Diario di iniziativa radicale

Sì buongiorno buongiorno a chi ci ascolta ma giustizia carceri mi ha parlato pochi minuti fa Marco Pannella e anche noi con un numero cinquantun il numero del diario di oggi appunto e sta per cinquantunesimo detenuto che si è tolto la vita e questa volta a Belluno
Si chiamava Mirko aveva ventisette anni
Ha preso un lenzuolo mi ha fatto delle strisce gravi cavato una corda un capo l'allegato alla sbarra della cella l'altro capo l'ha trasformato in un cappio se del tetto al collo si è lasciato andare
E ora provate a immaginare l'operazione che ho appena descritto quanto ci si può impiegare a tagliare un lenzuolo facciamo cinque minuti
Poi un altro paio di minuti per legare un'estremità di questa Udine in tale coda alla sbarra della cella e l'altro cappio al collo e inoltre avrà scelto il momento opportuno facendo attenzione
Di mettere in essere il suo proposito quando non c'era nessuna gente di Polizia penitenziaria nei dintorni
Stritolata Mirko in cella di isolamento e pare che avesse chiesto lui di poter fare da solo e possibile dunque che ci pensasse da tempo da giorni di farla finita
Comunque
Non è stato una cosa improvvisa per quanto possa sembrare stonato dirlo probabilmente Milocco avuto il tempo di pensare c'è di ripensarci e pur pensandoci ripensandoci alla fine
è arrivato alla conclusione e alla determinazione che per lui non c'era la via d'uscita non c'era alternativa e che la morte chiedo scusa
Era preferibile alla detenzione una torcia Liberazione ma meno la tua voce di quella reclusione la Procura della Repubblica di Belluno ha aperto un fascicolo per cercare di chiarire
Ogni aspetto della morte di questo ragazzo uno degli interrogativi è perché è un mese fa Mirko abbia chiesto di essere spostato in una cella di isolamento dove in genere sono rinchiusi detenuti per i reati più gravi
O perché hanno bisogno di poter idoneo cure sanitarie
Se lo chiedono ora quando qualsiasi risposta possano dare non servirà a riportare in vita amico
Che doveva scontare una pena di due anni e venti giorni patteggiata nel gennaio del due mila dove per un furto di automobile e proprio ieri avrebbe dovuto presentarsi di fronte a un giudice
Sempre del Tribunale di Belluno per rispondere
In una sorta di udienza PIL pro della reato di resistente ingiuria due carabinieri di fare il terzo per un fatto che risaliva pensate al due mila sei
Mirko e la cinquantunesima morte violenta in un carcere dall'inizio dell'anno e parliamo
Vale la pena di ricordarlo di detenuti
E a questi vanno aggiunti
E quei detenuti che non muoiono in carcere ma in ospedale dopo un'agonia per il solo fatto di morire in ospedale pur essendo detenuti questi suoi cilindro rientrano
Tra quelli contabilizzati uso questa brutta parola nel carcere non vengono però forniti i dati relativi cala l'alto anche ha un alto
Elevato numero di suicidi quello degli agenti della Polizia penitenziaria però non sono pochi
Certamente molti sono legati
Alle condizioni in cui sono costretti a lavorare cinquantuno delitti anche se ognuno di quei cinquantuno detenuti ha deliberatamente scelto di morire e deciso che era preferibile la molte alla detenzione
E questo la dice lunga sulle condizioni di detenzione
Resta il fatto che quel cinquantuno detenuti
Erano stati presi in custodia dallo Stato e lo Stato dunque è responsabile e garante della loro incolumità fisica e psichica e non ha saputo impedire a queste morti non ha voluto forse impedire queste morti
L'Espresso di questa settimana pubblica avrebbe l'inchiesta di Tommaso c'erano sulle carceri
Intendo dietro le sbarre celle vecchie sporche sovraffollate cure mediche negate malattie aumento questo si legge nel sommario che annuncia le terribili testimonianze raccolte dai parlamentari che a Ferragosto
Per l'iniziativa radicale
Hanno ispezionato simultaneamente le carceri italiane
Tre pagine di inchiesta che sono una vergogna non solo un'emergenza tre pagine che raccontano e documenta non l'illegalità che si consuma ogni giorno il nome della legge
E chi commette questi illegalità come ho già detto e lo Stato
Sempre dall'Espresso la colpa del collasso delle carceri
è il turnover migliaia di indagati che entrano in carcere per pochi giorni in attesa di giudizio quasi sempre per reati commessi al consumo di droga
E così circa metà della popolazione carceraria è straniera con un picco al nord dove si è superato
Il cinquantuno per cento in cella poi e allarme droga un detenuto supporre è tossicodipendente tra i circa trentasei mila condannati definitivi
Poi quatto circa quale quattro mila
Si trova in carcere per pene inferiori a un anno e undici mila restano
Ascoltare le pene dodici mesi ecco questo ricordiamolo il giorno in cui Massimo Borghello riprendendolo da vari giornali
Ci ha rammentato che
Il responsabili uno dei responsabili di questa situazione il Ministro Giovanardi che resta allegato
Insieme a Fini a una legge criminogene è stato premiato alla comunità negli atti Di Pietro germi
E continua L'Espresso il Governo
Continua da mesi a promette agli investimenti i nuovi edifici in cattedrali nel deserto celle nuove lasciata andare in rovina padiglioni ponte mai aperti
Il panorama dei duecento sedici istituti peggiora giorno dopo giorno per il buon di carcerati alla carenza cronica di agenti
Strutture vecchie l'ottanta per cento ha superato il secolo di vita detenuti stipati in due metri quadri a persona contro i nove previsti dalla direttiva europea
Questo sull'Espresso e per oggi è tutto buona giornata e buona fortuna