Rassegna di Geopolitica. Il Declino della classe media

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale lunedì diciannove maggio due mila quattordici oggi con la puntata dalla sia di geopolitica vi segnaliamo
L'ultimo volume della rivista italiani europee che è dedicato al declino della classe media povera classe media presso il titolo di
Apertura qual è l'assenso della riflessione del volume danni ormai redditi medi delle famiglie italiane sono in flessione disuguaglianze continuano a crescere con esso il numero dei poveri in particolare dei poveri della crisi
Quelle famiglie quella curatori che si conoscevano il ceto medio stanno ora invece scivolando lentamente verso
L'indigenza questa la premessa andiamo a leggere quello che scrive nel suo editoriale il professore Paolo Guerrieri economista esponente del Partito Democratico diseguaglianze e impoverimento del ceto medio questo
Il titolo dell'editoriale è ben noto come la disuguaglianza in termini di redditi ricchezza posseduta sia regolarmente o mettete negli ultimi decenni impresso che tutti i Paesi più sviluppati e con essa il declino del ceto medio
In Italia il processo è stato altrettanto profondo con una crescita delle distanze una brusca frenata in pochi anni dalla Sezione sociale
Di segno opposto il fenomeno verificatosi nei Paesi emergenti con una classe media il forte aumento a partire dall'inizio degli anni Novanta e che si arricchirà di altri due miliardi di persone da qui al due mila trenta in particolare
In Paesi quali cosiddetti BRIC Brasile Russia India piscina
Molteplici fattori hanno contribuito a tali fenomeni in primo luogo l'affermarsi delle della globalizzazione anche grazie a nuove tecnologie dell'informazione della comunicazione
L'estendersi dello sviluppo dell'industria c'è da molti Paesi dell'Asia e del Pacifico sotto alla Cina sospinti dalla delocalizzazione dei comparti delle fasi produttive a più alta densità di lavoro
Avuto tra le sue conseguenze la creazione di un eccesso di forza lavora più bassa specializzazione negli Stati Uniti e in Europa
Più di recente la forte sperequazione dei redditi e della ricchezza ha contribuito a generare la grande crisi determinando una crescente divaricazione tra capacità produttiva offerto da un lato e redditi domanda dall'altro
Una distanza che è stata coperta per molti anni dal massiccio mito dell'indebitamento privato e degli strumenti della finanza creativa
Ma poi esplosa con la crisi finanziaria due mila sette due mila otto le disuguaglianze hanno continuato ad aumentare visto che così di aggiustamento della crisi negli ultimi anni si sono riversati più intensamente sulle classi di reddito basse che medio-basse
Se guardiamo in tale ad esempio i redditi medi delle famiglie italiane hanno subito partire dal due mila sette una netta flessione e sono ritornati e i livelli di inizio anni novanta
I giovani in particolare hanno pagato e stanno pagando un prezzo elevatissimo
A fronte di queste tendenze nessun paese avanzato tranne poche eccezioni ha messo in campo politiche redistributive per cercare di mitigare gli effetti più negativi
Al contrario le politiche fiscali hanno contribuito in questi anni non solo in Italia spostare progressivamente l'onere fiscale dalla ricchezza verso il ceto medio lavoro l'imposizione fiscale sui salari è aumentata nel tempo e quella sui capitali è diminuita allo stesso tempo la quota delle imposte sul reddito costantemente perso importanza sul totale delle entrate fiscali
Rettore solamente ad fortemente le quote proveniente dei contributi sociale dall'IVA ed altre imposizioni sulle transazioni tutte scelte che venivano presentate giustificate sul piano tecnico come dettate dalle superiori esigenze delle forze di mercato
Sì sostenere né affetti che tassare lavoro più da capitale fosse necessario per favorire la crescita perché già da maggio di incentivi sia per il binomio risparmi investimenti che per quello innovazione imprenditorialità
Una crescita più elevata sarebbe poi andata a vantaggio di tutti anche delle classi più povere attraverso fenomeni di percolazione chiedo ricorda un altro
Non è andata così come sappiamo lei deludenti performances drammatiche sperequazioni di reddito e ricchezza che si sono prodotte in questi anni
Hanno disvelato pienamente le ragioni squisitamente politiche che stanno dietro le scelte di concentrazione dei redditi e della ricchezza effettuate in passato
Un'abbondante cocente letteratura offerte ulteriore ulteriori conferme in questa direzione più di recente che il Fondo monetario internazionale ha dimostrato in un suo studio come non si è affatto vero che le diseguaglianze favoriscono le potenzialità di crescita di un'economia
Se mai è vero il contrario
Allo stesso tempo è possibile dimostrare che le politiche redistributive messe in atto per ridurre le disuguaglianze
Sono in grado di generare effetti positivi sulla crescita grazie a tutta una serie di favorevoli impatti indiretti
Andrebbe finalmente preso atto che miglioramenti tra distribuzioni dei redditi e della ricchezza sono veramente compatibili con un'efficiente funzionamento dell'economia di mercato in direzione di una crescita elevate sostenibile
Si devono mettere in campo strumenti e misure di intervento che siano in grado di migliorare l'eguaglianza delle opportunità oltre che colmare disuguaglianze le condizioni di partenza realizzando lo stesso tempo la come azione virtuosa
Tra dinamismo dei mercati è un'effettiva redistribuzione alcune di queste azioni quali politiche del lavoro e di welfare nuove strategie di lotta alla povertà all'esclusione vengono individuate con riferimento al nostro Paese né i contributi e questo numero della rivista
E se vanno nella direzione di riaffermare quel delicato giusto equilibrio tra mercati fornitura di beni pubblici che alla base dell'efficiente funzionamento di un'economia di mercato orientata alla crescita
Un equilibrio che negli ultimi decenni la fase di liberismo ideologiche globalizzazione senza regole ha spezzato rivelando diseguaglianze crescenti stabilita contro l'eccessiva concentrazione del potere economico finanziario nelle mani di una ristretta élite
Come affermato qualche mese fa dal Presidente Obama in un suo importante intervento la lotta alle disuguaglianze economica rappresenta la sfida politica fondamentale della nostra epoca
Ma occorre far presto prima che certe tendenze perniciose pericolosamente in atto arrivino a compromettere ancor più il tessuto e la tenuta sociale su cui bastano
Il sistema democratico del nostro Paese e degli altri Paesi più sviluppati
Questo è quanto scrive il commissario questore Paolo Guerrini nel suo editoriale intitolato disuguaglianze impoverimento del ceto medio editoriale che apre questo ultimo fascicolo pubblicato della rivista italiano per il numero tre due mila quattordici
Con la la storia di copertina dedicata al declino della classe media il titolo infatti è povera classe media l'ultimo numero della rivista Italianieuropei potete ritrovare
Piazze articoli anche liberi di consultazione attraverso il sito internet Italianieuropei punto Itri con questa segnalazione si vede anche la puntata di oggi la relazione di geopolitica un saluto dallo insolente ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette