Liberalizzazioni e concorrenza

Non logica quando siamo lontani dalla frontiera pensiamo all'Italia degli anni Cinquanta al Giappone degli anni degli anni Sessanta
Quello che conta è la capacità di importare ed imitare
Tecnologie introdotte altrove e per in questa fase di di imitazione la concorrenza è meno importante perché la selezione delle imprese meno importante
Talvolta anche sussidi e limita la concorrenza possono essere rilevanti nella misura in cui aiutano a RIS polvere problemi di esternalità che altrimenti limiterebbero gli investimenti in questa casa fase la crescita sono sono grandi
Sono importanti e invece le cose cambiano vicino alla frontiera della tecnologia quando un Paese raggiunge la frontiera limitazione evidentemente non è più
L'importante per la crescita bisogna saper innovare
E quando innovazione importante la selezione dell'impresa diventa un fattore cruciale ed è a questo punto che la concorrenza diventa diventa importante
Il fatto che siano queste due fasi della crescita crea però un problema gli economisti direbbero di politica all'economia e cioè queste imprese relativamente grandi che
Godono di posizioni di anche di potere di mercato giustificate nella fase lontana dalla frontiera
Poi è difficile smantellare le perché le rendite che queste accumulano tra le rendono
Potenti nella nell'interazione con le istituzioni con
Con i Governi e quindi passare dalla dalla prima alla seconda fascia di ridiventa fase diventa diventa complicato
Il risultato è che i Paesi spesso riferimenti rimanere intrappolati con istituzioni
Ad esempio i piani finanziari che andavano bene in una fase crescita non vanno più bene nell'altra e quindi anche questo caso sviluppare la concorrenza di gente più complicato l'esempio a mio avviso più interessante quello del Giappone
Il Giappone come sappiamo l'economia che fermata ventidue ventitré anni
Ci sono dei motivi finanziari cioè la Bolin mobiliare scoppiati in Giappone
Alla fine degli anni Ottanta e molto simile a quello che è accaduto in alcuni Paesi occidentali negli ultimi anni
Però forse se uno cerca di capire se ci sono di motivi più profondi per cui il Giappone dopo la crescita tumultuosa degli anni Ottanta se vi ricordate
Degli anni Ottanta erano gli anni in cui
Difatti negli Stati Uniti e come facciamo a a stare dietro al Giappone
Dopo questa crescita rapida che poi era tutta una serie era l'ultima parte della fase di imitazione limitazione che non va presa nel in un in una
In un'accezione negativa uno può limitare ENIT tipicamente giapponese l'hanno fatto i mi sono i prodotti li fanno anche meglio però questo Paese evidentemente
Ha
Avuto difficoltà e forse non l'ha ancora fatto nel trasformare la struttura industriale che era
Adatta alla fase lontana dalla crescita in una struttura adatta nella fase invece in cui lontana dalla frontiera in una fase in cui invece si è vicini alla frontiera
E forse alcuni dei problemi di cui soffre l'economia italiana oggi sono molto simili un'economia che fino a un certo punto cresce
Molto rapidamente fra un certo punto poi meno rapidamente comunque cresce e poi dalla metà degli anni Novanta smette smette di crescere
Primo punto
Secondo punto la relazione fra concorrenza ed innovazione
Devo visto che vicino alla
Frontiera tecnologica quello che conta e saper innovare e la concorrenza è un elemento che aiuta a rinnovare
Qui però la cosa un pochino più complicata perché la relazione fra
Concorrenza
E innovazione è una relazione non non monotono e perché sono
Tra in atto due forze che spingono in senso opposto
Da un lato più concorrenza aiuta perché più concorrenza con primi profili profitti e complimenti profitti
Incoraggia le impresa innovare perché innovando per i breve tagliando prodotti e tecnologie riescono almeno temporaneamente a guadagnare dei delle rendite relative al all'innovazione
E questo è quello che lei induce ad innovare
Dall'altra parte però c'è un effetto possiamo chiamare nessun precari anno in cui invece
L'eccesso di concorrenza l'eccesso di legislazione antitrust
Riducendo le rendite con conseguibili fa innovazione riduce l'innovazione
Questo è un sua uno può fare un grafico e vedremo cosa interessante perché poi vi farò vedere delle analisi empiriche che dimostrano come questa relazione non monotona ci sia qui ci sono delle fasi diciamo in cui la correlazione
Fra concorrenza e innovazione positiva per quello quanto prima perché la
La la concorrenza induce le impresa cercare di
Guadagnarsi delle posizioni di rendita innovando e dall'altra parte invece
La la la correlazione può diventare negativa se vale dell'osservazione diciamo così sul precariato
Quindi a bassi livelli di concorrenza naturalmente domina l'effetto positivo della concorrenza e sull'innovazione
A livelli più elevati forse il
Lei l'incentivo negativo a fare innovazione perché non si può appropriare
Della rendita che viene dal da Radio e Reti brevettato un prodotto un processo dà luogo a questa relazione negativa c'è un un eroe un'evidenza empirica secondo me molto interessante che riguarda
Il campione di tutte le imprese britanniche quotate in un periodo abbastanza lungo dal sessantotto a novantaquattro
Che guarda empiricamente a questa relazione fra concorrenza e innovazione
L'innovazione e questo è un un articolo dei signori citati qua sopra l'innovazione è misurata
Cori nel numero di brevetti registrati negli Stati Uniti perché tipicamente sono il luogo dove sono registrati brevetti più significativi è un campione di quattrocento
Sessantun in prese i brevetti lo sono sommati vengono pesati con l'indice delle citazioni che dovrebbe dare una misura della loro qualità
E infatti questo sia un buon indice che c'è una buona correlazione fra questa misura e le spese in ricerca e sviluppo il campione finale a trecentotrenta impreviste
E quattro mila cinquecento osservazioni dall'inizio degli anni settanta al
A novantaquattro di questi trecentotrenta impresa ovviamente essendo un campione
Rappresentativo non tutte brevetta novella circa cento non non lo fanno
Il camper i brevetti prove ampio si guarda sessanta mila sessanta mila brevetti
Quindi questo è la misura dell'innovazione
La misura della concorrenza non non è costruita guardando le quote di mercato che sono difficilmente misurare per imprese multinazionali che operano in mercati molto diversi faccio un esempio
è un'impresa farmaceutica due più difficile valutare la quota di mercato e che il un modo forse
Molto rozzo ma insomma che che sembra funzionare di misurare il grado di concorrenza e usare l'indice di Lerner sostanzialmente il
Il
Lo spazio fra il margine operativo e che il costo del capitale percentuale del fatturato quindi questo l'indice L uno meno la somma degli indici di Lerner per per i singoli
Per i singoli settori per cui quando è uno abbiamo un caso di concorrenza perfetta quando è zero abbiamo invece un caso di
Di noi invece di di assenza di criteri concorrenti
Questo è il grafico in questo in tutti i dati di queste imprese se non è una cosa è una cosa interessante perché dimostra che le due forze la concorrenza che aiuta l'innovativa piace abbiamo l'innovazione misurata come brevetti sull'asse
Verticale del grado di concorrenza misurato dall'indice di Lerner sopra sul
Sull'asse orizzontale e queste due forze che prima citavo cioè
Il fatto che in alcune fasi aumenterà la concorrenza aiuti all'innovazione perché induce l'impresa cercare di aumentare i profitti innovando e dall'altra parte invece dove l'operazione diventa negativa
Che al prevale l'effetto su delega sembra verificata né i dati quindi diciamo la la la curva accentrarla lo spessore della curva centrale
Dipende dal numero di imprese quindi quella curva e molto spesso col dire che ci sono più imprese in quest'area mentre invece a sinistra per esempio
Ce ne sono di meno quindi perché qui il
Nella parte centrale ce ne sono di più sulla parte centrale
E dove
C'è un picco di innovazione quindi questo sarebbe il livello diciamo ottimale di concorrenza per cui
Si massimizzare l'innovazione e poi scende io la stimi abbastanza precisa perché ci sono tante osservazioni e quindi le due
Righe altoforno dall'intervallo di confidenza un intervallo relativamente piccolo
Facendo questo c'è un problema siamo statistico però è importante di possibile endogene taccio di correlazione spuria
Pecere grado di concorrenza potrebbe dipendere dall'intensità dell'innovazione più innovazione genera più rendita e questo dà meno concorrenza quindi in questo studio si è cercato di
Evitare la correlazione spuria con con usando delle variazioni della concorrenza esogene ciò che sicuramente non solo correlate con l'innovazione qui la provocazione che
La concorrente sia correlata con l'innovazione se così fosse quel grafico ho fatto vedere non serve a nulla
E quindi un modo e di avere variazioni delibere concorrente sono sicuramente non collegati all'innovazione e queste accadono su delle decisioni chiama molo politiche più vario la concorrenza
E le le tredici giorni utilizzati in questo studio sono le decisioni dell'Autorità per alla concorrenza inglese il si il mercato unico l'inclusione nel mercato unico
In un in Europa quindi anche in Inghilterra cui significa o più imprese che poi
Le liberalizzazioni attuate in occasione di privatizzazioni tutte e tre questi potrebbe essere non correlate con con l'innovazione
Però ha fatto questo controllo diciamo statistico risultato rimanemmo rimane molto simile cioè le le due forze sono
Sono
Sono ancora all'opera perché questo e io adesso dico l'ultima
Scusate perché questo è importante perché
Se e questo dice che una la discrezionalità
A mio parere di un'autorità e molto importante perché su questa
Relazione fosse lineare uno di dire priverebbe semplicemente il compito di generati più concorrenza possibile tutto facile invece bisogna stare attenti perché c'è una farsa e l'innovazione e quello è il diciamo
Ci sono tanti motivi per cui lo vuole vuole concorrenza la quale per esempio per per aiutare i consumatori ma nella relazione fra concorrenza crescita dove l'innovazione e il canale di trasmissione
Il aver presente che ci c'è un livello ottimale che non è mi seriamente al massimo eh
è importante e quindi questo dice che il il modo in cui funziona la solita alla sua indipendenza e la capacità che ha di valutare dove sta il picco di queste relazione nella misura in cui dà peso
Chivu all'innovazione che non al benessere dei co dei consumatori oppure che li pesa in qualche modo è importante
Il
Quindi
Salto queste vengono all'ultima parte
La
La direzione generale per l'economia DTT Jack in della Commissione appena pubblicato uno studio scrive molto interessante sui rapporti fra concorrenza politica della concorrenza e crescita che loro misurano usando
Non questa così intermedia rinnovazione guardavo prima ma
La produttività totale dei fattori sull'indice di produttività del della dell'economia
Guardano a un ampio numero di Paesi dodici Paesi OCSE guardano a ventidue settori via dieci anni
Documento che strumenti conoscete molto spesso di cui però mi ha colpito una cosa che sono alla fine si chiede dopo questa lunga lettura
Quali sono le cose più importanti
Quello che emerge e che le cose più importanti sono cose sono aspetti che hanno a che fare con l'organizzazione delle autorità preposte alla concorrenza mettono si aspetterebbe che ci sono altri aspetti più economici invece
Io identità di queste qua sei che vanno un po'tutti nella stessa direzione
L'indipendenza dell'Autorità dalla politica ed evidentemente dagli interessi economici la separazione fra attività di istruzione giudizio questa è una c'è una vecchia questione fra Europa e Stati Uniti
Il potere investigativo cioè la capacità dell'autorità di avere una sua forza una sua potere investigativo
Indipendente
La severità delle pene e che possono e che vengono inflitte a individui in prese la qualità delle risorse umane di cui l'autorità
Dispone ed ultima cosa importante la qualità del sistema giudiziario ma certi giustizia civile in cui opera in cui opera l'Autorità perché quello che si rileva in questo studio una forte complementarietà
Fra l'efficace applica la concorrenza che è più elevata da laddove la qualità del sistema giudiziario e interessati è migliore
Ho trovato interessante perché in un lungo lavoro diciamo economico che fa tante regressioni tanta statistiche poi alla fine però emergono del delle degli aspetti più molto più istituzionali che non economico
E io così verrebbero giustificavo ed è per quello che ho fatto vedere quella cosa non buono stato all'inizio sì se effettivamente la la scelta diciamo le due scelte importanti quanto privilegiare
Le imprese concorrenti e quindi quindi l'innovazione e quanto privilegiare i consumatori
Quanto dove mettersi per quanto riguarda l'innovazione nel punto ottimale di concorrenza son tutte cose che richiedono molta discrezionalità quindi
è un po'se uno vuol fare un paragone
Quello che abbiamo imparato con le banche centrali due per per decenni gli economisti hanno detto
Alla Banca centrale battere basterebbe mettere un buon computer che aggiusta i tassi di interesse automaticamente quando l'inflazione fa due virgola zero uno rialza fatto uno novantanove gli Abba se non c'è bisogno
Nemmeno di pagarli banchieri centrali cioè di una macchinette lo fa benissimo abbiamo scoperto in questa crisi che è un pochino più complicato
E che le queste gestione automatica politica monetaria
Non non serve quando c'è la crisi anzi può essere uno dei dei bottini
Qui c'è una crisi e quindi che aspetti istituzionali in questo caso le banche centrali sono importanti qui
Mi ricorda un po'queste cose che stiamo la relazione non monotona l'evidenza di questo studio ci dice gli aspetti istituzionali sono importanti
Tutto il mondo
Grazie per le stimolanti considerazioni che credo potranno formare oggetto di ulteriori riflessioni in seno all'Autorità perché
E il rapporto appunto tra innovazione concorrenza poiché è un tema per noi per tutti noi che ci lavoriamo e lavoriamo qua dentro carissimo e quindi
Grazie di queste riflessioni darei subito la parola alla professor D'Alberti e dove appunto il tema sarà centrato su liberalizzazioni del regolamento delle vocazioni e semplificazioni
Un ringraziamento sentito anche da parte mia presidente Pitruzzella
Qual è l'obiettivo delle liberalizzazioni
Liberalizzare punta ad aprire i mercati
Ad aprire i mercati e più operatori e alla concorrenza
Come si raggiunge questo obiettivo io qui vorrei evidenziare due aspetti delle liberalizzazioni
Il primo aspetto è
E il primo fattore delle liberazione delle liberalizzazioni primo strumento delle liberalizzazioni
è l'eliminazione di lì Colli
Dice la teoria economica alla muffa all'offerta sa
La rimozione degli ostacoli che gravano sulle imprese
Possono essere ostacoli all'accesso ai mercati le entri Grest fiction autorizzazioni concessioni licenze
Possono essere restrizioni di altra natura che incidono non sull'accesso al mercato ma sull'attività dell'impresa è già avviata controlli irragionevoli
Programmi sproporzionati
Ecco da questo punto di vista e le liberalizzazioni somigliano alle de regolazioni o alle semplificazioni si taglia qualcosa si toglie qualcosa
C'è però un altro aspetto delle misure di liberalizzazione
Che consiste invece in interventi di regolazione le liberalizzazioni richiedono regolazioni nuove regolazioni e non solo tali modifiche colazione
Perché la liberalizzazione non sia un'illusione ottica è necessario che i nuovi entranti nei mercati abbiano delle garanzie e questo comporta che
Il legislatore o il regolatore debba imporre agli ex monopolisti degli obblighi positive
Esempio di far accedere i nuovi entranti alle infrastrutture di rete
Ecco perché si verifica nelle telecomunicazioni
Ho l'obbligo di separare la proprietà della rete del gas dal resto delle attività dell'operatore principale dell'operatore come si dice verticalmente integrato
E qui c'è una profonda differenza tra le libertà tre delibere alle interazioni e le dei regolazioni con le semplificazioni
E poi naturalmente si rende necessario per
Dar corpo alle liberalizzazioni l'intervento antitrust
L'applicazione efficace delle norme anti
Qual è la storia recente delle liberalizzazioni per noi che viviamo in questa parte d'Europa l'Unione europea
Ma c'è stata una prima stagione molto importante che
Inizia forse dalla metà degli anni Settanta e va avanti trovo un picco negli anni Novanta che la stagione delle liberalizzazioni comunitaria
Importanti mercati e settori economici sono stati liberalizzati dalle banche e mercati finanziari alle telecomunicazioni all'Energia al trasporto aereo servizi postali fino ai servizi privati col
Cosiddetta direttiva Bolkestein
Tutti i settori molto rilevanti
Cosa abbiamo avuto in Italia
L'Italia
Ovviamente ha recepito attuato le direttive comunitarie
Ha rispettato i regolamenti comunitari
Però c'è stato qualcosa in più
E c'è adesso una stagione importante di liberalizzazioni che trova in quel decreto legge numero uno del due mila dodici che citava all'inizio il presidente Pitruzzella un punto di riferimento importante
Cosa si prevede con questo decreto legge io non vado nei dettagli ma mi fermo al certe coordinate generali innanzitutto prosegue la logica settoriale
Il decreto molti a
Aggiunto dei settori di liberalizzazione e ha integrato la liberalizzazione in settori già liberalizzati
Qualche esempio le professioni
Norme in gran parte nuove
Le farmacie norme in gran parte nuove la separazione
Proprietaria della rete del gas che integra le misure di liberalizzazione del settore energetico
E poi anche altri settori se vogliamo meno rilevanti ma importanti anch'essi un esempio per tutti gli edicolanti
Ecco quindi si sono aggiunti altri settori qualche volta di minore entità rispetto a quelli comunitario
Poi c'è un aspetto sul quale vorrei soffermarmi al di là della logica settoriale il decreto Monti prevede delle norme generali di liberalizzazione se vogliamo trasversali
Il primo articolo di questo decreto prevede l'abrogazione ecco il taglio
L'abrogazione di norme statali che impongono vincoli alle imprese
Vincoli per l'accesso ai mercati
Entri il resto eccellenza e vincoli di altra natura controlli sproporzionati o irragionevoli
E prevede anche l'abrogazione di norme statali anticompetitive o anti consumatori se così possiamo dire
Chi deve procedere all'abrogazione il Governo con dei regolamenti che hanno una forza delegificante è chiamato a
Individuare i casi in cui le restrizioni possono permanere perché sono restrizioni giustificate da un interesse generale perché sono compatibili con l'ordinamento comunitario
Con l'ordinamento dell'Unione europea
E poi deve individuare il Co e il Governo spesso le norme che vengono abrogate perché prevedono vincoli ingiustificati
O sono anticompetitivi
Quindi
La sostanza della previsione normativa è che
I vincoli sono le eccezioni e possono restare solo se sono giustificati
Sono obiettivi ambiziosi perché ripeto non è un più una logica settoriale è una logica generale delle liberalizzazioni
Obiettivi ambiziosi un compito molto difficile per il Governo
Anche perché
Questa normativa che ha tante luci presenta pure qualche ombra
Qualche limite
Ecco
Tre ombre se posso segnalarle
I criteri per i regolamenti del Governo sono molto ampia
Restano
I vincoli che sono giustificati da un interesse generale compatibile con l'Unione europea perché non è facilissimo individuare
Le regioni gli enti locali si prevede
Debbono adeguarsi niente di più non ci sono norme
Dirette o cogenti nei confronti delle Regioni e degli enti locali ci sono poi molte eccezioni alcuni settori non rientrano in questa normativa per esempio tutti i mercati regolati da autorità indipendenti sono fuori dalla partita
Il termine per l'adozione dei regolamenti e tremendamente vicino perché il trentuno di dicembre di questo anno del due mila dodici ancora i risultati questo lo segnala anche l'Antitrust sono
Diciamo così incompleti
Poiché altro c'è c'è la legge di concorrenza Loris ricordava il presidente Pitruzzella e
C'è questa segnalazione chiarissima efficacissima dell'Antitrust di pochi giorni fa
Che
Indica
Settori nei quali intervenire ancora con misure di liberalizzazione andando oltre quanto previsto dal decreto Monti cui mi riferivo prima
Anche qui non entro nei dettagli ripeto mi pare uno dei punti alti della dell'Antitrust Italia
Cosa potrebbe servire in più in aggiunta a tutte queste misure quelle settoriali quelle generali quelle annuali contenute nella legge di concorrenza ma io sono convinto che
Forse un
Umile Censimento compiuto della legislazione statale e regionale in materia di economia sarebbe
Più che opportuno
E o anche per i sente come tanti di voi hanno Presidente l'esperienza che fu fatta in Australia
Ormai diversi anni fa
Di una commissione tecnica formata da poche persone che studiò per un anno e mezzo con molta diligenza tutta la legislazione federale degli Stati membri è uno Stato federale lo strali a delle contee quindi anche degli enti locali
Presenta una relazione al Governo e Parlamento che dopo pochi mesi
E ma non leggi o regolamenti che abrogando migliaia
Di norme anti competitive anti liberalizzazioni neo protezionistiche eccetera
Bisognerebbe vedere di farlo comunque se poi chi lo fa è un altro problema potrebbe esserci anche qui una commissione tecnica potrebbero essere le varie autorità non solo l'Antitrust anche le autorità di settore che già per legge
Hanno il compito di segnalare all'Antitrust le storture nei mercati le difficoltà
I problemi concorrenziali
Anche qui ci potrebbe essere una relazione al Parlamento e al Governo per l'adozione delle misure necessarie
Ripeto in aggiunta al
All'Arsenale già ampio di misure di liberalizzazione che ci troviamo dinanzi vengo un ultimo punto
Che è fondamentale che è stato benissimo sottolineato dalla segnalazione dell'antitrust il punto relativo a quello che il Presidente poco fa ricordava è stato chiamato quello delle infrastrutture di mercato
Termine di bellezze che di per sé può creare qualche problema ma insomma si capisce benissimo il significato
Le liberalizzazioni non funzioneranno se non si scioglieranno alcuni nodi istituzionali
Alcuni aspetti del contesto istituzionale di questo Paese
Che hanno molto a che fare con le liberalizzazioni
E che riguardano le istituzioni professor Giavazzi qualche minuto fa diceva quanto sono importanti le istituzioni per la crescita per le Ribera detrazioni per tutto quello che
Ha detto così chiaramente
C'è un bel libro recente Why nella scienza sei perché le Nazioni falliscono Vikash modulo europei insomma che
Ha il suo filo rosso proprio in questa tesi
La prosperità o la caduta nella povertà delle relazioni
Dipende fondamentalmente dalle istituzioni sia dalle istituzioni politiche che dalle istituzioni economiche dicono gli autori
Le istituzioni politiche essendo il quadro costituzionale le grandi regole le istituzioni economiche essendo
La regolazione dei mercati
Sia nel diritto pubblico che nel diritto privato quindi la regolazione dei contratti delle obbligazioni della proprietà
E anche la regolazione amministrativo pubblicati i mercati
Da questo dipende la povertà o la prosperità delle nazioni
Quali possono essere nel nostro caso specifico alcuni punti del contesto istituzionale che
Andrebbero vanno assolutamente ricostruiti ne indico tre ce ne sarebbero tanti di più
Le leggi
E il modo di legiferare
Che è un punto essenziali il tipo di federalismo i rapporti tra Stato Regioni più correttamente da nuovi
E infine il ruolo degli apparati pubblici ripeto cerco di esaminare partitamente questi punti il modo di legiferare
Ma lo sviluppo delle attività economiche
Richiede
Leggi che siano poche
Chiare
Intellegibili accessibili dice un bellissimo libro sulla roulotte lo sulla supremazia della legge è scritto da tombini due anni fa
Nessuna impresa disposta ad investire in un Paese dove i diritti e obblighi sono vaghe e imprecise
E
Ton Bingham città
La giurisprudenza inglese del Settecento
Che è importante perché il perché in quel secolo come tutti sappiamo ci fu una
Una vicenda molto importante in quel Paese la rivoluzione industriale noia soprattutto Remo spettare Giolitti per avere un
Un decollo industriale nel nostro Paese nel Settecento cioè la rivoluzione industriale
E
Quella rivoluzione industriale a tanti fattori tante cause
Però riposa molto sulla rivoluzione gloriosa della fine del Seicento sull'apertura al Parlamento sulla via che l'Inghilterra seguiti era una via opposta a quella della Francia cioè non mostra uno Stato assoluto ma delle istituzioni aperte
Inclusi
Institutions dicono alcune
Bene cito qui due sentenze della fine del del del Settecento che riporta anche Tom Bingham non per illuminazione ma perché accendono un faro su quello che succede oggi
Caso Mendes mille settecentosessantuno l'ordinanza il giudice le transazioni giornaliere le imprese non possono basarsi su previsioni oscuri oltre o eccessivamente complesse
Ma devono fondarsi su regole facilmente conoscibili
Memorizzato quindi e fondate sul senso comune
Caso Wheeler qualche anno dopo mille settecentosette settantaquattro stesso giudice l'ordine Spitz in tutte le operazioni economiche il maggiore obiettivo deve essere la certezza
è dunque essenziale che le regole siano certe
Noi purtroppo non soltanto nel nostro Paese
Anche i francesi parlano di disordine normativo gli inglesi si lamentano
Abbiamo
Leggi troppo numerose lecci prolissi Lecce oscure
Dall'Unione europea non è che ci venga un panorama migliore del legiferare
Anche le sentenze dei giudici spesso sono
Molto prolissa non soltanto nel nostro Paese
Ecco
Quale elenco dei rimedi possibili va al di là di questa
Occasione che ci trova insieme
Io mi limito soltanto qualche
Esempio pratico pragmatico forze
Sarebbero utili alcuni interventi legislativi semplici e chiari proprio in materia di
Di liberalizzazioni di apertura dei mercati il rapporto Giavazzi sugli incentivi è stato già citato
Cerca di fare
Un certo punto un esercizio di
Predisposizione di un testo normativo
Che riguarda la riduzione degli incentivi statali degli incentivi regionali la unificazione dei fondi per la gestione di questi incentivi una serie di misure dirette sulle Regioni inserivo sette articoli
E non ciascuno di cento commi come siamo abituati a vedere ma alcuni articoli di questi se non ricordo male a non comma solo
Beh si può scrivere una legge
Di sei articoli
Forse
Cose analoghe andrebbero fatte negli altri settori che l'Antitrust indica come settori perché necessitano l'intervento normativo servizi pubblici locali
Voi indicate i rifiuti e i trasporti locali settori di fondamentale importanza ecco cerchiamo di proporre anche lui
Pochi articoli perché tutti sappiano che cosa si può fare nei Comuni
Se lei prese che magari auspicabilmente vengono dall'estero o sanno che
Affinché le pretese sappiano che possono partecipare a delegare dove
Qual è il livello effettivo di apertura alla concorrenza per il mercato nel mercato
Sarebbero alcuni esempi che potrebbero valere da modello tengo al secondo punto il federalismo italiano
I rapporti tra Stato e regioni
Come tutti sappiamo l'attuale Titolo quinto della Costituzione affida alle Regioni tantissime competenze legislative in materia economica non soltanto la vecchia agricoltura che è così termine
La Costituzione
Dal
Dal varo della Costituzione repubblicana ma anche il commercio anche alcuni anni profili importantissimi delle attività industriali anche servizi molto è nelle mani direi delle Regioni alcune materie anche in competenza esclusiva del legislatore regionale altri a mezzadria tra lo Stato le Regioni quella lì
Legislazione concorrente che tanti problemi ha creato anche la Corte costituzionale
Il presidente Pitruzzella in una efficacissima
Intervista ha detto qualche giorno fa
Sì le regioni sono un fatto fondamentale di democrazia insomma il cuore della democrazia sub nazionale
Non soltanto nel nostro Paese
Ma se guardiamo alla regolazione economica si è più di uno scricchiolio
Perché le Regioni molto spesso hanno frenato le liberalizzazioni molte leggi regionali sono protezionistiche Olmeo protezionistica
Gli incentivi si annidano li soprattutto più che nella legislazione statale sono spesso inutili incentivi inefficienti
Insomma bisogna riportare gran parte della regolazione economica nelle mani del legislatore statale
Cosa che si fa anche negli Stati federali
In cui non ci sono le regioni ci sono degli Stati membri che sono stati sovrani questo la Corte Suprema Americana l'ha ripetuto più volte sono stati Stati veri e propri dotati di sovranità alle nostre regioni sono enti sovrani sono enti autonomi
Eppure negli Stati federali
Il Governo centrale il legislatore centrale la federazione
Si riserva gran parte della regolazione economica
Mi diceva Hamilton il federalismo per il personale non recente su una materia più della regolazione economica che richieda una supremazia
Della federazione sugli Stati membri Eric federaliste numero ventidue ecco queste sono le radici di quella che
Si chiama la Commerce Joseph Strauss ma del commercio nella Costituzione americana
Che dice semplicemente spetta al congresso federale quindi al Parlamento centrale potremmo dire regolare il commercio tra diversi Stati dove commercio non significa soltanto la distribuzione commerciale
Nella interpretazione della Corte suprema Commerce è uguale APQ nome cattivi ITIS sono tutte le attività economiche
Che quando sono intervista attuati rientrano nella competenza delle congresso federale
Io credo
Che non sarebbe difficile una riforma del Titolo quinto basata su questo punto è un'ipotesi va discussa
Che sia criticata assolutamente ma insomma inseriamo la Commerce Close nel Titolo quinto
Che potrebbe suonare
Semplifico
Propongo una una grossolana formulazione lo Stato
A legislazione esclusiva in materia di regolazione delle attività economiche aventi un impatto sutura regionale
Questa sarebbe una come esclusivo adattata al nostro Stato regionale come sapete noi abbiamo un progetto di riforma del Titolo quinto che è stato affiancato all'ultima manovra del Governo Monti che fa dei passi avanti
Ma non
Giunge a questo obiettivo
A questo risultato che sarebbe quello dell'introduzione della come scudo specchi perché prevede giustamente che il legislatore statale si occupi dell'unità economica
Della Repubblica
Ma non inserisce
Questo punto delle competenze esclusive del legislatore statale lo considera un criterio poi elenca le materia il legislatore di legislazione esclusiva dello Stato eliche ci deve essere a mio modo di vedere
L'attribuzione al legislatore statale della regolazione economica di livello all'azione
Alle di rilievo nazionale cultura regionale
L'ultimo punto il ruolo dei pubblici poteri per quello che ho detto sommarietà
Liberalizzazione
Richiede un ruolo importante dei pubblici poteri ci vuole una legge alla base che stabilisca quali settori liberalizzare e con quali modalità
Occorrono interventi importanti di autorità amministrative qui ne abbiamo l'esempio diretto
L'Antitrust che è un'autorità amministrativa e chiamata a dare sostegno all'attuazione della legge delle leggi sulle liberalizzazioni
Per il resto
Forse alle misure di liberalizzazione dovrebbe seguire una riduzione o una razionalizzazione degli apparati pubblici degli apparati burocratici di questo Paese se cadono le autorizzazioni
Se cadono le concessioni se cadono le licenze se si riducono gli incentivi ebbene
Gli uffici amministrativi che erano preposti Dario autorizzazioni a conferire concessioni rilasciate licenze
Al dare incentivi dovrebbero scomparire e il personale potrebbe essere assegnato imbarcarsi ad altre funzioni che magari sostengo che hanno le liberalizzazioni con l'apertura dei mercati
Le mie conclusioni sono molto semplici il processo di liberalizzazione
Ha avuto un impegno impennata importante già dagli anni Settanta in Europa sta vivendo una stagione molto rilevante nel nostro sistema giuridico è un processo complesso che richiede tagli da un lato
Nuova regolazione di settori dall'altro ma che richiede soprattutto la ricostruzione del contesto istituzionale anche qui si può cominciare con piccoli passi cominciamo Presidente Poma
Varare delle leggi più chiare su uno o due settori economici grazie
Anche questa relazione dimostra l'utilità dell'incontro che abbiamo promosso
E vorrei sottolineare questo filo rosso che lega e le due relazioni cioè le istituzioni contano le istituzioni contano e c'è una letteratura diciamo straripante sul punto e il funzionamento del mercato contano
E per realizzare quel rapporto di equilibrio tra appunto e concorrenza e innovazione contano per rendere
Effettive le misure sulle liberalizzazioni le cose che ha detto il professor D'Alberti mi trovano come lui sa molto d'accordo da tempo sostengo che il nostro regionalismo vada ripensato
E non abolito certamente sarebbe antistorico inutile
E ma certamente bisogna capire qual è il ruolo della Regione al di là di locanda che insomma negli ultimi anni sono sei ripetuti
E
Poi magari le strutture tutte queste osservazioni richiederebbero un altro appuntò un'altra no giornata di dibattito
Non voglio togliere spazio alla professor schivarli cui cedo la parola e dico anch'io ho insegnato a Cagliari a quegli anni quindici reca
Una
Almeno per me è un grande amore verso quella Università grazie
Grazie Presidente grazie per l'invito è un piacere essere qui
Buona parte di quello che dirò che è stato già in
Qualche modo detto dei due precedenti relatori
Quello che è uno di cui vorrei parlare oggi
L'implementazione e l'attuazione delle politiche per la concorrenza cioè quello che
Vada dal dal momento legislativo dal momento in cui poi
Un atto legislativo dispiega i suoi effetti sul sistema economico da questo punto di vista io ha un po'l'impressione che in Italia ci sia un paradosso nel senso che
Quando uno considera gli indicatori formali di regolamentazione di
Difficoltà va a fare business questo tipo di cose in particolare quelli dell'OCSE
L'Italia non è messa così male
Questo questo grafico viene da dalla relazione che l'OCSE ha presentato un paio di settimane fa sull'operato del Governo Monti più in generale su quello che è successo in Italia negli ultimi dieci anni vedete
Questo è il
Un indicatore di regolamentazione dei mercati dei prodotti è un indicatore molto composito che poi viene aggregato in un indicatore unico
E vedete che l'Italia
Più o meno in media e non solo in media ma è anche in netto calo cioè il il cappellino grigio il valore nel due mila e tre e la barretta nel due mila otto vedete che la linea sono i diciassette Paesi più virtuosi cioè la metà dei Paesi OCSE più virtuosi ma non siamo così lontani
Quindi da un punto di vista formale
L'Italia non è messa così male in più sono anche stati fatti passi avanti
Il paradosso è che però quando uno va a vedere gli effetti di queste politiche non sembrano essere poi così forti
Ad esempio se uno considera gli indicatori della Banca mondiale doing business in cui si chiede agli operatori economici come il sistema economico in cui lavori quanto
E su quando supporta fare imprenditoria
Fare business eccetera eccetera
Da questo punto di vista l'Italia non emessa altrettanto bene e anche la performances economica generale del nostro Paese negli ultimi quindici anni è andata deteriorando questi sono due indicatori di PIL pro capite il PIL per ora lavorata individuazione di nuovo rispetto al ai diciassette Paesi
Migliori
Dei dell'OCSE e vedete che
La distanza che eravamo a sette otto punti di distanza all'inizio degli anni Novanta adesso ad esempio nel nel PIL per per ora lavorata adesso siamo scesi a una ventina di punti quindi c'è questa discrepanza fra quello che succede
Da un punto di vista
Legislativo e normativo è quello che gli effetti che poi verifichiamo del sistema economico e quindi è lecito chiedersi ma alla fine queste liberalizzazioni queste politiche che noi spingiamo chiediamo con forza
Portano gli affetti sperati
L'OCSE ovviamente è uno dei grandi propositori non di grandi studiosi
Proprio promulga torri di questo tipo di politica sostiene di sì e in particolare hanno stimato che le le politiche dei vari provvedimenti del Governo Monti
Finora implementate dovrebbero portare l'aumento del PIL di dello zero virgola quattro per cento all'anno per i prossimi dieci anni e quindi contributo essenziale nel complessivo piano di rientro dei nostri conti pubblici e più in generale di rilancio
Della nostra economia e però lecito chiedersi se queste previsioni siano non dico attendibili zero virgola quattro potrà essere zero virgola sei zero virgola tre ma se ci sarà veramente qualcosa alla luce anche di quello che ho raccontato io credo che uno dei problemi sia che molto spesso queste riforme
Proponiate magari da da una élite che la pensa in un certo modo che a una certa formazione tendono a rimanere un po'un corpo estraneo rispetto a un Paese che da questo punto di vista
Non è così
A favore del della concorrenza
Questo è un dato che viene dalla award Berio serve questa è una
Un'indagine che si fa in vari Paesi in cui si fanno una serie di domande su quali siano i valori dei cittadini di un Paese
In particolare c'è una domanda in cui si dice competition escono la concorrenza è una buona cosa
Stimola la gente a lavorare più forte di più e a sviluppare nuove idee
In questo caso sia un punteggio di uno oppure la continua concorrenza e dannosa perché porta fuori il peggio delle persone
Quindi un valore di una vuol dire concorrenza buona di dieci la concorrenza male questa è la percezione e vedete che l'Italia non è l'ultima della classe ma certo non è neanche la prima cioè
La percezione del del così del dei cittadini non è così chiaro che la concorrenza sia un valore
Questa non è sorprendente insomma in fondo noi cresciamo un portone la favola di me nel mio Agrippa in ombra quella di Mandelli cioè che ognuno deve fare il proprio il proprio compito a fare il suo compito ma non quello degli altri
E quindi insomma l'eredità storica e culturale e abbastanza
Forse non la più propensa
Per far sì che le politiche della concorrenza poi ad uno i loro effetti
Quindi quello che secondo me è fondamentale capire e su cui operare e che non è sufficiente legiferare bisogna poi che questa
E anti cela della concorrenza Venino affiata protetta
Venga seguita nel suo sviluppo anche perché è come appunto i due relatori precedenti hanno sottolineato sono molti gli stadi in cui un processo legislativo può essere vanificato
Territoriale abbiam parlato delle Regioni
Le categorie interessate spesso sono coinvolte appunto magari con una logica un po'corporativa ma ovviamente
Non saranno loro promotori di riforme che vadano a colpire gli interessi del del dell'incumbent di quelli che operano nel settore
E infine il ruolo dell'istituzione dell'Autorità di controllo e quello che volevo fare magari per dare
Un po'più di contenuto e fare alcuni esempi
Con una mia ex collega abbia in Banca d'Italia avevamo studiato la riforma Bersani del commercio quella del novantotto
E questa secondo me è un esempio abbastanza paradigmatico di quello che succede a livello regionale
Quella riforma se uno legge il testo normativo e chiaramente improntata a modernizzare il sistema del commercio al dettaglio in Italia che era un sistema abbastanza arcaico e tuttora rimane
Arretrato nelle sue modalità operative rispetto a quello di altri Paesi
E quello che la riforma faceva distingueva i negozi a seconda della dimensione liberalizzata completamente i piccoli negozi demandava i Comuni
La gestione dei negozi medi e alle Regioni quella dei grandi outlet dei del e i centri commerciali
E quindi Regioni dovevano la riforma è stata passata nel novantotto entro il due mila dovevano
Scrivere una una legge regionale che regolamentasse appunto il commercio al dettaglio
Con l'idea
Che in qualche modo contribuissero modernizzare il il settore in realtà quello che è successo non ci siamo andati a leggere tutti i regolamenti regionali e abbiamo costruito un indicatore di restrizioni all'entrata o
Quello che successe che tutti
Tutte le Regioni a parte tre che vi farò vedere
Hanno messo Miloro regolamenti regionali dei limiti stringenti allo sviluppo della grande distribuzione assegnate prevalentemente a livello di provincia hanno diviso le Regioni Province han detto nella provincia di Torino
Possiamo autorizzare al massimo n metri quadri di grande distribuzione nei prossimi quattro anni quindi noi ci siamo calcolati un indicatore
Dividendo questi metri quadri per la popolazione del luogo e vedete che questo è uno dei pochi di grafici in cui non c'è un chiaro che la vendita di gradi ente nord-sud quando si fanno questi grafici in Italia c'è sempre un chiaro patente
In questo caso vedete che
Opposizione le norme più stringenti cioè le regolamentazioni meno favorevoli
Alla concorrenza ci sono tanto al Nord quanto al sud
A parte quelle tra Regioni bianche il Piemonte ed Emilia Romagna le Marche che sono state quelle che non avevano espressamente previsto un
Limite massimo di metri quadrati autorizzabili per la grande distribuzione
Tra l'altro questa è stata la fase iniziale quando poi ad esempio nelle Marche si sono resi conto che la grande distribuzione pressava molto col prossimo Regolamento e regionale che hanno fatto qualche anno dopo sono corsi ai ripari anche loro hanno
Innalzato barriere
Quindi da questo punto di vista uno potrebbe dire per la riforma Bersani i monaci funzionato nel senso che non ha fatto non ha modernizzato
Sufficientemente la grande distribuzione in Italia è il problema è che appunto ha demandato
Questo compito alle Regioni e le Regioni non si sono
Attenute allo spirito della legge
Dove però si è liberalizzato gli effetti ci sono stati noi una volta che abbiamo calcolato questi indicatori di restrizioni abbiamo correlati con la performance economica successiva in questa casa quello che viene fuori che effettivamente la concorrenza funzionano cioè il paradosso per cui partivo all'inizio non è non è confermato cioè quando uno costruisce le misure giuste non dice solo si è fatto un provvedimento generale ma non funziona quando va a vedere ogni dettaglio quello che è successo che le regioni che avevano liberalizzato di più a livello provinciale
Sono state caratterizzate da una maggior crescita dell'occupazione minori profitti degli incumbent prezzi più bassi per i consumatori maggiore innovazione dove innovazione
Tecnologica in questo settore maggior adozione informazioni di tecnologie dell'informazione della comunicazione
E quindi appunto non
Indugiare oltre però questo punto che anche il professor D'Alberti ha sottolineato è veramente cruciale cioè
Non è sufficiente registrare a livello nazionale quando poi di implementazione viene affidata a enti che magari hanno idee diverse sul
L'importanza della concorrenza
Una seconda esempio la le professioni in particolare l'avvocatura
Anche qui c'era stato un provvedimento che aveva introdotto diverse misure poco concorrenziali l'abolizione delle tariffe minime
Il divieto l'abolizione del divieto di tariffe contingenti al risultato l'abolizione del divieto di pubblicità fornire servizi da parte di società di persone
E
Quello che poi si è visto però che l'ordine degli avvocati ha ostacolato l'implementazione ore introducendo delle tariffe di riferimento insomma quest'idea di coinvolgere
Il tacchino
Nella preparazione del pranzo di Natale forse non è così poco
E anche quello che è successo poi durante questa legislatura che non è poi Giunta a termine però era abbastanza deludente nel senso che la riforma Alfano che era stata approvata dalla Commissione giustizia s'al Senato era abbastanza una controriforma cioè
Cancellava le poche norme queste norme che erano state introdotte non poche tra l'altro tema importanti e riaffermata
L'impostazione corporativa del dell'organizzazione del settore
Ultima cosa che voglio dire che
Una delle cose che il Presidente Montino ha detto più volte e che fra i vari compiti del suo Governo ha uno magari all'atto pratico non così misurabile ma altrettanto importante di quelli
E del di quelli che riguardano i conti pubblici eccetera sono di fare una rivoluzione culturale che si ricollega a quello che sto dicendo cioè che
Bisogna trasmettere i cittadini l'idea che certe riforme che
Per qualche motivo possono sembrare lontane dal nostro tessuto poi vanno a incidere sulla vita di ognuno e possono contribuire a migliorarla
E da questo punto di vista devo dire che
Sono state fatte molte cose ma come diceva anche il professor D'Alberti alcune cose sono state fatte a metà cioè si poteva essere più coraggiosi
Poi di esempi
Il decreto liberalizzazioni
A conteneva importanti norme che avranno
Sperabilmente l'impatto sull'organizzazione economica del nostro Paese ma
Si poteva fare un passo ulteriore
Per me nel caso delle farmacie quello che si è detto si è detto che invece di avere un vincolo di una farmacia ogni cinque mila abitanti passiamo a una farmacia ogni tre mila cinquecento abitanti e quindi apriamo il mercato
Questo va bene però la vera rivoluzione culturale sarebbe stato dire non c'è nessun motivo per cui il numero di farmacie debba deve essere deciso da un Regolamento
Numero di farmacie dipenderà dalla struttura di tutta la popolazione del luogo la quanto le persone usano farmaci
Dalla dal reddito in particolare quartiere da una serie di fattori che
è impossibile regolamentare in modo
Completo a livello centrale non solo ma è anche inutile perché è per questo che ci sono i mercati perché se c'è domanda per prodotti farmaceutici è un'aurea è un'area può reggere una farmacia in più ci sarà qualcuno che con le giuste quelle dotato delle qualifiche necessariamente potrà aprire una farmacia
Quindi in un certo senso abbassare la particella l'asticella e qualcosa
Però la vera rivoluzione sarebbe stata proprio abolire questa artista asticella anche perché è il farmacisti che adesso apro le farmacie oggi sono i beneficiari ma domani diventeranno ovviamente e gli oppositori di altre di altri provvedimenti che liberalizza no il settore
Quindi il cambiamento di farmaci la fascia B fascia C eccetera eccetera avrà una platea di oppositori ancora più grande
L'altra cosa riguardano le Authorities e qui si ritorna quello che si è detto prima cioè
Il professor Giavazzi ha preso ad esempio le banche centrali per credo che questo esempio sia calzante quello che abbiamo imparato in molti anni studiando le banche centrali che appunto non possiamo avere un computer che fa la Banca centrale
Quindi ci vuole un'Authority che abbia discrezionalità per rispondere a quello che succede nel nel sistema economico
Ma lo stesso tempo sappiamo anche che il potere politico può avere degli interessi di breve periodo magari
Espandere l'economia in un periodo preelettorale magari può essere nel caso americano adesso
Che contrasta con gli interessi di lungo periodo del Paese e quindi la seconda lezione che abbiamo appreso studiando le banche centrali e che le banche centrali devono essere
Sedili al mandato indipendenti dal potere politico perché il potere politico poter interessi di breve che non coincidono col mandato di lungo periodo dell'Autority
E a me sembra che da questo punto di vista di nuovo la nostra classe politica non ha
Questa idea quando quando gestisce le Authorities gli attori che sono viste più come una prosecuzione del potere politico stesse quindi ci vuole un certo senso fedeltà al potere politico
E e anche in questo caso questo Governo ha forse poteva un po'accelerare ha stabilito l'autorità dei trasporti ma poi
è rimasta in mezzo al guado sulle nomine e poteva essere mandato un messaggio in cui sì si crea un'autorità si sceglie le persone scelgano le persone competenti
L'Autorità ovviamente poi sarà responsabile di quello che fai ne risponderà al Parlamento e cittadini ma
In modo formale l'autorità poi viene separata dal potere politico perché deve perseguire una missione
Chi non sempre coincide con gli interessi contingenti del politico che magari
Ha fatto i nomi
Grazie
Io anch'io il professor spiegare
La
Convegno si arricchisce di così è se ulteriori il ruolo dell'implementazioni che abbiamo sottolineato anche la nostra segnalazione
Ma anche il ruolo della cultura
Certamente le istituzioni contano ma conta anche il quadro di riferimento culturale quello che su questo profilo sotto questo profilo c'è un compito importante che attende anche l'autorità
Garante della concorrenza del mercato ma credo anche le altre autorità forse noi svolgiamo al di là delle norme lo dovremmo svolgere anche una funzione pedagogica e cioè il trovo in questo momento nei contatti che abbiamo magari col quei settori alla società
Una perdita di fiducia nelle istituzioni del mercato edilizio va spiegato appunto perché al contrario certi interventi possono o Mentana re il benessere dei consumatori nel medio termine
E appunto e cercando di spiegare le ragioni anche per la concorrenza
Questi anche una sfida quella che abbiamo quanto l'indipendenza e l'otto Rita per quanto riguarda la mia breve esperienza
Mi sembra che nei fatti poi non non abbiamo mai registrato ecco questo qualcuno o qualsivoglia che abbia voluto mai interferire col nostro e col nostro lavoro e poi abbiamo un corpo professionale che fa credo dell'indipendenza proprio ridicoli Los i dirigenti o si funzionari che fa e di indipendenza un vessillo detto questo certamente però è un terreno su cui volto ancora l'ha fatto anche perché conta non solo l'India per reale ma anche la percezione di questa indipendenza da parte di tutti quanti aperti tutti gli operatori e a questo punto chiudiamo il le relazioni col professor Lalli tecnici
Parlerà delle libere delle riforme in atto e quindi chiudiamo con quello che il Governo ha fatto e sta per fare
Ringrazio in primo luogo il professor prezioso Pitruzzella il
Collegio dell'Autorità che ha ritenuto di organizzare
Questo importante convegno
E proprio per le ragioni che a finito di spiegare adesso il presidente Pitruzzella io ritengo che sommata questa breve ma intensa esperienza che sto avendo la Presidenza del Consiglio
In relazione poi a questi temi diciamo con impegno primario su questi temi delle liberalizzazioni nel Governo
Che il Governo sta portando avanti ritengo veramente che alla fine il nodo centrale e problematico in questo Paese
Di una riforma in senso liberale dell'economia una riforma effettiva sia un nodo di natura alla fin fine culturale cioè il problema vero è un problema di natura
Culturale ed è per questo che iniziative come queste sono fondamentali che la responsabilità di autorità come in particolare all'unità di concorrenza che da sempre ai famosi poteri di advocacy
A in
Nel cercare di mettere in discussione degli assiomi che come ci spiegava
Adesso anche presso schivare vi sono molto consolidati cioè gli assiomi in base ai quali in realtà forse le liberalizzazioni e la concorrenza sono ancora un qualcosa
Che passatemi il termine odora di ideologia allora questo convegno fino adesso ha messo in evidenza secondo me in maniera molto chiara
Che tutto questo non è vero a iniziare dalla relazione del professor Giavazzi che un punto di riferimento fondamentale anche per quello che era perché avevo intenzione di dire
Si dimostra dati alla mano quindi su un piano empirico le virtù della concorrenza si dimostra lo stesso tempo la necessità di graduare
Gli interventi di in forza ma in tanti trust a seconda delle situazioni di contesto nelle quali ci si trova ma nella certezza che si stanno applicando parametri tecnici
Paramenti tre tecnici che saranno pure opinabili tecnicamente come per tante volte ci ha spiegato e ci ha insegnato la giurisprudenza del Consiglio di Stato ma restano parametri tecnici dove quindi si discute sulla base di riferimenti definiti e non sono parametri di decisione politica
Cioè perché un punto fondamentale che l'impressione che sia ogni volta che
Si ricomincia da capo cioè noi daccapo dobbiamo ricominciare a far capire che
Le politiche di liberalizzazione liberalizzazione sono
Politiche importanti
Il mio apporto in questo convegno volessero né volutamente un apporto di esperienza pratica
In relazione alla complessità del processo di liberalizzazione se volete alla sua fisionomia generale pur nelle contraddizioni giustamente evidenziate
In maniera molto puntuale dal professor D'Alberti e dare un dato appunto di
Pratico di esperienza quanto conta il contesto storico politico nel quale queste riforme prendono corpo conta moltissimo
Diceva il professor D'Alberti c'è stata la stagione felice negli anni Novanta però poi c'è stata la giara stagione dobbiamo aggiungere meno felice degli anni due mila a meno felice non soltanto in Italia dove
Insomma come abbiamo potuto rilevare a tutt'oggi non esiste una cultura diffusa
Della le l'efficacia positiva delle politiche di liberalizzazione ma dobbiamo dire in tutta Europa perché gli anni due mila sono stati segnati inevitabilmente diciamo mi sembra in maniera abbastanza chiara
Da una di quotazione del valore della concorrenza come principio regolatore degli assetti
Intracomunitari
E
La stessa forza del famoso vincolo esterno a cui molti di noi si erano aggrappati come sorta di ultima speranza in questi anni dobbiamo riconoscerlo era venuto meno tutti ricordano e ricordiamo
La bocciatura del progetto di Costituzione europea a seguito dei referendum popolari
Di Francia e Olanda
Tutti noi ricordiamo la dequotazione esplicita richiesta dal Presidente francese Sarkozy e del principio di concorrenza in quelli che poi sarebbero stati trattati sull'Unione europea e sul funzionamento dell'Unione europea
Dove
Sia spostato il luogo del principio di concorrenza dai principi al trattato di un suo sul funzionamento i giuristi poi ci hanno spiegato che dal punto di vista tecnico non sarebbe cambiato molto mai va al valore simbolico in politica è fondamentale
Cioè noi veniamo da un per i a questo si aggiungono peraltro
Delle prese di posizione della Corte di giustizia
Del due mila nove mi viene in mente una famosa sentenza sul sistema farmaceutico visto che è stato richiamato da poco il sistema della disciplina farmaceutico delle farmacie in Italia una sentenza la Corte di giustizia
E la quale sostanzialmente la Corte di giustizia
Non esercita quello scrutinio penetrante alla quale ci aveva abituato nel momento in cui va a verificare le eccezioni alle regole fondamentali del Trattato in quel caso le regole essendo le libertà fondamentali e
Non era in gioco il principio di concorrenza ma era in gioco le libertà fondamentali del Trattato
Cioè libertà di movimento libertà nei servizi e libertà di movimento dei capitali e delle persone
Beh lì c'è
Diciamolo pure una atteggiamento di
Grandissimo rispetto dell'autonomia degli Stati cioè la legge
Che disciplinava le farmacie italiane viene sostanzialmente
Validata dicendo che se questo è quello che in Italia si ritiene serva a garantire l'interesse pubblico a una corretta vendita al pubblico dei farmaci
Per noi il rosso modo va bene
Un'altra sentenza era una sentenza riguardava le le tariffe professionali dove di nuovo non era in causa direttamente il principio di concorrenza ma era in causa di nuovo la libertà di prestazioni di servizi
Di nuovo anche lì si dice
In astratto potrebbe esserci il conflitto con la libertà però la verifica in concreto spetta di nuovo allo Stato quindi di nuovo atteggiamento di referente di deferenza nei confronti degli Stati quindi un arretramento di tutela
Diciamo io qui parlate Sperti siamo molto lontani dall'impostazione della famosa sentenza chief
L'ultimo esempio che la fu secondo me molto indicativo di questa tendenza il la sorte della famosa direttiva ex Bolkestein
Che era partita come la direttiva di apertura del mercato interno che avrebbe dovuto
Rimuovere tutte le restrizioni alla movimento dei servizi in aree in fra comunitaria che nel corso della sua
Gestazione mi
Durante i procedimenti approvazione in sede comunitaria ha perso oltre al nome perché nel frattempo è cambiato il commissario ha perso gran parte della sua capacità di incidenza effettiva
Ricordiamo a titolo proprio diciamo di di di di ricordo giornalistico la paura soprattutto in Francia del famoso
Idraulico polacco che avrebbe invaso il mercato francese
Siamo in un primo momento nel quale anche il vincolo comunitario mi riferisco a seconda parte gli anni due mila abbiano un po'meno non è più così forte di Stati nazionali
Riemergono riemergono nella loro
Forza nella loro voglia di fare politiche autonome la concorrenza
è svalutata sostanzialmente
In Italia accade più o meno lo stesso tranne una breve parentesi del due mila sei che noi abbiamo vissuto qui come antitrust in maniera diciamo molto attiva tranne quella breve parentesi
Non possiamo dire che questi sono stati anni nei quali la concorrenza e la liberalizzazione dei mercati sia stata al centro anzi abbiamo dovuto constatare spesso l'Autorità segnalato
Dei pericolosi ritorni soprattutto per quanto riguarda la normativa di stampo parlamentare
Che cosa è successo però da un certo momento e questo testimonia un po'il clima cioè il clima avverso alla concorrenza liberalizzazione non è un problema solo italiano è un problema radicati Simone Italia
è un problema però degli ultimi anni anche europeo salvo ovviamente i Paesi anglosassoni
Che cosa è successo nell'ultimo periodo e nell'ultimo per il successo che questi stadi che rivendicava loro grandissima forza di poter agire in autonomia nell'economia si sono resi conto che in realtà
Di fronte alla traslazione della crisi del debito privato sulle finanze pubbliche si son certo molto trovati assolutamente impotenti e quasi tutti sotto tutela prima o poi
Tra questi c'era l'Italia allora questo è il periodo nel quale stiamo parlando dell'agosto due mila undici
Nel quale sappiamo tutti di spread a un certo punto schizzano diventano a raggiungono livelli insopportabili
Per le finanze a brevissimo termine a questo punto la risposta immediata del Governo Governo che diciamolo perché è un fatto storico non aveva creduto fino a quel momento
Al le liberalizzazioni adotta il decreto centotrentotto del due mila undici agosto due mila undici nel quale per la prima volta apre
Affronta il problema delle liberalizzazioni su riforma del ponendo dei criteri di riforma della regolazione
Aprendo anche una riforma delle professioni in questo senso e promuovendo una disciplinate Artissima dei servizi pubblici locali
Non basta non basta alle pressioni che che vengono esercitate sul Paese dalle istituzioni internazionali che in particolar modo comunitarie diventano sempre più forti la famosa lettera della BCE
Ricordiamo la perché poi ci servirà a capire
Il senso di alcune controtendenza che vorrà mettere in atto perché qui fino adesso è stato dato atto ne ringraziamo diciamo dei piccoli sforzi sono stati fatti dal Governo ma ci sono delle pericolose controtendenza in atto che io pure vorrei mettere in evidenza
La lettera della BCE che è stata molto chiara interveniva su precisi punti liberalizzazione dei servizi in particolare dei servizi professionali apertura dei mercati dell'energia in particolare i mercati del gas in Italia
Ecco per quanto riguarda l'energia elettrica siamo molto molto più avanti tanti altri Paesi
Insomma questioni precise queste questioni precise venivano a esserci in qualche modo in più richieste da missioni delegazioni una della quale ho ricevuto io personalmente a Palazzo Chigi una settimana prima del decreto liberalizzazioni
Io avevo pure spiegato dateci una settimana e vedrete è tutto scritto
Non è bastato sono avvenuti Banca centrale europea Commissione europea Fondo monetario con una lista di domande e con un atteggiamento di carattere inquisitorio che non abbiamo accettato di buon grado
Di sotto metterci
Peraltro informatissimo su tutto e sull'andamento anche sulle proposte
Che avevamo solo pensato e che
Giustamente Corriere punto it ha riportato riportava sistematicamente mezzora dopo che stavano nella testa di ognuno di noi queste pure è stato un aspetto molto curioso di quello
Di quella fase lì
E erano molto informati per quelli non in quella sede non potevamo altro che dire stiamo valutando queste misure ci stiamo attrezzando
Cioè a dire che è stata in quel momento una
Convergenza molto forze forte delle istituzioni comunitarie che hanno ripreso se volete un po'il bandolo dall'amata
Sa che nei primi momenti di di di di di di aiuti forme fortissimi alle banche avevano un po'perso no c'è stata una sospensione diciamolo pure
Del regole comunitarie in materia di aiuti Stati nel momento di massima crisi del sistema finanziario bancario
Dopodiché la Commissione un po'ha ripreso le redini e li ha ripresi in maniera
Diciamo molto molto
Decisa nei confronti di un Paese come l'Italia il cui fallimento è un rischio determina chiaramente come lo sappiamo un rischio sistemico per tutta l'Unione europea cioè d'Italia non è la Grecia da questo punto di vista e neanche la Spagna
E quindi l'interesse era molto forte a quel punto
Diciamo per a volte succede per astuzie della ragione diceva un filosofo
Si è trovato un Governo che non soltanto perché l'Europa
Glielo chiedesse ma per formazione culturale diciamo di un primo luogo del Presidente del Consiglio
Il quale ha sempre creduto che la crescita vera dura e duratura non potesse che nasce da un'apertura dei mercati e poi alcune componenti di esso naturalmente il Sottosegretario alla Presidenza in questo senso
Braccio destro il Presidente del Consiglio che è stato Presidente qui
Dell'Antitrust quindi un'adesione consapevole alla necessità di aprire un sistema che era ingessato questo c'era in molte parti del Governo certo il Governo come evidente
Rispecchia anche parecchie anime da questo punto di vista
Interventi quindi da questo punto di vista è stato citato il decreto uno due mila dodici
Come il caposaldo dell'intervento di liberalizzazione ma lo dobbiamo dire che non è solo quello c'è stato anche il decreto duecentouno il famoso salva Italia quello che ha fatto due parole la riforma delle pensioni praticamente
E che ha a ripristino e che ha meglio anticipato l'applicazione immediata dell'ICI molto centouno del due mila e undici anche lì corre conteneva delle norme cominciava a contenere delle norme di
Liberalizzazione ricordo fra questi in particolare gli orari
Dei negozi
Che questa cosa che non ci sembra così semplice ma questo per darvi un po'l'idea della complessità del processo ha scatenato per esempio un problema serissimo io ho partecipato trasmissione
Della atti fu dei vescovi nella quale si sosteneva che avendo liberalizzato gli orari dei negozi liberalizzato cioè dire fai quello che vuole richieste avverto la domenica se ritiene giudice sabato chiude il venerdì
Il Governo avrebbe messo in atto un sistema di scardinamento della dimensione spirituale dell'uomo
E l'avrebbe appiattito sulla dimensione di materialismo Gretto brutale insomma
Questo per dare un po'l'idea che l'Italia da questo punto di vista di vista è un Paese molto complesso parlavamo della soltanto del dell'orario di apertura e di una norma di liberalizzazione che non imponeva nulla
L'altra norma fondamentale del duecentouno che è importante richiamare perché ce l'hanno un po'validata agli organi internazionali al famoso articolo trentasei sulla tutela della concorrenza nelle partecipazioni
Personali nei mercati finanziari
C'è poi stato il decreto uno due mila dodici ci sono stati qualche interventi spot qualche intervento sparso nel decreto sviluppo due quello che dovrà essere varato c'è stato varato dal Consiglio dei Ministri e deve perfezionare l'iter
Il Capo dello Stato e la pubblicazione dove c'è una rivisitazione di alcune norme in materia di assicurazione
C'è qualcosa per quanto riguarda la riforma della regolazione negli stessi dei decreti sulla semplificazione amministrativa quindi
Diciamo siamo presenti di fronte a un disegno che ha una sua coerenza non è certamente illuministico
è un po'troppo aspettarsi un disegno illuministico in queste condizioni però ha una sua coerenza io in qualche modo vorrei mettere in evidenza ci siamo basati in primo luogo su quelle che erano le segnalazioni in primo luogo dell'Antitrust che vorrei ricordare è stata in questa fase all'INPS fin dall'inizio per noi un punto di riferimento fondamentale
Non solo per diciamo la cultura tecnica che portava ma anche vere il coraggio
Che ha avuto come autorità tecnica di porre dei punti fondamentali dei nodi fondamentali in particolare in quest'ultima segnalazione io vorrei ricordare oltre va be'al discorso degli oneri burocratici e di quella no
Ma che
Il Collegio ha proposto sul fatto di quantificare eventualmente stabilivate detraibilità che presidente Catricalà per altre piaciuto molto ora ci stiamo lavorando e mi auguro che possa avere buon
Buon esito perché quello che è un fortissimo deterrente
C'è da segnalare il coraggio che ha avuto che e che per me è stato fondamentale
Nell'affermare espressioni del tipo federalismo confuso irresponsabile e questa è un tema fondamentale
Perché si che è vero che il federalismo al momento di grandissima democrazia però deve essere responsabile non possiamo avere situazioni nelle quali
Chi stende poi non risponde nei confronti dei suoi lettori di quello che ha speso cioè questo non è più accettabile
L'altro punto di grandissimo coraggio di questa Autorità e che per noi ripeto ancora è stato forme è e sarà fondamentale eh
L'affermazione della necessità di andare contro la tendenza all'espansione della sfera pubblica
A livello regionale e locale scapito del mercato un altro punto che insomma ho avuto modo di constatare e proprio questo sia a livello di Stato a livello nazionale
Insomma qualche passo avanti lo si è fatto lo Stato ha fatto meglio scusate il gioco di parole dei passi indietro
Noi sappiamo benissimo che a livello regionale e locale non è così il mercato è intasato da società pubbliche o a controllo totalitario a controllo maggioritario che fanno di tutto non parlo delle società che svolgono i servizi pubblici
Parlo delle società che svolgono i famosi servizi strumentali alla pubblica amministrazione e il cui fatturato magari al sud il proprio fatturato è è superiore al novanta per cento nei confronti dell'Amministrazione di appartenenza allora lì si tratta di aree semplicemente sottratti al mercato
Gestite nella maniera che sappiamo
Il Titolo quinto dice l'Autorità nella segnalazione recente va cambiato
Il Titolo quinto per così per come è scritto è un problema serissimo c'è una ricerca che ha dimostrato che i costi
Le spese pubbliche sono lievitate dal momento in cui è stato approvato il Titolo quinto e non penso che quella allo studio
Ingloba in sé le spese derivanti dal contenzioso costituzionale ingloba soltanto le spese relative
Alla maggiore per quanto riguarda la sanità e ad altri settori ma non
I costi indotti dal contenzioso costituzionale che è stato altissimo
Quindi di questo diciamo a nome personale ma questo diciamo c'è un valore che lascia il tempo che trova ma nome ci tengo a dirlo del dal presidente Catricalà ringraziamo l'Antitrust di questa segnalazione molto coraggiosa e ci auspichiamo di poterla tradurre
Nei limiti di quello che è compatibile insomma nella il disegno di legge della concorrenza
Che vorremmo diciamo varare prima della fine di quest'anno anche perché evidentemente qui
La necessità di accelerare i tempi
Il disegno della rete diciamo della riforma è stato già e su questo quindi posso
Sorvolare illustrati in maniera chiarissima come da par suo dal professor D'Alberti
Cioè il Governo si è preoccupato non soltanto di intervenire sui settori segnalati dalle autorità che meritavano più o
Intervento assicurazioni distribuzione dei carburanti
Farmacie notaio dal punto di vista tecnico sono perfettamente d'accordo con la posizione appresso Schilardi
Però metto anche in evidenza il fatto che uno dovrebbe andare aggredire la composizione del Parlamento che è l'organo costituzionale con il quale noi ci dobbiamo necessariamente confrontare
E andare un po'ravvedere chi c'è
In queste Commissioni del Parlamento le professioni di questi signori
Perché io stesso ho spiegato il decreto liberalizzazioni la sera prima che lo farà Simo ad alcuni gruppi
E devo dire che diciamo nelle segrete stanze questo si può dire insomma sono venuti a rappresentarmi le esigenze in maniera chiarissima
Di quali erano i loro talché io cercato di dire bene onorevoli
Se presentate delle ragioni tecniche siamo disposti ad accettarle dopodiché sul piano politico ci vediamo in Parlamento
Qui vorrei mettere in su un altro aspetto di metodo che è stato seguito che secondo me è molto importante
Il metodo della conversione di questi decreti in Parlamento allora per ragioni di tempo è stata protagonista una un ramo del Parlamento soltanto il cui presidente Pitruzzella naturalmente ci dirà che
Siamo stati un po'autoritari però il tempo non ci non ci consentiva
Di fare di più però vi assicuro che quello che è stato fatto nel voler nel procedimento di conversione
è stato un lavoro minuzioso certosino di analisi e talvolta riscrittura delle cento
Norme circa del decreto liberalizzazioni
Fatto in questo modo erano nominati i due relatori uno della PdL uno del PD
Eravamo al Senato commissione industria
E rappresentava il Governo in quella sede dal punto di vista politico il Sottosegretario di vincenti
Il quale con una onestà intellettuale eccezionale con una competenza altrettanto eccezionale e io aggiungo una pazienza altrettanto eccezionale
Ha spiegato norma per norma e abbiamo ridefinito noi facevamo diciamo il supporto tecnico a queste cose
Abbiamo ridefinito molte di quelle norme per cui c'è stato un processo di vera e propria co-decisione col Parlamento
Il voto di fiducia che poi è stato chiesto in realtà seguiva un non lavorazione che ha rivisto riscrivere molte di quelle norme con il Parlamento
Diciamo fino a notte inoltrata perché anche lì i tempi erano contratti
Ma c'è stata una condivisione vera io questo lo vorrei mettere in evidenza o al di là di quello che poi ognuno per i giochi di di ruolo dice sui giornali
Ma questo è quello che è successo che trova riscontro nei nei resoconti e nell'esperienza di chi vi ha partecipato
C'è stata una condivisione di suo ogni norma
Chiaramente si è cercato esce provato a individuare un punto di equilibrio perché voi capite le nobile le compagini politiche che hanno retto che reggono questo Governo sono compagini tra loro
Molto diverso al loro interno però nel momento in cui si è trattato di convertire in legge questi decreti lavorativo che si è fatto è stato questo per me dal mio punto di vista ritengo che sia un lavoro importante
Sarebbe il caso che qualunque tipo di maggioranza delle verrà fuori
Di qui a qualche mese lo riprenda perché le pressioni per modificare il Paese sono fortissime
Non ce lo dimentichiamo cioè il problema di come
Trasferire questo che noi abbiamo
In questo convegno abbiamo accertato essere ormai cose scontate da un punto di vista tecnico cioè
Non è più un problema ideologico la concorrenza della liberalizzazione è un problema di come lo attui in concreto ci spiegava all'inizio professore Giavazzi ma non stiamo più discoteche discutendo di opzioni politiche
I sistemi più aperti sono i sistemi che occorrono di più professor D'Alberti faceva riferimento alla famosa Commissione il mare che qui conosciamo tutti benissimo nel novantatré in Australia tre persone tre
Che hanno rivisto alla regolazione di tutta la nostra e di tutte le contee però qual è la grossa differenza secondo me di metodo in quel caso lì che la Commissione il mera partiva con un mandato politico
Cioè c'era stato un accordo tra il Governo centrale e i governi locali che si basava sul fatto che l'Australia dovesse essere rivista la regolazione economica dell'Australia dovesse essere rivista
Con riferimento al principio di concorrenza perché ormai erano dieci anni che cresceva meno di tutti gli altri Paesi diciamo evoluti
Le statistiche gli anni le analisi hanno dimostrato che dopo la riforma il mare la claustrale ha ricominciato a crescere allora questi sono dati empirici
Problema è che
Non riusciamo a farli in qualche modo arrivare alla consapevolezza dell'opinione pubblica e diciamolo pure alla consapevolezza della classe politica in genere ci sono io anche qui eccezioni
E aggiungo alla consapevolezza delle strutture di molte non tutte di però di molte strutture ministeriali l'alta burocrazia ministeriale purtroppo non è ancora
Arrivata nella sua maggioranza c'è una parte diciamo più illuminata ma non è ancora arrivata comprendere che non stiamo facendo ideologia
Stiamo mettendo sul campo degli strumenti
Per produrre reddito produrre ricchezza il problema della redistribuzione è un altro problema che viene in un secondo momento questa era la cosa che
Diciamo volevo mettere in evidenza dal punto di vista
Diciamo
Di disegno generale
Giusto due parole perché sostanzialmente ha già detto tutto il professor D'Alberti
Il tema centrale della riforma della regolazione
Sono il primo io che dico gli strumenti che potevamo utilizzare potevano essere diversi no io qualche lettura diciamo diritto costituzionale o fatta anch'io
Lì viene prevista dal decreto uno due mila e undici su una fonte atipica questo Regolamento delegificante il quale però deve essere preceduto da
Una relazione che dovrà essere approvata dal Parlamento fa che le che indichi ambiti e tempi di limpidi intervento di questi regolamenti delegificanti
Il problema qual era dal punto di vista tecnico scusate se scendo un attimo al tecnico
Il problema era che non può e affidare a un Regolamento delegificante il potere di delegificare se è la legge stessa che autorizza questo Regolamento che non individua quale sulle fonti legislativi e dalle da
Degradare a livello regolamentare allora diciamo si è trovata questa scappatoia poteva eletto si potevano utilizzare altri criteri pensa una delega legislativa
Non vi sto a raccontare i problemi tecnici e di tempo per cui certe scelte non sono state fatte perché a un certo momento c'è pure un problema di velocità
Vi ricordo che tutti questi interventi datano da novembre due mila e undici febbraio due mila dodici approvazione definitiva mi sembra aprile maggio due mila dodici
Quindi ci sono problemi da questo punto di vista però diciamo vorremmo pure mettere in evidenza l'aspetto positivo cioè vengono istituì l'ATI per la prima volta diciamo secondo me
Una serie di principi che la corretta regolazione economica cioè il principio per cui la libertà di accesso al mercato la libertà di organizzazione dell'impresa
E la libertà di configurazione del business sono un primus
Rispetto ai controlli amministrativi
Cioè la regolazione ottimale deve
Tener conto di questo il controllo amministrativo deve essere tendenzialmente un controllo ex posto in primo luogo l'attività una volta definiti i requisiti generali
Di
I requisiti generali diciamo pure preposte fu al realizzazioni questa attività dire poteva essere svolta sulla base di una semplice comunicazione all'Amministrazione che non può essere certo la DDA
Che conosciamo e che alla fine è diventata una do Rizzo ma al Consiglio di Stato ci ha spiegato benissimo che autorizzazione c'è poco da fare può essere impugnata ma non ci siamo non è questo il punto il controllo amministrativo deve recedere
Deve esistere deve tendenzialmente recedere e deve manifestarsi in tempi modi definiti
Questi sono principi affermati questi sono principi che hanno una valenza come parametro di riferimento per le riforme che dovranno essere attuate cioè la revisione della regolazione cui faceva riferimento il professor D'Alberti ma sono principi che i giudici
Possono applicare fin da adesso nei bar nelle varie leggi degli decreto duecentonove mila e undici del decreto uno
Due mila dodici ci sono una serie di norme di principio che vanno in questa direzione che impongono per esempio l'interpretazione restrittiva dei vincoli all'attività amministrativa che sono fondamentali
Che vedono il protagonismo per ragioni evidenti in primo luogo del
Giudice amministrativo ma che vedono anche il protagonismo dell'Autorità antitrust avendo attribuito avendo uno di queste decreti attribuito all'Autorità antitrust il potere di
Impugnare la regolazione che va in contrasto con questi principi
Ho intendiamoci non è che noi pensiamo che si possa cambiare la regolazione di un Paese a colpi di sentenza di ricorsi di contenziosi amministrativi questo chiaramente non è possibile
Quello che noi ci auspichiamo è
Una
Condivisione del consenso su queste norme abbiamo però cercato di puntellare questo è un altro aspetto sulla quale cerchiamo in qualche modo di rispondere alla giusta sollecitazione dell'Antitrust
Abbiamo cercato di puntellare questi poteri cioè dicendo per esempio nel decreto uno due mila dodici laddove si dice l ma Regioni Province Comuni si adeguano
Ben ci abbiamo messo la clausola però anche del centoventi della Costituzione nel caso in cui non si adeguino perché nel rispetto a diciamo a Costituzione vigente delle loro vastissime prerogative in campo economico
è non potevamo dire diversamente poi vedremo le controtendenze la Corte Costituzionale ce l'ha fatto capire molto chiaramente già da adesso che a legislazione costituzionale vigente i margini di manovra dello Stato non sono così ampie
E queste sono le ultime cose sulle quali mi vorrei soffermare noi ci abbiamo messo il riferimento al centoventi cercandolo di interpretare nella
Sua centoventi la Costituzione che prevede una clausola di salvaguardia che fino adesso in qualche modo mi corregga professor Pitruzzella se sbaglio
Era stato mal interpretato da buona parte della dottrina costituzionalistica in maniera molto restrittiva in realtà lì si dice che il Governo in taluni casi violazione del diritto comunitario
Casi straordinari di ordine pubblico incolumità pubblica ma anche il principio della
Tutela dell'unità giuridica ed economica del Paese il Governo potesse sostituirsi agli organi delle Regioni organi e le Regioni sono Preside per Costituzione Presidente Giunta e Consiglio
La legge applicativa del centoventi dice può sostituirsi anche per compiere atti normativi
In qualche obiter dictum la sentenza della Corte Costituzionale ha pure validato però insomma siamo proprio sul limite del possibilità l'idea però ce l'abbiamo messa in queste norme
Cioè non è possibile professor dal vertice l'ha spiegato chiaro per come è ripartito il Titolo quinto non tiene proprio conto della logica economica queste il punto
Questa è la difficoltà se volete del disegno di legge di riforma costituzionale che pure il Governo ha rappresentato insomma sta presentando il quale in qualche modo per ragioni di tempo
Ha dovuto seguire la grammatica già in possa dal Titolo quinto
Viene posta la famosa norma che viene a definire in maniera secondo me ha tecnica della clausola di supremazia che però è diversa da quella
Diversissima ce l'ha spiegato adesso
La norma sarebbe questa le leggi dello Stato assicurano la garanzia dei diritti costituzionali d'acqua tutti i pareri
E la tutela dell'unità giuridica ed economica della Repubblica questa è una norma che consentirebbe di agire trasversalmente su tutto il punto è che cos'è la tutela economica della Repubblica
Non è è la regolazione economica come diceva presso da Alberti non lo so se la Corte la interpreterà così e adesso veniamo e chiudo alle controtendenze
A legislazione costituzionale vigente
C'è una grossa difficoltà a intervenire sulla regolazione economica perché le Regioni sono attori principali della regolazione economica del Paese l'esempio ce l'ha spiegato il professor Schilardi
In virtù della regolazione restrittiva ma insomma l'Autorità antitrust su questo ci ha una tradizione di segnalazioni in materia di commercio che risalgono al novantotto mi sembra forse uno novantasette
E aver interpretato la riforma la riforma Bersani del novantotto nel modo in cui è stata interpretata
Nord sud su questo non non ci sono problemi in maniera restrittiva ha impedito il nascere in Italia di una industria nazionale della grande distribuzione
Se noi oggi abbiamo Auchan è chi per loro che vengono in Italia con una una potenza di fuoco finanziaria per noi insostenibile lo dobbiamo anche grazie al fatto che
Negli anni ottanta
Dagli anni Ottanta e poi successivamente la regolazione delle grandi superfici è stata quella che ci ha spiegato adesso il professo Schilardi
Negli anni Ottanta c'erano imprenditori italiani che avevano cominciato questo business ma si sono dovuti fermare
Quindi i danni di una regolazione di questo tipo positivi dono e poi scusatemi qui una punta di polemica ci lamentiamo che non riusciamo a promuovere i nostri prodotti
è però forse qualche riflessione diciamo andava fatta pure prima le controtendenze veniamo alle sentenze della Corte costituzionale sul centotrentotto del due mila undici
E sui servizi pubblici locali
Allora la prima centotrentotto due mila e undici prevedeva una di segno di riforma primo disegno di riforma della regolazione prevedeva dei meccanismi di abrogazione alcune norme dovevano essere abrogate fin da subito
La disciplinati di questa abrogazione obiettivamente è una disciplina indeterminata è un po'indeterminata perché dice sono abrogati si esprimeva in questi termini sono abrogate tutte quelle restrizioni che
Non sono compatibili col funzionamento del mercato e allo stesso tempo non tutte erano tutta una serie di esigenze voi capite che
Una clausola abrogativa di questo tipo è indeterminata e posso capire che per ragioni tecniche
Mancato rispetto del principio di legalità dire via su diciamo su su su questo versante la Corte Costituzionale doveva intervenire ma la cosa che a me personalmente un po'preoccupa è
Una frase che c'è si trova in questa sentenza mi sembra centonovantanove duecento adesso non perché uno è sui sui servizi pubblici un anche su centotrentotto adesso non ricordo dice
Non si salva la Regione la questa legislazione nel momento in cui si si dice dice espressamente che l'effetto abrogativo riguarda le leggi statali che l'effetto abrogativo riguardava le leggi statali
Dice non si salva
Nel dire questo perché perché le leggi statali che intervengono in materia economica hanno dei riflessi sulla legislazione regionale quindi c'è un potenziale vulnus
Delle competenze regionali
Insomma voi capite che esse neanche più leggi statali possiamo abrogare perché c'è il potenziale vulnus ma io questo lo capisco perché per
Come è configurata e nonostante gli sforzi che la Corte Costituzionale ha fatto nell'interpretare la clausola di tutela della concorrenza
Che come sappiamo tutti non è sull'antitrust ma anche apertura dei mercati la famosa sentenza Tesauro
Però evidentemente più di questo la Corte costituzionale a Titolo quinto invariato non può fare
E l'altra controtendenza la devo segnalare in tema di servizi pubblici locali ora la riforma dei servizi pubblici locali di iniziata dal Governo precedente
Con la riscrittura dell'articolo ventitré bis che dava peraltro la competenza molto importante all'Antitrust consultiva ma molto importante
Che il Governo Monti aveva ulteriormente modificato chiarendo a chiare lettere che guarda che
I servizi pubblici tu in applicazione di quelli che sono i principi comunitari certi non c'è dubbio che nel diritto comunitario è così
In primo luogo di vedere se il mercato è in grado di dare degli questo si diceva nelle modificazioni successive poi se proprio ti rendi conto che nessuno ti dallo scuolabus allora benissimo
Valuti se il caso di mettono esclusiva dopodiché Baldi si quell'esclusiva è sufficiente a remunerare quel servizio se non è sufficiente di valutare il livello delle compensazioni dovute perché a quel punto livello dalla compensazione dovuta
Entrare come elemento di valutazione della gara che devi fare nel momento in cui ha imposto un'esclusiva tutte queste belle cose medici una relazione che l'antitrust che ha le competenze tecniche per farlo
Ne avrebbe dovuto valutare la proporzionalità sulla base delle informazioni degli enti locali
C'è stato il referendum
Referendum i tempi qui sono importanti maggio due mila e undici decreto del Presidente a Repubblica di giugno mi sembra
O forse anche luglio che certifica l'abrogazione referendaria dell'articolo quattro del decreto centoventotto due mila e undici
Uno si va a leggere la sentenza che scopre però guardate che non superi il quattro così come era descritto
Dalla decreto centoventotto del mille undici ma tutte le modifiche successive
Compresi
Perché a parte in fatto viene chiarito molto meglio da una parte in diritto però
Sta nella sentenza comprese quelle previste dal decreto uno due mila dodici del decreto del governo Monti articolo venticinque
Che era un po'diverso e lo metteva in maniera ancora molto più chiara la necessità di fare questa valutazione ampie di aprire laddove fosse possibile i mercati come oggi
E ringrazio ancora l'Antitrust si dice guardate il trasporto pubblico locale e la raccolta dei rifiuti e settori dove è possibile almeno alcune filiere della raccolta dei rifiuti aprire al mercato
E noi la Corte costituzionale dice fermi un attimo perché poi qui traditi e la volontà referendaria
In base all'interpretazione articolo settantacinque della Costituzione emerge un divieto di ripristino della normativa abrogata dal referendum
Ora
La sentenza è severissima
è severissima
Non solo è severissima ma ci impone di adeguare anche le normative successive all'adozione della sentenza
Che noi abbiamo dovuto adeguare nel decreto sviluppo che sarà tra un po'pubblicato quindi abrogare una parte perché c'è c'era una parte
Che andava sempre nel senso ovviamente del disegno che avevamo fatto che era quello della limitazione dell'in house
Molto semplicemente
La Corte costituzionale dice
La ratio del referendum era l'in house deve vivere nei limiti generalissimi del diritto comunitario
Noi
Avevamo detto per questo Paese di limiti generalissimi al diritto comunitario non sono sufficienti
Non funziona
La Corte costituzionale ha detto quello che possiamo tollerare sono i limiti generalissimi il diritto comunitario quelli dovete ripristinare uscirà a breve diciamo
Il risultato di questo che
Una norma che si limita a dire
Club all'in house è consentito laddove è consentito nel diritto comunitario
Il Comune i l'ente locale farà una relazione ai fini della conoscibilità da parte
Degli interessati
Grosso modo punto
Tra queste diciamo ovviamente le sentenze si possono analizzare studiare per capirne gli affetti io non non faccio nessun tipo di commento
Sono chiaramente però delle controtendenze sulla spinta li alla liberalizzazione in un settore che dal punto di vista economico vale tantissimo dal punto di vista proprio di apertura dei mercati
L'altro aspetto su cui volevo mettere in evidenza
Diciamo che il nostro intervento
è su quelle società pubbliche di cui facevo riferimento prima c'è nel decreto spending novantacinque due mila dodici abbiamo cercato di introdurre delle regole che limitano l'in house per le società strumentali almeno lì
Ora io non lo so quello che succederà di qui a poco insomma ma almeno lì l'informatica
Finché si tratta e la ricerca pura che la fanno povera altri militari in America che hanno sviluppato internet può avere un senso che la fascia lo Stato ma quando si tratta oggi di avere un servizio di sistemi informatici
Ha senso che la fascia la società pubblica regionale o magari comunale forse non ha senso il novanta per cento del fatturato della quale si rivolge al Comune stesso quello significa sottrarre
Spazi di mercato a operatori che il loro mestiere lo sanno fare operatori che assumono operatori che diremmo direbbe Algeria poi un domani pagano più le tasse
E lì sono stati introdotti dei principi per i quali queste Società devono essere liquidate entro un certo termine o devono essere allenati ai privati quindi c'è
Professor D'Alberti un primo tentativo di riduzione dell'apparato pubblico non sappiamo che fine farà però mai perché
Le altre pericolose controtendenza che vorrei mettere in evidenza stanno in Parlamento la legge forense che grazie a Dio l'autorità grazie all'Autorità soprattutto
Ci ha segnalato sulla base di quella segnalazione abbiamo almeno scongiurato la sede legislativa
Sta andando avanti a spron battente allora la legge forense
Reintroduce l'autorità l'ha detto chiarissimamente una serie di restrizioni che non aveva la legge del trentasei
Cioè qui c'è una visione da un lato ritrovo dall'altro Paun previsti cade la professione
Ormai fuori dal tempo
Perché come noi abbiamo avuto modo di constatare non dici noi intendo dire noi antitrust
Ci rapportiamo a un livello di professionisti di dimensione intercontinentali diciamo continentale sicuramente ma anche intercontinentale
Dove queste logiche non hanno proprio più senso
Cioè questa è scusate io lo dico da ex avvocato che ha esercitato per le tre anni la professione e con l'amore che ancora mi è rimasto per quella professione
Ma impostazioni di questo tipo sono impostazioni che rischiano di determinare di ricavare sì uno spazio di mercato l'Italia è un mercato di poveri
Questo
Mercato che restringe l'attività
Mercato che impone degli oneri di costi impropri sulle impressi c'è poi tutta quella formula strambi cara che consente il giurista d'impresa quella il
Compromesso che hanno raggiunto la Confindustria ma
Perché adesso è riservata pure la consulenza legale sarà se entrerà in porto cura non me ne vogliano gli avvocati in sala ma
Non è così che si conquista e l'autorevolezza e il mercato
E ce l'hanno dimostrato in questi anni le quote di mercato state prese dagli studi che erano più efficienti non c'è niente da fare e chiudo
Sulle controtendenze quindi diciamo lo sforzo
Normativo è stato importante
La necessità di attuare le liberalizzazioni non è solo un problema e qui di nuovo cito la la la la la
L'adotta giusta relazione dell'Antitrust
Non è solo un problema di coerenza ordinamentale che in qualche modo ci arriviamo ci arriviamo ad adottare i decreti attuativi
Ci arriviamo ad adottare le norme di dettaglio ci arriveremo ma è un problèmes un problema di convinzione che queste regole funzionino
è un problema che quindi gli attori di mercato devono essere convinti che funzioni l'Amministrazione che interviene sul merito e amministratori devono capire
Che quando intervengono sul mercato hanno una grossa responsabilità perché a seconda di come agiscono frena hanno o addirittura bloccano l'intervento un intervento economico
Quindi è un problema di cultura sul quale secondo me non si può che incidere
Con la funzione che è fondamentale l'Autorità Antitrust che è quella di convinzione e di cui questo convegni è un esempio vi ringrazio
Sono io che ringrazio il professor Lalli per le perché ulteriori stimoli ulteriori argomenti che ha portato appunto per approfondire la riflessione
E lo ringrazio ringrazio anche in questo caso il presidente Catricalà per l'attenzione che sta dedicando alla nostra segnalazione
Io non credo che devo concluderemo possa concludere di fronte appunto a degli stimoli e delle considerazioni così
Importanti ognuna delle quali richiederebbe appunto e approfondimenti lunghi e oltretutto rispetto per il tempo del pubblico così paziente mi limito perciò
E a dire che dalle relazioni che le relazioni svolte forniscono alla autorità delle indicazioni che possono essere poi tradotta nell'agenda dei nostri lavori indicazioni vario tipo
E la prima a mio parere fondamentale dico personalmente credo molto a questa prospettiva e sui rapporti tra compete concorrenza
Innovazione e crescita quello secondo me e il tema cruciale ed è la vera sfida che abbiamo di fronte anche in termini di innovazione di quel rispetto a quello che fa l'autorità
E questo coinvolge tante delle nostre sfere di azione certamente la funzione di A Bocca fino quando interveniamo sulla regolazione e dove
Personalmente sono molto convinto del fatto che bisogna distinguere settore per settore
Settori appunto vicino alla frontiera o lontani e settori economici maturi o meno ma credo che una riflessione vada fatta anche con riguardo I nostri poteri che riguardano soprattutto toh appunto la lato e la tutela della concorrenza illeciti antitrust e quindi la scelta anche dei settori in cui concentrare maggiormente le nostre risorse che poi sono quelle che sono
Per quei credo che questo sia un tema che potrà essere approfondito anche al nostro interno poi vedremo di confrontarci ulteriormente appunto in ordine I risultati e questo approfondimento darà
E che o in un ultimo avrà credo delle refluenze sulla attività e nella quale e impegnato l'ufficio del chief Economist e cioè quella
Detta valutare le e conseguenze che la regolazione e pro concorrenziale o comunque le modifiche che ci sono stati negli ultimi anni possono avere sui vari settori
Guardando appunto anche al livello di implementazione delle regole è questo l'altro aspetto che è emerso con forza dalla
Da questo incontro direi che il nostro Paese soffre
Secondo me di una cultura legali mistica e per cui si ritiene che i problemi sono risolti nel momento in cui si fa una norma di legge le cose non stanno così emerso appunto un poco inventando e relazioni
L'attenzione va data all'implementazione e quello credo che l'Autorità ha anche detto con la segnalazione comunque sta cercando di fare però nell'implementazione qui un punto centrale
E anche questo è l'incontro di oggi bisogna spostare l'attenzione
Dalla la dimensione nazionale e statale ha una dimensione su busta tale io è che tradizionalmente il ruolo dell'Autorità si è concentrato sul mercato nazionale
Forse appunto i cambiamenti che ci sono stati a livelli istituzionali che ancora sotto questo profilo le istituzioni contano
Cinque ore di prendere in considerazione altri livelli non soltanto perché appunto alcune leggi di principio perché purtroppo in certi campino può farci può fare la legge cornice poi c'è la Red lei che interviene e a livello regionale le cose si bloccano ma anche laddove non c'è una regolazione regionale sul piano amministrativo vediamo che e dei momenti appunto di e frizione di ostacolo delle barriere vengono create per cui credo che una delle linee di policy che le autorità già da tempo condivisa appunto con i colleghi che ripeto collo
Corpo e professionale di questo Torrita certa quella di porre l'attenzione di accendere un faro sui mercati locali
E lì c'è anche un problema di cultura di sensibilità nei confronti di questo tema che porta emerge anche appunto nelle decisioni giurisprudenziali di cui e mi si è parlato eccome se è il settore locale fosse in qualche modo è saranno ero alla ed alle dinamiche del mercato e al problema di una e concorrenza che produca appunto leave
E lo efficiente di allocazione delle risorse è come se a livello locale dovessero entrare in gioco dei valori o degli interessi di altro tipo
Forse appunto anche sotto questo profilo e quel ruolo pedagogico quel ruolo di riflessione culturale quella apertura al dibattito al contro pollo e collo gli studiosi e il collo agli operatori anche è un terreno su cui appunto dobbiamo confrontarci
è nel confronto includo anche i giudici amministrativi che sono i nostri controllori
E sotto questo profilo appunto credo che svilupperemo appunto nuove iniziative così come e mi pare e appunto centrale
Ed è anche questo un compito diciamo che ci viene assegnato perché queste questi convegni hanno un senso se poi dalle cose che si dicono ci siano poi delle conseguenze operative
E oltre appunto a tutte le cose che sono state dette sulle Regioni sul federalismo e così via
Anche il problema della qualità della regolazione e sottolineato tra le tante cose dal professor D'Alberti è probabilmente una delle e questioni centrali
Quarato una cosa che mi ha sorpreso in questi e mesi di presenza località eccome autorevoli è interlocutori sarebbe operatori economici
E poi ci dicono ma in Italia esiste veramente la Riolo con loro no il la la la le regole è quello il problema vero dico
Al di là Di Cola calcolabili vita delle la prevedibilità degli effetti giuridici della proprie azioni e determinante per attrarre e per per per consentire un minimo di mercato funzionante poi trattarli Investimenti direi determinante
Quindi
Certo possiamo fare qualcosa non molto ma per esempio il lancio uno stimolo a e gli autorevoli rappresentanti delle altre autorità che sono presenti forse una riflessione
Sulla produzione di eventuali appunto testi innovativi sul piano e della redazione tecnica appunto riprendendo un po'tutta la la il patrimonio che esiste sull'analisi di impatto da una parte della regolazione e dall'altro lato sulla qualità della legge Simone visto che abbiamo dei criteri qui possiamo anche attenerci TAR secondo in certi settori penso alla settore cruciale
E delle e in telecomunicazioni ma penso anche al settore dei contratti pubblici forse appunto l'idea e qualche cosa insieme potremmo sviluppare
Per questo è un settore appunto quello della collaborazione con le altre autorità in cui abbiamo investito moltissimo e credo finora con risultati di e soddisfazione per tutti
Non c'è un ultimo tema che emerso e che costituisce un altro compito per l'Autorità e cioè l'Europa
Perché alla fine le liberalizzazioni l'apertura alla concorrenza sono sto il prodotto delle direttive comunitarie dei regolamenti comunitari e c'è un problema della lo Stato in cui si trova il mercato unico oggi
Ed è un problema con cui ci confrontiamo sovente perché tanti operatori nazionali ci dicono sì Voici imponente delle misure poi ci sanzionate
Però è vero che noi abbiamo un'esigenza di reciprocità negli altri Paesi quando andiamo al punto in altri Paesi d'Europa e vorremmo che e la stecca sono è la stessa attenzione e lo stesso rigore e venisse e manifestato nei confronti degli ex monopolisti di di altri Paesi questo della reciprocità e della o stimolo alla realizzazione piena di un mercato unico secondo me è un'altra delle frontiere e su cui lui dobbiamo impegnarci stiamo cercando di farlo dei rapporti con le altre autorità ma anche lì c'è una questione appunto culturale una questione di sensibilizzazione oltretutto
Per cui non posso fare altro che ringraziare i nostri autorevoli ospiti per queste indicazioni che ci hanno dato spero però di rivedere
Mi perché appunto dovremo dire loro quanto siamo riusciti a far tesoro delle cose che ci hanno dette a tradurli India misure comportamenti concreti perciò do loro appuntamento atta qualche mese quando e spero che potremo anche noi fare diligentemente i nostri compiti e grazie al pubblico che è stato e paziente attento e che ha arricchito senz'altro quei lavori di questo convegno grazie a tutti