L'intervista è stata registrata lunedì 15 novembre 1982 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Est, Periodici.
14:00
10:02 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
9:00 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
13:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Parlamento
10:00 - Roma
Radio radicale siamo qui in studio a parlare con Antonio stanco Antonio estraggo il direttore di una rivista della quale già abbiamo parlato qui da radio radicale
E che si chiama confronto con Lester questa rivista è uscita già è già al suo secondo numero secondo numero che è uscito da poco a settembre
E confronto con Lester una rivista che si occupa appunto dei rapporti con i paesi le culture i popoli i governi dell'est è una rivista radicale credo si possa dire
La redazione a via di Torre Argentina diciotto alla sede del partito radicale e Antonio è venuto qui con il secondo numero della rivista quale iniziamo ad andare una occhiata realista si apre con un suo articolo intitolato che cosa potrebbe nascere da Danzica un articolo che prende in considerazione un po'temi legati e sapete che sono molti Accor a quanto avvenuto a Danzica negli ultimi cinquant'anni sicuramente rileggiamo la fine di questo articolo che forse significativa
Può segnare Danzica l'inizio di questa nuova serie di crisi in cui dei movimenti popolari sorretti da una realtà del reale si
Ridere da occidentale possono mettere in discussione domani quello che è oggi un potere ormai rigido che ha bisogno dello stato d'assedio proclamato il tredici dicembre
In Polonia dalla messa al bando ufficiale l'otto di ottobre di quest'anno di un organismo che ha rappresentato dieci milioni di cittadini polacchi ed una ancora più generale e speranza
Queste ecco così si conclude l'articolo di Antonio stanco che apre questo numero di confronto con l'Est questi temi sono proprio in questi giorni di strettissima attualità ed anche questo motivo per cui siamo qui a parlarne per l'avvenire quasi concomitante contemporaneo di due fatti grossi due fra i più grossi di quanti si sono succeduti sulla scena mondiale in questi ultimi messi è stato
Liberato le trovo Enza e questa è una notizia di poche ore fa in questo momento con lo stiamo registrando la trasmissione
E due giorni fa almeno si crede due giorni fa e sta è morto il leader sovietico Breznev
Ecco questi due avvenimenti come inizia un po'parlare del primo magari poi torneremo un po'sulla rivista stavamo parlando prima di registrare questa questa intervista appunto dalla Liberazione in coerenza delle implicazioni che la Chiesa in Polonia e forse non solo in Polonia in questa in questa situazione di Polonia e di Solidarność si parla molto in questa Rivista c.t. che cosa ne pensa di questo anno
Guarda riguardo alla liberazione diva Gwen sa io credo che ci siano diverse considerazioni da fare
Innanzitutto questa liberazione è avvenuta pochi giorni dopo un incontro fra il cardinale glam per primate di Polonia Jaruzelski
E in secondo luogo bravo Enza per li undici mesi nei quali è stato in stato di arresto si era sempre rifiutato di essere liberato venendo a patti con il governo polacco e con agli eroi maschi
Che la prima considerazione che si può fare e che sia stato il il primate glam per a convincere da uguaglianza a lasciarsi liberare
Che questo perché la sua liberazione fa parte di quel pacchetto di richieste presentate dalla chiesa io ero Ceschi perché il Papa potesse ritenere opportuna una sua visita in Polonia
Siccome la visita del Papa considerata utile anche da parte del governo polacco
In quanto sarebbe la dimostrazione che il l'operato del governo polacco non è completamente ostacolato dalla chiesa che siccome la chiesa e il secondo potere in Polonia dove il Partito comunista
Il il popolo con la polacco segue molto questo stato di cose se ne deduce che la liberazione di Provenza a mio parere
è stata praticamente negoziata in questi termini Frei glam per io ero Ceschi
A questo punto io credo di di avere dei dubbi su quanto questa liberazione possa essere foriera di novità positive la Polonia ed in particolare per Solidarność il fatto che la Quercia nel nel breve discorso che ha fatto la la folla radunata intorno alla sua casa
Circa ventiquattro ore dopo il sull'arrivo
A a Danzica non abbia mai citato la parola Solidarność non mi sembra un segnale positivo così come non mi sembra segnale positivo che la pensa abbia firmato la lettera aerogenes che con la quale si dichiara disposto ad incontrare il cavoli governo polacco con la Seagram caporale del caro Enza
Quindi che cosa voglio dire con tutto questo che mi sembra che il il dramma polacco e la situazione generale dei paesi dell'est dei regimi totalitari dell'Est europeo sia regola troppo importante per lasciarla gestire soltanto ad alcuni organismi quali la Chiesa cattolica perché ritengo che troppo spesso la Chiesa cattolica sia portata per la sua stessa natura lo stessa storia
A di venire a degli accordi di vertice con i governi dei Paesi comunisti come un qualsiasi altro governo e non credo che questa sia una soluzione ideale per i popoli di questi Paesi
Ecco allora Antonio questa questa rivista confronto con lesta la quale poi magari daremo un'occhiata
Veloce è anche collegato ad un comitato d'acqua anche tu fai parte seminatore che si chiama Comitato per la difesa dei diritti umani
Mi nei Paesi dell'Est ecco questo comitato come come agisce questo comitato parole povere coi dall'Italia che cosa che cos'è che proponete per questo rapporto nuovo con i Paesi dell'Est qual è senz'altro c'è bisogno
Qualcosa che ne proponiamo si può intuire da quelle frasi che tu hai letto poc'anzi che sono al termine del mio articolo sulla Polonia nel secondo me di confronto con Lester io parlo del bisogno di una reale solidarietà internazionale da parte dei paesi occidentali questa solidarietà reale concreta non soltanto parole deve essere a mio avviso sollecitata da quegli organismi che si occupino dei diritti umani e i Paesi dell'est più in generale dei rapporti fra Est ed Ovest ora il nostro comitato
Si prefigge proprio questo cioè non soltanto studiare i rapporti fra Est ed Ovest e la situazione concreta dei diritti umani nei paesi dell'est europeo ma anche di andare a stimolare
Cioè gli organismi accidentali e di governi occidentali per una azione di reale solidarietà nei confronti dei popoli dell'est e
Di non accettazione passiva
Del delle richieste dei governi dell'Est europeo mi spiego quando un un governo come esempio quello sovietico chiede ed ha molto interesse nel farlo determinate garanzie dal economiche commerciali o industriali per la sua politica ove la stessa dovrei pensare i suoi abitanti si pensi
Alle ingenti quantità di grano che gli Stati Uniti a sportellone sovietica io non dico che bisogni negare queste cose che vengono richieste all'estrema sicuramente bisogna fare terminati concessioni in campo economico industriale o commerciale soltanto se i governi all'Est europeo
Facciamo allora volta non dico delle concessioni ma
Degli atti concreti in favore dei diritti umani Eva monete da anzi la la cosa che regola i rapporti internazionali anche fra superpotenza tra blocchi militari in realtà poi finisce con l'essere sempre il denaro o no
Esattamente ha spesso molte potenze occidentali mi riferisco in particolare esattamente il che in pratica l'area politica reaganiana
Da anziché si parla soltanto di discorsi Ippoliti di fine a se stessi sono durissime nei confronti del problema diritti umani all'Est europeo quando poi c'è di mezzo il il business allora l'unica moneta ad che che considerata idonea per scambi commerciali industriali economici in generale il danaro mentre io credo che bisogna porre su una sull'altro piatto della bilancia il problema dei diritti umani e delle libertà in generale perché altrimenti non si esce da questa strada sulla quale si continua ad avere la visione del mondo i blocchi del blocco orientale caratterizzato soprattutto la politica repressiva all'interno del azionista verso l'esterno
Ecco quindi che dura da questo punto di vista ricordiamo un fatto una storia del quale non so se voi vi siete occupati ma non è qui da radio radicale senz'altro lo ricordo uscì una notizia qualche mese fa secondo la quantità molto attendibile peraltro s'che poi rivelava una realtà peraltro nota secondo la quale ci sono state in passato e anche un passato molto recente degli delle forniture di tecnologia che è la tecnologia civile
Da parte degli Stati Uniti e dei paesi del blocco occidentale all'Unione Sovietica tecnologia che però era stranoto a chi forniva questa tecnologia sarebbe poi stata utilizzata per per scopi militari o comunque per scopi paramilitari mi ricordo per esempio il caso dei camion che portarono i soldati russi in Afghanistan è che erano dei camion fabbricati con l'apporto essenziale degli Stati Uniti d'America adesso non mi ricordo se con pezzi direttamente importati ma comunque con tecnologia sofisticata anche nonostante si trattasse di camion militari armati peraltro importata dagli Stati Uniti d'America e così per mille altre cose come i giro scopi ad esempio degli degli SS venti dei quali tanto si parla che non sarebbe s'è possibile costruire in Unione Sovietica se gli americani non avessero fornito all'ecologia necessarie e non si può neanche venire a dire che gli americani o comunque i Paesi occidentali di queste cose non siano informati perché se non altro sicuramente gli americani sono disposi giovedì sistemi di informazione talmente sofisticati che figuriamoci se non si accorgono di questi fatti manca davvero un obiezione ridicola questa ecco non so se voi avete qualche in questo senso qualche cosa di
Ma sicuramente sì per quanto riguarda le le ditte americani occidentali in genere che forniscono tecnologia utilizzabile aiuti pensata per fini militari Dario sovietica basti pensare contributo della IBM della Westinghouse o della stessa Renault francese
Con con il quale erano stati costruiti ad esempio il camion militari Kama con cui è stato invaso l'Afghanistan
E altri ordini militari più o meno sofisticati che come dice giustamente
Spesso il mio sovietica non sarebbe in grado di realizzare da sola senza questo contributo determinante dell'industria specializzata americana occidentale
E ma un'altra cosa volta Antonio mi pare non
Mi pare di non dico una stupidaggine i commerci con l'estero fino a qualche decina d'anni fa erano un po'ter Reno di lavoro per i comunisti occidentali
Mentre adesso del risulta se non vado errato che esistano dei comitati che sono più o meno segreti ma sicuramente molto più che meno
Che che controllano prove anche a livello europeo le esportazioni ed esportazioni importanti nell'Unione Sovietica
Sì indubbiamente c'è stata una un'evoluzione in questo senso come dice giustamente esatto detto dice giustamente che fino a pochi anni orsono evaso tutto imprese collegate ai partiti comunisti occidentali che si occupavano di esportazione verso l'Est
Fatica a tutta parete che andava dalle cooperative agricole a industrie meccaniche delle più complesse e più o meno collegate con i partiti comunisti i quali poi avevano le loro in intermediari politici che si occupavano della esportazione in Unione Sovietica negli altri Paesi
Ora vedo c'è questa tendenza da parte dei governi occidentali ma come tu dicevi piuttosto oscura non non molto detta pubblicamente a gestire e con con apparati statali commercio verso l'estero
Ora questo può avere anche un un suo riscontro in termini propositivi in quello che è stato pattuito negli accordi di Helsinki firmati nel settantacinque in quanto c'è una parte di questi accordi che si riferisce a Parigi facilitazioni nel nel campo dello sviluppo commerciale della cooperazione industriale di fra Est ed Ovest
Ma quello che non doveva dimenticare che le corde ENCJ sono di avviso incentrati sul problema dei diritti umani e delle libertà fondamentali
Ci sono dei principi accorgersi che prevedono con estrema chiarezza il rispetto più assoluto dei diritti umani e delle libertà fondamentali come pure quello della del lato del terminazione dei popoli e basti pensare a quanto può autodeterminarsi il popolo polacco per vedere fino a quel punto questo principio sia stato rispettato all'estero oppure non lo sia quindi indubbiamente anche la chiave della corde Dancin'chi gli scambi commerciali e industriali vanno sicuramente intesi come vincolati a gli scambi di natura culturale di libera circolazione delle idee e delle informazioni e in generale il problema della libertà in questi Paesi
Ecco allora concludiamo qui col dare un'occhiata questa rivista del primo numero già ne abbiamo parlato qualche mese fa ne parliamo adesso del secondo numero in seconda pagina c'è un articolo di Alina Krajicek Berg che è una compagna polacca che
Lavora qui a Roma nel Comitato di solidarietà con Solidarność che si trova presso la Federazione sindacale a via Gaeta
E questo è nell'ambito di una serie di interventi
In una serie di spazi messi a disposizione di organizzazioni che si occupino dei diritti umani nei Paesi dell'Est
E
Qui c'è la parola Solidarność punto due colonne sull'attività del comitato Carlo Ripa di Meana poiché è parlamentare europeo socialista
Parlo la pagina tre dei Gulag alla geografia del Gulag ovvero la manodopera immigrata nell'Unione Sovietica c'è anche l'annuncio che al prossimo numero confronto con l'ex pubblicherà alcune mappe che conta
Non l'indicazione dei luoghi dove ci sono conto i campi di lavoro come si chiama no perché la sigla significa esattamente questo non lo sapevamo amministrazione principale dei campi in russo
E appunto dove sono questi campi lo dirà la rivista nel prossimo numero ancora Praga mille novecentosessantotto per non dimenticare Saccaro fa un articolo di Matteo Matteotti che un
Un socialdemocratico a pagina sei della rivista e poi la rivista Guelpa un pubblica la seconda parte della testo integrale dell'atto finale della Conferenza di Helsinki la Conferenza sulla sicurezza
E la cooperazione in Europa nella quale fra l'altro si parla molto in questi giorni perché c'è questo tentativo di di continuazione a Madrid tentativo che pare tutti gli osservatori politici unanimemente giudichino come un tentativo pressoché ridicolo ecco di questo voi cosa dite
Ma noi ne siamo partiti con la nostra azione politica sia sulle colonne di confronto con l'Est che l'attività del Comitato per la difesa dei diritti umani e Paesi dell'Est
Da uno lo studio degli accordi di Helsinki e da un'analisi approfondita di quanto gli accordi di Helsinki vengono realizzati effettivamente che tuttavia noi mentre riconosciamo l'importanza fondamentale di questi accordi nella storia delle relazioni internazionali
E pensiamo che naturalmente non si può ottenere questo corpo giuridico e politico vivo artificialmente quando voi nei fatti non goda di una vita propria quindi se la conferenza
Sulla sicurezza e la cooperazione in Europa in prosecuzione a Madrid
Dovesse risultare è una una palestra inutile di equilibrismi politici e diplomatici credo che in questo caso malgrado il nostro un attaccamento allo spirito DS in chi e dovremmo prenderne come logica conseguenza il fatto che la conferenza che prosegue a Madrid non ha alcuna utilità pratica ora si possa trarre questa conseguenza
Guarda l'esperienza ci insegna purtroppo che e non si può mai dire nulla di di certe o in in questo campo quindi mentre a volte si hanno delle speranze
Piuttosto forte che vengono poi deluse dalla realtà dei fatti nel giro di pochi mesi
Forse ancora possibile pensare che dalla conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa si possano trarre qualcosa di buono
Naturalmente ora come ora è una
Ma la speranza piuttosto difficile a mantenere ecco voglio dire se tu mi dici che se tu mi dici che l'atto finale della conferenza di Helsinki che peraltro voi giustissima mente pubblicata integralmente sulla rivista e questo lo segnaliamo
Tunisia e questo come tutti dicono che in realtà allo spirito di Helsinki è stato ed è continuamente violato da una parte e dall'altra credo si possa dire francamente ecco da davvero questa queste prosecuzioni questi questi colloqui internazionali sulla sicurezza e sulla cooperazione mi pare che abbiano ben poco senso anche perché
Un dato di fatto in mano a tutti coloro che di queste cose si occupano anche indirettamente che poi queste riunioni sono dei mille riunioni che non finiscono mai sono le riunioni perenni perché esistono tutta una serie infinita dello di centinaia di colloqui preliminari che continuano tra una sessione e l'altra di queste conferenze per cui realtà si parla sempre per mettersi d'accordo sul come parlare dopo ed è un circolo e che davvero poi non porta a nulla e quando porta a delle dichiarazioni formali che sono un sono un esercizio di equilibrio e basta
E poi si vede che queste dichiarazioni formali ma nella realtà non non controprova assolutamente nulla quello che conta semmai proprio come dicevamo prima sono gli interessi commerciali che e poi la alla comunanza in realtà in fondo degli interessi politici una spartizione del mondo sopra ecco per me voglio dire su questa su questa posizione voi voi che cosa fate
Ne siamo pienamente d'accordo su questa analisi e quindi crediamo che quello che è possibile fare come dicevo all'inizio della missione andare a stimolare i governi e le ore che il mio responsabili delle degli Stati e le organizzazioni internazionali occidentali ad una politica diversa politica diversa che si basi su scelte precise di pace da un lato ma non di distensione a tutti i costi e soprattutto di cooperazione ma soltanto se bilanciate resa concretamente attuabili e da un rispetto reale dei diritti umani e delle libertà fondamentali
All'Est come del resto anche all'Ovest naturalmente
Ecco Antonio per concludere allora chiudiamo questa rivista segnalando che c'è anche in chiusura l'articolo di Francesco Rutelli dal titolo militarismo sovietico fine della distensione quali prospettive per l'Europa
Poi abbiamo ancora delle delle proposte il testo di un emendamento alla legge finanziaria
Ottantadue per la costituzione di una agenzia di controllo sull'attuazione dei trattati internazionali relativi alle libertà e diritti civili per l'informazione nei paesi a regime dittatoriale questa è una proposta che è stata fatta è stata suppongo bocciate
Ancora abbiamo degli delle recensioni e abbiamo un altro articolo di sé nell'Antinori una donna la Russia il KGB
E ancora poi una intervista a Laird Guterres chi tedeschi un chimico ok nato a Leningrado
Nel trentacinque e si è trasferito in Israele nel novembre dell'ottanta da esso lavora
In Israele appunto all'Università Ben Gurion questa intervista che hai fatto tu Antonio ecco questo più o meno è il la rivista diciamo anche che in ultima pagina nella primo numero appariva un
Articolo interessante uno stralcio interessante di Carlo Rosselli
Da un manoscritto che si chiama i miei conti col marxismo molto bello peraltro abbiamo già segnalato questa volta appare un
Un brano Breve di Vittorini questo di Vittorini e tratto da cosa
Questo brano di Vittorini piuttosto celebre in quanto fa parte di una lettera che Vittorini scrisse dalle colonne della sua rivista il Politecnico
A Togliatti era una lettera e che aveva per tema il rapporto fra intellettuali e cultura
E scritta nel mille novecentoquarantasette quando Vittorini intese in questo modo fare presente a Togliatti che lei critica che l'esponente comunista aveva rivolto erano infondati che cosa aveva detto Togliatti essenzialmente che la posizione culturale di Vittorini era interessante ma poteva essere pericolosa in quanto non era vivamente organica
Al al Partito comunista e dalle tesi che allora veniva ancora dette rivoluzionare il Partito comunista ora questa è una sintesi che non rende giustizia alla complessità della lettera di Togliatti pubblicata da rinascita e nemmeno all'articolazione de la lettera di Vittorini ubicata nel cielo sul Politecnico
Tuttavia c'è questo questa parte centrale della lettera di Vittorini che lui stesso venti dall'alto
Solare il piffero della rivoluzione con un punto interrogativo che e mi è sembrata molto significativa l'autore
Che era fra l'altro famoso per alcuni suoi romanzi ricordiamo il garofano rosso o Conversazione in Sicilia difende naturalmente il diritto dell'intellettuale dello voli coltura dello scrittore
Scrivere non
Intorno a temi proposti dalla vita politica e nel caso specifico dal partito
Nel qual caso un un autore che scrive sentono a questi temi sarebbe come quegli Arcadia settecento che facevano componimenti su temi pastorale
Ma
Difende liceo Vittorini il diritto e il dovere dello scrittore scrivere su temi che è lui stesso senta profondamente nella sua natura poetica quindi credo che questa lettera si inserisca pienamente nel discorso di confronto con l'Est
Perché va a a a toccare un argomento quello del rapporto fra intellettuali e cultura e quindi fra cultura e partito
Partito Comunista duramente
Che pensiamo sia veramente importante per quanto riguarda i rapporti Est Ovest e il problema di come la libertà anche di cultura anche di espressione della parola in tutte le sue forme sia di fatto tutelata
Nei Paesi dell'Est
Ecco grazie Antonio chiudiamo qui però chiudiamo dicendo a chi ascolta radio radicale come si fa ad avere questa rivista confronto con essi
Si confrontò con Lester a una distribuzione basata principalmente sull'abbonamento noi abbiamo diffuso confronto con l'Est anche in alcune librerie a Roma si può trovare ad esempio da
Rinascita e in una nuova libreria in via Silla ma soprattutto come dicevo contiamo sugli abbonamenti la nostra lista viene esperita a Doni numero circa due mila copie penso che sarebbe una cosa piuttosto importante se tra queste due mila copie
Ci sia anche l'indirizzo di alcuni ascoltatori di radio radicale quanto gli argomenti per il momento di abbonamenti ne sono pervenuti poco più di una cinquantina devo dire che molti sono abbonamentino stridori
Mentre continuiamo comunque ad inviare alcuni abbonamenti disagio a vari organismi ad alcune ambasciate a
Parlamentari a giornalisti a categorie di questo genere quella per abbonarsi a confronto con l'Est
Occorre fare una cosa molto semplice fare un versamento sul conto corrente postale
Di cinque mila lire nel caso di un abbonamento ordinario a sei numeri o di dieci mila lire nel caso di un abbonamento sostenitore sempre a sei numeri il numero di conto corrente postale
è quattro quattro otto sette uno zero zero due lo ripeto quattro quattro otto sette uno zero zero due
Intestato a confronto con Lester via di Torre Argentina diciotto zero zero uno otto sei Roma e va specificata naturalmente la causale del versamento vorrei ricordare l'ultima cosa
Che la nostra rivista insieme al comitato per la difesa dei diritti umani nei Paesi dell'Est e sta organizzando un incontro
Che si terrà a Roma l'undici dicembre prossimo il titolo il tema di questo incontro è dagli accordi di Helsinki a un confronto con l'Est e quindi verranno esaminati i problemi dei quali ci siamo occupati oggi nel corso di questa trasmissione
E più in generale tutti i problemi dei rapporti fra Est e Ovest e dei diritti umani nei Paesi dell'Est finora hanno aderito a questo incontro Carlo Ripa di Meana
Luciano TAS che si occupa di una agenzia di stampa intitolata convegno sulla situazione delle balene sovietica
Jiri Pelikan e avremo probabilmente altri personaggi anche Francesco Rutelli terrà un intervento su Mila rimanere sovietica
E aspettiamo adesso in questi giorni di formalizzare le nuove adesioni quindi ricordo da adesso agli ascoltatori che l'undici dicembre a Roma si terrà questo incontro
Ricordiamo che l'indirizzo del comitato della rivista presso il partito radicale a via di Torre Argentina diciotto zero zero uno otto sei Roma questo è tutto ringraziamo Antonio stanno auguri alla rivista e a risentirci da Radio radicale
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