitato prima
A valle di questo avevo qual massimi in parallela questo il Turi corde RAI potrà di nuovo diventare un comando e non una via di fuga nella in imputabilità
Di una generazione in generazione l'ha mai fatto depurazioni e forse questo non è sempre stato un bene grazie
Ringrazio Alberto Melloni questa appunto la linea
Che su cui ci muoviamo
Su cui contiamo di andare avanti e su cui appunto convochiamo questi questi rapporti che sono
Di grande
Di grande importanza significato anche la pista indicata dei e importante c'è tanto da fare a
A cavallo appunto tra la
Esperienza
Religiosa di Moro la pratica e le virtù cristiane la sua laicità il suo rapporto con
Con la gerarchia
L'ultimo intervento
Test
Di questa sera e vieni e siamo ricercatrice socio dell'Accademia di studi storici Aldo Moro
Vi ringrazio senz'altro per me è una giornata estremamente particolare quella di oggi
è una giornata certamente segnata dalla tristezza per
Il ricordo dell'uccisione di mio padre ma in questo specifico giorno est anche una giornata piena di speranze
Per me
Ho visto oggi iniziare a camminare due cose alle quali
Tengo molto che sono per me è quasi due sogni in un certo senso
Una si è iniziata a realizzare questa mattina l'idea di un'accoglienza calda affettuosa
Partecipe impegnata come abbiamo avuto questa mattina dal presidente
Della repubblica un'accoglienza Dino o i dei nostri cari nel
Luogo più alto della
Della politica italiana essere tutti insieme per una volta non ognuno a celebrare
Il proprio caduto ma essere insieme anche per capire meglio una
Terribile stagione è una cosa secondo me di estrema importanza e che sicuramente avrà
Anche nel futuro degli sviluppi estremamente significativi e mi riferisco ovviamente alla
Giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi che il Presidente della Repubblica ha voluto celebrare questa mattina
Convocando una larga rappresentanza delle i parenti delle vittime delle associazioni che per anni si sono battuti su questo mi sembra una cosa estremamente importante l'idea che questi
Uomini e queste donne che hanno vissuto la vicenda così tragiche possano essere accolti all'interno nel cuore diciamo della Repubblica italiana e così è per me è molto bello vedere
Adesso partire un
Un lavoro l'idea di un lavoro prendere vita un cammino della storia per quanto riguarda
La vita di mio padre
Trent'anni fa
Come famiglia commentammo la la la morte di tappa l'uccisione di papà concludendo un nostro comunicato stampa che diceva sulla vita e sulla morte
Di Aldo Moro giudicherà la storia era certamente allora un una sorta di grido di dolore
Per aver visto
Per tanti giorni diciamo
Accompagnare da una grande incomprensione
Una persona hanno voi molto cara e era appunto una
Un'aspirazione un desiderio che gli venisse restituita
E in qualche modo la sua umanità tutta intera la Leccio che aveva fatto per il Paese etc
Oggi
Comincio a vedere accolto quello che non mi sembra più
Come allora un grido di dolore ma
Mi sembra una
Viva e pressante necessità che ha il nostro Paese c'è uno squilibrio
Io diciamo girando in questi immensi perché fin dall'inizio dell'anno è cominciato un
Un caldo ricordo di papà nei posti vi assicuro il più diverso in più anche esperti doti piccoli Paesi che si avverino minoranze neanche dove stanno sulla carta geografica
Scuole scuole elementari istituti superiori l'altro giorno è venuta una delegazione una classe di bambini delle scuole elementari di Carema a visitare le il sei il luogo dove se c'è stato l'attentato del sedici marzo accompagnati dai loro genitori
Ecco c'è
Una
Una grande partecipazione è una grande
Interessa le per papà è ormai maturato non non ci si vergogna più di avere un sentimento forte nei suoi confronti alcune cose
Della sua vita sono divenuti sono un patrimonio comune quest'idea che è che sia stato una persona che ha lavorato per il Paese l'idea che sia da persone guardava avanti che non creava steccati è
Largamente condivisa ma dove viene questa è una cosa
Bellissima potete immaginare in quanto mi mi mi possa far piacere vederlo ricordato in tantissimi
Modico in sala ci sono persone che hanno scritto o a opere liriche scudi Lori che l'hanno io vedo qui tanti molti amici che l'hanno ricordato veramente ognuno ammesso qualcosa di suo
Però il problema dove viene mio fratello scrivendo un suo bel libro sugli anni Settanta ha parlato della patologia del ricordo
E infetti questo tema del
Di questo ricordo non perfetto non completo
Effettivamente è un tema molto importante ci sono cose che vengono completamente dimenticate della vita di mio padre io credo che nessuno o quasi nessuno se non super specialisti
Ricordo il mio ruolo che lui ha avuto nella pacificazione della questione dell'Alto Adige
Noi potevamo avere qui una
Una roba di quei Paesi Baschi non l'abbiamo avuta ma non per caso non l'abbiamo avuta perché c'è stato un lavoro intelligente paziente incombente
Che ha risolto alcune cose oppure l'autonomia del Regione Friuli-Venezia Giulia
Ci sono cose che non troppo non sono ricordati non e queste naturalmente preoccupano e dispiacciono ma inquietano forse meno di invece quando c'è un ricordo
Che è sbagliato
è sbagliato perché è tronco le faccio tre esempi molto Breglia non vi spaventate allora uno è il compromesso storico
Io girando ho sentito da ampissimi interventi eccetera cioè il compromesso storico sembra
Cioè viene ricordato come una decisione politica
C'è un giorno ci fu una decisione di creare un nuovo fare un passo avanti allargare la democrazia questo è vero ma è anche falso
Perché comunque il compromesso storico così detto compromesso storico strategia dell'attenzione che ognuno può chiamare in molti modi
Diciamo l'incontro più cogente tra democristiani e comunisti è nato da una necessità cioè dal fatto quello che mi a pare chiama i due vincitori
Ed è questo tema della necessità in cui questa cosa si è
è iniziata è andato quasi totalmente perduto
Come pure di quella stessa vicenda secondo esempio e andato perduto
Che la drammaticità di quella situazione era dovuta non solo al fatto che c'erano stati due vincitori ma che i partiti che tradizionalmente avevano accompagnato la Democrazia Cristiana siano tirati indietro
Cioè che nessuno dei par degli altri partiti socialista liberale repubblicana quanti altri se lo fossero al momento adesso non
Non
Non si impegnavano non desiderava di impegnarsi quello del mio vari chiamava disinteresse dei partiti
E
E ci sono delle
Decide da solo delle mancanze interessanti perché rimane il ricordo della cosa ma è un ricordo che tutto sommato è sbagliato per me il massimo devo del ma il massimo esempio di questo righe di questa vicenda
L'ha trovata nel fatto
Che vi sarà capitato insomma spesso molto spesso viene ricordata una frase di mio padre nel caso Lockheed nel suo discorso sul caso Lochi dalla Camera cioè non ci faremo processare nelle piazze
Questa frase è stata interpretata come un gesto di arroganza da alcuni come è un una rivendicazione di di di pulizia da altri
Ma nessuno tiene conto io almeno l'ho mai sentito qualcuno che tenga conto del fatto che mio padre rispondeva semplicemente a questo intervento breve lo leggo brevissimo che si era svolto in quell'aula
Da parte di un deputato
Chi è di Siena
Dice un un deputato dice c'è una sola giustizia che è uguale per tutti e non di parte risponde Pinto questo deputato no ce ne sono due la giustizia borghese e la giustizia proletaria
Allora li danno sulla voce la giustizia proletaria e lui seguiva
Di cui
Una e più veloce ad arrivare mentre l'altra è più lenta ma arriva ed arriva a molti livelli e di conti verranno fatti
L'elenco delle colpe che dovete pagare lungo l'elenco delle corruzione dell'emigrazione della disoccupazione eccetera eccetera
Ebbene la giustizia proletaria è lenta ma arriva come diceva qualcun'altro prima di me ma io ve lo ripeto Brolin faccio quello dopo qui ad alta voce e la vostra arroganza di oggi la vostra validi oggi possono cambiare
Poi va bene va avanti
Alla fine dice non c'è più una sola opposizione vi sono molte opposizione quella dei giovani nelle università quella dei giovani del Meridione del nord in lotta per l'occupazione quella degli operai delle grandi fabbriche
E quell'opposizione colleghi della democrazia cristiana
Sarà molto più intransigente sarà molto più radicale quando i processi non si faranno più o in un'aula come questa ma si faranno nelle piazze e nelle piazze vi saranno le condanne ora è interessante secondo me
Che tutto questo sia andato completamente perduto noi abbiamo
Insieme al bisogno di ritrovare i fatti della nostra storia abbiamo bisogno né estremo bisogno né norme bisogno di ritrovare le culture
Che quei fatti animavano abbiamo bisogno di capire come eravamo perché abbiamo anche bisogno di sapere se queste culture poi sono finite o sono ancora attive grazie
Tale che di ringraziamento Nieri se non viene solamente da me
Far capire quanto
Cioè ancora da fare ricontiamo veramente
Con il lavoro che abbiamo svolto che stiamo svolgendo e che
Possiamo svolge lavorativa di farne un pezzo e soprattutto e anche
Di farne fare chiunque è stato richiamato non da più parti la responsabilità di ciascuno con le sue competenze con i suoi ferri del mestiere quelli
Della storiografia sono fondamentali ma anche ce ne sono anche di
Di altre discipline che vanno mobilitati che ognuno si impegna e si dia
Da fare su questo
Anche grazie alla
Forse gli ultimi due interventi abbiamo un po'di tempo prima del chiusura di questo incontro e come tradizione
Invito chi vuole a prendere la parola ricorrano ricordando anche come tradizione che di solito questi interventi provengono contenuti né in
Pochi minuti due tre minuti
Ma che sempre sono stati particolarmente ricchissimo
Quindi chiunque vuole
Ritirato parlare
Posso
Naturalmente sono
Anch'io credo come tutti emozionato di parlare
In questa giornata
Di Aldo Moro
E della sua vicenda e della nostra vicenda perché la vicenda di Aldo Moro non è stata la vicenda di Aldo Moro testata la vicenda drammatica della democrazia italiana
E vorrei dire solamente due cose
La prima è che
Io capisco perfettamente sul piano metodologico
E questa
Insistenza giustissima sulla autonomia in qualche modo della ricerca sui sessantadue anni di Aldo Moro
E poi sui cinquantacinque giorni della sua
Prigionia della sua uccisione evidente che bisogna sul piano storiografico
Cercare di ricostruire tutta la vicenda umana politica culturale di Aldo Moro come Renato Moro ha cominciato a fare proprio oggi con mi pare molta penetrazione
Questo va benissimo
Tuttavia io penso che i sessantadue anni non si possano autismo giungere dei cinquantacinque giorni
E che i sessantadue anni in qualche modo si concludono si ricapitolo hanno
E
In un certo senso
Necessariamente
Dovevano portare alla tragedia di cinquantacinque giorni e cinquantacinque giorni sarebbero assolutamente incomprensibili se non fossero precisamente
Diciamo la risposta questi sessantatré anni
E questo perché qui questo era la la prima considerazione e che si collega la seconda che queste
Non c'è il minimo dubbio che la vittima Aldo Moro e come tutte le altre vittime del terrorismo ed è anche giusto ricordare nello stesso giorno
Però bisogna anche dire che c'è una
Distinzioni una differenza che bisogna fare
E cioè che
Nella vittima Aldo Moro c'era racchiuso il destino di un Paese
è vero che ogni persona lo stesso valore di universale infinito l'uomo della scorta come lo statista
Però se noi dimentichiamo che nell'uccisione del delitto Moro era prese di mira un triestino
Della Repubblica e che la storia d'Italia si è riusciti a modificarla
A partire da quel momento se non hanno riscatti hanno ricordiamo questo io credo che
Non faremmo un'opera diciamo di chiarificazione ma
In un certo senso ricadremmo in quella che è stata una delle grandi ambiguità credi una delle grandi
Diciamo
Così insomma
Insufficienze di coscienza con cui si sono vissuti qui cinquantacinque giorni quando questo dato della specificità
Della della dell'attacco contro Moro rispetto precisamente al destino collettivo non è stata accolta né dei partitini dei giornali
Meter opinioni puntiformi serve Repubblica si di più ma non certamente da quello che è stato diciamo la risposta è la reazione
Pubblica ufficiale alla vicenda Moro
Quelle equiparazioni che si facevano fra Moro il
Gli uomini della scorta eccetera
E anche quella riluttanza a riconoscere in quel delitto un delitto politico non solo un delitto del terrorismo ma un delitto politico mirato
Che apparteneva a una strategia estremamente lucida
E previgente dal suo punto di vista questo non riconoscere questa specificità io credo che è stata una delle cose che ha impedito di rispondere a quella sfida già in quei cinquantacinque giorni nel modo adeguato vi ringrazio
Lo confesso sono quasi terrorizzato di aver preso la parola sono ma D'Amelio da Bari
Riprendendo il discorso il porto portare per la mia esperienza diretta vissuto accanto a Moro come nella nella Democrazia cristiana movimento giovanile attorno rese cristiana
Il concetto che Agnese a
Voluto sottolineare per tartassare indubbiamente poco con
Grande sottolineatura il discorso al compromesso storico
E passato come un fatto
Di diciamo di quel momento una non
Dire era euro la scelta sostanzialmente quasi di potere
E ne siamo avuto darà anche un contributo in più dicendo che era una necessità
Io a una domanda specifica all'onorevole Aldo Moro intorno a questo tipo di ragionamento ricordo la frase
Che disse hanno i giovani
Il futuro non ci appartiene non facciamo che lo stessi o si rivolti contro di noi e per di noi non era un discorso per noi democristiani
Per di nove significava in quel momento dove la società era sostanzialmente una possibilità era in un momento di crisi e quindi la crisi può anche portare verso una deriva
Era un necessità
Ma un dovere culturale
Nei confronti di quella società
Di quel valore di quella società che poi
Voi naturalmente per
Per così
Chiuderla si può parlare ha detto ha paura di poter che succedesse ma
Una vivono una rivoluzione civile
Ritornando nello stesso nello stesso discorso
Se ricordo un piccolo particolare dei giovani
Diceva che la politica anche nel linguaggio anzi
Il linguaggio
E nel linguaggio io ho avuto un'altra esperienza personale ricorderemo un po'tutti la frase
Le convergenze parallele
Sembrava in quel momento e Kissinger ne fu una testimonianza diretta via a cultura perché noi non siamo contro noi siamo sempre no lo definisco a cultura in quel momento di Kissinger su quest'uomo non lo capisco
Poi convergendo parallelo
Poi improvvisamente il linguaggio ha dato anche ragione
Ha dato sul piano anche culturale ha dato la Regione a lingua giù Moro Teo
Per caso adesso quando si sente parlare di realtà virtuale
Mi viene allo stesso dubbio richiedere ora reale o virtuale ma non oggi parlare otto ettari è un patrimonio scientifico acquisito
E scientificamente acquisito nel linguaggio comune e condiviso
Non c'è la contraddizione quindi anche in questo credo che Moro sia stato uno degli elementi della politica culturale
Lo sottolineo
Mi ricordo un altro particolare essendo provinciale ma proprio di un paesino dispersi de scusate ma sto potere che cos'è è un'altra cosa
E io ripetuto perché ero per Provincia dico ma scusate un'altra cosa è meglio potrà essere Presidente dico anche qual è la cosa
Le dico che lei deve riflette è un'altra cosa
Cioè era un qualche cosa che non c'era ma era qualche cosa che comunque era presente non c'era ma era presente ed era la questione che intorno a noi perché anche con le parole bisogna stare attenti e mi riferisco in modo particolare vedo l'onorevole Buttiglione
Le parole
Il potere noi si paga si potesse c'era una educazione a parlare o quantomeno del potere
Come fatto di qualche cosa di materiale
Il potere è una conseguenza di scelte culturali scusate questa mia piccola e piccolo intervento ma
Comunque credo che
Da giovane democristiano qualche cosa dovevo dire grazie mille scusate
è una uso
Sì che una breve notazione ecco qui c'è veramente molto da lavorare perché
Sulla base
Mentre è verissimo che la convergenza parallele non è una contraddizione non è nemmeno al rigore un ossimoro perché uno dei significati di parallela a quella
è compatibile con la convergenza forse però non l'avete Moro anzi è c'abbiamo del della documentazione che la
Della forte Loi poi già nel sessantuno dice
Mi si attribuiscono delle strategie geometriche mentre io parlo di convergenze
Democratiche e e lo usa poi solo dopo quindi anche su questo merita approfondito
Grazie chiamato in causa intervengo
Intanto
Una rivendicazione delle convergenze parallele perché nello spazio di rimando le rette sono
Sono parallele ma anche convergenti ma credo che si incontrano all'infinito credo che Moro con le sedi una cosa molto banale
Il campo comunista il campo democristiano devono continuare a parlare incontrandoci su valori fondamentali della società approfondendo l'unità della Nazione italiana ma senza mai coincidere mantenendo sempre la propria
Autonomia non mi pare un concetto particolarmente difficile da capire
Tranne per quelli che avevano deciso di non voler capire ma questo prima su cui
Tornerò dopo invece vorrei suggerire due cose un tema che merita di essere approfondito negli studi su Moro credo che sia
Quello del Moro universitario
La sua presenza all'interno della Facoltà di Scienze Politiche io stavo allora secondo piano all'istituto di storia politica mi stava al primo piano l'istituto giuridico e io ricordo il giovanissimo assistente
L'impressione Moro che
Veniva sempre a fare lezione
Circondato da ancora socio del maresciallo Lunardi c'è una scorta Lococciolo gli ambasciatori quelli italiani che lo volevano salutare quelli esteri volevano parlare deputati col Treviglio e nuove tre con tutto questo Corazza andare in giro
E era l'unico che si accorgesse degli assistenti
Gli assistenti per quelli che lo fanno parte dell'Università sono peggio del servitore gleba
Non so come sia verso i miei tempi proprio io camminavo ero un giovanissimo assistente bistrot Dell'Utri né politica camminavo rasente muro c'è il carbonio che vuol far in modo che nessuno si accorgesse della mia presenza Moro no Moro sempre si accorgeva
Mi bloccava lei chiede
Cosa fa solo il nuovo sito e che sta scrivendo qualcosa di cosa scrive ma cosa la pretesa di questo cosa ne pensa di quello Moro era un uomo che rifletteva come ha detto Rutelli ma era un uomo che amara ascoltare
Amava ascoltare e non si addormentava quando ascoltava come pure ritenuto qualche
Autorevole interlocutore una sua ristorni loro modo di lasciarti parlare per capire quello che veramente pensare per tirarti fuori quello che ho in radio ama parlare ma parlare con i giovani
Un secondo tema che vorrei segnalare Moro e i nuovi movimenti
Perché ignori Comunione e Liberazione Moro fu l'unico un politico importante che vengano sull'orlo del mille novecentosettantatré
E da ricominciò una grande amicizia
Con Moro che può stupire qualcuno ma non ti conoscevo Moro ne eravamo accusati di essere integralisti Moro ci diceva sempre sette integralisti ma non preoccupatevi e una malattia giovanile da cui sicuri c'è sempre troppo presto
Chi novembre un po'integralista un po'sottolinea un po'non proprio in poi previsto da giovane rischio ridiventare cinico
Da vecchio ed è un atteggiamento veramente paterno di correzione cioè non dice non di quelli che dicono i giornali sempre avete ragione no avete torto ma
Con lo spazio la disponibilità
Di non essere immediatamente accolto di lasciare che fosse il tempo
Ponendo dei semi dentro una maturazione delle persone lasciato che fosse il tempo poi
A a far maturare
Così sembra
Una terzo suggerimento si collocato interamente sul solco
Di quanto diceva Agnese moroso intravedo mi ha molto colpito perché a veramente storicizzate contestualizzato io non ricordo dopo parlato così aiutatemi ce ne ha parlato ci si vedeva
Nel credo che nel periodo settanta intorno settantadue settantatré e settantaquattro
Moro fosse
Tutt'altro che il campo della DC
Tutt'altro che un uomo che guidava il partito si sentisse emarginato incompreso
E meditava questo posso dirlo conterà chiarezza di abbandonare la politica o quanto meno ricercare una collocazione al confine fra la politica l'azione culturale
E nel suo progetto allora c'era un'idea di qualcosa che somigliava ad una fondazione anche perché era convinto che il peso democristiana fosse
Esaurita per il prevalere
Di un pragmatismo lontano dall'ispirazione dell'originaria era convinto
Che questa ispirazione ideale però fosse capace di essere rinnovata sul solco del Concilio e che ci fosse una funzione di difesa
Contro il controllo chi sentiva imminente per il quale era preoccupato dello stato delle strutture civili in Italia e che in questo tempo fosse necessario fa emergere nuove
Nuove forze positive
E e questo era
Il
In qualche modo
Il ciò chiedo conferma ateniese ciò
Che lo i passava per la testa non avevo mai appendere una forma molto concreta ma era una cosa a cui pensava
In quegli anni quella DC improvvisamente si trova bisogna vedere si trova l'avere bisogno di un'idea e siccome divide ce n'erano poche si aggrappò a quella di Moro e Moro diventò provvisoriamente di nuovo nello i leader massimo
Indiscusso
Ma
Questa fase di emarginazione andrebbe scusate perché forse quella in cui l'analisi diventa più approfondita ed è meno mirata alla immediato
E più orientata verso un futuro più lontana medio o anche lontana
E io non ricordo possono pagarglielo mai sentito parlare di compromesso storico
Compromesso storico era uno è un altro lessico e in Messico di Franco Rodano e Moro e Rodano erano diversissimi
Si stimavano ma erano proprio questo due copie due linee Hassine tolti che ad un conto convergenti ma solo di infiniti
E credo che non si capisca il russo il ricordo di quegli anni il sentimento dell'appassire dello Stato la crisi dello Stato
L'idea forte di una democrazia italiana Franci che un Paese
Fragile un Paese in cui i comunisti una parte dei comunisti non aveva rinunciato all'idea che il venticinque aprile avesse interrotto una rivoluzione comunista che andava pur portata a compimento
L'idea della Resistenza tradita
Prima o poi bisognerà riprenderla e il discorso dipinto era molto nell'ottica della Resistenza tradita che bisogna portare a compimento processando i democristiani nelle piazze
Non so se l'ha detto in
In in Parlamento ma la manca l'espressione era corrente l'aveva detto Pasolini ed era chiaro che la piazza cui pensavano era piazzale Loreto
Questo in Parlamento però si diceva che fuori il Parlamento il primo che ha tirato fuori via è stato Pasolini che ha fatto tante cose belle anche alcune cose meno belle
Elidere un piazzale Loreto per i democristiani aveva preoccupato da un lato perché vedeva indebolirsi lo Stato Farinazzo il sentimento di identità dello Stato la convinzione nei valori dello Stato
E dall'altro sapeva che c'erano
Una parte del comunisti quelli che poi
Diedero vita le Brigate Rosse
Che volevano completare la Resistenza
Interrotta visto come rivoluzione comunista interrotto da completare ma sapeva anche che all'interno
Del campo borghese non dirò della democrazia cristiana ma del campo borghese ma anche con propaggini metro Democrazia Cristiana c'erano quelli che avrebbero voluto regolare i conti col comunismo con le armi in mano
E che
La preservare la pace civile era
Affidato in una certa misura all'unica pochi che comprendevano la difficoltà della situazione il Moro che ho conosciuto io non era particolarmente progressista come ed economiche
Era la convinzione della necessità dell'incontro asintoto i cocci all'infinito con i comunisti era per come era ricordo io l'espressione del senso dello Stato di un uomo che capiva che il bene comune del Paese
L'unità della Nazione italiana
Dipendeva dalla capacità di darsi una piena legittimazione pretendere reciproca e di chiudere
Con i resti della guerra civile interrotta
Del quarantacinque ma con uno che va conservato le sue armi e con la volontà da una parte e dall'altra di riprenderla di nuovo non è un caso che c'è una leggenda nera sul Moro che alimentata proprio e dagli uni ed agli altri
Da quelli che lo vedono come il grande ostacolo alla guerra civile
In questa ottica a dire che andrebbe studiato Moro come il vero grande continuatore di De Gasperi perché Degasperi fu il primo che riuscì a evitare la guerra civile che la cosa più probabile in quel momento imitare Ragusa normale ovvio
Di solito labbro domandarsi perché non c'è stata la guerra civile in Italia e quarantotto e quarantasette
Era ovvio che doveva esserci una quella civile invece non c'è stato
E Moro ottenuto mi pare
Di irrobustire e di condurre oltre una crisi drammatica
La politica di De Gasperi che fu quella della vittoria contro il comunismo ma sul terreno della democrazia che implicava anche il riconoscimento
Della
Dell'aspetto per il quale il comunismo appartenevano storia italiana
Potremmo dire dissociare movimento operaio dal comunismo dissociare ideologia totalitaria da movimento operaio acquisire pienamente alla democrazia italiana l'eredità del movimento operaio e
Lasciare il comunismo definitivamente fra i fantasmi del secolo che è passato scusate sui annoiato grazie per la pazienza e si deve per forza
Assolutamente
Suggestioni invece di grande interesse
Certo per la precisione e le convergenze parallele di Moro Biondi Moro gli furono attribuite negli anni sessanta quindi quando si parlava dell'incontro con i socialisti e non con i comunisti quindi
Forse l'interpretazione assillante Cal non
Non è tanto no almeno se non mi sbaglio
E
Ma davvero davvero di grande
Interesse ogni spunto da approfondire e alcuni abbia le abbiamo anche affrontati altro
Quindi ultimi contributi richiamo conosco io mi chiamo Pietro Boselli
Vengo da Milano sono stato
Amico
Anche se il giovane ma di Aldo Moro allora posso dire che forse
Prima partirei da alcuni dettagli ma sono aneddoti no le convergenze parallele mi pare che siano state una
Invenzione di Scalfari credo
Ecco e
Poi poi poi c'è da dire veramente che lo spazio più si fa denso e più si fa curvo quindi al secondo e quindi giustamente converge tutto converge né
Aneddoto inutile fuori tema però
Poi mi ricordo che appunto
Accompagnai io Aldo Moro al convegno di Comunione e Liberazione nel settantatré amara a Milano al Palalido
E devo dire che sentendo gli di fianco
Vedevo che non batteva mai le mani niente allora gli dicevo ma come mai c'eravamo dati del tu a quell'epoca a quell'epoca l'impasse Hutter tu quindi ha un'amicizia molto carina liceo ma come mai non pacchi le maniche Louilt passibile diceva
Non conviene mai
Non conviene mai educati
Alla moderazione assetto saper ascoltare
E mai di prima acchito a lasciarti andare agli entusiasmi quindi aveva un controllo incredibile che questo però
Non era un controllo che
Come dire negasse l'emozione perché era ricchissimo di emozioni
Di sentimenti però c'era un super controllo che in ambito politico credo che valesse la pena di avere molto non perché poi se no
Perché dice sui giornali se io faccio questo vedrà i domani cosa dicano tutti mi attribuiscono cose che non ho detto va bene questa
E per quanto riguarda invece la
Il suo operato per come l'ho conosciuto io
Beh Moro quando dovuto ricordarlo nel VII hanno dalla sua uccisione sulla discussione ho scritto un articolo Moro dell'autenticità della sua parola qui è già stato ricordato questa sera
Come fosse
Importante la parola per lui
E quindi quando mi son detto ma come è possibile che Moro con la sua caratteristica un po'fermati ca
Posso dirlo non è un'offesa alle Valentina e questa capacità di comprendere di mediare di aspettare lunghi tempi eccetera
Perché l'altro non doveva essere sopraffatto doveva esser capito e quindi
Ecco incluso come si diceva oggi inclusa bene
La forza era la forza della parola e la forza della parola era la forza delle idee perché Moro era uno che idee le aveva e quindi non mi sono poi stupito del fatto che
Io sono rimasto orfano dico sinceramente le ultime attività politiche furono le elezioni amministrative di Milano proprio quando c'era
Tra virgolette la banda dei quattro Formigoni Garocchio diciannove avevamo soprannominata la banda
Si equity gli altri non me li ricordo ma insomma o dei cinque
Ecco va bene
Fini a quell'epoca la mia
Diciamo attività politica e devo confermare quanto diceva Buttiglione pocanzi cioè Luino aveva intenzione mi diceva proprio espressamente tu sicché se il saggio perché
Sei riuscito a venirne fuori prima io non riesco più e aveva intenzione anche nelle lettere che mi scriveva
Aveva detto è una prova che bisogna superare passare fai vai anche se c'è il solo fai
Però dopo faremo per nostro conto questa qui forse precludeva una fondazione o che so io a qualche altra cosa che lui aveva in mente di di fare ma che mai
Siamo riusciti a chiarire a capire cosa fosse
L'ultimo suggerimento di suggerimenti non ce n'è bisogno e poi ce ne sono stati tanti poi io sono una persona l'ultima ruota del carro non è che devo dare suggerimenti però alla concezione dello Stato
Che aveva altro Moro quando dalle dalla prigionia insomma dalla segregazione scrisse le lettere che non furono riconosciute come sua
Di sua emanazione sue insomma
Io ricordo che in una lettera se non ricordo male alla democrazia cristiana diceva ma
Che cosa pensate che con la mia uccisione voi possiate tout-court risolvere completamente i problemi anzi questi di seguiranno vi seguiranno per lungo tempo emergeranno ancora più grande eccetera
Questo non era un paura della morte
Era la paura di essere fatto vittima di uno Stato la cui identificazione non era quella lo Stato in cui credeva lui
Cioè era uno stato oggi l'ha detto lei del del valore umano non dal valore umano quindi certamente lui forse avrebbe accettato di farsi vittima per una uno stato di quel tipo l'arma per uno Stato
Mostro
Dio mostro al quale si fanno sacrifici lui non ci stava ecco perché
Manifestava questa ribellione che la gente non ha capito forse e soprattutto i politici non capito assolutamente niente
E quindi se per caso ci fosse anche un pochino di tempo per approfondire questo ragionamento è questo idea che Moro aveva dello Stato magari una bella cosa grazie
Ci sono
Molto rapidamente soli prego
Che dobbiamo avviarci oggi
Sarò rapidissimo mi chiamo Francesco Guccini vengo da Firenze partecipato siamo Agnese dal Comune a una cerimonia quest'anno in memoria di suo padre
Vorrei sotto Dario è un plauso alla iniziativa di
Approfondimento storico storiografico sulla figura di Aldo Moro
Perché bisogna vincere anche l'idea che
La storia la scrivono solo i vincitori ci sono la storia si scrive comunque a prescindere da chi ha vinto e chi ha perso
Secondo vorrei dare una sottolineare un aspetto
Che mi sembra particolarmente importante
Soprattutto negli ulteriori ultimi quindici venti anni della storia del nostro Paese Moro rappresenta nella storia del dal dopoguerra ad oggi
Una espressione di unità dei democratici cristiani
Moro è stato o uno dei leader politici forse il leader politico che maggiormente ha ricercato sempre di tutelare e mantenere l'unità dei democratici cristiani
A prescindere dalle operazioni politiche che nel corso della sua storia e della storia del suo partito sono state realizza
Moro ha tre ricercato il centro sinistra
Attraverso un processo se vogliamo anche lungo ma purché tutti democratici cristiani o la più grande maggioranza possibile dei Democratici Cristiani arrivasse
A questo approdo
Moro non sacrifica un mai l'apertura
Con la solidarietà nazionale al Partito Comunista sacrificando l'unità dei democratici cristiani anzi
Lo sforzo maggiore fu quello di portare tutti i democratici cristiani su quella linea in quel momento riteneva più importante e significativa per la Democrazia Cristiana ma soprattutto per la democrazia italiana
Quindi Moro e rappresenta l'unità dei democratici cristiani
A differenza di quello che i Democratici Cristiani Sinani hanno combinato dopo o in mille novecentonovantadue
Quindi questo ha diciamo così questo riferimento allo sforzo politico di non dividere in Italia i democratici cristiani pure in passaggi a volte molto complesse della vita politica del nostro Paese
Credo che sia un elemento che valga la pena di sottolineare
Il secondo elemento e su questo ovviamente
Concludo è anche un
Ricordo è un riferimento
All'altro così secondo la terminologia piuttosto colorista del linguaggio politico nel nostro Paese e l'altro cavallo di razza della democrazia cristiana Amintore Fanfani
Vengo da una terra ha fortemente Fanfani anale essendo stato essendo la Toscana la terra degli origine
Ecco debbo dire che nella conflittualità nella dialettica tra Moro e Fanfani si ritrovano alcuni elementi di grande interesse
Perché soprattutto negli ultimi tempi negli ultimi anni della
Esperienza politica di Aldo Moro e chi tolse o contribuì a togliere dall'isolamento politico nel quale era stato confinato Aldo Moro fu o anche Amintore Fanfani del mille novecento settantatré
E fu Amintore Fanfani uno dei leader della Democrazia Cristiana forse gli della Democrazia Cristiana e maggiormente né i cinquantacinque stralci giorni del rapimento ricerco le vie possibili per
Trovare nella
Via per salvare l'onorevole l'Onorevole Moro credo che questo sia
Due elementi che possono vale la pena di essere approfonditi in questa ricerca storica che
State iniziando a fare grazie
Ci sono altri interventi
Come sempre
Anche la discussione che ha seguito le relazioni è stata ricca spunti e di interesse io chiudo qui
Seduta del
Commemorazione di Aldo Moro ma anche come è previsto un
L'avvio di un lavoro
Un pezzo di questo lavoro il trentennale continua con le sue attività la scadenza più importante e per novembre prossimo in cui alcune
Delle file che stiamo dipanando in questi mesi ma anche poi il lancio per la nella prospettiva successiva verranno tirate e in un convegno internazionale che si intitola il Governo
Delle società nel ventunesimo secolo ripensando ad Aldo Moro in cui
E varie dei filoni che stiamo che stiamo seguendo quello punto della
Della struttura della storiografia su Aldo Moro per Aldo Moro del
Contributo di Aldo Moro
Nelle acque nella politica internazionale dei processi costituenti
Il tema della fede e della politica delle Regioni democrazia verranno e che del conto la creazione del consenso nelle società
Contemporaneamente Ranno affrontati ecco è stato ricordato più volte le tante iniziative che avvengono non tutte
E naturalmente avvengono per iniziativa dell'accademia o anche solo
Con un contributo un patrocinio all'Accademia sono dal vero palme estremamente numerose e
Contribuiscono a questo
Bisogno di conoscenza ma anche di ivi celebrazione non c'è una memoria se qualcuno non se ne fa carico qua abbiamo visto quanto la memoria
Può essere
Ambiguo può essere difficile da costruire deve e ha bisogno di i qualcosa su ancorate però bisogno anche
Di persone
Che vogliano ricordare e che chiedano con i ricordi chiedano
Una conoscenza e di queste anche iniziative non cerchiamo
Di rendere conto con l'Accademia una delle iniziative di quest'anno è stata quella di aprire un sito web tra le cose oltre alle cose nostre che presentiamo cerchiamo anche di presentare le cose degli altri perché ci sembra anche questo importante ed un modo giusto per
Contribuire al ricordo di Aldo Moro
Io non non vorrei aggiungere altro se non appunto
Richiamare l'impegno che abbiamo a condurre
Questa lavoro per l'interpretazione di Aldo Moro con molti strumenti contiamo di aver
Dato un contributo ad attivare quello storiografico che ne sono
Altri e che stiamo attivando e che stiamo utilizzando e tutti spero contribuiscano ad una
Più adeguata interpretazione di questa figura cari naturalmente tutti quelli che sono stati qui presenti fino alla fine
E che ringrazio dei contributi o dell'ascolto sono
Più che benvenuti a contribuire al al nostro lavoro con quello che possono fare grazie ancora