Protezionismo e mercato

Ringrazio
Gli organizzatori il
I qui presenti
Il tema è maledettamente serio quindi mi permetterò di trattavano in realtà in modo leggermente faceto
Partendo però da una da punto di riferimento classico buone che ha trasmesso ci ricordava che ha legittimazione di capitalismo si indebolisce quando si percepisce che
La madre la maggior parte delle persone non beneficiano da questo sistema questo vale anche per la globalizzazione almeno per il modo in cui si è sviluppata finora nessun processo economico può veramente sostenersi senza
Che se ne percepiscono i benefici modo più generalizzato
Quello che noi abbiamo adesso davanti è un'ondata di globalizzazione così si chiama francamente non amo questo termine lo uso sempre tra virgolette la mia testa
E non lo amo tantissimo perché non è certo la prima volta che lo abbiamo nella storia dell'uomo anzi abbiamo avuto tanti processi di questo genere soltanto per regolare e quelli dell'ultimo mese millennio ci sono almeno tra i grandi ondate di globalizzazione ciascuno dei
Delle quali può essere associata a
Un nome
Quello di Gengis Khan prima
Quello dei grandi eredi Spagna che hanno conquistato che hanno guidato la conquista degli dell'America
Quella della regina vittoria che si è costruita
L'impero quei Carnico vedete che
In ciascuno di questi processi c'è un nome una serie di nomi di governanti quello diciamo prima a cui riusciamo a pensare
In questa quarta ondata non mi esattamente chiaro quale sia il governante del quale riusciamo a pensare l'unico nome che matrici forse se tanti tanti non in portanti Johnson lo sa ad esempio cosa appena comprato la Roma a quanto pare su non è che riusciamo ad associare
Uno Stato un potere politico esso esplicito una qualunque entità di governo
A questo tipo di processo e questo secondo me innesca un po'un paradosso perché ma perché da un lato
In questo periodo noi percepiamo almeno in Occidente come naturale la il fatto che qualunque processo importante nei nostri Paesi sia controllato dal popolo in qualche modo si chiama democrazia
E invece in questo periodo non c'è nessun controllo
Ne pubblico
Non c'è un pericolo pubblico né democratico né
Non democratico e questo ha prodotto una specie di globalizzazione da favela brasiliana
Nella quale può anche darsi che qualcuno che non aveva un tetto prima ora ce l'abbia ma nella quale prevale senz'altro in prossima di grande disordine di Stato Dinale contraddizioni
E questo chiaramente innesca delle reazioni
Si noti puoi chiede storicamente questo lo mettiamo un po'fra parentesi
Tutti questi processi hanno sempre
Avuto due caratterizzazione uno il fatto che i primi a beneficiarne solo coloro coprono nel mondo della finanza la finanza è maggiormente il capitale maggiormente mobile il Polo più mobili qualunque altra cosa
E questo è vero oggi ma è stato anche vero nel passato
La finanziarizzazione dell'economia essendo stato ha caratteristiche di queste di questi processi
Ma secondo aspetto c'è stato anche il tramonto del potere politico loro dominante ricordiamo le Repubbliche marinare e che ora fanno sorridere ma che erano sensato delle potenze allo voteremo l'Olanda piuttosto un impero britannico eccetera eccetera quindi siamo di fronte a trasformazioni che presumibilmente avranno delle conseguenze epocali
Problemi epocali quindi ma in realtà con ricadute pratiche importante
La precari caduta pratiche il fatto che il libero mercato purtroppo non è senza vittime cioè per perfino la teoria economica che viene però intanto vituperata sa bene che
Ne in questi processi ci sono dei cambiamenti nelle remunerazioni dei fattori produttivi cosa vuol dire vuol dire che alcuni
La remunerazione di alcuni aumenti evadere una serie di altre purtroppo diminuisce
è evidente che da noi ti piace molto globalizzazione sta cercando una badante si ti piace molto meno se fare l'operaio e credo che entrare i punti di vista siano rispettabili
Il primo fosse un punto di vista della della bieca efficienze secondo da un punto di vista anche più delicato che quello della sopravvivenza
Si spera poi peraltro che invece in altri paesi ci sono altre che riescono a beneficiare
Operai nei Paesi in via di sviluppo si spera per questo processo evidentemente molto complesso in un'introduzione così veloce non
Non voglio dall'incrocio di voler banalizzare ma evidentemente c'è la speranza che qualcosa di positivo avvenne
Di fronte a tutto questo è evidente che il governo del processo e importante cosa vuol dire governare il processo
Penso alla tentazione del protezionismo evidentemente molto forte questo è stato al centro del dibattito anche in campagna elettorale giusto per da nove fallimento concreto
E
Anche troppo facile ricordare come negli anni trenta le tentazioni protezionistiche innescano una corsa potendosi che poi peggiorò sensibilmente la crisi degli anni trenta
Ma anche senza andare a fare
Della storia mi permetto di rinvio cito un dato
Riportato dal Centro studi Confindustria dell'altro giorno l'unico andamento positivo è ancora nelle esportazioni quando vogliamo indusse italiane in questo periodo congiunturale
Le buone notizie non marginale non dureranno però sembra ma intanto sono in quella direzione il la sensazione che era anche partendo colpo te sionismo Bossi lanci un boomerang del quale poi
Sarà l'Italia è la prima a soffrire è molto forte
Qual è il vero problema
Allora
Sistema economico occidentale evidentemente si sviluppa più lentamente viale
Non è che
Se evitiamo di confrontarci con la concorrenza internazionale e cambiamo questa francamente mi sembra un po'la persona che è chiaramente sovrappeso come soluzione diceria
Buttiamo via la bilancia
Il punto non è quello
Il punto non è quello anche perché se guardiamo la posizione dell'Italia e mi perdonerete il salto contino dal dal faceva al seminario
Sono usciti e l'altro giorno dei dati Istat pianeta confermano cose che sapevamo da tempo
E mi piace mi piace no accucciato dolore ma senso del dovere che devo richiamare quello che è il rapporto tra il reddito pro capite italiano negli ultimi anni e quello
Dei grandi papere europee fatto cento il reddito pro-capite né né medio in Francia Germania Spagna e Inghilterra
Questa è la nostra situazione ovvero una reddito in caduta libera
In particolare da da fine anni novanta in puri
Uno potrebbe dire
Va be'visto che Natale De la discesa parte a circa metà anni novanta questo è l'aver e la regalo della secondo Repubblica non so se sia vero non mi voglio impegnare in una sequestro genera però è evidente che siamo in caduta libera e questo nottate rispetti i nostri partenopei non rispetto la Cina non rispetto all'India io e che dobbiamo potente ciò che spetta all'India alla Cina vuol dire eludere il problema vuol dire far finta che non sia vero questo
E allora ecco sequestri problema dobbiamo capire che in realtà in primo luogo il commercio internazionale una disciplina
Una disciplina che può avere delle eccezioni evidentemente vogliamo poter Jolie deboli dalla argomentazione delle infante industry delle industrie bambine le industrie nascenti
Questi Paesi in via di sviluppo sono aggiornamenti che io credo debbano meritare il massimo rispetto fatico un po'
A
Rispettare questi ragionamenti quando vedo che il dossier poté sionismo in Europa si concentra in ad esempio in primo luogo sull'agricoltura che certo non è nuova in Occidente che per quarant'anni e adesso forse diamo mollando si continua per si continuato proteggere il settore tessile settore tessili in Italia in Europa si è sempre stato uno dei punti forti non è certo la potestà degli Infanti industry quello che può giustificare questa
Allora potete dei bambini va bene potenza dei bamboccioni forse meno mi rendo conto che citare Tommaso Padoa Schioppa in questo periodo vuol dire esprima la propria passione per l'impopolarità e dei sia o questa la o questa passione è evidente che
Bisogna stare molto attenti quando si parla di protezione sia potete poté agendo qualcosa è qualcuno che merita oppure stiamo potendo la solita Alitalia giusto per buttare lì è un
Un termine che ogni tanto mi scappa Alitalia non è una parolaccia Alitalia un'impresa che purtroppo continua a esistere
Ha senso continuare a Potenza Roma è un interrogativo cui mi piacerebbe strumentazione da ragionare
Un secondo modo di eludere il problema secondo me è quello di esportare la protezione sociale
Allora io sono assolutamente d'accordo sul fatto che i diritti dei lavoratori diritti dei minori eccetera siano delle cose importanti da dire da difendere a trecentosessanta gradi però attenzione perché in primo luogo allora e potrei protezione sociale voglio ascoltare anche un modo di vivere è un modo di affrontare le relazioni in modo molto più ampio
E poi notate che tanto qualche anno fa sì
Diceva alla Corea la Thailandia cifra vanno fuori ci disturba Cetona nessuno se ne ricorda Plutarco e dalla Thailandia perché ma anche perché loro salari sono aumentati in modo significativo
Sono di solo senza altri concorrenti importanti ma la paura è ben altra
Nel tempo le cose cambiano
E poi francamente io sono sempre quando cominciamo
Andiamo dei cinesi a dire loro come devono organizzare le loro relazioni sociali lo delle azioni sindacali eccetera ho la sensazione
Proprio a mettermi dal loro punto di vista è una sensazione che questi nostra dei appelli abbiano più o meno alla stessa fornita di essere accolti
Che è un appello fatto ai pionieri degli Stati Uniti da parte di Roma umani sì lo stile di vita degli Stati negli Stati Uniti non molto diverso da quello della della madrepatria inglese e allora questo doveva trovare gli americani chiaramente non l'ha fatto poi nel tempo è chiaro che anche in termini di stile
Trattandosi di più di di fotografie punto su quello anche gli Stati Uniti son cambiati
L'eleganza degli Stati Uniti e si arriva si è avvicinata molto puramente gli standards
Massimi mondiali attenzione nel tempo le cose cambiano
E andata direi cinesi che cosa devono fare con lo sistema economico Michel mi sembra francamente dal loro punto di vista potrebbe sembrare una cosa straordinariamente arrogante e poco efficace
Questo significa non fare nulla no
Significa che dobbiamo identificare il problema e attaccare il problema non i chi lo mette in evidenza metterci a dieta non buttare via la bilancia
E allora i temi sono quelli signori ce lo siamo detti diverse volte ed è opportuno sottolinearlo che dobbiamo migliorare la produttività di di quel del Paese
Che dobbiamo fare attenzione una specializzazione del nostro Paese perché esserci specializzati in settori che abbiano
Che competano testa a testa con una che abbia dei costi e lavoro molto minori eh una strategia estremamente pericoloso
Pericoloso proteggere questi settori significa perpetrare questo dato
In secondo luogo come gestire la transizione
Non sono un appassionato tale degli addetti e del libero mercato da negare che
Dobbiamo difendere
Con loro il cui potere d'acquisto in questa fase di transizione viene maggiormente attaccato però attenzione perché difende potere d'acquisto significa da un lato
Stimolare i se la produttività e sperare che questo abbia una ricaduta positiva sui salari
In secondo luogo sviluppare la concorrenza perché questa tenga sotto controllo i prefetti potere d'acquisto è sempre fatto da entrambe le cose
è evidente che non c'è un unico modo di gestire questo è evidente che ci sono dei tra il dopo non a caso il titolo in tema di questo Festival richiama il tema del mercato e della democrazia
E allora chiudo con una citazione di Joseph Stiglitz il quale ci ricorda
Che se non esiste un'unica forma di capitalismo non solo esiste un unico modo giusto di gestire l'economia attenzione perché a questo punto
Se le esistono alternative uscente e il processo politico democratico che deve essere al centro del
Può cesso decisionale non tanti te Cotec no particolare che servono soltanto sviluppa un dibattito vi ringrazio
Professor Monti il governo del processo a cui ha fatto riferimento
Scarpa ci porta dritti dritti
Al processo I Governi e i Governi europei
C'è chi dice mentre in Europa si cerca il mercato perfetto magari con un eccesso di regole
Con una politica forte della concorrenza
Dall'altra parte del mondo di un mondo comunque unico con
Aiuti di Stato con la poche regole poche controlli ambientali sul lavoro
Cresce una economia
Corsara
Le rimetterebbe sotto processo i Governi europei
Che poi forse sono scesi nel campo globale della concorrenza economica mandarli squadra una mandano in campo una squadra forse troppo debole rispetto a a chi gioca duro
E non viene neanche a monito
Risponderò al suo interrogativo prendendolo un po'alla larga perché ho trovato
Attraenti le acute riflessioni del professor Scarpa
Che ha connotato le tre grandi precedenti fasi di globalizzazione ciascuna con il nome
Di un sovrano in effetti
Oggi dice difficile fare altrettanto e dice Scarpa dovesse scegliere un nome forse Soros
Io non mi ero mai posto il problema di un nome evocativo della globalizzazione di oggi
Non credo che sceglierei Soros anche perché
Semmai lo è sarebbe degli aspetti finanziari della globalizzazione
Mentre Scarpa parlava io pensavo che nome indicherei
Né indicherei due uno d'accordo non nomi di sovrani a conferma del fatto che non è un processo molto governato oggi quello dalla globalizzazione
Ne indicherei due di nomi uno più recente e uno meno recente
Quello più recente al posto di Soros
Secondo me e Bill Gates
Non lo dico perché io ossia sempre soggiogato dal la sua forza e dal suo fascino
Ma
Ma
Questa globalizzazione ha avuto grandi conseguenze finanziarie ma diamole il merito è stata trascinata soprattutto dall'innovazione tecnologica e soprattutto nella tecnologia dell'informazione quindi
Dovessi scegliere una punta di diamante e il software ed è il signor Bill Gates
Ma c'è anche un nome che
Di cinquant'anni più vecchio vi farà sorridere seppure ve lo ricordate riusciamo nei
L'inventore dell'integrazione europea
Perché
Perché in questi ultimi venti trent'anni stiamo avendo la globalizzazione ma da cinquant'anni abbiamo una globalizzazione a livello continentale in Europa inventata da grammo nei
E quella con un metodo di governo
Quella è stata una globalizzazione condotta largamente con successo che ha riguardato una grande parte del mondo anche se piccola l'Europa
E che è stata fondata con grande genialità sull'intuizione che per globalizzare in modo armonioso e sostenibile bisogna contemporaneamente smantellare ostacoli e integrare i mercati
Ma anche coordinare certi strumenti di politica economica
Insisterei su questi due nomi anche perché appartengono a due continenti sono uno un imprenditore e l'altro un visionario politico
E se vado avanti nella riflessione forse ci offrono lo spunto per capire come andare avanti nella globalizzazione io ho sostenuto
Molte volte perché
Non è più l'America non sono gli Stati Uniti che possono essere i leader di un processo di globalizzazione
Accettabile che porti più economia di mercato è più democrazia nel mondo no
Necessariamente destinato a scontrarsi con relazioni forti che vinceranno un processo di globalizzazione affidato a poche imprese multinazionali
A una sola superpotenza politica
La globalizzazione per durare per migliorare per essere accettata ha bisogno di un ruolo di governance multilaterale
E se deve trovare delle ispirazioni malgrado molte debolezze dell'Europa non c'è in giro un modello che abbia fatto le sue prove concrete così soddisfacente mente come il modello dell'integrazione europea quindi
Diciamo ne ecco perché è così importante che l'Europa si rafforzi trovi
La capacità di emendare i suoi molti difetti ma di essere orgogliosa dei suoi pregi
Perché non c'è in giro nel mondo qualcuno che abbia nel proprio DNA qualche cosa che unito alla forza degli Stati Uniti e speriamo sempre giù dell'Asia possa governare la globalizzazione
Chiudo rapidamente
Rispondendo più direttamente alla sua domanda
è vero che l'Europa ha costruito un sistema in cui c'è un mercato per carità quanto lontano dall'essere perfetto ma un mercato
Abbastanza regolato e che funziona e non l'ha fatto per sfizio
Di simpatia per il mercato come costruzione sadico intellettuale l'ha fatto perché la scommessa era quella di unire degli Stati creare
Grande
Campo di gioco per le loro economie perché non si combatte esserlo più nel campo della guerra
E per fare questo ha dovuto stabilire delle le delle delle regole che hanno portato non dimentichiamolo certamente a certi eccessi certamente a qualche direttiva più del dovuto speriamo che anche nei singoli Paesi si faccia so che la Confindustria ha in animo di farlo una revisione attenta sul piano nazionale se non vi CIA se non vi sia un eccesso di regolamentazione
Ma a
Creato
Un modello che funziona piuttosto bene è verissimo l'ho detto anche ieri sera per quelli di voi che erano al teatro che c'è un elemento di squilibrio in questo perché l'Europa a un mercato
Abbastanza duro da osservare nella sua disciplina che limita comportamenti di impresa
Che limita comportamenti di sindacati di fatto che limita comportamenti degli Stati che quando ci provano ad avere manifestazione di nazionalismo economico vengono regolarmente bacchettati dopo qualche mese
Dalla Commissione o dopo qualche anno dalla Corte di giustizia
Ma
Psicologicamente per i politici europei per gli imprenditori europei per i sindacati europei
Sarà sempre meno accettabile che
Noi si debba essere costretti al rispetto di certe regole anche se se ne vede la finalità ultima è la si condivide mentre altri nel mondo sono più liberi di seguire la loro discrezionalità
Ecco perché io credo che sia compito di un'Europa
Che smetta di auto sulla gerarchia Si.S.E. ventimila cittadini in un certo Paese votano non certo referendum la loro scelta sovrana ci lascino
E che invece trovi la forza per migliorare i propri comportamenti per essere più incisiva sul piano internazionale per portare nelle sedi da Brizio ed altre
La proposta di regole simili alle nostre e faccia poi chieda che quelle sedi come dall'occhio comincia a fare facciano l'Enforcement di queste regole per questo
Non ci vuole un'Europa che sì
Paralisi come la lepre che attraversa la strada sotto gli abbaglianti delle critiche di questo o quel politico del degli Stati membri
Ci vuole un'Europa che al contrario sappia con l'aiuto degli Stati membri a essere più assertiva
Sul piano
Sul piano globale e concludo laddove l'Europa si è data lì i mezzi per decidere unitariamente oggi non è seconda rispetto agli Stati Uniti nel campo del governo della moneta
E nel campo del governo della concorrenza i due soli campioni tra quello del commercio estero dove si è data
Il potere di decidere unitariamente
Oggi negli Stati Uniti stanno studiando il modello della politica monetaria europea stanno studiando come possano rimediare al caos del loro sistema antitrust interno e i Paesi emergenti stanno guardando al modello europeo nell'introdurre nuove legislazioni di concorrenza eccetera quindi abbiamo un grande potenziale siamo paralizzati
Dalle nostre regola dell'unanimità dal fatto di avere procedure decisione lente il Trattato di Lisbona rimedia in parte a questo io vedo un ruolo
Temo indispensabile una responsabilità grande per l'Europa per consentire non solo un una un migliore è stato di se stessa nella vicenda della globalizzazione
Ma che questa
Possa continuare in modo accettabile
è morta Emma Marcegaglia il Wall Street Journal lì il giornale del capitalismo americano di recente ha scritto il mondo non è più piatto come una volta con la crescita dei nazionalismi l'interventismo dei Governi
Si allenta la Rete globale dell'economia
Alla luce di questo che significato da alla vicenda all'Italia e più vicina al mercato o al più vicino al protezionismo
è un vero e proprio prestito è una ricapitalizzazione ecco secondo lei
L'Alitalia un fenomeno come diceva
Scarpa prima di attenzione a chi meritino LEA e quindi in qualche misura va stigmatizzato quella manifestazione di un nazionalismo di stato di sorgente che fu fare era giusto questo prestito in questa formula o era meglio magari il commissariamento
Che speravo che lei mi facesse qualche domanda un po'più di scenario globale sul ruolo della Cina dell'India dell'INPS
Però
No intanto permettetemi di ringraziarvi per l'invito e farvi l'economia fattami le congratulazioni per questo festival io la prima volta che di partecipò
Molto bello e molto importante e dimostra che quando si fanno le cose serie e ben fatte la gente risponde e quindi sono molto felice di essere qui vi faccio le congratulazioni per quello che avete fatto
Prima di rispondere al per
Sul tema l'Italia ovviamente non mi sottrarrò alla domanda però anch'io volevo fare
Una considerazione un attimo più ampia se mi permette sul tema della globalizzazione perché intanto io penso che noi dobbiamo partire da alcuni dati precisi
Che evidenziano che è vero come diceva prima il professore che questo è un fenomeno che appare con un un alto livello di disordine dove ci sono sicuramente dei vincitori dei vinti dove ci sono delle paura e ci sono delle richieste di protezione
Però se noi guardiamo ai dati ci rendiamo conto che complessivamente la globalizzazione
Ha portato dei vantaggi apportato certamente dei vantaggi nei Paesi in via di sviluppo dove mezzo miliardo di persone sono uscite da un livello di povertà straordinario
Ma se noi guardiamo i dati in realtà è servita anche all'Europa perché l'Europa nell'ultimo decennio
Grazie anche alla sua capacità di esportare di internazionalizzarsi perché l'Europa ha una grande capacità di esportazione all'Italia a maggior ragione
è riuscita dopo alcuni primi anni in cui crescerà meno degli Stati Uniti a raggiungere il livello di crescere gli Stati Uniti e addirittura negli ultimi anni
A a andare oltre quindi sicuramente mai tutto partiamo dal presupposto che se guardiamo il fenomeno nel suo complesso il fenomeno non è negativo
Qual è il tema il tema come si diceva prima che ci sono dei vincitori dei vinti ma anche qui osserviamo un attimo bene che cosa succede in Europa e anche cosa succede in Italia
I primi ad essere spiazzati tra virgolette dalla globalizzazione sono quelle aziende quelle produzioni a basso contenuto tecnologico a basso contenuto di qualità
Che probabilmente sarebbero comunque spiazzati dall'innovazione tecnologica qui questo è un primo aspetto che va secondo me sottolineato chiaramente la globalizzazione accelera certi fenomeni li rende ancora più violenti
Però all'innovazione tecnologica comunque rende i prodotti molto tradizionali che nel tempo non si sono evoluti obsoleti e quindi di far uscire dal mercato quindi come in questo è un primo aspetto che volevo dire
L'altra cosa che volevo dire che
La globalizzazione è una concorrenza internazionale
Per le imprese una cosa faticosissima molto complicata atti
Ti obbliga a continuare a ripensare la tua azienda continuare pensare i tuoi prodotti continuare a ripensare il modo di distribuirli le joint Venture la tua pro la tua posizione internazionale
Però è anche uno sprone allo stimolo a migliorare se ne guardiamo quello che succede in Italia il tessuto più sana in Italia è proprio quello che tradizionalmente si è sempre stato esposto alla concorrenza globale
Lei i livelli di efficienza di produttività più alti si hanno in quel tipo di settori e in quel tipo di aziende il problema vero che ne abbiamo in Italia che abbiamo ancora invece un'ampia parte di economia
Una parte legata alla
A lei e ai servizi pubblici locali a quanto è pubblico ma anche una parte di industria privata l'impresa privata che non è aperta la concorrenza che dire di monopoli ed oligopoli che ha un livello di efficienza molto più basso e tornando a quello che diceva prima il professor Scarpa scarica extra costi
In termini di tariffe più care da far pagare i cittadini o all'impresa e quindi a scuola cosa che volevo mettere in evidenza che
La cui la globalizzazione la concorrenza internazionale è una fatica pazzesca però alla fine
Ti stimola migliora le e le aziende migliori in Italia così come in Europa sono proprio quelle aperte al mondo
Io penso che all'Italia e all'Europa convenga un'apertura di mercati perché come dicevo prima noi siamo grandi esportatori
La dinamica migliore del dei nostri aggregati economici è proprio quella dell'esportazione ne abbiamo una domanda interna bassa abbiamo la domanda Investimenti
Un po'che va su e giù ma quello che è una costante soprattutto degli ultimi anni e la capacità di esportazione quindi la chiusura dei mercati per noi vorrebbe dire appunto minore efficienza da una parte ma anche minore possibilità di crescita in mercati più ampi
è evidente io condivido assolutamente quello che ha detto il professor Monti l'ho detto anche nella
Giovedì scorso quando
Sono diventata Presidenti Confindustria
è evidente che proprio chi come me come in generale gli imprenditori e questa è la posizione diciamo da che da sempre Confindustria porta avanti eh per l'apertura dei mercati per un ruolo importante l'Europa proprio chi crede in questa logica chiede
Che ci siano regole che valgono per tutti per tutti di fare market quindi certe situazioni di
Concorrenza sussidiato di Monopoli interni certe sostituzione di contraffazioni certe situazioni di sottovalutazione sottovalutazione del cambio senza senso
Certe logiche di abbassamento degli standards sicurezza dei prodotti certe logiche di assenza di vincoli all'emissione dell'ambiente
Ecco sono situazioni che non possono reggere queste sì
Fanno sì che chi che invece non vuole il mercato il mercato aperto alzi la voce e chieda di ritornare al protezionismo cosa che sarebbe molto negativa quindi
Andiamo avanti con l'integrazione globale andiamo avanti con la globalizzazione chiediamo però in modo forte regole uguali per tutti chiediamo io anche questo su questo sono molto d'accordo che l'Europa abbia un ruolo molto significativo io sono fortemente europeista
Credo che l'Europa se è stato una grande invenzione
Condivido quello che diceva il professor Monti che in alcuni casi però non debbano prevalere solo logiche
Dico porre legge vincoli sui cittadini e sull'industria europee ma debbono anche valere invece la capacità di ritrovare una leadership internazionale la capacità di imporre o di cercare di aprire il dibattito su tavoli internazionali a livello di WTO o a livello di G otto
Tutta una serie di temi che proprio portino a un'apertura di mercato ma regole comune e chiari condivise condivise da tutti quindi
Credo che questo sia un tema molto importante perché poi guardate cioè la l'alternativa a questo scenario a parte che non c'è perché il processo
è molto ampio io non credo che nonostante i dibattiti per esempio anche negli Stati Uniti in questa campagna elettorale molto protezionismo noi torneremo indietro ma se questo dovesse succedere sarebbe una catastrofe perché significherebbe che ogni ogni ci va ogni Stato rimette protezioni mette barriere mette dazi alla fine il commercio internazionale risentirebbe noi stessi avremmo una capacità di crescita molto inferiore perché come dicevo la nostra forza
è quella delle esportazioni e torneremo probabilmente anche almeno concorrenza all'interno dei vari Paesi con conseguenze negative ripeto per i cittadini e per e per l'impresa quindi
Su questo io credo che il tema vero appunto radere una governance ampia avere meccanismi e organismi multilaterali
Che si occupano dei grandi temi che non li ignori no ma se ne occupano ma noi dobbiamo andare avanti gradualmente all'apertura dei mercati
Vengo al tema
Alitalia io intanto voglio dire che il tema il problema Alitalia
è un problema molto più ampio rispetto condire al tema che trattiamo oggi di protezionismo nazionalismo è un tema di
Una disfatta di un Paese alcuni decenni fa Alitalia e era il simbolo dell'italianità era simbolo di qualità era simbolo di del made in Italy vero è buono nel mondo
Una cattivissima gestione delle classi dirigenti interni e della politica e dei sindacati hanno di fatto scarni ficcato l'azienda rendendola
Oggi una in una situazione sostanzialmente di fallimento quindi questo lo voglio dire perché
Non è semplicemente il problema oggi
Della del prestito ponte il il tema vero il tema vero è che veniamo da
Decenni dove abbiamo fatto tutto il peggio che si poteva fare e oggi e in tutti questi anni nessuno ha avuto mai il coraggio di affrontare il tema e oggi ci troviamo in questa situazione
Io penso questo che comunque
Prestito ponte un prestito ponte il vero tema è che
Noi dobbiamo trovare visti una soluzione di mercato per Alitalia ne dobbiamo trovare una partner internazionale serio e capace di rilanciare in una logica di mercato Alitalia
Se poi a fianco di questo ci può essere anche una cordata di imprenditori italiani
Ben venga ma il tema vero è che non possiamo che trovare una soluzione di mercato quindi un pane internazionale che prenda in mano la situazione e che rilanci ristruttura e prima e rilanci poi all'Italia
Si riuscirà a fare questo in Italia non lo so certo le resistenze sono molto pesanti le resistenze
A anche sindacali e in generale
Complessive sono molto forti
E quindi se noi non riusciremo a fare una ristrutturazione seria io credo che non troveremo nessun'Parma internazionale o nessuna cordata di imprenditori italiani disposto a mettere a fare un altro presto Ponte a fondo perduto che nel giro poi di qualche mese
Venga completamente cancellato quindi se non avremo il coraggio la capacità di fare una ristrutturazione anche faticosa
Anche impopolare probabilmente alla fine la soluzione non rimarrà quella che diceva lei cioè quella di un commissariamento io mi auguro che questo non succeda
Mi auguro che il Paese abbia la capacità invece di fare delle scelte anche impopolari che si ristruttura l'Italia che si trova poi un Parma internazionale o italiano che possa finalmente rilanciare è una compagnia di bandiera perché somma sarebbe un peccato in un Paese
Che vive no di prodotti da esportare nel mondo che vive di turismo che vive della propria qualità immagine del made in Italy non avere più una compagnia di bandiera però certo che se compagnia di bandiera vuol dire aver la così
Ben venga France Lufthansa o chiunque possa invece ridarci la compagnia in grado di volare con efficienza e senza i disastri che abbiamo visto in questi mesi
Professor Monti la caduta del muro di Berlino a
Sancito la chiusura di una storia e l'apertura di un'altra storia non solo per l'Europa eppure dopo altri muri sono stati costruiti
Basti pensare al muro tra Messico e Stati Uniti o più vicino a noi il muro di Padova
C'è il rischio che i perdenti della globalizzazione
Chi non ha una forte specializzazione chi ama il consumo ma non ama il salario basse e non ama l'ospite indesiderato dalla globalizzazione l'immigrato che viene in casa in qualche misura se cresce quest'onda di perdenti
Che alimenta anche un certo populismo contro la globalizzazione questo influisca rispetto alla politica alle scelte della politica e allora la domanda è e possibile che la globalizzazione sia una porta girevole che
Noi teniamo aperta quando entrano i commerci flussi economici flussi finanziari e chiudiamo però possiamo chiudere con politiche
Restrittive
Per quello che riguarda l'immigrazione quando arriva il diverso l'indesiderato non c'è il rischio che la globalizzazione piaccia molto alla classe alta forse un po'sull'A o B e piaccia sempre di meno
Alla gente comune alla popolazione non c'è un rischio di una divaricazione come governarlo
L'attacco della sua domanda la caduta del muro di Berlino
E mi induce a sottolineare la grande importanza di avere un nemico
è stato un evento storico positivo la caduta del muro di Berlino
Ma ci ha fatto vedere che non è finita la storia
E sono cominciate le insidie per il capitalismo
Quando il capitalismo aveva lo sfidante quotidiano
Capace di
Attrarre consensi in certe parti del mondo sul suo modello magari in modo illusorio anziché sul capitalismo
Capitalismo era contendibile si trovava in un mercato concorrenziale direbbe professor Scarpa era contendibile
La caduta del muro di Berlino a privato almeno apparentemente il capitalismo di un'alternativa
Come avviene quando non c'è un nemico esterno è più facile abbassare la guardia all'interno deteriorarsi dall'interno perdere rigore e abbiamo visto molte derive del capitalismo
Non sto auspicando la risorge Enza di muri ma sto sottolineando che l'assenza di avversari visibili
Fa sì che l'avversario sia in noi stessi del resto è così in ogni circostanza della vita e accresce la necessità della consapevolezza della
Presa di conoscenza per tempo dei problemi quindi anche della
Comprensione del dibattito io vedo l'iniziativa per esempio del Festival di Trento come molto molto utile in questo senso nel senso di aiutare tutti noi a cogliere problemi anche prima che si manifestino e a vedere come anticorpi possano essere messi in circolo
La globalizzazione porta girevole
Il rischio che venga vista la globalizzazione come qualcosa di positivo da parte
Di coloro che sono globalizzati nel loro modo di vita
C'è questo rischio però
Non sottovaluterei la grande popolarità che la globalizzazione a conquistato
Parlavo l'altro giorno col Presidente di una università di Singapore cash orma Bubani che ha appena scritto un libro sulla sull'Asia la globalizzazione
L'Asia trova strano che in questi Paesi lontani e tutto sommato piccoli che sono gli Stati Uniti e l'Europa ci sia curriculum rigurgito critico sulla globalizzazione
Ma anche in Europa
Noi dobbiamo tenere presente che siamo un Paese che non ancora
Completamente compiuto anche se l'industria italiana sul piano micro affatto grandissimi sforzi di ristrutturazione in questi anni non ha ancora compiuto
Il transito verso produzioni
Che avendo maggiore valore aggiunto siano al riparo dalla mera competitività di prezzo dei Paesi emergenti
Ma
Buona parte d'Europa ha compiuto questo tragitto ci sono paesi nell'Europa centrale e settentrionale
Dove i cittadini non le lì direbbero non toccate ci la globalizzazione non imponente ci dazi quanti dumping
Ci importa poco se i produttori del tessile del carburante dal Cal struttura eccetera di Italia Francia Spagna Grecia sono in difficoltà dovevano pensarci prima sono giudizi sommari e che non condivido
Ma il consumatore
A una voce sempre più forte in quei Paesi che non avendo
Produzioni che offrono il fianco alla diretta concorrenza cinese indiana o di altri
Godono molto i benefici della globalizzazione però mi sembra che
Dappertutto ci siano perdenti alcuni Paesi del mondo ma soprattutto alcune categorie all'interno di ciascun Paese
I ed su questo che io
Pur avendo espresso varie volte un'opinione molto positiva sul ruolo del mercato
Sono convinto che il ruolo
Arcaico dello Stato ridistribuito ore attraverso le tasse sia un ruolo di accompagnamento importante per la
Per la globalizzazione
Dodici anni fa discutendo di questi problemi quand'ero commissario europeo alla fiscalità
Mi chiedevo
Siamo sicuri che l'integrazione globale ed europea continuerà senza limite sospinta dalla tecnologia e dalla ideologia
Ho anche in questo ci saranno cicli nel giro di dieci vent'anni
Vedo a lungo andare un fattore possibile di rigetto dell'integrazione internazionale è il vecchio tema della redistribuzione del reddito della ricchezza
Ma questo anche l'Europa deve fare riflettere non vogliamo una opprimente armonizzazione fiscale impossibile con la regola dell'unanimità e che assomiglierebbe comunque a un cartello degli Stati contro i contribuenti una certa concorrenza fiscale può fare piacere
Ma se si lascia briglia sciolta sulla concorrenza fiscale senza limiti in Europa e nel mondo non illudiamoci
Di Stati non avranno la materia imponibile con la quale
Trarre le risorse per compensare almeno in parte i temporanee sconfitti dalla globalizzazione
E quindi in questo caso sì l'ideologia del mercato che nella sua purezza non vuole interventi di coordinamento fiscale
Potrà determinare un grande vulnus al mercato stesso e alla globalizzazione perché ci saranno dei
Dei fortissimi dei fortissimi rigetti
Mentre la globalizzazione
A partire dal nuovo millennio ha subito una fortissima accelerazione
L'Italia cammina per quello che riguarda l'idea di sistema Paese ancora troppo lentamente
Marcegaglia secondo lei quale dovrebbe essere la scala delle priorità per modernizzare il Paese e quindi fargli recuperare parte del tempo perduto rispetto a queste voci tasse
Spesa pubblica taglio della spesa pubblica infrastrutture e poi il trittico scuola università
Ricerca ecco quale ordine di priorità lei consiglierebbe alla politica per favorire
Il recupero del sistema Italia rispetto
Alla concorrenza globale
Questa era buona domanda
No
Guardi io credo
Perché di tutte le cose che lei ha citato solo importantissime io al primo posto metterei l'ultima che lei ha citato cioè metterei la scuola l'università e la ricerca perché è questo perché
Proprio per il discorso che facevamo prima la globalizzazione è un processo dinamico veloce in alcuni casi anche aggressiva oro
Che fa vincere alcuni e spiazza altri che crea situazioni dove c'è bisogno di un supporto a chi è perdente
Ecco io penso che il primo supporto che dunque il supporto fondamentale sono d'accordo con cui ci apre il professor Monti
è un supporto di Uefa stenta di stato sociale io penso che tutto sommato l'Europa nonostante le alcune sue pesantezze da questo punto di vista
A strumenti migliori per affrontare il tema della globalizzazione perché ha una capacità
Di a uno Stato sociale che può aiutare e supportare chi perde e chi perde il lavoro temporaneamente chi ma il vero modo però secondo me è di dare gli strumenti alle persone per
Poter guardare al futuro con maggiore serenità pur in una situazione difficile
E proprio quella di avere persone più istruite più qualificate con maggiore capacità proprio di comprendere come cambia il mondo questo è un vantaggio prima di tutto per le persone
Io l'ho l'ho detto anche recentemente facciamo attenzione perché
Le prossime generazioni e generazioni i nostri figli
Saranno svantaggiate rispetto a noi perché dovranno vedersela con un mercato come dire dei talenti internazionale noi i nostri figli dovranno vedersela con
I cinesi indiani che hanno università molto forti molto capaci che hanno giustamente una grande voglia di arricchirsi di riuscire di studiare di andare avanti
I nostri figli cessa dovranno vedere anche con gli immigrati di seconda generazione che dicono qua nel nostro Paese che hanno anche loro giustamente voglia di mobilità sociale di crescita quindi
E il mercato dei talenti la competizione di talenti nei prossimi già così ma nei prossimi anni sarà ancora più forte allora
La cosa più importante che ne dobbiamo fare è proprio ad Hera una scuola università capace di dare ai nostri ragazzi una grande preparazione e una capacità proprio di comprendere che cosa succede ecco su questo
L'Italia è indietro è molto indietro abbiamo dei casi di eccellenza non c'è dubbio dobbiamo dire che va tutto male
Però nell'insieme la nostra scuola è la nostra università non svolgono bene questo ruolo non è in questi anni abbiamo avuto una sorta di logica un po'di egualitarismo al ribasso non abbiamo premiato i migliori non abbiamo valutato i docenti migliori non abbiamo abbiamo tendenzialmente continuato a premiare l'anzianità per cui si pagano di più i professori ma mano che
L'Avanti l'anzianità non invece in base alla loro capacità di insegnare non in base alla valutazione che magari gli stessi studenti danno del del dei dei professori quindi
Su questo io penso che noi dobbiamo dare una grandi lezioni e di merito una grande lezione di autonomia una grande lezione di capacità di valutazione di possibilità di valutazione agli studenti nei confronti anche dei propri segnati ne parlavamo venerdì che eravamo insieme col professor Monti un altro dibattito
Nelle nostre università i rettori sono eletti dal corpo docente no non c'è nessuna voce che venga lasciata ai agli utenti dell'università insomma viene lasciata parzialmente quindi
Io penso che la prima cosa da fare e lavorare molto per migliorare la qualità della nostra università della nostra scuola si può fare perché erano non è che siamo condannati a non farlo la situazione da cui partiamo se guardiamo le statistiche del Pisa o di altre diciamo statistiche
Di questo tipo insomma ci vedono in una situazione di difficoltà anche lì poi
L'Italia un Paese molto diverso quindi se ne guardiamo le qualità di la qualità della nostra squadra Sita nel nord Italia sono discrete
Nel centro Italia sono così così nel sud Italia sono drammatica e quindi la la statistica complessiva non è positiva ma abbiamo fa ridere sopra insomma la prima cosa su cui investire investire seriamente partendo da subito è proprio la scuola l'università
E la ricerca
Nella ricerca vale un po'la stessa logica ne abbiamo un problema dove investiamo poco di ricerca sia dal punto di vista privato che dal punto di vista pubblico quindi c'è una sfida
Molto importante anche per noi come impresa è
Ma anche quei soldi che vengono investiti nel pubblico spesso sono un po'sperperati e buttati in tanti rivoli non c'è invece la volontà di concentrarle su poche grandi progetti che possono fare davvero la differenza
Per il nostro Paese e quindi la prima cosa per me è chiarissima è proprio questa Investimenti scuola ricerca innovazione
La seconda
Cosa secondo me è il tema della spesa pubblica noi
Abbiamo bisogno a spesa pubblica e lo Stato mette diciamo nel modo più ampi ce ne abbiamo bisogno
Di più Stato in alcune cose abbiamo bisogno che lo Stato soprattutto in cui in alcune aree del Paese riprenda il controllo del territorio abbiamo bisogno lo Stato che ridia certezza del diritto in questo Paese
Il mercato ha bisogno di legge non ci può essere mercato senza legge noi abbiamo la situazione sta dico cose che sappiamo
Della giustizia civile dove abbiamo tempi talmente lunghi che di fatto in certi casi viene meno la certezza del diritto quindi abbiamo bisogno più Stato in questo senso abbiamo bisogna più Stato che faccia rispettare
Poche regole ma le faccia rispettare fino in fondo a tutti che che che punisca chi delinque chi che invece lasci spazio chi fa bene
Ma nello stesso tempo abbiamo bisogno di meno Stato da altri punti di vista ne abbiamo un problema di eccesso di burocrazia inutile enorme non ripeto cose che conosciamo molto bene abbiamo bisogno ancora secondo me di in alcuni settori non ha senso che ci sia una presenza dello Stato in tutta una serie di attività a livello di servizi pubblici locali o a livello locale ci sono presenze pubbliche che non hanno senso che spesso hanno livello di efficienza
Inferiore di quella dei privati e ripeto quello che ho detto prima questo fa sì che vengano scaricati extra costi sulle sui cittadini e sull'impresa e dall'altra parte spesso queste imprese
Fanno una concorrenza sleale alle imprese private quindi abbiamo bisogno di ridurre quella parte quindi più Stato da una parte uno stato migliore di migliore qualità più efficiente
Meno Stato da un'altra dove non serve che ci sia dove non ci sia questo enorme peso
Questo enorme peso appunto di una burocrazia che poi non serve
Terzo sono le infrastrutture io penso che noi abbiamo
Un chiaro bisogno di investire infrastrutture proprio perché
Io credo profondamente nella globalizzazione l'integrazione dei mercati e penso che le aziende italiane hanno una chance di
Vivere di vivere bene di svilupparsi nella nel mercato globale per poter fare questo ne abbiamo bisogno di di porti di interporti di Ferrovie di di di di linee aeree c'abbiamo bisogna essere collegati al resto del mondo su questo ne abbiamo un handicap che viene da molto
Molto lontana abbiamo investito poco abbiamo investito male in infrastrutture abbiamo tempi per la realizzazione delle infrastrutture che non hanno uguali da nessuna parte per fare
Quello che in Spagna richiede un anno da noi ci vogliono vent'anni situazioni che non ha senso portare avanti ultimo le tasse non voglio dire che le tasse non sono importanti le tasse sono molto importanti
Però nel ranking elemento per ultime perché appunto come diceva qualche giorno fa il professor Monti in Europa ci sono anche Paesi
Che hanno una percentuale una pressione fiscale più alta rispetto anche all'Italia o da altri Paesi ma che grazie a una buona scuola buone infrastrutture una buona capacità di avere uno Stato amico dei cittadini delle imprese
Riescono comunque a affrontare bene la globalizzazione a supportare i propri cittadini e ha quindi avere un buon ruolo nella nella nella nell'economia internazionale quindi io penso che davvero il grande focus deve essere su questi temi il tempo non è una variabile indipendente non possiamo risolvere questi problemi tra trent'anni e perché non sarà più possibile oggi al momento se non è di fare le riforme oggi il momento per farle tutte insieme
Non ci sono più alibi per non farle quindi veramente anche come Confindustria e vogliamo collaborare fortemente fare la nostra parte perché davvero questi problemi irrisolti da tanto tempo possono trovare finalmente una soluzione positiva per i cittadini e per l'impresa
Adesso cerchiamo di capire come le imprese italiane con il loro management
Si battono lungo la linea della concorrenza globale poi ritorneremo da Monte Marcegaglia bel gli ultimi due brevi interventi Oriana Bandiera grazie
CIC qualche secondo per la per ringraziare l'organizzazione i direttori allo statuto del Festival per aver invitato me ma soprattutto per aver organizzato questa manifestazione veramente meravigliosa
A
Voi adesso presentarvi un breve riassunto di uno studio che sente sponsorizzato dalla Fondazione colto De Benedetti che ho condotto insieme a due colleghi della London School of Economics Andrea tratte Raffaella Saturno è Luigi Guiso Denis università che coperti
A il principale in tema di questo studio è gettate luce sulla classe manageriale italiana
Il legame col tema principale di questo Forum cioè il protezionismo diventerà presto evidente molto forte metteremo infatti indusse la differenze tra imprese che operano esclusivamente sul mercato domestico
E messi in testa e che affrontano sfide internazionali vengono esposte allestire dei mercati internazionali
A il punto di partenza per questo studio è un dato che conoscete tutti purtroppo molto bene c'è il tasso di capacità della produttività nell'industria in Italia è molto deludente non è sempre fatto così dal settantacinque novantacinque l'Italia faceva benissimo meglio degli Stati Uniti negli altri Paesi d'Europa ma dal novantacinque oggi purtroppo la crescita ed allentata fino a fermarsi quasi del tutto
Questo ovviamente un problema molto complesso è
Non sparirà neanche di vicino a dare una risposta nell'intero arco della mia vita ma oggi Ciffo con le chiederemmo su un importante fattore produttivo c'è il talento manageriale
è il compito di questa ricerca e andare proprio a intervistare i manager e gli amministratori delegati delle più grandi aziende italiane per capire come di aziende gestiscono i propri manager
Cosa vuol dire
E la gestione del paletto manageriale beh ci focalizziamo sulle poi
Sulle politiche di personale delle imprese
In particolare descriveremo chi sono i manager italiani come vengono selezionati come vengono valutati convengono che moderati commossi e licenziati
Ed inseriamo se c'è differenza tra Alitalia e gli altri Paesi è tra le imprese che operano solo in Italia e le opere in imprese che operano sui mercati internazionali
Alla fine mette Palermo deve difendere dalle Sezioni di incentivi e gli effetti del sistema di selezione del management e degli incentivi che vengono dati e manager sul sistema produttivo
A me usiamo in parte dei dati esistenti i dati INPS un'indagine internazionale sulle pratiche gestionali in dodici Parisi e i dati della Centrale dei bilanci
La novità di questo studio eh sono queste due inchieste commissionate dalla Fondazione De Benedetti svolte da noi
La prima è un'indagine sui manager questi manager Italia quindi al settore dei servizi sono seicento interviste sulle caratteristiche personali e sulle politiche di impresa per la gestione del talento manageriale
è la seconda è un'indagine sui grandi amministratori delegati sono centoventuno amministratori delegati le maggiori Società italiana chiediamolo essenzialmente come passano logo giornata cosa fanno gli amministratori delegati in Italia
A me la tesi di questo rapporto
Che è che esistono due sistemi
Beh vi descriverò nella nella loro versione estrema solo per
Chiarire le idee
E ci sono due sistemi per selezionare e sviluppare il fattore produttivo dei manager
Il primo è un modello che chiamiamo il modello risultati
In questo modello la proprietà stabilisce degli obiettivi ed è lega la realizzazione di questi undici obiettivi è manager
I manager vengono assunti sulla base di aspettative di performance vengono valutati sistematicamente sui risultati raggiunti abbandono che moderati promossi o licenziati sulla base di queste valutazioni
All'estremo opposto di questo modello c'è il modello cosiddetto fedeltà
La priorità in questo caso beh del manager come un esecutore fedele dei propri desideri
Quindi il dirigente viene assunto sulle base di aspettative di fedeltà viene valutato solo informalmente non in base a criteri obiettivi specifici e viene che Munegato promosso e licenziato in base alla sua capacità di capire realizzare i desideri della priorità dell'impresa
Ovviamente che ci sono due modelli stilizzati solo per cristallizzare le idee in pratica come sempre molte delle aziende stanno nel mezzo c'è un continuo di casi intermedi tra il modello risultati è il modello fedeltà
Vi dico in breve i risultati principali di questa nostra
Ricerca
Prima se confrontiamo le imprese italiane alle imprese internazionali vediamo immediatamente un grosso divario in termini di gestione delle risorse umane le imprese italiane fanno benissimo tanto bene quanto le migliori imprese americane quando si tratta di gestire politico produzione
Ma quando si tratta di gestire gli uomini il capitale umano le prese dagli alle fanno peggio
In particolare tra le imprese italiane quelle che fanno peggio sono cupi fanalino di coda sono imprese familiari e le imprese che operano esclusivamente sul mercato nazionale
Queste tendono ad assumere manager quasi esclusivamente sulla base di contatti familiari o personali
Non offrono valutazioni formali al management per esempio se paragoniamo le imprese familiari italiane che operano sul mercato domestico solo un terzo di queste hanno delle formali riunioni di valutazione colpo che management
Paragoniamo alle imprese multinazionali americane che operano in Italia la percentuale è l'ottanta per cento
Le imprese domestiche a conduzione familiare tendono anche a licenziare di più per disaccordo con la proprietà piuttosto che è per mancanza
Di risultati di produttività
Alle imprese familiari che licenziano per mancanza di risultati e sotto il venti per cento le imprese multinazionali americane operanti in Italia e più del cinquanta per cento
A
Richiamato una grossa differenza in termini di
Determinanti di promozioni c'è una tendenza a promuovere per le buone relazioni con la proprietà e non sul merito
A questo una serie di grafici probabilmente troppo lunghi ma me ne farò vedere solo alcuni a sull'asse orizzontale e vi spiego come interpretare il sull'asse orizzontale mettiamo la frazione delle inferenze
Che
O meno in questo caso assumono managers tramite canali di mercato
Sull'asse verticale ordiniamo
Impresse a seconda del tipo di proprietà
Vedete qui che l'impresa di azionariato diffuso pratica equity usano molto di più i canali di mercato paragonate alle imprese invece di proprietà del fondatore della famiglia o di individui privati
Sì adesso andiamo a guardare invece canali di assunzione
Tra amici e familiari l'ordine è completamente opposto le prestazioni dato diffuso e di parità equity usano pochissimo questi canali le impresse a conduzione familiare o condotte dal fondatore originario gli usano molto di più
A
Possiamo adesso tagliare e i dati sulla dimensione nazionale quindi tornando al tema principale di questo colloquio o se la dimensione internazionale verso domestica
Le multinazionali americane che operino in euro in Italia a assumono prevalentemente attraverso canali di mercato più del quaranta per cento le imprese invece che opera esclusivamente sul mercato domestico usano questi canali solo per il dieci per cento o poco più
Lo stesso succede rivoltando le parti se guardiamo i canali informali cioè chi assume con le conoscenze di famiglia e di amici imprese domestiche lo fanno le imprese multinazionali no
A me poteri mostrarvi un centinaio circa di questi grafici ma non lo farò per anno per non annoiarvi presenterò solo il risultato molto grave
Troviamo che in due terzi delle imprese familiari o domestiche non esiste un processo formale per valutare i dirigenti
Le promozioni dipendono di più dai rapporti con la proprietà che non dà risultati obiettivi raggiunti dal manager sul mercato
Le promozioni fast track cioè premiare individui meriti che meritano anche se sono giovani o non sono particolarmente legati alla proprietà non esistono in genere che nelle imprese familiari domestica
E le imprese familiari domestiche raramente licenziano per mancato raggiungimento di obiettivi
Questo questa differenza delle politiche di incentivi atterrare una classe manageriale molto diversa
Quindi se guardiamo alle caratteristiche personali dei manager che lavorano qui in case famiglia che domestica e li paragoniamo i manager che lavorano per le grandi multinazionali in Italia non necessariamente multinazionali americane ma anche enti nazionali italiane
Troviamo che
I manager che preferiscono il modello fedeltà sono più avversi al rischio su meno coraggiosi diciamo
C'era fedeltà porta sicurezza hanno livelli di istruzione più bassi sia in termini di Lauria sia in termini dietro a tutti cioè in
Programmi come gli ambienti
Sono questi dei segnali di qualità che evidentemente non sono necessarie nel modello fedeltà
Ma forse l'aspetto più preoccupante e che non troviamo nessuna differenza di età esistono giovani anziani in tutti i due modelli questo vuol dire che i giovani continuano a essere affidati dal modello fedeltà
Ho
Troviamo anche che i dirigenti che lavora in imprese con modello i risultati trascorrono più tempo al lavoro lavorano più ore a settimana è più lui che andar mese
Ma che queste sia necessariamente una cosa buona ma
Così succede ma solo chi soddisfatti dell'orrore del proprio lavoro e vengono pagati di più sia in termini di parti fisse sia in termini di bonus in media la differenza è di ventiquattro mila euro annui
A me e l'attenzione
I manager sembrano avere anche uno stile molto diverso questo passiamo alla nostra indagine sugli amministratori delegati
è dove scopriamo che
Io mi sarei delegati scopo trasformo in più della metà del logo tempi riunioni metà della quale con esterni all'azienda
Ma
Tra questi gli amministratori delegati che lavorano di più trascorrono più tempo lavorando da soli e meno in riunioni c'hanno stile di leadership molto diverso
E questo è un paragone delle della percentuale del tempo trascorso lavorando da soli
Infine tutto qua esso è interessante sei solo se
Si può correlare alla performances delle imprese
Durante intervento sempre parlato come se il modello fedeltà fosse peggiore
E questo motivo perché sapevo già come andava a finire
Ovvero sappiamo che le imprese che adottano il modello chissu stanchi paragonate le imprese che adotteremo dallo fedeltà hanno un tasso di crescita e più alto sia in termini di tasso di crescita delle vendite sia interni tasso di crescita dei
Della dei numeri dipendenti
Era hanno un utile più elevato se guardiamo presenti al rendimento del capitale impiegato la differenza del ventiquattro per cento nell'impresa tipo che usiamo dalle risultati e del ventuno per cento nell'impresa tipo chiusa al modello fedeltà
La questione si pone a questo punto se questo sia un programma problema di governance un problema di cultura e come questi problemi interagire Scano col tema principale di questo Forum che è il protezionismo devo dissentire l'esposizione a mercati internazionali
Migliora il tipo di politiche manageriale dotati delle imprese italiane ovvero se guardiamo l'impresa
Italiana anche familiare però a apertura al mercato internazionale le politiche manageriali non differiscono ha fatto da quelle adottate delle multinazionali americane quindi penso che uno dei princìpi tali messaggi di questo rapporto sia che la pretura mercati internazionali porta all'adozione o ecco correlato all'adozione di politiche manageriali che contano più sulla performance
Dei manager piuttosto che è la fedeltà e la capacità di interpretare i desideri della proprietà dell'azienda
L'ultima domanda per il professor Monti e per ma Marcegaglia è questa Marcegaglia prima diceva il tempo non è una variabile indipendente e questo è il momento di decidere riterrete opportuno
Che si formuli una sorta di
Appello alla classe politica le elezioni ci sono state da poco
E dopo molti anni c'è un quadro politico l'Italia semplificato e chiaro dove c'è una maggioranza chiara che può governare è una
Opposizione di tipo riformista
Ma
L'appello dovrebbe essere
Ah inverare uno spirito costituente come quello dei padri della Costituzione
Dopo
Secondo dopoguerra si è parlato di una sorta di guerra civile italiana che forse è finita con questo voto
Se non ora quando il quale dovrebbe essere il senso di uno spirito costituente per quali riforme da fare insieme il rischio di non farle quale sarebbe per il Paese Monti e poi conclude Marcegaglia grazie
Io in genere sono contrario agli appelli
E credo che oggi un appello non serva abbiamo
Una maggioranza forte numericamente più coesa Lella rilevato
Che in passato nell'ambito di un sistema che da entrambi i lati semplificato abbiamo molti membri dell'attuale Governo se posso permettermi di dire
Più maturi che nelle loro esperienze governative precedenti
Il fattore tempo è cruciale
Per l'urgenza dei problemi ma anche perché sappiamo tutti che certe riforme sono politicamente più fattibili nella prima fase di una legislatura
Che quando i pensieri cominciano ad avviarsi alle nuove elezioni
Io credo
Che sarebbe molto importante che si riuscisse a dare con uno sforzo anche di spiegazione da parte del Governo ma direi della classe dirigente una maggiore visibilità ad emergenze poco visibili
Dicevamo ieri sera che il pregio il pregio della drammatica situazione dell'immondizia a Napoli è che l'emergenza che purtroppo c'è e ben visibile non può sfuggire
Non è un'emergenza meno grave forse lo è di più la perdita quotidiana di competitività giorno dopo giorno dell'economia italiana ma quella e meno visibile
Ecco allora uno sforzo
Di chiarimento
Sul rischio grave nel non avere una rottura del diagramma da questo punto di vista e credo che molto debba consistere non solo ma infrastrutture
Non solo nel nello stabilire lo stato di diritto cosa non ovvia come la presidente Marcegaglia richiamato
Ma anche nel
E su questo finora non abbiamo avuto molti segnali che sia un punto alto nelle priorità del di lavoro del Governo anche uno sforzo coordinato
Per limare l'eccesso di privilegi di chiusure di rendite delle varie
Corporazioni credo infine soprattutto dopo aver ascoltato questa interessante presentazione per la quale mi rallegro che
La qualità del management abbia anch'essa da fare importanti passi avanti ma a questo tavolo c'è chi ha una responsabilità e una visione più vicina a queste tematiche
Sì prima di rispondere appunto sul tema costituente spirito e appello a fare le cose volevo possono farlo ovviamente commentare brevemente i risultati dell'interessante ricerca che è stata presentata
Io penso questo penso che
Ci si ovviamente del vero che
Nella
Sistema imprenditoriale italiano soprattutto quello di minore dimensione e più a carattere
Di presenza sul mercato nazionale ci sia un atteggiamento ancora un po'di questo tipo permettetemi di dire un po'paternalistico nasce tu sei un mio nome negli USA mio un penso ad esempio sono un po'tuo papà tua Mammano tu devi fare quello
è vero la mia percezione e che coincide anche con quello che diceva prima la dottoressa che
Però ci sia un'evoluzione in corso cioè man mano che le in prese crescono ma mano che le imprese si internazionalizzare no
Aggiungerei anche ma mano che le imprese vivano anche dei passaggi generazionali magari
All'imprenditore fondatore che appunto ha vissuto la sua azienda un po'come la sua famiglia e quindi questo atteggiamento paternalistico
E c'era e in un certo senso nella fase iniziale anche un senso no perché del rende l'azienda quasi una famiglia quindi con una grande coesione con una grande voglia di fare
Ecco il passaggio generazionale l'internazionalizzazione delle aziende e la crescita comunque dimensionale in generale gradualmente
Cambia un po'gli approcci verso il management ripeto c'è ancora molto da fare alcune di queste cose che sono state dette come modello
Un po'chiuso un po'paternalistico le riscontro ma mi pare che appunto ci sia un meccanismo di crescita e di miglioramento da questo punto di vista ecco voi come in tutte le aziende
Ogni azienda un po'un fatto se all'interno di un'azienda si creano delle alchimie particolari per cui lo dicevo prima alla dottoressa è difficile dire è questo il modello quest'altro modello no ci sono varie cose che si uniscono
Non sempre il fatto che ecco ecco su una cosa io non sono del tutto d'accordo cioè
La fedeltà da sola è un problema la fedeltà la fedeltà intendiamoci non la fedeltà la compartecipazione agli obiettivi aziendale io la intendo così la fedeltà
Non non è vero che secondo me porta normalmente a una a a un'avversione al rischio davvero una un'attenzione minore rispetto io vedo nella mia esperienza che in molte aziende
Anche familiari che hanno voglia di crescere dove c'è questa forte condivisione di obiettivi
C'è la volontà c'è una grande volontà di crescita e c'è una visione a medio termine che non significa da avere un'avversione al rischio in alcuni casi invece laddove c'è una minacce realizzazione spinte a una valutazione solo come dire sul risultato trimestrale
Per per esempio le spie recedere anche da questo punti di vista c'è una minore capacità e volontà di visione a medio termine e quindi di sviluppo dell'azienda quindi su questo solo per dire che
Ogni azienda un fatto asse noi però come Confindustria riteniamo che questo sia un tema molto importante e gli imprenditori hanno bisogno di fare di crescere da questo punto di vista vedo qui in prima fila Alessandro Laterza che oltre a essere
Un grande editore in Confindustria lavora proprio per migliorare la qualità anche degli imprenditori fare quindi formazione su noi stessi su vari temi su cui tra i quali anche quello appunto di come gestire al meglio
Le risorse umane
Vengo e concludo sul tema
è il momento lo spirito costituente io senza poi siccome questo è il momento più che dire da usare grandi parole grandi e tavoli grande situazione questo è proprio il momento di fare
Chiamiamolo come vogliamo però io penso che ci sono due aspetti c'è un primo aspetto delle grandi riforme istituzionali che nel nostro Paese hanno ancora bisogno di essere portati avanti
Dove auspico che ci sia qui sì una specie di spirito costituente che veda
Maggioranza e opposizione insieme per risolvere i temi del bicameralismo il tema del federalismo il tema
Della diciamo della della ancora del dei regolamenti parlamentari soprattutto a quella parte che debba portarci ad avere un'architettura migliore del nostro del nostro sistema Paese dall'altra parte io penso che invece chi
è stato votato dei cittadini quindi il Governo abbia davvero in questo momento la richiesta forte che viene
Dei cittadini dall'impresa da tutti di fare
Quelle scelte anche impopolari che oggi servono io penso che
Sia chiaro quali sono le cose da fare
Sembra anche a me almeno dalle prime battute che quello spirito un po'di conflitto fine a se stesse o di odio
Tra maggioranza opposizione o anche spesso in alcuni casi anche all'interno delle stesse compagine
Maggioranza opposizione sia un po'svanita quindi questo è veramente
Il momento di fare la politica deve fare certamente molto ma io penso che anche le istituzioni sociali le
Le le la Confindustria i sindacati le istituzioni culturali le istituzioni tutte
Hanno in questo momento una responsabilità molto forte
I facendo bene il proprio mestiere stimolare mobilitarsi per far sì che davvero i problemi vengano risolti una volta per tutte ovviamente non serve la bacchetta magica non possiamo pensare di risolvere tutto domani
Però l'importante è partire convinti e con appunto un'assunzione di responsabilità da parte di tutti
Grazie si chiude qui il forum sul protezionismo al mercato