Sono stati discussi i seguenti argomenti: Carcere, Decreto Legge, Diritti Civili, Giustizia, Governo, Legge Gozzini, Lettera.
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Che cosa comporta per i detenuti il congelamento per cinque anni dei benefici della legge Gozzini
Vi proponiamo in estrema sintesi le storie personali che alcuni detenuti del carcere di San Vittore hanno fatto pervenire al partito radicale
Walter Meloni a trent'anni è stato condannato imperava traffico di droga a quindici anni e otto millesimi ha scontato già cinque anni ha goduto di trecentosessanta giorni come liberazione anticipata non ha goduto di nessun altro beneficio in quanto pur essendo nei termini da tempo non è ancora stato definito il periodo di osservazione vive con sua madre
Non essendo ma uscito non ho potuto scrivere Walter Meroni fare altro che riflettere molto sul mio passato per un dure futuro mia madre invece proprio in previsione dei benefici ha continuato e continua a condurre un negozio di pasticceria
Proprio perché tra i tanti problemi che incontrerò uscendo dal carcere non dovesse avere quello del lavoro
Io all'interno del carcere ho cercato di impegnarmi nelle attività sportive e di svolgere il mio lavoro presso l'ufficio di ragioneria nel migliore dei modi
Che cosa comportare livello personale il nuovo decreto Genchi visto sconforto e tanta tristezza nel dover accantonare per almeno altri cinque anni il desiderio di vivere una vita normale
Franco Milone
A quarantadue anni è stato condannato a sedici anni e dieci mesi per traffico di stupefacenti ha già scontato quattro anni e dieci mesi non ha goduto di nessun beneficio e coniugato a un figlio di sette anni e ai genitori anziani
Aveva già trovato lavoro e tra non molto il quattordici marzo del novantuno avrebbe potuto chiedere l'articolo ventuno invece con questo decreto governativo non potrà più assumere lavoro che aveva trovato tra tante difficoltà e soprattutto non potrà più continuare ad avere un rapporto tranquillo irregolare con la famiglia
Stefan Kushan a trentotto anni è stato condannato a nove anni di reclusione per associazione a delinquere ha già Sco è stato tre anni e se i mezzi non ha goduto di nessun beneficio vive da molti anni insieme con la sua convivente a Milano
Comportamento corretto nei confronti degli altri detenuti e degli operatori penitenziari
Ha conseguito un attestato di aiuto cuoco attualmente partecipa all'attività seri grafica e ha partecipato a tutte le attività culturali e ricreative e sportive chiusa l'osservazione comportamentale che per male da parte dell'équipe scrive Stefan cui Gianna nel suo italiano una non ancora perfettamente acquisito che cosa comporta il nuovo decreto per lui angoscia famigliare personale per il blocco di tutte le per anse alla ricerca di una vita migliore matrimonio figli lavoro Ugo Bossi di cinquantadue anni è stato invece
Dannato per sequestro di persona a ventitré anni ha già scontato dieci anni e due mesi più un anno e sei mesi liberazione anticipata
Ha goduto dell'articolo ventuno cioè ha potuto usufruire del lavoro esterno nonché di trenta giorni di permessi premio
Ha una figlia sposata con due nipotini e fornisce aiuto la cognata vedova da pochi mesi con due figli ha già richiesto la semilibertà dall'agosto scorso però non ancora ha avuto risposta
Più il nuovo decreto governativo se definitivamente approvato anche per lui comporterà il blocco di ogni prospettiva familiare lavorativa e soprattutto lo getta in uno stato di sfiducia e disperazione
Samuele Zen Lino a trentuno anni è stato condannato all'ergastolo per banda armata
Faceva parte delle Brigate Rosse ha già scontato nove anni e senesi ha goduto dell'articolo ventuno
Quindi del lavoro all'e sterno dei permessi accordati dall'articolo trenta per gravi motivi familiari e della liberazione anticipata
Questi queste misure sono state conseguite sin dal giugno mille novecento ottantasette
Quali sono le prospettive i passi fatti in previsione del godimento dei benefici della Gozzini vien chiesto e il risponde siamo ad Ezzelino costruzione di rapporti sociali e Kurt tali con il mondo esterno partecipazione a tutte le attività culturali e lavorative in particolar modo alla costruzione di un laboratorio di serigrafia che ha permesso nel tempo
Di allestire di allestire uno all'esterno dove altri detenuti hanno potuto andarci beneficiando della legge Gozzini ho seguito
Un corso di grafica dove mi sono diplomato la nuova legge se approvata comporterà un nuovo scollamento tra il detenuto e società
Farà terra bruciata sulle prospettive sui sogni e nuovi desideri dei soggetti detenuti e per quanto mi riguarda mi segna una passo indietro verso già il raggiungimento di un obiettivo reale di reinserimento nella società e verso la mia famiglia
Sergio Di Blasio di ventotto anni è stato condannato ad undici anni di carcere per l'omicidio versione false attestazioni ha già scontato dieci anni goduto di un periodo di semilibertà nonché di permessi premio a studiato da geometra fatto un corso di pelletteria con relativo conseguimento di diploma che cosa comporta per lui
Questo decreto del governo se verrà poi definitivamente confermato dice Sergio se non avessi già scontato la pena dovrei ricominciare tutto dall'inizio
Conclusa per il momento questa fase vediamo quali sono le informazioni che ci giungono dalle diverse carceri italiane altri messaggi stanno arrivando noi ricordiamo anche l'Indirizzo di radio radicale che via principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma
I detenuti della casa circondariale di reclusione di Campobasso ritengono che le modifiche alla legge Gozzini introdotte con il decreto legge per centoventiquattro del tredici undici novanta mettano radicalmente in discussione i principi costituzionali di civiltà ispiratori della legge di riforma dell'ordinamento penitenziario del settantacinque
Creino inaccettabili discriminazioni fra le persone detenute sulla base di reclusioni che non tengono conto di percorsi soggettivi di cambiamento
Ed inoltre precludono per ora chissà quanto tempo la possibilità di un proficuo inserimento sociale a che abbia maturato voglia maturare nuovi orientamenti di vita si sottolinea in particolare la totale inefficacia delle norme di modifica della legge Gozzini in relazione alla necessità di più incisiva lotta alla criminalità questo e il testo di una telegramma inviato al gruppo parlamentare radicale
Dal carcere di Rebibbia invece giunto questo
Scritto contro un provvedimento che punisce chi si comporta bene premia chi si comporta male il rapporto tra singolo cittadino è stato è caratterizzato da innumerevoli sfaccettature ma l'aspetto principale e la credibilità
Mentre è comprensibile che al singolo cittadino venga la tentazione di barare alle regole del gioco è molto grave quando la stessa tentazione viene allo Stato
Noi siamo tra quelli che hanno barato è così partiamo dal carcere ma nel caso delle restrizioni alla cosiddetta legge Gozzini non siamo stati noi ad imbrogliare
Nell'ottobre dell'ottantasei si mise mano ai molti problemi del carcere con una legge la legge Gozzini appunto che immediatamente
Disinnescata la violenza che fino ad allora nelle carceri regnava sovrana alimentata dalla disperazione di migliaia di uomini e donne
Da allora non ci sono stati che casi rarissimi di omicidi e ferimenti e più nessuna rivolta o sommossa
Anche i bracci della morte sono stati chiusi per mancanza di boia delle carceri categoria praticamente estinta da quando la vita nelle carceri è migliorata e alla disperazione si può sostituire una ragionevole speranza
Già solo questa constatazione dovrebbe indurre a una riflessione importantissima la Gozzini è riuscita laddove per anni avevano fallito linea dura teste di cuoio bracci della morte manganellate a tutto spiano
La Gozzini non va quindi vista come un regalo ai carcerati bensì come un unico sistema con cui la legalità è rientrata in carcere dopo decenni di assenza o forse secondo neanche una legge di rinnovamento nel senso più ampio del termine non solo sancisce un principio elementare ogni criminale recuperato è un pericolo in meno per la collettività
Ma soprattutto rinnova il patto sociale tra il singolo dello Stato
Ed è importante perché si rivolge a quella fascia di cittadine i Devianti criminali che nello Stato mostravano di non avere nessuna fiducia induce c'è ad una nuova socializzazione gli ha sociali di nuovo la Guzzini non è un regalo ai carcerati ma rappresenta il livello culturale di uno Stato
Certo la Gozzini aveva un grande difetto compito di valutare il comportamento dei carcerati era affidato a personale di scarsa capacità spesso e numericamente insufficiente sempre ma ho pagato e quindi demotivato paradossalmente si può dire che se nel novantotto per cento dei casi statistica globale del Ministero di Grazia e Giustizia la Gozzini ha funzionato il merito è quasi tutto dei carcerati
Della pressione che la comunità applica sui singoli affinché non vi siano incidenti del maggiore ottimismo che circola lasciando finalmente tempo per riflessioni costruttive
In un certo senso si può dire che i detenuti hanno fatto fronte alle forti carenze d'organico e di professionalità del personale penitenziario mettendo in atto una capillare attività di Autori educazione non è un caso che in quasi tutte le carceri d'Italia siano sorte cooperative di detenuti per assecondare seppure tra mille difficoltà il reinserimento nella società se si diffondono forme di collaborazione con le organizzazioni laiche e religiose vivo volontariato verso gli stranieri gli handicappati
Se aumentano i contatti col mondo politico del quale prima si diffidava totalmente ma ora a tutto questo si può porre un brusco termine si ha un bel dire che il provvedimento restrittivo riguarda solo alcune categorie di detenuti le più pericolose non è vero per due motivi non è vero
Quattro anni fa allo stato stipulò con noi un contrasto in cambio di determinati comportamenti ci garantiva determinate agevolazione ora all'improvviso ci vengono a dire che ci hanno ripensato
Che non onorerà hanno il contratto perché coinvolto nella provvedimento è una delusione feroce per chi non è coinvolto è l'ipoteca sul dubbio della credibilità delle istituzioni chi garantisce che domani o tra un mese
Il medesimo trattamento non tocchi a chiunque altro ma c'è di peggio con quale autorità morale uno Stato cinico e baro pretende da noi il pentimento il riconoscere la superiorità dei valori della gente perbene
Da quale pulpito ci viene la predica no la Gozzini non riguarda solo alcuni detenuti ci riguarda tutti
Di fronte a comportamenti del genere sorge in tutti noi il dubbio che abbia senso sentirsi in colpa nei confronti di questa società
Credevamo di essere non voi ad aver tradito il patto sociale ma ora un tradimento più grande si presenta all'orizzonte offusca in ostro ancora non è vero che le restrizioni alla Gozzini riguardava solo i peggiori al contrario riguardano i migliori
Chi voleva scappare già scappato e la sanzione si abbatte solo su quelli che hanno rispettato i patti fino all'ultimo momento su quelli che uscivano in licenza
Rientravano regolarmente su quelli che non erano abbastanza ricchi da permettersi ricoveri in clinica o super avvocati per uscire agli arresti domiciliari
La scure si abbatte sui più deboli non sui più pericolosi e riecheggiano beffarde nei lunghi corridoi dei carceri le parole di quelli che non sono rientrati dalle licenze le loro divisioni alla nostra ingenuità e al danno si aggiunge la beffa attendevamo come palesemente ovvio un provvedimento di indulto proporzionale che sanasse l'enorme divario tra le pene del vecchio Codice del nuovo a seconda che si venisse processate con rito l'alto per lo stesso identico reato si oscillava chi vent'anni chi trenta
Ora vi si aggiunge anche quest'ultimo provvedimento chi ha avuto la fortuna di usufruire della Gozzini per tempo bene tutti gli altri
Devono aspettare cinque anni così non solo aveva magari preso dieci anni più del suo vicino di cella per lo stesso tipo di reato paura gliene vengono aggiunti altri cinque
A noi ora non rimane che dimostrare ancora una volta ad aver fiducia nel nostro Stato e possiamo farlo solo reagendo non abbandonando ce lo sconforto e alla disillusione protestando
Con decisione come sanno fare solo coloro che vivono tra le difficoltà ma Combo ponderatezza fermamente ma senza violenza già perché la violenza stavolta siamo noi che la stiamo subendo
Dal giorno ventinove in ben dieci detenuti di Rebibbia inizieranno uno sciopero della fame a oltranza
Dal ventuno tutti i detenuti che svolgono mansioni lavorative si asterranno dal lavoro per solidarietà a nome di tutti i detenuti pericolosi e norme sicure in questo modo di ricordare a chi di dovere che in questi luoghi
Vi si trovano ristretti esseri umani e non Miridi da spostare a seconda delle contingenze politiche stagionali questo dunque lo scritto che c'è giunto qualche giorno fa dal carcere di Rebibbia
Dal carcere invece di massa i detenuti hanno così scritto dal Partito Radicale i detenuti tutti della Casa di reclusione di massa attuano da lunedì diciannove novembre lo sciopero totale della fame astenendosi inoltre
Anche dalle attività lavorative tutte
Quale segno di protesta contro il recente decreto attuasse travolgere sia lo spirito che la sostanza della legge seicentosessantatré dell'ottantasei meglio nota con il nome dell'ex senatore Guzzini
Una legge che è stata capace di dare un'identità umana sia al mondo detenuti che a coloro che operano in questa orbita educatori assistenti agenti di custodia magistrati eccetera
Togliendo qualsiasi motivazione a creare scompiglio dietro le sbarre
Dando sia gli uni che gli altri la certezza che il carcere può e deve essere inteso come istituzione volta al recupero delle persone e non come un luogo dove vivere nell'oblio e del quale l'uomo comune come il pubblico amministratore non devono avere riguardi un luogo conosciuto da tutti ma che nessuno escluso cerca di dimenticare per non dover affrontare le sue problematiche
O ancor peggio di ghettizzare uno facendo sì che venga sempre più emarginato la riforma penitenziaria che come già detto nel mille novecentottantasei ha preso il nome dal senatore Mario Gozzini
E qualcosa di già collaudata ed operante da tempo in vari altri Paesi dove in taluni casi risulta essere persino più indulgente si veda ad esempio quanto avviene in Irlanda con gli ergastolani che dando tangibili segni di ravvedimento
Può uscire dopo sette anni
La logica imponeva guardare alla tanto chiacchierata legge Gozzini con occhio molto più attento soffermandosi più a lungo sulle statistiche che parlano da sole
Prima della stessa l'evasione riguardavano il tre virgola ottantacinque per cento della popolazione detenuta con il suo avvento il tasso è sceso all'uno virgola settantacinque per cento
Allora è giusto sancire che è valsa la pena di pensare ed operare nell'ottica Guzzini
Così come anche giusto dire che la giustizia mai dovrebbe essere intesa come vendetta dello Stato sovrano
è pur vero che ci sono stati casi che hanno allarmato la Società
Ma è anche vero che si è trattato di pochi casi isolati usati poi come pretesto per criminalizzare la stragrande maggioranza di detenuti rispettosi degli impegni presi e decisi a costruirsi una nuova vita nella legalità reinserirsi nella società
Riscattando del proprio passato
Questa legge votata all'unanimità solo quattro anni orsono è posta attualmente in discussione ha una sola realtà che quella di aver di fatto pacificato
L'interno delle nostre carceri favorendo meno evasioni di quanto se ne affermi e di quanto se ne presupponga infatti le cifre del mille novecentottantanove parlano chiaro
Su ventidue mila duecentotré permessi premio concessi i mancati rientri ammontano solamente all'uno virgola zero sette per cento sono state concesse sei mila seicentododici semilibertà
Dalle quali sono evasi solo il due virgola zero tre per cento
Per i primi mesi del mille novecentonovanta e dopo la massiccia campagna denigratoria perpetrata ai danni della Guzzini
Tutti presupponevano che il tasso delle evasioni ricevesse un'impennata pari almeno al tre per cento mentre invece tutti coloro che hanno fruito di tali benefici hanno dato un'ulteriore prova tangibile della loro reale volontà di reinserimento
Rientrando regolarmente in carcere con risultati ancor più soddisfacenti infatti per questi primi sei mesi la percentuale degli evasi è scesa all'uno virgola tre per cento per quanto concerne premessi premio
E addirittura l'uno per cento per quanto riguarda i cosiddetti semiliberi pertanto è evidente che le cause che hanno dato un'impennata alle varie fasce criminali
Non sono certamente da ricercare nella legge Gozzini insomma se il governo vuole può anche decidere di applicare la pena di morte o il taglio della mano ma se l'obiettivo è realmente una rieducazione non si può continuare a tenere dentro uno che ha già dato Parisi segnali di ravvedimento e per buttare via la chiave
Ed ora ci trasferiamo a Milano al carcere di San Vittore
Un comunicato oggi ventuno novembre mille novecentonovanta alle due del pomeriggio a San Vittore è morto Piersanti e Ferrari colpito da un attacco cardiaco deceduto sui cancelli prima di raggiungere l'ospedale
Per Sante arriva sessantadue anni non pochi dei quali trascorsi in reclusione
Del carcere aveva attraversato la storia vivendo nell'umanità egli in umanità la disperazione che il desiderio di costruire di cambiare per Sante era una nobile figura di avvocato dei poveri il suo aiuto era pronto per quei detenuti che guardavano con occhi incerto al procedere del la giustizia ignari di procedure spesso inconsapevoli dei loro diritti e delle possibilità loro offerte dalle segrete carte
Delle leggi
All'UE si rivolgevano i più deboli ora anche di stranieri che popolano San Vittore
Per Sante aveva appena terminato di lavorare al primo numero de il giornale di San Vittore anche da lui voluto e desiderato per portare fuori di qui
Una voce che ricordasse la città che esiste anche questo suo quartiere che gli uomini che vivono reclusi continuano pervicacemente esserne figli e cittadini per Sante
è morto mentre aveva iniziato una nuova battaglia contro quella parte del decreto anticriminalità recentemente prodotto dal Governo e ostinatamente dimenticato dai mass media che cancella per ci tre anni per molti detenuti la possibilità di continuare nel percorso intrapreso che riporta la società senza che ne sia stata accertata la personale e attuale pericolosità
Noi detenuti di San Vittore vogliamo ricordarlo continuando il suo lavoro la sua protesta confermando la sua scelta non violenta per la trasformazione dell'istituzione che fra tutte era più impenetrabile alla società per la trasformazione degli uomini che la popolano in cittadini
Per la cancellazione
Dal testo del decreto legge trecentoventiquattro del tredici novembre novanta di quella parte che cancella le speranze di versante la volontà di versante di far sì che ciascun detenuto fosse individualmente giudicato abile o non abile al
Riammissione nel corpo civile indipendentemente dalla categoria di reato all'Hui addebitata ecco anche questo messaggio
Cioè giunto attraverso il fax di radio radicale
Per cui ne ricordiamo il numero quattro otto otto zero uno nove sei il prefisso e lo zero sei di Roma
Dalle carceri di Torino invece abbiamo ricevuto quest'altro messaggio
Il nuovo decreto vorrebbe dividerci a secondo dei reati rompendo quell'unità positiva che si è creata negli ultimi anni nelle carceri attorno a forme di lotta non violente attorno alla costruzione di rapporti positivi tra detenuti e società esterna rapporti col mondo del lavoro e della solidarietà sociale
Per allargare la possibilità di scontare la pena fuori dal carcere
Rapporti col mondo della cultura per consolidare una cultura della pena non vendicativa
Contro qualsiasi discriminazione nel trattamento dei detenuti in base ai reati contro il ritorna concezioni vendicative della pena vogliamo comunque ricordare che primo la percentuale dei detenuti non rientrati dai permessi è nettamente inferiore alla media europea che è del tre per cento
Secondo la percentuale dei detenuti non rientrati dei permessi è inferiore alle evasioni che si registravano prima della Gozzini a testimonianza che le misure emergenziali non hanno mai pagato
Terzo i veri mafiosi sono quelli che si muovono a livello economico e politico
E non sono certo in carcere come testimoniano le innumerevoli storie dei vari Gelli Pazienza Carboni
Per non parlare dei giornali di questi giorni e tuttavia mai entrati in carcere grazie alle protezioni e alle complicità di cui godono visto che la scusa con cui è stato varato il decreto governativo della lotta antimafia
Quarto in un carcere come quello di Torino su mille duecento persone rinchiuse circa seicento sono in condizione di fruire delle misure di reinserimento in quanto detenuti definitivi
La maggior parte di questi frivola correttamente da mesi anni dei permessi che ore decreto ha bloccato di fatto per tutti
Ora non possiamo che sentirci traditi da chi ci aveva fatto intravedere la possibilità di rifarci una vita attraverso la progressività del trattamento individualizzato prevista dall'ordinamento penitenziario
Quinto i primi responsabili se la Gozzini ha mostrato limiti e contraddizioni
Non sono certo i detenuti ma chi dal mille novecentosettantacinque ad oggi non ha mai voluto adeguare gli stanziamenti per la giustizia nel riempire i buchi di organico nonostante le molte denunce degli operatori penitenziari
La verità che il Governo non essendo capace di affrontare nelle loro radice Cause i problemi sul tappeto ha scelto di Now dare una nuova emergenza nelle carceri così come aveva fatto a metà degli anni Settanta come risposta demagogica e di facciata
Alla campagna sulla criminalità scatenata attraverso informazioni distorte
E notizie strumentali sui giornali e le televisioni
Chiediamo pertanto al Parlamento di respingere le frettolose modifiche dell'ordinamento penitenziario e di aprire invece una discussione documentata è articolata
Sui risultati ottenuti con l'applicazione delle misure di Renzi alimento previste fino al settantacinque
E ampliate nell'ottantasei ascoltando tutte le voci dal carcere
Chiediamo a tutti i cittadini forze sociali e politiche che in questi anni hanno lavorato concretamente con noi detenuti dentro e fuori dal carcere per aprire spazi di libertà R. inserimento di far sentire la loro voce sottoscrivendo gli appelli prodotti fuori dal carcere
E rilanciando la battaglia per un carcere più umano attraverso l'abolizione dell'ergastolo
E per un carcere più giusto attraverso l'approvazione di un indulto che col meta grave disparità di trattamento tra chi di noi è stato giudicato col vecchio codice Checchi col nuovo Codice
Per quanto ci riguarda di fronte ad un attacco senza precedenti contro le possibilità di vita nostra e dei nostri familiari non trascorre Remo nessuno degli strumenti di lotta unitaria di massa e non violenta
Per impedire che il carcere ritorni indietro di quindici anni
Ed ora vi leggiamo una dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali del Piemonte Marco Taradash antiproibizionista tavolo un un gol si verde arcobaleno Pippo Torri di Democrazia proletaria e Agostino Agostinelli del Partito Comunista Italiano
La risposta dei detenuti di San Vittore di Opera Brescia e Bergamo così come quella della popolazione carceraria nel resto d'Italia che viene manifestata a partire da oggi in forma non violenta con lo sciopero delle attività ricreative
E l'auto consegna all'ora d'aria al decreto di restrizione sulla Gozzini in discussione alla Commissione giustizia della Camera i deputati
Denota il crescente senso di responsabilità dei detenuti italiani
La legge Gozzini ha rappresentato un significativo passo avanti nell'applicazione dei principi costituzionali dell'umanizzazione della pena e della sua finalità rieducativa e vi socializzante
E ha dato speranza per una possibile uscita dal tunnel era di un'espiazione altrimenti fine a se stessa
La proposta del governo di congelare per cinque anni la legge approvata all'unanimità dal Parlamento sospendendo per un periodo così lungo l'articolo ventisette della Costituzione ci appare francamente ingiustificato e inficia gli stessi dati forniti dal ministero dell'Interno secondo cui il solo una traccia Torre bassissima di detenuti usufruendo delle agevolazioni della Gozzini hanno commesso reati o non sono rientrati in carcere
I detenuti del carcere opera di Milano hanno sottoscritto la seguente lettera aperta ai deputati
Dichiaro che non essendoci più alcuna garanzia costituzionale per i detenuti garanzia assicurata fino ad oggi dalla cosiddetta legge Gozzini
Decapitata dal decreto legge trecentoventiquattro che tende a criminalizzare mi per ragioni di opportunità politica al solo fine di soddisfare una presunta richiesta dell'opinione pubblica artificiosamente predisposta dai mass media
Ho deciso di rinunciare a svolgerà ogni attività lavorativa e socio culturale per l'intera durata della sospensione
Dei miei diritti di cittadino dato che attualmente simili attività non possono più avere un carattere socializzante essendo venuto meno un presupposto della
Costituzione
Il nucleo acri di Rebibbia facendo seguito alla lettera aperta dello scorso mese di giugno esternare il suo stato di profondo dolore per gli effetti del decreto legge sulla Gozzini
A segno tangibile manterrà da oggi il lutto sulla propria carta intestata poiché la vostra sensibilità e lungimiranza nulla hanno potuto contro la faccia feroce dello Stato
Questo decreto ha ucciso la speranza esso rappresenta il tradimento dello Stato nei confronti di tutti quelli che nelle istituzioni hanno creduto
La cieca violenza dello Stato su chi sta cercando di reinserirsi nella società civile non può trovare alcuna giustificazione in tutta coscienza quale legge poteva vantare un successo tra il novantotto e il novantanove per cento
Si dichiara che si vuole colpire la criminalità organizzata ebbene si sappia che con l'articolo tredici della legge antimafia emendamento Gava affinché si potesse godere dei benefici
Doveva essere assolutamente esclusa l'appartenenza del richiedente a organizzazioni criminali di qualunque specie la mistificazione e la disinformazione non hanno davvero limiti si pretende di combattere la criminalità organizzata colpendo coloro che di detta criminalità non fanno parte auspichiamo che il Parlamento secondo il dettato costituzionale Bari una legge uguale per tutti
Sull'attuale momento attraversato dai detenuti di tutta Italia è intervenuto anche del cardinale di Milano Carlo Maria Martini
Il quale ha scritto vi sono vicino al camino con voi che con pazienza fatica e dolore cercate di uscire dalla prigione e spero anche da tutte quelle situazioni ingiuste che possono condurci in prigione
Segue il dibattito sulla riforma
Della riforma penitenziaria e mi pare che le improprie tale superficialità l'animosità e una visione parziale del problema non favoriscano né contribuiscono ad una comprensione oggettiva della realtà della Coppa ma creino ulteriore confusione promuovendo l'ampliamento di Babele e non la sua demolizione
Credo che anche voi dice il cardinale Martini
Abbiate intravisto oltre la facciata di ciascuno tanta voglia di comunicare spesso frustrata ed anche stizza e rabbia di non sapere o poter comunicare con se stessi e con gli altri dentro e fuori
L'ideale che riporta ad affrontare la fatica di un periodico penso sia prima di tutto di favorire e promuovere e incrementare la comunicazione sincera
Complementare costruttiva tra detenuti tra detenuti operatori della giustizia tra carcere comunità umana
Porto sempre negli occhi vostri sguardi pieni di speranza e vogliosi di libertà vedono i vostri visi oltre le sbarre i lineamenti dei figli di Dio
Sono in attesa di leggere ed ascoltare i vostri rinnovati pensieri e desideri di uomini liberi non più prigionieri
Con questo abbiamo concluso per il momento vi ricordiamo l'indirizzo di radio radicale via Principe Amedeo o due
Zero zero uno otto cinque Roma e il nostro numero di telefax che il quattro otto otto zero uno nove sei prefisso zero sette che chiama da fuori Roma un saluto dato dagli Aversa e Roberto Iezzi
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