Intervista a Lucio Caracciolo, direttore di Limes, sul nuovo numero: "Esiste l'Italia? Dipende da noi"

Ad ereditare siamo in collegamento telefonico con Lucio Caracciolo direttore di Limes per parlare
Dell'ultimo volume della rivista italiana di geopolitica esiste l'Italia dipende da noi
Le tribù dello stivale i nuovi italiani lo stato di Milano questi i sottotitoli Caracciolo questo numero di Limes
Contiene una indagine demoscopica
Molto importante no sulla identità
Italiana e però prima insomma di un po'descriverci che cosa ne emerge vorrei chiederti questo
Anticipando anche qualcosa di quello che tu ci dirai no una delle delle cose che emerge da questa da questa
Indagine è il distacco dalle istituzioni dedite degli italiani allora non sarebbe stato meglio intitolare esisterà democrazia italiana
Tenga conto R. l'Italia e quindi la proprio come è stato quindi come in questo caso Stato democratico è chiaro che
Non è che si mette in questione l'esistenza di un'Italia in senso fisico geografico
La questione se esiste un soggetto istituzionale Italia
E questo soggetto istituzionale da quello che non solo lo diciamo noi ma quello che
Qualche modo l'esperienza
Dire quotidiana ci trasmette in condizioni abbastanza comatosa non solo in termini di efficienza ma soprattutto in termini di legittimazione
E questa
Inchiesta condotta perché li immerso Ilvo Diamanti dal gruppo di Lapo RIS è un'inchiesta che mister rilievo questo dato che in realtà non è una novità un dato storico ma che si è accentuato negli ultimi anni e che ha coinvolto un po'tutti i livelli istituzionali addirittura quelli sovranazionali cioè non solo è in questione
La legittimazione dello Stato inteso come Repubblica italiana
Non solo
Nelle sue articolazioni locali e regionali comuni
Regioni
Va persino quell'aggancio europeo con l'Unione europea che fino a qualche anno fa era argomento fuori discussione in questo Paese e quindi ci troviamo in una fase
Abbastanza anarchica dal punto di vista istituzionale
Ecco tuo Under Two editoriale beati gli stupidi in pre-CIPE spiegherà il perché questo titolo affronti appunto la crisi della Società italiana e ad esempio mi verrebbe da dire che una delle istituzioni forti che rimangono e rimango di rapporto con col nostro stato molto influenti è quella
Della Chiesa cattolica ma tu invece non li dai molto credito
Beh insomma diciamo che negli ultimi anni la Chiesa cattolica del Vaticano ha subito diversi colpi ieri sta subendo diciamo quasi quotidianamente
Dal punto di vista proprio della sua influenza e anche della sua capacità di gestire se stesse insomma sono abbastanza impressionante che dal punto di vista
Strettamente tecnico lega so che sono state nella notte a livello curiale soprattutto
Negli ultimi mesi ultimo caso quello delle filiali
Quindi c'è secondo me una sopravvalutazione dell'influenza della Chiesa cattolica da parte della classe politica italiana che deriva da un'abitudine nostra
Immaginare che comunque non essendo noi parlo in questo caso la classe politica a cui non appartengo autonomamente legittimi dobbiamo avere qualche sorta di benedizione altrui a cominciare da quella papale
Ecco invece andando più addentro al tuo editoriale studi mossi come sostieni come la nostra vecchia società da molti punti di vista vecchia può rigenerarsi dall'apporto degli immigrati e questo abbastanza in contraddizione con la tendenza attuale che va per la maggiore che invece non li considera più come risorsa ma solo come
Pericolo ci vuole un po'dettagliare questa questa tua presa d'
Grazie Presidente questo è uno dei temi centrali del volume che viene sviluppato poi per esempio nel saggio di demografia
Di Antonio Golini poi nell'intervento di di Sortino e di altri insomma idea che essendo noi un Paese sempre più vecchio per fortuna anche perché capiamo tutti più a lungo
Anzi credo in questo momento in termini tecnici il Paese cioè con uno dei più bassi tassi di fecondità al mondo cioè le donne italiane siano poco
Sì che capiamo tutti voi perché significa che stiamo diventando tutti sempre più vecchi il che significa che c'è sempre meno gente disposta a lavorare e quindi anche a garantire una pensione agli anziani
Se non ci fossero questi quattro milioni di immigrati tra cui circa mezzo milione di clandestini l'Associazione non sarebbe certamente migliore sarebbe tragica
Quindi c'è una necessità di carattere economico demografico che impone l'afflusso naturalmente entro certi limiti di stranieri in Italia
La questione che una volta che qui si sono insediati che poi anche prolificano aveva e hanno dei figli
Almeno la seconda generazione di avere una capacità di di vivere da italiano fra italiani altrimenti si rischia di accentuare quei problemi istituzionali di cui dicevo prima e di avere un'Italia di diritti piuttosto che l'Italia l'azione
Ecco legato a questo tema c'è anche quello cosiddetto della proiezione mediterranea del nostro Paese in che modo è legato
Legato nel senso che è una buona parte di questi immigrati vengono via mediterranea o da Paesi mediterranei
Per ragioni strettamente geografiche e poi anche per il fatto che la nostra proiezione
Direi tra virgolette naturale indubbiamente verso questo mare nel senso che lì che abbiamo delle risorse da sviluppare delle rendite di posizione da utilizzare
Mi riferisco al fatto che se noi consideriamo l'area euromediterranea in termini economici fittizi quest'area sette volte quello della Cina
Quindi insomma se noi non siamo capaci di radicarsi quarto è inutile che andiamo a cercare avventure estremo orientali abbiamo fra l'altro delle dimensioni e e la capacità
Quindi il nostro orizzonte di sviluppo quest'area che quindi tutto quello che riesce a integrare a collegare meglio quest'area la nostro vantaggio
Ecco mi pare che poi tu sostieni che senza questi due punti che abbiamo trattato l'integrazione degli immigrati la proiezione mediterranea nel nostro Paese il nostro Paese appunto rischia di cadere sempre di più in un baratro nella nostra società
Diventare queste poiché la questione anche interessante che si parla molto di sicurezza diventare sempre più insicura
Certamente sì perché se noi non intendiamo almeno le seconde generazioni è ovvio che si creano dei piace a nessuno
Dei territori fuori controllo autogestirsi diciamo da queste comunità e anche soprattutto dalle loro espressioni più criminali
Avendo già delegato ne ma che il controllo di alcune regioni italiane perdere anche il controllo di altre parti del territorio
Perché sono sostanzialmente gestite dalla comunità non italiane significa sostanzialmente che lo Stato non esiste più
è interessante notare che la maggior parte dell'immigrazione si dirige nel centro nord e questo perché evidentemente oltre a dati economici lì c'è una
Possibilità comunque di integrazione paradossalmente nelle aree più le liste d'Italia e al sud invece molto più difficile proprio perché queste aree del sud non sono
Più diciamo a regime democratico normale
Ecco tra l'altro però questa apertura che tu consigli risulta già difficile perché come dire ci sono anche degli imprenditori politici della paura
Da tanti anni che vanno per la maggiore no e sono anche al Governo in questo momento dall'altra parte però c'è un dato obiettivo che è la crisi economica e con la crisi economica c'è il rischio del protezionismo
Assolutamente sì più che ho visto dire ho fatto e quindi a maggior ragione occorre impegnarsi su questo terreno sapendo canterina estremamente difficile scivoloso
Dove non c'è nulla di garantito però francamente non vedo delle alternative migliori
Nel senso che se noi accettiamo che questo Paese diventi semplicemente
Una terra dove imperversa chi vuole secondo le sue leggi a quel punto francamente quel pallido residuo di Stato di cui ancora disponiamo perderebbe ogni senso tre questo francamente non credo che avvantaggia arabe nessuno
Ci spieghi allora il titolo del predetto editoriale beati gli stupidi
Perché esistono delle teorie alle quali noi spesso tendiamo ad aderire per cui sostanzialmente noi siamo più furbi degli altri non abbiamo bisogno dello Stato siamo un popolo di geni quindi insomma noi indigeni non si possa regimentare somma
L'altro con logica un po'spicciole semplicistica
Alla quale poi magari ciascuno di noi dedica una percentuale delle proprie aspirazioni ma che adesso specialmente adesso in una fase di crisi economica nella fase in cui tutti gli altri Paesi che opera la carta dello Stato anche dal punto di vista economico
E difficilmente sostenibile cioè immaginare che una situazione del genere ognuno vada per conto suo va francamente sera forse possibile qualche anno fa adesso diventa una specie di suicidio organizzato
In conclusione questo numero
Meglio essere stupidi che ironia
Purtroppo meglio essere stupidate nel senso della collettività che essere geniali andare ognuno per conto proprio insomma no questo un po'mi pare
Ecco dall'in conclusione ti chiedo quello creduto chiederti all'inizio di darci un po'te in il il quadro di di questo volume come si sviluppa l'abbiamo detto nei sottotitoli no
Ci sono tre capitoli fondamentali dei tributi e lo stivale i nuovi italiani lo stato di Milano voi di darci qualche altro dettaglio
Ma è così forte sull'ultima parte breve ma secondo me molto interessante che riguarda Milano perché Milano è un caso direi esemplare della nostra incapacità di costituirci come Stato nazionale normale
Milano è stata nell'età moderna da tutti i punti di vista soprattutto economico la capitale dell'Italia per non ha mai avuto una capacità di influenza politica
Non ha mai nemmeno ambito ad averla e se si toglie Napoleone Bonaparte che a Napoli provato a costruire una Repubblica italiana a partire da Milano
Da allora in avanti Milano ha avuto sempre un ruolo molto molto marginale e si è costituita quasi in una sorta di Stato autonomo insomma nel senso che le logiche milanesi e diciamo pure lombarde
Hanno assunto una loro dimensione peculiare quali fossero estranei al resto del Paese nel bene e nel male e quindi studiamo
In particolare quella che la politica estera della Lombardia quelle che sono le caratteristiche specifiche del mondo finanziario milanese e così via questa è la parte forse più nuova di questo numero
Allora grazie a Lucio Caracciolo direttore di Limes e buon lavoro grazie a voi